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#SvegliaItalia: le Marche in piazza ad Ancona oggi pomeriggio per le unioni civili

#SvegliaItalia: le Marche in piazza ad Ancona oggi pomeriggio per le unioni civili

Anche le Marche scendono in piazza oggi pomeriggio per ribadire il proprio sì alla legge sulle unioni civili.Il popolo marchigiano che appoggia il Ddl Cirinnà si è dato appuntamento alle 16 e 30 ad Ancona in Piazza Roma. Il corteo poi attraverserà Corso Garibaldi fino a raggiungere Piazza del Plebiscito, dove si svolgerà il flashmob #SvegliaItalia.Il nome dell’iniziativa nasce dalla “sveglia”, come quella del comodino o l’orologio da muro, da polso, del cellulare, tutto ciò che ricordi il tempo che scorre e che deve essere fermato per “svegliare” l’Italia sul tema dei diritti.“Faremo suonare nello stesso momento tutto quello che avremo, - questo l’appello degli organizzatori - batteremo il tempo con le mani sulle lancette e alzeremo i nostri cuori egualitari per far capire a chi ci governa che il tempo è davvero scaduto.”La manifestazione marchigiana rientra nella giornata di mobilitazione nazionale, che oggi sta attraversando oltre cento piazze della penisola. Organizzata da Arcigay, Agedo, Arcilesbica, Famiglie Arcobaleno e Mit, l’iniziativa parte dall’appello per la fine delle discriminazioni delle persone omosessuali.“L’Italia è uno dei pochi paesi europei che non prevede nessun riconoscimento giuridico per le coppie dello stesso sesso. - si legge nell’appello - Le persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali non godono delle stesse opportunità degli altri cittadini italiani pur pagando le tasse come tutti. Una discriminazione insopportabile, priva di giustificazioni.”Insieme ai promotori dell’iniziativa, Arcigay Marche, Agedo Marche, Diritto Forte, Fabriano Arcobaleno, Rete Che Gender, oltre 30 tra associazioni, organizzazioni e forze politiche marchigiane hanno già aderito e saranno in piazza oggi pomeriggio.

23/01/2016 13:16
L'inquietante notte delle auto incendiate: sei i veicoli dati alle fiamme

L'inquietante notte delle auto incendiate: sei i veicoli dati alle fiamme

E’ stata una notte di incendi di auto. Sei in totale le autovetture andate a fuoco tra le province di Macerata e Fermo. Tutti gli incendi sembrano essere di matrice dolosa e hanno riguardato, quasi tutti, auto di grossa cilindrata.Le prime a prendere fuoco sono state due auto, un'Audi A5 e una A7, parcheggiate in via Rossini a Porto Recanati. Intorno alla mezzanotte un incendio è partito da un’auto parcheggiata lungo la via e subito dopo le fiamme si sono estese anche all’auto che sostava vicino.Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco di Civitanova che poche ore dopo, intorno alle 4 di notte, hanno domato le fiamme di altre auto messe a fuoco a Porto Sant’Elpidio.In via Vittorio Alfieri le auto incendiate erano tre, ma erano parcheggiate distanti l’una dall’altra. Le fiamme divampavano dal cofano di ognuna di esse. In questo caso è molto probabile che si sia trattato di incendi dolosi: qualcuno ha sicuramente appiccato il fuoco.Intanto i Vigili del fuoco di Macerata intorno alle 2 di questa notte sono intervenuti anche a Montefano dove un’auto di grossa cilindrata era avvolta dalla fiamme.Sono in corso le indagini per capire le cause di un fenomeno che inizia a preoccupare seriamente i cittadini.

23/01/2016 09:44
Un "muro di Berlino" separa favorevoli e contrari al Ddl Cirinnà: le posizioni dei senatori marchigiani

Un "muro di Berlino" separa favorevoli e contrari al Ddl Cirinnà: le posizioni dei senatori marchigiani

Unione civile per persone dello stesso sesso, diritto all'assistenza sanitaria, carceraria, unione o separazione dei beni, pensione di reversibilità, adozione del figlio del partner: questi i punti salienti del Ddl Cirinnà.L’obiettivo è quello di garantire stessi diritti e stessi doveri per le coppie omosessuali, persone che oggi non hanno tutele paragonabili a quelle di cui godono le coppie etero.Il testo approderà il prossimo 28 gennaio in Senato, ma la discussione sul fronte dell’opinione pubblica e su quello politico è già incandescente.Si alternano posizioni contrastanti all’interno di uno stesso partito, come il Pd, e prese di posizioni dell’ultim’ora come quella di Silvio Berlusconi, da ieri favorevole, oltre che alle unioni civili, anche all’estensione per le coppie omosessuali dell'adozione del bambino figlio di uno solo dei due, la cosiddetta “stepchild adoption".In Forza Italia, il Cavaliere ha aperto alla libertà di coscienza di fronte a un partito che non segue una linea unica.Non hanno dubbi, invece, il Movimento 5 Stelle, che voterà in blocco a favore, e la Lega e il Nuovo Centrodestra, invece, assolutamente contrari.Che posizione prenderanno e cosa faranno al momento del voto i Senatori marchigiani seduta a Palazzo Madama?Il Pd marchigiano al Senato si schiera con quella parte del partito che ha promosso il testo, dalla parte dell’estensione dei diritti alle coppie omosessuali.Si dice “fondamentalmente favorevole alla proposta” il Senatore del Partito Democratico Mario Morgoni di Potenza Picena in provincia di Macerata, in linea con gli altri tre senatori marchigiani, Silvana Amati, Francesco Verdicci e Camilla Fabbri. “La pattuglia dei senatori Pd marchigiani - spiega Morgoni -  è compatta per il si al testo Cirinnà”.Le ragioni del Sì del Senatore potentino sono due: “Credo sia urgente collocarsi a livello legislativo e di civiltà a quello che ci chiede l’Europa, cioè di allinearci alle normative degli altri paesi per i diritti di alcune categorie di persone; - dichiara Morgoni a Picchionews - in secondo luogo, nel merito mi pare che vengano affrontati alcuni nodi che da tempo erano irrisolti e che trovano nella proposta di legge delle risposte.”Di posizione contraria, invece, il Senatore marchigiano di Forza Italia Remigio Ceroni, originario di Monterubbiano in provincia di Fermo, il quale dice di avvalersi “della facoltà di libertà di coscienza che Berlusconi ha dato ai parlamentari del suo partito.”“Sono sposato con moglie e quattro figli e la famiglia è la cosa più importante che ho realizzato nella mia vita - continua Ceroni - per il quale quelli chiesti dalle coppie omosessuali non sono diritti, ma “capricci ed egoismi, che non intendo tutelare, poi nella vita privata ognuno faccia quello che vuole.”Il Senatore forzista si dichiara “assolutamente contrario al Ddl Cirinnà: “Non sono per equiparare la famiglia omosessuale con la famiglia naturale, composta da un uomo e una donna e tutelata dall’art 29 della Costituzione. - spiega Ceroni - Tale articolo vuole sottolineare il carattere naturale della famiglia che esiste ancor prima dello Stato e delle sue leggi.”La nozione di matrimonio ha riaperto le polemiche alcuni giorni fa, quando è riemersa nel dibattito pubblico la sentenza 138 del 2010 della Consulta, in cui si sottolinea che “i costituenti tennero presente la nozione di matrimonio che stabiliva (e tuttora stabilisce) che i coniugi dovessero essere persone di sesso diverso”.Secondo il Senatore l’equiparazione tra i due istituti, matrimonio e unioni civili “viene fatta in maniera furba, perché il testo chiama questa unione “formazione sociale specifica”, ma la sostanza è quella del matrimonio, perché prevede gli stessi diritti e doveri del matrimonio.”Si tratta di diritti che per Ceroni “possono essere già oggi contratti, secondo l’art. 2 della Costituzione, che garantisce i diritti dei singoli, i quali se vogliono possono sottoscrivere un semplice atto notarile privato.”Se la famiglia legittima, dunque, sarebbe solo quella “naturale, che da un futuro alla società attraverso al procreazione”, allora per Ceroni non è proprio pensabile estendere alle coppie omosessuali la stepchild adoption.“Il bambino non è tenuto nella considerazione che meritata in questa legge, i bambini hanno il diritto di crescere con una madre e un padre. - e aggiunge - Gli omosessuali facciano quello che gli piace, ma non reclamino diritti dello Stato, il quale deve tutelare la famiglia che è la cellula fondamentale della società.”D’accordo invece all’adozione del bambino che è già riconosciuto come figlio di uno solo dei due, come prevede l'articolo 44 della legge sulle adozioni, il Senatore del Pd Morgoni.Per lui si tratta di “una proposta ragionevole, in quanto non si inventa nulla, non c’è una versione ex novo, c’è qualcosa di cui si prende atto, cioè la possibilità di un’adozione che nasce da una maternità o paternità legittima”.Le coppie omosessuali restano, comunque, escluse dalle possibilità di adottare un bambino senza legame con uno dei due partner e le adozioni di bambini che non abbiamo legami di genitorialità con uno dei due coniugi, opportunità garantite solo alle coppie eterosessuali.Tuttavia, Morgoni apre lo spiraglio a possibili modifiche del testo. “Se per portare a compimento la legge, per avere una maggiore condivisione e consenso in Parlamento, dovesse servire una qualche modifica io sarei d’accordo”. E’ questo il caso della proposta “dei colleghi del Pd - spiega Morgoni - sull’affido rafforzato, un’istituto molto vicino a quello previsto dal testo Cirinnà.”Nonostante nel Ddl Cirinnà non ci siano riferimenti alla cosiddetta “maternità surrogata”, che prevederebbe che una coppia, anche omosessuale, ricorra all'adozione di un figlio partorito all'estero, da una donna residente in un Paese che permette questo tipo di azione, anche questo tema sta suscitando non poche polemiche.La questione ieri è entrata direttamente nel testo Cirinnà attraverso l’emendamento presentato da alcuni senatori cattolici del Pd che introduce la prima modifica alla stepchild adoption, l’adozione del figlio del partner.L’emendamento rende perseguibile i cittadini italiani che vi ricorrano anche all’estero, inasprendone le pene. Sono previsti da tre mesi a due anni di carcere e una multa da 600 mila a un milione di euro a chiunque per diventare padre o madre ricorra alla maternità surrogata. Chi poi organizza o pubblicizza questa pratica rischia il carcere da sei a 12 anni.L’emendamento non piace al senatore marchigiano Morgoni che non condivide l’accanimento di carattere penale. “Ci possono essere traffici e commerci di carattere speculativo che sono da condannare, - spiega - ma non può essere condannata l’intenzione o l’aspirazione di un uomo o una donna di costruire una maternità o una paternità e di esercitare la genitorialità. E’ come se dicessimo di penalizzare la ricerca scientifica - aggiunge - perché in alcune situazioni può essere soggiogata da interessi di carattere economico.”Che dal Ddl Cirinnà si possa arrivare alla maternità surrogata è invece convinto il Senatore Ceroni: “Questa legge  presto porterà all’utero in affitto che è una cosa ignobile, perché la donna non è una macchina e il figlio è frutto di un rapporto d’amore.”Mentre Ceroni alza il muro contro la legge Cirinnà, il suo leader di partito, Silvio Berlusconi, ieri lo ha abbattuto dicendo sì a unioni civili e stepchild adoption, una posizione su cui il Senatore marchigiano replica con un secco “no comment”.L’amore e i diritti oltre che nel Palazzo fanno discutere anche fuori e arriveranno anche in piazza. Sabato 23 gennaio le città della penisola saranno invase di manifestazioni pro e contro le unioni civili: sul campo si scontreranno due visioni opposte, quella della campagna “Sveglia Italia” per il sì, quella delle Sentinelle in piedi per il no.Il muro di Berlino dei diritti passa anche per le Marche: sabato ad Ancona scenderà in strada il popolo del sì e domenica a Macerata quello del no.

22/01/2016 21:50
"Bisonni deve dimettersi dal consiglio regionale": a chiederlo diversi esponenti marchigiani del Cinque Stelle

"Bisonni deve dimettersi dal consiglio regionale": a chiederlo diversi esponenti marchigiani del Cinque Stelle

Bisonni deve dimettersi dal consiglio regionale. La richiesta arriva da numerosi consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle delle Marche e da diversi gruppi di simpatizzanti.In una nota, vengono spiegate le ragioni per cui il consigliere regionale di Tolentino dovrebbe lasciare il ruolo che oggi ricopre nel gruppo misto."Il consigliere regionale Bisonni, nell’abbandonare il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle per evitare di essere sottoposto a una procedura di espulsione, non ha prodotto alcuna motivazione certa e definita, per propria scelta, limitandosi a dichiarare di non identificarsi più nei principi del M5S. Le criticità evidenziate dai gruppi certificati che già a novembre avevano chiesto le sue dimissioni" si legge nella nota "vengono evidentemente confermate dalla presa di posizione dello staff e dalla frettolosa fuga del Consigliere, avvenuta prima del provvedimento di espulsione, contro il quale l’ex M5S non si è neanche difeso. Bisonni non è stato cacciato: è suo onere quindi, e non del MoVimento 5 Stelle spiegare le ragioni del gesto. Di conseguenza parlare di mancanza di trasparenza e democrazia è perlomeno impreciso. Le sue dichiarazioni, anche in sede di Consiglio Regionale, volte a proporsi come vittima di un sopruso da parte dello Staff del M5S, le classifichiamo nella categoria delle “scuse improvvisate”. Dalla stampa si è appreso che Bisonni resterà comunque saldo e ben pagato sulla poltrona del Consiglio Regionale, contravvenendo a quanto previsto dall'impegno etico da lui firmato e accettato pubblicamente al momento della candidatura con il quale, nel caso di uscita dal gruppo consiliare M5S, si impegnava a non passare a un altro gruppo e a rassegnare le dimissioni. Il fascino del potere e del denaro devono aver trovato terreno fertile, dato che dalla sua elezione sono passati solamente sette mesi. Chiediamo fermamente al Consigliere Bisonni di presentare immediatamente le dimissioni dal suo ruolo istituzionale, lasciando spazio a chi ancora gode della fiducia del MoVimento e dei suoi elettori. Rispetto alle dichiarazioni del consigliere regionale Romina Pergolesi in Consiglio, ci dichiariamo assolutamente distanti: sostenere e difendere inspiegabilmente, malgrado quanto accaduto, la scelta di Bisonni a discapito degli attivisti e dello Staff del M5S non può trovarci concordi. Noi siamo e saremo sempre per il rispetto delle regole e per il rispetto degli impegni presi.I CONSIGLIERI COMUNALI MARCO FIOSCHINI - PORTO SANT’ELPIDIO, MASSIMO SPINA - PORTO SANT’ELPIDIO, ALESSANDRO QUINZI - MONTEURANO, SANTINI DANILO - MONTEURANO, CARLO PIRRO - MONTEGRANARO, GIAN MARIO MERCORELLI - TOLENTINO, MIRELLA EMILIOZZI - CIVITANOVA MARCHE, PIER PAOLO PUCCI - CIVITANOVA MARCHE, SUSANNA ORTOLANI - RECANATI, FRANCO SENIGAGLIESI - POTENZA PICENA, LEONARDO MORI - MATELICA, SERGIO ROMAGNOLI - FABRIANO, JOSELITO ARCIONI - FABRIANO, PAOLO SERENELLI - LORETO, GABRIELE GIGLI - MONTEMARCIANO, DENIS GRIZI - MONTECAROTTO, LORENZO ROSSETTI - MONTECAROTTO, ERMANNO MANDOZZI - OFFIDA, TONINO SILVESTRI - SPINETOLI, ANDREA CRIMELLA - GROTTAMMARE, MASSIMO TAMBURRI - ASCOLI PICENO, IRIDE LUZI - MONSAMPOLO DEL TRONTO, DIEGO DI OVIDIO - FOLIGNANO, CRISTIAN ZAFFINI - VALLEFOGLIA, GIOVANNI FURLANI - SAN COSTANZO, ROCCO MATURO - SALTARAGRUPPI CITTADINI DI SIMPATIZZANTI: Amici 5 Stelle Catria Nerone (Acqualagna, Apecchio, Piobbico, Cantiano, Cagli, Frontone, Pergola), Antonio Iancarelli, Quinto Brandi - Caldarola, Davide Capodacqua - Belforte del Chienti, Morena Tiberi, Gino Campetella, Marco Ballini - Pollenza, Maria Agordati - Morrovalle, Raffaella Fantegrossi - San Ginesio, Iris Palazzetti - Urbisaglia, Annamaria Lorenzo - Grottammare, Giulia Centonze - Sant’Elpidio a Mare, Fabrizio Banci - Saltara, Alberto Fioretti, Alberto Scortechini - Cupramontana, Monica Pigotti - Camerino, Maria Rosaria Mastrocola - Colmurano, Pamela Angeloni - Montecarotto, Maria Teresa Mancia, Sabrina Tavoloni, Marta Marani, Ruggero Fittaioli - Jesi, Pierpaolo Morosini, Paolo Giampaoli, Ettore Buratti, Kevin Pieroni, Carla Battistelli - Meet-up Movimento 5 stelle Chiaravalle, Luigi Ricci - Amandola Marina Grisei - Corridonia, Alberto Fioretti, Alberto Scortechini, Luca Cucchi - Cupramontana, Catia Fronzi - Senigallia.

21/01/2016 16:31
Inaugurata la sede della scuola dell'infanzia di Villa San Filippo

Inaugurata la sede della scuola dell'infanzia di Villa San Filippo

È stata ufficialmente inaugurata questa mattina la sede della scuola dell'infanzia di Villa San Filippo, frazione di Monte San Giusto, dopo i lavori di accorpamento dei due plessi scolastici Carlo Alberto e Torre.Taglio del nastro da parte del sindaco Andrea Gentili alla presenza del Sottosegretario di Stato Davide Faraone, che ha ribadito l'impegno da parte del governo in favore delle scuole e dell'edilizia scolastica.I lavori sono stati completati in due mesi: merito della grande sinergia tra scuola, comune di Monte San Giusto ed amministrazione comunale. "Si tratta di un intervento fortemente voluto dalla nostra amministrazione, e che avevamo inserito tra le priorità fin dal nostro insediamento - spiega il sindaco Gentili - Riteniamo che investire nella scuola per rendere più sicuri ed efficienti gli edifici scolastici sia un dovere da parte dell'amministrazione". Alla cerimonia hanno partecipato anche la dirigente scolastica Cinzia Pettinelli, il direttore generale dell'ufficio scolastico regionale per le Marche Marco Ugo Filisetti, l'onorevole Irene Manzi, la vicepresidente della Provincia di Macerata Paola Mariani ed il comandante della compagnia dei carabinieri di Macerata, il maggiore Luigi Ingrosso. Per i lavori è stato necessario un investimento di circa 100mila euro.

21/01/2016 14:47
Al Fabriano Cerreto la Coppa Italia di Eccellenza

Al Fabriano Cerreto la Coppa Italia di Eccellenza

La squadra di Spuri Furotti batte la capolista Civitanovese e si aggiudica il primo trofeo stagionale: la Coppa Italia!Partita effettivamente noiosa, sul neutro di Chiaravalle, per essere una finale giocata da due squadre composte da giocatori di categoria superiore.La risolve Lapi che trova la zampata vincente a seguito di una mischia in area Civitanovese.Continua il momento positivo del Fabriano Cerreto che dopo aver battuto di misura l' Helvia Recina nella terza giornata di ritorno del campionato di eccellenza Marche, abbatte la Civitanovese nella finale regionale di coppa Italia.La Civitanovese, forse già convinta di aver acquisito la promozione tramite la vittoria del campionato, si lascia scippare la coppa Italia da un più cinico Fabriano.Prosegue, invece, il momento "no" della corazzata rivierasca che dopo esser stata sconfitta per 3 a 0 nel derby con l'Helvia Recina ed essersi salvata per il rotto della cuffia ad Urbania, perde di misura la finale.

20/01/2016 16:46
Sveglia Italia: Giovani Democratici Marche in piazza per dire sì alle unioni civili

Sveglia Italia: Giovani Democratici Marche in piazza per dire sì alle unioni civili

A una settimana dall’approdo al Senato della Legge Cirinnà sulle unioni civili l’Italia e anche le Marche si mobilitano per manifestare a favore o contro la legge che allarga alcuni diritti riconosciuti alle coppie etero anche a quelle omosessuali.Dalla nostra regione arriva l’adesione dei Giovani Democratici delle Marche alla mobilitazione nazionale “Sveglia Italia! È ora di essere civili” indetta dalle associazioni per i diritti LGBT Arcigay, Arcilesbica, Agedo, Famiglia Arcobaleno e Mit e che si svolgerà sabato 23 gennaio ad Ancona. “Dopo la campagna nazionale “10 proposte GD” in cui eravamo a raccogliere firme per una legge sul matrimonio egualitario ed in seguito al nostro impegno per l’approvazione dei registri delle unioni civili in numerosi comuni marchigiani,  - scrive in una nota Roberto Tesei, Segretario regionale dei Giovani Democratici Marche - chiediamo oggi che il Parlamento non sprechi questa occasione perché l’Italia non sia più il fanalino di coda per quanto riguarda i diritti civili.” Roberto Tesei, Segretario regionale dei Giovani Democratici MarcheIn Europa sono in tutto tredici i Paesi che hanno legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso, mentre altri hanno preferito regolarizzarli attraverso l'istituto delle unioni civili.Sono passati più di vent’anni da quanto la Corte Europea per i Diritti Umani nel 1994 si è pronunciata perché i governi nazionali provvedessero a legiferare per mettere fine alla discriminazione delle coppie omosessuali in tema di trattamento pensionistico, fiscale, lavorativo e di accesso alla genitorialità. “Siamo convinti che il testo che sarà in discussione la prossima settimana nell'aula del Senato - continua Tesei - è la mediazione migliore e il punto oltre il quale non retrocedere: l'istituto delle unioni civili, così come previsto, riconosce alla coppia diritti e doveri; estende la responsabilità genitoriale sul figlio del partner, con la stessa procedura prevista per i coniugi dalla legge 184 del 1983, attraverso un meccanismo non automatico ma previa autorizzazione di un giudice; questo aspetto è fondamentale e non può essere barattato, poiché rientra nell'ottica della tutela prevalente del diritto del minore a godere di una stabilità affettiva.”

20/01/2016 16:05
Sandro Bisonni entra nel gruppo misto in Regione

Sandro Bisonni entra nel gruppo misto in Regione

Il consigliere regionale delle Marche Sandro Bisonni, che ha lasciato il Movimento 5 stelle, entra nel gruppo misto. Lo ha annunciato lo stesso Bisonni, intervenendo oggi nell'aula del Consiglio. "Come avrete letto sulla stampa - ha detto - ho appreso attraverso una e-mail dallo staff di Grillo che è stato aperto un procedimento di espulsione nei miei confronti. Una semplice e-mail, che appare irrispettosa nei confronti della dignità umana - ha aggiunto -, ma soprattutto nei confronti dei cittadini che mi hanno votato. E' incomprensibile. Pur riconoscendomi nei principi fondanti del movimento e nei contenuti della Carta di Firenze - ha proseguito - ritengo doveroso lasciare il gruppo''.''Credo che il Movimento - ha continuato - da quando Grillo è meno presente, abbia perso però molti dei suoi principi, soprattutto quelli di garanzia. Ho deciso di non avvalermi dei diritto di poter presentare ricorso. Rispetto gli impegni presi"."Massima solidarietà umana e politica" dal capogruppo del Pd Gianluca Busilacchi, che è sceso dal suo scranno per andare a stringere la mano all'ex stellato. Busilacchi ha espresso "preoccupazione per queste epurazioni, perché ledono il funzionamento democratico e mettono in discussione il rapporto di rappresentanza democratica che si sostanzia nei componenti dei gruppi consiliari". Visibilmente amareggiata Romina Pergolesi (M5s): "ancora non siamo a conoscenza delle motivazioni del procedimento - ha spiegato -,abbiamo chiesto un incontro allo staff di Grillo. Ormai - ha aggiunto - ci consideravamo una famiglia, siamo una squadra. Abbiamo chiesto a Sandro di difendersi e non arrendersi, ha detto che voleva sottrarsi alla gogna mediatica, siamo arrivati a questo".Il capogruppo della Lega Nord Luigi Zura Puntaroni ha definito "inaccettabile" il comportamento dei vertici del movimento pentastellato. "Mi fa piacere che Bisonni rimanga in Consiglio regionale - ha osservato Luca Marconi (Udc-Popolari Marche - bisogna riconquistare il primato degli eletti, le piazze hanno tentato di delegittimarci e anche questo rientra nel gioco democratico, ma le istituzioni elettive sono la base della democrazia". "Massima solidarietà" da Boris Rapa (Uniti per le Marche). "Non conosciamo i motivi della sospensione - ha fatto notare il capogruppo di Forza Italia Jessica Marcozzi -, M5s doveva essere il partito della trasparenza, ma questa vicenda è tutto il contrario". "La trasparenza c'è - ha replicato il consigliere regionale stellato Piergiorgio Fabbri - perché stiamo parlando liberamente, le decisioni vengono prese alla luce del sole, uno vale uno. Forse alla base di questa vicenda ci sono motivi personali". Elena Leonardi (Fdi-An) si è unita "ai colleghi che hanno espresso solidarietà, con Bisonni abbiamo condiviso molte battaglie" e ha rivendicato "la dignità di questa assemblea". Vari gli attestati all'ex stellato, che dopo il suo intervento si è fermato vicino all'uscita dell'aula: anche l'assessore Moreno Pieroni, il consigliere regionale di Fi Piero Celani e il vice presidente del Consiglio regionale Renato Claudio Minardi sono andati a stringergli la mano. (Ansa)

19/01/2016 13:13
Javier Zanetti in campo a Falconara per promuovere lo stage Leoni di Potrero

Javier Zanetti in campo a Falconara per promuovere lo stage Leoni di Potrero

Sarà Javier Zanetti l’ospite d’onore della gara di futsal che si terrà il prossimo 22 febbraio al Pala Badiali di Falconara.La partita di calcio a 5, internazionalmente conosciuto con il termine “futsal”, nasce per promuovere lo “STAGE ESTIVO LEONI DI POTRERO 2016” dedicato ai ragazzini/e che amano giocare a calcio, che l’associazione A.S.D. SOGNI E PASSIONI organizzerà in collaborazione con il CENTRO DI FORMAZIONE CALCISTICA LEONI DI POTRERO di Javier Zanetti ed Esteban Cambiasso.Un match dall’alto valore sportivo, che vedrà Zanetti confrontarsi sul parquet anconetano con alcune delle migliori atlete della Nazionale Italiana Futsal e tanti altri calciatori professionisti e non solo del comprensorio marchigiano.Sofia Luciani, Martina Mencaccini, Giulia Domenichetti, Bruna Borges, Silvia Giosuè, Ersilia D’Incecco e Marika Mascia alcuni dei nomi altisonanti che faranno compagnia all’ex esterno neroazzurro e attuale vice presidente, oltre agli atleti Daniel Martin, Juninho ed Emanuele Pesaresi, quest’ultimo con un passato in serie A con le maglie di Sampdoria e Lazio e agli istruttori del Centro di Formazione Calcistica Leoni di Potrero nelle figure di Sebastian, Pablo e Diego.Durante l’evento, patrocinato dal Comune di Falconara Marittima, saranno estratti a sorte tra i partecipanti 25 fortunati che potranno farsi fotografare con Zanetti e ottenere un autografo, uno che otterrà foto e maglia del terzino argentino e due baciati dalla dea bendata che potranno sedere al tavolo con il capitano durante la cena di Gala prevista per maggio, durante la quale sarà presentata nei dettagli la seconda edizione dello “STAGE ESTIVO LEONI DI POTRERO”.Uno dei maggio partners della manifestazione sarà la Prince Sport di Paolo Biancucci, l’azienda civitanovese di abbigliamento sportivo, con sedi a Corridonia, Macerata e Ancona.“La Prince Sport è lieta e onorata di poter sostenere un evento di tale portata – ha dichiarato Paolo Biancucci – Quando lo sport scende in campo la nostra azienda non può che rendersi disponibile. Zanetti ha sempre rappresentato, in un mondo come quello del calcio troppo spesso fatto di plastica, un esempio di correttezza sportiva e lealtà rare da trovare al mondo d’oggi. La Prince Sport, quando sono in gioco questi valori, non può che non associare il proprio marchio a queste iniziative”.

19/01/2016 12:14
Gli istituti di credito cooperativo: "l'articolo de Il Sole 24 Ore riporta dati parziali e datati"

Gli istituti di credito cooperativo: "l'articolo de Il Sole 24 Ore riporta dati parziali e datati"

I sindacati regionali delle banche di credito cooperativo esprimono il loro punto di vista, a seguito dell'articolo apparso su Il Sole 24 Ore nel quale venivano palesate alcune difficoltà per gli istituti bancari cooperativi."Alla luce dell’articolo apparso sul Sole 24 Ore, inerente la situazione del Credito Cooperativo, in prossimità dell’emanazione del decreto legislativo per il riordino del settore, riteniamo opportuno evidenziare" si legge in una nota "che i dati indicati risultano parziali, datati e conseguentemente fuorvianti. Infatti, nello specifico, va evidenziato che il caso portato ad esempio negativo della Cassa Rurale di Camerano è già stato risolto da oltre un anno (dal 1° gennaio 2015) all’interno del Credito Cooperativo con l’incorporazione della stessa da parte di altra BCC, senza alcun tipo di ricaduta né sui lavoratori, né sulla clientela, né sul restante sistema bancario. A fronte di un Credito Cooperativo che fino ad oggi ha sempre trovato soluzioni al proprio interno, registriamo, di contro, i noti casi delle quattro banche Abi, oggetto di recente salvataggio, per le quali, viceversa, è stato chiamato a contribuire anche il Credito Cooperativo. Riguardo ai dati pubblicati rileviamo piuttosto la loro scarsa significatività, in quanto estrapolati da tutti gli altri indicatori di bilancio delle singole realtà. In questo particolare momento, riteniamo pertanto che sarebbe opportuno evitare di ingenerare ulteriore confusione nell’opinione pubblica con la diffusione di informazioni parziali".

18/01/2016 22:13
Focus sicurezza: le Marche quinta regione in Italia per rapine in casa

Focus sicurezza: le Marche quinta regione in Italia per rapine in casa

Le Marche non sono più un’isola felice, almeno sul fronte della sicurezza. A dirlo sono i dati del rapporto Istat sulla Sicurezza del 2014, secondo cui la regione Marche è quinta in Italia per numero di furti in abitazione, registrando 21,1 furti ogni mille famiglie.Prima della nostra regione si collocano in ordine Emilia Romagna, Umbria, Lombardia e Piemonte. E’ quindi il Nord a essere maggiormente colpito dal fenomeno dei furti in casa, che, invece pone il Sud agli ultimi posti. La Marche hanno un tasso di furti per abitazione doppio rispetto a regioni con una tradizione criminale più consolidata come la Campania o la Calabria che registrano tassi intorno a 9 furti ogni mille famiglie.“I furti in abitazione e i borseggi sono più frequenti al Centro-Nord e le rapine al Sud.” Negli ultimi anni si sono verificati “alcuni cambiamenti che hanno portato ad un miglioramento della sicurezza in alcune regioni del Mezzogiorno - è scritto nel rapporto - e al peggioramento di alcune regioni del Nord e del Centro.”La tendenza marchigiana riflette un trend nazionale: “negli ultimi dieci anni - si legge nel rapporto - i furti in abitazione sono più che raddoppiati dall’ 8,5 per mille abitanti del 2004 al 17,9 del 2013, con un incremento via via meno intenso dopo il primo picco raggiunto nel 2007 e la crescita vertiginosa avvenuta dal 2009, (un anno dopo l’inizio della crisi, n.d.r.) per poi rimanere stabili nel 2014.”Sempre più spesso i furti in abitazione da semplici atti criminali possono trasformarsi in momenti di tensione con le persone che abitano nella casa. Non sono, infatti, rari i casi in cui i proprietari provano a reagire. Tuttavia, da questo punto nelle Marche le persone non sono colpite tanto quanto i beni. Le vittime delle rapine nella regione marchigiana sono tra le più basse in Italia. In particolare, la regione è penultima prima della Valle d’Aosta con 0,2 casi per mille abitanti. A livello nazionale, le vittime per rapine erano di più nel 2004 con 2,1 per mille abitanti nel 2004, dimezzate poi nel 2009, oggi rappresentano l’1,5 per mille abitanti nel 2014.La sicurezza costituisce ancora un fattore pieno di incognite. A volte i dati non coincidono con la percezione che si ha di essa. Come vivono i cittadini la questione sicurezza e quale percezione hanno del pericolo che corrono ogni giorno? Secondo il rapporto dell’Istat nel 2014 è aumentata la percezione di sicurezza da parte dei cittadini.“Cresce la percentuale di coloro che si sentono molto o abbastanza sicuri nella zona in cui vivono, - specifica il rapporto - quando escono da soli ed è buio (dal 54,1% al 56,2%), ma non al punto di tornare ai livelli massimi del 59,7% raggiunti nel 2010”.Sulla percezione della sicurezza i cittadini marchigiani hanno qualche dubbio, tanto che la regione si colloca in sedicesima per l’indicatore “percezione di sicurezza camminando al buio da soli” e undicesima per “paura di subire un reato in futuro”.Tra sensazioni e fatti, i cittadini marchigiani, come quelli italiani, con la crisi sono diventati più sospettosi e, alcune volte, a ragione.“Negli anni che hanno coinciso con la crisi economica, si è assistito ad una inversione di tendenza che ha visto fortemente aumentare i furti in abitazione, gli scippi, i borseggi, le rapine in abitazione, i furti nei negozi, in sostanza la criminalità predatoria. - certifica il report - I furti in abitazione raddoppiati in 10 anni sono ora stabili, ma lontani dalla situazione precedente gli anni 2000. Anche le rapine nel 2014 si sono stabilizzate, mentre i borseggi continuano il lieve aumento sebbene a ritmo decrescente rispetto agli anni precedenti.”Ciò che diminuisce sempre di più sono, invece, gli omicidi. Il Bel Paese è la nazione europea con il valore più basso, le Marche si attestano al decimo posto, e continua a registrare una tendenza di calo di omicidi “che testimonia la tenuta del nostro tessuto sociale”.

18/01/2016 17:41
Pugnaloni è il legittimo sindaco di Osimo. Lo conferma il Consiglio di Stato

Pugnaloni è il legittimo sindaco di Osimo. Lo conferma il Consiglio di Stato

Con soli tre voti in più rispetto allo sfidante, Simone Pugnaloni del Pd è il nuovo Sindaco di Osimo. Lo ha confermato oggi il Consiglio di Stato, mettendo la parola fine alla travagliata vicenda sul conteggio di schede che, dalle elezioni del 2014, per lunghi mesi ha tenuto avvolta nel dubbio la posizione del primo cittadino osimano.“Siamo contenti di questa nostra vittoria, stabilita dal Consiglio di Stato – commenta il segretario regionale del Pd Marche, Francesco Comi –. È stata una lunga attesa, ma ne è valsa la pena. Al di là dei numeri, che comunque sono importanti perché forniscono certezza al risultato, siamo orgogliosi che il Comune di Osimo sia stato confermato a guida PD. Continueremo, quindi, a svolgere il nostro ruolo al servizio del territorio di Osimo, con lo stesso impegno dimostrato finora, mai fiaccato dall'incertezza sull'esito della dinamica giudiziaria”.Simone Pugnaloni, nelle amministrative del 2014, era risultato vincitore tra i candidati a sindaco per sei voti. Lo sfidante Dino Latini aveva fatto ricorso al Tar, che, riconoscendo a suo favore otto schede valide, lo aveva proclamato sindaco lo scorso giugno, stabilendo la sua vittoria per due voti.Oggi, però, il Consiglio di Stato, dopo la richiesta di sospensiva avanzata da Pugnaloni, ha assegnato a lui la vittoria definitiva. La sentenza del Consiglio di Stato, infatti, ritenendo l'indicazione sulla scheda di voto del nome di uno dei candidati a consigliere comunale nel turno di ballottaggio come un segno di riconoscimento e quindi motivo di annullamento della stessa scheda, ha riconosciuto a favore di Pugnaloni tre voti in più rispetto al suo sfidante.

18/01/2016 15:59
Processo "spese pazze" in Regione: udienza subito rinviata

Processo "spese pazze" in Regione: udienza subito rinviata

Si è aperta stamani ma è stata subito rinviata al 16 maggio la maxi udienza davanti al Gup di Ancona per 66 consiglieri, ex consiglieri e addetti dei gruppi del Consiglio regionale delle Marche per le spese dei gruppi fra il 2008 e il 2012. Le difese hanno presentato un'istanza di nullità del capo di imputazione, il reato di peculato; il giudice Francesca  Zagoreo l'ha respinta, ma ha inviato i pm a produrre entro marzo prossimo una scheda analitica riassuntiva delle accuse a carico di ciascun indagato. L'avv. Guido Calvi, che difende fra gli altri l'ex capogruppo del Pd Mirco Ricci, ha eccepito un difetto di notifica dell'avviso di chiusura delle indagini, e il giudice ha rimesso gli atti al pm perché provveda in tal senso.L'udienza, a porte chiuse, si è tenuta nell'aula 8 del quinto piano del Palazzo di giustizia di Ancona, in un'aula gremita di avvocati, quasi tutti costretti a seguire i lavori in piedi per mancanza di spazio. Le indagini della procura dorica, condotte dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza, non hanno risparmiato alcuna forza politica, dalla Lega Nord al Pd e Sel. L'inchiesta ha coinvolto anche l'ex presidente della giunta regionale Gian Mario Spacca e l'ex presidente dell'Assemblea legislativa Vittoriano Solazzi. Le spese contestate ammontano complessivamente a 1,2 milioni di euro. (Ansa)

18/01/2016 15:00
Sandro Bisonni lascia il Movimento 5 Stelle: stava per essere espulso

Sandro Bisonni lascia il Movimento 5 Stelle: stava per essere espulso

Sandro Bisonni non è più un consigliere regionale del Movimento 5 Stelle. E' stato lo stesso consigliere tolentinate a comunicarlo, attraverso una nota diffusa alla stampa nella quale fa presente che nei suoi confronti era stato attivato un procedimento di espulsione."Ho appreso - scrive Bisonni - tramite una semplice e-mail proveniente dallo staff di Beppe Grillo, che è stato attivato un procedimento di espulsione nei miei confronti, avverso il quale ho la possibilità di ricorrere per far valere le mie fondate ragioni. L'avvio di tale procedura disciplinare è a me incomprensibile.Mi sembra che il Movimento 5 stelle, da quando Beppe Grillo si è fatto da parte, abbia smarrito i suoi principi fondanti nonché quelli di garanzia e per tali motivi non mi riconosco più in esso. Ho deciso quindi di non avvalermi del mio diritto di ricorrere ma di abbandonare il Movimento 5 stelle. Ringrazio tutti coloro che mi hanno votato e sostenuto con calore in questi mesi di opposizione al governo regionale, assicurandoli sin da subito che continuerò la mia azione in consiglio regionale con uguale impegno e mosso dai medesimi ideali".

17/01/2016 18:05
Premio Menghini-Molini: ecco i migliori studenti di Morrovalle e Potenza Picena

Premio Menghini-Molini: ecco i migliori studenti di Morrovalle e Potenza Picena

Si è svolta sabato mattina, al Teatro Municipale di Morrovalle, la cerimonia conclusiva della XIII edizione del premio per merito scolastico "Menghini-Molini". L'iniziativa, intitolata alla memoria del medico potentino Bruno Menghini e di sua moglie, l'insegnante morrovallese Mila Molini, entrambi scomparsi nel 2002, è organizzata, per volontà dei familiari degli stessi, in collaborazione con le amministrazioni comunali di Morrovalle e Potenza Picena. Da tredici anni, infatti, vengono istituite delle borse di studio destinate agli studenti residenti nei due comuni che, in base ad una graduatoria stabilita su criteri oggettivi e sul rendimento scolastico, si distinguono per merito, impegno e risultati. Un modo, questo, per ricordare le figure di Bruno Menghini e Mila Molini che, nella loro vita, hanno sempre fatto dell'importanza della cultura e dell'istruzione un principio imprescindibile nella crescita dei ragazzi.Questi gli studenti risultati vincitori della XIII edizione del premio "Menghini-Molini": Andra-Ioana Gheorghe (scuola secondaria I grado), Costantini Marta e Recchi Francesca (ex aequo, scuola secondaria II grado), Chiara Linardelli (diploma scuola secondaria II grado) ed Aurora Pepa (università), per il comune di Potenza Picena; Alessia Morresi (scuola secondaria I grado), Anya Cecchi (scuola secondaria II grado), Erica Senesi (diploma scuola secondaria II grado) e Chiara Muzi (università), per il comune di Morrovalle."Un'edizione, questa, che ha visto la ribalta delle quote rosa - ha affermato ironicamente il Prof. Francesco Forti, presidente della commissione giudicatrice -. Non è un caso che le borse di studio siano state vinte da ragazze, che, per tenacia e determinazione, si dimostrano più capaci dei loro colleghi maschi. Al di là di questo, comunque, è bello vedere giovani studentesse che, con l'impegno e la dedizione allo studio, raggiungono risultati così alti. La cultura è un valore che, purtroppo, oggi va sempre più perdendo di importanza, e quello che Italo Fabrizio Menghini e Franco Menghini, ideatori e promotori del premio, cercano di fare è proprio incentivare le nuove generazioni alla riscoperta della cultura personale. Solo con questa, infatti, si può sviluppare un senso critico tale da permetterci di vivere la nostra difficile epoca con spirito di analisi e riflessione". Presenti alla cerimonia di premiazione anche Stefano Montemarani, sindaco di Morrovalle, e Noemi Tartabini, vicesindaco di Potenza Picena, oltre che i due addetti all'Ufficio Cultura dei rispettivi comuni, Roberta Emiliani e Domenico Pescetti. Momento di grande commozione è stato quello in cui Fabrizio Menghini, figlio di Bruno e Mila Molini, ha ricordato le figure dei suoi genitori, augurando alle studentesse premiate "che questo possa essere un trampolino di lancio per una carriera professionale ricca di gioie e soddisfazioni". 

17/01/2016 16:47
Il Pd fa quadrato: "Sulla riforma sanitaria solo demagogia e disinformazione"

Il Pd fa quadrato: "Sulla riforma sanitaria solo demagogia e disinformazione"

Un incontro per spiegare il quadro normativo della riforma sanitaria regionale, soprattutto a vantaggio di chi vive a stretto contatto con i territori interessati dalla riorganizzazione, come i segretari di circolo e per sfatare le accuse mosse nei confronti del Presidente della Giunta regionale di aver fatto scelte arbitrarie e di perseguire obiettivi di risparmio con la riforma. È quello voluto dal segretario regionale del Partito Democratico Marche, Francesco Comi, che ha riunito oggi pomeriggio ad Ancona l'esecutivo regionale del partito, alla presenza del Presidente della Regione, Luca Ceriscioli, del direttore dell'Asur, Alessandro Marini ed invitando gli assessori e i consiglieri regionali PD, i segretari provinciali ed i segretari di circolo dei comuni interessati dalle misure riformatrici sanitarie, particolarmente esposti - questi ultimi - al dibattito sul tema di questi giorni."Il ruolo del PD - ha esordito Comi - è di fornire ai propri dirigenti gli strumenti per interpretare, comprendere la riforma e per poterla spiegare, discutere con i cittadini, in un dibattito serio e consapevole. Il primo obiettivo, dunque, è informare i cittadini, non illuderli, disinformarli, strumentalizzare le loro paure. Comprendere e approfondire i temi della riforma per non lasciare soli i nostri amministratori e per non lasciare spazio alla demagogia ed alla disinformazione è quindi un obiettivo che perseguiremo nei prossimi giorni. Pur riconoscendo che avremmo potuto fare uno sforzo maggiore in termini di informazione - ha aggiunto il segretario -, anche una corretta e tempestiva informazione non avrebbe potuto portarci ad un esito diverso da quello a cui ci troviamo oggi.Le obiezioni che sono state fatte al presidente sono due - ha spiegato Comi -: 1) il presidente ha scelto da solo, arbitrariamente, di riformare la sanità. Avrebbe potuto fare diversamente e con tempi diversi; 2) la riforma serve a risparmiare e taglia i servizi. Ma queste due obiezioni sono infondate e, anzi, è vero il contrario. Infatti - ha argomentato il segretario - la riforma fatta è prescritta da precise disposizioni normative (DM 70/2015 sugli standard dell'assistenza ospedaliera; DGRM 541/2015 di recepimento del DM 70/2015; L. 135/2012 sulla "spending review"), con precise scadenze temporali, e precise sanzioni economiche. Prescrizioni che vanno attuate entro il 29 febbraio 2016, altrimenti perdiamo 110 milioni di euro all'anno (80 milioni come premialità per ottemperanza degli adempimenti di norma prescritti dal MEF pari al 3% del Fondo Sanitario Regionale; 30 milioni per il riconoscimento come Regione italiana benchmarking in campo sanitario) e non possiamo fare nuove assunzioni oggi assolutamente indispensabili. Quanto alla seconda obiezione, la riforma non riduce i servizi né produce risparmi. Per il trasporto sanitario, infatti, sono previsti 9 MSA (mezzi soccorso avanzato) e 23 tra MSI (mezzi soccorso infermieristico) e MSB (mezzi soccorso base) in più rispetto a quelli previsti dalla legge nazionale, per una spesa di oltre 11 milioni in più rispetto al passato. Anche per quanto riguarda i MMG (Medici Medicina Generale) la riforma regionale ne contempla 8 in più rispetto a quelli previsti dalla legge nazionale, per un costo maggiorato rispetto al passato di oltre 3 milioni di euro. Quanto alla riconversione degli ospedali, poi, la trasformazione degli ospedali di polo, che costavano circa 64 milioni, in ospedali di comunità, che costeranno circa 67,8 milioni, comporterà un incremento di spesa di circa 3,8 milioni di euro.I punti di primo intervento - ha detto ancora Comi -, pur chiudendo la notte per rispettare una precisa prescrizione normativa, avranno però un servizio migliore rispetto al passato. La previsione, oltre del medico del msa e di quello della continuità assistenziale, di un medico ospedaliero migliora e qualifica l'assistenza notturna negli ospedali rispetto al passato"."Il pd - ha spiegato il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli - ha un profilo riformatore, ma del cambiamento non si possono cogliere solo le paure ma anche le opportunità. Fare le riforme, soprattutto in sanità, è difficile, ma questo è il compito di un partito di governo. C'è un sistema normativo complicato, ma coerente che tende a concentrare medicina per acuti integrata con il sistema territoriale, altrettanto importante. Fare le scelte significa fare funzionare meglio la sanità. Non farle si paga. Per esempio non avere costruito il nuovo Salesi, o l'ospedale unico di Marche Nord, ha portato costi e sacrifici per cittadini e operatori. Stranamente la 735, del 2013, rimasta sulla carta, non ha ancora prodotto effetti, ma le modifiche alla 735 (la delibera 1183), non ancora approvate definitivamente, hanno già realizzato effetti. Ho sempre ritenuto importante gestire l'attuazione di un atto in un tempo congruo. In alcune strutture per esempio questo passaggio non è stato gestito con attenzione, con accorgimenti che avrebbero avuto il compito di accompagnare la trasformazione degli ospedali di comunità. La scelta della commissione permetterà di ricostruire quel percorso di accompagnamento che in alcune strutture non c'è stato. La 1183 da' garanzie e accorgimenti in più rispetto alla 735 garantendo la presenza del medico di notte, ripensa le strutture in chiave territoriale, senza togliere risorse al territorio e alle aree interne per offrire servizi alle comunità".

16/01/2016 09:14
Pollenza domenica apre alla beneficenza con uno spettacolo al Teatro Verdi

Pollenza domenica apre alla beneficenza con uno spettacolo al Teatro Verdi

Domenica di beneficenza a Pollenza con lo spettacolo al Teatro “Giuseppe Verdi”. Alle 17 e 30 sfileranno sul palco sfileranno i piccoli coristi del gruppo “Grilli e Cicale” dell’Oratorio Santa Famiglia di Casette Verdini e gli atleti dell’Associazione Polisportiva Pollenza 2008.L’iniziativa della Pro Loco di Casette Verdini raccoglie il Patrocinio del Comune di Pollenza e s’inserisce nell’ambito di una tradizione che vede ogni anno il mese di Gennaio all’insegna della beneficienza.Per il 2016 si è scelto di far dialogare due discipline, quella del canto e quella della ginnastica artistica, in favore dell’A.M.A.R.T., l’Associazione Macerata Radioterapia, che opera all’interno del Reparto di Oncologia dell’Ospedale di Macerata.Il carattere positivo dell’iniziativa sta non solo nella raccolta fondi in sé, ma anche nella collaborazione a più voci verso questo stesso fine, nell’essere riusciti a mettere insieme diverse realtà associative. Tutta la popolazione è invitata a partecipare con generosità.

15/01/2016 21:25
"Spese pazze" in Regione: in 25 rischiano il processo alla Corte dei Conti

"Spese pazze" in Regione: in 25 rischiano il processo alla Corte dei Conti

In 25 rischiano un processo per responsabilità erariale nell'inchiesta aperta dalla Procura della Corte dei Conti sulle cosiddette 'spese pazze' di consiglieri e gruppi del Consiglio regionale delle Marche tra il 2010 e il 2012. L'ufficio guidato dal procuratore Maurizio Mirabella ha concluso l'esame di oltre 150 mila documenti presentati da molte delle 43 persone - tra consiglieri regionali, ex consiglieri, capigruppo - raggiunte dagli inviti a dedurre nella prima fase istruttoria. Per 18 è stata firmata l'archiviazione, mentre per altri 25, salvo diverse valutazioni in extremis, si prospetta il giudizio. In due casi la citazione è stata notificata e le udienze fissate a maggio. Il procedimento contabile agli sgoccioli procede in parallelo con l'inchiesta penale culminata con 66 richieste di rinvio a giudizio che verranno discusse all'udienza del prossimo 18 gennaio davanti al gup. (Ansa)

15/01/2016 18:35
Allerta meteo della Protezione Civile per vento e neve anche in pianura

Allerta meteo della Protezione Civile per vento e neve anche in pianura

La Protezione Civile regionale ha emesso un avviso di condizioni meteo avverse valido dalle ore 12 di domani (sabato) fino alle ore 12 di lunedì.Le precipitazioni, a prevalente carattere di rovescio, sono previste a sparse e maggiormente insistenti nelle zone interne nel pomeriggio di sabato 16 con abbassamento del limite delle nevicate fino a quote pianeggianti in serata; fenomeni maggiormente diffusi nella seconda parte di domenica 17, con possibili nevicate anche in pianura e sparsi ed in progressivo esaurimento già dalle prime ore di lunedì 18. La velocità del vento è prevista di maggiore intensità a partire dalla serata di sabato 16. Gelate nei settori interni e collinari domenica 17 e gelate diffuse lunedì 18. Miglioramento delle condizioni meteo dalla seconda parte di lunedì.

15/01/2016 13:42
Banca Marche, Celani attacca Governo e Regione: “I 43 mila risparmiatori perderanno tutto”

Banca Marche, Celani attacca Governo e Regione: “I 43 mila risparmiatori perderanno tutto”

Di fronte alle recenti dichiarazioni degli amministratori di Banca Marche arriva la reazione del Consigliere Regionale di Forza Italia Piero Celani, il quale si dice scettico dell’ottimismo sulla vicenda Banca Marche.“Francamente stupiscono alcune dichiarazioni degli Amministratori di Nuova Banca Marche, - scrive in una nota il consigliere regionale - quando dicono che ‘il peggio è passato, ora stiamo tornando alla normalità, in cui ciò che di nuovo entra nella banca, compensa quello che esce”.Per Celani la questione è tutta politica, in particolare il consigliere regionale attacca “l’accoppiata Renzi-Padoan che non ne ha azzeccata una, prima sbagliando i tempi della trattativa con l’Europa, dato che tutti sapevano fin dal 2013, anno di commissariamento di Banca Marche, quali erano le sofferenze accumulate e così, mentre la Merkel e gli spagnoli risolvevano i loro problemi, - si chiede - i nostri governi Letta e Renzi cosa stavano a fare?”Stesse accuse vanno alla Regione Marche, che per Celani dormiva il “sonno dei giusti senza accorgersi di nulla”. E poi ancora: “Se nella Legge di Stabilità è stato previsto un prelievo dal Fitd, Fondo interbancario di tutela dei depositi, di 100 mila euro, perché non è stato previsto di prelevare un importo tale da soddisfare tutti gli investitori retail, azionisti e possessori di obbligazioni subordinate, dato che trattasi di fondi “privati”, e nulla poteva eccepire l’Europa?”Al di là di tutti i provvedimenti presi, Celani mette in guardia il Governo sul pericolo più grande: “43 mila azionisti che perderanno tutto”.Per uscire dall’impasse il consigliere regionale consiglia al Governo di fare un bagno di umiltà ammettendo di aver sbagliato tutto, tempi e metodi, e integrando quanto già contenuto nella Legge di Stabilità, “in modo che il Fitd possa coprire tutti i danni fatti da Banca Marche ai cittadini Marchigiani. Solo così - spiega - il ‘sistema Marche’ potrà riacquistare fiducia nella banca del territorio, solo così ‘Nuova Banca Marche’ potrà tornare ad operare con fiducia sull’intera regione”.Infine, Celani auspica che “Governo e magistratura accertino con celerità e tempismo le responsabilità di coloro che hanno combinato tale disastro e paghino fino all’ultimo centesimo, e che i Marchigiani potranno tornare ad affidare, con tranquillità, i loro risparmi, spesso frutto del lavoro di una vita, ad un contesto Istituzionale credibile”.

15/01/2016 10:48
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