Banca Marche, Celani attacca Governo e Regione: “I 43 mila risparmiatori perderanno tutto”
Di fronte alle recenti dichiarazioni degli amministratori di Banca Marche arriva la reazione del Consigliere Regionale di Forza Italia Piero Celani, il quale si dice scettico dell’ottimismo sulla vicenda Banca Marche.
“Francamente stupiscono alcune dichiarazioni degli Amministratori di Nuova Banca Marche, - scrive in una nota il consigliere regionale - quando dicono che ‘il peggio è passato, ora stiamo tornando alla normalità, in cui ciò che di nuovo entra nella banca, compensa quello che esce”.
Per Celani la questione è tutta politica, in particolare il consigliere regionale attacca “l’accoppiata Renzi-Padoan che non ne ha azzeccata una, prima sbagliando i tempi della trattativa con l’Europa, dato che tutti sapevano fin dal 2013, anno di commissariamento di Banca Marche, quali erano le sofferenze accumulate e così, mentre la Merkel e gli spagnoli risolvevano i loro problemi, - si chiede - i nostri governi Letta e Renzi cosa stavano a fare?”
Stesse accuse vanno alla Regione Marche, che per Celani dormiva il “sonno dei giusti senza accorgersi di nulla”. E poi ancora: “Se nella Legge di Stabilità è stato previsto un prelievo dal Fitd, Fondo interbancario di tutela dei depositi, di 100 mila euro, perché non è stato previsto di prelevare un importo tale da soddisfare tutti gli investitori retail, azionisti e possessori di obbligazioni subordinate, dato che trattasi di fondi “privati”, e nulla poteva eccepire l’Europa?”
Al di là di tutti i provvedimenti presi, Celani mette in guardia il Governo sul pericolo più grande: “43 mila azionisti che perderanno tutto”.
Per uscire dall’impasse il consigliere regionale consiglia al Governo di fare un bagno di umiltà ammettendo di aver sbagliato tutto, tempi e metodi, e integrando quanto già contenuto nella Legge di Stabilità, “in modo che il Fitd possa coprire tutti i danni fatti da Banca Marche ai cittadini Marchigiani. Solo così - spiega - il ‘sistema Marche’ potrà riacquistare fiducia nella banca del territorio, solo così ‘Nuova Banca Marche’ potrà tornare ad operare con fiducia sull’intera regione”.
Infine, Celani auspica che “Governo e magistratura accertino con celerità e tempismo le responsabilità di coloro che hanno combinato tale disastro e paghino fino all’ultimo centesimo, e che i Marchigiani potranno tornare ad affidare, con tranquillità, i loro risparmi, spesso frutto del lavoro di una vita, ad un contesto Istituzionale credibile”.
Post collegati

Offerta di lavoro a Macerata: cercasi montatore di mobili professionista per azienda di design d'interni

Banco Marchigiano lancia “Insieme per il bene comune”: formazione e cofinanziamento per il Terzo Settore

Commenti