La Sambenedettese riparte da Paolo Montero. Sarà l'ex granitico difensore centrale della Juventus (9 stagioni in bianconero dal 1996 al 2005, ndr) a sedere sulla panchina rossoblù nella stagione 2019/2020. L'annuncio ufficiale è arrivato nel corso del primo pomeriggio odierno (5 giugno, ndr) a seguito del colloquio tra Montero, il patron Franco Fedeli e il direttore sportivo Pietro Fusco. L'accordo siglato prevede durata annuale.
La carriera di allenatore di Montero parte nel 2014 con il Penarol (serie A Uruguay), squadra che, giovanissimo, lo lanciò nel calcio professionistico. L'anno successivo passa al Boca Unidos (Serie B uruguaiana), poi due esperienze in Argentina come tecnico del Colon e del Rosario Central. Si tratta della prima esperienza da allenatore in Europa per Montero.
Credit Foto: Profilo Facebook Ufficiale Sambenedettese Calcio
Milioni di contenuti culturali messi a disposizione con un’unica card “Marche Cultura”. Si potrà quindi accedere gratuitamente a e-book integrali dei maggiori best seller del momento (attualmente oltre 34 mila) su ogni tematica, a un’edicola digitale con giornali nazionali ed esteri, riviste anche specializzate in tutte le lingue del mondo, perfino musica su portali come Spotify e anche usufruire di sconti sui biglietti della programmazione teatrale marchigiana per gli spettacoli organizzati dall’AMAT. Tutto questo è il Sistema Biblioteca digitale Marche, presentato oggi, che la Regione - Servizio Cultura ha attivato coordinando i cinque capoluoghi di provincia in una rete di cooperazione tra biblioteche su tutto il territorio regionale. Un portale http://marche.medialibrary.it come la vetrina di una libreria dove scegliere quello che più interessa: dalla letteratura per l’infanzia ai saggi storici, dagli audiolibri all’alta ricerca universitaria.
“Un servizio di lettura digitale, dedicato ai cittadini residenti nelle Marche – ha spiegato Andrea Bianchini, anima regionale del progetto - che funziona come un tradizionale prestito in biblioteca con prenotazione se il titolo è già occupato, ma altamente innovativo e ricchissimo sia per quantità di contenuti che per qualità dei titoli inseriti grazie ad un network nazionale, medialibrary. Il servizio è già operativo e basterà recarsi in una delle 300 biblioteche della nostra regione e iscriversi al servizio e alla card. Si riceveranno i libri e quotidiani in e mail o attraverso una App sul cellulare o in altri dispositivi informatici oltre che avere assistenza dai bibliotecari per qualsiasi informazione tecnica sull’utilizzo. “
“Il progetto di Sistema Biblioteca Digitale Marche – ha spiegato la dirigente del Servizio Cultura, Simona Teoldi - è stato molto complesso da realizzare ma ne siamo molto orgogliosi, apprezzato anche in sede europea dal momento che rientra perfettamente negli indirizzi comunitari di potenziare i servizi di consultazione e fruizione on-line di contenuti culturali e di incrementare la diffusione della conoscenza attraverso l’utilizzo di sistemi innovativi e tecnologie avanzate di tipo digitale. Nasce a seguito del passaggio di funzioni in materia di cultura dalle Province alla Regione ed è finalizzato a garantire la continuità dei servizi nel contesto di un ripensamento complessivo del loro assetto organizzativo, in un’ottica di miglioramento e sviluppo, di integrazione e cooperazione territoriale, di semplificazione amministrativa e ottimizzazione dei costi. Il Sistema era prima articolato in 4 Poli bibliotecari di differenti dimensioni e con servizi non del tutto omologhi. Oggi, a conclusione della prima fase di riorganizzazione, il Sistema regionale si presenta con condizioni di accesso e livello qualitativo dei servizi uguali per tutti i cittadini e per tutte le biblioteche aderenti, articolato in 2 Poli territoriali Bibliomarchenord (Provincie di Ancona e Pesaro-Urbino) e Bibliomarchesud (Province di Macerata, Fermo, Ascoli Piceno). Ciò è stato possibile grazie alla forte sinergia con tutti i partner del Sistema che hanno collaborato alla fusione e che sono: le Università di Macerata e Urbino e i Comuni di Jesi, Macerata e Fermo.”
E’ intervenuto anche il vicesindaco di Pesaro, Daniele Vimini che ha parlato di “vero abbattimento delle barriere culturali e di contrasto all’esclusione culturale. Questa Biblioteca digitale è un unicum come servizio offerto da una Regione, dal punto di vista della novità e dei contenuti di elevatissimo livello oltre che di semplice accessibilità.”
La Regione entrando in un network nazionale quale MediaLibraryOnLine può, da oggi, erogare ai cittadini servizi innovativi digitali, capaci di veicolare on-line contenuti ad alto consumo culturale. Sono stati destinati a questa misura 337.000 euro del programma POR FESR 2014-2020 in un triennio, ripartendo le somme sulla base di parametri di densità abitativa ai cinque comuni capoluogo di provincia, individuati come partner per la migliore attuazione del progetto.
Ora è anche ufficiale: la famiglia Della Valle ha ceduto la proprietà della Fiorentina a Rocco B. Commisso. Il closing dell'affare è avvenuto a Milano, dove già da un paio di giorni le parti hanno intavolato la trattativa per limarne gli ultimi dettagli (leggi qui).
In merito alla vendita del club gigliato, Diego e Andrea Della Valle hanno dichiarato: “Inizia una nuova avventura per la squadra Viola che ci auguriamo possa dare molte soddisfazioni a tutti, soprattutto ai tifosi perbene e alla città di Firenze a cui noi rimarremo sempre legati. Tra le varie offerte ricevute, abbiamo privilegiato non quella economicamente più vantaggiosa per noi, ma quella che riteniamo dia le maggiori garanzie di un solido ed appassionato futuro alla società Viola, considerando la conoscenza e la competenza che Rocco Commisso ha già nel mondo del calcio. Un grande “in bocca al lupo” a Rocco e a quanti lo seguiranno in questa avventura e un abbraccio forte con tanta riconoscenza a tutte le persone che hanno collaborato con noi in questi 17 anni e che hanno dato il loro meglio per la maglia Viola”.
Il neo-patron Commisso ha voluto omaggiare la precedente proprietà prima di gettarsi nell'avventura viola: “Vorrei ringraziare la famiglia Della Valle per aver gestito la Fiorentina negli ultimi 17 anni. Diego e Andrea meritano grandi onori per aver salvato questa società dal dissesto finanziario. Lasciano delle fondamenta solide su cui costruire il club”.
Credit foto: ANSA
Qualche giorno fa, il Sottosegretario Vito Crimi, con grande soddisfazione informava dell’avvenuta approvazione nelle Commissioni riunite Ambiente e Lavori Pubblici, di uno degli emendamenti del decreto Sblocca Cantieri, relativo alla proroga al 31 ottobre della restituzione a rate della cosiddetta “busta paga pesante” e dei contributi previdenziali sospesi a seguito del sisma 2016. I termini per pagare i tributi sospesi nelle aree colpite dal sisma, inizialmente previsti a partire da gennaio 2019, furono già prorogati al 1° giugno 2019, e secondo quanto dichiarato da Crimi, ormai prossimi all’ulteriore sospensione fino al 31 ottobre.
"Il problema è che questa proroga, non proprio scontata, - sottolinea Confartigianato Macerata/Ascoli Piceno/Fermo in una nota stampa - entrerà a tutti gli effetti in vigore solo in seguito alla votazione dello Sblocca Cantieri in Senato che avverrà nei prossimi giorni".
Nel frattempo, secondo quanto indicato dal messaggio Inps n. 1987 del 23 maggio scorso, le imprese sono state costrette a procedere con il pagamento della prima rata dei contributi sospesi entro il 1 giugno.
"Non è infatti sufficiente un emendamento approvato in commissione per prorogare una norma. Non solo, visto che l’INPS non si è pronunciata, nonostante l’invito del Sottosegretario Crimi, in pochi giorni molte imprese si sono ritrovate - prosegue Confartigianato - a dover inoltrare l’istanza di rateizzo per non perderne il diritto, semmai la norma non fosse definitivamente approvata. Ma la procedura, evidentemente “intasata” da molte domande, si è bloccata impedendo l’invio dell’istanza stessa".
Confartigianato si era già espressa sulla questione per poter tutelare le proprie imprese che, dati i tempi così stretti, sarebbero incorse in pesanti disagi, e aveva richiesto il posticipo dell’invio dell’istanza di rateizzazione e il pagamento delle prime rate: "Purtroppo non siamo stati ascoltati e, ancora una volta, sono le imprese e i lavoratori a pagarne le spese. Questo non è più accettabile, non siamo più disposti ad essere vittime di inefficienze e disallineamenti normativi. Chiediamo quindi che le parole pronunciate dal Sottosegretario Crimi non siano solo l’ennesimo slogan politico, ma che possano avere un riscontro concreto, garantendo ai cittadini e alle imprese maggior sicurezza sulla questione della proroga pagamenti contributivi".
Supportare le giovani imprese di Marche, Lazio e Umbria, che, nel contesto di forte discontinuità e incertezza creato dal terremoto del 2016, vedono e vogliono cogliere l’opportunità di reinventarsi e riposizionarsi sul mercato, rivitalizzando l’economia del territorio appenninico. È questa la scommessa di Fondazione Edoardo Garrone e Legambiente, che insieme hanno realizzato ReStartApp per il centro Italia con l’obiettivo di rafforzare e rilanciare il tessuto imprenditoriale appenninico dei territori colpiti dal sisma del 2016.
Tra i risultati di ReStartApp, presentati a Roma nell’ambito dell’incontro Ricostruire Fiducia, l’avvio di due progetti di rete, di cui uno nelle Marche: “Rizomi - Terre fertili in rete”, finalizzato alla sperimentazione di nuove forme di collaborazione imprenditoriale e alla nascita di nuove attività e sinergie sul territorio. Il progetto marchigiano coinvolge oggi 5 aziende agricole, un laboratorio di cosmesi e uno di trasformazione di erbe officinali: giovani imprese di prima generazione, nate dopo il 2013 nel fermano, nel maceratese e nell’anconetano, che condividono la scelta di tornare alla terra con un approccio di autoimprenditorialità.
Il fine è quello di innescare un processo virtuoso che metta in comune conoscenze, informazioni, risorse, strumenti e prodotti, all’insegna di un’agricoltura organica e rigenerativa, basata sulla combinazione di pratiche tradizionali e moderne conoscenze scientifiche.
L’altro progetto, invece, avviato nel Lazio, si chiama “Amatrice Terra Viva”. Amore per la terra, sostenibilità ambientale, tradizione e innovazione, sinergia, agricoltura di qualità e valorizzazione dei prodotti tipici, sono le parole chiave alla base dei due progetti di rete che guardano al futuro dell’Appennino e delle sue comunità. A raccontare i due progetti sono stati, rispettivamente, Francesca Ercoli, Il Salto – Officina agriculturale, progetto rete “Rizomi – Terre fertili in rete” ed Ercole Cavezza, Azienda agricola Ercole Cavezza, progetto rete Amatrice Terra Viva.
“A quasi tre anni dal sisma – spiega Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche - sono ancora tante le difficoltà che ogni giorno cittadini e produttori locali si trovano ad affrontare, anche a causa di una burocrazia lenta e macchinosa e di una ricostruzione che fatica a decollare. Il progetto realizzato insieme alla Fondazione Garrone e che unisce l’esperienza della Fondazione con quella della nostra associazione ambientalista - da sempre vicina e operativa nei territori terremotati - nasce con l’obiettivo di fornire azioni concrete per ridare fiducia nel futuro a chi ha deciso di rimanere in questi territori, coinvolgendo anche il settore imprenditoriale locale e aiutando le imprese a fare sinergia e rete in una chiave sempre più sostenibile e innovativa. Aiutare il tessuto imprenditoriale dell’appennino ferito dal sisma, infatti, significa contribuire anche al rilancio economico ed occupazionale di questi territori unici della nostra regione, che oggi rischiano di spopolarsi e di andare incontro ad una desertificazione produttiva”.
Il progetto ReStartApp per il centro Italia - a cui hanno dato il loro patrocinio le Regioni Umbria, Lazio e Marche e Fondazione Symbola - ha coinvolto nel 2018 oltre 30 aziende delle aree del cratere, principalmente imprese agricole, agroalimentari, di allevamento, turistiche e di artigianato.
In un anno e mezzo di lavoro sul territorio, nell’ambito di 8 coaching individuali e dell’avvio di 3 laboratori per la creazione di reti d’imprese, si sono svolti 84 incontri e oltre 600 ore di formazione professionale, per fornire supporto e strumenti concreti in diversi ambiti: dal controllo di gestione alla ricerca di nuovi business e mercati, fino al marketing e alla comunicazione.
Per raccontare il percorso di ReStartApp per il centro Italia, Fondazione Edoardo Garrone e Legambiente hanno infine presentato oggi a Roma l’exhibit fotografico Ricostruire fiducia. Attraverso un allestimento pensato come una ricostruzione dell’ambiente appenninico, si possono scoprire, scatto dopo scatto, le storie degli 8 imprenditori protagonisti del progetto. Le foto della mostra sono state realizzate da Lucia Paciaroni, Luca Marcantonelli e Giulio Contigiani.
Blitz della Polizia contro le famiglie mafiose della provincia di Foggia con arresti anche nelle Marche.
Gli agenti delle squadre mobili di Foggia e Bari, dello Sco e dei reparti prevenzione crimine stanno eseguendo alcune decine di arresti nei confronti di soggetti appartenenti o legati ai clan operanti nel territorio di San Severo.I provvedimenti, emessi dal gip di Bari, su richiesta della Dda, sono stati eseguiti in Puglia e nelle province di Milano, Rimini, Fermo, Ascoli Piceno, Campobasso, Pescara, Teramo, Napoli e Salerno.
I destinatari del provvedimento sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, tentata estorsione, associazione finalizzata al traffico di droga, spaccio, danneggiamento, reati in materia di armi, lesioni personali e tentato omicidio, aggravati dalle finalità mafiose.
(Fonte Ansa)
Si è conclusa ieri la Fase di Qualificazione del Trofeo Marche che ha visto passare al prossimo turno tutte le prime due classificate dei sette gironi, più due migliori terze. Non sono mancati spettacolo ed equilibrio in questa prima fase, ne hanno fatto le spese Fermo, impegnato in un girone di ferro, e Pollenza, finalista della passata stagione, che ha dovuto fare i conti con l'ottima Filottranese.
Gli Ottavi di Finale cominceranno sabato 8 e si svolgeranno in casa delle squadre più alte nella graduatoria ottenuta valutando i punti conquistati nella fase a gironi e la differenza reti. Tutte interessanti le gare in programma, spicca però la sentitissima sfida tra United Civitanova e Vigor Macerata. Da seguire anche Tolentino (nella foto) e Filottranese, impegnate rispettivamente con Portorecanati e Giovane Ancona.
Intanto, fari puntati su Pietro Amico di Matelica, che è balzato in testa alla classifica marcatori con sette goal. Anche per il titolo di capocannoniere però la sfida è accesa, con Angeletti (Filottranese), Armilotta (Portorecanati) e Corradini (Veregrense) a quota sei reti e un nutrito gruppo di giocatori fermi al momento a cinque.
Gian Paolo Bertuzzi, operaio di Piacenza, è scomparso dalla città emiliana lo scorso primo giugno. La Polizia ha ritrovato il suo pick-up al porto di Ancona, in zona Mandracchio. All'interno della vettura è stato rinvenuto un coltello sporco di sangue.
Sono ora in corso gli accertamenti da parte della Polizia per ricostruire quanto accaduto.
"Il Pd ha aderito da subito al primo Marche Pride - afferma il segretario regionale Pd Giovanni Gostoli - Siamo orgogliosi di aver portato avanti le conquiste sui diritti civili con tante donne e uomini di generazioni diverse e associazioni impegnate da molto tempo in una battaglia di civiltà. Adesso apriremo anche un dipartimento tematico sui diritti civili nel Pd Marche”. La missione del dipartimento sarà quella di ascoltare la voce della piazza di Ancona e interloquire con le associazioni nel rispetto dell’autonomia di ciascuna. Ai lavori dell’area tematica potranno partecipare non solo gli iscritti, ma anche il popolo delle primarie e i liberi cittadini.
“Ciò che abbiamo fatto al governo dell’Italia è stato un passo avanti storico e siamo convinti che occorra continuare a sostenere la piena uguaglianza tra le persone nella società - ripete Gostoli - Le persone LGBT hanno diritto a realizzare pienamente e liberamente se stesse nella società. Il Pd continuerà a lavorare per la concreta affermazione di tutti questi diritti”. È Giorgio Mattiuzzo il neo coordinatore regionale del dipartimento diritti civili del Pd marchigiano. Classe 1983, nato ad Ascoli Piceno, oggi vive a Civitanova Marche. Laureato presso l’Università La Sapienza di Roma, Facoltà di Architettura “L. Quaroni”, CdL in Disegno Industriale, e infine ha conseguito il Master in “Gestione dei servizi bancari e finanziari” presso la SAA School of Management – Università degli studi di Torino. Dopo varie esperienze lavorative in diversi settori fin dall’età di 18 anni, attualmente è impiegato nel settore del credito fondiario.
“In un momento storico come quello che stiamo vivendo, dove dopo anni e anni di battaglie per l’affermazione di determinati diritti della persona, questi vengono puntualmente minati e messi in discussione – spiega Giorgio Mattiuzzo - Il mio lavoro sarà concentrato sull’approfondimento di tutti quei diritti riconosciuti dall’ordinamento giuridico come fondamentali, inviolabili e irrinunciabili, i quali assicurano all’individuo la possibilità di realizzare pienamente sé stesso. I mezzi che utilizzerò andranno dall’organizzazione di conferenze a tavoli di dialogo, il tutto collaborando con altre persone che all’interno del partito già si occupano di certe tematiche, e poi ovviamente con le associazioni radicate nel nostro territorio e specialisti nel settore. Infine – conclude Mattiuzzo - saranno attivati anche canali social per un rapido confronto, per la massima diffusione di notizie ed eventi e per la creazione di un gruppo di lavoro il più dinamico possibile”.
Le neo mamme per prendersi cura del piccolo bebè hanno bisogno di diversi strumenti e cose da avere anche prima del giorno del parto. È infatti consigliabile iniziare a fare il cosiddetto corredino neonatale anche mesi prima del parto in modo da avere tutto quanto pronto senza doversene preoccupare più
Una volta che il bambino è nato i genitori saranno super impegnati a prendersene cura e quindi non ci sarà più tempo di pensare e andare a prendere i ciucci, il fasciatoio, il biberon, il tiralatte etc. come spiegato nelle breve lista che segue.
Il ciuccio
I bambini devono sempre avere il ciuccio che li aiuta a calmarsi e addormentarsi. È indispensabile averne anche un paio di riserva perché è facile che i bambini lo perdano. Pe evitare questo problema basta pendere una di quelle catenelle apposite da agganciare al bavaglino oppure al bavero della tutina.
I ciucci non sono tutti uguali e vanno scelti in base all’età del bambino: un ciuccio per il neonato non è uguale a quello per un bambino di 6 – 8 mesi. Per questo motivo chi vuole regalare un ciuccio, faccia attenzione alle varie taglie che sono sempre indicate sulla confezione.
Il biberon
Essenziale per tutte le neo mamme è sicuramente il biberon, preferibilmente graduato che serve per capire quanto ha mangiato il bambino. Il biberon deve esser uno strumento prima di tutto pratico e solo successivamente anche bello e decorato con disegni a tema. Per sapere come scegliere il biberon trovi maggiori informazioni sul portale portalebimbo.it
Non solo il biberon, ma alle neo mamme serve ance lo scalda biberon, preferibilmente portabile, in modo da poter scaldare in un attimo il latte per il piccolo quando ha fame. Si può riempire il biberon sistemarlo nello scalda biberon sia con latte artificiale che con latte in polvere.
Il tiralatte
Sia per le mamme che hanno deciso di allattare solo al seno che quelle che alternano latte naturale e artificiale, il tira latte è ormai indispensabile. È uno strumento anche utile per prevenire l’ingorgo mammario e la mastite dato che mette in moto un maccanismo che aiuta a continuare a produrre latte e non avere problemi di questo tipo.
Il fasciatoio
Un posto imbottito e comodo dove cambiare il bambino è utilissimo. Ci sono dei praticissimi fasciatoi con cassettiera che risultano molto utili per tenere sotto mano pannolini, creme, asciugamani e body di ricambio.
Il fasciatoio si fa anche portatile per poterlo avere sempre con sé anche quando si è in giro quando si esce fuori per una passeggiata in centro città oppure un aperitivo.
La borsa per i pannolini
Una neo mamma si accorge subito della mole di cose che un piccolo bebè ha bisogno. Serve una borsa per portare con sé tutto quello che serve, iniziando dai pannolini e dai body di ricambio. Una borsa bella capiente con tante tasche dove mettere tutto quanto è indispensabile.
Pannolini, crema, salviettine, biberon, ciucco di ricambio, doudou, giochini etc. si mettono tutti nella borsa che spesso si può agganciare alla carrozzina.
È arrivato intorno alle ore 12:45 di questa mattina l'imprenditore italo-americano Rocco Commisso, assieme al proprio braccio destro Joe Barone, nella sede degli uffici milanesi della Tod's. Si prospetta decisivo l'incontro in corso in questi minuti con i fratelli Andrea e Diego Della Valle ai fini della cessione delle quote societarie viola dopo ben diciassette anni di gestione da parte della famiglia marchigiana. All'incontro è presente anche il presidente della Fiorentina Mario Cognigni.
La notizia è di un paio di giorni fa, ma le polemiche continuano ad andare avanti. Parliamo di Sfera Ebbasta, ingaggiato da Sky come giudice nella prossima edizione di X Factor, in onda dal prossimo settembre. Una scelta che i parenti e gli amici delle giovani vittime di Corinaldo non hanno preso affatto bene.
"Non c'è niente da fare - scrive un signore nel gruppo social dedicato al ricordo delle vittime della Lanterna Azzurra - ormai il mondo è marcio ma la cosa che rattrista di più è che l'audience è diventato più importante dei valori. Che schifo". C'è poi chi propone di inviare mail di protesta a Sky per la decisione a dir loro irrispettosa e chi di boicottare il programma, dato il "rispetto per le vittime pari a zero".
"Con la disgrazia di Corinaldo si è fatto una gran pubblicità - accusa qualcuno - ed ora lo strapagano ad X Factor. Che schifo, non c'è ritegno ormai per niente e per nessuno!". La parola più ricorrente nei vari commenti è "vergogna", quella di Sky per una scelta che poteva essere evitata e quella del cantante, accusato di non aver speso una parola per vittime e di essere una delle cause, con il suo ritardo, della tragedia accaduta.
Parla di "una pugnalata in pieno petto", una signora che ha vissuto quella maledetta notte "nel sentire Sfera Ebbasta in televisione, alla radio, sui giornali, nei discorsi captati al volo per la strada" e la cosa sarà amplificata se la notizia della presenza a Sky sarà confermata. "È una vergogna - chiude arrabbiato e deluso uno dei frequentatori della pagina social - una irrispettosa violenza. Siamo un Paese senza cultura e senza valori".
Due casi di overdose a breve distanza temporale l'uno dall'altro hanno fatto scattare l'allarme la scorsa nottata, domenica 2 giugno, nel Fermano. Dapprima gli operatori della Croce Azzurra sono intervenuti in pieno centro a Porto San Giorgio per soccorrere un ragazzo, vittima dell'abuso nel consumo di stupefacenti: soltanto il tempismo dei soccorritori ha evitato conseguenze irreparabili.
Poco più tardi un'altra segnalazione è avvenuta nell'entroterra fermano e ha riguardato una giovane, anche lei salvata dall'intervento provvidenziale dei sanitari del 118. Le forze dell'ordine sono al lavoro per chiarire se si sia trattato di una fatale coincidenza o se questi due casi possano essere collegati all'eventuale immissione sul mercato locale di una nuova droga, dagli effetti potenzialmente letali.
Si è tenuta questa mattina a Teramo una conferenza stampa di sensibilizzazione e mobilitazione dei rappresentanti istituzionali dei territori colpiti dal sisma. Accanto al sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, la mobilitazione ha visto la partecipazione dei massimi rappresentanti dell’Anci regionale. Presenti Maurizio Mangialardi Coordinatore nazionale Anci regionale e sindaco di Senigallia, Nicola Alemmano sindaco di Norcia, Aleardo Petrucci sindaco del Comune di Arquata del Tronto, Enrico Diacetti segretario generale Anci Lazio, Luciano Lapenna presidente regionale Anci Abruzzo. Presente anche il presidente della Provincia di Teramo Diego Di Bonaventura e quasi tutti i sindaci del territorio teramano colpito dal sisma.
Maurizio Mangialardi, coordinatore nazionale delle Anci regionali e sindaco di Senigallia, intervendo alla conferenza stampa ha detto: “Noi abbiamo preparato gli emendamenti che dovevano solo essere approvati – ha detto Mangialardi – perché condivisi con il Commissario e il Governo; addirittura li abbiamo scritti noi per facilitare il lavoro: non dovevano far altro, visto anche che non prevedevano grandi cifre. Abbiamo chiesto un provvedimento che parlasse di un terremoto verificatosi nel cuore della nazione, che mettesse in condizione i Sindaci di muoversi e non assumere responsabilità più grandi di loro”.
Quindi una nota di allarme: “Temo che il provvedimento non riesca a trovare una concretizzazione; se così dovesse essere, tutto diventa una responsabilità politica e andremo dai parlamentari a chiedere conto delle loro decisioni, perché è ora che si capisca che, per usare un’immagine, se muore Norcia, muore l’Italia. Se non si adeguano le norme alle indicazioni da noi fornite, corriamo il rischio di fare tra vent’anni bei presepi ma senza popolazioni. La responsabilità ora deve essere del Governo, che deve trovare le soluzioni. Il commissario deve comprendere bene qual è il problema: la necessità di semplificare. L’Anci rimane in mobilitazione attiva e istituzionale. Rimaniamo compatti”.
Il primo cittadino di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci, ha rilanciato con determinazione: “Siamo stufi delle continue promesse disattese. Abbiamo finora ricevuto un terzo dei finanziamenti, e hanno fuori località come Pescara del Tronto perché secondo chi li ha stanziati lì non si può ricostruire. E’ necessario, allora, che si indichi dove delocalizzare il sito, ma su questo versante nulla. E la gente se ne va. Preferiscono prendere il CAS o stare in albergo. E non tornano più. Se si continua su questa linea, una volta ricostruite le case, chissà fra quanti anni, non ci sarà più nessuno. La popolazione non la teniamo più. Questo è uno degli ultimi appelli, se non ascoltano le nostre richieste, si pensa già ad azioni molto clamorose”. Quindi la chiusura con un appello ai colleghi presenti: “Continuiamo con questo sforzo unitario e urliamo al Governo che abbiamo bisogno di norme speciali”.
Il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto che ha ospitato l'evento ha aperto l’incontro definendolo come “un forte atto di sensibilizzazione sulle problematiche relative alla ricostruzione, con riferimento all’insufficiente risposta di accoglimento degli emendamenti contenenti le proposte dei Comuni per l’approvazione in Senato della Legge di conversione del decreto Sblocca/cantieri”. Nel corso della conferenza stampa è stata esplicitamente ribadita l’unità dei territori e delle istituzioni del cratere. “Oggi si avvia un percorso di mobilitazione permanente – ha detto D’Alberto – finché a livello parlamentare non si comprenderà la gravità e l’urgenza per uscire fuori da questa sottovalutazione della realtà.”
Per il Sindaco di Teramo le responsabilità che hanno portato a questa situazione sono varie e diffuse.
“E’ chiaro – ha proseguito – che c’è un problema normativo, relativo a come è nato il Decreto sisma ma soprattutto al fatto che non si comprenda ancora che ci si trova in una situazione di emergenza molto seria e destinata a permanere”. Per il Sindaco, in perfetta sintonia con gli altri rappresentanti istituzionali presenti, non si è intervenuti con misure adeguate, straordinarie, che sono necessarie invece per la specifica condizione di straordinarietà.
“La prova di ciò – sottolinea sempre D’Alberto – è che il lavoro compiuto dai sindaci e dall’Anci, nell’attuale fase parlamentare di discussione, dibattito e revisione, è stato quasi totalmente ignorato”. Le misure concrete incluse negli emendamenti presentanti dai sindaci del Cratere, sono di intervenire al più presto sul personale, soprattutto per quanto concerne il carico ai Comuni per le istruttorie degli esiti B e C, la cosiddetta ricostruzione leggera.
“Hanno riconosciuto la giustezza di ciò – ha sottolineato D’Alberto – ma non hanno dato conseguenza: e allora è inutile che ci date le funzioni se non si ha il personale! Tra gli emendamenti da noi non proposti e invece inclusi nel documento presentato ai senatori c’è n’è uno che parla di 200 unità da distribuire fra USR e Comuni, che sono 139: francamente una risposta risibile, una farsa; si concede un solo professionista a ciascun Comune… Chiediamo una semplificazione forte anche sulla ricostruzione pubblica, con l’inserimento di personale delle società in house. Altra richiesta: risorse per le centrali uniche di committenza che possano svolgere le funzioni di stazioni appaltanti”.
D’Alberto ha chiuso con un annuncio: “Domani è in calendario la discussione in Senato per la valutazione degli emendamenti; se non dovessero esserci già le prime, serie, forti risposte, la mobilitazione continuerà e la settimana prossima ci sarà un’iniziativa a Roma organizzata da tutti Sindaci. E’ ora che si facciano scelte definitive e soprattutto giuste per far ripartire realmente la ricostruzione. Non possiamo più deludere i nostri concittadini”.
Il sindaco di Norcia, Nicola Alemmano, ha da parte sua sottolineato l’importanza dell’incontro di oggi: “Abbiamo sentito la necessità di tornare ad esprimerci pubblicamente. Vogliamo continuare a mantenere un rapporto istituzionale importante e a discutere sui tavoli istituzionali”.
Alemmano fa quindi riferimento all’incontro di alcune settimane fa con il Presidente del Consiglio dei Ministri, Conte: “E’ evidente che non possiamo far altro che far sentire più forte la nostra voce, visto che sono stati quasi tutti esclusi gli emendamenti che lo stesso Presidente del Consiglio aveva chiesto di recepire come argomenti del Governo”. Il tema del terremoto è molto complesso – ha proseguito – e contempla aspetti che includono urbanistica, paesaggio, lavoro, misure allo sviluppo economico. La nostra difficoltà reale è di far comprendere quale siano le condizioni in cui versano i nostri territori.
Il più grande cantiere da sbloccare è quello del Centro Italia, ma rimaniamo incastrati nella burocrazia, dentro le maglie dei vincoli normativi e giuridici. Nei Comuni, soprattutto i più piccoli dove ricostruire non è solo sinonimo di riabitare, non basterà ricostruire le case ma bisogna creare le condizioni i presupposti perché la gente torni a vivere in quelle case, altrimenti i nostri paesi continueranno a spopolarsi. Noi abbiano bisogno di una revisione delle norme che tendono alla semplificazione: non possiamo impiegare più tempo a istruire una pratica che a costruire un edificio. Non si può chiedere ai Sindaci di riuscire a dare risposte eccezionali con norme ordinarie: per dare una risposta eccezionale occorrono norme straordinarie”. La sua conclusione: “Se domani non si giunge a soluzione siamo ancora a disposizione, ma non possiamo più accettare né per noi né per le nostre comunità, questa condizione”.
Tragico incidente sull'A14 tra i caselli di Ancona sud e Loreto, direzione Pescara.
Per cause in corso di accertamento, un'auto ed un tir si sono scontrati. Il bilancio è di un morto.
Sul posto sono intervenuti i mezzi di soccorso: il 118, la Polizia stradale e il personale della direzione di tronco di Pescara.
(Servizio in aggiornamento)
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate, hanno interessato principalmente la tematica relativa alle recentissime modifiche intervenute al codice di procedura penale, con particolare riferimento al rito premiale previsto, ex art. 438 c.p.p., del giudizio abbreviato.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da una lettrice di Civitanova Marche che chiede: “E’ giusto che una persona presumibilmente colpevole di un reato per il quale è prevista la pena dell’ergastolo, usufruisca dello sconto della pena, semplicemente scegliendo il rito abbreviato?”.
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza sull’intervento legislativo che recentemente ha profondamente inciso sul nostro Codice di Procedura Penale, e precisamente la L. n. 33 del 12/04/2019, pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 19.04.2019 e in vigore già dal giorno successivo, avente ad oggetto proprio l’”Inapplicabilità del giudizio abbreviato ai delitti puniti con la pena dell’ergastolo”.
Il provvedimento si compone di 5 articoli che modifica nello specifico gli artt. 438, 441-bis, 442 e 429 del codice di procedura penale, relativi per l’appunto al rito abbreviato, il quale, come è noto, è un rito speciale in virtù del quale il processo è definito in sede di udienza preliminare, con decisione presa allo stato degli atti delle indagini preliminari che assumono piena valenza probatoria, avente natura premiale: in caso di condanna, infatti, la pena è diminuita della metà per le contravvenzioni e di un terzo per i delitti; la pena dell'ergastolo è invece sostituita con quella della reclusione di anni trenta; infine, al posto dell'ergastolo con isolamento diurno si applica l'ergastolo.
La novità principale della L. 33/2019, consiste proprio nell’introduzione del nuovo comma 1-bis all’art. 438 c.p.p., il quale stabilisce testualmente: "Non è ammesso il giudizio abbreviato per i delitti puniti con la pena dell’ergastolo"; si pensi ad esempio ai delitti di devastazione, saccheggio e strage (art. 285 c.p.), strage (art. 422 c.p.), omicidio aggravato (artt. 576 e 577 c.p.), alle ipotesi aggravate di sequestro di persona (art. 605, comma 4, c.p., art. 630, comma 3, c.p.): in tutte queste ipotesi l'imputato non potrà più chiedere il rito abbreviato e beneficiare dei relativi sconti di pena.
L’intervento normativo, inoltre, prende anche in esame l'ipotesi della modifica dell'imputazione in corso di giudizio: se a seguito delle contestazioni si procede per delitti puniti con la pena dell’ergastolo, il giudice revoca, anche d’ufficio, l’ordinanza con cui era stato disposto il giudizio abbreviato e fissa l’udienza preliminare o la sua eventuale prosecuzione; se invece all'esito dell'udienza preliminare l'originaria imputazione per delitto punito con l'ergastolo viene derubricata con il decreto di rinvio a giudizio, il giudice dovrà avvisare l'imputato della possibilità di richiedere, entro 15 giorni, il rito abbreviato.
Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice, si può affermare che la ratio della nuova disposizione normativa è proprio quella di esclude tassativamente l’applicabilità del giudizio abbreviato con relativo “sconto di pena” ai delitti punibili con l’ergastolo per i fatti commessi dopo l'entrata in vigore della stessa.
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Da quanto rivela uno studio promosso da Assoenologi in collaborazione con Enò (azienda di specialisti nella ricerca, produzione e comunicazione di biotecnologie agroalimentari), la Svezia sarebbe il nuovo Eldorado del vino "made in Marche". Il motivo di tale successo nelle vendite, sarebbe dovuto proprio a quei cambiamenti climatici, contro cui la giovane svedese Greta Thunberg tenta di battersi, sensibilizzando l'opinione pubblica mondiale. Lo studio, infatti, evidenzia come il riscaldamento dell'area scandinava porta i popoli nordici a preferire vini bianchi, più leggeri, a scapito dei rossi, e proprio il Verdicchio sarebbe in pole position.
L'Italia - da quanto riporta Il Sole 24 Ore - ha il ruolo di paese leader nella vendita di vino in Svezia con circa 56 milioni di litri, coprendo una quota del 28% del mercato complessivo, seguito dalla Francia con il 14% e dalla Spagna e nonostante il nostro export è storicamente votato al vino rosso, recentemente si sta registrando una flessione dei consumi a vantaggio di bianchi, rosati e spumanti.
E se l'Italia, sta sperimentando per la prima volta una leggera flessione nelle vendite, le Marche hanno un asso nella manica: il Verdicchio, oggi tra i vini più venduti sul mercato svedese. Il Verdicchio - dicono i dati - sembra essere l'unico a registrare incrementi a due cifre, crescendo di oltre il 20% a volume.
È scattata oggi, primo giugno, l’esenzione dal pagamento della quota fissa di 10 euro sulla ricetta per prestazioni specialistiche per gli assistiti cosiddetti “fragili”, cioè con un nucleo familiare che non raggiunge i 10mila euro di Isee.
“Lo scopo di questa misura approvata dalla giunta – spiega il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli - è rendere più accessibili a tutti i servizi essenziali come quelli sanitari. Non pagare la tassa sulla ricetta è un segno di attenzione e solidarietà verso i cittadini e soprattutto verso quelle famiglie che sono in difficoltà e fanno fatica ad arrivare a fine mese. L’esenzione permetterà loro di accedere alle cure con qualche preoccupazione in meno”.
Per ottenere l'esonero i cittadini che rientrano in questo parametro dovranno rivolgersi ai Caf dei sindacati per richiedere l’Isee e poi presentarsi agli sportelli Asur con la certificazione relativa che verrà riportata sul tesserino sanitario e inserita nell’Anagrafe centralizzata regionale assistiti. All’Arca sono infatti collegati tutti i sistemi di prescrizione dei medici (convenzionati e dipendenti) che potranno desumere poi in tempo reale il diritto all’esonero e riportare sulla ricetta il codice corrispondente ERM-QF. Con questo codice l’assistito dovrà spendere soltanto la somma relativa alla compartecipazione sanitaria senza dover pagare la quota fissa di 10 euro.
Gravissimo incidente avvenuto questa mattina, intorno alle 10, a Filottrano.
Un 85enne, Francesco Lucioni, è deceduto in un incidente stradale, avvenuto nei pressi della rotatoria di Piazzale della Repubblica a Filottrano: l'auto Fiat Panda su cui viaggiava la vittima, condotta dalla moglie 82enne che è rimasta ferita in maniera molto grave, è finita fuori strada, schiantandosi contro il muro di una casa e danneggiando anche i box dei contatori dell'energia elettrica.
L'85enne era stato subito trasportato agli Ospedali Riuniti di Ancona da un'eliambulanza: ogni tentativo dei medici di salvarlo però è stato inutile.
L'anziana è stata anche lei trasferita al Pronto soccorso di Ancona. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Osimo, personale sanitario del 118 e vigili del fuoco che, dopo i soccorsi, hanno messo in sicurezza la vettura il box contatori. È in fase d'accertamento la dinamica dell'incidente.
(Fonte Ansa)
Si è tenuto ieri, a partire dalle ore 17:00, nella Sala Capitolare del Senato, il premio "Marchigiano dell'Anno - Picus del Ver Sacrum 2018". Il prestigioso riconoscimento, istituito da professor Armando Mazzoni nel 1986, viene assegnato ogni anno dal CeSMa - Centro Studi Marche "G. Giunchi" a marchigiani che si sono distinti in vari settori: dalle scienze, alle arti, passando per la cultura e l'imprenditoria.
Dieci i marchigiani che sono stati premiati quest'anno: Umberto Antonelli, imprenditore di Fermo; Barbara Capponi, giornalista RAI del TG1 di Pedaso (FM); Fabio Corvatta, Presidente del Centro Nazionale di Studi Leopardiani di Macerata; Eugenio De Signoribus, poeta di Ascoli Piceno; Mario Giannola, avvocato della provincia di Pesaro-Urbino; Giada Illuminati, imprenditrice di Fermo; Maurizio Meldolesi, pittore di Macerata; Massimo Rogante, ingegnere nucleare di Macerata e Loris Tartuferi, Fondatore e Presidente Onorario di Banca Macerata.
Nell'occasione è anche stato consegnato il premio "Marchigiano nel Mondo" allo scultore Dinonisio Cimarelli, originario di Jesi, docente presso la New York Academy of Art.
Ai premiati sono state anche consegnate le sculture in vetro "Spazio/Luce" realizzate dall'artista Paolo Gubinelli, gentilmente donate dall'azienda pesarese FIAM di Vittorio Livi. Alla cerimonia di premiazione hanno preso parte il professore Giuseppe Luzi, Presidente Onorario del CeSMa e la giornalista Rosanna Vaudetti. La serata è stata organizzata dalla direttrice del CeSMa Pina Gentili e patrocinata dal Senato della Repubblica, dalla Regione Marche e dal Pio Sodalizio dei Piceni. La cerimonia è stata reso possibile anche grazie al supporto delle aziende marchigiane Nuova Simonelli e Fileni.