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Proroga dei pagamenti per la busta paga pesante: resta il rebus

Proroga dei pagamenti per la busta paga pesante: resta il rebus

Qualche giorno fa, il Sottosegretario Vito Crimi, con grande soddisfazione informava dell’avvenuta approvazione nelle Commissioni riunite Ambiente e Lavori Pubblici, di uno degli emendamenti del decreto Sblocca Cantieri, relativo alla proroga al 31 ottobre della restituzione a rate della cosiddetta “busta paga pesante” e dei contributi previdenziali sospesi a seguito del sisma 2016. I termini per pagare i tributi sospesi nelle aree colpite dal sisma, inizialmente previsti a partire da gennaio 2019, furono già prorogati al 1° giugno 2019, e secondo quanto dichiarato da Crimi, ormai prossimi all’ulteriore sospensione fino al 31 ottobre.

"Il problema è che questa proroga, non proprio scontata, - sottolinea Confartigianato Macerata/Ascoli Piceno/Fermo in una nota stampa - entrerà a tutti gli effetti in vigore solo in seguito alla votazione dello Sblocca Cantieri in Senato che avverrà nei prossimi giorni".

Nel frattempo, secondo quanto indicato dal messaggio Inps n. 1987 del 23 maggio scorso, le imprese sono state costrette a procedere con il pagamento della prima rata dei contributi sospesi entro il 1 giugno.

"Non è infatti sufficiente un emendamento approvato in commissione per prorogare una norma. Non solo, visto che l’INPS non si è pronunciata, nonostante l’invito del Sottosegretario Crimi, in pochi giorni molte imprese si sono ritrovate - prosegue Confartigianato - a dover inoltrare l’istanza di rateizzo per non perderne il diritto, semmai la norma non fosse definitivamente approvata. Ma la procedura, evidentemente “intasata” da molte domande, si è bloccata impedendo l’invio dell’istanza stessa". 

Confartigianato si era già espressa sulla questione per poter tutelare le proprie imprese che, dati i tempi così stretti, sarebbero incorse in pesanti disagi, e aveva richiesto il posticipo dell’invio dell’istanza di rateizzazione e il pagamento delle prime rate: "Purtroppo non siamo stati ascoltati e, ancora una volta, sono le imprese e i lavoratori a pagarne le spese. Questo non è più accettabile, non siamo più disposti ad essere vittime di inefficienze e disallineamenti normativi. Chiediamo quindi che le parole pronunciate dal Sottosegretario Crimi non siano solo l’ennesimo slogan politico, ma che possano avere un riscontro concreto, garantendo ai cittadini e alle imprese maggior sicurezza sulla questione della proroga pagamenti contributivi". 

 

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