Divieto di fumo su arenili, spiagge libere e aree demaniali costiere. È la Proposta di legge presentata dal Pd, primo firmatario l'on. Mario Morgoni, componente della commissione Ambiente, che ha come obiettivo quello di regolamentare in maniera uniforme e di dare uno sviluppo necessario a ciò che ad oggi è affidato esclusivamente alle ordinanze dei sindaci e cioè il divieto di fumo in spiaggia. È lo stesso parlamentare marchigiano del Pd a sottolineare ''come oggi a fronte di un oggettivo calo dei fumatori in maniera generalizzata occorre intervenire in quelle falle ancora aperte che determinano situazioni di criticità sia sotto il profilo di tutela della salute sia per quanto riguarda il contrasto all’inquinamento e alla salvaguardia ambientale. Per questo - fa presente Mario Morgoni - abbiamo ritenuto opportuno intervenire con una norma che estendesse gli ambiti di divieto a favore della salute pubblica e dell’ambiente''.
L’articolo 1 della proposta di legge, infatti, prevede l’estensione del divieto di fumo anche agli arenili, alle spiagge libere e alle aree demaniali costiere. ''E pur tuttavia - tiene a precisare l'esponente del Pd - si dà facoltà ai Comuni qualora fossero intenzionati a farlo, di predisporre eventuali spazi da destinare ai fumatori.
In questo modo la materia viene trattata uniformemente sul territorio nazionale senza avere divieti a macchia di leopardo e il prevalere di elementi discrezionali''.
Questa proposta di legge nasce anche dal confronto con le 24 associazioni che hanno aderito al progetto “La Salute un bene da difendere, un diritto da promuovere”, un’iniziativa di comunicazione istituzionale, coordinata da Salute Donna Onlus, volta a sensibilizzare il Governo e le Regioni a una particolare attenzione alla prevenzione e alla tutela della salute in generale. ''Dal punto di vista ambientale - sottolinea Morgoni - l’impatto dei mozziconi di sigarette sull’ ambiente e in particolar modo sull’ ecosistema marino è devastante con ben 4.500 miliardi i mozziconi dispersi nell’ ambiente, di questi 2/3 finiscono in mare generando l’inquinamento delle acque e la contaminazione della catena alimentare della fauna ittica''. È pertanto necessario - ''auspichiamo a tal riguardo che questa pdl possa essere presto esaminata e approvata'' - adottare strumenti di limitazione delle aree in cui è possibile fumare ed individuare degli strumenti per la corretta raccolta e smaltimento: oltre alla estensione del divieto di fumo agli arenili, alle spiagge libere e aree demaniali costiere, la nostra proposta di legge prevede che entro 60 giorni dalla approvazione della presente legge i Comuni hanno facoltà di individuare, eventuali appositi spazi da destinare ai fumatori''. La proposta di legge è stata firmata anche dagli onorevoli Braga, Pezzopane, Zardini e Cantin.
Nella Marche inizieranno ufficialmete lunedì 6 luglio anche se, in alcuni negozi, la caccia all'offerta migliore è già partita da una settimana. Stiamo parlando dei saldi, un momento tanto atteso dai consumatori, nonostante i numeri non siano propriamente incoraggianti, come ci spiega il Direttore di Confcommercio Marche e Marche Centrali, Massimiliano Polacco.
"I saldi, al giorno d'oggi, non sono più una soluzione per le attività stagionali: gli estivi soprattutto, sono sempre meno importanti anche se c'è comunque sempre molta attesa da parte dei consumatori per quanto riguarda gli acquisti di prodotti con una scontistica importante - ha spiegato il Direttore di Confcommercio Marche Centrali -. Chiaramente, in termini di fatturato, le entrate non sono così alte; questo perché i saldi estivi, a differenza di quelli invernali, si indirizzano principalmente su capi stagionali come possono essere i costumi, che non hanno una rilevanza di fatturato particolarmente significativa. Se non si tratta quindi di acquisti legati a un brand, i fatturati non sono importanti: i saldi estivi infatti valgono circa il 12% dei fatturati del fashion store. Le vendite di primavera sono letteralmente saltate - ha proseguito Polacco -; l'auspicio è quindi che almeno in questi saldi riparta la corsa allo shopping e si possa riscontrare un'effervescenza dei consumi."
Secondo le ultime stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio, quest'anno per l'acquisto dei capi scontati, ogni famiglia spenderà in media poco meno di 230 euro (circa 100 euro pro capite).
Sull'acquisto online Polacco spiega che "soprattutto se parliamo di vestiario, l'attività principale della vendita è quella al bancone perché difficilmente un consumatore compra online un prodotto che vuole provare: l'acquisto in rete è utile per altre tipologie di prodotti. Inoltre il profilo del consumatore rispecchia ancora quella voglia di shopping che rappresenta un momento di divertimento ed evasione."
Il Direttore di Confcommercio raccomanda infine i consumatori su alcuni accorgimenti da avere durante il periodo di saldi. "Controllare sempre bene il cartellino, avendo accortezza che il prezzo sia lo stesso del periodo precedente ai saldi. Se c'è una imperfezione nel capo che si è acquistato è possibile cambiarlo entro otto giorni, riportandolo direttamente in negozio, muniti di scontrino."
Un nuovo grande appuntamento dell’estate fermana. Una tre giorni ricca di musica, buon cibo e incontri in un luogo significativo della città. È il Meetball Festival (il cui nome è la fusione di incontro e di polpette) in programma da domani, 4 luglio, fino al 6, nell’area dell’ex conceria a Molini Girola di Fermo. Ad organizzare la manifestazione l’Associazione Fabbrica delle Polpette, presieduta da Marco Torquati e composta da cinque ragazzi del quartiere Lucia Perticari, Miriana Moretti, Stefania Fagiani e Paolo Capancioni, con la collaborazione dei consiglieri comunali Massimo Tramannoni e Nicola Pascucci che seguono il progetto di riqualificazione della Conceria dal 2016, del consigliere comunale di quartiere Stefano Faggio e degli assessore Francesco Trasatti e Mauro Torresi. Coinvolti naturalmente la contrada Molini Girola e le associazioni di quartiere che tramite molti giovani parteciperanno fattivamente alla riuscita dell’evento.
Si passerà dal rap del giorno di apertura (ad ingresso libero) di Beba a e Velocy raptus, alla musica elettronica di Ingrid e Fabrizio Rat con il suo pianoforte a coda del venerdì, fino al grande party anni '90 di sabato 6.
Non mancheranno street food a base di polpette, piatto povero che serviva per riciclare gli avanzi di frigo, che oggi è stato nobilitato grazie alle tante ricette che si sono diffuse e agli svariati ingredienti con cui si possono preparare. Dalle ore 20 in poi, insieme alla Contrada Molini Girola, a Lo Scarrozzino e altri partner, verranno proposte polpette per ogni gusto, dall’aperitivo al dolce.
Il 6 luglio alle ore 18.30 ricetta di polpette con lo chef stellato Enrico Mazzaroni del Ristorante Il Tiglio che, ospite per la terza volta consecutiva, proporrà uno showcooking, all’insegna della buona cucina, del buon cibo e del divertimento.
Ma l’idea di fondo degli organizzatori è quella, attraverso questo festival, di porre l’attenzione sul sito dell’ex conceria e di riqualificarla con un evento “pop”, per tutti, come accade fin dal primo anno con street food di polpette e un festival musicale per tutti i generi, fino alla visita guidata gratuita del 6 luglio delle ore 19.30 che verrà condotta per far conoscere alle giovani generazioni e non solo ciò che è successo ed ha rappresentato quel sito, anche grazie al contributo di Giuseppe Millozzi vice Presidente della Casa della Memoria di Servigliano, di Ina Mc Carthy, Gianluca Valeriani e della dott.ssa Simona Corvaro.
Un evento che si svolge in un luogo simbolo per la città ed il territorio che dà il nome al quartiere stesso: dopo essere stato un linificio e prima di diventare una conceria di pelli al servizio del distretto calzaturiero della zona, è stato il PG70, un campo di prigionia.
Per non dimenticare, per fare memoria ecco una festa in un luogo in cui da sempre c’è l’impegno per valorizzarlo e perpetuarne il ricordo anche da parte della proprietà Adriatica spa che si mette a disposizione per la riuscita dell’evento e da parte dall’Amministrazione Comunale che ha condotto fino ad ora progetti come ad esempio OltreConceria che ha seguito l’avvio di diverse attività, il coinvolgimento dell’Università Politecnica delle Marche, dell’Ordine degli architetti, delle scuole con video, visite e realizzazioni artistiche.
"Stanno finendo le risorse disponibili per le macerie che ammontano a 41 milioni di euro, se il governo non rifinanzierà nei prossimi giorni o settimane questa possibilità dovremo sospendere la raccolta". Lo ha detto l'assessore regionale alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti rispondendo in aula all'interrogazione avanzata dal Movimento 5 Stelle dopo che ad Ascoli Piceno la guardia di Finanza, coordinata dalla Procura, ha arrestato un funzionario regionale incaricato della gestione delle macerie e un'imprenditrice per le accuse di corruzione e rivelazione di segreti di ufficio. L'Assessore non è entrato nel merito dell'inchiesta. A riportare la notizia è l'ANSA Marche."Abbiamo raccolto finora - ha riferito - circa 660mila tonnellate di macerie di cui il 99% riutilizzato: un esempio virtuoso come pochi di economia circolare. La raccolta continua regolarmente".
È stato rinvenuto nella notte in mare, a circa 20 mt dalla spiaggia libera tra Torrette e Collemarino ad Ancona, il cadavere di una donna di età apparente tra i 70 e gli 80 anni.
Sul corpo non è risultato nessun segno di violenza. Indossava una maglietta e un paio di calzoncini corti. L'ipotesi privilegiata della polizia è che la donna sia stata stroncata da un malore mentre passeggiava in acqua, ma non viene escluso neanche il suicidio. La donna indossava una maglietta e un paio di calzoncini corti. L'ipotesi privilegiata della polizia è che sia stata stroncata da un malore, mentre passeggiava in acqua, ma non si esclude neanche si possa essere trattato di un suicidio. In spiaggia è stata trovata una borsetta, forse appartenente all'anziana, con dentro effetti personali, mancanti dei documenti: c'era anche un cellulare da cui gli investigatori stanno cercando di risalire all'identità della vittima.
A notare il corpo che galleggiava in acqua, verso le 23 di ieri, sono stati alcuni passanti che hanno fatto la segnalazione.
Sul posto sono intervenuti anche vigili del fuoco: dopo i rilievi la Procura ha dato il benestare a portare via il cadavere dal luogo del rinvenimento. Sul corpo probabilmente verrà fatta l'autopsia per accertare le cause del decesso.
(Fonte Ansa)
ll 46enne, accusato di tentato omicidio nei confronti del Brigadiere Mario Iadonato, è comparso questa mattina davanti al Giudice per la convalida dell'arresto. L'aggressore deve rispondere anche di lesioni e porto abusivo d'armi.
Come spiegato dal Maggiore Roland Peluso, Comandante della Compagnia di Fermo, ll gip si riserva di sciogliere la convalida dell’arresto nel pomeriggio odierno. Nel frattempo il 46enne marocchino è stato rimandato in carcere. L'uomo è assistito dal legale Paola Corvatta.
ll medico legale, inoltre, ha già effettuato stamane i primi accertamenti sulla ferita inferta al militare. Ne dovrà quindi fare altri consultando bene tutta la documentazione sanitaria.
AGGIORNAMENTO ORE 18:45
Il gip di Fermo ha convalidato l'arresto dell'uomo per le accuse di tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate e porto abusivo d'arma. Nel pomeriggio il giudice ha sciolto la riserva della decisione, disponendo la custodia in carcere per il 46enne marocchino.
Iadonato è ancora ricoverato in ospedale a Fermo dove i sanitari lo stanno sottoponendo a drenaggi per far rimarginare la ferita che ha sfiorato il polmone: la prognosi non è stata ancora sciolta (fonte ANSA).
(Nella foto il Brigadiere Mario Iadonato)
Negli ultimi anni, sempre più persone sentono la necessità di mettere alla prova le proprie abilità, cimentandosi con la lavorazione del legno. Del resto, questo genere di attività permette di rilassarsi e di ottenere non poche soddisfazioni. Diventare dei professionisti non è facile, in quanto è necessario seguire dei corsi specifici ed andare ad imparare da dei veri e propri maestri.
Tuttavia, è possibile diventare abili e raggiungere degli ottimi risultati anche iniziando in età avanzata, soprattutto se si dispone di una certa manualità. Ovviamente, per cominciare con il piede giusto ed evitare problemi, è necessario stabilire un progetto di lavoro e capire come realizzarlo. Il consiglio è di partire con cose poco impegnative, per poi aumentare man mano la difficoltà. Importante è anche munirsi di un abbigliamento da lavoro consono, in modo da non mettere in pericolo la propria incolumità.
Del resto, quando si è alle prime armi è facile distrarsi e farsi male, anche in maniera piuttosto seria. Dunque, è necessario procurarsi dei guanti spessi, una mascherina per non respirare la polvere del legno, occhiali da lavoro, pantaloni e scarpe antinfortunistica. Sicuramente, molto dipende dal tipo di lavoro che si vuole attuare e dal grado di pericolosità che comporta.
Gli utensili di cui non è possibile fare a meno
Di norma, in garage o in cantina, è sempre presente una cassetta degli attrezzi, in cui sono conservati degli utensili di base, che possono tornare utili per effettuare piccole riparazioni o lavoretto domestici. Ciononostante, quando si decide di cimentarsi nella falegnameria, è fondamentale avere a portata di mano, non solo cacciaviti, matite, chiavi inglesi e pinze, ma anche strumenti un po' più specifici, come il metro a nastro, la squadra da falegname, il compasso da falegname ed il martello, magari in diverse fogge.
Tuttavia, capita spesso di dover tenere fermo un pezzo su cui si deve lavorare in maniera precisa. In questi casi è possibile operare al meglio solo usando una morsa da banco. Sulla stessa linea, anche se un po' differenti, sono i morsetti, che consentono di tenere eventuali elementi in legno fermi mentre si incollano o fanno presa.
Non bisogna dimenticare, però, lo strumento per eccellenza, ovvero la sega, sia nella forma tradizionale che nelle diverse varianti, come il seghetto alternativo e la sega circolare. Possono tornare utili , infine, anche il trapano avvitatore, la pialla manuale e la pialla elettrica, gli scalpelli, le raspe, le lime ed anche la carta vetrata, possibilmente di grane differenti.
L'importanza di organizzare al meglio il banco da lavoro
Disporre degli attrezzi giusti è certamente molto importante quando si vuole provare ad approcciarsi alla falegnameria. Tuttavia, è fondamentale anche avere tutto a portata di mano, in caso di necessità. Ciò vuol dire dover mantenere i vari utensili e gli accessori in ordine e posizionarli sempre nello stesso posto, in modo da non dover perdere tempo prezioso nella ricerca. La vecchia cassetta o borsa degli attrezzi di cui si dispone tradizionalmente è utile, ma non può contenere tutto.
Di fatto, è meglio organizzare un banco da lavoro, da posizionare in garage o in cantina, in cui radunare l'indispensabile per lavorare il legno ed in cui cimentarsi nei propri progetti. In commercio si possono trovare tanti modelli differenti. Tuttavia, chi ha acquistato una certa manualità può pensare anche di realizzarlo con le proprie mani. L'importante è pensare anche alla creazione di una cassettiera, in cui riporre la minuteria, ed anche di alcune mensole, per le cose che si usano meno e che possono stare in alto.
"Quando in un canile ci sono dieci cani affamati e si buttano nove ossi, il problema non tarderà ad emergere e, prima o poi, si vedranno le zanne". Ha utilizzato questa metafora, Peppino Giorgini, nel commentare le delucidazioni della Regione in merito alla gestione delle macerie del sisma. Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle ha stigmatizzato con forza le modalità adottate dalla giunta Ceriscioli per garantire la ricostruzione e la successiva ripartenza dei territori colpiti da terremoto.
Giorgini, il capogruppo pentastellato Gianni Maggi e i consiglieri Romina Pergolesi e Piergiorgio Fabbri hanno infatti chiesto mediante interrogazione a risposta immediata, oggi in Assemblea Legislativa, di fare doverosa chiarezza sul tema, anche alla luce del recente arresto, da parte della Guardia di Finanza, di un dipendente della Regione Marche, incaricato della gestione delle macerie relative al sisma 2016, con accuse, ovviamente da accertare, quali “corruzione e rivelazione di segreti di ufficio”. L'assessore Sciapichetti ha evitato di commentare la vicenda specifica essendo in corso le indagini della magistratura.
"Sono due anni che affermo che le macerie avrebbero dovuto essere trattate nelle vicine cave (come si è fatto nel sisma dell’Aquila) e non vi sarebbero stati problemi – ha tuonato Giorgini in consiglio regionale -. Sono convinto che questi arresti siano solo un'avvisaglia del calderone che si sta scoperchiando. Non è un caso che abbia fatto cinque denunce sull’argomento sisma. La regione, in veste di soggetto attuatore, doveva controllare maggiormente perché le macerie non possono, e non dovevano essere un business. Questo tema, a mio parere, è stato sottovalutato (anche in campo ambientale) e per come è stato impostato, esso è divenuto un vero e proprio affare, e non una necessità per le zone terremotate. La rimozione delle macerie, al contrario, doveva/deve essere funzionale solo alla rinascita e alla ricostruzione il più veloce possibile dei territori lacerati dal terremoto. Ma non è stato cosi, purtroppo. Va fatto subito un passo indietro, rivedendo quanto è stato stabilito anche attraverso l'incremento consistente dei controlli, a 360 gradi. Noi siamo pronti a fare la nostra parte se questa finalmente fosse la scelta della Regione".
I carabinieri forestali del Cites di Ancona e Fermo, coadiuvati dai militari di San Benedetto, hanno sequestrato 13 cuccioli di Bulldog francese, alcuni importati illegalmente dall'estero.
Le due persone - di Acquaviva (Ascoli Piceno) e Corropoli (Teramo) - che trasportavano gli animali e la donna che ha fornito l'auto sono state denunciate alle procure di Ancona e Teramo per traffico illecito di animali da compagnia, maltrattamento e uccisione di animali.
Un barboncino venduto online da uno dei due trafficanti era morto pochi giorni dopo per parvovirus. Nove cani, senza vaccinazioni, microchip, documenti d'importazione, erano stipati nel vano posteriore dell'auto dei trafficanti, entrata in Italia dalla Slovenia; altri quattro esemplari erano nel domicilio di uno dei denunciati. Sottoposti ad accertamenti all'ospedale veterinario universitario didattico di Teramo, quasi tutti i cani, 40 giorni di vita, sono risultati positivi al parvovirus, a coccidi e ascaridi, patologie potenzialmente fatali.
(Fonte Ansa)
Confermate la sentenze di condanna a tre anni di reclusione per l'ex dg Banca Marche Massimo Bianconi, e per l'imprenditore Davide Degennaro (due anni, pena sospesa) per l'accusa di corruzione tra privati nel processo 'stralcio' del crac Banca Marche. Lo ha deciso, nella giornata di ieri, la Corte d'appello di Ancona. La sentenza riguardava presunti scambi di favori tra l'ex dg e due imprenditori tra il 2010 e il 2012, legati a un immobile acquistato ai Parioli a Roma da una società facente capo ai familiari di Bianconi.
Per l'imprenditore Vittorio Casale, già assolto penalmente in via definitiva, sono state respinte le statuizioni civili della Nuova Banca Marche. Bianconi è stato assolto per un capo d'imputazione contestato in primo grado in concorso con Casale.L'accusa era sostenuta dal pg Sergio Sottani e dal sostituto Filippo Gebbia.
Confermati anche sequestri e confische a carico degli imputati. La difesa di Bianconi sostiene l'infondatezza delle accuse "frutto di un impianto accusatorio traballante".
Il 46enne di origine marocchina, accusato di tentato omicidio nei confronti del Brigadiere Mario Iadonato, comparirà domani mattina davanti al Giudice per la convalida dell'arresto. L'aggressore deve rispondere anche di lesioni e porto abusivo d'armi.
Intanto le condizioni del Carabiniere, ferito alle spalle da una coltellata nella tarda notte di sabato 29 giugno, sono stabili e sembrano anche migliorare: il militare, in seguito all'aggressione, ha subito una ferita interscapolare ed è ora ricoverato presso l'Ospedale di Fermo.
Sulla dinamica di quanto accaduto sabato notte invece emergono ulteriori particolari. Iadonato, intervenuto insieme a un collega in un locale pubblico di Montegranaro, dopo aver identificato l'uomo, oggetto di una segnalazione in quanto aveva assunto atteggiamento esagitati, lo ha condotto in caserma per farlo calmare e poi lo ha riaccompagnato a casa. Una volta arrivati presso l'abitazione del cittadino marocchino, quest'ultimo ha chiesto ai due militari di poter recuperare il suo gatto, rimasto nel locale pubblico. Iadonato ha così accontentato la richiesta e una volta consegnato l'animale al 46enne, proprio mentre si era voltato per raggiungere la pattuglia, si è consumato il fatto. L'aggressore ha accoltellato alle spalle il militare, accasciatosi subito a terra a causa del dolore, ed è poi scappato. Una fuga però breve perché in pochissimo tempo, i militari dell'Arma accorsi sul posto in aiuto dei colleghi, hanno rintracciato l'uomo, già noto alle forze dell'ordine, e l'hanno arrestato.
(In foto il Brigadiere Mario Iadonato)
Il gip del Tribunale di Ascoli Piceno ha revocato la misura della custodia cautelare in carcere, disponendo gli arresti domiciliari, per il funzionario della Regione Marche Stefano Mircoli e per l'amministratrice della ditta Dimensioni Scavi di San Benedetto del Tronto Cristina Perotti. A riportare la notizia è l'ANSA Marche.
I due erano stati arrestati lo scorso 12 giugno nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Ascoli sullo smaltimento delle macerie del terremoto del 2016 nel provincie di Ascoli Piceno e di Fermo. L'accusa contestata è di corruzione e rivelazione di segreti di ufficio; altre due persone sono indagate a piede libero.
Il giudice ha accolto la richiesta avanzata dai legali di Mircoli e Perotti secondo la quale non vi sarebbe più pericolo di reiterazione del reato.
Nell’ambito del Piano Investimenti 2019-2021, la Regione Marche ha reso disponibili - con la Legge finanziaria regionale 2019 - risorse finalizzate all’erogazione di contributi ai comuni per interventi di miglioramento dell’accessibilità ai servizi del trasporto pubblico locale per una somma complessiva di un milione di euro.
Inoltre, sono in via di definizione e riprogrammazione i collegamenti dei servizi di trasporto pubblico locale nei comuni colpiti dal sisma, con le relative fermate per le quali saranno ripartite risorse specifiche, ammontanti a € 230.000,00, individuate dal comma 2 dell’art. 6 dell’OCDPC n. 553/2018, a valere sui fondi della contabilità speciale sisma.
La Giunta regionale ha stabilito che si potranno finanziare interventi fino al 100% della spesa ammissibile e nella misura massima di € 20.000,00 per ogni fermata.
Potranno essere finanziati interventi che prevedano:
- il miglioramento della sicurezza di percorsi pedonali destinati al raggiungimento delle fermate;
- la realizzazione di golfi di fermata;
- la realizzazione e il miglioramento degli spazi di attesa degli utenti;
- la realizzazione e/o completamento dell’attrezzamento delle fermate;
- la traslazione di fermate esistenti in posizioni migliorative della sicurezza e fruibilità;
I Comuni interessati potranno far pervenire - entro il 31 agosto 2019 (ovvero entro il 31/07/2019 per le fermate ubicate in aree SAE) - una manifestazione di interesse e domanda di finanziamento.
Per maggiori informazioni si rimanda al seguente link: clicca qui
Il ministro dell'Interno Matteo Salvini, in un post sulla sua pagina facebook, ha espresso solidarietà al carabiniere ferito nei giorni scorsi con una coltellata, da un ubriaco di origine marocchina a Montegranaro.(Leggi qui la notizia).
" Un abbraccio al brigadiere capo dei carabinieri ferito da un marocchino in provincia di Fermo - scrive Salvini nel post apparso ieri - . Nessuno può permettersi di toccare i nostri angeli in divisa e sono orgoglioso del Decreto sicurezza bis che prevede maggiori tutele per le Forze dell’Ordine. Mi aspetto una pena esemplare per l’infame aggressore. Grazie a Mario, coraggioso brigadiere capo al quale auguro pronta e completa guarigione".
Sta reagendo bene al drenaggio a cui i medici della Chirurgia dell'Ospedale di Fermo lo stanno sottoponendo per far rimarginare la ferita alla schiena, il brigadiere 59enne dei Carabinieri Mario Iadonato accoltellato la sera del 29 giugno scorso da un 46enne marocchino ubriaco a Montegranaro nel Fermano. Le condizioni del militare, che è vigile e parla con familiari e colleghi che gli stanno prestando assistenza continua, sono stabili.
Per sciogliere la prognosi, riservata, i medici attendono il passaggio di almeno 48 ore dall'evento, monitorando gli effetti del drenaggio e il progresso nella rimarginazione della ferita, e sono fiduciosi di evitare l'intervento chirurgico. Il brigadiere, affaticato per la ferita che ha 'sfiorato' il polmone, ha ripercorso con i suoi colleghi i momenti dell'aggressione: non si era accorto subito della coltellata, pensava che il marocchino gli fosse saltato addosso. Poi, quando l'aggressore ha sfilato il coltello, ha avvertito il dolore e ha capito di essere stato ferito.
Fonte: ANSA
Il Soccorso Alpino di Ascoli Piceno e Montefortino è intervenuto nel pomeriggio di oggi nella valle del Lago di Pilato per un escursionista colpito da un edema polmonare.
L'infortunato è stato rianimato da un anestesista presente tra i soccorritori mentre il tecnico del soccorso alpino ha contattato via radio i colleghi di Ascoli che erano in guardia attiva.
Icaro è subito arrivato in soccorso dell'escursionista per trasportarlo presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Macerata. Purtroppo però per l'uomo, un 62enne di Ancona, non c'è stato nulla da fare ed è morto durante il trasporto presso il nosocomio maceratese.
"Orgoglio delle Marche" è l'appuntamento andato in scena ieri sera, sabato 29 giugno, presso villa Gentiloni a Filottrano.
L'evento, ideato e organizzato dallo stilista e sarto filottranese Luca Paolorossi, ha voluto tributare un riconoscimento ai personaggi del territorio che portano alto il nome delle Marche in Italia e nel mondo. La serata è stata promossa anche dall’associazione Octo Club di Filottrano ed ha il patrocinio del Comune, presente ieri sera il Sindaco Lauretta Giulioni.
Di seguito i premiati di questa prima edizione: lo jesino Roberto Mancini, allenatore della nazionale di calcio ed ex calciatore; Carlotta Maggiorana, Miss Italia nativa di Montegiorgio; la contessa Olimpia Leopardi, nipote del celebre poeta recanatese; Rodolfo Giampieri, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale; il duo satirico tolentinate del Doppiatore Marchigiano composto da Riccardo Lombardelli e Alberto Barabucci; l’imprenditore di Ancona Claudio Ceresi, inventore della robotica in Italia e distributore tramite Emac di Ekso l’esoscheletro robotico per uso medicale e l’imprenditore di origine veneta Mauro Canil, oggi stabilitosi a Matelica, proprietario della squadra di calcio Acotel di Matelica.
Ad esibirsi e ad allietare i presenti durante la serata il Complesso di Fiati Città di Filottrano, che ha eseguito in prima assoluta il brano “Trombe d’argento”, scritto dal nobile e musicista italiano Domenico Silverj Gentiloni.
Al termina della consegna dei riconoscimenti, Luca Paolorossi ha accompagnato gli ospiti alla scoperta delle bellezze della storica dimora che sorge sul colle Bartoluccio, immersa in un parco secolare. In chiusura di serata chef Marco Braconi ha preparato un finger-food di saluto accompagnato da drink.
L'evento è stato anche l'occasione per festeggiare il compleanno di Sonia, moglie dello stilista di Filottrano. La meravigliosa serata si è conclusa con lo spettacolo dei fuochi d'artificio.
Il sindaco di Montegranaro Ediana Mancini è intervenuto all'indomani dell'accoltellamento del carabiniere Mario Iadonato, ferito in servizio dopo aver allontanato da un locale un uomo che - in preda all'alcol - stava seminando scompiglio nell'esercizio commerciale (leggi qui la notizia).
"Esprimo la più profonda solidarietà - afferma il sindaco in un comunicato stampa a sua firma - al Carabiniere ferito ieri sera durante un controllo di sicurezza in una zona di Montegranaro. Un fatto gravissimo che mi ha personalmente scossa, così come tutta la cittadinanza".
"Mi sono sincerata sin dal momento dell'accaduto delle condizioni del militare ferito nell'espletamento del suo dovere, al quale esprimo la mia vicinanza e quella dell'Amministrazione, con l'augurio di una pronta guarigione" aggiunge il primo cittadino.
Va sottolineato come le condizioni del militare non siano fortunatamente gravi.
"Un abbraccio, inoltre, va alla sua famiglia, così come un forte e sentito ringraziamento - prosegue Mancini - all'Arma dei Carabinieri che è sempre in prima linea nell'affrontare situazioni di emergenza, mettendo anche a repentaglio la vita dei proprio uomini e delle proprie donne. In particolare ringrazio il Comandante della stazione locale, il Maresciallo Giancarlo Di Risio, con il quale dalla scorsa notte sono sempre rimasta in contatto per avere notizie in merito".
"Ribadisco come il fatto accaduto sia di una gravità inaudita ed inaccettabile, auspicando che soggetti così pericolosi vengano puniti severamente, come previsto dalle nostre leggi" conclude il sindaco.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate, hanno interessato principalmente la tematica relativa all’irregolare istallazione di apparecchi di rilevamento elettronico della velocità, ad opera della Pubblica Amministrazione. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla seguente domanda posta da un lettore di Civitanova Marche: “Si può chiedere l’annullamento della multa per eccesso di velocità rilevato da un autovelox posizionato in modo irregolare?"
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione molto attuale, su cui ha avuto modo di pronunciarsi la Corte di Cassazione, in una recentissima sentenza, la n. 16622/19, avente ad oggetto il ricorso formulato da un automobilista, avverso il verbale di accertamento elevato dalla Polizia Municipale in violazione del limite massimo di velocità imposto per lo specifico tratto di strada, sul quale era istallato un apparecchio di rilevamento elettronico fisso.
La Suprema Corte adita, nel valutare la legittimità dell’impugnazione proposta dall’uomo, ha incentrato la propria argomentazione, sull’analisi della normativa vigente in tema di individuazione dei requisiti necessari ad uno specifico tratto di strada, affinché possano essere collocati siffatti dispositivi di rilevamento fissi, ai sensi dell’art. 201, comma 1 bis del Codice della Strada, il quale infatti, ammette la possibilità di procedere alla contestazione non immediata delle infrazioni, mediante l’istallazione di un autovelox fisso, esclusivamente sulle autostrade, strade extraurbane principali, strade extraurbane secondarie e strade urbane di scorrimento, delineando nel contempo le caratteristiche minime che ciascuna delle stesse tipologie di strade, deve presentare per potersi qualificare come tale.
Difatti, occorre osservare, che l’utilizzo di siffatti apparecchi elettronici nei centri urbani, è di regola consentita solo con le postazioni mobili alla presenza di agenti accertatori, mentre le postazioni fisse ed automatiche possono considerarsi legittimamente istallabili, solo sulle strade urbane a scorrimento, previa espressa autorizzazione del Prefetto, contenuta in un apposito provvedimento, dal momento che infatti, il sistema delineato dal Codice della Strada, è improntato sulla regola della contestazione immediata delle infrazioni, ammettendo la contestazione differita, esclusivamente quando la strada abbia determinate caratteristiche tecniche che rendano pericoloso ordinare l’arresto del mezzo per effettuare l’ accertamento.
Pertanto, al fine di verificare la legittima istallazione dei sistemi di autovelox fissi, è necessario che il tratto in questione abbia le caratteristiche proprie della strada urbana di scorrimento veloce, così come indicato all’art. 2, comma 3, lett. d) del C.d.S., ovvero: “Strada a carreggiate indipendenti o separata da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate; per la sosta sono previste apposite aree o fasce laterali estranee alla carreggiata, entrambe con immissioni ed uscite concentrate”.
Orbene, nel caso di specie, la Corte di Cassazione chiamata a pronunciarsi, nell’accogliere il ricorso formulato dall’automobilista multato, contestava l’erronea valutazione operata dai Giudici della fase di merito, sull’esistenza della necessaria banchina sul tratto di strada in cui era stato collocato l’apparecchio di rilevamento in oggetto, evidenziando al contrario, che non sussistevano tutte le caratteristiche di quello specifico elemento della sede stradale e che pertanto, tale percorso non poteva classificarsi come strada urbana a scorrimento veloce, determinando l’illegittimità oltre che degli autovelox ivi disposti, anche del provvedimento del Prefetto contenete tali disposizioni, e di conseguenza, del verbale di accertamento elevato al ricorrente.
Per tali evidenti ragioni, in risposta alla domanda del nostro lettore e in linea con la più recente giurisprudenza di merito, si può affermare che: “Il provvedimento prefettizio di individuazione delle strade lungo le quali è possibile installare apparecchiature automatiche per il rilevamento della velocità, senza obbligo di fermo immediato del conducente, previsto dal D.L. 20 giugno 2002, n. 121, art. 4, può includere soltanto le strade del tipo imposto dalla legge mediante rinvio alla classificazione di cui all’art. 2 C.d.S. 1992, commi 2 e 3, e non altre, dovendo perciò, considerarsi illegittimo - e, pertanto, disapplicabile nel giudizio di opposizione a sanzione amministrativa - il provvedimento prefettizio che abbia autorizzato l’installazione delle suddette apparecchiature in una strada urbana che non abbia tutte le caratteristiche minime della strada urbana di scorrimento, in base alla definizione recata dal citato art. 2 C.d.S., comma 2, lett. D)" (Cass. Civ., Sez. II, Sent. n.16622/19, dep. 20.06.2019).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
L'episodio di sangue si è verificato nella tarda serata di oggi a Montegranaro, nel territorio della provincia di Fermo.
Stando a una prima ricostruzione, un pattuglia dei militari della locale stazione è stata chiamata a intervenire in un bar di Montegranaro per un uomo che, probabilmente in preda ai fumi dell'alcool, stava creando scompiglio.
I due Carabinieri, individuato l'uomo oggetto della segnalazione, lo hanno accompagnato a casa e proprio davanti all'abitazione del soggetto esagitato si è consumato il fatto.
L'uomo infatti, non appena in due militari si sono voltati per dirigersi alla macchina, ha afferrato un coltello e ha sferrato un colpo alla schiena a uno dei due Carabinieri.
Immediatamente il secondo militare ha lanciato l'allarme e i sanitari del 118, giunti sul posto, hanno prestato le prime cure del caso al Carabineire accoltellato per poi trasportarlo presso l'Ospedale Murri di Fermo.
Il suo assalitore nel frattempo è scappato ma la sua fuga ha avuto vita breve. Le pattuglie dei Carabinieri, giunte sul posto in aiuto dei colleghi, hanno infatti individuato l'uomo, di origine nordafricana, e l'hanno fermato.