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Bancarotta, maxi sequestro della Guardia di Finanza di Fermo: confiscati beni per 10 milioni di euro

Bancarotta, maxi sequestro della Guardia di Finanza di Fermo: confiscati beni per 10 milioni di euro

La confisca riguarda un complesso immobiliare che era già stato sequestrato. Dopo il passaggio in giudicato di una condanna per bancarotta fraudolenta di soci e amministratori di alcune ditte, è scattato quindi l'esproprio per circa dieci milioni di euro. La Guardia di Finanza di Fermo, dopo tre anni di indagini coordinate dalla Procura, ha confiscato 57 immobili tra terreni e fabbricati. Gli inquirenti hanno accertato che soci e amministratori che gestivano le imprese agirono in concorso per distrarre e dissipare il patrimonio societario per finalità estranee a quelle imprenditoriali. Secondo le indagini, fu costituita una società a cui venne venduto, a una cifra irrisoria, il complesso immobiliare per svuotare il patrimonio di una delle aziende destinate alla fallimento, a danno di Erario e creditori. Il reato contestato è quello di bancarotta fraudolenta patrimoniale, documentale e preferenziale. Il complesso immobiliare ora è di proprietà dello Stato.

24/10/2019 15:30
Tragedia a Fermo, giovane muore in piscina

Tragedia a Fermo, giovane muore in piscina

La tragedia si è consumata nella mattinata di oggi a Fermo, presso la piscina comunale, in Largo Battista Teodori. Ancora da chiarire esattamente cosa è accaduto. Il giovane, originario di un paese del Fermano, si trovava presso il complesso sportivo fermano quando è scattato l'allarme.  Stando a una prima ricostruzione il ragazzo, 31enne, U.M.F., che stava svolgendo attività in vasca insieme a un istruttore personale, sembra abbia accusato un malore. Subito gli istruttori e gli assistenti bagnani sono intervenuti per praticare le manovre di primo soccorso in attesa dell'arrivo del 118.  I militi della pubblica assistenza e i carabinieri della Compagnia di Fermo sono subito arrivati presso la piscina comunale. I sanitari però non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del giovane. 

24/10/2019 11:50
40 imprese marchigiane del calzaturiero e della pelletteria a Mosca per la Fiera OBUV

40 imprese marchigiane del calzaturiero e della pelletteria a Mosca per la Fiera OBUV

OBUV è la Fiera Internazionale delle Calzature e del Cuoio allestita  due volte l’anno a Mosca e rivolta a  buyer e addetti ai lavori provenienti da tutte le regioni della Federazione Russa e da altri Paesi della CSI, quali Bielorussia, Armenia e Kazakistan. Alla nuova edizione dell’importante evento internazionale, in corso fino a domani giovedì  24 ottobre, prende parte una collettiva di imprese marchigiane organizzata da Camera di Commercio delle Marche e Regione Marche. 40 gli espositori marchigiani, 6 del comparto pelletterie, sono volati a Mosca grazie al contributo assicurato da Ente camerale e regionale nell’ambito del programma promozionale a favore delle aziende di produzione marchigiane. A Mosca i nostri imprenditori del fashion, supportati dalla Camera delle Marche tramite l’azienda speciale EXIT, hanno presentato le collezioni primavera estate 2020; con OBUV si chiude il calendario fieristico 2019 che ha coinvolto 92 aziende marchigiane  in 5 eventi esteri in totale, è stato inaugurato dalla fiera Moda Shoes di Tokyo di luglio ed è proseguito, con il salone CP Mosca, il Tranoi di Parigi e  la Moda Shoes di Almaty. Dichiara il Presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini: “Sono convinto che l’Obuv sia ancora un evento di grande importanza per il nostro comparto della calzatura, perché si deve continuare a guardare alla Russia, con ancora più concretezza rispetto al passato: da un lato rappresenta un mercato da non abbandonare nelle mani di cinesi e vietnamiti, e dove le nostre lavorazioni del lusso hanno ancora tanti clienti; dall’altro si rende necessaria una presenza più mirata e prudente dei nostri produttori, visto che non può più essere considerato come unico mercato di sbocco. La conferma che arriva da Mosca” prosegue Gino Sabatini  “al di là del valore in calo del nostro export, è che il calzaturiero marchigiano è un comparto vitale, grazie a imprenditori solidi e dinamici, che non sono disponibili ad accettare la curva al ribasso e, per questa ragione, come Camera di Commercio delle Marche siamo convinti che vadano sostenuti soprattutto nella loro presenza all’estero”. Questo, in conclusione, il pensiero del Presidente di Camera Marche sulle istanze del comparto di calzaturiero e pelletterie: “Un marchio di tutela del ‘made in Italy’ e un costo del lavoro più sostenibile rappresentano i fattori per facilitare una ripresa complessiva del comparto calzaturiero, consentendo l’inibizione di chiusure e di processi di delocalizzazione e di incrementare l’occupazione soprattutto in un distretto, come quello Fermano-maceratese, che sconta ancora l’impatto del terremoto del 2016”.

23/10/2019 13:21
Come si fa a diventare un pilota professionista?

Come si fa a diventare un pilota professionista?

La risposta alla domanda d’apertura di questo articolo è molto semplice: dipende dallo sport. Qualcuno potrebbe non essere esattamente soddisfatto dalla risposta data. Per questo motivo ci penseranno i seguenti paragrafi ad essere esaustivi al punto giusto. Infatti, un fattore comune a tutti gli sport (sito web) è che la gavetta da fare inizia già da piccolissimi, attorno ai 4 - 5 anni massimo. Chi con un go - kart, chi con una minimoto, infatti, dovrà iniziare a gareggiare sin dalla tenera età per entrare nell’orbita del mondo delle competizioni sportive. In questo breve articolo verranno illustrate le tre categorie principali di competizioni motoristiche (informazione): l’automobilismo, il motociclismo e, facente parte di questo settore il motocross. Questa separazione verrà spiegata a tempo debito. Le competizioni automobilistiche Queste sono, attualmente, le categorie in cui è più difficile partecipare ed accedervi. Il motivo è molto semplice, il costo di partecipazione alle massime classi è davvero ingente. Molti piloti iniziano la propria carriera nel mondo dei kart, da qui aspettano solo che qualche team junior osservi la loro crescita e decida di prenderli sotto la propria egida. Per esempio, attualmente, tutte le squadre di Formula 1 hanno un proprio programma giovani volto, appunto, a scoprire i talenti delle competizioni a ruote scoperte. Tuttavia, essendo il passaggio dalle formula regionali alle Formula 3, Formula 2 ed, infine, Formula 1 molto dispendioso, alcuni piloti preferiscono competere in campionati, cosiddetti, a ruote coperte o, meglio conosciuti, “gran turismo”. In questo caso i costi sono molto più contenuti ed il divertimento è, comunque, assicurato. Anche se la copertura mediatica e gli investimenti sono minori, molti appassionati si cimentano in queste categorie assolutamente di nicchia. Le competizioni motociclistiche Analogamente a quelle automobilistiche, le competizioni motociclistiche prevedono una gavetta molto lunga. Inizialmente i giovani rampolli gareggiano su minimoto in tracciati simili, se non uguali, a quelli da go - kart e conducono una vita piena di allenamenti e di trasferte. Tra l’altro, molti piloti corrono anche in più campionati proprio per mantenere alto il proprio nome in più discipline e attirare su di sé l’interesse di più team diversi. La presenza, però, di squadre private all’interno del circus delle competizioni motoristiche fanno sì che la possibilità di essere ingaggiati sia sempre costante. Nelle categorie minori e nei campionati europei o nazionali, per esempio, molti piloti partecipano come “wild card” ossia come piloti “extra” alla normale presenza di piloti in pista. Il motivo? Dimostrare le proprie capacità e poter impressionare i team manager in vista di una conferma per la stagione successiva. Il motocross e le competizioni fuoristrada In apertura di questo articolo, è stato presentato il motocross come categoria a parte dalle competizioni motociclistiche. Il motivo è molto semplice, la partecipazione ad un qualsiasi tipo di campionato è, in genere, meno costoso rispetto ad uno su asfalto. Ecco che, quindi, moltissimi piloti si cimentano nello sport preferito da chi ama salti, derapate ma, soprattutto, fango. Anche in questo caso, il fenomeno “wild card” è presente ma, a differenza delle competizioni di velocità, qui è determinante. Si pensi che molti piloti corrono sia nel campionato mondiale, sia nell’europeo ed anche nel campionato nazionale di appartenenza. Lo sforzo fisico diventa davvero importante ma, alla fine, solo il migliore riesce ad eccellere in tutte queste competizioni. Non mancano, poi, le sorprese e le grandi conferme all’interno di uno sport che davvero impiega i piloti su ogni fronte e per tutto il tempo dell’anno.    

23/10/2019 13:03
Tamponamento tra due mezzi pesanti in A14, una persona a Torrette: è grave

Tamponamento tra due mezzi pesanti in A14, una persona a Torrette: è grave

Incidente in autostrada, intorno alle 13:00 di oggi, al km 265, tra i caselli di Porto Sant'Elpidio a Civitanova Marche. Ancora da chiarire l'esatta dinamica del sinistro fatto sta che due mezzi pesanti si sono tamponati. Stando alle prime ricostruzioni, una vettura, che sarebbe poi fuggita, in fase di sorpasso del mezzo del pesante, sarebbe entrata in collisione con lo stesso che, a sua volta, è stato poi tamponanto da un secondo mezzo pesante. Immediato l'arrivo sul posto dei Vigili del Fuoco di Fermo, della Croce Verde di Porto Sant'Elpidio e della Polizia Stradale di Porto San Giorgio. Il conducente del mezzo pesante che ha tamponato il secondo camion è stato trasportato con l'ambulanza all'ospedale Torrette di Ancona (l'elisoccorso non è potuto decollare a causa della presenza di nebbia sul capoluogo regionale). Le sue condizioni sarebbero gravi. Nessuna grave conseguenza per il conducente del mezzo tamponato che è stato comunque trasportato al pronto soccorso. Il sinistro ha causato alcuni chilometri di coda in direzione nord.   

22/10/2019 15:40
Spettacoli dal vivo nei luoghi del patrimonio culturale regionale: prosegue "Patrimonio in scena"

Spettacoli dal vivo nei luoghi del patrimonio culturale regionale: prosegue "Patrimonio in scena"

Musei, biblioteche, pinacoteche come palcoscenici naturali in grado di offrire forti emozioni grazie al contatto intimo tra spettatori, attori e scene e vivere uno spettacolo teatrale unico. Dopo l'anteprima estiva, dal 23 novembre riprendono le attività autunnali di Patrimonio in scena - per la diffusione dello spettacolo dal vivo negli Istituti culturali delle Marche. Un progetto nato dalla collaborazione tra Regione Marche, Consorzio Marche Spettacolo e il coordinamento Musei Archivi Biblioteche - MAB Marche, sancita dal Protocollo d'intesa per un sistema integrato destinato a valorizzare enti di spettacolo dal vivo e musei, archivi e biblioteche marchigiani sottoscritto nel 2017. “Questo progetto è la dimostrazione che si è creato un bel connubio – ha rilevato l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni oggi nella conferenza stampa di presentazione – tra Regione, Consorzio Marche Spettacolo e MAB Marche che hanno saputo coinvolgere e rendere protagonisti gli enti locali e le istituzioni culturali. Il CMS è un valore aggiunto alla crescita culturale delle Marche per la capacità di saper progettare, gestire, organizzare un’offerta culturale di grande spessore e di dare la giusta attenzione alle compagnie teatrali marchigiane.  In questi anni – ha proseguito – abbiamo voluto mettere le radici ad un sistema culturale che ha dimostrato capacità di innovazione, integrazione con il Turismo, capacità propositiva e che ha richiamato pubblici diversi per stimolare una più ampia  fruizione della Cultura e dei luoghi dove si fa.  Se siamo la seconda regione per spesa culturale e per occupazione nei servizi alla Cultura, lo dobbiamo anche a questo modo di fare sistema. Ed è intenzione della giunta regionale aumentare le risorse nel prossimo anno destinate a questo settore che ha dimostrato una grande e concreta potenzialità per uno sviluppo anche economico della comunità marchigiana.”      L’iniziativa che è stata presentata dal presidente del CMS, Daniele Vimini e dal Direttore Gilberto Santini, propone un cartellone di appuntamenti curati dai soci del Consorzio all'interno degli istituti culturali aderenti all'iniziativa, intesi come soggetti attivi in grado di interagire con le forme di comunicazione dello spettacolo dal vivo. Patrimonio in scena mira così a valorizzare il patrimonio regionale sperimentando formule innovative di declinazione dei linguaggi performativi, a facilitare l'interscambio tra i pubblici e, nel complesso, a rafforzare il tessuto culturale delle Marche creando relazioni e sinergie tra i diversi soggetti. Erano presenti alla conferenza stampa anche la dirigente del Servizio Cultura della Regione, Simona Teoldi e Pietro Alessandrini, presidente dell’Accademia di Arte Lirica di Osimo che ha curato molti spettacoli all’interno del ricco cartellone.  Le proposte in programma sino a dicembre 2019 vedono protagonisti i solisti dell'Accademia d’Arte Lirica, che proseguiranno il loro excursus tra la poesia e la musica con i concerti alla Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno (23 novembre), al Museo delle Arti della Stampa di Jesi (1 dicembre) e alla Biblioteca Ascariana di Cingoli (6 dicembre), e la Compagnia della Rancia, che porterà in scena a Palazzo Buonaccorsi di Macerata (29 e 30 novembre) e alla Biblioteca Civica Spezioli di Fermo (11 e 12 dicembre) Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano, con Saverio Marconi, narrazione intima che parla agli spettatori guardandoli negli occhi mentre si compie l’affascinante rito del tè .

22/10/2019 15:34
Luoghi da visitare nel 2020: le Marche top destinazione per la guida "Lonely Planet"

Luoghi da visitare nel 2020: le Marche top destinazione per la guida "Lonely Planet"

Continuano a fioccare i riconoscimenti in ambito turistico per le Marche. La guida australiana Lonely Planet, tra le più prestigiose al mondo, ha inserito la nostra regione come seconda destinazione top da visitare nel 2020. "Un territorio che da sempre è stato poco considerato e che, invece, è pronto a prendersi il centro del palcoscenico". Questa la motivazione della guida, che ha sottolineato come nel prossimo anno la città di Urbino festeggerà il 500esimo anniversario dalla morte del grande pittore rinascimentale Raffaello. Davanti alle Marche soltanto la Regione Centrale della Via della Seta asiatica. A completare il podio la regione di Tohuku, in Giappone, mentre soltanto quarto posto per il Maine, negli Stati Uniti.  Le Marche sono state premiate per la commistione tra bellezze naturali, città storiche, ghiotti festival culinari e monumenti tanto attraenti quanto, ancora, poco conosciuti.  Ecco il commento del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, che è stato invitato a Londra per la serata del 5 novembre in occasione del WTM per ricevere, nel corso di una cerimonia insieme agli altri selezionati, i distintivi che attestano l'importante riconoscimento: Ecco il video postato dalla Regione Marche su Facebook, dopo la certificazione del secondo posto come "Top Region" nel mondo:  “Abbiamo lavorato tanto in questi anni – commenta l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni - per riposizionare l’offerta turistica delle Marche in ambito nazionale e internazionale. Ci abbiamo creduto anche quando tutto sembrava congiurare contro di noi. Ora di quelle zone si parla delle Terre della Rinascita a testimonianza del fatto che il processo di sviluppo e di crescita avviato sembra ormai incontrovertibile. Il riconoscimento concesso da Lonely Planet premia indistintamente tutto il “sistema regionale”, un sistema che abbiamo costruito pazientemente e con tenacia, giorno dopo giorno. Ora siamo sulla buona strada ed essere stati prescelti come seconda destinazione turistica al mondo ci inorgoglisce e ci ripaga di tanto lavoro, oltre a confermarci che stiamo andando nella giusta direzione. Chiedo a tutto il “sistema turistico delle Marche” - ha concluso Pieroni - di trasformare il 2020 in un anno memorabile. Come sempre con il lavoro, la passione e la voglia di farcela, affrontiamo uniti questa nuova straordinaria sfida, che tutti assieme, ne sono certo, vinceremo”.

22/10/2019 10:49
Approvato il decreto per le aree terremotate: lo stato di emergenza resta sino a dicembre 2020

Approvato il decreto per le aree terremotate: lo stato di emergenza resta sino a dicembre 2020

Il Consiglio dei ministri, riunito ormai a notte fonda per il prolungarsi del vertice di maggioranza, ha approvato il decreto per le aree terremotate del centro Italia. L'intento è di dare un po' di ossigeno a Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche, colpite dal sisma del 2016 e dove la ricostruzione procede a rilento. Il provvedimento proroga a dicembre 2020 lo stato di emergenza e introduce ulteriori interventi urgenti per l'accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti. Sono stati anche rideterminati gli importi per le località vittime di alcuni gravi eventi atmosferici. Inoltre, il decreto prevede la riduzione del 60% degli importi da restituire in relazione alla cosiddetta "busta paga pesante". Si tratta del taglio degli oneri fiscali, previdenziali e assistenziali che erano stati sospesi a partire dall'agosto del 2016 sino a tutto il 2017. Oneri che non dovranno essere restituiti in misura integrale ma limitata al 40%. Per quanto riguarda la ricostruzione privata, la procedura è stata accelerata: sulla base delle certificazioni redatte dai professionisti si potrà dare avvio ai lavori.  I controlli non verranno più realizzati a monte sul 100% dei richiedenti, ma a campione sul 20%. Restano, invece, invariati i controlli a campione previsti a valle dalla legge.  Verrà agevolata anche l'approvazione dei progetti per la ricostruzione. Sono state previste nuove procedure per la copertura delle anticipazioni ai tecnici e ai professionisti del 50% dei loro onorari alla presentazione del progetto. Per tali anticipazioni non viene richiesta alcuna garanzia. Le Regioni interessate dal sisma del 2016 - Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche - avranno obbligo di aggiornamento del piano per la gestione delle macerie e dei rifiuti, da effettuarsi entro il 31 dicembre.  Per quanto riguarda gli edifici pubblici verrà data priorità agli edifici scolastici che dovranno essere ricostruiti nel luogo nel quale si trovavano, salvo impossibilità oggettive. In ogni caso la destinazione d'uso dell'area in cui sorgevano le scuole non potrà essere modificata. Elaborate anche misure anti-spopolamento dei luoghi colpiti dal sisma, con incentivi che andranno ad interessare gli imprenditori che non abbondoneranno i Comuni del Cratere. Non si sono comunque fatte attendere le reazioni. Il Comitato Mutui sulle Macerie "ritiene che qualsiasi nazione che si definisce civile avrebbe iniziato a lavorare per portare verso a un inizio di normalità la popolazione colpita da una calamità. I nostri governi si stanno passando di mano in mano i problemi, applicando proroghe e sospensioni, sperando che alla scadenza delle stesse ci sia qualcun altro (tanto più di quello un governo non dura)."   "È ormai inaccettabile che nessuno si assuma la responsabilità di una decisione definitiva - continuano -. Il nostro Comitato in questi due anni di lavoro, oltre ad aver raccolto problemi, testimonianze, ad aver incontrato politici, commissari, responsabili bancari, ABI nazionale e regionale, ha presentato ad ogni vertice proposte concrete e risolutive. Un atto di coraggio della parte politica è quello che manca a risolvere almeno questo problema che è già su un tavolo di lavoro - concludono -. Ma anche in questo caso si va di sospensione in sospensione, impedendo ai cittadini che vivono anche questo problema di poter programmare il proprio futuro in maniera serena."   Fonte: ANSA Marche

22/10/2019 09:46
Nelle Marche 1 bambino su 5 è in povertà relativa

Nelle Marche 1 bambino su 5 è in povertà relativa

Nelle Marche un bambino su cinque è in situazione di povertà relativa (20,6%; 22% media nazionale). Emerge dai dati 2018 dell'Atlante dell'infanzia a rischio di Save the Children. Nella regione la percentuale di nuovi nati è scesa del 29,8% in dieci anni e nel 2018 il 10,8% di bimbi e adolescenti era di cittadinanza non italiana. Nell'ultimo decennio la spesa sociale nelle Marche è cresciuta di 40 euro raggiungendo i 150 euro pro capite ma solo il 16% dei bambini ha eccesso ai servizi per la prima infanzia. Povertà educativa quasi invariata in un decennio: il 39,3% dei minori non apre un libro durante l'anno (40,4% nel 2008) e "disconnessi culturali", che non svolgono attività culturali, al 67,4%. La dispersione scolastica nelle Marche si attesta al 10% (14,5% nazionale). I ragazzi sono sempre più iperconnessi: nel 2008 il 18,5% utilizzava tutti i giorni Internet, nel 2018 la quota è arrivata al 54,2%; il 13,5% dei minori (6-17 anni) non pratica attività sportiva. Fonte: Ansa 

21/10/2019 18:26
Fabio Urbinati con Renzi, entra in Italia Viva e lascia il PD: il partito entra in Consiglio regionale

Fabio Urbinati con Renzi, entra in Italia Viva e lascia il PD: il partito entra in Consiglio regionale

È ufficiale. Italia Viva è realtà all’interno dell’Assemblea Legislativa della regione Marche. Con il passaggio di consegne tra l’ormai ex-capogruppo Pd, Fabio Urbinati e il nuovo capogruppo Francesco Micucci, Italia Viva è ora presente all’interno del Consiglio Regionale. Il consigliere Urbinati, infatti, ha ufficializzato, nel corso di questa mattina la sua adesione al Gruppo Misto come Italia Viva. “Ringrazio – dice Fabio Urbinati – tutto il gruppo del Partito Democratico, il presidente Luca Ceriscioli, il segretario Giovanni Gostoli per il grande lavoro fatto fin’ora. Com’è ovvio Italia Viva sosterrà la maggioranza di centro sinistra della Regione Marche e da oggi si inizia insieme scrivere una pagina nuova”. È il consigliere Francesco Micucci, classe 1973, civitanovese, il nuovo Capogruppo del Partito Democratico all’interno dell’Assemblea Legislativa delle Marche. “Ringrazio il mio predecessore e gli auguro un buon lavoro all’interno del Gruppo Misto come Italia Viva, al contempo ringrazio tutto il gruppo Pd per la fiducia che mi è stata accordata - ha commentato Miccucci -. Ci aspettano mesi impegnativi e ricchi di sfide e li affronteremo insieme nel rispetto del mandato conferitoci dai nostri elettori”. FRANCESCO MICUCCI

21/10/2019 13:20
48 ore senza carburante, indetto lo sciopero dei benzinai: ecco quando

48 ore senza carburante, indetto lo sciopero dei benzinai: ecco quando

La "dilagante illegalità nella distribuzione dei carburanti" è il motivo dello sciopero nazionale di due giorni degli impianti di rifornimento indetto dai sindacati per i giorni mercoledì 6 e giovedì 7 novembre. Disagi che riguarderanno non solo la rete ordinaria ma anche quella autostradale. La sciopero, come annunciato dalle organizzazioni sindacali, sottolinea il peso del fenomeno dilagante dell'illegalità nella distribuzione dei carburanti, interessando una quota che si aggira intorno al 15% di prodotti 'clandestini' sul totale dei 30 miliardi di litri erogati. I sinacati e le organizzazioni di categoria puntano il dito contro le "liberalizzazioni selvagge" e sollecitano il Parlamento ad adottare una riforma complessiva che metta al riparo il settore dalla deregolamentazione.

21/10/2019 12:00
Arrigoni sulla manifestazione a Roma: "Oltre 1500 marchigiani presenti per Salvini, un successo straordinario" (FOTO)

Arrigoni sulla manifestazione a Roma: "Oltre 1500 marchigiani presenti per Salvini, un successo straordinario" (FOTO)

“Riempiendo ben 28 pullman da tutte le province, oltre 1500 marchigiani hanno portato ieri a Roma per la manifestazione dell’orgoglio italiano tutto il loro entusiasmo e la voglia di cambiamento di una regione per troppo tempo in ostaggio delle politiche clientelari del PD”. A dichiararlo è il Senatore Paolo Arrigoni, Responsabile della Lega Marche, soddisfatto per la grande manifestazione a sostegno di Matteo Salvini e per la risposta delle Marche. “Si è trattato di un evento storico per la Lega delle Marche – continua Arrigoni – riempire 28 pullman non era pensabile fino a poco tempo fa. Invece gli oltre 1500 marchigiani presenti hanno fatto sentire la loro voce nella marea umana, circa 200mila persone, che nella giornata di ieri ha gridato forte e chiaro il suo "no" alla politica del PD e dei 5 Stelle, condotta oramai solo nei palazzi, senza più ascoltare gli operai, gli imprenditori, i lavoratori autonomi, gli agricoltori e gli studenti. Un messaggio che il Governo delle poltrone, dell’invasione e delle tasse non può fare finta di non aver ricevuto dagli italiani!” “Ieri la Lega marchigiana ha dimostrato di essere un movimento strutturato, fatto di militanti e sostenitori che credono nel cambiamento e nella politica del buon senso che sta indicando Matteo Salvini - aggiunge il Senatore -. Essere presenti a Roma con tante persone è stato un lavoro di grande impegno, portato avanti grazie alla squadra che è stata costruita sul territorio. I responsabili provinciali hanno dato il massimo per raggiungere questo importante traguardo, segno della voglia di partecipazione e di una politica nuova. Grazie al lavoro della nostra squadra e a un centrodestra unito, che ieri in piazza San Giovani ha dimostrato di avere una sola voce e un solo popolo, il sogno di strappare le Marche alla sinistra è a portata di mano, e non basterà il servilismo del M5S al PD per ostacolare il cambiamento".

20/10/2019 18:22
Il centrodestra a Roma, Leonardi: "Nelle Marche PD e M5S stanno preparando il campo per evitare il compimento della volontà popolare"

Il centrodestra a Roma, Leonardi: "Nelle Marche PD e M5S stanno preparando il campo per evitare il compimento della volontà popolare"

Nutrita la partecipazione marchigiana e maceratese di Fratelli d’Italia alla manifestazione del centrodestra riunito ieri a Roma. In centinaia sono partiti per raggiungere piazza San Giovanni guidati dall’onorevole Francesco Acquaroli e dal consigliere regionale Elena Leonardi, presenti sin dalla prima mattina ai banchetti per la raccolta delle firme. "Tematiche che il leader nazionale, Giorgia Meloni, nel suo accorato intervento pregno di una forte concretezza che ha scaldato piazza San Giovanni, ha riportato all’attenzione nazionale: le battaglie come quella contro lo ius soli, già fatta con la raccolta firme in tutta Italia, ma anche quelle per le quali ha rilanciato dal palco l’impegno di Fratelli d’Italia, come la raccolta firme sul presidenzialismo e l’abolizione dei senatori a vita" spiegano da Fratelli d'Italia. “Una piazza partecipatissima quella che ieri ha tracciato la linea per un centrodestra unito, in contrapposizione agli inciuci di palazzo il cui unico obiettivo dichiarato è quello di non dare spazio alla volontà della maggioranza degli elettori – ha commentato il capogruppo Fdi, Elena Leonardi –. Una piazza, è bene sottolinearlo, senza alcun disordine, come invece siamo abituati a vedere in altre occasioni, una manifestazione di popolo che sancisce sicuramente un malcontento nei confronti delle forzature del Governo e che preannuncia una volontà diversa da parte dei cittadini, come già espresso in tutte le ultime tornate elettorali. Temi, quelli nazionali, che a cascata ricadono anche sulla nostra Regione. Impossibile infatti non tracciare il parallelismo tra quando accaduto al Governo e quello che potrebbe verificarsi nelle Marche a seguito del voto, dopo le modifiche che il centrosinistra in Regione appoggiato dal Movimento 5 Stelle ha apportato alla legge elettorale. Anche nelle Marche vogliono prepararsi il campo a trucchetti e strategie per evitare che la volontà popolare possa trovare compimento nelle istituzioni, esattamente come avvenuto per il governo rosso giallo e come ieri piazza San Giovanni ha dimostrato di non poter accettare”.  

20/10/2019 14:52
Decreto terremoto, Acquaroli: "L'ennesima scatola vuota per illudere i terremotati"

Decreto terremoto, Acquaroli: "L'ennesima scatola vuota per illudere i terremotati"

“Quello annunciato da Conte nei giorni scorsi, che sarà firmato dal Consiglio dei Ministri domani, lunedì, se rimarrà quanto previsto nella bozza che circola in questi giorni, sarà l’ennesimo provvedimento redatto senza ascoltare le reali necessità del territorio terremotato, tirato fuori all’improvviso dal cappello di un prestigiatore quasi come per magia – il commento del deputato Francesco Acquaroli sul decreto terremoto che è in arrivo –. Ed è proprio questo che il governo rossogiallo vuole creare nella percezione delle popolazioni colpite dal sisma: un'illusione, l'illusione di non essersi dimenticati di loro, di aver approvato in pochi giorni un decreto ad hoc che verrà presentato in pompa magna domani, ma che in realtà è una scatola vuota che, alla prova dei fatti, tolta qualche miglioria, non saprà imprimere una svolta tanto attesa alla ricostruzione e non risolverà alcun problema”. "Il governo annuncerà di aver semplificato e velocizzato la ricostruzione dando ai tecnici la possibilità di "Autocertificazione" dei progetti per poter far partire subito i lavori. Forse non lo sanno, ma questo è già previsto per i danni lievi (articolo 8 del decreto 189/2016). E quelli che hanno scelto ad oggi di autocertificare i progetti, su tutto il cratere, si contano sulle dita di una mano - continua il deputato di Fratelli d'Italia -. Questo perché non esistono delle regole certe per il calcolo del contributo di ricostruzione, poiché le ordinanze commissariali non sono chiare e lasciano spazio a continue interpretazioni contraddittorie, molto è lasciato alla discrezionalità degli istruttori che devono stabilire cosa sia ammesso a contributo e cosa no. Quindi ben pochi professionisti si prenderanno il rischio di iniziare i lavori a scatola chiusa, soprattutto per i danni gravi dove gli importi sono maggiori, senza sapere fin da subito se l'entità del contributo corrisponderà alla fine a quanto preventivato, con il rischio di un accollo sulle spalle dei proprietari terremotati." "Discutibile, poi, il modo nel quale il governo prevede di “sbloccare” il famoso “anticipo del 50% delle parcelle dei tecnici”, che attende da un anno la formulazione di una ordinanza apposita da parte del commissario - continua Acquaroli -. Secondo chi ha scritto questo decreto, il tecnico progettista per avere l’anticipo dovrà dare delle garanzie, sotto forma di fidejussione, e non è chiaro se gli oneri per la fidejussione rientreranno tra le spese ammissibili a finanziamento e saranno scalati dal contributo per la ricostruzione dell’immobile, e comunque tutto si rimanda alle decisioni del commissario, un cane che si continua a mordere la coda. Sarebbe bello inoltre sapere perché oggi, dopo tre anni, con progettualità e cantieri già avviati, si inserisca una norma che impone che le scuole, se prima del sisma erano ubicate nei centri storici, dovranno essere ripristinate o ricostruite nel medesimo sito, e che la destinazione urbanistica delle aree a ciò destinate non può essere mutata. Un’altra assurdità dettata da chi non conosce minimamente i territori sui quali andranno ad incidere questi provvedimenti." "Non da ultimo, finalmente, sappiamo che fine farà la busta paga pesante. Il decreto prevede la proroga della restituzione e lo scorporo delle rate, che si inizieranno a pagare dal 15 gennaio, e stabilisce che gli adempimenti e i pagamenti di ritenute fiscali, contributi previdenziali e assistenziali nonché dei premi per l’assicurazione obbligatoria nei limiti del 50% degli importi dovuti. Un provvedimento che potrebbe essere un aiuto alla popolazione, ma rischia di fare la fine di quanto accaduto a L’Aquila, poiché questa norma è già stata cassata dall’Unione Europa. Un altro specchietto per le allodole" conclude il rappresentante di Fratelli d'Italia.

20/10/2019 12:40
Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Michele Franchi è il nuovo presidente della Comunità del Parco

Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Michele Franchi è il nuovo presidente della Comunità del Parco

Si rinnova la Comunità del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, organo consultivo e propositivo dell’ente composto dai presidenti delle regioni Marche ed Umbria, delle province e delle Comunità montane che insistono sul territorio del Parco, e dai sindaci dei Comuni nelle cui amministrazioni territoriali sono ricomprese le aree del Parco. Il nuovo presidente è Michele Franchi, vicesindaco di Arquata del Tronto, che subentra a Domenico Ciaffaroni, sindaco di Montefortino. Le votazioni si sono svolte nella giornata di ieri a Visso, presso la sede dell’ente. “Il Parco sarà un interlocutore prezioso per i territori, e non andrà percepito più come un vincolo o un intralcio allo sviluppo delle realtà montane, soprattutto in vista della ricostruzione materiale e sociale delle nostre comunità” queste le prime dichiarazioni del neopresidente Franchi che ha poi ringraziato chi lo ha sostenuto in questa elezione. A Cristina Gentili, sindaco di Bolognola, è stata invece affidata la vicepresidenza della Comunità. L’organo ha poi votato i suoi rappresentanti all’interno del consiglio direttivo del Parco che entreranno in funzione a febbraio 2020, dopo la fine del mandato dei predecessori e il decreto di nomina del Ministro dell’Ambiente. Altri membri del nuovo direttivo saranno indicati dalle associazioni ambientaliste, dall’ISPRA e dai Ministeri dell’Ambiente e delle Politiche Agricole. Per la Comunità del Parco sono stati eletti Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina, Domenico Ciaffaroni, sindaco di Montefortino, Nicola Alemanno, sindaco di Norcia, Giammario Ottavi, vicesindaco di Cessapalombo. Gentilucci e Ciaffaroni, rispettivamente presidente pro tempore uscente del Parco il primo, ed ex presidente della Comunità il secondo, sono risultati i più votati nel nuovo consiglio direttivo, a significare il riconoscimento dell’ottimo lavoro da essi svolto. L’organo consiliare ha poi approvato all’unanimità il bilancio preventivo del Parco per il 2020. “Con l’insediamento di Franchi ed il rinnovo del consiglio direttivo - sottolinea Spaterna - siamo pronti ad affrontare le sfide che già da domani ci attendono per il rilancio di un territorio che ha assoluto bisogno di fiducia e collaborazione tra gli enti che vi operano. Il Parco dovrà avere sempre più una rilevanza strategica per l’area montana, e dovremo essere capaci di lavorare insieme, in continuità con quanto fatto sinora, per contribuire a creare le condizioni perché rispetto e valorizzazione dell’ambiente si coniughino con crescita e sviluppo delle comunità locali superando le drammatiche criticità del post sisma”.

19/10/2019 15:10
Honda SH 150, tra trend positivo e futuro da scrivere

Honda SH 150, tra trend positivo e futuro da scrivere

Ci sono brand che sono riconoscibili, ed altri che quasi si tingono di leggenda: in Italia parlare di SH significa quasi condividere un’icona popolare. La Honda ha creato un vero e proprio must del settore. Non a caso domina il podio degli scooter, con il modello SH 150 che spicca in cima a questa lista. Basta studiare i dati per averne conferma, visto che gli Honda SH occupano addirittura tutte e tre le posizioni del podio, conquistate rispettivamente dalla 125, dalla 150 e dalla 300. Tutto il settore è in crescita dopo l’estate, con 18155 scooter venduti ed un rialzo importante del 3,5 %  rispetto all’anno precedente.   Le principali caratteristiche dell’Honda SH 150   Sono numerose le caratteristiche che hanno spinto questo modello al secondo posto nella classifica degli scooter più venduti in Italia a settembre. Gli utenti stessi raccontano il successo dell’Honda SH 150 tramite recensioni anche sul sito web di Dueruote. Su tutti spicca il comfort di questo motore, maneggevole e perfettamente in grado di muoversi a proprio agio nel traffico delle grandi città. Sul motore con una coppia massima da 13,9 Nm, bisogna sottolineare un propulsore molto moderno e performante, e il raffreddamento a liquido. Ottima poi la questione sicurezza, con un set di freni a disco da 240 millimetri e con impianto ABS. Prima di procedere oltre, bisogna citare pure la presenza di un serbatoio con una capacità da 7,5 litri e il peso, che non supera i 137 chilogrammi. Di fatto l’SH 150 è uno scooter duttile, in grado di essere soddisfacente per i brevi tragitti casa-ufficio e per tratte più lunghe. Presente anche il bauletto compreso nella dotazione, oltre al tradizionale vano sotto la sella.   La storia del modello SH e le tappe più significative   La storia del modello SH affonda le sue radici nell’oramai lontano 1984: dallo sbarco a diventare icona indispensabile nella vita cittadina, in queste tre decadi lo scooter in questione ha collezionato successi su successi. Al punto da aver lanciato una vera e propria tendenza, anche in termini di design, per gli scooter degli anni ’80 e ’90. E le sue caratteristiche, a livello di comfort e di guidabilità, sono rimaste pressoché le stesse, vero marchio di fabbrica dell’SH. La tappa più importante è stata il 2001, ovvero l’anno che ha visto l’esordio degli scooter SH 150 con ruote da 16’’ e dischi anteriori da 220 millimetri. Si è trattato di un momento fondamentale, soprattutto se lo si guarda dal punto di vista del fattore sicurezza su strada. Per quanto riguarda il futuro, invece, fra le novità più attese del prossimo anno troviamo il nuovo modello CBR 1000 RR, che verrà presentato a Milano ad EICMA 2019.

18/10/2019 18:37
Dalla Casa Bianca a Perugia: Beppe Ghisolfi al Glocal Economic Forum

Dalla Casa Bianca a Perugia: Beppe Ghisolfi al Glocal Economic Forum

Beppe Ghisolfi, ospite del presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca, a novembre farà tappa a Perugia. Ha fatto il giro del web la foto che ritrae il consigliere mondiale e vicepresidente europeo delle Casse di Risparmio insieme a Donald Trump, durante una serata di gala a Washington in onore del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.  Proprio il 14 novembre Beppe Ghisolfi sarà tra i relatori della seconda edizione del Glocal Economic Forum organizzato da ESG89 ospitata alla Posta dei Donini a Perugia, con un appuntamento dal titolo “Pmi di Umbria e Marche e i nuovi modelli di finanziamento”.  Dopo il successo dell’edizione 2018, con oltre mille visitatori, 110 partner-sostenitori e 92 speaker, dal 13 al 15 novembre il Glocal Economic Forum vuole essere una tre giorni ricca di incontri, dibattiti e workshop dove i protagonisti delle realtà economiche e sociali di Umbria e Marche si confronteranno sul futuro di questi territori. 

17/10/2019 16:50
Sisma, Mastrovincenzo: "Il 21 ottobre in Consiglio dei Ministri un provvedimento speciale per la ricostruzione"

Sisma, Mastrovincenzo: "Il 21 ottobre in Consiglio dei Ministri un provvedimento speciale per la ricostruzione"

“Il 21 ottobre andrà in Consiglio dei Ministri un provvedimento speciale per il terremoto e la ricostruzione, che sarà poi riconvertito nella legge di bilancio. Un atto più volte chiesto dalle Regioni, anche perché una situazione straordinaria non può essere affrontata con strumenti ordinari. Ce lo ha fatto sapere il sottosegretario con delega alla promozione economica Mario Turco". Ad annunciarlo è il presidente del Consiglio regionale delle Marche Antonio Mastrovincenzo, dopo un incontro a Roma con il presidente della Camera Roberto Fico. Secondo Mastrovincenzo "è ormai indispensabile procedere all'apertura di un tavolo nazionale dedicato allo sviluppo sostenibile dell'area del Centro Italia colpita dagli eventi sismici. Deve essere coordinato al livello più alto, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Le Marche sono pronte a sedersi a questo tavolo per affrontare insieme le problematiche più volte segnalate e per dare finalmente una svolta al processo di ricostruzione e di rinascita di queste zone". (Fonte Ansa)

16/10/2019 19:51
Inter - Juve: un derby d'Italia stranamente senza polemiche

Inter - Juve: un derby d'Italia stranamente senza polemiche

Il primo scontro diretto fra Inter e Juventus della stagione 2019/20 è già negli archivi e stranamente questo derby d'Italia disputatosi a San Siro, si è concluso senza polemiche: nessuno ha recriminato sulla vittoria finale dei bianconeri grazie ai gol argentini di Paulo Dybala e Gonzalo Higuain, nonostante la squadra allenata da Antonio Conte abbia cercato in ogni modo di fermare la corazzata capitanata da Maurizio Sarri. Abbiamo scritto in apertura che stranamente non ci sono state polemiche visto che in un passato più o meno recente, le sfide fra Inter e Juventus sono state spesso terreno di polemica accesissima in merito alle decisioni arbitrali. Ci sono due date che possono considerarsi l'inizio e la fine di due decenni di moviole e polemiche nei bar e nelle trasmissioni televisive: 26 aprile 1998 - 28 aprile 2018. Nel 1998 in quel giorno ci fu il discusso intervento di Iuliano su Ronaldo (non Cristiano…) in area bianconera mentre lo scorso anno non arrivò un cartellino giallo da parte dell'arbritro Orsato al centrocampista bosniaco Miralem Pjanić che ne avrebbe decretato l'espulsione essendo già stato ammonito. Per mettere la parola fine a queste infinite discussione, il blog l'Insider ha chiesto ad un esperto di analizzare con una sorta di VAR 2.0 questi episodi ed anche molti altri con protagoniste sempre Inter e Juvntus. L'esperto in questione è Graziano Cesari, ex arbitro internazionale e da molti anni protagonista delle principali trasmissioni dedicate al calcio sulle reti Mediaset. Cesari ha confermato l'opinione diffusa secondo cui l'intervento di Iuliano andava sanzionato con un calcio di rigore nell'oramai lontano 1998 mentre Pjanić invece doveva essere nuovamente ammonito e dunque espulso. Ma l'ex arbitro prende anche in considerazione le volte in cui invece i bianconeri sono stati penalizzati, situazione capitata più volte. L'episodio decisamente più clamoroso risale al 2002 e vede protagonista Gigi Buffon che già 17 anni fa difendeva la porta bianconera, cosa che ha continuato a fare di stagione in stagione con l'eccezione della breve parentesi estera al Paris Saint Germain. L'episodio in questione riguarda un match giocato a San Siro dove l'Inter riuscì a pareggiare all'ultimissimo minuto della partita (il novantacinquesimo per l'esattezza!) con una rete inizialmente assegnata al portiere nerazzurro Francesco Toldo spintosi in area avversaria su calcio d'angolo e che invece fu realizzata da uno più abituato a segnare come il bomber Cristian Vieri. In quell'occasione il fischietto di fama internazionale, Pierluigi Collina, non vide una evidentissima carica sul portiere bianconero, il già citato Buffon,che avrebbe dovuto portare ad un fallo a favore dei bianconeri e l'annullamento della retedell'Inter come evidenziato anche in base ai dettami dal regolamento da Graziano Cesari nella sua VAR 2.0. Il fatto che quest'anno non ci sia stata alcuna polemica arbitrale è una buona notizia per tutti. Speriamo che si possa fare il bis il primo marzo del 2020 quando sarà l'Inter ad andare in trasferta allo Juventus Stadium nel girone di ritorno del Campionato. E non è detto che nerazzurri e bianconeri non si incontrino pure in Coppa Italia o Champions League.

16/10/2019 15:50
L'Assemblea legislativa delle Marche al fianco del popolo curdo e contro la guerra di Erdogan

L'Assemblea legislativa delle Marche al fianco del popolo curdo e contro la guerra di Erdogan

Contro l’operazione militare turca in Siria. L’assemblea legislativa delle Marche esprime la sua ferma opposizione all’intervento bellico denominato “Fonte di pace” iniziato nel nord-est della Siria 7 giorni fa. “Il Governo italiano si faccia portavoce presso la Nato, l'Unione Europa e le Nazioni Unite per trovare una soluzione democratica, pacifica e giuridica alla questione curda nell'ambito di una Conferenza di pace internazionale”. È l’impegno richiesto alla Giunta regionale dalla mozione n.553 presentata dai consiglieri regionali Micucci, Giancarli, Giacinti, Rapa, Bisonni, Mastrovincenzo, Busilacchi, Maggi, Biancani, Marconi e Casini e approvata questa mattina in Consiglio Regionale, con la quale si chiede inoltre di sollecitare il Ministro degli Esteri a “varare il decreto ministeriale per bloccare l’export degli armamenti verso la Turchia”. Forte preoccupazione per l’attacco lanciato dalla Turchia alle città della Siria del Nord e solidarietà al popolo curdo: questo in sintesi il contenuto di una mozione che chiede una presa di posizione forte e decisa del Governo italiano. “Secondo un resoconto delle Nazioni Unite il numero dei morti della guerra di Erdogan contro i Curdi sarebbe già di 300 – ha sottolineato il consigliere Pd e capogruppo, Fabio Urbinati - oltre 100 mila invece sono gli sfollati dalle zone della Siria Nord-Orientale. E’ stata intrapresa dagli organi di sicurezza una vasta operazione contro l’opposizione curda e di sinistra con l’arresto di oltre 400 attivisti, politici e giornalisti. Non c’è tempo da perdere. Dobbiamo schierarci al fianco del popolo curdo-siriano e dobbiamo farlo subito. Per questo abbiamo chiesto l’inserimento urgente della mozione n.553 nella seduta odierna dell’Assemblea Legislativa”. "Le ripetute violazioni del diritto internazionale messe in atto dal Governo turco bombardando località del Kurdistan turco e iracheno - riprende Urbinati -, le discriminazioni e le persecuzioni messe in atto nei confronti della minoranza curda hanno fortemente allarmato le autorità europee che hanno richiesto con forza alla Turchia di interrompere immediatamente ogni azione militare. La Turchia è un partner importante dell'UE e, in qualità di paese candidato, è tenuta a rispettare gli standard di democrazia più elevati, compreso il rispetto dei diritti umani, lo Stato di diritto, elezioni credibili, le libertà fondamentali e il diritto universale”. “Nel 2018 l’Italia ha venduto materiale bellico alla Turchia per circa 360 milioni di euro - conclude Urbinati - ed è il terzo paese a cui vendiamo più armi dopo il Katar e il Pakistan, rappresenta circa il 15% del totale delle esportazioni militari italiane. Negli ultimi giorni diversi paesi europei hanno deciso la sospensione della vendita di armi alla Turchia per via dell’offensiva militare avviata dal Governo di Erdogan contro i Curdi siriani fortemente condannata dalla gran parte comunità internazionale e della UE, per questo chiediamo che anche l’Italia sospenda immediatamente la vendita di armi alla Turchia”.   

16/10/2019 13:11
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