Altri comuni

Uomo travolto dal treno: bloccata la rete ferroviaria

Uomo travolto dal treno: bloccata la rete ferroviaria

Era stato sospeso, dalle 20:00 di ieri sera, il traffico dei treni nella tratta Marotta e Cesano di Senigallia a seguito dell'investimento mortale di una persona da parte dell'Intercity 613 Milano-Pescara. La persona deceduta dovrebbe essere un giovane di origini pugliesi ma residente in città. Entrambe i binari erano stati bloccati per dare modo alla Polizia ferroviaria di eseguire tutti gli accertamenti del caso. Otto i treni, oltre al convoglio che ha investito la persona, che sono stati coinvolti e che hanno dovuto arrestate la marcia alle stazioni di Fano, Falconara, Ancona e Senigallia. Per i servizi regionali, Trenitalia, ha attivato trasporti sostitutivi con bus navetta tra Senigallia e Fano. Il blocco dei treni è durato per quattro ore.

02/11/2019 09:00
Aeroporto Falconara, da giugno 2020 voli da Ancona a Olbia

Aeroporto Falconara, da giugno 2020 voli da Ancona a Olbia

Collegamento tra l'Aeroporto di Ancona-Falconara e la Sardegna, per l'esattezza Olbia. La compagnia aerea Volotea, che collega medie e piccole distanze in Europa, ha ufficializzato l'avvio di una nuova rotta che si va ad aggiungere alle partenze che già ci sono per Palermo, Catania e Cagliari.  I voli per Olbia partiranno da giugno del 2020 e decolleranno ogni venerdì e domenica.

01/11/2019 14:25
"14 carabinieri feriti negli ultimi mesi, 100 i giorni di prognosi per le guarigioni": il triste bilancio del Colonnello Roberti

"14 carabinieri feriti negli ultimi mesi, 100 i giorni di prognosi per le guarigioni": il triste bilancio del Colonnello Roberti

14 i militari feriti negli ultimi mesi durante i controlli del territorio. 100 i giorni di prognosi che nel complesso sono stati necessari per la guarigione dei carabinieri che hanno subito lesioni. A tracciare il triste bilancio è il Colonnello Michele Roberti, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Macerata. "Sono 14 i militari che nel corso degli ultimi mesi hanno subito aggressioni e lesioni fisiche durante lo svolgimento di servizi di controllo del territorio e diversi altri gli episodi di resistenza a pubblico ufficiale, tutti ad opera di chi vuole sottrarsi alle verifiche per i più svariati motivi - spiega il Colonnello Roberti -. Quasi 100 i giorni di prognosi che nel complesso sono stati necessari per la guarigione dei Carabinieri che hanno subito lesioni, sottraendo evidentemente risorse umane preziose per il sistema di prevenzione sul territorio." "Sono sia stranieri che italiani gli aggressori, spesso agiscono sotto l'effetto di alcol o di droghe. Aggrediscono perché tentano di sottrarsi all'arresto dopo essere stati sorpresi a spacciare droga o dopo aver commesso un furto - prosegue il Comandante Provinciale -. Aggrediscono i militari che intervengono per impedire il protrarsi di una lite o di un'aggressione, a volte, nei confronti di una moglie o una fidanzata. C'è chi aggredisce gli operatori anche semplicemente per sottrarsi ad un semplice controllo come nel caso avvenuto nella notte scorsa a Tolentino (LEGGI QUI)." "Purtroppo sono in aumento i casi di violenza ai danni di carabinieri che, va detto, nella reazione denotano grande professionalità, fermezza e lucidità, limitando l'uso della forza a vincere la resistenza opposta e ad impedire l'ulteriore protrarsi dell'attività illecita, senza mai eccedere, a dimostrazione della correttezza degli interventi" ha concluso il Colonnello Roberti.

01/11/2019 13:25
Elezioni regionali, Ciccioli si propone come candidato. Arrigoni avverte: "No a fughe in avanti"

Elezioni regionali, Ciccioli si propone come candidato. Arrigoni avverte: "No a fughe in avanti"

“I marchigiani hanno certamente voglia di cambiamento e rinnovamento, ma alle regionali del 2020 il centrodestra potrà vincere solo se sarà in grado di presentare ai cittadini una proposta di uomini e idee credibili per il territorio. Grazie alla strada indicata in tutto il Paese da Matteo Salvini, anche nelle Marche abbiamo la grande opportunità di interpretare il vento del cambiamento, ma nulla può essere dato per scontato e soprattutto non ci si può porre con l'arroganza di chi pensa di avere la vittoria in tasca”. Così il Senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche, interviene dopo le elezioni in Umbria e le dichiarazioni del portavoce marchigiano di Fratelli d'Italia Carlo Ciccioli, che ha proposto apertamente la sua candidatura. “Ritengo che sia sbagliato sia nei tempi e sia nei modi, oltre che decisamente inopportuno, parlare già di assessorati e intestarsi la guida della Regione”, continua Arrigoni. “Prima dobbiamo conquistare il consenso dei marchigiani, e lo si fa mettendo la politica al servizio del territorio e non il contrario. La Lega in questo senso rappresenta la principale forza di cambiamento nelle Marche come in Italia, così come dimostrato dalle elezioni europee e dalle ultime elezioni regionali dell'Umbria. Rinchiudere questo desiderio e mortificarlo con vecchie politiche spartitorie, come traspare dall'intervista di Carlo Ciccioli, significa non cogliere i segni del desiderio di voltare pagina”. “Il percorso che dobbiamo portare a maturazione non deve essere quello dei bilancini tra i partiti, ma occorre discutere sempre più approfonditamente sulle cose da fare per i cittadini marchigiani”, dichiara ancora il Senatore leghista. “In una logica unitaria di centrodestra occorre poi trovare le personalità che meglio sappiano interpretare i bisogni delle comunità, che in questo momento ci chiedono a gran voce politiche economiche di rilancio e di sostegno”. “Qualsiasi altra riflessione sulla giunta regionale – continua il Senatore Arrigoni – la coalizione la farà insieme, se davvero si vuole attuarla e rispettarla, e l'ultimo criterio che la Lega prenderà in considerazione sono proprio le autocandidature. Il nostro compito ora è quello di offrire ai marchigiani una proposta di governo alternativo, fornendo risposte concrete che possano contrastare la disastrosa eredità del PD e della sinistra, che ha messo al primo posto il partito e i propri amici, con logiche spartitorie e disinteressandosi dei cittadini”.

31/10/2019 18:22
La penna perfetta per l’ufficio e per la scuola: la guida all’acquisto

La penna perfetta per l’ufficio e per la scuola: la guida all’acquisto

Le penne sono oggi fra i prodotti più distribuiti come gadget aziendali e sono prodotti indispensabili che tutti abbiamo sia in ufficio, che in casa o nella borsa di scuola. Non di rado c’è chi ne ha anche più di uno sempre con sé: le tipologie sono diverse ed ognuna ha caratteristiche proprie. Cerchiamo di capire perché scegliere una determinata tipologia e come si distinguono i modelli di penne più diffusi. Caratteristiche della penna La prima cosa che distingue una penna da un’altra è il materiale, che è quello che ne dà l’esperienza tattile. Le penne più diffuse sono quelle in plastica, seguono quelle in metallo e in legno. I design sono diversi e possono cambiare la tipologia di impugnatura od essere semplicemente un fattore estetico. In questo senso non si può dire che una penna sia migliore di un’altra, quindi, la scelta fra un materiale o un altro sarà perlopiù motivata dalle preferenze personali. C’è ci vuole un’impugnatura più salda, dove c’è una parte in gomma che garantisce una presa salda; chi vuole un corpo più spesso, chi più sottile. In base alla scrittura di ognuno possono cambiare i dettagli di scelta della penna. In ogni caso, importante è valutare non solo il tipo di scrittura, ma anche quanto si scrive. Per la redazione di documenti lunghi ci vorrà un design performante così da non avere problemi alla mano con l’andare del tempo. Importante è anche la punta della penna che determina la precisione della scrittura, ma anche e soprattutto il livello di scivolamento della penna sul foglio. Di norma si distingue, quindi, fra penna stilografica, a gel, roller, a sfera. La punta è quella che distingue le varie categorie di penne. Le fasce di prezzo sono molto variabili in base al brand e alla qualità stessa della penna, nonché dell’inchiostro contenuto. Una buona penna può durare molto e dare ottime performance. Una cattiva penna non solo dà risultati insoddisfacenti, ma può anche macchiare sia il foglio che il luogo dove la si conserva. Penne di ogni tipo sia per l'ufficio che per la scuola di alta qualità a prezzi convenienti si possono comprare in e-commerce specializzati online. Tipologie di penne più diffuse Le tipologie di penne più commercializzate e diffuse al mondo sono sicuramente le penne a sfera, le penne gel, le penne roller, le penne stilografiche conosciamole. Le penne a sfera (o biro) contengono un inchiostro oleoso, medio denso che si scioglie con il calore generato dalla sfera in punta che rotola. La stessa è responsabile anche della distribuzione dell’inchiostro sul foglio che è maggiore in relazione a quanto lo scrittore preme sul foglio. L’asciugatura è rapida. Queste penne sono comode, immediate e perfette per l’uso comune e quotidiano. Le penne a gel garantiscono tratti precisi e sono così chiamate perché l’inchiostro dentro è a base di gel. Il colore è fluido e di norma bello brillante, anche se ha il difetto di asciugare rapidamente anche in punta. Questo significa che è indispensabile chiudere e tenere a temperatura ambiente le penne per evitare si danneggino in fretta. Lo stesso si può dire per le penne a stilo. Le penne roller sono la versione moderna della classica penna a sfera, con la differenza che il liquido contenuto non è denso ma fluido. In questo caso, quindi, la fuoriuscita di inchiostro è costante e buona anche se non si esercita grande pressione. Anche in questo caso, vista la presenza di inchiostro liquido, è importante mantenere la penna chiusa per farla durare. Infine, le penne stilografiche sono sicuramente ancora oggi fra le più diffuse. L’inchiostro liquido dà una distribuzione abbondante che va tuttavia resa omogenea da un uso capace della penna. Il tratto è particolare e si distingue rispetto a tutte le altre tipologie. L’inchiostro delle penne stilografiche, apportato da siringhe che si inseriscono del colore preferito nel retro ad ogni esaurimento dell’inchiostro, è molto fluido e ha bisogno di qualche secondo per asciugare bene sulla carta. Il problema delle stilografiche è la manutenzione di cui hanno bisogno, nonché di un uso costante per evitare il seccare dell’inchiostro.

31/10/2019 15:46
Ponte Ognissanti: si spende per viaggio, cibo e divertimenti. Polacco: "Località d'arte mete preferite"

Ponte Ognissanti: si spende per viaggio, cibo e divertimenti. Polacco: "Località d'arte mete preferite"

Sarà un Ponte di Ognissanti che al di là dei rilievi numerici, confermerà un trend positivo di crescente interesse per il territorio regionale. Lo rivela uno studio effettuato dall’Istituto ACS Marketing Solutions per Confcommercio-Federallberghi che considera il ponte alle porte un test importante per l’apertura della stagione invernale. Quest’anno a mettersi in viaggio sarà circa l’11% della popolazione ed il giro di affari subirà un calo del 7 per cento rispetto al 2018 anno nel quale il ponte è stato particolarmente incentivante dal momento che la festività del Primo Novembre cadeva nella giornata di giovedì. Va altresì considerato però che nella gran parte dei casi la rinuncia della vacanza è stata motivata da una scarsa liquidità (il 44,2% delle persone esaminate mentre il 26,7% non si concederà dei giorni fuori casa per motivi familiari ed il 35,6% andrà in vacanza in un altro periodo). “Le persone che hanno deciso di sfruttare il ponte di Ognissanti per una vacanza – commenta Massimiliano Polacco Direttore Confcommercio Marche e Segretario Confcommercio-Federalberghi Marche –, si orienteranno soprattutto nella scelta di località d’arte, quelle cioè dotate di un ricco patrimonio monumentale e culturale oltre ad un confermato interesse per il turismo legato all’ambiente. Nella valutazione complessiva è interessante notare come la percentuale delle spese legate al pernottamento sia al di sotto del 20 per cento, mentre a pesare maggiormente sul budget della vacanza sono le spese legate al viaggio ed al cibo. Sono dati da tener ben presenti per comprendere e sviluppare i ruoli in seno alla nostra filiera turistica”. Tra i vacanzieri, l’87,5% sceglierà di restare nel Belpaese mentre soltanto l’11,8% andrà all’estero (con prevalenza di scelta, il 73,5%, per le capitali europee). Chi rimarrà nei nostri luoghi sceglierà in primis le località d’arte (31,3%), la montagna (24,2%) e il mare (12,3%). A seguire si preferirà il lago (4,4%) e le località termali (3,6%). La casa di parenti e di amici sarà la scelta privilegiata per il 31,3% dei vacanzieri, a seguire l’albergo (23,3%) e, ben distanziati, il bed & breakfast (17,4%) e la casa di proprietà (10,8%). La durata media del soggiorno sarà di 3,3 notti trascorse fuori casa, contro le 3,6 del 2018 (quest’anno però, come già detto, ci sarà un giorno in meno di vacanza rispetto allo scorso anno). La spesa media, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui 333 euro a persona (312 euro in Italia e 536 all’estero). Un dato in lieve crescita (+2,1%) rispetto ai 326 euro del 2018 (il giro di affari complessivo si attesterà su circa 2,21 miliardi di euro con un -7,1% rispetto al 2018). Le spese di pernottamento incidono sul budget per il 19,4%, le spese di viaggio per il 26,5%, e quelle relative ai pasti per il 25,9%. Il capitolo più corposo della spesa (28,2%) riguarda le altre voci (lo shopping, i divertimenti, etc.), a conferma della capacità del turismo di ‘distribuire’ ricchezza sul territorio, ben oltre i confini classici del settore. “Il 59,8% degli intervistati – continua Polacco –, ha inoltre dichiarato di utilizzare i social media e la rete per decidere o quanto meno informarsi sull’offerta nelle diverse località, sui prezzi e sulle strutture di interesse. Un dato molto importante che ci conferma l’importanza di questi strumenti sempre più determinanti nello sviluppo dell’incoming nella nostra regione”. “Il Turismo si dimostra un settore trainante per l’economia regionale, un settore che anche in virtù del prestigiosissimo recente riconoscimento di Lonely Planet, per il quale facciamo un sentito plauso alla Regione Marche, ci auguriamo potrà trovare nel 2020 la sua definitiva consacrazione nelle politiche di sviluppo economico del territorio”.

31/10/2019 15:35
La diversità culturale e linguistica come ricchezza: Babbel mette in palio una borsa di studio di 1.500€

La diversità culturale e linguistica come ricchezza: Babbel mette in palio una borsa di studio di 1.500€

Lingue straniere, modi di dire e tradizioni. In Europa si contano ufficialmente 24 lingue diverse, che arrivano a 225 se si considerano anche dialetti e idiomi quasi in disuso. In occasione della Giornata Europea delle Lingue 2019 del 26 settembre, Babbel, il servizio digitale specializzato nell’apprendimento delle lingue, promuove l’importanza e i vantaggi della diversità linguistica. Per questo motivo mette in palio una borsa di studio del valore di 1.500 € destinata agli studenti universitari iscritti alle facoltà di Lingue, Traduzione e Interpretariato, Turismo, Lettere e Scienze della Comunicazione. L’obiettivo è quello di incentivare gli studenti ad esplorare un mondo fatto di usi e costumi diversi, vivendo la multiculturalità come una risorsa preziosa da sfruttare e utilizzare a proprio vantaggio. Se infatti oggi in Italia il 66% dei cittadini dichiara di parlare almeno una lingua straniera, in Europa esistono realtà d’eccellenza come Svezia (97%), Lettonia, Danimarca e Lituania (96%). Questi dati dimostrano come ci siano ancora molte possibilità di sviluppo e crescita per favorire e accrescere la conoscenza linguistica e culturale. Gli studenti meritevoli che vogliono partecipare alla selezione per la borsa di studio del valore di 1.500 euro avranno la possibilità di inviare la propria candidatura entro il 15/11/2019 all’indirizzo scholarship@babbel.com. Una parte della candidatura prevede una tesina su come promuovere la cultura europea e l’importanza delle lingue. Il regolamento completo è disponibile all’indirizzo https://it.babbel.com/borsa-di-studio-babbel

31/10/2019 11:55
Anas, 15 milioni di euro per i lavori di manutenzione delle strade marchigiane

Anas, 15 milioni di euro per i lavori di manutenzione delle strade marchigiane

Anas (Gruppo FS italiane) ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’esito di tre gare d’appalto del valore complessivo di 15 milioni di euro per lavori di manutenzione programmata su tutte le strade statali nelle Marche. Gli appalti, da 5 milioni ciascuno, riguardano in particolare il risanamento della pavimentazione e il rifacimento della segnaletica orizzontale. Gli investimenti rientrano nel piano #bastabuche, avviato da Anas nel dicembre del 2015 e giunto a un investimento complessivo di oltre 2 miliardi di euro sulla rete stradale di competenza nel territorio nazionale. L’affidamento è attivato mediante la procedura di Accordo Quadro di durata quadriennale, che garantisce la possibilità di programmare ed eseguire i lavori con tempestività nel momento in cui si manifesta il bisogno, senza dover espletare una nuova gara di appalto, consentendo quindi risparmio di tempo e maggiore efficienza. Le imprese aggiudicatarie sono risultate: “CO.BIT. Srl” con sede in provincia di Foggia, “Francucci Srl” con sede in provincia di Macerata e “Angelo de Cesaris Srl” con sede in provincia di Chieti.

31/10/2019 10:22
Al via il restauro della volta della Santa Casa di Loreto

Al via il restauro della volta della Santa Casa di Loreto

Da martedì 29 ottobre sono iniziati, all’interno della Santa Casa di Loreto, i lavori di restauro conservativo della volta a botte, dell’arco e della volta a cassettoni dell’altare sopra il cornicione.  Avviati ieri, saranno terminati entro l’8 dicembre prossimo, quando avrà inizio il Giubileo Lauretano con l’apertura della Porta Santa nella Basilica di Loreto alla presenza di S. Em. Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano. I lavori sono affidati al restauratore bergamasco Carlo Novali. Il restauro si è reso possibile grazie al prezioso intervento del Pio Sodalizio dei Piceni. “Sono grato al Pio Sodalizio e al suo Presidente - ha detto l’Arcivescovo Delegato Pontificio, Mons. Fabio Dal Cin - per il mecenatismo dimostrato in quest’occasione. Non è che una ulteriore conferma dello stretto vincolo che lega fin dalla sua costituzione il Pio Sodalizio e alla Santa Casa di Loreto”. I lavori non procureranno nessun impedimento per la celebrazione della Messa e per l'accesso ai pellegrini.   

30/10/2019 15:10
Terremoto, Patassini (Lega): "Scandaloso 'no' del Mise alla riapertura delle domande di sospensione delle tasse"

Terremoto, Patassini (Lega): "Scandaloso 'no' del Mise alla riapertura delle domande di sospensione delle tasse"

“Oggi in commissione Attività produttive il ministero dello Sviluppo economico, a trazione Cinque Stelle, ha dato l'ennesima scandalosa dimostrazione di accanimento sulle imprese e sui territori colpiti dal sisma del Centro italia del 2016". Lo dichiara il deputato marchigiano della Lega e componente della Commissione Attività produttive della Camera Tullio Patassini all'agenzia di stampa Lapresse.  Il deputato treiese ha espresso tutto il suo rammarico per la mancata concessione della riapertura delle domande di sospensione delle tasse: "Abbiamo chiesto la riapertura dei termini per la presentazione delle domande per l'accesso alle agevolazioni fiscali previste dalla legge di Bilancio 2019, dove, per il forte impegno della Lega, è stata approvata la sospensione delle imposte per il 2019 e il 2020 sia per le imprese esistenti sia per quelle nate nel 2019. Il Mise aveva fissato il termine della presentazione delle domande al 18 luglio: la Lega ha chiesto una riapertura dei termini, ma questa richiesta di buonsenso è stata respinta con decisione dal sottosegretario del Mise. "È evidente che al governo giallorosso non interessi minimamente la ripresa dei territori di 138 comuni tra Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo, ancora in ginocchio dopo il sisma. La Lega continua ad essere a fianco delle imprese dei territori martoriati: solo dalla ripresa dell'attività e quindi dell'occupazione passa la rinascita dei centri, gravemente danneggiati” conclude Patassini nell'intervista a Lapresse. 

30/10/2019 13:10
Arrivano i temporali e scendono le temperature: allerta gialla della Protezione Civile delle Marche

Arrivano i temporali e scendono le temperature: allerta gialla della Protezione Civile delle Marche

Arriva a farsi sentire l'autunno nelle Marche, già dalla giornata di domani, con un ponte di Ognissanti che si prospetta all'insegna del maltempo e con temperature in calo. ll servizio della Protezione Civile delle Marche ha infatti diramato un'allerta gialla per domani, mercoledì 30 ottobre. L'avviso è valido per 24 ore dalla mezzanotte di oggi e annuncia l'arrivo di temporali, che localmente potranno essere anche di un certa intensità, nelle zone costiere delle province di Ancona e Pesaro e sul versante nord del maceratese.Le temperature sono previste in sensibile calo praticamente ovunque, mentre è possibile la formazione di nebbia. Anche nel fine settimana la situazione di instabilità continuerà ad interessare la nostra Regione.

29/10/2019 18:40
Sma-Auchan, 160 posti a rischio nel Maceratese: mercoledì protesta regionale

Sma-Auchan, 160 posti a rischio nel Maceratese: mercoledì protesta regionale

A sostegno dello sciopero indetto dalle Federazioni nazionali di categoria per il prossimo 30 ottobre, anche i lavoratori della provincia di Macerata parteciperanno al presidio regionale ad Ancona, davani alla sede dell’Auchan (via Scataglini n. 6) dalle ore 9 alle 12, dove confluiranno tutti i lavoratori della rete vendita, del deposito e della sede amministrativa di Sma mentre una rappresentanza di lavoratori porterà le ragioni della protesta sotto il Mise a Roma, dove avrà luogo l’incontro tra OO.SS. e i vertici Conad Bdc, dopo una serie infruttuosa di incontri in sede sindacale in cui l’azienda ha mantenuto un atteggiamento di chiusura rispetto alle richieste di tutela occupazionale di tutta la rete vendita nazionale che conta 18mila dipendenti. "Puntiamo il dito contro la mancanza di garanzie sulle tutele occupazionali e rivendichiamo certezze per il futuro di tutti i lavoratori - spiegano i sindacati -: nella nostra provincia ad oggi è previsto il passaggio alla nuova insegna Conad del solo punto vendita di Sambucheto, lasciando nell’incertezza i circa 160 occupati nei quattro punti vendita (Piediripa, Tolentino, Montecassiano e Recanati) a cui si aggiungono altri lavoratori coinvolti negli appalti e nell’indotto del sistema Sma. La nostra provincia, già ferita dalla crisi economica e dal sisma rischia di pagare un prezzo che non può permettersi - proseguono i sindacati -. Per queste ragioni, il 30 saremo presenti sia con un presidio nazionale a Roma sotto il Mise che con un presidio regionale davanti all’Auchan di Ancona dove chiederemo alla società Bdc/Conad, che ha acquisito tutta le rete Sma/Aucean, un quadro chiaro della cessione dei punti vendita che sarà operata da qui in futuro oltre che le garanzie occupazionali per tutti i lavoratori."

28/10/2019 19:22
"Il Silenzio" di Augusto Fulgenzi: oltre cento fotografie per non dimenticare

"Il Silenzio" di Augusto Fulgenzi: oltre cento fotografie per non dimenticare

"È quello che ancora oggi accompagna con soggezione queste foto, testimonianza di una triste e dolorosa calamità e della improvvisa scomparsa delle nostre radici". Il fotografo di Pieve Torina Augusto Fulgenzi ha scelto "Il Silenzio" per titolare il Calendario 2020 che ha realizzato in occasione dei tre anni dal sisma che ha colpito il centro Italia. "Un modo per dare voce alla situazione attuale nella quale ci troviamo dopo che sono già passati ben tre anni" ha spiegato Fulgenzi. Pieve Torina, Muccia, Visso, Castelsantangelo sul Nera, Camerino, Ussita, Montecavallo, Pievebovigliana, San Severino, Tolentino, Castelluccio. Oltre un centinaio le foto scattate e raccolte in questo viaggio fotografico tra i luoghi maggiormente colpiti. 400 copie che Augusto ha deciso, grazie ai tantissimi sponsor, di regalare agli amici per non dimenticare e non spegnere i riflettori su quei drammatici momenti e soprattutto sul fatto che oggi è ancora tutto fermo. Dai danni immediatamente successivi al sisma, al momento dell'emergenza, passando per la ricostruzione e le recenti inaugurazioni che hanno riguardando principalmente i plessi scolastici delle zone colpite dal sisma: un viaggio fotografico che l'artista Augusto Fulgenzi ha deciso di regalare ai suoi concittadini e al suo territorio. Fulgenzi ha voluto omaggiare anche la Redazione di Picchio News con una copia del suo lavoro.  

28/10/2019 16:50
Poste Italiane incontra 4 mila sindaci: i numeri nella provincia di Macerata

Poste Italiane incontra 4 mila sindaci: i numeri nella provincia di Macerata

Poste Italiane ha riunito oggi a Roma i Sindaci dei piccoli Comuni d’Italia per annunciare l’introduzione di nuovi servizi dedicati alle realtà locali con meno di 5.000 abitanti e rinnovare, a distanza di un anno dal loro primo incontro, il dialogo diretto e permanente sulle esigenze specifiche del territorio. Dimostrazione tangibile di come l’azienda sia la rete più capillare d’Italia per collegare il territorio alle istituzioni e ai servizi centrali del Paese. All’incontro, svolto alla presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, il Ministro della Cultura Dario Franceschini, il Ministro dell’Innovazione Paola Pisano, il Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano e il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, e promosso in collaborazione con ANCI e UNCEM, hanno partecipato oltre 4.000 Sindaci, ai quali il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto pervenire un messaggio di saluto. “Poste Italiane - ha detto l’AD Matteo Del Fante - ha realizzato gli impegni assunti nel 2018 con i piccoli Comuni grazie alla dedizione delle persone che lavorano in azienda e alla proficua collaborazione instaurata con il territorio e con le istituzioni locali. Siamo consapevoli dell’importanza strategica della presenza capillare di Poste e della nostra capacità di collegare i territori alle istituzioni e ai servizi erogati centralmente: la nostra azienda accorcia le distanze, agevola le relazioni, direi che è una sorta di intermediario tra le diverse aree del Paese.  E’ giunto ora il momento di compiere una nuova tappa, arricchendo le iniziative realizzate e confidando nel fatto che i progressi conseguiti costituiscono una testimonianza della comune capacità di lavorare al servizio dell’Italia, favorendone lo sviluppo, la coesione sociale e territoriale”.  Del Fante ha illustrato gli obiettivi del nuovo piano di Poste Italiane per i piccoli Comuni, che comprende tra l’altro: l’avvio di programmi di educazione finanziaria e digitale; POS gratuiti ai Comuni per i servizi di pagamento digitale; l’uso di mezzi “green” per il recapito della posta; l’installazione di locker nei Comuni privi di ufficio postale, per semplificare le operazioni di consegna dei pacchi e il pagamento dei bollettini; l’installazione di cassette postali smart a tecnologia digitale; l’attivazione di servizi di informazione per i cittadini; la realizzazione di nuovi eventi filatelici per meglio valorizzare le tradizioni e le realtà del territorio. I NUMERI DI POSTE ITALIANE NELLA PROVINCIA DI MACERATA NEL DETTAGLIO  Piccoli Comuni Rappresentati Macerata: 37  Apiro, Appignano, Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Colmurano, Esanatoglia, Fiastra, Fiuminata, Gagliole, Loro Piceno, Mogliano, Monte Cavallo, Monte San Martino, Montefano, Montelupone, Muccia, Penna San Giovanni, Petriolo, Pieve Torina, Pioraco, Poggio San Vicino, Ripe San Ginesio, San Ginesio, Sant'Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Urbisaglia, Ussita, Valfornace, Visso. Interventi realizzati fino a questo momento in Piccoli Comuni Macerata: 2 postamat, 42 uffici postali con wifi gratuito, 1 barriera architettonica abbattuta (Belforte), 33 cassette rosse cambiate per decoro urbano, 1 ufficio postale turistico potenziato (Fiastra)  

28/10/2019 16:14
Rinnovata la Giunta di Confprofessioni Marche: riconfermato presidente Gianni Giacobelli

Rinnovata la Giunta di Confprofessioni Marche: riconfermato presidente Gianni Giacobelli

Il Consiglio regionale di Confprofessioni Marche si è riunito per eleggere la nuova Giunta della delegazione regionale per il quadriennio 2019-2023. Riconfermato nella carica di presidente Gianni Giacobelli (Associazione nazionale consulenti del lavoro - Ancl) che guiderà l’esecutivo marchigiano della Confederazione italiana delle libere professioni insieme a: Aldemiro Andreoni (Associazione nazionale dentisti italiani - Andi) col ruolo di vicepresidente; Corrado Carotti (Associazione nazionale medici veterinari italiani - Anmvi); Piergiorgio Morganti (Associazione dei dottori commercialisti e degli esperti contabili - Adc); Danilo Musso (Associazione psicologi liberi professionisti - Plp); Andrea Scoccianti (Federnotai); Marco Telarucci (Associazione nazionale commercialisti - Anc); Aldo Tiberi (Federazione italiana medici di medicina generale - Fimmg); Ruggero Ruggieri (Sindacato nazionale di architetti ed ingegneri liberi professionisti - Inarsind); e Ambra Fenni (Associazione dei dottori commercialisti e degli esperti contabili - Adc), nominata revisore dei conti. “Alla vigilia dell'auspicata approvazione della legge regionale sull'equo compenso – dichiara il presidente di Confprofessioni Marche Gianni Giacobelli –, siamo pronti ad affrontare per il prossimo quadriennio nuove e importanti sfide a sostegno dei professionisti marchigiani. La nostra attività sarà particolarmente rivolta alla promozione e alla valorizzazione delle attività professionali, e al riconoscimento del nostro ruolo propulsivo per lo sviluppo economico e sociale del territorio”.

28/10/2019 12:18
Per cosa paghi veramente quando acquisti una consulenza Seo?

Per cosa paghi veramente quando acquisti una consulenza Seo?

Da qualche tempo, la SEO è diventata un elemento necessario di ogni strategia di digital marketing per aziende che intendono perseguire i propri obiettivi di business online: questo perché la ricerca organica rappresenta una fonte di traffico ‘gratuita’ e fondamentale per i risultati di un’attività che punti a performare sul web. Di tutte le ricerche effettuate globalmente online, circa l’80% degli utenti si concentra attorno ai risultati organici (per intenderci, tutti quei risultati che non sono frutto di campagne pubblicitarie, per cui l’inserzionista ha quindi pagato per posizione e visibilità). I costi da sostenere per questo genere di pubblicità sono piuttosto elevati, soprattutto se il settore dell’inserzionista è ad alta competitività: la SEO quindi si configura come una branca della strategia di web marketing il cui fine è dare visibilità al proprio sito tramite il posizionamento dello stesso sui motori di ricerca. Al contrario, i costi degli interventi SEO possono essere generalmente più bassi dei budget necessari per campagne ads efficaci, ma il loro orizzonte temporale è molto più ampio: questo perché a differenza di altre attività, l’ottimizzazione SEO deve essere continuativa, in quanto Google premia la costante evoluzione del sito e l’impegno nel proporre contenuti di qualità. Soprattutto per le realtà di piccole/medie dimensioni, che si approcciano al web senza le risorse e le competenze necessarie a improntare una strategia di digital marketing efficace, questo si traduce in una presenza web improvvisata: risultati scarsi se non nulli e   spreco di risorse. Per loro natura, gli interventi lato SEO riguardano un ventaglio di aspetti di ottimizzazione relativamente ampio, e la maggior parte di essi si può agilmente apprendere online: per questa ragione, gli imprenditori tentati dai benefici della SEO, di cui hanno letto qualche guida online, si sono cimentati subito a integrarne i meccanismi, con risultati variabili. Del resto, praticamente ogni aspetto dello scibile umano è apprendibile online: quindi perché dovrei pagare per un consulente SEO? Beh, lascia che te lo spieghi: prima di tutto, oltre al servizio, di cui parleremo estensivamente più avanti, il core di ogni consulenza SEO è l’expertise, ovvero la conoscenza dei metodi e delle pratiche SEO, ma soprattutto dell’ambiente digitale in cui questi meccanismi hanno effetto. Oltre al mero intervento di ottimizzazione SEO, quindi, staresti pagando le competenze acquisite in anni di lavoro e di pratica, di errori, studio e aggiornamento della materia: questo ovviamente permette al cliente di contrarre i tempi necessari per permettere al business di entrare a pieno regime, riducendo i mancati ricavi provenienti da una organizzazione SEO fai da te. Il consulente SEO è prima di tutto un esperto di digital marketing: sebbene la SEO costruisca una branca di tutte le strategie digital possibili, il ruolo del consulente è quello di trovare una quadra tra gli obiettivi di medio e lungo periodo, strategia di digital marketing improntata dal cliente e le azioni da porre in essere per raggiungere gli obiettivi prefissati. Come ti ho anticipato precedentemente, i costi delle consulenze SEO (solitamente a progetto, se il cliente non necessita di una consulenza on the spot) sono scalabili, improntanti sulla suddivisione dei budget mensili operativi e solitamente più bassi dei preventivi di un’agenzia SEO, che si trova a sostenere costi organizzativi maggiori. Come qualsiasi altro investimento, una consulenza SEO dovrebbe essere considerata in modo strategico come un’opportunità per il miglioramento del business per gli anni a venire: La SEO inoltre perdura nel tempo, come il moto di un volano, questo migliora ulteriormente la resa economica di investimenti nella SEO. Quindi, cosa può fare per te un consulente SEO? I servizi SEO possono comprendere un ampio raggio di analisi e attività atte a migliorare la visibilità del sito web lavorando su più fronti, puntando a migliorare popolarità e qualità percepita dal motore di ricerca Google (e dai suoi utenti). Investendo quindi in una consulenza SEO, l’obiettivo finale è quello di aumentare il traffico sul sito, il posizionamento sui motori di ricerca e i contatti ricevuti (quindi richieste di preventivo, iscrizioni alla newsletter, conversioni e vendite). Il primo, fondamentale passo di ogni consulenza SEO che si rispetti è la diagnosi delle criticità del sito: purtroppo non esiste una formula magica che garantisca risultati sul web,  per questa ragione è di vitale importanza che le azioni poste in essere per incrementare la popolarità del sito siano basate sull’analisi dei dati. Il consulente quindi compie un’audit SEO del sito del cliente, il cui obiettivo, oltre a evidenziare i volumi del traffico, è mettere in luce quelli che sono gli aspetti che ostacolano, ad esempio, l’indicizzazione delle pagine e il loro posizionamento. Nel caso il cliente non abbia già un sito per i propri prodotti, il consulente SEO può impostare una strategia di posizionamento già dalle basi, accorciando i tempi di inattività e riducendo gli errori in corso d’opera. La strategia di posizionamento si basa principalmente sulle parole chiave utilizzate per permettere agli utenti di trovare agilmente i prodotti in vendita del cliente: proprio per questo un buon consulente SEO dovrebbe effettuare keyword research che mettano in luce le parole comunemente più utilizzate dai visitatori (e dai competitor) per ricercare prodotti simili. Dallo studio dei concorrenti infatti provengono importanti suggerimenti su quali siano i loro punti di forza: rivolgendosi allo stesso target di riferimento, sono fonte di dati che non si possono trascurare e che vengono computati nella fase di analisi dei competitors. Una volta identificate le criticità e le zone di intervento, il consulente SEO procede a impostare l’ottimizzazione del sito: questa fase comprende un range piuttosto eterogeneo di operazioni, che vanno dal miglioramento dei contenuti del sito (quindi l’impostazione di strategie di content marketing e la realizzazione di piani editoriali) e dell’internal linking delle pagine, fino alle operazione di ottimizzazione off-site, che comprendono azioni di link building (vitali per aumentare l’autorevolezza del sito presso Google) e le attività di guest posting / Digital PR, atte alla promozione del sito. Le implementazioni e i loro effetti vengono poi monitorati tramite strumenti di analisi, i quali poi concorrono a fornire report mensili il cui obiettivo è quello di evidenziare i risultati e la corretta aderenza della strategia adottata agli obiettivi di business del cliente. Come scelgo il consulente SEO che fa per me? Il primo consiglio che posso darti è quello di chiedere: chiedi un preventivo, sottoponi in maniera chiara le tue esigenze e le necessità operative del tuo business. Il consulente SEO che stai cercando deve essere in grado di affiancarti e di rispondere ai tuoi bisogni: ✓ vuoi creare brand awareness intorno al tuo marchio e aumentare la reputazione del sito? ✓ Hai bisogno di assistenza nel tuo progetto di internazionalizzazione del sito? ✓ Vuoi migliorare il posizionamento e il traffico del sito senza rischiare penalizzazioni? Il consulente SEO ideale opera seguendo le linee guida di Google Webmaster, in questo modo avrai la garanzia che il tuo sito non subito penalizzazioni a causa di pratiche SEO ritenute ‘scorrette’ dai motori di ricerca. Un’esperto SEO degno di questo nome deve fornirti assistenza professionale ed efficace: credimi, non vuoi affidare qualcosa di così importante come la tua strategia di web marketing a qualcuno di cui non ti fidi a sufficienza; ogni sito e ogni settore ha infatti esigenze specifiche, e per questa ragione necessitano di soluzioni ad-hoc, pensate specificatamente per l’ambiente in cui operano e con i budget che hanno a disposizione. La rete è uno strumento molto potente e da cui scaturiscono molte opportunità (per chi riesce e sa coglierle): per ottenere risultati tangibili sono necessari lo studio e la specializzatone sulle dinamiche liquide del web, tutte cose che richiedono pratica e  preparazione. Forse è davvero il caso che ti cerchi un buon consulente SEO.

28/10/2019 11:57
Tragico schianto tra autobus e moto: muore un centauro (FOTO)

Tragico schianto tra autobus e moto: muore un centauro (FOTO)

Il tragico incidente si è verificato, intorno alle 14, a Piane di Rapagnano vicino alla zona industriale, nel territorio della provincia di Fermi. Il sinistro ha visto coinvolti tre mezzi. Secondo una prima ricostruzione fatta dalla Polizia Stradale, il pullman, con alcuni passeggeri a bordo, viaggiava in direzione Magliano di Tenna, mentre un'auto procedeva in direzione Campiglione di Fermo. La vettura, guidata da un uomo di circa 70 anni, per cause in fase di accertamento, ha urtato prima un palo per poi andarsi scontrare con l’autobus. La forza d'urto ha fatto esplodere il serbatoio frontale del pullman causandone un principio d'incendio e carambolandolo verso la carreggiata opposta, nella quale viaggiava in direzione mare la moto, con in sella un uomo di 58 anni, il cui schianto con l'autobus si è rivelato fatale. L'uomo, infatti, Pierluigi Cesari residente a Falerone, è deceduto sul colpo. Si sono rivelati vani i soccorsi da parte dei sanitari immediatamente intervenuti. La strada è stata chiusa al traffico per circa un'ora per consentire i soccorsi. Sul posto, oltre al 118, la Polizia Stradale, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri. Il conducente dell'auto è rimasto ferito nell'incidente ed è stato trasferito all'ospedale di Fermo. Le sue condizioni non sarebbero gravi. Praticamente illesi i passeggeri del bus e l'autista, apparso sotto shock per quanto accaduto.    

26/10/2019 15:59
"Terre in Moto Marche" dà il benvenuto al premier Conte: "3 anni di nulla e macerie" (FOTO)

"Terre in Moto Marche" dà il benvenuto al premier Conte: "3 anni di nulla e macerie" (FOTO)

Il 26 ottobre è un giorno simbolico per chi ha vissuto sulla propria pelle il sisma 2016/2017 perché proprio oggi, tre anni fa, fortissime scosse colpirono l’Appennino. Oggi il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà ad Ancona e questa notte "Terre in Moto Marche" ha voluto dargli il benvenuto affiggendo dei messaggi chiari, nel capoluogo come in altri comuni dell’Appennino, in cui si certifica - anzi si autocertifica – lo stato delle cose nel cratere: "Autocertifico: 3 anni di nulla e macerie, 4 governi: sappiamo chi è Stato" (vedi foto sotto).  "D’altra parte nel recente (ennesimo) Decreto Sisma varato proprio in settimana è stato introdotto lo strumento dell’autocertificazione. Noi non abbiamo voluto perdere tempo e abbiamo utilizzato immediatamente questa utile semplificazione per dire alcune cose" sottolineano i rappresentanti della rete "Terre in Moto Marche". Nata nel territorio colpito dal sisma 2016/2017, la rete "Terre in Moto Marche" è intervenuta negli ultimi tre anni - congiuntamente ad altre associazioni, comitati e singoli - in merito alle problematiche relative alla gestione paradossale del post-terremoto, alla ricostruzione assente e ai molti tentativi speculativi tutt’ora in corso di progettazione. In merito al recente decreto legge sul sisma promulgato il 24 ottobre scorso, i rappresentanti di "Terre in Moto Marche" dichiarano che: "È inammissibile lo stato in cui versa il territorio. I quattro governi che si sono succeduti fino ad ora (e tutti i partiti politici che ne hanno fatto parte) hanno creato una serie di strumenti completamente inadatti alla gestione della situazione. Non accettiamo che a fronte della ricostruzione assente vengano avallati, progettati, realizzati, interventi speculativi che danneggiano ulteriormente il territorio già in ginocchio. I terremotati non possono essere usati solo come strumento di campagna elettorale o come termine di paragone per speculazioni politiche al fine di attaccare altre fasce più deboli della popolazione. Non accettiamo l’applicazione delle Leggi Sicurezza (votate anche da parte dell’attuale maggioranza e tutt’ora in vigore) che colpiscono proprio chi vorrebbe far valere i propri diritti protestando legittimamente contro lo stato in cui versa il territorio. L’ennesima proroga dello stato di emergenza certifica il fallimento di quanto fatto fino ad ora".

26/10/2019 11:26
Dopo 28 anni in ospedale il Dottor Gabriele Parigi va in pensione

Dopo 28 anni in ospedale il Dottor Gabriele Parigi va in pensione

Il 30 settembre il Dottor Parigi ha timbrato il suo ultimo cartellino dopo 28 anni di servizio nell’ Area Vasta 4 dell'Unità operativa semplice di riabilitazione di Fermo. Un lungo percorso quello del Dottor Gabriele Parigi, prima come dirigente medico di primo livello ed infine, nell’ ultimo anno e mezzo, come Primario facente funzione nell’ospedale di Fermo. Specialista in ortopedia, fisioterapia e osteopatia medica ha iniziato a prestare servizio nelle aree più disparate del territorio occupandosi di consulenze, visite e di terapia riabilitativa sia nelle strutture residenziali sia a domicilio. Molte importanti collaborazioni arricchiscono il suo iter professionale, come quella con UMEE (Unità Multidisciplinare Età Evolutiva) e con UMEA (Unità Multidisciplinare per l’Età Adulta) unità che hanno compiti di informazione, prevenzione, diagnosi, riabilitazione di persone adulte in condizioni di difficoltà, menomazione o disabilità. Per quanto riguarda l'età evolutiva, tra le altre cose, si è anche occupato dei molteplici dismorfismi nei bambini in fase di crescita e soprattutto per quanto riguarda gravi patologie della colonna vertebrale avvalendosi della collaborazione del direttore del centro Don Gnocchi di Firenze, amico fidato e stretto collaboratore di lunga data. Ha svolto attività ambulatoriali come la terapia del dolore con infiltrazioni periarticolari, mesoterapia ed ossigeno ozono terapia, mettendo sempre al primo posto il paziente, sapendolo ascoltare e rendendolo sempre consapevole, senza far mai mancare empatia e disponibilità. La sua professionalità è conosciuta anche a Civitanova Marche, città dove risiede, per aver lavorato 5 anni nel reparto di chirurgia generale come assistente medico dell'allora primario Professor Bono. Insomma un curriculum molto importante arricchito da altre esperienze fatte in diverse strutture della regione ed anche in altri ambiti, ha infatti insegnato la sua prima specialità, l’ortopedia, nella scuola per infermieri. Questa sera festeggerà con un ulteriore elogio alla sua onorata carriera insieme ad amici e colleghi nella sua città, Civitanova Marche.

25/10/2019 09:33
Dossier immigrazione, nel 2018 nelle Marche i cittadini stranieri erano il 9% della popolazione

Dossier immigrazione, nel 2018 nelle Marche i cittadini stranieri erano il 9% della popolazione

Nelle Marche a fine 2018 i cittadini stranieri erano il 9% della popolazione regionale, 891 in più ma incidenza dovuta al calo dei residenti in regione. Resta l’Europa il principale continente di provenienza con il 53,7%. Sono i dati del Dossier Statistico Immigrazione 2019 a cura di Idos presentato oggi in Regione.Alla fine del 2018 gli immigrati nelle Marche erano il 9% della popolazione regionale: 136.936 cittadini. Tra il 2017 e il 2018 gli stranieri residenti nelle Marche sono aumentati di 891 unità: da 136.045 a 136.936. Le donne costituiscono il 54,2% del totale e a fine 2018 i titolari di permesso di soggiorno erano 108.938. L’incidenza degli stranieri sulla popolazione regionale è tornata leggermente a crescere, attestandosi al 9,0%. Nel 2016 e nel 2017 era diminuita di poco, calando all’8,9% rispetto al trend del 2013-2014, anni in cui aveva raggiunto il suo valore di picco, pari al 9,4%. Tuttavia, l’aumento dell’incidenza è dipeso anche dall’andamento negativo della popolazione totale marchigiana, che pur restando sempre oltre il milione e mezzo di abitanti, è diminuita nell’ultimo anno di 6.482 residenti.Questi i dati salienti per la nostra regione contenuti nel Dossier Statistico Immigrazione 2019 redatto da Idos, cooperativa di ricerca e studi sull’immigrazione e presentato oggi nel convegno organizzato dalla stessa Idos e dalla Regione Marche e patrocinato dall’Ordine degli Assistenti Sociali delle Marche. I dati sono stati illustrati dal referente Idos per le Marche, Vittorio Lannutti che si è soffermato su come si caratterizza l’immigrazione nelle Marche.La presentazione, che ha riguardato anche la situazione nazionale, è stata introdotta dal dirigente del Servizio Politiche sociali della Regione Marche Giovanni Santarelli che ha sottolineato come vi siano da più parti sollecitazioni a tenere conto della modifica del quadro demografico regionale, soprattutto in relazione agli aspetti dell’inclusione e del lavoro. "Occorre ripensare le politiche di welfare - ha sottolineato - anche alla luce di questo fenomeno complesso, progettare interventi per adattarsi a mutate caratteristiche e studiare modelli di riferimento in rapporto all’associazionismo che cura specifiche progettualità. Il Dossier è uno strumento utilissimo che ci offre ulteriori elementi per orientare le strategie e che soprattutto ci pone di fronte ad un dato vero, reale, non verosimile ma aderente alla realtà. Noi manteniamo un approccio istituzionale e non emergenziale per tradurre questi elementi in opportunità e sviluppo, non per bloccare o difenderci.” Il presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, Antonio Mastrovincenzo ha messo in evidenza due aspetti, uno negativo in materia di lavoro e occupazione dove si rileva che rispetto ai marchigiani la percentuale di disoccupati stranieri è doppia: un tasso del 14,4% rispetto al 7,7% dei marchigiani, così come vi è un fenomeno di bassa retribuzione in media per gli stranieri e di sfruttamento lavorativo che “deve far riflettere”. L’aspetto positivo è invece l’aumento delle imprese create da stranieri e che è aumentato il tasso di inclusione sociale. Mastrovincenzo ha poi ricordato i progetti e le azioni che il Consiglio regionale ha seguito in questi anni sul problema dell’inclusione sociale, a cominciare dalla Giornata della Pace dedicata al tema dell’immigrazione, le iniziative con le scuole e il Protocollo sull’educazione globale che ha come obiettivo l’organizzazione di iniziative qualificanti in prospettiva di crescita socio culturale e di sviluppo sostenibile. "Compito del Consiglio - ha concluso - è favorire l’educazione dei cittadini verso nuove forme di convivenza civile, di pace e di intercultura. Per questo uno degli obiettivi di fine legislatura sarà arrivare ad un provvedimento legislativo che racchiuda questi principi cardine.”“La situazione nelle Marche non si può dire allarmante ma anzi virtuosa - ha evidenziato il Garante dei diritti alla Persona, Andrea Nobili – quasi un modello marchigiano nel contrasto alla discriminazione, grazie a una rete di collaborazione tra Garante e Regione che ci permette di intervenire concretamente in questo senso. E questo Dossier è uno strumento prezioso che ci permette una lettura in controluce di un fenomeno molto complesso che non va mai banalizzato.”Confermati anche nel 2018 i Paesi di provenienza dei cittadini stranieri nelle Marche: il principale continente di origine tra i residenti stranieri resta l’Europa, con un’incidenza del 53,7% sul totale (-0,7% rispetto al 2017) e una consolidata prevalenza di romeni, che incidono per il 19,1%, un terzo dei quali vive in provincia di Ancona; seguono gli albanesi (circa 16mila residenti) con una quota sul totale dell’11,6%, i quali sono presenti in maggior numero nelle province di Ancona e Pesaro Urbino. L’Asia è al secondo posto dopo l’Europa con il 20,9% (+0,6% sul 2017), rappresentata in primo luogo dai cinesi, che incidono sul totale per il 6,9% e si concentrano soprattutto nel fermano. L’Africa, al terzo posto, incide per il 19,9%, con una prevalenza di marocchini (7,8%), presenti soprattutto nel pesarese, seguiti dai nigeriani (3,0%), che risiedono soprattutto nell’anconetano. Dal continente americano proviene il 5,5% dei residenti stranieri, gran parte dei quali di origine peruviana, che per oltre la metà vive in provincia di Ancona. Edoardo Barberis, professore dell’Università Carlo Bo di Urbino ha presentato i dati sulla situazione dell’immigrazione in Italia che sostanzialmente rispecchia quella regionale.In Italia la popolazione straniera non è in espansione e anche nel 2018 è cresciuta fisiologicamente di appena il 2,2%, arrivando a 5.255.50 residenti a fine anno pari all’8,7% di tutti gli abitanti nel Paese. Rispetto all’anno precedente, l’aumento netto di 111.000 presenze è stato in gran parte dovuto ai 65.400 bambini nati nel corso del 2018 da coppie straniere già presenti in Italia, i quali non sono quindi “immigrati”. Il loro numero, peraltro, continua a calare insieme a quello delle nuove nascite nel loro complesso (439.700 nel 2018, il picco più basso registrato da anni), sulle quali incidono per poco più di un settimo (14,9%). Le prime cinque collettività in termini numerici sono Romania, Albania, Marocco, Cina e Ucraina.Sono intervenuti anche Marzia Lorenzetti, presidente dell’Ordine Assistenti sociali Marche, Clemente Di Nuzzo, vice-prefetto di Ancona, Barbara Paolinelli, Responsabile U.O.SIPROIMI /ex SPRAR Asp ambito 9, con  un intervento tecnico sul ruolo dell’assistente sociale nell’accoglienza dei migranti, Emanuele Feduzzi, sindaco di Fermignano e Filippo Gasperi, sindaco di Gradara, hanno presentato la Carta dei Sindaci sull’Inclusione sociale nell’Area Euro-Mediterranea.Il rappresentante regionale dell’associazione Avvocato di Strada, Daniele Valeri ha parlato dal punto di vista legale delle conseguenze dei Decreti Salvini. Valeri ha rimarcato che i diversi orientamenti giurisprudenziali e le interpretazioni opposte intercorse dopo i decreti Salvini in materia di permessi di soggiorno per motivi umanitari ( oggetto dei decreti) hanno generato una incertezza del diritto basata su un errore giuridico: pensare cioè che la mancanza del “pezzo di carta” che comprova il permesso di soggiorno sia un pre requisito ed esso stesso il diritto a stare o meno in Italia, mentre il migrante resta titolare di un diritto d’Asilo sancito dalla Costituzione (art.10) come tutti noi, titolari di diritti soggettivi. Si è creata una situazione confusa anche rispetto a chi con permesso in scadenza aveva fatto domanda di rinnovo prima dell’approvazione dei decreti e il mancato rilascio del permesso di soggiorno alimenterà ulteriori sacche di irregolarità perché i migranti non potranno accedere all’anagrafe per i documenti e di conseguenza ai servizi socio sanitari o a lavori regolari, nonostante il percorso già intrapreso di integrazione. Valeri ha rimarcato che gli Italiani sono stati il popolo che ha esportato il maggior numero di persone nel mondo, quasi 25 milioni che hanno cercato migliori condizioni di vita e ha concluso il suo intervento con una due domande: "Quale sistema di immigrazione vogliamo in Europa? Il diritto di muoversi per cercare un futuro migliore spetta solo a noi europei o a tutti?".

24/10/2019 16:50
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.