Via libera all’unanimità dalla commissione Sanità, presieduta da Fabrizio Volpini (Pd), alla proposta di legge che promuove la diffusione, l’acquisizione e l’uso della lingua italiana dei segni e della lingua italiana dei segni tattile. “Un’ulteriore normativa – evidenzia il relatore di maggioranza, Francesco Micucci (Pd) – che si aggiunge a quelle già approvate nel corso di questa legislatura a tutela delle fasce più deboli della società”.
Attraverso la proposta di legge - sottoscritta dai consiglieri Celani (primo firmatario), Volpini, Minardi, Micucci, Leonardi, Marconi, Pergolesi e Giancarli – si punta a rimuovere ogni barriera alla comunicazione favorendo così l'accesso delle persone sorde, sordo-cieche o in generale con disabilità uditiva, in condizioni di parità con gli altri cittadini, alle attività formativo-educative e culturali, alle informazioni e ai servizi pubblici regionali.
“Nel corso dell’esame in commissione il testo è stato arricchito e migliorato - prosegue Micucci - grazie al contributo dei soggetti incontrati durante le audizioni” . Ed Elena Leonardi (FdI), relatrice per l'opposizione aggiunge: “La normativa recepisce le istanze delle famiglie e dei portatori di disabilità sensoriale nel rispetto dell’autonomia di scelta sulle modalità di comunicazione, i percorsi educativi e gli ausili utilizzati per il raggiungimento del completo sviluppo della persona e della sua piena inclusione sociale".
Previsti diversi interventi in ambito scolastico e formativo. Verranno concessi contributi per promuovere l’utilizzo della Lis e della List nei servizi educativi della prima infanzia, nelle scuole, nelle università e sostenere la diffusione dei programmi di riconoscimento vocale e scrittura veloce negli istituti scolastici.
La Regione, inoltre, favorirà la conclusione di accordi o protocolli d’intesa con le emittenti televisive per dotare le trasmissioni a carattere regionale di sottotitolazione e traduzione simultanea. Per rafforzare i progetti di inclusione sociale e contribuire all’abbattimento di ogni barriera alla comunicazione, saranno concessi contributi anche per iniziative pubbliche di carattere educativo e culturale, campagne di sensibilizzazione e formazione, corsi formativi per docenti e operatori sanitari, attivazione di sportelli presso gli Ats e i distretti dell'Asur con figure qualificate sulle varie problematiche legate alla disabilità sensoriale.
Potranno beneficiare dei finanziamenti le istituzioni scolastiche e formative pubbliche e private, i Comuni, gli Ambiti territoriali e i soggetti del terzo settore.
“Siamo in sintonia con le dichiarazioni del professor Sauro Longhi, sono tematiche a noi molto care, sulle quali ci battiamo in regione e nei comuni da anni. Ci fa pertanto piacere che tali argomenti entrino con forza nel dibattito interno alle forze progressiste delle Marche, veicolate da una persona che stimiamo”. Ha tutta l’aria di un vero e proprio endorsement quello dei Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Gianni Maggi, Peppino Giorgini e Romina Pergolesi, verso l’ex rettore della Politecnica che nei giorni scorsi ha sciolto le riserve su una sua candidatura per il dopo Ceriscioli. Si prospetta quindi un asse Pd-M5S alle elezioni regionali in programma quest’anno. Anche se i dem non hanno ancora deciso il da farsi. Il professore ha dato il via libera nei giorni scorsi ad una sua candidatura collocandosi nell'area di centrosinistra.
“Siamo d’accordo con il professor Longhi quando parla di discontinuità sulla gestione politica e sui temi che la politica deve affrontare – proseguono in una lettera i consiglieri pentastellati, senza eccezioni: non si possono cambiare le cose stando all’opposizione perché chi non è capace di cambiare niente non cambierà mai niente.
Siamo d’accordo con il suo pensiero progressista che guarda con attenzione alla difesa dei diritti civili e alla nostra Costituzione, in totale sintonia con il nostro pensiero e prima ancora con il nostro vivere e agire da Movimento 5 Stelle.
Siamo d’accordo sul fatto che consegnare passivamente la regione alla destra vorrebbe dire avallare il peggioramento delle condizioni attuali, preannunciato dalla ben nota situazione in cui versano altre regioni governate dalla coalizione di destra, dove non si riesce ad approvare un bilancio anche a causa di interessi dei singoli e delle lobby, invece di riferirsi ai bisogni e alle volontà dei cittadini e dei territori.
Siamo d’accordo sulla revisione totale del sistema sanitario regionale, che non può erogare servizi ai pochi fortunati che se lo possono permettere, ma che deve tornare ad essere vicina al cittadino, con giuste collocazioni delle strutture ospedaliere, anche in virtù dello stato di abbandono sanitario in cui versano le zone interne.
Siamo d’accordo sul fatto che, per risolvere il problema della ricostruzione, occorra lasciar lavorare i sindaci dei territori colpiti, i quali vivono quelle realtà da sempre e che conoscono quali siano le situazioni in cui procedere con accortezza e dove invece agire con celerità.
Siamo d’accordo sulla necessità di investire sulla conoscenza, sulla istruzione, sulle infrastrutture di collegamento e sullo sviluppo economico, sociale e culturale, veri alimentatori del benessere: i cittadini della Regione Marche lo meritano.
Siamo d’accordo anche sul fatto che per cambiare una regione occorrano persone competenti, che sappiano coniugare le loro capacità tecniche con quelle della buona politica.
E infine siamo d’accordo sul fatto che questa regione abbia assoluto bisogno di riprendere in mano il fattore ambientale, completamente abbandonato negli ultimi decenni e affrontare uno sviluppo sostenibile che tuteli l’ambiente e le persone. Ricordiamo che in Italia ogni anno muoiono prematuramente 80.000 persone in relazione all’inquinamento della matrice aria, anche con conseguenze disastrose su quel che è rimasto della sanità pubblica”.
“Ad oggi – spiegano ancora i consiglieri - non sappiamo se questa comunione di idee con il professor Longhi potrà sfociare in una collaborazione politica, questo lo definiranno presto le linee determinate da una votazione su Rousseau, nonché scaturite dal confronto con gli attivisti e dalle decisioni del nostro capo politico, certo è che in questi anni abbiamo percepito raramente affinità simili con progetti politici al di fuori del Movimento 5 Stelle: ci auguriamo pertanto che ci venga data la possibilità di dimostrare finalmente che siamo in grado di portare benefici ai cittadini e ai territori anziché restare per l’ennesima volta in panchina a guardare gli orrori compiuti da chi ci governa”, concludono.
"La Lega ha fatto “Bingo” sui concorsi nella Sanità, o meglio cinquina. Sono infatti cinque i nomi da me azzeccati , quando, nel novembre scorso, avevo presentato e depositato una lista di “papabili” ad un notaio di Ancona". Ad affermarlo in una nota è il consigliere regionale del Carroccio Sandro Zaffiri, che denuncia la gestione del Pd sui concorsi nella Sanità regionale.
“Di questi cinque – rileva Zaffiri – tre entrerebbero subito alle dipendenze del sistema sanitario, mentre per altri due, in graduatoria, non resta che attendere i tempi tecnici di scorrimento. Purtroppo, non c’è niente da gioire rispetto a questa previsione, perché è la triste testimonianza di un sistema di potere che il Pd ha realizzato e intende tenere in piedi fino alla fine, in maniera sfacciata e prepotente. A ciò si aggiunga ciò che sta accadendo a livello più alto dal punto di vista del ruolo, ma più diffuso dal punto di vista territoriale con la nomina dei primari”.
Chiaro il riferimento del capogruppo del Carroccio alla nomina del primario di radiodiagnostica a Macerata.
“Una classe dirigente che preferisce le seconde scelte ai migliori e lascia spazio agli amici piuttosto che ai più meritevoli – conclude Zaffiri – ha già perso la sfida più importante. Quella della credibilità agli occhi della gente”.
Loreto - Tragedia alla stazione ferroviaria di Loreto dove un ragazzo, Mattia Perini 16enne di Civitanova, è stato travolto da un treno in corsa ed ha perso la vita. Il tragico episodio è accaduto intorno alle 14:30.
Secondo la ricostruzione, sembra che il giovane abbia improvvisamente attraversato i binari, mentre il Frecciargento (Taranto-Milano) stava transitando. Il macchinista ha tentato invano di frenare.
Sul posto sono intervenuti immediatamente i sanitari del 118 e l’eliambulanza, che però è dovuta tornare indietro vuota. Vano il tentativo dei sanitari di salvargli la vita. Il 16enne è morto sul colpo. Gli agenti della Polfer stanno eseguendo gli accertamenti su quanto accaduto. L'ipotesi più accreditata è che si sia trattato di un tragico incidente, sembra infatti che il giovane stesse ascoltando la musica con le cuffiette, mentre stava attraversando i binari, e si sia accorto troppo tardi del passaggio del convoglio.
I treni che percorrono la tratta Adriatica sono stati bloccati per diversi ore, ed hanno subito ritardi dai 60 e 120 minuti.
Mattia Perini frequentava la III classe dell'Istituto Alberghiero "Einstein Nebbia" di Loreto, ed era in attesa del Regionale che lo avrebbe riaccompagnato a casa dalla scuola. Straziati dal dolore i suoi genitori e la sua sorellina. Sgomento in tutta la comunità civitanovese per questa immane tragedia.
(Foto di archivio)
Straordinario concerto di apertura della stagione sinfonica FORM. Protagonisti, insieme all’Orchestra Filarmonica Marchigiana sono Beatrice Venezi, Saverio Marconi e Angela Nisi.
Quattro gli appuntamenti in programma, con il debutto venerdì 10 gennaio al Teatro Pergolesi di Jesi (ore 21), quindi il giorno seguente al Gentile di Fabriano (ore 21), domenica 12 al Teatro della Fortuna di Fano (ore 17) e martedì 14 gennaio al Lauro Rossi di Macerata (ore 21).
Nei quattro palcoscenici marchigiani riecheggeranno le musiche di Ludwig Van Beethoven, genio tedesco di cui ricorrono i 250 anni dalla nascita e per questo viene celebrato con la Sinfonia n. 1 in do magg., op. 21 e l’Egmont, musiche di scena per la tragedia di Johann Wolfgang von Goethe, op. 84, dove si ritrovano temi congeniali al compositore come la lotta per la libertà e il sacrificio per amore di patria.
La FORM si presenta così al nuovo anno con una stagione dal titolo Sound Experience - Beethoven 250 e con una progetto che la pone al centro dello sviluppo e della diffusione della cultura musicale nel territorio regionale, identificandola come “la colonna sonora delle Marche”.
Beatrice Venezi è una delle più acclamate direttrici d’orchestra della scena musicale contemporanea; si è esibita in teatri di rilievo internazionale ed è stata selezionata nel 2018 dalla rivista Forbes fra i 100 under 30 leader del futuro. Saverio Marconi è un apprezzatissimo attore e regista teatrale, oltre che direttore artistico della Compagnia della Rancia che lui stesso ha creato più di 35 anni fa; mentre Angela Nisi (soprano), vincitrice di numerosi concorsi internazionali e avviata a una brillante carriera, ha recentemente eseguito le arie dell’Egmont al Teatro dell’Opera di Roma.
Biglietti da 4 a 18 euro. Per informazioni consultare il sito www.filarmonicamarchigiana.com oppure contattare le singole biglietterie dei teatri.
Dramma nella notte a Servigliano: incendio in un’abitazione muore una bimba di 7 anni. A prendere fuoco la casa dove la piccola viveva con la madre e la sorellina, tutte originarie dell'Est Europa.
Le fiamme sono divampate intorno alle 3. Secondo una prima ricostruzione, la mamma delle due bambine, una 38ennne, è stata svegliata dall’acre odore di fumo ed è riuscita a prendere una delle figlie e a trascinarla fuori casa. Subito dopo ha provato ad rientrare per salvare l’altra ,ma fumo e fiamme non gliel'hanno impedito.
Immediatamente sono accorsi sul posto i carabinieri, unitamente ai Vigili del fuoco e al personale del 118.
I pompieri si sono fatti strada tra le fiamme e sono riusciti a raggiungere la bambina e affidarla alle cure della Croce Azzurra di Santa Vittoria in Matenano. Ma per la piccola ormai non c’era nulla da fare. La bambina è deceduta probabilmente per asfissia a causa del fumo inalato. La mamma e la sorellina sono state, invece, trasportate in ospedale per le cure del caso: le loro condizioni non sono preoccupanti. Spetterà ora ai carabinieri di Montegiorgio, insieme ai Vigili del Fuoco, ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto e verificarne le cause. La famiglia si era trasferita a Servigliano a settembre 2019, precedentemente risiedeva a Passo diTreia. Il padre, un 42enne, non si trovava in casa al momento del rogo.
“Confermata la proroga della cassa integrazione straordinaria fino al 23 maggio 2020 per i dipendenti del Mercatone Uno. Tamponata l’emergenza, ora dobbiamo fare in modo che i punti vendita vengano acquistati o affittati da terzi e che tutto il personale venga riassorbito”. Lo annuncia l’assessore al Lavoro della Regione Marche Loretta Bravi in seguito all’incontro convocato questa mattina a Roma al Ministero del Lavoro. La catena comprende 55 punti vendita nel settore arredamento e casalinghi, di cui 3 nelle Marche: a Pesaro, Monsano e Civitanova. Su 1731 dipendenti 150 sono marchigiani.
La Befana arriva all’ospedale Pediatrico Salesi di Ancona per portare un sorriso ai bambini malati, costretti a vivere sul letto d’ospedale un giorno di festa come Epifania. E allora ecco lunedì 6 gennaio, che la vecchina più amata dai bambini si è presentata in sella alle due ruote grazie al Moto Club Franco Uncini di Recanati e Occhio del Gallo di Camerano e Mariotti .
Di prima mattina il rombo delle moto con il ritrovo al Passetto di Ancona ha attraversato con alcuni giri via Corridoni, per dare modo ai bambini di vedere attraverso le vetrate dell’ospedale i centauri con le Befane in sella alle moto per poi arrivare all’ingresso secondario dell’ospedale pediatrico dove ad attenderli nel salone sono state poste le moto da competizione per la gioia dei bambini accompagnati dalle loro famiglie ed infermieri con le Patronesse del Salesi
Insieme alla classica calza sono arrivati i beniamini delle due ruote con il campione europeo Super Sport e campione italiano Superbike (nel 2011, 2012 e 2016) Matteo Baiocco (di Osimo), il campione Master Cup (nel 2014) Simone Santarelli (di Senigallia), il campione italiano Superbike Gianluca Battisti (Chiaravalle) i ragazzi del reparto corse del Moto Club Franco Uncini) il campione di motocross Gioele Filippetti ( Loreto ) e la giovanissima promessa del motociclismo marchigiano Mattia Volpi, 13enne di Potenza Picena, che quest’anno parteciperà al campionato europeo in Spagna nel team Simoncelli, la straordinaria partecipazione dell’official Fan Club 46 Valentino Rossi capitanato da Flavio Fratesi ed il Balda Fun Club Attak che hanno consegnato con le Befane nei vari reparti ai bambini caramelle, dolciumi, magliette e gadget condividendo con loro una passione, e soprattutto distrarli dalle mille difficoltà che ogni giorno stanno vivendo assistiti con amore dai loro famigliari e medici del Salesi .Valentino Rossi tiene tantissimo a queste iniziative», spiega Flavio Fratesi deus ex machina del Fun Club VR 46. Momento spartiacque tre anni fa quando al Centro Tumori dell’ospedale di Palermo «abbiamo sentito un bambino dire alla mamma “fortuna che sto male perché mi hanno portato i gadget di Valentino Rossi”. In quel momento abbiamo capito che ne valeva veramente la pena».
«Ritorniamo sempre ben volentieri qua al Salesi – sottolinea Franco Frontini, portavoce del Moto club Franco Uncini di Recanati -. È un compito prioritario per noi donare un sorriso ai bambini che spesso sostengono con grande forza i loro genitori nonostante la tristezza di ritrovarsi a trascorrere l’Epifania in ospedale invece di essere a casa con le loro famiglie».
Assente giustificato il Campione del Mondo Franco Uncini che per impegni presi nei mesi scorsi attraverso il suo portavoce ha mandato il suo saluto alle Patronesse del Salesi e al personale sanitario con la promessa di essere presente il prossimo anno.
“Sui fondi europei le Marche sono tra le regioni più efficienti in Italia. Non è vero come dicono alcuni esponenti di destra che siamo maglia nera. È solo propaganda”. Ad affermarlo, in una nota, è il segretario regionale del Partito Democratico Giovanni Gostoli “Le Marche hanno raggiunto l’obiettivo di spesa del 2019 previsto dall’Unione europea per il Por Fesr 2014/2020 già nel mese di maggio 2019, spiega Gostoli. Un traguardo che doveva essere raggiunto entro l’anno e la Regione Marche, invece, ha centrato l’obiettivo con sette mesi e mezzo di anticipo rispetto a quanto richiesto. Così pure nel 2018. Con il terremoto, poi, ai 337 milioni legati alla programmazione si sono aggiunti altri 248 milioni di fondi non ordinari legati al sisma. Su questi c’è un rallentamento della certificazione, non erogazione, ma grazie ai bandi già fatti su progetti di qualità le risorse sono già quasi tutte attivate. Quindi se non consideriamo i fondi assegnati dopo il terremoto siamo tra le prime regioni d'Italia. Le risorse attivate al 30 novembre 2019 sono 548,7 milioni di euro rispetto alla dotazione di 585,4 milioni di euro, cioè pari al 94%”. “Nell’Italia che fatica a spendere e spendere bene le risorse europee questi risultati dovrebbero essere motivo di orgoglio per tutti, a prescindere dal colore politico, aggiunge Gostoli. La nostra regione, insieme ad altre realtà, possono testimoniare l’efficienza e la capacità di cogliere le opportunità per sostenere lo sviluppo dell’economia che in questi anni ha vissuto il periodo difficile di sempre e come nessun altro a causa di eventi straordinari: prima la tra crisi economica e la crisi dei distretti produttivi, più quella del credito e di Banca Marche a cui si è aggiunto il terremoto più drammatico della storia. Le marchigiane e i marchigiani meritano di più di questo sciacallaggio politico della destra. Parlano di efficienza, ma laddove di recente hanno vinto le elezioni regionali i fatti dimostrano il contrario e hanno perfino bloccato il bilancio regionale. Umbria, Sardegna, Basilicata: tutte regioni governate dalla Lega e Fratelli d’Italia in esercizio provvisorio, perché i Consigli regionali non hanno approvato il bilancio. Nelle Marche, invece, il bilancio regionale è stato approvato. Con meno tasse regionali e più investimenti. Un bilancio sano e virtuoso che ha diminuito il debito e liberato risorse importanti per i marchigiani. Modello Lega in Regione? No grazie, noi siamo con orgoglio le Marche”, conclude il segretario regionale dem .
Altri 300mila euro di investimenti sulle strade per la Provincia di Macerata. L’ente ha approvato, nel corso degli ultimi giorni del 2019, i progetti esecutivi che riguardano la provinciale 117 “S. Urbano” e la 131 “Vanni”.
Il primo intervento, di 200mila euro, interessa il risanamento della pavimentazione della provinciale che collega la “Apirese” con la “Apiro - Poggio San Vicino” e si tratta di una strada che riveste anche una importanza di natura storica-religiosa, dato che lungo il suo tracciato si trova l’Abbazia benedettina di Sant’Urbano, datata intorno all’anno 1000.
Si realizza un nuovo manto stradale in alcuni tratti pure sulla provinciale “Vanni”, nella parte che ricade nel territorio di Urbisaglia. In questo caso le opere ammontano a un importo di 100mila euro.
Per i lavori necessari in queste due strade, la Provincia di Macerata utilizza le risorse di 2 milioni e mezzo di euro messe a disposizione dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) per le opere pubbliche a favore della sicurezza stradale, relativi al bilancio 2020.
“Con l’approvazione di questi due progetti esecutivi abbiamo portato a termine la programmazione degli interventi da effettuare nel 2020, relativi alla manutenzione delle strade - afferma il presidente Antonio Pettinari -. Il rifacimento della sede stradale in vari tratti di queste provinciali permetterà di ridurre la manutenzione ordinaria e aumenterà anche la sicurezza. L’ufficio tecnico ha già avviato la fasi che portano alle procedure di appalto”.
Tragedia all’uscita della discoteca, perdono la vita due donne di 43 e 34 anni, travolte e uccise da un’autovettura.
Il fatto è accaduto a Senigallia, intorno alle 4 di questa mattina, lungo la provinciale Arceviese 360, nel tratto compreso tra la discoteca Megà e la cantina Mezzanotte. Le due donne camminavano sul ciglio della strada, quando, per cause in corso di accertamento, sono state travolte e uccise da un'auto (una Fiat Grande Punto). Il conducente si è poi fermato per chiamare i soccorsi. Sul posto sono accorsi 118 e Vigili del Fuoco di Senigallia. Ma per le due donne ormai non c’era nulla da fare, nell’impatto sono state sbalzate su un campo adiacente alla strada e sono morte sul colpo. I rilievi sono spettati alla Polizia Stradale di Ancona.
Le due vittime sono: Elisa Rondina, insegnante 43enne, e Sonia Farris, parrucchiera 34enne entrambe residenti a Colli al Metauro nel fanese.
L'uomo alla guida della Punto che le ha travolte, Massimo Renelli 47enne di Senigallia, è risultato positivo all'alcol test ed è stato arrestato con l'accusa di duplice omicidio stradale. Il tasso alcolemico era superiore a 1,5 g/l, limite previsto per la misura restrittiva.
La Società Autostrade prende posizione in vista dell'esodo di rientro del ponte dell'Epifania. I pesantissimi disagi sofferti dagli automobilisti in transito sulla tratta della A14 tra Porto Sant'elpidio (FM) e Vasto (CH) interessata dai sequestri operati dal GIP del Tribunale di Avellino nonchè dalla rete viaria dei comuni limitrofi hanno fatto insorgere gruppi di utenti imbufaliti.
Il "Mit e gli enti interessati sono stati allertati dalla società", fa sapere Aspi, "in caso di code significative per i restringimenti, dall'8 gennaio sarà possibile chiedere rimborsi del pedaggio" lungo le tratte A14 oggetto dei sequestri.
"I giorni di viaggio per i quali sarà possibile chiedere i rimborsi in caso di criticità delle condizioni di traffico sulla A14 - fanno sapere fonti autostradali - saranno il 5, il 6 e il 7 gennaio, in cui sono previsti i maggiori incolonnamenti. Già dal giorno 8 sarà possibile per gli automobilisti presentare la richiesta di rimborso, che sarà poi valutata da Aspi in funzione dei disagi effettivamente subiti".
Disagi che si preannunciano notevoli se si considera quanto accaduto durante l'esodo in partenza nelle festività natalizie ed in prossimità del Capodanno.
"È atteso un considerevole aumento dei volumi di traffico sulla rete di Autostrade per l'Italia lungo le principali direttrici da Sud verso Nord, in vista dei rientri per il termine delle festività natalizie". In particolare "accodamenti con tempi di percorrenza significativamente superiori alla media sono previsti in A14, tra Vasto Nord e Porto S. Elpidio verso Ancona/Bologna, per alcuni restringimenti di carreggiata disposti dall'Autorità Giudiziaria".
Lungo tali tratte i flussi maggiori, comunica Aspi, "si registreranno durante le giornate del 5 e 6 gennaio, dalla mattina fino alle prime ore della serata".
Agli utenti che dalla Puglia e dall'Abruzzo viaggiano verso nord Aspi consiglia di programmare le partenze in modo da attraversare i tratti A14 abruzzesi e marchigiani nelle prime ore del giorno o nella tarda serata del 5 o 6 gennaio". Aspi ha "informato le strutture tecniche del Mit, proponendo una soluzione per rimodulare temporaneamente il posizionamento dei restringimenti, riducendone sensibilmente l'effetto sulla circolazione. Sulla base di tale soluzione, è stata sottoposta all'Autorità Giudiziaria una specifica istanza. Di tale iter sono state informate anche le Prefetture locali".
Aspi ha poi "disposto un Piano operativo specifico, condiviso con la Polizia Stradale, potenziando il numero di uomini e mezzi su strada per assistere e informare l'utenza e per valutare eventuali percorsi alternativi in funzione dei tempi di percorrenza, monitorati in tempo reale". Nelle "fasce orarie di maggiore afflusso verrà disposto un presidio permanente della Protezione civile che con sette squadre dislocate lungo l'intera tratta offrirà assistenza agli utenti".
"La Regione Marche è maglia nera in Italia per l'utilizzo dei fondi europei Fesr e quintultima per i fondi Fse". Questo è è il commento del commissario regionale di Forza Italia per le Marche Francesco Battistoni su quanto fotografato da un'analisi del Sole 24 Ore in edicola questa mattina. Un'analisi che Battistoni definisce "impietosa".
I fondi Fesr sono stanziati dalla comunità Europea per progetti di sviluppo delle aree urbane in riferimento al sostegno alle piccole e medie imprese, allo sviluppo dell'agenda digitale, all'economia sostenibile, all'innovazione e alla ricerca con l'obiettivo di uno sviluppo omogeneo delle singole Regioni. La Regione Marche nelle annualità 2014-2020, a fronte di una dotazione di 585,4 milioni di euro, ne ha certificati all'Europa soltanto 120,4 milioni, pari al 20,57% delle economie disponibili.
"Come se il territorio marchigiano non necessiti di politiche di integrazione e sviluppo - sottolinea Battistoni -. Di fatto questa amministrazione regionale non ha speso oltre 450 milioni di euro".
Non solo Fesr, ma anche i fondi Fse, sempre europei, dedicati questi per gli aiuti agli indigenti e all'occupazione giovanile. In questa speciale classifica la Regione Marche è quintultima. Sui 288 milioni di euro destinati per il 2014-2020, ne ha spesi 72,4, il 25,13%. "La gestione di questi contributi sappiamo tutti non essere semplice, per vari motivi l'Italia è sempre indietro rispetto alle altre Nazioni - aggiunge Battistoni -, ma la lentezza con la quale la giunta Ceriscioli si è mossa, la scarsa intraprendenza con la quale ha gestito queste economie, ed il fatto di essere fanalino di coda in Italia porta ad una inevitabile sentenza: la maggioranza è ai titoli di coda".
"Spopolamento, ricostruzione, mobilità scolastica, sono soltanto alcuni dei problemi che con i fondi europei potevano essere affrontati. Invece tutto fermo, tutto bloccato, una paralisi burocratica di fatto. Se la giunta regionale - conclude il Senatore Francesco Battistoni - non ha la minima intenzione di impegnarsi ad aiutare il popolo marchigiano non è necessario aspettare le elezioni, si può dimettere anche prima. Sarebbe l'unico capolavoro, tardivo, ma pur sempre un'azione di segno positivo".
"Siamo dinanzi a un chiarissimo esempio di incapacità amministrativa - afferma il capogruppo regionale di Forza Italia Jessica Marcozzi - che pesa sulle spalle di tutti noi marchigiani e che dovrebbe spingere Ceriscioli e la sua giunta a dimettersi, prima delle elezioni, prima che nuovi loro errori imperdonabili affossino ancora di più le Marche".
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa alla Legge del 19.12.2019 n. 157 di conversione al D.L. n. 124/2019, il cui art. 41-bis va ad interessare proprio i mutui ipotecari destinati a prima casa oggetto di procedura esecutiva: di seguito l’analisi dell’avvocato Oberdan Pantana.
La legge 19 dicembre 2019, n. 157 di conversione del decreto legge 26 ottobre 2019, n.124 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 24 dicembre 2019 introduce una norma importante, l’art. 41-bis che disciplina, seppure «in via eccezionale, temporanea e non ripetibile» una particolare forma di rinegoziazione del mutuo in favore del mutuatario che sia consumatore inadempiente già esecutato, con assistenza del Fondo di garanzia prima casa volta a fronteggiare i casi più gravi di crisi economica dei consumatori. Difatti, al ricorrere delle seguenti condizioni, il debitore consumatore avrà tempo fino al 31 dicembre 2021 per proporre un’istanza di rinegoziazione del mutuo laddove abbia visto la propria abitazione principale oggetto di un pignoramento tra il 1° gennaio 2010 e il 30 giugno 2019. Individuiamo, quindi, il perimetro di funzionamento della norma nuova e, cioè, le condizioni che devono congiuntamente sussistere perché il debitore possa avvalersi di questa facoltà.
La prima condizione è che il debitore sia «qualificabile come consumatore ai sensi dell'art. 3, comma 1, lett. a), codice del consumo, di cui al d.lgs. n. 206/2005» e cioè, sia una persona fisica che agisce per scopi estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta.
La seconda condizione è che ci deve essere una procedura esecutiva immobiliare avente ad oggetto l'abitazione principale del debitore, il cui «pignoramento sia stato notificato tra la data del 1° gennaio 2010 e quella del 30 giugno 2019».
La terza condizione attiene alla qualifica soggettiva del creditore e alla natura del credito: il creditore deve essere un soggetto che esercita l'attività bancaria o una società veicolo di cui alla legge n.130/1999 (lett. b) e il credito derivi da un mutuo con garanzia ipotecaria di primo grado sostanziale, concesso per l'acquisto di un immobile che rispetti i requisiti previsti dalla nota II-bis) all'art. 1 della tariffa, parte prima, allegata al testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro.
La quarta condizione attiene ai creditori procedenti e intervenuti: da un lato, non importa se la procedura esecutiva sia stata avviata da una banca o una società veicolo, creditrice ipotecaria di primo grado, essendo sufficiente, ai fini della norma, che questa sia intervenuta nell’esecuzione; dall’altro lato, però, l’art. 41-bis richiede che non vi siano altri creditori intervenuti oltre al creditore procedente o, comunque, sia depositato, prima della presentazione dell'istanza di rinegoziazione, un atto di rinuncia dagli altri creditori intervenuti. In altri e più chiari termini, la facoltà del debitore potrà essere esercitata a condizione che il creditore ipotecario sia l’unico creditore procedente oppure che gli altri creditori (poco importa se procedenti o intervenuti) abbiano rinunciato all’esecuzione.
La quinta condizione attiene all’entità del debito e alle modalità del debito rinegoziato o finanziato: quanto al debito, (a) il debitore deve aver rimborsato almeno il 10% del capitale del credito ipotecario originariamente finanziato alla data della presentazione dell'istanza di rinegoziazione; (b) il debito complessivo calcolato ai sensi dell'art. 2855 c.c. nell'ambito della procedura e oggetto di rinegoziazione o rifinanziamento non sia superiore a euro 250.000. Quanto alle modalità di adempimento l'importo offerto non deve essere inferiore al 75% del prezzo base della successiva asta ovvero del valore del bene come determinato nella consulenza tecnica d'ufficio nel caso in cui non vi sia stata la fissazione dell'asta; qualora il debito complessivo sia inferiore al 75% dei predetti valori, l'importo offerto non può essere inferiore al debito per capitale e interessi calcolati ai sensi della lettera g), senza applicazione della percentuale del 75%.
Inoltre, il rimborso dell'importo rinegoziato o finanziato deve avvenire con una dilazione non superiore a 30 anni decorrenti dalla data di sottoscrizione dell'accordo di rinegoziazione o del finanziamento e comunque tale che la sua durata in anni, sommata all'età del debitore, non superi tassativamente il numero di 80 e a condizione che il debitore rimborsi integralmente le spese liquidate dal giudice, anche a titolo di rivalsa, in favore del creditore.
Peraltro, l’art. 41-bis consente ai parenti o affini di intervenire nelle operazioni di rinegoziazione o rifinanziamento a favore del mutuatario inadempiente ed infatti, se «il debitore non riesce a ottenere personalmente la rinegoziazione o il rifinanziamento del mutuo, lo stesso può essere accordato a un suo parente o affine fino al terzo grado»; in questo caso, «il giudice emette decreto di trasferimento ai sensi dell'art. 586 c.p.c. in suo favore», ma «per i successivi 5 anni, decorrenti dalla data di trasferimento dell'immobile, è riconosciuto, in favore del debitore e della sua famiglia, il diritto legale di abitazione, annotato a margine dell'ipoteca».
Se poi entro i successivi 5 anni il debitore rimborsa integralmente gli importi già corrisposti al soggetto finanziatore dal parente o affine fino al terzo grado, potrà chiedere la retrocessione della proprietà dell'immobile e – attenzione - con il consenso del soggetto finanziatore, accollarsi il residuo mutuo con liberazione del parente o affine fino al terzo grado. Peraltro, le imposte di registro, ipotecaria e catastale relative al trasferimento degli immobili ai sensi del presente comma sono applicate nella misura fissa di 200 euro agli atti di trasferimento in sede giudiziale degli immobili e all'eventuale successivo trasferimento dell'immobile residenziale al debitore, con la precisazione che il beneficio decade se il debitore non mantiene la residenza nell'immobile per almeno cinque anni dalla data del trasferimento in sede giudiziale.
Un aspetto interessante e centrale di questo nuovo articolo è senz’altro la possibilità di richiedere una rinegoziazione del mutuo in essere ovvero un finanziamento con assistenza della garanzia del Fondo di garanzia prima casa che avrà, per questo fine, una dotazione di 5 milioni di euro per l'anno 2019 e che potrà operare nella misura del 50% dell'importo oggetto di rinegoziazione ovvero della quota capitale del nuovo finanziamento; per effetto della rinegoziazione ovvero del finanziamento, la banca terza si surroga nella garanzia ipotecaria esistente ed il ricavato del mutuo rinegoziato ovvero del finanziamento «deve essere utilizzato per estinguere il mutuo in essere» con l’importante precisazione che opera «il beneficio dell’esdebitazione per il debito residuo».
Se sussistono tutte le condizioni di cui abbiamo sin qui dato conto, occorrerà un’apposita istanza congiunta, presentata dal debitore e dal creditore al giudice dell'esecuzione affinché questo sospenda l'esecuzione per un periodo massimo di 6 mesi. Il creditore procedente, se è richiesta la rinegoziazione, entro 3 mesi svolge un'istruttoria sulla capacità reddituale del debitore fermo restando che il creditore è sempre libero di rifiutare la propria adesione all'istanza o di rigettare, anche successivamente alla presentazione dell'istanza congiunta la richiesta di rinegoziazione avanzata dal debitore; in ogni caso in cui sia richiesto un nuovo finanziamento a una banca diversa dal creditore ipotecario, a questa è comunque riservata totale discrezionalità nella concessione dello stesso.
Da ultimo, dobbiamo mettere in evidenza la condizione che deve sussistere affinché il debitore consumatore possa avvalersi della nuova facoltà: non deve essere pendente nei riguardi del debitore una procedura di risoluzione della crisi da sovraindebitamento ai sensi della legge 27 gennaio 2012, n. 3, e, cioè, piano del consumatore, accordo di composizione dei debiti o liquidazione del patrimonio; ed allora, siccome la formulazione della norma lascia pensare, ai fini impeditivi dell’esercizio della facoltà, la procedura debba essere pendente al momento della presentazione dell’istanza, può accadere che il debitore debba valutare se possa essere per lui più conveniente rinunciare alla eventuale procedura di sovraindebitamento.
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Il box doccia è uno degli elementi fondamentali per arredare il tuo bagno. Oggi è spesso preferito alla vasca da bagno per ragioni di praticità ma non solo. Infatti, il box è comodo ma permette anche di realizzare un certo tipo di stile. È più pratico per la vita di tutti i giorni, comodo per tutta la famiglia, aiuta risparmiare acqua e ha uno stile migliorato rispetto al passato per diventare un elemento centrale dell’arredo bagno.
Se anche tu sei alle prese con la scelta del box doccia e non sai proprio qual è il migliore per te, consulta questa utile guida all’acquisto che punta l’attenzione sulla scelta del materiale, delle finiture e del tipo di apertura.
Il materiale del box doccia
C’è davvero tanta scelta sui box doccia perché si differenziano per molti aspetti, iniziando dal materiale. Ne esistono in acrilico o anche in vetro temperato. Oggi l’acrilico è meno usato poiché si tratta di un materiale poco durevole che tende a ingiallirsi. Il vetro temperato, invece, è più resistente soprattutto perché viene sottoposto a processi particolari che evitano urti e rotture garantendo la sicurezza. Quando si parla del materiale del box doccia è vitale parlare anche di quello del piatto doccia. Ci sono moltissime possibilità anche in questo caso: resina, piastrelle classiche, mosaico, vetroresina e ardesia. La scelta dipende soprattutto dai tuoi gusti e dall’effetto finale che vuoi ottenere. Di solito, tutte le soluzioni sono disponibili nelle colorazioni che desideri per sposarsi con il resto dell’arredo e ottenere un effetto molto curato.
La finitura del vetro
Se sei alle prese con l’arredamento del tuo bagno, dovrai definire anche la finitura del vetro del box doccia. In passato, si utilizzano spesso vetri con effetti particolari come il cincillà. Negli ultimi anni, si preferisce posare un box doccia col vetro completamente trasparente o satinato. Il punto di forza del vetro trasparente è la possibilità di vedere l’interno del box doccia impreziosito con rivestimenti particolari. Il problema del vetro trasparente è sicuramente la pulizia poiché possono crearsi delle macchie di calcare. Il vetro satinato è molto bello a vedersi, garantisce la tua privacy ed è meno evidente il calcare depositato sulla superficie.
Sappi che esiste anche una via di mezzo: il vetro trasparente con fasce satinate. Altre possibilità da valutare sono il vetro trasparente extra chiaro oppure il vetro fumé che viene colorato di nero senza però diventare oscurante.
I tipi di apertura del box
La scelta del tipo di apertura del box doccia va di pari passo con lo spazio a tua disposizione e il punto in cui viene installato. Le soluzioni principali tra cui scegliere sono: la classica porta a battente che si apre verso l’esterno perciò ha bisogno di un po’ di spazio oppure la porta scorrevole. Quest’ultima si apre scorrendo su un binario ed è propria di un box molto essenziale per uno stile minimal e molto chic. L’unico inconveniente di questo tipo di apertura è la pulizia per colpa della sovrapposizione dei due vetri.
Alessandro Negrini, chef marchigiano classe 1965, originario di San Benedetto del Tronto, da 37 anni pizzaiolo, dopo i successi e le esperienze a livello nazionale e internazionale e dopo la nomina di pluricampione a livello europeo e mondiale, ottiene nel 2009 il premio di miglior pizzaiolo del mondo in Galizia e nel 2019 l'ultima onoreficenza conferita a Londra presso il Pizza & pasta Show a Novembre come "The Best Professional Pizza Advisor in the World".
Lo chef Negrini acquisisce esperienza durante gli anni di formazione a contatto con i maestri di più alto rango in ambito culinario ed attualmente collabora con Il Molino Pasini da 23 anni più altri 6 come dipendente, inoltre gira il mondo per trasmettere la sua passione e la sua professionalità.
"Dedico il mio lavoro più di ogni altra cosa alla mia splendida figlia Francesca" - ci ha raccontato. Negrini aggiunge - "Ho preferito feteggiare i miei successi nelle Marche, presso lo chalet Duilio a Porto san Giorgio per brindare la sera del 30 dicembre con parenti, amici e colleghi in un clima intimo e familiare, abbiamo mangiato rigorosamente pizza tra cui la mia specialità e cavallo di battaglia la pizza sottobosco con salsa tartufata, mozzarella, fiordilatte di Agerola, funghi porcini trifolati, valeriana e ribes rossi".
Si prospetta un altro weekend da bollino rosso sull'autostrada A 14. Nell'ultimo weekend delle festività natalizie è atteso il controesodo di autovetture e di conseguenza il traffico che, già ieri, ha creata disagi nella carreggiata nord, dopo le lunghissime code già verificatesi a ridosso della Vigilia di Natale.
Situazione che potrebbe aggravarsi, anche per via degli interventi di manutenzione delle barriere antirumore, che dalle 22 di oggi alle 6 di domani, porteranno la chiusura dell’uscita di Pedaso per chi proviene da Pescara.
Nel frattempo, la società Autostrade per l’Italia si è impegnata "a valutare soluzioni di agevolazione tariffaria all’utenza quale parziale compensazione dei disagi dovuti ai maggiori tempi di percorrenza". Lo ha fatto in un incontro al Ministero delle Infrastrutture e i trasporti, al fine di adottare misure per il superamento delle criticità.
Nessun riferimento al sisma e alla ricostruzione nella conferenza di fine anno del premier Conte: grande delusione dei terremotati.
Il Coordinamento dei Comitati dei terremotati del Centro Italia scrive al presidente del consiglio, Giuseppe Conte, evidenziando la "delusione e il rammarico" per il fatto che il premier, nella conferenza di fine anno, "non ha affrontato minimamente il drammatico problema" dei terremotati."Ritenevamo lei un riferimento sicuro con cui dialogare per trovare soluzioni certe al fine di ricostruire rapidamente questa parte disastrata d'Italia - si legge nella lettera - una fiducia che ritenevamo ben riposta visti gli incontri interlocutori avuti con lei nei mesi scorsi, e visto gli importanti risultati normativi che hanno accolto alcune delle nostre istanze".Il Coordinamento sottolinea come il primo ministro abbia citato "la ricostruzione del ponte di Genova come un esempio positivo dell'attività del governo", un esempio "che se da una parte ci dà una speranza, perché vuol dire che se si vuole si è in grado di ricostruire le opere pubbliche con rapidità e sicurezza, dall'altra suscita una profonda rabbia".
I parlamentari del Movimento Cinque Stelle eletti nelle Marche hanno restituito per propria scelta oltre 400.000 euro ai cittadini destinandoli al micro-credito per le imprese, alle popolazioni alluvionate, alle vittime di violenza e ad altre iniziative per migliorare la vita dei cittadini.
"In un mondo normale la notizia sarebbe questa - sottolineano gli esponenti M5S -, visto che i parlamentari degli altri gruppi parlamentari non intendono restituire nulla. Per carità, si tratta di una libera determinazione, ma crediamo che tutti convengano sul fatto che sarebbe stato bello se la pratica introdotta dal Movimento fosse stata copiata dai partiti". È quanto sottolineato dai tredici parlamentari marchigiani 5 Stelle Maurizio Cattoi, Patrizia Terzoni, Paolo Giuliodori, Martina Parisse, Donatella Agostinelli, Giorgio Fede, Rossella Accoto, Mauro Coltorti, Sergio Romagnoli, Roberto Rossini, Mirella Emiliozzi e Roberto Cataldi.
Alcuni ritardi di singoli parlamentari nei versamenti delle somme sono, invece, spunto di polemica. "Bene che si solleciti la perfezione e si facciano tutte le verifiche - sottolineano i parlamentari marchigiani - ma crediamo che sarebbe più equilibrato valorizzare il contributo di una forza politica che per la prima volta nella storia della Repubblica ha inteso ridare ai cittadini una parte consistente degli emolumenti che gli spettano per legge. Se 400.000 euro per 13 parlamentari in meno di due anni sono pochi, quanto vale lo zero degli altri partiti?".
Il Premio Adriatico 2019 ha ufficializzato la segnalazione dei personaggi che si sono messi in luce nei campi artistici, sociali, culturali, sportivi nelle varie regioni nazionali ed internazionali che si affacciano sul mare Adriatico. La premiazione ufficiale si è svolta il 28 dicembre a Guardiagrele (in Abruzzo), alla presenza dell’ideatore Massimo Pasqualone, del coordinatore regione Marche Carlo Gentili, del Presidente Ente Mostra Artigianato Gianfranco Marsibilio che ha ospitato l’iniziativa.
Il Premio Adriatico sezione Marche per lo sport 2019 è andato al giovane nuotatore Simone Ruffini
Medaglia d’oro ai mondiali di Kazan (RUSSIA), Simone Ruffini ha partecipato al campionato del mondo di Shangaj e alle Universiadi di Shenzhen vincendo la medaglia d’oro. È vincitore di due coppe del mondo.
Insieme a Ruffini sono stati premiati altre undici personalità marchigiane: Mario Monachesi di Macerata (poesia). Olga Bibi Segaar Olandese (Giornalismo), Maurizio Governatori di Porto San Giorgio (Arte), Marzia Malaigia di Ancona (politica), Sua Eccellenza Edoardo Menichelli di San Severino (sociale), Marco Marziali Montelparo (saggistica), Giuseppina Piunti di San Benedetto (musica), Ilaria e Giovambattista Marilungo di Campofilone (imprenditoria), Agata Turchetti di Civitanova (scuola), Raffaella Milandri di San Benedetto (narrativa), Vincenzo Galie’ Campofilone (memoria).
L’artista marchigiano Carlo Gentili che ha curato la sezione Marche, e Massimo Pasqualone, hanno espresso la più profonda soddisfazione per la riuscita del premio Adriatico.