Il Gores ha trasmesso la scheda relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 21 sui 1125 analizzati.
I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6319 su un totale di 42.281 campioni testati. L'incidenza giornaliera del numero dei positivi, rispetto ai tamponi analizzati, è dell'1,86%. La tendenza, rispetto alla giornata di ieri, rimane stabile. SI evidenzia una decrescita generale dei casi che si protrae in maniera costante da 5 giorni.
Continua è anche la discesa della curva della progressione dei contagi, rispetto ai tamponi totali analizzati dall'inizio dell'emergenza: ieri al 15,30%, oggi al 14,94%.
I NUOVI CASI PROVINCIA PER PROVINCIA
Ecco le tabelle rese note dal Gores:
"Pronto a reperire le risorse necessarie e liquidare le somme dovute per lo smaltimento delle macerie". Così il commissario alla ricostruzione post-sisma Giovanni Legnini.
"Quello delle macerie è un problema serio che sto affrontando e conto di definirlo in tempi stretti", ha detto Legnini rispondendo alle domande dei giornalisti nel corso della videoconferenza stampa di oggi. Ha spiegato che il tema fino a oggi non era di competenza del commissario, ma in capo al Dipartimento della Protezione civile nazionale. "Ho chiesto - ha aggiunto il commissario - di procedere a delle verifiche amministrative e finanziarie. Per questa attività erano stati destinati 100 milioni di euro che sembrerebbe siano esauriti e quindi, se così fosse, saremmo chiamati a reperire nuove risorse, così da provvedere a liquidare le somme".
(fonte Ansa)
Il Gores ha trasmesso la scheda relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 23 sui 1033 analizzati.
I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6298 su un totale di 41.156 campioni testati. L'incidenza giornaliera del numero dei positivi, rispetto ai tamponi analizzati, è del 2,22%. La tendenza, rispetto alla giornata di ier, rimane stabile ed evidenzia una decrescita generale dei casi.
Altro dato significativo è la continua discesa della curva della progressione dei contagi, rispetto ai tamponi totali analizzati dall'inizio dell'emergenza (15,30%).
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Ecco le tabelle rese note dal Gores:
Nell’ultimo anno sono numerose le persone che si sono interessate agli investimenti in borsa, prospettando una fonte di guadagno “rapida” e ingente, anche se è importante possedere delle basi per fare scelte ponderate.
Titoli tecnologici fra i più richiesti del mercato azionario
La tecnologia cresce, la cultura della digitalizzazione pure e di conseguenza anche l’interesse nelle azioni dei titoli tecnologici. Tante persone si interessano all’acquisto di titoli Apple, o Amazon, oppure ancora del giovanissimo colosso dell’intrattenimento online Netflix. Prendendo ad esempio proprio quest’ultimo citato, Netflix, il suo titolo è in assoluto quello che è maggiormente cresciuto sulla borsa americana negli ultimi 10 anni, molto di voi si chiederanno più di Amazon? La risposta è assolutamente sì e per essere più precisi, è cresciuto esattamente il triplo rispetto all’indice di crescita del colosso dell’e-commerce mondiale, numeri da capogiro, insomma.
Continuando a parlare di Netflix, il gigante dell’intrattenimento on demand ha avuto una ricapitalizzazione pari a 152 milioni di dollari e i ricavi attesi a fine 2020 sono stimati per quasi 20,16 miliardi di dollari. Parlando di Cina, si era parlato diversi mesi fa di un possibile interessamento di Hong-Kong per acquistare la London Stock Exchange di Londra, che controlla anche la borsa italiana, per un totale di 32 miliardi di sterline, quasi 36 miliardi di euro secondo il cambio eur gbp, ma quest’idea sembra essere rientrata in seguito alle difficoltà che anche la Cina ha incontrato in questi mesi, rimandata o cancellata l’idea, questo non lo sappiamo.
Ciò che sappiamo è che la Cina fa sempre numeri enormi, infatti non scherza neanche la casa Xiaomi, alla ribalta per la creazione di diversi dispositivi mobili di valore, fra tutti lo Xiaomi Mi Note 10, a detta di molti il migliore smartphone sul mercato, più dell’IPhone X. Ebbene i ricavi del gigante cinese fondato appena 10 anni fa, si è distinto nel 2019 e sembrerebbe ripetersi nel 2020, con un pronostico sui ricavi di quasi 200 miliardi di euro, già superati al 31 dicembre 2019.
La Xiaomi, nel 2019, aveva perso terreno in borsa, ma gli esperti prospettano un 2020 in pompa magna per l’azienda gestita da Lei Jun, che ha visto un picco massimo a 13,00 nel gennaio 2020. Guardando in casa “nostra”, gli esperti considerano sane e futuribili le azioni di compagnie in campo telematico e assicurativo.
Fra tutte spunta UNICREDIT, che è vista da molti come il titolo che avrà i maggiori risultati in Italia, ma è ben vista dal Sole24Ore, anche la D’amico, compagnia di shipping marittimo che in questi mesi del 2020 sta salendo e non poco. Altra azienda florida quotata sul mercato MTA di Borsa italiana, leader nel campo degli accumulatori, con un indice in crescita di quasi 8%, conferma la bontà di alcuni investimenti fatti negli ultimi 30 anni in alcuni settori tecnologici italiani.
Un dato interessante che emerge da queste analisi dei primi mesi del 2020 è che in testa, come titoli che godono di buona “salute”, vi sono due compagnie del Sud Italia, la D’Amico e la Seri Industrial, rispettivamente di Roma e della provincia di Caserta. Ciò è di buon auspicio per il rilancio dell’economia nazionale, poiché spesso il “mezzogiorno” rappresenta la cartina di tornasole dell’economia italiana.
Come già annunciato dalla Prefettura nei giorni scorsi anche in questo Primo Maggio, le strade della provincia di Macerata sono state monitorate dalle forze della Polizia Stradale per tenere d'occhio e soprattutto a casa gli eventuali “furbetti” del coprifuoco anti-coronavirus.
La curva dei contagi, stando agli ultimi dati forniti dal Gores, è in una situazione di netta decrescita ma rimane sempre valido il monito di non abbassare la guardia, come ricordato a più dal Prefetto di Macerata Iolanda Rolli. Questa mattina si è tenuto nel posto di controllo organizzato dalla Polizia Stradale di Macerata per monitorare le auto in entrata ed in uscita dal casello autostradale di Civitanova Marche, dove hanno preso parte tre pattuglie del distaccamento di Civitanova, due di quello di Camerino e altre due della sezione della stradale di Macerata, oltre ad un altra pattuglia intervenuta a supporto della sottosezione autostradale di Porto San Giorgio. Un imponente dispiegamento di forze, che ha visto anche impegnati i militari della Polizia Stradale con delle volanti in dei posti di controllo dinamici sulla strada statale 77 " della Valdichienti" ed in altre arterie urbane strategiche.
Tutta l'operazione, che si è svolta con la presenza dell'Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza il Questore Antonio Pignataro, è stata impartita dal Servizio di Polizia Stradale di Roma, recepita poi sotto il coordinamento del Compartimento di Ancona e finalmente attuata dalla Polizia Stradale sella sezione di Macerata diretta dal dirigente provinciale il dottor. Tommaso Vecchio.
Nel corso dei controlli si è registrato un non elevato numero di utenti della strada in un clima di fattiva collaborazione e disponibilità durante lo svolgimento del delicato compito al quale sono stati chiamati gli operatori di polizia. La Polizia Stradale ha, così, assolto anche ai compiti di prevenzione per la quale è deputata, i quali prevedono innanzitutto un’attività esplicativa per la comunità, volta ad illustrare quelli che sono gli spostamenti consentiti sul territorio nazionale, allo scopo precipuo di contrastare la diffusione del virus covid-19.
"In questa situazione così complessa tutti i controlli che effettuiamo sono volti a fare prevenzione - ha spiegato Tommaso Vecchio il Comandante Provinciale della Polizia Stradale di Macerata - in questo senso aiutiamo i cittadini a far comprendere quelli che sono gli spostamenti legittimi in modo da rispettare tutte le regole in materia di contenimento del contagio - e precisa - il nostro non vuole essere solo un lavoro repressivo nei confronti di determinati comportamenti perché non rispecchia assolutamente il valore dell'operato che svolgiamo".
Un operato quello delle Forze che ha subito degli inevitabili cambiamenti da quando è iniziata l'emergenza Covid-19: "L'approccio degli operatori di Polizia ovviamente ha subito dei cambiamenti rispetto a prima che si verificasse questa emergenza sanitari - chiosa Vecchio - ora applichiamo tutte le misure di sicurezza del caso per mettere al riparo da ogni rischio l'operatore di Polizia e quindi facciamo un ferreo utilizzo dei dispositivi di protezione individuale rispettando ovviamente le distanze. In questo modo tuteliamo non solo la salute dei nostri uomini ma anche degli utenti che fermiamo per i controlli"
Ora dal 4 Maggio partirà tanto attesa Fase 2 e quindi bisognerà attenersi alle nuovi direttive emanate dal Governo:" Il 4 maggio inizierà una nuova fase dove sono previste delle novità sul fronte spostamenti come ad esempio è prevista la possibilità di recarsi dai congiunti e il rientro presso il proprio domicilio di residenza - ha sottolineato il Comandante-. Da un lato ci sarà un'aperura maggiore ma da un altro cambierà poco in quanto comunque l'autocertificazione rimane in vigore. Tutte le Forze dell'Ordine saranno impegnate a verificare la legittimità dello spostamento tenendo ovviamente conto di queste ulteriori modifiche"
"Sicuramente la Polizia Stradale si inquadra in un contesto provinciale ma risponde e si avvale dell'indispensabile collaborazione, indirizzo e guida del Sevizio Polizia Stradale di concerto con il Comportamento e sotto la supervisione del Questore di Macerata il dott. Antonio Pignataro che grazie alle preziose direttive che ci vengono fornite in sede di Comitato dell'Ordine provinciale della Sicurezza Pubblica, presieduto da sua eccellenza il Prefetto Iolanda Rolli, diventa un lavoro complesso e di equipe - ha illustrato il dott. Vecchio - Grazie all'operato e la professionalità di questi colleghi straordinari riusciamo a rispettare tutti gli obiettivi che ci siamo posti - e conclude - Questo è momento molto difficile che sta mettendo a dura prova tutta l'organizzazione del Dipartimento di Pubblica Sicurezza ma sono sicuro che riusciremo a venire fuori da questa situazione"
Dello stesso tenore il Questore Antonio Pignataro: " Il nostro motto è esserci sempre tra la gente per la gente - esordisce - dobbiamo garantire la sicurezza e devo dire che fino ad ora i controlli si sono svolti in maniera ottimale sia per quanto riguarda il lavoro della Polizia, dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e in modo particolare voglio fare un plauso all'operato della Polizia Municipale".
Un'attività di controllo che non si è limitata solamente al monitoraggio delle strade: "Tutte le Forze di Polizia di concerto con la Guardia di Finanza hanno fatto un lavoro straordinario che è stato molto apprezzato dall'opinione pubblica al quale ovviamente voglio rivolgere il mio ringraziamento - e conclude il suo intervento dichiarando - abbiamo anche avuto una provincia fatta di cittadini operosi che hanno dato l'esempio, oggi in modo particolare, perché come possiamo vedere la nostra operazione di contenimento ha rilevato l'osservanza delle regole denotando un grande senso di responsabilità da parte dei cittadini".
Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 6275 casi positivi al coronavirus sui 40.125 tamponi effettuati nella Regione Marche (leggi qui). Sono 2521 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino (15 in più di ieri), 1813 in provincia di Ancona (3 in più di ieri), 1024 in provincia di Macerata (7 in più di ieri), 438 in provincia di Fermo (3 più di ieri), 281 in provincia di Ascoli Piceno (stabile rispetto a ieri), 198 extra regione.
Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti continua ad aumentare: si è, infatti, passati dai 2131 di ieri ai 2153 di oggi (+22). I contagiati ancora in isolamento domiciliare sono 2.754.
Scende in maniera considerevole il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (si è passati dai 513 di ieri ai 457 di oggi), così come il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva che ad oggi sono 4: 9 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (3 a Civitanova Marche, 6 a Camerino).
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
Il Gores ha trasmesso la scheda relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 28 sui 978 analizzati.
I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6275 su un totale di 40.123 campioni testati. La tendenza, rispetto alla giornata di ieri rimane stabile ed evidenzia una decrescita generale dei casi rispetto alla nuova risalita di 5 giorni fa.
Il dato più significativo è la continua discesa della curva della progressione dei contagi, rispetto ai tamponi totali analizzati dall'inizio dell'emergenza.
Ecco le tabelle rese note dal Gores:
Il Presidente della Regione Luca Ceriscioli ha firmato oggi pomeriggio un atto di indirizzo, con chiarimenti e disposizioni attuative in materia di attività sportiva, di spostamenti all’interno del territorio regionale, di raggiungimento delle seconde case, di taglio del verde e coltivazione degli orti e di manutenzione degli impianti sportivi.
Il decreto consente, con la stessa decorrenza dell’entrata in vigore del DPCM 26 aprile 2020 (ore 00.00 del 4 maggio):
1)lo spostamento, nell’ambito del territorio regionale, dell’armatore, del proprietario o del marinaio con regolare contratto di lavoro, esclusivamente per lo svolgimento, per non più di una volta al giorno, delle attività di manutenzione, riparazione e sostituzione di parti necessarie per la tutela delle condizioni di sicurezza e conservazione di natanti e imbarcazioni da diporto. Il tutto si dovrà svolgere nel rispetto di quanto previsto dai DPCM e di tutte le norme di sicurezza relative al mantenimento del contagio da COVID-19;
2)nell’ambito delle attività di rimessaggio, delle marine o nei luoghi appositamente attrezzati, le attività di manutenzione di natanti e di imbarcazioni da diporto, e quelle propedeutiche allo spostamento dal cantiere all’ormeggio. I rimessaggi e le marine che hanno in deposito le imbarcazioni, nelle aree di manutenzione devono osservare il rispetto delle normative di settore e di tutte le misure finalizzate dalla tutela dal contagio;
3)la navigazione delle unità da diporto, entro i confini regionali per raggiungere le imprese abilitate alla manutenzione e riparazione delle unità nautiche, e la navigazione con unità da diporto al di fuori dei casi di cui ai precedenti commi. Oltre al conduttore dell’imbarcazione può essere prevista la presenza a bordo solo di un’altra persona. E’ obbligatorio il rientro in giornata presso l’abitazione abituale;
4)lo spostamento individuale per attività motoria e attività all’aria aperta, anche con bicicletta, unità da diporto o altro mezzo, in tutto il territorio comunale di residenza o dimora, con divieto di assembramenti e con l’obbligo di rispetto della distanza di due metri dalle persone, salvo quelle accompagnate in quanto minori o non autosufficienti utilizzando mascherine e guanti o garantendo l’igiene con idoneo liquido igienizzante;
5)le attività motorie sportive svolte in maniera individuale sempre nel rispetto delle norme di precauzione del distanziamento sociale e dell’utilizzo dei DPI per quanto applicabili.
6)lo spostamento all’interno del territorio regionale per lo svolgimento in forma amatoriale di attività di pesca sportiva, comprese le attività subacquee, esclusivamente nel rispetto di quanto previsto dal citato DPCM e di tutte le norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da Covid-19, alle seguenti condizioni: limitatamente alla pesca sia da terra sia in acque interne sia in mare; che sia svolta da persona abilitata all’esercizio della pesca sportiva e ricreativa in possesso di copia della comunicazione effettuata ai sensi del decreto ministeriale 6 dicembre 2010; con non piu’ di due persone per imbarcazione, delle quali almeno una abilitata, nel caso di pesca in acque interne o in mare; nel rispetto della normativa vigente in merito all’esercizio della pesca sportiva e ricreativa.
Relativamente alla pesca sportiva lungo le acque interne, l’ordinanza ha efficacia conformemente al calendario piscatorio.
7)l’allenamento e addestramento cavalli, da svolgersi in maniera individuale, da parte dei proprietari e degli affidatari degli animali presso maneggi autorizzati all’interno del territorio della Regione Marche nel rispetto della normativa vigente in materia di distanziamento sociale;
8)la passeggiata a cavallo, svolta in maniera individuale e nel rispetto della normativa del distanziamento sociale;
9)l’allenamento e addestramento cani ai fini venatori e nei centri cinofili nelle aree autorizzate, senza il contatto diretto fra le persone, nel rispetto del distanziamento sociale e della normativa vigente. L’attività dovrà essere svolta singolarmente, nel rispetto del distanziamento sociale e della normativa vigente in tema di contenimento della diffusione del virus Covid-19;
10)l’attività di controllo della fauna selvatica;
11)gli spostamenti all’interno del territorio regionale per lavoro, necessità, salute, incontro di congiunti e per attività motoria e sportiva all’interno del territorio regionale;
12)il raggiungimento delle seconde case all’interno del territorio regionale per motivazioni di necessità, fatto salvo il rientro la sera presso la propria abitazione;
13)il taglio del verde e di coltivazione degli orti, senza la previa comunicazione al Prefetto ma con la debita documentazione (autodichiarazione che il cittadino deve portare con sé, per lo spostamento al fine di raggiungere l’orto, con allegato l’atto che ne attesti il titolo di proprietà, concessione, affitto). Il cittadino deve percorrere il tragitto più breve dal luogo di domicilio o residenza, rispettare le distanze di sicurezza interpersonali ed evitare assembramenti. E’ consentito ad una sola persona per nucleo familiare di raggiungere l’orto e per una sola volta al giorno;
14)la manutenzione del verde su impianti sportivi anche ai fini igienici e di manutenzione e di sicurezza da parte delle associazioni sportive dilettantistiche concessionarie e/o gestori di impianti sportivi comunali.
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Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore.
Risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 5 persone. Salgono a quota 911 le vittime complessive, dall'inizio della pandemia (553 uomini e 358 donne), di cui 143 nella provincia di Macerata.
Tra le vittime riportate dal bollettino del Gores, una 86enne di Recanati e un 65enne originario di Sant'Angelo in Vado (PU) entrambi spirati nella clinica di Villa Pini a Civitanova Marche.
Secondo i dati complessivi, nel 94,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,4 anni.
Di seguito, nel dettaglio, i dati trasmessi dal Gores:
Vento di burrasca in arrivo nella nostra Regione.
La Protezione civile delle Marche ha emesso un bollettino di condizioni meteo avverse, valido dalle 00 alle 24 di venerdì primo maggio. Tale fenomeno dell'interazione di intensi flussi occidentali sugli strati bassi dell'atmosfera con la catena appenninica determinerà durante la giornata di venerdì 1 maggio, e probabilmente in particolare durante le ore centrali della giornata, condizioni di favonio a tratti intenso e si estenderà anche ai settori collinari prossimi alla fascia costiera.
Il vento medio raggiungerà intensità di vento teso su tutte le zone; le raffiche raggiungeranno intensità di burrasca forte sulle zone costiere e intensità di burrasca sulle porzioni collinari .
Si è svolta in data odierna, presso la Prefettura di Macerata, una Riunione Tecnica di Coordinamento presieduta dal Prefetto Iolanda Rolli, alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle Forze dell’ordine e dei Vigili del fuoco.
Tema centrale della riunione è stato il prossimo 1 maggio, giornata durante la quale saranno mantenute le rigide misure di contenimento della diffusione del contagio da Covid-19.
In tal senso il Prefetto ha disposto il potenziamento dei dispositivi di controllo sulle principali arterie stradali al fine di prevenire il possibile esodo verso le località turistiche della provincia. Il Prefetto ha inoltre richiesto alle forze dell’ordine il rafforzamento dei servizi di vigilanza per assicurare l’osservanza delle limitazioni agli spostamenti nonché del divieto di assembramento, ringraziando ancora una volta per il lavoro svolto dall’inizio dell’emergenza. Sono infatti quasi 100.000 i controlli fatti a persone o ad aziende e attività commerciale.
Il primo maggio sarà un’altra festività all’insegna dell’isolamento sociale. La cosiddetta fase due partirà lunedì 4 maggio. Fino ad allora resteranno vigenti le attuali prescrizioni anti-Covid, valide anche per tutto il week end. Nessuno spostamento verso zone montane e di campagna, spiagge o seconde case. Nessuna festa in spiaggia, né scampagnate fra amici e parenti. Niente trasferte alla casa al mare e niente grigliate in compagnia.
Il prefetto ha fatto ancora una volta appello al senso di responsabilità dei cittadini anche in vista della prossima fase caratterizzata dalla riapertura di alcune attività produttive, nel rispetto delle regole di distanziamento sociale previste dalle disposizioni governative, e dalla possibilità di incontrare i congiunti e ha precisato che anche dal 4 maggio si dovranno osservate le limitazioni agli spostamenti e il divieto di assembramento in luoghi pubblici e privati, secondo quanto fissato dal DPCM 26 aprile.
La pandemia ha trasfigurato lo scenario economico dell’Italia e imposto ai centri di studio dell’economia il ricalcolo della crescita, come fatto dal Centro studi Confindustria che ha rivisto il PIL dell’Italia in diminuzione del 6% nel 2020 e una ripartenza nella seconda metà dell’anno frenata nella domanda interna ed esterna di beni e servizi.
La previsione di Confindustria è stata avvalorata dal Bollettino economico numero due della Banca d’Italia, secondo il quale il calo del PIL nel primo trimestre sarà cospicuo e la contrazione resterà ben percepibile anche nel secondo trimestre. Per la Banca d’Italia, il recupero avverrà a partire dalla seconda metà dell’anno e con un PIL nel 2020 previsto in calo del 5%.
Lo scenario di Banca d’Italia, ad ogni modo, non è del tutto pessimistico perché considera la posizione economica dell’Italia “più solida” rispetto alla precedente crisi del debito sovrano poiché l’indebitamento è in maggiore equilibrio.
Alla ricerca di un nuovo assetto economico c’è l’intera Europa, comunque, con la Commissione europea e il Consiglio europeo che studiano vari strumenti economici che in Italia non hanno trovato i favori dell’intera opinione pubblica rinfocolando così il dibattito sull’uscita dell’Italia dall’euro e la conseguente adozione di una nuova moneta o il ritorno alla lira. Vogliamo qui delineare uno scenario economico europeo con l’Italia fuori dall’euro e le conseguenze per la moneta unica e per la nuova valuta italiana.
L’Italia con una nuova moneta
Per comprendere quale scenario economico potrebbe profilarsi se l’Italia adottasse una valuta diversa dall’euro, è necessario comprendere come funziona il forex, ovvero il mercato dove acquirenti e venditori scambiano monete come l’euro o una novella lira italiana. Nel forex operano due categorie: la prima è quella delle imprese esportatrici e/o importatrici di merci e delle banche centrali che convertono le valute tra loro per necessità; la seconda è quella dei trader, i quali operano per guadagnare sulla differenza di cambio tra le valute e in particolare sulle coppie di valute che presentano maggiore volatilità perché più profittevoli.
Compreso il meccanismo di base e chi sono gli operatori che operano nel forex, è facile capire che, data una nuova lira immessa di punto in bianco nel mercato internazionale degli scambi valutari con un tasso di conversione convenzionale, essa subirebbe per un certo lasso di tempo, non quantificabile a priori, oscillazioni molto forti sul tasso di cambio. Oltre all’incertezza sul tasso di cambio della nuova lira nei confronti delle altre valute (dollaro USA, yen giapponese, renminbi cinese), anche l’euro potrebbe subire conseguenze sul piano della fiducia con i mercati finanziari non più propensi a investire in una moneta che può essere così facilmente abbandonata dai cittadini di uno Stato.
L’Italia con una nuova moneta, poi, si troverebbe ad affrontare non solo problemi legati al tasso di cambio ma dovrebbe anche fare i conti con la riclassificazione del debito da parte delle agenzie di rating e ancor più si troverebbe a fare i conti con investitori nazionali e internazionali incerti se acquistare i titoli di stato emessi in lira.
Concludendo
L’uscita dall’euro in una fase così delicata potrebbe quindi acuire e non migliorare le condizioni di salute del sistema economico italiano. Va considerato anche che la coniazione di una nuova lira volta a sostituire l'euro richiederebbe l'abbandono di oltre 20 anni di politica monetaria condivisa con gli altri partner europei attraverso la Banca centrale europea (BCE). Un compito non facile per qualsiasi Paese e che rischierebbe di impegnare Governo italiano e Banca d'Italia in un lavoro non quantificabile in termini di tempo e di dispendio di risorse economiche lungo anni.
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Saranno adottate sabato 2 maggio le quattro Ordinanze predisposte dal Commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, che oggi hanno ottenuto il via libera dai Presidenti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, riuniti nella Cabina di coordinamento.
Si tratta di quattro importanti decisioni riguardanti la semplificazione delle procedure per la ricostruzione privata, il primo elenco dei comuni più danneggiati dal sisma che potranno adottare i Piani straordinari di ricostruzione, la destinazione dei fondi Inail alle imprese titolari dei cantieri del sisma per i presidi sanitari contro il Covid-19 e alle altre per l’adeguamento dei presidi di sicurezza nei luoghi di lavoro, la delega ai comuni che hanno chiesto di svolgere le istruttorie delle domande di contributo.
Presto soluzione sulle macerie: “Sono provvedimenti molto rilevanti che potranno segnare il cambio di passo tanto atteso nella ricostruzione, con effetti concreti che si produrranno nei prossimi mesi” ha detto Legnini, assicurando ai Governatori e ai sindaci una soluzione molto rapida anche al problema delle macerie, con il pagamento dei corrispettivi alle aziende che provvedono allo smaltimento, e stabile per il futuro. “E’ un’attività – ha sottolineato il Commissario – che non può assolutamente essere interrotta”.
La semplificazione: "La prima Ordinanza dà attuazione alla legge 156 del 2019 e introduce una procedura molto semplificata per l’ottenimento dei contributi, attraverso la certificazione dei progetti da parte dei professionisti che assumono così un ruolo centrale nella filiera della ricostruzione. Essa si applicherà a tutti i progetti entro un certo limite di importo e garantirà tempi certi di definizione delle pratiche, stabilendo con precisione i compiti dei professionisti, dei Comuni, degli Uffici Speciali, della Conferenze regionali. L’attività degli Uffici speciali, finora assorbita dalle istruttorie, sarà concentrata sui controlli sia preventivi, che riguarderanno il 20% delle domande presentate, che successivi alla concessione del contributo".
I comuni più colpiti: "Il primo elenco dei comuni “maggiormente colpiti” dal sisma, adottato sempre in attuazione dell’ultimo decreto del 2019 sul terremoto, dove i Presidenti delle Regioni potranno adottare i Programmi Straordinari di ricostruzione, con alcune deroghe senza le quali sarebbe di fatto impossibile avviare il recupero di questi centri, ne comprende 44 per le quattro Regioni. E’ già prevista la possibilità di integrare gli elenchi con provvedimenti successivi".
Fondi Inail anti-Covid: "Intesa raggiunta anche sull’Ordinanza che destina 30 milioni alle imprese del cratere per finanziare, rimborsando il 100% delle spese per un massimo di 10 mila euro, gli interventi anti-contagio Covid previsti dalle norme e dai protocolli per la ripresa delle attività, anche nei cantieri della ricostruzione. Approvata infine l’Ordinanza con la quale si autorizzano gli Uffici speciali a raggiungere l’intesa per delegare ai 17 comuni che ne hanno fatto richiesta, 12 in Abruzzo e 5 in Umbria, le istruttorie per l’esame delle domande di contributo. Queste ultime due Ordinanze sono immediatamente esecutive".
Consentire i servizi per l'igiene degli animali domestici, nel rispetto rigoroso di tutte le misure di sicurezza sanitaria sui luoghi di lavoro volte a contenere il contagio da COVID-19. L'Aula dice “Sì” alla mozione firmata dal capogruppo Francesco Micucci, e proposta dal consigliere Federico Talè (Italia Viva). Il documento impegna la Giunta a predisporre le azioni necessarie a consentire la riapertura delle attività di toelettatura non ricomprese nei vari Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri. «Si tratta – spiega Micucci – di un atto utile non solo alle imprese di settore, ma anche da un punto di vista igienico-sanitario dell’animale e, di conseguenza, della famiglia nella quale vive, consentendo, tra l’altro, un’importante azione di sanificazione. In molti casi – precisa il capogruppo – non è possibile per i proprietari di cani provvedere autonomamente all'igiene dell'animale che in alcune situazioni ha caratteristiche tali da dover essere lavato con detergenti dermatologicamente testati, medicali ed idonei, oltre che tosato regolarmente. Pratiche che non possono essere eseguite in modo corretto all’interno degli appartamenti, prevedendo l'utilizzo di prodotti pericolosi soprattutto in presenza di bambini e di anziani».
«La richiesta di consentire i servizi di toelettatura degli animali da compagnia è sostenuta dalla convinzione che si tratti di attività a basso rischio contagio – sottolinea Micucci –. Nei laboratori si lavora, infatti, in solitudine e solo a contatto con l’animale. Gli operatori dovranno inoltre svolgere la propria attività su prenotazione allo scopo di evitare assembramenti di persone, mentre per i proprietari è già possibile il trasporto degli animali per esigenze connesse alla loro salute e al loro benessere».
Anche le aziende potranno effettuare, su base volontaria, il test sierologico sui dipendenti. Lo ha stabilito la giunta regionale con una delibera che estende in questo senso la sperimentazione dei test sierologici, prevista per gli operatori sanitari, per le forze dell’ordine, le forze armate e i vigili del fuoco.
Poiché si tratta di sperimentazione ed è quindi indispensabile la comparabilità dei risultati, la delibera indica con precisione che il test da effettuare è di tipo quantitativo, con la metodica della chemiluminescenza (lo stesso praticato sulle altre categorie che partecipano alla sperimentazione) ed esclude i test rapidi, cosiddetti “saponette”.
L’atto fornisce le indicazioni sui comportamenti da tenere sulla base dell’esito del test sierologico e indica l’obbligatorietà del tampone qualora il risultato dell’anticorpo risulti positivo. Con tampone positivo il medico competente dell’azienda è tenuto ad effettuare le dovute comunicazioni ai Dipartimenti di prevenzione territorialmente competenti.
Per l’esecuzione dei tamponi le aziende dovranno rivolgersi a laboratori validati per questa specifica attività.
Il presidente della Regione ha firmato l'ordinanza n. 26 del 30 aprile 2020, con la riprogrammazione dei servizi ferroviari sulla regione Marche.
Durante il periodo di attuazione del nuovo programma di esercizio dovranno essere monitorati costantemente i volumi di traffico allo scopo di evitare il rischio di sovraffollamento, dovranno essere garantite le distanze tra gli individui e adeguate protezioni per il personale ferroviario viaggiante.
L'ordinanza produce effetti dalla mezzanotte del 4 maggio 2020, sino all'emanazione di provvedimenti di revoca e comunque cessa di avere efficacia al sopraggiungere di provvedimenti governativi o ministeriali che dispongano in tal senso.
Ecco nel dettaglio i nuovi orari: clicca qui
Lavori in contrada Pianciano: stanziati 52mila euro
Allo stato attuale la strada comunale denominata "Pascucci" sita in contrada Pianciano, che collega il traffico veicolare di una zona della periferia della città, presenta numerose buche e tratti dissestati, che creano problemi alla viabilità oltre a costituire pericolo per il passaggio dei mezzi.
A tal proposito l'Amministrazione Comunale ha espresso la volontà di provvedere alla manutenzione straordinaria della strada suddetta.
L'intervento sarà finalizzato al ripristino del manto stradale sull'intero tratto per una lunghezza complessiva di 680 m, e consisterà nella livellazione di porzioni di strada, per poi procedere alla stesura del conglomerato bituminoso di tipo binder chiuso previa applicazione di mano di attacco con emulsione
Il progetto esecutivo redatto dai tecnici comunali è stato approvato con atto deliberativo dal Sindaco e dalla Giunta e prevede una spesa complessiva di 52 mila euro, finanziati con fondi del bilancio comunale.
Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 6247 casi positivi al coronavirus sui 39.145 tamponi effettuati nella Regione Marche (leggi qui). Sono 2506 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino (16 in più di ieri), 1810 in provincia di Ancona (5 in più di ieri), 1017 in provincia di Macerata (7 in più di ieri), 435 in provincia di Fermo (4 più di ieri), 281 in provincia di Ascoli Piceno (stabile rispetto a ieri), 198 extra regione.
Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti continua ad aumentare: si è, infatti, passati dai 1964 di ieri ai 2131 di oggi (+167). I contagiati ancora in isolamento domiciliare sono 2.697.
Scende in maniera considerevole il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (si è passati dai 692 di ieri ai 513 di oggi), così come il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, 48: 9 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (3 a Civitanova Marche, 6 a Camerino).
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
Eccoci ritrovati per questa quarta puntata, questa volta mi focalizzerò su una delle prime cose che avevo sottolineato quando ho cominciato su Facebook le mie analisi ovvero il ritardo con cui vediamo l'evolversi della situazione. Ma prima mi concentro su una bufala girata sulle notizie nazionali, con il chiaro scopo di incutere timore nelle persone, ovvero che appena riaperto in Germania sono risaliti i casi; cosa assolutamente falsa per ben 2 motivi. Il primo è che basta vedere i dati forniti dalla John Hopkins University che mostrano come addirittura proprio il 27 Aprile, giorno che girava la bufala la Germania abbia avuto il minimo dei contagi, questo ovviamente basta a puntarla come notizia falsa, ma aggiungiamo che il parametro R0 calcolato dal Koch Institute, che è il riferimento tedesco per le analisi su questa epidemia lo abbia stimato a 0.9 medio per 4 giorni, ma se ricordate la scorsa puntata la periodicità è settimanale quindi avrebbe preso solamente la parte "alta" della settimana, infatti subito dopo si è riportato allo 0,7. Seconda cosa è che se ipoteticamente oggi si facesse il famoso 'liberi tutti' nel trend dei contagi non cambierebbe nulla per almeno 9 giorni , infatti si stima che mediamente un contagio impiega 9 - 11 giorni per essere rilevato, quindi essendo recentissima la maggiore apertura della Germania è impossibile che una variazione dei contagi negli ultimi giorni sia dovuta a quel motivo.
Dunque che succederà ai contagi il 4 Maggio ? un niente probabilmente per almeno un 9 giorni, al massimo vedremo verso la seconda metà della prossima settimana i risultati di questi primi parziali allentamenti avvenuti il 27 Aprile.
Purtroppo la stampa in molti casi cerca la notizia ad effetto più che analizzare i dati, la Germania ha obiettivamente gestito la situazione meglio di noi e possiamo notare come a loro non sia stato mai impedito di praticare attività all'aria aperta, pertanto è desumibile che non sia un particolare veicolo di contagio stare all'aperto, aggiungo che non ho trovato studi ne pratici ne teorici che portino a pensare a possibilità di contagio all'aria aperta stando a 2m di distanza.
Ora veniamo invece alla parte più preoccupante, attualmente la nostra regione ha un calo dei contagi di circa il 30% settimanale che indicativamente ci dal famoso R0 a 0.7 nelle condizioni attuali , più alto nei giorni lavorativi più basso il fine settimana. Quindi significa che attualmente comunque lo spostarsi per il lavoro, spesa o altro, è sufficiente ad una piccola risalita dei casi che viene più che compensata dai fine settimana. Ma quando riapriranno tutte le aziende e magari si va a trovare qualche familiare? Attenti il margine di sicurezza che abbiamo non è molto alto pensate al numero di persone che incrociare in un giorno 10? 100? ecco se ne incontrate 10 per non far ripartire il contagio non ne dovreste incontrare più di 14. Purtroppo per il 4 non avremo la famosa App che è in clamoroso ritardo; quella potenzialmente potrebbe abbassare sensibilmente il famoso parametro R0, se mediamente oggi un contagiato lo si individua (se lo si individua) dopo 9 -11 giorni con un tracciamento mirato potremo fermarlo anche dopo 4 o 5 giorni il che toglierebbe tantissimo terreno fertile al virus. Quindi in mancanza di questa app è essenziale che ognuno di noi faccia la sua parte ed eviti i comportamenti pericolosi specie ora che molti torneranno a lavorom e a frequentare sui mezzi pubblici.
La nostra provincia ha per poco sfiorato lo 0 contagi; ma penso che oramai davvero sia questione di giorni per avere il famoso 0 spero in questa settimana ci arriveremo.
Ora una digressione invece su cosa accadrà al nord, lo vedete dal grafico Milano,Torino i contagi non stanno scendendo sono semplicemente stabili: R0=1 , siamo sul filo del rasoio, sorprende come nei punti più colpiti i dati dicono che oltre il 50% delle aziende sono aperte, il presidente del Veneto dice che già da loro il lockdown sia finito. Senza tracciamento mi spiace ma cosa succederà al nord è chiaro, nella settimana 11-17 maggio i contagi si rialzeranno (escludo che anche arrivasse l'app riesca nel frattempo a diffondersi in maniera sufficientemente capillare) e molto probabilmente la settimana successiva si avranno nuove chiusure al nord. Lo vedete anche nella mia classifica come le regioni del nord abbiano un tasso di decrescita dei contagi più lenta, addirittura in Liguria siamo ancora sopra il 50% del picco. Spero di sbagliarmi sinceramente.
Ultimo punto il caso singolare di Bergamo, suppongo che come Milano ancora varie aziende siano aperte e la gente si sposti però i contagi sono crollati e sono stabilmente sotto il 20%; ma come? Bergamo? Così pochi contagi? E sì i dati dicono questo; ma come si spiega una cosa simile o si sono tutti rinchiusi dentro casa e nessuno è più uscito oppure si ha il primo esempio al mondo della famosa immunità di gregge, il virus ha difficoltà a diffondersi perché inizia a non trovare più soggetti che non siano stati infettati, e sinceramente questa sembra la spiegazione più plausibile ad un così repentino calo dei contagi, quando ci saranno statistiche sui test sierologici ne sapremo di più ma non sorprendetevi se risulterà stata contagiata anche un 30% della popolazione. Dati al 29 Aprile 2020
Tradizionalmente, il rimedio per le sopracciglia sottili o radi è stato quello di fare affidamento sui prodotti di make up per "riempire" i peli tra le sopracciglia. Tuttavia, c'è un crescente interesse per una soluzione più permanente: il trapianto di sopracciglia.Un trapianto di sopracciglia viene eseguito da un chirurgo estetico o plastico con il trasferimento dei capelli dal cuoio capelluto alla faccia. Sebbene la procedura sembri semplice, ci sono molti aspetti da considerare, dai costi ai rischi e agli effetti collaterali. Continua a leggere per sapere cosa aspettarti da un trapianto di sopracciglia e come determinare se questo intervento è giusto per te.Un trapianto di sopracciglia è una procedura cosmetica in cui innesti di capelli vengono trasferiti nell'area della fronte. Questo obiettivo è che nuovi peli crescano da questi innesti, producendo un aspetto più pieno.L'attuale procedura è simile a un trapianto di capelli tradizionale. Gli innesti di peli del sopracciglio vengono prelevati dai peli sopra le orecchie. Un chirurgo trasferisce non solo i singoli capelli, ma anche i follicoli piliferi. Questo aiuta a garantire che i nuovi peli possano crescere nelle sopracciglia una volta che quelli iniziali trasferiti cadranno. Dopo che ti sarà stato somministrato un anestetico generale, un chirurgo eseguirà piccole incisioni nei siti del cuoio capelluto donatori di follicoli e nei siti di trapianto delle sopracciglia. L'intero processo dura circa due o tre ore.I fautori dei trapianti di peli nelle sopracciglia osservano che la nuova peluria sembra naturale perché sono i tuoi. La procedura può anche limitare la necessità di trucco per sopracciglia. Tuttavia, ci sono anche svantaggi di questa procedura. Per prima cosa, infatti, è costoso. Possono anche essere necessari diversi mesi prima che i nuovi follicoli “attecchiscano” in modo da vedere i risultati completi. Infine, c'è la possibilità che questi nuovi follicoli non producano nuovi peli.Ovviamente per tutte le cose esistono dei pro e dei contro, motivo per il quale non bisogna mai arrendersi alle prime difficoltà, ma se ci sono delle necessità bisogna lottare prima di vedere dei risultati concreti. Non possiamo comunque fingere che i contro siano meno importanti dei pro, quando si tratta di scegliere se subire o no un trapianto di sopracciglia. C’è una cosa da tenere bene a mente: un intervento non è mai una passeggiata.Se tutto va bene, allora il paziente avrà le sue sopracciglia nuove di zecca, con un aspetto del tutto diverso rispetto a prima e sicuramente migliore. Se le cose non vanno proprio bene, le conseguenze possono rivelarsi abbastanza gravi, poiché l’operazione coinvolge una zona importante e molto delicata del viso, giusto a due centimetri dagli occhi.Non vogliamo buttarti giù, anzi: sono davvero molto esigue le possibilità che qualcosa vada storto, ma bisogna essere pronti a tutto e, dunque, prendere in considerazione che, forse, il gioco non vale affatto la candela. Questa soluzione è l’ideale per tutte quelle persone che, ad esempio, hanno bisogno della chirurgia estetica per risolvere gli effetti di un brutto incidente o di una malattia, ossia tutte quelle cose che hanno alterato nel tempo il volto di una persona. Per essere certi che si sta facendo la cosa giusta e che non si avranno problemi dopo il trapianto alle sopracciglia sarà importante scegliere il professionista che abbia le giuste competenze, certificazioni ed esperienze. Uno dei più accreditati è sicuramente Il dott. Emrah Cinik, specialista in trapianto di capelli e anche in sopracciglia.
Trapianto alle sopracciglia: la tecnica di utilizzo
Abbiamo già accennato prima alla tecnica utilizzata per il trapianto di sopracciglia:approfondiamola! Questa tecnica viene utilizzata nella sua clinica in Turchia dal dott. Emrah Cinik,per fare un esempio, già da tanto tempo,e con grandi risultati.
Questo accreditato specialista usa questa tecnica efficace anche per i capelli in quanto i risultati statisticamente sono molto positivi. Però dobbiamo considerare che, rispetto ad altri trapianti di peli, è abbastanza complessa e richiede grande preparazione e cura. Infatti il risultato finale dovrà essere perfetto e dovrà dare la percezione,a chi lo guarda, un effetto naturale e reale e quindi non può essere eseguito da un inesperto, che magari propone sconti, ma non ha la giusta preparazione.
Per poter considerare l’operazione di trapianto riuscita e per avere risultati che saranno soddisfacenti per il cliente, lo specialista dovrà essere abile a disegnare in maniera impeccabile la forma delle sopracciglia e soprattutto in modo molto accorto e prudente. Molto importante sarà anche che la curvatura e l angolazione degli innesti che vengono trapiantati al paziente siano naturali.
La tecnica Fue da quindi buoni risultati che saranno costanti e molto visibili nel corso degli mesi: la crescita delle sopracciglia avverrà in maniera naturale. Il grande beneficio per un paziente che si reca a farsi il trapianto delle sopracciglia in Turchia dal dottor Emrah Cinik è che pagherà un prezzo onesto e conveniente e l’intervento sarà abbastanza rapido e indolore e soprattutto sicuro e senza nessuna controindicazione di rilievo!
Lo specialista turco si impegnerà a fare una visita accurata pre operazione per cercare di analizzare la situazione e le esigenze del paziente che sono sempre diverse e soggettive.
In quale caso serve il trapianto di sopracciglia?
Le situazioni contingenti per le quali un paziente, uomo o donna che sia, richiede questa operazione e vuole farsi il trapianto sono tante e diverse tra di loro. Per esempio può succedere che una persona abbia avuto la perdita delle sopracciglia a seguito di una grave ustione e incidente.
Oppure può capitare nel momento in cui il paziente non è soddisfatto e si è pentito di aver fatto un tatuaggio estetico e vuole coprirlo. Altro motivo abbastanza rilevante è quando una persona, a seguito di una grave malattia o di alopecia, ha perso completamente le sopracciglia e quindi, per recuperare l’autostima, decide di fare questo importante e risolutivo passo!
(Foto di StockSnap da Pixabay)