Secondo il Governo, l’Assegno unico interesserà 1,8 milioni di famiglie italiane con 2,7 milioni di minori a carico. Le CNA di Macerata e Fermo hanno quindi pensato che illustrare questo provvedimento, che il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha definito ‘epocale’, potesse essere un servizio molto utile alla cittadinanza e un momento per far conoscere i tanti servizi offerti ai cittadini dal Patronato della Confederazione degli artigiani e delle piccole imprese.
L’Assegno unico andrà a vantaggio di famiglie oggi sprovviste di questo tipo di sostegni. L’intensità del contributo per questi nuclei familiari può variare; se si hanno tre figli a carico, ad esempio, è previsto un consistente aiuto che può arrivare a 653 euro al mese.
Il provvedimento, in attesa di essere esteso a tutti l’anno venturo, interessa per ora categorie molto diverse fra loro, disoccupati ed autonomi inclusi. Per conoscere le modalità ed i criteri con i quali si potrà usufruire del sostegno, la CNA organizza per martedì 15 giugno alle ore 19,15 un webinar gratuito e aperto a tutti.
Oltre all’intervento dell’esperta del Patronato Epasa – Itaco di Fermo Sabrina Giusti, interverranno sull’argomento le presidenti di CNA Impresa Donna e Massimiliano Moriconi, Direttore provinciale Uni.Co. Macerata, per illustrare i servizi del confidi ai cittadini.
Appuntamento martedì 15 giugno ore 19,15 in diretta su Canale 14 Marche e dalle ore 19,00 sulla piattaforma zoom. Per partecipare alla videoconferenza zoom e fare domande agli esperti è necessario scrivere una mail all’indirizzo comunicazione@mc.cna.it.
Oltre che in ovuli ingeriti dai corrieri, doppi fondi di bagagli e speciali fasce addominali, una banda di trafficanti di eroina, ma anche di cocaina, faceva entrare in Italia la droga proveniente dal Pakistan sciogliendola e solidificandola nell'imbottitura in gomma piuma di trolley o nella parte rigida di valigie, mediante sofisticati procedimenti tecnologici.
E' emerso nell'inchiesta 'Last chance' dei finanzieri del Gico del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Ancona, coordinati dalla locale Procura - Direzione Distrettuale Antimafia, durata quasi due anni: in questo lasso di tempo sono state arrestate 29 persone; nei confronti di quattro di loro, ritenuti capi dell'organizzazione, composta prevalentemente da pakistani e afgani, i finanzieri hanno eseguito ordini di custodia in carcere del gip di Ancona.
Un quinto vertice della banda è latitante. Le persone arrestate erano domiciliate tra Macerata, Napoli, Roma e Pescara.
La gomma piuma, hanno accertato le Fiamme Gialle, una volta arrivata in Italia, veniva lavorata in appositi laboratori, per essere trasformata in eroina con un particolare processo di trasformazione: il poliuretano espanso elastico veniva triturato con specifiche apparecchiature, il composto ricavato setacciato con filtri e fatto bollire lentamente per cristallizzare la sostanza stupefacente. Poi, di nuovo frullata, la droga veniva mescolata con sostanze da taglio (in particolare la "mannite").
Per traffico e spaccio di droga denunciati in tutto 36 soggetti di cui 25 arrestati in flagranza e cinque destinatari di ordini di custodia. Nel tempo sequestrati in sei regioni - Marche, Umbria, Lazio, Sardegna, Lombardia e Friuli Venezia Giulia - 44 kg di eroina e 300 gr di cocaina, per un valore complessivo sul mercato di oltre tre milioni di euro.
Contrastare la proliferazione dei cinghiali nelle Marche che stanno causando gravi danni alle attività agricole e pericolosi inconvenienti alla popolazione, a partire dagli incidenti stradali e dagli incontri, sempre più ravvicinati, nelle aree cittadine e urbane.
La questione è stata al centro dell’incontro odierno, a Palazzo Raffaello, tra il vicepresidente Mirco Carloni, assessore all’Agricoltura e alla Caccia, e il colonnello Giampiero Andreatta, comandante Carabinieri forestali Marche.
Regione, istituzioni, associazioni agricole e venatorie collaboreranno per contenere i danni causati dagli ungulati. La Giunta regionale ha predisposto un protocollo d’intesa da sottoscrivere, dopo la concertazione con gli enti coinvolti.
“Un contributo fondamentale verrà dai Carabinieri forestali che faranno pervenire le loro osservazioni sul testo predisposto, in vista della firma – ha evidenziato Carloni – Il problema dei cinghiali ha assunto una dimensione sociale, oltre che economica, che richiede interventi operativi, integrati e coordinati, non più rinviabili. Nelle Marche vogliamo voltare pagina con una collaborazione corale che non preveda solo abbattimenti selettivi, ma una serie di azioni che mettano in sicurezza le aree urbane e la circolazione stradale”.
Il protocollo proposto coinvolge, oltre la Regione e i Carabinieri forestali, le Prefetture, le Polizie provinciali, gli Ambiti territoriali di caccia, l’Anci (Comuni), le associazioni agricole e venatorie.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 719 tamponi: 274 nel percorso nuove diagnosi (di cui 74 screening con percorso Antigenico) e 445 nel percorso guariti (un rapporto positivi testati del 1,1%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono soltanto 3 di cui 2 nella provincia di Ancona e uno nella provincia di Pesaro-Urbino.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (2 casi rilevati) e contatti stretti di casi positivi (1 caso rilevato). Nel percorso Screening sono stati effettuati 74 test antigenici, da cui nessuno è risultato essere positivo.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra una notevole diminuzione rispetto alla giornata precedente: incidenza all'1,1% oggi, contro la percentuale del 3,2% di ieri.
E’ di pochi giorni fa la notizia del ritorno in libertà di Giovanni Brusca.
Giovanni Brusca, è stato un mafioso, dal 1996 collaboratore di giustizia, in passato esponente di rilievo di Cosa Nostra, condannato per più di 100 omicidi tra cui quello del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio di un pentito, rapito e sciolto nell’acido; nonchè per la strage di Capaci in cui perse la vita il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti di scorta.
La sua ferocia gli valse il soprannome di “scannacristiani”. Arrestato nel 1996, grazie alla sua collaborazione ha evitato l’ergastolo convertito nella pena a 30 anni: con uno sconto di pena di 45 giorni ogni sei mesi per buona condotta, i 30 anni sono diventati 25 ed è così che l’odierno 64enne ha varcato le porte del carcere; d’altro canto in cambio lo Stato ha ricevuto importanti rivelazioni decisive nella lotta contro la mafia.
La notizia della sua scarcerazione ha detonato comprensibilmente reazioni violente soprattutto tra le famiglie delle sue vittime. E’ proprio la sorella del Giudice Falcone che dichiara “Un pugno nello stomaco che lascia senza respiro”, aggiunge “ Ma questa è la legge. Mi auguro solo che magistratura e le forze dell’ordine vigilino con estrema attenzione in modo da scongiurare il pericolo che torni a delinquere, visto che stiamo parlando di un soggetto che ha avuto un percorso di collaborazione con la giustizia assai tortuoso. La stessa magistratura in più occasioni ha espresso dubbi sulla completezza delle sue rivelazioni, soprattutto quelle relative al patrimonio che, probabilmente, non è stato tutto confiscato: non è più il tempo di mezze verità e sarebbe un insulto a Giovanni, Francesca, Vito, Antonio e Rocco che un uomo che si è macchiato di crimini orribili possa tornare libero a godere di ricchezze sporche di sangue.”
Se umanamente questa liberazione scuote gli animi e crea indignazione, bisogna comunque ricordare che tale scarcerazione è avvenuta per una legge: legge il cui impulso è stato dato da Giovanni Falcone, che stabilisce che chi si dissocia e collabora con lo Stato può avere un trattamento più favorevole anche riguardo la pena da scontare.
In questo modo, grazie alle collaborazioni con la giustizia, si sono potuti conoscere molti segreti di cosa Nostra, sono state fornite “numerosissime conferme sulla struttura, sulle tecniche di reclutamento, sulle funzioni di Cosa Nostra... dando “una chiave di lettura essenziale, un linguaggio, un codice” (cit. Giovanni Falcone).
I mafiosi del calibro di Brusca, se non collaborano con lo Stato, sono sottoposti all’art. 4 bis dell’ordinamento penitenziario che prevede l’ergastolo “ostativo”: ciò significa che in base a tale norma non è consentita l’applicazione di nessun beneficio penitenziario laddove non vi sia una collaborazione: l'applicazione dell’ergastolo ostativo consiste nel “fine pena mai”.
Con sentenza del 2019 la Corte Costituzionale ha tuttavia stabilito che l’ergastolo ostativo è incompatibile con la nostra carta costituzionale; per la Consulta, l’esclusione dei benefici penitenziari ai condannati all’ergastolo per reati di mafia, che non abbiano collaborato con la Giustizia, è contraria all’ art. 27 Costituzione all’art. 3 della CEDU.
La Corte ha dato un anno di tempo al Parlamento per approntare una nuova disciplina che tenga conto della natura dei reati di mafia da un lato e che dall’altro preservi l’importanza della collaborazione con la giustizia.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato la regolamentazione dei rapporti tra i coniugi in sede di separazione, con particolare riferimento all’affidamento dei propri animali domestici. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da una lettrice di Civitanova Marche, che chiede: “In caso di mancato accordo tra i coniugi, a fronte di un procedimento di separazione, chi ha diritto di tenere con sé il proprio animale domestico?”.
Il caso di specie ci permette di analizzare una particolare e diffusa prassi che si verifica in sede di separazione dei coniugi, quale la scelta di chi abbia il diritto di tenere con sé il proprio animale domestico; difatti è sempre più frequente la presenza all’interno della propria casa familiare di cani e gatti, considerato che, oggi più che mai, c’è la buona abitudine di adottare un animale domestico.
Ebbene, occorre precisare che nel nostro ordinamento manca una normativa diretta a disciplinare l’affidamento di un animale domestico, nei casi di separazione dei coniugi o dei conviventi, tanto è vero che aumentano i casi in cui gli stessi coniugi o i conviventi, all’esito del rapporto matrimoniale o di convivenza, decidono di rivolgersi ad un giudice per stabilire chi ha il diritto di tenersi il cane o il gatto.
A tal proposito, in relazione a tale lacuna normativa, risulta legittima l’applicazione delle norme dettate dal legislatore per l’affidamento dei figli, in particolare laddove manchi uno specifico accordo tra i coniugi stessi, diretto a regolare chi dei due si occuperà del cane o del gatto; in tal senso, si è espresso, ad esempio, il Tribunale di Lucca che, con una pronuncia del 24 gennaio 2020, ha dichiarato che, nel vuoto normativo, “l'importanza del legame affettivo tra persone e animali non può che portare all'applicazione della normativa relativa all'affidamento dei figli”.
Sul punto si veda, inoltre, la pronuncia del Tribunale di Sciacca del 19.02.2019, secondo la quale, “Indipendentemente dall’eventuale intestazione risultante nel microchip, il cane può venire assegnato anche ad entrambi i coniugi, a settimane alterne, con spese veterinarie e straordinarie ripartite a metà tra moglie e marito tenendo conto che il sentimento per gli animali costituisce un valore meritevole di tutela, con riferimento al benessere dell’animale stesso”.
Pertanto, in risposta alla nostra lettrice, risulta corretto affermare che: “In caso di conflitto circa l'affidamento del cane è possibile l'intervento del giudice che, dopo aver valutato tutte le circostanze del caso concreto, può non solo stabilire che l'animale debba stare con l'uno o l'altro degli ex partner, ma altresì disporne l'affido condiviso, pronunciandosi anche sul collocamento, il diritto di visita e il mantenimento”(Tribunale di Roma, sentenza n.5322/2016).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 2162 tamponi: 1043 nel percorso nuove diagnosi (di cui 297 screening con percorso Antigenico) e 1119 nel percorso guariti (un rapporto positivi testati del 3,2%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 33 di cui 17 nella provincia di Macerata, 2 nella provincia di Ancona, 6 nella provincia di Pesaro-Urbino, 2 nella provincia di Fermo, 3 nella provincia di Ascoli Piceno e 3 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (8 casi rilevati), contatti in ambito domestico (11 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (8 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (2 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (1 casi rilevato).
Tre casi sono in fase di approfondimento epidemiologico, mentre nel percorso Screening sono stati effettuati 297 test antigenici con la conseguente rilevazione di un soggetto positivo (da sottoporre al tampone molecolare): un rapporto positivi/testati inferiore all'1%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un'assoluta stabilità rispetto alla giornata precedente: incidenza al 3,2% oggi, stessa percentuale avuta ieri.
Scendono ancora i ricoveri per Covid nella regione Marche. Il dato emerge nel bollettino odierno diramato dal Servizio Sanità che evidenzia una decrescita di 6 posti letto rispetto alle ultime 24 ore, portando il numero di pazienti presenti nelle strutture sanitarie a 61, di cui 9 in terapia intensiva (-1 rispetto a ieri).
Sono, invece, 8 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 13 pazienti, tutti al Covid Hospital di Civitanova Marche.
La Regione Marche ha reso noto, inoltre, che nelle ultime 24 ore non si sono verificati decessi.
Nel mondo del trading è sempre bene avere le idee quanto più chiare possibili, dalla ricerca delle migliori risorse per effettuare i propri trade, fino alla conoscenza della terminologia che riguarda questo mondo. Per aumentare la consapevolezza dei trader, in questo articolo vedremo di approfondire il social trading, portando alla luce ciò che è importante sapere al riguardo.
Il nome “social” non è certamente nuovo ai più e, in effetti, ha proprio a che vedere con i social network. Per essere più precisi, nel social trading si seguono altri trader, così come sui social network si seguono altre persone. Questo aiuta a capire come agiscono i trader esperti all’interno dei mercati finanziari, potendo quindi attingere facilmente a informazioni preziose, pur non possedendo una grossa esperienza nel trading. Per questo stesso motivo il social trading è un metodo assolutamente valido anche per chi non ha molto tempo da investire nelle analisi dei trend di mercato e nei processi di trading in generale.
Seguire i migliori trader col social trading
Ciò che cambia nel social trading rispetto ai social network è che non si seguono persone per amicizia o perché le si vuole conoscere, ma si seguono i migliori trader per apprendere in modo preciso e affidabile quali mosse fare durante i propri trade. In questo caso, quindi, il feed mostrerà tutte le informazioni relative al trading in rete, quelle che contano per fare a propria volta le mosse giuste.
Ciò che è importante sapere, tuttavia, è che, analogamente a quanto succede su Facebook o Instagram, anche in questo caso non tutte le informazioni che si ricavano sono corrette e attendibili. Parliamo infatti di un mondo vasto e caratterizzato da una notevole volatilità, per questo conviene familiarizzare con esso seguendo per un certo periodo le informazioni che appaiono e individuando i migliori trader da seguire.
Come scegliere il giusto trader
Detto ciò, come si può sapere se il trader che si segue è quello giusto e fa le opportune analisi dei mercati? Innanzitutto, se si ha il giusto broker, la scelta sarà molto più semplice. In secondo luogo, si può verificare il seguito di quello specifico trader, poiché i trader con più seguaci hanno più probabilità di essere validi. I trader, infatti, quanto più sono abili, tanto più ricevono remunerazione e, di conseguenza, followers.
Per fare un’analogia col mondo del calcio, i trader esperti tra i quali scegliere sono come calciatori, mentre il “seguace” assume in questo caso il ruolo di un coach che seleziona con cura la formazione della propria squadra in base ai soggetti con le migliori prestazioni. A quel punto, è come se i giocatori giocassero, appunto, al posto di coloro che li seguono, mentre i gol segnati equivalgono ai trade portati a termine con successo.
Dove avviene il trading nel caso del social trading
Il social trading ha una piattaforma specifica, proprio come un vero social network, ed è lì che avvengono i trade. Vi sono diverse piattaforme che consentono di connettersi ad altri trader replicando le operazioni da loro svolte. Come detto a inizio articolo, scegliere la piattaforma che offre le risorse più affidabili e concrete è il modo migliore per trovare i trader giusti da seguire.
Il social trading è facile?
Tra i possibili modi di fare trading e di familiarizzare con i mercati finanziari, il social trading è senza dubbio uno dei metodi più apprezzati, in termini sia di facilità che di impegno relativamente basso. Questo non significa tuttavia che non si debbano compiere valutazioni o che non ci si debba mettere in gioco allenandosi e studiando sul campo, ma di certo le cose sono più semplici di quanto non lo sarebbero per un trader che dovesse compiere da solo tutte le analisi ed i trade conseguenti.
Ci sono inoltre un sacco di informazioni all’interno delle piattaforme di social trading, informazioni peraltro sintetizzate in modo da essere comprensibili anche per coloro che non sono particolarmente addentro al mondo del trading.
Per chi valuta nuovi modi per investire è, insomma, un’ottima opportunità.
I vantaggi del social trading
Parlando in maniera più approfondita dei vantaggi legati al social trading possiamo sicuramente annoverare i seguenti:
- semplice anche per trader principianti;
- ottimo strumento di apprendimento dinamico per chi desidera conoscere le basi del trading;
- consente di creare una rete con altri trader, fare domande su ogni tipologia di mercato, esternare dubbi sulle procedure, discutere riguardo a un evento interessante nel mondo del trading, ecc;
- se usato nel modo adeguato, permette di ottenere guadagni.
Gli svantaggi del social trading
Dal momento che non è tutto oro ciò che luccica, vediamo cosa può invece essere negativo o sfavorevole nell’universo del social trading:
- gli utenti possono credere che sia sufficiente fare affidamento a qualsiasi rapporto trovino sulla piattaforma di social trading;
- la prima fase, quella in cui si devono individuare i migliori trader, può richiedere diverso tempo e attenzione;
- tempo di attesa: il mercato potrebbe subire variazioni nel lasso di tempo che intercorre tra il momento in cui un trader avvia la propria strategia e quello in cui un follower la replica; questo significa che l’efficacia può cambiare anche notevolmente.
Possibilità di messaggistica diretta
Se si è davvero motivati, il social trading offre una funzione molto valida, quella, cioè, della messaggistica diretta. Questo significa che, se si individua un trader (o più di uno) particolarmente valido, è possibile scrivergli direttamente, proprio come avviene sui social network, per chiedere consigli o delucidazioni su alcune dinamiche del trading.
Allo stesso modo, se si hanno dubbi sulle mosse di un determinato trader, è possibile domandargli come mai ha agito in quel modo, così da diventare poco a poco sempre più esperti e attivi.
Il fatto di poter interagire è anche ciò che distingue principalmente questo tipo di trading dal copy trading o dal mirror trading.
Per concludere
Per chi è alla ricerca di un metodo per fare trading che gli consenta di imparare dai migliori trader a muoversi nel mercato, cercando allo stesso tempo di guadagnare qualcosa, il social trading può essere uno strumento davvero valido, oltre che a portata di mano. È un ambiente vivace in cui c’è posto sia per chi vuole condividere le proprie doti nel trading, sia per chi desidera impararne le basi avanzando sempre più di livello in questo mondo.
Stiamo vivendo un’epoca di grandi cambiamenti, la cui portata epocale è sotto gli occhi di tutti. Negli ultimi 10 anni il mondo come l’avevamo conosciuto non esiste più, ogni aspetto della nostra società è stato toccato da profondi cambiamenti e il tutto è dovuto alla rivoluzione digitale tuttora in atto che non accenna battute d’arresto. In un simile contesto, sempre più dinamico e soggetto alle mode del momento, fare impresa diviene sempre più difficile e oggi andremo a vedere, come spiegato da Picchionews.it, quali sono le strategie di marketing più utilizzate dai colossi del gioco online per ampliare la propria clientela e, al contempo, per far sì che i vecchi clienti tornino a spendere presso la propria azienda.
PS Plus, PS NOW e Nvidia GeForce NOW
Due tra le aziende leader nel gioco online sono PlayStation e Nvidia che, seppur in settori diversi, sono riuscite a monopolizzare un mercato che negli ultimi 10 anni è in continua crescita. Per fidelizzare la propria clientela, da diversi anni a questa parte PlayStation si affida a PlayStation Plus e PlayStation Now. Il primo servizio permette agli utenti di giocare a due videogame gratuiti ogni mese e a intrattenersi con sessioni di gioco online con utenti sparsi in ogni parte del mondo.
Mediante il PS NOW, invece, dietro la corresponsione di una cifra annuale che si aggira intorno ai 40 euro, agli utenti viene data la possibilità di intrattenersi online con centinaia di titoli anche senza effettuare il download del gioco. Le cifre ci raccontano di un successo clamoroso, con circa 50 milioni di utenti che mensilmente usufruiscono dei servizi Plus e Now, utenti che sono aumentati di circa il 20% su base annua nel solo 2020. Nvidia, invece, è una delle piattaforme più utilizzate di gaming in cloud.
Ma cosa si intende per giochi in cloud? Nvidia offre ai propri abbonati la possibilità di far girare sul proprio PC anche giochi che normalmente non sarebbero supportati dal proprio device e lo fa mettendo a disposizione degli utenti dei veri e propri server che riproducono il videogame e poi trasmettono il segnale sul PC dell’abbonamento, con un ritardo di trasmissione irrisorio. Il successo di Nvidia GE FORCE NOW è stato tale che nel giro di poco tempo sono stati ben 6 milioni gli utenti che si sono affidati all’azienda statunitense e ciò in quanto, dietro la corresponsione di poco meno di 10 euro mensili, l’utente può giocare a più di 800 giochi disponibili in catalogo a una qualità sorprendente.
Programmi business e bonus benvenuto
Come abbiamo avuto modo di vedere, sono diverse le tecniche utilizzabili per far sì che gli utenti scelgano il nostro prodotto. Le combinazioni sono pressoché infinite e tra le più utilizzate dai colossi del digitale non possiamo non menzionare i bonus benvenuto e i coupon. Per mezzo dei bonus benvenuto le imprese cercano di pubblicizzare la propria attività in modo “dinamico”, ovvero concedendo ai potenziali utenti la possibilità di acquistare gratuitamente all’interno dei propri circuiti di vendita.
Lo scopo è di far apprezzare la qualità del servizio offerto e l’affidabilità dell’azienda stessa, facendo aumentare la fiducia dei potenziali clienti nei confronti dell’impresa. Anche all’interno dei bonus benvenuto ci sono poi diverse strategie e una delle più utilizzate dai colossi del gioco d’azzardo è quella che viene denominata bonus giri gratis, mediante i quali i potenziali clienti possono giocare gratuitamente ai tanti giochi presenti all’interno dei casinò online. Sono talmente tanti i bonus giri gratis in circolazione che siti come quello di Casinos.it si sono specializzati nell’analizzare, confrontare e recensire le varie offerte al fine di rendere il consumatore il più consapevole possibile.
In un mercato volubile come quello attuale trovare la giusta strategia di fidelizzazione della clientela può fare la differenza tra il successo e il fallimento di una determinata attività. Come abbiamo avuto modo di vedere non esistono verità assolute, ma ogni campagna di marketing deve essere ovviamente calibrata in base alle dinamiche del mercato in cui si andrà a operare. I programmi VIP, i programmi business e i bonus benvenuto sono tra le tecniche di marketing più utilizzare dai colossi del digitale e il nostro auspicio è che questa piccola guida sia stata utile per fare un po’ di chiarezza all’interno di un mondo in continuo cambiamento.
"AstraZeneca si utilizzerà soltanto per gli over 60". Così il Commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo ha confermato l'orientamento del Governo sulla somministrazione del vaccino Astra Zeneca in una conferenza tenutasi nel pomeriggio di oggi per illustrare l'andamento della campagna vaccinale nel nostro Paese.
A spiegare le ragioni della scelta è il professore Franco Locatelli, coordinatore del Cts: "Riteniamo opportuno rivalutare le indicazioni relative all'uso del vaccino AstraZeneca, perché essendo mutato lo scenario epidemiologico, è stato ricalcolato il rapporto tra benefici derivanti dal vaccino e potenziali rischi declinati all'insorgenza di trombosi in sedi inusuali. Pertanto, il Cts ha raccomandato di riservare il vaccino in prima dose a coloro che hanno una fascia di età uguale o superiore ai 60 anni. Per la fascia di età inferiore si raccomandano i vaccini mRna (moderno o Pfizer)".
"Per quanto riguarda la seconda dose ai soggetti che hanno già ricevuto il vaccino Astrazeneca l'indicazione è - considerata la disponibilità di piattaforme vaccinali alternative - quella di impiegare una seconda dose dello stesso vaccino per i soggetti sopra i 60 anni, mentre per coloro che hanno meno di 60 anni di età si è deciso di raccomandare la vaccinazione eterologa (con diverso tipo di vaccino) con Pfizer o Moderna, nonostante i casi di trombosi dopo la seconda dose siano estremamente rari" ha aggiunto il professor Locatelli.
"Per quanto riguarda il vaccino AstraZeneca le raccomandazioni che arrivano dal Cts saranno tradotte dal Governo in modo perentorio" ha ribadito il ministro della Salute Roberto Speranza, a cui ha fatto eco il Commissario Figliuolo che è entrato nel merito dei numeri: "Attualmente abbiamo una platea di over 60 ancora da vaccinare con Astra Zeneca di circa 3 milioni e mezzo di persone, mentre dobbiamo effettuare la seconda dose di AstraZeneca a circa 3 milioni e 900 mila over 60 - ha sottolineato Figliuolo -. Per coloro che che hanno un'età inferiore a 60 anni e hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca, la seconda dose sarà eterologa con vaccini mRna, quindi Moderna o Pfizer. Questo avrà qualche minimo impatto sul piano vaccinale, ma io vedo positivo e sono sicuro che fra luglio e agosto riusciremo a mitigare se non eliminare questo impatto: c'è la sostenibilità logistica per farlo".
Uno dei business più redditizi del momento sono sicuramente i giochi. Non più giochi in scatola o di carte, bambole o peluche, ma digitali, acquistabili all’interno del marketplace di una consolle, online browser o scaricabili via App nel proprio smartphone o tablet. Un vero e proprio mercato digitale mondiale che tutti i giorni letteralmente sposta milioni e milioni di euro. Un business nato già negli anni ottanta, ma che ogni anno continua a crescere e sembra inarrestabile. Tutti vogliono giocare, tutti cercano ancora il piccolo bambino dentro di sè.
Chi gioca dal proprio computer, chi gioca dal proprio cellulare, magari durante una pausa pranzo, chi interagisce o scommette su un sito di giochi d’azzardo come le scommesse e i casino online. Grande fonte quest’ultima, negli ultimi anni, di notizie sgradevoli per l’uso errato di alcune regolamentazioni ma che vedono ancora trai primi posti le aziende software gaming tra le migliori scelte di investimento, in termini di fatturato, in questo settore. Dopo il gioco a scommessa, uno dei grandi settori è quello dei giochi online.
Di norma le aziende che investono in questo ramo di mercato, traggono i propri profitti dal traffico generato dell’interesse dei giocatori web. Tante persone che giocano, sono altrettanti contatti da vendere alle aziende che ricercano pubblicità e che non perdono occasione di inserire i propri filmati o banner in ogni ogni gioco o nel sito che li raccoglie. Una terza opzioni di investimento, che vede coinvolte moltissime case di produzione di videogiochi sono le App ludiche.
Moltissime applicazioni scaricabili da Google play o App store, in grado di attirare l’attenzione, ugualmente, di grandi e piccini. Molte case produttrici si sono affidate ai sistemi di rivendita Google e IOS concentrandosi solo sulla creazione di nuove tipologie di gioco usufruendo delle innovazioni tecnologiche, software e hardware, degli ultimi anni. Insomma un vero boom di fatturato per tutte le aziende che hanno saputo investire in questo settore, che in un periodo di pandemia mondiale, ha visto ancor più salire i propri successi. Ogni mese si parla del 30/40% in più rispetto al precedente. Numeri davvero incredibili che, al momento, sembrano non fermarsi mai.
Il periodo ha aiutato sicuramente questa ascesa, ma da sempre l’uomo rimane bambino e i bambini sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli e giochi. Chissà quali sorprese ci riserva il futuro. Giochi attraverso la realtà virtuale? Già la direzione sembra essere quella. Un mondo fatto di giochi e realtà - non realtà! Buon divertimento.
In attesa del green pass Covid-19, le Marche propongono, alla Conferenza delle Regioni e al Governo, di adottare un’autocertificazione, subito operativa, per partecipare a eventi, cerimonie e feste. Il vicepresidente Mirco Carloni, coordinatore della Commissione sviluppo economico della Conferenza delle Regioni, ha inviato la richiesta e il modello auto certificativo suggerito al presidente Massimiliano Fedriga e agli assessori componenti la Commissione.
Nella lettera Carloni evidenzia la necessità di “essere immediatamente operativi per permettere alle aziende di iniziare la loro attività, in attesa di eventuali interventi da parte del Governo”.
Il decreto legge 65/2021 stabilisce che la partecipazione alle feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso, venga subordinata alla presentazione dei certificati verdi Covid-19. “Le associazioni di settore, numerosissimi operatori e molti Comuni interessati, stante il silenzio normativo – scrive Carloni – chiedono, insistentemente e giustamente, quali siano le modalità operative a cui attenersi per riaspettare la disposizione di legge, al fine di evitare eventuali sanzioni. Chiedo, con urgenza, di sottoporre la mia proposta di utilizzo di un modello auto certificativo sia alla valutazione di presidenti, nella prossima riunione della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, sia al ministro competente”.
Ecco il modello dell'autocertificazione proposta dall'assessore e vice presidente della Giunta regionale Mirco Carloni:
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 2517 tamponi: 1257 nel percorso nuove diagnosi (di cui 454 screening con percorso Antigenico) e 1260 nel percorso guariti (un rapporto positivi/testati del 3,4%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 43 di cui 11 nella provincia di Macerata, 14 nella provincia di Ancona, 4 nella provincia di Pesaro-Urbino, 8 nella provincia di Fermo, 4 nella provincia di Ascoli Piceno e 2 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (9 casi rilevati), contatti in ambito domestico (13 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (8 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (3 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (1 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (1 casi rilevati) screening percorso sanitario (1 casi rilevati).
Sette casi sono in fase di approfondimento epidemiologico, mentre nel percorso Screening sono stati effettuati 454 test antigenici con la conseguente rilevazione di 3 soggetti positivi (da sottoporre al tampone molecolare): un rapporto positivi/testati pari all'1%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un'assoluta stabilità rispetto alla giornata precedente: incidenza al 3,4% oggi, stessa percentuale avuta ieri.
Scendono ancora i ricoveri per Covid nella regione Marche. Il dato emerge nel bollettino odierno diramato dal Servizio Sanità che evidenzia una decrescita di 6 posti letto rispetto alle ultime 24 ore, portando il numero di pazienti presenti nelle strutture sanitarie a 80, di cui 10 in terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri).
Sono, invece, 7 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 15 pazienti (2 meno di ieri), tutti al Covid Hospital di Civitanova Marche.
La regione Marche ha reso noto, inoltre, che nelle ultime 24 ore non si sono verificati decessi.
"Voglio comunicarvi che a partire da questo fine settimana, dal venerdì alla domenica, ci sarà lo stop ai lavori sull'A14, con la rimodulazione del programma nelle nove gallerie. La conclusione dei cantieri in corso è fissata per il 9 luglio, con l’eccezione dei lavori notturni. Inoltre, a partire da questo sabato e per tutta la durata dei lavori, verrà attivata la riduzione del pedaggio del 50%, nelle Marche relativamente alle tratta compresa tra Fermo e San Benedetto del Tronto".
A comunicarlo, in via ufficiale, è il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli in un post pubblicato su Facebook.
R"ingraziamo la Società Autostrade che ha accolto alcune sollecitazioni indispensabili ad alleviare gli effetti di questi cantieri che vanno avanti ormai da anni. È notizia di ieri inoltre che partirà lo studio di fattibilità della Terza Corsia da Porto Sant'Elpidio a San Benedetto del Tronto. Un primo passo verso la soluzione definitiva di un problema che da troppo tempo incide negativamente sulle nostra regione" ha concluso il governatore.
Situazione dei lavori in corso e nuovo piano lavorativo, ristori per i disagi provocati dai cantieri e, soprattutto, al via il progetto di fattibilità della Terza Corsia dell’A14, da Porto Sant’Elpidio in direzione Sud.
Sono stati questi gli argomenti al centro dell’incontro - il secondo nel giro di una settimana - con il Ministero delle Infrastrutture e Società Autostrade, finalizzato a monitorare i dati di traffico e code, e valutare le proposte migliorative per alleviare i disagi di automobilisti e camionisti, così come richiesto giovedì scorso dall’Assessore alle Infrastrutture della Regione Marche, Francesco Baldelli e dal Presidente dell'Abruzzo, Marco Marsilio.
“Prendo atto – ha sottolineato Baldelli - che gli ulteriori approfondimenti da noi richiesti abbiano prodotto un piano migliore, almeno sulla carta, rispetto alla prima proposta di Società Autostrade. In ogni modo, abbiamo fissato altri incontri nei prossimi giorni per valutare insieme i nuovi dati che emergeranno a seguito di queste nuove disposizioni, per poi agire di conseguenza con altre proposte migliorative, qualora i risultati non fossero soddisfacenti”.
Questi, per il momento, gli interventi proposti da Società Autostrade e in vigore a partire da questo weekend: stop ai cantieri il 9 luglio, fatti salvi impedimenti gravi, con l’eccezione dei lavori notturni; stop ai lavori tutti i fine settimana, da venerdì a domenica, per poter contare su un transito più fluido che consentirebbe di contenere le code non oltre i 2 chilometri.
“Un passo in avanti – sottolinea Baldelli – che, grazie alla nostra richiesta di riesame della proposta iniziale, dovrebbe ridurre l’impatto dei lavori in corso grazie a soluzioni lavorative più efficaci, senza derogare alla sicurezza”.
Ma c’è di più: il progetto di fattibilità della Terza Corsia da Porto Sant’Elpidio a San Benedetto del Tronto è stato inserito nel Piano Finanziario di Ministero e ASPI, ed è stata accolta la richiesta di aprire un Tavolo di lavoro per la realizzazione di una infrastruttura fondamentale per tutta la dorsale adriatica.
“Con l’apertura del Tavolo – ha aggiunto Baldelli - portiamo a casa un ottimo risultato per condividere l’iter progettuale della Terza Corsia nel tratto marchigiano a sud di Porto Sant’Elpidio fino a San Benedetto del Tronto. Inoltre, è stata accolta la nostra proposta di coinvolgere i territori nella scelta delle alternative, che potranno seguire la logica di ampliamento della terza corsia nell’attuale sede autostradale o la costruzione di un nuovo tracciato, che verrà sempre valutata dai territori. Un ottimo risultato che, se per il momento riguarda i 41 chilometri del tratto marchigiano, può rappresentare la premessa per avviare lo studio di fattibilità anche per l’Abruzzo e proseguire fino in Puglia".
Altro risultato positivo è infine la questione dei ristori sui pedaggi, una richiesta avanzata nel precedente incontro dal Presidente dell’Abruzzo Marco Marsilio e sostenuta anche dall’Assessore Baldelli: la richiesta è stata accolta da ASPI nelle forme che comunicherà a breve e mitigherà, anche se parzialmente, i disagi subiti dagli automobilisti, soprattutto dai camionisti e dalle attività economiche delle due regioni.
Scendono ancora i ricoveri per Covid nella regione Marche. Il dato emerge nel bollettino odierno diramato dal Servizio Sanità che evidenzia una decrescita di 4 posti letto rispetto alle ultime 24 ore, portando il numero di pazienti presenti nelle strutture sanitarie a 86, di cui 10 in terapia intensiva (-1 rispetto a ieri).
Sono, invece, 6 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 17 pazienti, tutti al Covid Hospital di Civitanova Marche.
La regione Marche ha reso noto, inoltre, che nelle ultime 24 ore si è verificato, purtroppo, un decesso correlato al Covid-19.
La vittima è un 71enne di Vallefoglia, spirato presso l'ospedale di Pesaro. L'uomo presentava patologie pregresse.
Nella nostra regione il virus ha spezzato la vita di 3025 persone e proprio Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di decessi (982), mentre sono 511 le vittime totali nella provincia di Macerata.
Una donazione di 10 € alla Fondazione Ospedale Salesi per ogni condizionatore venduto entro il 30 settembre 2021. Questa la nuova iniziativa di Astea Energia Gruppo SGR sul territorio.
Con l’acquisto di un condizionatore in classe A+++ evoluto si da un taglio ai consumi. Si può scegliere fra le marche al top della climatizzazione caldo-freddo con apparecchi di ultima generazione che offrono il massimo comfort per tutto l’anno e permettono ulteriori risparmi grazie alla loro efficienza energetica.
“Crediamo ed investiamo nel territorio dove l’azienda è nata ed opera. Per questo ci impegniamo ogni giorno per creare valore per le Marche e per tutti gli stakeholder – ha detto Marco Cardinali, Responsabile Efficienza Energetica di Astea Energia Gruppo SGR – e siamo felici di sostenere un’istituzione così importante come la Fondazione Ospedale Salesi”.
Installando il condizionatore entro il 31 dicembre prossimo si possono detrarre fino al 50% dei costi dalle tasse in 10 anni o cedere il credito d'imposta a Gruppo SGR con uno sconto immediato in fattura fino al 65%.
La detrazione fiscale del 50% è prevista per l’acquisto e l’installazione di un condizionatore a basso consumo energetico.
La sostituzione di un impianto di climatizzazione preesistente di classe energetica inferiore può raggiungere la detrazione del 65% (Ecobonus) se si installa un condizionatore con impianto a pompa di calore ad alta efficienza con potenza nominale uguale o inferiore rispetto all’impianto di climatizzazione invernale preesistente.
Ferraioli Gruppo SGR, business partner Astea Energia, cura l’installazione, il collaudo e la messa in funzione dei condizionatori, nonché la manutenzione. Anche il sopralluogo ed il preventivo sono gratuiti.
Lo smaltimento del vecchio condizionatore e l’installazione standard a regola d’arte del nuovo sono compresi nel prezzo.
Un sistema in pompa di calore che ricava energia gratuita dall’ambiente esterno ha un extra rendimento del 36% che le permette di raggiungere un rendimento globale teorico del 110%.
Per tale motivo permette un risparmio di circa il 30% di combustibile rispetto ad un analogo sistema alimentato a gas naturale.
“I condizionatori da noi forniti - conclude Marco Cardinali - hanno anche un sistema di filtraggio dell’aria evoluto che permette un sensibile miglioramento della qualità dell’aria indoor”.
Il mercato italiano delle pompe di calore aria aria è in crescita dell'8,7% rispetto al 2020.
Nel 2021 spinto dal Super Bonus 110 e dallo sconto in fattura registrerà un ulteriore aumento che permetterà di diffondere l’efficienza energetica su tutto il territorio italiano e marchigiano.
Cambio al vertice regionale dei Vigili del Fuoco
Il Dirigente Generale Antonio La Malfa è stato incaricato quale nuovo Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco della Regione Marche in sostituzione del Dirigente Generale Felice Di Pardo al quale è stato assegnato l’incarico di Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco Abruzzo.
L’Ingegner Antonio La Malfa, dopo un biennio trascorso come Direttore Regionale dei pompieri del Piemonte, ritorna nelle Marche, incarico già ricoperto dal 2017 al 2019, quando coordinò gli interventi connessi al devastante sisma del 2016 che colpì il territorio regionale nelle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.
Diventato Funzionario dei Vigili del Fuoco nel 1986, l’Ingegner Antonio La Malfa è stato Comandante dei Vigili del Fuoco di Cremona, Parma, Reggio Calabria, Bologna e Genova. Ha coordinato le operazioni di soccorso nel 2012 durante il terremoto che colpì l’Emilia-Romagna e durante le alluvioni del fiume Po nel 2000 e di Genova nel 2014.
È stato consulente per la sicurezza antincendio nella commissione parlamentare di inchiesta del Senato della Repubblica sulle cause del disastro del traghetto Moby Prince. Ha ricoperto anche il ruolo di docente per la materia prevenzione incendi in numerose Università.
È, altresì, autore di numerosi libri riguardanti l’ingegneria della sicurezza antincendio, nonché autore di svariati articoli sulle più prestigiose riviste nazionali ed internazionali nel settore antincendio.
Nel corso della sua carriera è stato insignito di importanti onorificenze, come quella di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Nelle ultime 24 ore sono stati testati 2644 tamponi: 1367 nel percorso nuove diagnosi (di cui 462 screening con percorso Antigenico) e 1277 nel percorso guariti (un rapporto positivi testati del 3,4%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 46 (13 nella provincia di Macerata, 5 nella provincia di Ancona, 6 nella provincia di Pesaro-Urbino, 13 nella provincia di Fermo, 3 nella provincia di Ascoli Piceno e 6 fuori regione). Questi casi comprendono soggetti sintomatici (11 casi rilevati), contatti in setting domestico (9 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (14 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (1 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (0 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (0 casi rilevati), Contatti con coinvolgimento studenti di ogni grado di formazione (1 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 casi rilevati), contatti con provenienza extra-regione (1 casi rilevato) e di 8 casi sono in fase di approfondimento epidemiologico.
Nel percorso Screening un totale di n.462 test antigenici effettuati e n.10 soggetti rilevati positivi (da sottoporre al tampone molecolare) un rapporto positivi/testati 2%.
Aumentano Frecciarossa per Ancona e i treni regionali nelle Marche nell'orario estivo di Trenitalia da domenica 13 giugno. Ci saranno oltre 40 Frecce e più di 150 treni regionali e interregionali al giorno: in particolare due nuovi Frecciarossa Brescia-Milano-Ancona e due Bolzano-Ancona nel weekend; inoltre parte il Piceno Line e ci saranno sconti e promozioni per chi sceglie il treno.
"Riscoprire l'Italia viaggiando in treno in totale sicurezza" è tra i principali obiettivi dell'orario estivo di Trenitalia (Gruppo Fs Italiane) dal 13 giugno". I dettagli del nuovo orario sono stati illustrati oggi da Luigi Corradi, amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia. Sono intervenuti Sabrina De Filippis e Paolo Attanasio, rispettivamente Direttori delle Divisioni Passeggeri Regionale e Lunga Percorrenza.
Saranno più di 150 i treni regionali e interregionali in circolazione nelle Marche dal lunedì al sabato e 62 quelli nei giorni festivi con un nuovo collegamento link per Ascoli Piceno e salgono a 40 le Frecce ogni giorno. Un'offerta che "mira a incrementare il turismo locale e quello nazionale alla riscoperta delle mete più suggestive della regione".
Quattro i nuovi Frecciarossa: tutti i giorni, con l'orario estivo, un nuovo collegamento Frecciarossa Brescia-Milano-Pesaro-Ancona. Il sabato e la domenica ci saranno due nuovi Frecciarossa Ancona-Senigallia-Pesaro-Bolzano.
Quest'estate, inoltre, al via Piceno Line: 15 collegamenti al giorno, nei festivi, tra San Benedetto del Tronto e Ascoli Piceno, in connessione con i treni regionali. In soli 40 minuti si arriverà dall'entroterra al cuore della Riviera delle Palme e viceversa.
Tornano Marche Line, il treno del fine settimana da Piacenza a San Benedetto del Tronto (dal 18 giugno), Conero Link (dal 13 giugno) con 43 collegamenti al giorno tra la Baia di Portonovo e Ancona e Fermo Link (già attivo), il servizio navetta che collega la stazione di Porto San Giorgio a Fermo. Già attivo l'Urbino Link, in collaborazione con la società di trasporto Adriabus: offre 58 collegamenti al giorno tra Pesaro e Urbino con un unico biglietto di viaggio per scoprire la città natale di Raffaello