Una nuova sala polifunzionale digitalizzata con tecnologia Apple a disposizione delle scuole. E’ la nuova iniziativa di MED Group che, attraverso la controllata MED Store, mette a disposizione degli istituti scolastici della provincia di Perugia una vera e propria “classe digitale”. La nuova sala corsi, inaugurata a Corciano, nella provincia di Perugia, presso il Centro Gherlinda, è già attiva all’interno di uno dei centri Premium Reseller Apple di MedStore, dispone del meglio della potenza di Apple, e sarà fulcro delle attività di formazione, a disposizione di tutti gli istituti scolastici del territorio.
La nuova Experience Room Educational è quindi una vera e propria classe digitale, al cui interno si potrà prendere confidenza con l’universo informatico e prenotare un appuntamento per fare attività formativa all’interno della sala, utilizzando tutte le tecnologie Apple più avanzate.La classe potrà lavorare alla lezione programmata dal docente, coadiuvata da uno specialista Apple che guiderà insegnante e studenti all’uso dei dispositivi, in modo gratuito e senza impegno alcuno.Non solo: in questa avveniristica sala MedStore porterà anche i suoi eventi, la sua formazione e gli workshop per il mondo dell’azienda. Una sala che dunque potrà essere punto di riferimento anche per gli imprenditori e le realtà del territorio che vorranno utilizzarla per incontri, approfondimenti e formazione sui temi dell’innovazione digitale e su tutte le soluzioni che possano portare un vantaggio competitivo nel settore business.
“Per noi è un momento importante - sottolinea Stefano Parcaroli, CEO di Med Group - che va a rinforzare la presenza in una regione come l’Umbria, che ci vede presenti già con tre punti vendita, oltre a Corciano, anche Foligno e Trevi. Siamo presenti con una rete di commerciali dedicati alla scuola e all’università, così come dedicati al mondo delle aziende, e a tutto il mondo della pubblica amministrazione, del turismo e dell’incoming.Una rete di specialisti che si muove su tutto il territorio regionale per portare le nostre soluzioni basate su piattaforma Apple a privati ed aziende”.
Entusiasmo condiviso anche dall’assessore allo sviluppo economico di Corciano, Carlotta Caponi: “siamo orgogliosi di celebrare questa ripartenza. La nostra amministrazione ha cercato di essere vicina a tutte le attività anche nei momenti più complicati. Da qui riparte un cammino importante, soprattutto per un’azienda che ha aiutato tutti noi, grazie alla tecnologia, in un periodo in cui ci ha tenuto più vicini sebbene non fosse possibile di persona. A questo si aggiunge anche questa nuova aula dove fare formazione, riservata al mondo della scuola ed a quello delle imprese, e siamo certi che il territorio sarà ricettivo di fronte a questa novità, che ha tutto il supporto dell’amministrazione comunale di Corciano”.
Negli ultimi tredici anni, il nostro paese, purtroppo, ha vissuto ben tre crisi di grande entità. La prima, la più lontana temporalmente ma la più deflagrante dal punto di vista occupazionale, è stata quella del 2009, quando il mondo si risvegliò sconquassato dalla più grande bolla finanziaria della storia, ben evidenziata del default di Lehman Brothers, società che solo il giorno precedente era considerata solvibile ed estremamente solida.
La seconda, qualche anno più tardi, toccò direttamente il nostro paese, sotto attacco della grande speculazione finanziaria: i timori di un possibile default italiano furono cancellati, solo dopo svariati mesi, dal famoso “whatever it takes” di Mario Draghi, che mise al riparo i paesi periferici europei ed il Vecchio Continente nel suo complesso.
Assegno sociale e social card
La terza, invece, è ancora in corso, causata dall’avvento della pandemia, che ha messo in ginocchio diversi settori e aumentato significativamente il numero di ore di cassa integrazione. In tutti questo periodo, lo stato ha provato a far sentire la propria vicinanza, con misure straordinarie di sostegno ad imprese e famiglie. Nel prosieguo dell’articolo, tuttavia, andremo ad analizzare le misure di carattere ordinario, quelle alle quali può farvi accesso un numero cospicuo dei cittadini in condizioni disagiate.
Partiamo dall’assegno sociale che, a partire dal 1996, ha sostituito la cosiddetta “pensione sociale”. Ad esso possono farvi accesso tutti quei soggetti in condizioni economiche disagiate, che rientrano nelle soglie di reddito previste della legge indipendentemente dal fatto che siano cittadini italiani, comunitari o extracomunitari. In questi ultimi due casi, però, è indispensabile dimostrare di risiedere stabilmente in Italia e, nel caso dei cittadini extracomunitari, di disporre di un regolare permesso di soggiorno.
Un altro valido aiuto offerto è la social card, che consiste, in buona sostanza, in una carta elettronica di pagamento rilasciata alle persone in difficoltà economica: informazioni utili puoi trovarle qui. Una carta ricaricabile, sulla quale vengono accreditati 80 euro ogni bimestre, che il cittadino può utilizzare per la spesa alimentare e il pagamento delle utenze domestiche negli uffici postali, ma non può utilizzare in alcun modo per il ritiro in contanti.
Gli aiuti, per quanto ovvio, non riguardano esclusivamente i singoli soggetti. Esistono misure indirizzate specificatamente ai nuclei familiari, come, ad esempio, il cosiddetto SIA, acronimo di Sostegno per l’Inclusione Attiva. Le famiglie che vivono in una situazione economica disagiata ricevono il sussidio, anche in questo caso, col rilascio di una carta elettronica di pagamento, resa utilizzabile solo per l’acquisto di beni di prima necessità.
Il reddito di cittadinanza
Questo strumento è stato inventato nel 2016 con uno scopo ben preciso: ridare dignità a tutte quelle famiglie in gravi difficoltà economica, cercando di offrire il massimo supporto per lenire la condizione di povertà nella quale versano. A questo sussidio, tuttavia, possono farvi accesso solo le famiglie dove sono presenti minorenni, persone disabili o donne in stato di gravidanza accertata.
La più importante forma di sussidio, tuttavia, resta il Reddito di Cittadinanza, fonte spesso di grossi dibattiti tra coloro lo vedono come un indispensabile forma di supporto per i cittadini senza lavoro, in particolar modo in un momento di grande incertezza economica come quello attuale, e coloro invece che lo giudicano una forma di mero assistenzialismo in grado di disincentivare la ricerca di un posto di lavoro, specie nelle generazioni più giovani e chiamate a dei sacrifici.
Per potervi farvi accesso, tuttavia, il richiedente deve sottoscrivere una dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro e un patto per l’inclusione sociale presso i servizi sociali del comune di appartenenza. Il reddito di cittadinanza può durare al massimo 18 mesi e può essere rinnovato previa nuova domanda di adesione non appena concluso la prima tranche di erogazioni.
Saman Abbas è una ragazza di 18 anni di origine pakistana scomparsa da quasi un mese e mezzo da Novellara, nella Bassa Reggiana.
A ottobre del 2020 fuggì dal matrimonio combinato con un suo cugino connazionale in Pakistan, suscitando l’indignazione della famiglia pakistana, come raccontò un testimone riferendo le parole che avrebbe detto la madre: “Come facciamo a spiegarlo in Pakistan? È un disonore, una vergogna per la nostra famiglia”.
Saman aveva denunciato gli abusi da parte della famiglia già nel 2020. Era stata ospitata in una casa famiglia per minorenni, ma una volta raggiunta la maggiore età era tornata a casa per riprendere i documenti che il padre invece continuava a negarle e chissà, forse anche credendo nel bene della sua mamma che tramite messaggio, invitandola a rientrare a casa, le scriveva : “Ti prego fatti sentire, torna a casa. Stiamo morendo. Torna, faremo come ci dirai tu”. Una trappola per un omicidio già premeditato? Era il 22 aprile.
Saman temeva per la sua vita: “Ho sentito che dicono uccidiamola, una cosa del genere. L’ho sentito con le mie orecchie, ti giuro che stavano parlando di me, non sono fiduciosa, se non mi faccio sentire per due giorni allerta le Forze dell’ordine” questo un messaggio che la ragazza aveva inviato al fidanzato prima di sparire da casa sua; fidanzato anche lui pakistano ma residente in Italia, di cui Saman era molto innamorata e con il quale avrebbe trascorso qualche giorno a Roma tra l’11 ed il 22 aprile, prima di rientrare a casa a recuperare i documenti. Verosimilmente anche questa fuga d’amore può aver avuto un peso decisivo come movente del delitto.
I Carabinieri il 5 maggio erano andati a casa di Saman per concordare una nuova sistemazione per lei, con i servizi sociali, senza però trovare nessuno. Saman era già sparita . Subito i sospetti si concentrarono sulla famiglia che nel frattempo, aveva fatto in gran fretta rientro in Pakistan. Le indagini, anche sulla base di un video indiziario recuperato da una telecamera nei pressi della loro casa, si concentrano su cinque persone: i genitori, uno zio e i due cugini.
Il testimone minorenne che con le sue dichiarazioni aveva sin da subito rafforzato i sospetti degli inquirenti è il fratello sedicenne della ragazza scomparsa. "Mio zio Danish ha ucciso Saman, ho paura di lui, perché mi ha detto che se io avessi rivelato ai carabinieri quanto successo, mi avrebbe ammazzato".
La conferma è arrivata durante l’incidente probatorio la mattina di venerdì 18 giugno, al tribunale a Reggio Emilia, disposto dopo che il fratello di Saman, testimone chiave, aveva tentato di fuggire dal centro protetto dove era ospite .Fuga forse sollecitata da qualche telefonata visto che già il primo maggio una vocale inviato su whatsapp, forse dalla madre, lo ammoniva“ Figlio mio, se ti chiedono qualcosa di lei tu non devi dire niente”
Il fratello sedicenne di Saman Abbas, ha confermato durante l’audizione protetta durata quasi tre ore, quanto già aveva detto agli inquirenti sull'omicidio della sorella : lo zio, 33 anni, gli avrebbe confessato di aver ucciso la giovane: la sua colpa sarebbe stata quella di opporsi a un matrimonio combinato e di voler andarsene dalla famiglia, dopo essere ritornata a casa per un breve periodo.
Questa vicenda ha probabilmente un nome: si chiama “karo kari”, è una condanna a morte per il disonore causato alla famiglia dalle relazioni avute prima del matrimonio o da relazioni extraconiugali, oppure dal rifiuto di un matrimonio già combinato: in Pakistan una legge del 2016 vieta questa pratica che però di fatto sfugge al controllo delle autorità. Proprio il Pakistan conta il numero pro capite più elevato al mondo di delitti d’onore documentati.
È il sistema patriarcale pakistano che pesa, anche per le comunità che si costituiscono all’estero, soprattutto in piccoli paesi di provincia. I ragazzi e le ragazze di seconda generazione vivono una vita piena di grandi sofferenze: questi giovani portano con loro, ovunque vadano anche da migranti, il fardello arcaico del patriarcato.
Il Servizio sanità delle Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1943 tamponi: 969 nel percorso nuove diagnosi (di cui 314 screening con percorso Antigenico) e 974 nel percorso guariti (un rapporto positivi testati del 1,5%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 15 (1 nella provincia di Macerata, 4 nella provincia di Ancona, 6 nella provincia di Pesaro-Urbino, 2 nella provincia di Fermo, 0 nella provincia di Ascoli Piceno e 2 fuori regione).
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (4 casi rilevati), contatti in setting domestico (3 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (5 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (un caso rilevato), contatti con provenienza extra-regione (un caso rilevato) e di un altro caso sono in fase di approfondimento epidemiologico. Nel percorso Screening un totale di 314 test antigenici effettuati e 2 soggetti rilevati positivi (da sottoporre al tampone molecolare) un rapporto positivi/testati 1%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra una sostanziale stabilità rispetto alla giornata precedente: incidenza all'1,5% oggi, contro la percentuale dell'1,4 di ieri.
È invece in diminuzione, di una unità rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali (39), di cui 6 in terapia intensiva (-2 rispetto a ieri). Nove, altresì, le persone dimesse dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 7 pazienti (due meno di ieri), tutti al Covid Hospital di Civitanova Marche.
Rovinosa caduta durante un'escursione: uomo soccorso in eliambulanza. L'episodio è avvenuto nella mattinata odierna.
Un escursionista di 44 anni di Senigallia è rimasto ferito durante una passeggiata sul lago di Pilato nel comprensorio del monti Sibillini a Montefortino (Fermo). L'uomo è scivolato nella zona delle 'Roccette' (sentiero che dalla sella delle Ciaule scende al lago di Pilato), infortunandosi.
Sul posto sono giunte le squadre di terra di Montefortino ed Ascoli del Soccorso Alpino e Speleologico. Il 44enne è poi stato issato con il verricello sull'eliambulanza, che lo ha trasferito all'ospedale di Torrette di Ancona.
Presentata ieri le nuova linea di collegamento bus estiva che parte da Porto San Giorgio e arriva alla meravigliosa Abbazia della Madonna dell’Ambro, passando per i comuni di Amandola è Montefortino. Il servizio sarà curato dall’azienda Steat.
"Si tratta di un servizio importante che l'azienda vuole ridare al territorio - afferma il presidente della Steat Fabiano Alessandrini - . Forniamo un ventaglio di opportunità molto ampie con sette corse e lo facciamo con mezzi green, perché questa è la strada che abbiamo intrapreso”.
"Finalmente riusciamo a collegare la costa ai monti in tutto il periodo estivo, non solo per i turisti - gli fa eco Domenico Ciaffaroni primo cittadino di Montefortino - . Il territorio riparte e speriamo che sia un servizio efficace ed efficiente affinché in tanti possano beneficiare di esso".
"Già l'anno del terremoto nel 2016, in collaborazione con la Steat avevamo offerto questo collegamento - sottolinea il sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli -. Era stato un successo ed è bello che l'azienda di trasporti fermana lo stia riproponendo in queste zone, si tratta, soprattutto, di una risposta green a un parco Nazionale dei Monti Sibillini che sta crescendo sempre più come numero di visitatori".
Il Servizio Sanità delle Marche ha reso noto che, nelle ultime 24 ore,l sono stati testati 2183 tamponi: 1179 nel percorso nuove diagnosi (di cui 492 screening con percorso Antigenico) e 1004 nel percorso guariti (un rapporto positivi testati del 1,4%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 16 di cui 4 nella provincia di Macerata, 2 nella provincia di Ancona, 7 nella provincia di Pesaro-Urbino, 0 nella provincia di Fermo, 1 nella provincia di Ascoli Piceno e 2 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (3 casi rilevati), contatti in setting domestico (7 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (2 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (1 casi rilevati), contatti con provenienza extra-regione (1 casi rilevato) e di 2 casi sono in fase di approfondimento epidemiologico. Nel percorso Screening un totale di n.492 test antigenici effettuati e n.2 soggetti rilevati positivi (da sottoporre al tampone molecolare) un rapporto positivi/testati 0,4%.
Sono invece in diminuzione, di 4 unità rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali (40), di cui 8 in terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri). Sei, altresì, le persone dimesse dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 9 pazienti (uno in più di ieri), tutti al Covid Hospital di Civitanova Marche. Altre due persone sono ricoverate al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata.
Dal 14 giugno 2021 è aperto lo sportello per presentare la domanda, esclusivamente online sulla piattaforma di Invitalia, per ottenere le agevolazioni previste da “Rilancio PMI Cratere Sismico”.
Si tratta del nuovo incentivo promosso dal Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione Sisma 2016 e gestito da Invitalia, che sostiene il ripristino e il riavvio delle attività economiche danneggiate dagli eventi sismici avvenuti in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria a partire dal 2016. Le iniziative imprenditoriali finanziabili riguardano tutti i settori: industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, fornitura di servizi, commercio, turismo, produzione agricola, pesca e acquacoltura.
La misura agevolativa, estremamente semplice e snella, si rivolge alle micro, piccole e medie imprese, esercitate anche nella forma della libera professione individuale, presenti nei territori dei comuni delle regioni interessate. Riguarda esclusivamente le realtà produttive già costituite e attive al momento in cui si sono verificati i terremoti e le cui sedi siano state dichiarate inagibili a causa degli eventi sismici stessi.
Sono stati messi a disposizione delle imprese beneficiarie 9.512.000 euro per la concessione di mutui a tasso zero e senza garanzie, a copertura del 100% degli investimenti da realizzare.
Ne potranno fruire più di 300 PMI di ogni settore e forma giuridica (società di capitali, di persone, ditte individuali, attività professionali, imprese sociali, associazioni, fondazioni, enti ecclesiastici, ecc.), a fronte della realizzazione di investimenti di modesto ammontare e di varia natura: ammodernamento, ampliamento, incremento/diversificazione della capacità produttiva, adeguamento delle attrezzature e degli arredi, ecc.
I programmi di spesa agevolabili non possono superare l’importo complessivo di 30.000 euro. Nel caso l’importo complessivo delle spese da realizzare fosse superiore a 10.000 euro, una parte delle stesse potrà essere costituita da costi di gestione, in misura non superiore al 50% delle spese di investimento.
I progetti ammissibili alle agevolazioni devono inoltre essere stati avviati successivamente alla presentazione della domanda e realizzati entro i 18 mesi successivi alla concessione delle agevolazioni
Il finanziamento agevolato, senza alcuna forma di garanzia ed erogato in anticipo in un’unica soluzione, dovrà essere restituito secondo un piano di ammortamento di massimo 10 anni, con un periodo di preammortamento di 3 anni.
Le risorse finanziarie complessivamente disponibili e gli eventuali nuovi stanziamenti destinati all’intervento, sono ripartiti su base regionale come segue: Abruzzo: 10%, Lazio: 14%, Marche: 62%, Umbria: 14%.
"Per la terza settimana consecutiva la nostra regione registra numeri del contagio da zona bianca. Sono infatti scesi a 11,9 i nuovi positivi settimanali ogni 100.000 abitanti, il che ci conferma, come avevamo preannunciato, che da lunedì saremo finalmente in zona bianca". Lo ha detto, in uno stringato post Facebook, il presidente regionale Francesco Acquaroli, confermando le previsioni della scorsa settimana.
Per quanto concerne l'Rt nazionale, invece, passa da 0,68 della scorsa settimana a 0,69, un lievissimo aumento che secondo gli esperti della cabina di regia fa giudicare ancora stabile l'indice di trasmissibilità delle infezioni da Covid in Italia. Continua invece netta la riduzione dell'incidenza, uno dei valori chiave per le decisioni sulle misure, che scende ancora a circa 16.7 casi ogni 100 mila abitanti aggiornato a ieri, rispetto a 25 di 7 giorni fa.
Secondo il rapporto, tutte le Regioni e le province autonome sono classificate a rischio basso, tranne tre: Basilicata, Friuli-Venezia Giulia e Molise, che sono invece classificate a rischio moderato. Tutte hanno comunque un valore dell'Rt compatibile con uno scenario di tipo uno.
Cosa cambia con le Marche in zona bianca
Per chi si trova in fascia bianca il coprifuoco viene abolito. Ciò vuol dire che non è più necessario rientrare a casa entro una certa ora: ci si può insomma spostare senza limiti di orario. Bar e ristoranti sono aperti senza limiti orari e si può consumare cibi e bevande anche al loro interno.
Le nuove regole prevedono che in zona bianca all’aperto non ci siano limiti di persone ai tavoli (tra i quali deve esserci comunque il distanziamento di un metro), mentre nei bar e nei ristoranti al chiuso potranno sedere allo stesso tavolo massimo sei persone salvo che siano tutti conviventi. Resta invece il divieto di assembramento e l'obbligo di mascherina, sia all'aperto sia al chiuso.
Con l’intensificarsi della campagna vaccinale e in previsione della normalizzazione sanitaria le imprese del territorio, già strutturalmente vocate all’export con oltre l’80% dei prodotti “moda” venduti all’estero, stanno cercando di riallacciare i rapporti con i mercati internazionali affrontando contesti normativi e prassi in forte cambiamento, spesso complessi, onerosi e diversificati da stato a stato.
Pertanto la conoscenza delle procedure vigenti, delle innovazioni normative, delle soluzioni tecniche e degli sviluppi attesi nella legislazione doganale in Europa e nei mercati extraeuropei è un fattore chiave per il successo dell’internazionalizzazione delle PMI.
Per tali ragioni Confindustria Macerata, insieme all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, avvalendosi della collaborazione di realtà specializzate come SCS Venturini ed Eurobaires Service di Civitanova Marche, ha organizzato martedì 15 giugno un partecipatissimo webinar, con oltre 130 operatori economici collegati, un incontro che si è dimostrato particolarmente utile sia per fornire alle imprese impegnate sui mercati esteri un quadro su normative e su istituti che permettono di snellire le procedure doganali e facilitare il rapporto con l’Amministrazione competente, sia per comprendere che l’Agenzia delle Dogane può essere volano e partner per sviluppare relazioni commerciali virtuose ed esenti da rischi.
Il Dott. Franco Letrari Direttore interregionale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli (ADM) per Emilia Romagna e Marche, insieme al Dott. Taddeo Palacchino, Dirigente ADM, al Dott. Roberto D'Arminio, Dirigente Ufficio Doganale di Ancona e Civitanova Marche, al Dott. Angelo Infante, POER della Dogana, al Dott. Giuseppe Condina, dell’ Ufficio Doganale di Piacenza, alle Dott.sse Claudia Serra e Elisabetta Di Giosia, dell’Ufficio Dogane di Civitanova Marche, hanno sviluppato i temi legati alla gestione aziendale dei processi doganali, all’evoluzione del rapporto tra dogane, alle procedure e semplificazione doganali all’export e all’import, la questione dei controlli sulle merci, le Certificazioni, i nuovi percorsi imposti dalla Brexit e agli accordi con l’UE.
La dott.ssa Daniela Conestà, Consulente Eurobaires Service Srl e il dott. Daniele Paolini, Consulente SCS Venturini Srl, hanno invece affrontato le problematiche relative all’ Origine Preferenziale, al Made In, offrendo un focus sulle tecniche di tracciabilità interna dell’origine doganale e la concreta testimonianza di un’impresa che ha sottolineato i vantaggi delle Certificazione AEO e delle altre semplificazioni doganali.
Anche quest’anno, Alberto Vignoli, titolare del ristorante “Da Nialtri” a Marina di Montemarciano organizza “La giornata della solidarietà” per mercoledì 23 giugno.
Da sempre vicino a chi soffre grazie al suo grande cuore, Alberto si è messo a disposizione per il “Progetto Salesi 2020” che consiste nell’acquisto di una centrale per la gestione dei 4 monitor donati la scorsa edizione e utilizzati per il monitoraggio dei parametri vitali dei piccoli pazienti al servizio del dipartimento di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Salesi di Ancona, una realtà molto importante per la cura dei piccoli colpiti da neoplasie.
Il ristorante “Da Nialtri” devolverà l’intero incasso del primo piatto “Mandracchio” sia a pranzo che a cena all’associazione “Contro il cancro con amore” con sede a Roma in Via Giana Angiussola, 51 per poter procedere all’acquisto di suddetta centrale.
A questo progetto parteciperà il gruppo “Le nostre mani scaldano i bimbi” con la vendita di copertine fatte a mano da signore di tutta Italia donandole per vari progetti e supportato dall’associazione “Mam Beyond Borders”.
"Finalmente, con le somme accantonate e con questa giornata, possiamo procedere con la donazione della centrale e chiudere il Progetto Salesi 2020. Vi aspettiamo tutti al ristorante in Via Lungomare, 131 Marina di Montemarciano" sottolineano gli organizzatori.
Per chi volesse contribuire ad aiutare:
-associazione contro il cancro con amore-
IBAN:IT29N0760103200000035995000
Causale: Progetto Salesi 2020
Per prenotazioni Tel. 3351449702
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, nelle ultime 24 ore sono stati testati 2427 tamponi: 1110 nel percorso nuove diagnosi (di cui 355 screening con percorso Antigenico) e 1317 nel percorso guariti (un rapporto positivi testati del 2,5%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 28 di cui 9 nella provincia di Macerata, 9 nella provincia di Ancona, 4 nella provincia di Pesaro-Urbino, 3 nella provincia di Ascoli Piceno e 3 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (8 casi rilevati), contatti in ambito domestico (11 casi rilevati) e contatti stretti di casi positivi (3 casi rilevato), contatti in ambito lavorativo (2 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (1 caso rilevato) e contatti con provenienza extra-regionale (1 caso rilevato).
Nel percorso Screening sono stati effettuati 355 test antigenici e riscontrati 6 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare), con un rapporto positivi/testati pari al 2%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un leggero incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 2,5% oggi, contro la percentuale dell'1,8% di ieri.
La Regione Marche ha reso noto che nelle ultime 24 ore si è verificato, purtroppo, un decesso correlato al Covid-19.
La vittima è un 79enne di Montecassiano che è spirato alla Residenza Valdaso.
Nella nostra regione il virus ha spezzato la vita di 3031 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di decessi (982), mentre sono 514 le vittime totali nella provincia di Macerata.
Sono invece in diminuzione, di 4 unità rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali (44), di cui 8 in terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri). Cinque, altresì, le persone dimesse dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 8 pazienti (uno meno di ieri), tutti al Covid Hospital di Civitanova Marche.
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato il Decreto che definisce le modalità di rilascio delle Certificazioni verdi digitali COVID-19 che faciliteranno la partecipazione ad eventi pubblici, l'accesso alle strutture sanitarie assistenziali (RSA) e gli spostamenti sul territorio nazionale. Con la firma del Dpcm - informa una nota - si realizzano le condizioni per l'operatività del Regolamento Ue sul "Green Pass", che a partire dal prossimo 1° luglio garantirà la piena interoperabilità delle certificazioni digitali di tutti i Paesi dell'Unione.
Sarà possibile ottenere una delle certificazioni verdi Covid 19 anche in farmacia.
In alternativa alla versione digitale, sottolinea Palazzo Chigi, i documenti potranno essere richiesti al proprio medico di base, al pediatra o in farmacia, utilizzando la propria tessera sanitaria.
"A partire da oggi i cittadini potranno iniziare a ricevere le notifiche via email o sms con l'avviso che la certificazione è disponibile e un codice per scaricarla su pc, tablet o smartphone. L'invio dei messaggi e lo sblocco delle attivazioni proseguirà per tutto il mese di giugno e sarà pienamente operativo dal 28 giugno, in tempo per l'attivazione del pass europeo prevista per il 1° luglio". Lo specifica il Ministero della Salute in una nota. Il Green Pass, aggiunge, "contiene un QR Code che ne verifica autenticità e validità, a tutela dei dati personali andrà mostrato soltanto al personale preposto per legge ai controlli".
Per tutte le informazioni è possibile contattare il Numero Verde della App Immuni 800.91.24.91, attivo tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 20.00. La certificazione verde sarà disponibile per la visualizzazione e la stampa su pc, tablet o smartphone
La Regione Marche ha reso noto che nelle ultime 24 ore si sono verificati, purtroppo, due decessi correlati al Covid-19.
Le vittime sono una 81enne di Senigallia che è spirata presso la Residenza Valdaso e una 86enne di Belforte del Chienti, che si è spenta all'ospedale Torrette di Ancona.
Nella nostra regione il virus ha spezzato la vita di 3030 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di decessi (982), mentre sono 513 le vittime totali nella provincia di Macerata.
Sono invece leggera diminuzione, sebbene di una sola unità rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali (48), di cui 8 in terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri). Cinque, altresì, le persone dimesse dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 9 pazienti (due meno di ieri), tutti al Covid Hospital di Civitanova Marche.
Bentrovati cari lettori, nella regione Marche i casi positivi sono ancora in calo, rispetto alla settimana precedente, anche se la riduzione si fa meno marcata. Probabile che ciò sia dovuto al fatto che il 2 giugno siano stati effettuati meno tamponi.
Anche i dati ospedalieri continuano nella stessa direzione, mentre vi è uno "sbandamento" dei decessi ma quasi certamente è dovuto a qualche riconteggio.
Tra le regioni, insieme al Piemonte, le Marche sono quelle migliorate maggiormente. Come analizzavo due settimane fa (leggi qui) purtroppo non siamo andati in zona bianca per una concomitanza sfortunata di numeri, infatti vediamo che dietro di noi ci sono regioni bianche con una situazione peggiore della nostra.
Per concludere ripropongo l'osservazione su cosa sta succedendo nel Regno Unito, dove il 17 maggio si aveva il minimo degli ingressi ospedalieri a 98.14, per poi 22 giorni dopo (l'8 giugno) avere 144 ingressi giornalieri, ovvero +46.72%.
Sul versante contagi, lo scorso 5 maggio, si registravano 1850.71 casi medi giornalieri e dopo 22 giorni 2587.57: un +39.81%.
Da questo primo periodo di rialzo possiamo desumere che rimane una proporzionalità diretta fra la crescita dei casi ed i ricoveri ospedalieri. Se contagi e ricoveri riguardano maggiormente i non vaccinati è normale che si mantenga una certa proporzionalità.
Un’abitazione, con relative pertinenze esterne, e un capannone per mezzi agricoli sono tornati agibili, a San Severino Marche, dopo che il sindaco, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca delle Ordinanze con le quali, a seguito delle scosse di terremoto del 2016, aveva dichiarato non utilizzabili le strutture.
I provvedimenti, a seguito dei necessari adempimenti tecnici e dei lavori di riparazione dei danni con rafforzamento localizzato dell’immobile, hanno permesso a una famiglia di rientrare nella propria abitazione sita in località Parolito. La proprietà dello stabile ha ricevuto un contributo pubblico dall’Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Marche di circa 190mila euro.
E altri 175mila euro sono stati riconosciuti al titolare di un’attività produttiva sita in località Marciano. Anche in questo caso i lavori di riparazione del danno con miglioramento sismico dell’edificio, hanno permesso la riapertura dello stesso dopo le scosse.
Il Servizio Sanità delle Marche rende noto che nelle ultime 24 ore sono stati testati 2330 tamponi: 1113 nel percorso nuove diagnosi (di cui 357 screening con percorso Antigenico) e 1217 nel percorso guariti (un rapporto positivi testati del 1,4%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 16 (3 nella provincia di Macerata, 3 nella provincia di Ancona, 2 nella provincia di Pesaro-Urbino, 1 nella provincia di Fermo, 4 nella provincia di Ascoli Piceno e 3 fuori regione). Questi casi comprendono soggetti sintomatici (4 casi rilevati), contatti in setting domestico (2 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (6 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (1 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (0 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (0 casi rilevati), Contatti con coinvolgimento studenti di ogni grado di formazione (0 casi rilevati), screening percorso sanitario (0 casi rilevati), contatti con provenienza extra-regione (1 casi rilevato) e di 2 casi sono in fase di approfondimento epidemiologico. Nel percorso Screening un totale di n.357 test antigenici effettuati e n.0 soggetti rilevati positivi (da sottoporre al tampone molecolare) un rapporto positivi/testati 0%.
Due ore di duro lavoro da parte dei Vigili del fuoco per spegnere un incendio sul Monte Conero. L’incessante impegno dei Vigili del fuoco e sette lanci di un Canadair proveniente da Roma sono serviti per mettere sotto controllo e spegnere l’incendio di circa 2000 metri quadrati di bosco che si è sviluppato nel tardo pomeriggio di ieri sul fianco della montagna a ridosso della strada provinciale che conduce a Portonovo.
La segnalazione dell’incendio è giunta alle 18.30 circa e immediatamente la sala operativa 115 ha inviato 16 operatori e 9 mezzi. Questi, sotto la direzione del funzionario di servizio Rodolfo Milani e del Vice Comandante Provinciale Gabriele Fantini, hanno massivamente aggredito le fiamme impedendone la propagazione e diffusione all’area boscata sovrastante, seppur in presenza del forte pendio che ostacolava le operazioni di estinzione da terra. Successivamente l’attacco aereo del Canadair, coordinato dal Direttore delle operazioni di spegnimento, ha consentito di mettere sotto controllo le fiamma alle ore 21.
Le operazioni sono proseguite poi nella notte con il puntuale e minuto spegnimento e successiva vigilanza per evitare la ripresa delle fiamme.
La Regione Marche ha reso noto che nelle ultime 24 ore si è verificato, purtroppo, un decesso correlato al Covid-19.
La vittima è una 81enne di Falerone, che si è spenta all'ospedale "Murri" di Fermo.
Nella nostra regione il virus ha spezzato la vita di 3026 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di decessi (982), mentre sono 511 le vittime totali nella provincia di Macerata.
Rimane invariato invece, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali (61), di cui 9 in terapia intensiva (dato invariato rispetto rispetto a ieri). Una paziente è stato dimesso dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 13 pazienti, tutti al Covid Hospital di Civitanova Marche.
La Giunta regionale, riunita oggi, ha approvato il programma parziale di reinvestimento dei proventi dalle alienazioni di alloggi di proprietà Erap Marche.
“Si tratta di circa 5 milioni e mezzo - specifica l’assessore all’Edilizia pubblica Stefano Aguzzi che ha proposto la delibera – finalizzati ad incrementare il parco alloggi di Erap. Il soggetto attuatore del programma è l’ERAP Marche, e i Presìdi interessati sono quelli delle Province di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Pesaro Urbino”.
I fondi sono ripartiti, oltre che per ambito provinciale, per tipologia di intervento. Il programma prevede, nello specifico: per la provincia di Ascoli Piceno 1.126.614,56 euro da reinvestire per acquistare alloggi già disponibili sul mercato; per la provincia di Fermo 600 mila euro, sempre per acquisto alloggi; per la provincia di Macerata circa 2,7 milioni per la nuova costruzione di alloggi nel Comune di Macerata e 560mila euro per il completamento di un programma costruttivo già avviato nel Comune di Civitanova Marche; per la Provincia di Pesaro Urbino 500mila euro per l’acquisto di alloggi che richiedono eventuali lavori di recupero o completamento.
“Il reinvestimento di questi fondi - aggiunge Aguzzi – oltre che sostenere il settore edilizio, consentirà di mettere a disposizione della comunità marchigiana più di 60 appartamenti su tutto il territorio, un altro segno di attenzione della Giunta regionale a sostegno di imprese e famiglie per far ripartire la crescita economica della regione provata dalla crisi e dall’emergenza pandemica”.