Un Palacongressi di Rimini gremito in ogni ordine di posto, ha dato il benvenuto ai 28 che si sono aggiunti alle file dei testimoni di Geova battezzandosi sabato mattina nell'ambito del congresso dal tema ”Non ti arrendere!” . Tra questi, anche alcuni provenienti dal maceratese che si sono detti fermamente convinti che la loro scelta li aiuterà ad essere persone felici.
Il programma basato sulle Sacre Scritture ha aiutato i presenti, a non arrendersi di fronte alle difficoltà e ai problemi della vita, come malattie e problemi economici, ma ad affrontarle con pazienza e sguardo positivo, visto che la speranza di un mondo migliore non è un utopia, ma una solida promessa contenuta nella Bibbia.
Particolarmente gradita ed emozionante è stata la proiezione di moltissimi video e film volti ad aiutare i presenti ad applicare nella loro vita i consigli della Sacra Bibbia con lo scopo di avere individui, famiglie e quindi una società migliore.
La chiusura dei lavori è prevista per questo pomeriggio (domenica) alle ore 15.45, l’ingresso è gratuito.
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Il 15 febbraio 2017 il Parlamento europeo ha dato il proprio consenso alla conclusione del Comprehensive Economic and Trade Agreement (CETA), Accordo economico e commerciale globale tra Unione europea e Canada - firmato il 30 ottobre 2016 - che si pone come obiettivi fondamentali: procedere alla progressiva liberalizzazione degli scambi assicurando alle merci dell’altra Parte il trattamento disposto a livello nazionale; avviare un’attività di riduzione o soppressione reciproca dei dazi doganali sulle merci originarie dell’altra Parte; assicurare l’astensione dall’adozione o dal mantenimento in vigore di divieti o restrizioni all’importazione merci dell’altra Parte o all’esportazione alla vendita per l’esportazione di merci destinate al territorio dell’altra Parte.
A questo proposito, c'è stata una presa di posizione netta di Giampiero Feliciotti, presidente della Unione Montana dei Monti Azzurri da sempre a difesa del mondo agricolo e delle eccellenze e delle tipicità locali. Cosa ne pensa di questo accordo?
"Il CETA è un accordo a natura mista per la cui entrata in vigore è necessaria la ratifica da parte di ciascuno Stato membro secondo le rispettive disposizioni nazionali. In Italia è in corso di approvazione la legge di ratifica. In realtà a fronte dei presunti benefici attesi, il CETA introduce sostanzialmente un meccanismo di acritica deregolamentazione degli scambi e degli investimenti che non giova alla causa del libero commercio e pregiudica in modo significativo la qualità, la competitività e l’identità del sistema agricolo nazionale. Per tali ragioni tutti i Sindaci nei loro consigli comunale hanno deliberato la loro contrarietà in accordo con Coldiretti affinchè tutti i Parlamentari si ribellino a questa corbelleria che uccide la produzione italiana chiedendo loro di non votare a favore della ratifica dell’Accordo e di impedirne l’entrata in vigore in via provvisoria, nella direzione di ragioni di scambio improntate alla democrazia economica ed alla salvaguardia dei diritti dei consumatori e delle imprese".
Per rafforzare il diniego , lunedi 24 il Consiglio dell’Unione Montana ha unanimemente votato il documento a tutela di tutto il territorio.
Il Canada è il 12° partner commerciale più importante dell'Unione europea. L’Unione europea è, per il Canada, il secondo partner commerciale dopo gli Stati Uniti e rappresenta quasi il 10% del suo commercio estero. Il volume degli scambi di merci tra Unione europea e Canada raggiunge quasi 60 miliardi di euro l’anno;
l’Italia importa dal Canada 1,2 milioni di tonnellate di grano duro ed esporta in Canada circa 23.000 tonnellate di pasta soltanto, vale a dire circa l’1,4% delle esportazioni mondiali di pasta che ammontano ad oltre 1 milione e seicentomila tonnellate l’anno; - l’abbattimento istantaneo e quasi totale dei dazi attiva, inoltre, significativi flussi di importazione competitiva sotto il profilo dei prezzi, ma con scarsi standards qualitativi e di sicurezza, a fronte della mancanza di un sistema di regole che tuteli i consumatori e che assicuri evidenza e trasparenza sull’origine delle materie prime.
Le motivazioni alla base della proposta affondano le loro radici in due terreni:
1. uno di natura economica, legato alla difesa delle imprese agricole nazionali ed alla tutela ed allo sviluppo del made in Italy, modello di sviluppo, coesione territoriale e crescita, per il Paese e per la comunità;
2. il secondo, di natura valoriale, legato al bene comune. All’entrata in vigore dell’accordo, infatti, la cooperazione regolamentare determinerà la graduale eliminazione delle regole che, nei diversi settori della sanità pubblica, della sicurezza degli alimenti, della protezione dei consumatori e dell’ambiente possono essere ritenuti di ostacolo alla libertà del commercio. E per questo che Coldiretti Macerata chiede alla S.V. di voler inserire nell’ordine del giorno del primo Consiglio/Giunta Comunale utile un punto relativo alla discussione ed alla condivisione dell’azione di Coldiretti per un commercio libero e giusto e per un’Europa libera dal CETA.
- all’entrata in vigore dell’Accordo è previsto l’annullamento di circa il 98% di tutte le tariffe dell’Unione europea, ma, d’altra parte, la cooperazione regolamentare conduce alla graduale eliminazione delle regole che, nei diversi settori della sanità pubblica, della sicurezza degli alimenti, della protezione dei consumatori e dell’ambiente, possono essere ritenuti di ostacolo alla libertà del commercio;
- il CETA non soddisfa i fondamentali obiettivi ed esigenze di trasparenza; nell’Accordo e nello strumento interpretativo, non sono indicate le modalità pratiche con cui gli Stati potranno continuare a legiferare senza interferire con la materia Politica commerciale comune;
- il CETA conduce ad un sistema di competizione selvaggia e senza limiti; - con l’eliminazione dei dazi si crea un uniforme piano di scambio ed una comune piattaforma di competizione transatlantica, tra le imprese agricole europee e nordamericane, in cui queste ultime risultano avvantaggiate dalla enorme dimensione industriale e dalla completa asimmetria regolatoria che consente alle stesse di beneficiare di significative economie di scala e di ridotti costi di produzione conseguenti ai bassi standard produttivi e di sicurezza normativamente imposti;
- nel CETA non vi è nessuna clausola che comprenda il tema dei diritti dei lavoratori;
- il CETA semplifica e vanifica il complesso sistema di regole di produzione, di protezione della qualità e dell’ambiente vigente a livello comunitario e nazionale, rispondendo all’unico criterio cogente della facilitazione commerciale ed affidando valutazioni e giudizi di conformità e responsabilità, in modo permanente, a più di una decina di Commissioni apposite create dal Trattato e sottratte allo scrutinio giurisdizionale, tecnico e parlamentare, sia di livello comunitario, sia nazionale. - sul fronte dell’export agroalimentare, all’Italia sono riconosciute appena 41 indicazioni geografiche a fronte di 291 Dop e Igp registrate; con la conseguente rinuncia alla tutela delle restanti 250 ed impatti gravissimi sul piano della perdita della qualità del nostro made in Italy; - la tutela delle indicazioni geografiche riconosciute non impedisce l’uso on Canada di indicazioni analoghe, per coloro che abbiano già registrato o usato commercialmente tale indicazione (sono compresi nell’eccezione formaggi, carni fresche e congelate e carni stagionate). In sostanza, si potrà continuare a vendere “prosciutto di Parma” canadese, in coesistenza con quello DOP italiano. - contemporaneamente, il CETA consente le “volgarizzazioni” legate ai nomi dei prodotti tipici dell’italian sounding (ad esempio, il Parmesan) e la convivenza sul mercato con le denominazioni autentiche dei nostri prodotti. La combinazione del principio della «fabbricazione sufficiente» con il criterio del codice doganale, inoltre, rende, di fatto, impossibile l’evidenza dell’origine del prodotto; - per alcuni prodotti (asiago, fontina, gorgonzola) è consentito in Canada l’uso degli stessi termini, accompagnato con “genere”, “tipo”, “stile” e da una indicazione visibile e tangibile dell’origine del prodotto, fatto salvo il caso dei prodotti immessi sul mercato prima del 18 ottobre 2013, che possono essere commercializzati senza alcuna indicazione;
- il CETA introduce l’applicazione del principio di equivalenza delle misure sanitarie e fitosanitarie che consente di ottenere il mutuo riconoscimento di un prodotto e che, quindi, permetterà ai prodotti canadesi di non sottostare a nuovi controlli nei Paesi in cui verranno venduti, dimostrandone l’equivalenza con quelli commercializzati dalla controparte. Tale meccanismo risulta molto rischioso per la salute e per i consumatori, considerando che in Canada sono impiegate un numero rilevante di sostanze attive vietate in Unione europea, tra cui, a titolo di esempio, il glifosato in fase di pre-raccolta del grano, proibito in Italia. Inoltre, in Canada vi è un diffuso impiego di ormoni negli allevamenti, non consentito in Italia".
- il CETA introduce un sistema di cooperazione regolatoria che potrebbe portare Governi ed imprese a sindacare direttamente in ambito arbitrale qualsiasi misura che leda la “libera concorrenza”. Un sistema, tra l’altro, che investe anche il tema degli Ogm con ripercussioni inevitabili sul “principio di precauzione”; - l'Unione Europea e i suoi partner dovrebbero orientarsi verso politiche commerciali multilaterali e bilaterali al servizio dell'interesse generale, della qualità dello sviluppo, della cooperazione tra paesi e aree regionali.
Poco più di 200 anni fa il 28 luglio 1799 la terra ha tremato nelle Marche con una magnitudo di 6.1.
In realtà in quel periodo storico la parte centrale dell'Italia era scenario degli scontri armati tra le milizie francesi - che avevano scalzato lo Stato Pontificio - e quelle austriache in seguito inviate per contrastare gli invasori.
Ma dopo il sisma che cadde nel giorno di Sant'Emidio le Marche della fascia pedeappenninica della provincia di Macerata diventarono ancora di più teatro di morte e disperazione.
Secondo le fonti storiche tra il primo pomeriggio e la notte del 28 luglio si verificarono tre scosse di terremoto dall'intensità crescente. La prima alle 14.00 circa non causò danni. La seconda alle 19.00 fu più forte e danneggiò gli edifici di poche località. Infine alle undici di sera si verificò una violentissima scossa che devastò l’intero paese di Cessapalombo e gran parte dei paesi dell'Alta Valle del Chienti: Pozzuolo, Santa Lucia, Statte, Torricella, Villa d’Aria e Letegge.
Mentre a Cessapalombo morirono soltanto nove persone in quanto quasi tutti gli abitanti erano già fuggiti in campagna dopo la precedente scossa, i danni maggiori si ebbero invece a Camerino dove ci furono almeno 60 morti, a Castelraimondo e San Ginesio 4 o 5 morti e gravi nell’area di Sarnano con 6 morti, San Severino Marche, Tolentino, Belforte del Chienti e Fabriano.
Da qui si parla di terremoto "di Camerino", perchè appunto la realtà camerte fu quella maggiormente colpita dagli effetti del sisma.
Dopo l'immane catastrofe si narra che nel comune di San Ginesio il 31 luglio 1800 Sant’Emidio fu nominato compatrono e decisa una processione nel paese con la statua del vescolo ogni anno la sera dello stesso giorno 28 luglio.
A Tolentino e Camerino invece il terremoto del 1799 diede probabilmente impulso a rappresentazioni architettoniche del santo.
Eh già...purtroppo pare proprio che in Regione non si sia capito che chi ha donato soldi con gli sms solidali non la voglia proprio la pista ciclabile.
Dal blog dell'amico Luca Craia, "L'Ape Ronza", è notizia di stamattina che l'assessore alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti, in un'intervista rilasciata oggi al settimanale “L’Appennino Camerte”, sia tornato a parlare del progetto della pista ciclabile affermando che l’opera dovrebbe essere fatta, in quanto strategica, e ne paragonerebbe addirittura l'importanza a quella della realizzazione del tratto della superstrada 77 Valdichienti Muccia – Foligno, di cui proprio in questo periodo ricorre l'anniversario dell'inaugurazione.
E il blog segnala anche l'opinione che il politico regionale avrebbe espresso sui social e sui mezzi di comunicazione online: “Purtroppo – dice Sciapichetti – viviamo nell'era della comunicazione veloce e dei social che per molti costituiscono la principale fonte di informazione”.
Purtroppo dunque. La comunicazione via web, che ha permesso di aiutare in tempo reale tante persone in difficoltà e di denunciare situazioni che altrimenti sarebbero rimaste nascoste, viene così ridotta a strumento di deformazione delle notizie, di cui solo l'ente regionale parrebbe detenere la verità assoluta.
E con tutti i problemi che ci sono nella NON - ricostruzione, quello della pista ciclabile rappresenta davvero un progetto imprescindibile ed irrinunciabile.
Eh sì, come dice Luca, i social sono proprio dei "cattivoni"...
Gli artigiani e i commercianti di Pievebovigliana sono pronti a ripartire nella nuova zona commerciale sorta presso i campi sportivi.
Nel territorio del comune di Pievebovigliana sono a disposizione varie competenze: gli elettricisti Dario Tranzocchi e Angelo Grasselli, i fabbri Clemente e Roberto Frilocchi a Roccamaia e il negozio di elettrodomestici Massimo Dipaolo.
Per l'estetica troviamo i parrucchieri Patrizia Pasqualini e Bernardino Seri e per fare due chiacchiere ci si può fermare nei due bar rispettivamente di Simone Paola Morelli e di Luigi Morichetti.
Due le mercerie di Cinzia Dipaolo e di Antonietta Lupidi. Per mangiare qualcosa di buono ci si può rivolgere al negozio di alimentari di Stefania Claudia, alla frutta e verdura di Alberico e Clelia ed alla macelleria di Ivo Paoletti
Non potevano non esserci la farmacia di Vittorino Di Cristofaro, lo studio delle commercialiste Cristina e Simonetta Scipioni e la ferramenta di Paola Romagnoli.
Completano le competenze l'arredamento di Giovanni Dipaolo, la lavanderia di Giuliana Canestrini, la gioielleria di Domenico e Monika Tranzocchi e l'abbigliamento di Pietro Scipioni.
Un protocollo finalizzato a disciplinare tutte le attività di controllo e di monitoraggio in funzione antimafia e anticorruzione di tutti i contratti sugli appalti per la ricostruzione pubblica nei territori del centro Italia colpiti dal terremoto. Lo hanno firmato il prefetto Francesco Tronca, in qualità di direttore della struttura di missione del commissario Vasco Errani, Giovanni Portaluri, in rappresentanza di Invitalia e i rappresentanti degli ispettorati interregionali del lavoro e delle organizzazioni sindacali.
Ferme restando le clausole di esclusione dagli appalti pubblici degli imprenditori non in possesso dei requisiti di ordine generale, il protocollo prevede tra l'altro che il soggetto aggiudicatore e l'appaltatore o affidatario dell'esecuzione si impegnano ad adeguare e modellare la propria organizzazione ai fini dell'immediata segnalazione di eventuali tentativi di estorsione, intimidazione o condizionamenti di natura criminale.
(FONTE ANSA)
“Dopo aver portato a casa il prolungamento per tutto l’anno scolastico 2017/2018 la deroga al numero minimo di alunno consentito nelle scuole situate nei comuni del cratere sismico, nel decreto “Mezzogiorno” il Movimento 5 Stelle al Senato è riuscito ad ottenere con un comma ad un emendamento la proroga del termine ultimo per presentare i progetti di ricostruzione leggera dal 31 luglio 2017 al 31 dicembre 2017. Si tratta di tutti quegli interventi più “semplici” a edifici danneggiati in maniera lieve, che possono essere effettuati a stretto giro una volta messe a disposizione le risorse: da più zone del centro Italia ci erano arrivate preoccupate segnalazioni in merito a questa scadenza così imminente, così ci siamo attivati per dare qualche mese in più soprattutto a chi è riuscito a effettuare dei sopralluoghi soltanto nelle ultime settimane.
Inoltre registriamo con soddisfazione l’incremento delle tonnellate di macerie rimosse, che sono passate da 1200 al giorno ad una 2000 con picchi di 2400 nella regione Marche, dove le operazioni di rimozione sono di fatto partite soltanto lo scorso aprile. Chiediamo però alle strutture competenti uno sforzo supplementare: siamo a conoscenza di tutte le difficoltà sia di trasporto che di smaltimento, ma per poter iniziare a imbastire la ricostruzione pesante serve un ulteriore incremento, altrimenti quest’ultima rischia di rimanere una chimera anche per tutto il 2018”.
Così Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati.
Sono 396 le casette consegnate nelle zone del centro Italia colpiti dai terremoti dello scorso anno.Il dato aggiornato è stato fornito dal Dipartimento della Protezione Civile secondo il quale sono complessivamente 3.805 le Soluzioni abitative d'emergenza ordinate dai 51 comuni del cratere che ne hanno fatto richiesta.
Al momento dunque sono stati completati i lavori in 25 aree - 3 a Norcia, 5 ad Accumoli, 15 ad Amatrice, una ad Arquata e una a Calcara di Torricella - mentre altre 177 aree ritenute idonee sono state consegnate ai consorzi incaricati della progettazione delle opere di urbanizzazione per la successiva installazione delle Sae e in 92 di queste sono in corso i lavori.
In particolare, sono le Marche ad aver ordinato la metà del numero complessivo di casette: la Regione ne ha richieste 1.899 per 29 comuni. L'Abruzzo, invece, ha ordinato fino ad oggi 218 casette, da installare in 13 comuni, il Lazio 755 per i sei comuni più colpiti, l'Umbria 933 per 3 comuni che ne hanno fatto richiesta.
(FONTE ANSA)
Sono 27 i Comuni delle Marche colpiti dal sisma che hanno richiesto le Sae, le cosiddette casette.
Sono in corso 65 cantieri su 77 aree individuate dai sindaci delle tre province interessate dal terremoto per la realizzazione di 1.853 soluzioni abitative. Ventuno le aree in cui è chiusa la prima fase di urbanizzazione: sui siti sono già pronte le piazzole per il montaggio delle casette per il montaggio.
Montaggio che è iniziato su 18 aree: sei ad Arquata del Tronto; area di Gualdo a CastelSantangelo sul Nera; due aree a Fiastra; Montecavallo; 7 aree a Pievetorina; area La pieve di Ussita.
(FONTE ANSA)
Sabato 29 luglio avrà luogo la cerimonia di consegna di 18 defibrillatori alle comunità colpite dal sisma. L’acquisto degli stessi è stato reso possibile dal ricavato della raccolta fondi promossa dalla Croce Verde di Civitanova marche in favore delle comunità stesse.
La cerimonia avrà la seguente scaletta :
- saluto agli intervenuti da parte del presidente della Croce Verde;
- saluto del Sindaco di Civitanova Marche ai colleghi delle cittadine terremotate;
- intervento della direttrice sanitaria della Croce Verde dottoressa Donella Pezzola relativo all'importanza della diffusione dei defibrillatori sul territorio;
- intervento del dottor Riccardo Ricciuti responsabile scientifico della formazione dei volontari della Croce Verde relativo all'importanza della defibrillazione precoce nella prevenzione della morte cerebrale;
- intervento del dottor Lucio Sotte medico anestesista rianimatore agopuntore relativo al coinvolgimento del cuore nelle maxi emergenze e all’importanza della medicina tradizionale cinese e dell’agopuntura in tali situazioni.
Gli interventi sopracitati avranno una durata massima di 3-5 minuti. A seguire avverrà la Benedizione dei 18 defibrillatori e dello zaino soccorso e la consegna ad ogni singolo Comune.
Lo zaino soccorso verrà consegnato al comune di Sarnano da parte dell’associazione Inner Wheel. Lo zaino contiene presidi importanti quali un ambu adulto, un ambu pediatrico, un apparecchio della pressione, un fonendoscopio ed un saturimetro. I defibrillatori verranno consegnati da cittadini di Civitanova che hanno aderito alla sottoscrizione. I cittadini verranno accompagnati da un milite della Croce Verde verso ogni singolo Sindaco.
Sopra ai defibrillatori è stata posta una targhetta con scritto “dono dei cittadini civitanovesi attraverso la raccolta fondi promossa dall’associazione di volontariato Croce Verde di Civitanova Marche”.
I defibrillatori andranno ai seguenti comuni ed uno anche ai Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Macerata: Castelsantangelo sul Nera, Pievetorina, Muccia, Caldarola, Valfornace, Camerino, Fiastra, Camporotondo,San Severino Marche, Gualdo, Serrapetrona, Gagliole, Petriolo, Sant'Angelo in Pontano, San Ginesio,Tolentino, Bolognola e infine ai Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Macerata.
I Comuni interverranno nella sede della Croce Verde direttamente con i relativi Sindaci (hanno dato quasi tutti la loro adesione) o con loro delegati. Dall'elenco mancano i comuni di Visso e Ussita: Visso si è detto non interessato in quanto possiede già defibrillatori; Ussita ha appena ricevuto due defibrillatori dalla Toscana e pertanto in maniera estremamente corretta ha declinato l'invito ed il dono. Al termine della consegna è previsto un piccolo rinfresco preparato dagli esperti cuochi della Croce Verde.
"Trasparenza come ponte di dialogo tra le istituzioni e i cittadini fondamentale anche nell'attività di ricostruzione": così l'assessore agli Enti locali Fabrizio Cesetti, alla Giornata della trasparenza della Regione Marche a Palazzo Li Madou.
Insistendo sul principio di democrazia, Cesetti ha sottolineato l'importanza dello strumento della trasparenza per assicurare l'imparzialità nell'uso delle risorse pubbliche ed una migliore gestione dei servizi al cittadino.
"E' forte l'esigenza di recuperare il rapporto di fiducia tra la politica e i cittadini - ha detto -; si tratta di un'operazione di riconciliazione necessaria per restituire credibilità alla politica e permettere alle amministrazioni di svolgere al meglio il loro operato".
Dialogo e confronto trasparente tanto più necessari in una regione come le Marche martoriata dal terremoto, tanto che la Regione pubblica sul suo portale i dati della ricostruzione.
(FONTE ANSA)
Maurizio Mangialardi presidente di Anci Marche, ha accolto con grande soddisfazione la concessione delle deroghe da parte del ministro Fedeli per il prossimo anno scolastico. Il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli, rispondendo a un'interrogazione durante il Question time alla Camera, ha annunciato che “anche per il prossimo anno scolastico i dirigenti degli Uffici scolastici regionali dei territori colpiti dal terremoto che ha interessato l'Italia centrale potranno avvalersi di tutte le misure adottate per garantire la regolare prosecuzione dell'anno scolastico 2016/2017”.
Si tratta di “una deroga al numero minimo e massimo di alunni per classe normalmente previsto – ha spiegato la Fedeli – e dell'istituzione di ulteriori posti di personale decente nonché di personale Ata" e di "ulteriori deroghe alle procedure e ai termini ordinariamente previsti per l'assegnazione di cattedre ai docenti, al personale ATA e agli educatori". "Ci siamo adoperati con grande convinzione su questo tema - ha detto Mangialardi - ed oggi abbiamo ottenuto un risultato a favore dei territori e dei suoi cittadini. Grazie al Governo che ha accolto le nostre istanze".
Aggiudicato un accordo quadro di durata triennale, per un valore complessivo di 5 milioni di euro
Anas ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di oggi l’esito della gara d’appalto per l’affidamento dei servizi di progettazione esecutiva per l’area Centro Italia (Toscana, Umbria, Marche e Lazio) per il prossimo triennio, per un importo massimo di 5 milioni di euro.
Le procedure di appalto sono state attivate mediante accordo quadro che garantisce la possibilità di avviare la redazione delle progettazioni con la massima tempestività nel momento in cui si manifesta il bisogno, consentendo quindi risparmi di tempo e una maggiore efficienza.
L’impresa aggiudicataria è “R.T.I. Sintagma S.r.l.-Icaria S.r.l.-GDG S.r.l.”, con sede in provincia di Perugia.
Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara è possibile consultare il sito internet www.stradeanas.it alla sezione Fornitori>Bandi di gara.
Riparte domani dai Monti Sibillini (Rubbiano – Montefortino, FM) RisorgiMarche, il festival di solidarietà per le comunità colpite dal sisma. Il concerto di Daniele Silvestri (ore 16.30) vedrà protagoniste anche 18 aziende agricole e dell’artigianato, oltre ai 2 consorzi del vino marchigiano e quello dell’enogastronomia partner dell’evento ideato e promosso da Neri Marcorè. I vini dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) e del Consorzio vini piceni, ma anche birra artigianale, formaggi bio, legumi e olio sono i prodotti tipici delle aziende terremotate che, dall’ora di pranzo, saranno a disposizione presso le ‘isole del gusto’ lungo il cammino verso l’area del concerto.
Domenica 30 luglio, saranno Fiorella Mannoia e Luca Barbarossa ad animare il nono appuntamento del Festival a Morro (Camerino – MC), seguiti da Brunori Sas (31 luglio), Max Gazzè (2 agosto); Francesco De Gregori (con Gnu Quartet e Form - Orchestra Filarmonica Marchigiana, 3 agosto) e Samuele Bersani, che il 4 agosto recupererà il concerto previsto per il 25 luglio, rimandato per maltempo.
Le aziende presenti nelle isole del gusto per il concerto di Daniele Silvestri: Alessandrini Alessandro; Azienda agricola Caprì; Colibazzi Filippo; Il Gelso Rosso di Tiberi Scilla; Fortuni Francesco; Birrificio Le Fate; Gravucci Massimo; Oleificio Miconi; Azienda agricola Lorese; La Dea srl; Dolci manie; Carboni Settimio; Pastificio Regina dei Sibillini; Antica gastronomia; Sadifa; Lavanda dei Sibillini - Rossi Federico; Distilleria Varnelli spa; Fattorie Marchigiane; Istituto Marchigiano di Tutela Vini; Consorzio Vini Piceni; Istituto marchigiano di enogastronomia.
La microzonazione sismica tanto essenziale e tanto decantata dalla Regione Marche e dal Governo pare proprio che sia cosa da pochi.
Eh già, perchè servono fondi per poterla realizzare su tutto il territorio colpito dal terremoto: più soldi ci sono più zone vengono microzonate e più prove vengono eseguite.
A tale riguardo il dott. Rodolfo Marcelletti, geologo incaricato della dal Comune di Ussita di eseguire gli studi di microzonazione sismica di III° livello, scrive sulla sua pagina facebook che lo scorso venerdì ha terminato il corso di aggiornamento promosso dal Centro Microzonazione Sismica (CMS).
E informa che "di tutto il territorio di Ussita, la zona scelta dal CMS per essere microzonata è quella del fondovalle da Sasso a Vallazza compresa Pieve; tale scelta è stata purtroppo condizionata dalla mancanza di fondi che non permetterà di microzonare tutte le altre frazioni".
Spiega infatti che "per la microzonazione dovranno eseguirsi indagini geofisiche dirette particolarmente costose ed i fondi messi a disposizione al Comune permetteranno la realizzazione di una sola prova, essenziale, detta Dow Hole che consiste nell’eseguire un foro di 35 metri di profondità attrezzato per la prova sismica che verrà eseguita dal CMS; tale prova permetterà poi, unitamente ad altre indagini geofisiche indirette (meno costose ma pur sempre costose), geotecniche ed il rilevamento geologico di dettaglio, di delimitare delle “microzone” ognuna caratterizzata da una propria risposta sismica locale (velocità delle onde sismiche, coefficienti di amplificazione sismica ecc ecc)".
Secondo altri esperti del settore, gli stanziamenti minimi per consentire un’indagine seria dovrebbero essere proporzionali al numero di frazioni abitate da monitorare. Il minimo stanziamento che eviti di considerare queste prove come l’ennesima farsa, dovrebbe essere, a loro avviso, non inferiore ai 30/40 milioni di euro (10 volte quanto stanziato).
Per accelerare i tempi, come anche esortato dal CMS, Marcelletti richiama poi la collaborazione di tutti: proprietari e Comune.
Pertanto richiede agli stessi di segnalare: 1) abbassamenti del terreno, fenditure, gradini;2) fessurazioni nei pavimenti dei piani terra dei fabbricati;3) frane e dissesti in generale delle scarpate.
"E’ ovvio che più prove verranno eseguite, più preciso e migliore sarà il lavoro; grazie alla collaborazione di alcuni proprietari che hanno anticipato le indagini geognostiche per le loro proprietà (senza esborso in quanto i compensi andranno con il I° SAL come da normativa attuale), probabilmente riuscirò ad eseguire diverse indagini in più.
Al fine di sopperire alla mancanza di fondi l'esperto propone poi il ricorso al finanziamento privato della microzonazione delle aree non rientranti nei contributi: "Per le altre frazioni che non verranno microzonate, l’unica soluzione è fare queste indagini sismiche DH in proprio, unendo le indagini per i fabbricati così da spalmare la spesa fra più proprietari per arrivare a redigere una carta della pericolosità sismica locale alla quale i Progettisti dovranno poi attenersi. Per questo è indispensabile che i proprietari collaborino fra loro. Difatti, per ogni fabbricato classificato E sono obbligatorie le indagini geologiche e i contributi per queste sono a percentuale sull’importo dei lavori. Le prove Dow Hole sono costose ma una prova è valida per un intorno significativo nel senso che i risultati sono validi per più fabbricati vicini".
E aggiunge: "L'idea di microzonarsi in proprio le aree rimaste fuori dalla microzonazione sismica di III livello, utilizzando i contributi e quindi le indagini che i privati dovranno far eseguire, va discussa ed approfondita. Credo che al momento attuale sia l'unica soluzione altrimenti queste aree rimarranno senza studi e la ricostruzione sarà complicata".
I soldi non bastano dunque e se non si ricorre all'"automicrozonazione" solo una parte di ogni territorio comunale verrà microzonata mentre le altre frazioni ne resteranno fuori. Il Centro Microzonazione Sismica ha infatti deciso le aree da microzonare in base al numero dei residenti.
Chiediamo a Marcelletti se ritiene che la microzonazione parziale sia comunque utile e ci risponde così: "Certo, è utilissima per la ricostruzione, però solo in quell'area. Quindi i risultati di quella che verrà microzonata non potranno essere presi per le altre zone non microzonate".
Di conseguenza la funzione di prevenzione non verrà assolta completamente. "Sicuramente questa microzonazione è incompleta e sottopagata". Conclude il geologo.
La Croce Rossa Italiana offre ai ragazzi della comunità colpita dal sisma del centro Italia un campus completamente gratuito.
Nell'ambito dei #crisummercamp2017 è stato infatti inserito il "Sfintinuscamp" che si terrà ad Avezzano (AQ - Abruzzo) da sabato 02/09 a sabato 09/09.
Questo progetto, come già premesso, sarà interamente finanziato dalla CRI (viaggio andata/ritorno, vitto/alloggio in hotel, attività ludico/ricreative, formazione interattiva, etc.) e, pertanto, i 30 fortunati partecipanti non dovranno affrontare alcuna spesa per vivere questa bellissima esperienza.
REQUISITI:
- età compresa tra i 14 ed i 20 anni alla data del 30/07/2017;
- residenza in uno dei 131 comuni del cratere sismico.
Le iscrizioni, aperte fino al 30 luglio e fino ad esaurimento dei 30 posti disponibili, dovranno essere compilate direttamente dai ragazzi tramite il seguente format online cliccando qui.
Per informazioni:
Mail: avezzano.giovani@abruzzo.cri.it
Cell: +39 338 815 2264 (Matteo) + 39 328 058 5243 (Gianluca)
Telefax: +39 0863 413915
Si è insediato il nuovo Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Macerata così composto:
Maurizio
Paulini
Presidente
Stefania
Tibaldi
Vice Presidente
David
Brachetti
Vice Presidente
Silvano
Biancucci
Segretario
Martina
Terzi
Tesoriere
Mario Francesco
Brodolini
Consigliere
Nicola
Gobbi
Consigliere
Giorgio
Governatori
Consigliere
Romualdo
Mattioni
Consigliere
Corrado
Paolucci
Consigliere
Fabio
Smeraldini
Consigliere
Gli obiettivi che il nuovo Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri di Macerata si pone, anche in continuità con il precedente, sono molteplici ed ambiziosi e, dunque, l’impegno sarà intenso e l’attenzione costante; pertanto sono necessari la collaborazione e l’impegno di tutti gli iscritti, i quali sin d’ora, sono invitati a partecipare alle diverse iniziative, alcune già in programmazione, che saranno proposte.Il Consiglio appena insediato si è messo al lavoro e, tra l’altro, ha partecipato all’incontro organizzato giovedì 13 luglio a Grisciano, frazione di Accumoli, tra il Commissario Straordinario per la Ricostruzione dott. Vasco ERRANI, risultato assente, i responsabili degli Uffici Speciali per la Ricostruzione (USR) della Regione Umbria e Marche rispettivamente l’arch. Alfiero MORETTI e l’ing. Cesare SPURI, la Rete Professioni Tecniche (RPT) e gli Ordini professionali.In tale sede è stata presentata una serie di proposte precise tese a dare un contributo fattivo ed operativo per avviare la ricostruzione.
Tra queste, in primo luogo l’individuazione di un tavolo di concertazione presso la struttura Commissariale con i rappresentanti della RPT e dei singoli USR, col compito di dare interpretazioni univoche sulle problematiche indotte dalle ordinanze e di definirne le modalità applicative. E’ stata proposta la predisposizione di testi normativi integrati e coordinati che facilitino la lettura e la comprensione delle ordinanze commissariali, al fine di evitare possibili rallentamenti e ritardi. Inoltre è stata ribadita la necessità che a livello territoriale si programmi una serie di incontri tematici informativi con la partecipazione di esperti degli USR locali, col coordinamento della struttura commissariale, al fine di assicurare l’uniformità di valutazione sull’intera area del cratere.Tali proposte scaturiscono, nello specifico della professione degli Ingegneri, dal contributo derivante da riunioni ed incontri coordinati dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) nelle quali l’Ordine di Macerata ha fornito adeguato apporto nell’ambito della massima condivisione con il coinvolgimento anche degli altri Ordini provinciali.
"Non scivola e non si sgretola niente. E' solo sensazionalismo. Ora ci mettono di mezzo anche i geologi, visto che di questi tempi tutti sanno chi sono e cosa fanno".
Prendiamo spunto da questo post facebook del prof. Emanuele Tondi, Direttore della Sezione di Geologia di Unicam, per fornire informazioni scientifiche chiare e credibili in merito alle notizie che stanno circolando relativamente al distacco di roccia dal Monte Vettore nei mesi successivi al terremoto.
Molto spesso infatti le dichiarazioni degli esperti vengono fraintese o "adattate" a fini sensazionalistici senza però corrispondere alla realtà dei fatti.
Il docente di Unicam spiega infatti che si tratta della "normale evoluzione delle pareti sub-verticali in roccia, il terremoto velocizza quello che sarebbe successo comunque, con un po' più di tempo. Alla base di quelle pareti ci sono accumuli imponenti di detriti... basta non costruirci sotto!".
Dunque il Vettore non sta scivolando da nessuna parte. E non c'è da allarmarsi. Si tratta di una situazione analoga a quella che ha riguardato la Valnerina.
Ovviamente le pareti instabili vanno monitorate perché possono rappresentare un pericolo per escursionisti. Ma il Cai lo sta facendo e anche il Parco dei Sibillini. I sentieri aperti sono sicuri.
Via libera della commissione Bilancio del Senato ad una riformulazione di diverse proposte presentate in Commissione al decreto legge Sud per le aree del Centro Italia colpite lo scorso anno dal terremoto.
A quanto viene riferito dalla senatrice Stefania Pezzopane (Pd), che ha presentato alcuni di questi emendamenti, e dal ministro per il Sud, Claudio De Vincenti, sono stati stanziati ulteriori 100 milioni a valere sui Fondi europei per la rimozione delle macerie. Inoltre è stato prorogato a fine febbraio 2018 lo stato di emergenza e al 31 dicembre di quest'anno il termine per accedere ai contributi per le case lievemente danneggiate. Infine, le case con danni gravi saranno escluse dalla tassa di successione.
I suggestivi Monti Sibillini come location di nozze e matrimoni. E' il senso di "Wedding in Sibillini", un progetto di promozione turistica del territorio delle basse Marche ferito dal terremoto, promosso dalle associazioni turistiche locali MarcheLiving e La Terra delle Meraviglie, dedicato al mondo dei matrimoni. L'iniziativa verrà comunicata ai wedding plannner e alla stampa di settore con un video virale, il cui sviluppo è attualmente in corso, del sito informativo www.weddinginsibillini.com e attraverso alcuni eventi nazionali. Uno è "Italy-Le Marche food, wine e surrounding", appuntamento previsto per il 3 ottobre a New York.
Secondo gli organizzatori, il mondo dei matrimoni è un business promettente, dove si rileva sempre di più il desiderio da parte delle coppie italiane ed estere di sposarsi in location speciali, uniche. Nel 2015 sono state circa 7.000 le coppie straniere che hanno scelto l'Italia per celebrare il proprio matrimonio, con un business di 380 milioni di euro. (Ansa)