Si è aperta nel segno dell’emozione e della partecipazione la nuova edizione di “Fuori Misura – Premio Giovanni Soldini”, la rassegna nazionale di teatro integrato organizzata dalla compagnia Gli Smisurati di Treia.
Domenica 5 ottobre, il Teatro Feronia di San Severino Marche ha accolto un pubblico numeroso e coinvolto per una serata che ha saputo unire arte, comunità e inclusione, sotto la direzione artistica di Francesco Rapaccioni, che ha condotto con ispirazione e sensibilità l’evento inaugurale.
Sul palco, la Compagnia Mayor Von Frinzius di Livorno ha emozionato con lo spettacolo “Sfiorarsi – toccarsi è complicato”, un lavoro intenso, ironico e poetico che ha alternato momenti di grande leggerezza ad altri di profonda riflessione.
Diretti da Lamberto Giannini, insieme a Rachele Casali, Silvia Angiolini, Allegra Sartoni e Sofia Puccini, i quaranta interpreti hanno dato vita a una drammaturgia coraggiosa e toccante, capace di raccontare la bellezza e la fragilità dell’incontro umano, ricevendo lunghi applausi da parte del pubblico.
Alla serata inaugurale hanno partecipato numerose autorità e rappresentanti delle amministrazioni che sostengono il progetto Fuori Misura.Per il Comune di San Severino Marche erano presenti la sindaca Rosa Piermattei e l’assessora alla Cultura Vanna Bianconi, che hanno espresso orgoglio per l’apertura della stagione teatrale cittadina con un evento di così alto valore umano e artistico.
Sono intervenuti anche Giuseppe Fabbroni, sindaco di Caldarola; Ilenia Cittadini, assessora di Castelraimondo; Alessandra Petrini, assessora di Pollenza; Federico Teloni, docente dell’Istituto comprensivo “Egisto Paladini” di Treia; e Gabriele Soldini, in rappresentanza del comitato parrocchiale di Santa Maria in Selva.
Un sentito ringraziamento è stato rivolto a tutte le amministrazioni comunali e alle realtà associative che collaborano alla rassegna, tra cui la Provincia di Macerata, l’Unione Montana Potenza Esino Musone, i Comuni di Caldarola, Castelraimondo, Montefano, Pollenza, San Severino Marche e Treia, il CSV Marche con il progetto C’entro, l’Ente Disfida del Bracciale e la compagnia Fabiano Valenti.
Un riconoscimento speciale è andato al comitato parrocchiale di Santa Maria in Selva, da sempre cuore pulsante e sostenitore dell’iniziativa.
Durante la serata è stato svelato anche il programma della sesta edizione del festival, che si svilupperà da ottobre 2025 ad aprile 2026 attraversando sei teatri comunali del territorio.
Le prossime tappe porteranno Fuori Misura a Castelraimondo, Treia, Montefano, Pollenza e Caldarola, fino all’evento conclusivo con le premiazioni del Premio Giovanni Soldini, in programma nel 2026 in occasione della tradizionale Disfida del Bracciale.
L’apertura al Feronia ha confermato ancora una volta che Fuori Misura non è soltanto un festival teatrale, ma un laboratorio di umanità, dove l’arte diventa strumento di incontro, crescita e libertà condivisa.
Un progetto che unisce territori, istituzioni e persone, mostrando come il teatro possa essere, ancora oggi, una forma autentica di dialogo e di comunità.
«Abbiamo rivoluzionato la nostra vita per poter fare questa missione solo per i palestinesi, assolutamente per loro». Sono le parole di Silvia Severini, 54 anni, impiegata pubblica di Ancona, rientrata in Italia dopo essere stata detenuta per tre giorni nel carcere israeliano di Ketziot. L’attivista era imbarcata con la Global Sumud Flotilla, la missione internazionale diretta verso Gaza, e ha parlato alla Tgr Marche raccontando la propria esperienza e rispondendo alle critiche, tra cui quelle della premier Giorgia Meloni, sui reali obiettivi dell’iniziativa.
Tra pochi giorni sarebbe terminata la sua aspettativa dal lavoro. Severini ha ricordato i momenti concitati seguiti all’abbordaggio delle imbarcazioni da parte delle forze israeliane: «All’inizio al porto eravamo tutti o seduti o in ginocchio. Con qualcuno ci hanno proprio giocato: gli dicevano di andare giù e poi tirarsi su, andare giù e tirarsi su e, se non eseguivano rapidamente i movimenti, venivano colpiti».
Durante la detenzione, Severini afferma di aver incrociato anche Greta Thunberg: «Era in una cella accanto a me – racconta – l’hanno avvolta nella bandiera israeliana e derisa. Chi era con lei ha detto che era abbastanza provata».
Un pensiero, al suo rientro, l’attivista lo dedica alle manifestazioni di solidarietà organizzate in Italia: «Devo ringraziare assolutamente le piazze che ci sono state qua in Italia, qui ad Ancona, perché credo che la nostra sicurezza, la nostra forza arrivasse da questo».
Dopo il suo ritorno, il Coordinamento Marche per la Palestina ha diffuso una nota di sostegno a Severini, denunciando «il silenzio delle istituzioni» locali e regionali. «Silvia ha agito in nome della solidarietà, della pace e della coscienza civile. La sua esperienza e testimonianza meritano ascolto, rispetto e visibilità», scrive il Coordinamento, che chiede «alle istituzioni regionali e locali di rompere il silenzio e di esprimersi con chiarezza: da che parte stanno?».
L’associazione ricorda che la 54enne anconetana ha partecipato alla Flotilla, «una missione di chiaro carattere umanitario e pacifista», con l’obiettivo di «rompere l’assedio imposto da Israele alla Striscia di Gaza, aprire un corridoio umanitario e denunciare il genocidio».
«Silvia – prosegue la nota – è stata detenuta per due giorni nelle carceri israeliane, sottoposta a vessazioni e violenze psicologiche. Dopo il suo rientro in Italia, nella tarda notte di sabato 4 ottobre, nessuna istituzione del territorio – né il sindaco di Ancona, né il prefetto, né tantomeno il presidente della Regione Marche – ha espresso pubblicamente solidarietà o vicinanza».
«Questo silenzio istituzionale è grave, e non può essere ignorato. - aggiunge - A prescindere dal colore politico delle amministrazioni locali o regionali, riteniamo che esista un dovere morale e istituzionale di riconoscere e sostenere chi ha messo a rischio la propria incolumità per difendere i diritti umani, la giustizia e la dignità dei popoli. Il silenzio delle istituzioni - prosegue - non è solo un vuoto di parole: è assenza di umanità, è complicità passiva di fronte a un genocidio". Il Coordinamento "marchigiani, associazioni, realtà sociali e collettivi a far sentire la propria voce e a costruire insieme una risposta collettiva all'indifferenza e all'ingiustizia. La solidarietà non si arresta. Il silenzio uccide».
Portate a termine in questi giorni due importanti opere di riqualificazione paesaggistica nel Comune di Ussita. Le opere dell’appalto appena concluso hanno riguardato: la riqualificazione dell’area del nuovo laghetto azzurro sito in località Vallazza, un percorso di collegamento con il Parco Sensoriale, la realizzazione di una passerella pedonale sul fiume Ussita di collegamento tra il Parco Sensoriale e l’area parcheggi lungofiume;
un blocco di servizi nell’area verde in località Frontignano, Pian della Croce, per la riqualificazione e il rilancio dell’area verde, tramite la realizzazione di appositi servizi igienici posti a servizio degli utenti dell'area. Il piccolo edificio è stato realizzato all’interno della proprietà comunale dove sorge la Chiesa della Madonna del Pian della Croce.
Le opere realizzate sono state inserite nella misura A.3.1 - Rigenerazione Urbana, finanziata con i fondi complementari al Pnrr – Pnc (Piano Nazionale per gli investimenti complementari al PNRR) per un importo complessivo di 850.000 euro.
L’area del nuovo Laghetto Azzurro, fino agli anni ‘80, è stata interessata dalla presenza di un piccolo invaso artificiale che venne realizzato per scopi idroelettrici nella prima metà del secolo scorso. L’invaso artificiale venne realizzato insieme alle opere di presa e di rilascio dell’acqua, da e verso il Torrente Ussita, per la produzione di energia idroelettrica e a servizio delle centrali poste poco più a valle. L’area risultava in stato di abbandono da quasi quarant’anni, ovvero da quando l’invaso ha cessato di essere utilizzato, anche per motivi sportivi o fruitivi.
Il progetto ha consentito la riutilizzazione dell’invaso del lago esistente con il fine di minimizzare spostamenti, scavi e movimenti terra di un certo rilievo, garantendo anche il mantenimento della forma del laghetto azzurro, limitando a circa 1,5 metri la profondità delle acque. L’afflusso idrico avviene dal Torrente Ussita mediante il prelievo di una modesta quantità di acqua dal torrente per poi essere rilasciata a valle dell’area dove sorge il laghetto.
"Con quest’opera ci siamo posti l’obiettivo – ha detto la sindaca Silvia Bernardini - di recuperare questo luogo, ancora fortemente radicato nei ricordi e nella memoria storica della popolazione residente e dei turisti che da decenni visitano il centro di Ussita, collegandolo con il parco sensoriale esistente attraverso un percorso pedonale, e la realizzazione di un nuovo ponte pedonale, così da garantire il collegamento e l’accessibilità dal borgo di Fluminata, non lontano dalla piazza principale, evitando di fare un giro più lungo, fatto questo molto apprezzato. La restituzione dell'opera, inserita nei programmi elettorali degli ultimi 30 anni, è avvenuta questa volta volutamente senza celebrazioni e inaugurazioni, per lasciare spazio alla fruibilità spontanea, alla scoperta del posto agli ussitani e ai visitatori donando loro un effetto sorpresa. La rigenerazione di luoghi come questo, contribuisce a quella "riparazione" sociale di cui i nostri paesi hanno molto bisogno. Anche per questo ringrazio il commissario straordinario Guido Castelli”.
Il percorso che si è così venuto a creare riconnette alcuni dei borghi principali che compongono il Comune di Ussita e cioè Capovallazza, Vallazza e Fiuminata, diramandosi a partire dal laghetto, verso le aree boscate perimetrali nel versante sul quale si attestano le antiche vie sterrate che raggiungono il borgo di Castelfantellino e del cimitero monumentale, per raggiungere poi a valle un’area pianeggiante posta nelle immediate vicinanze del ponte carrabile posto all’intersezione dell’incrocio tra via Roma e la via che porta ai borghi di Tempori e Casali.
Dal punto di vista botanico sono state realizzate a valle del laghetto aree con accrescimento di specie autoctone tipiche degli ambienti lacustri che perfettamente si possono adattare all’ambiente vallivo montano.
“Questi interventi rappresentano un tassello significativo della strategia di ricostruzione e rigenerazione che stiamo portando avanti nei territori colpiti dal sisma- dichiara il commissario Straordinario Ricostruzione e Riparazione Sisma Guido Castelli che prosegue -La riqualificazione del laghetto azzurro e la realizzazione dei nuovi servizi a Frontignano non sono solo opere materiali: restituiscono identità, memoria e luoghi di socialità alle comunità e ai visitatori. L’investimento in spazi verdi, percorsi naturalistici e servizi contribuisce a rendere Ussita e l’intero comprensorio più accoglienti e vitali, rafforzando al tempo stesso la capacità attrattiva di queste aree montane.
Grazie alla sinergia con il Comune di Ussita e con la sindaca Bernardini, stiamo lavorando per restituire a questi territori nuove opportunità e nuove fonti di attrazione. La rigenerazione urbana che stiamo promuovendo con fonti di finanziamento specifiche passa proprio da interventi come questo, capaci di coniugare memoria, identità e futuro. È importante continuare a lavorare insieme, istituzioni e comunità locali, per trasformare i luoghi colpiti dal sisma in spazi di vita e di crescita condivisa".“Relativamente alla realizzazione di un punto servizi in località di Pian dell’Arco a Frontignano – ha concluso la sindaca Silvia Bernardini – è stato posizionato un blocco prefabbricato per servizio igienici anche per disabili all’interno della proprietà comunale dove sorge la Chiesa della Madonna del Pian della Croce, al fine di soddisfare le esigenze del flusso di persone che transitano per escursionismo o per il tempo libero, essendo l'area un importante punto di snodo sulle direttrici che da Frontignano scendono verso il fondovalle Ussitano e verso San Placido e poi Castelsantangelo Sul Nera”.
Le Guardie Venatorie Volontarie della Federcaccia Provinciale di Macerata, coordinate dalla Polizia Provinciale, hanno portato a termine in questi giorni una nuova serie di controlli notturni su tutto il territorio provinciale per contrastare il fenomeno del bracconaggio ai danni della quaglia, specie selvatica attualmente impegnata nella migrazione verso le aree di svernamento.
Durante i servizi sono stati rinvenuti e sequestrati sei richiami acustici illegali a funzionamento elettromagnetico, posizionati nei campi — in alcuni casi persino in cima agli alberi — nei comuni di Fiuminata, Potenza Picena, Recanati e San Ginesio.Questi strumenti vietati vengono utilizzati dai bracconieri per attirare gli animali e abbatterli, in violazione delle norme sulla tutela della fauna selvatica.
«Desidero ringraziare la Polizia Provinciale e le numerose Guardie Venatorie Volontarie della Federcaccia che hanno preso parte a questa nuova operazione anti-bracconaggio» — ha dichiarato il Presidente della Federcaccia Provinciale di Macerata. — «Come cacciatori, condanniamo con forza ogni forma di bracconaggio e continueremo a essere presenti sul territorio per garantire una corretta gestione e tutela della fauna, nel pieno rispetto della normativa vigente».
Per eventuali segnalazioni di attività illecite, è possibile contattare la centrale operativa della Polizia Provinciale al numero verde 800 216 659 oppure il coordinamento provinciale delle Guardie Venatorie Volontarie Federcaccia al 339 5981898.
Esordio vincente per la Halley Matelica, che conduce per ampi tratti ma che stronca solo nel finale la resistenza di una combattiva Sicoma Valdiceppo. Prestazione sulle montagne russe per la Vigor, che alterna momenti di grande basket a passaggi a vuoto che rimettono in carreggiata gli ospiti: ma i 2 punti per la squadra di coach Trullo sono assolutamente meritati.
La partita si accende sin dai primissimi minuti. Con Meschini ai box, Frizzarin prende subito in mano l’attacco perugino e la Sicoma mette presto il naso avanti (4-6 dopo 2’). Mariani, però, ha voglia di far vedere di essere tornato quello di due anni fa e con 8 punti in un amen alimenta il 10-0 che spinge la Vigor a +8 (14-6 al 4’). Valdiceppo si riorganizza e ribatte colpo su colpo fino a rimettere il naso avanti (18-19 all’8’) e il primo quarto finisce con la Halley avanti di misura (24-22). I biancorossi fanno le prove di fuga nel secondo quarto. L’energia di Mattarelli è contagiosa, Dell’Anna e Mazzotti si uniscono alla festa e la Vigor scappa fino al +14 (43-29 al 17’). Sembra l’inizio della discesa e invece gli umbri replicano con un parzialino di 0-6 per tamponare le perdite, prima che il cesto di Mariani sul finire del secondo periodo mandi le due squadre negli spogliatoi sul 45-35.
Valdiceppo torna rinfrancata dagli spogliatoi e con gli scatenati Provvidenza e Frizzarin torna addirittura a -2 (51-49 al 25’ con un 2/3 in lunetta della guardia ex Rieti). La Halley si ritrova appena in tempo e torna a sgasare guidata dalle invenzioni di Mariani (che poi si ferma per un problema fisico) e di Dell’Anna: in un amen i matelicesi lievitano oltre la doppia cifra di vantaggio e quando alla sirena di fine terzo quarto il tabellone luminoso dice 74-56 sembra se non fatta poco ci manca. Ma la Halley di rendere le cose facili non sembra avere voglia e così apre il quarto periodo completamente in bambola, aprendo la strada al parziale di 0-13 della Sicoma, che con un libero dello scatenato Provvidenza ritorna addirittura a -5 (74-69) con meno di 5’ da giocare. Nel momento più delicato, sono un canestro nel traffico di Dell’Anna e una tripla dall’angolo di Mazzotti a ricacciare indietro gli ospiti, che non ne hanno più e alzano bandiera bianca.
Molte note liete, alcune cose da registrare: tutto secondo previsioni insomma per una squadra molto rinnovata, che sta imparando ovviamente ancora a conoscersi. La prossima tappa di questo percorso sabato prossimo sul campo della Chemifarma Forlimpopoli.
Così coach Trullo a fine partita: «Credo sia nel complesso una vittoria meritata, siamo stati quasi sempre avanti, sfiorando anche il +20. In certi ruoli siamo molto giovani e quindi qualche situazione dobbiamo imparare a gestirla meglio, però nell’arco dei 40’ credo che abbiamo vinto con merito e, a parte qualche passaggio a vuoto, senza troppi patemi. Il prossimo step sarà proprio quello di limare questi momenti e chiaramente non sono cose che si sistemano in una settimana. Abbiamo mezza squadra nuova, bisogna imparare a conoscersi sempre di più giorno dopo giorno. Magari tra 1-2 mesi arriveremo a fare meno stupidaggini in alcuni momenti. In generale comunque mi sento di fare i complimenti ai ragazzi, sono stati bravi nei momenti più delicati a serrare le fila in difesa anche cambiando scelte rispetto all’inizio. Mariani? Ha segnato 17 punti in 16’ e questo dice tutto, purtroppo nel terzo quarto si è fermato per un problema fisico, vedremo nei prossimi giorni di cosa si tratta. Ora ci aspetta Forlimpopoli, una squadra che ha giocatori con lunga esperienza di B che si è rinforzata aggiungendo un giocatore come Vico. È una delle squadre migliori di questo campionato, punta ai playoff, sarà una partita dura ma questo lo sappiamo già».
HALLEY MATELICA-SICOMA VALDICEPPO 87-77
MATELICA: Marrucci 6, Pacini ne, Eleonori ne, Panzini 3, Mentonelli ne, Fea 5, Ferretti ne, Dell’Anna 24, Mazzotti 11, Mariani 17, Mattarelli 10, Mozzi 11. All.: Trullo.
VALDICEPPO: Provvidenza 22, Frau 5, Angeletti P. ne, Speziali 13, Grinbergs 7, Angeletti S., Aminti 2, De Grossi, Rath, Frizzarin 28. All.: Filippetti.
ARBITRI: Sperandini, Caporalini.
PARZIALI: 24-22, 21-13, 29-21, 13-21.
I padroni di casa, Borgo Mogliano, alla ricerca della loro prima vittoria ufficiale in Promozione sfidano la capolista Aurora Treia che in caso di vittoria darebbe inizio alla prima fuga della stagione.
Mister Eleuteri schiera una formazione equilibrata con Curzi al centro dell’attacco spalleggiato da Mongiello e Michele Mazzetti. Per i cucinieri scende in campo dal primo minuto Federico Melchiorri che per l’occasione indossa la fascia di capitano.
PRIMO TEMPO - Parte bene l’Aurora che crea il primo pericolo dopo un solo minuto di gara. Melchiorri mette al centro per Cirrottola che mette sul fondo dopo aver provato in acrobazia. Il Borgo Mogliano inizia a giocare la sua partita e crea una buona occasione: Ismani pesca Mongiello ma la sua conclusione viene ribattuta da un attento Ballanti.
Mongiello ci riprova all’8’ facendo partire un gran tiro dalla distanza con la sfera che lambisce l’incrocio dei pali. Al 13’ è la volta di Guglielmo che calcia da buona posizione al termine di una combinazione tra Melchiorri e Calamita.
Dieci minuti più tardi sale in cattedra Melchiorri che sfiora il vantaggio con un destro a rientrare dal limite dell’area. I locali tengono molto bene il campo e le posizioni rendendo difficile la manovra degli ospiti a centrocampo.
Al 34’, Conti risponde al colpo di testa di Cirrottola imbeccato da Melchiorri. Poco dopo è Ruani ad impegnare Testa con un bolide partito dalla lunga distanza. Sul calare della prima frazione di gara il Borgo Mogliano spaventa l’Aurora: sugli sviluppi di un calcio di punizione si accede una insidiosa mischia che la retroguardia cuciniera sventa con non poche difficoltà.
SECONDO TEMPO - La ripresa si apre nel segno del Borgo Mogliano che impensierisce ancora i treiesi con la punizione di Mongiello. L’Aurora si riaffaccia al 61’: Borrelli crossa per Calamita che tenta al volo mandando il pallone sul fondo.
I padroni di casa tirano fuori gli artigli e creano una doppia occasione nel giro di un minuto: Ballanti salva tutto si Ismani che si stava coordinando dopo il cross di Mazzetti e successivamente Ruani vede bloccarsi un tiro da fuori dall’estremo difensore ospite. Al 77’, Dominino stende Ismani all’interno dell’area di rigore e Negusanti assegna la massima punizione alla formazione locale.
Sul dischetto si presenta Curzi che trasforma con freddezza per il vantaggio del Borgo Mogliano. L’Aurora attacca a testa bassa alla ricerca del pari e lo sfiora con Cirrottola che viene anticipato all’ultimo da un avversario.
In pieno recupero, quando oramai il Borgo Mogliano stava pregustando il sapore della prima vitttoria, accade l’impensabile: Borrelli fa partire un cross perfetto dalla bandierina che viene capitalizzato dall’estremo difensore Testa salito in avanti per l’ultimo disperato assalto.
Un goal impronosticabile e che gela il numeroso pubblico locale presente sugli spalti del “Ferretti”. Buon punto per l’Aurora Treia che resta saldamente in vetta alla classifica a quota 13 punti. Mastica amaro il Borgo Mogliano che comunque ha offerto una prestazione di grande qualità.
ππ’π₯ππ’ π π’πππππ‘π’ π : Conti, Tarulli, Mazzetti V, Ruani, Sako, Ismani (81' Benigni), Castelli (73' Bah), Curzi, Mongiello (65' Zeqiri M), Mazzetti M.A disposizione: Giustozzi, Quintili, Bontempo, Andreozzi, Ceci.Allenatore: Claudio Eleuteri.ππ¨π₯π’π₯π π§π₯πππ: Testa, Calamita (73' Garcia F), Dominino, Alla, Ballanti, Tavoni, Guglielmo (73' Gabrielli), Guzzini (68' Arias), Melchiorri (56' Mazzoni), Borrelli, Cirrottola.A disposizione: Palazzo, Bonifazi, Di Gennaro, Zeqiri E, Cacciamani. Allenatore: Simone Ricci.π ππ₯πππ§π’π₯π: Curzi (RIG) 78', Testa 93'.ππ₯πππ§π₯π’: Riccardo Negusanti - Sezione di Pesaroππ¦π¦ππ¦π§ππ‘π§π: Nicolò Bruscantini - Sezione di Macerata; Michele Rinaldi - Sezione di Macerata.π‘π’π§π: ammoniti Guzzini, Tavoni e Conte; angoli 0-4, recuperi 0'-5', presenti oltre 250 spettatori al "Dino Ferretti" di Mogliano.
La Sangiustese esce dal tunnel e al quinto tentativo coglie la prima vittoria in campionato. Nello stesso tunnel ci finisce invece il Chiesanuova che cade 0-1 ed è condannato al quarto ko in cinque uscite. La partita che doveva essere della svolta, contro un rivale che “chiamava” solo un punto, finisce invece con blitz, sorpasso e la crisi biancorossa. Il gruppo di Mobili ora è terz’ultimo e per giunta atteso da due trasferte non semplici contro Urbania e Urbino.
Senza Zannotti e Hernandez, Mobili va con Monti tra i pali e un assetto tattico diverso dal solito, con la linea di difesa spesso a tre e marcature uomo a uomo quasi a tutto campo in stile Gasperini. Sangiustese col 4-3-3. Si gioca sotto folate di vento insopportabili che condizioneranno molto il gioco, specie su palle lunghe. L’avvio comunque è frizzante, al 2’ Grassi scatta sul filo dell’offside e una volta in area conclude largo. Al 6’ replica di Persiani e tiro debole dal limite dell’area. Ancora più insidioso all’8’ Bambozzi, il 2006 impegna nella respinta Rossi. Dopo queste scaramucce però non annotiamo più nulla. Il Chiesanuova ha il vento a favore ma non sfrutta il vantaggio.
Ripresa. Al 10’ azione insistita della Sangiustese e sul secondo cross dalla sinistra, palla a Perpepaj posizionato sul palo lontano, stop e botta imparabile sotto la traversa. Il gol vittoria. La possibilità della prima festa fa chiudere i rossoblù che diventano troppo rinunciatari, ma il Chiesanuova fa tanto possesso senza riuscire a creare grattacapi. Il ritmo è basso, il gioco spesso spezzettato e si vede che i biancorossi non sono sereni né lucidi. Al 35’ Rossi quasi li aiuta uscendo in ritardo e per poco la spizzata del neoentrato Papa non lo beffa. Nel finale padroni di casa con Monaco torre aggiunta. Al 43’l’ex Crescenzi prova la zingarata personale, sinistro centrale. Dopo 6’ di recupero il triplice fischio.
Chiesanuova: Monti, Parioli, Mosquera (39’st Sopranzetti), Monaco, Diouane (24’st Papa), Tanoni (36’st Di Paolo), Pasqui, Russo, Persiani, Mongiello, Bambozzi (43’st D’Alesio). All. Mobili
Sangiustese: Rossi, Cresci (34’st Giandomenico), Pasqualini, Raparo, Wahi, Iommi, Perpepaj (40’st Ausili), Ruggeri, Grassi (46’st Formentini), Crescenzi, Masi (26’st Di Giminiani). All. Sansovini
Arbitro: Cittadini di Macerata
Rete:10’st Perpepaj
Note: spettatori 250 circa; ammoniti Russo, Pasqui, Rossi, Di Giminiani, Iommi; corner 7-0; recupero 1’ e 6’
Allo Stadio Polisportivo si è consumata una sfida amara per la Civitanovese, battuta 2-1 da un cinico Urbania. Nonostante le occasioni create, la formazione di casa non riesce a sbloccare la casella delle vittorie stagionali nel campionato di Eccellenza. La cronaca del match è scritta dalle reti ospiti di Fagotti e Del Bianco, che hanno neutralizzato il momentaneo pareggio firmato da Macarof prima dell'intervallo.
L'inizio è di marca rossoblù: Handzic (9') e un colpo di testa di Ganev su cross di Pitronaci (11') sfiorano il vantaggio. Tuttavia, è l'Urbania a passare per primo: al 32', Fagotti approfitta di una disattenzione difensiva e batte Forconesi per lo 0-1.
La reazione della Civitanovese è immediata. Dopo un'occasione mancata di Macarof, è lo stesso numero 7 a rimettere le cose a posto al 41': assist al bacio di Pitronaci, autore di un'azione personale devastante, e pareggio 1-1 insaccato. Il primo tempo si chiude in equilibrio.
Nella ripresa, un gol annullato a Hanzic per fuorigioco (8'st) gela la Civitanovese. L'episodio che decide l'incontro arriva al 19'st: dopo l'ammonizione di Cosignani per fallo al limite, Del Bianco batte la punizione, trovando la rete che riporta l'Urbania sul 2-1.
Gli ospiti sfiorano il tris con Fagotti (25'st), mentre la Civitanovese va vicinissima al pari al 37'st, trovando però un superlativo Casadei che si oppone prima a Lorenzoni e poi al tap-in di testa di Renzi. Le speranze di rimonta si spengono al 42'st con l'espulsione diretta di capitan Visciano. Dopo cinque minuti di recupero, l'Urbania festeggia la vittoria.
CIVITANOVESE – URBANIA: 1-2
Marcatori: Fagotti (U), Macarof (C), Del Bianco (U)
Civitanovese (All. Mercanti Andrea): Forconesi, Candia (21’st Lorenzoni), Cosignani, Visciano, Luciani (34’st Martin Garcia), Cahaïs, Macarof (26’st Malavolta), Franco, Handzic, Pitronaci (39’st Marini), Ganev (12’st Renzi)
Urbania (All. Ceccarini Antonio): Casadei, Kolombo, Delbianco, Del Compare, Conti, Olivi, Triana (40’st Antoniucci), Catani, Fagotti (34’st Vrioni), Sarli (34’st Zingaretti), Fraternali (8’st Manna)
Arbitro: Andrea Airaghi Colombo di Legnano. Assistenti: Petrone e Illuminati
Note: Ammoniti: Conti, Sarli, Cosignani. Espulsi: Visciano
Si è concluso con grande partecipazione e soddisfazione il quinto Torneo di Padel e Tennis organizzato dal Rotary Club Macerata Matteo Ricci, ospitato presso il Centro Team Padel Torresi.
L'edizione 2025 ha registrato un significativo incremento nella formula organizzativa, introducendo per la prima volta sia il torneo misto che quello maschile di padel, affiancati dal torneo di tennis doppio. Complessivamente si sono registrate 92 iscrizioni per un totale di 84 giocatori partecipanti, alcuni dei quali hanno preso parte a più di una competizione.
L'evento sportivo, il cui service è stato interamente destinato a sostenere la Fondazione ANFFAS, presieduta da Marco Scarponi, è stato realizzato grazie alla proficua sinergia tra l'organizzatore Rotary Club Macerata Matteo Ricci, il maestro Giovanni Torresi, la Fondazione ANFFAS e il contributo determinante di Patrizia Magnante.
Quest'anno il Club ha voluto coinvolgere anche l'Università di Macerata, offrendo agli studenti la possibilità di partecipare a condizioni agevolate.
Tra i partecipanti al torneo, due ospiti d'eccezione amici del mondo ANFFAS: Antonio Pisu, attore, regista e creatore del seguitissimo profilo Instagram atletadelpadel, e Tiziana Foschi, attrice e membro del celebre Quartetto La Premiata Ditta.
Le competizioni hanno visto trionfare: per il Padel Maschile la coppia Bora-Aranci, per il Padel Misto la coppia Caldarelli-Migliorelli e per il Tennis Doppio la coppia Lalla-Mancini.
All'evento sono intervenuti il presidente del CONI Marche Fabio Luna, l'assessore allo Sport del Comune di Macerata Riccardo Sacchi e il fovernor del Distretto 2090 del Rotary International Roberto Calai, accompagnato dalla consorte Simona. Calai ha espresso apprezzamento per l'iniziativa, per un progetto duraturo, capace di coniugare diverse realtà del territorio a favore della pratica sportiva e di stili di vita sani. L'assessore Sacchi ha particolarmente sottolineato il valore per la comunità sportiva maceratese di questo appuntamento annuale promosso dal Club Rotary.
Il presidente del Rotary Club Macerata Matteo Ricci Tobia Sardellini ha ringraziato tutti i partecipanti, gli organizzatori e i partner per il successo dell'iniziativa, ribadendo l'impegno del Club nel promuovere attività che uniscano sport, socialità e solidarietà sul territorio maceratese.
Se si giocasse sempre allo stadio "San Francesco" di Trodica probabilmente l'inizio di stagione del Tolentino racconterebbe un'altra classifica. Dopo la roboante vittoria in Coppa Italia su questo campo (leggi qui), i cremisi si impongono anche in campionato con il punteggio di 2-1, ritrovando i tre punti dopo un'astinenza che si protraeva dalla prima giornata. A segno vanno Moscati e Pietrani nella ripresa, inutile la rete di Bonvin per i padroni di casa. Davanti a una grande cornice di pubblico, lo spettacolo è stato in parte condizionato dalle raffiche di vento che hanno imperversato per tutta la durata del match.
LE FORMAZIONI - Uno dei protagonisti più attesi alla vigilia, mister Buratti, non siede in panchina per via della pesante squalifica di 8 turni comminata nei suoi confronti da parte del giudice sportivo (leggi qui). Biancocelesti schierati con il consueto assetto offensivo impreziosito dalla presenza di Susic alle spalle della coppia Cognigni-Spagna. Il Tolentino deve rinunciare al suo faro tecnico, Capezzani, e al suo capitano, Tizi: entrambi non figurano nemmeno tra i convocati per infortunio. Il loro posto nell'undici titolare viene preso da Mariani e Salvucci. La fascia viene indossata da Tortelli.
LA CRONACA - Parte meglio il Trodica. Susic e Cognigni scaldano i guanti di Marricchi nel giro di 7 minuti. All'11' una punizione velenosa di Virgili viene ancora neutralizzata dal portiere ospite che devia la sfera in corner. Il Tolentino esce alla distanza e prova a tenere in mano le redini del possesso palla. I cremisi esplorano in particolare la fascia destra, quella presidiata da Papavero e Romoli, ma peccano di precisione al momento del cross. Al 45' Spagna tenta di sorprendere Marricchi con un pallonetto, ma il portiere cremisi alza la palla sopra la traversa allungandosi con la mano di richiamo.
Avvio di ripresa arrembante del Trodica che conquista due calci d'angolo nel giro di 60 secondi, ma non riesce a sfondare. La replica ospite porta al gol, che arriva improvviso ed è un pezzo di bravura individuale di Moscati. L'attaccante si beve mezza difesa avversaria e penetra in area come una lama nel burro. Davanti a Baldi, Moscati è freddo e non sbaglia. È uno a zero al 48'.
Due minuti più tardi Virgili raccoglie lo scarico di Spagna e lascia partire la conclusione dalla distanza: troppo debole. Al 53' la stoccata di Spagna viene bloccata senza difficoltà da Marricchi. Sempre i padroni di casa conducono le danze. Al 55' Cognigni si avventa sulla sfera in spaccata, ma la sfera viene deviata in corner.
Monologo biancoceleste. Al 63' Cognigni incoccia la traversa dopo aver lasciato partire un gran arcobaleno dal limite dell'area. Al 73' Passalacqua svetta di testa sugli sviluppi di calcio d'angolo: la palla è alta. Due minuti dopo la semi-rovesciata di Spagna, meritevole di maggior fortuna, si spegne a lato.
Nel Tolentino a brillare è sempre Moscati. Il numero 9 cremisi è bravo a sgusciare tra le maglie avversarie e conquistare l'ennesima punizione dalla trequarti offensiva (83'). Sul punto di battuta va il neo-entrato Cappa. Il suo tiro è potente ma impreciso. All'89' lo stesso Cappa fugge in contropiede e apre la strada della porta al subentrato Pietrani, che viene affossato in maniera evidente da Gobbi (entrato da poco ed ex della partita). Il rosso diretto per chiara occasione da rete è inevitabile, così come il rigore. Dal dischetto Pietrani fredda Baldi, raddoppio ospite.
La partita è ricca di emozioni. I padroni di casa riescono a ricucire al 93' sugli sviluppi di punizione. L'incornata di Bonvin non lascia scampo a Marricchi. Il finale, seppur palpitante, non regala altre azioni da segnalare. Il Tolentino espugna di nuovo Trodica e ritrova il sorriso.
La Maceratese esce sconfitta di misura dal “Bonolis” di Teramo al termine di una gara intensa e combattuta, decisa da un episodio nella ripresa. Dopo i due successi consecutivi contro Sora e Sammaurese, i biancorossi di mister Possanzini si arrendono 2-1 e restano fermi a quota 6 punti in classifica.
Il tecnico biancorosso conferma il tridente offensivo Marras–Osorio–Neglia, con Cusin tra i pali e Vanzan di nuovo titolare sulla corsia mancina. A centrocampo Ciattaglia viene alzato in posizione più avanzata, mentre Ambrogi parte dalla panchina.
PRIMO TEMPO
Avvio equilibrato e subito ricco di occasioni da una parte e dall’altra. Dopo un intervento provvidenziale di Cusin sul diagonale di Sereni (5’), la Maceratese risponde con un cross teso di Ciattaglia che attraversa tutta l’area senza deviazioni (8’).
Al 15’ arriva il vantaggio biancorosso: splendida azione sulla destra, Marras crossa basso e, dopo una deviazione, il pallone arriva a Neglia, che si inventa un colpo di tacco spettacolare per l’1-0.
Il Teramo reagisce e trova il pareggio al 32’: Pavone calcia dal limite e sorprende Cusin sul primo palo. Lo stesso portiere biancorosso è poi protagonista di una doppia parata straordinaria su Borgarello, mantenendo il punteggio in equilibrio. Si va al riposo sull’1-1.
SECONDO TEMPO
Nella ripresa il Teramo trova subito il vantaggio al 56’: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il neoentrato Fall svetta sul secondo palo e firma il 2-1.
La Maceratese reagisce con coraggio: Possanzini inserisce Gagliardi, poi Ambrogi, Sabattini, Cirulli e Nasic per aumentare il peso offensivo. All’82’ Marras va vicino al pareggio con una conclusione dal limite che sfiora il palo. Gagliardi ci prova di testa da centro area ma il suo tentativo è debole.
Nel finale i biancorossi si riversano in avanti, ma la difesa abruzzese regge l’urto e il risultato non cambia.
Termina 2-1 per il Teramo, che sale a 14 punti. La Maceratese, autrice di una prova comunque generosa, incassa la quarta sconfitta stagionale e guarda già al prossimo impegno per tornare a muovere la classifica.
TERAMO: Torregiani, Pietrantonio, Messori (17’ Angiuilli), Sereni (86’ Alessandretti), Salustri, Pavone (75’ Maglia Silvestri), Della Quercia, Bruni, Botrini, Borgarello, Nanapere (54’ Fall) A disposizione: Sonko, Cipolletti, Persano, Alessandretti, Costanzi, Seck Allenatore: Pomante
MACERATESE: Cusin, Perini, Morganti, Mastrippolito, Vanzan (63’ Gagliardi), De Angelis (80’ Ambrogi), Ciattaglia (84’ Nasic), Ruani (82’ Sabattini), Marras, Osorio, Neglia (83’ Cirulli) A disposizione: Gagliardini, Nasic, Sabattini, Sciarra, Papa, Cirulli, Lorenzi, Ambrogi Allentore: Possanzini
Reti: 15’ Neglia (M), 32’ Pavone (T), 56’ Fall (T)
(Foto Francesco Tartari)
E’ stata inaugurata ieri mattina “Agricoltura in festa”, la manifestazione organizzata da Copagri Marche che, fino a stasera, 5 ottobre, animerà l’Abbadia di Fiastra tra i comuni di Tolentino e Urbisaglia.
Un evento ormai consolidato che celebra il mondo agricolo marchigiano attraverso una due giorni ricca di appuntamenti, degustazioni, convegni, laboratori. La rassegna si è ufficialmente aperta con il taglio del nastro del mercato de “Le piazzette dei mestieri e dei sapori” con aziende selezionate allestito nella zona pedonale all’ingresso dell’Abbadia di Fiastra.
Subito dopo l’inaugurazione si è svolto il primo convegno della due giorni su “Il Distretto biologico marchigiano: conoscerlo per sostenerlo”. L’incontro si è aperto con la lettura del messaggio del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, che non ha potuto partecipare per impegni istituzionali precedentemente assunti.
"Vi giunga il mio personale saluto e l’incoraggiamento del presidente del Consiglio Giorgia Meloni a proseguire nel lavoro che Copagri e i suoi associati svolgono per tutto il mondo agricolo. L’Italia ha saputo stabilire un record storico anche grazie al vostro straordinario contributo superando i 70 miliardi di euro di export agroalimentare. Sapere che il reddito medio degli agricoltori è cresciuto di oltre il 10 per cento ci rende più certi di poter tagliare molti altri traguardi insieme. In questi anni abbiamo messo a disposizione del comparto oltre 15 miliardi di euro per investimenti in filiere e per modernizzazione delle imprese. In Europa l’Italia continuerà a difendere con fermezza la Politica agricola comune. Il Governo Meloni è al vostro fianco".
Ci sono stati poi i saluti del presidente Copagri Marche Gian Luigi Silvestri: "Siamo felicissimi di questa festa. Ci sono presidenti di Copagri di altre regioni. Ci soffermeremo su tanti temi nel corso delle due giorni partendo dal Distretto Biologico Marche, per passare alla biodiversità agraria patrimonio culturale, al grano italiano una sfida resiliente ad altri argomenti. Anche in agricoltura arriva l’intelligenza artificiale. Potranno anche arrivare i robot, ma senza agricoltori che si prendono cura della terra non si andrà da nessuna parte".
Ferruccio Luciani della direzione agricoltura e sviluppo rurale, funzionario referente regionale per i distretti delle Marche ha illustrato il quadro normativo di riferimento per la costituzione di distretti biologici, le finalità, chi può promuoverli, chi ne può far parte. Riconosciuto ufficialmente dalla Regione Marche nel 2021, il Distretto Biologico Marche intende valorizzare la sua grande vocazione territoriale con circa 92 mila ettari investiti in agricoltura biologica. Il distretto unisce 2000 imprese agricole. Oggi oltre il 26% della superficie agricola regionale è condotta con metodo biologico, coinvolgendo oltre 2 mila operatori su un totale di oltre 4 mila. Si stima che il volume di affari del biologico nelle Marche è di 340 milioni di euro su un totale di 6,5 miliardi a livello nazionale.
"Abbiamo cercato, ognuno con le proprie esperienze, ha spiegato Andrea Passacantando, presidente Distretto Biologico Marche - di arrivare alla costituzione del Distretto. Nel 2019 abbiamo fatto tutto l’iter e negli anni successivi c’è stato il riconosciuto del ministero. Con il Distretto abbiamo costruito una bella scatola, ora occorre riempirla. L’obiettivo è portare in questo contenitore tutti gli operatori del bio. Lavoreremo per consolidare il ruolo del Distretto come laboratorio di sostenibilità e modello di sviluppo agroalimentare, in dialogo costante con i produttori, le istituzioni, i cittadini e i consumatori".
E’ stato finanziato un progetto di promozione del Distretto, della durata di due anni, che mira a mettere a terra, entro fine 2026, una serie di attività per diffondere la cultura del biologico come modo di pensare e di produrre, con ai primi posti la qualità del cibo, la salute e il benessere, l’etica del lavoro e il rispetto della biodiversità.
"Finanziato per 400 mila euro, il progetto – ha continuato - prevede azioni di informazione, attività di consulenza e promozione delle produzioni biologiche, sia alle imprese aderenti e non, con l’obiettivo di diffondere le conoscenze scientifiche sui prodotti biologici e il metodo di produzione, rafforzando così l’identità del marchio ‘Bio’ e conquistando sempre più la fiducia dei consumatori. Le Marche hanno tutte le carte in regola per diventare un modello di riferimento in Italia e in Europa".
Giacomo Packer, dottorando sui bio-distretti dell’Università di Bologna, ha fatto una panoramica sui bio distretti sparsi in Europa. Il vice presidente di Copagri nazionale Giovanni Bernardini ha ricordato il momento della costituzione del Distretto Biologico Marche, in quanto impegnato direttamente. "E’ il più grande d’Europa, siamo riusciti in tutta la regione ad avere un’unica rappresentanza con tutte le organizzazioni. Ad “Agricoltura in festa”, come in tutte le iniziative, promuoviamo e sosteniamo la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco".
Erano presenti, tra gli altri, l’onorevole Irene Manzi, il consigliere regionale Silvia Luconi, il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi e di Urbisaglia Riccardo Natalini, il comandante legione carabinieri Marche generale di brigata Nicola Conforti, il maggiore Giulia Maggi comandante della Compagnia di Tolentino, il vice presidente della Camera di commercio Marche Giorgio Menichelli, il presidente della Fondazione Giustiniani Bandini Renato Poletti.
Nel pomeriggio di ieri si è tenuto il secondo convegno “Biodiversità agraria: patrimonio culturale e risorsa scientifica”. Dopo i saluti di Renato Frontini vice presidente Amap Marche sono intervenuti Andrea Passacantando, Oriana Porfiri e per il Gruppo biodiversità agraria dell’Amap Marche Ambra Micheletti. L’evento è stato coordinato dall’agronomo Riccardo Tassi. A seguire c’è stata la proiezione del docufilm “Il mangiastorie alla scoperta della biodiversità”.
Oggi seconda giornata per “Agricoltura in festa”. Ricco anche per oggi il programma. Alle 10, si è dibattuto su “Il destino del grano italiano: una sfida resiliente” con ospite Angelo Frascarelli, Unipg ed esperti scientifici e tecnici, quali Antonella Petrini del Cermis. Sono intervenuti i referenti del pastificio Mancini, Rocca Madre, Gran de’Marca, Terra delle Marche.
Ha moderato Oriana Porfiri, agronomo. Nel pomeriggio, alle 15.30, seguirà l'incontro su “Parole che restano, messaggi che viaggiano. Dai libri ai social: un viaggio al servizio della natura e delle aziende” con ospite Beppe Convertini attore e presentatore televisivo; Nadia Stacchiotti del blog "Racconti di Marche"; Luca Tombesi del blog "I racconti dello stomaco"; il team di Agridipendenza e Sara Ventura dell'agriturismo Il Rifugio dei Marsi; a moderare questo viaggio nel mondo della comunicazione e dello storytelling la giornalista Alessandra Pierini.
Al termine showcooking a cura dello chef Enrico Mazzaroni. Dalle 10 saranno in mostra trattori, vespe, lambrette e 500 d’epoca, ci sarà anche il Laboratorio per bambini: “di tintura” a cura di Hort; seguiranno alle 11 l’itinerario del gusto: “scoperta e sapori del miele” a cura di Amap; alle 16 itinerari del gusto: “conosciamo i formaggi del pellegrino” con degustazione; alle 17 presentazione del libro: “Basilico e pomodori, letture e laboratorio creativo dell’albo illustrato”; alle 19 “Ginevra ne vale la pena”, una lezione spettacolo su corteggiamento e cavalleria di e con Cesare Catà nella chiesa di Abbadia di Fiastra. E per tutta la giornata, come ieri, nella zona ingresso pedonale di Abbadia di Fiastra ci sarà il mercato de “Le piazzette dei mestieri e dei sapori” con aziende selezionate per tipologia; nella sala ex ospizio si potrà ospitare la mostra “Pellegrini di speranza tra Roma e Loreto” a cura di Antonio Volpini.
“Agricoltura in festa” è ormai un appuntamento fisso per operatori del settore, famiglie e appassionati che desiderano conoscere da vicino le realtà agricole delle Marche e scoprire le storie di chi ogni giorno lavora la terra con passione e competenza. Un evento che unisce divulgazione, cultura, gusto e tradizione, valorizzando il patrimonio agricolo e ambientale del territorio marchigiano. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e si svolgeranno anche in caso di pioggia. Per degustazioni, laboratori e lo spettacolo in chiesa, la prenotazione è obbligatoria.
Inaugurato ieri il totem del centro commerciale naturale “Cassero 2.0” in piazza Dante a Castelraimondo. Con l’occasione è stato anche presentato questo nuovo progetto. “Cassero 2.0” con dieci imprese e La Birreria di Rossetti e Orazi in qualità di capofila è recentemente risultato tra i progetti vincitori del bando della Regione dedicato alle attività commerciali della somministrazione e all’artigianato artistico.
Presenti all’evento il vicesindaco di Castelraimondo Roberto Pupilli, il presidente di Confartigianato Macerata-Fermo-Ascoli Enzo Mengoni, il neo rieletto consigliere regionale Renzo Marinelli e la responsabile della divisione finanza agevolata per Confartigianato Emanuela Fiorani.
Soddisfazione per il vicesindaco di Castelraimondo Roberto Pupilli: “Porto i miei saluti a nome dell’intera amministrazione comunale e del sindaco Leonelli. Ci tengo a complimentarmi con tutti i commercianti per aver aderito a questo progetto e alla Confartigianato, qui rappresentata dalla figura di Fiorani, per aver portato e gestito il bando della Regione Marche dalla vincita all’inaugurazione”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere regionale Renzo Marinelli: “Queste misure della Regione Marche sono fondamentali per far sì che possano essere sviluppate nuove idee, mettendo in condizioni piccoli borghi e piccole attività, cosicché siano sempre più a misura di turista”.
Il presidente di Confartigianato Enzo Mengoni ha aggiunto: “Mi complimento con Emanuela Fiorani, con l’amministrazione comunale e con tutti i commercianti di Castelraimondo che hanno aderito, per aver creduto in questo progetto, tra l’altro il primo dei sette, ad essere inaugurato”. La responsabile per Confartigianato Emanuela Fiorani ha illustrato il percorso del bando: “È stato fatto un grande lavoro, come Confartigianato siamo sul territorio e disponibili a nuove opportunità in grado di far crescere queste belle realtà dell’entroterra”. È intervenuto inoltre Endri Azizi, uno dei commercianti, il quale oltre ad essere titolare della pizzeria “La Lanterna”, ha contribuito nello sviluppare la piattaforma interattiva collegandola ai siti istituzionali e alle pagine social delle varie attività.
La carezza del vento di Camerino ha accolto, domenica 5 ottobre, l’arrivo della Peregrinatio Mariae, ultima tappa marchigiana lungo la Via Lauretana. Ad attendere la statua della Madonna di Loreto sul sagrato della Basilica di San Venanzio Martire c’erano il parroco don Marco Gentilucci, un nutrito gruppo di fedeli e i rappresentanti delle tre confraternite locali: Santa Maria in Via, San Venanzio e Santissimo Sacramento-Sant’Ansovino. Presenti anche i volontari dell’Unitalsi.
La giornata è iniziata con un momento di preghiera e la recita del Santo Rosario, che ha preceduto la Messa domenicale delle 11.30, gremita di partecipanti.
«Il passaggio della statua della Madonna di Loreto rappresenta un momento di speranza per tutta la nostra comunità e per tutti i paesi toccati da questo pellegrinaggio – ha detto don Marco Gentilucci –. Tutti noi stiamo ancora vivendo la fatica del terremoto del 2016 e occasioni come questa ci spingono a ritrovarci e ci donano un senso di appartenenza. La Vergine di Loreto è anche un segno di vicinanza dei fedeli delle Marche a questa terra che vive questa esperienza di resilienza alimentata dai segni della fede e della nostra storia. Accogliere la Madonna Pellegrina è per noi un rimettersi in cammino».
A portare il saluto del sindaco Roberto Lucarelli e dell’amministrazione comunale è stata l’assessore Silvia Piscini, che ha sottolineato: «Iniziative come queste sono segnali continui di ripartenza. Camerino ha aderito a tutti i cammini religiosi e sappiamo bene quanto sia importante continuare a credere in questi percorsi per favorire un turismo religioso verso il quale c’è un interesse sempre più crescente. Gli sforzi della Regione, della struttura commissariale, delle varie Fondazioni e, in questo caso, della Fondazione Bandini contribuiscono a far crescere la città e tutto il territorio».
La Peregrinatio Mariae prevede venti tappe fino a Roma. Dopo aver attraversato Recanati, Macerata, Tolentino, Camerino, Colfiorito, Foligno, Montefalco, Spoleto, Terni, Narni, Otricoli, Magliano Sabina, Gallese, Civita Castellana, Castel Sant’Elia, Rignano Flaminio, Castelnuovo di Porto, Riano e Prima Porta, la statua raggiungerà l’11 ottobre la Chiesa di San Salvatore in Lauro a Roma. La Peregrinatio Mariae si concluderà domenica 12 ottobre con la Santa Messa presieduta dal Santo Padre in Piazza San Pietro, culmine del Giubileo della Spiritualità Mariana.
L’evento giubilare è promosso dalla Regione Ecclesiastica Marche e organizzato dalla Fondazione Giustiniani Bandini, in collaborazione con il Tavolo di Concertazione per il Recupero e la Valorizzazione della Via Lauretana e con tutte le Diocesi lungo il percorso. La Peregrinatio Mariae rappresenta una delle iniziative più significative previste per il Giubileo 2025 dalla Regione Marche, nell’ambito del progetto “Pellegrini di Speranza”, e rientra nel Calendario dei Grandi Eventi della Santa Sede.
“Ho sempre avuto un amore profondo per gli animali. Questo sentimento è diventato parte integrante della mia vita, del mio lavoro e del mio impegno civico”, afferma Sabrina De Padova, consigliera comunale del gruppo misto del comune di Macerata, impegnata da anni nella tutela e nella protezione degli animali.
Per De Padova, il ruolo di consigliera comunale non significa solo occuparsi della cosa pubblica, ma anche dare voce a chi non può parlare: gli animali. Nel corso della sua esperienza politica ha proposto diversi ordini del giorno relativi all’adozione e al benessere animale, portando avanti progetti concreti sia nelle istituzioni sia sul territorio.
“In qualità di insegnante presso l’Istituto Enrico Fermi – racconta – ho sempre cercato di trasmettere ai miei studenti l’importanza del rispetto verso ogni forma di vita, collaborando con gli esperti della LAV e del canile di Macerata, con uscite finali al canile per far conoscere direttamente la realtà in cui vivono gli animali”.
Negli anni, la consigliera ha promosso numerosi progetti educativi dedicati alla tutela e alla sensibilizzazione su temi come l’abbandono e l’adozione, sottolineando come l’educazione al rispetto debba cominciare proprio tra i banchi di scuola.
Ma l’impegno di De Padova va oltre l’ambito scolastico. È profondamente coinvolta in iniziative di volontariato: raccolte di cibo, coperte, materiali per i canili, eventi di sensibilizzazione e visite dirette alle strutture che ospitano cani e gatti in attesa di una famiglia. “Anche questa mattina ho caricato la mia macchina con coperte, piumoni e cuscini, donate dai cittadini, da portare al canile di Macerata, un piccolo gesto che può fare la differenza per chi affronta l’inverno senza una famiglia”, racconta.
La consigliera sottolinea l’importanza di promuovere una cultura dell’adozione responsabile, anche verso gli animali adulti o anziani, “che hanno un amore immenso da offrire. Hanno conosciuto il dolore dell’abbandono e meritano una seconda possibilità”.
“Gli animali sono esseri senzienti – prosegue De Padova – provano emozioni, dolore, affetto. Non chiedono nulla in cambio, se non un po’ di cura e di amore. Ed è proprio questo che mi spinge, ogni giorno, a fare la mia parte”.
La consigliera ha voluto anche ringraziare il personale del Canile di Macerata, le numerose associazioni, i volontari e tutti i cittadini che ogni giorno si prendono cura di questi esseri indifesi, spesso in condizioni difficili, rendendo possibile offrire agli animali un po’ di calore e una speranza in più.
“È grazie anche a voi se gli animali hanno un po’ più di calore”, conclude De Padova, invitando sempre più persone ad aprire il loro cuore e la loro casa a un animale in difficoltà.
Tampona una bici e ferisce gravemente il ciclista, denunciata un'automobilista. L'incidente è avvenuto a Porto San Giorgio. I carabinieri hanno denunciato una donna di 56 anni per essersi data alla fuga dopo aver tamponato una bici condotta da una persona poi rimasta gravemente ferita.
L'episodio, ricostruito grazie ai filmati di videosorveglianza e alle testimonianze raccolte, ha portato all'identificazione della conducente, che non ha prestato soccorso alla vittima che è attualmente ricoverata. L'auto coinvolta, con danni evidenti nella parte anteriore, è stata sequestrata.
Parallelamente, nell’ambito di controlli stradali e prevenzione, i carabinieri hanno denunciato altri tre conducenti per violazioni al codice della strada. A Sant’Elpidio a Mare, un uomo italiano di 30 anni è stato sorpreso alla guida in stato di ebbrezza dopo aver perso il controllo della propria vettura e urtato un veicolo in sosta. Sottoposto all’alcoltest, il giovane ha evidenziato un tasso alcolemico superiore al limite consentito; la patente gli è stata ritirata e il veicolo affidato a un parente.
A Monte Urano, un 36enne italiano è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza con un tasso alcolico di 1,18 g/l, mentre sempre nello stesso comune un uomo di 50 anni è stato sorpreso alla guida nonostante la patente gli fosse stata revocata da tempo. In entrambi i casi, la patente è stata ritirata e i veicoli sottoposti a fermo amministrativo.
Il Comune di San Severino Marche informa la cittadinanza che nei prossimi giorni saranno in vigore limitazioni temporanee alla circolazione e alla sosta veicolare in diverse vie del centro abitato, per consentire lo svolgimento di lavori edili e interventi sulla rete idrica.
Nella giornata di lunedì 6 ottobre saranno interessate via Salimbeni e largo Sant’Andrea, dove verranno eseguiti lavori presso un edificio privato che richiedono la presenza di mezzi d’opera. I divieti di transito e di sosta saranno validi dalle ore 8:30 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 17:00.
A causa della chiusura temporanea al traffico, chi proviene da via Massarelli avrà l’obbligo di svolta a destra verso via Nazario Sauro, mentre chi arriva da via Collio e viale Bigioli dovrà svoltare a sinistra in direzione di via Garibaldi e piazza del Popolo. Il transito pedonale sarà comunque garantito e regolato in sicurezza da personale della ditta esecutrice dei lavori. Sono esclusi dai divieti i mezzi di soccorso in emergenza.
Contestualmente, la Polizia Locale ha emesso una seconda ordinanza che interesserà via Madonna dei Lumi, dove verranno eseguiti lavori di scavo e allaccio di una civile abitazione alla condotta idrica, a cura della municipalizzata Assem. In questo caso, le modifiche alla viabilità saranno in vigore dalle ore 8:30 di lunedì 6 ottobre alle ore 17:00 di martedì 7 ottobre, o comunque fino al completamento dei lavori.
È previsto il divieto di transito – con eccezione per residenti, forze dell’ordine e mezzi di soccorso – nel tratto compreso tra via Ludovico Ariosto e via Porta San Francesco/via Scampoli. Nel punto prospiciente il civico 1 di via Madonna dei Lumi, verrà istituito un restringimento di carreggiata con senso unico alternato.
Anche in questo caso, il passaggio pedonale sarà consentito e regolato con apposite indicazioni o da personale autorizzato per garantire la sicurezza.
Proseguono i controlli sul territorio da parte dei carabinieri della Compagnia di Macerata, che nelle ultime ore hanno denunciato due persone in distinte operazioni: un 43enne per guida in stato di ebbrezza alcolica e un 30enne per insolvenza fraudolenta.
Nel primo caso, i militari della sezione radiomobile di Macerata hanno fermato nella notte un uomo di 43 anni, di origini argentine e residente a Corridonia, sottoponendolo a controllo. Gli accertamenti con l’etilometro hanno evidenziato un tasso alcolemico di 2,32 g/l, quasi cinque volte oltre il limite consentito.
L’automobilista è stato quindi denunciato all'autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza, reato per il quale è prevista un’ammenda da 1.500 a 6.000 euro, l’arresto da sei mesi a un anno, e la sospensione della patente da uno a due anni. Per lui sono scattati anche il ritiro immediato della patente, la decurtazione di 10 punti e il sequestro del veicolo.
Il secondo episodio riguarda un caso di insolvenza fraudolenta scoperto dai carabinieri della stazione di Treia. Le indagini sono partite dalla denuncia del gestore di un B&B locale, che ha segnalato il comportamento di un ospite che, dopo aver soggiornato per due notti nel mese di settembre insieme a un’altra persona, si era allontanato senza pagare la somma pattuita.
L’uomo, un 30enne di Agugliano (Ancona), già noto alle forze dell'ordine, nonostante le ripetute richieste di saldare il conto, non ha provveduto al pagamento, inducendo così il titolare a rivolgersi ai carabinieri. Al termine delle verifiche, il giovane è stato denunciato per insolvenza fraudolenta alla competente autorità giudiziaria.
TREIA – Il derby del Girone F di Seconda Categoria sorride alla Treiese, che ha superato con un netto 3-0 l’Abbadiense al termine di una gara combattuta e ricca di episodi. I rossoblù di Mister Giovagnetti centrano così la prima vittoria stagionale davanti al pubblico amico e si portano a quota sette punti, a sole due lunghezze dal Caldarola capolista.
Entrambe le formazioni, espressioni del progetto Lube Academy, si presentavano all’appuntamento appaiate a quattro punti in classifica. L’Abbadiense, squadra di Santa Maria in Selva, era reduce da due buone prestazioni e con la difesa ancora imbattuta prima del fischio d’inizio.
La Treiese parte meglio, cercando di imporre il proprio ritmo e mantenere il possesso palla, mentre l’Abbadiense si difende con ordine e riparte con intelligenza. La prima occasione è per i padroni di casa: Ariel Di Francesco sfiora il vantaggio con un colpo di testa di poco alto. Gli ospiti rispondono subito con D’Ascanio, la cui girata termina sul fondo. Al 15’ Pieroni salva i giallo-verdi con un intervento provvidenziale su Cola, ma il momento più caldo arriva tra il 29’ e il 32’, quando la Treiese vede annullarsi due gol nel giro di pochi minuti. Prima Romanzetti insacca da due passi ma l’arbitro ferma tutto per fuorigioco, poi è Di Francesco a trovare la rete, nuovamente annullata tra le proteste rossoblù.
Al 33’ il match cambia volto: D’Ascanio viene espulso con un rosso diretto, lasciando l’Abbadiense in dieci uomini. La prima frazione si chiude sullo 0-0, con la Treiese che non riesce a sfruttare la superiorità numerica.
Nella ripresa i ritmi si abbassano, ma la Treiese aumenta la pressione. Soldini ci prova dalla distanza al 54’, trovando pronto Natali. Il vantaggio arriva al 74’: sugli sviluppi di un corner, il neoentrato Selita anticipa tutti e firma l’1-0. Passano solo tre minuti e Laconi, servito da Tumino, batte il portiere con un destro preciso, trovando il suo primo sigillo stagionale. Nel finale, su assist dello stesso Laconi, Demaj chiude i conti con il gol del definitivo 3-0.
Grande soddisfazione in casa Treiese per una vittoria arrivata con carattere e gioco, che consolida le ambizioni della squadra di Giovagnetti dopo il successo esterno di Urbisaglia. L’Abbadiense, nonostante l’inferiorità numerica per oltre un’ora di gara, ha tenuto bene il campo ma ha ceduto nel finale di fronte alla spinta dei padroni di casa.
TABELLINO
TREIESE: Natali, Tumino, Prenna (74’ Come), Cola (68’ Laconi), Liberini, Mora, Marini (68’ Selita), Romanzetti, Medei, Patrassi (86’ Capradossi), Di Francesco (80’ Demaj). A disposizione: Pulita, Vittorini, Marrocchi, Bravi. Allenatore: Cesare Giovagnetti.
ABBADIENSE: Cherubini, Rocchi, Corradetti, Sabbatini (58’ Giustozzi), Pieroni, Mengoni, Pizzichini (86’ Pelati), Cirilli (77’ Clementoni J), Soldini A (66’ Tamba), Motroni (77’ Rosetti), D’Ascanio. A disposizione: Ascenzi, Ciafrè, Colombo, Borgognoni. Allenatore: Gabriele Soldini.
MARCATORI: Selita 74’, Laconi 77’, Demaj 86’.
ARBITRO: Renato Kurti – Sezione di Fermo.
NOTE: ammoniti Medei, Di Francesco, Selita, Mengoni; espulsi D’Ascanio e Clementoni J; angoli 4-1, recuperi 0’-4’, buona cornice di pubblico al “Leonardo Capponi” di Treia.
Proseguono i controlli disposti dalla Questura di Macerata per contrastare la presenza di cittadini stranieri irregolari sul territorio provinciale. Nella giornata del 2 ottobre, gli agenti della Polizia di Stato hanno rintracciato un cittadino nigeriano di 30 anni, risultato privo di titolo di soggiorno e già destinatario di un provvedimento di rigetto della domanda di protezione internazionale emesso dalla Commissione Territoriale di Ancona.
L’uomo, domiciliato a Macerata, è stato sottoposto a verifica nell’ambito delle attività di controllo intensificate su disposizione del questore Luigi Mangino, in attuazione delle decisioni assunte dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
A seguito dell’accertamento della sua posizione irregolare, l’Ufficio Immigrazione della Questura ha eseguito un decreto di accompagnamento coattivo alla frontiera, firmato dallo stesso Questore. Il rimpatrio è avvenuto attraverso la frontiera aerea di Bologna, da dove il cittadino nigeriano è stato imbarcato su un volo diretto a Lagos (Nigeria), scortato da personale specializzato della Polizia di Stato.
L’operazione si inserisce nel più ampio piano di vigilanza e contrasto all’immigrazione clandestina messo in campo dalla Questura di Macerata, che nelle ultime settimane ha intensificato i controlli su tutto il territorio provinciale.