Il presidente del Cermis, Andrea Passacantando, ha incontrato, l’altro giorno, a Roma, il sottosegretario all’Agricoltura, alla Sovranità alimentare e alle Foreste, Patrizio La Pietra, per presentare le attività e le prospettive del Cermis, Centro di ricerca e sperimentazione per il miglioramento vegetale “Nazareno Strampelli”, una delle eccellenze della ricerca agronomica italiana.
Durante l’incontro, svoltosi in un clima cordiale e costruttivo, Andrea Passacantando ha illustrato la missione e i progetti del Centro, evidenziando il ruolo cruciale che esso riveste non solo per le Marche, ma per l’intero comparto agricolo nazionale.
Il Cermis affonda le proprie radici in una lunga tradizione di ricerca agronomica nata nelle Marche diversi decenni fa, portando avanti la “rivoluzione verde” avviata dal maceratese Nazareno Strampelli. Nel tempo, il Centro ha saputo coniugare la vocazione agricola del territorio con una visione scientifica e innovativa, diventando un punto di riferimento nazionale ed europeo.
Fra i traguardi raggiunti si annoverano lo sviluppo di nuove varietà adatte ai diversi areali italiani, il sostegno alle aziende agricole nelle scelte colturali e la promozione della sostenibilità delle produzioni.
Oggi il Cermis è impegnato in una intensa attività di sperimentazione e miglioramento vegetale, che si svolge su circa 6.000 parcelle sperimentali. Qui vengono condotti test e prove su varietà provenienti da tutta Europa, con l’obiettivo di selezionare quelle più idonee a garantire produzioni agricole di qualità, capaci di resistere ai cambiamenti climatici e alle sfide del mercato globale.
«Il nostro lavoro quotidiano – ha spiegato il presidente Passacantando – è quello di mettere la ricerca scientifica al servizio del mondo agricolo. La sperimentazione che conduciamo non resta confinata nei campi di prova, ma viene trasferita direttamente alle aziende, fornendo risposte concrete per migliorare produttività e sostenibilità. Ogni anno sono realizzate circa 100 prove sperimentali su almeno dieci diverse specie agrarie, per un totale di 6.000 parcelle e 3.000 varietà, su una superficie di circa 20 ettari».
Il sottosegretario Patrizio La Pietra ha espresso vivo interesse per le attività del Centro, sottolineandone l’importanza strategica in un periodo cruciale per l’agricoltura italiana.
L’incontro ha rappresentato un’occasione significativa per rafforzare il dialogo istituzionale e porre le basi per future collaborazioni tra il Cermis e il Ministero. La valorizzazione delle eccellenze marchigiane e il sostegno a centri di ricerca come il Cermis rientrano a pieno titolo nelle strategie di sviluppo del comparto agricolo, chiamato oggi a coniugare innovazione, competitività e sostenibilità.
All’incontro, insieme ad Andrea Passacantando, era presente anche Sauro Petrini, funzionario Masaf del settore ippico.
Grande spettacolo e tanta emozione al Palasport Fontescodella, dove la CBF Balducci HR Macerata ha fatto il suo ritorno ufficiale in Serie A1 Tigotà con una prova di grande carattere, chiusa con una sconfitta al tie-break (2-3) contro l’Honda Cuneo Granda Volley. Un debutto amaro solo nel punteggio, perché le arancionere hanno regalato al pubblico un match vibrante, intenso e carico di emozioni.
In un Fontescodella gremito e colorato d’arancione, la città di Macerata ha risposto presente per celebrare il ritorno nella massima serie. L’atmosfera è stata quella delle grandi occasioni, in un inedito Monday Night che ha visto tutte le squadre della A1 scendere in campo in contemporanea.
Già dal riscaldamento il calore del pubblico si è fatto sentire. Non sono mancati nemmeno i tifosi arrivati da Cuneo, presenti nonostante la lunga trasferta in un giorno lavorativo.
Nel prepartita, emozioni e parole di orgoglio dai vertici societari. Il presidente Pietro Paolella ha raccontato: “Emozionato come il primo giorno di scuola. Bello, bello veramente, perché ritornare nella massima serie — per me che sono nato e vivo a Macerata — è un grande orgoglio. È una felicità difficile da descrivere, ma sono veramente felice".
Il Commendatore Franco Balducci ha aggiunto: “Siamo pronti, faremo senz’altro un buon campionato, con la speranza di fare molto di più di quello che siamo. Il campo lo dirà: è una squadra nuova, ma dagli allenamenti si vede che può fare molto bene".
Anche l’AD Massimiliano Balducci ha espresso la sua emozione: “È sempre un’emozione, a prescindere dalla categoria, iniziare un nuovo campionato. Questa volta lo è ancora di più, perché torniamo ai massimi livelli. Sappiamo che sarà una stagione piena di difficoltà, ma anche di gioia”.
Prima del fischio d’inizio, momento di fair play con l’omaggio floreale all’ex arancionera Safa Allaoui, consegnato dal DS Maurizio Storani. Poi spazio allo spettacolo in campo: primo set al cardiopalma chiuso da Macerata 30-28 dopo una lunga battaglia punto a punto, seguito da un secondo parziale dominato 25-12. Le ospiti hanno però reagito con orgoglio, vincendo il terzo set 29-27 e ribaltando il quarto 25-18. Nel tie-break le arancionere sono state ad un passo dal successo (14-11), ma Cuneo ha completato una rimonta incredibile (16-14), portando a casa i primi due punti stagionali. Sugli scudi Bintu Diop, autrice di 30 punti e miglior realizzatrice della serata.
Nonostante il rammarico per l’occasione sfumata, il pubblico ha tributato un lungo applauso alla squadra, riconoscendo la grande prestazione e l’intensità mostrata. Una serata che segna non solo l’inizio del campionato, ma anche il ritorno ufficiale di Macerata nel grande volley italiano.
Le arancionere torneranno in campo domenica alle 17:00, ancora al Pala Fontescodella, per affrontare la Wash4green Monviso Volley.
Dopo le elezioni regionali, il Partito Democratico di Macerata si è riunito nella sede di via Spalato per analizzare il risultato elettorale e avviare una riflessione collettiva sulle strategie in vista delle comunali 2026.
All’incontro erano presenti la segretaria cittadina Ninfa Contigiani, il candidato alle regionali Romano Carancini, i consiglieri comunali Narciso Ricotta e Andrea Perticarari, l’onorevole Irene Manzi, insieme a dirigenti e rappresentanti dei Giovani Democratici.
Durante l’assemblea, la segretaria Ninfa Contigiani ha sottolineato la necessità di "rinnovare il dialogo tra politica e cittadini", descrivendo la società come "più stanca e chiusa in sé", attraversata da sentimenti di "rabbia e sfiducia" che nascono dalla perdita di benessere e che, di fatto, allontanano dalla partecipazione politica.
Nel suo intervento, Romano Carancini ha espresso "rammarico per la perdita di rappresentanza della città in Regione", attribuendola a vari fattori, tra cui "il sovrapporsi delle candidature". Ha, inoltre, richiamato l’attenzione sul fenomeno dell’astensionismo, indicato da tutti i presenti come una delle criticità principali di questa tornata elettorale.
Il PD cittadino ha ribadito la propria fiducia nella figura di Matteo Ricci, riconoscendo nella sua candidatura “un valore di coinvolgimento e partecipazione” che ha ridotto significativamente il divario di partenza. Un risultato definito “un patrimonio da non disperdere”, su cui costruire le basi per il futuro politico del partito nella regione.
Guardando alle elezioni comunali del 2026, i Democratici hanno evidenziato come la sfida a Macerata sarà “diversa rispetto a quella regionale”. Secondo la segretaria Contigiani, il centrodestra cittadino avrebbe "segnato un passo indietro", con responsabilità attribuite all’attuale amministrazione Parcaroli.
"Si registra un scontento crescente tra i cittadini", puntualizzano dal Pd. Un malessere che "combinato con una nuova energia dell’alleanza di centrosinistra", potrebbe tradursi in "opportunità positive" per la prossima competizione amministrativa.
Dall’analisi dei seggi è emerso che Matteo Ricci ha prevalso nelle aree centrali della città e in alcune zone tradizionalmente favorevoli al centrosinistra, mentre ha perso terreno in altre parti del territorio.
Un dato che ha suscitato particolare riflessione riguarda Piediripa, dove il risultato è stato deludente nonostante le battaglie del centrosinistra contro la costruzione del nuovo centro commerciale, tema molto discusso negli ultimi mesi.
Prima ha tentato di fuggire in bicicletta investendo un agente, poi ha provato a rifugiarsi all'interno di un bar mandando in frantumi la vetrata d’ingresso. È finito così, con un arresto rocambolesco e il sequestro di un etto di cocaina, il pomeriggio di tensione vissuto giovedì a Porto Sant’Elpidio, nel Fermano.
In manette è finito un 50enne del posto, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati al traffico di stupefacenti. L’uomo era da tempo sotto osservazione da parte della squadra mobile della Questura di Fermo, che da giorni ne monitorava i movimenti tra la sua abitazione in via Marsala e un bar della zona, luogo di frequenti incontri ritenuti sospetti.
Intorno alle 17:30, i poliziotti in borghese hanno deciso di intervenire quando l'uomo è uscito di casa in sella alla sua bicicletta. Alla vista degli agenti, il sospettato ha tentato la fuga, investendo uno dei poliziotti che cercava di bloccarlo.
Ne è nato un inseguimento spettacolare tra le vie del centro: prima in bici, poi a piedi, lungo la Statale. Durante la corsa, il 50enne ha gettato a terra un involucro che si è poi rivelato contenere cocaina, immediatamente recuperato dagli agenti.
La fuga è terminata nei pressi del bar che l'uomo era solito frequentare, dove ha tentato di entrare sfondando la vetrata dell'ingresso. Momenti di grande concitazione, durante i quali alcuni clienti del locale hanno persino cercato di ostacolare l'arresto, favorendo in parte la sua fuga. Per loro sono ora in corso accertamenti per concorso in resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
Solo dopo una colluttazione e l'arrivo in supporto di due equipaggi della Volante, il fuggitivo è stato definitivamente bloccato e ammanettato. La successiva perquisizione domiciliare ha confermato i sospetti degli investigatori: all’interno dell’abitazione l’uomo nascondeva quasi 100 grammi di cocaina, oltre 2mila euro in contanti, hashish e materiale per il confezionamento delle dosi.
Per il 50enne sono scattate le accuse di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’agente investito ha riportato ferite lievi, mentre l’uomo è stato condotto in questura in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria.
(Foto di repertorio)
Un traguardo storico per l’agility dog italiano e una grande soddisfazione per la provincia di Macerata. Andrea Buongarzoni di Urbisaglia, insieme alla sua inseparabile Brigitte, ha conquistato la medaglia di bronzo ai Campionati Mondiali FCI di Agility Dog 2025, disputati dal 17 al 21 settembre a Kalmar, in Svezia.
Buongarzoni faceva parte della nazionale italiana impegnata nella categoria Medium, in squadra con Martina Magnoli Klimesova con Malinka, Viennalisa Di Tullio con Witch e Giacomo Blessent con Like. Il quartetto azzurro ha centrato un risultato senza precedenti: terzo posto assoluto tra le 29 squadre in gara, portando l’Italia sul podio mondiale per la prima volta nella storia di questa categoria.
L’evento, organizzato dalla Federazione Cinologica Internazionale (FCI), ha riunito oltre 500 binomi provenienti da 40 Paesi. Tra percorsi di altissimo livello tecnico e una concorrenza serrata, la prestazione degli italiani ha brillato per precisione, velocità e grande affiatamento tra atleta e cane.
«È stata un’esperienza incredibile – racconta Buongarzoni – poter rappresentare l’Italia in un contesto così prestigioso e tornare a casa con una medaglia mondiale è un’emozione che non si dimentica. Brigitte è stata straordinaria, ha dato tutto in ogni manche. Questo risultato è il frutto di tanto lavoro, passione e fiducia reciproca».
L’impresa di Buongarzoni e Brigitte, insieme a quella dei compagni di squadra, conferma l’eccellente livello dell’agility dog italiano, capace di competere ai massimi livelli internazionali.Un orgoglio per l’intero movimento cinofilo nazionale e, soprattutto, per Urbisaglia e la provincia di Macerata, che possono vantare un atleta capace di portare il nome del territorio sul podio del mondo.
L’Università di Camerino compie un nuovo passo verso la didattica del futuro con l’inaugurazione del laboratorio immersivo di Chimica, presentato oggi presso il Polo didattico Sant’Agostino. Il laboratorio rappresenta un ambiente di apprendimento innovativo che combina tecnologia, realtà virtuale e formazione scientifica, offrendo agli studenti un’esperienza pratica e interattiva in totale sicurezza.
All’evento di presentazione hanno partecipato il rettore Graziano Leoni, la prorettrice alla Didattica Giulia Bonacucina, il docente e presidente dell’associazione PA Social Francesco Di Costanzo, la delegata all’Orientamento Isolina Marota, il direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute Gianni Sagratini, il docente del corso di Chimica generale Fabio Marchetti e i docenti responsabili del progetto, Claudio Pettinari e Daniele Rossi.
“Il laboratorio immersivo – ha spiegato il rettore Leoni – rappresenta un esempio quasi unico in Italia di come la tecnologia possa diventare un alleato della formazione scientifica. Gli studenti potranno comprendere e vivere la Chimica in prima persona, un’esperienza utile anche come orientamento per le scuole superiori. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto, dimostrando quanto la collaborazione tra discipline e generazioni possa produrre risultati di grande valore per la comunità universitaria”.
Il professor Claudio Pettinari ha aggiunto: “Questa metodologia fungerà da addestramento virtuale: gli studenti entreranno poi in laboratorio reale con maggiore sicurezza, consapevoli dei materiali e degli strumenti che incontreranno”.
Il progetto è stato sviluppato grazie al contributo di giovani ricercatrici della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria”, coordinate dal professor Daniele Rossi, in collaborazione con l’azienda Open Comunicazione e i docenti dei corsi di Chimica.
All’interno del laboratorio virtuale, gli studenti potranno eseguire esperimenti reali in realtà virtuale, manipolando strumenti e reagenti digitali e osservando fenomeni chimici in totale sicurezza. L’esperienza è guidata da un’interfaccia interattiva che accompagna passo dopo passo, stimolando osservazione, riflessione e sperimentazione. L’aspetto visivo è studiato per rendere l’esperienza chiara e coinvolgente, con colori più accesi per indicare gli oggetti potenzialmente pericolosi.
“La nostra finalità – ha sottolineato la prorettrice Bonacucina – è rendere l’apprendimento della Chimica più accessibile e stimolante, promuovendo al contempo la collaborazione tra diverse aree scientifiche e progettuali dell’ateneo”.
Con questa iniziativa, Unicam conferma la sua vocazione all’innovazione didattica, puntando a stimolare curiosità, partecipazione e consapevolezza scientifica tra le nuove generazioni di studenti.
Si è svolta questa mattina, nella Sala Consiliare del Comune di Camerino, la presentazione ufficiale della XX edizione del Premio Ugo Betti per la drammaturgia, uno dei più importanti riconoscimenti italiani per il teatro contemporaneo. Il bando è stato predisposto dal Centro studi teatrali e letterari Ugo Betti, organo di studio, programmazione e organizzazione nell’ambito delle attività teatrali e culturali in genere che opera per conto dell’Amministrazione comunale e approvato con Deliberazione della Giunta Comunale n. 135/2025.
Dopo i saluti del vicesindaco e assessore alla Cultura Antonella Nalli, che ha sottolineato l’importante lavoro svolto dal gruppo di lavoro, Francesco Rosati, direttore tecnico-scientifico del Centro studi, ha illustrato le novità dei premi, unitamente ad Angela Amici e Sonia Cavirani, componenti del Centro studi unitamente a Carla Carotenuto.
“Questa Amministrazione ha sempre sostenuto le attività volte alla riscoperta di un personaggio straordinario qual è Ugo Betti – ha detto il vicesindaco Antonella Nalli - e attraverso il Centro studi a lui dedicato, che ringrazio per l’ottimo lavoro svolto in questi anni, crea opportunità di conoscenza e approfondimento della sua immensa produzione letteraria. Nel corso dell’anno sono state organizzate e continueremo ad organizzare iniziative rivolte alla cittadinanza, e con questi importanti Premi, che coinvolgono gli autori di teatro e i giovani delle scuole delle Marche, portiamo l’autore ben oltre i confini della sua amata Camerino”.
Il Premio, intitolato al celebre drammaturgo e magistrato camerte Ugo Betti, è aperto ad autori italiani e stranieri viventi e prevede un unico vincitore, che riceverà un premio in denaro di 3.000 euro e la pubblicazione dell’opera nella collana bettiana.
Il tema scelto per questa edizione è “La Solitudine”, suggestione centrale nella produzione letteraria di Betti, che gli autori dovranno sviluppare attraverso opere teatrali inedite. La scadenza per l’invio dei testi è fissata al 16 marzo 2026.
La giuria, composta da esponenti di spicco del panorama teatrale e accademico, è presieduta da Paolo Quazzolo, professore associato di Storia del Teatro presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste e ne fanno parte anche Anna Sica, docente ordinario in Discipline dello Spettacolo – Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo, Maddalena Giovannelli, docente di Storia del Teatro e Comunicazione Teatrale presso l’Università della Svizzera Italiana, Graziano Graziani, scrittore, critico teatrale e conduttore di Fahrenheit (Rai Radio 3), Sergio Lo Gatto, docente di Teatro e Scrittura – Metodologie della critica del teatro e dello spettacolo presso l’Università Sapienza di Roma, critico teatrale, direttore responsabile della testata Teatro e Critica, drammaturgo e Gilberto Santini, presidente dell’AMAT (Associazione Marchigiana Attività Teatrali).
La cerimonia di premiazione si svolgerà a Camerino il 6 giugno 2026.
Nel corso della conferenza è stato inoltre presentato il “Premio Ugo Betti per i Giovani”, concorso parallelo dedicato alle scuole della Regione Marche, nato per valorizzare la creatività delle nuove generazioni attraverso la scrittura, l’arte e i linguaggi multimediali.
Gli studenti, con la guida dei docenti, dovranno ispirarsi al tema “La Città”, sviluppato attraverso tre suggestive citazioni tratte dagli scritti di Betti, differenziate per grado scolastico (primaria, secondaria di I e secondaria di II grado).
Ciascun partecipante (individualmente o in gruppo) potrà concorrere con una sola opera inedita, scegliendo tra produzione letteraria, artistica o multimediale.
La scadenza per la presentazione dei lavori è fissata al 28 febbraio 2026. La cerimonia di premiazione si terrà a Camerino il 4 giugno 2026.
I premi assegnati consisteranno in una targa e un assegno di €250,00 per ciascun ordine di scuola. Sarà inoltre conferita la menzione speciale “Domenico Cavallaro”, in memoria del promotore del Premio per i giovani.
Civitanova continua a registrare una perdita significativa di attività commerciali nel centro città. Dai dati raccolti sui sette assi principali – viale Matteotti, vialetto Sud e Nord, corso Vittorio Emanuele, Via Trento, corso Dalmazia e Corso Umberto – su 419 esercizi, 108 risultano chiusi, pari al 25,8% del totale.
Il fenomeno è in crescita: le chiusure erano 93 a fine 2024 (22,2%), 99 ad aprile 2025 (23,6%) e 108 a settembre. In soli otto mesi, 15 negozi hanno abbassato le saracinesche, una media di quasi due al mese, proiettando un aumento annuo del 5,4%. In pratica, una vetrina su quattro del centro cittadino è ormai spenta.
Il quadro locale riflette tendenze più ampie: tra il 2012 e il 2024 in Italia sono scomparsi circa 118.000 negozi al dettaglio, e nelle Marche il saldo apertura/chiusura è ancora più negativo, con una nuova apertura ogni quattro chiusure.
Secondo Viviamo Civitanova, “questa fotografia non è solo un dato statistico, ma un segnale di allarme concreto: il centro città rischia di perdere vitalità e attrattività se non si interviene con strategie mirate”.
I fattori alla base della crisi sono noti: la competizione con e-commerce e grandi poli commerciali, costi di gestione elevati, carenze di decoro urbano, problemi di parcheggio e una percezione generale della città come poco attrattiva per i visitatori.
Il movimento civico propone alcune azioni concrete: “Serve introdurre sosta di cortesia, ridurre TARI e canone suolo per chi riapre locali sfitti, sostenere temporary store e pop-up, programmare eventi periodici in centro, incentivare usi culturali dei locali vuoti e rafforzare decoro e sicurezza – sottolineano da Viviamo Civitanova –. Solo così potremo riportare vita e movimento nei nostri corsi, invertire il saldo aperture/chiusure e far tornare il centro a essere un luogo vivo e attrattivo”.
L’obiettivo è chiaro: portare la vacancy sotto il 20% entro 12–18 mesi, aumentare la rotazione della sosta, crescere l’affluenza pedonale del 15% e riattivare almeno 30 locali sfitti con iniziative culturali o commerciali.
I dati alla base dell’analisi provengono da Confcommercio, Confesercenti, Unioncamere–InfoCamere e Regione Marche, ma per Viviamo Civitanova, più dei numeri, conta un progetto condiviso e azioni concrete per il futuro del commercio cittadino.
Un'ondata di entusiasmo e solidarietà ha invaso la Riserva naturale dell'Abbadia di Fiastra domenica scorsa per la settima edizione de "La forza del cammino - Mille passi cominciano sempre da uno", l’iniziativa promossa dall’associazione Le Orchidee Ets di Corridonia in occasione di ottobre rosa, il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno.
Sono stati 474 i partecipanti che hanno preso parte alla camminata, un momento di condivisione e consapevolezza dedicato alla salute, alla prevenzione e al movimento come alleato del benessere. L’evento, ormai divenuto un appuntamento fisso per l’associazione, ha voluto lanciare un messaggio forte: camminare insieme significa sostenersi a vicenda e ricordare l’importanza della diagnosi precoce.
Come ogni anno, la manifestazione è stata resa possibile grazie a una rete di collaborazioni e sostegni che hanno contribuito al successo dell’iniziativa.Presente anche il dottor Nicola Battelli, direttore del reparto di Oncologia dell’Ast di Macerata, che da sempre accompagna con sensibilità le attività de Le Orchidee. In collaborazione con la LILT Macerata e la dottoressa Caramanti, sono state offerte visite senologiche gratuite, un gesto concreto di prevenzione a disposizione delle partecipanti.
Ad affiancare l’organizzazione anche gli istruttori di Macerata Nordic Walking, che hanno guidato con entusiasmo i partecipanti lungo il suggestivo percorso immerso nella natura della riserva, e l’azienda Oro della Terra, che ha donato i frutti distribuiti nel consueto "sacchetto della salute" al termine della camminata.
Un grazie va anche alla Fondazione Giustiniani-Bandini, che ha concesso gli spazi della Riserva, e alla Croce Rossa Italiana, sempre presente per garantire sicurezza e supporto, oltre ad aver collaborato alle attività sanitarie sul posto.
Fondamentale, come sempre, l’impegno delle volontarie de Le Orchidee Ets, che con passione e dedizione hanno curato ogni dettaglio dell’organizzazione. "La forza del cammino ci ricorda che muoversi insieme fa bene non solo al corpo, ma anche al cuore - sottolineano dall’associazione -. Un piccolo passo, ripetuto mille volte, può davvero fare una grande differenza".
Un intervento che guarda alla bellezza: è questa la cifra distintiva dei lavori in corso nella Chiesa dell’Immacolata di Macerata, promossi dalla Struttura Commissariale, dall’Ufficio Speciale Ricostruzione e dalla Diocesi di Macerata.
L’edificio, uno dei più significativi esempi di architettura neorinascimentale della seconda metà dell’Ottocento, custodisce un patrimonio decorativo di straordinario valore che il sisma del 2016/2017 ha messo a dura prova: soffitti a cassettoni, stucchi dorati, rosoni, mensole, fregi e pitture che raccontano una storia di arte, fede e cultura. Proprio su questi apparati si concentra l’intervento, che si distingue per la sua attenzione al restauro conservativo.
«Quello della Chiesa dell’Immacolata non è solo un cantiere, ma un gesto di cura verso un luogo che rappresenta un punto di riferimento per la comunità - spiega il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli -. Un intervento che restituisce dignità e splendore a un’opera d’arte collettiva, nata dalla visione dell’architetto Giuseppe Rossi e arricchita nel tempo da artisti e artigiani. La Struttura commissariale, insieme alla Diocesi, all’Usr ed alla Regione, conferma così il proprio impegno non solo nella sicurezza, ma anche nella valorizzazione del patrimonio culturale delle Marche».
Il progetto, finanziato con 1,2 milioni di euro, prevede un restauro critico basato su principi di distinguibilità, reversibilità e minimo intervento. Le strutture lignee del cassettonato, realizzate con la tecnica dell’incannucciata e decorate con motivi classici e colori vivaci, saranno consolidate con sistemi di pendinatura diffusa, evitando interventi invasivi. Particolare attenzione è riservata al soffitto della navata centrale, dove campeggia la figura della Vergine in altorilievo, incorniciata da una sequenza di lacunari policromi.
Le superfici decorate, che coprono quasi 600 metri quadrati, saranno restaurate con tecniche non invasive, rispettando le cromie originali e la matericità degli stucchi e dei legni. Il restauro prevede la mappatura completa degli elementi, la pulitura, il consolidamento e, dove necessario, la ricostruzione mimetica delle parti mancanti. Anche le tele delle cappelle laterali, danneggiate da efflorescenze saline, saranno rimosse, restaurate e ricollocate, mentre la statua lignea della Madonna, attualmente messa in sicurezza con una rete, sarà oggetto di un intervento dedicato.
Commenta Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata: «La chiesa dell’Immacolata di Macerata, posta a metà di Corso Cavour, costituisce con la sua bellissima facciata e con i suoi ricchi decori interni un punto di riferimento spirituale per la città. La devozione Mariana a Macerata si articola idealmente su tre punti che attraversano la città: l’Immacolata, in direzione di Roma; la Madonna della salute, in prossimità del centro storico; e la Mater Misericordiae, proiettata verso il Santuario di Loreto e il mare. La chiesa dell’Immacolata è, in questo asse Mariano immaginario che attraversa la città, il luogo di culto più recente e indica perciò la devozione della Macerata nuova, che timidamente cominciava a sorgere fuori delle mura e a proiettarsi lungo tutte le propaggini del colle. Oggi la nostra città non sarebbe pensabile senza questo scrigno di devozione e di arte. Per questo è urgente e importante l’impegno della Diocesi e della struttura commissariale per un suo recupero non solo celere, ma che ne evidenzi anche all’interno tutto il potenziale di bellezza».
È stato un fine settimana all’insegna della cultura e della partecipazione quello appena trascorso a Pieve Torina, dove il festival MarcheStorie ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica. La presenza del presidente della Fondazione Marche Cultura, Andrea Agostini, ha sottolineato l’importanza della rassegna e la qualità delle iniziative proposte nel borgo dell’entroterra maceratese.
Due gli appuntamenti teatrali che hanno animato la manifestazione: le rappresentazioni della Compagnia della Marca e dello Sperimentale Teatro A, con le regie rispettivamente del giovane pievetorinese Nicolò Pelagalli, capace di emozionare il pubblico, e della talentuosa Allì Caracciolo, che ha firmato un’altra prova di grande sensibilità artistica.
A tracciare un bilancio positivo dell’evento è il sindaco Alessandro Gentilucci, che sottolinea come la cultura possa essere motore di coesione e sviluppo per il territorio.«La partecipazione del presidente della Fondazione Marche Cultura, Andrea Agostini, al festival MarcheStorie di Pieve Torina, è un ulteriore segno della qualità delle proposte che abbiamo presentato questo fine settimana a una platea numerosa e interessata – afferma Gentilucci –. Due spettacoli teatrali diversi, ma complementari, dedicati alla storia del territorio, messi in scena dalla Compagnia della Marca e dallo Sperimentale Teatro A, con le regie rispettivamente del giovane pievetorinese Nicolò Pelagalli, che ha fortemente emozionato il pubblico, e della lodevole Allì Caracciolo, hanno sancito il successo dell’apertura autunnale della stagione culturale pievetorinese».
Il primo cittadino evidenzia anche l’efficacia della formula che unisce spettacolo e tradizione enogastronomica. «Come sempre – aggiunge – abbiamo accompagnato le rappresentazioni con momenti di degustazione di prodotti locali e offerto ai partecipanti la possibilità di visitare il Museo della Nostra Terra, raccogliendo riscontri più che positivi. Il binomio cultura e cibo di qualità è vincente e continueremo a percorrerlo valorizzando le nostre tradizioni, le nostre bellezze naturali, le nostre tipicità perché ciò rappresenta il futuro dell’entroterra maceratese, sempre più legato a un turismo consapevole e responsabile, e alla presenza di servizi adeguati. Bene, dunque, il festival MarcheStorie perché rappresenta un’ulteriore opportunità di crescita per il territorio».
l ristorante ‘Nenetta’, storico locale e balneare situato sul lungomare Lepanto a Porto Recanati, ha tagliato sabato 4 ottobre scorso il traguardo dei 20 anni di attività, segnati da continua crescita e successo sotto la sapiente direzione di Francesco Scortichini. Festa grande, dunque, per il personale assieme ai clienti storici del ristorante.
È una lunga storia di ristorazione e tradizione culinaria, quella di Scortichini, che parte dal primo ristorante di famiglia a Numana negli anni ’50 del secolo scorso, aperto dai nonni Alvaro e Arduina, sino al 2005, quando Francesco, forte dell’esperienza maturata nel settore, ha deciso di fare il grande passo aprendo la propria attività.
“Faccio questo lavoro sin dall’infanzia, al fianco dei miei familiari – ha detto Scortichini -. Se siamo qui oggi a tagliare questo bel traguardo è anche grazie all’impegno e alla dedizione continua della mia famiglia e dei miei splendidi collaboratori, con l’obiettivo di offrire ai nostri clienti un’esperienza sempre più indimenticabile. In questa bellissima giornata voglio ringraziare tutti quanti hanno fatto parte di questo viaggio meraviglioso e che continueranno ad accompagnarmi lungo il cammino”.
Nella notte tra sabato 4 e domenica 5 ottobre la Polizia di Stato ha intensificato i controlli lungo la fascia costiera della provincia di Macerata, nell’ambito delle operazioni di prevenzione delle cosiddette "stragi del sabato sera".
L’attività, coordinata dal questore di Macerata Luigi Mangino, si inserisce nelle direttive ministeriali finalizzate a contrastare l’aumento degli incidenti stradali legati alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Sul campo sono intervenute diverse pattuglie della polizia stradale di Macerata e del distaccamento di Civitanova Marche, supportate dal personale infermieristico della Questura che ha effettuato test di laboratorio direttamente su strada per accertare l’assunzione di droghe da parte dei conducenti.
Durante i controlli, svolti principalmente a Civitanova Marche, gli agenti hanno ritirato sette patenti per guida in stato di ebbrezza. Tra i casi più gravi, quello di una giovane conducente di 21 anni, neo patentata, risultata positiva non solo all’alcol ma anche al test di screening per cocaina e cannabinoidi. Tutti i conducenti sanzionati sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per i relativi procedimenti penali.
L’attenzione degli agenti ha inoltre portato al ritiro di un’ulteriore patente per l’uso del telefono cellulare durante la guida, portando così a otto il numero complessivo delle patenti trattenute nella notte. Nel complesso, l’operazione ha comportato la decurtazione di 85 punti dalle patenti dei conducenti controllati.
L’attività di prevenzione, sottolinea la Questura, proseguirà anche nelle prossime settimane con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza sulle strade della provincia, soprattutto nei fine settimana.
(Foto di repertorio)
Grande festa a Matelica per il traguardo straordinario raggiunto da Ida Flamini, che ha spento 100 candeline circondata da figli, nipoti e parenti. Classe 1925, la neo centenaria risiede nella frazione Piane, dove ha sempre vissuto una vita attiva e dedita alla comunità.
Per festeggiare l’importante compleanno, il sindaco di Matelica, Denis Cingolani, si è recato personalmente nell’abitazione di Ida per portarle i saluti e gli auguri dell’intera amministrazione comunale. In occasione della visita, la donna ha ricevuto anche una medaglia di riconoscimento come simbolo di apprezzamento per il suo brillante traguardo.
Ida Flamini è un personaggio storico della frazione Piane: per molti anni ha gestito il bar/alimentari del paese e il distributore di benzina locale, diventando un punto di riferimento per l’intera comunità. Nonostante l’età, la centenaria mantiene una vita attiva: tutte le mattine fa la sua passeggiata da sola, si prende cura delle galline e coltiva il proprio orto con dedizione.
“Alla nostra concittadina vanno i migliori auguri da parte dell’amministrazione comunale e della città per i suoi 100 anni – ha dichiarato il sindaco Cingolani. – Ida è un personaggio storico per la frazione Piane, a cui ha dedicato tutta la sua vita, e ancora oggi cura i suoi animali e i suoi terreni con amore”.
I Carabinieri della Stazione di Treia hanno denunciato una donna di 52 anni residente nella provincia di Roma, ritenuta responsabile di una truffa online.
Le indagini hanno preso avvio dopo la denuncia di un operaio treiese, che aveva risposto a un annuncio per la vendita di pneumatici pubblicato su una nota piattaforma di compravendita online. L’uomo aveva effettuato due bonifici per un totale di 400 euro presso uno sportello automatico delle Poste Italiane, ma la merce non gli era mai stata consegnata e il venditore era diventato irreperibile.
Grazie alle accurate verifiche dei Carabinieri, è stato accertato che l’IBAN destinatario dei bonifici era collegato a una carta Postepay Evolution intestata alla donna denunciata.
L’attività rientra nell’ambito della costante azione dei Carabinieri per contrastare le truffe online, sempre più diffuse sulle piattaforme digitali, con l’obiettivo di tutelare i cittadini da raggiri e frodi.
La FIGeST Marche Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali ha concluso la sua partecipazione al Trofeo Coni Estate 2025, tenutosi a Lignano Sabbiadoro, in Friuli Venezia Giulia, con risultati di altissimo livello che ne confermano la vitalità e la diffusione sul territorio.
La formazione marchigiana, composta dagli atleti Alessandro Aquili, Andrea Menghini, Andrea Micarelli di Camerino e Mattia Mosciatti di Castelraimondo, ha conquistato un brillante terzo posto assoluto nella "combinata" FIGeST, la stimolante sfida che ha visto impegnati oltre 50 giovani Under 14 di 13 regioni nel lancio della ruzzola, nelle freccette e nel flying disc (specialità disc golf). Il team marchigiano si è piazzato subito dietro a Lazio (primo) e Umbria (secondo), ma ha lasciato alle spalle regioni storicamente attive come Trentino, Valle d'Aosta, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Campania, Abruzzo, Sicilia e Puglia.
Le Marche hanno letteralmente dominato la classifica a squadre del lancio della ruzzola, conquistando il primo posto tra tutti i team partecipanti. Un risultato eccezionale è arrivato anche a livello individuale: Alessandro Aquili si è classificato secondo assoluto in questa specialità, dimostrando talento e precisione, alle spalle solo di Lorenzo Passeri (Umbria) e precedendo Matteo Ballocchi (Emilia Romagna).
La squadra ha mostrato la sua versatilità ottenendo piazzamenti significativi anche nelle altre discipline: ha conquistato un eccellente terzo posto tra tutti i team partecipanti nella classifica a squadre del flying disc (disc golf), dietro solo a Lazio e Trentino.
Ad accompagnare gli atleti marchigiani, tutti tesserati con l'Asd Ruzzola Camerino e che frequentano anche l'EduCamp e l'Asd Camerino Castelraimondo Calcio, sono stati i tecnici Corrado Straini e Catia Luciani i quali hanno espresso grande soddisfazione non solo per i risultati in campo ma anche per il comportamento esemplare tenuto dai ragazzi fuori campo, in termini di educazione e rispetto delle regole, valori fondamentali promossi dalla Federazione.
Il successo della partecipazione FIGeST al Trofeo Coni Estate 2025, vetrina fondamentale per la valorizzazione degli sport tradizionali in questa fascia d’età, è stato sottolineato anche a livello nazionale.
Valerio Vitellozzi, vicepresidente vicario della FIGeST che rappresentava la Federazione a Lignano Sabbiadoro, ha commentato: “Il Trofeo Coni è una vetrina fondamentale che ci ha permesso ancora una volta di valorizzare gli sport tradizionali in questa fascia d’età. La formula della combinata è stata vincente perché ha incoraggiato i ragazzi Under 14 a praticare differenti discipline sportive. Riteniamo che questo approccio sia cruciale per lo sviluppo e per aiutare i giovani a scoprire diverse attitudini fisiche e mentali, in un contesto di sana competizione e crescita”.
Enzo Casadidio, presidente nazionale FIGeST, ha aggiunto: “La performance di tutti i giovani atleti e la conquista dei titoli nella combinata dimostrano la vitalità e la diffusione dei nostri sport su tutto il territorio nazionale. Portare i giochi e gli sport tradizionali in un evento di respiro nazionale come il Trofeo Coni è da sempre un tassello chiave della nostra missione per preservare il patrimonio culturale sportivo italiano e garantire un futuro di crescita per le nuove generazioni”.
Sulla scia di questi successi, il presidente regionale FIGeST Marche, Matteo Capeccia, ha dichiarato: “Questi risultati sono la dimostrazione che la passione e il lavoro dei nostri circoli e dei nostri tecnici stanno dando frutti eccellenti. Essere i migliori d'Italia nel lancio della ruzzola a squadre e salire sul podio nella combinata è un orgoglio immenso per le Marche. Ringrazio Alessandro, Andrea, Andrea e Mattia per aver onorato la nostra regione con il loro impegno e la loro sportività, e i tecnici Corrado e Catia per la dedizione non solo sportiva ma anche educativa. Continueremo a investire sulla formazione giovanile, pilastro del futuro dei nostri giochi tradizionali".
Una scossa di terremoto di magnitudo 4.4 è stata registrata al largo della costa marchigiana, in provincia di Pesaro, secondo le rilevazioni dell’INGV. L’ipocentro è stato localizzato a circa 8 chilometri di profondità, con epicentro a 32 km a est di Fano, 37 km da Pesaro e 42 km a nord di Ancona.
Al momento non si segnalano danni a persone o a edifici. L’episodio sismico è avvenuto praticamente nella stessa zona dove, il 9 novembre 2022, furono registrate due forti scosse di magnitudo 5.5 e 5.2, che causarono danni significativi e sfollati tra Pesaro e Ancona.
Le autorità locali e i vigili del fuoco continuano a monitorare la situazione, mentre la popolazione viene invitata a mantenere la calma e a seguire le procedure di sicurezza in caso di ulteriori scosse.
Dopo la scossa di terremoto il sindaco di Fano, Luca Serfilippi, ha disposto alcune misure precauzionali per monitorare la situazione e garantire la sicurezza della popolazione.
L’evento sismico, avvertito anche in città più lontane come Ancona (42 km dall’epicentro), ha avuto profondità di 8 km, con coordinate geografiche 43.9782, 13.3723, secondo i dati della Sala Sismica INGV-Roma.
In via cautelativa, è stato aperto il Centro operativo comunale (COC) per coordinare eventuali interventi. Inoltre, l’Ufficio Tecnico del Comune ha avviato sopralluoghi preventivi in tutte le scuole della città, al fine di garantire la piena sicurezza degli edifici e rassicurare famiglie e personale scolastico.
A titolo precauzionale, in via Guido del Cassero è stata disposta la chiusura momentanea al traffico in attesa dei controlli, con deviazione lungo il percorso del Pincio, sotto l’Arco d’Augusto.
“La sicurezza dei cittadini, e in particolare dei nostri studenti, è la nostra priorità – ha dichiarato il sindaco Serfilippi. – Al momento non si registrano danni, ma abbiamo deciso di procedere con controlli mirati per garantire la massima serenità”.
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Nei giorni scorsi, presso la sede della Politecnica delle Marche di Macerata, il direttore generale dell’AST di Macerata, Alessandro Marini, e il direttore generale dell’Università Politecnica, Alessandro Iacopini, si sono incontrati per discutere future progettualità congiunte in ambito didattico e sanitario.
L’incontro ha evidenziato la volontà condivisa dai due enti di avviare percorsi di studio abilitanti, con particolare attenzione al settore infermieristico, creando sinergie tra formazione universitaria e esigenze professionali del territorio.
“Abbiamo espresso anche oggi la reciproca determinazione nello sviluppo di una collaborazione sempre più sinergica e operativa a favore di un’offerta formativa in linea con le esigenze del territorio, nell’interesse degli studenti e delle studentesse, ma anche della comunità tutta – ha dichiarato Iacopini. – Questa comunione d’intenti vuole essere una risposta concreta alle necessità formative e professionali del tessuto locale, creando un ponte virtuoso fra Ateneo, territorio e mondo del lavoro”.
Dello stesso avviso Marini: “Scuola e Sanità sono i mondi che, ogniqualvolta incrociano risorse e virtù, segnano passi decisivi nella progressione del benessere delle persone. Salute e istruzione sono i capisaldi delle società evolute”.
L’incontro segna un primo passo verso iniziative congiunte che puntano a rafforzare la formazione professionale e a garantire risposte concrete alle esigenze sanitarie del territorio maceratese.
Il Consiglio comunale di Appignano ha dato un forte segnale di unità e responsabilità civica approvando all’unanimità un ordine del giorno dal titolo: “Appello per la promozione della pace e della solidarietà tra i popoli, per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e la promozione dei ‘due popoli, due stati’, promozione dell’art.11 della Costituzione italiana e adesione alla campagna R1PUD1A promossa da Emergency”.
L’iniziativa nasce come risposta alle preoccupazioni espresse da cittadini e associazioni locali sul conflitto in Palestina e sulle gravi violazioni della dignità umana. Il documento, trasformato in atto ufficiale dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Mariano Calamita, sottolinea il rifiuto della guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti e il sostegno a un immediato cessate il fuoco.
Il testo approvato impegna la comunità a promuovere l’invio di aiuti umanitari, cure e assistenza alla popolazione civile palestinese, ribadendo l’importanza della soluzione politica dei “due popoli, due stati” e il riconoscimento dello Stato di Palestina. Si chiede inoltre la sospensione della vendita di armamenti a Israele e il rafforzamento del ruolo della Corte Penale Internazionale, che ha già ratificato mandati di cattura per esponenti politici israeliani e di Hamas per crimini contro l’umanità.
L’atto formale include l’adesione alla campagna R1PUD1A promossa da Emergency e richiama i principi dell’articolo 11 della Costituzione, che condanna la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli.
Come sottolineato da Emergency, le istituzioni locali sono fondamentali: “Un Comune che ripudia la guerra e agisce in favore della pace trasmette un messaggio concreto di speranza, dimostrando ai cittadini che l’amministrazione è al loro fianco nella costruzione di un futuro senza conflitti”.
L’ordine del giorno sarà ora trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, all’ANCI nazionale e regionale e al presidente della Regione Marche, con l’auspicio che altre comunità possano seguire l’esempio di Appignano, inviando un messaggio di pace, solidarietà e vicinanza al popolo palestinese.
Quarantasette artisti di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo hanno raccolto l’invito dell’Associazione dantesca civitanovese e dell’Associazione “Arte” a partecipare ad una mostra collettiva, dedicata al rapporto fra Dante Alighieri e San Francesco di Assisi. La mostra, che si terrà presso la Palazzina sud del Lido Cluana, verrà inaugurata sabato 11 ottobre e resterà aperta fino al 25 di questo mese. Sarà visitabile nei giorni di venerdì (dalle 17:00 alle 20:00), sabato e domenica (dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00).
All’inaugurazione parteciperà anche il professor Stefano Papetti.
All’interno dell’evento, il 18 ottobre alle ore 18:00, si terrà, sempre nella palazzina del Lido, uno spettacolo-concerto del gruppo civitanovese “Divivaluce”. L’iniziativa è stata presentata questa mattina, in una conferenza stampa presso la residenza comunale, alla quale hanno partecipato il sindaco Fabrizio Ciarapica, il presidente dell’Associazione dantesca, Domenico Bartolini e la presidente dell’Associazione “Arte”, Anna Donati.
Bartolini ha ricordato che la mostra fa parte di un grande percorso artistico culturale, “Nacque al mondo un sole”, che dalla scorsa primavera interessa le scuole e la città di Civitanova. Un progetto sostenuto dal Comune, dall’Ordine dei Frati Minori Cappuccini della Provincia Picena, dall’Azienda Teatri e dal Banco marchigiano, che intende riconsegnare alla città l’identità del Santo di Assisi, così come emerge dai versi della Divina Commedia e dalla grande tradizione pittorica del nostro Paese.
«Per questo – ha spiegato il presidente dell’Associazione dantesca – agli artisti abbiamo chiesto non di fornire alla Collettiva un’opera qualunque, ma di realizzare un’opera che si ispirasse ai versi del Canto XI del Paradiso dantesco. Debbo dire con soddisfazione che in molti hanno accolto l’invito, con esiti di alto livello». Il sindaco Ciarapica ha espresso l’orgoglio del Comune di accogliere e sostenere il progetto “Nacque al mondo un sole”. «Questa mostra, così come l’intero progetto – ha affermato – rappresentano un’opportunità di crescita culturale e spirituale per la nostra comunità. In modo particolare, sono lieto che molte delle iniziative siano rivolte ai giovani e al mondo della scuola, segno di un impegno educativo che guarda al futuro con responsabilità e visione».
«Lo spirito che anima questa iniziativa – ha concluso Anna Donati – è quello di coniugare arte e letteratura con la beneficenza. Al termine della mostra, infatti, ogni opera sarà venduta e il ricavato interamente devoluto al convento dei Frati Cappuccini, quale contributo alla loro opera di assistenza verso chi ha bisogno».
Hanno aderito al progetto “Nacque al mondo un sole” anche le Grafiche Fioroni, l’Unitre, l’Orchestra “Insieme per gli altri”, il Museo di grafica “Magma”.