“Al via, con l’amministrazione comunale di Visso, un percorso di collaborazione in ottica di sviluppo turistico. L’incontro avuto con il sindaco Gian Luigi Spiganti Maurizi sancisce questo spirito collaborativo”. A parlare è il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, e l’oggetto dell’incontro è l’accordo per la realizzazione della nuova pista ciclabile che da Appennino conduce sin dentro il Parco Nazionale dei Monti Sibillini passando appunto, per un breve tratto, all’interno del territorio comunale vissano: 8 km di percorso i cui lavori inizieranno entro l’anno, e che si aggiungono agli altri 3 per i quali invece i lavori sono già iniziati.
“Stiamo implementando le infrastrutture per una mobilità sostenibile e per una fruizione turistica ottimale del nostro territorio lavorando in sinergia con il Parco e, in questo caso, il comune di Visso. Il numero delle persone che richiedono opportunità di questo tipo, soprattutto in contesti naturali, è crescente, ed è importante che le amministrazioni, ai diversi livelli, si attivino per trovare risorse e sviluppare progettualità. Ringrazio il sindaco Spiganti Maurizi per la disponibilità e per la conferma di un approccio partecipativo e di reciproco scambio, com’è giusto che sia tra amministrazioni che condividono medesime problematiche e potenzialità, soprattutto per progetti legati al turismo e alla promozione del territorio”.
Sono pronte le Ordinanze che definiscono l’organizzazione e le modalità di svolgimento degli Esami di Stato 2022 del primo e del secondo ciclo di istruzione. Il Ministro Patrizio Bianchi le ha inviate oggi al Consiglio superiore della Pubblica Istruzione (Cspi), per il previsto parere. Le Ordinanze sono anche state illustrate alle Organizzazioni sindacali. Terminato l’iter amministrativo, saranno poi trasmesse alle competenti commissioni parlamentari, come previsto dall’ultima legge di bilancio.
Nei documenti predisposti è previsto il ritorno delle prove scritte, sia nell’Esame del primo che del secondo ciclo di istruzione, con alcune specifiche. Le prove scritte si svolgeranno in presenza. Per il solo colloquio, sia nel primo che nel secondo ciclo, è prevista la possibilità della videoconferenza per i candidati impossibilitati a lasciare il loro domicilio, condizione che andrà, comunque, documentata.
L’Esame del primo ciclo. Per l’Esame del primo ciclo sono previste due prove scritte, una di italiano e una relativa alle competenze logico-matematiche, e un colloquio, nel corso del quale saranno accertate anche le competenze relative alla lingua inglese, alla seconda lingua comunitaria e all’insegnamento dell’Educazione civica.
La votazione finale resta in decimi. Si potrà ottenere la lode, con deliberazione all’unanimità della Commissione. Per quanto riguarda l’ammissione all’Esame, la partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che comunque si terranno, non sarà requisito di accesso. L’Esame si svolgerà in presenza, nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno 2022.
L’Esame del secondo ciclo. L’Ordinanza prevede che l’Esame sia costituito da una prova scritta di italiano, da una seconda prova sulle discipline di indirizzo, predisposta dalle singole commissioni d’Esame, e da un colloquio. La sessione d’Esame avrà inizio il 22 giugno 2022 alle 8.30, con la prima prova scritta di italiano, che sarà predisposta su base nazionale. La prova proporrà sette tracce con tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.
Il 23 giugno si proseguirà con la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che avrà per oggetto una sola disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. Le discipline saranno comunicate al termine dell’iter formale delle Ordinanze. La seconda prova sarà predisposta dalle singole commissioni d’Esame, per consentire una maggiore aderenza a quanto effettivamente svolto dalla classe e tenendo conto del percorso svolto dagli studenti in questi anni caratterizzati dalla pandemia.
È previsto, poi, il colloquio, che si aprirà con l’analisi di un materiale scelto dalla commissione (un testo, un documento, un problema, un progetto) che sarà sottoposto al candidato. Nel corso del colloquio il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline e di aver maturato le competenze di Educazione civica; analizzerà poi, con una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze fatte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento.
La commissione sarà composta da sei commissari interni e un Presidente esterno. Entro il 15 maggio 2022 il Consiglio di classe elaborerà il documento con il percorso formativo fatto dagli studenti, gli strumenti di valutazione utilizzati e gli obiettivi raggiunti, ponendo attenzione all’insegnamento trasversale dell’Educazione civica.
La valutazione finale resta in centesimi. Il credito scolastico sarà attribuito fino a un massimo di 40 punti (12 per il terzo anno, 13 per il quarto, 15 per il quinto). Le prove scritte peseranno fino a 40 punti, il colloquio fino a 20. Si potrà ottenere la lode, con deliberazione all’unanimità della Commissione. La partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che pure saranno svolte, e lo svolgimento dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento non costituiranno requisito di accesso alle prove.
“Le scelte di oggi - sottolinea il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi - rientrano nel percorso di progressivo ritorno alla normalità che stiamo realizzando. Non siamo ancora fuori dalla pandemia, ma già quest’anno, grazie ai vaccini e alle misure di sicurezza decise dal governo, abbiamo garantito una maggiore continuità della scuola in presenza, fin dal primo giorno. Abbiamo tenuto conto, come era giusto fare, degli ultimi due anni vissuti dai nostri ragazzi. Per questo, ad esempio, nel secondo ciclo, affidiamo la seconda prova scritta alle commissioni interne, che conoscono i percorsi personali degli studenti. Dobbiamo rimetterci in cammino verso la normalità e guardare al futuro, lavorare alla scuola che vogliamo costruire insieme”, conclude.
Nelle Marche ancora 53.845 over 50 non vaccinati alla vigilia della possibilità di applicazione di sanzione (100 euro, una tantum), da domani, per coloro che non hanno adempiuto all'obbligo vaccinale anti-Covid per questa fascia d'età. Su una platea di 722.336 persone vaccinabili di età superiore al mezzo secolo, sono 668.491 (92,54%) quelle che hanno ottenuto una prima dose. Il dato è reso noto dall’Osservatorio epidemiologico regionale.
Macerata risulta essere la provincia con la più alta percentuale di over 50 non ancora vaccinati (13,13%; 19.395); seguono Fermo (8,68%; 7.428); Pesaro Urbino (8,41%, 14.124), Ascoli Piceno (7,21%; 7.253); Ancona, la più virtuosa, con solo il 2,52% (5.645). Nella regione, intanto, è emerso il primo caso di variante Omicron 2 (BA.2), stesso 'ceppo' Omicron ma un numero superiore di mutazioni della proteina spike. Il caso, in provincia di Ancona, è stato individuato nell'ultimo monitoraggio condotto dal Laboratorio di Virologia, nella settimana dal 24 al 29 gennaio (leggi qui per saperne di più)
Sono 101! Castelraimondo festeggia il compleanno di Giuseppa Mancini, classe 1921 con ancora tantissima grinta e forza di volontà. A casa di nonna Giuseppa è arrivato un bel mazzo di fiori da parte dell’amministrazione comunale, che avrebbe voluto tanto festeggiare al suo fianco questa giornata, ma ha preferito gli auguri a distanza per evitare eventuali occasioni di contagio visto il difficile periodo.
Un traguardo che comunque rende felicissimi sindaco e amministratori, con la soglia dei 100 anni superata lo scorso anno e che era stata festeggiata con una targa e la visita del commissario Senesi. Giuseppa ha vissuto per 68 anni accanto al marito Venanzo Bernabei deceduto nel 2010, allevando i tre figli Mariangela, Gianni e Giuliana. Ha lavorato per molti anni nell’ambulatorio del dottor Antonio Paganelli, storico medico di famiglia di Castelraimondo.
In arrivo dal Ministero della Cultura il finanziamento di 3.681.197,26 euro per l’intervento di consolidamento e restauro della Chiesa di Santa Maria di Varano per i recanatesi "la chiesa del cimitero" e dei locali ex Convento. “Abbiamo appreso con grande soddisfazione l’arrivo del nuovo e atteso finanziamento per il consolidamento e il restauro della Chiesa di Santa Maria di Varano. - Ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi - Un intervento su un luogo caro ai recanatesi che avevamo già programmato con i fondi del sisma, ma grazie alla Soprintendenza il finanziamento è arrivato prima dal Ministero della Cultura. Sarà la stessa Soprintendenza a progettare, appaltare e seguire l'esecuzione dei lavori".
Santa Maria di Varano fu costruita nel 1450 per i Minori Osservanti insieme al Convento annesso. Nel 1873, cacciati i frati e abbattuti due lati del convento, l'orto divenne pubblico cimitero. Vi si conserva ancora il pozzo di San Giacomo della Marca ed affreschi nelle lunette del portico. Nella chiesa si trovano due tele di Pier Simone Fanelli, raffiguranti rispettivamente San Francesco e San Lorenzo da Brindisi, e un dipinto con Sant'Antonio di Marino Pasqualini. L'altare ligneo risale al XVII secolo. La chiesa subì trasformazioni alla facciata e al soffitto a travatura nel sec. XVIII.
“Felicissima di questo finanziamento del Ministero della Cultura, che andrà a restaurare una delle chiese più amate dai fedeli recanatesi e dal significativo valore storico/culturale. - Ha affermato l’Assessora alla Cultura Rita Soccio - La chiesa di Santa Maria di Varano è uno scrigno che conserva al suo interno affreschi e opere d’arte di notevole pregio artistico nonché le tombe della famiglia Leopardi. In questi anni è stato un vero vulnus vederla chiusa e ora grazie al MIC potrà tornare ad essere un punto di riferimento religioso ma anche un attrattore culturale e turistico della nostra bella Recanati.”
“Una bella notizia, attesa, e per la quale si è lavorato per anni, subito dopo la chiusura per problemi che si sono poi allargati con il terremoto. - Ha commentato l’ Assessore ai Lavori Pubblici Francesco Fiordomo - È un luogo simbolico, il luogo del ricordo, della memoria". La Chiesa, chiusa dal 2010, oltre a notevoli opere di pregio custodisce nel suo interno le tombe di Monaldo Leopardi, Adelaide Antici, di altri Leopardi e le spoglie di Nerina, la donna cantata da Giacomo nella lirica Le ricordanze del 1829.
Modifiche temporanee della circolazione in via Tucci, a Macerata, nell’area davanti al Palazzetto dello sport di Fontescodella, per consentire i lavori di riparazione del tratto fognario che si trova nella zona. Le modifiche, contenute in un’ordinanza della Polizia locale, entreranno in vigore giovedì 3 febbraio per terminare venerdì 18 febbraio e comunque fino al termine dei lavori.
Il provvedimento prevede in via Giuseppe Tucci il restringimento della carreggiata, nel tratto prima della rotatoria con l’omonima via, passaggio obbligatorio, in base all’avanzamento del cantiere, per mantenere due corsie di marcia, limite massimo di velocità di 30 Km/h, divieto di transito per autocarri con m.p.c. >3,5 t e divieto di sorpasso.
Nel corso dell’avanzamento dei lavori, nel caso in cui dovesse venire meno la sicurezza per i pedoni e per il transito dei veicoli, l’ordinanza prevede le seguenti ulteriori restrizioni: senso vietato in via Giuseppe Tucci all’incrocio della rotatoria con via Mattei, per i veicoli che circolano in via Mattei provenienti da via San Francesco e senso unico di marcia in via Tucci, dall’incrocio con la rotatoria dell’omonima via, per i veicoli diretti verso via Mattei.
L’Università di Macerata porta a casa il primo successo dell’anno in Horizon Europe, il programma quadro dell'Unione europea per la ricerca e l'innovazione. L’Ateneo è riuscito ad aggiudicarsi un finanziamento europeo con il progetto “Cardea” (“Career Acknowledgement for Research (Managers) Delivering for the European Area”), curato dal team del Grant Office coordinato da Barbara Chiucconi.
Finanziato dalla Commissione Europea con un budget complessivo di circa un milione e mezzo di euro, Cardea intende formare manager della ricerca (Research Managers), figure professionali ad oggi invisibili nel panorama europeo, ma che insieme agli staff di supporto danno alla ricerca un contributo di grande peso, ancorché sottovalutato. Con la crescente complessità e internazionalizzazione della ricerca, aumenta proporzionalmente la necessità di professionisti della gestione della ricerca, che sappiano amministrare le attività e valorizzare i risultati e che abbiano un impatto concreto nel contribuire alla trasformazione economica e nel promuovere micro-riforme politiche.
Le istituzioni promotrici hanno costituito un partenariato di professionisti esperti in Management della Ricerca e di gestione delle risorse umane per la ricerca (Human Resource Research Excellence) in grado di affrontare questo progetto con successo. L’Università di Macerata farà parte di un consorzio composto da prestigiose istituzioni di ricerca europee: University College Cork e National University di Irlanda con il ruolo di coordinatore, Università di Liegi in Belgio, Centro nazionale per la ricerca e lo sviluppo tecnologico in Grecia, Juraj Dobrila Università di Pola in Croazia, Istituto di fisica nucleare Henryk Niewodniczanski e Accademia Polacca di Scienze in Polonia, Università Politecnica di Bucarest in Romania e Istituzione Fondazione Centri di ricerca della Catalogna in Spagna.
Il partenariato ha come capisaldi della propria azione i concetti trasversali di uguaglianza, diversità e inclusione, l’importanza delle collaborazioni tra pubblico e privato, la mobilità e il lavoro in rete, fondamentali per lo sviluppo dei Research Managers. “È un progetto ambizioso - evidenzia Francesca Spigarelli, delegata alla ricerca e parte del progetto Cardea -, che mira a formare dei nuovi professionisti e a implementare il riconoscimento della loro professionalità affinché possano porre le proprie competenze a servizio delle missioni di ricerca di Horizon Europe, il più vasto programma di ricerca e innovazione transnazionale al mondo. Lo stesso Programma Nazionale di Ricerca italiano e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rendono centrale questa figura professionale. Ancora una volta UniMc dimostra di essere protagonista delle iniziative di eccellenza che, partendo dall’Europa, creano occasioni di ulteriore rafforzamento delle competenze e della reputazione internazionale”.
TREIA - “L’aumento delle tariffe della Casa di riposo di 100 euro al mese rispetto allo scorso anno, di cui parla la minoranza col solo intento ancora una volta di screditare ogni azione e con toni esasperati, è dovuto al fatto che da 20 anni a Treia non si aumentano le rette della casa di riposo e, comunque, queste nostre sono più basse rispetto a quelle dell’intera provincia di Macerata”. È quanto dichiara il sindaco di Treia, Franco Capponi, riguardo l’aumento delle tariffe della Casa di riposo comunale, che aveva sollevato critiche da parte dall’opposizione (leggi qui).
“Nella nostra struttura ci sono due posti letto totalmente a carico dell’Amministrazione. Invito il consigliere Mozzoni – prosegue il sindaco Capponi - a rivolgersi ai suoi colleghi di partito che governano la Regione Marche, in quanto la nostra regione è l’ultima in Italia nella compartecipazione (per la parte sanitaria) nel sostenere i costi delle residenze protette con cifre largamente al di sotto della media nazionale, ovvero 33,51 euro al giorno a fronte degli oltre 50 delle altre regioni.
Fatta presente questa problematica, non da poco e dal vero risvolto politico, sono gli stessi amministratori regionali ad averci invitato ad aumentare le tariffe, invece che invertire il loro impegno in senso positivo per poter abbattere gli oneri a carico delle famiglie e venire incontro alle aumentate criticità, anche a seguito dell’epidemia da Covid -19 che ha comportato la riduzione del numero di ospiti e costi aggiuntivi per tutte le operazione di screening settimanale, sanificazione dei locali, camici, vestiario usa e getta e altri mezzi di protezione per il personale OSS e infermieristico. Quindi, piuttosto che attaccare l’amministrazione solo per polemizzare, sarebbe stato più utile apprezzare lo sforzo fatto da tutto il personale e dall’amministrazione per gestire il tutto con le grandi difficoltà incontrate”.
“Invito il consigliere Mozzoni a sostenere le nostre istanze piuttosto che fare polemica sterile e sottolineo che abbiamo anche presentato con dettagliate relazione all’Ambito Sociale la richiesta di sollecitare la Regione a rivedere la sua quota di partecipazione e sostenere l’abnorme aumento dei costi di gestione delle residenze protette, nonchè ad aumentarne il numero di accrediti (data l’enorme pressione di persone non autosufficienti che domandano di poter entrare in una struttura residenziale), ma dal Presidente dell’ATS Parcaroli che si era impegnato a sentire la Regione, non sono giunte sinora risposte positive in merito”.
Quanto all’aumento delle tariffe delle mense, il sindaco Franco Capponi precisa: “Avviene oggi, per la prima volta dopo circa 10 anni in cui il Comune ha sempre corrisposto gli aumenti ISTAT senza gravare sulle famiglie ed è conseguenza della nuova gara di affidamento del servizio fatta a fine anno. Il modesto ritocco delle tariffe dei pasti delle scuole, si parla di 0,35 centesimi a pasto per la scuola d’infanzia; di 0,30 centesimi a pasto per la scuola primaria e secondaria di I grado, rappresenta solo una minima parte degli aumenti in quanto il rincaro medio di 0,80 centesimi è sostenuto per gran parte dal bilancio del Comune e quindi non è stato tutto scaricato sulle famiglie.
Altro merito dell’aumento riguarda anche la qualità del servizio che, in accordo con le Istituzioni scolastiche, punta sempre più in alto in termini di qualità con l’aumento delle percentuali di prodotti a kmZero e biologici, in alcuni casi anche al 100% certificati. Questa scelta comporta un impegno per le famiglie, ma anche per il bilancio del comune di Treia che deve sempre più fare i conti con la riduzione dei trasferimenti. Essere riusciti a mantenere la qualità del servizio per noi era l’obiettivo primario.
Inoltre – conclude il sindaco Capponi - vorrei rassicurare che il progetto “Dopo di noi” che prevede la realizzazione a Santa Maria in Selva di una serie di alloggi per ragazzi disabili che hanno bisogno di assistenza domiciliare e residenziale non solo va avanti, ma questo è possibile solo grazie all’azione dell’Amministrazione comunale.
Anzi, approfitto per comunicare al consigliere comunale Mozzoni che il giorno 26 gennaio 2022 il Gal Sibilla ci ha comunicato il finanziamento di 250 mila euro, a fronte del costo complessivo del progetto di 279.055,50 mila euro per il primo stralcio di lavori. I servizi pensati con l’acquisto del Monastero non andranno a sostituire, bensì ad aggiungere ulteriori attenzioni per la cittadinanza”.
“I civitanovesi non rimarranno di certo stupiti nel leggere l’ennesimo 'noi di un candidato di sinistra volto a far naufragare progetti strategici per lo sviluppo di Civitanova, specialmente se di fondamentale importanza come quelli legati allo sblocco della viabilità”. È quanto dichiara il sindaco Fabrizio Ciarapica nel replicare alle dichiarazioni di Mirella Paglialunga, candidata sindaco del centro-sinistra, sui parcheggi nell’area ex Anconetani.
“Siamo abituati ad una sinistra che lavora unita solo quando c’è da essere contro e che quando è al potere si dà come priorità quella di cancellare le opere impostate e finanziate da chi l’ha preceduta - aggiunge Ciarapica -. Cosa ci consiglia la Paglialunga? Di non fare nulla, perché le elezioni sono prossime e ogni deliberazione ha il sapore di propaganda elettorale”.
“Voglio dire solo una cosa ai Civitanovesi: la mia Giunta non seguirà la strada indicata da una sinistra con tante idee astratte - afferma il sindaco -, ma poco senso pratico e i cui esponenti, ogni giorno che passa, dimostrano sempre più di essere avulsi dalla realtà. Continueremo a lavorare fino all’ultimo giorno utile per garantire il massimo impegno nel chiudere progetti importantissimi per la città e in questi pochi mesi che ci separano dalle urne non incroceremo di certo le braccia come usa fare la sinistra per pensare a programmazioni che poi si perdono nel nulla di fatto”.
“Criticare provvedimenti che ci chiedono tutti, come la realizzazione di nuovi parcheggi che vanno a servizio del commercio del centro, dei balneari e degli stessi residenti, tanto più in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo, è quanto di più assurdo si possa ascoltare” ribadisce Ciarapica "Lasciamo pure che la sinistra e il Pd, dietro cui ci sono sempre le stesse persone che hanno già amministrato la città portandola allo stallo, raccolgano ancora una volta firme per bloccare le opere che noi riteniamo urgenti e che la città aspetta da anni".
"Noi intanto proseguiremo a riqualificare un’altra area a ridosso del centro e della spiaggia - conclude Ciarapica -. La progettazione di una superficie asfaltata e di una nuova condotta fognaria miglioreranno la zona sul piano della sicurezza e del decoro urbano, e il nuovo parcheggio pubblico consentirà di dare una prima risposta ad un problema reale e molto sentito dalla cittadinanza, quale quello della carenza di parcheggi. Ci attendiamo ricadute positive sul piano del traffico urbano rispondendo ai bisogni della comunità per finalità di pubblico interesse".
“Non posso che prendere atto, con profondo rammarico, delle dimissioni presentate dai consiglieri Marco Fanelli, Giovanna Sartori e Riccardo Pennesi insieme a quelle dei consiglieri di minoranza Pasqui, Lucarelli, Nalli e Falcioni, formalizzate nel cuore della notte, nelle stanze di uno studio commerciale, per impedire a un’amministrazione comunale, democraticamente eletta e fortemente desiderata dalla stragrande maggioranza dei cittadini, di continuare nel suo percorso di ricostruzione della città”.
È quanto afferma il sindaco di Camerino Sandro Sborgia all’indomani del clamoroso ammutinamento di parte della sua maggioranza. “L’epilogo di un patto scellerato - spiega -, probabilmente sottoscritto alcuni mesi prima con la formazione del gruppo ‘Per Camerino’, forse originato da una sempre più marcata insofferenza alla convivenza con un nucleo di persone che avevano deciso di porsi al servizio della comunità senza secondi fini o interessi personali da promuovere, animati solo dalla volontà di far bene”.
“In questi due anni e mezzo di mandato amministrativo, ci siamo adoperati per assicurare un’azione amministrativa in grado di fronteggiare e risolvere i grandi problemi lasciati sul tappeto dalla passata gestione, insieme a tutti quelli che si sono in seguito presentati” aggiunge Sborgia “Un lavoro duro e silenzioso, condotto quotidianamente e senza risparmio con l’esclusivo intento di onorare gli impegni presi con la collettività, incuranti di quel pezzo di squadra totalmente impegnata alla cura della propria immagine, alla continua ricerca di consenso, ossessionata dalle manie di protagonismo”.
Sborgia considera “chiaramente inconsistenti le motivazioni addotte a giustificazione dell’atto compiuto”. Bensì, sottolinea, “confermano l’esistenza di altre e diverse nascoste ragioni, per le quali evidentemente non si poteva consentire a quest’amministrazione di proseguire oltre. Una brutta pagina non solo politica ma anche umana”.
“La piena consapevolezza della reale dimensione delle questioni da affrontare in favore dei bisogni e delle necessità della popolazione, avrebbe dovuto indurre i dimissionari ad una più attenta e meditata riflessione sulle gravi conseguenze che tale scelta inevitabilmente produrrà. Innumerevoli erano i modi e le possibilità per contrastare l’operato dell’Amministrazione. Si è optato per quello peggiore” ribadisce il primo cittadino.
Sborgia ricorda, inoltre, la “posizione ferma e decisa” assunta “a difesa dei presidi fondamentali” come l’ospedale e “la necessità di scongiurare la possibile collocazione di una discarica di rifiuti nel nostro territorio”. “E’ stato per me un onore e un privilegio avere avuto al mio fianco persone di enorme spessore umano e morale - prosegue - dalle quali ho tratto preziosi insegnamenti di vita che porterò per sempre con me: la dottoressa Anna Ortenzi, la dottoressa Lucia Jajani, l’ingegnere Luca Marassi, la dottoressa Maria Giulia Ortolani e il dottor Stefano Sfascia che più di tutti ha pagato il prezzo di una scelta fatta in nome dell’amicizia e dell’amore incondizionato per la nostra città”.
“Non dimentico le tante persone che hanno collaborato a titolo gratuito e senza le quali non avremmo conseguito i risultati sperati. Tra essi una menzione particolare merita l’architetto. Michele Tromboni il cui contributo è stato determinante per la redazione del Programma Straordinario di Ricostruzione” aggiunge il sindaco.
Ringraziamenti vengono espressi anche al segretario generale Paolo Cristiano (“per la sua spiccata competenza e professionalità”), al personale dipendente del comune di Camerino (“in questi due anni e mezzo ha affiancato l’Amministrazione con abnegazione e spirito di servizio”), al rettore Unicam Claudio Pettinari e all’Arcivescovo Francesco Massara (“per l’affetto, il sostegno e la grande vicinanza che non mi hanno mai fatto mancare. Mi consola saperli presenti alla guida delle più importanti Istituzioni della Città, a garanzia e sicurezza di tutta la popolazione”), al commissario Legnini (“per l’impegno continuo, instancabile che profonde in favore di tutte le popolazioni colpite dal sisma e per la grande disponibilità che ha sempre offerto alla nostra città”), ai sindaci del territorio (“ho condiviso questo entusiasmante percorso amministrativo, consapevole del ruolo e delle grandi responsabilità che onorano con impegno e sacrificio”).
"Al Commissario Prefettizio che sarà chiamato ad assumere la responsabilità di guidare la città, rivolgo gli auguri più sinceri di buon lavoro, sicuro che le difficili scelte che sarà chiamato a compiere nei prossimi mesi, saranno adottate per il bene e nell’interesse esclusivo della collettività. Alla cittadinanza rivolgo il mio grazie più sentito per l’onore e il privilegio che mi sono stati riservati, certo che saprà anche in questo difficile momento, trovare la strada per rialzare la testa e uscire ancor più rafforzata da questa difficile situazione” conclude Sandro Sborgia.
“Comprendo il rozzo tentativo del giovane padano Augusto Marchetti, ma questa volta tenere a galla Matteo Salvini dopo la sonora sconfitta rimediata in Parlamento durante l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica sarebbe un’impresa disperata perfino per il loro Alberto da Giussano. Così il capogruppo regionale del Partito Democratico, Maurizio Mangialardi, replica al commissario regionale della Lega Augusto Marchetti (qui le sue dichiarazioni), spiegando le difficoltà incontrate dal Parlamento per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.
“Le fantasiose ricostruzioni di Marchetti – continua Mangialardi in una nota - appaiono per quel che sono: una toppa peggiore del buco, incapace di coprire il disastro politico e istituzionale del suo leader, che in una sola settimana è riuscito a demolire il centrodestra, bruciare candidature del suo stesso schieramento e umiliare la seconda carica dello Stato. Tutto ciò per poi convergere sulla figura di Sergio Matterella, assecondando in tal modo, seppur tardivamente, il percorso che fin dall’inizio il Partito Democratico aveva indicato con il segretario Enrico Letta”.
“Un percorso che partendo dal dato più evidente, ovvero l’assenza di una maggioranza politica in Parlamento, intendeva giungere responsabilmente all’individuazione di un nome di alto profilo istituzionale, condiviso e in grado di esprimere un forte senso di unità del Paese per uscire nel miglior modo possibile dalla delicatissima fase che stiamo vivendo. Insomma, Marchetti dovrebbe farsene una ragione: dimostrando poca saggezza e tanta arroganza, Salvini si è emarginato da solo, sia in Parlamento che nel centrodestra. Altro che leader responsabile e coraggioso”.
“Il Partito Democratico – sottolinea Mangialardi – non ha opposto dei “no” ideologici, ma ha solamente respinto l’assurda pretesa di Salvini e Meloni di eleggere un Capo dello Stato di parte senza averne i numeri. Ed è per questo identico motivo che noi stessi abbiamo rinunciato ad avanzare nostre candidature, la cui scontata bocciatura in aula avrebbe rappresentato un grave sgarbo nei confronti delle personalità prescelte. Un rispetto che cinicamente né Salvini né la Meloni hanno dimostrato per Paolo Maddalena, Sabino Cassese, Marcello Pera, Carlo Nordio, Letizia Moratti ed Elisabetta Casellati. Il confronto e la condivisione erano l’unica strada percorribile per individuare subito un Presidente della Repubblica autorevole e prestigioso, quale Mattarella in effetti è, e per evitare all’Italia quel salto nel buio che inevitabilmente si sarebbe materializzato con la caduta del governo Draghi, qualora si fosse consumato lo strappo istituzionale a lungo perseguito dalla Lega e da Fratelli d’Italia”.
“Per noi – conclude il capogruppo dem – la rielezione di Sergio Mattarella è motivo di grande soddisfazione. Certo, restano le difficoltà dell’attuale scenario politico, frutto amaro di una legge elettorale oggettivamente sbagliata e incapace di garantire maggioranze stabili e definite. È un tema chiaro a tutti i partiti e che auspico sia affrontato prima delle prossime elezioni politiche con un’apposita riforma. Allo stesso tempo, però, sono altrettanto convinto che vadano respinte con decisione le pulsioni populiste che oggi tornano a riemergere nell’estrema destra, dove si inizia a ventilare un mutamento in senso presidenziale della nostra Repubblica. Abbiamo necessità di riformare la politica non di cedere il passo agli istinti anti costituzionali”.
La Regione Marche riorganizza il sistema ospedaliero dei posti letto dedicati al Covid per affrontare l’attuale fase di plateau endemico (appiattimento della curva epidemica, ndr) e garantire allo stesso tempo le altre attività sanitarie.
La delibera è stata approvata oggi dalla giunta su proposta dell’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini. “Partendo dall'analisi epidemiologica della recrudescenza della trasmissione del Sars-Cov-2 e dalle modifiche apportate dall’art. 2 del DL 34/2020 alla rete ospedaliera regionale – spiega Saltamartini -, si rende necessario rivedere la pianificazione delle attivazioni dei posti letto per la gestione del massiccio afflusso di pazienti in pronto soccorso, conseguenti all’evento pandemico, rispetto a quanto disposto dal precedente Piano Pandemico Regionale".
"Diventa fondamentale garantire tutte le attività sanitarie, non solo quelle rivolte a pazienti con bisogni assistenziali correlati alla pandemia - aggiunge Saltamartini -. A supporto delle scelte organizzative, si è tenuto conto anche della necessità di mantenere attive le reti tempo dipendenti, di garantire le attività chirurgiche in ambito oncologico e della necessità di preservare alcuni posti letto con caratteristiche di isolamento per patologie altamente diffusive per via aerea (es. TBC)”.
In base al nuovo provvedimento e alle indicazioni ministeriali il tetto massimo dei posti letto nelle Marche dedicati al Covid viene fissato a 354 in area medica, a 79 in terapia intensiva e a 258 in area post critica e 42 in Residenza Dorica. "L’analisi previsionale sull’andamento nella Regione Marche, rileva una stima sul raggiungimento del picco epidemico nell’ultima settimana di gennaio, con una successiva fase di plateau epidemico" evidenzia l'assessore.
L’incidenza stimata in fase di plateau (calcolata secondo quanto previsto dalla nuova circolare regionale: caso positivo riconosciuto con percorso molecolare o antigenico) è pari a 25 mila casi/settimana, con una media di circa 4000 casi positivi al giorno. Analizzando l’andamento del tasso di incidenza specifico per classe di età, si rileva nelle classi di età da 6 anni a 59 anni, un tasso sopra 800 positivi su 100.000 abitanti, con un delta nella comparazione con le altre classi di età maggiore di 300 casi su 100.00 abitanti.
Tassi di incidenza importanti in questa fase si osservano nelle classi di età 11-13 anni, 14-18 anni, 25-44 anni e in modo più rilevante nella classe di età 19-24 anni. Tassi di incidenza più leggeri si registrano nei soggetti maggiori di 70 anni.
Valutata l'importanza del servizio svolto nell'hub vaccinale Terme Santa Lucia che, ad oggi, effettua - in aggiunta alle normali attività - più di 220 somministrazioni giornaliere di vaccino anticovid e prendendo atto della necessità di mantenerlo attivo fino al 31 marzo, il sindaco Giuseppe Pezzanesi e la giunta di Tolentino hanno espresso l'indirizzo favorevole al sostegno economico necessario al mantenimento dell’attività, riconoscendo alla Assm Spa un contributo ad hoc.
L’Assm aveva, infatti, comunicato ai vertici dell'Asur Marche e al Comune di Tolentino la difficoltà nel coprire le spese per lo svolgimento dell’attività oltre la fine del mese di gennaio. L'Amministrazione Comunale ha riconosciuto, pertanto, all'Assm un contributo di 15 mila euro al fine di consentire la prosecuzione della campagna di somministrazione fino all'attuale termine dello stato di emergenza e, quindi, fino 31 marzo 2022.
Entra in cantiere con il Green pass scaduto: sanzionati un operaio edilie e il suo datore di lavoro. Si era sottoposto a tampone con esito negativo ottenendo un Green pass valido per un arco temporale limitato. Con quello aveva accesso all’attività lavorativa mostrando immediatamente il certificato verde che però alla scadenza naturale non aveva provveduto a rinnovare. L'uomo aveva poi conservato la copia cartacea del certificato scaduto senza procedere al rinnovo con un un altro tampone.
Un trucco illegittimo che non è sfuggito ai Carabinieri della Compagnia di Camerino, nel corso dei controlli svolti nell’ambito del territorio relativi ai cantieri della ricostruzione post sisma. I militari hanno sanzionato infatti sia il lavoratore sprovvisto di valido certificato che il datore di lavoro responsabile di non aver sviluppato i dovuti accertamenti.
“Abbiamo fatto e faremo ancora molto per la città che amiamo, ma ci manca ancora una grande opera, la più grande, la più giusta, la più formativa e futuribile, quella per cui tre anni or sono abbiamo lottato tutti insieme: il nuovo campus scolastico delle superiori”. Questo quanto si legge in una lettera che il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi ha scritto alle famiglie e ai ragazzi che quest’anno terminano la terza media e che devono iscriversi alle scuole superiori, per invitarli a privilegiare, nelle loro scelte, gli istituti tolentinati.
“Pensavamo che il campus potesse vedere l'apposizione della prima pietra nella fine del 2021 – scrive ancora Pezzenesi -, ma problematiche legate alla progettazione e alla copertura dell'intero finanziamento hanno prorogato al 2022 il sogno di poter vedere l'apertura dei lavori. Oggi abbiamo tutto quello per cui abbiamo lottato, ottenendo il finanziamento completo dell'opera (23 milioni e 500mila euro)”.
"Il progetto è stato approvato dal Comune di Tolentino e dalla Provincia di Macerata e ora è in fase di validazione. Quasi certamente andrà in appalto ai primi di aprile e, nel corrente anno potremo assistere all'apertura del cantiere" aggiunge il sindaco.
Per la chiosa finale Pezzanesi si rivolge direttamente alle famiglie e ai ragazzi: "Non sfiduciatevi proprio ora - il suo appello -. Chi vi ha preceduto, ha lottato con tutte le forze per Tolentino, le sue scuole, il suo futuro, immaginandolo migliore per chi veniva dopo di loro, consapevoli che ci sarebbero voluti anni per giungere al risultato desiderato. Ma ci siamo - conclude il sindaco -, è arrivato il momento, iscrivendosi agli istituti superiori di Tolentino, di dimostrarsi degni eredi per attaccamento al lustro, alla storia, alla cultura della città di tutti coloro che hanno fortemente voluto e condiviso questo progetto”.
Inizierà ufficialmente fra pochi giorni la distribuzione del nuovo medicinale Paxlovid, ideato da Pfizer e autorizzato lo scorso 27 gennaio da Ema. Dei 600mila trattamenti acquistati dall’Italia, anche le Marche figurano in prima linea per l’applicazione della pillola antivirale a domicilio, di cui verrà disposta una prima tranche di 11.200 somministrazioni.
I responsabili dello stabilimento Pfizer di Ascoli Piceno – che si occuperanno della distribuzione presso le varie strutture sanitarie della regione - hanno voluto disporre le indicazioni sulla corretta assunzione del medicinale, già rese note dal Comitato tecnico scientifico e dall’Agenzia Italiana del Farmaco. Il trattamento dovrà iniziare entro 5 giorni dall'inizio dei sintomi da Covid, durare per 5 giorni ed è indicato per pazienti adulti che hanno contratto di recente il virus con "malattia lieve-moderata". Più nel dettaglio, si parla di persone che non richiedono ossigenoterapia supplementare e che sono a maggior rischio di peggioramento della malattia. Inoltre, le modalità per la selezione e la prescrizione saranno le stesse già previste per il Molnupiravir.
Secondo gli studi di laboratorio effettuati, il Paxlovid garantirebbe una riduzione dell'89% dell'ospedalizzazione o della morte se somministrato entro 3 giorni dall'inizio dei sintomi, e dell'88% entro cinque giorni. Nel mese successivo al trattamento, lo 0,8% (8 su 1.039) dei trattati è stato ricoverato in ospedale per più di 24 ore, rispetto al 6,3% (66 su 1.046) di coloro che hanno ricevuto il placebo. La maggior parte dei soggetti coinvolti nello studio era stata infettata dalla variante Delta, ma secondo l’Ema il Paxlovid sarà efficiente anche contro Omicron e altre varianti.
Due sono i principi attivi del medicinale, in due diverse compresse: il Nirmatrelvir – che blocca la diffusione del virus – e il Ritonavir che prolunga l’effetto del primo.
Visita del Prefetto di Macerata Flavio Ferdani a Pioraco, Sefro e Fiuminata. Accompagnato dai tre sindaci (Matteo Cicconi, Pietro Tapanelli e Vincenzo Felicioli) ha visitato lo stabilimento cartario di Pioraco, il polo museale della carta e della filigrana nonché i vari cantiere diffusi nel paese; a seguire la troticoltura Rossi e l'intero territorio comunale sefrense.
Infine, nel Comune di Fiuminata, la visita è proseguita con un sopralluogo ai ponti che sta realizzando la Regione Marche e all'edificio scolastico oggetto di nuova realizzazione. "Ringraziamo il Prefetto per la gradita visita segno di vicinanza, collaborazione e solidarietà istituzionale" hanno rimarcato i sindaci Cicconi, Tapanelli e Felicioli.
"È stata individuata anche nelle Marche la variante Omicron 2 (BA.2)". Ne da notizia il virologo Stefano Menzo, direttore del Laboratorio di Virologia dell'azienda Ospedali Riuniti di Ancona. Si tratta di "un lignaggio" della variante Omicron (BA.1), appartenente allo stesso ceppo, ma da cui si differenzia per il maggior numero di mutazioni sviluppate nella proteina Spike.
Nelle Marche è stata individuata al momento in un solo campione positivo al Sars-CoV-2 proveniente dalla provincia di Ancona, nel corso dell'ultimo monitoraggio condotto dal Laboratorio di Virologia, eseguito nella settimana dal 24 al 29 gennaio 2022. "La variante Omicron nelle Marche registra una prevalenza quasi al 100% in tutte le province - spiega il virologo -, ormai la variante Delta non è quasi più presente".
Si intitola “Che Spettacolo la Musica” il nuovo progetto televisivo della Rai – in convenzione con il Ministero dell’Istruzione e il Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica che vedrà - protagonista la città di Castelraimondo. La scelta della location è ricaduta sull’Istituto Comprensivo Nazzareno Strampelli, che ha vinto il ballottaggio con un’altra scuola marchigiana, l’I.C. Mercatini di Fossobrone. Sono sessanta in tutto le strutture che ospiteranno la realizzazione del programma.
«Già dal 2011 la nostra scuola è inserita nel decreto di promozione della cultura musicale, ottenendo grandi risultati grazie a insegnanti preparati – spiega il dirigente scolastico Maurizio Cavallaro - Mi sento molto orgoglioso e felice che la Rai e il ministero ci abbiano scelto per le loro iniziative: da appassionato musicista la ritengo una preziosa opportunità per i nostri ragazzi che hanno di base una grande passione».
“Che Spettacolo la Musica” si fonda sulla necessità di rendere visibili le attività e le performance musicali che i ragazzi creano all’interno delle scuole pubbliche italiane, anche in considerazione dell’altissima qualità dei progetti musicali che le scuole realizzano ogni anno. In tutto saranno 20 le puntate che andranno in onda: la prima fase sarà un reportage nelle varie scuole, con gli studenti che presenteranno la loro attività musicale; nella seconda fase invece protagoniste le esibizioni che saranno basate su dei temi assegnati e verranno valutate da una giuria di esperti.
«Provo grande soddisfazione per questo risultato – ha aggiunto l’assessore all’Istruzione Elisabetta Torregiani - come assessore, ma anche come cittadina di Castelraimondo. Ringrazio il dirigente scolastico e la professoressa Laura Fermanelli, deus ex machina del progetto. La musica è una disciplina che aiuta nella crescita dei ragazzi sviluppando le abilità personali che ognuno di noi ha; non possiamo che essere molto felici quindi per la partecipazione della nostra scuola al progetto della Rai».
Con l'arrivo del mese di febbraio, vengono aggiornati gli orari d'apertura del centro vaccinazioni anti-Covid di Civitanova Marche. L'hub comunale di via Gobetti, seguirà i seguenti orari, dal lunedì al sabato: lunedì dalle ore 8:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00; martedì dalle ore 8:00 alle 13:00; mercoledì dalle ore 8:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00; giovedì dalle ore 8:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00; venerdì dalle ore 8:00 alle 13:00; sabato dalle ore 8:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00.
Il centro vaccini resterà chiuso nella giornata di domenica. Il calendario potrà subire variazioni in base alle necessità stabilite dall’Area Vasta 3. Per le vaccinazioni è consigliata la prenotazione. Si ricorda, inoltre, che gli appartenenti ad alcune categorie possono accedere al centro per le vaccinazioni dal lunedì al sabato senza prenotazioni: personale sanitario, forze dell’ordine, personale scolastico e tesserati Coni e chi deve ricevere ancora la prima dose.