Ottimo successo e grande apprezzamento del folto pubblico per il concerto eseguito al Teatro della Filarmonica, imperniato sulla musica e sulla vita di Lauro Rossi, organizzato dalla Società Civile dello Sferisterio, Eredi dei Cento Consorti, la quale si è avvalsa della preziosa collaborazione dell’Associazione Ut-Re-Mi, “Scuola di Musica Stefano Scodanibbio”.
Dopo i saluti istituzionali di Riccardo Sinigallia, Presidente dei Cento Consorti, e di Enrico Ruffini, Presidente della Filarmonica, il soprano Emanuela Torresi ed il basso-baritono Massimiliano Mandozzi, egregiamente accompagnati al pianoforte dal maestro Alexander Sorokin, si sono esibiti in diverse arie tratte sia dai melodrammi di Lauro Rossi, sia dalla sua produzione di musica lirica da camera.
Torresi ha dato prova della sua duttilità canora, passando da esempi di belcantismo di alcune arie alle sonorità drammatiche di altre. Anche Mandozzi è stato molto apprezzato per la voce profonda e la sua cura della mimica. Il pianista russo Sorokin si è dimostrato esperto della tastiera alternandosi nelle due funzioni, non facili da conciliare, di accompagnatore e di solista, dimostrando la sua notevole dinamicità soprattutto nel Pot-Pourri dal “Domino Nero” ed ancor di più nel suggestivo “Strambòttolo”, sorprendente pezzo pianistico di Rossi anticipatore della musica del Novecento.
Il tutto è stato ben descritto e collegato dagli interventi di Vincenzo Ruggiero, compositore, musicista e storiografo, che ha presentato con competenza e spigliatezza la vita e l’opera di Lauro Rossi, dalla produzione di opere liriche alla composizione di musica vocale da camera, dalla sua giovanile attività di impresario in Messico, Cuba e New Orleans alla direzione dei conservatori di Milano e Napoli, fino alla sua attività didattica.
Alla fine del concerto sinceri applausi per tutti. Adamo Angeletti, Presidente di Ut-Re-Mi, e Silvia Santarelli, fondatrice della Scuola Scodanibbio, hanno voluto ringraziare con fiori ed omaggi sia gli artisti, sia gli organizzatori Riccardo Sinigallia e Stefano Perugini.
Si tinge d'azzurro il mese di maggio per Michele Antonelli. L'atleta maceratese sarà infatti impegnato il prossimo 18 maggio a Podebrady quando dovrà difendere i colori italiani nel Campionato Europeo a squadre di marcia.
Nella cittadina della Repubblica Ceca va infatti in scena la prima importante competizione internazionale del 2025 per i marciatori azzurri. L'atleta del C.S. Aeronautica, dopo il secondo posto ai Campionati Italiani sulla 20 km, ha centrato la convocazione in nazionale e questa 18^ maglia azzurra conferma la bontà del lavoro svolto sotto la guida del Tecnico Alessandro Garozzo e del supervisore Prof. Patrizio Parcesepe.
Antonelli, dopo aver centrato lo scorso anno, sempre in una competizione a squadre, un prestigioso bronzo nel Campionato Mondiale ad Antalya, ancora sulla corta distanza, cercherà di essere un elemento cardine del tacco-punta italiano. La prova poi si svolgerà in quella Podebrady dove il maceratese si mise in luce, per la prima volta a livello internazionale, col bronzo individuale e l'argento a squadre nella 50 km nel 2017.
Sperando che ciò sia di buon auspicio, non ci resta che augurare il miglior in bocca al lupo all'aviere scelto Antonelli, atleta vanto dello sport cittadino.
Taglio del nastro nei locali riqualificati dell’ex scuola di Vissani: con 70 posti complessivi per la fascia 0-3 anni tra le strutture del territorio, il Comune raddoppia gli obiettivi europei. Il sindaco Leonardo Catena: «Un impegno che guarda lontano e che mette al centro le persone, la comunità e il futuro»
Un taglio del nastro che guarda lontano. Questa mattina a Montecassiano l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Leonardo Catena ha inaugurato un nuovo asilo nido nei locali al primo piano dell’ex scuola di Vissani. Si tratta del terzo asilo nido realizzato dall’amministrazione Catena dopo quelli di Sambucheto e del capoluogo. Il nuovo asilo nido ha comportato un intervento di circa 510mila euro e potrà ospitare fino a 18 posti. Complessivamente, ora le strutture comunali possono ospitare fino a 70 bambini in età 0-3 anni, circa il 65% del fabbisogno, rispetto alla copertura media italiana del 28% e l’obiettivo europeo del 33%. Il prossimo passo sarà quello di mettere al bando la locazione degli spazi per la gestione del nido.
«Con l’apertura del terzo asilo nido comunale – spiega il sindaco Catena – Montecassiano si dimostra un Comune all’avanguardia nelle politiche per la famiglia e la prima infanzia. Investire nei servizi educativi per i bambini da 0 a 3 anni significa non solo offrire alle famiglie un sostegno concreto nella quotidianità, ma anche favorire la piena partecipazione al mondo del lavoro per le coppie e promuovere la coesione sociale. Abbiamo scelto di puntare su questi servizi come strategia strutturale di welfare locale. Con 70 posti disponibili nei nostri nidi, doppiamo gli obiettivi fissati dall’Unione Europea in tema di copertura del fabbisogno, contribuendo a colmare un divario che nel nostro Paese è ancora troppo ampio. Si tratta di un impegno che guarda lontano e che mette al centro le persone, la comunità e il futuro. È così che si costruisce un’amministrazione vicina ai cittadini e capace di incidere positivamente sulla qualità della vita».
«Inoltre - conclude il primo cittadino - la scelta di realizzare il nido a Vissani, riqualificando l’edificio dell’ex scuola, ci consente di contribuire alla rivitalizzazione di una frazione che con la chiusura della chiesa per i danni del sisma e dell’unica attività ricettiva presente ha sofferto per la mancanza di spazi comuni. In questi giorni è in via di approvazione il progetto esecutivo dei lavori al Piano della terra della struttura, per un costo di circa 130mila euro, già stanziati, che andrà ad ospitare un centro civico di aggregazione per la comunità locale. Infine, un ringraziamento all’architetto Antonello Musio che ha realizzato il progetto e diretto i lavori e alle imprese coinvolte nella ristrutturazione».
Ha già varcato i confini italiani l'impresa di Tonino Pieroni, l'autista della Contram protagonista di "Da Camerino a Capo Nord", partito in bicicletta lo scorso 5 maggio verso il punto più a nord della Norvegia e d’Europa: un percorso di oltre 4000 chilometri da coprire in circa 25 giorni. L’iniziativa, promossa dall'Amministrazione comunale di Camerino del sindaco Roberto Lucarelli, dalla Proloco di Camerino presieduta da Delfina Benedetti, e con il patrocinio del Consiglio regionale – Assemblea legislativa delle Marche grazie al prezioso sostegno del vice presidente Gianluca Pasqui, ha lo scopo di promuovere Camerino e le Marche nei Paesi europei che attraverserà.
Accompagnato dal capo delegazione Marco Moscatelli, alla guida del camper di supporto, Pieroni ha varcato giovedì il confine tra Italia ed Austria, passando dal Friuli, e si appresta a sconfinare in Germania oggi. Un ritmo altissimo quello del ciclista, nonostante i capricci del tempo e lunghe pedalate sotto pioggia e freddo, attraversando le Alpi. Ora, tornato anche un po' di sole, Pieroni attraverserà praticamente in lunghezza tutta la Germania, per poi arrivare in Danimarca dove ci sarà una bellissima sorpresa. A supporto del team in questa fase c'è anche Lorenzo Stura, responsabile della logistica.
"Finora è andato tutto abbastanza bene - dice Tonino Pieroni durante una pausa della sua impresa in bicicletta - c'è stato qualche piccolo imprevisto, ma d’altra parte lo avevamo considerato, abbiamo avuto il clima non sempre dalla nostra parte. Sono arrivato al confine con l'Austria insieme al mio amico Enrico Porfiri. Fisicamente mi sento bene, sto gestendo lo sforzo, visto che ci sono tanti chilometri ancora da fare". Pieroni e il camper al seguito stanno riscuotendo tantissima curiosità da parte di chi li incrocia per strada: "Quando ci fermiamo per scattare foto o altro, la gente si avvicina, vuole sapere dove andiamo e da dove veniamo, vuole conoscere il nostro territorio e scoprire bellezze ed eventi che ospita", conclude il ciclista.
Macerata - Nella mattinata di giovedì 9 maggio, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico (U.P.G.S.P.) di Macerata sono intervenuti in via Trento a seguito della segnalazione da parte della commessa di un negozio di abbigliamento situato in corso Cavour.
La donna aveva infatti notato l’allontanamento sospetto di una cliente che, poco prima, aveva visionato alcuni capi esposti. Grazie alla tempestiva descrizione fornita, i poliziotti hanno rintracciato e sottoposto a controllo una cittadina tunisina di circa 40 anni, domiciliata in un comune della provincia e già nota alle forze dell’ordine per precedenti penali.
Nel corso della perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto tra gli effetti personali della donna diversi capi d’abbigliamento, ai quali erano stati rimossi i dispositivi antitaccheggio. La merce, del valore complessivo di circa 160 euro, è stata restituita al punto vendita.
La donna è stata denunciata in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Macerata per furto aggravato. A suo carico, inoltre, è stato emesso dal questore un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Macerata per un anno.
Domenica 11 maggio si celebra la quarta Giornata nazionale per la promozione del neurosviluppo, un appuntamento pensato per sensibilizzare la popolazione – in particolare gli adulti – su un tema ancora poco conosciuto ma di crescente rilevanza.
In occasione dell’iniziativa, l’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile dell’Ast di Macerata, diretta dalla dottoressa Alessandra Amadi, aprirà al pubblico degli ambulatori con funzione di infopoint, attivi nella giornata di lunedì 12 maggio, dalle 13 alle 15, per offrire informazioni sui disturbi del neurosviluppo, sui servizi sanitari di riferimento e sulle modalità di accesso.
Gli infopoint saranno allestiti presso la Neuropsichiatria Infantile dell’ospedale di Macerata e nelle sedi UMee (Unità Multidisciplinari Età Evolutiva) del Poliambulatorio di Tolentino, Civitanova Marche, Potenza Picena e del Distretto di Camerino.
Il neurosviluppo rappresenta il complesso processo di crescita che, a partire dal concepimento, conduce a uno sviluppo armonico – emotivo, motorio, cognitivo e sociale – attraverso l’interazione tra componenti genetiche, neurobiologiche e ambientali specifiche per ogni fase dell’età evolutiva.
Come ricorda un noto proverbio africano, “Ci vuole un intero villaggio per far crescere un bambino”. Un messaggio che sottolinea l’importanza di un contesto collettivo attento al benessere di ogni individuo.
«I disturbi del neurosviluppo – spiega la dottoressa Amadi – sono molto aumentati negli ultimi anni, ma restano ancora poco conosciuti. Possono manifestarsi fin dai primi anni di vita o nella fase iniziale della scolarizzazione, come nel caso dei disturbi del linguaggio, del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), della disprassia, dei disturbi dell’apprendimento, dello spettro autistico e delle disabilità intellettive. Ma possono emergere anche in adolescenza, associati a disturbi internalizzanti (ansia, depressione, ritiro sociale) o esternalizzanti (comportamenti rabbiosi, fughe, autolesionismo)».
La gestione di questi disturbi richiede un importante impegno sanitario, sociale ed economico. L’intervento deve essere continuativo, adattato alle diverse fasi evolutive, e attivato il prima possibile per ottenere risultati efficaci.
«Individuare precocemente questi disturbi – aggiunge Amadi – permette di attivare percorsi di abilitazione nelle cosiddette “finestre evolutive”, riducendo i rischi di cronicizzazione. È fondamentale che genitori, insegnanti, educatori, operatori sanitari e sociali conoscano le caratteristiche del neurosviluppo per incrementare i fattori protettivi e ridurre quelli di rischio».
La dottoressa sottolinea inoltre come, nel territorio dell’Ast di Macerata, il numero delle richieste di valutazione sia in costante crescita: «Sempre più bambini e adolescenti si rivolgono ai nostri Servizi Umee per una presa in carico. Le valutazioni vengono effettuate da équipe multidisciplinari composte da neuropsichiatra infantile, psicologo-psicoterapeuta, assistente sociale e altre figure professionali. L’approccio è globale, secondo il modello bio-psico-sociale».
Le Umee svolgono attività di informazione, prevenzione, diagnosi e progettazione abilitativa, spesso già a partire dalla scuola dell’infanzia. L’iniziativa è stata accolta con favore anche dalla Direzione generale dell’Ast: «Ringrazio la dottoressa Amadi – ha dichiarato il direttore generale Alessandro Marini – per aver promosso questa giornata di informazione anche nelle UMee del territorio. Sensibilizzare la cittadinanza sul neurosviluppo significa promuovere il benessere dei nostri figli, assicurando loro interventi tempestivi e adeguati».
Sulla stessa linea anche l’assessore regionale alla Sanità e vicepresidente della Giunta, Filippo Saltamartini: «Come Regione continuiamo a investire nella cultura della prevenzione. I giovani rappresentano il nostro patrimonio più prezioso. Iniziative come questa ci permettono di guardare alla prevenzione in maniera concreta, soprattutto per quanto riguarda i disturbi del neurosviluppo. La diagnosi precoce è fondamentale: per questo stiamo potenziando le UMEE delle Marche con nuove assunzioni, al fine di garantire risposte adeguate alle famiglie».
Una nuova forza politica si affaccia nel panorama nazionale con l’ambizione di ricucire lo spazio centrale del dibattito pubblico. Si chiama “Libertà è Democrazia”, ed è un partito di centro ispirato alla Dottrina Sociale della Chiesa, fondato da Giancarlo Affatato con il dichiarato intento di coniugare valori cristiani, giustizia sociale e partecipazione civica. L’esordio ufficiale nelle Marche è avvenuto con un incontro a Penna San Giovanni, presso il Borgo Pilotti Beauty Clinic Hotel & SPA, dove il fondatore Giancarlo Affatato ha presentato i valori e gli obiettivi del movimento. «Dopo il nostro battesimo ufficiale con gli Stati Generali a Roma – spiega Affatato – stiamo lavorando per strutturarci in tutte le regioni italiane, coinvolgendo chi proviene dal sociale, dal civismo, dall’impegno quotidiano nelle comunità. Il nostro obiettivo non è raccogliere ciò che già esiste, ma parlare a quella fascia di cittadini – stimata tra il 15 e il 20% – che oggi non vota perché non si riconosce in nessuna proposta politica».
I pilastri del movimento sono chiari: sociale, istruzione, sicurezza, difesa e lavoro. «Sono i temi su cui si fonda la nostra azione – aggiunge il fondatore –. Partiamo sempre dalla Dottrina Sociale della Chiesa, che riteniamo oggi più attuale che mai per affrontare con equilibrio e concretezza le sfide del presente».
Un altro punto chiave è l’attenzione ai giovani. «Per un giovane professionista oggi è difficile inserirsi nel mondo del lavoro – osserva Affatato –. Vogliamo dare risposte rapide e strumenti concreti. Lo stesso vale per le donne: teniamo molto alla loro presenza e al loro ruolo attivo nella vita politica del partito».
Su questo si inserisce l’intervento di Cheti Cafissi, coordinatrice nazionale del movimento per le donne: «In Italia la rappresentanza femminile si ferma al 33%. C’è bisogno di una forza che, attraverso la femminilità, che è diversa dal sentire femminista, sappia costruire ponti: di dialogo, tolleranza e amore. La donna è il fulcro, è creatrice di vita e luogo della famiglia. Vogliamo portare una visione diversa e più completa, di una donna partner dell’uomo proprio in politica. Il mio compito è questo».
Importante anche il tema del dialogo intergenerazionale. «Dobbiamo tornare a una politica che ascolta l’esperienza. I nonni della politica e dell’imprenditoria hanno il dovere di tramandare ai giovani la visione e i valori su cui si costruisce una società stabile. Serve una politica giovane, ma radicata».
Per guidare il radicamento del movimento nelle Marche è stato scelto Corrado Pilotti, imprenditore attivo nel sociale, che assume il ruolo di coordinatore regionale: «A lui – conclude Affatato – abbiamo affidato un compito importante. Lo abbiamo scelto con meticolosità perché rappresenta quella politica pulita he vogliamo portare nei territori».
All’incontro ha partecipato anche Giampiero Feliciotti, presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, che ha portato il proprio saluto istituzionale e manifestato interesse verso i temi affrontati nel corso dell’iniziativa.
“Libertà è Democrazia” sta crescendo rapidamente in tutta Italia, strutturandosi più velocemente del previsto. «Dobbiamo essere pronti per le elezioni nazionali – afferma Affatato – ma credo che potremmo già anticipare la nostra presenza alle regionali». Il futuro del partito, nelle sue parole, è «roseo, vincente e sicuro», con l’ambizione di diventare un punto di riferimento per quell’ampia fascia di cittadini oggi lontani dalla politica, offrendo loro una proposta centrata su valori solidi e partecipazione attiva.
Nuova ordinanza del comando della polizia locale per regolamentare la circolazione stradale in vista degli imminenti lavori di manutenzione programmati in via Mattei, nel tratto compreso tra la rotatoria con via Pesaro e quella con via San Francesco. L’intervento prevede il completamento dell’asfaltatura e il rifacimento della segnaletica orizzontale, con l’obiettivo di migliorare le condizioni della sede stradale e garantire maggiore sicurezza alla circolazione.
Per consentire l’esecuzione dei lavori in sicurezza, l’ordinanza dispone da lunedì 12 maggio a venerdì 16 maggio, nella fascia oraria dalle 7:00 alle 19:00, il restringimento della carreggiata con strettoia asimmetrica e/o la chiusura alternata della corsia di destra o di sinistra, secondo l’avanzamento del cantiere. Saranno inoltre in vigore il limite massimo di velocità di 30 km/h e il divieto di sorpasso per tutti i veicoli.
Il comando della polizia locale invita gli automobilisti a prestare la massima attenzione alla segnaletica temporanea e a valutare percorsi alternativi, soprattutto nelle ore di punta, per evitare disagi alla circolazione.
“Ho appreso con grande gioia per la comunità di Castelraimondo la notizia del decreto di concessione di 11,17 milioni di euro per la riportare al pieno splendore il Castello di Lanciano, uno dei gioielli del territorio dell’Appennino centrale marchigiano”. A dirlo il commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, commentando il decreto firmato oggi dall’Usr Marche al termine di un grande lavoro di sinergia con i tecnici incaricati della progettazione dell’opera. L’intervento ricade nell’ambito della ricostruzione privata: il Castello è infatti di proprietà della Fondazione di Religione Maria Sofia Giustiniani Bandini Ma.So.Gi.Ba, dell’Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche. I lavori riguarderanno l’intero complesso, costituito da sette unità strutturali, e includeranno anche il muro di cinta che delimita la corte esterna.
Il sisma del 2016 aveva provocato gravi danni all’intero edificio, comprese le decorazioni pittoriche storiche. Il progetto prevede un articolato lavoro di ripristino strutturale e il completo recupero delle finiture e delle decorazioni, con un livello di miglioramento sismico molto elevato.
“Voglio ricordare che il Castello ospita anche il museo Giustiniani Bandini, chiuso dal sisma insieme al resto del complesso, il quale grazie a questo intervento sarà non solo ripristinato ma anche rinnovato, con l’eliminazione delle barriere architettoniche per renderlo più accessibile e inclusivo– aggiunge Castelli –. La ricostruzione, per come l’abbiamo da sempre intesa con il Presidente Francesco Acquaroli e con i sindaci, e ringrazio in particolare per l’occasione il sindaco di Castelraimondo Patrizio Leonelli, si conferma ancora una volta uno strumento fondamentale per tutelare l’identità di un territorio, apportando al tempo stesso quelle innovazioni di cui una comunità ha bisogno per guardare al futuro. Va inoltre elogiato il grande lavoro svolto dalla Fondazione e dal presidente Luigi Tapanelli e dall’arcivescovo Francesco Massara. Questa è davvero un’opera frutto di una filiera che cammina insieme nella stessa direzione”.
L’Arcivescovo di Camerino-San Severino Marche Francesco Massara dichiara: “Accanto alla ricostruzione materiale degli edifici di culto, è essenziale proseguire nel percorso di riparazione. Il commissario straordinario del Governo per la riparazione, la ricostruzione, l’assistenza alla popolazione e la ripresa economica dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016sociale e culturale, che passa anche attraverso la tutela dei beni storici e architettonici. La Chiesa continua assessore un punto di riferimento, non solo spirituale, ma anche identitario, per comunità che trovano nelle proprie radici la forza per guardare al futuro. Un sentito ringraziamento va al Commissario Guido Castelli e all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione per l’impegno costante e la preziosa sinergia”.
Il Giro d’Italia torna a colorare le strade marchigiane e il Comune di Sefro si prepara a vivere da protagonista la tappa numero 8, in programma per sabato 17 maggio 2025. La corsa ciclistica più amata del Paese passerà nel territorio regalando una giornata indimenticabile per appassionati, cittadini e turisti. Un momento speciale sarà rappresentato dal Gran Premio della Montagna previsto sull’altopiano di Montelago, uno dei luoghi simbolo del Comune, che si trasformerà in uno scenario spettacolare per il passaggio dei corridori e dei mezzi della carovana.
Questa mattina (10 maggio) si è svolto il briefing tecnico comunale per coordinare gli ultimi aspetti organizzativi. Presenti il sindaco Pietro Tapanelli, gli amministratori Simona Midei e Corrado Carminelli, Valentina Polidori per la Protezione Civile, e i dipendenti comunali Riccardo Pucciarelli, Antonio Cecera e Verdiana Fabbrizio. Una riunione operativa e costruttiva, che ha confermato che Sefro è pronta sotto ogni punto di vista.
Le strade comunali sono state sistemate, la viabilità è stata organizzata nei minimi dettagli, e l’intero territorio è stato tirato a lucido, con particolare cura per l’altopiano di Montelago, dove sarà collocato uno dei momenti più tecnici e spettacolari della tappa: il Gran Premio della Montagna. Per l’occasione sono state individuate apposite aree parcheggio per il pubblico e predisposte tutte le misure per la gestione del traffico, con la collaborazione della Protezione Civile e delle forze dell’ordine.
Si ricorda che, per ragioni di sicurezza, la viabilità verrà sospesa circa 2 ore e 30 minuti prima del passaggio della corsa. Il Comune provvederà a fornire informazioni precise e aggiornate tramite i propri canali ufficiali nei prossimi giorni.
«Accogliere il Giro è per Sefro un motivo di grande orgoglio – ha dichiarato il sindaco Pietro Tapanelli – Abbiamo lavorato in squadra, con grande spirito di collaborazione tra amministratori, personale comunale, volontari e istituzioni. Vogliamo offrire ai cittadini e ai visitatori un’accoglienza calorosa, sicura ed efficiente».
L’Amministrazione comunale desidera ringraziare sentitamente la Regione Marche, la Prefettura di Macerata, la Questura di Macerata, tutte le forze dell’ordine coinvolte e quanti stanno collaborando attivamente per garantire il regolare svolgimento della manifestazione.
Il conto alla rovescia è partito: sabato 17 maggio il Giro d’Italia passerà per Sefro, e sarà una festa per tutti. La cittadinanza è invitata a partecipare con entusiasmo, contribuendo a rendere questa giornata un vero successo.
Un ciclo di eventi aperti al pubblico per riflettere sul valore della libertà, sulla memoria storica e sulla radice democratica della Costituzione italiana: è quanto propone il Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali dell’Università di Macerata in occasione dell’80° anniversario della Liberazione dell’Italia dal Nazifascismo. Il titolo scelto, “La libertà è come l’aria”, richiama le parole pronunciate da Pietro Calamandrei, giurista e Padre costituente, in un celebre discorso agli studenti nel 1955. Le iniziative, sostenute dall’Istituto Storico della Resistenza e dall’Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra, con l’appoggio dell’assessorato alla cultura, istruzione e alta formazione guidato da Katiuscia Cassetta, si svolgeranno tutte nella suggestiva cornice della Loggia del Grano, in via Don Minzoni 22A.
Il programma prenderà il via lunedì 12 maggio alle 17:30 con “Il canto delle italiane e degli italiani”, un percorso tra letture e canti della storia nazionale, dal Risorgimento alla Resistenza, realizzato in collaborazione con il Coro Sibilla. Un momento per avvicinarsi alle vicende fondative della Repubblica attraverso la voce e la musica.
Mercoledì 14 maggio sono previsti due appuntamenti distinti ma complementari. La mattina, alle 11, si terrà “La Liberazione ‘radice’ della Costituzione italiana”, un dialogo tra studenti e studentesse del Dipartimento e Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte costituzionale, già Ministro della Repubblica, giurista e docente universitario. Nel pomeriggio dello stesso giorno, alle 15, spazio a “La Resistenza a colori”, una proiezione di materiali d’archivio provenienti da Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, Archivio nazionale cinematografico della Resistenza di Torino, Home Movies di Bologna e Istituto Luce, resi più accessibili grazie alla colorazione con tecnologie di Intelligenza Artificiale generativa, con il contributo dei docenti di Unimc.
«Ricordare l’80° anniversario della Liberazione significa rinnovare il nostro impegno verso una società più giusta, inclusiva e democratica. L’università ha il dovere di coltivare la memoria e stimolare il pensiero critico, perché la libertà non è mai conquistata una volta per tutte: va difesa, compresa e trasmessa» sottolinea il rettore John Mc Court.
«Questi appuntamenti sono un modo di vivere la democrazia, il senso di cittadinanza e la difesa dei valori della nostra Carta costituzionale, che affonda le sue radici proprio nella Resistenza e nella Liberazione – sottolinea il direttore del Dipartimento, Angelo Ventrone –. Sono iniziative dedicate a studenti e studentesse ma anche a tutti coloro che amano la libertà e – riprendendo Calamandrei – la Politica, nel senso più alto del termine, come cura della comunità entro lo spazio di relazioni e condizioni rappresentato dall’intera umanità».
Controlli intensificati da parte dei carabinieri nelle aree urbane della provincia di Macerata hanno portato alla denuncia di due automobilisti per guida in stato di ebbrezza alcolica.
Nel centro cittadino di Camerino, i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia locale hanno fermato un 35enne residente a Fabriano alla guida della propria autovettura. Sottoposto al test con etilometro in dotazione alla pattuglia, è risultato positivo con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l ma inferiore a 1,5 g/l. Per l’uomo è scattata la denuncia ai sensi dell’articolo 186 del Codice della Strada, che prevede un’ammenda da 800 a 3.200 euro, l’arresto fino a sei mesi e la sospensione della patente da sei mesi a un anno.
Analogo episodio a Macerata, dove i carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia hanno deferito all’autorità giudiziaria un 42enne di Corridonia. Fermato nel centro abitato del capoluogo, l’uomo è risultato positivo all’alcoltest con un tasso pari a 1,15 g/l. Anche in questo caso è scattata la denuncia, con ritiro immediato della patente e affidamento del veicolo a persona idonea.
Una truffa ben orchestrata si è trasformata in una storia a lieto fine grazie all'efficace intervento dei carabinieri. Lo scorso 18 marzo, un anziano di 89 anni residente a Belforte del Chienti era stato contattato telefonicamente da un finto maresciallo dei carabinieri, che lo aveva informato – con toni allarmanti – del presunto coinvolgimento del figlio in un grave incidente stradale.
Il truffatore, con la scusa di dover coprire le spese mediche per una bambina ferita nell'incidente, aveva convinto l’uomo a consegnare una somma in denaro. Poco dopo, alla porta della sua abitazione si era presentato un sedicente avvocato, al quale l’anziano e la moglie 84enne avevano consegnato 600 euro in contanti e diversi oggetti preziosi, tra cui la fede nuziale della donna, per un valore complessivo di circa 2.000 euro.
Immediatamente informati dell'accaduto, i carabinieri di Belforte del Chienti, con il supporto dei colleghi di Caldarola, hanno avviato le indagini. Fondamentali si sono rivelate le testimonianze raccolte e l’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza, che hanno permesso di identificare l’auto dei truffatori: una Nissan Juke intestata a una società di autonoleggio con sede a Roma.
Le ricerche, diramate a livello nazionale, hanno portato al fermo del veicolo da parte dei carabinieri della Compagnia di Todi, nei pressi dell’uscita di Narni lungo la E45. A bordo si trovavano un uomo di 34 anni e una donna di 33 anni, entrambi residenti a Napoli, trovati in possesso del denaro e dei preziosi rubati. I due sono stati arrestati con l'accusa di estorsione aggravata in concorso e tradotti in carcere.
Dopo le necessarie procedure di dissequestro, la mattina dell’8 maggio i carabinieri hanno restituito i beni alla coppia di anziani truffati. Una visita commovente, durante la quale i militari hanno riconsegnato gli oggetti non solo di valore economico, ma soprattutto affettivo.
L’Arma coglie l’occasione per ribadire un importante messaggio di prevenzione: nessun rappresentante delle forze dell’ordine, bancario o avvocato è autorizzato a richiedere denaro o a recarsi presso le abitazioni private per tali scopi. Proseguirà nelle prossime settimane, sotto la guida del Comando Provinciale di Macerata, la campagna di sensibilizzazione per contrastare il fenomeno delle truffe agli anziani.
Dall’amore per il tennis a una carriera di successo, attraversando la doppia cittadinanza e scegliendo di difendere il tricolore italiano. Parliamo di Luciano Taddeo Darderi, nato il 14 febbraio 2002 a Villa Gesell, in Argentina, figlio di Gino Darderi, ex tennista professionista e oggi suo coach. Argentino di nascita ma con passaporto italiano grazie al nonno originario di Fano ed emigrato a metà ‘900 in Sud America. Il ragazzo oggi è numero 46 al mondo nella classifica ATP, con il best ranking del 32esimo posto, ed è uno dei maggiori talenti della "Next Gen azzurra", insieme a giocatori come Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Intenzionato a scalare la classifica e raggiungere i più grandi successi nei tornei più prestigiosi del mondo, il suo sguardo va soprattutto agli Internazionali d’Italia e al Roland Garros, il suo Slam preferito, dove nel 2024 ha raggiunto il secondo turno venendo poi sconfitto da Tallon Griekspoor in tre set (7-6, 6-3, 6-3). L'italo argentino non figurava e non figura tutt’ora tra i migliori nei pronostici sul Roland Garros ma si è affacciato subito alle competizioni più prestigiose al mondo. Stilisticamente Darderi è un giocatore completo, ha un dritto potente ed è molto forte sulla terra battuta. Ha una grande personalità ma deve lavorare tanto sul ‘sangue freddo’, tenendo a freno la sua impazienza.
Gli inizi
Darderi è fin da piccolo una promessa del tennis. Già a due anni prende una racchetta in mano e a cinque inizia le lezioni. Trasferitosi in Italia a 10 anni, a 18 conquista la posizione numero 8 nel ranking junior, vincendo tre titoli in singolare e tre in doppio, tra i quali il torneo di Grado 1 a Cuenca, Lambaré e Porto Alegre. Si fa le ossa anche come sparring partner a Novak Djokovic, Stefanos Tsitsipas e Matteo Berrettini, alle Nitto ATP Finals di Londra.
L’ingresso nel professionismo
Nel 2019 però entra a far parte dei professionisti del circuito ITF e nel 2021 raggiunge un primo grande traguardo giocando cinque finali tra ITF e Challenger e vincendone due a Monastir, in Tunisia, sia in doppio che singolare. I suoi successi continuano con tre doppi consecutivi agli M15 del Cairo, M25 di Setubal e con la vittoria nel primo torneo Challenger, a Buenos Aires. Poi, sempre nel 2021 si mette in mostra disputando altre due finali Challenger a Montevideo e a Brasilia, in doppio ma perdendole entrambe. Ma è qui che fa il suo ingresso nella top 300 del ranking. La prima finale singolare nel circuito Challenger arriva con il torneo di San Paolo, in Brasile, dove però viene sconfitto in due set dall'argentino Juan Pablo Ficovich. Si passa così al 2022 quando inizia a dedicarsi solo ai tornei Challenger, arrivando a giocarsi le qualificazioni per l’ingresso negli US Open. A metà anno però vince tre tornei in Italia, a Vicenza in doppio con Francisco Comesaña, dove sconfigge Matteo Gigante e Francesco Passaro, e poi in coppia con Fernando Romboli vincendo la finale del Challenger 125 di Parma (contro Denys Molčanov e Igor Zelenay in finale) e quella di Milano (contro Diego Hidalgo e Cristian Rodríguez).
Il 2023 è l’anno della svolta, grazie alle vittorie dei suoi primi due titoli Challenger in singolare, a Todi e a Lima, cosa che gli permette di restare appena sopra il centesimo posto in classifica ATP.
La consacrazione
Ma è dal 2024 che Darderi diventa davvero un nome di livello internazionale. Si qualifica al primo torneo ATP della sua carriera al Cordoba Open, e arriva fino in finale dove batte Facundo Bagnis (6-1, 6-4), e vince il suo primo titolo ATP. Un risultato che porta nella top 100, al 76º posto. Dopo questa grande gioia si presenta al Chile Open, fino ai quarti, e poi al Master 1000 di Miami. Non poteva mancare il tentativo agli Internazionali di Roma, avventura conclusa al terzo turno per poi presentarsi al Challenger a Perugia e vincere il titolo senza perdere un set. Il 2025 è l’anno della corsa ai grandi del pianeta. Vince il suo secondo titolo ATP al Marrakech Open, battendo in finale Tallon Griekspoor, cosa che gli permette di scalare la classifica ATP ulteriormente.
Macerata – Doveva essere un momento di festa e socialità, ma per Sergio Tombesi, cittadino non vedente al 100% e residente nel centro di Macerata, la prima giornata degli Aperitivi Europei si è trasformata in un episodio di disagio e frustrazione.
Giovedì 8 maggio, Tombesi si stava recando come ogni giorno al bar per un caffè quando, percorrendo il vicolo della Rota – l’unico tragitto che può compiere in autonomia con il bastone – si è trovato improvvisamente bloccato da una cancellata chiusa posta all’uscita verso corso della Repubblica.
“Secondo quando mi è stato riferito dalle autorità preposte per tre giorni sarei costretto a chiamare il numero delle emergenze del 112 per poter uscire di casa e andarmi a prendere un caffè”, denuncia Tombesi. “Quello che mi ha lasciato di stucco è che nessuno mi abbia avvertito, pur conoscendo bene la mia situazione”.
Secondo quanto riferito dal cittadino, nessun cartello informativo era stato affisso nei giorni precedenti, se non una generica scritta "chiuso" il giorno stesso, successiva all'episodio in questione. In loco era presente un operaio comunale, che però non ha saputo fornire spiegazioni.
La conferma della chiusura è arrivata solo dopo la chiamata alla polizia locale, che ha spiegato come l’interdizione del vicolo fosse prevista da un'ordinanza. La misura, secondo quanto riferito a Tombesi, sarebbe stata adottata per evitare che il passaggio venisse utilizzato come urinatoio durante l’evento.
"Mi è stato detto che, in caso di necessità, avrei dovuto chiamare la polizia locale per farmi accompagnare - aggiunge Tombesi - Fortunatamente, ieri con me c’era un’amica. Altrimenti sarei potuto finire malamente contro la grata".
L’episodio solleva interrogativi non solo sulla mancanza di comunicazione preventiva, ma anche sull’accessibilità e l’inclusione nei momenti pubblici della città. "Non voglio ostacolare le iniziative – precisa Tombesi – ma serve attenzione. Bastava un cartello, un avviso, una comunicazione. Chi vive una condizione di disabilità non può essere lasciato solo".
Un appello, il suo, rivolto alle istituzioni e agli organizzatori: perché la città sia davvero per tutti, anche durante le feste. Va sottolineato, in ogni caso, come nella giornata odierna il vicolo - nelle ore diurne - sia rimasto aperto, dopo i disagi segnalati nella giornata di ieri.
(L'ingresso al vicolo da via Santa Maria della porta)
È stato presentato ufficialmente oggi, presso la sala consiliare, il progetto turistico "Le Vie dei da Varano", che coinvolge Camerino (in qualità di capofila) e altri 21 Comuni dell’antico territorio dei da Varano, tutti rientranti nel cratere sisma 2016. Prende così vita nel cuore delle Marche una nuova grande destinazione turistica da vivere, fatta di cammini, sentieri, itinerari in bicicletta alla scoperta di rocche, torri, castelli e borghi storici, luoghi d’interesse naturalistici, religiosi e artistici imperdibili.
"Le Vie dei da Varano" è un progetto ambizioso, che punta sul turismo lento e sostenibile, in un’ottica di valorizzazione e promozione di un territorio che, ferito fortemente dal sisma del 2016, può sempre contare sulle tradizioni e su un potenziale turistico enorme per essere una meta attrattiva e competitiva.
Un’occasione imperdibile per scoprire le meraviglie delle Marche e lasciarsi conquistare dalla sua storia, dall’arte e della natura. È un viaggio che permette di scoprire le tradizioni, di assaporare i sapori autentici e di sentire il passato che vive ancora nelle pietre, nelle piazze e nei paesaggi. Un invito a conoscere e riscoprire un territorio che, attraverso le sue storie e i suoi luoghi, continua a parlare alle tante generazioni di visitatori.
Il successo di questa iniziativa si basa sulla collaborazione dei 22 comuni coinvolti, con il supporto della Regione Marche, che ha riconosciuto il valore di questa rete di promozione territoriale sostenendo il progetto con un contribuito economico triennale dal 2024 al 2026 di 45 mila euro, la parte restante di circa 50 mila euro è a carico dei Comuni per un importo complessivo del progetto di circa 95 mila euro. L’obiettivo è creare un circuito integrato di percorsi, eventi e servizi che rendano viva e attrattiva questa terra unica.
"Grazie ai 22 sindaci uniti per un progetto che nasce dalle nostre radici – dichiara il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli – Grazie a Stefano Mosciatti per l’ideazione di questo progetto nell’ambito del concorso di idee lanciato dal presidente del Consiglio Comunale, Cesare Pierdominici. Un particolare ringraziamento alla Regione Marche per il contributo economico e al vice presidente del Consiglio regionale, Gianluca Pasqui, per il sostegno. Dopo la presentazione alla BIT di Milano, oggi abbiamo voluto presentare il progetto, curato dall’assessore al Turismo Silvia Piscini, qui a casa nostra. Dal Comune più grande al più piccolo sono tutti pienamente coinvolti, ognuno di noi nel suo territorio si sta impegnando molto sugli aspetti del turismo ed è fondamentale fare rete tutti insieme”.
Nel corso della presentazione, alla presenza di quasi tutti i rappresentanti dei Comuni coinvolti nel progetto e anche dei figuranti della Corsa alla Spada e Palio, è stato proiettato il video realizzato e presentato anche in precedenza, in occasione della BIT di Milano nel padiglione della Regione Marche.
Di seguito l’elenco dei Comuni partecipanti al progetto "Le Vie dei da Varano": Camerino (capofila), Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Esanatoglia, Fiastra, Fiuminata, Gagliole, Montecavallo, Muccia, Pieve Torina, Pioraco, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Ussita, Valfornace, Visso.
Castelraimondo è pronta a trasformarsi in un grande palcoscenico di sport, festa e promozione del territorio in occasione dell'arrivo dell'ottava tappa del Giro d'Italia, in programma per sabato 17 maggio. Con la corsa rosa già partita e in pieno svolgimento, nella cittadina maceratese cresce l’attesa per accogliere atleti, appassionati, staff e media da tutta Italia, in una giornata che si preannuncia memorabile.
Il sindaco Patrizio Leonelli ha definito l’evento "un’opportunità storica" per Castelraimondo, che diventa così vetrina nazionale grazie a una manifestazione che coniuga sport, passione popolare e valorizzazione del territorio.
"Stiamo lavorando da mesi per accogliere al meglio chi arriverà - ha dichiarato -. Il Giro è una festa e un'occasione per raccontare la nostra comunità. Grazie a chi sta rendendo possibile tutto questo, dalle istituzioni ai cittadini". Al suo fianco, il consigliere regionale Renzo Marinelli ha sottolineato il valore strategico di questa tappa per le aree interne marchigiane: "Abbiamo creduto fin da subito nel potenziale di questa giornata, che darà visibilità al nostro territorio montano e contribuirà a portare sviluppo".
In preparazione all’evento, l’intero centro urbano sarà soggetto a importanti modifiche alla viabilità e alla sosta, per garantire sicurezza e fluidità logistica. A partire da venerdì 16 maggio e per tutta la giornata di sabato 17, numerose strade e piazze saranno interessate da divieti di sosta e transito.
Le aree maggiormente coinvolte includono Largo della Libertà, Via IV Novembre, Corso Italia, Via Roma, Viale Europa e numerosi altri snodi centrali, dove le restrizioni si estenderanno in alcune zone dalle 14:00 del 16 maggio fino a tarda sera del giorno successivo. Ulteriori misure interesseranno anche i principali accessi alla città, con attenzione specifica alle vie di arrivo e partenza della carovana.
Per il pubblico, l’amministrazione ha individuato diverse aree parcheggio, alcune accessibili senza limiti d’orario, come il Campo Sportivo Comunale di Castelraimondo e la zona industriale di Camerino. Altre saranno fruibili fino alle 13:30 di sabato, tra cui il Lanciano Forum e località limitrofe come Pioraco e Gagliole. Le coordinate sono state comunicate per agevolare l’afflusso in sicurezza dei visitatori.
Ad arricchire la giornata del 17 maggio sarà l’iniziativa "Castelraimondo in Rosa", con menù a tema nelle attività locali e, a partire dalle 19:00, la "Notte Rosa" in piazza Dante. L’evento, a ingresso libero, vedrà la partecipazione di Much More, il dj set by Nicola Pigini e lo spettacolo itinerante Notti Indie On Tour. Non mancheranno attrazioni e sorprese per coinvolgere cittadini e turisti in un clima di festa collettiva.
La macchina organizzativa è in pieno movimento e l’amministrazione comunale invita tutti i residenti a partecipare con entusiasmo a questo momento di grande visibilità per la città. Castelraimondo si prepara a vivere una giornata di festa, sport e orgoglio cittadino, pronta a salutare in rosa l’arrivo del Giro d’Italia 2025.
Successo e entusiasmo per l'ottava edizione del Certamen Philelfianum, concorso di traduzione e commento di testi umanistici latini ispirato alla figura di Francesco Filelfo, diretto da Silvia Fiaschi, frutto della collaborazione fra l’Università di Macerata, il Liceo Classico Filelfo, l’Associazione Filelfiani e il Comune di Tolentino, con il patrocinio della Scuola Leopardi.
La cerimonia di premiazione si è svolta mercoledì del 7 maggio, al Politeama di Tolentino, all’insegna del tema “Umanesimo, civiltà”, che ha guidato studenti e studentesse provenienti da diversi istituti superiori italiani in un percorso di riflessione e confronto su tre grandi autori della tradizione umanistica europea: Francesco Patrizi, Giorgio Sisgoreo e Konrad Celtis.
Sul podio Daniele Palumbo del Liceo Classico "G. Galilei", Nardò, Claudio Calabrò e Ludovico Russo del Liceo Classico “F Maurolico”, Messina; a seguire Giulia Galleani del Liceo Scientifico “G. Galilei”, Caravaggio, Aurora Di Gioia, Francesco Paciaroni, Matilde Lopez , Matteo Biondi, Lucia Castignani e Maria Mizioli del Liceo Classico “F. Filelfo” di Tolentino, Alessandra Maria Salieri del Liceo Scientifico “G. Galilei”, Caravaggio.
La serata, condotta da Edoardo Costantini e Serena Mercatili, si è aperta con un dialogo tra la direttrice Silvia Fiaschi, Università di Macerata, e Mauro Tulli, Università di Pisa. L’intervento ha messo in luce l'attualità del pensiero umanistico e il valore educativo della tradizione classica come strumento di lettura del presente.
Fra i punti chiave: il valore dell’umiltà rispetto all’arroganza, spesso associata all’autocelebrazione del potere; la povertà, come condizione da cui si può uscire e che si può scongiurare grazie al contributo ineludibile della scuola; il dolore, quale unica conseguenza costante della guerra, in ogni tempo.
Lo spettacolo “Sandro”, della Compagnia dell’Argine, dedicato alla figura del presidente Pertini, interpretato da uno strepitoso Andrea Santonastaso, ha suggellato magistralmente l’evento: un racconto intenso, che ha saputo intrecciare memoria, emozione e impegno civile.
"Il Certamen Philelfianum - commenta Silvia Fiaschi - è la nostra esperienza corale di comunità, dove si incontrano generazioni, scuole, università e territori, senza distinzioni ‘organigrammiche’ di ruoli, ma dove ognuno fa la sua parte, rinnovando ogni anno la magia della composizione e della ricomposizione". Insieme a Laila Boldorini, Claudia Canestrini e Paolo Paoloni, una squadra compatta di giovani ha guidato l’organizzazione.
"La qualità dei lavori premiati e l’entusiasmo dei vincitori e delle vincitrici - commenta fra loro Sofia Russo - dimostrano come la riflessione umanistica sui classici possa ancora oggi dialogare con le nuove generazioni, accendendo domande, idee e passioni. Un segno concreto che riporta al centro il valore dell’Umanesimo come visione del mondo capace di formare menti critiche, cittadini e cittadine consapevoli, fornendo nuove chiavi di lettura per orientarsi nella complessità del presente". Ad accompagnare la serata, le performance musicali del gruppo rock Why not e del pianista Massimiliano Bartolomei.
L'Università di Macerata si afferma tra le realtà italiane più attente all’orientamento post-laurea, anche per chi proviene da percorsi di studio umanistici. A sancirlo è una recente mappatura condotta dalla ricercatrice Francesca Zanon dell’Università di Verona su 67 atenei italiani, da cui emerge una carenza generalizzata di servizi di placement dedicati agli studenti di area umanistica.
In questo contesto, UniMC si distingue come esempio virtuoso grazie all'attivazione di iniziative come il Laboratorio "Entrepreneurial Minds", un percorso formativo gratuito per stimolare l’imprenditorialità o il corso "La formazione umanistica in ambito aziendale", citati nello studio (Professionalità Studi, n. 2/2024, p. 133) come buone pratiche che colmano una lacuna ancora diffusa nel sistema universitario nazionale.
La notizia è emersa durante il Career Day, che si è svolto oggi: un momento visibile dell’impegno dell’Ateneo sul fronte dell’orientamento al lavoro con la partecipazione di almeno 500 tra laureati e laureandi, accolti da quasi 70 stand di aziende, associazioni professionali, enti e organizzazioni, molte di respiro nazionale e internazionale.
A riportare il dato è stato Fabrizio D’Aniello, docente di pedagogia generale e sociale e referente per il placement del Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo, intervenuto questa mattina insieme ai colleghi Michela Soverchia, Andrea Cegolon, Cristiana Turini e Roberto Acquaroli referenti per gli altri dipartimenti.
Un riconoscimento che valorizza un approccio strutturato e innovativo, capace di coniugare la tradizione umanistica con le esigenze del mondo produttivo. "Far entrare le aziende in Università - ha dichiarato il rettore John McCourt - significa costruire un dialogo autentico e concreto tra il mondo accademico e quello del lavoro, conoscere da vicino le esigenze del nostro tessuto produttivo e valorizzare le competenze dei nostri laureati".
"La valenza formativa di questa giornata è indiscutibile - ha sottolineato Laura Marchegiani, delegata al placement -: alcune carriere iniziate con un colloquio informale qui si sono trasformate in occupazioni stabili. Il Career Day è un’esperienza importante anche sul piano delle competenze trasversali”.
L’iniziativa, organizzata in collaborazione con Adecco e con il patrocinio del Comune di Macerata, ha visto anche l’intervento dell’assessore ai rapporti con l’Università Katiuscia Cassetta, che ha ribadito il valore del Career Day come occasione per colmare lo scarto tra domanda e offerta di lavoro e consentire ai giovani di costruire un futuro nelle Marche, regione dove la qualità della vita resta un punto di forza.
L’assessore alle politiche del lavoro Laura Laviano ha definito il Career Day "un ponte tra conoscenza e innovazione, formazione e impresa, talento e opportunità". Sono intervenuti anche i docenti Gigliola Paviotti, referente per apprendimento permanente, formazione e impresa, Fabio Marchetti, delegato UniCam ai rapporti con le imprese e spinoff, e Elena Cedrola, direttrice del Dipartimento di Economia e diritto, la cui sede ha ospitato l’evento offrendo uno spazio di pregio architettonico riqualificato di recente secondo standard di efficienza energetica e con tecnologiche all’avanguardia.
Non solo una celebrazione, ma un patto concreto per il futuro. La Giornata dell’Europa “Ripensare il nostro futuro attraverso il valore della pace”, che si è tenuta al Liceo “Leonardo da Vinci” di Civitanova Marche si è conclusa con la firma di un Memorandum d’intesa tra gli Istituti d’Istruzione Superiore della città di Civitanova Marche, il Comune, i Centri Eurodesk Civitanova Marche e Europe Direct Unione Montana Marca di Camerino e la Fondazione Itinera.
L’accordo sancisce un impegno condiviso: costruire insieme, con e per i giovani, un’Europa viva, inclusiva e capace di futuro. Quindi un impegno reciproco a collaborare per incrementare la partecipazione giovanile alla vita civile e politica, promuovere il protagonismo dei ragazzi nelle comunità locali e rafforzare i legami con le opportunità offerte dall’Unione Europea, in linea con gli orientamenti nazionali e comunitari in materia di politiche giovanili.
Presenti, oltre a studenti e insegnati, il sindaco Fabrizio Ciarapica, il vicesindaco e assessore alle Politiche Comunitarie, Claudio Morresi, l’assessore Francesco Caldaroni, la consigliera comunale Paola Fontana, il dirigente Francesco Giacchetta.
Ad aprire la giornata il sindaco Fabrizio Ciarapica. “Questa giornata ci ricorda quanto sia fondamentale investire sui giovani, perché sono loro i veri costruttori dell’Europa di domani. Dobbiamo rafforzare il loro senso di appartenenza, renderli protagonisti e dar loro gli strumenti per affrontare le sfide del presente. È grazie al loro entusiasmo, alle loro idee e alla loro energia che possiamo immaginare un futuro migliore, più giusto e più unito”.
Il vicesindaco e assessore alle Politiche Comunitarie, Claudio Morresi, ha sottolineato l’importanza delle opportunità concrete offerte ai ragazzi e alle aziende: “Al terzo piano del Comune di Civitanova è attivo lo sportello Eurodesk, un punto di riferimento prezioso per i giovani, attraverso il quale possono informarsi, orientarsi e partire verso esperienze europee. Inoltre, è stato avviato un nuovo servizio dedicato alle imprese marchigiane per supportarle nell’accesso ai finanziamenti europei. È un segnale chiaro: le istituzioni sono al fianco dei giovani e delle aziende e credono nel loro potenziale”.
Il dirigente scolastico, Francesco Giacchetta, ha ricordato il mito di Europa: “Una splendida fanciulla che però si è smarrita. Tocca a voi giovani aiutarla a ritrovare la sua strada, a ridarle senso e direzione”.
La giornata ha visto alternarsi interventi di ospiti istituzionali, letture di testi storici come la dichiarazione Schuman e il discorso di Alcide De Gasperi, performance musicali, proiezioni di manifesti, talk tematici e testimonianze dirette di ragazzi protagonisti di esperienze di mobilità europea.
In chiusura, le rappresentanti dell’Agenzia Esc italiana per la gioventù hanno affrontato il tema “Costruire società eque, inclusive e pacifiche”, prima della consegna degli attestati di partecipazione alle classi presenti.