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Luciano Darderi: chi è il campione italo-argentino del tennis con origini marchigiane

Luciano Darderi: chi è il campione italo-argentino del tennis con origini marchigiane

Dall’amore per il tennis a una carriera di successo, attraversando la doppia cittadinanza e scegliendo di difendere il tricolore italiano. Parliamo di Luciano Taddeo Darderi, nato il 14 febbraio 2002 a Villa Gesell, in Argentina, figlio di Gino Darderi, ex tennista professionista e oggi suo coach. Argentino di nascita ma con passaporto italiano grazie al nonno originario di Fano ed emigrato a metà ‘900 in Sud America. Il ragazzo oggi è numero 46 al mondo nella classifica ATP, con il best ranking del 32esimo posto, ed è uno dei maggiori talenti della "Next Gen azzurra", insieme a giocatori come Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Intenzionato a scalare la classifica e raggiungere i più grandi successi nei tornei più prestigiosi del mondo, il suo sguardo va soprattutto agli Internazionali d’Italia e al Roland Garros, il suo Slam preferito, dove nel 2024 ha raggiunto il secondo turno venendo poi sconfitto da Tallon Griekspoor in tre set (7-6, 6-3, 6-3). L'italo argentino non figurava e non figura tutt’ora tra i migliori nei pronostici sul Roland Garros ma si è affacciato subito alle competizioni più prestigiose al mondo. Stilisticamente Darderi è un giocatore completo, ha un dritto potente ed è molto forte sulla terra battuta. Ha una grande personalità ma deve lavorare tanto sul ‘sangue freddo’, tenendo a freno la sua impazienza.

Gli inizi

Darderi è fin da piccolo una promessa del tennis. Già a due anni prende una racchetta in mano e a cinque inizia le lezioni. Trasferitosi in Italia a 10 anni, a 18 conquista la posizione numero 8 nel ranking junior, vincendo tre titoli in singolare e tre in doppio, tra i quali il torneo di Grado 1 a Cuenca, Lambaré e Porto Alegre. Si fa le ossa anche come sparring partner a Novak Djokovic, Stefanos Tsitsipas e Matteo Berrettini, alle Nitto ATP Finals di Londra.

L’ingresso nel professionismo

Nel 2019 però entra a far parte dei professionisti del circuito ITF e nel 2021 raggiunge un primo grande traguardo giocando cinque finali tra ITF e Challenger e vincendone due a Monastir, in Tunisia, sia in doppio che singolare. I suoi successi continuano con tre doppi consecutivi agli M15 del Cairo, M25 di Setubal e con la vittoria nel primo torneo Challenger, a Buenos Aires. Poi, sempre nel 2021 si mette in mostra disputando altre due finali Challenger a Montevideo e a Brasilia, in doppio ma perdendole entrambe. Ma è qui che fa il suo ingresso nella top 300 del ranking. La prima finale singolare nel circuito Challenger arriva con il torneo di San Paolo, in Brasile, dove però viene sconfitto in due set dall'argentino Juan Pablo Ficovich. Si passa così al 2022 quando inizia a dedicarsi solo ai tornei Challenger, arrivando a giocarsi le qualificazioni per l’ingresso negli US Open. A metà anno però vince tre tornei in Italia, a Vicenza in doppio con Francisco Comesaña, dove sconfigge Matteo Gigante e Francesco Passaro, e poi in coppia con Fernando Romboli vincendo la finale del Challenger 125 di Parma (contro Denys Molčanov e Igor Zelenay in finale) e quella di Milano (contro Diego Hidalgo e Cristian Rodríguez).

Il 2023 è l’anno della svolta, grazie alle vittorie dei suoi primi due titoli Challenger in singolare, a Todi e a Lima, cosa che gli permette di restare appena sopra il centesimo posto in classifica ATP.

La consacrazione

Ma è dal 2024 che Darderi diventa davvero un nome di livello internazionale. Si qualifica al primo torneo ATP della sua carriera al Cordoba Open, e arriva fino in finale dove batte Facundo Bagnis (6-1, 6-4), e vince il suo primo titolo ATP. Un risultato che porta nella top 100, al 76º posto. Dopo questa grande gioia si presenta al Chile Open, fino ai quarti, e poi al Master 1000 di Miami. Non poteva mancare il tentativo agli Internazionali di Roma, avventura conclusa al terzo turno per poi presentarsi al Challenger a Perugia e vincere il titolo senza perdere un set. Il 2025 è l’anno della corsa ai grandi del pianeta. Vince il suo secondo titolo ATP al Marrakech Open, battendo in finale Tallon Griekspoor, cosa che gli permette di scalare la classifica ATP ulteriormente.

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