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"Il vicolo di casa mia chiuso senza preavviso per gli Aperitivi Europei. Per me, non vedente, è l'unica strada percorribile"

"Il vicolo di casa mia chiuso senza preavviso per gli Aperitivi Europei. Per me, non vedente, è l'unica strada percorribile"

Macerata – Doveva essere un momento di festa e socialità, ma per Sergio Tombesi, cittadino non vedente al 100% e residente nel centro di Macerata, la prima giornata degli Aperitivi Europei si è trasformata in un episodio di disagio e frustrazione.

Giovedì 8 maggio, Tombesi si stava recando come ogni giorno al bar per un caffè quando, percorrendo il vicolo della Rota – l’unico tragitto che può compiere in autonomia con il bastone – si è trovato improvvisamente bloccato da una cancellata chiusa posta all’uscita verso corso della Repubblica.

Secondo quando mi è stato riferito dalle autorità preposte per tre giorni sarei costretto a chiamare il numero delle emergenze del 112 per poter uscire di casa e andarmi a prendere un caffè”, denuncia Tombesi. “Quello che mi ha lasciato di stucco è che nessuno mi abbia avvertito, pur conoscendo bene la mia situazione”.

Secondo quanto riferito dal cittadino, nessun cartello informativo era stato affisso nei giorni precedenti, se non una generica scritta "chiuso" il giorno stesso, successiva all'episodio in questione. In loco era presente un operaio comunale, che però non ha saputo fornire spiegazioni.

La conferma della chiusura è arrivata solo dopo la chiamata alla polizia locale, che ha spiegato come l’interdizione del vicolo fosse prevista da un'ordinanza. La misura, secondo quanto riferito a Tombesi, sarebbe stata adottata per evitare che il passaggio venisse utilizzato come urinatoio durante l’evento.

"Mi è stato detto che, in caso di necessità, avrei dovuto chiamare la polizia locale per farmi accompagnare - aggiunge Tombesi - Fortunatamente, ieri con me c’era un’amica. Altrimenti sarei potuto finire malamente contro la grata".

L’episodio solleva interrogativi non solo sulla mancanza di comunicazione preventiva, ma anche sull’accessibilità e l’inclusione nei momenti pubblici della città. "Non voglio ostacolare le iniziative – precisa Tombesi – ma serve attenzione. Bastava un cartello, un avviso, una comunicazione. Chi vive una condizione di disabilità non può essere lasciato solo".

Un appello, il suo, rivolto alle istituzioni e agli organizzatori: perché la città sia davvero per tutti, anche durante le feste. Va sottolineato, in ogni caso, come nella giornata odierna il vicolo - nelle ore diurne - sia rimasto aperto, dopo i disagi segnalati nella giornata di ieri. 

(L'ingresso al vicolo da via Santa Maria della porta)

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