di Emanuele Leggi

Petriolo, "Ugo Caggiano incontra Diego De Minicis": una mostra evento nel giorno del compleanno dell’artista

Petriolo, "Ugo Caggiano incontra Diego De Minicis": una mostra evento nel giorno del compleanno dell’artista

Un compleanno speciale. Appuntamento straordinario a Petriolo con la mostra "Ugo Caggiano incontra Diego De Minicis". Per festeggiare il genetliaco del pittore e scultore nativo di Petriolo (scomparso nell’aprile 2020), il Comune lo omaggia con un evento itinerante che si terrà il 27 dicembre. L’orario è fissato per le ore 17:00, al teatro Comunale, dove ci sarà una conferenza dedicata alla figura di Caggiano, a cui seguirà la mostra pittorica allestita nella Sala degli Artisti e poi l'incontro al museo De Minicis. Alla conferenza introduttiva interverranno illustri ospiti come Mario Montalboddi, architetto e ideatore della mostra, Lucio Del Gobbo critico d’arte e curatore della monografia su Ugo Caggiano e infine l’editore Alessandro Seri. Al termine della conferenza, nella quale verrà proiettato anche un video commemorativo sullo stesso Caggiano, si passerà alla Sala degli Artisti (sita nelle vicinanze del teatro) dove verrà allestita l’opera pittorica dell’artista marchigiano. Infine al museo dove vi sarà l’incontro tra le opere scultoree di Caggiano e quelle di De Minicis, artista novecentesco nativo anch’egli di Petriolo. Un vero e proprio viaggio immersivo, dunque, per festeggiare al meglio l’opera di Ugo Caggiano, artista visionario del fiabesco e dell’astrattismo."Caggiano è stato un poeta visivo", scrive il critico d'arte Daniele Taddei. "Un artista vero che ha dato tutto per l'arte sacrificando affetti e lavoro. Le sue opere sono racconti, fiabe, momenti della sua infanzia. Infanzia che sarà sempre presente nel suo pensiero. Ugo sarà felice di questo traguardo, tra i più significativi del proprio percorso artistico, e il sogno finalmente si è avverato con la presenza nel museo della sua città. Felice compleanno Ugo".  “L’arte mi ha salvato - diceva Caggiano - mi ha fatto vivere e stare bene”. +++ AGGIORNAMENTO del 26 dicembre alle ore 10:40 +++ L'evento è stato rimandato a data destinarsi  

19/12/2023 19:15
Maltempo nel Maceratese, irrompe l'aria fredda: gragnola a Civitanova e neve in montagna (FOTO)

Maltempo nel Maceratese, irrompe l'aria fredda: gragnola a Civitanova e neve in montagna (FOTO)

Il previsto maltempo si è abbattuto sulle Marche. Forti raffiche di vento stanno  sferzando parte della Regione, come previsto da un'allerta gialla per vento e mareggiate. L’ingresso dell’aria fredda, inoltre, sta addirittura imbiancando le coste dell’Adriatico: un rovescio di gragnola ha infatti appena ammantato tutto di bianco a Civitanova Marche, dove la temperatura è crollata in pieno giorno agli attuali +6°C.  Nella zona c'é stato un temporale con tuoni e fulmini.  L'allerta meteo della protezione civile regionale indica che la presenza di aria fredda in quota e l'abbassamento dello zero termico favoriranno la formazione di graupel,'neve tonda' o gragnola appunto. Coltre bianca che ha fatto capolino stamane sulle alture di San Severino Marche. Una piccola imbiancata sopra il santuario di San Pacifico verso monte d’Aria ma anche sul San Vicino, Canfaito e le zone più in quota. Ha nevicato anche a Cingoli, Apiro, Bolognola e in tutte le zone dell'entroterra maceratese. Anche nell'Ascolano nevica, da Spelonga di Arquata al monte Catria nell'entroterra pesarese. Intanto sono decine gli interventi dei vigili del fuoco per rami e piante cadute sulle strade (più colpita la provincia di Pesaro e Urbino)  e per grondaie e cornicioni pericolanti. (Nelle foto: la neve a Bolognola e la grandine a Civitanova Marche) 

25/11/2023 12:10
Lo spettacolo dell'aurora boreale nei cieli delle Marche (FOTO)

Lo spettacolo dell'aurora boreale nei cieli delle Marche (FOTO)

Un raro evento di aurora boreale ha interessato l'Italia nella serata di domenica 5 novembre. Le immagini spettacolari  sono arrivate addirittura dalle Marche e dalla Val d'Orcia, in Toscana. Nelle Marche gli avvistamenti più intensi si sono avuti nella zona di Senigallia (in più in generale al nord), ma anche nel Maceratese , dove il cielo in serata si è illuminato di un intenso bagliore rosso. Le aurore boreali hanno origine nell’area che circonda il nostro pianeta, ovvero nella regione dello spazio vicino alla Terra, nota come magnetosfera. Questa area è composta da un mix di atomi e molecole, che viene riscaldata dalla radiazione solare. L’aurora boreale si crea quando queste particelle caricate elettricamente precipitano nell’alta atmosfera. La maggior parte delle particelle in arrivo, che stimolano la luce, sono elettroni. Tali elettroni vengono accelerati lungo il campo magnetico terrestre verso le regioni polari e, mentre gli schemi delle precipitazioni cambiano, l’aurora brilla e danza nel cielo. Ad alimentare l’aurora boreale è il vento solare, il flusso di particelle rilasciato dall’atmosfera superiore del Sole che scorre costantemente nel Sistema solare. Il vento solare trascina con sé i resti del potente campo magnetico del sole, bagnando i pianeti in un vapore magnetizzato di particelle più piccole degli atomi. Le interazioni tra il vento solare e la magnetosfera terrestre determinano l’aurora boreale. Un fenomeno molto raro per queste latitudini, ancor più per l’area centrale della nostra penisola. (Foto di copertina Katiuscia Pederneschi da Senigallia)   (Foto di Laura Raschia da Macerata)

06/11/2023 12:10
Da Bologna a Macerata, Isabella Fusiello è il nuovo prefetto

Da Bologna a Macerata, Isabella Fusiello è il nuovo prefetto

Il questore di Bologna, Isabella Fusiello, è stata nominata come nuovo prefetto di Macerata. Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha deliberato ieri le nuove nomine. Flavio Ferdani è stato scelto come nuovo prefetto di Pescara mentre alla guida della prefettura maceratese arriva una donna, la dottoressa Isabella Fusiello, appunto, dirigente generale della polizia fino a ieri questore di Bologna ora nominata prefetto. Originaria di Andria, 63anni, dopo essersi laureata in Giurisprudenza nel 1985 è entrata nella polizia di Stato come vice commissario e al termine del corso di formazione è stata destinata presso la scuola Caips di Abbasanta (Sardegna) per poi essere assegnata alla questura di Nuoro, inizialmente con incarico presso la Divisione Anticrimine-Sezione Misure di Prevenzione e, successivamente, come dirigente della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale. Nell'estate 1989 è stata trasferita alla Questura di Bologna, dove ha assunto l'incarico di dirigente dell'Ufficio Immigrazione sino al novembre 2002, maturando una notevole esperienza in tale settore complesso e articolato. Dopo il corso di formazione dirigenziale ha diretto il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Imola e, successivamente, la Divisione -Stranieri- presso la Direzione Centrale dell'Immigrazione del Dipartimento di Pubblica Sicurezza a Roma per poi dirigere l'Ufficio di Polizia di Frontiera aerea presso lo scalo aeroportuale G. Marconi di Bologna. Nominata vicario del questore di Ferrara nel 2009, dopo aver frequentato l'Alto Corso di Formazione per le forze di polizia, nel 2012 è stata nominata dal Capo della polizia questore di Cuneo. Successivamente la dirigente ha ricoperto l'incarico di questore di Reggio Emilia, dal 1° agosto 2014 al 2017 e questore di Trieste, a partire dal 20 novembre 2017. Il 25 luglio 2018 è stata nominata dirigente generale di pubblica sicurezza e dal gennaio del 2019 è prestato servizio a Roma, presso la Segreteria del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Il 1° luglio 2019 è stata nominata questore di Potenza e dall'8 aprile 2020 è stata questore di Padova, sino all'assunzione -31 ottobre 2023- dell' incarico di questore di Bologna.

04/11/2023 12:03
Gruppo Kos, si dimette il direttore Enrico Brizioli: il manager lascia dopo 21 anni

Gruppo Kos, si dimette il direttore Enrico Brizioli: il manager lascia dopo 21 anni

Enrico Brizioli si è dimesso da direttore medico scientifico del gruppo Kos. La notizia, a sorpresa, è stata ufficializzata ieri dal presidente del gruppo Giuseppe Vailati Venturi. Non sono note al momento le motivazioni che hanno spinto l'esperto manager maceratese a prendere questa decisione. Si chiude così un’era durata ventuno anni e coronata da molti successi per il gruppo sanitario che è cresciuto sempre di più nel corso del tempo. Il Gruppo Kos è presente, infatti, con le sue strutture in 11 regioni italiane e 2 stati esteri, per un totale di oltre 13.000 posti letto. Kos gestisce 110 strutture in Italia e 51 in Germania. In Italia sono 9.000 i posti letto gestiti in 58 residenze per anziani, 16 centri di riabilitazione, 12 comunità terapeutiche psichiatriche, 7 cliniche psichiatriche e 2 ospedali. Kos è inoltre attivo con 15 centri ambulatoriali di riabilitazione e diagnostica e, in India, con 13 centri di diagnostica e radioterapia. In provincia di Macerata il gruppo Kos ha i suoi presidi sanitari a Potenza Picena (Santo Stefano), Civitanova Marche (Villa Pini) e Macerata (Villalba).

12/10/2023 18:45
Il sisma mette in 'stand-by' la cultura: "A Tolentino prendere un libro in prestito è un'Odissea"

Il sisma mette in 'stand-by' la cultura: "A Tolentino prendere un libro in prestito è un'Odissea"

Senza biblioteche, scriveva Ray Bradbury, "non abbiamo né passato né futuro”. Dev'essere un concetto non recepito dalle amministrazioni comunali di Tolentino che si sono succedute nel post sisma.  A sette anni dal terremoto che ha reso inagibile la sede della Filelfica a Palazzo Fidi, infatti, il servizio bibliotecario si è praticamente interrotto, rimanendo in funzione solo una sala lettura nella struttura della ex centrale elettrica in zona Ponte del Diavolo. A denunciare la totale assenza del servizio, a Tolentino, è un cittadino che racconta “l’odissea” per ottenere il prestito di un testo. “Avevo bisogno di un libro fuori catalogo – racconta – così ho cercato sul sito web dell'Opac, che mette in relazione tutte le biblioteche statali, e ho notato che il testo in questione era presente in una biblioteca di Chiaravalle”.  “Inviata loro una mail per ottenere il prestito – spiega – ho ricevuto risposta che sarebbe bastata una comunicazione da parte della biblioteca di Tolentino per lo scambio interbibliotecario”. “A quel punto però – prosegue – si è complicato tutto. Ho chiamato il Comune per avere un riscontro in merito e ho scoperto che in realtà l’intero servizio bibliotecario è stato, ad ora, dismesso, quindi non vi è modo di ottenere alcun tipo prestito”. “Fuori uso anche il servizio archivistico e nessuno che si occupi quantomeno di rispondere alle mail. Fatto presente alla consigliera Samanta Casali (con delega gestione dei servizi museali e al patrimonio culturale) mi è stato detto che la cosa è stata segnalata, ma di fatto in questo momento è un servizio assente”.  “Il problema non è tanto la mia esperienza personale – conclude il cittadino – ma il fatto è che sin quando non verrà ricostruita una nuova sede per la biblioteca, a Tolentino - città di 18mila abitanti - questo importante servizio è totalmente assente. Una situazione che va a discapito soprattutto degli studenti che saranno costretti a rivolgersi altrove per ottenere un prestito librario”. Dal canto suo, lo scorso giugno, la giunta tolentinate ha approvato il documento preliminare alla progettazione per l’intervento di miglioramento sismico e restauro di Palazzo Fidi, ovvero la biblioteca comunale Filelfica. Con questo ok ora si può procedere all’indizione della procedura di gara per individuare il soggetto a cui affidare la progettazione definitiva. I tempi per il ripristino dell'attività però, con il conseguente spostamento temporaneo dei testi e del fondo antico in altra sede, non sembrano essere così immediati.     

07/07/2023 19:48
Porto Recanati capitale del caporalato? Otto milioni dal Pnrr per baraccopoli "fantasma". L'inchiesta di Report

Porto Recanati capitale del caporalato? Otto milioni dal Pnrr per baraccopoli "fantasma". L'inchiesta di Report

Con 8 milioni dal PNRR Porto Recanati sarebbe la capitale del caporalato, ma gli abitanti non ne sanno nulla. Nella Marche, il Comune rivierasco ha ricevuto quasi più soldi di tutta la Calabria per gli alloggi destinati ai migranti, grazie a un’autodichiarazione che la erge, all’insaputa dei suoi cittadini, la capitale del caporalato del centro nord. Questo è il focus di un’inchiesta del programma Report (in onda questa sera su Rai 3), che ha messo sotto la lente i finanziamenti del progetto di edilizia connessa al contrasto del caporalato. Lo stesso cospicuo finanziamento, infatti, era stato oggetto di diverse interrogazioni in sede di Consiglio dalla minoranza del centrodestra.   Il Comune rivierasco ha aderito nel 2022 a un bando nazionale per una progetto di edilizia connesso al contrasto del fenomeno caporalato, con il supporto di Anci. Nella domanda per la richiesta di fondi, Porto Recanati ha dichiarato la presenza di 500 cittadini stranieri connessi al lavoro agricolo, lo stesso numero censito in quattro città della Calabria. Per tali ragioni, il Comune ha ricevuto il finanziamento più alto di tutto il centro nord, pari quasi a 8 milioni di euro. Tale questione ha sollevato stupore da parte dalla minoranza che ne ha chiesto spiegazioni alla giunta durante l’assise comunale: “A Porto Recanati non ci sono mai state baraccopoli o insediamenti  abusivi” – spiega  l’ex sindaca Rosalba Ubaldi - . “Sul fenomeno del caporalato, credo sia una questione che non riguardi la città, continua. Basti pensare che manca la materia prima. Porto Recanati è un territorio con una superficie 18 km² e non vi sono estese campagne. Perciò non riesco a capire da dove provenga la richiesta". Il sindaco Andrea Michelini, dal canto suo, ha riferito a Report che il numero di 500 migranti “riguarda una stima complessiva dei lavoratori agricoli stranieri che transitano a Porto Recanati nell’arco di un anno e che il finanziamento, in realtà, coinvolgerebbe tutti i comuni della vallata del Potenza”.  Per quanto concerne, inoltre, il costo di acquisto o di ristrutturazione di questi nuovi alloggi destinati ai braccianti agricoli, la risposta del primo cittadino – spiega ancora Ubaldi – è stata quella di “basarsi sui costi di mercato delle agenzie immobiliari". Una risposta – secondo l’esponente del centrodestra  - “molto approssimativa”. “A mio parere –dichiara Ubaldi – il Comune ha aderito a tale bando sperando di utilizzare i soldi diversamente da quelle che erano la finalità, ad esempio sfruttando i fondi per poter apportare migliorie riguardo la questione Hotel House o migranti in generale”.  “Questo, però, spiega ancora l’ex sindaca, è soltanto un mio pensiero, visto che la maggioranza non ce lo ha confermato. Il problema principale rimane però che il bando era dedicato a una questione ben specifica e il fenomeno del caporalato, come detto, a Porto Recanati non è presente”. Come andrà finire non è dato sapersi, resta il fatto che il finanziamento a oggi non è ancora pervenuto al Comune, come ha spiegato la stessa Ubaldi, visto che nel bilancio consultivo, votato pochi fa in Consiglio, non compaiono i fantomatici fondi da 8 milioni del Pnrr. “Da come ha risposto il sindaco – conclude Ubaldi – è probabile che stiano rimodulando con gli altri Comuni della vallata, e l’Anci, il bando per chiedere un finanziamento per diverse finalità".

03/07/2023 12:00
Maltempo, Urbisaglia chiede lo stato di emergenza. Domani nuova allerta meteo per temporali

Maltempo, Urbisaglia chiede lo stato di emergenza. Domani nuova allerta meteo per temporali

Il Comune di Urbisaglia ha chiesto lo stato di emergenza in seguito ai danni dovuti al nubifragio dello scorso sabato. (Leggi qui). La richiesta è stata inviata dal sindaco Paolo Francesco Giubileo al presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, al servizio di Protezione Civile regionale e al Ministero dell’Interno. “Il 10 giugno – ha scritto il primo cittadino – il territorio comunale è stato colpito da eventi atmosferici di straordinaria intensità con violente piogge e grandinate che hanno provocato gravi difficoltà ai cittadini sia nel centri abitati sia nelle aree agricole e che hanno compromesso un territorio già provato dalle precipitazioni del mese di maggio, causando molteplici danni alle attività agricole e imprenditoriali, alle coltivazioni, alle infrastrutture e ai beni pubblici e privati”. “I vigili del fuoco, le forze dell’ordine, il personale comunale e ditte esterne sono intervenute in più punti del territorio comunale per risolvere le maggiori criticità”. “Attualmente è in corso l’accertamento dei danni subiti, in una stima sommaria, ammontano a diverse centinaia di migliaia di euro. Esistono le condizioni dl fatto e di diritto a seguito dei danni causati alle infrastrutture e agli edifici privati e pubblici per richiedere la dichiarazione dello stato di emergenza”. Intanto, per la giornata di domani, la Protezione civile delle Marche ha diramato una nuova allerta meteo gialla in relazione ai temporali previsti. L’avviso riguarda l’entroterra maceratese già duramente colpito dai nubifragi delle ultime settimane.

12/06/2023 17:50
Nubifragio nell'entroterra, disagi e allagamenti a Pieve Torina e Fabriano

Nubifragio nell'entroterra, disagi e allagamenti a Pieve Torina e Fabriano

Nubifragio nel Fabrianese e nel Camerte: colpita Pieve Torina e la stessa città ducale. La pioggia è caduta copiosa nel pomeriggio. Nel Maceratese i vigili del fuoco sono stati impegnati soprattutto a Pieve Torina, dove l’acqua è entrata nei container che ospitano la casa di riposo e il Comune.  Rilevati anche smottamenti in alcune strade secondarie. Problemi riscontrati a Fabriano dove prima un'intensa grandinata con chicchi come ciliegie ha imbiancato la strada tra la città e la frazione di Marischio in pochi minuti. Poi una pioggia violenta e fittissima che ha fatto saltare i tombini, provocando veri e propri fiumi lungo molte strade cittadine. Ci sono stati allagamenti di scuole, edifici pubblici, negozi (soprattutto in via Cialdini e piazza Garibaldi), scantinati e garage, la farmacia comunale. "Le squadre della Protezione civile insieme ai pompieri stanno effettuando sopralluoghi per verificare la presenza di nuove criticità", ha fatto sapere  la sindaca Daniela Ghergo. Tra le scuole le due criticità maggiori sono la scuola dell'infanzia Aldo Moro e la media Gentile. La Provincia segnala criticità all'Itis Merloni, dove si è allagato l'interrato e i tecnici sono al lavoro per ripristinare l'elettricità. Un fulmine ha centrato un albero in zona Borgo, non lontano dalla stazione ferroviaria, ma per fortuna nessuno in quel momento transitava in zona e i danni sono stati limitati all'albero. Il bilancio, in aggiornamento, è di almeno una trentina di interventi dei vigili del fuoco dei distaccamenti di Fabriano e di Arcevia. La circolazione è andata in tilt per circa mezz'ora. Molte vie, a partire da via Dante e via Serraloggia, sembravano diventate un vero e proprio fiume, con acqua mista a fango. Sopralluogo in tutte le scuole da parte dei tecnici comunali per verificare la presenza di eventuali danni. Monitorato il fiume Giano che si era ingrossato improvvisamente. Dopo circa un'ora, è tornato il sereno e la paura è passata.   (Foto Ansa)

23/05/2023 21:55
Civitanova, ritrovata l'auto rubata a un uomo con disabilità dopo l'appello della moglie

Civitanova, ritrovata l'auto rubata a un uomo con disabilità dopo l'appello della moglie

Rubano l’auto auto a un uomo con problemi di disabilità, la moglie lancia una appello social e la vettura viene ritrovata. Protagonisti della vicenda una coppia di Civitanova Marche. L’auto in questione (una Fiat Panda) era stata rubata giorni fa, in viale Vittorio Veneto, durante un blitz notturno in cui i ladri si erano introdotti in alcuni garage provocando danni e mettendo a segno furti (leggi qui). La donna,  quindi, aveva lanciato un disperato appello via Facebook per riuscire a ritrovarla, spiegando quanto fosse preziosa per gli spostamenti del consorte disabile e, dopo giorni di speranza, la vettura è stata ritrovata a Porto Sant’Elpidio, nei pressi di un campo da basket. “Auto ritrovata. Non sappiamo – scrive ancora la signora via social – nemmeno da dove incominciare, né come ringraziare tutti voi. Innanzitutto vorremmo ringraziare pubblicamente colui che ne ha segnalato la presenza permettendoci di ritrovarla”. “Le parole non saranno mai abbastanza per ringraziarla della sua umanità, gentilezza e senso civico, continua la donna. Dopo aver subito un gesto così orribile, la sua buona azione è stata una carezza sul cuore. Ancora, vorremmo ringraziare i carabinieri e la polizia di Civitanova e Porto Sant’Elpidio per averci aiutati e sostenuti in un momento così difficile e, infine un grandissimo ringraziamento a tutti voi che avete condiviso e diffuso il nostro messaggio. Grazie con il cuore, per averci fatto credere nuovamente nella solidarietà e nell’aiuto reciproco”.

15/05/2023 11:13
Urbisaglia celebra il 25 aprile e ricorda il partigiano Dante Albani

Urbisaglia celebra il 25 aprile e ricorda il partigiano Dante Albani

In un gremito loggiato che porta il nome del comandante partigiano Augusto Pantanetti, Urbisaglia ha dato il via martedì ai festeggiamenti per il 25 aprile, nel 78esimo anniversario della liberazione dell'Italia dal nazifascismo. Il comune del Maceratese - che fu sede dal 1940 al 1943 di un campo di internamento - quest’anno con l'Anpi locale ha voluto ricordare la figura di Dante Albani, partigiano nato e cresciuto a Serrapetrona, ma vissuto a Urbisaglia fino al 2007, anno della sua morte. La cerimonia – che si è aperta con il canto dell’Inno nazionale ed è terminata con "Bella Ciao" - ha visto gli interventi del sindaco di Urbisaglia Paolo Francesco Giubileo e della presidente Anpi Giovanna Salvucci, oltre a una delle figlie di Dante Albani, Paola. Dante – come ha raccontato la presidente Anpi – all’età di vent'anni, dopo aver combattuto in un primo periodo al fianco del famoso tenente partigiano “Acciaio”, entrò a far parte del Battaglione "Gianmario Fazzini" (così chiamato in onore del partigiano camerte fucilato a Montalto di Cessapalombo) ed era presente a Capolapiaggia di Camerino il 24 giugno 1944, giorno in cui i nazifascisti trucidarono 59 persone (in quello che storicamente viene ricordato come l’eccidio di Capolapiaggia). Tra i pochi sopravvissuti a quella strage anche il fratello di Dante, l'allora 17enne Urbano Albani, che fu uno dei civili catturati dai tedeschi. Il Battaglione di cui faceva parte il partigiano - guidato dal viceparroco di Serrapetrona Nicola Rilli nome di battaglia "Lino" - aveva il suo punto di raccolta nella frazione di Pozzuolo (Camerino) e sei distaccamenti nelle frazioni di Letegge, Leteggiole, Statte, Torrone, Paganico e Valideia. Si caratterizzò soprattutto per il rifugio che offrì e per l’aiuto che diede a militari sbandati, sia italiani che stranieri, oltreché per le azioni di sabotaggio. “Mio padre nel corso della sua vita – ha ricordato Paola Albani – a noi tre figlie molto raramente ha parlato del periodo bellico e della sua lotta partigiana. Probabilmente ciò è avvenuto per via del suo carattere chiuso e riservato o semplicemente per non far riemergere dei frammenti di vita che comunque per lui (giovanissimo all’epoca dei fatti) furono molto dolorosi. Solo successivamente a un evento organizzato dal’Anpi, e nel quale era stato invitato, ha voluto raccontarci di quegli anni e riprendere i contatti con alcuni suoi compagni di lotta ancora in vita".  "Una frase, però, mi è rimasta particolarmente impressa che scrisse in un’intervista rilasciata in occasione di un compito a scuola per mio figlio, ha continuato. La frase recitava: 'La nostra bell’Italia anche se ci ha rubato la gioventù io la adoro'. Nella sua semplicità fa capire quanto fosse orgoglioso di quello che aveva fatto, vale a dire combattere per l'onore e la liberazione della propria amata patria".  Nel suo intervento, il sindaco Giubileo ha sottolineato l’importanza del 25 aprile "che rappresenta una data simbolica di rinascita e di riscatto morale e civile dopo la Seconda guerra mondiale". Inoltre ha ricordato "come molti dei protagonisti della Resistenza partigiana furono dei giovani che – nonostante non avessero tutti una preparazione militare - furono costretti a sacrificare la loro giovinezza, molte volte al costo della propria vita, per poter costruire la nostra libertà e il fondamento dello Stato, vale a dire la nostra Costituzione che è antifascista e non bisogna dimenticarlo".  Nel corso della cerimonia sono state esposte nel loggiato due pistole che Dante teneva con sé sulle montagne durante la lotta partigiana. Le stesse sono state donate al Comune dalla figlia Paola e verranno successivamente collocate al museo del Sacrario di Urbisaglia.  Infine una nota a margine. Chi vi ha raccontato la giornata era coinvolto in prima persona ed è fiero di esserlo: era semplicemente mio nonno.    

26/04/2023 09:51
"4 Ristoranti", terminate le riprese. Borghese 'stregato' da Ascoli: "Ti lascia a bocca aperta"

"4 Ristoranti", terminate le riprese. Borghese 'stregato' da Ascoli: "Ti lascia a bocca aperta"

"Ascoli potente e gentile. Ti affascina dalle mura cittadine.Ti consola tra le rue dei 6 sestieri, attraversati col naso all'insù nel cercare le 100 torri. Ti lascia a bocca aperta con la rinascimentale piazza del Popolo. Ti sazia con una tradizione gastronomica storica e leggendaria. Ti vizia con le sue olive”. È il commento dello chef Alessandro Borghese, lasciato ai social, dopo aver terminato di registrare la puntata del suo programma “4 Ristoranti” che ha fatto tappa nella città del centro storico in travertino. Il presentatore e cuoco è rimasto letteralmente stregato da Ascoli Piceno. È arrivato nel capoluogo di provincia lo scorso martedì,18 aprile, e si è trattenuto fino alla giornata di oggi per la conclusione delle riprese. La trasmissione televisiva di Sky ha visto in lizza quattro locali:"Figli di" in via Marucci con i titolari Stefano e Flavia Esposto, "Chisc" in via Cairoli con Emanuele Melchiorre, "Zeneat" in via Napoli con la titolare Eleonora Balestra e "Cusinè Royal 2.0" in via di Vesta con Giorgio Pelliccioni. Riserbo sul ristoratore che ha trionfato portandosi a casa il montepremi.

21/04/2023 22:00
Macerata, bagarre e proteste al convegno Pro Vita: studenti e femministe occupano la biblioteca

Macerata, bagarre e proteste al convegno Pro Vita: studenti e femministe occupano la biblioteca

Pioggia di polemiche e contestazioni al convegno “pro-life” dal titolo: "Maternità in-attesa. Preservare la salute della donna in gravidanza", che si è svolto oggi alla biblioteca statale di Macerata e che ha avuto il patrocinio, tra gli altri, della Regione Marche. L’evento - tenutosi in occasione della Giornata della salute della donna –  ha avuto come organizzatori il gruppo “Pro-Vita e Famiglia”, il Centro di aiuto alla vita di Loreto e la Federazione consultori familiari di ispirazione cristiano-cattolica. Lo stesso convegno fa parte, inoltre, di una due giorni in programma venerdì (oggi) a Macerata e nella giornata di sabato a Loreto. Le studentesse e gli studenti di Macerata hanno occupato la biblioteca statale dove i “pro vita” hanno tenuto il loro convegno, che consentiva l'assegnazione di crediti al personale sanitario. Una contestazione piuttosto partecipata e colorata, durata circa un'ora, che ha costretto i relatori a ritardare l'incontro, tra fischi, cori, coriandoli e slogan che rivendicavano il diritto a “un aborto libero e sicuro”. “Decine di femministe hanno occupato la biblioteca statale di Macerata per impedire lo svolgimento del convegno “ - ha dichiarato Francesca Romana Poleggi, membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia - . “Le femministe hanno urlato a chiunque si avvicinasse al tavolo dei relatori per parlare ai microfoni. In più hanno affisso volantini e striscioni contro il convegno e con espliciti riferimenti sessuali e occupato quasi tutte le sedie della sala. Il nostro scopo è difendere il diritto alla salute delle donne e il loro diritto a non abortire. Ma loro lo volevano impedire. È questa la libertà che professano? Sono questi i diritti e la democrazia di cui si ergono a paladine? – ha domandato Poleggi - .   “Soltanto l’intervento della Digos ha permesso, seppur in estremo ritardo, l’avvio del convegno. Nel lasciare la sala hanno rovesciato le sedie e sparato coriandoli lasciando sporcizia a terra. Inoltre molte persone interessate al dibattito sono comprensibilmente andate via, spaventate dal clima di odio e di violenza – ha concluso- .  Non è finita qui, la vicenda è anche approdata in Parlamento, dove l’onorevole di Sinistra italiana – Verdi, Elisabetta Piccolotti, ha espresso la propria perplessità sull’evento. “È davvero grave – ha affermato Piccolotti - che tante autorevoli istituzioni, dalla Regione Marche a ordini professionali, si siano prestate a patrocinare un convegno in cui una visione confessionale viene spacciata per formazione, per giunta con il riconoscimento di crediti professionali a chi lavora negli ospedali. Su quali basi scientifiche è basato il convegno?” “Verranno richiamate le linee guida internazionali dell’Oms sull’aborto che suggeriscono di tutelare la salute psicologica e fisica delle donne operando l’interruzione di gravidanza nel minor tempo possibile e con i metodi meno invasivi? Purtroppo siamo certe, visti i relatori, che non sia così è questo non è accettabile nemmeno dal punto di vista deontologico”. “Siamo quindi costrette di nuovo a porre con forza – ha proseguito  la parlamentare rossoverde - il tema della necessaria laicità dello Stato e delle istituzioni sanitarie di fronte a un’offensiva anti-abortista che trova pericolose sponde nelle amministrazioni locali e regionali governate dalla destra. Il disegno è chiaramente quello di rendere sempre più difficoltoso l’accesso ad un servizio come l’interruzione di gravidanza che è tutelato da una legge, la 194, purtroppo sempre più osteggiata. Ci conforta la forza del movimento femminista in Italia che non lascerà passare -  ha concluso Piccolotti -  questa involuzione culturale oscurantista e pericolosa per tutte le donne. Comunque il nostro gruppo parlamentare presenterà su questa vicenda un’interrogazione parlamentare ai ministri della Salute e dell’Università”. L’Università di Macerata – dal canto suo – ha preso le distanze dell’evento rimarcando il fatto di non aver concesso né il patrocinio né lo spazio per il convegno.

21/04/2023 18:53
"Denatalità? Colpa delle teoria gender", è bufera su Ciccioli. Il Pd: "Manca di rispetto ai marchigiani"

"Denatalità? Colpa delle teoria gender", è bufera su Ciccioli. Il Pd: "Manca di rispetto ai marchigiani"

Il problema della denatalità? Carlo Ciccioli imputa la colpa alle “teorie che vanno di moda adesso, dal gender a tutto il resto”, che “portano a un impoverimento strutturale della società molto più grave di altri problemi, compreso quello delle povertà”. Continuano a far discutere le parole pronunciate ieri dal capogruppo di Fratelli d’Italia in merito a una discussione sul futuro delle scuole marchigiane, visto che con la nuova finanziaria è stato alzato a 900 il limite minimo per mantenere l’indipendenza dell’Istituto. Nell’ambito della stessa discussione, il gruppo del Partito Democratico aveva presentato una mozione che impegnava Giunta e presidente ad attivarsi in sede di Conferenza Stato-Regioni e presso la Presidenza del Consiglio per rappresentare la contrarietà delle Marche ad una legge che, di fatto, stabilisce la chiusura di molti istituti scolastici dell’entroterra. La proposta, a prima firma della consigliera dem Micaela Vitri, proponeva anche di seguire l’esempio della vicina Emilia Romagna e far ricorso alla Corte Costituzionale pur di scongiurare l’entrata in vigore del provvedimento. La segretaria del partito democratico Chantal Bomprezzi è intervenuta sulla questione: “La superficialità e il pressapochismo del consigliere Ciccioli sono innanzitutto offensivi per tutti i marchigiani che abitano le aree interne. Il primo passo per risolvere un problema è capirne le vere cause e non ci si deve permettere di addurre fattori esclusivamente ideologici che non c’entrano nulla ad una questione così delicata e vitale per molti paesi della nostra regione”. La segretaria Dem condivide quindi quanto sottolineato da Micaela Vitri in Consiglio: “La riorganizzazione della rete scolastica, così come prevista nella Legge di Bilancio 2023, comporterà la chiusura dell’ennesimo servizio essenziale nei piccoli municipi, il più importante. Attorno alla scuola nasce e cresce la comunità, è immorale procedere al loro taglio per motivi puramente economici; la scuola non è una voce di spesa ma un investimento per il futuro del nostro territorio”. Se il problema demografico, comune in tutt’Italia, colpisce indiscutibilmente i paesi meno popolati, secondo Bomprezzi non è certo dovuto ad una fantomatica diffusione del gender: “In Italia si fanno meno figli per altri motivi molto più reali e concreti. La denatalità è causata dai problemi economici che riguardano sempre più famiglie, dalle disuguaglianze sempre più marcate tra chi ha troppo e chi arriva a stento alla sopravvivenza, dalla precarietà del lavoro oggi sul mercato e dalla irrisolta disoccupazione femminile”.  La mancanza di assistenza e servizi per l'infanzia, che colpisce ovviamente le famiglie più fragili, fa il resto e completa il quadro. Troppo semplice e sbrigativo liquidare una questione così grave con un falso problema come ha fatto Ciccioli con la sua deprecabile uscita. No, caro consigliere, la vostra maggioranza deve risolverli questi problemi e non può né ignorarli né aggirarli”.

22/03/2023 18:23
Scosse a Treia, il sismologo Tondi: "L'area può generare terremoti anche più forti"

Scosse a Treia, il sismologo Tondi: "L'area può generare terremoti anche più forti"

Alle ore 1:07 della notte appena trascorsa si è verificato un terremoto di magnitudo Ml=3.8 con epicentro tra Treia e Pollenza in provincia di Macerata. Nelle ore successive, numerosi piccoli terremoti (aftershocks) hanno seguito l’evento principale (leggi qui).   “L’area, tuttavia, può generare terremoti anche più forti", spiega il geologo dell’Università di Camerino Emanuele Tondi. “Nel 2002 – continua -  la Regione Marche finanziò un progetto di microzonazione sismica a cui parteciparono enti di ricerca (Ingv, Ogs) e alcune università, tra cui l’Unicam".  "Il progetto era innovativo perché prevedeva l’individuazione e caratterizzazione delle faglie attive di riferimento e la successiva simulazione del terremoto massimo atteso, con la registrazione di sismogrammi sintetici al suolo (simulazione del moto del Suolo – SMS)”. “Su quest’ultimo aspetto, i risultati sono pubblicati sulla seguente rivista scientifica: Laurenzano G., Priolo E., Tondi E. 2008. 2D numerical simulations of earthquake ground motion: 5 examples from the Marche Region, Italy. Journal of Seismology, 12 (3), 395-412. (Qui per approfondimenti).  “Nel lavoro viene ipotizzata una faglia attiva, con cinematica diretta (simile alla più nota faglia del monte Vettore), immediatamente ad est della dorsale Treia-Pollenza, orientata nord-ovest/sud-est ed immergente a nord-est”, evidenzia il geologo Unicam. “Sulla base delle sue dimensioni fu stimata una magnitudo massima attesa tra 5.5 e 5.7. Si tratta di una sezione geologica crostale modellata a elementi finiti, praticamente uno spaccato verticale che dalla superficie arriva a 10 km di profondità, dove sono incluse le caratteristiche geologiche e fisiche dei terreni, delle formazioni rocciose e le strutture (pieghe e faglie) presenti nel sottosuolo di Treia e Pollenza”. “Tuttavia, sia per confermare o meno l’attività recente della faglia di Treia-Pollenza, ed eventualmente il suo potenziale sismogenico, sono necessari ulteriori studi e approfondimenti, in particolare con le nuove conoscenze e tecnologie sviluppatesi nel frattempo”. “Ricordo sempre – conclude Tondi -  che è possibile convivere con i terremoti ma non con il rischio associato, quindi è necessario verificare le caratteristiche strutturali e geologiche di fondazione degli edifici che si abitano e frequentano chiedendo al proprio progettista e geologo di fiducia”.

21/02/2023 16:16
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