Belforte, si fingono carabiniere e avvocato per truffare coppia di anziani: arrestati. Refurtiva riconsegnata
Una truffa ben orchestrata si è trasformata in una storia a lieto fine grazie all'efficace intervento dei carabinieri. Lo scorso 18 marzo, un anziano di 89 anni residente a Belforte del Chienti era stato contattato telefonicamente da un finto maresciallo dei carabinieri, che lo aveva informato – con toni allarmanti – del presunto coinvolgimento del figlio in un grave incidente stradale.
Il truffatore, con la scusa di dover coprire le spese mediche per una bambina ferita nell'incidente, aveva convinto l’uomo a consegnare una somma in denaro. Poco dopo, alla porta della sua abitazione si era presentato un sedicente avvocato, al quale l’anziano e la moglie 84enne avevano consegnato 600 euro in contanti e diversi oggetti preziosi, tra cui la fede nuziale della donna, per un valore complessivo di circa 2.000 euro.
Immediatamente informati dell'accaduto, i carabinieri di Belforte del Chienti, con il supporto dei colleghi di Caldarola, hanno avviato le indagini. Fondamentali si sono rivelate le testimonianze raccolte e l’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza, che hanno permesso di identificare l’auto dei truffatori: una Nissan Juke intestata a una società di autonoleggio con sede a Roma.
Le ricerche, diramate a livello nazionale, hanno portato al fermo del veicolo da parte dei carabinieri della Compagnia di Todi, nei pressi dell’uscita di Narni lungo la E45. A bordo si trovavano un uomo di 34 anni e una donna di 33 anni, entrambi residenti a Napoli, trovati in possesso del denaro e dei preziosi rubati. I due sono stati arrestati con l'accusa di estorsione aggravata in concorso e tradotti in carcere.
Dopo le necessarie procedure di dissequestro, la mattina dell’8 maggio i carabinieri hanno restituito i beni alla coppia di anziani truffati. Una visita commovente, durante la quale i militari hanno riconsegnato gli oggetti non solo di valore economico, ma soprattutto affettivo.
L’Arma coglie l’occasione per ribadire un importante messaggio di prevenzione: nessun rappresentante delle forze dell’ordine, bancario o avvocato è autorizzato a richiedere denaro o a recarsi presso le abitazioni private per tali scopi. Proseguirà nelle prossime settimane, sotto la guida del Comando Provinciale di Macerata, la campagna di sensibilizzazione per contrastare il fenomeno delle truffe agli anziani.
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