A Palazzo delle Marche la consegna dell’encomio del Consiglio regionale al ristorante “Pippo e Gabriella”. Il riconoscimento, condiviso dal presidente Dino Latini e dall’Ufficio di presidenza, è stato proposto dal consigliere regionale Simone Livi che ha consegnato l’attestato alla titolare Gabriella Bompadre, accompagnata dai figli Fabio e Marco.
“Oggi – ha detto Livi – premiamo un’eccellenza della ristorazione che ha fatto conoscere il territorio, un punto di riferimento per residenti e turisti, gestito dalla stessa famiglia con passione e competenza”. Dopo quarantasei anni di attività, per la signora Gabriella i capisaldi restano “i piatti della tradizione marchigiana e i prodotti locali”. Nella motivazione dell’encomio al ristorante fondato nel 1978 dal marito Giuseppe Domizi, “Pippo”, scomparso nel 2022, “il merito di rappresentare una realtà marchigiana di eccellenza nel settore della ristorazione, con grande attenzione al cliente e alla qualità del servizio”.
Il Centro Studi Storici Maceratesi organizza per mercoledì 6 novembre, alle ore 16,30, nella Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino, una conferenza tenuta dal professore Tommaso di Carpegna Falconieri, sul tema:
“La storia vista come un labirinto. Viaggio alla scoperta delle fake news nella storia”. L’evento è organizzato in collaborazione con l’Università di Camerino che ha anche concesso il patrocinio.
È stato scelto questo tema perché molto attuale, in quanto oggi siamo immersi nelle fake news. I social diffondono con velocità vorticosa voci, dichiarazioni e smentite, tutti parlano e tutti scrivono, tutti pubblicano, tutti modificano. Il Web, che è diventato il maggiore canale di informazione per la maggioranza delle persone, è pluralista, ma è anche pieno di bufale. Siamo arrivati al punto che le cose inventate sembrano le più vere. Anche la storia è vittima delle fake news. Si tenta di utilizzarla e presentarla come un racconto fascinoso, incantevole, da rendere il più possibile spettacolare e intrigante. In tal modo diventa sempre più difficile fare distinzione tra fatto e racconto, tra avvenimento e propaganda, tra vita reale e virtuale.
Se è così, ci chiediamo se serve ancora la storia. Durante la conferenza il professor Tommaso di Carpegna Falconieri, da grande esperto della materia, affronterà la questione e spiegherà perché la storia serve ancora ed è necessario conoscerla. Il metodo critico della storia è fondamentale per riprenderci e orientarci, distinguendola da tutto ciò che le somiglia. La storia, che altro non è che conoscenza del passato umano realmente accaduto, si fa solo con i documenti e non con la fantasia.
Tommaso di Carpegna Falconieri è professore ordinario presso l’Università di Urbino dove insegna Storia Medievale. Da anni si occupa del “medievalismo”, ossia dell’invenzione del Medioevo dopo il Medioevo e le sue rappresentazioni nella contemporaneità, con l’intento di rivalutare i caratteri distintivi del Medioevo, di frequente presentato come simbolo di ingiustificato oscurantismo. Di Carpegna Falconieri spesso è presente come ospite nei programmi di Rai3 e Rai Storia, condotti da Paolo Mieli (Passato e Presente), per parlare dei suoi studi e delle sue pubblicazioni e per far conoscere la storia vera, quella non contaminata dalle fake news.
Il programma dell’incontro di Camerino prevede un'introduzione al tema del professore Alberto Meriggi, presidente del Centro Studi Storici Maceratesi, a cui faranno seguito i saluti delle autorità presenti. A seguire la conferenza del professore Tommaso di Carpegna Falconieri e in chiusura gli interventi del pubblico in un dibattito.
Niente impresa per la Halley Matelica sul campo di una delle super big del girone, la Italservice Pesaro. Partita quasi tutta di rincorsa per i biancorossi (sempre senza Zanzottera e i lungodegenti Musci e Mazzotti) al cospetto di un Loreto che ha reso tutto difficile a capitan Mentonelli e compagni e punito con maggiore continuità dall’arco.
I due canestri di Arnaldo in un amen illudono i biancorossi di aver subito scaldato i motori a livello offensivo. Invece sono le difese che prendono il sopravvento nel primo quarto, con la Vigor a soffrire terribilmente a rimbalzo e a tirare con percentuali bassissime (solo due canestri dal campo dopo i primi due del numero 0 nel resto del quarto). Il Loreto tocca il +6 (13-7 all’8’ firmato da un caldissimo Santucci), ma la Halley ricuce a inizio secondo periodo, tornando pure a mettere il naso avanti (19-20 al 13’ con la tripla di un Eliantonio in crescita). Sale in cattedra Broglia, che infila 10 punti in un amen, ma i biancorossi si mantengono in scia con tre triple di Morgillo e l’equilibrio pare destinato a resistere fino all’intervallo lungo. E invece un ultimo minuto disastroso, tra errori e palle perse, apre le porte alla prima spallata della Italservice, che con Battisti trova a fil di sirena il +9 di metà gara (40-31).
La musica sembra cambiare al rientro sul parquet per il terzo quarto. Una nuova fiammata di Arnaldo suona la carica per la Halley, che gira le viti in difesa e produce un parziale di 0-10 per il nuovo sorpasso vigorino (40-41 al 24’). I pesaresi si rialzano trovando canestri da fuori a ripetizione, poi sul finire del quarto rialzano il volume sull’asse Santucci-Broglia e per la Halley all’imbocco dell’ultimo quarto è tutto da rifare (57-48). Cipriani dà al Loreto la doppia cifra di vantaggio a inizio quarto periodo (59-48), la Vigor non molla la presa restando in scia con due bombe di Rolli e una di Arnaldo, ma sono le percentuali altissime dei pesaresi, con un Cipriani scatenato (12 punti nell’ultimo quarto), e la difesa che imbarca troppa acqua a impedire ai biancorossi di ricucire.
Si ferma così dopo tre vittorie la striscia positiva della Halley, che domenica prossima tornerà a viaggiare per sfidare l’Olimpia Castel San Pietro.
Così coach Trullo a fine partita: «Abbiamo giocato con energia solo nel terzo quarto, nel quale siamo rientrati andando anche a +1. Lì mi sono illuso che potevamo giocarcela fino alla fine; invece, appena abbiamo subito un paio di canestri ci siamo scaricati. Abbiamo subito tanti rimbalzi d’attacco e questa è una cosa nella quale stiamo soffrendo un po’ contro tutte le squadre, dobbiamo cercare di sistemarla in qualche modo per non concedere troppi tiri agli avversari. Chiaro poi che giocavamo contro una delle migliori squadre di questo torneo, con giocatori esperti che hanno già vinto questo campionato, l’inerzia del match ce l’hanno avuta sempre loro.
Oltre ai rimbalzi, abbiamo avuto una brutta serata al tiro soprattutto coi nostri esterni: abbiamo fallito anche tiri aperti e a quel punto diventa difficile, perdi fiducia in ciò che stai facendo. Forse potevamo dare qualche palla dentro in più, ci riguarderemo la partita e cercheremo di sistemare ciò che non ha funzionato in vista di domenica prossima. Castel San Pietro è una squadra giovane, sullo stile di Civitanova o Teramo, con 2-3 giocatori importanti tra gli esterni. Ma noi ora dobbiamo pensare a noi, ce lo insegna il Loreto, che dopo due sconfitte è andato a vincere proprio a Castel San Pietro. Dovremo fare lo stesso anche noi. Il campionato è molto equilibrato, tutti vincono e perdono con tutti, per quanto ci riguarda speriamo di riuscire finalmente a ritrovare in settimana Zanzottera, che è troppo importante per noi».
ITALSERVICE PESARO-HALLEY MATELICA 79-65
PESARO: Delfino 8, Cevolini, Battisti 7, Cipriani 18, Mattioli ne, Tognacci, Santucci 19, Aglio 4, Broglia 15, Gulini 6, Jareci ne. All.: Ceccarelli.
MATELICA: Arnaldo 20, Rolli 6, Panzini 1, Mentonelli, Mazzolini ne, Dieng 9, Morgillo 13, Riccio 11, Gaeta ne, Eliantonio 5. All.: Trullo.
ARBITRI: Resca, Romanello.
PARZIALI: 15-9, 25-22, 17-17, 22-17.
Sabato 9 novembre 2024, alle ore 16.00 nella frazione di Valcarecce di Cingoli si terrà una piccola cerimonia di presentazione del restauro della struttura della locale Fonte. L’opera di recupero, risanamento e valorizzazione di questo monumento, fonte e lavatoio pubblico, luogo significativo per la comunità cingolana di Valcarecce, è stata attuata con risorse comunali e grazie al prezioso supporto e contributo di Acquambiente Marche srl.
«Restituiamo con piacere alla nostra comunità e al nostro territorio – ha dichiarato il sindaco Michele Vittori – un altro monumento della sua memoria. Un recupero – ha continuato il primo cittadino – quello della fonte di Valcarecce che rientra in un più ampio e ambizioso piano di restauro delle antiche fonti e lavatoi della città e del territorio comunale di Cingoli voluto e portato avanti dall’Amministrazione comunale».
Travolto da un’auto: agente della polizia locale trasportato all’ospedale. L’incidente è avvenuto nella mattinata di oggi, a Civitanova Marche, in via D'annunzio nei pressi della scuola via Tacito.
In base a una ricostruzione, l’agente della polizia locale stava dirigendo il traffico nella zona interessata dall'ingresso degli alunni nell'Istituto, quando è stato investito da un’auto condotta da una donna. L'automobilista non si sarebbe accorta della presenza del vigile urbano perché abbagliata dal sole, in base a quanto avrebbe riferito agli agenti intervenuti.
Lanciato l’allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118. L'agente è stata trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova per accertamenti, i rilievi di rito sono spettati ai colleghi della polizia locale.
Attimi di paura ieri sera in piazzale Rosselli, ad Ancona, dove si è consumata una rapina ai danni un addetto alla recepsion: l’uomo è finito a Pronto Soccorso.
In base a una ricostruzione, il dipendente dell’albergo è stato aggredito da una donna entrata nella struttura con la scusa di dover affittare una camera, la quale ha anche rubato 50 euro al malcapitato. L’episodio è accaduto attorno alle 23,30 e sul posto sono intervenuti il Radiomobile dei carabinieri, la guardia di finanza e la Croce Gialla che ha anche provveduto a trasportare l’addetto alla reception all’ospedale.
Due ore dopo invece, sempre la Croce Gialla, è intervenuta ancora una volta in piazzale Rosselli per una donna di 40 anni che vagava in stato confusionale, portando anche lei a Torrette. Non è escluso che i due episodi possano essere collegati in qualche modo tra loro.
Niente da fare al Palasport Bigi per la Banca Macerata Fisiomed. La squadra maceratese non riesce a replicare le ottime azioni viste nel turno infrasettimanale e si inchina alla Conad Reggio Emilia nella sesta giornata di andata del campionato di serie A2 incassando la prima sconfitta per 3-0 del campionato. Prestazione incolore dei biancorossi che hanno avuto le loro occasioni ma sono mancati nei momenti che contavano: servirà quindi analizzare bene il match per migliorarsi e riuscire a recuperare subito questi tre punti persi in uno scontro con quella che, molto probabilmente, sarà una diretta concorrente per l’obiettivo salvezza.
La cronaca:
Coach Fanuli inizia il match con la diagonale principale Porro-Gasparini, gli schiacciatori sono Gottardo e Suraci, gli esperti centrali rispondono ai nomi di Barone e Sighinolfi, De Angelis è il libero.
Castellano risponde con la formazione vincente nella notte di Halloween: Marsili-Klapwijk è la diagonale palleggiatore-opposto, Valchinov fa coppia con Ottaviani in posto 4, Fall-Berger al centro con Gabbanelli ministro della difesa.
Primo set. Il muro di Valchinov spiega subito le intenzioni ospiti, 0-2 in avvio partita. È lo stesso bulgaro che, con qualche imperfezione, permette poco più tardi il primo vantaggio reggiano nella partita (7-5). Le squadre spingono molto in battuta, in palla alta si vedono buone giocate alternate a errori anche banali: 11-11 dopo un videocheck contestato. I padroni di casa prendono il comando del set, la differenza la sta facendo il servizio. Squadre appaiate fino a quota 24, chiude Reggio al primo vantaggio grazie a un muro subito da Klapwijk.
Secondo set. Il rammarico non si vede negli ospiti, Macerata riparte decisa e questo set, come spesso accade in stagione, riparte all’insegna del massimo equilibrio. Il monster block di Valchinov su Gasparini permette l’allungo ai biancorossi sul +3: Fanuli è costretto a interrompere il flusso col time-out del 7-10. Entra Ichino per alzare il muro e consolidare il vantaggio, ma è Berger a prendersi la scena (11-14). Reggio non molla, Macerata concede, il doppio muro casalingo vale il 21-18 che ribalta l’umore delle squadre in campo. L’ace di Gottardo vale il 24-20, sussulto della Banca Macerata Fisiomed che annulla tre set point, ma il servizio di Ottaviani è out: 25-23.
Terzo set. Cavasin in campo per Klapwijk. Si inizia sempre punto a punto, col solito elastico che vede Macerata allungare per poi venire ripresa. Il primo time-out è di Castellano: 13-9 per i padroni di casa, è Suraci che spinge gli emiliani con degli ottimi attacchi. La prestazione della Banca Macerata Fisiomed è molto opaca, la squadra sembra non sapersi opporre all’inerzia del match. Valchinov prova a dare la sveglia ai suoi, ma la difesa non recuperata del 21-18 è la fotografia perfetta della partita. Macerata cede 25-20, consapevole che avrebbe potuto fare di più.
Italo Vullo, Direttore Generale: “La partita l’abbiamo condotta noi per lunghi tratti, io non l’affronterei (la sconfitta, ndr) dal punto di vista tecnico o tattico. Purtroppo fuori casa abbiamo ancora il difetto di portarci dietro l’errore, poi ne paghiamo le conseguenze. Nei primi due set è successo questo, ne siamo stati penalizzati e quindi hanno vinto loro. Nel terzo siamo anche calati come morale perché questa è una squadra giovane, ma su quest’aspetto mentale bisognerà lavorarci.”
Conad Reggio Emilia – Banca Macerata Fisiomed 3-0 (26-24. 25-23, 25-21)
Conad Reggio Emilia: Gottardo 10, Porro 2, Stabrawa, Barone 8, Gasparini 17, Suraci 12, Sighinolfi 5, De Angelis (L1). NE: Signorini, Guerrini, Partenio, Bonola, Ades, Alberghini, Zecca (L2). All. Fanuli Fabio, Ass. Zaghi Tommaso
Banca Macerata Fisiomed: Pozzebon, Marsili 1, Ichino, Ferri, Valchinov 13, Ottaviani 8, Cavasin 3, Fall 11, Klapwijk 10, Berger 8, Gabbanelli (L1). NE: Palombarini (L2). All. Castellano Maurizio, Ass. Domizioli Federico.
Arbitri: Stefano Chiriatti di Lecce e Maurina Sessolo di Conegliano
MVP: Suraci Antonino
Note: Durata set: 35’, 31’, 28’ per un’ora e 34 minuti.
Battute punto Macerata 3 con 16 errori, Reggio Emilia 4 con 11 errori. Muri punto Macerata 10, Reggio Emilia 9. Attacco punto Macerata 47%, 52%. Ricezione positiva Macerata 49% (32% perfetta), Reggio Emilia 50% (33%).
Rimandato per la terza volta l’appuntamento con la prima vittoria esterna della SuperLega Credem Banca 2024/25, ma per i cucinieri arriva il primo punto in trasferta. Così come al PalaTriccoli nella Finale della Jesi Volley Cup, al PalaBarton nel match in notturna della 6ª giornata di Regular Season la Cucine Lube Civitanova lotta con tutte le sue forze e si porta avanti di due set contro la Sir Susa Vim Perugia, ma cede al tie break (21-25, 25-27, 25-18, 25-18, 15-12) al cospetto dei campioni d’Italia e del mondo. Il punto conquistato sul campo più difficile del torneo consente di muovere la classifica agli uomini di Giampaolo Medei, che si portano a quota 10 in attesa dei due match casalinghi: prima con la Gas Sales Bluenergy Piacenza (domenica 10 novembre, ore 16) e poi con la Valsa Group Modena (domenica 17 novembre, ore 18).
La Lube propone una grande pallavolo nei primi due set, va in letargo per parte del terzo e quarto parziale, poi lotta alla pari al tie break, con Lagumdzija nei panni di top scorer (26 punti con il 59% e 2 ace). La Sir supera le difficoltà grazie al contributo di Giannelli e Ishikawa (MVP con 21 punti), entrati dalla panchina. Oltre al giapponese, in doppia cifra ci sono Plotnytskyi (13), Ben Tara (11) e Russo (10). Spiccano i 10 ace a 5 del sodalizio umbro e un attacco leggermente più preciso, mentre i biancorossi si distinguono nel muro-difesa (14 a 8 i block in).
6+1 DI INIZIO MATCH
Cucinieri in campo con Boninfante al palleggio in diagonale con l’opposto Lagumdzija, Loeppky e Bottolo laterali, Chinenyeze e Podrascanin centrali, Balaso libero. Padroni di casa schierati con Zoppellari in cabina di regia e Ben Tara terminale offensivo, Semeniuk e Plotnytskyi in posto 4, Loser e Russo centrali, Colaci libero.
LA GARA
Nel primo set Civitanova domina a muro (6 a 2), attacca meglio (56% contro il 50%), sigla l’unico ace e regge in ricezione. Il più prolifico è Bottolo (5 punti). Buon avvio della Lube a muro (2-6) e al servizio, con l’ace di Boninfante (4-9). Dopo il block di Bottolo per il +7 (6-13), Lorenzetti inserisce Ishikawa per Semeniuk. Sul risultato di 8-14 Giannelli entra per Zoppellari. I padroni di casa si scuotono, ma sul primo tempo di Chinenyeze la Lube è in controllo (12-18). Nel finale i Block Devils dimezzano il gap (19-22) e Zoppellari è di nuovo in campo. I bianconeri sono fallosi dai nove metri, ma restano insidiosi con Herrera, entrato in corsa (21-24). La pipe di Bottolo chiude il parziale (21-25).
Nel secondo set partenza diesel dei cucinieri, che calano in ricezione e vanno sotto di 6 punti, prima di essere presi per mano da Lagumdzija (9 sigilli) e di trovare il pari sul 24-24 per poi ribaltare il parziale. L’impatto della Sir, con Giannelli dall’inizio, è aggressivo (6-3), al punto che Medei si gioca il time out. Sul punteggio di 8-3, Lagumdzija trova due perle dopo l’ingresso di Nikolov (8-5). I biancorossi risalgono fino al 9-7, poi Perugia accelera sfruttando il servizio di Ben Tara (14-8). Da opposto a opposto, Lagumdzija risponde con un ace e una bella serie in battuta (14-11). Sul 15-12 Medei inserisce Orduna e Dirlic per alcuni scambi. Il botta e risposta viene spezzato dal muro di Bottolo (20-18), ma Perugia reagisce con il block di Russo (22-18). Nel finale arriva l’ennesima fiammata biancorossa con Lagumdzija e Chinenyeze (23-22). Sul 24-22 la Lube annulla due set point e impatta con un attacco e per l’infrazione di Ishikawa ravvisata dal Video Check. La Sir spreca un’altra palla del match (25-25). Il team umbro stecca in attacco e incassa l’ace di Loeppky (25-27).
Nel terzo set la Sir sale in cattedra con i 9 punti di Ishikawa, che vanificano i 6 di Lagumdzija, e con una prova grintosa a muro e al servizio, mentre i marchigiani, impalpabili in ricezione, partono con l’handicap della flessione iniziale. Il team umbro trova lo strappo dopo l’attacco di Ishikawa e un muro (10-6). Lagumdzija rimette il turbo (ace e attacco (10-9). L’ace di Giannelli e il muro di Ben Tara spingono Medei al time out, ma i suoi faticano a rialzarsi e scivolano sotto 16-12. L’attacco di Ishikawa, l’ace di Ben Tara e l’attacco out di Poriya, entrato pochi scambi prima, e il mani out del giapponese mandano gli uomini di Lorenzetti sul +8 (22-14). In campo, oltre a Bisotto, entrano Orduna e Dirlic. Giannelli e compagni si aggiudicano il terzo atto con l’ace di Russo (25-18).
Nel quarto set sale la pressione per la Lube. A fare la differenza è il saldo battuta/ricezione, con 4 ace a 0 per i perugini e qualche problema di troppo in seconda linea per Civitanova, che centra 3 block nel parziale, ma è lievemente meno precisa dei rivali in attacco e incappa in una falsa partenza (9-3). Sul punteggio di 11-4 Nikolov entra per Loeppky. Dopo uno scambio vincente entra anche Orduna per Boninfante. Sono i padroni di casa a fare la partita (16-8) e Medei si gioca anche la carta Gargiulo, che tiene a muro timbrando il block del quarto punto di fila dei cucinieri (16-12). Il collettivo perugino risponde con un’altra accelerata inserendo anche il cubano Herrera al servizio e portandosi sul 20-13. Il no look di Russo e la giocata di Plotnytskyi valgono il 23-16. Il set si chiude con l’ace di Russo (25-18), mentre la partita torna in parità nel computo dei set.
Al tie break si parte punto a punto, con Nikolov in posto 4 insieme a Loeppky. Sul 5-4 rientra Bottolo per il bulgaro e Lagumdzija impatta in diagonale (5-5). Al cambio di campo è avanti la Sir con l’ace di Herrera (8-7). I Block Devils trovano anche il +2 (10-8). Lagumdzija mette paura alla Sir (12-11), poi Ishikawa difende un pallone difficile e Perugia va sul 13-11. L’opposto biancorosso si prende tutte le responsabilità (13-12), ma Ishikawa colpisce per il 14-12. Lorenzetti inserisce Ben Tara, che sigla il punto della vittoria (15-12).
IL TABELLINO
Sir Susa Vim Perugia – Cucine Lube Civitanova 3-2 (21-25, 25-27, 25-18, 25-18, 15-12)
Sir Susa Vim Perugia: Zoppellari 0, Plotnytskyi 13, Russo 10, Ben Tara 11, Semeniuk 3, Loser 9, Piccinelli (L), Cianciotta 0, Giannelli 4, Herrera Jaime 3, Colaci (L), Ishikawa 21. N.E. Candellaro, Solé. All. Lorenzetti. Cucine Lube Civitanova: Boninfante 5, Loeppky 9, Chinenyeze 8, Lagumdzija 26, Bottolo 8, Podrascanin 6, Gargiulo 1, Orduna 0, Bisotto (L), Balaso (L), Hossein Khanzadeh 1, Nikolov 2, Dirlic 1. N.E. Tenorio. All. Medei.
Arbitri: Cerra di Bologna e Piana di Modena
Note: durata set 30’, 38’, 28’, 30’, 20’. Totale 2h 26’. Perugia: errori al servizio 26, ace 10, muri 8, attacco 51%, ricezione 45% (26%). Civitanova: errori al servizio 26, ace 5, muri 14, attacco 48%, ricezione 32% (18%). Spettatori: 4.268. MVP: Ishikawa
(Foto: Michele Benda)
Non riesce l’impresa alla CBF Balducci HR sul complicato campo di Messina, arriva il secondo ko consecutivo in campionato con il 3-1 a favore dell’Akademia Sant’Anna. Le arancionere tengono testa alle siciliane nei primi due set per poi cedere ai colpi di attacco di Modestino (MVP del match con 19 punti) e compagne nel terzo e quarto parziale, nonostante i 18 punti di Decortes, i 13 di Battista e i 9 muri di squadra: Messina attacca al 45% contro il 36% delle maceratesi.
Battaglia subito nel primo set, la CBF Balducci HR arriva sul 20-22 ma non sfrutta il doppio vantaggio sul turno al servizio di Olivotto (24-22), Diop (8 punti nel parziale come Decortes che attacca quasi al 70%) chiude 25-23. Il secondo set è tutto arancionero con Battista (6 punti e 67% in attacco) e il muro (4) protagonisti per il 17-25 finale costruito nel cuore del parziale. Completamente opposto il terzo set con le siciliane aggressive sin dai primi punti mentre l’attacco maceratese cala sotto il 30%: Modestino è protagonista con 8 punti per il 25-15 conclusivo. Quarto set sulla stessa linea: Messina prende il comando delle operazioni dall’inizio e chiude la sfida senza trovare ostacoli.
LA PARTITA
Coach Lionetti sceglie ancora Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Fiesoli, Bresciani libero. Coach Bonafede risponde con Carraro-Diop, Olivotto-Modestino, Mason-Rossetto, Caforio libero.
Primo break Messina con Diop (3-1), Decortes tiene lì le arancionere (5-4 e 6-5) e Caruso piazza a terra la fast dell’8-7 e per poi murare Mason dopo una azione prolungata (9-9). Decortes guadagna il primo break arancionero (9-10) ripreso però dal muro di Rossetto (12-11), Diop replica su Fiesoli per il 14-12 Messina. Bonelli risponde fermando Rossetto (15-15), si prosegue punto a punto con Decortes che riporta a +1 la CBF Balducci HR (17-18), c’è Bulaich per Fiesoli in campo e l’argentina inventa il pallonetto del 17-19. Il servizio di Carraro guadagna il 19-19, Decortes mette due diagonali (20-21) poi Rossetto non trova il tocco del muro (20-22) ma mura Mazzon (22-22). Diop contrattacca (23-22), Olivotto al servizio favorisce il 24-22 di Modestino a filo rete: Decortes annulla il primo set ball (24-23) ma Diop chiude 25-23.
Partenza sprint per la CBF Balducci HR nel secondo set (0-3) ma Diop e Modestino contrattaccano i palloni che valgono la parità (6-6), l’opposta della Akademia sbaglia (6-8), Decortes continua ad attaccare con alte percentuali (8-10), arriva un altro errore di Diop per il 9-12. Caruso allunga fermando Rossetto (11-15), Bonafede inserisce Rollins che subisce subito muro da Decortes (11-16), Battista mette la pipe dell’11-17 e c’è fallo di posizione Messina (11-18). Fiesoli mura Modestino (12-20) e Decortes piazza l’ace del 13-22: le arancionere gestiscono il largo vantaggio e chiudono 17-25.
Messina riparte sul 4-2 nel terzo set, l’arbitro vede un tocco che il video check (eventuale 5-5) non riesce a giudicare e le siciliane con contrattacco e muro di Modestino va sull’8-4. L’attacco arancionero non trova l’efficacia del secondo set e ancora Modestino ne approfitta a muro (10-4), entra Braida per Bonelli e Caruso mura Diop (10-6). C’è l’ace di Braida (10-7), Mason e Rossetto però riportano Messina a +6 (14-8), Modestino punge al servizio (16-9) e Diop mette giù il lungolinea del 18-10. Decortes non trova la riga ed esce per un problema fisico (19-11), entra Bulaich al suo posto ma ormai il set sembra compromesso per la CBF Balducci HR (23-14) e l’Akademia Sant’Anna chiude con Modestino (25-15).
Decortes torna in campo nel quarto set, Battista si fa sentire a muro e in attacco ed è subito 1-4. Arrivano però tre errori arancioneri consecutivi per il 6-4 Messina (parziale di 5-0), la CBF Balducci HR resta attaccata al set e guadagna il 9-9 con Fiesoli. Rossetto al servizio fa male alla ricezione arancionera (12-9), Mason allunga (13-9) e arriva un altro ace sempre di Rossetto (14-9): rientra Bulaich per Decortes, Messina ora gioca con buona efficacia in attacco soprattutto con le due bande (17-11), c’è anche l’errore di Caruso per il 18-11. L’Akademia Sant’Anna continua a passare con continuità (21-13, Rossetto), il set continua così fino al 25-14 finale.
IL TABELLINO
AKADEMIA SANT'ANNA MESSINA - CBF BALDUCCI HR MACERATA 3-1 (25-23 17-25 25-15 25-14)
AKADEMIA SANT'ANNA MESSINA: Rossetto 13, Modestino 19, Carraro 2, Mason 8, Olivotto 12, Diop 18, Caforio (L), Rollins, Babatunde. Non entrate: Trevisiol, Guzin, Norgini. All. Bonafede.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Mazzon 3, Bonelli 1, Battista 13, Caruso 10, Decortes 18, Fiesoli 8, Bresciani (L), Bulaich Simian 1, Braida 1, Morandini, Sanguigni. Non entrate: Orlandi, Busolini (L). All. Lionetti.
ARBITRI: Palumbo, De Sensi.
NOTE - Durata set: 33', 25', 28', 23'; Tot: 109'. MVP: Modestino.
Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “Sicuramente i primi due set sono stati quelli più equilibrati dove abbiamo giocato un po' a sprazzi sul muro difesa nel primo set e abbiamo avuto una costante non buonissima in attacco, poi alla fine Messina è venuta fuori con le loro individualità. Le nostre avversarie comunque hanno meritato e noi siamo calati drasticamente in difesa, purtroppo siamo una squadra che se in quel fondamentale lì fa meno bene rispetto al solito e fa più fatica nei restanti fondamentali. Mi ripeto per l'ennesima volta, l'unico metodo per guarire è lavorare in palestra, quindi torniamo martedì ad allenarci dopo questa sconfitta con la consapevolezza che dobbiamo fare ancora di più”.
Valeria Battista (schiacciatrice CBF Balducci HR Macerata): “Sicuramente per me questa era una partita importante perché ovviamente quando torni nella tua vecchia casa hai sempre qualcosa di diverso, un'emozione in più. Ci tenevo tantissimo a vincere però io sono dell'idea che il campionato è una maratona non uno sprint, siamo a novembre. Queste due partite perse ci hanno aiutato a capire cosa non va durante il nostro gioco, andremo solo in crescendo certamente. Speriamo di rifarci il prima possibile”.
La celebrazione è iniziata con una messa di suffragio alla Chiesa di San Lorenzo e successivamente il corteo al seguito della Banda Musicale di Colmurano si è diretto al Loggiato “A. Pantanetti”, dove autorità locali, carabinieri, associazioni, protezione civile, Anpi, cittadini e studenti delle scuole hanno deposto una corona d’alloro in memoria dei Caduti. La presenza dei più giovani ha conferito un senso di continuità e speranza al ricordo dei valorosi.
Il sindaco di Urbisaglia, Riccardo Natalini, ha espresso la sua gratitudine verso tutti coloro che hanno partecipato: “Oggi celebriamo non solo il coraggio dei nostri caduti, ma anche l’unità che ci tiene insieme come comunità. È fondamentale trasmettere ai giovani il valore della memoria storica e il significato di questa giornata. L’impegno dei ragazzi delle scuole è stato eccezionale e rappresenta il futuro del nostro paese.”
“Oggi, più che mai, - continua il primo cittadino - è necessario riconoscere il lavoro instancabile dei nostri militari, che operano sia in patria che all’estero, portando aiuto e sostegno a chi ne ha bisogno. La loro dedizione ci offre un senso di sicurezza e ci ricorda che la pace è un valore da difendere e promuovere ogni giorno. Le Forze Armate sono un simbolo di unità e coesione, che ci ricorda quanto sia importante rimanere uniti, soprattutto in tempi di sfide e incertezze. Celebriamo dunque l’unità del nostro popolo, unita nella diversità, e onoriamo il coraggio e il sacrificio di coloro che indossano la divisa. La loro presenza è una garanzia per il nostro futuro e il nostro compito è sostenere e rispettare il loro operato – conclude Natalini-”
L’evento ha visto anche momenti di riflessione, durante i quali gli alunni della Scuola Secondaria e della Scuola Primaria hanno sottolineato l’importanza di preservare la memoria storica: “Ricordare il passato ci aiuta a costruire un futuro migliore e di pace. Insieme, dobbiamo continuare a valorizzare le tradizioni e il senso di appartenenza che caratterizzano il nostro borgo.”
La giornata si è conclusa con una festosa manifestazione musicale, in cui la comunità ha condiviso musica, rinforzando i legami tra i cittadini e celebrando il patrimonio culturale di Urbisaglia. L’appuntamento si rinnova per il prossimo anno, con l’intento di rendere la celebrazione ancora più grande e coinvolgente al Sacrario dei Caduti di tutte le guerre (dove si stanno concludendo i lavori di riqualificazione del parco).
Urbisaglia, con il suo fascino storico e la sua vibrante comunità, ha dimostrato ancora una volta che l’unità e la memoria sono fondamentali per il nostro presente e futuro.
Un grande classico del calcio femminile marchigiano tra due formazioni che ogni volta danno vita a sfide giocate al cardiopalma.
PRIMO TEMPO - La prima frazione di gara è particolarmente ricca di emozioni. L’Ascoli parte subito forte cercando di sorprendere una retroguardia locale addormentata nei primi minuti. Al 3’, Baldassarri trova lo spazio per calciare in area ma la sfera viene deviata sopra la traversa.
La Maceratese si desta dal sonno iniziale e trova il vantaggio al 5’: Marangoni mette un pallone a mezza altezza per Stollavagli che supera Vallesi in spaccata. La fantasista biancorossa trova il goal per la quarta giornata consecutiva.
Le ospiti accusano il colpo ed impiegano alcuni minuti prima di ricominciare a sviluppare una trama di gioco ordinata. Al 21’, Baldassarri impegna Ranalli che non si lascia sorprendere.
Poco dopo è ancora Baldassarri a creare diversi grattacapi alla retroguardia locale. La numero sei bianconera mette un cross invitante per Giovannelli che mette sul fondo con la porta semi-sguarnita. Due minuti più tardi l’Ascoli scheggia la traversa con una conclusione insidiosa di Baldassarri.
Il pari è nell’aria e si concretizza al minuto 37’: Baldassarri trova ancora l’opposizione di una superba Ranalli ma il pallone questa volta finisce tra i piedi di Nepi che insacca con un pallonetto. La Maceratese si rigetta in avanti e trova il secondo vantaggio al 42’: sugli sviluppi di una rimessa laterale, Marangoni compie una spettacolare volée che fulmina Vallesi.
Dura pochissimo la gioia delle biancorosse, basta un solo giro di lancette all’Ascoli per portarsi sul 2-2. Letizia De Angelis si presenta sul dischetto e trasforma dagli undici metri. Poco prima del duplice fischio, Giustozzi sfiora il goal olimpico centrando il palo interno direttamente dalla bandierina.
SECONDO TEMPO - La Maceratese esce determinata dagli spogliatoi e mette subito in difficoltà la compagine ospite. Stollavagli sfiora la doppietta personale con un tiro che lambisce di poco il montante superiore.
Al 57’, Giustozzi sfiora nuovamente il goal da cineteca con un tiro dalla lunga distanza che si stampa sulla traversa. Nel migliore momento delle biancorosse sono le ascolane a colpire: Baldassarri si incunea in area e deposita alle spalle dell’estremo difensore locale con un rasoterra preciso. Goal che ripaga i numerosi sforzi della giocatrice in casacca bianconera.
Nel finale la Maceratese attacca per rimettere in carreggiata l’incontro, l’Ascoli prova a fuggire in contropiede sfruttando gli spazi lasciati aperti dalle padrone di casa. A nove dalla fine le biancorosse si costruiscono l’azione che vale il definitivo 3-3. Giustozzi pennella da calcio d’angolo e sul secondo palo sbuca Salvucci che trova l’inzuccata vincente.
In pieno recupero, Stollavagli impegna nuovamente Vallesi che salva la propria porta. Il direttore di gara dichiara la fine delle ostilità dopo tre minuti di recupero. Un pari pirotecnico tra due squadre che non hanno fatto annoiare i tanti spettatori presenti sugli spalti dello stadio “Della Vittoria”.
CF Maceratese ed Ascoli mantengono l’imbattibilità e si portano entrambe a quota 10 punti in classifica, a sole due lunghezze dal duetto di testa composto da Recanatese e Ancona Respect. Il tecnico della CF Maceratese, Claide Torresi, ha commentato così la prestazione della sua squadra:
"Oggi abbiamo assistito ad una partita dai due volti, nel primo tempo c’è stata una supremazia tattica delle avversarie mentre nella ripresa siamo riusciti a recuperare campo esprimendo un buon gioco. Nei secondi quarantacinque minuti meritavamo qualcosa in più del pareggio. Alla fine un punto a testa può accontentare entrambe le squadre visto lo spessore della partita. Stiamo attraversando una fase di crescita e la squadra deve mantenere la consapevolezza che può giocarsela con tutte, specialmente con le prime della classe. Oggi abbiamo compiuto un passo importante che avrà i suoi effetti dal punto di vista mentale e dell’approccio alla gara".
CF MACERATESE: Ranalli, Ciccale (45’ Silvestrini M), Marangoni (70’ Ferrini), Tedeschi, Fodali (45’ Crispini), Salvucci, Creti, Stollavagli, Micheloni (79’ Picchio), Giustozzi, Fermani.
A disposizione: Leskaj, Tarulli, Carducci, Tesei, Karmeshtna. Allenatore: Claide Torresi.
ASCOLI: Vallesi, Marucci, Baldassarri, Amatucci, Giovanelli, Nepi, De Angelis A, De Angelis L (88’ Angelozzi), Ciotti (70’ Di Marco), Frollo, Mariotti (88’ Pallotta). A disposizione: Alfonsi, Di Cesare, Di Camillo, Silvestrini B. Alleanatore: Giacomo Renga.
MARCATRICI: Stollavagli 5’, Nepi 37’, Marangoni 42’, De Angelis L (Rig) 43’, Baldassarri 58’ e Salvucci 81’.
ARBITRO: Pietro Simone Colombo – Sezione di Fermo.
NOTE: ammonite Tedeschi, Creti, Crispini e Amatucci, angoli 4-2, recuperi 2’-3’, presenti circa 100 spettatori allo Stadio “Della Vittoria” di Macerata.
La Civitanovese deve accontentarsi di un punto nella sfida contro il Città di Isernia San Leucio, terminata 1-1 al Polisportivo. La formazione di Sante Alfonsi era riuscita a portarsi in vantaggio nel primo tempo grazie a un rigore trasformato da Capece, ma un gol di Arzura in extremis ha gelato i padroni di casa, lasciando un retrogusto amaro alla prestazione complessiva.
Il match inizia con entrambe le squadre che faticano a trovare spazi in avanti. La prima occasione arriva al 20’, quando Brunet prova la conclusione dal limite, ma il pallone termina alto. Al 21’, è l'Isernia a sfiorare il gol con Antinucci, che però non inquadra la porta.
La Civitanovese risponde con un corner ben battuto da Visciano al 24’, sul quale Padovani stacca di testa, trovando la pronta risposta di Draghi. Un minuto più tardi, Brunet si rende nuovamente pericoloso, ma il portiere avversario è attento. Al 30’, Visciano non riesce ad approfittare di un’uscita incerta di Draghi, mantenendo il risultato in equilibrio.
Al 38’, il momento chiave: l'arbitro Francesco Ennio Gallo assegna un rigore alla Civitanovese. Dal dischetto si presenta Capece, che al 40’ non sbaglia, infilando Draghi per l’1-0. L'Isernia prova a reagire con Cascio, ma la sua conclusione da pochi passi è alta. Prima dell’intervallo, Franco tenta un tiro che finisce sopra la traversa.
Nella ripresa, l'Isernia prova a mettere pressione, mentre la Civitanovese cerca il raddoppio. Al 12’, Buonavoglia si rende pericoloso, ma la difesa ospite regge. Bevilacqua, entrato al posto di Brunet, cerca la via del gol al 40’, ma la sua incornata finisce fuori. Al 43’, Macarof sfiora il raddoppio con un colpo di testa, ma il pallone è debole e non crea grossi problemi a Draghi.
Nel finale, l’Isernia trova il guizzo giusto. Al 45’, Arzura lascia partire un diagonale preciso che trafigge Petrucci, firmando l’1-1 e spegnendo le speranze della Civitanovese di portare a casa i tre punti. Nei minuti di recupero, l’Isernia sfiora persino il colpaccio: De Filippo si avvita di testa, ma Petrucci compie un intervento decisivo, salvando i rossoblù da una beffa completa.
Al quinto tentativo, il "Della Vittoria" tiene finalmente fede alla sua denominazione. Il Tolentino si impone per 2-1 sull'Urbania nella sfida valvole come nona giornata del campionato di Eccellenza Marche e conquista i primi, agognati, tre punti casalinghi della stagione. A segno Nunez nel primo tempo, Lovotti e Badiali nella ripresa.
Un successo che regala continuità a quello ottenuto in extremis sul campo del Monturano Campiglione contro un'avversaria che veniva da un buon momento di forma, considerati i 15 punti in classifica che la ponevano a sole due lunghezze dalla capolista Maceratese.
Passarini sceglie la continuità anche nel proporre gli undici titolari con le uniche novità che arrivano dal pacchetto arretrato che ritrova Di Biagio dopo la squalifica e l'under Mariani come terzino sinistro. Scelta che comporta la panchina per Tizi. Tra le fila ospiti lo spauracchio principale è rappresentato dal tandem d'attacco Nunez-Rivi.
LA CRONACA - Avvio di partita arrembante dell'Urbania che in una manciata di secondi raccoglie subito due corner. Il piglio dei biancorossi è risoluto e al Tolentino serve del tempo per carburare col suo possesso palla. I minuti scorrono senza grosse chance da segnalare sino a quando, al 25', arriva il vantaggio ospite sugli sviluppi di un calcio di punizione. Lo schema riesce alla perfezione e Nunez si trova a colpire di testa, indisturbato, da pochi passi. È il suo quarto gol stagionale in campionato.
I cremisi appaiono frastornati e così l'Urbania avrebbe anche la possibilità di raddoppiare ma, stavolta, al 38' Nunez è magnanimo e spara a lato a tu per tu con Bucosse. L'unica occasione pericolosa per i padroni di casa arriva con un tiro dal limite di Lovotti che impegna Nannetti alla parata in tuffo.
La risposta biancorossa non tarda ad arrivare con il bel tentativo al volo di Sarli da posizione defilata che termina non lontano dall'incrocio dei pali. È l'ultima emozione del primo tempo che costa al Tolentino anche la squalifica di Tortelli in vista del prossimo match di Fano a seguito di un giallo rimediato per fallo a centrocampo.
Il secondo tempo si mantiene su buoni ritmi, sebbene non manchino gli errori tecnici. L'episodio che cambia l'inerzia della partita è un vero e proprio gioiello tecnico.
Intorno al 70' Lovotti si inventa dal nulla un gol pazzesco in rovesciata che fa esultare l'intero stadio, con la palla che si deposita nel sacco in maniera imparabile per Nannetti.
Come in quel di Monturano, arriva la rimonta nel giro di una manciata di minuti. Sugli sviluppi di corner Moscati viene atterrato in area di rigore nel tentativo di slanciare la gamba per agganciare la sfera. Per l'arbitro è rigore.
Dagli undici metri Badiali non sbaglia e si scatena in un'esultanza incontenibile con tanto di maglietta tolta e giallo inevitabile (73'). Nel finale i cremisi mantengono il controllo del match, sprecando anche un ghiotto contropiede che si conclude con un tiro di Moscati, in pieno recupero, che finisce tra le braccia del portiere ospite.È l'ultima occasione della sfida, l'arbitro sancisce il triplice fischio che mette fine alle ostilità. Gioia per il Tolentino che ottiene la prima agognata vittoria della stagione tra le mura amiche e si porta a quota 13 punti in classifica.
Si è conclusa stamattina a Civitanova la tre giorni di festa all'insegna dello sport e del tricolore.
Pietro Riva e Sara Nestola vincono il titolo italiano 2024 di Mezza Maratona assegnato in occasione della Stracivitanova tricolore, la 21.097km di Civitanova Marche che nella mattinata di oggi,domenica 3 novembre,ha visto al via circa 900 iscritti. Tante le persone intervenute in centro, complice una bella giornata d’autunno.“Salutiamo con entusiasmo tre giorni di eventi dedicati alla mezza maratona, una manifestazione nazionale che ha trasformato Civitanova in un vivace palcoscenico sportivo, con oltre mille partecipanti che hanno invaso le nostre strade di energia e vitalità – ha scritto il sindaco Fabrizio Ciarapica dopo le premiazioni sul palco di piazza XX settembre.È stata un'opportunità straordinaria per celebrare il valore dello sport, ma anche per far conoscere la nostra città a tantissime persone ed invitarle a tornare di nuovo.Grazie, a partire dall’ Atletica Civitanova, a tutti coloro che hanno preso parte e contribuito a rendere questa manifestazione un vero successo!”
Presenti per l’Amministrazione comunale il vicesindaco e assessore allo Sport Claudio Morresi: “Una giornata bellissima, una grande festa per lo sport e per la nostra città – ha detto Morresi – In tanti ci hanno ringraziato e apprezzato la città. Sentire i complimenti da parte di persone che non erano mai state a Civitanova ci riempie di orgoglio”.
Sul palco insieme a Sergio Bambozzi, presidente dell’Atletica civitanovese, anche il consigliere regionale Pierpaolo Borroni, la comandante del Porto Chiara Boncompagni, e le massime autorità degli organismi sportivi il presidente del Coni Marche Fabio Luna, presidente comitato regionale Fidal Marche Fabio Romagnoli.
“Aspettavamo da tanto questo evento, che stiamo organizzando da mesi e siamo felici e soddisfatti di questa giornata – ha detto Sergio Bambozzi, presidente dell’Atletica Civitanova – C’era tanta gente a fare da pubblico, sul molo, sul lungomare, sul corso e in piazza, all’arrivo, complice la bella giornata: il meteo ci ha aiutato. Siamo felici di aver regalato alla città di Civitanova questo evento, che è andato in diretta streaming. Comprendo i disagi, ma era un evento importante, che aveva bisogno dei suoi tempi per l’organizzazione”.Riva taglia il traguardo dopo 1h02'47" lasciandosi alle spalle sia Joseph Kimeli, secondo il 1h02'49", che Nekagenet Crippa, terzo in 1h03'07" e argento tricolore. Podio italiano completato da Badr Jaafari, anche lui 1h03'07" e Quazzola Italo. Tra gli Under 23 la spunta Nicolò Bedini in 1h04'33" mentre tra gli Junior sale sul gradino più alto del podio Abrham Angino Carson Gotti Asado (1h08'00").
Tra le donne vince la Elvanie Nimbona in 1h11'24" con la Nestola che chiude in 1h12'32". Terzo gradino del podio per la keniana Teresiah Kwamboka Omosa (1h13'04") mentre la classifica italiana vede a seguire Nicole Reina (1h13'29") e Federica Sugamiele (1h13'46". Gara Under 23 che conferma l'incertezza della vigilia: vince Aurora Bado in 1h15'04" precedendo di soli 6 secondi Isabella Caposieno (1h15'10"), nuova campionessa italiana Juniores è invece Margerita Voliani (1h18'22").
La Maceratese fa visita al Fabriano Cerreto per la nona giornata del campionato di Eccellenza Marche. I biancorossi, col fiato sul collo da parte delle inseguitrici Chiesanuova e K-Sport Montecchio, sapevano di affronatre una tarasferta difficile: così è stato, sin dalle primissime battute, alle quali ha risposto il gol del pareggio di Cognigni nella ripresa. All'Aghetoni finisce 1-1.
Prima della partita un minuto di silenzio per ricordare Stefano Tognetti, storico tifoso della Maceratese scomparso ad inizio settimana. La Maceratese scende in campo con il lutto al braccio.
Partenza schock per la Maceratese. Un minuto dall’ingresso in campo delle due squadre e biancorossi in svantaggio per l’autogol di Ciattaglia. L’esterno classe 2006 nel tentativo di anticipare il mittente del bel cross di Proietti Zolla beffa Gagliardini. La “Rata” prova ad inghiottire il rospo presentandosi dalle parti dell’area avversaria con Cirulli. Destro troppo velleitario per impensierire Mazzoni. Al 9’ Vanzan manca l’impatto con il pallone sul secondo palo valevole per il possibile 1-1. L’occasione più grande per aggrapparsi ai cartai, però, c’è l’ha Cognigni al 28’. Nasic inventa, il bomber biancorosso faccia a faccia con l’estremo difensore avversario spara potente ma centrale. Si salva il Fabriano. Nella seconda metà di primo tempo, padroni di casa che sfruttano il baricentro alto avversario per fuggire al di dietro della linea difensiva biancorossa. Al 34’ Peluso scappa alle spalle di tutti prima di cercare il destro da posizione defilata. Lucero si immola e salva Gagliardini. Cinque minuti dopo, arriva lo spauracchio maggiore costruito dai fabrianesi per il raddoppio; Zolla serve Trillini per liberare il cross dal fondo, sul quale nel secondo palo, Marinelli non raggiunge per un millesimo di secondo. A riposo si va sull’1-0.
L’avvio di ripresa si fa subito concitato per proteste nell’area di rigore dei padroni di casa. I biancorossi recriminano per un potenziale penalty, El Mouhsini non è della stessa idea e accenna a proseguire. Al 9’, dejavu: Cognigni colpisce la barriera da calcio di punizione, facendo sollevare sull’Aghetoni il dubbio che la ribattuta sia stata effettuata con un tocco di braccio. Non è rigore. Al 14’ Vanzan prova la parabola ad effetto da un calcio piazzato sulla destra. Mazzoni sventa il pallone lontano dall’incrocio. Le avvisaglie pericolose diventano concrete al 18’. Vrioni, appena entrato al posto di Cirulli, entra alla grande in partita scambiando con Ciattaglia prima di crossare al centro. A ricevere per il pari c’è Cognigni, che stavolta non perdona. Dal graffio del bomber biancorosso in poi il ritmo cala. Poi, un po’ come nel primo tempo, durante la seconda metà di frazione esce fuori il Fabriano. Al 37’ il troppo immobilismo dei marcatori in area di rigore per poco non giustizia la Maceratese. Gori, tutto solo, stampa il colpo di testa sulla traversa. Sospiro di sollievo per gli ospiti. Che ora possono organizzare l’assalto finale al quinto blitz in trasferta. A tre dalla fine, Ruani inventa il corridoio per Cognigni che addomestica prima di lasciare all’indietro per un compagno. Il più vicino è Lucero che però non riesce a direzionare verso la porta un occasione mastodontica per indirizzare i tre punti verso Macerata.
La Maceratese ottiene un punto e si porta così a 18 in classifica, vedendosi scavalcare di una lunghezza da Chiesanuova e K Sport Montecchio, entrambe vincenti rispettivamente contro Portuali Dorica e Sangiustese.
Presenze da tutta Italia (e in forte aumento rispetto agli anni passati) per la nuova edizione della Marcialonga del Verdicchio di Matelica che si è tenuta ieri, sabato 2 novembre, tra le colline e il centro storico della città. Un centinaio i partecipanti che hanno camminato e degustato vini e prodotti tipici dalla mattina al primo pomeriggio. L’evento, organizzato dall’associazione ImmaginArea, in collaborazione con l’Associazione dei Produttori del Verdicchio di Matelica, la Proloco ed il Comune di Matelica, è giunto alla settima edizione.
I partecipanti si sono ritrovati la mattina in piazza Mattei e si sono divisi in due gruppi che hanno affrontato due percorsi distinti, ognuno dei quali dedicato a 3 cantine: tappa finale in piazza Mattei con la degustazione a cura del Foyer del Teatro e la musica del gruppo Ol’Boogies.
Alla manifestazione ha preso parte anche l’amministrazione comunale, con il sindaco Denis Cingolani che ha portato il suo saluto e ringraziato gli organizzatori: “Iniziative come queste danno valore al nostro territorio e al nostro Verdicchio di Matelica – ha detto il primo cittadino – fa piacere notare che di anno in anno la Marcialonga cresce e viene sempre più apprezzata. Ringraziamo gli organizzatori per aver curato alla perfezione anche questa edizione e per aver fatto scoprire a tantissime persone la nostra città”.
Sergio Batocco è deceduto oggi, all'età di 46 anni, a causa di una malattia. Era stato titolare del bar La Corta, ed era conosciuto in tutta la città di Macerata.
Aveva avuto esperienze da allenatore nel settore giovanile della Robur e della Appignanese. Ha lavorato per anni nell'azienda ormai chiusa Parima. Dopo un periodo alle Poste aveva aperto il Bar La Corta, chiuso poi per prendersi cura di se stesso, vista la malattia.
Lascia una figlia di 9 anni, la sorella Sabina, le nipoti, Valentina e Angelica e la madre Graziella. I funerali si svolgeranno martedì 5 novembre nella chiesa di San Francesco, alle ore 10.
Domenica 3 novembre è stato celebrato anche a Tolentino il centoseiesimo anniversario della ricorrenza del IV Novembre, Anniversario della Vittoria, Festa delle Forze Armate e dell’Unità nazionale.
L’Amministrazione comunale di Tolentino ha promosso una manifestazione pubblica, come tradizione, congiuntamente con l’associazione nazionale Combattenti e Reduci sezione “Cav VV Luigi Adelmo Lodovici” e con le associazioni combattentistiche e d’arma.
Erano presenti i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, dell’Aereonautica Militare, della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Locale e della Croce Rossa Italiana.
L’evento è iniziato con la Santa Messa celebrata a San Catervo dal parroco Don Gianni Compagnucci, al termine della quale è stato formato da tutte le autorità civili e militari, un corteo che ha raggiunto il monumento ai Caduti in via Nazionale dove è stata deposta una corona di alloro.
Successivamente il corteo, sempre accompagnato dal Corpo bandistico, si è recato in piazza della Libertà dove, dopo l’alza bandiera, è stato eseguito l’Inno Nazionale, è stata deposta una corona di alloro sulla lapide che ricorda la fine della Prima Guerra Mondiale ed è stato suonato il silenzio d’ordinanza. Le celebrazioni sono continuate con il saluto del Sindaco Mauro Sclavi, del Presidente del Consiglio comunale Alessandro Massi Gentiloni Silverj e con l’intervento del Sindaco del Consiglio comunale dei Ragazzi Giulia Semmoloni. Nel corso della cerimonia è stato anche letto il messaggio inviato dall’Istituto del Nastro Azzurro.
Tutti, nel corso dei loro interventi, hanno ringraziato le Forze Armate che oggi più che mai svolgono missioni di Pace molto importanti e per quanto viene fatto per il nostro Paese, hanno ricordato che è fondamentale far conoscere ai giovani la storia e suscitare in loro i più alti valori di attaccamento al dovere, di dedizione al bene comune, alla Libertà e ovviamente alla Pace, minacciata in più contesti, anche a causa di guerre e conflitti.
A concludere la manifestazione l’esecuzione del “Piave” a cura del corpo bandistico “N. Simonetti” dell’Associazione musicale “N. Gabrielli – Città di Tolentino”, diretto per l’occasione dal maestro Luigino Ferranti.
Nel corso dei servizi di prevenzione attuati nei giorni scorsi dai reparti dipendenti di questo Comando Provinciale, in Corridonia, i Carabinieri della Stazione locale hanno controllato un’autovettura Alfa Romeo 147, con a bordo due giovani 26enni, precisamente un pregiudicato pakistano residente in Inghilterra ma domiciliato temporaneamente a Corridonia, che deteneva grammi 0,70 di hashish, e un giovane originario di Foggia residente in zona, che era in possesso di due involucri contenenti rispettivamente grammi 0,97 di marijuana e grammi 0,84 di hashish.
La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire ulteriori grammi 4,03 di hashish, grammi 4,8 di marijuana e un bilancino di precisione presso l’abitazione del pakistano, che pertanto è stato deferito all’A.G. per spaccio di stupefacenti. Nei confronti del secondo giovane è scattata invece la segnalazione amministrativa al Prefetto, per uso personale delle stesse sostanze
Il Comune di Sefro è lieto di annunciare l’avvio di un importante progetto di riqualificazione energetica e rifunzionalizzazione del bocciodromo comunale. Grazie a un finanziamento complessivo di circa 800.000 euro, di cui 685.000 euro provenienti da un contributo regionale e la restante parte coperta dal Conto Termico del GSE, la struttura sarà trasformata in un moderno spazio polivalente al servizio della comunità e dei visitatori.
L’intervento, fortemente voluto dall’amministrazione comunale, mira a rendere il bocciodromo un luogo di aggregazione e di promozione del territorio, con particolare attenzione alle esigenze dei giovani e al potenziamento dell’offerta turistica del territorio. Il progetto prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico, consentendo di ridurre significativamente i consumi energetici e l’impatto ambientale della struttura. Gli spazi interni saranno completamente ripensati e riorganizzati per ospitare diverse funzioni. Sarà creato anche uno spazio di incontro e di scambio dove poter studiare, giocare e partecipare ad attività ricreative e laboratori.
Considerando la crescente popolarità della mountain bike e la posizione strategica di Sefro, con l’altopiano di Montelago, il bocciodromo diventerà un punto di riferimento anche per accogliere gli appassionati di questo sport, con spazi vicini per il deposito e la manutenzione delle biciclette, spogliatoi e servizi dedicati. Inoltre, la struttura diventerà un punto di riferimento per i turisti, con servizi dedicati alla promozione delle bellezze naturalistiche e culturali del territorio. Oltre all’impianto fotovoltaico, saranno realizzati interventi di isolamento termico e di sostituzione degli infissi, al fine di migliorare ulteriormente l’efficienza energetica dell’edificio.
L’assessore comunale Corrado Carminelli esprime grande soddisfazione per l’imminente avvio di questo progetto: “Grazie al finanziamento regionale e al contributo del GSE, potremo offrire ai cittadini, e in particolare ai giovani, uno spazio completamente rinnovato, accogliente e funzionale. Il bocciodromo, insieme al parco comunale oggetto di un altro finanziamento, diventerà un punto di riferimento per la socializzazione, lo sport e il tempo libero.”
Il Sindaco Pietro Tapanelli ringrazia la Regione Marche e l’assessore regionale Francesco Baldelli per il sostegno concreto offerto ai piccoli comuni: “Questi bandi sono fondamentali per permetterci di investire in progetti di riqualificazione e di offrire servizi di qualità ai cittadini. Con questo intervento, che si aggiunge ad altri finanziamenti già ottenuti, completiamo la riqualificazione di tutti i luoghi cardine del nostro Comune.”
Anche Alessandro Midei, Presidente del Consiglio Comunale e delegato al bilancio, plaude all’ottenimento di questo finanziamento: “Interventi di questa portata sarebbero irrealizzabili con le sole casse comunali. Grazie a questi contributi, possiamo investire in infrastrutture moderne e funzionali, migliorando la qualità della vita dei nostri cittadini e promuovendo lo sviluppo del territorio.”
Il Comune di Sefro, con la sua vocazione naturalistica, rappresenta una meta ideale per gli amanti dello sport e della tranquillità. La riqualificazione del bocciodromo comunale contribuirà ad arricchire l’offerta turistica del territorio, attraendo nuovi visitatori e promuovendo un turismo sostenibile e rispettoso dell’ambiente.