Si scrive ABRIOPACK, si legge “Il biopackaging in una filiera avicola industriale a basso impatto ambientale nel rispetto dell’economia circolare”: parliamo del progetto che ha ottenuto un finanziamento di 324.735,37 euro (Fondi FEASR) nell’ambito del PSR-Programma Sviluppo Rurale Marche 2014/2020 e che vede come capofila la Società cooperativa agricola Carnj (gruppo Fileni) ed un partenariato composto da Università di Camerino, Novamont SpA, Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche (IZSUM), Società Agricola Sorriso Srl, Società Agricola Biologica Fileni Srl, Arca Srl Benefit.
Avviato nel febbraio 2019 con durata triennale, il progetto ha l’obiettivo di sostituire i materiali tradizionali utilizzati nel packaging agroalimentare con un packaging biodegradabile adatto alla conservazione delle carni avicole ottenute con metodi di produzione antibiotic-free e valutare l’effetto dei materiali di scarto di questo processo (pollina e bioplastiche biocompostate) sui suoli destinati alla produzione della materia prima agricola, in ottica di economia circolare.
Segue la strategia delle 3 R (Ridurre - Riutilizzare - Riciclare) e punta, quindi, a diminuire l’impatto sull’ambiente e a salvaguardare le risorse naturali in un’ottica di economia circolare.
Il prossimo 4 maggio, nel corso di un webinar che avrà inizio alle ore 15, saranno presentati i primi risultati del progetto, che per Unicam vede coinvolti i ricercatori delle Scuole di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, di Bioscienze e Medicina Veterinaria e di Scienze e Tecnologie con il coordinamento dei professori Gianni Sagratini e Giacomo Rossi.
L’incontro si aprirà con i saluti del Rettore Unicam Claudio Pettinari, del Vice Presidente e Assessore all’Agricoltura Regione Marche Mirco Carloni, dell’Amministratore Delegato Carnj S.C.A e Vice Presidente della Fileni Alimentare spa Massimo Fileni, dell’Amministratore Delegato Novamont Catia Bastioli.
Seguiranno poi gli interventi di Francesco Petretti, biologo, divulgatore scientifico, Presidente Bioparco di Roma, autore di Geo&Geo, Alessandro Tramontano Project Manager Guppo Fileni, Francesca Blasi dell’IZSUM, Giacomo Rossi, Gianni Sagratini e Antonietta La Terza di Unicam, Daniele Turati di Novamont, Marco Ricci di CIC, Bruno Garbini Presidente Arca Srl Benefit.
L’evento si concluderà con un momento di confronto e dibattito.
Il link per seguire l’evento in modalità telematica è disponibile nel sito www.unicam.it
Più di 50 ore di lezione per riflettere su democrazia, ambiente, giustizia, comunicazione, economia circolare, diritti e doveri nell'era digitale con gli studenti di cinque Istituti della provincia: il Filelfo di Tolentino, l’Einstein-Nebbia di Loreto, il Galilei di Jesi, il Liceo Classico-Linguistico Leopardi e il Liceo artistico Cantalamessa di Macerata.
E’ il bilancio del progetto formativo “Civismo nell’era digitale” realizzato dai docenti del Dipartimento di Scienze Politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali per fornire strumenti di approfondimento rispetto a temi, domande e problematiche relative all’educazione e alla pratica della cittadinanza in senso ampio.
Il corso ha rappresentato l’occasione per comprendere il divenire cittadine e cittadini supportati da un percorso conoscitivo all’interno delle scienze politiche, comunicative e delle relazioni internazionali.
Le attività formative realizzate sono state parte integrante del percorso di educazione civica e pratica dei valori costituzionali avviato negli istituti scolastici e sono state presentate all’interno della settimana civica nell’ambito della conferenza “La sfida dell’educazione civica nelle università italiane” a cura della Rete per le Università della Pace.
Dal 4 al 6 maggio si terrà il convegno internazionale dal titolo “Καιρὸςἐνᾧχρόνοςοὐ πολύς. Il momento opportuno e l’apparenza”, organizzato dall’Università di Macerata in collaborazione con la società filosofica italiana, online piattaforma Microsoft Teams.
Spiega Arianna Fermani, presidente dei corsi di laurea in filosofia di Unimc: ”Obiettivo di questo convegno è approfondire una serie di riflessioni di carattere semantico ed etimologico sulle due nozioni in questione, muovendo da un confronto dialettico tra parole e concetti, in particolare alcuni nodi storico-concettuali particolarmente rilevanti, sempre mediante un “corpo a corpo” serrato e costante con i testi filosofici antichi, confronto imprescindibile nella ricostruzione delle trame dei concetti di kairos e apparenza”.
Sono previsti interventi di docenti ed esperti di atenei nazionali e internazionali suddivisi in cinque sessioni distribuite nella mattina e nel pomeriggio. La prima del 4 maggio, presieduta da Elisabetta Cattanei, presidente della Società Italiana di Storia della Filosofia Antica, sarà incentrata su tema “parole e idee”.
Nel pomeriggio Maurizio Migliori, UniMc, presiederà la sessione dedicata al rapporto tra realtà e percezione. Il 5 maggio mattina si parlerà di retorica e filosofia con gli interventi coordinati da Emidio Spinelli, presidente nazionale della Società Filosofica Italiana. Seguirà, nel pomeriggio, una tavola rotonda su tecnica e arte presieduta dal graphic designer Jacopo Caggiano. Arianna Fermani sarà infine chiamata a presiedere gli incontri conclusivi della mattina del 6 maggio su medicina e cura.
Il programma dettagliato e le modalità per partecipare sono consultabili nel sito studiumanistici.unimc.it/
La Giunta regionale delle Marche ha approvato le linee guida per la realizzazione di progetti formativi finalizzati a rafforzare le conoscenze della lingua inglese dei giovani iscritti alle classi quarte e quinte degli Istituti d’Istruzione secondaria di secondo grado.
“L’intento – spiega l’assessore all’Istruzione Giorgia Latini – è quello di offrire ai giovani, in prossimità di uscire dal percorso scolastico superiore, maggiori strumenti per un inserimento rapido e qualificato nel mondo del lavoro che esige sempre maggiori competenze e buona conoscenza della lingua inglese per svolgere le attività nei mercati internazionali”.
Si tratta di percorsi formativi in lingua inglese, in aggiunta al curriculum scolastico, che diano ai ragazzi la possibilità di acquisire le certificazioni internazionali conseguite presso enti certificatori riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione. L’intervento mira sia ad ampliare le conoscenze della lingua inglese ad una ampia platea di popolazione studentesca sia ad accrescere le competenze di chi già possiede una buona conoscenza della lingua.
Il numero delle ore da dedicare alla parte di percorso per il conseguimento della certificazione può essere diversificato a seconda della tipologia e del livello di certificazione proposto dalle scuole sulla base del Quadro Comune Europeo. L’utilizzo dei docenti madrelingua sarà considerato un valore aggiunto al progetto formativo.
Ogni progetto potrà prevedere l’attivazione di un massimo di 4 classi, composte ciascuna di norma da 15 allievi. Ogni classe può prevedere un tetto massimo di 80 ore. L’importo previsto per finanziare questi progetti ammonta a 720mila euro.
Il Questore Vincenzo Trombadore ha fatto visita ieri al comando di Polizia Locale di Macerata, accolto dall’assessore alla sicurezza urbana, Paolo Renna, e dal comandante Danilo Doria. Presente anche il personale della Polizia locale che ha avuto il piacere di poterlo salutare.
Nel corso del cordiale incontro il Questore ha visitato la sala operativa, insieme al Capo di Gabinetto ed al Commissario responsabile delle Volanti della Questura, e potuto conoscere da vicino l’organizzazione e l’operatività del comando, insieme alle attività quotidiane che vengono svolte in stretta collaborazione con le altre Forze dell’ordine del territorio.
Un ringraziamento è stato rivolto al Questore dall’assessore Renna che ha sottolineato come la gradita visita del Vincenzo Trombadore “testimonia la sinergia tra l’Amministrazione comunale e le Forze dell’ordine che operano congiuntamente perché essa si rafforzi ulteriormente per garantire buoni servizi e la sicurezza del cittadino.
Il Comandante ha approfondito con il Questore alcuni aspetti del sistema della sicurezza della città di Macerata, basato oltre che sul sistema di videosorveglianza, sul sistema del rilevamento delle targhe dei veicoli in transito, della formazione della Polizia locale a cura di funzionari della Questura e di tutte le altre attività istituzionali dedicate al controllo del territorio che vengono svolte con il più proficuo coordinamento con la Questura, al fine di garantire maggiore legalità e sicurezza.
"La sua visita e la sua vicinanza – ha detto Doria - hanno dato energia e entusiasmo all’azione degli agenti di Polizia locale e alle attività che essi svolgono con grande impegno per rafforzare sempre più la sicurezza integrata tra Forze dell’ordine, uno degli obiettivi primari da perseguire.”
Scontro fra tre auto: intervengono i soccorsi.
L'incidente è avvenuto, intorno alle 13:40, in contrada Botonto nel territorio comunale di Montelupone, all'intersezione con contrada delle Cervare.
Per cause in corso di accertamento, un furgone si è scontrato frontalmente con un'auto che proveniva dalla direzione opposta, la quale a sua volta, dopo l'impatto, è stata tamponata da un'altra vettura che sopraggiungeva.
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi del 118 e dei Vigili del Fuoco.
Il bilancio finale è di tre feriti trasportati all'ospedale di Civitanova Marche. Le loro condizioni non destano particolari preoccupazioni
“Si riscontra la totale assenza di stalli per le biciclette nonostante più volte sia stata richiamata in Consiglio comunale una sensibilizzazione alla mobilità sostenibile”. Lo afferma, in una nota, David Miliozzi consigliere di minoranza della lista Macerata Insieme.
“Alcuni cittadini stanno riscoprendo il piacere di muoversi, quando possibile, senza automobile, molti in bicicletta, spiega il consigliere. Diverse associazioni sensibilizzano da anni all'uso di questo mezzo e gli orientamenti politici vanno chiaramente nella direzione di una sensibilizzazione alla mobilità sostenibile. Il nostro comune è un territorio dalla morfologia ostica, ma in ogni caso permette l’utilizzo della bici, soprattutto per i percorsi di corta-media lunghezza, in alternativa a mezzi ben più ingombranti ed inquinanti. È importante individuare precise ed idonee aree per lo stallo delle biciclette”.
A tal proposito david Miliozzi ha esposto un’interpellanza in Consiglio comunale per chiedere specifiche misure:
“Riservare degli spazi per il parcheggio di biciclette, definendo un concetto di delimitazione, disposizione ed organizzazione degli stalli in aree strategiche della città (ad es. presso il centro cittadino, le sedi universitarie, la stazione ferroviaria, il terminal bus, gli istituti scolastici, le aziende, eccetera).
Garantire la necessaria sicurezza agli stalli per mezzo di apposite strutture fisse che sostengano le biciclette, garantendo la necessaria stabilità, compatibilità (con i diversi modelli in commercio, es. MTB, city-bikes, …), praticità ed integrazione estetica nel contesto cittadino.
Contemplare, in prossimità di questi stalli, la possibilità di spazi di ricarica per le biciclette elettriche.
Ragionare fattivamente sul coinvolgimento per un periodo di prova di aziende specializzate nel bike sharing.
Ragionare con Apm sulle modalità, già in uso in tante città italiane, di caricare la bici sui mezzi di trasporto pubblico locale, oggi meno utilizzati per l’emergenza Covid”.
Approvato dalla Giunta il progetto definitivo della nuova ciclovia del Potenza di cui il Comune di Recanati con i Comuni partner Montelupone e Porto Recanati, è capofila nella gestione e realizzazione della nuova infrastruttura.
Redatto a firma del professionista incaricato arch. Omar Pasquinelli, per un importo di 650.000 euro, totalmente finanziato dalla Regione Marche al Comune di Recanati, la nuova infrastruttura renderà fruibile a ciclisti e pedoni il tratto compreso tra Porto Recanati, Recanati e Montelupone.
Un percorso di 23 km che da Recanati si snoda lungo le dolci colline Leopardiane, tra le campagne ricche di vigneti, di luoghi d’interesse storico e il la riva del Potenza, fino a scoprire la bellezza delle spiagge di Porto Recanati.
“Un progetto di mobilità sostenibile e di interconnessione del territorio che apre a Recanati nuove opportunità di sviluppo turistico ed economico – ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi – Grazie alla realizzazione della nuova infrastruttura i Comuni della vallata del Potenza potranno essere scoperti da un turismo lento ed ecosostenibile. Un progetto di valorizzazione del territorio basato sulla connessione delle bellezze del paesaggio a piste ciclabili percorribili che ci permetterà di potenziare l’offerta di qualità.”
Il cicloturismo è una modalità di turismo sostenibile che utilizza un mezzo a zero impatto ambientale e consente di unire al piacere della vacanza la possibilità di fare attività fisica e vivere “a misura d’uomo” la natura ed i percorsi scelti.
“Grazie all’investimento della Regione su questo tipo di infrastrutture, i cittadini e i turisti potranno andare in bici dal mare alla collina in un percorso in rete con i Comuni di Porto Recanati e Montelupone - ha affermato l’Assessora alla Cultura e al Turismo Rita Soccio - il percorso rafforzerà le identità culturali delle singole comunità regalando ai visitatori nuove esperienze. Il cicloturismo permette di scoprire paesaggi e luoghi di interesse storico al giusto ritmo, veloce per divertirsi e piano per non perdersi nulla, la bicicletta è il mezzo di trasporto perfetto per viaggiare immersi nelle bellezze della nostra natura.”
Con due aree di sosta e segnalazioni tecniche e storiche dei luoghi di interesse culturale, il percorso della nuova ciclovia del Potenza rientra nella rete ciclabile regionale. Una forma di impianto a pettine che consentirà il collegamento delle aree interne con la litoranea adriatica. Le vallate fluviali si configurano come percorrenze “naturali” sia dal punto di vista morfologico, per la mancanza di forti dislivelli, che dal punto di vista storico-turistico, costituendo l’ossatura lungo la quale si sono sviluppate storicamente tutte le attività umane.
Nella serata di ieri a Porto Recanati è stato svolto da parte dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche, coadiuvati dai colleghi della Stazione di Porto Recanati, Montelupone e Civitanova Marche Alta, uno specifico servizio a largo raggio disposto dal finalizzato alla prevenzione e repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti
Nel corso di tali operazioni è stato tratto in arresto H.B.M., ventiseienne originario della provincia di Ancona e domiciliato a Porto Recanati, ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
I controlli hanno riguardato i luoghi di maggiore per i giovani come, giardini pubblici, le piazze Brancondi e Kromberg e lo scalo ferroviario, dove sono state controllati complessivamente 58 veicoli ed identificate 87 persone.
Inoltre , i militari dell’Aliquota Operativa intorno alle 21 hanno notato un insolito andirivieni nei pressi della Piazza dei Mille, quindi hanno deciso di seguire il flusso ed effettuare una perquisizione domiciliare a casa del giovane spacciatore nel centro cittadino, dove sono state effettivamente recuperati numerosi involucri di cellophane contenenti in maniera occultata 46 grammi di hashish e 2 di marijuana, oltre alla somma contante di euro 4.880 euro in banconote di vario taglio ritenuto provento di spaccio, un telefono cellulare, una bilancia elettronica di precisione, una agenda recante la contabilità dell’attività' illecita, altro materiale utile al confezionamento delle dosi, tutto ovviamente sottoposto a sequestro penale.
Il giovane, in ossequio alle disposizioni impartite dal Procuratore della Repubblica di Macerata dott. Claudio Rastrelli è stato dichiarato in arresto e trasferito presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza dinanzi al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Macerata.
Nell’ambito dello stesso monitoraggio sono stati segnalati alla Prefettura di Macerata due diciannovenni di Porto Recanati poiché trovati in possesso di piccole quantità di marijuana destinata ad uso personale, mentre, sono state contestate sette sanzioni amministrative per 2.800 euro per inottemperanza del divieto di circolazione oltre il limite orario consentito senza comprovate esigenze o giustificato motivo.
Nelle settimane scorse è stata firmata una convenzione dal Rettore dell’Università di Camerino prof. Claudio Pettinari e dal Presidente del Patronato Acli Emiliano Manfredonia in base alla quale i due enti si impegnano a collaborare in maniera continuativa mettendo a fattor comune le competenze tecniche degli operatori del Patronato Acli, soprattutto per coloro che si sono specializzati nelle consulenze in materia di immigrazione, e la propensione dell’Università di Camerino a rafforzare collaborazioni tese a favorire tra l’altro lo svolgimento di tirocini, elaborati di tesi e attività post laurea, nonché partecipazione congiunta a progetti di interesse comune.
La convenzione tra l’altro prevede che l’Università di Camerino riconoscerà crediti formativi universitari, secondo il regolamento che li disciplina e organizzerà corsi intensivi sulle materie di interesse per gli operatori del Patronato Acli. Tra le attività congiunte, tra l’altro, si potranno prevedere l’organizzazione di seminari e convegni di interesse comune, la promozione di tirocini e di altre attività didattiche e divulgative, eventualmente anche attivando percorsi didattici e collaborazioni scientifiche su temi specifici di comune interesse, al fine di promuovere una maggiore integrazione tra formazione professionale e formazione universitaria, nel contesto degli obiettivi comuni ad entrambe le parti.
“Siamo molto soddisfatti della firma di questa convenzione e della collaborazione che stiamo per intraprendere con l’Università di Camerino – ha dichiarato il Presidente Acli, Emiliano Manfredonia - perché si tratta di un’opportunità in più per tutti gli operatori dei nostri patronati che vogliano acquisire nuove competenze, utili in un mondo del lavoro che sta cambiando così velocemente”.
“Oltre ad una ricerca e ad una didattica di qualità, che Unicam ritiene fondamentali per la formazione di figure professionali pronte per affrontare il mondo del lavoro, – ha sottolineato il Rettore Pettinari – l’Università di Camerino è da sempre attenta alle esigenze dei territori, nell’ambito delle proprie attività di terza missione e collabora con enti, associazioni ed istituzioni affinché si sviluppino sinergie e collaborazioni utili alla crescita del Sistema Paese e delle persone, affinché possano diventare sempre più cittadini consapevoli: è questo lo spirito dell’accordo siglato con le Acli e sono certo che la collaborazione sarà fruttuosa e ricca di obiettivi che certo raggiungeremo insieme".
Tutte le informazioni e i termini della convenzione saranno pubblicati nei prossimi giorni sul sito del Patronato Acli e sul sito dell’Università di Camerino
Ammonteranno a 2,7 i milioni di euro di ristori nazionali destinati alle attività dei comprensori sciistici marchigiani danneggiati dall’emergenza Covid-19. Indennizzeranno le imprese legate alle attività della filiera “neve” che operano nelle località montane, penalizzate dalla mancata riapertura degli impianti.
Contributi ulteriori sono previsti anche per i gestori degli impianti, le scuole e i maestri di sci. Lo comunica l’assessore Guido Castelli, a seguito dei lavori della Commissione speciale turismo e industria alberghiera della Conferenza delle Regioni e Province autonome. La riunione era dedicata alla definizione dei criteri di riparto delle risorse stanziate dal decreto legge “Sostegni”. La proposta unanime delle Regioni prevede ristori calcolati sulla base dei mancati guadagni, rispetto alla proposta governativa incentrata sulle presenze turistiche. “La riapertura degli impianti e delle strutture ricettive era stabilita per il 15 febbraio 2021, ma poche ora prima della data di ripresa era arrivato un nuovo stop dal Governo.
È in questo contesto che nasce la necessità di stabilire dei ristori specifici per il turismo invernale”, ricorda Castelli. Le risorse che saranno assegnate alle Marche, da apposito decreto del ministero del Turismo, “rappresentano un importo significativo per i nostri comprensori montani e per la loro ripartenza. La Regione provvederà a definire criteri e modalità di assegnazione, considerando tutte le realtà e le imprese penalizzate, per poi procedere all’erogazione”.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera scritta da Manuela Berardinelli, presidente dell'Associazione Nazionale Alzheimer Uniti Italia (AFAM), mandata nella giornata di ieri all'Assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini e al Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli in merito all’apertura delle adesioni alla vaccinazioni rivolte ai caregivers e conviventi delle persone disabili e estremamente vulnerabili.
Di seguito ecco il testo integrale della missiva:
"Egregio Assessore Saltamartini,
le scrivo in merito all’apertura delle adesioni alla vaccinazione che è stata rivolta nell’ultima settimana ai caregivers e conviventi delle persone disabili e estremamente vulnerabili. Molti familiari interpellano l’Associazione per formulare delle domande ed esporci criticità; da sempre crediamo nel 'lavoro' di squadra nel rispetto dei diversi ruoli e delle differenti competenze, per cui riferisco a lei a seguire quanto sinteticamente raccolto, certa di una sua pronta attenzione, rinnovandole la nostra disponibilità ad una collaborazione con la Regione, collaborazione che c’è sempre stata a parte la parentesi Ceriscioli.
L’intento comune è quello di rendere l’iniziativa un successo in termini di rapidità ed efficienza sempre nell’interesse primario della persona fragile ed a seguire le elenco i vari aspetti:
1- In primis coloro che hanno prenotato chiedono quali saranno i tempi di attesa per essere ricontattati dagli operatori sanitari per concordare l’appuntamento in quanto per un caregiver è impossibile lasciare il proprio caro di cui si prendono cura h.24 senza avere il tempo di organizzare la sostituzione;
2- Altro aspetto per cui i familiari ci contattano è legato alla categoria entro cui fare richiesta. Infatti, all’interno del documento di soggetti estremamente vulnerabili non è espressa in maniera chiara la diagnosi di demenza (Alzheimer, Fronto-Temporale, Corpi di Lewy, Parkinson etc.); questa potrebbe essere inclusa nella sezione Malattie neurologiche;
3- Un ultimo aspetto da chiarire (magari attraverso una nota esplicativa) riguarda le condizioni che consentono il riconoscimento dello stato di vulnerabilità (tanto del soggetto quanto del caregiver).
Le casistiche di cui siamo a conoscenza, infatti, vedono diverse possibilità:
- Soggetti con diagnosi di demenza e riconoscimento dell’invalidità al 100%
- Soggetti con diagnosi di demenza e invalidità <100%
- Soggetti con diagnosi di demenza (attestata per mezzo di esami strumentali, neuropsicologici e specifiche scale di valutazione(CDR o MMSE) che non hanno il riconoscimento di invalidità (perché rigettata, perché in attesa di risposta dalla commissione o perché mai fatta).
A tal proposito la proposta è quella di inserire una voce specifica per la diagnosi di demenza e dare dei riferimenti ai soggetti e ai caregivers rispetto alle condizioni di accoglimento dell’adesione alla campagna vaccinale.
Rinnovando la nostra totale disponibilità a collaborazioni in materia di Alzheimer e demenze, mi permetto di chiederle un’ultima cosa: prima di “aprire” alle adesioni della vaccinazione per i 60-65 (e vado contro i miei interessi perché ho 60 anni) le chiedo formalmente di dare la priorità ai caregivers, non solo per l’Alzheimer ma ovviamente per i tanti che si prendono cura delle molteplici patologie che danno disabilità e che non consentono autonomia, se si ammala uno di loro, anche se la persona malata è vaccinata, si rischia ugualmente la tragedia perché nessuno se ne potrà occupare.
La ringrazio per l’attenzione e La saluto con viva stima"
Confindustria Macerata ricerca per azienda settore lapidei calcestruzzi un AUTISTA DI AUTOBETONIERA con patente C (cod. annuncio Conf 224) per trasporto e pompaggio calcestruzzo e conduttore di macchine operatrici movimento terra. La risorsa verrà poi formata come autista di Autobetonpompa. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link : https://www.confindustriamacerata.it/index.php/sportello-lavoro (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
“La circolare del 24 aprile scorso. con cui il Ministero dell’Interno ritiene che il DL“Riaperture” vieta ai bar la possibilità di effettuare la somministrazione al banco è giuridicamente incomprensibile e non ha alcun fondamento di sicurezza sanitaria”. Così la Confcommercio Fipe Marche in una nota.
“Si tratta di un’interpretazione che nessuno si aspettava considerando che il decreto non esclude espressamente il consumo al banco ma, al contrario, ha voluto specificare con quali modalità può avvenire il consumo al tavolo (esclusivamente all’esterno fino al 31 maggio). D’altra parte, dopo 14 mesi di blocco delle attività di ristorazione, almeno l’aspettativa di una regolamentazione puntuale non dovrebbe essere tradita: in zona gialla i bar hanno sempre avuto la possibilità di effettuare la somministrazione al banco anche in virtù del fatto che si tratta di un consumo veloce, che non implica una lunga permanenza all’interno degli esercizi”.
In sostanza, stando alla circolare del Ministero dell’Interno, la somministrazione al bancone non si potrà fare prima del 1° luglio mentre a partire dal 1° giugno sarà possibile consumare al chiuso ma al tavolo. Un paradosso giuridico e sanitario.
“È un attacco al modello di offerta del bar italiano” – dichiara Moreno Cedroni, presidente di FipeConfcommercio Marche Centrali- “che si differenzia da quelli degli altri Paesi proprio perché basato sul consumo al banco. Un provvedimento punitivo ingiustificato anche sotto il profilo scientifico sui rischi sanitari che si corrono. Anzi la scienza continua a sostenere che il rischio di contagio cresce con l’aumento del tempo di contatto".
Per dare voce ai3186 bar del nostro territorio (817 per la provincia di Ancona, 543 per la provincia di Ascoli Piceno, 601 per la provincia di Macerata, 860 per la provincia di Pesaro e Urbino, 365 per la provincia di Fermo), il Direttore di Confcommercio Marche, il Prof. Massimiliano Polacco - si associa alla richiesta del Presidente Stoppani di un intervento urgente da parte del MISE, perché ormai il tema della salute pubblica non può essere separato da quello della tenuta di un intero settore produttivo.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4494 tamponi: 2340 nel percorso nuove diagnosi (di cui 621 nello screening con percorso Antigenico) e 2154 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 14,1%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 330 (57 in provincia di Macerata, 69 in provincia di Ancona, 126 in provincia di Pesaro-Urbino, 23 in provincia di Fermo, 42 in provincia di Ascoli Piceno e 13 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (61 casi rilevati), contatti in setting domestico (58 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (141 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (4 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (1 caso rilevato), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (16 casi rilevati), screening percorso sanitario (3 casi rilevati). Per altri 46 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 621 test e sono stati riscontrati 34 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 5%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 14,1% oggi, contro il 12,2% ieri.
In diminuzione di 14 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 475, di cui 67 in terapia intensiva (-3 rispetto a ieri). Sono, invece, 27 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 126 pazienti: 47 all'ospedale di Macerata, 54 al Covid Hospital e 25 a Camerino. Altre 11 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.
Questa notte alle ore 05:12 è stata registrata una scossa di terremoto magnitudo 2.9 di profondità a 22 km a San Ginesio.
Il movimento tellurico è stato avvertito da buona parte della popolazione dell’entroterra Maceratese e Fermano.
Una scossa simile, anche se di magnitudo superiore, si era verificata il 18 aprile scorso alle 19:25 con epicentro nella zona di Fiordimonte.
Con l’allentamento delle restrizioni anti-Covid è finalmente possibile tornare a meravigliarsi per le bellezze artistiche di Monte San Martino.
Il panoramico e suggestivo borgo medievale è infatti uno scrigno di tesori artistici che a partire da sabato 1°Maggio sarà possibile tornare a conoscere ed ammirare grazie alla riapertura del percorso museale del paese.
“Le guide condurranno il visitatore alla scoperta della Pinacoteca Civica, con opere di Guido Reni e quelle appartenenti alla collezione privata di Don Ernesto Ricci, dei polittici di Girolamo di Giovanni e dei fratelli Vittore e Carlo Crivelli, gli affreschi di Vincenzo Pagani e di molto altro ancora” – fa sapere il Comune - .
“Il percorso si svolgerà nel rispetto delle normative anti-Covid vigenti. Le visite guidate, pertanto, potranno svolgersi esclusivamente su prenotazione, con almeno un giorno di anticipo”.
Contatti per Le prenotazioni Tel. 331 2314718 Tel. 331 2314715
Prenota la tua visita: sabato 1 Maggio 2021Ore 10:00 - 13:00 / 16:00 - 19:00 . Ogni domenica pomeriggio ore 16:00 - 19:00.
Ultimamente si sente spesso parlare di manifestazioni e scontri organizzati da parti della popolazione oppresse per i motivi più disparati, come il razzismo, i pari diritti e opportunità, il diritto al lavoro, all'istruzione, alla sanità, ecc.
Non tutti però conoscono il “diritto ancestrale”, nel nome del quale un'intera popolazione nativa della Patagonia si è resa protagonista di manifestazioni e contestazioni contro una delle più note e potenti famiglie italiane: i Benetton.
Stiamo parlando del popolo nativo dei Mapuche, storicamente insediato in quella parte dell'America latina nota come Patagonia e scoperta da Magellano nel 1520, che rivendica il suo “diritto ad usufruire e disporre del luogo in cui è nata e ha vissuto da sempre”, il suo “diritto ancestrale”, appunto. E lo rivendica proprio contro la famiglia di imprenditori italiani, la quale nel 1991 acquistò una vasta area del territorio per scopi produttivi.
Questo, in buona sostanza, è lo scenario che ci è stato presentato da buona parte della stampa, sempre pronta a prendere le parti dei deboli e puntare il dito contro i cattivi delle storie.
Sappiamo purtroppo però, che molto spesso non è la verità dei fatti a vendere l'informazione ma si ha bisogno di una “spintarella” nella direzione del finto sensazionalismo per alimentare gli animi dei lettori che si accendono sempre alla miccia dell'indignazione.
E allora ecco che il capitalismo senza scrupoli diventa usurpatore di popoli e mondi, ecco che la natura incontaminata soccombere sotto le colate di cemento delle industrie e che i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.
Ma per una volta, possiamo fermarci a pensare: “E se non fosse così?”
Infatti non è così, ma per onore di verità dobbiamo partire dal principio e spiegare, almeno in parte, da cosa ebbe inizio questa storia di conquiste e usurpazioni.
La Patagonia è considerata una terra unica, per le sue caratteristiche geografiche, naturalistiche, paesaggistiche. Unica e spettacolare, non è esiste al mondo un luogo simile, e per questa ragione, dall'inizio degli anni 80 è diventata una delle mete turistiche predilette da moltissimi avventurieri facoltosi, ma non solo.
Possiamo affermare che le sue bellezze naturali sono direttamente proporzionali alla difficoltà di sfruttarle al di là dell'aspetto puramente turistico, in quanto si tratta di una terra brulla, arida, desertica, inospitale, inadatta all'attività agricola. Questo aspetto divenne ancora più palese agli occhi di Cile e Argentina nella seconda metà del secolo scorso quando, dopo decenni di tentate conquiste da parte di inglesi e spagnoli, si spartirono il territorio della Patagonia: impossibile sfruttarlo per guadagnare alcunchè se non dandolo in pasto al turismo mondiale.
Di fatto, da quel momento, imprenditori, affaristi e perfino star di Hollywood, vollero acquistare terre e proprietà in quell'affascinante pezzo di mondo, e così fecero anche i Benetton acquistando l'1% del territorio da destinare alle loro attività produttive.
Il fortunato affare italiano, al contrario di quello che a scopi sensazionalistici molte testate vorrebbero far credere, non ebbe come conseguenza l'oppressione del popolo nativo, anzi.
Possiamo affermare che i Mapuche hanno goduto fino adesso delle conseguenze positive che ebbe l'acquisto dei Benetton, potendo usufruire di servizi e infrastrutture fino ad allora impensabili e venendo perfettamente integrati nel tessuto lavorativo ed economico del territorio fin da subito.
La questione del diritto ancestrale è una storia vecchia cinque secoli ed è semplicemente l'espressione di un'inalienabile diritto a difendere la sacralità della propria appartenenza umana.
Nuova tappa per Giorgia Meloni nelle Marche.
La leader di Fratelli d'Italia torna domani nella regione adriatica per una conferenza stampa, organizzata dal coordinamento regionale del partito di cui è presidente nazionale, alla piazzetta della Torre di Numana alle 17.
Giorgia Meloni, insieme al presidente regionale Francesco Acquaroli, nel corso dell'iniziativa racconterà «il buon governo dell'amministrazione regionale marchigiana a poco più di sei mesi dall'insediamento». Saranno presenti anche il commissario regionale Emanuele Prisco, i parlamentari marchigiani, gli assessori e i consiglieri regionali ed i coordinatori provinciali del partito.
La redazione di Picchio News ha ospitato la storia di Fabiana, una ragazza immagine che lavora nei night club della provincia di Macerata e che ha avuto il coraggio di raccontare il suo percorso, sogni ed aspirazioni davanti ai nostri microfoni.
Raccontaci qualcosa della tua vita. Come sei arrivata a fare questo lavoro?
"Vengo da Latina e sono arrivata a Civitanova cercando su Internet dei lavori per diventare cameriera. Qui mi sono imbattuta in un annuncio di lavoro night club della Miss Agency di Marco Marozzi in cui si accettavano candidature come ragazza immagine. Ho preso il primo treno e sono partita, all’inizio pensavo di dover fare la cameriera ma il giorno che sono arrivata qui ho conosciuto una ragazza e lei mi ha raccontato tutto quello che si faceva nel night e ho deciso di provare"
Hai ancora contatti con la tua famiglia?
"Si, siamo sempre in contatto. Li sento tutti i giorni. Non sono entusiasti del mio lavoro, ma sono contenti della mia felicità. Devo scegliere io cosa fare nella mia vita"
Perché hai scelto proprio Civitanova?
"Perché mi sono trovata benissimo con le ragazze che sono tutte gentilissime. Età media si aggira tra 24 e 25 anni, io sono la più piccola del locale. Viviamo tutte insieme e stiamo bene, unico problema è che abbiamo una sola lavatrice"
Cos’è cambiato in quest’anno di Covid?
"Prima lavoravamo dalle 10 di sera alle 4 del mattino. Ora lavorare il pomeriggio porta molti meno clienti anche perché alcuni sono sposati e devono trovare la scusa per andare. Durante l'estate, dopo il primo lockdown, abbiamo avuto numerosi clienti, ma dopo le ultime chiusure hanno iniziato a venirne molti meno. Non sono spaventati per il Covid. Ci misuriamo la febbre ogni volta che entriamo nel locale"
Com’è la vita a casa con le altre ragazze?
"Sono molto altruiste; la prima ragazza che ho conosciuto ha dato quasi tutto il suo guadagno ad un mendicante e ci aiutiamo l’un l’altra. Se a qualcuna serve una mano economicamente ci siamo sempre. Loro sono la mia vera famiglia, quella a cui tengo davvero. Questo lavoro mi porta lauti guadagni, sebbene a seguito del lockdown siano dimezzati, e capita spesso che buona parte di essi li doni alle mie colleghe per le spese di ogni giorno come quelle dell'asilo per i figli"
A qualcuna è capitato di prendere il Covid nei locali in cui lavori?
"A nessuna di noi, ma molti altri proprietari hanno chiuso perché qualcuna è stata contagiata. Noi cerchiamo di stare attenti"
Hai mai pensato di lasciar perdere, cambiare vita?
"A volte sì, ma solo perché alcune 'pischelle' andavano via e io ero molto legata a loro. Mi dispiace quando se ne vanno ma alla fine poi resto. Non vorrei fare altro al momento. Anche da piccola indicavo il night a mio padre e dicevo io lavorerò lì. Mi attirava il fatto che fosse un posto chiuso e lontano da tutto il resto della società e volevo sapere che cosa succedesse lì dentro"
Hai mai pensato di lasciare per un uomo?
"No, ho ottimi rapporti con tutti ma no. Ma se dovessi un giorno innamorarmi di qualcuno nessuno mi vieterebbe di frequentarlo. Lavoro da un anno e questo significa che sono capace di gestire bene le cose. Personalmente faccio questo lavoro per piacere invece altre perché hanno bisogno di soldi per mantenere la famiglia"
Idee per il futuro?
"Vorrei guadagnare per aprire un night e desidero che la gente capisse che non si devono giudicare le persone per il lavoro che fanno"