Attualità

Castelsantangelo, Falcucci aspetta Mattarella: "Vedrà che dopo un anno è ancora tutto come prima"

Castelsantangelo, Falcucci aspetta Mattarella: "Vedrà che dopo un anno è ancora tutto come prima"

"Che la visita di domani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si concretizzi in stimoli per la ricostruzione, per la zona franca e tutto il resto. Mattarella conosce benissimo i problemi, lo consideriamo uno di noi, un cittadino come noi, un terremotato anche lui, perché è italiano, e tutti viviamo il terremoto''. Lo dice il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci, che domani incontrerà il Capo dello Stato, di nuovo in visita nelle zone del sisma. Falcucci spera che ''la vicinanza che il Presidente continua a dimostrarci, e di cui lo ringraziamo, si traduca in una risposta, in fatti a favore della popolazione''. Dal Governo ''servono risposte diversificate, i comuni non possono essere considerati tutti uguali. Più delle parole, domani, parleranno le immagini. Il Presidente vedrà con i suoi occhi. E se dopo un anno è ancora tutto così, è evidente che qualcosa non ha funzionato". (Ansa)

07/11/2017 11:44
Sisma, i Comitati del "Terremoto Centro Italia" convocati a Palazzo Chigi

Sisma, i Comitati del "Terremoto Centro Italia" convocati a Palazzo Chigi

Una notizia che fa ben sperare e che forse, potrebbe rappresentare un cambiamento concreto in una condizione di disagio che si protrae ormai da troppo tempo. Con l'inverno alle porte, le temperature gelide e  ancora tanti terremotati lontani dalle loro abitazioni, qualcosa sembrerebbe muoversi. Oggi, i coordinatori dei Comitati "Terremoto Centro Italia", Francesca Mileto e Francesco Pastorella, hanno reso nota la notizia della loro convocazione a Palazzo Chigi a Roma, prevista per mercoledì 8 novembre. Molto probabilmente, la manifestazione del 21 ottobre nella capitale e le continue denunce in merito a ritardi e mancate risposte hanno portato alla necessità di un confronto. I due coordinatori incontreranno i rappresentanti del Governo, il commissario Paola De Micheli e il capo della Protezione Civile Borrelli. Dopo l'incontro, che si spera porti a dei risultati, si terrà una riunione dei Comitati per condividere quanto detto. 

06/11/2017 21:47
San Severino, visita del capo della Protezione Civile per verificare lo stato dei lavori per le Sae

San Severino, visita del capo della Protezione Civile per verificare lo stato dei lavori per le Sae

Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha incontrato il Capo del Dipartimento della Protezione Civile nazionale, Angelo Borrelli, per verificare lo stato di avanzamento dei lavori per l’installazione delle Sae, le strutture abitative emergenziali. All’incontro hanno preso parte anche il capo della Protezione Civile regionale, Davide Piccinini, Stefano Stefoni nella veste di responsabile unico del procedimento delle opere di urbanizzazione, Cristiano Costanzo del consorzio Arcale e i tecnici dell’Erap e del Comune. Dopo il summit Borrelli ha preso parte anche a un sopralluogo nelle due aree del rione di San Michele dove si sta procedendo all’installazione di 103 Sae destinate ad altrettante famiglie terremotate di San Severino Marche al termine del quale ha richiamato le ditte al massimo impegno affinché entro il prossimo Natale le strutture vengano tutte consegnate. A seguito dell’invito del sindaco Piermattei a velocizzare le opere, è stata anche ribadita la necessità di attivare i doppi turni lavorativi. Intanto il Comune di San Severino Marche, d’intesa con la Protezione Civile regionale, sta procedendo a opere straordinarie di urbanizzazione che interessano tutta l’area di San Michele e che consentiranno di dotare il rione di sottoservizi in grado di collegare il sistema fognario all’impianto di depurazione. Il primo cittadino settempedano è tornato anche a far presente la situazione emergenziale in cui si trovano la Stazione dei carabinieri e il personale che dal terremoto non può più utilizzare i vecchi alloggi di servizio.  

06/11/2017 16:46
Report Legambiente, Macerata terza in Italia fra i capoluoghi di provincia per l'aria più pulita

Report Legambiente, Macerata terza in Italia fra i capoluoghi di provincia per l'aria più pulita

PM10 e inquinamento dell’aria: qual è la situazione nella provincia di Macerata? È da qualche settimana che il tema dell’inquinamento da polveri sottili è tornato tristemente agli onori della cronaca: Torino, Milano e le altre grandi città del nord Italia in emergenza con l’aria irrespirabile per le alte concentrazioni di poveri sottili. Nel 2016, a Torino 89 sforamenti, Frosinone scalo 85, a Milano e a Venezia 73 (fonte http://www.repubblica.it/ambiente/2017/02/02/news/lo_smog_in_italia_i_dati-157450731/). Considerando che la norma prevede un massimo di 35 sforamenti in un anno possiamo comprendere perché l’Italia sia in procedura di infrazione da parte dell’Europa. Il tema delle polveri sottili non è un tema banale o radical chic, tutt’altro. Ci riguarda tutti. Da vicino. La fondazione Think Tank, presieduta dall’ex ministro Edo Ronchi, in collaborazione con ENEA ha redatto di recente uno studio sull’impatto delle polveri sottili rilevando che, in Italia, ci sono 91.000 morti in più ogni anno per patologie legate all’inquinamento dell’aria che respiriamo (fonte http://www.repubblica.it/ambiente/2017/09/29/news/smog_l_italia_maglia_nera_in_europa_90mila_morti_l_anno-176866776/). Mille e cinquecento decessi per milione di abitanti contro una media europea di 1000. La Germania è a 1100, Francia e Inghilterra a 800, la Spagna a 600: anche in questo caso, purtroppo, l’Italia detiene la maglia nera in Europa. E da noi, nelle Marche, qual è la situazione? Il recente report di Legambiente, Ecosistema urbano 2017, mostra una situazione in chiaro scuro (più chiaro che scuro): andiamo subito nello specifico e osserviamo che, nella categoria PM10, Macerata è terza tra i 110 capoluoghi di provincia italiani, Pesaro è alla posizione 55, Ascoli Piceno alla 60, Ancona alla 62. In pratica, i capoluoghi marchigiani sono tutti a metà classifica a meno di Macerata, sul podio delle città con l’aria più pulita (per qualche motivo che non conosciamo, non viene censita Fermo). La situazione temiamo sia ben più complessa di quanto non emerga da questo report, almeno nelle Marche, e in provincia di Macerata in particolare. Se andiamo ad analizzare i rilevamenti delle centraline dell’ARPAM svolti negli scorsi giorni possiamo rilevare che la situazione si è decisamente aggravata non solo nel nord di Italia ma anche nei nostri territori con diversi sforamenti, segnalati nei giorni intorno al 15 ottobre. Però, se non ci limitiamo a considerare questi due mesi, o poco più, e analizziamo le letture raccolte dal primo gennaio dell’anno in corso vedremmo una situazione apparentemente meno preoccupante: gli sforamenti, nelle varie centraline dislocate nella regione non sono quasi mai più di 20 e, oramai al termine del 2017, il limite da non superare dei 35 sforamenti appare in molti casi abbastanza lontano. Quindi i dati 2017 dell’ARPAM sembrerebbero confermare i buoni risultati in termini ambientali riportati dai capoluoghi marchigiani nel report di Legambiente. Il condizionale è però d’obbligo, e cerchiamo ora di spiegarne il perché continuando ad analizzare i dati messi a disposizione dall’ARPAM. Partiamo da un altro grafico, allegato ad una delibera della regione Marche (DGR 1282 del 10/09/2012): quello del numero degli sforamenti rilevati dalle centraline marchigiane nel 2011 (meno di sei anni fa, non un secolo). Ancona, Via Bocconi: 88 sforamenti!  Oggetto della delibera in questione era: provvedimenti contingenti 2012/2013 per la riduzione della concentrazione degli inquinanti nell’aria ambiente nel territorio dei Comuni di zona A (praticamente tutti i comuni regionali tranne quelli delle zone montane). Il provvedimento principale previsto fu il “democratico” blocco alla circolazione dei mezzi più vecchi (provvedimento che andava a colpire coloro che, con molte probabilità, non cambiavano l’auto non per mancanza di sensibilità ambientale ma per problemi di altro genere: ipotizzare una scarsezza di fondi sarebbe demagogico?). A sostegno della misura si osservava che (testuale dalla delibera):le centraline urbane da traffico, site nel territorio regionale, hanno sistematicamente registrato dati preoccupanti, per le polveri sottili, con l’eccezione di quella di Ascoli Piceno. In conclusione, per le polveri sottili, è pessima la qualità dell’aria nei dintorni delle centraline da traffico e pertanto nelle zone urbane attraversate da traffico intenso. Già nel primo semestre 2012 diverse centraline da traffico hanno registrato un numero di superamenti della concentrazione media giornaliera di polveri sottili superiore al consentito. Nel 2013 la regione pianifica una razionalizzazione del sistema delle centraline, riducendone sostanzialmente il numero. La ratio del provvedimento era: si individuano le centraline che meglio descrivono le situazioni delle varie zone (sempre suddivise per tipologia: traffico urbano, fondo urbano e fondo rurale) e sui dati raccolti per loro tramite si caratterizzano tutti gli ambiti comunali presenti in regione. Sulla base di quella logica si spengono, tra le altre, le centraline di Ancona Torrette, Ancona via Bocconi e Montemarciano (che avevano rilevato più di 80 sforamenti), e quelle più vicine a noi, di Macerata Piazza della Vittoria, Civitanova via Pola e Porto Sant’Elpidio (tutte con valori ben maggiori ai 50 sforamenti, 57 a Civitanova). Il territorio della provincia di Macerata viene censito con dati reali (e non desunti) solamente tramite centraline poste in zona di “fondo urbano”: a Macerata quella di Collevario, che nel 2011 aveva segnalato 4 sforamenti, e a Civitanova, quella posta all’ippodromo con 0 sforamenti nel 2011 (ndr: visto che oggi sono queste le centraline funzionanti in provincia, da qui, probabilmente, deriva il terzo posto a livello nazionale di Macerata per i contenuti di PM10 nel rapporto 2017 di Legambiente). Come detto prima, la norma regionale prevede che, per una valutazione sulla presenza di PM10 nell’aria delle zone urbane di Macerata, Civitanova, ma anche di Ancona o Falconara, bisogna riferirsi ai rilevamenti delle centraline superstiti poste nelle altre aree urbane della regione. E cosa emerge dalla lettura di quei rilevamenti? La risposta non è purtroppo univoca: se confrontiamo i dati del 2011 con quelli odierni o quelli degli scorsi anni vediamo evoluzioni differenti. Pesaro, nonostante le acclamate realizzazioni in ambito di mobilità ciclabile, non mostra miglioramenti sostanziali (38 sforamenti nel 2011, 27 in 10 mesi del 2017), mentre a Jesi è da evidenziare un netto calo degli sforamenti per il 2017 (65 nel 2011, 13 nel 2017) quando, invece, negli anni precedenti mostrava anch’essa una situazione sostanzialmente statica (sempre superiore ai 50 sforamenti). Quindi, quale è la qualità dell’aria di Macerata, o di Ancona, o di un’altra area urbana in cui non è installata una centralina? La stessa del 2011 come sembrerebbe certificare l’evoluzione dei dati rilevati a Pesaro? Oppure un’aria più pulita come mostrerebbe, e solo per questa parte di anno, l’andamento dei rilevamenti effettuati a Jesi? Appare evidente che, ad oggi, nella regione Marche non ci sia una conoscenza della situazione delle concentrazioni di PM10 adeguata. Tutt’altro. Ci sono ampie aree scoperte da caratterizzare in maniera da poter mettere in campo, localmente, strategie di intervento capaci di incidere realmente sulla qualità dell’aria che respiriamo. La regione Marche ha già, almeno in parte, ammesso questa carenza, e ha deciso di installare una nuova centralina nell’area urbana di Ancona (anche se l’attesa della sua installazione sta perdurando da un po’ troppo tempo). Ma per la provincia di Macerata tutto tace. O, peggio, si minimizza, riducendo il tutto ad una becera contrapposizione tra tifoserie. Come detto, il tema è importante: la cura della salute dei cittadini. Proprio per questo sarebbe bello poter raccontare di una politica che se ne fa carico mettendo in campo proposte e azioni coraggiose e innovative, azioni che molto spesso potrebbero consistere solamente in un utilizzo maggiormente appropriato delle stesse risorse attualmente utilizzate, senza insostenibili aumenti di spese nei bilanci comunali e regionali. Le Marche ed i suoi territori, vista la conformazione particolare costruita su città quasi mai troppo grandi, potrebbero diventare facilmente un laboratorio in cui sperimentare interventi importanti anche perché costruiti in rete, trasformandosi, una volta tanto, in un’avanguardia nazionale nel campo della lotta alle PM10. Ma oggi così non è. E mettersi a fare la danza della pioggia nei periodi di siccità, o prendersela con la natura matrigna dopo qualche provvedimento imposto da lontano non è più accettabile. Muoviamoci, ma in maniera sostenibile.

06/11/2017 14:35
Montelupone, lavori in corso per sanare le fognature in alcune zone del paese

Montelupone, lavori in corso per sanare le fognature in alcune zone del paese

A Montelupone lavori in corso nel centro storico per la realizzazione di un tunnel che accoglierà tutti i sottoservizi e, soprattutto, sanerà l’attuale precarietà delle fognature in alcune zone del paese. Il tunnel, alto circa 165 centimetri, sarà naturalmente ispezionabile e atto alle correzioni di eventuali guasti, o alla posa di reti innovative, senza intervenire sul lastricato di superficie.  Il progetto riguarda il versante sud della piazza, per poi risalire in via Roma e infine scendere lungo via Borgianelli, fino a porta Ulpiana. Il primo stralcio, comunque, comprende il tratto che va dalla piazza alla chiesa di San Francesco, che sorge circa alla metà di via Roma. I lavori, che saranno realizzati di segmento in segmento, sia per non bloccare il centro storico, sia per non lesionare le abitazioni attigue, si sono resi necessari e urgenti a causa del deterioramento delle fognature: Montelupone, che ha patito la gravissima frana del 1980 (qualcuno pensò addirittura di dover ricostruire il paese a valle) e che fruisce di un complesso sistema di drenaggio delle acque, non può permettersi alcuna negligenza di ordine geologico, ma deve provvedere ad un attento monitoraggio e alla puntuale manutenzione del sottosuolo. 

06/11/2017 14:27
Civitanova, partono i lavori per la sistemazione e la messa a norma dei padiglioni della nuova Fiera

Civitanova, partono i lavori per la sistemazione e la messa a norma dei padiglioni della nuova Fiera

Sono in fase d'avvio gli interventi di manutenzione volti ad eliminare le infiltrazioni d'acqua piovana nei padiglioni della nuova Fiera di via Costantino e una serie di adegamenti normativi necessari per risolvere alcuni difetti di costruzione.Risale al 2016 la segnalazione da parte dei concessionari di tale problema, ravvisando lacune e problematiche nell'impianto affidato in data 18.02.2016 alla ditta Royal Group srl di Fermo e alla Service Promotion sas con un contratto quinquennale. La passata Amministrazione comunale aveva presentato il progetto per il ripristino, la messa a norma e il certificato antincendio, documenti indispensabili per poter aprire la struttura, dopo numerosi sopralluoghi dei tecnici comunali e dei tecnici di fiducia dei gestori, poiché le problematiche emerse hanno impedito di fatto la presa in consegna dell’immobile e l’avvio effettivo del contratto di affidamento in gestione.Al seguito dell'approvazione del progetto esecutivo da parte dell'attuale Giunya, in questi giorni si sta predisponendo il piano dei lavori per la sistemazione di tutta la struttura in due tranche: la prima riguarda la messa a norma in vista dell'ottenimento del certificato prevenzione incendi anche in vista del futuro utilizzo, nei mesi di novembre e dicembre, dell’edificio per varie fiere; l'altra riguarda i lavori che andranno appaltati per realizzare le opere. Come riportato nella relazione dell’ing. Stefoni nel giugno del 2016, gli interventi si possono dividere in due parti: difetti di costruzione, non rilevabili all’atto della presa in consegna e del successivo collaudo in quanto riconducibili a vizi occulti (interventi in copertura, sugli infissi esterni, nell’area servizi e negli uffici, tutti legati a problematiche di infiltrazioni di acqua piovana) per un ammontare di euro 69.923,59 iva esclusa; e adeguamenti normativi: adeguamento dei locali tecnici, zona nuovo ingresso, adeguamento scala di sicurezza, sala convegni, impiantistica e ascensore (porta REI e vano per evacuazione fumi), per un importo di euro 75.324,05 iva esclusa. Quindi, l'importo complessivo è di euro 205.000,00, di cui 69.923,59 per lavori atti a eliminare difetti di costruzione e vizi occulti e euro 75.324,05 per adeguamenti normativi. La cifra è già finanziata, ma è in atto la richiesta di risarcimento danni visto l'inevitabile contenzioso per l’effettivo addebito delle responsabilità sulla base dell’esito giudiziale.

06/11/2017 14:23
Mercoledì anche Mattarella torna fra i terremotati: visita a Pieve Torina e Castelsantangelo

Mercoledì anche Mattarella torna fra i terremotati: visita a Pieve Torina e Castelsantangelo

Il presidente della Repubblica Segio Mattarella torna di nuovo tra i terremotati del Maceratese. Il presidente arriverà mercoledì 8 novembre per il suo ennesimo tour nell’entroterra. Due i Comuni che saranno visitati dal Capo dello Stato: Pieve Torina e Castelsantangelo sul Nera.  La visita partirà da Pieve Torina per poi proseguire fino a Castelsantangelo sul Nera. Mattarella l'anno scorso era già stato a Camerino e a Porto Recanati, dove aveva salutato gli sfollati ospiti dei camping.

06/11/2017 14:21
Gentiloni a Camerino per l'inaugurazione dell'anno accademico: "Siate orgogliosi di appartenere a Unicam"

Gentiloni a Camerino per l'inaugurazione dell'anno accademico: "Siate orgogliosi di appartenere a Unicam"

E' stato il presidente del consiglio Paolo Gentiloni ad inaugurare questa mattina il 682esimo anno accademico dell’università di Camerino. Era presente anche il commissario straordinario per il terremoto Paola De Micheli. Gentiloni è stato accolto dal rettore Claudio Pettinari e dal sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, insieme a Prefetto e Questore di Macerata e alle massime autorità provinciali civili, militari e ecclesiastiche. La cerimonia di inaugurazione si è aperta con gli interventi di Francesco Casale, Giuliana Carassai, Francesca Borghetti, rappresentanti del personale docente-ricercatore, tecnico-amministrativo e degli studenti e del magnifico rettore Claudio Pettinari. Nel suo discorso all'inaugurazione del 682° anno accademico dell'Università di Camerino, il rettore Claudio Pettinari non ha mancato di fare riferimento al terremoto, ricordando "le straordinarie tappe che siamo stati capaci di percorrere per non fermarci. Non ci siamo dimostrati deboli o rassegnati. Abbiamo lottato - ha detto -, ci siamo piegati e ci siamo rialzati, più forti e più consapevoli. Ringrazio le Province autonome di Trento e Bolzano che ci hanno donato lo studentato di 456 posti, i cui lavori sono iniziati, e la Croce Rossa che con una cospicua donazione finanzierà la costruzione dell'ampliamento del campus universitario già esistente". Un lungo e affettuoso applauso ha salutato la conclusione dell'intervento di Pettinari.  A concludere la cerimonia ha preso la parola Gentiloni: "Penso che tutti voi dobbiate essere orgogliosi di appartenere a Unicam, colpita dagli eventi sismici, ma che ha saputo dare segnale di speranza per tutto il territorio. Di questo voglio ringraziarvi a nome del Governo italiano, grazie per non aver mai chiuso le vostre porte, per aver continuato a insegnare, ricercare, aprirvi al territorio". Inevitabilmente, il discorso si è poi spostato sulla questione ricostruzione. "Lo dico qui, davanti a molte fasce tricolori, le comunità locali: noi cercheremo di fare ancora meglio rispetto all'impegno che abbiamo avuto in questi mesi, perché siamo consapevoli che la condizione di difficoltà rimane, le ferite sono ancora aperte. Faremo ogni sforzo nel decreto fiscale e nella legge di bilancio per fare ulteriori passi avanti". Il presidente del Consiglio ha fatto riferimento in particolare alle "procedure per le gare di appalto" e ad uno sforzo per mettere a disposizione "ulteriori risorse per la ricostruzione delle strutture pubbliche".  "Nonostante la generosità dei volontari, della Protezione civile di tutte le istituzioni dello Stato il lavoro delle accelerare per fare ulteriori passi avanti. Lo faremo nella velocizzazione delle procedure delle gare di appalto: in troppi casi abbiamo risorse disponibili ma strozzature burocratiche che ne rendono difficile un impiego rapido". E in particolare nelle Marche ci sono forti ritardi nella consegna delle 1.857 casette richieste nei comuni più colpiti dal terremoto. Ad oggi sono poco più di 200 le Sae assegnate agli sfollati, e di queste soltanto una decina fra Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera. In segno di protesta oggi il sindaco di Visso ha disertato la cerimonia, mentre anche altri sindaci, compreso quello di Castelsantangelo sul Nera e di Monte Cavallo, non erano presenti nell'aula magna di Unicam.

06/11/2017 14:00
Un intero quartiere di Civitanova Marche senza luce: la protesta dei residenti

Un intero quartiere di Civitanova Marche senza luce: la protesta dei residenti

Da Cittaverde Civitanova riceviamo Senza luce, nel quartiere Santa Maria Apparente di Civitanova Marche. La via Capparuccia al centro del quartiere: una via senza uscita in cui abitano almeno 30 famiglie e da un paio d'anni vi è anche una palazzina condominiale. Una via ancora in gran parte fatta in terra battuta e caso unico nel quartiere di con un solo vecchio punto luce istallato nel lontano 1950. Tutte le nuove abitazioni hanno pagato i costi di costruzione ma probabilmente sono finiti nel calderone. Circa 10 anni fa ci fu un tentativo di mettere dei punti luce. Una specie di farsa, portarono alcuni pali per l'illuminazione ma mancavano gli impianti ecce quei pali ritornarono al mittente. E’ da tener conto che questa situazione di emarginazione urbanistica  e di assenza di un elemento basilare  per la sicurezza come la pubblica illuminazione ha contribuito alla vulnerabilità della sicurezza  dei beni e delle persone residenti. Due sono le domande che i residenti si pongono purtroppo senza avere risposte e cioè se chi ha costruito il condominio ha pagato i costi di urbanizzazione primaria nei quali rientra l'illuminazone pubblica e se chi ha ottenuto la concessione edilizia ha scomputato il costo delle urbanizzazioni primarie realizzandole direttamente. La sostanza è che in questa strada di Santa Maria Apparente non c'è l'illuminazione pubblica ma ancora solo un unico punto luce che quest'anno ha compiuto 67 anni. Santa Maria Apparente è, tra l'altro un quartiere strategico e importante della città che ha “sempre dato” alle istituzioni un contributo  importante in termini di  Consiglieri Comunali, Assessori, Vice Sindaco, ecc. Ai residenti della zona giustamente non interessa come e chi doveva realizzare la quota della illuminazione pubblica perché è scontato che questa debba esserci. Ai cittadini residenti interessa avere l’illuminazione pubblica che è un elemento basilare di un servizio pubblico.  

06/11/2017 13:48
Inaugurazione dell'anno accademico di Unicam: alcuni sindaci disertano l'appuntamento con Gentiloni

Inaugurazione dell'anno accademico di Unicam: alcuni sindaci disertano l'appuntamento con Gentiloni

Il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini diserta la cerimonia di inaugurazione dell'Anno accademico dell'Universita' di Camerino, alla quale ha preso parte stamattina il premier Gentiloni e la De Micheli. "Preso atto che nemmeno a Natale consegnano le casette - scrive su facebook Pazzaglini - ho deciso di rimanere in ufficio a lavorare. Non so ancora come aiutare i miei concittadini ma il mio primo dovere è lavorare per loro". Assenti alla cerimonia anche altri sindaci dei paesi colpiti dal sisma.

06/11/2017 11:24
Montecosaro, posteggia il camper e parte con un amico: parcheggio bloccato

Montecosaro, posteggia il camper e parte con un amico: parcheggio bloccato

E' successo nel tardo pomeriggio di domenica 5 novembre a Montecosaro Scalo, nel parcheggio antistante il bar Piper 90, dove uno straniero, apparentemente sui 55/60 anni, ha lasciato il proprio camper in mezzo al parcheggio, senza aver fatto caso che in quel modo avrebbe bloccato un paio di auto, e se n'è andato a bordo di un auto con un conoscente. Quando uno dei proprietari delle auto bloccate ha avuto la necessità di uscire, è iniziata la ricerca del camperista che purtroppo non si riusciva a trovare da nessuna parte. L'ingarbugliata situazione si è risolta spostando altre auto, di cui i proprietari, fortunatamente, erano all'interno del bar e solo così le macchine bloccate sono riuscite finalmente a liberarsi.

05/11/2017 20:15
Camerino, un cittadino sulle demolizioni: "Era proprio necessario dare il benservito al modulo a San Paolo?"

Camerino, un cittadino sulle demolizioni: "Era proprio necessario dare il benservito al modulo a San Paolo?"

Dal signor Michele Tromboni riceviamo una lettera aperta sulla questione demolizioni a Camerino   È visibile a tutti in questi giorni la seconda grande demolizione posta in opera dal comune di Camerino, peccato non si siano accorti che la struttura non è stata danneggiata dal sisma ma ha avuto la sola sfortuna di trovarsi al posto sbagliato al momento sbagliato. Si, sto parlando del container o modulo provvisorio scolastico collocato a San Paolo all’inizio di via Ottaviani realizzato subito dopo il terremoto del 1997 e che negli ultimi 17 anni ha ospitato dapprima l’istituto magistrale, poi l’asilo Ortolani e l’asilo nido La Coccinella ed infine l’istituto comprensivo U. Betti. È stato triste vederlo smontare pezzo dopo pezzo sapendo che sicuramente si sarebbe messo in gioco ancora una volta per il bene della città. Allora mi chiedo: ma era proprio necessario dargli il benservito? Lo stabile di proprietà della Provincia e insistente su terreno - che presumo, come altri, vincolato alle emergenze - di proprietà del Comune ha tolto, o meglio, ha risolto dagli imbarazzi le Amministrazioni comunali più volte nel passato, una per tutte lo spostamento dell’asilo Ortolani quando questo è stato ristrutturato e ampliato nel 2014-15. La sua demolizione si rende necessaria per far posto al nuovo polo scolastico che ospiterà l’istituto comprensivo U. Betti. Non si tratta di moduli temporanei, casette in legno o container la cui vita si lega al servizio emergenziale per cui vengono realizzati: stiamo parlando di una struttura scolastica definitiva, che quindi entrerà a far parte del patrimonio edilizio, urbanistico e paesaggistico di Camerino per almeno un cinquantennio.  E se la scelta localizzativa fosse sbagliata e l’area individuata non riuscisse a sopportare tutto il nuovo carico urbanistico che con il terremoto gli stiamo dando? D’altra parte in origine da Piano Regolatore quell’area era destinata sì in parte all’edilizia scolastica, peraltro in buona parte già sfruttata, ma in parte anche a verde attrezzato. Alla luce di quanto detto, ho un’altra opinione a riguardo e mi viene in mente una domanda: ma nei giorni fatidici a ridosso delle festività natalizie 2016 quando, a dire dell’Amministrazione comunale, la decisione sulla localizzazione della nuova scuola doveva essere presa in 4 giorni (poi, comunque, la decisione finale è stata presa nel luglio successivo), nessuno ha pensato che si poteva utilizzare una piccola porzione dell’area destinata ad attrezzature per l’istruzione Universitarie, per intenderci quella posta lato sinistro per chi sale lungo via Madonna delle Carceri, visto che c’era anche un cartello “vendesi” riferito a quell’area? Non sarebbe stato neanche necessario affrontare una variante allo strumento urbanistico comunale in quanto l’area è già destinata ad attrezzature per l’istruzione “F1” da Piano Regolatore e credo sarebbe bastato un atto amministrativo o poco di più per renderla disponibile ad ospitare la nuova scuola dell’obbligo. Sono propenso a pensare che anche l’allora Rettore Prof. Corradini dimostratosi costruttivo uomo dell’emergenza, sarebbe stato d’accordo con l’operazione per il bene della città dove da sempre opera l’Università, e lo avrebbe fatto nello spirito di collaborazione e reciproco sostegno in momenti di difficoltà come quelli attuali. In questo modo lo stabile – che non si sarebbe demolito - sarebbe stato di nuovo utile alla dislocazione, perché no, della sede provvisoria del comune, scelta che avrebbe dato sicuramente un segnale di presenza forte sul territorio e di vicinanza alla cittadinanza e che invece oggi risulta frammentata e inefficiente dal punto di vista logistico o, ancora, poteva essere riutilizzato per far ripartire le varie associazioni locali o utilizzato in qualsiasi altro modo: commercio, istituzioni varie, Università.  Ritengo quindi che la scelta della sua demolizione, considerando l’enorme carenza di edifici agibili, doveva essere l’estrema ratio di questa amministrazione comunale. Spero solo di non essere l’unico che si pone certe domande e che fa questo tipo di riflessioni.

05/11/2017 18:41
Civitanova, inutili le multe in piazza XX Settembre: ancora invasa dalle auto dei "furbetti"

Civitanova, inutili le multe in piazza XX Settembre: ancora invasa dalle auto dei "furbetti"

Ennesimo sabato sera da tutto esaurito a Civitanova con la città letteralmente presa d'assalto da giovani provenienti da ogni dove, a cui probabilmente non è arrivata la notizia delle multe in piazza XX Settembre dello scorso fine settimana (leggi  qui). Anche sabato 4 novembre l'aver aggiunto del nastro segnaletico bianco e rosso alle tradizionali barriere, che delimitano la parte pedonale della piazza, non è servito a fermare la voglia incontenibile di parcheggiare nel pieno centro cittadino, a due passi dai locali. La pattuglia della polizia municipale addetta ai controlli fuori dal Donoma ha fatto la sua comparsa anche nei pressi di Piazza XX Settembre, ma stavolta non ha voluto infierire nuovamente sulla moltitudine di auto parcheggiate nell'area preclusa, limitandosi a controllare all'esterno e nelle vie limitrofe, facendo spostare le macchine in divieto e procedendo a sanzioni quando i proprietari non erano nei paraggi. Da indiscrezioni, sembra che si stia studiando la possibilità di posizionare dei dissuasori a scomparsa al posto delle barriere presenti, dato che queste si possono aggirare facilmente e, anche elevando sanzioni, la situazione non cambia.

05/11/2017 16:29
Annullato l'incontro della De Micheli a Macerata: salta anche la manifestazione

Annullato l'incontro della De Micheli a Macerata: salta anche la manifestazione

Niente De Micheli domani a Macerata. La riunione prevista per domani in Prefettura è stata annullata. Ad annunciarlo i Coordinatori dei Comitati Terremoto Centro Italia, Francesca Mileto e Francesco Pastorella con la nota: "Non si fuggono le responsabilità annullando una riunione. Abbiamo appreso da fonti vicine alla prefettura che il commissario De Micheli ha annullato la riunione prevista per domani a Macerata .  Non crediamo che evitando il confronto con i terremotati si risolvano i problemi e soprattutto in assenza di approfondite analisi necessarie a comprendere se un provvedimento possa essere realmente utilizzato e portare benefici alle popolazioni martoriate dalla tragedia occorsa e dalla mancanza di provvedimenti a sostegno del lavoro .  Sarebbe opportuno ridurre il numero di comuni compresi nel cratere, cancellare ogni tipo di tassazione finché non saranno ripristinate le condizioni per produrre, collaborare in modo costruttivo con le Associazioni di Categoria e con i Sindaci, nonché confrontarsi regolarmente con i terremotati.  Siamo certi che il commissario De Micheli coglierà l’opportunità di farsi aiutare anche dai Comitati al fine di avere una maggiore contezza delle vere necessità dei terremotati. Vista la rettifica, per senso di responsabilità, annulliamo il presidio evitando sperpero di denaro pubblico necessario ad assicurare la presenza delle forze dell’ordine".

04/11/2017 20:12
Sant’Angelo in Pontano: scoperto albero di mela rosa fra i più antichi delle Marche

Sant’Angelo in Pontano: scoperto albero di mela rosa fra i più antichi delle Marche

Accade così, in un pomeriggio d’autunno, durante una passeggiata nelle campagne di Sant’Angelo in Pontano a circa un centinaio di metri dal centro del paese: due escursionisti notano al bordo di un bosco, l’esemplare di un maestoso albero di mela rosa dei Sibillini. I due incuriositi dall’imponenza della pianta decidono di fotografarla e prenderne le misure: il fusto ha un diametro di 1 metro e 68 centimetri per un’altezza di oltre 7 metri. Difficile stabilirne l’età ma molto probabilmente ha più di 70 anni. Forse tra gli esemplari di mela rosa più antichi delle Marche? E’ insolito immaginare un albero di mele così grande! Non sarebbe da stupirsi dato che il Comune di Sant’Angelo in Pontano già vanta il primato per il Tiglio più grande delle Marche con diametro di metri 4,36 e un’età di circa 200 anni. Di certo il melo santangiolese non versa in buone condizioni per il suo stato di abbandono: molto probabilmente la nevicata dello scorso Gennaio ha spezzato tanti dei suoi rami. La mela rosa dei Sibillini è un frutto antico dal sapore particolare e persistente, con una polpa acidula e zuccherina ed un profumo intenso e aromatico; in passato molto ricercata per la sua conservabilità: raccolta nella prima decade di Ottobre si conserva perfettamente fino a primavera. Per anni questo frutto è stato dimenticato perché commercialmente poco appetibile in quanto non era in grado di competere con le moderne mele presenti sul mercato: più grandi, regolari e dai colori brillanti. Negli ultimi tempi questo prelibato prodotto è ritornato in auge grazie all’impegno dell’Associazione dei Produttori delle Mele Rosa dei Monti Sibillini e dal 2008 è stato riconosciuto come Presidio Slow Food.   Il ritrovamento di questo imponente albero di mela rosa dei Sibillini nel territorio di Sant’Angelo in Pontano avviene proprio nel periodo della raccolta e dei festeggiamenti di questo particolare frutto in alcuni Comuni del maceratese e del fermano.  

04/11/2017 17:11
Visso, niente casette per Natale. Pazzaglini: "Porteremo avanti ogni azione possibile a tutela dei cittadini"

Visso, niente casette per Natale. Pazzaglini: "Porteremo avanti ogni azione possibile a tutela dei cittadini"

Niente casette per Natale a Visso. La brutta notizia, che in realtà era nell'aria già da qualche settimana, è stata ufficializzata questa mattina dal sindaco Giuliano Pazzaglini.  "Terminato l’ultimo sopralluogo" scrive Pazzaglini "non posso che prendere atto e comunicare a tutti che per Natale non riusciremo a consegnare nessuna area, esclusa, forse, quella del campo sportivo.  La prossima settimana organizzerò degli incontri in località da individuare per aggiornare gli assegnatari e per valutare le azioni da fare. Oltre a quella legale nei confronti del consorzio, su cui stiamo lavorando e alla quale eventualmente potrebbero aderire anche i privati, la discussione verterà anche su quali altre azioni compiere.  Come sempre la mia lealtà è nei confronti della popolazione quindi do disponibilità piena a realizzare qualunque iniziativa si decidesse di intraprendere.  In attesa di comunicare date e luoghi chiedo a tutti di diffondere la notizia che stiamo organizzando".

04/11/2017 14:53
Civitanova, "mangiacadaveri" contro "torturatori di zucchine": è battaglia social tra vegani e onnivori

Civitanova, "mangiacadaveri" contro "torturatori di zucchine": è battaglia social tra vegani e onnivori

Sulla scia di un post su Facebook riguardante la manifestazione animalista a Civitanova di mercoledì primo novembre, dove una signora lamentava il fatto che le scene trasmesse fossero troppo cruente, sta proseguendo incessante da qualche giorno una disputa a suon di commenti, tra animalisti-vegetariani-vegani da un lato e onnivori dall'altro. Gli schieramenti sono fortemente sbilanciati dal lato dei "mangiatori di cadaveri", come vengono apostrofati coloro che apprezzano la carne dalla controparte, che sono in netta maggioranza ma i portatori di ideali vegani sono molto agguerriti e si difendono strenuamente, ribattendo colpo su colpo. Gli argomenti messi sul campo a sostenere le diverse tesi sono abbastanza noti, gli uni pensano che senza carne sia impossibile far crescere sano un bambino, mentre gli altri ribattono che mangiando carne, consumerebbero inevitabilmente più medicine, data la non salubrità della ciccia. Nella valanga di commenti di seguito al post iniziale, non manca l'ironia, con battute sulla lattuga morta per sfamare un vegetariano o cuccioli di carota strappati alla madre e finiti sul piatto di un vegano. Inevitabili anche foto di salsicce, bistecche e grigliate miste che però non divertono particolarmente i fan vegani che accusano gli altri mancanza di consapevolezza e ignoranza, sia alimentare che scolastica, puntando il dito sul non corretto uso della lingua italiana nello scrivere i commenti. Nel finale si trascende con accuse a luci rosse, con qualcuno che auspica di subire tradimenti dalle mogli agli onnivori e dall'altra parte, facendo allusioni pesanti ad un determinato tipo di insaccato che piacerebbe anche alle donne vegane. (foto di repertorio)  

04/11/2017 11:22
Da Pesaro arriva la solidarietà per i Volontari del Soccorso Alpino della Stazione di Macerata

Da Pesaro arriva la solidarietà per i Volontari del Soccorso Alpino della Stazione di Macerata

Martedi 31 ottobre a Pesaro il Comitato Vita di Paese ha finalmente consegnato le giacche e i pantaloni acquistati con i fondi raccolti dalle cene, dalle vendite dei braccialetti e con il contributo di Mountain Store di Matelica ai Volontari del Soccorso Alpino della Stazione di Macerata. Durante la serata è stato proiettato il docufilm "senza possibilità di errore" offertoci dal regista Mario Barberi, dalla GiUMa Produzioni e Trento Film Festival un filmato degli interventi che i volontari marchigiani hanno effettuato durante il terremoto ed un filmato delle riprese sulla situazione delle nostre montagne e dei paese feriti dal sisma effettuato dal Corpo con i droni per conto della Regione Marche. Tutto questo ha permesso ai presenti di poter veramente rendersi conto di quali interventi il CNSAS è in grado di svolgere 24 ore su 24 per 365,o 366 se bisestile, giorni l'anno. E' stato veramente emozionante vedere certe immagini ed è stato altrettanto emozionante sentire la loro Presidente, Paola Riccio, che con orgoglio raccontava la rapidità e le modalità con cui tutti loro sono intervenuti durante il sisma. E' stato veramente un onore per il Comitato ringraziare queste persone davvero speciali donando capi di abbigliamento (e sempre per "l'effetto domino" del bene ...porta bene... ringraziamo anche Montura che ha donato un dvd del docufilm ad ogni volontario e alla loro presidente e la proprietà del Cinema Astra che ci ha concesso la sala e il tecnico Alessio gratuitamente).

04/11/2017 09:48
Pastorella e Mileto incalzano De Micheli: "Malafede o incapacità di comprendere le nostre esigenze?"

Pastorella e Mileto incalzano De Micheli: "Malafede o incapacità di comprendere le nostre esigenze?"

Francesco Pastorella e Francesca Mileto, coordinatori dei Comitati Terremoto Centro Italia, non sono convinti delle precisazioni fatte dal commissario straordinario Paola De Micheli in merito alla lettera inviata ai sindaci nei giorni scorsi sulla ripresa del pagamento delle tasse nelle zone terremotate. Per Pastorella e Mileto non c'è stato alcun fraintendimento sul contenuto della missiva e hanno a loro volta inviato una mail a De Micheli chiedendo ulteriori delucidazioni. In mezzo a tutto questo, la conferma di una manifestazione di protesta domenica mattina alle 12.30 in piazza della Libertà a Macerata in concomitanza con l'arrivo del commissario straordinario in Prefettura. "Nutriamo forti dubbi sul chiarimento che il commissario De Micheli ha provato a dare in merito alla lettera sul pagamento dei tributi inviata ai sindaci e da noi notificata attraverso i social.  Avvalendoci della preziosa collaborazione del prof. Alberto Cavallaro (ODCEC Macerata), proviamo a far chiarezza.    Si sta facendo confusione tra diverse norme e misure.  Nel comunicato" dicono Pastorella e Mileto "si confonde la ripresa dei versamenti sospesi delle imposte con la misura agevolativa prevista dalla “zona franca”.  Ciascuno dei provvedimenti va preso singolarmente perché NON COINCIDE ,TRA LE VARIE MISURE, SIA PER LA TEMPISTICA CHE PER I SOGGETTI   INPS E INAIL   La sospensione è terminata al 30 settembre 2017 (in piena emergenza giuridica), pertanto le imprese HANNO GIÀ RIPRESO I VERSAMENTI del 16 ottobre, relativi alle mensilità di settembre.  E’ stato invece prorogato il versamento dei contributi sospesi a maggio 2018 con massimo 24 rate da pagare direttamente agli enti previdenziali.   VERSAMENTI SOSPESI, BUSTA PAGA PESANTE, ZFU Tornando al comunicato, le misure affrontate sono le seguenti:  1) recupero versamenti sospesi 2016 e 2017 per i soggetti con reddito d’impresa e professionale 2) recupero busta paga pesante. 3) ZFU (Zona Franca Urbana) In generale il comunicato fonde, erroneamente, il recupero dei versamenti sospesi 2016 e 2017 con le agevolazioni ZFU.  LE DUE MISURE NON SONO SOVRAPPONIBILI    Il 30 novembre scade la sospensione del versamento dei tributi, iniziata dalla data dei diversi terremoti.  Il 16 dicembre si dovrà procedere al versamento dei tributi sospesi in unica soluzione, nel senso che non è prevista nessuna rateazione diretta. Come misura agevolativa è stato previsto la possibilità di accedere ad un finanziamento agevolato, i cui oneri saranno a carico dello stato, che  va richiesto entro l’8 novembre (con comunicato dell’Abi lo proroga al 14 novembre) per il pagamento di tali tributi.    PROBLEMATICHE  Le modifiche fatte e promosse anche dal comunicato non risolvono due problematiche : 1) TEMPISTICA  I contribuenti interessati devono fare richiesta entro i primi di novembre di un finanziamento che deve coprire anche le imposte in scadenza a novembre e dicembre 2017, naturalmente non conoscendone gli importi effettivi ma solo presunti per i versamenti successivi alla data della richiesta.  2) PLAFOND DI RISORSE DISPONIBILI  Ci siamo recati in banca ed alcuni funzionari ci hanno detto che non garantivano la capienza dei fondi disponibili.  In caso di mancato accesso al finanziamento RIMANE COME UNICA POSSIBILITA’ IL PAGAMENTO IN UNICA SOLUZIONE AL 16 DICEMBRE!    Non ci è chiaro inoltre se la presenza di tale finanziamento (pur garantito) possa influenzare negativamente il rating di solidità finanziaria  dell’impresa con conseguente incremento di costi per accedere ad altri servizi finanziari.  Il comunicato parla inoltre di imposte 2018 anche se non sono mai state chiarite le modalità di sospensione di tali imposte.    ZONA FRANCA URBANA (ZFU):  nel comunicato si prevede che tale misura annulli o quasi il versamento delle imposte sospese da corrispondere.  QUESTA INDICAZIONE E’ FUORVIANTE, spieghiamo perché :  Tipologia dei tributi: Il versamento riguarda tributi (di vario genere) del 2016 e 2017, mentre la ZFU riguarda solo specifici tributi (Ires, Irpef, Irap, contributi dei dipendenti e Imu) del 2017 (quindi no 2016 e,per esempio, no iva).  Soggetti beneficiari: diverse le differenze alla zfu è riservata alle imprese e SONO ESCLUSI I PROFESSIONISTI  (salvo che per i contributi) . Inoltre per l’accesso alla zfu i soggetti devono aver subito una diminuzione del 25% del fatturato, altrimenti sei escluso. Tempistica di accesso: i versamenti sospesi vanno effettuati entro 16 dicembre 2017. Per l’accesso alla zfu va presentata la domanda entro il 20 novembre (nuovo termine), ma il beneficio viene concesso successivamente a seguito di decreto, e pertanto NON SARANNO DISPONIBILI PER LA DATA DEL VERSAMENTO CHE DOVRÀ ESSERE EFFETTUATO E/O FINANZIATO Capienza delle agevolazioni: le risorse messe a disposizione sono limitate e verranno ripartite tra i richiedenti. Fintanto non ci sarà il decreto non sarà possibile conoscere il beneficio concesso.   PROBLEMATICHE ZONA FRANCA URBANA:  Estensione della “zona franca”: hanno inserito nella zfu tutti i comuni presenti negli allegati senza distinzione, comprendendo anche città come Macerata, Fabriano, Teramo, Ascoli Piceno e altre che hanno subito danni importanti, ma sicuramente meno rilevanti e devastanti rispetto ad altre realtà. Questa estensione potrebbe comportare una ridistribuzione su quantità elevate di soggetti con conseguente riduzione del beneficio concedibile anche per i soggetti che operano sulle zone più danneggiate Per l’accesso alla zfu, per i territori dell’allegato 1e 2 è previsto una riduzione del fatturato del periodo 1.9.2016 31.12.2016 rispetto allo stesso periodo del 2015.       PER LE ZONE COLPITE DAL SISMA DI FINE OTTOBRE CI SONO DUE MESI DI FATTURATO NON IMPATTATO DAL TERREMOTO CHE INFLUENZANO PERÒ I PARAMETRI DI VALUTAZIONE Rimane comunque incomprensibile l’accesso ai benefici concesso alle nuove imprese rispetto all’esclusione delle vecchie imprese salvo riduzione sostanziale (25%) del fatturato. Le aziende che hanno operato con immense difficoltà nel territorio e magari hanno conseguito fatturati simili o ridotti in misura inferiore al 25% sono escluse. Rimangono delle problematiche di natura tecnica non previste dalla normativa, quali la definizione del fatturato, chiarito con il termine ricavi dal Mise almeno per le imprese ma non chiaro per i professionisti; operazioni straordinarie Quasi 2.000 aziende hanno chiuso e sono stati persi circa 20.000 posti di lavoro!  Bisogna smettere di giocare a Risiko nel cratere , assegnando le priorità in base alle reali esigenze di chi ha perso tutto e che ha sempre pagato le tasse, ma dovrebbe ricominciare a farlo soltanto dopo che gli saranno ricostruite case, strade, scuole, negozi, ripristinati i servizi primari, supportata la ripresa economica ! Non ci stiamo ad essere utilizzati come bancomat o a fare da spettatori a passerelle elettorali per questo o quel candidato!  Domenica 5 novembre , alle ore 12 ci troveremo in piazza Libertà (Macerata) per chiedere conto di quanto sopra riportato al Commissario De Micheli (alla quale abbiamo già inviato una mail)".

04/11/2017 09:08
VianDante porta i marchigiani in Transilvania per un Halloween indimenticabile - FOTO

VianDante porta i marchigiani in Transilvania per un Halloween indimenticabile - FOTO

Viaggi per appassionati che vogliono vivere la tradizione, conoscere la cultura e scoprirei luoghi. Tutto questo viene reso possibile grazie alle idee di Maurizio Serafini e Andrea Antonini con VianDante, un'associazione culturale per viaggiatori, coloro che non vogliono semplicemente andare in vacanza, ma vivere un'esperienza profonda e suggestiva. Quattro viaggi ogni anno per una trentina di persone, una sorta di elite che sceglie di andare all'avventura, con escursioni, mostre, spettacoli, accompagnati da guide di eccezione scelte appositamente in base al contesto in cui si trova, come scrittori, filosofi, botanici, storici, geologi e molto altro.  E proprio per la festa di Halloween appena trascorsa, la meta scelta è stata la Romania, più precisamente la suggestiva Transilvania, alla scoperta dei luoghi del famoso Conte Vlad, meglio conosciuto come il Conte Dracula. I 32 partecipanti, in maggioranza marchigiani provenienti dalle cinque province, hanno visitato i boschi del terrore, i castelli, tra cui quello di Dracula della fortezza di Poenari raggiunto dopo aver percorso 1500 gradini in mezzo alla natura, le chiese fortificate, ovvero completamente circondate dalle mura di cinta, tra cui quella di Prejmer, patrimonio UNESCO; ma hanno anche partecipato alle danze tradizionali, alle feste in tema horror, alle esperienze letterarie come quella fatta a Sibiu, alla simulazione del processo alle streghe in piazza a Sighisoara e per finire la serata nelle terme più grandi d'Europa a Bucarest.  Un Viaggio con la "V" maiuscola, fatto di esperienze vere e proprie, durante il quale i partecipanti hanno conosciuto a 360° la terra visitata. Ma non finisce qui, perchè VianDante ha già pensato anche a Capodanno, per il quale è previsto un viaggio in Tirolo e in Austria per scoprire il mondo della conosciutissima Principessa Sissi. Tutto ciò, inoltre, è reso possibile anche grazie all'assistenza tecnica offerta dall'agenzia di Tolentino Nuova Faltur Viaggi. 

03/11/2017 15:50
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