Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma di Deborah Pantana di Forza Italia.
La dichiarazione “risarciremo tutti”, rilasciata dall’Avv. Giulianelli, difensore di Luca Traini in questa terribile vicenda, appare in questo momento davvero fuori luogo.
Innanzitutto, non si comprende e non è giustificata tutta questa fretta di voler risarcire il PD, o addirittura il Terminal di Macerata, come giustamente affermato anche dall’Avv. Perfetti, in riferimento alla sede del suo partito, in quanto è prima necessaria un’attenta verifica di quanto accaduto a Macerata nei giorni immediatamente successivi all’atroce delitto di Pamela Mastropietro.
Ci sono poi altre verità che anche l’avvocato di Traini deve fare emergere, viste le dichiarazioni rilasciate proprio dal suo stesso assistito, un ragazzo fragile, il cui gesto va sicuramente condannato; bisogna però dare risposte alle domande che anche lui ha posto, in relazione a questa forte presenza di immigrati irregolari nel nostro Paese, persone che, alla fine, rimangono vittime della microcriminalità.
Dagli stessi quotidiani emergono fatti sconcertanti, relativi ai nove immigrati di colore colpiti da Traini, alcuni sono scappati, altri sono fuggiti dall’ospedale perché probabilmente irregolari; ritorna, allora, la solita domanda di quanti effettivamente siano gli immigrati irregolari a Macerata, e non credo che tutti siano stati colpiti proprio da Traini.
Purtroppo, questi fatti terribili hanno segnato profondamente il vivere quotidiano in città, un posto dove ormai anche la mattina stessa, davanti alle scuole, si assiste al fenomeno dello spaccio di droga; fortunatamente le persone hanno trovato il coraggio di denunciare, e ciò è importante, ma vorrei sapere dall’avv. Giulianelli: chi risarcirà, invece, le famiglie distrutte da questi spacciatori che forniscono la droga ai propri figli?
C’è ancora un lungo cammino da fare, caro Avv. Giulianelli, prima di arrivare alla liquidazione definitiva di questa terribile vicenda.
Al via il progetto “Invito alla Lettura”. Una bella idea che consiste nel regalare in ambulatorio, a tutti i bambini, un bel libro da leggere, colorato e divertente; il dono è poi ornato dalla presenza di una mamma (a rotazione fra amici, colleghi e pazienti) che legge le fiabe ad i bimbi in sala attesa.
"Emozioni, belle e sane - racconta Salvatore Stasolla - per dimenticare la sciagura che ha colpito la nostra gente. Il terremoto ha lacerato le case, distrutto i sogni di tanti, ma non riesce e non riuscirà mai a togliere il sorriso ad i nostri bambini. Noi ci siamo e non dimentichiamo, tanti amici, tante persone dal cuore grande che quotidianamente si dedicano ai bambini coinvolti dal Sisma del 2016. Insieme si va avanti con gioia e soddisfazione, in modo apolemico ed apolitico, al solo scopo di arricchire la nostra quotidianità con il sorriso dei nostri figli. Stiamo ultimando i Parchi dei Bambini a Pieve Torina, a Muccia, fra qualche giorno tutti i bambini riceveranno il loro Uovo di Pasqua, insieme ad i nostri auguri. Vola il progetto “il pediatra che regala un sorriso”, con regalini a tutti i bambini negli ambulatori di Visso, Pieve Torina e Matelica; abbiamo inoltre adottato un orfanotrofio in Camerun a cui abbiamo regalato medicine, vestitini e semini per il loro orto; distribuiti centinaia fra vestitini, lettini, passeggini, nelle zone coinvolte del cratere. Tutto grazie alla solidarietà della parte più bella della nostra Italia, dal Trentino alla Sicilia, tutt’insieme per regalare gioia. Dedico questo post a tutti i miei bambini e a tutti gli amici, con la A maiuscola che mi stanno aiutando".
Inaugurato ieri, nel centro storico di Macerata, Spritz&Chips, il nuovo locale dove l'happy hour torna ad essere un momento di condivisione e socializzazione.
Parte in via Gramsci 53/A l'avventura di questo nuovo locale, un luogo piccolo ma molto accogliente dove assaggiare in compagnia drink piacevoli, gustosi e colorati, accompagnati da appetizer e patatine gourmet. Un luogo, insomma, dove l'happy hour ritorna ad essere un momento di aggregazione e socializzazione.
Arredo semplice, di moda, colorato: in poco spazio c'è tutto ciò che occorre per offrire ai clienti ottimi cocktail ed aperitivi sfiziosi, che sono poi la base del vero aperitivo italiano. Sarà quindi possibile assaggiare il drink più amato dagli italiani, lo Spritz, nella maniera classica o con ricette originali che si alterneranno nel menù. Inoltre, è stato pensato anche un drink analcolico per i più piccoli. Insieme al cocktail è possibile degustare classiche chips dal sapore gourmet, arricchite a piacimento, e speciali appetizer di altissima qualità, molti dei quali realizzati con prodotti del territorio. Dopo cena, poi, il locale si trasforma in un vero e proprio cocktail bar.
"Siamo orgogliosi ed emozionati per l'inizio di questo progetto", dichiara Fabio Renzetti, Direttore Operativo di bar.it, "siamo certi di presentare un'offerta su misura realizzata con prodotti di qualità, che arricchiamo con un ingrediente di cui c'è un estremo bisogno: il sorriso ed il buon umore! Prossimamente poi presenteremo altre novità nel menù e nelle offerte". Anche Francesco Cacopardo, Amministratore unico di Gestione Horeca srl, commenta entusiasta la nuova apertura: "Con Spritz&Chips vogliamo tornare a vedere il bar come centro di aggregazione sociale, e l'happy hour come momento di serenità e condivisione. Metteremo il massimo della passione, della qualità e delle conoscenze al servizio del cliente, che cercheremo anche di educare ad un bere sano e responsabile".
Spritz&Chips è un progetto di Gestione Horeca srl, società che gestisce anche il sito www.bar.it e tutte le attività ad esso collegate.
Si terrà domenica 25 marzo, alle 17:30 nell’aula magna del Polo Scolastico Provinciale, il sesto appuntamento della 48^ Stagione Concertistica della Gioventù Musicale di Camerino, rassegna che sta riscuotendo un ottimo successo tra il pubblico, sia per la qualità degli artisti invitati che la bellezza del repertorio proposto.
Ospite dell’associazione sarà il violoncellista francese Victor Julien Laferrière, vincitore del Primo Premio al Concorso Internazionale Regina Elisabetta di Bruxelles nel 2017.
Formatosi al Conservatorio di Parigi, il giovane musicista francese si è poi perfezionato in Svizzera all’International Music Academy di Seiji Ozawa e in seguito all'Università di Vienna con Heinrich Schiff. Nonostante la giovane età Victor ha già suonato con le principali orchestre francesi ed europee, ospite delle più importanti sale da concerto a Parigi, Lucerna, Zurigo e dei maggiori Festival europei.
Anche in campo discografico il violoncellista francese ha avuto importanti riconoscimenti, vincendo più volte il Diapason d'Or, le quattro stelle della rivista Télérama e il premio “Choc” dalla rivista Classica.
Victor Julien-Laferrière ha partecipato a numerosi programmi radiofonici e televisivi per France Musique e per la BBC a Londra. Nel 2009 ha fondato il trio Les Esprits, con Adam Laloum e Mi-Sa Yang, con il quale si è esibito di recente alla Salle Gaveau e al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi.
Il programma preparato per la Gioventù Musicale di Camerino prevede nella prima parte la Suite per violoncello n. 3 BWV 1009 di Johann Sebastian Bach e le 3 Strophes sur le nom de Sacher del compositore francese Henri Dutilleux. La seconda parte del concerto sarà interamente dedicata alla Sonata in si minore op. 8 di Zoltán Kodály.
Giunge alla 40° edizione il Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto, che si svolgerà sabato 9 giugno.Sarà Sua Eminenza il Cardinale Beniamino Stella, Prefetto della Congregazione per il Clero, a presiedere la celebrazione della S. Messa a Macerata alle ore 20.30, prima di incamminarci verso la Santa Casa, con la partecipazione del Card. Edoardo Menichelli, Arcivescovo Emerito di Ancona-Osimo e dei Vescovi delle Marche. Il Vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia Mons. Nazzareno Marconi darà il saluto ai prelati ed ai pellegrini. Il Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, accoglierà tutti i partecipanti all’arrivo nella piazza di Loreto, ed insieme al Card. Stella e all’Arcivescovo Mons. Fabio Dal Cin, guideranno la Consacrazione alla Madonna e la conclusione del 40° Pellegrinaggio.
Il tema scelto quest’anno è la domanda che Gesù rivolge ad Andrea e Giovanni che avevano iniziato a seguirLo: “Che cercate?”. Cosa cerchiamo nel corso delle nostre giornate, negli affetti, nelle fatiche?
Ognuno di noi è alla ricerca di qualcosa, in maniera più o meno consapevole, a volte identificando la risposta con un'immagine creata da noi stessi o indotta dal contesto in cui viviamo. L’esigenza di trovare un senso a quel vuoto esistenziale che tanti giovani percepiscono in loro e intorno a loro si fa sempre più acuta: perché vivo? Che senso ha soffrire? Perché affannarsi?Proprio il Santo Padre, in preparazione del Sinodo “I giovani, la fede, il discernimento vocazionale” che si terrà nell’ottobre 2018, ha voluto mettersi in dialogo con loro chiedendo quali siano le loro paure, le loro preoccupazioni.
In risposta a questi timori, Papa Francesco indica una via: “Avete incontrato questo sguardo? Avete udito questa voce? Avete sentito quest’impulso a mettervi in cammino? Sono sicuro che, sebbene il frastuono e lo stordimento sembrino regnare nel mondo, questa chiamata continua a risuonare nel vostro animo per aprirlo alla gioia piena”. (Lettera del Santo Padre Francesco ai giovani in occasione della presentazione del Documento Preparatorio della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi).
Il Pellegrinaggio incontra ogni anno l’interesse di tanti giovani proprio perché non elude queste domande e propone un’esperienza all’altezza del vuoto esistenziale che caratterizza la nostra società. Anche in questa 40° edizione e nel ricordo della straordinaria figura di San Giovanni Paolo II che 25 anni fa partecipò al Pellegrinaggio, non mancherà la presenza di Papa Francesco che ha assicurato il suo saluto via telefono prima della partenza.
"Il metodo di lavoro adottato per portare avanti il processo di ricostruzione delle aree terremotate del Centro Italia si è sempre basato sulla condivisione delle scelte con tutti i soggetti istituzionali coinvolti". Così in una nota la commissaria per la ricostruzione Paola De Micheli in merito al dibattito sulle proroghe per la presentazione delle schede Aedes e dei progetti per gli interventi di tipo B.
"La scadenza del 30 aprile per la presentazione delle domande di contributo per la riparazione dei 'danni lievi' è stata ampiamente condivisa con i presidenti di Regione, tutti i gruppi parlamentari e i sindaci.
Dopo avere acquisito tutte le informazioni valuteremo eventuali nuove decisioni nell'ambito delle competenze della struttura commissariale". Ma "il termine del 31 marzo per la presentazione delle schede Aedes da parte dei professionisti incaricati è stabilito dalla legge e la sua proroga può essere disposta solo con analogo provvedimento che deve essere approvato dal Parlamento".
E’ stata completata dall’ufficio Protezione civile del Comune di Macerata l’emissione delle ordinanze di inagibilità degli edifici pubblici e privati a seguito dei sopralluoghi post sisma.
Di conseguenza tutti i cittadini che non hanno ricevuto l'ordinanza sindacale di inagibilità possono considerare il loro immobile utilizzabile, avverte l'ufficio competente.
La comunicazione, pubblicata nel sito del Comune (link), vale come formale notifica cumulativa dell'esito delle schede FAST, con esito utilizzabile anche ai sensi della Ordinanza del Capo della Protezione Civile n.484 del 29 settembre 2017, pubblicata nella G.U. n.234 del 6 ottobre 2017.
Sono 1.360 le ordinanze di inagibilità totale o parziale emesse dal 2016 ad oggi, sulla base delle schede FAST e AEDES, di cui circa 100 relative a edifici pubblici.
La situazione è comunque in evoluzione e il lavoro dei tecnici comunali non è concluso. E' in corso infatti il recepimento del contenuto delle schede AEDES redatte dai tecnici incaricati dai privati, che potrebbero dar luogo a ulteriori provvedimenti relativi all'inagibilità. Informazioni all’ufficio Protezione civile tel.0733 256529, mail marina.farabolini@comune.macerata.it.
Trovare un padrone ai cani randagi o abbandonati e contemporaneamente risparmiare risorse che potrebbero così essere destinate ad altri servizi necessari alla cittadinanza. Questi sono i punti cardine del progetto “Adotta un cane” e le motivazioni per cui l’amministrazione del Comune di Mogliano ha redatto le linee guida per la concessione di fondi a favore dei cittadini che decideranno di adottare un cane, tra quelli che sono stati accalappiati nel territorio comunale e sono ricoverati nel canile convenzionato.
L'amministrazione comunale intende svolgere una campagna di sensibilizzazione per incentivare l’adozione dei cani randagi, allo scopo di ridurre la permanenza in un ambiente dove gli animali hanno limitata libertà di movimento e nel contempo favorirne l'inserimento nelle famiglie residenti a Mogliano e nei Comuni limitrofi.
"La permanenza degli animali nelle strutture convenzionate" spiega l'assessore Alessandro Quarchioni "comporta un costo elevato per Mogliano; infatti il Comune oggi spende 2,25 euro al giorno per ogni cane, circa 18mila euro l’anno e quindi l’affido dei cani ai privati produrrà un evidente risparmio economico. In un momento difficile come questo 18mila euro, anche se per una giusta causa ed obbligati dalla legge, è una spesa non è facile da sostenere. L’importo che il Comune intende erogare è di 200,00 euro l'anno, per contribuire ad una parte delle spese di mantenimento ed eventuali cure del cane e verrà erogato previa effettuazione dei controlli da parte degli agenti di Polizia Municipale al fine di verificare il corretto ed adeguato trattamento dell’animale.
Per accedere al contributo è necessario essere residenti nel Comune di Mogliano o nei Comuni limitrofi, aver compiuto 18 anni, non avere a carico precedenti penali legati al maltrattamento degli animali; bisogna inoltre garantire un ambiente idoneo dove far vivere il cane e la disponibilità a far controllare l’animale da parte di addetti comunali al fine di accertarne la corretta cura. Inoltre, per i residenti, bisognerà essere in regola con i pagamenti comunali". Chi fosse interessato all'adozione può rivolgersi all'ufficio di Polizia municipale. info: www.comune.mogliano.mc.it/avvisi-cms/progetto-adotta-un-cane/
Si è svolta ieri, nella sala convegni della Banca di Credito cooperativo di Civitanova Marche, la presentazione del secondo volume con i nuovi lavori di Street Art per "Vedo a Colori", progetto dell'artista Giulio Vesprini nato nel 2009, che ha cambiato il volto del porto di Civitanova Marche.
Il progetto, che ha coinvolto i maggiori esponenti italiani della disciplina artistica del murales, avrà un ulteriore sviluppo nel biennio 2018/2019, in cui toccherà un traguardo importante, quello dei 10 anni di attività. L'iniziativa rientra per la seconda volta in un progetto europeo (il primo fu nel 2014) dedicato alla riqualificazione delle aree portuali con una forte valorizzazione delle attività legate al mare, la pesca, le tradizioni marinare. Anche quest'anno è stata coinvolta la Fototeca comunale, come già accaduto nel 2015 durante una mostra fotografica all'interno di un cantiere navale, allestito per l'occasione.
L'idea è stata quella di sottoporre una riproduzione fotografica di una cartolina dei primi del '900 presente in un album dell'archivio della Fototeca ad un artista che la riproporrà in grande scala su uno dei muri dei cantieri navali interessati. La foto illustra una tipica giornata di pesca con la sciabica. Credo sia una buona occasione di apertura dell'Istituzione verso la città in particolare verso un pubblico giovane che grazie alla Street Art potrà conoscere una parte della storia Civitanovese oltre a conoscere lo spazio della Fototeca.
“Tanta soddisfazione e tanta fatica in questi anni - commentato Vesprini – ringrazio chi ha creduto in me, dai rappresentanti delle istituzioni ai privati che mi hanno sostenuto con un entusiasmo di cui vado fiero”.
Alla presentazione era presente il comandante della Capitaneria Angelo De Tommasi: “Il porto si è trasformato ed è un porto migliore non solo per i tanti colori, ma perché all'avanguardia su tutti i fronti, efficacia, sicurezza ecc. Il porto di Civitanova ha una sua identità, non è più nel grigio anonimato e è diventato patrimonio culturale della città che lo ospita”.
A Civtanova sono arrivati 101 artisti, 20 i cantieri navali, si è attivata una rete di solidarietà con ristoranti e B&B, tipografia Fioroni e la stessa BCC che ha sponsorizzato il catalogo.
Sul progetto è stato girato anche un video che sarà divulgato nelle prossime occasioni di presentazione dei lavori.
Una vera e propria odissea. Interminabile. Romina Leombruni, dottore commercialista di Macerata, racconta la sua disavventura con Tim, in merito alla linea di un telefono fisso intestata allo studio legale associato dove lavora.
Il 23 febbraio 2017 ha firmato un nuovo contratto denominato Evoluzione ufficio fibra small. Lo stesso consisteva nell'avere maggiori servizi ad un costo più vantaggioso rispetto a quello del vecchio contratto, mantenendo però lo stesso numero telefonico.
In pratica, Tim avrebbe dovuto fare 4 “semplici” operazioni e cioè attivare un nuovo numero di telefono, disattivare la linea isdn, trasferire il vecchio numero nella nuova linea telefonica e attivare il servizio evoluzione ufficio fibra small: a detta del commerciale un gioco da ragazzi, molto semplice. In realtà invece, la procedura più complicata che Tim potesse fare.
"Nonostante la linea telefonica non sia intestata a me, me ne sono sempre occupata io - racconta la dottoressa Leombruni - Dal 23 febbraio 2017 ho dovuto chiamare il 191 decine di volte. Per molto tempo nessun operatore si è fatto sentire. Dopo innumerevoli chiamate il 10 maggio ci hanno attivato il nuovo numero di telefono e il 7 giugno sono arrivate 2 fatture una per il vecchio numero e l’altra per il nuovo numero. Nella fattura della vecchia numerazione ci è stato addebitato il servizio voce per i mesi di aprile e maggio, mentre nella fattura del nuovo numero l'addebito era relativo alla linea voce anche se in parte scontata e all'Adsl. E così per molte fatturazioni anche se con sconti parziali a loro insindacabile giudizio. La linea isdn ci è stata disattivata solo il 17ottobre scorso e dal mese di luglio è anche aumentata di 5 euro al mese".
"Nel frattempo abbiamo ricevuto 3 tipi di fatturazioni diverse - prosegue la Leombruni - tra cui la fattura di una sim che doveva confluire nel contratto evoluzione ufficio fibra small azzerando il costo con la promozione promo mobile. In realtà dal primo marzo 2017 ci è stato fatturato il servizio sim che non ci serviva e quindi mai utilizzato. Nel frattempo nel nuovo numero è stata attivata la linea adsl, poi la fibra, poi ci hanno fatto ripassare ad adsl poi finalmente il 27 novembre 2017 c’è stata l’attivazione di Evoluzione ufficio fibra small. Quindi per effettuare un passaggio che poteva essere semplicissimo ci sono voluti 9 mesi. E' stato un parto".
La lamentela della commercialista rispetto allo scarso servizio è dovuta al fatto che con questa disavventura è stata costretta a dedicare molto tempo ad un passaggio telefonico che sarebbe potuto avvenire in tempi molto più brevi, sottraendolo ovviamente agli impegni e al lavoro, per rincorrere operatori tim e call center che non hanno cognizione di quello che Tim fa.
Ma non è tutto. Lo studio legale infatti si è successivamente sciolto il 31 dicembre 2017. Pertanto, la dottoressa Leombruni ha fatto richiesta di subentro nella telefonia, subentro che ad oggi, 21 marzo 2018, deve ancora avvenire. Infatti, il 6 febbraio scorso è arrivata alla commercialista la prima fattura in cui vi era l'addebito del servizio evoluzione fibra small allo studio. Successivamente poi, il 20 febbraio, è stata isolata la linea fissa dando vita ad un nuovo calvario.
"Il 27 febbraio - dice ancora la Leombruni - un tecnico Tim mi ha informata che non era possibile ripristinare la linea poiché la stessa era migrata a Fastweb, ossia in data 20 febbraio Fastweb aveva richiesto il nostro numero, ovviamente senza che io avessi mai accettato la proposta di passare a Fastweb. Così ho chiamato il 192193 di Fastweb comunicando all’operatore l'accaduto, ma lo stesso mi ha risposto, dopo i vari controlli, che loro non avevano in carico il nostro numero".
"I primi di marzo, esasperata in quanto non è concepibile per dei professionisti lavorare senza una linea fissa, ho chiamato Wind e chiedendo l’attivazione di un nuovo numero e ho firmato un contratto. Devo precisare che le nuove linee vengono comunque attivate da Tim. Il 9 marzo 2018 è arrivato una signora, tecnico Tim per l’attivazione del nuovo numero Wind, la quale, avendo visto che c’era un router tim, mi ha chiesto come mai, così le ho raccontato le varie vicissitudini. Trovata poi la porta per inserire la nuova linea, è uscita per andare nella centralina e quando è rientrata mi ha comunicato che era impossibile attivare il nuovo numero perché le avrebbero indicato la cabina sbagliata. Vero? Non lo so, fatto sta che con tale escamotage è stata bloccata l’attivazione della nuova utenza telefonica con un altro gestore".
"Il 15 marzo 2018 è arrivato un nuovo tecnico telecom in studio a verificare lo stato del router e anche quest'ultimo sosteneva che il numero fosse migrato a Fastweb nonostante fastweb ancora una volta, non era al corrente della cosa. Così il 20 marzo - conclude la commercialista - sono stata contattata per la sistemazione della linea fissa, e un tecnico Tim da remoto ha riattivato tutto. A questo punto mi chiedo come sia possibile che ci sia voluto un mese per fare un lavoro di un'ora. Ritengo che non siamo affatto tutelati e che questo oligopolio telefonico italiano sia davvero una cosa poco edificante e come al solito il cittadino comune non ha strumenti idonei per ottenere tutela".
Negli ultimi tempi, nonostante fossero già tanti, sembra che i tentativi di ricatti sessuali tramite Facebook siano addirittura aumentati e ci stanno giungendo richieste di amicizia a iosa da giovani ed avvenenti ragazze.
Con l'esperienza che abbiamo maturato, ormai è un gioco da ragazzi riconoscerle ma chi non è particolarmente esperto di social, deve fare molta attenzione ed usare assolutamente l'accortezza di non fare nessuna chiamata video, né su Facebook, né su Skype. Infatti, anche con le semplici immagini del viso, possono venir creati dei video a luci rosse che sembrano autentici, con dei programmi che si trovano facilmente anche online.
Qualche sera fa, abbiamo ceduto alle lusinghe di una certa Angela Quasi, con un profilo registrato a nome di "bassaro.traore.77" (cognome francese). Una delle caratteristiche comuni a questi ricattatori, è che i loro profili sono sempre creati da poche ore e da qualche parte c'è quasi sempre qualcosa di francese, come il nome della scuola frequentata, la professione, il titolo di studio, etc., dato che gli attacchi provengono da stati centro africani, di lingua francese.
Nel caso che vi documentiamo, con screenshot dei messaggi e video della chiamata, la signorina dice di essere una ragioniera di Novara e di avere 28 anni, ci chiede se siamo sposati, cosa stiamo facendo e dopo qualche istante si comincia a parlare di sesso. Finalmente!
Con un italiano incerto ci chiede se abbiamo "il cam" e se vogliamo fare una chiamata video e noi accettiamo immediatamente, non ci lasciamo di certo sfuggire questa ghiotta occasione! Purtroppo però, quello che ci viene mostrato sono solo delle immagini registrate di una ragazza in reggiseno, sempre la stessa, utilizzate anche da altri furfanti e che conosciamo già.
Alla richiesta di interagire, per darci la prova che siano immagini live, non riceviamo nessuna risposta, ma anzi, ci viene chiesto di mostrare il volto. Noi inventiamo una scusa ma dopo pochi secondi la chiamata viene chiusa. Facciamo un nuovo tentativo ma veniamo ancora respinti e la nostra storia con Angela, terminerà di li a poco e saremo inesorabilmente bloccati ed impossibilitati a contattarla.
Nuove linee guida sulla sicurezza sono emerse ieri durante il primo tavolo tecnico convocato a Civitanova dal questore Antonio Pignataro, che a distanza di una sola settimana dalla sua visita al sindaco Fabrizio Ciarapica è tornato in città per un summit da lui presieduto presso il Commissariato di Polizia.
Nutrita la presenza dei vertici provinciali e comunali delle Forze dell'Ordine insieme alle autorità comunali. C'erano i Comandanti provinciali e comunali dell'Arma dei Carabinieri Michele Roberti e Enzo Marinelli, Amedeo Gravina e Raffaele Del Vecchio della Guardia di Finanza, e i dirigenti della Digos Nicoletta Pascucci, della Squadra Mobile Alessandro Albini, del Commissariato PS Ciro De Luca, Comandante Capitaneria di Porto Angelo De Tommasi. Oltre al Sindaco Ciarapica e all'assessore alla sicurezza Giuseppe Cognigni c'erano il Comandante della Polizia municipale Daniela Cammertoni, l'assessore ai Servizi sociali Barbara Capponi, il dirigente Maria Palazzetti, il funzionario Antonella Castellucci e l'assistente sociale Elisabetta Ripari.
La questione dell'ordine e della sicurezza pubblica è stata affrontata a 360°, con nuovi input da parte del questore che ha espresso la ferma volontà di contrastare i fenomeni malavitosi radicati nella città costiera e a lui già ben noti.
“Non si è trattato di un incontro formale, ma operativo - ha riferito il Primo cittadino – che ha visto il coinvolgimento dei Servizi sociali comunali. Il questore si è confrontato con tutti i rappresentanti delle Forze dell'Ordine e con la sua grande esperienza ha saputo fornire indicazioni preziose e mirate sulle future azioni necessarie, nonché suggerimenti e strategie nuove da adottare per combattere la criminalità.
Di particolare interesse per Civitanova è il contrasto all'accampamento dei rom e all'accattonaggio molesto, e su questo fronte sono stati utili alcune indicazioni per i Servizi sociali che dovranno effettuare controlli sui minori e intervenire sulla dispersione scolastica.
Siamo pronti ad affrontare le questioni che da sempre sono al centro dell'interesse dell'Amministrazione - sottolinea Ciarapica – e a rimboccarci le maniche perché è fondamentale la collaborazione e la sinergia con tutte le forze in campo.
Domani, mercoledì 21 marzo, nuovo tavolo tecnico a Civitanova in Commissariato tra i comandanti di tutte le forze dell'ordine comunali e il Dirigente e il Funzionario dei servizi sociali oltre all'assistente sociale per pianificare una strategia coordinata e incisiva soprattutto per il nomadismo.
“Ho particolarmente apprezzato l'intervento del questore – conclude il Sindaco - quando ha spiegato che la sicurezza non passa tanto per azioni forti ed eclatanti o spot, ma deve contare su operazioni costanti, concordate e pianificate.
Agire su più fronti e con diversi attori in campo è la vera forza e il Comune e la Polizia municipale forniranno il loro doveroso contributo.
Esprimo il mio ringraziamento alle Forze dell'Ordine e a tutti coloro che si stanno adoperando attivamente per garantire maggiore sicurezza a Civitanova”.
E’ stata firmata questa mattina dal sindaco Gianluca Pasqui l’ordinanza di riduzione della zona rossa che consentirà la circolazione nel doppio senso di marcia in viale Giacomo Leopardi e in via Seneca, a Camerino. Ultimate, quindi, le operazioni di demolizione di quello che ormai è noto a tutti come Palazzo Toffee e le messe in sicurezza di altri edifici che insistevano nei tratti interessati, l’Ufficio Tecnico Comunale ha provveduto a passare gli atti all’Ufficio di Polizia Municipale che, a sua volta, ha avviato le procedure per la riapertura al traffico dei due importantissimi tratti di strada.
Viale Giacomo Leopardi tornerà percorribile in entrambi i sensi di marcia da Piazza San Venanzio fino alla rotatoria dell’ex Albergo Leone e viceversa, mentre resta normalmente aperto in un unico senso di marcia il tratto che dalla stessa rotatoria conduce al bivio di Via Cesare Battisti, poiché sono da ultimare alcune messe in sicurezza.
Per quanto riguarda via Seneca, invece, con la demolizione di Palazzo Toffee e la successiva messa in sicurezza dell’area, i veicoli potranno circolare in entrambe le direzioni.
“Il tempo necessario per ultimare tutte le procedure, poche ore quindi, e potremo guadagnare un altro pezzettino di città – ha affermato il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui – Certo, si procede a piccoli passi e le cose da fare sono ancora tante, ma anche questa ulteriore riduzione della zona rossa segna un traguardo significativo. Non solo perché consentirà una più snella circolazione stradale, ma anche perché farà tornare fruibili quelle poche abitazioni che non sono state danneggiate dal sisma, ma che erano comunque inagibili per via della zona rossa”.
Nelle prossime settimane, secondo le indicazioni fornite dall’Ufficio Tecnico Comunale, sarà riaperta anche la parte di Borgo San Giorgio, nella stesa zona, mentre bisognerà aspettare circa csei settimane per la riapertura al traffico di Via Parisani, con la messa in sicurezza della basilica di San Venanzio che è ormai in via di ultimazione.
Previsioni confermate e nevicate in arrivo anche a quote molto basse. Secondo il dott. geol. Francesco Cangiotti del portale geometeo.it i primi rovesci cominceranno ad arrivare già dal tardo pomeriggio di oggi, quando "l’ulteriore approfondimento di un minimo ciclonico sul medio-basso Tirreno agevolerà un maggiore afflusso di aria fredda sulla nostra regione, determinando nuovo deciso peggioramento a partire dal pomeriggio/sera di martedì".
Dagli studi di Cangiotti (qui) "tutta la regione tra martedì sera e mercoledì pomeriggio sarà interessata da diffuse precipitazioni che a tratti risulteranno anche di moderata intensità in particolare a ridosso dei rilievi appenninici. L’ingresso alla quota di 1300 metri di isoterme tra -5 e -8 gradi favoriranno un deciso abbassamento della quota neve che mediamente si collocherà attorno ai 200-300 metri, ma con sconfinamenti fino a fondovalle sulle aree interne. Non escludiamo che fiocchi di neve anche misti a pioggia possano interessare pure il litorale ed in particolare le città di Pesaro e Fano.
L’apice dell’afflusso freddo lo raggiungeremo proprio tra la serata di mercoledì e le prime ore di venerdì, in cui il costante afflusso di aria fredda dai quadranti nord-orientali manterrà attiva una vivace instabilità con ancora occasione almeno fino alle prime ore di sabato di rovesci intermittenti, sotto forma di neve fino a quote molto basse e con grauplen misto a neve anche in pianura pur con temperature sopra lo zero.
Volendo fare una stima sugli accumuli, in totale a fine evento, le aree appenniniche al di sopra dei 1000 metri potranno registrare dai 50 agli 80 cm di neve fresca; dai 15 ai 40 saranno i centimetri possibili attorno i 400-600 metri, 5-15 cm tra 200 e 300 metri di quota in particolare sui settori interni. Per le aree costiere e pianeggianti, difficilmente si potranno registrare accumuli significativi se non qualche effimero centimetro che potrebbe depositarsi durante i rovesci più intensi".
(Foto da Geometeo.it)
Le ultime "casette" di Castelsantangelo sul Nera stanno per essere consegnate. Sabato 24, alle12:30, le ultime 40 Sae presso l'Area Sae Capoluogo saranno date agli assegnatari.
Sono 23 le Sae assegnate finora, 11 nella frazione di Gualdo e 12 frazione di Nocria.
Parteciperanno alla cerimonia il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, il commissario straordinario Paola De Micheli oltre al prefetto di Macerata, Roberta Preziotti, il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, l'assessore Angelo Sciapichetti, e le autorità politiche e religiose.
Domenica 18 marzo, si è svolta presso il ristorante Parco Hotel di Pollenza, la consueta festa di san Giuseppe Artigiano, organizzata da Confartigianato Imprese Macerata. Una ricorrenza ormai consolidata per celebrare il lavoro dei tanti artigiani e piccoli imprenditori della provincia, una vera e propria festa del socio, finalizzata alla coesione ed alla compattezza di una categoria ed alla condivisione di valori insiti nel senso di appartenenza all’Associazione.
L‘iniziativa è stata l’occasione per fare il punto sulla ricostruzione post sisma come priorità della nuova agenda politica dopo le elezioni del 4 marzo, con una tavola rotonda alla quale hanno partecipato, oltre al presidente provinciale di Confartigianato Renzo Leonori, il presidente regionale Giuseppe Mazzarella e il segretario provinciale Giorgio Menichelli, l’assessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti e il presidente Istao Pietro Marcolini.
Presenti anche il consigliere regionale Luca Marconi e i neo eletti alla Camera e Senato Francesco Acquaroli, Tullio Patassini e Mirella Emiliozzi, che hanno ribadito il loro impegno e disponibilità a tenere vive le tematiche del post-sisma e far partire la ricostruzione in modo serio ed efficace.
“Istao, su incarico della giunta regionale delle Marche, funge da coordinatore di un progetto molto ambizioso che coinvolge le Università marchigiane, enti, associazioni di categoria, tra cui Confartigianato e molti altri soggetti del territorio – ha affermato il presidente dell’Istituto, Pietro Marcolini. Parliamo del Patto per lo Sviluppo delle aree interne colpite dal sisma. Al momento sono stati presentati all’Istao ben 135 progetti molto diversi tra loro, per un totale di richieste di finanziamento pari a 1,2 miliardi. Si tratterà ora di razionalizzare queste proposte, omogenizzarle in almeno cinque grandi gruppi e capire come poter interagire anche con i fondi Fesr o Fse. E’ necessario – ha aggiunto Marcolini – un percorso di progettualità che parta dal basso attraverso il coinvolgimento dei territori e che ponga al centro la micro impresa, spina dorsale della nostra economia locale”.
Velocizzare la ricostruzione, sburocratizzazione, accesso al credito facilitato e priorità alle imprese locali. Questi alcuni dei punti fondamentali che Confartigianato ha inserito nel documento di sintesi sulla ricostruzione, consegnato alle Istituzioni e ai politici presenti.
Le maggiori criticità evidenziate da Confartigianato riguardano in primis la ricostruzione “pesante” che stenta a partire per la complessità della normativa, resa troppo rigida e articolata dalla centralizzazione degli interventi: sono almeno 8 i Decreti Legge poi convertiti in Legge con relative modifiche e 49 le Ordinanze, molte delle quali a modifica delle precedenti. Occorre quindi un testo unico che dia indicazioni coordinate, chiare e semplici.
“Le opere di urbanizzazione - precisa l’assessore regionale Angelo Sciapichetti – sono state eseguite tutte da imprese locali marchigiane che sono state puntuali nella consegna dei lavori, effettuati a regola d’arte. I ritardi sono imputabili ai consorzi Cns e Arcale”.
Altro punto cardine tra le problematiche individuate da Confartigianato, quello della Zona Franca Urbana, uno strumento che andrebbe reso più strutturale e duraturo nel tempo affinché possa produrre dei benefici economici, produttivi ed occupazionali. Ad oggi la norma prevede solo due anni di esenzione/agevolazione fiscale e contributiva (2017 e 2018), ma sarebbe opportuno individuare un periodo di almeno 5/6 anni, per far si che le medie e grandi imprese siano incentivate a stabilirsi in queste zone e investire risorse importanti. Inoltre le somme delle imposte e contributi, coperte da esenzioni, già versate dalle imprese beneficiarie, relativamente ai contributi previdenziali, dovrebbero essere compensate nei versamenti futuri mediante l’utilizzo del modello F24 o recuperate in sede di dichiarazione dei redditi come “credito d’imposta” così come concesso in Emilia Romagna per il sisma del 20 e 29 Maggio 2012.
Si è parlato anche dell’Una Tantum prevista dalla L. 229/2016 art. 45, per le imprese, professionisti e lavoratori autonomi, che hanno dovuto “sospendere” l’attività a causa degli eventi sismici nel 2016, ai quali è riconosciuta un’indennità di 5.000 euro. Questa, per non creare disparità di trattamento, deve essere disposta secondo Confartigianato, anche per le imprese che ne hanno titolo e che hanno dovuto sospendere l’attività nel 2017 a seguito di sopralluogo e dichiarazione di inagibilità. Tra le criticità riscontrate anche quella relativa al Prezzario sisma (ordinanza n. 7 del 14.12.2016): il Prezzario Unico del Centro Italia per la ricostruzione, in molte voci è inadeguato e con prezzi troppo bassi per molte categorie di lavori, non garantisce una ricostruzione, un adeguamento e/o un miglioramento simico necessario ed auspicabile.
Infine la questione dell’accesso alla professione, altro tema dibattuto nel corso del convegno. Il settore delle costruzioni edili non ha una norma che ne regoli l’accesso, e si avverte sempre più la necessità di una legge per la regolamentazione di tale attività. Confartigianato ha presentato nuovamente, in attesa dell’approvazione della relativa norma, una propria proposta di legge che consenta di gestire al meglio chi intenda operare in questo settore attraverso una serie di requisiti minimi di carattere tecnico-professionale.
“Prima che sia troppo tardi - ha dichiarato Giorgio Menichelli, segretario provinciale di Confartigianato Imprese Macerata - occorre che vengano pubblicati i decreti attuativi ad esempio per i finanziamenti a tasso zero, il danno indiretto o il credito d’imposta. Il rischio è che il tessuto economico di queste zone scompaia, in attesa di una risposta che dia ossigeno e prospettive di rilancio alle imprese locali. Chiediamo inoltre particolare riguardo per le “imprese di prossimità”, affinché vengano create norme premianti che favoriscano la partecipazione alla ricostruzione pubblica delle imprese locali che hanno sede nell’area del “cratere” o comunque nella Regione Marche. Queste possono essere sicuramente più competitive, assicurare costi minori e mettere in campo le maestranze locali delle micro e piccole imprese del territorio, garantendo maggiore affidabilità, una formazione professionale controllata presso enti accreditati e affidabili requisiti di sicurezza nei cantieri.
Sabato 24 marzo, alle 17.30, presso la sala Castiglioni della biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata, ci sarà “Anime violate”, un incontro sulla condizione della donna e dei soggetti deboli in generale in una epoca dove prepotenza e prevaricazioni ancora sono all’ordine del giorno. L’evento è a cura di Piero Falduto e vi prenderanno parte Elisa Gelosi, attrice e modella, la poetessa Margot Croce, la “scrittoressa” Silvia Gelosi. Sarà proiettato il video “Anime violate” realizzato con foto di Piero Falduto, testo di Fernando Pallocchini, trucco e parrucco di Serena Scuterini e montaggio di Cinzia Zanconi. La regia della manifestazione è di Tony Paganelli e al termine sarà offerto ai presenti un ricco buffet. L’ingresso è gratuito.
“Ad un anno e mezzo dal terremoto del centro Italia e da quella straordinaria risposta da parte del mondo del volontariato, che reagì al dramma con la partecipazione di centinaia di professionisti provenienti da tutto il Paese per dare il loro contributo nelle prime fasi del post emergenza, molti volontari non hanno ancora ricevuto quanto gli spetta di rimborso, nonostante la maggior parte delle pratiche siano state da tempo inoltrate al dipartimento di Protezione Civile”.
Così il Senatore Paolo Arrigoni, responsabile regionale della Lega nelle Marche, dopo aver richiesto l’intervento del Governo per differire le imminenti scadenze per la presentazione delle schede AeDES e per la richiesta dei contributi per danni di lieve entità, torna ad interpellare il commissario straordinario Paola De Micheli a tutela dei professionisti.
“Si tratta - precisa infatti Arrigoni - di un numero consistente di geometri, ingegneri, architetti e geologi che nei momenti di maggiore emergenza post-sisma hanno prestato servizio nei Centri Operativi Comunali, hanno redatto le schede Fast e le schede Aedes per le agibilità dei fabbricati e di coloro che hanno aderito con almeno 10 giorni consecutivi di volontariato e che hanno diritto, oltre alle spese sostenute per il viaggio, il vitto e l’alloggio, anche al mancato guadagno per la loro attività professionale”.
“Anche in questo caso la Lega ha richiesto formalmente al commissario straordinario del Governo di intervenire in prima persona, perché a quanto ci risulta sono mesi che il dipartimento di Protezione Civile non fornisce risposte adeguate né ai singoli professionisti né alle associazioni dei volontari”.
“Purtroppo in questa vicenda è da constatare l’ennesimo esempio di una gestione dell’emergenza che ha creato soltanto ritardi e disagi, persino a quanti con il volontariato hanno messo a disposizione le loro competenze per il prossimo”, conclude Arrigoni.
Investire sulle politiche giovanili, recuperare il senso di socialità familiare, stimolare alla denuncia, creare un’organicità attorno alla normativa regionale che si sta predisponendo. Soprattutto, però, educare i giovani (ma non solo) ai valori, prima di consegnar loro in mano ogni tipologia di device, lo strumento di interconnessione virtuale.
Questo quanto emerso, questa mattina, nel corso della prosecuzione della serie di audizioni che la Prima Commissione Affari istituzionali ha promosso in fase di esame di due proposte di legge regionale in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni di bullismo, cyber bullismo e loro varianti e derivazioni (relatori Luca Marconi - Udc, Gianni Maggi – M5S). Sulle due proposte di legge sul tavolo della Commissione presieduta da Francesco Giacinti (Pd) “Disciplina degli interventi regionali in materia di educazione, prevenzione e contrasto dei fenomeni del bullismo, del cyberbullismo, del sexting e cyberpedofilia”, a firma Mastrovincenzo, Minardi, Giacinti, Volpini, Urbinati, Busilacchi, Micucci, Giancarli, e “Contrasto al fenomeno del bullismo e delle sue varianti”, presentata dal consigliere Marconi” hanno fornito il loro contributo quattro soggetti.
Per il Garante regionale dei Diritti, Andrea Nobili, la proposta di legge in discussione va vista con favore, ma la questione vera è investire nel sociale, nelle politiche giovanili e in interventi organici. Di fenomeno molto complesso ha parlato il presidente del Corecom, Cesare Carnaroli, secondo il quale occorre una normativa regionale puntuale capace anche di agganciarsi a quella nazionale, già in essere. Un invito a tornare ad educare ai veri valori, prima di mettere i giovani nelle condizioni di poter utilizzare gli strumenti che la tecnologia offre, è giunto dalla dirigente del compartimento di Ancona della polizia postale, Cinzia Grucci, la quale ha anche sottolineato l’importanza di stimolare la denuncia degli episodi di bullismo e cyber bullismo. Dello stesso avviso anche Stefania Piantanelli, dell’associazione Merope, che ha invitato a tener presente il punto di vista dei giovani, anche attraverso focus group, per giungere ad una legge davvero efficace.
E’ stata indetta una selezione per l’assegnazione di borse di studio a sostegno delle spese sostenute dalle famiglie degli alunni che frequentano la scuola secondaria di secondo grado, relativamente all’anno scolastico 2017/2018. Le domande dovranno pervenire al Comune entro il prossimo 16 aprile.
Le borse di studio sono assegnate a studenti che appartengono a famiglie il cui Isee 2018 sia inferiore o uguale a 10.632.94 euro. Il calcolo e l’attestazione possono essere richiesti presso i Centri di assistenza fiscale mentre la richiesta del beneficio, da parte di uno dei genitori o da chi rappresenta il minore o dallo stesso studente maggiorenne, deve essere compilata su apposito modello reperibile presso la segreteria delle scuole o presso il servizio Scuola del Comune di Macerata in viale Trieste, 24 o sul sito www.comune.macerata.it.
La graduatoria formata dalle domande ricevute verrà poi inviata alla Regione Marche per la formazione di una graduatoria regionale unica che individuerà gli effettivi beneficiari in base alle risorse ministeriali.
Le borse di studio saranno erogate dallo Stato attraverso voucher in forma virtuali associati alla Carta dello studente Iostudio entro 20 giorni dalla trasmissione degli elenchi.
Per informazioni rivolgersi al servizio Attività scolastiche, Sportive e della Partecipazione del Comune di Macerata in viale Trieste, 24 (tel. 0733.256453/534).