Il telefono? La tua croce... L'incredibile odissea della dottoressa Romina Leombruni per avere una linea fissa
Una vera e propria odissea. Interminabile. Romina Leombruni, dottore commercialista di Macerata, racconta la sua disavventura con Tim, in merito alla linea di un telefono fisso intestata allo studio legale associato dove lavora.
Il 23 febbraio 2017 ha firmato un nuovo contratto denominato Evoluzione ufficio fibra small. Lo stesso consisteva nell'avere maggiori servizi ad un costo più vantaggioso rispetto a quello del vecchio contratto, mantenendo però lo stesso numero telefonico.
In pratica, Tim avrebbe dovuto fare 4 “semplici” operazioni e cioè attivare un nuovo numero di telefono, disattivare la linea isdn, trasferire il vecchio numero nella nuova linea telefonica e attivare il servizio evoluzione ufficio fibra small: a detta del commerciale un gioco da ragazzi, molto semplice. In realtà invece, la procedura più complicata che Tim potesse fare.
"Nonostante la linea telefonica non sia intestata a me, me ne sono sempre occupata io - racconta la dottoressa Leombruni - Dal 23 febbraio 2017 ho dovuto chiamare il 191 decine di volte. Per molto tempo nessun operatore si è fatto sentire. Dopo innumerevoli chiamate il 10 maggio ci hanno attivato il nuovo numero di telefono e il 7 giugno sono arrivate 2 fatture una per il vecchio numero e l’altra per il nuovo numero. Nella fattura della vecchia numerazione ci è stato addebitato il servizio voce per i mesi di aprile e maggio, mentre nella fattura del nuovo numero l'addebito era relativo alla linea voce anche se in parte scontata e all'Adsl. E così per molte fatturazioni anche se con sconti parziali a loro insindacabile giudizio. La linea isdn ci è stata disattivata solo il 17ottobre scorso e dal mese di luglio è anche aumentata di 5 euro al mese".
"Nel frattempo abbiamo ricevuto 3 tipi di fatturazioni diverse - prosegue la Leombruni - tra cui la fattura di una sim che doveva confluire nel contratto evoluzione ufficio fibra small azzerando il costo con la promozione promo mobile. In realtà dal primo marzo 2017 ci è stato fatturato il servizio sim che non ci serviva e quindi mai utilizzato. Nel frattempo nel nuovo numero è stata attivata la linea adsl, poi la fibra, poi ci hanno fatto ripassare ad adsl poi finalmente il 27 novembre 2017 c’è stata l’attivazione di Evoluzione ufficio fibra small. Quindi per effettuare un passaggio che poteva essere semplicissimo ci sono voluti 9 mesi. E' stato un parto".
La lamentela della commercialista rispetto allo scarso servizio è dovuta al fatto che con questa disavventura è stata costretta a dedicare molto tempo ad un passaggio telefonico che sarebbe potuto avvenire in tempi molto più brevi, sottraendolo ovviamente agli impegni e al lavoro, per rincorrere operatori tim e call center che non hanno cognizione di quello che Tim fa.
Ma non è tutto. Lo studio legale infatti si è successivamente sciolto il 31 dicembre 2017. Pertanto, la dottoressa Leombruni ha fatto richiesta di subentro nella telefonia, subentro che ad oggi, 21 marzo 2018, deve ancora avvenire. Infatti, il 6 febbraio scorso è arrivata alla commercialista la prima fattura in cui vi era l'addebito del servizio evoluzione fibra small allo studio. Successivamente poi, il 20 febbraio, è stata isolata la linea fissa dando vita ad un nuovo calvario.
"Il 27 febbraio - dice ancora la Leombruni - un tecnico Tim mi ha informata che non era possibile ripristinare la linea poiché la stessa era migrata a Fastweb, ossia in data 20 febbraio Fastweb aveva richiesto il nostro numero, ovviamente senza che io avessi mai accettato la proposta di passare a Fastweb. Così ho chiamato il 192193 di Fastweb comunicando all’operatore l'accaduto, ma lo stesso mi ha risposto, dopo i vari controlli, che loro non avevano in carico il nostro numero".
"I primi di marzo, esasperata in quanto non è concepibile per dei professionisti lavorare senza una linea fissa, ho chiamato Wind e chiedendo l’attivazione di un nuovo numero e ho firmato un contratto. Devo precisare che le nuove linee vengono comunque attivate da Tim. Il 9 marzo 2018 è arrivato una signora, tecnico Tim per l’attivazione del nuovo numero Wind, la quale, avendo visto che c’era un router tim, mi ha chiesto come mai, così le ho raccontato le varie vicissitudini. Trovata poi la porta per inserire la nuova linea, è uscita per andare nella centralina e quando è rientrata mi ha comunicato che era impossibile attivare il nuovo numero perché le avrebbero indicato la cabina sbagliata. Vero? Non lo so, fatto sta che con tale escamotage è stata bloccata l’attivazione della nuova utenza telefonica con un altro gestore".
"Il 15 marzo 2018 è arrivato un nuovo tecnico telecom in studio a verificare lo stato del router e anche quest'ultimo sosteneva che il numero fosse migrato a Fastweb nonostante fastweb ancora una volta, non era al corrente della cosa. Così il 20 marzo - conclude la commercialista - sono stata contattata per la sistemazione della linea fissa, e un tecnico Tim da remoto ha riattivato tutto. A questo punto mi chiedo come sia possibile che ci sia voluto un mese per fare un lavoro di un'ora. Ritengo che non siamo affatto tutelati e che questo oligopolio telefonico italiano sia davvero una cosa poco edificante e come al solito il cittadino comune non ha strumenti idonei per ottenere tutela".
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