La street art fa architettura e cambia la città: a Civitanova il porto dei record per i suoi colori
Si è svolta ieri, nella sala convegni della Banca di Credito cooperativo di Civitanova Marche, la presentazione del secondo volume con i nuovi lavori di Street Art per "Vedo a Colori", progetto dell'artista Giulio Vesprini nato nel 2009, che ha cambiato il volto del porto di Civitanova Marche.
Il progetto, che ha coinvolto i maggiori esponenti italiani della disciplina artistica del murales, avrà un ulteriore sviluppo nel biennio 2018/2019, in cui toccherà un traguardo importante, quello dei 10 anni di attività. L'iniziativa rientra per la seconda volta in un progetto europeo (il primo fu nel 2014) dedicato alla riqualificazione delle aree portuali con una forte valorizzazione delle attività legate al mare, la pesca, le tradizioni marinare. Anche quest'anno è stata coinvolta la Fototeca comunale, come già accaduto nel 2015 durante una mostra fotografica all'interno di un cantiere navale, allestito per l'occasione.
L'idea è stata quella di sottoporre una riproduzione fotografica di una cartolina dei primi del '900 presente in un album dell'archivio della Fototeca ad un artista che la riproporrà in grande scala su uno dei muri dei cantieri navali interessati. La foto illustra una tipica giornata di pesca con la sciabica. Credo sia una buona occasione di apertura dell'Istituzione verso la città in particolare verso un pubblico giovane che grazie alla Street Art potrà conoscere una parte della storia Civitanovese oltre a conoscere lo spazio della Fototeca.
“Tanta soddisfazione e tanta fatica in questi anni - commentato Vesprini – ringrazio chi ha creduto in me, dai rappresentanti delle istituzioni ai privati che mi hanno sostenuto con un entusiasmo di cui vado fiero”.
Alla presentazione era presente il comandante della Capitaneria Angelo De Tommasi: “Il porto si è trasformato ed è un porto migliore non solo per i tanti colori, ma perché all'avanguardia su tutti i fronti, efficacia, sicurezza ecc. Il porto di Civitanova ha una sua identità, non è più nel grigio anonimato e è diventato patrimonio culturale della città che lo ospita”.
A Civtanova sono arrivati 101 artisti, 20 i cantieri navali, si è attivata una rete di solidarietà con ristoranti e B&B, tipografia Fioroni e la stessa BCC che ha sponsorizzato il catalogo.
Sul progetto è stato girato anche un video che sarà divulgato nelle prossime occasioni di presentazione dei lavori.
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