Si è ufficialmente insediata la Consulta comunale per il Turismo. L’assessore Paolo Scocco, nel suo ruolo di presidente e rappresentate dell’amministrazione comunale, ha convocato la prima seduta presso la sede municipale di piazza Matteotti, alla quale hanno preso parte tutti e sette i componenti in rappresentanza delle realtà commerciali e turistiche del territorio potentino. Oltre all’assessore Scocco erano presenti il presidente della Pro Loco di Potenza Picena, Giuseppe Castagna, il presidente della Pro Loco di Porto Potenza Picena, Silvano Donati, il presidente dell’Associazione dei Commercianti del centro rivierasco, Fabio Verrengia, e il vice presidente dell’Assocommercianti della città alta, Sebastiano Carestia, il presidente dell’Associazione Balneari, Giuseppe Carbone, e il presidente dell’Associazione Ristoratori e Albergatori, Devid Pellini. Nell’incontro si è ribadito il ruolo propositivo della Consulta nella programmazione delle attività turistiche territoriali.
Anche Azione in Movimento si schiera con chi "ha fermamente condannato gli episodi ignobili messi in scena a Macerata in occasione degli eventi del 25 aprile scorso".
"Inaccettabile la violenza usata dagli organizzatori che hanno permesso l’orribile sceneggiata del fantoccio a testa in giù (raffigurante il Duce) preso a bastonate dai bambini in cambio di caramelle e dolciumi - commenta il segretario politico di Azione in Movimento, Simone Livi - Inaccettabile il fatto che fino allo scatenarsi delle polemiche sui social, né il sindaco né altri amministratori avessero preso le distanze da tale scempio. Inaccettabile che sia stato concesso suolo pubblico (ci risulta gratuitamente) dopo aver letto dal programma ufficiale anche di una “pignatta antifascista” e sarebbe ancora più inaccettabile se nessuno fosse stato a conoscenza delle iniziative preventivate. Inaccettabile che questi gruppi, che in nome dell’antifascismo e della pace fomentano continuamente odio e violenza, abbiano sempre tutti i favori possibili ed immaginabili dall’attuale amministrazione, fregandosene delle regole".
A seguito di questi fatti "il nostro Movimento si è fatto promotore di un incontro programmato per mercoledì 2 maggio, invitando tutte le forze di centrodestra in Consiglio al fine di prendere congiuntamente qualsiasi tipo di iniziativa finalizzata alla conclusione anticipata di una legislatura deleteria per la città di Macerata che non merita tutto questo". Azione in Movimento, inoltre, "sta già predisponendo una denuncia formale da presentare al Garante per i Diritti dell’Infanzia e valutando altre eventuali azioni legali. Cari Cittadini Maceratesi, ribellatevi con noi a queste nefandezze".
La sindaca di Roma Virginia Raggi ha firmato ieri un'ordinanza con cui si proclama il "lutto cittadino nel giorno della celebrazione delle esequie della giovane Pamela Mastropietro, che si svolgeranno in data 5 maggio 2018".
Raggi ordina "che negli edifici di Roma Capitale, delle società, delle aziende, delle istituzioni e delle fondazioni che fanno capo a Roma Capitale, per tutta la giornata di lutto cittadino, sia esposta a mezz'asta o abbrunata in segno di lutto la bandiera di Roma Capitale". L'invito a "tutti i cittadini e le organizzazioni sociali, culturali e produttive" è "a manifestare in occasione del lutto cittadino, nelle forme ritenute più opportune, il dolore e la partecipazione dell'intera città al lutto dei familiari della giovane Pamela Mastropietro". (Ansa)
Come preannunciato, l'europarlamentare di Forza Italia Alessandra Mussolini è arrivata in mattinata a Macerata a seguito dei fatti del 25 aprile.
Accompagnata dai consiglieri comunali di centrodestra, la Mussolini ha raggiunto piazza Cesare Battisti con un mano una scatola con scritto "vermi".
"Si è detto che quello appeso qui a Macerata era un fantoccio ma non era un fantoccio. Era Benito Mussolini e si rievocava lo scempio di piazzale Loreto. Sono passati tantii anni, bisogna insegnare non la cultura dell'odio e della violenza ma quella della riappacificazione". E sulla scatolaha spiegato che "quando fui ospite in Veneto mi fecero trovare dei vermi in albergo per farmi capire che non ero gradita. Ma nonostante questo, l'odio non deve richiamare altro odio e la violenza non deve richiamare altra violenza. Pretendiamo delle scuse per quello che è accaduto, perchè non si può non comprendere quale sia l'impatto di certe scelte in una data così importante. Chiedo anche al segretario del Pd Martina di condannare questa operazione oscena fatta a Macerata".
Deborah Pantana ha aggiunto "È stato un gesto provocatorio e ci rendiamo conto di quanto possa essere diseducativo per i bambini. Noi viviamo una città ridotta in queste condiZioni. Siamo stati oggetto di un omicidio terribile, del raid di Traini, figli delle politiche che si sono portate avanti negli ultimi 20 anni.
Sono quattro anni che denunciamo quello che sta succedendo a Macerata, della presenza eccessiva di immigrati sul nostro territorio che non sono controllati perchè è un fenomeno che è sfuggito di mano. Siamo stati commissariati dal Ministero degli Interni a causa di quello che era successo. La situazione è grave e il messaggio che il Sindaco continua a mandare è diseducativo e conto il buon senso. Vogliamo tornare a vivere in una città normale".
L'eco delle polemiche per le celebrazioni del 25 aprile maceratese, con le bastonate alla testa del fantoccio di Mussolini, hanno raggiunto ogni angolo dello stivale e dopo i commenti, nel pomeriggio di ieri, di Alessandra Mussolini, che ha annunciato per oggi il suo arrivo in città, in tarda serata è arrivato anche quello di Edda Negri Mussolini, figlia di Anna Maria, ultimogenita di Benito.
"Quello che è successo a Macerata - esordisce la nipote del duce nel suo messaggio affidato a Facebook - è una cosa fuori da ogni logica politica e di rispetto verso morti e famigliari. Ma se dovessimo invertire le parti e fare ai vostri famigliari un qualcosa del genere cosa succederebbe? Siete persone che non meritano nessun rispetto e giustificazione".
Certe cose, secondo la giornalista, non accadevano nemmeno negli anni di piombo, dove comunque ci si ispirava ad un'ideologia e a dei principi, al contrario di oggi dove regna l'ignoranza, e continua: "Ma cosa pensate di insegnare ai bambini, la violenza e l'odio? Complimenti continuiamo così i risultati li vediamo nei video che vengono girati a scuola o nelle notizie che leggiamo. Non meravigliatevi se poi dei minorenni uccidono a bastonate dei senza tetto o altri loro coetanei. Questa è l'educazione e il rispetto che insegna questa democrazia fasulla? Siete persone senza un briciolo di dignità, siete dei meschini".
"Mia nonna insegnava il perdono e a non odiare - prosegue la Negri Mussolini parlando di Donna Rachele. Voi invece insegnate solo violenza, odio. Ma guardatevi allo specchio, siete degli zombie che camminano perché questo odio e violenza vi stanno mangiando dal di dentro. Vivete in un mondo che non c'è più, rinchiusi in bare di vendetta. Vi state logorando giorno dopo giorno perché avete paura che il terreno che avete costruito, si sta sgretolando mentre camminate. Noi abbiamo fatto i conti con la nostra storia, voi ancora no. Insegnate pure ai vostri figli questa violenza ma sappiate che chi semina poi raccoglie".
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Stefano Di Pietro, segretario del Partito Democratico
"L’altro ieri abbiamo festeggiato il 25 aprile anche a Macerata! Una data che i partigiani vollero di gioia e felicità, perché si erano lasciati dietro la violenza, le torture e gli assassini del nazifascismo e guardavano avanti nell'auspicio di un mondo libero e migliore. Celebrare quella ricorrenza - come qualche irresponsabile e sprovveduto ha voluto fare nella nostra città - appendendo un fantoccio a testa in giù e invitando come gioco a percuoterlo con dei bastoni è stato un fatto subdolo e macabro che oltre a mandare un messaggio assolutamente sbagliato e lontano dal senso stesso del 25 aprile ha rievocato una delle pagine più cupe e contraddittorie della storia della liberazione dal nazifascismo. Se poi si pensa che chiamati a partecipare a quel macabro gioco erano dei bambini in un momento in cui tutti siamo impegnati a combattere il bullismo, non si può che condannare l’episodio di Piazza Battisti, pertanto chiediamo che chi lo ha ideato, ammetta tempestivamente il proprio errore e si scusi con la città di Macerata e i suoi cittadini".
"Festeggiare il 25 aprile invitando i bambini a menar mazzate sulla testa di un fantoccio con le fattezze di Benito Mussolini impiccato a testa in giù in stile piazzale Loreto. Non è un gioco, quello messo in scena a Macerata. Più un modo per istigare alla violenza politica e impedire la ricomposizione di una frattura nazionale frettolosamente rimossa. Che il vicesindaco Stefania Monteverde esalti la funzione pedagogica di tale macabra rappresentazione fa accapponare la pelle".
Lo dichiara il senatore di Forza Italia Andrea Cangini, eletto nelle Marche.
Fonte Ansa
Il 28 aprile 1968 a Treia nel Santuario del S.S. Crocifisso Luciano Camertoni e Antonietta Bartoloni convolarono a nozze, iniziando così un lungo viaggio insieme che dura ormai da 50 anni.
I figli Romina, Corinna e Matteo ed i nipoti Nicola, Simone, Marta e Giulia augurano buon anniversario per questo importante traguardo raggiunto a Luciano ed Antonietta.
Il Gruppo Consiliare UDC, Capogruppo Ivano Tacconi e il consigliere Marco Foglia, il Segretario, il Presidente e il Direttivo comunale del partito condannano come ignobile e ridicola la manifestazione organizzata ieri in piazza Cesare Battisti a Macerata, consistita nell'esposizione di fantocci impiccati con il coinvolgimento, inqualificabile, di bambini che, sui fantocci avrebbero dovuto infierire per "vincere premi e caramelle".
"Un'idea malsana per la quale lo sciacallaggio e lo scempio del 'nemico' sono moralmente accettabili: atteggiamento che condivide la stessa logica autoassolutoria e autoreferenziale di quella di quel mentecatto che, per punire quelli che ritiene essere i malvagi, decidesse di farsi giustizia da solo. Iniziativa, quindi, ancor più inaccettabile perché ulteriore contributo nefasto al clima di tensione e violenza che alberga nella nostra amata città ormai da qualche mese. Si rileva dunque con preoccupazione un montante rigurgito di idiozia contro la civiltà, l'educazione e il buon senso, che produce, purtroppo, liquami che infangano anche l'amministrazione comunale che evidentemente, con certe iniziative, non ha nulla a che fare. La strategia di destabilizzazione appare ormai chiara e va fronteggiata con coraggio. No alla violenza, no all'educazione all'odio, no ai fascismi di ogni colore, sì al dialogo, sì alla solidarietà, sì alla buona educazione, sì al rispetto dell'altro e degli altri".
Riceviamo e pubblichiamo una precisazione da parte dell'assesore Stefania Monteverde.
"Il post della mia bacheca privata di facebook in cui ho “esternato le mie considerazioni” riguarda un'altra manifestazione a cui ho partecipato il 25 aprile 2018, e cioè il pranzo condiviso in piazza V. Veneto patrocinato dal Comune e organizzato da molte associazioni cittadine, tra cui Spiazzati, Centro d'Ascolto, Refugees Welcome, a cui hanno partecipato tanti privati cittadini. Di questo ho scritto nel post quando legittimamente ho espresso la mia personale soddisfazione per aver vissuto una bella esperienza di comunità con la mia famiglia scrivendo “Sono contenta che i nostri figli vedano questo” e di questo parlavo quando ho scritto “È un pezzo dell'Italia democratica, antifascista, antirazzista”. Pertanto, non ho mai scritto l'affermazione “sono contenta che i bambini vedano questo” che viene riportata da lei come mio virgolettato, né tantomeno ho espresso questi giudizi relativamente alla manifestazione di piazza C. Battisti. Tutto questo è documentato.
Riguardo alla manifestazione di piazza C. Battisti è una iniziativa privata, non patrocinata dal Comune, né inserita nel programma delle iniziative comunali. Il Sindaco a nome della Giunta ha inviato a tutti gli organi di stampa una nota di ferma condanna di un fatto grave e ignobile, che pubblica anche il vostro giornale. Mi associo fermamente alla condanna di una manifestazione che è chiaramente un oltraggio alla civiltà e una inaccettabile istigazione alla violenza, tanto più grave in presenza di bambini.
Per maggiore chiarezza rendo noto che non solo non ero presente in piazza C. Battisti, ma ho avuto notizia del fatto solo il mattino successivo leggendo i giornali, visto che per regolamento la richiesta di occupazione di suolo pubblico per manifestazioni sportive ha una procedura d'ufficio e non passa al vaglio delle autorizzazioni della Giunta. Preciso che gli organizzatori non hanno richiesto patrocinio e dunque sono gli unici responsabili dell'accaduto. Aggiungo, per maggiore chiarezza, che il mio post è pubblicato prima dei fatti sono stati informati i lettori. Ogni cosa è documentabile".
Riceviamo e pubblichiamo un commento dell'assessore regionale Angelo Sciapichetti sui fatti accaduti a Macerata il 25 aprile
"Quello che è successo a Macerata ieri sera, nulla ha a che vedere con la festa del 25 aprile e con i maceratesi. Uno spettacolo indegno e diseducativo per tutti, figuriamoci per i bambini. Evocare in qualche modo, sia pur attraverso un gioco, piazzale Loreto non fa parte della storia e della cultura di quanti si professano autenticamente democratici e antifascisti. Macerata non ha certo bisogno di ulteriori manifestazioni di intolleranza e di inutili esasperazioni. Credo ci sia bisogno di un supplemento di buon senso e di responsabilità. No, da antifascista convinto,non mi sento proprio per niente rappresentato, da questi gruppi di irresponsabili e stupidi. C'è solo da vergognarsi! Basta indulgenze"
A seguito di quanto si è verificato a Macerata il giorno del 25 aprile il Presidente Pettinari dichiara quanto segue: “C'è chi irresponsabilmente continua a fare del male a Macerata e all'intera comunità provinciale. Ma in questo caso, quanto è successo, è ancora più assurdo ed inaccettabile; si è riusciti persino a svilire e ad infangare il 25 aprile ed il suo profondo e reale significato. Bene hanno fatto tutti coloro che a vario titolo hanno condannato tale ignobile gesto. Le Istituzioni ed i cittadini, in maniera ferma ed inequivocabile, debbono tutti riappropriarsi delle tradizioni, dei valori e dei principi che hanno caratterizzato la storia democratica della nostra comunità e difenderli senza farsi condizionare da schieramenti o appartenenze politiche."
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Carlo Ciccioli, portavoce regionale Fratelli d’Italia.
"La vergognosa rievocazione della scena di Piazzale Loreto con il pupazzo di Mussolini appeso a testa in giù a Piazza Cesare Battisti necessita di risposte. Innanzi tutto gli autori vanno prima di tutto identificati e segnalati al Centro di Salute Mentale. Infatti sono pericolosi per sé e per gli altri. Va fatta diagnosi e idoneo programma terapeutico farmacologico e riabilitativo. Successivamente va chiarito che l’attività in essere cioè far rompere la testa con un bastone al pupazzo e far vincere dolciumi e caramelle che erano all’interno ai bambini, oltre ad essere gravemente diseducativo è reato sui minori e per questo vanno denunciati all’Autorità Giudiziaria. Terza cosa, prendere a calci la testa rotolata per terra è comunque vilipendio. Poi c’è l’aspetto politico, che pur minore rispetto ai precedenti, è pur sempre rilevante. Ma il Sindaco aveva autorizzato i centri sociali a questa macabra manifestazione o aveva solo autorizzato genericamente l’uso del suolo pubblico per una manifestazione? Se siamo al primo caso non crediamo che il Sindaco Carancini possa rimanere qualche giorno in più in Comune. Presenti le dimissioni e facciamola finita qui. La prima cosa che mi viene in mente è fare il suo fantoccio sotto il Comune e fargli rompere le testa dai suoi concittadini; e deve pure apprezzare la generosità trattandosi di una finzione in quanto lui, grazie a Dio, è vivo e vegeto. Ma ad uscire dal macabro ed utilizzando il buon senso, direi che sarebbe più saggia una sua riflessione su Macerata e su come è stata degradata questa città grazie al lui ed al GUS. Le indagini sugli imputati nigeriani relative alla morte della povera Pamela e la dissezione del suo cadavere, sulle vicende dello spaccio generalizzato di droga, sulle idee ed sullo stile di vita di quei “rifugiati pagati”, danno la dimensione di ciò che sta succedendo in città e di quello che è stato combinato in questi ultimi anni.
Con una presa di posizione tardiva e apparentemente dettata più dalla forza dell'opinione pubblica che dalla reale volontà di prendere le distanze, l'amministrazione comunale di Macerata "condanna duramente quanto accaduto in piazza Cesare Battisti in occasione del 25 aprile 2018 e si dissocia respingendo ogni responsabilità in merito ai gravi fatti a cui è completamente estranea".
Curioso come la nota dell'amministrazione comunale arrivi a 24 ore dai fatti, dopo che fin dalla serata di domenica sui social erano comparse immagini e post di ferma e dura condanna alla messinscena di piazza Cesare Battisti. Ancora più curioso come la nota sia arrivata a seguito di una riunione convocata in fretta e furia nel primissimo pomeriggio di oggi e nel corso della quale si è evidentemente scelta la linea da percorrere.
Imbarazzante il passaggio in cui, dopo aver tentato di buttarsi alle spalle qualsiasi responsabilità, nella nota si prende di mira il nostro giornale. Un passo indietro. Solo oggi Carancini e i suoi si sono accorti di quanto succedeva ieri pomeriggio in piazza Cesare Battisti? Forse il Sindaco era troppo impegnato a dare "lezioni di manifestazioni" a Visso, mentre a due metri dal palazzo comunale succedeva quello che oggi viene da tutti stigmatizzato come rappresentazione di violenza e orrore? Non è forse l'amministrazione comunale ad aver concesso "senza nessuna valutazione" preventiva il suolo pubblico a chi ha messo in mano a dei bambini i bastoni per colpire una testa piena di caramelle? Facile a 24 ore di distanza lavarsene le mani. In questa Macerata, oggi, dopo essere saliti alla ribalta nazionale per motivi che non fanno certo onore a un capoluogo di provincia, discolparsi con una nota stampa che arriva troppo tardi rispetto ai fatti e dopo ripetute sollecitazioni da parte di colleghi di tutta Italia, è troppo semplice e istituzionalmente inaccettabile.
Oggi ci sono i social network, dove neanche i rappresentanti istituzionali del capoluogo si sottraggono a commenti e reazioni. Neanche lì, fino all'avvenuta diffusione della nota stampa, c'è stato un minimo accenno a dissociarsi dall'accaaduto.
In questo contesto, per Carancini & C. la cosa più semplice è stata quella di additare un giornale on line "non allineato", per aver diffuso la verità. Il vice sindaco del Comune di Macerata ha diffuso un post nel quale non faceva alcun tipo di differenziazione fra il pranzo multietnico di piazza Vittorio Veneto e la macabra messinscena di piazza Cesare Battisti. Le manifestazioni per il 25 aprile, caro Sindaco e carao vice sindaco, non sono terminate con il pranzo. Voi, amministrazione comunale, avete dato il patrocinio e l'occupazione di suolo pubblico anche alle manifestazioni successive, compresa quella di piazza Cesare Battisti. Non abbiamo letto, fino alla famigerata nota stampa, alcun distinguo fra questo o quello. E quindi, il post del vice sindaco appare come onnicomprensivo delle manifestazioni in genere che hanno caratterizzato il 25 aprile di Macerata. Lavarsene le mani adesso, francamente, appare tardico e inopportuno. Potevate farlo mercoledì pomeriggio se davvero avevate questa volontà. Oggi, trascinati dall'opinione pubblica, schifata e disgustata da certe manifestazioni, siete poco credibili.
Ci venga concesso, infine, un ringraziamento ai colleghi di Cronache Maceratesi che, nonostante tutto, hanno scelto di eliminare il passaggio che ci riguarda dal vostro comunicato stampa. Evidentemente, il buon senso da qualche parte ancora alberga.
Successo della scuola civica di musica “Stefano Scodanibbio” di Macerata al 5° Concorso nazionale di pianoforte e musica da camera di Fermo, conclusosi domenica 22 aprile. Tre allievi della scuola hanno partecipato alla selezione e tutti e tre sono risultati vincitori. Sono Nicole Carassai sez. A 1° premio, Lorenzo De Nicola sez. B 1° premio assoluto e Saverio Beccacece sez. F 2° premio. Grande soddisfazione per la scuola civica di Macerata e per le insegnanti Silvia Santarelli e Mirte Goldman.
Sabato 20 aprile si è conclusa all’auditorium della scuola di Macerata l’iniziativa in onore di Mozart con un incontro sul decennio viennese del compositore tenuto da Enrico Belli del conservatorio di Pesaro e il concerto monografico su “Le sonate per pianoforte di Mozart” degli allievi della scuola civica Maria Fefè, Benedetta Spinozzi, Rachele Romano, Saverio Beccacece e Andrea Stacchietti.
L’Amministrazione comunale di Macerata condanna duramente quanto accaduto in piazza Cesare Battisti in occasione del 25 aprile 2018 e si dissocia respingendo ogni responsabilità in merito ai gravi fatti a cui è completamente estranea.
Le iniziative programmate in piazza Cesare Battisti non sono state organizzate dal Comune, né patrocinate dalla Giunta comunale, né finanziate. Gli uffici comunali, procedendo secondo regolamento, hanno concesso l’occupazione di suolo pubblico come da richiesta presentata dall’associazione Collettivo CSA Macerata in collaborazione con l'Associazione ASD Popolare Macerata per occupare dalle ore 14 alle 20 del 25 aprile la piazza con un gazebo, un tatami e un tavolo allo scopo di svolgere esibizioni di pratiche sportive. Dalla richiesta non si evince nessuna altra indicazione sui contenuti. Si precisa che la richiesta di suolo pubblico è una pratica burocratica che può essere fatta da tutti e di norma, se non si ravvisano motivi di sicurezza, viene concessa senza nessuna valutazione da parte dell'Amministrazione.
Ferme e chiare le parole del Sindaco Romano Carancini a nome di tutta la Giunta: “Una messa in scena ignobile e indegna che l'Amministrazione condanna fermamente. È una provocazione inaccettabile per la nostra comunità che tradisce il vero senso della Festa del 25 aprile, infanga il significato stesso dell'antifascismo e fa male alla città. Abbiamo comunicato alla Digos, su richiesta della stessa, le circostanze dei fatti e trasmesso i documenti al fine di accertare le eventuali responsabilità, rispetto alle quali l'Amministrazione si riserva ogni azione. Allo stesso modo vergognoso, rispetto ai fatti di piazza Cesare Battisti, è l'attacco personale al vice sindaco e assessore alla Cultura Stefania Monteverde fatto dal giornale online Picchio News che ha strumentalmente associato alla notizia della macabra rappresentazione di piazza Cesare Battisti un post facebook su altro argomento tratto arbitrariamente dalla bacheca privata della stessa, inventando notizie infamanti. Esprimo al vice sindaco tutta la solidarietà mia e dell'Amministrazione”.
Il programma delle iniziative per il 25 Aprile patrocinate dal Comune di Macerata e concordate con la Prefettura ha visto le cerimonie ufficiali al Monumento della Resistenza, il pranzo condiviso con le associazioni in piazza Vittorio Veneto, il concerto con l'Anpi in piazza Mazzini, eventi molto partecipati dalla cittadinanza in serenità e civiltà.
Ancora abbandoni ingiustificati di rifiuti registrati nel territorio comunale di Tolentino.
In contrada Ributino sono state lasciate oltre 50 taniche vuote di prodotti per l’edilizia. Infatti un signore con un ape ha pensato bene di abbandonare vicino ai cassonetti stradali per umido e pannolini e pannoloni un bel po’ di contenitori di plastica contravvenendo sia alle modalità di conferimento che al regolamento comunale. Gli agenti della Polizia Locale sono intervenuti su segnalazione del Consigliere delegato all’Ambiente Antonio Trombetta e sono riusciti a risalire all’autore degli abbandoni dei rifiuti, il quale è stato multato.
Inoltre un altro conferimento errato si è verificato in via Filzi. In questa occasione è stato lasciato, sempre vicino ai cassonetti, un vecchio televisore. Sarebbe bastato recarsi al Centro di Raccolta (isola ecologica) e mettere l’apparecchio televisivo all’interno dell’apposito scarrabile per avviarlo al recupero.
È iniziato il laboratorio di ortoterapia per i ragazzi e ragazze del centro diurno per disabili “Il Ciclamino” di Corridonia. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra la cooperativa Pars onlus, l’amministrazione comunale di Corridonia e Sloow food.
Il progetto coinvolge il gruppo di ragazzi e ragazze del centro, le loro famiglie, i volontari e gli amici del centro. Coltivare un’orto significa imparare a prendersi cura di un altro organismo e implica un’assunzione di responsabilità, con conseguente aumento di fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, lavorando e aiutandosi l’un l’altro. “L’orticultura come lavoro di gruppo sviluppa un senso di appartenenza e favorisce la socializzazione e la convivenza” spiega la responsabile del centro Laura Marconi “Abbiamo realizzato tre incontri teorici con giochi lavorando a livello sensoriale con i nostri ragazzi seguiti da due esperti di Slow food e con lo psicologo, Alberto Feretti. Si sono molto divertiti. Sono stati partecipi, interessati, anche molto bravi nel riconoscere le varie tipologie di erbe, di pane o di frutta, attraverso il tatto, l’olfatto e l’udito”. “Durante il primo e il secondo incontro, i ragazzi hanno dovuto riconoscere dai disegni, gli ortaggi e la frutta, poi, attraverso l’olfatto, le spezie, le erbe, le marmellate, ricomporre una mela a spicchi e capire le differenze tra 15 tipologie di mele. Hanno assaggiato anche diverse tipologie di pane e la loro provenienza regionale” spiega l’educatrice Giulia Taborro “Il terzo incontro è stato incentrato sulle erbe spontanee commestibili e medicinali sotto la guida del dott. Feretti. Ci ha fatto conoscere 18 diverse piante, i loro nomi in latino e in dialetto. Probabilmente faremo un altro incontro per realizzare una passeggiata vicino al centro e permettere la raccolta delle piante ai ragazzi. Feretti ci ha regalato alcuni semi di legumi (lenticchia, ceci neri, fagioli) da far germogliare”.
“Il progetto proseguirà con una parte pratica” continua Laura Marconi “Il Comune ci preparerà il terreno che abbiamo individuato accanto al centro, con la supervisione di un cuoco bio di Corridonia, e la partecipazione delle famiglie, prepareremo l’orto che dovrà essere curato e annaffiato quotidianamente. Pianteremo inizialmente gli odori più comuni in cucina: rosmarino, maggiorana, basilico, menta, erbe aromatiche. Dopo l’estate, faremo la piantumazione di verdura e frutta. Vuole essere un progetto continuativo per i nostri ragazzi”.
“Che cercate?”. La quarantesima edizione delPellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto, che avrà luogo il prossimo 9 giugno 2018, ha a tema questa domanda.
Seguendo l’esempio di Papa Francesco in vista del Sinodo di ottobre, il Pellegrinaggio intende mettersi in dialogo con le preoccupazioni e le domande di ragazze e ragazzi. Sul sito www.pellegrinaggio.org sono già disponibili le indicazioni per permettere ai giovani di inviare video, immagini, pensieri tramite WhatsApp al numero +39 331 41 63 048 o tramite apposito form, rispondendo, secondo la modalità espressiva che si preferisce, alla domanda del titolo: «Che cerchi quando ti alzi la mattina? Che cerchi quando sei a scuola? Che cerchi quando ti annoi oppure sei felice? Che cerchi quando ti entusiasmi oppure quando sei addolorato ed arrabbiato?».
I contributi raccolti saranno al centro dell’appuntamento del prossimo 9 giugno e il Comitato si preoccuperà di farli pervenire a Papa Francesco prima dell’incontro sinodale e di leggerne alcuni durante il cammino notturno verso Loreto.
Intanto continuano ad arrivare le iscrizioni online per partecipare al gesto del Pellegrinaggio: si contano già 2.000 personeprovenienti da ogni parte d’Italia, in particolar modo dalla Puglia. Stanno anche giungendo numerose intenzioni di preghiera: un partecipante di Gubbio porterà la domanda del Pellegrinaggio “Che cercate?” a Santiago de Compostela, ma prima sarà presente alla Macerata-Loreto. Si può sempre contattare la sede centrale di piazza Strambi, 4 a Macerata(tel. 0733 236401) per richiedere il materiale per pubblicizzare l’evento e per qualsiasi altra informazione.
Un 25 Aprile che fa discutere quello andato in scena ieri a Macerata. Un pupazzo di cartapesta appeso a testa in giù su una forca in piazza Cesare Battisti in una sorta di rivisitazione di Piazzale Loreto. Rompendo la testa con un bastone, i bambini hanno vinto le caramelle e i dolciumi che erano all'interno. E una volta che la testa è rotolata per terra, i più grandi l'hanno presa a calci.
Poi il pupazzo con la divisa è stato sostituito da un altro pupazzo, stavolta pelato con una maglia nera e una croce celtica sul petto, quasi a voler rappresentare la figura di Luca Traini o comunque più genericamente un neofascista.
La manifestazione è stata promossa da Palestra Popolare e Collettivo Antifà.