Con una presa di posizione tardiva e apparentemente dettata più dalla forza dell'opinione pubblica che dalla reale volontà di prendere le distanze, l'amministrazione comunale di Macerata "condanna duramente quanto accaduto in piazza Cesare Battisti in occasione del 25 aprile 2018 e si dissocia respingendo ogni responsabilità in merito ai gravi fatti a cui è completamente estranea".
Curioso come la nota dell'amministrazione comunale arrivi a 24 ore dai fatti, dopo che fin dalla serata di domenica sui social erano comparse immagini e post di ferma e dura condanna alla messinscena di piazza Cesare Battisti. Ancora più curioso come la nota sia arrivata a seguito di una riunione convocata in fretta e furia nel primissimo pomeriggio di oggi e nel corso della quale si è evidentemente scelta la linea da percorrere.
Imbarazzante il passaggio in cui, dopo aver tentato di buttarsi alle spalle qualsiasi responsabilità, nella nota si prende di mira il nostro giornale. Un passo indietro. Solo oggi Carancini e i suoi si sono accorti di quanto succedeva ieri pomeriggio in piazza Cesare Battisti? Forse il Sindaco era troppo impegnato a dare "lezioni di manifestazioni" a Visso, mentre a due metri dal palazzo comunale succedeva quello che oggi viene da tutti stigmatizzato come rappresentazione di violenza e orrore? Non è forse l'amministrazione comunale ad aver concesso "senza nessuna valutazione" preventiva il suolo pubblico a chi ha messo in mano a dei bambini i bastoni per colpire una testa piena di caramelle? Facile a 24 ore di distanza lavarsene le mani. In questa Macerata, oggi, dopo essere saliti alla ribalta nazionale per motivi che non fanno certo onore a un capoluogo di provincia, discolparsi con una nota stampa che arriva troppo tardi rispetto ai fatti e dopo ripetute sollecitazioni da parte di colleghi di tutta Italia, è troppo semplice e istituzionalmente inaccettabile.
Oggi ci sono i social network, dove neanche i rappresentanti istituzionali del capoluogo si sottraggono a commenti e reazioni. Neanche lì, fino all'avvenuta diffusione della nota stampa, c'è stato un minimo accenno a dissociarsi dall'accaaduto.
In questo contesto, per Carancini & C. la cosa più semplice è stata quella di additare un giornale on line "non allineato", per aver diffuso la verità. Il vice sindaco del Comune di Macerata ha diffuso un post nel quale non faceva alcun tipo di differenziazione fra il pranzo multietnico di piazza Vittorio Veneto e la macabra messinscena di piazza Cesare Battisti. Le manifestazioni per il 25 aprile, caro Sindaco e carao vice sindaco, non sono terminate con il pranzo. Voi, amministrazione comunale, avete dato il patrocinio e l'occupazione di suolo pubblico anche alle manifestazioni successive, compresa quella di piazza Cesare Battisti. Non abbiamo letto, fino alla famigerata nota stampa, alcun distinguo fra questo o quello. E quindi, il post del vice sindaco appare come onnicomprensivo delle manifestazioni in genere che hanno caratterizzato il 25 aprile di Macerata. Lavarsene le mani adesso, francamente, appare tardico e inopportuno. Potevate farlo mercoledì pomeriggio se davvero avevate questa volontà. Oggi, trascinati dall'opinione pubblica, schifata e disgustata da certe manifestazioni, siete poco credibili.
Ci venga concesso, infine, un ringraziamento ai colleghi di Cronache Maceratesi che, nonostante tutto, hanno scelto di eliminare il passaggio che ci riguarda dal vostro comunicato stampa. Evidentemente, il buon senso da qualche parte ancora alberga.
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