Attualità

Corridonia, al via i lavori sulla Provinciale per mettere in sicurezza la scarpata: cantiere operativo da giugno

Corridonia, al via i lavori sulla Provinciale per mettere in sicurezza la scarpata: cantiere operativo da giugno

Un intervento di 180mila euro per ripristinare il dissesto lungo la scarpata che si trova sulla strada provinciale 34 “Corridoniana”, nella zona degli Zoccolanti. La Provincia di Macerata, infatti, ha approvato il progetto esecutivo dei lavori di risanamento della frana verificatasi a seguito dell’intensa ondata di maltempo che aveva colpito il nostro territorio a maggio 2023 e aveva costretto anche il Comune di Corridonia ad evacuare, in via precauzionale, l’immobile che si trova in prossimità della scarpata.                                                                                                                               “Dopo un’attenta analisi svolta dai tecnici della Provincia, è stato progettato un particolare intervento mirato a garantire la stabilità del versante e la sicurezza dell’area – spiega il presidente Sandro Parcaroli –. Sappiamo i tanti disagi che alcune famiglie hanno dovuto sopportare in questi anni, ma voglio ribadire che non ci siamo mai dimenticati di loro. I nostri tecnici si sono messi subito al lavoro per realizzare un progetto che guardasse non solo all’immediato, ma potesse garantire sicurezza all’intera area anche nel futuro, viste le piogge sempre più consistenti che si abbattono sui nostri territori. La Provincia si è confrontata con il Comune di Corridonia e, ora che sono state trovate le risorse necessarie, siamo pronti ad aprire il cantiere". Per il ripristino della scarpata e della corte posta alla sua sommità si prevede di realizzare un’opera di sostegno in acciaio posta su due livelli, ognuno alto circa tre metri, in modo da proteggere il terreno dal degrado nel tempo e incrementare la pendenza della scarpata in maniera controllata, tutto ciò su un fronte di circa 18 metri. Inoltre sarà curato il sistema di deflusso delle acque superficiali a monte della scarpata, sempre nell’ottica di evitare ulteriori fenomeni di erosione. L’intervento, per circa 180mila euro finanziato con risorse proprie della Provincia, è previsto a partire dal metà del mese di giugno e la durata contrattuale è di 105 giorni.

21/05/2025 12:22
Addio al pugile Nino Benvenuti: fu premiato a Marche in Vetrina nel 2017

Addio al pugile Nino Benvenuti: fu premiato a Marche in Vetrina nel 2017

 Se ne è andato ieri (20 maggio), il campione di pugilato Nino Benvenuti, aveva 87 anni. Grazie ai colpi scagliati sul ring, Nino, nativo di Isola d'Istria e figlio di un pescivendolo, si era preso la rivincita sulla vita, che lo aveva costretto a sfollare a 7 anni insieme alla famiglia e a tante altre migliaia di italiani. Il Comune di Castelraimondo ricorda con molto affetto il campione di pugilato, che nel 2017, venne premiato in occasione di Marche in Vetrina. Il sindaco del Comune di Castelraimondo Patrizio Leonelli dispiaciuto dalla scomparsa di Benvenuti: “Ricordo quando venne a Castelraimondo, fu premiato a Marche in Vetrina, scambiammo anche qualche parola. Perdiamo oltre ad un grande campione, una persona umile e umana. Quando conosci una persona, e sai che poi non c’è più, ti tornano in mente tutte quelle cose di cui avevo parlato, tra cui ovviamente le sue battaglie sul ring”. Il consigliere regionale Renzo Marinelli ha aggiunto: “Esprimo le mie condoglianze alla sua famiglia, la morte di Nino Benvenuti ha lasciato un grande dispiacere in tutti noi. Quando venne premiato a Marche in Vetrina, ero sindaco di Castelraimondo, lo ricordo come se fosse oggi. Se ne è andato un grandissimo campione, ma anche una persona dall’alto valore umano”.

21/05/2025 12:00
Tolentino, al via i lavori al cimitero rurale di contrada Sant’Angelo: intervento da oltre 367 mila euro

Tolentino, al via i lavori al cimitero rurale di contrada Sant’Angelo: intervento da oltre 367 mila euro

Sono ufficialmente iniziati il 5 maggio 2025 i lavori di riparazione e ripristino del cimitero rurale di contrada Sant’Angelo, gravemente danneggiato dalla sequenza sismica del 2016. L’intervento, finanziato interamente con i fondi stanziati per la ricostruzione post-sisma, ammonta a 367.333,81 euro, di cui 263.986,93 euro destinati all’esecuzione dei lavori. Il progetto esecutivo è stato redatto dall’architetto Paolo Cruciani e approvato con Deliberazione della Giunta Comunale. Responsabile unico del procedimento è l’ingegnere Nadia Marozzi, del Settore Lavori Pubblici del Comune. «Questo intervento – dichiara il sindaco Mauro Sclavi – rientra tra le opere previste nel quadro della ricostruzione post-sisma. Esprimiamo soddisfazione per il lavoro svolto dagli uffici comunali e ringraziamo il Commissario per la ricostruzione, l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione e il Governo per il finanziamento ottenuto». Il primo cittadino sottolinea inoltre che, durante i lavori, il cimitero resterà parzialmente fruibile, compatibilmente con le opere in corso, così da garantire l’accesso in sicurezza ai visitatori e la continuità dei servizi cimiteriali. Il cimitero di contrada Sant’Angelo ha una pianta quadrata con lati di circa 40 metri. La struttura si sviluppa attorno a due settori di loculi – a ponente e a levante – serviti da una scala centrale. Agli estremi si trovano due locali: uno adibito a deposito e l’altro a cappellina per le esequie. A seguito del terremoto, si sono verificate diffuse lesioni strutturali, soprattutto nei due locali laterali, dove si sono registrate fessurazioni nei muri e nelle intersezioni con i solai. I loculi, invece, non hanno subito danni strutturali gravi. Particolarmente compromessi risultano i muri di cinta, in parte crollati, che verranno completamente demoliti e ricostruiti. L’intervento prevede la riparazione e il consolidamento del colombaio e dei locali annessi, con il ripristino delle finiture interne. È prevista inoltre la demolizione e ricostruzione del muro di cinta lato est, nonché del muro lato ovest, che confina con una strada transitabile e rappresenta un rischio per la pubblica incolumità. Infine, verrà ricostruito anche il muro di cinta lato nord, in condizioni strutturali critiche. L’opera rappresenta un importante tassello nel percorso di recupero e valorizzazione del patrimonio locale danneggiato dal sisma, con l’obiettivo di restituire alla comunità un luogo di memoria, culto e raccoglimento, in piena sicurezza e decoro.

20/05/2025 15:52
Macerata, il 22 e 23 maggio cambia la viabilità in piazza Garibaldi: ordinanza per il montaggio di una gru

Macerata, il 22 e 23 maggio cambia la viabilità in piazza Garibaldi: ordinanza per il montaggio di una gru

Modifiche temporanee alla circolazione e al trasporto pubblico urbano in arrivo a Macerata. Il Comando della Polizia locale ha emesso un’ordinanza per regolamentare la viabilità in piazza Garibaldi nelle giornate di mercoledì 22 e giovedì 23 maggio, a causa del montaggio di una gru a torre nell’area. Nel dettaglio, l’ordinanza stabilisce che, a partire dalle ore 7 del 22 maggio fino alle ore 12 del 23 maggio, sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione coatta su tutta l’area perimetrale al monumento di Garibaldi. Inoltre, dalle ore 15 del 22 maggio fino alle ore 12 del giorno successivo sarà interdetto il transito in direzione via dei Giardini Diaz. Di conseguenza, per i veicoli provenienti da corso Cavour sarà obbligatorio proseguire dritto verso viale Puccinotti, mentre per quelli in arrivo da viale Leopardi sarà obbligatoria la svolta a sinistra, sempre in direzione viale Puccinotti. L’ordinanza interviene anche sull’organizzazione del trasporto pubblico. L'Apm provvederà infatti a rimodulare temporaneamente il servizio urbano, spostando il capolinea dei mezzi ordinari dai Giardini Diaz a via Trento. Per quanto riguarda invece il trasporto scolastico, il capolinea sarà trasferito da Giardini Diaz a corso Cavour.  

20/05/2025 11:30
Macerata, intervento da 3 milioni al cimitero: più sicurezza e restauro per l’area monumentale

Macerata, intervento da 3 milioni al cimitero: più sicurezza e restauro per l’area monumentale

La Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo di riparazione e rafforzamento dei chiostri e dell’ingresso a confine con via Pancalducci del civico cimitero; un intervento, del valore di 3 milioni di euro, inserito all’interno del Programma Unitario di Rigenerazione Urbana e finanziamento con i fondi Sisma 2016. I lavori sono finalizzati alla riparazione dei danni, all’eliminazione e riduzione delle vulnerabilità riscontate e al rafforzamento delle strutture.  I lavori riguardano il rifacimento delle strutture di copertura in legno con travi di recupero e la riparazione di danni al manto di copertura con l’inserimento di una guaina impermeabilizzante. Si interverrà, poi, sulle volte in mattoni dei chiostri con la riparazione e il consolidamento delle stesse e la pulitura e rifinitura degli elementi strutturali per metterli in evidenza. Per le murature si procederà con interventi di scuci e cuci in corrispondenza delle lesioni e, dove necessario, con la sostituzione dei mattoni danneggiati.  Nella parte corrispondente con l’ingresso di via Pancalducci sarà eseguito un intervento sul solaio al primo piano che comprende la sostituzione dell’orditura secondaria con nuove travi in legno e pianellato e la posa di un cordolo metallico. Saranno poi consolidati il controsoffitto ed eseguiti interventi sui solai al secondo e terzo piano con la demolizione del pavimento e la realizzazione di una soletta collaborante. Sarà sostituito il vano finestra rotondo della facciata principale e rinforzato il contrafforte danneggiato sulla controparete esterna. Infine, per quanto riguarda la zona della sala anatomica sarà demolita e ricostruita la scala in muratura con una struttura metallica e sarà rinforzato il solario.  “Continua l’attenzione verso il nostro civico cimitero con un intervento importante - che si va ad aggiungere agli oltre 4 milioni di euro già investiti per l’ampliamento della struttura da questa Amministrazione - che risulterà migliorativo a livello sismico e garantirà un livello di sicurezza maggiore” ha detto il sindaco Sandro Parcaroli.  “Ci apprestiamo a eseguire un altro importante intervento nel luogo più caro ai maceratesi - ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. L’opera di riparazione dei danni sisma e miglioramento strutturale della parte storica monumentale verrà eseguita con tutte le cautele del caso, cercando di consentire ai familiari di poter visitare le tombe; il nostro personale sarà sempre a loro disposizione per ogni necessità”.

19/05/2025 15:06
San Severino Marche marcia per la vita: in centinaia alla Camminata per la Sicurezza Stradale

San Severino Marche marcia per la vita: in centinaia alla Camminata per la Sicurezza Stradale

Un’onda di consapevolezza e solidarietà ha attraversato San Severino Marche in occasione della terza edizione della “Camminata per la Vita”, la toccante marcia ideata dal professor Giammario Borri che ha visto una straordinaria partecipazione di cittadini, giovani, neopatentati, rappresentanti istituzionali e familiari di vittime della strada, uniti nel duplice obiettivo di sensibilizzare sulla sicurezza stradale e onorare la memoria di chi non c'è più. La partenza, carica di significato, è avvenuta da piazza Del Popolo, cuore pulsante della città, con il corteo che si è snodato lungo un percorso di circa 6 chilometri in direzione di Taccoli. Durante la camminata, i partecipanti si sono fermati in un momento di commosso ricordo presso la lapide che commemora Matteo Falistocco, tragicamente scomparso in quel punto a causa di un incidente d’auto esattamente dieci anni fa. Particolarmente toccante è stata la presenza dei familiari di Pietro Fabiani, il ciclista deceduto solo un mese fa lungo la strada 361 Septempedana. La loro partecipazione ha reso ancora più forte il messaggio della giornata. Numerose le autorità presenti, a testimonianza del sostegno istituzionale all'iniziativa patrocinata dal Comune: il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, il primo cittadino di Montecassiano, Leonardo Catena, e la consigliera di Parità della Provincia di Macerata, Deborah Pantana. Hanno inoltre preso parte alla manifestazione il vicesindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi, l'assessore allo Sport, Paolo Paoloni, il comandante della locale stazione dei Carabinieri, luogotenente carica speciale Massimiliano Lucarelli, e quello della Polizia Locale, sostituto commissario Adriano Bizzarri, insieme ai rappresentanti di diverse associazioni e a tantissimi cittadini. Il percorso è stato accompagnato da messaggi profondi e toccanti, scritti e portati con orgoglio sui numerosi striscioni: "La vita è un dono: fanne realtà", "Mai più fiori schiacciati per strada", frase che ha anche campeggiato su molte t-shirt dei partecipanti, e "Vola più in alto che puoi". Il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha così commentato questa importante giornata: “Questa non è una semplice passeggiata. È un momento di riflessione, di consapevolezza e di profonda umanità. Un'iniziativa che, nata dalla sensibilità e dalla lungimiranza del professor Giammario Borri,  si fa portavoce di un messaggio cruciale: la sicurezza stradale è un bene primario, una responsabilità collettiva che inizia dalle scelte individuali di ognuno di noi. Rivolgo un pensiero particolare ai nostri giovani, soprattutto a coloro che hanno da poco conseguito la patente. La strada è un luogo dove la distrazione di un attimo può spegnere un futuro, recidere un sogno, lasciare un vuoto incolmabile. Oggi camminiamo non solo per sensibilizzare, per piantare un seme di consapevolezza nei cuori e nelle menti, ma anche per onorare la memoria di chi, troppo presto, ha lasciato questa vita. Ogni nome è un nome che la nostra comunità porta nel cuore, ogni "fiore schiacciato" sulla strada, ci ricorda l'importanza di non abbassare mai la guardia, di guidare con attenzione, di essere responsabili”. Durante la marcia hanno prestato assistenza e scortato il corteo i Carabinieri, la Polizia Locale, numerosi volontari e i ragazzi scout dell'Agesci. La società di trasporti Contram ha messo a disposizione un servizio gratuito di trasporto per la chiesa di Taccoli dove il vicario vescovile, don Donato De Blasi, ha officiato un momento di raccoglimento spirituale. L'ampia partecipazione, che ha coinvolto persone di ogni età, dalle famiglie ai giovani, dimostra, ancora una volta, la sentita adesione della comunità di San Severino Marche a questo importante messaggio di sensibilizzazione e solidarietà, nel ricordo di chi non c'è più e con la ferma volontà di promuovere una cultura della sicurezza stradale.    

19/05/2025 13:12
Macerata, imparare a proteggere l’ambiente fin da piccoli: la Forestale accoglie la “Fratelli Cervi”

Macerata, imparare a proteggere l’ambiente fin da piccoli: la Forestale accoglie la “Fratelli Cervi”

Nei giorni scorsi, 31 alunni della scuola dell’infanzia “Via F.lli Cervi” di Macerata, accompagnati da 3 insegnanti, hanno fatto visita alla caserma del Gruppo Carabinieri Forestale di Macerata. Ad accoglierli il comandante del gruppo Daniele Arcioni e il tenente colonnello Simone Di Donato, comandante del NIPAAF, unitamente ai militari in servizio.  Nell’occasione il maresciallo capo Pilato Gianfrancesco ha mostrato alla scolaresca il funzionamento di alcune attrezzature utilizzate per i monitoraggi ambientali ed illustrato le principali attività svolte quotidianamente per la tutela del territorio e degli animali. Inoltre sono stati mostrati alcuni esemplari imbalsamati di rapaci protetti, riscontrando una proficua partecipazione, con interesse e curiosità, da parte di tutti gli alunni. Molte le domande, tra le quali come si diventa “Carabiniere Forestale” e cosa potessero già fare alla loro età. In risposta, i Forestali li hanno invitati a fare una corretta raccolta differenziata dei rifiuti, perché attraverso piccoli gesti quotidiani si riesce ad essere promotori di una corretta tutela ambientale e gestione sostenibile delle risorse naturali. Dopo l’evento i bambini hanno regalato ai Forestali dei disegni raffiguranti le attività svolte e le nozioni apprese nel corso dell’esperienza vissuta.   Con l’attività di educazione ambientale i Carabinieri Forestali mirano a costruire insieme alle istituzioni scolastiche un obiettivo comune, quello di una partecipata coscienza volta al rispetto ed alla tutela dell’ambiente naturale, in quanto tale attività è la principale azione di formazione e prevenzione.

19/05/2025 11:40
Cinque anni dopo la scomparsa, un monumento e una giornata di ricordi per don Giuseppe Branchesi

Cinque anni dopo la scomparsa, un monumento e una giornata di ricordi per don Giuseppe Branchesi

"Lo pregai perche' offrisse la sua guida spirituale di parroco alla propria terra d'origine, alla nostra amata Cingoli. E lui? Sono ormai treiese -mi rispose -  appartengo a questa amatissima gente. Poi con una delle proprie folgoranti battute, sorridendo: poi, sai, Cingoli e' sorta su uno scoglio della montagna ed ecco perche' noi cingolani siamo in fondo un po' scoglio...nati!".   Cosi' ieri al 'don Peppe Day' il vicepresidente della Regione (assessore alla Sanita') ed ex sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini ha raccontato uno dei tanti episodi, uno dei piu' significativi probabilmente, che lo legarono al parroco di Santa Maria in Selva scomparso il 19 aprile 2020, prima vittima del Covid tra i sacerdoti (ed in senso assoluto tra la popolazione) nel Maceratese.      E' stata una giornata memorabile per il piccolo centro al confine fra  Treia e Macerata, perfettanente organizzata dal Comitato parrocchiale. Al Memorial c'era non solo tutta la citta' di Carlo Didimi, ma pure uno spaccato d'Italia con 12 tra le 18 delegazioni dell'associazione nazionale 'Polentari d'Italia' di cui don Branchesi fu co-fondatore e presidente per 12 anni. Non solo: c'erano l'Europa e il Mondo cui don Giuseppe guardava con spirito missionario. In particolare la sua ultima missione: il Togo, la terra degli Ultimi fra gli Ultimi dove a Lome' pure con i proventi di una pubblicazione a lui dedicata ('Grazie Fratello' curata da Maurizio Verdenelli, edizioni Marco Ilari) e' stata costituita la Biblioteca popolare 'don Giuseppe Branchesi'.   In questa perdurante generosa prospettiva e' stata fatta una donazione a favore del centro missionario francescano del Togo da parte dei partecipanti alla messa concelebrata da un commosso mons. Nazzareno Marconi, vescovo della diocesi insieme con altri sacerdoti -tra i quali don Igino Tartabini, successore di don Giuseppe.      Centinaia i presenti al 'Memorial don Peppe' a S.Maria in Selva - come ad una giornata di punta delle celebre Sagra della Polenta - concluso con l'inaugurazione del 'monumentino', benedetto dal vescovo, simboleggiante l'apostolato di don Branchesi. Il mappamondo e la Madre di Dio, l'albero d'Ulivo 'di San Francesco' tra i simboli 'segnaletici' in tale meritoria direzione.   Tuttavia ancor prima, il sequel di testimonianze su un parroco la cui mancanza - è stato detto da Angelo Brenzan - non si e' attenuata in questo tratto quinquennale dalla sua scomparsa - distribuito un segnalibro con le ultime parole scritte in ospedale come eredita' spirituale. In memoria del parroco scomparso - in serrata successione sequel a fianco dell'altare all'aperto concluso da Saltamartini) - si sono alternati: Gabriele Soldini (Comitato parrocchiale), Franco Capponi (sindaco di Treia), Angelo Brenzan (presidente nazionale Polentari), Francesco Fucili (Coldiretti, di cui don Peppe fu assistente regionale), Mario Baroni (sindaco di Muccia nel cui comune don Peppe consacro' la chiesa post sisma), un rappresentante dei Corsi di Cristianità ed infine Mariapia Branchesi e il figlio Francesco Soldini, sorella e nipote primogenito del sacerdote.   Al 'Memorial' con l'ex deputato Tullio Patassini hanno partecipato il presidente di Lube, Luciano Sileoni e l'ex presidente della Provincia, Tonino Pettinari, amici fraterni di don Peppe.   Intanto in fieri ecco un'altra auspicata iniziativa: la scultura che possa tramandare l'immagine di quest'uomo straordinario. "Noi siamo da tempo pronti" dicono al Comitato dove magna pars e' anche Marina Domizi. E Gianni Savi che ha donato l'ulivo francescano a mons. Marconi e alla piccola folla radunata attorno al 'monumentino' ha rivelato emozionato: "Questa tipologia di pianta nota come 'di San Francesco' santo al quale don Peppe era devoto, non offre solitamente frutti. Eccetto questo: che ha fruttificato con abbondanza! Olive belle, grandi, segno di speranza e vicinanza. Grazie Fratello!".  

18/05/2025 17:40
Serrapetrona, 60 anni di agricoltura biologica: l’evoluzione sostenibile dell'azienda Maggi & Vecchioni

Serrapetrona, 60 anni di agricoltura biologica: l’evoluzione sostenibile dell'azienda Maggi & Vecchioni

L’azienda agricola biologica di Maggi & Vecchioni di Serrapetrona è una realtà familiare, radicata sul territorio, che ha fatto del lavoro una ragione di vita. Essa attualmente è arrivata alla sua terza generazione con il giovane Yuri Maggi e con il fondamentale supporto del fratello Jonatan, figli di Luisa e Luigi, il quale ha aggiunto: "L’azienda è nata nel 1964 grazie a mio nonno, da subito allevatore e conduttore di fondo, già allora predominava una visione di ciclo chiuso e di qualità… tutto quello che veniva coltivato, a sua volta era impiegato per l’uso zootecnico e per l’autosufficienza familiare".   Puoi raccontarci la storia della vostra azienda agricola? “Pionieri del biologico da sempre, nel 2000 siamo entrati nel sistema di certificazione così da garantire una tracciabilità dei nostri prodotti. Nei primi anni, dopo diversi investimenti importanti come la stalla e il laboratorio di trasformazione, ci siamo sganciati dal sistema di vendita del capo zootecnico alla distribuzione (macellerie e minimarket), così da arrivare direttamente al consumatore finale. Negli anni successivi ci siamo concentrati per portare i clienti in queste bellissime montagne dove è ancora possibile assaporare la genuinità di un prodotto di alta qualità, un prodotto che nonostante l’avanzare del tempo è rimasto intatto. Dal 2015 l’azienda ha iniziato a credere sempre più al green e alle energie rinnovabili, così abbiamo installato grazie ai fondi europei, una pala eolica, in grado di garantire l’autosufficienza dal punto di vista energetico, così da essere ad impatto zero. Nel 2016 il terremoto ha segnato anche noi, ci siamo dovuto reinventare e grazie al mercato nazionale abbiamo aperto le porte alla vendita su tutto il territorio avvalendoci delle spedizioni. Nel 2018 poi è arrivato il mio insediamento e con esso l’inizio di investimenti importanti grazie all’affiancamento dei fondi europei, con l’acquisto di trattori e di attrezzatura per ottimizzare sempre più le fasi di lavoro nei campi. Nel 2021 poi un’altra batosta, l’arrivo della pandemia, ma grazie alla consegna a domicilio si è aperto un mercato importante verso la nostra provincia, così da farci prendere una scelta. A dicembre 2024 abbiamo aperto il nostro primo punto vendita extra aziendale a Macerata. Proprio in questi giorni abbiamo attivato un impianto fotovoltaico con una grande capacità di accumulo, per arrivare all’autosufficienza anche nelle ore notturne, in mancanza di vento”.  Che cosa ti senti di dire a un giovane che punta ad aprire una sua azienda agricola?  “Sono un giovane in agricoltura, dedico tutta la mia vita a tutto ciò. Forse non è semplice iniziare e decidere di aprire un’azienda agricola, i fattori sono molteplici, da quello di carattere economico a quello sociale. Devono essere fatti dei macro investimenti di avvio per un lavoro che non è in grado di garantire un reddito a chi ci lavora. Poi c’è da dire che la società ha avviato da diversi anni ormai, un processo sempre più veloce e imminente. L’agricoltura deve rispettare i tempi della natura, cioè, se il sabato sera vuoi andare a ballare non è detto che tu possa andare, se hai una nascita in stalla devi restare a lavoro. Poi potrei dire che siamo ancora considerati di classe B o forse C, fin dalle scuole ci dicevano che se non studiavi andavi ad arare la terra. E ancora… quale genitore augura la vita da agricoltore al proprio figlio, o meglio ancora, quale genitore invita il proprio figlio o figlia a fidanzarsi con un agricoltore/allevatore? Però un però esiste sempre, se ami questo lavoro non conosci la fatica che giorno dopo giorno richiede, se ami questo lavoro non vorresti mai fermarti alla sera e non vedi l’ora che sia mattina per ripartire, perché noi non ne facciamo una questione economica, ma di soddisfazione personale”.  Puoi parlarci dei vostri prodotti? “Noi realizziamo prodotti di alta qualità, ad oggi siamo autonomi sul tutto fabbisogno zootecnico e alimentare, questo ci permette di lavorare a nostra volta un prodotto di grandi sapori, insaccati senza nessun conservante a parte il sale, carni fresche bovine e suine, farine, ceci, lenticchia, farro ecc.. tutti prodotti che lavoriamo in azienda, e che a sua volta abbiamo coltivato nei nostri campi e poi stoccato nei nostri magazzini”. Puoi svelarci la chicca della vostra azienda? “La nostra azienda si è sempre distinta per la conduzione in biologico, siamo sempre stati al passo con l’innovazione. Nei nostri prodotti si riscopre i sapori di una volta perché semplicemente non li abbiamo mai abbandonati. Una chicca? Gli insaccati. I nostri maiali pascolano all’aperto in mezzo al bosco e questo gli dà un gran sapore al prodotto finito”. Progetti per il futuro? “Per il futuro abbiamo in mente di innovare questo gran lavoro che stiamo facendo ora, l’azienda è davvero efficiente in molti campi, da quello idrico a quello energetico. Per ridurre l’impatto dei nostri trattori, stiamo programmando investimenti, diminuendo sempre più le fasi di lavorazione ma garantendo assolutamente la qualità”.

17/05/2025 17:14
“Chic & Social” – La privacy non esiste (e lo sappiamo benissimo)

“Chic & Social” – La privacy non esiste (e lo sappiamo benissimo)

Facciamo finta di niente. Ci indigniamo se il telefono ci propone la pubblicità del prodotto di cui parlavamo dieci minuti prima. Urliamo al “complotto”, ci sentiamo spiati, controllati, profilati. E intanto postiamo dove siamo, con chi siamo, cosa stiamo mangiando, con che umore ci svegliamo e persino con chi dormiamo. La verità? La privacy non esiste più. E a noi va bene così. Perché ci fa comodo. Perché è comodo. E perché, sotto sotto, non vogliamo davvero essere invisibili. Siamo trasparenti per scelta, non per errore. Non è più solo colpa delle piattaforme. Siamo noi a voler essere visti. Abbiamo trasformato ogni aspetto della nostra vita in contenuto: la gravidanza nei reel, il lutto in una caption poetica, la crisi in una storia in bianco e nero, la relazione in un carosello di anniversari, frasi, promesse (e a volte vendette). E poi ci stupiamo se l’algoritmo ci conosce meglio di nostra madre? E su! Il paradosso perfetto: tutti urlano “privacy!”, ma nessuno chiude la porta.Viviamo in case digitali con le tende spalancate. E non solo: pretendiamo che gli altri guardino. Se non metti like, mi offendi. Se non visualizzi, ti chiedono “tutto ok?”. Ma poi, se ti chiedono troppo… “eh no, la mia vita privata è mia.” Ti blocco! Serve dirlo? No, non lo è più. L’hai pubblicata tutta. Ma allora siamo complici? Sì. E va bene così. O no? Forse dovremmo smetterla con le lamentele e iniziare a scegliere consapevolmente: cosa vale la pena condividere? Cosa vogliamo davvero che resti nostro? Siamo liberi… o solo troppo esposti? La risposta dà fastidio. Ma è proprio quella che serve. La domanda scomoda (quella vera): vuoi davvero essere invisibile? Perché se la risposta è sì, allora non postare la cena. Non scrivere stati emotivi. Non fare reel mentre piangi. Non pubblicare frasi passivo-aggressive rivolte a qualcuno che "tanto non capirà mai". Ma se vuoi essere visto, sentito, capito… sii onesta con te stessa: la privacy non è il problema. La vanità, forse, sì. E tu? Parli tanto di privacy… ma quanto condividi ogni giorno? Ti va davvero di sparire o vuoi solo scegliere meglio cosa mostrare? Scrivilo nei commenti (almeno questo… è ancora tuo).  Nel prossimo episodio di Chic & Social parliamo di un grande ritorno: il testo.Le caption, contano di nuovo. Ma sappiamo ancora scrivere? O parliamo per hashtag e ci nascondiamo dietro emoji?

17/05/2025 16:18
San Severino, tutto pronto per la “Camminata per la vita”: domenica 18 maggio chiusa la provinciale 127

San Severino, tutto pronto per la “Camminata per la vita”: domenica 18 maggio chiusa la provinciale 127

Domani (domenica 18 maggio), per consentire lo svolgimento in sicurezza della terza edizione della "Camminata per la vita", è prevista l'interdizione temporanea al transito di tutti i veicoli, ad eccezione dei veicoli dei residenti, dei mezzi di soccorso e dei mezzi di pubblica utilità, lungo la S.P. 127 "Tolentino San Severino" nel tratto dal km 6+650 (Intersezione viale Aristide Merloni) al km 8+700 (inizio del centro abitato di San Severino Marche), dalle ore 9 alle ore 12. La città di San Severino Marche si prepara ad accogliere l’evento, una toccante manifestazione aperta a tutti e patrocinata dal Comune. L'iniziativa, nata da un'idea del professor Giammario Borri, persegue un duplice obiettivo di fondamentale importanza: sensibilizzare i giovani, in particolare i neopatentati, sull'importanza della sicurezza stradale e promuovere un'autocoscienza responsabile alla guida, onorando al contempo la memoria di tutte le vittime di incidenti automobilistici. Il programma della giornata prevede il ritrovo alle ore 8:30 in piazza del Popolo per le operazioni preliminari e la distribuzione delle t-shirt con il significativo messaggio "Mai più fiori schiacciati/recisi sulla strada". La camminata prenderà il via alle ore 9, snodandosi lungo un percorso di circa 6 chilometri che attraverserà le vie Battisti, Matteotti, Mazzini, San Michele, Colotto e Taccoli, per concludersi al piazzale Scuriatti. Lungo il percorso saranno allestiti punti di ristoro con acqua per i partecipanti. Sono previsti due momenti di riflessione: una sosta nel punto in cui, dieci anni fa, perse la vita il giovane Matteo Falistocco, e una seconda sosta al piazzale Scuriatti, dove si terranno interventi liberi e testimonianze, seguita da un momento conviviale con pizza e bibite offerti a tutti. Il rientro sarà garantito gratuitamente dalla Contram, sia prima che dopo la Santa Messa che verrà celebrata dal vicario don Donato De Blasi alle ore 12 a Taccoli. La partecipazione è aperta a tutti, con la possibilità di unirsi alla camminata a piedi, in bici, monopattino, triciclo o carrozzina. La manifestazione si terrà anche in caso di maltempo. La "Camminata per la vita" rappresenta un'occasione importante per la comunità di San Severino Marche per unirsi in un messaggio di sensibilizzazione e solidarietà, ricordando chi non c'è più e promuovendo una cultura della sicurezza sulle strade.  

17/05/2025 13:41
Civitanova, continua il progetto biennale sull’autismo: formazione e inclusione al centro

Civitanova, continua il progetto biennale sull’autismo: formazione e inclusione al centro

Prosegue con successo il progetto biennale sull’autismo e l’inclusione promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali ed Educative del Comune di Civitanova Marche, coordinato dalla direzione scientifica del dottor Agostino Basile. Le due giornate di formazione, tenutesi il 15 e 16 maggio nella Sala Consiliare, hanno visto una partecipazione attiva di docenti ed educatori del territorio, confermando l’interesse e l’impegno della comunità. Il tema centrale dell’iniziativa è stato “Il trattamento dell’autismo in una prospettiva interattivo-emozionale”, con un focus specifico su tecniche e metodologie per promuovere lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione nei bambini e ragazzi con disturbo autistico. "Lavorare per la conoscenza delle varie necessità è un passo fondamentale perché una città sia davvero di tutti. - dichiara l'assessore Barbara Capponi - Il percorso dunque che abbiamo avviato è insieme formativo e culturale, e diventa ricaduta concreta con strumenti utili e suggerimenti pratici, per tutte le categorie che stiamo incontrando. Grazie agli esperti Solari e Basile che hanno messo a disposizione la loro alta e profonda esperienza, e a tutti gli intervenuti che apprezzano e seguono la nostra proposta". A guidare gli appuntamenti, il professor Silvano Solari, psicologo, psicoterapeuta, docente all’Università di Genova, co-redattore della rivista “Autismo e disturbi del neurosviluppo” (Erickson), già direttore del Centro Autismo ASL 5 Spezzino, che ringraziando Basile e Capponi per lo sguardo pionieristico del progetto, dichiara: "Questa iniziativa è di grande importanza per vari aspetti, e il filo conduttore della formazione allargata a tutto il contesto sociale è uno sguardo unico per rispondere alle esigenze di una importanza notevole, anche perché i genitori non devono più sentirsi soli”. Il primo incontro ha affrontato il tema su come favorire lo sviluppo del linguaggio attraverso la rappresentazione grafica, in sintonia con la famiglia e attività esperienziali per lo sviluppo del linguaggio in bambini con disturbo dello spettro dell’autismo. Il secondo, tenutosi il 16 maggio, si è concentrato su come favorire lo sviluppo pragmatico di persone con disturbo dello spettro dell’autismo attraverso le attività drammatico-teatrali. Sketch esperienziali di teatro improvvisato per bambini, ragazzi e giovani adulti con ASD e Sindrome di Asperger.   Il percorso biennale dell'assessorato sull'autismo, nato nel 2024, ha l’obiettivo di sensibilizzare e formare l'intera cittadinanza con incontri mirati per categorie, non solo per interni al settore ma di tutta la comunità, perché i soggetti con autismo vivano e frequentino una città sempre più inclusiva e preparata alle esigenze di chi vive una neurodiversità.

17/05/2025 12:16
Corridonia, nuova luce per il centro storico: approvato il piano da 75mila euro

Corridonia, nuova luce per il centro storico: approvato il piano da 75mila euro

Lo scorso 9 maggio la Giunta comunale di Corridonia ha approvato l’atteso Progetto Esecutivo relativo all’ efficientamento energetico delle linee di pubblica illuminazione del centro storico, individuando come primo intervento di interesse l’asse che dalla Porta Sejano attraversa tutto il centro storico fino ad arrivare alla Porta Romana. Il progetto prevede la sostituzione dei corpi illuminanti presenti con nuovi corpi con tecnologia led di ultima generazione per garantire una adeguata luminosità ed interesserà le seguenti vie del centro: via Cavour, via Roma, piazza del Popolo, via Matteotti, via Mazzini e via Procaccini, per una spesa complessiva di 75.000 euro. "Questo intervento, che si va ad aggiungere ai lavori in corso che interessano il palazzo Persichetti, la chiesa di San Francesco, la porta San Pietro, la Porta Romana e la ricostruzione delle mura castellane con la realizzazione di un nuovo impianto di risalita, rappresenta un ulteriore tassello che si va ad integrare nella visione complessiva di riqualificazione del centro storico che l’Amministrazione comunale sta realizzando", spiega la sindaca Giampaoli . "Tra pochi mesi, grazie al completamento di questi interventi, la cittadinanza potrà finalmente riappropriarsi di un centro storico rinnovato, dove i suoi principali monumenti torneranno a essere pienamente fruibili. Un ulteriore fondamentale passo per il miglioramento della vivibilità della città".    

16/05/2025 14:26
Civitanova, analisi ok: revocato il divieto di balneazione a nord della foce del Chienti

Civitanova, analisi ok: revocato il divieto di balneazione a nord della foce del Chienti

È stato ufficialmente revocato il divieto temporaneo di balneazione nella zona situata 400 metri a nord della foce del fiume Chienti. Il provvedimento, emesso lo scorso 8 maggio a seguito di esiti non conformi dei controlli sulle acque, è stato annullato in data odierna – giovedì 15 maggio 2025 – grazie ai nuovi rilevamenti condotti dall’Arpam. L’Agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche ha infatti comunicato che i parametri microbiologici sono tornati entro i limiti previsti dalla normativa vigente, garantendo la piena idoneità alla balneazione e il rispetto degli standard di sicurezza per la salute pubblica. A seguito del parere favorevole dell’Arpam le autorità competenti hanno disposto la rimozione della cartellonistica di divieto e la comunicazione agli enti interessati, come previsto dalle disposizioni normative. Da oggi, quindi, l’area può essere nuovamente frequentata dai bagnanti in totale sicurezza.

15/05/2025 14:52
Le Marche si preparano all’Expo di Osaka: Giovanni Allevi tra i protagonisti

Le Marche si preparano all’Expo di Osaka: Giovanni Allevi tra i protagonisti

Dai panorami che abbracciano mare e monti alla raffinatezza del sapere artigianale, dalle tavole imbandite con il meglio dell’enogastronomia locale all’eccellenza manifatturiera: le Marche si preparano a incantare il Giappone e il mondo all’Expo 2025 di Osaka, dove saranno protagoniste dal 1° al 7 giugno nel Padiglione Italia. Un’occasione unica per mostrare il volto più autentico e contemporaneo della regione, sintetizzato nel claim "Ars: the Marche’s genius and skills", un inno all’ingegno e alla creatività che da secoli animano il territorio. A dare voce – e soprattutto musica – a questo racconto sarà il Maestro Giovanni Allevi, ascolano di nascita e artista di fama internazionale, che il 2 giugno terrà un concerto-evento con la Chamber Orchestra. Un momento artistico di altissimo livello, oltre che un simbolo potente della capacità delle Marche di unire radici e futuro, emozione e visione. In collegamento durante la conferenza stampa di presentazione ad Ancona, Allevi ha accolto con entusiasmo l’invito, sottolineando quanto le Marche siano per lui una fonte inesauribile di ispirazione: "Portare la mia musica a Osaka è come portare un pezzo della mia terra nel cuore del mondo. Le Marche sono cultura, bellezza, innovazione. Raccontarle in musica sarà un onore e una responsabilità." Nel Padiglione Italia, la Settimana delle Marche diventerà un palcoscenico dinamico e coinvolgente, con circa 50 eventi che spazieranno tra mostre, talk, workshop, masterclass e momenti di networking. L’obiettivo, come spiegato dall’assessore Andrea Maria Antonini, è duplice: "Consolidare l’export e presentare la Regione come un ecosistema imprenditoriale solido e capace di innovare. Il Giappone rappresenta un mercato strategico, ma soprattutto Expo ci permette di parlare a tutto il mondo".  Saranno 60 le aziende marchigiane presenti, molte delle quali porteranno progetti che incarnano perfettamente il connubio tra passato e futuro. Emblematico in tal senso l’accostamento tra i merletti di Offida e la tuta spaziale SFS1, creata da un’azienda di Fano per l’astronauta Villadei. Un modo per dire che le Marche sono tradizione che guarda alle stelle. Al centro della narrazione visiva ci sarà la mostra "Ars: tradition and innovation", curata dall’architetto Antonella Nonnis, che metterà in scena una metafora potente: una casa giapponese che si erge su un paesaggio marchigiano, simbolo del legame culturale profondo tra due mondi lontani, uniti dalla ricerca dell’armonia tra uomo e natura, arte e funzionalità. Il percorso espositivo, articolato in quattro sezioni narrative curate da Progetto Zenone e Elleemme Studio, guiderà il visitatore in un dialogo tra identità, artigianato e innovazione, mettendo in vetrina i prodotti e le imprese simbolo della regione. Le eccellenze non si fermano all’artigianato e all’enogastronomia. Le università marchigiane saranno protagoniste con progetti d’avanguardia: l’Università di Macerata con una ricerca sull’uso di blockchain e intelligenza artificiale per il benessere delle comunità, l’Università di Camerino con studi su nuovi arredi “intelligenti” per spazi pubblici sicuri in caso di emergenze. Nel settore produttivo, 22 progettualità dal mondo nei campi di moda, mobile e design porteranno esempi concreti di come la manifattura marchigiana sia capace di resistere, adattarsi e innovare. Sei le Nicchie espositive, animate da seminari internazionali, incontri commerciali e momenti culturali tra Osaka e Tokyo. Le Marche si presentano così non solo come luogo da visitare, ma come modello di sviluppo sostenibile, in cui l’eredità culturale si fa leva per costruire nuove vie di benessere, connessione e bellezza. All’Expo 2025 di Osaka, sarà impossibile non accorgersene: le Marche sono già futuro. E lo dicono con la voce gentile del pianoforte di Giovanni Allevi.

13/05/2025 11:55
Fiastra, due nuovi esemplari per il Museo del Camoscio: i Sibillini raccontati attraverso la fauna

Fiastra, due nuovi esemplari per il Museo del Camoscio: i Sibillini raccontati attraverso la fauna

Si arricchirà di due magnifici e rari preparati museali che il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ha messo a disposizione dei visitatori: sono, infatti, in arrivo due nuovi camosci al Museo, che saranno esposti al pubblico, per la prima volta, in occasione della XVII edizione del Grand Tour dei Musei Marche. Il 18 maggio, alle ore 10:30, si terrà presso il Centro di Educazione Ambientale Valle del Fiastrone una visita al Museo del Camoscio e l’esposizione di questi due nuovi esemplari e, a seguire, un laboratorio manuale per la realizzazione di un camoscio con la tecnica del traforo del legno. Le attività, a cura del Cea Valle del Fiastrone, sono gratuite e su prenotazione. Il 25 maggio, inoltre, in occasione della Giornata Europea dei Parchi, Il comune di Fiastra invita a partecipare a un’altra visita guidata gratuita al Museo del Camoscio Appenninico e a prendere visione, con l’occasione, dei due nuovi camosci arrivati. L’amministrazione ringrazia l’Ente Parco per questi due preparati museali, che vanno ad arricchire il Museo del Camoscio, e invita tutti a scoprire la storia del camoscio nei Monti Sibillini, insieme alle guide del Parco del Cea Valle del Fiastrone.

12/05/2025 13:49
Camerino, dieci anni senza caserma: "I carabinieri ancora in attesa di una sede stabile"

Camerino, dieci anni senza caserma: "I carabinieri ancora in attesa di una sede stabile"

A dieci anni dal devastante terremoto che ha colpito le Marche, la Compagnia Carabinieri di Camerino continua a operare in condizioni di forte precarietà. Nonostante i progetti esecutivi per la nuova caserma siano pronti da tempo, il cantiere non è mai stato avviato. I militari sono tuttora costretti a svolgere il proprio servizio all’interno di un edificio scolastico adattato in maniera provvisoria, con gravi ripercussioni sull’efficienza operativa e sulla sicurezza della cittadinanza. “La mancanza di un presidio stabile dopo dieci anni rappresenta una ferita aperta che mina la credibilità delle istituzioni e mette a rischio la presenza dello Stato in un territorio già duramente colpito dal sisma”, denuncia Paolo De Angelis, segretario generale del SIM carabinieri Marche. La situazione attuale comporta disagi quotidiani: spazi inadeguati per gestire emergenze, difficoltà logistiche nei turni di servizio e una percezione di abbandono tra i cittadini, che vedono la presenza delle forze dell’ordine come instabile e incerta. “Non possiamo più accettare il silenzio delle autorità – prosegue De Angelis –. Le risorse ci sono, le soluzioni pure: manca solo la volontà politica e amministrativa per trasformarle in realtà”. Per questo, il Sim Carabinieri Marche ha annunciato l’intenzione di intensificare la propria azione di sollecito presso la Prefettura di Macerata, la Regione e il Ministero dell’Interno. Nei prossimi giorni verrà inoltre richiesta la convocazione di un incontro urgente con il Prefetto, per ottenere chiarimenti sui ritardi e un cronoprogramma definito per l’avvio dei lavori. “Restituire a Camerino una caserma moderna – conclude il sindacato – non è solo una questione logistica: è un segnale di rinascita e di tutela per l’intera comunità”.

12/05/2025 10:00
Aperitivi Europei, oltre 10mila presenze a Macerata per l'ultima notte: centro storico preso d'assalto

Aperitivi Europei, oltre 10mila presenze a Macerata per l'ultima notte: centro storico preso d'assalto

No, non sono stati gli Aperitivi Europei un super giovedì dello studente universitario spalmato, magari, su tre giorni. Non bastano a dirlo tuttavia le oltre diecimila presenze: un 'esercito' che ha chiuso d'assedio il centro storico ed aree confinanti. I parcheggi esauriti, le auto che hanno trovato posto in zone mai occupate. Il 'serpentone' ha marciato su Macerata sin dal pomeriggio e fino a notte alta ha tenuto la città arroccandosi nel centro storico peraltro ben controllato in forze da Vigili Urbani, Carabinieri, Polizia e Protezione Civile. Nei 69 punti ristoro che hanno aderito ognuno con la propria bandiera (le piu' numerose Irlanda, Spagna e Germania) le scorte alimentari si sono esaurite sin dall'ora di cena, non così le bevande. Riequilibrando i conti non floridissimi, sembra, dei primi due giorni del trittico in nome dell'Europa. Ieri comunque e' stata una giornata eccezionale. E non e' stato solo per il celebro detto della storica sopravvivenza italica: Francia (fortemente presente nella kermesse la nazione cugina) e Spagna 'purche' si magna!'.  Gli Aperitivi Europei hanno voluto essere molto di più con un contorno cultural popolare adeguato e rinforzato. Una vetrina di eccellenze e Botteghe artigiane del territorio, contest, incontri in nome dell'Europa. Una vetrina che il 'Gabinetto' (assessori Caldarelli, D'Alessandro, Cassetta e Sacchi) ha saputo organizzare e rendere piu' scintillante possibile. Non solranto dunque bacon, stufato irlandese, fish and chips; sangria, paella spagnola e tortillas; canederli tedeschi, gulasch, patate tedesch e fiumi di buona birra dal Nord Europa. Anche kebab in rappresentanza dei tanti locali in citta' che vendono il piatto tipico turco.  E c'e' stato il sostegnoe dell'Ast: controllo della salute, della salubrita' dei cibi e fatto non secondario, dell'assunzione dell'alcol. Inoltre la chiusura di qualche via del centro storico ha garantito l'igiene di questi residenti che anni fa veniva messa a rischio da minzioni a cielo aperto. Alcuni locali da parte loro hanno collaudato recenti feeling come 'Because the night' subentrato dal 30 aprile al rimpianto Maga Cacao chiuso poche settimane prima. "È andata benissimo - dichiara Alessandro Zingaretti - abbiamo avuto necessita' di rinforzi temporanei di personale per soddisfare le richieste". Tra i giovani conferma del Basquiat Bistrot con uno staff di giovani capeggiati da Andrea Vadini. Tanto da rendersi necessaria ad un certo punto della sera la presenza di un addetto alla sicurezza per selezionare gli ingressi. Da oggi, forse domani si sapra' infine chi sara' in questa edizione l'erede del caro Fabio Andreozzi, il bravissimo titolare del Caffettone in corso Cairoli improvvisamente deceduto nel febbraio scorso e alla cui memoria è stato istituito un significativo riconoscimento da parte della citta'. Che non dimentica la  professionalita' e il  sorriso di Fabio.

11/05/2025 10:29
Profili muti e guardoni digitali: tutti guardano, ma nessuno parla

Profili muti e guardoni digitali: tutti guardano, ma nessuno parla

Hai pubblicato un post. Visualizzazioni? Tante. Like? Due (uno è di tua zia). Commenti? Zero. Reazioni? Nessuna. Ma il giorno dopo, qualcuno ti dice: “Ho visto che sei andata in quel posto bellissimo!” E tu pensi: Ma allora mi guardate… eccome se mi guardate! Benvenuti nel grande zoo silenzioso dei social, dove i profili sono muti ma gli occhi sono ovunque. E no, non è una teoria del complotto: è la nuova normalità. I nuovi social? Sempre più passivi, sempre più spettatori. Una volta si commentava. Si metteva like. Si interagiva. Ora si guarda. In silenzio. Con attenzione. Ma senza lasciare tracce. Si guardano le storie fino all’ultimo secondo, senza mettere neanche un cuoricino. Si leggono le caption dall’inizio alla fine.. E poi… niente. Nessun segnale. Nessuna reazione. I social sono diventati il nuovo reality silenzioso, dove tutti spiano tutti, ma nessuno dice mai nulla. Un Grande Fratello, per intenderci! Chi sono i “guardoni digitali”? (Spoiler: tutti) L’ex che controlla ogni tuo passo senza mai interagire. Il collega che non mette like da mesi ma sa esattamente dove sei stata in vacanza. L’amica ‘rosiconaì che “non ha tempo per i social”, ma è tra i primi a visualizzare ogni storia. Siamo tutti guardoni e spiati, allo stesso tempo. È il nuovo modo di esserci: non dichiarato, non impegnativo, ma sempre presente. Ma perché non si interagisce più? Perché si ha paura di esporsi. Perché “mettere like” ormai è quasi una dichiarazione d’intenti. Perché tutti vogliono guardare, ma pochi vogliono farsi vedere. E poi… perché si pensa che dire qualcosa non serva più a nulla. Il risultato? Profili pieni di contenuti, ma deserti di relazione. Come si esce dal silenzio? (Se si vuole…). Inizia tu. Commenta qualcosa di sincero, anche se breve. Metti like quando ti piace, non quando “si deve”. Interagisci con chi ti ispira, non con chi ti aspetta. Perché sui social, come nella vita vera, ogni tanto fa bene ricordare che esserci… vuol dire farsi sentire. E tu? Sei più tipo che guarda senza dire nulla… o che commenta anche solo per dire “ehi, ti vedo”? Raccontamelo (stavolta davvero!) nei commenti. Nel prossimo episodio di Chic & Social parliamo di un altro grande tabù: la privacy. Tutti la vogliono, tutti la cercano… ma poi raccontiamo tutto online. Siamo trasparenti, ma guai se il telefono ci ascolta (anche se lo fa). Ci vediamo sabato prossimo.

10/05/2025 13:29
Macerata, lavori in corso in via Mattei: come cambia la viabilità

Macerata, lavori in corso in via Mattei: come cambia la viabilità

Nuova ordinanza del comando della polizia locale per regolamentare la circolazione stradale in vista degli imminenti lavori di manutenzione programmati in via Mattei, nel tratto compreso tra la rotatoria con via Pesaro e quella con via San Francesco. L’intervento prevede il completamento dell’asfaltatura e il rifacimento della segnaletica orizzontale, con l’obiettivo di migliorare le condizioni della sede stradale e garantire maggiore sicurezza alla circolazione. Per consentire l’esecuzione dei lavori in sicurezza, l’ordinanza dispone da lunedì 12 maggio a venerdì 16 maggio, nella fascia oraria dalle 7:00 alle 19:00, il restringimento della carreggiata con strettoia asimmetrica e/o la chiusura alternata della corsia di destra o di sinistra, secondo l’avanzamento del cantiere. Saranno inoltre in vigore il limite massimo di velocità di 30 km/h e il divieto di sorpasso per tutti i veicoli. Il comando della polizia locale invita gli automobilisti a prestare la massima attenzione alla segnaletica temporanea e a valutare percorsi alternativi, soprattutto nelle ore di punta, per evitare disagi alla circolazione.

10/05/2025 12:34
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