Camerino, dieci anni senza caserma: "I carabinieri ancora in attesa di una sede stabile"
A dieci anni dal devastante terremoto che ha colpito le Marche, la Compagnia Carabinieri di Camerino continua a operare in condizioni di forte precarietà. Nonostante i progetti esecutivi per la nuova caserma siano pronti da tempo, il cantiere non è mai stato avviato. I militari sono tuttora costretti a svolgere il proprio servizio all’interno di un edificio scolastico adattato in maniera provvisoria, con gravi ripercussioni sull’efficienza operativa e sulla sicurezza della cittadinanza.
“La mancanza di un presidio stabile dopo dieci anni rappresenta una ferita aperta che mina la credibilità delle istituzioni e mette a rischio la presenza dello Stato in un territorio già duramente colpito dal sisma”, denuncia Paolo De Angelis, segretario generale del SIM carabinieri Marche.
La situazione attuale comporta disagi quotidiani: spazi inadeguati per gestire emergenze, difficoltà logistiche nei turni di servizio e una percezione di abbandono tra i cittadini, che vedono la presenza delle forze dell’ordine come instabile e incerta.
“Non possiamo più accettare il silenzio delle autorità – prosegue De Angelis –. Le risorse ci sono, le soluzioni pure: manca solo la volontà politica e amministrativa per trasformarle in realtà”.
Per questo, il Sim Carabinieri Marche ha annunciato l’intenzione di intensificare la propria azione di sollecito presso la Prefettura di Macerata, la Regione e il Ministero dell’Interno. Nei prossimi giorni verrà inoltre richiesta la convocazione di un incontro urgente con il Prefetto, per ottenere chiarimenti sui ritardi e un cronoprogramma definito per l’avvio dei lavori.
“Restituire a Camerino una caserma moderna – conclude il sindacato – non è solo una questione logistica: è un segnale di rinascita e di tutela per l’intera comunità”.
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