Attualità

Solidarietà post sisma, Camporotondo alla fiera di San Martino di Casalmaiocco in provincia di Lodi

Solidarietà post sisma, Camporotondo alla fiera di San Martino di Casalmaiocco in provincia di Lodi

Continua la solidarietà di “Operazione ricominciamo”, associazione di Casalmaiocco in Provincia di Lodi, nei confronti dei comuni del centro Italia colpiti dal terremoto dello scorso anno. La collaborazione tra il Comune di Camporotondo di Fiastrone e quello di Casalmaiocco in provincia di Lodi inizia nei mesi dell’emergenza, in particolare grazie a Vanes Moro dell’Associazione “Operazione ricominciamo” di Casalmaiocco e il Gruppo di Protezione Civile di Camporotondo. Prosegue poi nei mesi estivi con la visita dei Boys Scout di Casalmaiocco guidati da Fabio Pavanati a Camporotondo e in questi giorni una delegazione di Camporotondo costituita dal Sindaco Emanuele Tondi, il Tecnico comunale Federico Zamponi, il Coordinatore della Protezione civile Vincenzo Sambuco e il consigliere comunale Gianluca Fattinnanzi è stata invitata da Marco Vighi, Sindaco di Casalmaiocco, in occasione della festa del Patrono e della fiera di San Martino. L’intensa giornata ha visto la partecipazione della delegazione di Camporotondo di Fiastrone agli eventi sia istituzionali che religiosi della festa, oltre che alla organizzazione e gestione di un punto espositivo e vendita dei prodotti tipici dell’alto maceratese. Protagonisti quindi l’Alimentari “Da Andrea” e il Forno Latini di Camporotondo insieme a tanti prodotti tipici del territorio. Il Comune di Camporotondo di Fiastrone fa parte di uno dei due “Distretti rurali biologici” della Regione Marche e l’Amministrazione comunale, in collaborazione con alcuni produttori locali come Ivano Cappellacci, sta registrando alla camera di commercio un marchio “FIASTRONE NATURA” sulla base di un disciplinare a garanzia dei prodotti agro-zootecnici, turistici e di ristorazione del territorio. La volontà dell’Amministrazione comunale è quello di poi cedere il marchio ad una rete di imprese locali che si riconoscano nelle buone pratiche indicate dal disciplinare stesso. Con l’occasione sono per altro stati instaurati contatti con i gruppi GAS “Gruppi di Acquisto Solidale” della zona di Lodi e Milano. Inoltre, tanta solidarietà e amicizia è stata dimostrata dal gruppo “La Maglia in circolo” che ha realizzato e venduto numerosi oggetti fatti a mano e il cui ricavato è andato al Comune di Camporotondo di Fiastrone e dal Gruppo Alpini di Lodi che si sono messi a disposizione per realizzare un progetto specifico, rivolto sempre alla comunità di Camporotondo.  

12/11/2017 18:40
Comune e carrozziere, M5S Recanati: "Più che un accordo, una bella amicizia tra le parti"

Comune e carrozziere, M5S Recanati: "Più che un accordo, una bella amicizia tra le parti"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del Movimento 5 Stelle Recanati. "Già la parola accordo ci dice tutto: un signore occupa abusivamente due locali comunali adibiti ad autorimessa (e ricordiamo che il comune paga d’affitto per il deposito dei mezzi più di 100.000 euro ogni anno) e dopo tre anni di inerzia il comune si accorda con questo signore: 2.784 euro per indennità di occupazione. Nessuno sfratto, nessuna causa, nessun risarcimento del danno. Il signore in questione accetta. E grazie! In sostanza il comune gli ha fatto pagare l’equivalete di 77,33 euro al mese per l’utilizzo di due autorimesse; un buon affare per il signor Giovannini, e una lezione educativa per i cittadini: se qualcuno avesse bisogno di una casa o di un garage e non volesse pagare, potrebbe occuparne abusivamente uno comunale per poter pagare una somma ridicola dopo qualche anno. Complimenti davvero per la lezione di legalità ed educazione civica. Ma certo non ci stupisce visto che il signore in questione occupa un altro locale carrozzeria di proprietà comunale pagando la bella cifra di circa 66 euro mensili. No, non è un refuso, paga proprio così, in barba a quei cittadini che l’autocarrozzeria dove lavorano se la sta pagando a condizioni sicuramente meno favorevoli. E questo trattamento nasce perché per la costruzione del Centro Città, la precedente autocarrozzeria di proprietà comunale –senza contratto d’affitto e senza essere a norma con le regole di igiene e sicurezza– doveva essere lasciata, ma Giovannini allora non volle sentirne parlare; ma siccome il Sindaco aveva fretta di far venire alla luce il suo grandioso progetto, anziché semplicemente sbatterlo fuori, gli fece una carrozzeria nuova di zecca e in più gli regalò pure un bel forno nuovo che prima non aveva (ah, non certo con soldi propri cari recanatesi, ma con i soldi vostri) e gli fece finalmente un contratto di affitto, ma da 800 euro annui. Ma tu guarda, qualche maligno potrebbe anche pensare che tra l’amministrazione e il carrozziere ci sia una sorta di bella amicizia e che le cause, le occupazioni abusive, i contratti e le procedure giudiziarie siano solo un po’ di fumo negli occhi da gettare a chi si fa due domande. E in tutta questa storia chi ci guadagna? Il carrozziere senza dubbio, ma pure l’avvocato del comune non se la passa male visto che la signora Maria Rita Corvatta – sempre pronta a difendere a spada tratta l’operato del sindaco -  percepirà un compenso di 6.250 euro circa per una conciliazione. Capito? Più di 6.000 euro di avvocato per prenderne meno di 3.000. Avete capito i fenomeni? Non si è arrivati davanti al tribunale e si è trovato un accordo, non si percepiscono i soldi che si sarebbe dovuto richiedere (affitto + danni) e si paga 6.000 euro una parcella per una causa che davanti al giudice di primo grado avrebbe avuto un valore di circa 98 euro. E come disse qualcuno: “Il denaro è un terribile padrone ma un servo eccellente.”  

12/11/2017 16:45
Ritardi post sisma, Borrelli: "Consegneremo l'80% delle Sae previste entro dicembre"

Ritardi post sisma, Borrelli: "Consegneremo l'80% delle Sae previste entro dicembre"

In merito alle dichiarazioni dell’assessore Sciapichetti (leggi l'articolo pubblicato da Picchio News), il Capo Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli venerdì 10 novembre ha spiegato in occasione di un forum all’Ansa che esistono ritardi causati  dalla complessità delle operazioni legate alla realizzazione delle Soluzioni abitative di emergenza (Sae) e alla vastità del territorio che ha interessato le regioni colpite dal sisma. Nel forum Ansa, Borrelli ha anche sottolineato che il Dipartimento della Protezione civile effettua un monitoraggio continuo dell’andamento dei lavori, proprio allo scopo di verificare eventuali criticità e sollecitare tutte le  ditte al massimo impegno per la consegna delle casette ai sindaci nel più breve tempo possibile.Il Capo Dipartimento della Protezione civile, nella stessa occasione, ha chiarito che sulle 57 aree già consegnate nelle quattro regioni si registrano due mesi di ritardo, rispetto ai sei mesi ipotizzati inizialmente. Nella prima  fase intercorrente tra la data dell'ordine delle casette e quella di approvazione del progetto esecutivo, si registrano 102 giorni anziché 30. La durata media della procedura di gara è di 15 giorni, contro i 7 sempre inizialmente previsti. La durata media  dei lavori di urbanizzazione al momento si attesta in 71 giorni, anziché nei 60 ipotizzati. Per quanto riguarda il montaggio delle Sae da parte delle ditte – relativo sempre alle 57 aree terminate - attualmente in media avviene con sei giorni di anticipo,  ovvero in 54 giorni anziché nei 60 previsti dal contratto.“Per quanto riguarda la Regione Marche - ha detto Borrelli ieri all’ANSA – sappiamo che ci sono dei problemi in alcune aree. Noi con le ditte siamo in contatto giornaliero come lo siamo con la Regione e andremo a verificare area  per area. C’è da dire che alcune aree sono state consegnate alle ditte a maggio, dunque rispetto ai sei mesi previsti saremmo nei tempi”. A conferma di quanto affermato, ieri mattina il Capo della Protezione civile, prima di recarsi a Pieve Torina per la cerimonia di consegna di 69 casette, ha effettuato un sopralluogo a Visso insieme al sindaco Pazzaglini, ai  tecnici della Regione e alle ditte incaricate, proprio per verificare lo stato dei lavori e individuare insieme le migliori strategie per garantire l’accelerazione degli stessi.  “Contiamo – ha confermato anche ieri Borrelli – di consegnare l’80% delle Sae previste nelle quattro regioni entro dicembre, salvo eventuali imprevisti legati alle condizioni meteo”.

12/11/2017 16:12
A Corridonia un’immersione nella cultura del balletto russo: nuovi spazi per future ballerine

A Corridonia un’immersione nella cultura del balletto russo: nuovi spazi per future ballerine

A Corridonia, in via dell’Industria, sabato 12 novembre sono stati inaugurati due nuovi spazi dell’Associazione Danza più Arte e Cultura: una sartoria e una sala studio per entrare nella cultura della leggendaria accademia. L'associazione, diretta da Larisa Tulyakova, ha ideato le due stanze nella propria sede con lo scopo di poter realizzare e accomodare i vestiti per la danza e di poter fornire un buon servizio con la sala trucco. Le allieve potranno seguire così lezioni di trucco per imparare a farlo da sole al momento dei saggi e delle esibizioni. Il secondo locale invece è adibito a sala studio e videoteca. Lì le allieve potranno studiare in attesa dell’arrivo dei genitori o prima delle lezioni di danza. “Non sempre i genitori hanno la possibilità di accompagnare le figlie negli orari delle lezioni – ha spiegato l’insegnate Tulyakova – Questo servizio è stato pensato anche per loro, per agevolarli nella loro organizzazione quotidiana”. Oppuro potranno guardare film, documentari e lezioni di danza.“Lo scopo – ha aggiunto Tulyakova – è quello di accompagnare le giovani allieve italiane in un percorso didattico che possa farle entrare a pieno nella tradizione dell’Accademia russa. Un’immersione nella cultura del balletto russo per imparare non solo i singoli passi ma tutto ciò che ruota attorno ad esso. La visione dei documentari e delle lezioni dovrà stimolare un dibattito su ciò che le ragazze pensano della danza e come la interpretano”. Il progetto che ha portato all’ampliamento dei locali e dei servizi offerti dalla scuola di danza si inserisce in un ambito più grande. Con la creazione di una cultura della danza diventa più naturale anche l’ingresso nella realtà russa. Ogni anno, infatti, l’Associazione organizza uno scambio culturale, le allieve italiane possono andare per 10 giorni a Saratov al Collegio d'Arte Regionale, sezione balletto e coreografia per provare in prima persona l’eccellenza tecnica e il rigore della danza classica russa. Per quest’anno accademico lo scambio culturale avverrà a giugno, potranno partecipare non solo le allieve della scuola ma anche le ballerine di altre scuole di danza. Per informazioni è possibile contattare il numero 333.3912692 o inviare un’email a larisa.tulyakova@gmail.com. (Nelle foto uno dei due locali inaugurati)

12/11/2017 15:43
Civitanova, carroattrezzi e nuove barriere: risolto il problema parcheggi selvaggi in piazza

Civitanova, carroattrezzi e nuove barriere: risolto il problema parcheggi selvaggi in piazza

Eureka, verrebbe da esclamare citando Archimede, dopo aver visto per la prima volta la parte pedonale di Piazza XX Settembre sgombra da auto. Dopo aver tentato con le buone, mettendo delle barriere, e con le cattive facendo una raffica di multe e di nuovo con le buone, aggiungendo del nastro da cantiere alle barriere, finalmente sembra si sia trovata una soluzione per tenere le auto fuori dalla parte riservata ai pedoni. Il sistema messo in atto ieri sera che ha portato finalmente al rispetto dell'area interdetta alle auto è stato tutto sommato abbastanza semplice: sono state aumentate le barriere, messe a distanza molto ravvicinata le une alle altre, collegate con delle catene invece che dal solito nastro e tappezzato di cartelli che indicavano la zone come oggetto di rimozioni. Ciliegina sulla torta, forse per far capire che stavolta si stava facendo sul serio, un carroattrezzi messo in bella mostra all'ingresso della piazza, con due operatori all'interno pronti immediatamente ad intervenire. Parlare dell'isola pedonale completamente libera dalle auto, se proprio vogliamo essere pignoli, non sarebbe comunque corretto, dato che una macchina in effetti c'era. Le barriere, in direzione del vialetto sud, facevano una strana curva ed oltre la doppia riga continua era parcheggiato un suv, ma non sappiamo però se si trattasse di un "furbetto" oppure di un auto già presente al momento della sistemazione dello sbarramento.

12/11/2017 13:20
Sciapichetti: "Stupito da Borrelli sui ritardi Sae". E anche i comitati chiedono chiarezza

Sciapichetti: "Stupito da Borrelli sui ritardi Sae". E anche i comitati chiedono chiarezza

Francesco Pastorella e Francesca Mileto, coordinatori dei Comitati Terremoto Centro Italia, tornano sulla questione del consorzio Arcale provando a chiarire quello che è il quadro dei ritardi. "La Regione Marche si sveglia dopo un anno e si accorge che il consorzio Arcale è in ritardo mentre il consorzio ribatte dicendo che, ad eccezione di qualche paese, non meglio identificati, loro sono in linea con gli accordi previsti nel bando.La protezione civile, che ha gestito e mal confezionato il bando, dal canto suo dice che in fondo Arcale ha ragione e che non sono poi così distanti dagli obiettivi prefissati. Infine il commissario De Micheli dice che, a fronte di quanto sopra, i ritardi sono stati generati dalle amministrazioni comunali, tesi sostenuta anche dalla Protezione civile". "Questo il quadro generale - commentano Pastorella e Mileto - nessuno dice però che, data la complessità della situazione e del territorio e soprattutto la mancanza di volontà politica di istituire leggi straordinarie a fronte di situazioni straordinarie, individuare le aree, senza il dovuto supporto da parte delle regioni e con le leggi ordinarie ed i vincoli idro-geologici, paesaggistici, è stata un’impresa". Chissà se , almeno stavolta, ci sarà un sussulto di orgoglio da parte di quei primi cittadini che finora non hanno denunciato le inefficienze della gestione regionale e commissariale . Ieri intanto durante la consegna delle Sae a Pieve Torina l'assessore alla protezione civile delle Marche Angelo Sciapichetti ha commentato: "Sono trenta le aree dei comuni in cui Arcale è in ritardo rispetto ai 60 giorni previsti dall'accordo quadro firmato con la Protezione civile nazionale per il montaggio delle casette. Sono poi oltre una decina le aree in cui sono in ritardo di oltre 20 giorni rispetto alla data di consegna. Giorni che raggiungono quota 32 per un'area di Caldarola e 37 per un'altra di Fiastra".  "È questo - continua - che la Regione Marche sta denunciando da settimane, chiedendo, durante le video conferenze con la protezione civile nazionale al consorzio di adeguare la forza lavoro. Le imprese marchigiane hanno terminato i lavori di urbanizzazione in 70 aree entro settembre. Ci stupisce che nel segnalare i problemi alle casette Borrelli non abbia detto una parola su questi ritardi".  

12/11/2017 10:21
Macerata, celebrata la prima unione civile con il matrimonio di Giulia e Ortencia - VIDEO

Macerata, celebrata la prima unione civile con il matrimonio di Giulia e Ortencia - VIDEO

Una giornata da ricordare quella di sabato 11 novembre alla Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti a Macerata. E' stata infatti celebrata la prima unione civile e le due protagoniste sono Giulia Pianesi, di 19 anni, e Ortencia Freitag, di 24, le quali, davanti al sindaco Romano Carancini, si sono scambiate le promesse matrimoniali. Prima dell'inzio della cerimonia, Carancini ha spiegato l'origine della Sala Castiglioni, luogo magico e di cultura, dopo di che è stata formalizzata l'unione.  Momenti di grande commozione, soprattutto perchè la famiglia di Ortencia è arrivata dal Brasile per condividere questo importante avvenimento con la giovane. "Una data storica a rappresentare un traguardo importante - ha detto il primo cittadino Carancini - per Macerata, poiché a contare deve essere l'amore, l'unico denominatore comune". Giulia è di origini ucraine ma è cresciuta a Macerata, mentre Ortencia è di origini brasiliane ma ha vissuto a Potenza Picena. Le due ragazze vivono a Lido Tre Archi in provincia di Fermo, dove da oggi iniziano ufficialmente la loro vita da coppia sposata.

11/11/2017 21:19
Consegnate altre 39 Sae a Pieve Torina, il presidente Ceriscioli: "Grazie per la pazienza che avete avuto" - FOTO

Consegnate altre 39 Sae a Pieve Torina, il presidente Ceriscioli: "Grazie per la pazienza che avete avuto" - FOTO

Pieve Torina va avanti. In silenzio continua il suo lento ma concreto percorso verso una parvenza di normalità. Questa mattina sono state consegnate altre 39 casette nelle aree di Le Piane, Appennino e Casavecchia. Complessivamente ad oggi le Sae consegnate sono 69. A fare gli onori di casa c'era il sindaco Alessandro Gentilucci che ha accolto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il capo dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli e l'assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti. Presente anche il presidente del Consorzio Stabile Arcale Giorgio Gervasi che si è intrattenuto a lungo con l'assessore Sciapichetti (foto) a seguito delle tante polemiche di questi giorni sui ritardi nella consegna delle casette e sulle responsabilità. La prima chiave Ceriscioli l'ha consegnata alla signora Maddalena Laurenti di 84 anni sottolineando “un altro passo importante è stato realizzato verso la normalità e vi ringrazio per la pazienza che avete avuto e vedo che siete ansiosi di tornare nel posto dove abitualmente vivete. I migliori auguri a tutti quanti voi per poter ripartire e ridare vitalità a questa bella comunità"."Noi - ha proseguito il presidente - continueremo a lavorare tappa dopo tappa e ogni volta che si restituisce qualcosa è un pezzo che torna a vivere. Con la scuola che completerà questo anno impegnativo e il centro commerciale la comunità ritroverà lo spirito giusto di una volta perché questa comunità è forte e ha saputo resistere ai momenti più difficili e sono pienamente convinto che ripartirà alla grande. Noi ci teniamo ad essere vicini e tutto quello che possiamo fare contiamo di farlo con tutta l'umiltà possibile attraverso la collaborazione di tutte le istituzioni".Soddisfatto il sindaco Alessandro Gentilucci nel consegnare le chiavi alle famiglie. “Con questa altra consegna – ha detto - diamo una sistemazione alle nostre famiglie e vi ringrazio per la vostra attesa dignitosa e silente".

11/11/2017 20:41
Arriva Attila. Da lunedì si piomba in pieno inverno con neve e temperature rigide

Arriva Attila. Da lunedì si piomba in pieno inverno con neve e temperature rigide

E' in arrivo Attila e con lui il Generale Inverno.  Le previsioni meteo confermano quanto si annunciava già da diversi giorni. Infatti, da lunedì sull'Italia farà capolino la prima "sciabolata artica" della stagione, portando maltempo in diverse regioni. Arriveranno neve a bassa quota, sui 3-400 metri, nubifragi, venti tempestosi e un crollo delle temperature da brivido con la colonnina di Mercurio che farà segnare zero gradi anche in pianura.  Come spiega IlMeteo.it, già da domani, domenica 12 novembre, la bassa pressione che viene dalla Scandinavia si sposterà verso l'Europa centrale, per 'adagiarsi' poi sulle Alpi che faranno da freno al famigerato 'Attila'. Tempo nuvoloso sulle regioni settentrionali, con nebbia sulla Pianura Padana, mentre dovrebbe piovere in Sicilia. Verso il tardo pomeriggio al Nord la situazione dovrebbe peggiorare rapidamente, portando pioggia anche al Centro (in Toscana, Lazio e Umbria) e in Sardegna. Nella notte, possibili precipitazioni al Nordest e sulle regioni tirreniche. Lunedì invece le Alpi non riusciranno a 'trattenere' la furia di Attila a lungo. Nelle prime ore della giornata l'irruzione artica travolgerà l'Italia e le regioni dove si prevedono intensi nubifragi, che potrebbero durare ore, saranno Toscana, Emilia-Romagna e Marche. Le province maggiormente colpite saranno quelle di Rimini, Forlì, Pesaro-Urbino, Firenze e Arezzo.  Protagonista del lunedì da brivido sarà la neve. In Toscana e sul Nordest, i fiocchi cadranno sin dai 3-400 metri. Su Alpi e Prealpi potrebbe nevicare anche in pianura, mentre sull'Appennino centrale dai mille metri in su.  Prevista bora al nordest e sulle coste adriatiche settentrionali: soffierà a 100 chilometri orari, si temono danni. Vento di ponente sulle coste tirreniche meridioniali, mentre il Libeccio soffierà impetuoso (anche qui sui 100 orari) sul basso Adriatico. Le previsioni meteo parlano di cali fino a 6 gradi: martedì mattina anche in pianura si potrebbe toccare quota sottozero.  Ancora incerte le previsioni per martedì, dove pioggi abbondanti dovrebbero interessare soprattutto Marche, Abruzzo e Molise. (Immagine da ilmeteo.it)

11/11/2017 17:02
Civitanova, vendono noci sulle strisce pedonali: sgombrati dalla municipale

Civitanova, vendono noci sulle strisce pedonali: sgombrati dalla municipale

E' accaduto questa mattina sul centralissimo Corso Umberto I a Civitanova, all'incrocio con via Duca degli Abruzzi, dove due campani avevano posteggiato il loro camion per metà sopra il parcheggio dei motorini e per l'altra metà sulle strisce pedonali. Incuranti di una multa da 85 euro rimediata precedentemente e due punti decurtati sulla patente (nel caso la stessa non fosse pagata entro cinque giorni), i due continuavano tranquillamente a vendere le loro noci in quella postazione, fino all'arrivo dell'auto dei vigili. Poco dopo le 11, durante un giro di controllo, il piccolo bazar improvvisato non è sfuggito alla pattuglia della muncipale e le due vigilesse intervenute, hanno anche dovuto discutere qualche minuto prima di far capire ai campani che lì proprio non potevano stare. Alla fine comunque se ne sono andati, parcheggiando in viale Matteotti, nei pressi dell'incrocio di via Trento, sotto il cartello di divieto di sosta e di fermata.

11/11/2017 16:25
Pronte le casette a San Ginesio: saranno consegnate tra il 26 e il 30 novembre

Pronte le casette a San Ginesio: saranno consegnate tra il 26 e il 30 novembre

“Tra il 26 e il 30 novembre le casette di viale del Tramonto, nel centro di San Ginesio, saranno consegnate”. A confermarlo, con grande soddisfazione, è il vicesindaco Eraldo Riccucci, che due settimane fa aveva convocato il responsabile di Arcale, tecnici Erap e Protezione civile per fare il punto sulla situazione, e da allora, quotidianamente, ha controllato lo stato di avanzamento dei cantieri . E oggi Riccucci annuncia la consegna di tutte e 38 le strutture abitative d’emergenza (SAE) del territorio comunale entro i primi giorni di dicembre. “Le 12 casette di Viale del Tramonto sono già complete di arredi e impianti, ma anche di lenzuola, piumoni, copriletti, pentole. C’è tutto. Restano solo le ultime opere di urbanizzazione all’esterno, cioè i vialetti e le strade”. Pochi giorni in più e saranno consegnate anche le 7 casette della frazione di Santa Maria in Altocielo e le 19 di Pian di Pieca. “A Pian di Pieca stanno ultimando gli impianti elettrici e le opere di urbanizzazione a ritmo serrato - continua il vicesindaco - mentre a Pian di Pieca stanno ultimando gli arredi. Tempo permettendo, la consegna nelle frazioni sarà tra fine novembre e inizio dicembre. Siamo davvero contenti di poter dare ai nostri concittadini la loro nuova abitazione prima dell’inverno rigido, prima di Natale. Pochi giorni e potranno entrare ciascuno nella propria vera casa”. Ma a muoversi, in queste ultime ore, è anche il versante della ricostruzione del nuovo polo scolastico. L’appalto, infatti,  è stato aggiudicato a un’impresa siciliana di cui l’Anac sta controllando i requisiti. A breve si terrà un’assemblea pubblica in cui un rappresentante dell’Ufficio della struttura commissariale di Roma illustrerà il progetto completo.

11/11/2017 16:22
Sasso contro un'auto a Milano, Mariarosa Berdini: "Un episodio che ha risvegliato in me tanto dolore e tanta rabbia"

Sasso contro un'auto a Milano, Mariarosa Berdini: "Un episodio che ha risvegliato in me tanto dolore e tanta rabbia"

Ennesimo stupido episodio criminale ieri mattina, su una strada provinciale nel Milanese, dove ignoti hanno lanciato un sasso da un terrapieno che ha colpito un auto in transito con cinque persone a bordo, provocando la morte di una 62enne per lo spavento. Il fatto ha inevitabilmente riportato alla memoria di tutti quel lontano dicembre del 1996, con la tragica vicenda di Marialetizia Berdini, uccisa all'età di 31 anni dal folle gesto di quattro balordi, sull'autostrada Piacenza-Torino, sotto il tristemente noto tunnel della Cavallosa. I responsabili, individiati nel gennaio del 1997, sono stati condannati nel luglio del 2000 a 27 anni e sei mesi ciascuno ma nessuno ha scontato interamente la pena, assottigliata da rito abbreviato, dell'indulto e dalla buona condotta e nel 2009 hanno tutti lasciato il carcere di Ivrea. Parole di fuoco da parte di Mariarosa Berdini, una delle sorelle di Marialetizia, che ci ha riferito come leggere di quello che è accaduto ieri mattina, abbia risvegliato in lei "tanto dolore ma anche tanta rabbia, perché non è cambiato niente". Lamenta inoltre il fatto delle pene troppo miti e della leggi troppo permissive che poco ci tutelano. "Tutto inutile, 20 anni a dire dategli l'ergastolo, implorare che venissero puniti tutti quelli che commettono questi fatti atroci, ma niente. Tanto la legge non ci tutela e gli assassini possono fare ciò che vogliono". Quando le chiediamo se abbia perdonato i quattro della "banda della Cavallosa", la sua risposta è perentoria: "Mai, mai lo farò".

11/11/2017 11:01
Bambini a pane e olio, Mauro Riccioni: "Un gesto inaccettabile. il sindaco di Montevarchi venga a Gagliole a vedere cos'è una mensa pubblica"

Bambini a pane e olio, Mauro Riccioni: "Un gesto inaccettabile. il sindaco di Montevarchi venga a Gagliole a vedere cos'è una mensa pubblica"

I bambini scherzano, talvolta potrebbe uscire qualche parola di troppo, qualcuno potrebbe essere apostrofato in malo modo e forse potrebbe nascere un pregiudizio, un fraintendimento, un'etichetta di cattivo gusto. Un circolo vizioso, forse alimentato dalla società. Questo proprio non va giù all'avvocato Mauro Riccioni, sindaco di Gagliole, il quale dopo essere venuto a conoscenza di quanto sta accadendo a Montevarchi, comune toscano tra Firenze e Arezzo, ha preso subito le distanze e ha voluto spiegare la sua posizione in merito. Non è la prima volta in Italia che un sindaco decide di togliere la mensa ai figli di coloro che non hanno pagato le tasse. Nel caso specifico di Montevarchi, il sindaco Silvia Chiassai Martini ha deciso di far mangiare un pasto alternativo, ovvero pane ed olio, a tutti quei bambini i cui genitori non hanno pagato la mensa scolastica. "Un gesto eticamente scorretto, inaccettabile da parte di un sindaco. - ha dichiarato Riccioni - Io, in qualità di primo cittadino, nonostante le difficoltà incontrate con il terremoto, che ha colpito una buona parte dei miei concittadini, ho deciso, di comune accordo con l'Amministrazione, di garantire i servizi necessari per la mia comunità, tra i quali anche la mensa sia per la scuola materna sia per quella elementare. Ho deciso, inoltre, di rinunciare alla mia indennità in qualità di sindaco, per fare in modo che questi servizi continuino ad essere garantiti gratuitamente. Non si può essere certi di cosa stia passando una famiglia, se realmente possano essere considerati "furbetti", oppure se ci siano delle difficoltà, fatto sta che non devono pagarne le conseguenze i bambini. Non esiste che mangino qualcosa di diverso rispetto ai loro compagni o che debbano essere riportati a casa, per poi essere riportati di nuovo a scuola." Determinazione nella voce del sindaco, che tiene molto ai suoi cittadini, e si definisce esterrefatto rispetto ad una scelta di questo genere visto che lui stesso, nonostante gli eventi sismici del 2016, ha continuato a garantire il pasto gratuito per gli studenti, con una dieta sana e con prodotti certificati e approvati dall'Asur, e ha risparmiato su alcune spese per poter portare avanti tutti quei servizi indispensabili, come anche l'assistenza agli anziani o ai disabili. "Invito il sindaco di Montevarchi a Gagliole, per vedere con i suoi occhi una mensa "pubblica", dove tutti i bambini mangiano lo stesso pasto, senza distinzioni. La invito a vedere come è strutturata una mensa gratuita, per chiederle se sia una cosa così impensabile. Poi potrà spiegarmi la sua posizione, così che io possa dirle le difficoltà di un comune terremotato, che nonostante tutto va avanti e sostiene i suoi cittadini anche grazie ai servizi gratuiti".

10/11/2017 18:05
Marche, nuovi sviluppi sulla lotta alla ludopatia

Marche, nuovi sviluppi sulla lotta alla ludopatia

La Regione Marche prosegue con convinzione nella sua lotta contro il gioco d'azzardo patologico. Nella seconda metà di ottobre è stato infatti approvato a larga maggioranza dalla commissione Sanità, il piano regionale integrato per il biennio 2017 - 2018 dedicato al "contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da gioco d’azzardo patologico (Gap)." Si tratta di un nuovo step di quanto programmato a livello regionale per contrastare un fenomeno in costante crescita ed ovviamente non solo nelle Marche. In tutta Italia negli ultimi 3 anni in tutte le regioni la raccolta di giocate è stata in costante crescita con la sola eccezione del virtuoso Piemonte. Il piano regionale prevede degli investimenti di quasi quattro milioni di euro di cui però solo un terzo grava sul bilancio delle Marche. Prevenzione, cura e riabilitazione delle persone con problemi di dipendenze patologiche (non solo il gioco d'azzardo ma anche social network e videogames on line tra gli altri) sono gli aspetti che vanno a toccare il giocatore finale insieme all'assistenza legale contro chi è caduto anche nel vortice di qualche usuraio senza scrupolo. Altri interventi invece sono dedicati alla formazione degli operatori con corsi itineranti in tutte le province marchigiane per aiutare il personale "frontline" delle sale da gioco e scommesse a riconoscere ed aiutare chi inizia a giocare in modo compulsivo. A nord, sud e al centro si moltiplicano a vari livelli di enti locali gli interventi per prevenire un fenomeno sempre più di massa. Sempre in questi giorni ad esempio il Comune di Napoli sta attuando un piano sperimentale sugli orari di apertura di sale slot e agenzie di scommesse ed ovviamente non stanno affatto mancando le polemiche. Polemiche che riguardano quasi sempre questa "terza via all'italiana" sul fenomeno del gambling. Non proibizionismo, non liberalizzazione totale ma regolamentazione e limitazione per tutelare soprattutto le categorie di persone più deboli e porre freno ad "investimenti" eccessivi da parte di alcuni nel gioco. Si calcola ad esempio che le famiglie meno abbienti al sud investano fino al 6.5% dei loro averi nella fortuna. La critica più comune ad ogni tentativo di regolamentazione è dato dal fatto che in parallelo alla realtà, c'è anche quella virtuale di Internet dove con un qualsiasi dispositivo collegato ad Internet (PC, tablet, smartphone) ci si può collegare ad ogni ora del giorno e della notte ad i tanti siti specializzati che propongono a getto continuo incentivi per i nuovi giocatori come casino codice bonus. Ovviamente la critica è legittima ed in parte vera ma al tempo stesso già molti studi hanno dimostrato che la fruizione del gioco online e quella nel mondo "reale" non sia la stessa. Ognuna ha caratteristiche diverse che soltanto in parte coincidono. Rimane il fatto che l'arma migliore per difendersi dal vortice del gioco d'azzardo patologico sia sempre quella dell'autocontrollo personale capace di limitare la fruizione di scommesse, lotto, slot e quant'altro ad una "innocente evasione" per sognare di vincere una fortuna e non trasformarla in un incubo di debiti e problemi...    

10/11/2017 16:54
Matelica riceve l’abbraccio delle Città del Vino

Matelica riceve l’abbraccio delle Città del Vino

Domani, sabato 11 novembre, Matelica accoglierà i sindaci dei Comuni che hanno aderito a “Il Calice della solidarietà”, iniziativa organizzata dall’associazione nazionale Città del Vino per raccogliere fondi in sostegno dei territori colpiti dal sisma. Alle ore 11.30 al Teatro Piermarini il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon, consegnerà al sindaco di Matelica, Alessandro Delpriori, un assegno di 10mila euro destinati al recupero di alcune sale del Museo Piersanti; interverrà inoltre il presidente del Movimento Turismo del Vino, Carlo Pietrasanta.   “Siamo felicissimi del risultato raggiunto: ci fa sentire la vicinanza e la solidarietà da parte di tutta Italia attraverso i Comuni che hanno aderito – dichiara il sindaco Delpriori -. L’importanza dell’iniziativa è rafforzata dal fatto che il rilancio di Matelica passa anche attraverso il vino, ricchezza principale del nostro territorio. Un grazie di cuore quindi all’associazione Città del Vino”.   Cinzia Pennesi, assessore al Turismo e alla Cultura del Comune di Matelica, ha seguito fin dall'inizio l'iniziativa, lanciata in occasione delle celebrazioni per il Trentennale dell'associazione a Roma, in Campidoglio, il 21 marzo: “La vigna è un’attività economica che resiste al terremoto e per questo è un grande onore accogliere la delegazione di Città del Vino qui a Matelica e poter ringraziare personalmente l’associazione, da sempre impegnata per l’enoturismo, per questa iniziativa di solidarietà che ci tocca da vicino – sottolinea Pennesi - E’ un gesto importante soprattutto in un momento in cui ci sentiamo un po’ dimenticati. Ma grazie alla somma raccolta potremo sostenere le attività del Museo Piersanti, riaperto parzialmente solo lo scorso luglio”.   Un lungo brindisi di solidarietà dalla Valle d’Aosta alla Sicilia: sono 79 i Comuni italiani che hanno risposto alla proposta di solidarietà dell’associazione, raccogliendo fondi nel corso di “Calice di stelle”, la grande festa dell’estate promossa dal Movimento Turismo del Vino in collaborazione con Città del Vino che ogni 10 agosto anima centinaia di luoghi con degustazioni di vini, incontri e spettacoli. “Siamo felici di aver potuto contribuire ad una buona causa – afferma Floriano Zambon, presidente nazionale delle Città del Vino – anche se non è che una goccia nel mare dei disastri provocati dal sisma nel centro Italia. È stato comunque importante aver attivato una rete di solidarietà che ha coinvolto ben 79 Comuni e che ha visto anche altre iniziative analoghe ideate proprio sulla spinta della nostra idea”.   Sono 79 le Città del Vino che hanno aderito all'iniziativa, contribuendo con l'acquisto dei calici della solidarietà:   Aldeno TN Aquileia UD Arquà Petrarca PD Badesi SS Barolo CN Bertiolo UD Bianco RC Breganze VI Buttrio UD Calamandrana AT Campiglia Marittima LI Campoli del Monte Taburno BN Campomarino CB Canevino PV Canneto Pavese PV Capriva del Friuli GO Carmignano PO Casarsa della Delizia PN Castell'Arquato PC Castellina in Chianti SI Castelnuovo Berardenga SI Castelvetro di Modena MO Castiglione d'Orcia SI Castiglione di Sicilia CT Cigognola PV Colle di Val d'Elsa SI Conegliano TV Corno di Rosazzo UD Costigliole d'Asti AT Dorgali NU Frisa CH Gaiole in Chianti SI Giuliano Teatino CH Gradisca d'Isonzo GO Gualdo Cattaneo PG Isera TN Latisana UD Lonigo VI Marino RM Massa Marittima GR Mezzolombardo TN Monleale AL Montefalco PG Monteforte d'Alpone VR Montespertoli FI Morgex AO Ortovero SV Pachino SR Parco delle Cinque Terre SP Pazzano RC Pianello Val Tidone PC Piglio FR Pitigliano GR Poggibonsi SI Pramaggiore VE Premariacco UD Ravello SA Ruvo di Puglia BA San Gimignano SI San Giorgio della Richinvelda PN Sant'Antioco CI Sava TA Sennori SS Siena Sondrio Sorso SS Susegana TV Suvereto LI Tempio Pausania SS Terricciola PI Tramonti SA Usini SS Valdobbiadene TV Valsamoggia BO Vazzola Vinci FI Volta Mantovana MN Zagarolo RM   Ziano Piacentino PC

10/11/2017 15:46
Ultimati i lavori di sistemazione della Tolentino - San Severino

Ultimati i lavori di sistemazione della Tolentino - San Severino

Sono terminati ieri i lavori sulla provinciale Tolentino - San Severino. Grazie a tale intervento si è provveduto alla messa in sicurezza e al rifacimento dei tappetini di una delle arterie più importanti della Provincia. "Era uno degli obiettivi della nostra Amministrazione", commenta Pettinari durante uno dei suoi tanti giri per i cantieri aperti dall'Ente sia sulle scuole che sulle strade di propria pertinenza. Infatti l'arteria collega due dei più importanti comprensori della vallata del Chienti e del Potenza: dopo il completamento della Superstrada e soprattutto ancor più a seguito del sisma, tale tratto stradale è diventato essenziale. “Da tempo – chiarisce con una certa ombra di disappunto - volevamo realizzare questi lavori ma, prima per i vincoli del patto di stabilità e poi per le risapute vicende che hanno interessato le Province italiane, non siamo stati nella condizione di poter intervenire fino ad oggi. Per la realizzazione dell'opera sono stati fatti due distinti lotti con due appalti e sono stati spesi più di 600 mila euro; una quota delle risorse utilizzate proviene dalle sanzioni comminate dal Comune di San Severino che per legge ed in parte deve assegnarle alla Provincia.” Ultimati i lavori di ripristino del manto stradale si tratta ora di portare a compimento, nelle prossime settimane, le attività connesse alla rifinitura delle banchine ed alla segnaletica orizzontale. “Non posso che essere soddisfatto – aggiunge il Presidente – anche perché questi lavori sono stati progettati appaltati e diretti esclusivamente dal personale dell'Amministrazione Provinciale contemporaneamente ai tantissimi lavori di ripristino e di messa in sicurezza che sono stati espletati e si stanno tutt'ora attuando a seguito degli eventi sismici che tutti conosciamo.”      

10/11/2017 13:42
Ritardi Sae, lunedì è prevista la neve e la gente è ancora in attesa delle casette. E il Tg5 cambia rotta sulle responsabilità - VIDEO

Ritardi Sae, lunedì è prevista la neve e la gente è ancora in attesa delle casette. E il Tg5 cambia rotta sulle responsabilità - VIDEO

Il Tg5 fa un passo indietro e, dopo il servizio di inizio settimana che puntava il dito contro il Consorzio Stabile Arcale, responsabile secondo l'assessore alla Protezione Civile Sciapichetti addirittura di non trovare gli operai da mandare nei cantieri, nell'edizione delle 20 di ieri ha indicato come causa dei ritardi le regioni e la protezione civile, responsabili di aver rallentato i provvedimenti. Lunedì è prevista la prima neve e per tante, troppe persone che hanno perso qualsiasi cosa nel terremoto dello scorso anno, questo sarà il secondo inverno senza un vero tetto sopra la testa. Non quello della propria abitazione (per quelle case chissà quanto ci vorrà per ricostruirle) ma almeno quello di un prefabbricato, quelle soluzioni abitative d'emergenza che chiamiamo "SAE". Visto che di emergenza si tratta, ci si aspetterebbe di vederle pronte in tempi brevissimi, cosa che invece non sta accadendo. Le SAE montate avrebbero dovuto essere 3702, ma nella realtà ne sono state consegnate solo 1103. Questo significa che solo una famiglia su tre affronterà il secondo inverno disponendo di una casa sufficientemente protetta, seppure di emergenza. Purtroppo in alcuni comuni la situazione è ancora più difficile: a Ussita, zero casette su 87 previste, a Visso, zero su 238, a Castelsantangelo sul Nera, 11 su 63 e a Pieve Torina, 40 su 208. Nonostante ciò, la protezione civile si dimostra ottimista e garantisce che per per dicembre si dovrebbe arrivare a consegnare l'80% delle case previste.

10/11/2017 12:51
Sae, il capo della Protezione Civile Borrelli sostiene la tesi di Arcale: "Ritardi per problemi in fase progettuale e questioni di urbanizzazione"

Sae, il capo della Protezione Civile Borrelli sostiene la tesi di Arcale: "Ritardi per problemi in fase progettuale e questioni di urbanizzazione"

Forse le parole del presidente del Consorzio Stabile Arcale nell'intervista rilasciata in anteprima a Picchio News non erano proprio favole (qui). A confermare quanto affermato da Giorgio Gervasi, arrivano infatti le dichiarazioni del capo della Protezione Civile nazionale Angelo Borrelli. "Entro la fine dell'anno contiamo di consegnare l'80% delle casette nella aree del centro Italia colpite dal terremoto" ha detto Borrelli nel corso di un forum all'Ansa. Borrelli ha poi parlato chiaramente delle respnsabilità dei ritardi, sottolineando che quelli che ci sono stati "sono dovuti ai problemi in fase progettuale, che spetta alle amministrazioni locali, e alle questioni relative all'urbanizzazione". Borrelli ha poi definito "non normale" il fatto che dopo oltre un anno dal terremoto "le case che hanno riportato solo lievi danni, vale a dire quelle classificate come 'B' non siano state riparate e che, anzi, non siano nemmeno cominciati i lavori". "Devono essere messe a posto subito" ha aggiunto. Quanto all'altro grande problema, quello delle macerie, il capo della Protezione Civile ha ammesso che in strada ci sono ancora 2,3 miliardi di tonnellate. Troppe. "Dobbiamo fare velocemente - ha detto - si farà velocemente, con l'impianto normativo che si sta immaginando con la semplificazione del processo della ricostruzione".

10/11/2017 12:46
Febbre da gioco nel maceratese

Febbre da gioco nel maceratese

Gli ultimi dati sulla propensione al gioco nella provincia di Macerata sono veramente preoccupanti. Si calcola infatti che nel corso di tutto il 2015 (quindi i dati quasi sicuramente sono ulteriormente in aumento nel corso degli ultimie due anni) ogni abitante del maceratese abbia giocato 1882 euro di media, perdendone 366. Macerata così si ritrova in ventinovesima posizione sul totale delle 110 province italiane. Ancora più allarmante il fatto che il reddito medio in provincia sia di 17.461 euro e quindi nel gioco d'azzardo è stato speso ben più del 10% delle risorse personali. Nell'insieme sono stati dunque giocati oltre 500 milioni di euro nel 2015 e quasi 99 milioni sono stati persi. Altri numeri di confermano l'entità del fenomeno. Nella provincia di Macerata ci sono infatti 1400 concessioni per il gioco d'azzardo ed oltre 800 esercizi commerciali in cui giocare. In pratica un punto giochi ogni 200 abitanti con alcune concentrazioni incredibili: a Civitanova Marche c'è un punto giochi ogni 300 metri quadrati, a Muccia uno ogni 83 abitanti. Da tempo le istituzioni stanno correndo ai ripari. La Regione Marche ha già predisposto un piano a medio-lungo termine per arginare i problemi dati dal gioco patologico e compulsivo. Nella legge regionale c'era anche una delega ai comuni in merito agli orari ed il primo comune del maceratese che è intervenuto in merito è stato quello di Appignano. Con una ordinanza è stato decretato che i le macchine come slot machine e video lottery dovranno essere disattivati dalle 7 alle 9, dalle 12 alle 14, dalle 17 alle 20 e dalle 23 alle 2. Non sono ovviamente mancati i malumori tra gli esercenti, non solo per ragioni di guadagno ma anche per possibili problemi regolamentari, stando alle loro parole, che potrebbero avere con i controlli ministeriali sul gioco d'azzardo. Oltre agli orari, il comune di Appignano ha esteso la lista dei luoghi sensibili da cui le sala giochi devono rispettare una distanza minima aggiungendo i campi sportivi, i centri di aggregazione per anziani e per giovani, l’oratorio, l’asilo privato. Ovviamente non stanno mancando le polemiche in merito a questa ordinanza. In primis è l'amministrazione comunale stessa che per voce del sindaco Osvaldo Messi, ha dichiarato come le misure attuative siano state girate ai comuni confinanti (Macerata, Cingoli, Montecassiano, Montefano, Treia) ma che al momento nessuno ha seguito il suo esempio. Le altre polemiche, immancabili quando vengono presi questi tipi di provvedimenti, ricordano che nella realtà virtuale di Internet si può giocare da qualsiasi posto ed in qualsiasi ora del giorno e della notte semplicemente con un qualsiasi dispositivo connesso in uno dei tantissimi siti specializzati online sempre pronti ad offrire interessanti incentivi di benvenuto per i nuovi giocatori a colpi di codice bonus e rimborso delle prime puntate. E sicuramente la questione non si concluderà qui. Di certo c'è però che il fenomeno è veramente in rapidissima espansione. Lo confermano i dati nazionali che vedono il gioco d'azzardo in costante aumento negli ultimi tre anni in tutte le regioni d'Italia con l'unica eccezione rappresentata dal virtuoso Piemonte.

09/11/2017 19:39
L'Unione Europea ha trasferito 1,2 miliardi all'Italia a sostegno delle zone terremotate

L'Unione Europea ha trasferito 1,2 miliardi all'Italia a sostegno delle zone terremotate

L'Unione europea ha trasferito all'Italia 1,2 miliardi del Fondo di solidarietà (Fsue) approvato il 13 settembre scorso dal Parlamento europeo a favore delle zone del centro Italia colpite dai terremoti del 2016. Si tratta del più alto contributo mai concesso dall'Ue nell'ambito del Fondo nato per sostenere gli Stati colpiti da catastrofi naturali.    L'attivazione del fondo era stata chiesta dal nostro paese per far fronte ai danni causati dalle scosse del 24 agosto, del 26 e del 30 ottobre e del 18 gennaio del 2017, per un totale di circa 22 miliardi. I soldi (1.196.797.579 la cifra esatta) sono destinati, come previsto dal regolamento, a sostenere i danni diretti e i costi della prima emergenza nei territori interessati. In sostanza, il miliardo e duecento milioni serviranno a coprire le spese sostenuti per le diverse misure di assistenza alla popolazione rimasta senza casa. (Ansa)

09/11/2017 17:19
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