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Marche, nuovi sviluppi sulla lotta alla ludopatia

Marche, nuovi sviluppi sulla lotta alla ludopatia

La Regione Marche prosegue con convinzione nella sua lotta contro il gioco d'azzardo patologico. Nella seconda metà di ottobre è stato infatti approvato a larga maggioranza dalla commissione Sanità, il piano regionale integrato per il biennio 2017 - 2018 dedicato al "contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da gioco d’azzardo patologico (Gap)."

Si tratta di un nuovo step di quanto programmato a livello regionale per contrastare un fenomeno in costante crescita ed ovviamente non solo nelle Marche. In tutta Italia negli ultimi 3 anni in tutte le regioni la raccolta di giocate è stata in costante crescita con la sola eccezione del virtuoso Piemonte.

Il piano regionale prevede degli investimenti di quasi quattro milioni di euro di cui però solo un terzo grava sul bilancio delle Marche. Prevenzione, cura e riabilitazione delle persone con problemi di dipendenze patologiche (non solo il gioco d'azzardo ma anche social network e videogames on line tra gli altri) sono gli aspetti che vanno a toccare il giocatore finale insieme all'assistenza legale contro chi è caduto anche nel vortice di qualche usuraio senza scrupolo.

Altri interventi invece sono dedicati alla formazione degli operatori con corsi itineranti in tutte le province marchigiane per aiutare il personale "frontline" delle sale da gioco e scommesse a riconoscere ed aiutare chi inizia a giocare in modo compulsivo.

A nord, sud e al centro si moltiplicano a vari livelli di enti locali gli interventi per prevenire un fenomeno sempre più di massa. Sempre in questi giorni ad esempio il Comune di Napoli sta attuando un piano sperimentale sugli orari di apertura di sale slot e agenzie di scommesse ed ovviamente non stanno affatto mancando le polemiche.

Polemiche che riguardano quasi sempre questa "terza via all'italiana" sul fenomeno del gambling. Non proibizionismo, non liberalizzazione totale ma regolamentazione e limitazione per tutelare soprattutto le categorie di persone più deboli e porre freno ad "investimenti" eccessivi da parte di alcuni nel gioco. Si calcola ad esempio che le famiglie meno abbienti al sud investano fino al 6.5% dei loro averi nella fortuna.

La critica più comune ad ogni tentativo di regolamentazione è dato dal fatto che in parallelo alla realtà, c'è anche quella virtuale di Internet dove con un qualsiasi dispositivo collegato ad Internet (PC, tablet, smartphone) ci si può collegare ad ogni ora del giorno e della notte ad i tanti siti specializzati che propongono a getto continuo incentivi per i nuovi giocatori come casino codice bonus.

Ovviamente la critica è legittima ed in parte vera ma al tempo stesso già molti studi hanno dimostrato che la fruizione del gioco online e quella nel mondo "reale" non sia la stessa. Ognuna ha caratteristiche diverse che soltanto in parte coincidono.

Rimane il fatto che l'arma migliore per difendersi dal vortice del gioco d'azzardo patologico sia sempre quella dell'autocontrollo personale capace di limitare la fruizione di scommesse, lotto, slot e quant'altro ad una "innocente evasione" per sognare di vincere una fortuna e non trasformarla in un incubo di debiti e problemi...

 

 

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