Gli ultimi dati sulla propensione al gioco nella provincia di Macerata sono veramente preoccupanti. Si calcola infatti che nel corso di tutto il 2015 (quindi i dati quasi sicuramente sono ulteriormente in aumento nel corso degli ultimie due anni) ogni abitante del maceratese abbia giocato 1882 euro di media, perdendone 366.
Macerata così si ritrova in ventinovesima posizione sul totale delle 110 province italiane. Ancora più allarmante il fatto che il reddito medio in provincia sia di 17.461 euro e quindi nel gioco d'azzardo è stato speso ben più del 10% delle risorse personali. Nell'insieme sono stati dunque giocati oltre 500 milioni di euro nel 2015 e quasi 99 milioni sono stati persi.
Altri numeri di confermano l'entità del fenomeno. Nella provincia di Macerata ci sono infatti 1400 concessioni per il gioco d'azzardo ed oltre 800 esercizi commerciali in cui giocare. In pratica un punto giochi ogni 200 abitanti con alcune concentrazioni incredibili: a Civitanova Marche c'è un punto giochi ogni 300 metri quadrati, a Muccia uno ogni 83 abitanti.
Da tempo le istituzioni stanno correndo ai ripari. La Regione Marche ha già predisposto un piano a medio-lungo termine per arginare i problemi dati dal gioco patologico e compulsivo. Nella legge regionale c'era anche una delega ai comuni in merito agli orari ed il primo comune del maceratese che è intervenuto in merito è stato quello di Appignano.
Con una ordinanza è stato decretato che i le macchine come slot machine e video lottery dovranno essere disattivati dalle 7 alle 9, dalle 12 alle 14, dalle 17 alle 20 e dalle 23 alle 2. Non sono ovviamente mancati i malumori tra gli esercenti, non solo per ragioni di guadagno ma anche per possibili problemi regolamentari, stando alle loro parole, che potrebbero avere con i controlli ministeriali sul gioco d'azzardo.
Oltre agli orari, il comune di Appignano ha esteso la lista dei luoghi sensibili da cui le sala giochi devono rispettare una distanza minima aggiungendo i campi sportivi, i centri di aggregazione per anziani e per giovani, l’oratorio, l’asilo privato.
Ovviamente non stanno mancando le polemiche in merito a questa ordinanza. In primis è l'amministrazione comunale stessa che per voce del sindaco Osvaldo Messi, ha dichiarato come le misure attuative siano state girate ai comuni confinanti (Macerata, Cingoli, Montecassiano, Montefano, Treia) ma che al momento nessuno ha seguito il suo esempio.
Le altre polemiche, immancabili quando vengono presi questi tipi di provvedimenti, ricordano che nella realtà virtuale di Internet si può giocare da qualsiasi posto ed in qualsiasi ora del giorno e della notte semplicemente con un qualsiasi dispositivo connesso in uno dei tantissimi siti specializzati online sempre pronti ad offrire interessanti incentivi di benvenuto per i nuovi giocatori a colpi di codice bonus e rimborso delle prime puntate.
E sicuramente la questione non si concluderà qui. Di certo c'è però che il fenomeno è veramente in rapidissima espansione. Lo confermano i dati nazionali che vedono il gioco d'azzardo in costante aumento negli ultimi tre anni in tutte le regioni d'Italia con l'unica eccezione rappresentata dal virtuoso Piemonte.
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