Attualità

Pollenza, nuova illuminazione pubblica e risparmio del 60% sulla bolletta energetica comunale

Pollenza, nuova illuminazione pubblica e risparmio del 60% sulla bolletta energetica comunale

Una città più illuminata. Più sicura. E più rispettosa dell’ambiente. Così Pollenza ha deciso di rinnovare la pubblica illuminazione affidandosi alle migliori tecnologie: un impegno complessivo di 1,3 milioni di euro per 1.286 punti luce i quali garantiranno, insieme, un nuovo sistema di illuminazione a led e alcuni servizi da attivare che faranno del comune maceratese un piccolo gioiello. Si agirà diversamente nel centro storico: per non impattare sull’estetica verranno installati dei riduttori di flusso. Sarà l’azienda Menowatt Ge SPA di Grottammare, una delle imprese leader nella green economy con prodotti brevettati in questo settore, a eseguire i lavori. E così in futuro la nuova rete potrà essere utilizzata anche per i servizi integrati della cosiddetta “smart city”, ovvero il controllo dei decibel e del livello delle polveri sottili Pm10 oltre che per altri servizi di smart metering (telelettura a distanza dei consumi di acqua e gas nelle abitazioni vicine). “Per noi è un progetto molto importante – spiega il Sindaco Luigi Monti – Le nostre linee erano vecchie e oltretutto abbiamo previsto altri tratti di illuminazione pubblica in strade prima non coperte. In questo modo aumenteremo la sicurezza stradale e anche la percezione della sicurezza, specie in alcune zone prima al buio. Inoltre con quest’opera garantiamo una notevole riduzione dell’impatto ambientale derivante dall’illuminazione pubblica”. Il tutto, va detto, a costo zero. Grazie all’intervento di Menowatt il risparmio stimato è di circa il 60% sul costo complessivo: ciò consentirà di avere tutto il servizio della nuova illuminazione praticamente senza alcun aggravio sulle casse pubbliche. “Questo intervento è stato fortemente voluto da tutta l’Amministrazione Comunale – continua Monti – e siamo felici di aver terminato l’iter e avviato i lavori prima della fine del mandato. Volevamo farlo prima ma il terremoto ci ha bloccato per un anno e mezzo. Eppure ci siamo riusciti”.  

11/03/2019 09:50
Camerino, appello social per salvare il mastio della Rocca dei Borgia

Camerino, appello social per salvare il mastio della Rocca dei Borgia

Il tetto in pessime condizioni, parzialmente crollato, che rischia di cedere completamente se non si interviene, con le infiltrazioni d'acqua che potrebbero rivelare delle soprese, se mai qualcuno andasse a verificare la situazione interna. Parliamo del mastio della Rocca dei Borgia e la denuncia arriva via social da alcuni cittadini, nella pagina Facebook "Mondo Camerte", con tanto di foto in cui si vede quel buco preoccupante sulla copertura. "Riusciranno i nostri eroici amministratori - riporta ironicamente l'appello - nel valoroso sforzo di far crollare il tetto del maschio della Rocca borgesca (e, a seguire, hai visto mai, anche le mura sottostanti)?" Ci si chiede, inoltre, se qualcuno sia a conoscenza della situazione interna del Mastio, dato che i locali sottostanti, per via della mancanza di parte del tetto, sono esposti alle intemperie da diversi mesi. La cosa che più fa indignare i cittadini, da quanto riportato nel post, è che la colpa del crollo non imputabile al terremoto ma esclusivamente all'incuria, dato che le pessime condizioni della copertura erano già evidenti prima del sisma che ha sconvolto la città.   "C'è da prendere provvedimenti - scrive qualcuno -, è un bene di tutti quello, abbiamo il diritto e dovere di tutelare la nostra storia e la nostra identità Camerinese".

11/03/2019 09:44
La Pasta di Camerino, Materie 100% italiane, risorse umane e tradizione: ecco gli ingredienti del successo (FOTO)

La Pasta di Camerino, Materie 100% italiane, risorse umane e tradizione: ecco gli ingredienti del successo (FOTO)

Basta entrare nei locali di produzione de La Pasta di Camerino, o aprire una confezione della pasta Hammurabi, la grande novità del 2018 della nota azienda maceratese, per sentire gli odori della pasta fatta con ingredienti italiani. Abbiamo incontrato Federico Maccari, il direttore dell’Azienda che, a 27 anni, ha preso in mano ciò che suo padre Gaetano e sua mamma Mara Mogliani hanno costruito nel 2002 partendo da una piccola impastatrice. Papà Gaetano è il tipico grande lavoratore marchigiano di poche parole: un vero mastro pastaio che ogni mattina alle quattro accende i macchinari dell’Azienda dando il buon esempio alla sua “famiglia”. “La lavorazione de La Pasta di Camerino avviene a basse temperature, sempre inferiori ai 100 gradi, per far sì che non si perdano i veri sapori – eccoci svelato uno dei segreti del successo dal giovanissimo Federico -. La nostra volontà è quella di rimanere sempre fedeli al prodotto dando ai nostri clienti il massimo della qualità: non devono esserci compromessi, bisogna sempre seguire la tradizione.” Un’azienda relativamente giovane, che porta avanti i valori della famiglia, del territorio, della passione e della tradizione e che produce 180 diversi tipi di pasta. “Siamo arrivati oggi al quarto ampliamento – ci spiega Federico – dopo un’ascesa rapida e ricca di soddisfazioni: il nostro pastificio è il terzo più grande d’Italia con la sua superficie di 10 mila metri quadri e i suoi 68 dipendenti. L’Azienda è sempre stata pensata con il suo nome attuale perché la volontà di mio padre è sempre stata quella di dare importanza al territorio, un territorio che spesso ci penalizza ma che è anche uno dei valori aggiunti del nostro successo.” Tutti i dipendenti dell’Azienda sono del posto, anche se Federico non ci nasconde che “questa peculiarità, soprattutto due anni fa, è stata un “problema”. 36 dei nostri dipendenti il 30 ottobre del 2016 sono rimasti senza casa e si sono dovuti spostare lungo la costa – ci racconta Federico -. La struttura, che è antisismica, non ha subito danni, come hanno confermato i tre ingegneri che il 30 ottobre l’hanno visionata, ma abbiamo avuto dei “danni indiretti” come ad esempio la difficoltà per i nostri dipendenti di raggiungere il luogo di lavoro ogni giorno partendo dalla costa. Un momento di criticità che però ha rafforzato ancora di più la nostra famiglia: nessuno ha infatti fatto mancare il sostegno all’altro.” Proprio le risorse umane sono un altro degli ingredienti del successo de La Pasta di Camerino. “Il nostro intento è quello di far crescere e formare i nostri dipendenti che dimostrano di avere  voglia di imparare – ci spiega Federico -. Sei persone sono alla produzione, sei al confezionamento e poi c’è lo stoccaggio.” La Pasta di Camerino rappresenta ciò che potremmo definire l’artigianato marchigiano e seleziona esclusivamente le delicate mani delle donne per trattare con cura i nidi della pasta all’uovo destinati al confezionamento. Una produzione giornaliera che si  aggira sui 400 quintali e uno stabilimento capace di produrne 500. Uno dei principali vanti de La Pasta di Camerino è di utilizzare ingredienti 100% italiani e certificati. “La proporzione è di otto uova per ogni chilo di semola – spiega nel dettaglio Federico -. Dopo l’impasto, il tutto viene posizionato nella trafila di bronzo che determina il taglio della pasta e il tutto esce dalla parte in bronzo e in acciaio. I nostri macchinari inoltre si distinguono da quelli che ci sono normalmente in circolazione perché sono ideati e progettati da mio padre: chi meglio di lui sa cosa serve per fare un vero prodotto di qualità” sorride Federico. “Per quanto riguarda la pasta all’uovo invece, le uova e la semola vengono impastate per circa trenta minuti e poi una vite le spinge dall’impastatrice fino alla trafila in bronzo. La pasta qui viene poi assottigliata, grazie a un macchinario, e posizionata sui nidi (telai in legno) per poi essere messa in essiccazione che, in base ai formati, può durare dalle 28 alle 52 ore. Dopo l’essiccazione i macchinari prelevano i telai e li portano alle operatrici che procedono con il confezionamento.” Lo scorso anno la famiglia Maccari ha lanciato sul mercato anche una novità, la Pasta Hammurabi. “Il grano da cui prende il nome è un grano antico che per molto tempo è rimasto abbandonato – ci racconta Federico -. La sua storia parte dalla lontana Mesopotamia, il grano arriva poi in Sardegna e infine nelle Marche: il nostro è registrato a Taccoli, una piccola frazione di Camerino. Gli agricoltori di Taccoli, ricevono il grano dalla famiglia Maccari e lo seminano, lo raccolgono e lo macinano nei loro mulini: il che permette un controllo chiuso della filiera. Poi c’è la micronizzazione: la crusca viene quindi completamente polverizzata e dopo questo step il grano passa allo stabilimento de La Pasta di Camerino che lo lavora e lo mette sul mercato.” “Un grano per il quale ci sono voluti dieci anni di lavoro per riportarlo alla sua purezza, che ha indubbiamente un costo maggiore per la sua lavorazione ma che tiene conto di moltissime esigenze del mercato odierno – ci spiega Federico -. In primis l’alimentazione corretta e sana, anche visto il grande boom delle intolleranze; è inoltre un grano monococco e quindi ha una storia davvero antica ed è apprezzato, fin dai tempi della Mesopotamia appunto, per le sue proprietà nutrizionali; inoltre la pasta ha una cottura inferiore rispetto ai tempi normali, un’accortezza pensata proprio perché oggi, la vita di tutti i giorni, è sempre più frenetica e veloce.” Passione, materie prime 100% italiane, tradizione, unione, valore alle risorse umane e qualità: sono questi i principali ingredienti che, insieme a grano e uova, rendono La Pasta di Camerino leader in tutto il territorio nazionale (e non solo).

10/03/2019 11:00
Danni provocati da veicolo con tagliando assicurativo palesemente falso: chi paga?

Danni provocati da veicolo con tagliando assicurativo palesemente falso: chi paga?

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la controversa tematica, relativa alla responsabilità delle compagnie assicurative in caso di sinistro stradale, e in alternativa, la possibilità di attivazione del Fondo di Garanzia vittime della strada. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Corridonia, che chiede: “In caso di sinistro stradale provocato da un veicolo sprovvisto di assicurazione o munito di tagliando assicurativo falso, è comunque responsabile la compagnia assicurativa del soggetto che ha provocato l’incidente, oppure si può essere indennizzati direttamente dal Fondo di Garanzia vittime della strada?” Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione molto dibattuta, relativa alla responsabilità colposa delle compagnie assicurative, nonché circa le condizioni e modalità di attivazione del cosiddetto Fondo di Garanzia, facendo particolare riferimento all’art. 283 C.d.A., che disciplina in modo chiaro, le circostanze in cui il Fondo interviene ad indennizzare il soggetto danneggiato nella misura stabilita in sede di formulazione della relativa offerta, statuendo testualmente: “Il Fondo di garanzia per le vittime della strada, costituito presso la CONSAP, risarcisce i danni causati dalla circolazione dei veicoli e dei natanti, per i quali vi è l’obbligo di assicurazione, nei casi in cui: a) il sinistro sia cagionato da veicolo o natante non identificato; b) il veicolo o natante non risulti coperto da assicurazione; c) il veicolo o natante risulti assicurato presso una impresa in stato di liquidazione coatta o i venga posta successivamente; d) il veicolo sia posto in circolazione contro la volontà del proprietario, dell’usufruttuario, dell’acquirente con patto di riservato dominio o del locatario in caso di locazione finanziaria.” Inoltre, per il caso specifico di sinistro con veicolo provvisto di tagliando assicurativo falso e dunque, privo di idonea copertura assicurativa, rientrante nella categoria di cui alla lett. b), è opportuno operare una precisazione, poiché in tal caso, infatti, così come stabilito dall’art. 127 C.d.A, la compagnia di assicurazione del soggetto danneggiante risulterebbe responsabile per il solo fatto del rilascio di contrassegno assicurativo e indipendentemente dall’inefficacia o dall’invalidità del rapporto di assicurazione, pure in ipotesi di contrassegno contraffatto o falsificato, salvo che l’assicurazione stessa dia prova dell’insussistenza di una propria condotta colposa, tale da ingenerare in capo al danneggiato, l’incolpevole affidamento in merito alla sussistenza del rapporto assicurativo; in tale ultimo caso, dunque, a operare sarà il Fondo di Garanzia. Tale questione è stata infatti affrontata dalla Corte di Cassazione, in una recentissima Ordinanza, n. 6300/2019, la quale ha fatto luce su tale controversa fattispecie, pronunciandosi in merito ad una questione analoga e consolidando un prezioso principio di diritto. Difatti, nel caso di specie, sia il Giudice di Pace che il Tribunale adito in funzione di giudice di appello, avevano rimproverato al danneggiato che aveva subito dei danni a causa di un sinistro avuto proprio con un veicolo munito di un tagliando falso, di aver attivato direttamente il Fondo di Garanzia per le vittime della strada, anziché promuovere preventivamente una causa di risarcimento avverso la compagnia di assicurazione falsamente indicata nel tagliando, sulla base di un autonomo convincimento circa la palese falsità del contrassegno in oggetto. Al contrario, la Suprema Corte adita, ha cassato tale pronuncia, stabilendo il principio di diritto secondo il quale: “Non sussiste per il danneggiato la necessità di citare autonomamente l’assicurazione apparentemente titolare del contrassegno assicurativo, allorchè la prova della falsità o comunque della non attribuibilità del tagliando assicurativo all’assicurazione citata, emerga dagli atti del giudizio promosso nei confronti del Fondo Vittime della Strada, per essere stata dal danneggiato spontaneamente e preventivamente accertata, rendendo superflua l’instaurazione di un autonomo giudizio nei confronti dell’apparente compagnia, la quale si limiterebbe ad invocare il fatto notorio della falsità del contrassegno”(Corte di Cass.; Sez. III Civ.; Ord. n. 6300; dep. 05.03.2019). Per tali motivi, in risposta alla domanda del nostro lettore, in caso di sinistro con veicolo sprovvisto di idonea copertura assicurativa o munito di tagliando palesemente falso, il soggetto danneggiato potrà attivare direttamente la procedura di indennizzo nei confronti del Fondo di Garanzia con le modalità previste dal codice delle assicurazioni, il quale fornirà una copertura dei danni in base all’offerta di indennizzo di volta in volta formulata, senza dover preventivamente citare per il risarcimento dei danni, la compagnia assicurativa falsamente indicata, dal momento che, dato l’immediato accertamento circa la palese falsità del contrassegno assicurativo, non appare in nessun caso ipotizzabile una responsabilità colposa in capo alla stessa. Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.

10/03/2019 09:54
Imprenditoria e territorio a Camerino: "l’importanza di fare rete"

Imprenditoria e territorio a Camerino: "l’importanza di fare rete"

di Corrado Bellagamba   Fare rete, per le imprese, per i giovani e per il territorio. Questa la priorità emersa nelle parole dei giovani imprenditori di Camerino. Giovani che nelle difficoltà sono rimasti ancorati al loro territorio martoriato e hanno messo a disposizione le loro capacità al servizio della città e della sua gente, lavorando in una pluralità di settori che non potrebbe che trarre vantaggio da una sinergia. “Penso che fare rete sia fondamentale – ha dichiarato Andrea Gianfelici di Harcome – Le realtà di imprenditoria giovanile nel territorio sono poche per cui penso che per quelle che ci sono sia importante confrontarsi. La concorrenza è quella che crea imprenditoria di qualità e dove scarseggia è importante che ci sia un confronto multidisciplinare che metta a contatto diversi settori. Harcome per esempio, lavorando anche a Civitanova Marche, è abituata a confrontarsi con realtà simili del settore dell’arredamento e delle costruzioni chiavi in mano e quindi ci piace portare l’esperienza e crescita e specializzazione che ne deriva anche nella zona montana. Unire più discipline permette una mentalità più aperta”. C’è chi ha usato la forza del marchio per permettere ai lavoratori (e alle loro famiglie) di rimanere a Camerino, come la Pasta di Camerino, creando anche ulteriori posti di lavoro dopo il sisma. “Oggi per un giovane che vuole programmare il suo futuro rimanere qui è sicuramente una scelta di cuore – ha spiegato l’amministratore Federico Maccari – Non è facile al momento trovare spazi. Fare rete quindi può aiutare: mettere in comune strutture e conoscenze, ma ancor di più credo che il contributo principale lo possono dare istituzioni come l’Università di Camerino, un polo di attrazione e di innovazione che può essere volano per cercare di iniziare delle attività che possono permettere ai giovani di fare rete o di trovare loro delle attività o progetti in proprio. A livello di impresa a Camerino c’è spazio e ci sono maestranze da riscoprire e valorizzare, anche in questo caso grazie al supporto delle conoscenze che arrivano dall’Università. Oltre a questo credo che possa essere utile una visione di insieme nella Regione, magari con dei bandi specifici per il finanziamento di start-up innovative con imprenditori under 35”. “L’Università ha anche un ruolo fondamentale nel tenere i riflettori puntati su Camerino, anche da parte della politica e questo si traduce anche in vantaggi in termini di fondi per i giovani imprenditori – aggiunge Andrea Gianfelici – Dal canto nostro molte cose possono essere fatte, anche molto semplici. Il nostro showroom per esempio potrebbe ospitare prodotti locali come ad esempio la Pasta di Camerino unitamente alle cucine o un nostro studio di design potrebbe esibire una produzione di un artigiano locale: il concetto di base è che ogni azienda può dare visibilità all’altra”. Altre realtà, come il relais Villa Fornari, hanno contribuito ad ospitare i giornalisti provenienti da tutta Italia per raccontare i giorni immediatamente successivi. “La cosa prioritaria è sempre stata che il territorio continuasse ad offrire servizi, che fosse una filiera di produzione come la Pasta di Camerino, o un produttore di arredamento e ristrutturazioni come Harcome – ha dichiarato Alessio Bottacchiari – Per noi, che invece siamo in un settore di terziario puro, fare rete con i produttori come Pasta di Camerino può essere importante. Avere un collegamento che ci permetta di promuovere le eccellenze e i prodotti tradizionali del territorio sarebbe molto utile. Lo scopo è la promozione del territorio e da questo punto di vista anche le varie forme di associazionismo che si sono sviluppate dopo il sisma (come l’Associazione Io Non Crollo di Camerino) sicuramente contribuiscono molto a permettere ai giovani di rimanere collegati”.

09/03/2019 17:00
Civitanova, automobilista sanzionato non ci sta. "Perché non si multano i dipendenti comunali?"

Civitanova, automobilista sanzionato non ci sta. "Perché non si multano i dipendenti comunali?"

Dopo la bufera dello scorso ottobre, quando un commerciante di Civitanova Marche lamentò l'uso degli stalli per il carico/scarico vicini al proprio esercizio come parcheggio personale di un consigliere comunale, senza che gli ausiliari del traffico, nemmeno su sua sollecitazione, fossero mai intervenuti per elevare sanzioni, abbiamo ricevuto una segnalazione da parte di un automobilista su un caso poco chiaro accaduto questa mattina nel pieno centro della città rivierasca. "Qualche giorno fa, mi sono dovuto recare in un esercizio commerciale di Corso Umberto I per una commissione, una cosa talmente veloce per la quale avrei impiegato sicuramente più tempo nel recarmi al parcometro e tornare - scrive il cittadino indignato -. Ebbene, un solerte ausiliario mi ha sanzionato e su questo non ho nulla da eccepire. Si potrebbe usare un po' più di tolleranza ma riconosco di essere in torto e la multa me la sono meritata". "Oggi - prosegue il messaggio dell'automobilista civitanovese - ho visto invece che a una dipendente comunale è stato riservato un trattamento ben diverso, consentendole di lasciare la propria auto sugli stalli dedicati al carico/scarico, dove il tempo limite è di 20 minuti, per tutta la mattinata e di multe, manco a dirlo, nemmeno l'ombra. E non è che i controllori dei parcheggi (sia essi ausiliari o vigili urbani, che hanno gli stessi poteri nelle multe sulla sosta) non ci fossero, perché in qualche auto poco distante erano ben visibili dei foglietti sotto il tergicristallo". "Lo stesso accade - conclude il cittadino - pressoché tutti i giorni davanti alla sede comunale, con auto parcheggiate sugli spazi riservati agli autobus, che devono a loro volta fermarsi in mezzo alla strada per far salire e scendere i passeggeri, bloccando il traffico nei momenti più congestionati. È possibile una cosa del genere? Penso sia imbarazzante ciò che si permette ai dipendenti comunali, senza che nessuno prenda provvedimenti e la storia va avanti da sempre".

09/03/2019 16:14
San Ginesio, cambia la viabilità in centro storico

San Ginesio, cambia la viabilità in centro storico

Da lunedì 11 marzo cambierà la viabilità nel Centro Storico del Comune di San Ginesio. In ottemperanza alla delibera di Giunta n. 73 del 11 luglio 2018 è stato predisposto uno studio di massima relativo al miglioramento della circolazione stradale, con particolare riferimento all'ottimizzazione della stessa sia durante il periodo estivo, quando si attua l’area pedonale in P.za A. Gentili e vie confluenti, sia nel resto dell’anno. L’Amministrazione Comunale è infatti chiamata a trovare soluzioni che migliorino e agevolino la mobilità urbana, prevedendo la regolamentazione della circolazione veicolare, seppur in un quadro complessivo, individuando nel centro urbano e centro storico delle aree omogenee, sulle quali poter intervenire, attraverso dei provvedimenti che garantiscano una corretta circolazione delle categorie più deboli e dei veicoli. Tali aree sono il fulcro del Centro Storico, che purtroppo a causa delle criticità dovute dal sisma del 2016, ha ad oggi una viabilità e circolazione stradale disagiata, tanto che alcune vie e piazze risultano essere solo pedonali. Si tiene comunque a sottolineare che la modifica della viabilità ha il carattere di sperimentalità, da cui verranno desunti dati, osservazioni e gli spazi stessi che saranno oggetto di messa in sicurezza e ricostruzione post sismica. Da lunedì 11 marzo, tutti gli utenti sono tenuti a prestare massima attenzione alla nuova segnaletica stradale. 

09/03/2019 14:40
Conferenza dei Servizi: si sblocca il progetto di 5 milioni per la messa in sicurezza della Sarnano-Sassotetto

Conferenza dei Servizi: si sblocca il progetto di 5 milioni per la messa in sicurezza della Sarnano-Sassotetto

Questa mattina presso la sede della Provincia di Macerata si è svolta la Conferenza dei Servizi convocata dal Soggetto Attuatore ANAS per la conclusione della precedente seduta sospesa il 18 dicembre 2018. La Conferenza riguardava il progetto di ripristino e di sistemazione dei tratti della provinciale Sarnano – Sassostetto danneggiati dal sisma. La Conferenza, presieduta dall'ing. Angela Maria Carbone si riferiva agli interventi di ripristino del corpo stradale e messa in sicurezza del versante della SP 120 Sarnanto Sassotetto nel tratto che all'uscita di Piobbico al km 5+500 fino al Passo del Lupo km 12.000. Il progetto, dal costo complessivo di 5 milioni di euro, prevede lavori per la realizzazione di barriere paramassi, opere di protezione dalle valanghe mediante barriere fermaneve e opere di rimboschimento, una galleria artificiale paramassi di collegamento fra due gallerie già esistenti; infine, reti di rafforzamento delle pareti e un muro su paratia di pali per il ripristino di una frana. Alla Conferenza erano presenti per la Regione Marche l'ing. Marzialetti, per la Provincia di Macerata il Presidente Pettinari e l'ing. Mecozzi, per il Comune di Sarnano l'ing. Sabrina Tidei, per l'ANAS l'ing. Luca Cerato in qualità di RUP ed il dott. Songini. Dopo aver acquisito i pareri favorevoli dei presenti e preso atto degli altri pareri pervenuti da parte della Soprintendenza Archeologica e Paesaggistica delle Marche, dall'Ente Parco Monti Sibillini e dal Settore Ambiente e Territorio della Provincia di Macerata, la Conferenza ha approvato il progetto che ora verrà trasmesso alla sede centrale ANAS di Roma per le necessarie procedure di appalto. “Si tratta di un'opera molto importante – ha dichiarato il Presidente Pettinari – che contribuisce in maniera significativa a mettere in sicurezza una strada molto bella ma storicamente anche molto problematica a causa della caduta di massi e di salvine. La provinciale Sarnano Sassotetto è altresì conosciutissima da tutti gli amanti della montagna ed in particolare dagli appassionati dei vari sport invernali ed automobilistici. E' un'arteria strategica per un vasto comprensorio dell'entroterra maceratese e condizione indispensabile per il suo rilancio dopo il sisma”.   

09/03/2019 14:38
San Severino, altre famiglie tornano a casa dopo i lavori di ricostruzione

San Severino, altre famiglie tornano a casa dopo i lavori di ricostruzione

Altri due edifici tornano agibili a San Severino Marche dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016. Il sindaco, Rosa Piermattei, ha firmato infatti le revoche delle Ordinanze con le quali era stata dichiarata la non utilizzabilità di due abitazioni site, rispettivamente, in località Colleluce e in località Colotto. Il primo dei due edifici, peraltro, fa parte di un aggregato tornato funzionale nella sua totalità. Gli immobili erano stati oggetto di sopralluogo nel dicembre 2016 all’esito del quale era stata dichiarata l’inagibilità.

09/03/2019 10:53
Castelraimondo, fissata la data per la cerimonia di inaugurazione del centro del Riuso Intercomunale del Cosmari

Castelraimondo, fissata la data per la cerimonia di inaugurazione del centro del Riuso Intercomunale del Cosmari

Come si ricorderà a causa del maltempo era stato deciso di rinviare la cerimonia di inaugurazione del nuovo Centro del Riuso Intercomunale di Castelraimondo. A tal proposito è stato deciso che la cerimonia di inaugurazione si terrà sabato 23 marzo, alle ore 10:30. Il Centro del Riuso è stato realizzato in località Ele, proprio di fianco al centro di raccolta comunale, con l’intento di dare una seconda vita agli oggetti che non di usano più e che possono essere utili ad altre persone. Infatti si possono portare o prelevare beni di consumo ancora in buono stato e funzionanti che possono essere efficacemente utilizzati per gli usi, gli scopi e le finalità originarie.  Il Centro del Riuso intercomunale di Castelraimondo è stato realizzato grazie alla Regione Marche, all’Ata n. 3, all’Unione Montana del Potenza, Esino, Musone, al Cosmari e ai Comuni di Castelraimondo e Camerino. Al nuovo Centro del Riuso Intercomunale potranno conferire o ritirare oggetti in buono stato i cittadini residenti nei comuni di: Apiro, Camerino, Castelraimondo, Cingoli, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Pioraco, Poggio San Vicino, San Severino Marche, Sefro e Treia. Nelle prossime settimane verrà comunicata la nuova data di inaugurazione e di apertura del centro del Riuso.  

09/03/2019 10:42
Macerata, distributore a luci rosse: oggetti erotici in vendita accanto agli snack (FOTO)

Macerata, distributore a luci rosse: oggetti erotici in vendita accanto agli snack (FOTO)

Se ci trovassimo nel Red Light District di Amsterdam probabilmente non ci stupiremmo come è accaduto ad alcuni nostri lettori che ci hanno segnalato una 'particolarità' alquanto bizzarra nel centro storico di Macerata. Senza azzardare paragoni poco rispondenti alla realtà e senza voler forzare un'anomalia che in qualcuno potrebbe anche strappare un sorriso, partiamo dal principio. All'interno del MiniMarket ventiquattrore delle Scalette, tra bibite, merendine, e bagnoschiuma è possibile acquistare anche oggetti singolari che non troveremmo in un normale supermercato. Bè sì perché nel distributore automatico in questione è possibile comprare oggetti erotici come due diversi tipi di vibratore, stimolatori di piacere e carte raffiguranti il kamasutra.  Una particolarità che, se per una parte dei cittadini potrebbe risultare "nella norma", per molti altri potrebbe anche rappresentare "una pietra dello scandalo". Ma oltre al libero pensiero di ognuno di noi in merito alla vendita di oggetti erotici liberamente (sì perché non è necessario inserire una tessera sanitaria e dimostrare di essere maggiorenni per acquistarli), c'è una sentenza, la n.480 del 7 maggio 2014 del Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia, che stabilisce che la "vendita di materiale erotico o pornografico (sex shop)..." deve stabilirsi in determinate zone del territorio "rispettando la distanza minima di 400 metri da luoghi di culto, ospedali, case di cura, cimiteri, caserme e scuole di qualsiasi ordine e grado ed insediamenti destinati all'educazione ed allo svago di bambini e ragazzi". Dette attività commerciali sarebbero non compatibili con il rispetto dei valori architettonici e ambientali, del contesto sociale, del decoro, nonché della salvaguardia degli ambienti. Proprio vicino al MiniMarket automatico, a distanza di qualche metro, c'è la Chiesa di Santa Maria della Porta che, seppur chiusa a causa del sisma, è ancora consacrata. Per non parlare del fatto che a circa 200 metri dal distributore in questione si trova la sede della Questura di Macerata.    

09/03/2019 10:18
Macerata, “Il segno d’inizio”: artisti da tutto il Centro Italia in mostra agli Antichi Forni

Macerata, “Il segno d’inizio”: artisti da tutto il Centro Italia in mostra agli Antichi Forni

Sono Franco Moschini, Emanuela Rocco e Maria Beatrice Rossi ad aggiudicarsi rispettivamente il primo, il secondo e il terzo posto del concorso d’arte “Il segno d’inizio” organizzato dalla Pro Loco di Macerata con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Macerata. Il contest giunto alla quinta edizione ha visto la partecipazione di 58 artisti provenienti da Marche, Abruzzo, Lazio ed Emilia Romagna. La premiazione che ha dato il via alla mostra in esposizione agli Antichi Forni fino al 12 marzo si è svolta alla presenza degli esperti che hanno valutato e giudicato le opere.   La giuria, composta dal consigliere comunale e critico d’arte David Miliozzi, dall’ex direttrice dell’Istituzione Macerata Cultura Alessandra Sfrappini, dall’incisore e pittore Carlo Iacomucci ha premiato l’opera “Rottamazione” 3 di Marco Franchini che verrà donata alla pinacoteca di palazzo Buonaccorsi. Per l’artista anche un premio di 400 euro. Al secondo posto “Sferisterio e la porta” di Emanuela Rocco e al terzo “Nebulosa vaga e malinconica” di Maria Beatrice Rossi. Segnalate le opere “Centro storico... l’apertura al futuro” di Sandro Cianni, “Tramonto” di Rita Pascucci e “Velata curiosità” di Marisa Rocci. “Grazie al successo dello scorso anno, con rinnovato impegno, riproponiamo questo momento di incontro tra artisti e cittadinanza – ha commentato il presidente uscente della Pro loco di Macerata Virginio Micozzi - Voglio ringraziare tutti i partecipanti che hanno accolto ancora una volta la sfida di trasferire sulla tela i propri pensieri e le proprie emozioni, partendo dal segno d’inizio. Ringrazio inoltre i qualificati componenti della giuria e tutti coloro che, con il loro lavoro, hanno collaborato alla riuscita della manifestazione. Dal prossimo anno, sono certo che il nuovo direttivo riproporrà il concorso coinvolgendo un numero sempre maggiore di artisti rendendo così ancor più prestigioso questo appuntamento artistico”. La mostra, a ingresso gratuito, sarà visitabile agli Antichi Forni fino al 12 marzo.

08/03/2019 15:53
Donne e lavoro, Mastrovincenzo: "Segnali positivi ma restano ancora molte le criticità"

Donne e lavoro, Mastrovincenzo: "Segnali positivi ma restano ancora molte le criticità"

“Gli ultimi dati sul mercato del lavoro femminile mostrano segnali positivi. Nel 2018 le assunzioni sono aumentate del 2,6% rispetto al 2017, quelle a tempo indeterminato del 13%. Nonostante questo persistono le criticità. Le donne continuano ad avere salari inferiori, hanno più incerte prospettive di carriera e difficoltà a conciliare tempi di vita e di lavoro”. Così il Presidente dell'Assemblea legislativa, Antonio Mastrovincenzo, intervenendo al convegno “Donne e lavoro nelle Marche” organizzato alla Loggia dei Mercanti di Ancona da Commissione regionale Pari opportunità, Cgil, Cisl e Uil Marche per presentare l’indagine di Univpm sulle donne occupate. “Bene hanno fatto le organizzazioni sindacali – prosegue il Presidente - a commissionare questa ricerca che si basa su 800 interviste con risposte che ci fanno riflettere. Dobbiamo intervenire con provvedimenti legislativi, miglior orientamento delle risorse finanziarie, selezione degli interventi e delle politiche pubbliche, mettendo sempre al centro il lavoro come diritto e fattore decisivo per passare realmente dalle politiche di genere, al genere delle politiche”. Nel sottolineare il valore dell’iniziativa la Presidente della Commissione regionale Pari Opportunità, Meri Marziali, ha posto l'accento sul percorso compiuto fino a oggi dalle donne nel cotesto lavorativo. “Una strada difficile – ha detto - e ancora lunga da percorrere. Nonostante i recenti dati positivi diffusi dall’osservatorio regionale, c’è ancora molto da fare. Le donne senza un'occupazione sono ancora tante. Il tassello del lavoro sembra essere ancora quello mancante nel percorso di emancipazione femminile. Per questo è importante che le istituzioni agiscano con politiche mirate e efficaci". Dopo l'intervento della consigliera regionale di Parità, Paola Petrucci, il convegno è entrato nel vivo con le relazioni di Marco Cucculelli, docente presso la Politecnica delle Marche, e Gianluca Goffi che ha illustrato i contenuti dell’indagine sull’occupazione femminile promossa da Cgil, Cisl, Uil Marche e Univpm. In apertura saluti del rettore delIa Politecnica delle Marche, Sauro Longhi. Per le segreterie regionali delle organizzazioni sindacali interventi di Daniela Barbaresi (Cgil Marche), Cristiana Ilari (Cisl Marche) e Claudia Mazzucchelli (Uil Marche).

08/03/2019 13:17
Il messaggio del Presidente Ceriscioli per l’8 marzo dal reparto di Senologia dell’Ospedale Torrette

Il messaggio del Presidente Ceriscioli per l’8 marzo dal reparto di Senologia dell’Ospedale Torrette

“Care marchigiane, buon 8 marzo!". Così inizia il messaggio che il presidente Luca Ceriscioli ha voluto rivolgere oggi alle donne dal reparto di Senologia dell’Ospedale di Torrette. “Un modo particolare di celebrare questa giornata – ha detto – in una struttura che si occupa di una patologia femminile: il tumore al seno, perché l’energia che le donne mettono in campo nella loro vita riguarda anche questi momenti particolari. Vogliamo allora celebrare questa energia offrendo il massimo della qualità delle prestazioni e dei servizi sanitari, mettendo a disposizione equipe specialistiche di prim’ordine che aiutano le donne ad affrontare le battaglie più dure della loro vita. Un modo particolare di ricordare questa giornata, ma di grandissimo valore per trasmettere la vicinanza e l’attenzione a queste donne coraggiose.”

08/03/2019 13:03
Poste Italiane: "A Macerata, tutti gli Uffici Postali, sono a direzione femminile"

Poste Italiane: "A Macerata, tutti gli Uffici Postali, sono a direzione femminile"

La giornata dell’8 marzo assume un particolare significato per la realtà di Poste Italiane a Macerata che si caratterizza, nelle Marche e in Italia, come una delle province a più alta percentuale di donne sia nei ruoli dirigenziali, sia fra operatori e addetti. Per quanto riguarda il capoluogo, tutti e 9 gli uffici postali della città sono guidati da donne e anche il dato provinciale è molto alto: 58 su 93 uffici hanno un direttore donna (62%). A preponderanza femminile anche il personale amministrativo e di sportello (63%). Attualmente le Marche si conferma come una delle regioni con la più alta percentuale di donne applicate in Poste Italiane: sono 2.157, pari al 65% dell’intero personale. In tutta Italia sono circa il 55% della popolazione aziendale, e rendono Poste Italiane una delle aziende più “in rosa” del nostro Paese, con un’importante presenza femminile anche ai vertici.

08/03/2019 12:39
La prima volta di Potenza Picena a Tipicità, la fiera dei prodotti tipici marchigiani di Fermo

La prima volta di Potenza Picena a Tipicità, la fiera dei prodotti tipici marchigiani di Fermo

Per la prima volta il Comune di Potenza Picena partecipa, con un suo stand dedicato al proprio territorio, a “Tipicità”, la fiera dei prodotti tipici marchigiani che si svolgerà presso il Fermo Forum da sabato 9 a lunedì 11 marzo. Si tratta di un evento che coinvolge oltre trecento realtà tra produttori e aziende, un vero e proprio viaggio tra i sapori tipici della Regione Marche, ma anche un modo per conoscerne le tradizioni artigianali e mete turistiche spesso poco valorizzate. Fulcro della fiera è certamente il padiglione “Food, Wine&Beer”, dedicato ai migliori prodotti enogastronomici della regione, da quelli più tradizionali sino alle nuove tendenze, in diversi percorsi a tema. A tal proposito sabato 9 marzo alle ore 10,30, all’interno dell’evento il Teatro dei Sapori, il Comune di Potenza Picena presenterà un suo piatto d’onore: seppie e piselli utilizzando il pisello di Montesanto inserito di recente nell’elenco delle biodiversità delle Marche. “Ci sentiamo di poter portare con orgoglio i nostri prodotti, non solo enogastronomici, all’attenzione di un pubblico ampio come quello di Tipicità, allo scopo di valorizzare il territorio potentino – hanno riferito l’Assessore al Commercio e Turismo, Paolo Scocco e l’Assessore alle Attività Produttive, Tommaso Ruffini – la nostra capacità di fare sistema paese tramite l’albergo diffuso, con la nuova associazione dei Bed&Breakfast, con gli eventi culturali di caratura nazionale ed internazionale (Mugellini Festival, Memorial Lodovico Scarfiotti, Irish Fest), unitamente alle eccellenze territoriali come il Pisello di Montesanto per il quale stiamo cercando di ottenere il DOP, sono ingredienti che possono far crescere ancor più il nostro territorio in chiave turistica, economica ed occupazionale”.

08/03/2019 12:24
Civitanova, la storia di Alex e dei laboratori "Io faccio da solo" dell'Anffas

Civitanova, la storia di Alex e dei laboratori "Io faccio da solo" dell'Anffas

Alex Cesca è originario di Montegranaro, ha appena compiuto 18 anni, e frequenta con costanza i laboratori “Io faccio da solo” dell'Anffas di Civitanova e della cooperativa Il Camaleonte. Alex, grazie al grande amore dei genitori Gianni e Barbara e della famiglia, sta realizzando tutti i suoi sogni, dimostrando che con l'impegno e il duro lavoro di squadra si possono abbattere tutte le barriere. Appassionato di sport, ottimo atleta, Alex sta diventando un bravo cameriere, stimato per la sua professionalità e il grande sorriso che gli riempie sempre il volto. Alex frequenta l'Alberghiero di Loreto e nelle sue prime esperienze lavorative si è fatto notare per le sue capacità. Capacità sviluppate anche grazie alle attività portate avanti con costanza durante i laboratori di “Io faccio da solo”: una realtà nata nel 2010 per offrire strumenti per la crescita delle autonomie. I suoi laboratori si tengono a Montecosaro, in via Tangenziale. “Alex da ormai cinque anni ci frequenta assiduamente - ha spiegato il referente Simone Forani -, ed è riuscito ad acquisire competenze che lo hanno aiutato. Ha imparato, ad esempio, a utilizzare mezzi pubblici o il denaro, e altre attività che gli hanno permesso di inserirsi più agevolmente nella vita di tutti i giorni. Dal lavoro alla socializzazione. Alex è uno dei tanti ragazzi che ci dimostrano che non basta essere sensibili al tema disabilità per parlare di vera inclusione: bisogna infatti preparare il diversamente abile ad affrontare il quotidiano con strumenti utili per conquistare piccole e grandi sfide”.

08/03/2019 12:13
Civitanova Marche, pubblicato il bando rotatorie: l'8 aprile la scadenza per la presentazione delle offerte

Civitanova Marche, pubblicato il bando rotatorie: l'8 aprile la scadenza per la presentazione delle offerte

Il Comune di Comune di Civitanova Marche ha pubblicato un bando pubblico al fine di acquisire la migliore offerta per la concessione di alcune isole centrali non carrabili delle rotatorie e spazi verdi per la gestione e il mantenimento delle medesime, l’installazione di oggetti e arredi ornamentali e applicazione di loghi e denominazioni, da aggiudicare con procedura aperta ex art. 60 D.lgs. 50/2016 sulla base del criterio del massimo rialzo. Le modalità di partecipazione e le condizioni sono indicate nel Capitolato di gara. Il termine per la presentazione delle offerte è l'8.4.2019 ore 13:00. La concessione, che avrà durata sei anni, riguarda i seguenti spazi: isola centrale non carrabile della rotatoria vie Pellico – Crivelli; isola centrale non carrabile della rotatoria vie Civitanova - De Amicis; isola centrale non carrabile della rotatoria vie Sella – Einaudi; aiuola vie Gobetti - Pirelli. La finalità della concessione è creare abbellimento e mantenere gli spazi in argomento, consentendo loghi e denominazioni, e trarre risorse necessarie al bilancio comunale. Il canone di concessione una tantum dovuto dal concessionario sarà quello risultante dalla gara con offerta al rialzo rispetto alle basi d’asta appresso indicate: rotatoria vie Pellico - Crivelli € 6.000; rotatoria vie Civitanova - De Amicis € 8.000; rotatoria vie Sella - Einaudi € 10.000; aiuola vie Gobetti - Pirelli € 4.000. I documenti per partecipare sono reperibili nel sito ufficiale del Comune: http://www.comune.civitanova.mc.it – “Atti e Provvedimenti” - “Determine”, o può essere visionato presso l’ufficio Osap del Comune (Via Marinetti 45-47 – Tel. 0733/822353) esclusivamente negli orari di apertura al pubblico (martedì pomeriggio 15:30-17:30, mercoledì mattino 10:30-13:00, venerdì mattino 10:30-13:00).

08/03/2019 10:44
Porto Recanati, striscione di protesta davanti la porta del Comune: "Basta paura!"

Porto Recanati, striscione di protesta davanti la porta del Comune: "Basta paura!"

"Basta paura!". Questo il messaggio che appare sullo striscione piazzato nella notte da sconosciuti davanti la porta di Palazzo Volpini, sede del palazzo comunale di Porto Recanati. Il messaggio è datato 2 marzo 2019, giorno del terribile incidente che è costato la vita alla coppia composta da Gianluca Carotti (47 anni, ndr) ed Elisa Del Vicario (40 anni, ndr) a seguito dell'incidente sulla Statale 16.  Incidente per il quale il marocchino Marouane Farah è stato arrestato con l'accusa di omicidio stradale plurimo.   A firmarlo è un gruppo dall'acronimo O.R.S.A. Ecco il contenuto integrale del messaggio: "La goccia ha fatto traboccare il vaso. Chiediamo che si provveda a migliorare la situazione partendo dall'Hotel House. Basta paura!".  Questa mattina lo striscione è stato rimosso. Per individuare gli autori del gesto indagano Polizia Locale, Carabinieri e Digos.     

08/03/2019 10:16
Macerata, il Prefetto Iolanda Rolli e la Festa delle Donne: "L'8 marzo non va celebrato in modo superficiale"

Macerata, il Prefetto Iolanda Rolli e la Festa delle Donne: "L'8 marzo non va celebrato in modo superficiale"

In occasione dell'8 marzo, giornata in cui si celebra la Festa della Donna, abbiamo deciso di intervistare una delle personalità femminili più rilevanti della provincia di Macerata, il Prefetto Iolanda Rolli, e affrontare insieme a Lei temi quali la disparità di genere, il femminicidio, l'importanza della donna e il valore dell'educazione sentimentale.  Quali sono i lati positivi e quali invece quelli negativi nel ricoprire il ruolo di Prefetto in un settore, come quello delle istituzioni pubbliche, in cui il genere maschile è prevalente? Il rispetto delle regole e la lotta contro l’illegalità sono il primo obiettivo che dobbiamo perseguire per la sicurezza dei cittadini ma accanto a ciò, nel corso degli ultimi decenni la funzione del prefetto si è arricchita di un ruolo di mediazione sociale che si è particolarmente sviluppata. In un contesto sempre più complesso, in cui le attribuzioni sono ripartite fra organi territoriali di vario livello, il prefetto si pone quale organo di garanzia per l’esercizio dei diritti civili e sociali previsti dalla nostra Costituzione e, in tal modo, come il naturale referente sul territorio. Nel far questo non c’è alcuna differenza se il prefetto è un uomo o una donna. Le dirò di più, oggi c’è una completa parità numerica. Secondo Lei, si sta facendo abbastanza per contrastare la disparità di genere, e più in generale il femminicidio, nella nostra società? Si potrebbe concretamente fare qualcosa di più? La condizione femminile è ancora oggi oggetto di un fenomeno insidioso, spesso sommerso ma ultimamente sempre più alla ribalta, costituito da fatti di violenza psicologica e fisica che ne mortificano la dignità e, talvolta, la stessa incolumità fisica. I generi, quello maschile come quello femminile, patiscono il cambiamento radicale che stanno vivendo. Secondo me è necessario intervenire per colmare un enorme vuoto formativo su un tema che dovrebbe invece essere centrale nella formazione di ciascun individuo, ossia l’educazione sentimentale con tutti i risvolti culturali ed emotivi da gestire in maniera paritetica e consensuale. Con consapevolezza e libertà. Secondo Lei, c’è una disparità tra i due generi nell’accesso alle posizioni dirigenziali sul lavoro? Il fatto di essere donna, in alcuni casi, può essere uno svantaggio? La Costituzione sancisce, con l'articolo 3, il principio di uguaglianza davanti alla legge e con l'articolo 51, l'uguaglianza nell'accesso agli uffici pubblici e alle cariche elettive eppure solo nel 1960 la Corte Costituzionale abolì le discriminazioni di genere nelle carriere pubbliche con la sentenza n.33. Soltanto da allora le laureate italiane cominciarono a entrare in prefettura e diplomazia. L'importante e sempre crescente ruolo che, con grande dedizione e non senza sacrifici personali, le donne hanno saputo svolgere nella società italiana ha costituito un importante strumento per la crescita e la coesione sociale, anche grazie all'impegno di molte di loro in ruoli chiave nelle istituzioni. La nostra generazione ha avuto davanti un bivio, ci siamo confrontate con modelli marcatamente maschili: seguire quelli o seguire altre strade? Io ho scelto la seconda via e cerco di coniugare al femminile il mio ruolo. E questo, credo, non sia uno svantaggio. Mi piace essere presente nel territorio, conoscere le realtà, le criticità e le eccellenze, e posso dire di essere già stata in ogni comune. Oggi c’è l’esigenza di concretezza, è necessario un approccio fattivo: conoscere i problemi, e cercare di trovare le soluzioni per raggiungere l’obiettivo di risolverli per il bene dei cittadini. Per Lei, è sempre stato semplice coniugare il suo ruolo istituzionale con la sfera familiare? Ha dovuto fare dei sacrifici? Certo non è facile conciliare la propria professione con gli impegni familiari derivanti, in particolare, dall’avere dei figli. Devo essere grata soprattutto a mio figlio che mi ha sempre saputo dare quel supporto e quella serenità indispensabile per esercitare al meglio i vari incarichi che mi sono stati affidati. Il supporto familiare, poi, è stato indispensabile e mi ha consentito di rivolgere, anche durante le ore notturne e festive, il dovuto impegno alle situazioni, anche assai complesse, che mi sono trovata ad affrontare. Oggi, secondo Lei, si ha coscienza del perché si festeggia l’8 marzo o la ricorrenza viene celebrata in modo superficiale? L'8 marzo non ricorda solo le conquiste sociali, economiche e politiche, ma anche le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in quasi tutte le parti del mondo. Non può e non deve essere celebrato in modo superficiale. Ha ricoperto, per diversi anni, incarichi istituzionali di rilievo nella Capitale, per poi essere trasferita a Manfredonia come Commissario Straordinario. Dal luglio 2018 è stata nominata Prefetto di Macerata. Cosa pensa della realtà maceratese? Quali differenze ha riscontrato tra la realtà metropolitana e quella di provincia? Per me è un onore e un orgoglio essere alla guida di questa prefettura, mi fa piacere essere in questo territorio, voglio viverlo, starci pienamente e imparare a conoscerlo bene e ritengo che il mio bagaglio di esperienze possa essere messo utilmente al servizio di questa provincia. C’è un ricco patrimonio artistico e paesaggistico e una grande vitalità culturale. Ho trovato, con piacere, una completa sinergia tra le istituzioni e le Forze dell'Ordine e un buon rapporto anche tra istituzioni e cittadini. Un clima che non è facile trovare in altre realtà.

08/03/2019 08:00
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