Il Comitato “No inceneritore – Tolentino”, nato per impedire la realizzazione di un nuovo inceneritore in località Rancia a Tolentino, riprende la sua battaglia.
Ad ottobre 2018 la Provincia di Macerata aveva rigettato l'istanza presentata dalla ditta Biorecovery S.r.l. con sede legale a Falconara Marittima (AN), finalizzata all'ottenimento dell'autorizzazione per la realizzazione di un impianto destinato al recupero di fanghi biologici tramite essiccamento e successiva termo valorizzazione, da ubicare in C.da Cisterna, alle porte quindi del Comune di Tolentino.
"La stessa società ha purtroppo presentato ad Aprile 2019 una nuova istanza, la cui scadenza per la sua valutazione è per il prossimo mese di luglio. Il rischio che venga realizzato un nuovo inceneritore alle porte di Tolentino è quindi più che mai concreto e occorre che tutti gli attori istituzionali agiscano immediatamente al fine di scongiurarlo - afferma in una nota il gruppo che costituisce il comitato "No inceneritore" - . Se fosse realizzato l’impianto, circa 100 tonnellate al giorno di fanghi organici (una quantità enorme, superiore ai reflui dell’intera provincia di Macerata) verrebbero bruciati a Tolentino con un rischio di inquinamento olfattivo, atmosferico e del sottosuolo, davvero enorme".
Il Comitato riprende quindi la sua battaglia con l’obiettivo di dare voce a tutti i cittadini di Tolentino e dei paesi limitrofi presso le sedi istituzionali deputate alla valutazione dell’istanza.
In quest’ottica il direttivo del Comitato, ha deciso di richiedere ufficialmente all’amministrazione Comunale di convocare con urgenza il Tavolo tecnico trasversale sull’inceneritore, costituito ad ottobre 2018 dal Comune stesso, nonché di accreditarsi alla Conferenza di servizi istituita dalla Provincia di Macerata.
Inoltre nei prossimi giorni Il Comitato intende richiedere un incontro con tutti i Comitati di quartiere al fine di organizzare insieme una grande manifestazione pubblica con l’obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini molti dei quali ancora non conoscono i dettagli della vicenda ed i rischi connessi alla realizzazione dell’inceneritore.
Altre cinque famiglie si aggiungono a quelle che dopo le scosse di terremoto dell’ottobre 2016 hanno potuto fare ritorno a casa in via Francesco Petrarca, nel rione Mazzini, uno dei maggiormente colpiti dal sisma. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale è stato disposto lo sgombero dell’immobile, composto da cinque appartamenti, sito al civico numero 74.
Lo stabile è stato interessato da lavori di recupero per un importo di circa 300 mila euro.
Carreggiata stradale e pista ciclabile completamente invase da fango ed acqua ogniqualvolta la pioggia aumenti d'intensità. È l'irreale situazione che denunciano i residenti di Contrada Piani Bianchi, a Tolentino. La condizione di estremo disagio si protrae - dicono - da anni ed è dovuta alla mancata funzionalità dell'apparato fognario che non riesce a far defluire al proprio interno l'acqua piovana.
In questi minuti le famiglie si trovano ad adottare situazioni di fortuna per impedire che anche l'ingresso delle proprie abitazioni sia danneggiato da acqua e fango. Sono stati sistemati dei sacchi a bordo strada per evitare che l'afflusso divenga ingestibile. Si lamenta il mancato supporto dell'amministrazione in questa situazione.
Nonostante soltanto pochi giorni fa personale comunale avesse provveduto alla ripulitura completa della strada, non è stata trovata una soluzione per quello che è il vero problema denunciato dalla popolazione residente: l'inefficienza del sistema fognario.
Nella mattinata di martedì 28 maggio alle ore 11.30 in punto, come in tutta Italia, circa 400 studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Francesco Filelfo” di Tolentino hanno partecipato alla lettura collettiva de L’infinito. L’evento “#200infinito”, è nato dalla collaborazione tra il Miur e Casa Leopardi di Recanati per celebrare i 200 anni de L’infinito di Giacomo Leopardi e prevedeva un collegamento ideale con la piazza centrale di Recanati, città natale del poeta e cuore dell’evento.
I ragazzi e i docenti del Filelfo hanno utilizzato quattro spazi distinti e particolarmente significativi per l’Istituto che, a causa del terremoto del 2016, ha perso la sede dei licei in Piazza dell’Unità. Il primo luogo dal quale il flash mob è iniziato è stato lo spazio antistante la sede lesionata di Piazza dell’Unità, un luogo circondato da transenne e che rappresenta il passato. Il flash mod è poi proseguito davanti alla sede dell’ITE e del Liceo Coreutico in piazza Don Bosco e davanti all’attuale sede dei Licei Classico e Scientifico in via Francesconi.
Alle 11.30, “#200infinito” ha portato i ragazzi e i docenti partecipanti a ritrovarsi in zona Pace, davanti al sito destinato alla costruzione del nuovo Campus, la nuova grande casa di tutti gli studenti. Alcuni ragazzi e ragazze hanno recitato il testo leopardiano, accompagnati dal tema di Mission di Morriconi eseguito al altri giovani alunni mentre tutti gli altri hanno eseguito una coreografia molto originale che partendo dal simbolo dell’infinito, prevedeva alcuni movimenti ispirati ai versi di leopardi, rendendo l’unione tra la poesia e la danza molto suggestiva.
All’evento, oltre alla Dirigente scolastica Santa Zenobi, hanno partecipato, prendendo parte al flash mob anche il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari che ha informato gli studenti sulla prossima approvazione del progetto preliminare del nuovo campus che a breve vedrà affidata, con gara, la stesura del progetto definitivo-esecutivo per la sua realizzazione e il Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi – era presente anche l’Assessore all’istruzione Silvia Tatò - che ha ricordato che l’Amministrazione lavora ogni giorno per veder iniziare i lavori dei nuovi istituti superiori cittadini e che ha ringraziato i ragazzi e le famiglie, oltre al corpo docente e non, per la grande pazienza dimostrata sinora nel sopportare una collocazione complicata e dovuta all’emergenza sisma.
Per il Filelfo è stata l’occasione non solo per rendere omaggio a uno dei più grandi poeti italiani, ma anche per dimostrare che, nonostante le difficoltà, le distanze e i disagi causati dal sisma, la scuola è unita ed è pronta a mettersi in gioco con lo sguardo rivolto al futuro.
I video dei flash mob saranno poi caricati in rete e condivisi sulle pagine Facebook e sui canali Youtube delle scuole.
Lavori di riparazione conclusi, torna agibile uno stabile che ospita due abitazioni e un locale commerciale in viale Collio. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza di inagibilità dell’immobile. Le opere di riparazione, per un importo di circa 130mila euro, hanno permesso alle famiglie residenti di rientrare a casa.
Nella riunione di questa mattina a Roma, al Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico, era presente anche l’assessore regionale Loretta Bravi per la tutela dei diritti dei 120 lavoratori marchigiani, parte dei 1800 coinvolti complessivamente nella vertenza del Mercatone Uno.
“Il Ministro che ha definito la questione “un tavolo prioritario”, ha assicurato la massima vigilanza sul problema, del tutto inaspettato – spiega l’assessore Bravi - e ha ribadito la necessità di lavorare con impegno per ottenere dal tribunale di Milano la retrocessione del fallimento e riportarlo all’amministrazione controllata che potrebbe quindi consentire l’applicazione degli ammortizzatori sociali in favore dei lavoratori, non licenziati quindi, ma per ora sospesi come prima fase."
"Ha garantito – riferisce ancora l’assessore - il suo impegno per retrodatare la CIGS da sabato scorso. Quindi ha calendarizzato una serie di incontri e tavoli per individuare nuovi soggetti economici che investano nell’azienda. Il tavolo tecnico tra creditori, fornitori fissato per il 30 maggio, resta quindi confermato così come il coinvolgimento a breve dell’INPS. Di Maio ha anche ribadito il ruolo importante delle Regioni in questa vicenda mostrandosi disponibile ad accogliere le proposte che dovessero venire dai territori per agevolare questo percorso impegnativo e anche in termini di politiche attive e di ricollocamento lavorativo."
Dopo un mese di maggio che resterà negli annali come uno dei più freddi degli ultimi decenni, con il maltempo che ha infierito particolarmente nei fine settimana (quattro su quattro) con fenomeni anche estremi, neve in montagna, temporali, grandine e allagamenti diffusi, sembra che tra qualche giorno tutto ciò sarà un ricordo e avremo finalmente una fase di bel tempo stabile con un sensibile aumento delle temperature.
Dobbiamo però attendere ancora qualche giorno, in cui il tempo, sembra impossibile, avrà un ulteriore peggioramento. L'arrivo di un ciclone di origine polare, infatti, sarà responsabile di un ritorno ad un clima più freddo con un nuovo calo delle temperature e già da oggi, maltempo caratterizzato da nubifragi e grandine in molte zone del nostro Paese.
Nel corso di mercoledì 29, con lo spostamento del vortice ciclonico verso il centro Italia, sono previste piogge ancora sul Nord Est e verso Toscana, Umbria e Marche, con fenomeni temporaleschi. Da giovedì 30, i fenomeni scenderanno verso il Sud, e a partire da venerdì l'Anticiclone delle Azzorre, in parte associato a quello africano, riusciranno ad interessare il Centro-Nord, dove si avrà un ritorno alla calda stabilità atmosferica, con temperature che sfioreranno i 30°C, mentre il Sud manterrà condizioni di tempo instabile e più fresco, anche nel prossimo weekend.
Vittoria Sgarbi torna a far discutere. Il noto critico d'arte è tornato nella giornata odierna a San Severino per esprimere il proprio voto alle Elezioni Europee del 2019, votando nel seggio settempedano.
Contestualmente Sgarbi ha deciso di lanciare un appello a Papa Francesco in vista dell'imminente visita a Camerino programmata per domenica 16 giugno: "Spero il Papa arrivi con l'elicottero a San Severino e vada in automobile a Camerino. Io di questo lo prego da fedele, da cittadino di San Severino, e da persona che - come lui dovrebbe - ama la giustizia. Gli chiedo non di cambiare rotta, ma di toccare San Severino e di salutare i cittadini che verranno a festeggiarlo; dopodichè andare a Camerino. È un atto di giustizia, lo faccia con tutta la sua Grazia".
"Lo chiedo al Vescovo di San Severino e Camerino (Francesco Massara, ndr). L'ho chiesto al cardinale Menichelli, che ho incontrato questa mattina. Spero che il Papa non abbia nulla in contrario - prosegue Sgarbi - a muoversi in cielo, arrivare sulla terra e toccare due città per il Bene e per la Grazia di chi nessuno abbandona: Francesco mi ascolti".
Per far sì che il suo invito venga accolto, Sgarbi citale parole pronunciate dallo stesso Santo Padre nella liturgia penitenziale con i giovani di Panama nel 25 gennaio 2019: "Dio non ti abbandona mai, Dio non abbandona nessuno, Dio ti dice 'Vieni', Dio ti aspetta e ti abbraccia e se non sai la strada viene a cercarti".
È arrivato a San Severino ieri sera e ha passato la notte presso la Villa del Cavaliere. È ripartito nel pomeriggio perché questa sera sarà uno degli ospiti di Matrix - Speciale Elezioni, nel salotto televisivo di Nicola Porro. Vittorio Sgarbi ha votato qualche ora fa a San Severino Marche, comune nel quale ha la residenza, dopo aver ritirato la sua tessera elettorale presso l'Ufficio Anagrafe del comune settempedano. Il critico d'arte, prima di recarsi al seggio, si è trattenuto per qualche ora con il primo cittadino settempedano Rosa Piermattei e ha poi pranzato con lei insieme a moltissimi amici di San Severino Marche.
"In mattinata, a Camerino, ho incontrato anche il Cardinale Menichelli, a lui mi lega una grande amicizia - ci ha raccontato Sgarbi -. Il voto e la residenza qui? La cittadinanza ce l'ho ormai da tempo, visti i vari ruoli pubblici che ho ricoperto in Città." A ciò si aggiunge un amore per le Marche che il critico non ha mai negato. Un amore che, vista la grande accoglienza che ha ricevuto quest'oggi, è evidentemente reciproco.
"Nessuna pietà per i morti". Titola così il duro post di condanna, pubblicato dalla pagina Facebook "La voce di Pamela Mastropietro", gestita dalla famiglia della giovane tragicamente scomparsa a Macerata lo scorso anno.
L'ignobile scritta è stata fatta nel giardino antistante l'appartamento degli orrori, dove Oseghale avrebbe ucciso e fatto a pazzi la ragazza romana, dove si trova un piccolo spazio dedicato a lei.
"Senza pietà - continua il messaggio della famiglia -. Non ce la fate proprio a rispettare una ragazzina morta, vero? Ma noi andiamo avanti, convinti anzi che questi gesti vigliacchi siano la dimostrazione che stiamo sulla strada giusta. E confidiamo, come sempre, nell'operato delle Forze di Polizia, che scoprano l'autore o gli autori di questa meschinità."
Un’azienda che in soli settant’anni si è trasformata da pioniera della troticoltura italiana a leader di settore in Europa. L’Erede Rossi Silvio è oggi considerata una realtà maceratese di prestigio e affidabile non solo a livello locale ma anche estero. Abbiamo incontrato Roberto Rossi, uno dei titolari dell’azienda a conduzione familiare che da Sefro ha raggiunto traguardi internazionali.
“L’Azienda nasce nel 1947 da mio nonno Silvio che iniziò l’attività proprio qui a Sefro, dove oggi c’è lo stabilimento principale – ci spiega Roberto -. Lui morì giovanissimo, ad appena 40 anni; mio padre quindi, a 16 anni, prese in mano le redini della nostra realtà e la portò avanti, finché non siamo subentrati io e miei fratelli, Rodolfo e Silvio. In questi anni siamo riusciti ad affermare il nostro nome eliminando la concorrenza e acquisendo le aziende di troticoltura in Italia: a oggi, contiamo 22 impianti distribuiti tra Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio, Molise, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Belgio. A questi si aggiungono due mangimifici che ci permettono di portare avanti una produzione interna prettamente autonoma, dall’uovo, al mangime (completamente naturale) fino alla trota confezionata.”
“I nostri allevamenti di trote nascono in sorgente e quindi abbiamo delle temperature costanti delle acque per tutto l’anno che variano dagli 8 ai 12 gradi: proprio da qui, dall’habitat naturale, siamo riusciti a sviluppare la nostra idea, portando avanti l’intero ciclo di produzione senza antibiotici – ha proseguito Roberto -. L’Azienda Erede Rossi Silvio produce circa il 40% delle trote che si produce in Italia e siamo il gruppo più grande d’Europa. Da quattro anni ci siamo anche spostati a mare, in Albania, dove abbiamo allevamenti di orate e branzini.”
200 dipendenti, 110 mila quintali di produzione di trota e 40 mila quintali di orata. Il 50% della produzione viene esportata in Svizzera, Germania, Grecia, Polonia, Romania e Francia, mentre il 70% di tutta la produzione raggiunge, sul territorio nazionale, la grande distribuzione. Sono solo alcuni dei numeri dell’Azienda Erede Rossi Silvio. Unica azienda al mondo ad allevare senza l’uso dell’antibiotico: non solo per le trote ma anche per i branzini e le orate di mare. Il tutto in un habitat naturale incontaminato e in acque limpide e abbondanti, senza mai dimenticare il pieno rispetto della natura e il costante controllo durante l’intero ciclo evolutivo della trota.
Ma nel dettaglio come si alleva una trota? “Il primo passaggio importante è quello della scelta delle acque. Le uova embrionate stanno negli incubatori per 20 giorni prima della schiusa e poi nasce l’avannotto – ha continuato Roberto -. Tutto questo procedimento avviene nell'acqua, deviata appositamente dal fiume con impianti idonei, in un’ambiente naturale che tutela il pesce da malattie e infezioni esterne. Un procedimento che si sviluppa in circa 14 mesi per una trota bianca e in 16/18 mesi per la trota salmonata. Durante l’accrescimento vengono poi fatte delle selezioni e le trote vengono divise in vasche eterogenee e omogenee in base alla loro grandezza: la trota bianca è molto più piccola rispetto a quella salmonata che ha una pezzatura più grande. Entrambe vengono poi lavorate fino al prodotto finito: filetto, eviscerato oppure viene venduta intera.” Lavorazioni che avvengono completamente in azienda, che si tratti di prodotto fresco, congelato, carpaccio, surgelato o confezionato.
“Le consegne, che coprono l’intero territorio nazionale e non solo, avvengono ogni giorno: l’ultimo carico parte intorno a mezzogiorno e, la mattina successiva, si trova sul banco del pesce del supermercato – ha continuato Roberto -. Una logistica organizzata che, nonostante il territorio montano, funziona a 360 gradi, sia per il prodotto morto che per il vivo. Per quest’ultimo facciamo solo ed esclusivamente trasporti con i nostri mezzi dato che siamo gli unici ad avere un brevetto apposito: invece di trasportare 50 quintali ne riusciamo a trasportare 120. Ciò ci permette di avere costi più bassi e, dal punto di vista ambientale, consumi di carburanti a basso impatto.”
L’Azienda Erede Rossi Silvio è certificata MSC (Certificazione Pesce Sostenibile), Friend of the Sea, la GLOBALG.A.P.: riconoscimenti volontari sul prodotto e sulla sostenibilità ambientale che conferiscono pregio a una realtà maceratese leader sul territorio nazionale.
“La trota ha inoltre proprietà che non hanno nulla da invidiare a quelle di molti altri pesci – ha concluso Roberto -. Rispetto al salmone è infatti meno grassa (circa 3%), ha un contenuto altissimo di omega 3 e proprio per quest’ultimo stiamo prendendo la certificazione. Infine ha il 20% di proteine: può dirsi un pasto completo a tutti gli effetti.”
Naturalezza, impegno nel ricercare strutture moderne e tecnologicamente all’avanguardia nel confezionamento senza dimenticare l’habitat naturale di nascita e crescita del prodotto principale: la trota. Elementi che hanno reso l’Azienda Eredi Rossi Silvio sinonimo di qualità.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate, hanno interessato principalmente la tematica relativa al mancato ottemperamento da parte di un genitore, dei provvedimenti del Giudice circa l’affidamento congiunto del figlio minore. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Treia che chiede: “A quali responsabilità va incontro la madre che impedisce l’esercizio del diritto di visita del padre, nei confronti del figlio minore?"
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione molto delicata, su cui ha avuto modo di pronunciarsi la Corte di Cassazione, in una recentissima Ordinanza che ha portato alla condanna di una madre, al pagamento di € 5.000,00 a titolo di risarcimento del danno causato al figlio minore per il fatto di aver ostacolato gli incontri di quest’ultimo con il padre. Difatti, la Suprema Corte adita, nel valutare la circostanza che al padre del minore era stato concesso di vedere il figlio meno di quanto previsto, ha statuito quanto segue: “I comportamenti ostativi contestati alla madre, hanno condotto alla condanna di risarcimento a favore del figlio con l’intenzione di censurare proprio la mancata frequentazione tra il padre ed il figlio, oltre al ruolo svolto dalla madre, ritenuto il comprovato atteggiamento ostruzionistico di quest’ultima ed il condizionamento al corretto svolgimento delle modalità di affidamento del minore, nonché il disagio, le sofferenze ed i conflitti derivati al minore dall’atteggiamento della madre, in quanto responsabile della lesione del diritto del minore alla bigenitorialità”. (Cass. Civ.; Sez. I; ordinanza n.13400 del 17/05/2019).
Con il richiamo alla bigenitorialità quale diritto fondamentale, infatti, il legislatore ha inteso porre in primo piano l'interesse del minore a mantenere una pari frequentazione dei genitori, allo scopo di garantire la sua sana crescita psico-fisica, nonché la stabile e salda relazione emotivo-affettiva con entrambi, i quali hanno pertanto il dovere di collaborare per la sua cura, assistenza, educazione e istruzione, così come per l'individuazione delle concrete modalità di esercizio di tale diritto nella nuova situazione creatasi a seguito della disgregazione dell'unione coniugale, prevedendo, ex art. 709 ter c.p.c., la condanna al risarcimento del danno causato al figlio o all’altro genitore, nel caso in cui siano poste in essere gravi inadempienze o violazioni dei provvedimenti sull’affidamento dei figli minori, ovvero condotte pregiudizievoli per i minori stessi, arrivando fino alla revoca dell’affidamento condiviso, in favore, invece, di quello esclusivo.
A tal proposito, la stessa Corte di legittimità chiamata a pronunciarsi sulla condotta posta in essere da una madre in regime di separazione con affidamento congiunto del minore, la quale, anziché collaborare per mantenere un rapporto quanto più stabile possibile con il padre, nella direzione di un sano e doveroso recupero necessario per la crescita equilibrata del minore, aveva al contrario continuato a palesare la sua disapprovazione in termini screditanti nei confronti dell’ex marito, condannandola perciò, al pagamento di un cospicuo risarcimento indirizzato questa volta al padre della figlia,“per aver causato l’alienazione genitoriale da cui era affetta quest’ultima, la quale era ormai arrivata al punto di rifiutare ogni contatto con il padre" (Cass. Civ.; Sez. I; sentenza n. 7452del 14.05.2012).
Pertanto, alla luce di quanto emerso e in risposta alla domanda del nostro lettore, si può affermare che: “Il genitore che intralcia il fondamentale e imprescindibile principio della bigenitorialità, impedendo al figlio di poter crescere serenamente avendo accanto costantemente ed in maniera significativa entrambe le figure genitoriali, giustifica l’intervento del Giudice, il quale ha la facoltà, in presenza di tali gravi inadempienze, o comunque di atti che arrechino danno al minore od ostacolino il corretto svolgimento delle modalità dell'affidamento, non solo di modificare i provvedimenti in vigore e/o di ammonire il genitore inottemperante, ma anche di adottare congiuntamente provvedimenti sanzionatori a carico del genitore inadempiente, tra i quali il risarcimento dei danni nei confronti del minore e nei confronti dell'altro genitore”. (Tribunale di Cosenza; sez. II; sentenza n.2044; del 18/10/2017).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
È stata dichiarata fallita la Hernon Holding, la società che gestiva i punti vendita di Mercatone Uno.
Lo ha reso noto la Filcams-Cgil in una nota. L'Azienda aveva acquisito i 55 punti vendita meno di un anno fa e da circa un mese aveva presentato domanda di ammissione al concordato preventivo. Sono oltre 1.800 i dipendenti in tutta Italia. Chiuso quindi anche il punto vendita del Mercatone Uno di Civitanova Marche senza preavviso, lasciando a casa 42 lavoratori.
"I punti vendita di tutta Italia e anche quelli delle Marche sono stati chiusi dalla direzione aziendale senza la minima comunicazione a istituzioni, lavoratori e sindacati" - ha commentato il governatore delle Marche Luca Ceriscioli- un comportamento inaccettabile, necessitiamo di un imminente intervento del Mise" .
"Ciao ragazzi... ci vediamo presto. Vi voglio bene." Così Gaetano Curreri, frontman degli Stadio, ha tranquillizzato i tanti fans che ieri sera hanno vissuto momenti di apprensione per la sua caduta accidentale sul palco del Lanciano Forum di Castelraimondo, dove stava tenendo un concerto.
"Sto leggendo i vostri messaggi su Facebook e sono meravigliosi - sono state le parole di Curreri dal letto dell'Ospedale di Camerino -. Mi date una carica che è una ventata di voglia di risalire sul palco al più presto. È stata una brutta caduta, capita. Poi sapete, io sono un grande ballerino quindi - ha ironizzato Curreri -: ogni tanto anche Bolle cade. Vi voglio bene e ci vediamo ai prossimi concerti, grazie dei vostri messaggi."
Sono 98 gli edifici, tra questi anche intere palazzine che ospitavano diverse famiglie e negozi prima delle scosse dell’ottobre 2016, tornati agibili a San Severino Marche. Una piccola speranza nella lunga conta dei danni che hanno sconvolto la quotidianità di tantissime famiglie e moltissimi settempedani.
Il sindaco, Rosa Piermattei, in queste ore ha revocato l’Ordinanza di sgombero di uno stabile di tre appartamenti in viale Europa. I lavori di miglioramento sismico, per un importo di 210mila euro, consentiranno il ritorno a casa dei tre nuclei. Restano fuori ancora più di 800 famiglie che mensilmente percepiscono il C.A.S, il Contributo di autonoma sistemazione, altre 103 che vivono nelle S.A.E., le Soluzioni abitative emergenziali allestite e consegnate a dicembre 2017 nel villaggio terremotati “Campagnano” nel rione San Michele, e 26 famiglie che vivono negli alberghi, sono una ottantina di persone. Poi ci sono 6 nuclei cui è stato assegnato un appartamento acquistato dall’Erap.
“Siamo ancora lontani dalla ricostruzione vera – commenta il sindaco, Rosa Piermattei – ma ogni giorno ci battiamo perché il ritorno alla normalità sia veloce. Complessivamente a San Severino Marche i tecnici comunali hanno censito 1.113 edifici inagibili, siamo stati il primo comune a farlo in tutta l’area del cratere. Per 616 edifici è arrivato un esito E della scheda Aedes, e sono stati dichiarati totalmente inagibili, altri 500 circa sono stati classificati come B e C, quindi parzialmente inagibili. Mi incoraggia il fatto che sono state già presentate 304 pratiche, siamo in cima alla lista di tutti i Comuni, e che oltre il 20% di queste siano riferite alla ricostruzione pesante. Più della metà, tra pratiche riferite a interventi lievi e gravi, sono state anche finanziate”.
A San Severino Marche sono state anche delocalizzate tutte le attività produttive che ne avevano fatto richiesta, eseguite ben 52 demolizioni di edifici di cui 41 da parte del Comune che ha effettuato anche 24 messe in sicurezza. In tutto il territorio comunale è stata completamente conclusa anche la rimozione di tutte le macerie a terra.
Il Superiore Ministero, Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, a seguito della promozione a Dirigente Superiore, ha conferito all’ingegner Pierpaolo Patrizietti, con decorrenza 27 maggio 2019, l’incarico di Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Taranto.
"Un incarico importante e impegnativo sotto il profilo professionale, che costituisce uno stimolo per raggiungere obiettivi più importanti" scrive l’Ing. Pierpaolo Patrizietti in un comunicato stampa a sua firma in cui si congeda dal Comando di Macerata.
Patrizietti lascia dopo aver profuso in questo relativamente breve lasso di tempo di circa due anni il massimo impegno, finalizzato alla gestione dell’emergenza sisma Centro Italia 2016, a garantire il servizio di soccorso tecnico urgente provinciale con tempestività e professionalità da parte del personale operativo, nonché al raggiungimento di adeguati standard di sicurezza per le sedi di servizio.
In particolare, dopo aver ottenuto la congruità relativa all’intervento di adeguamento sismico per la sede centrale con un impegno di spesa di 4,7 milioni di euro circa, ieri l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione ha comunicato di aver valutato positivamente anche l’intervento di adeguamento previsto per il Distaccamento di Camerino, per il quale si prevede un impegno di spesa di ulteriori 3,95 milioni di euro.
Per entrambe le sedi sono state avviate le procedure per l’inizio dei lavori, che grazie alla sensibilità degli Enti preposti saranno avviati nei tempi tecnici strettamente necessari.
L’ing. Pierpaolo Patrizietti ringrazia tutto il personale del Comando di Macerata per l’impegno profuso, la disponibilità e la professionalità dimostrate in ogni occasione, che hanno consentito il raggiungimento di importanti obiettivi riconosciuti e apprezzati sia da parte della cittadinanza che delle istituzioni del territorio.
Il Comando verrà affidato all’Ing. Antonio Giangiobbe, già Vice Comandante del Comando di Campobasso, cui Patrizietti augura le migliori soddisfazioni personali e professionali in questa sua permanenza a Macerata, nella certezza della collaborazione stretta e proficua che tutto il personale vorrà dare al nuovo Comandante al fine di adempiere ai compiti istituzionali.
A breve inizieranno i lavori di riqualificazione della Zona Torrione San Catervo, i quali determinano l'apertura di un cantiere con restringimento della carreggiata tale da rendere necessaria l'istituzione di un senso unico in Via Nazionale nel tratto interessato dai lavori con direzione mare-monti.
Pertanto la Polizia Locale ha emesso una ordinanza con la quale da lunedì 27 maggio 2019 fino al termine dei lavori e al completo ripristino della sicurezza stradale, in Via Nazionale, nel tratto interessato dallo svolgimento dei "lavori di riqualificazione della zona Torrione San Catervo", la circolazione è disciplinata con senso unico di circolazione con direzione mare-monti.
I veicoli provenienti da Via G. Murat all'intersezione con Via Nazionale dovranno obbligatoriamente proseguire la marcia con direzione corso G. Garibaldi o con direzione viale C. Battisti.
I veicoli provenienti da viale C. Battisti all'intersezione con Via Nazionale dovranno obbligatoriamente proseguire la marcia con direzione C.so G. Garibaldi.
Nel tratto stradale di Via delle Cartiere compreso tra Via Flaminia e Via Germondani è istituito il senso unico di marcia con direzione Via Flaminia-Via Germondani.
I veicoli provenienti da viale Benadduci e circolanti in Via delle Cartiere, all'intersezione con Via Germondani avranno l'obbligo di svoltare a sinistra per quest'ultima via.
La circolazione veicolare sarà regolamentata con riduzione della velocità massima consentita a 30 Km/h.
Deborah Pantana consigliere Provinciale nonché Presidente di "Uniti nel Centrodestra", questa mattina ha fatto visita ad alcuni comuni terremotati del Maceratese: tra questi Caldarola, Fiastra, Serrapetrona e Muccia.
"A Caldarola ho avuto modo di incontrare le persone che lavorano al Centro Commerciale, una realtà accogliente e ben organizzata - spiega la Pantana -. Per quanto riguarda il Lago di Caccamo, che ho visitato quest'oggi, dopo l'allarme lanciato per la moria di carpe, ho presentato un'interrogazione in Provincia mentre il consigliere Sandro Zaffiri ha fatto la stessa cosa in Regione. Vogliamo fare chiarezza sulla situazione e dare una risposta concreta agli abitanti di questi posti bellissimi, sperando che il tutto si risolva."
"A Muccia ho avuto modo di incontrare il primo cittadino Mario Baroni - ha proseguito Deborah Pantana -. Il 26 giugno ci sarà inoltre l'inaugurazione della nuova scuola, che comprenderà elementari e medie, donata dalla Fonazione Bocelli. Un progetto, quello della scuola di Muccia, che ha visto la sua progettazione e realizzazione nel giro di sei mesi: un segnale forte per una delle tante comunità della nostra Provincia colpite dalla tragedia del sisma. Una dimostrazione del fatto che il privato, molto spesso, è molto più celere rispetto al pubblico."
"Inutile dire che la maggior parte della gente è ormai sfiduciata e chiede risposte concrete in merito alla ricostruzione - ha concluso la Pantana -. Speriamo che, dopo il 26 maggio, qualcosa possa cambiare in questi territori e si possa finalmente parlare di ricostruzione vera. Se non riparte il lavoro la gente è naturale che se ne va da questi posti dove non è semplice fare allevamento perché manca l’acqua, dove le strade di collegamento sono molto spesso delle mulattiere. È necessario che venga istituita un area di crisi permanente dove non solo vengono previsti degli incentivi ma che non vengano fatte pagare le tasse fin quanto la situazione non migliora."
Italgas e il Commissario Straordinario del Governo per il terremoto del Centro Italia a sostegno delle scuole dei territori colpiti dal sisma del 2016. Oggi, nel corso di una cerimonia al Teatro comunale di Treia, sono stati consegnati all’Ufficio Scolastico Regionale delle Marche 830 dei 1.500 computer destinati alle scuole del cratere sismico di Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria. Andranno a comporre circa 50 nuove aule informatiche nelle zone tra le più danneggiate delle Marche.
L'iniziativa, che rientra nell’ambito del protocollo sottoscritto lo scorso dicembre, è stata illustrata dal Commissario Straordinario del Governo, Piero Farabollini e dal Responsabile delle Relazioni Istituzionali e Affari Regolatori di Italgas, Nunzio Ferrulli, del Vice Commissario Prefettizio di Treia, Francesco Senesi, di molti sindaci e amministratori dei comuni della provincia, dei rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Regionale delle Marche e dei dirigenti scolastici delle scuole destinatarie.
Hanno ricevuto la donazione, in rappresentanza delle scuole, gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Egisto Paladini” di Treia, vincitori del premio “Vito Scafidi” per il progetto “Sicurezza a Scuola” con cui, dopo il sisma 2016, si sono fatti informatori di prossimità sul rischio sismico presso la comunità adulta.
“Si tratta di un’occasione importante per sottolineare che il terremoto non sbriciola solo i luoghi, ma anche le identità e che ricostruire è anche rigenerare socialità e prospettive - ha commentato Piero Farabollini cui i ragazzi hanno rivolto anche domande sul sisma nella doppia veste di Commissario alla ricostruzione e di geologo –. Con la donazione Italgas si concretizza per migliaia di ragazzi e per le loro famiglie la sintesi tra memoria e futuro attraverso il mezzo che connette per eccellenza. Questi pc sono simbolo di quella rete fatta di tecnici, amministratori, politici ed imprese che incarnano la volontà del ben fare perché i ragazzi connessi al mondo con questi strumenti restino profondamente connessi alla loro madre terra.”
Per il Gruppo Italgas, la donazione è parte del più ampio quadro di iniziative attraverso cui la società contribuisce a creare valore per i territori in cui è presente e opera quotidianamente. Un impegno che si concilia con i significativi programmi di investimento realizzati in quelle aree e destinati a migliorare costantemente il livello di qualità del servizio offerto alle comunità.
“Lavorare con e per il territorio fa parte del dna di Italgas sin dalla sua fondazione avvenuta quasi due secoli fa – ha commentato l’Amministratore Delegato di Italgas, Paolo Gallo –. Siamo per questo orgogliosi di poter contribuire a creare valore per le comunità marchigiane, non solo con l’efficiente gestione quotidiana del servizio di distribuzione del gas naturale che ci contraddistingue da sempre, ma anche attraverso un’iniziativa che fornisce un aiuto concreto alle scuole e permetterà loro di innescare un percorso virtuoso offrendo agli studenti maggiori opportunità di crescita e sviluppo delle competenze. Dopo il Lazio, oggi siamo arrivati nelle Marche, una delle regioni colpite dal sisma del 2016, e contiamo al più presto di poter completare la donazione anche nelle scuole di Abruzzo e Umbria”.
L'organizzazione Fridays For Future Macerata è di nuovo scesa in piazza questa mattina, dopo lo sciopero dello scorso 15 marzo, per manifestare a favore di rivendicazioni atte a prevenire il riscaldamento globale e il cambiamento climatico. Una giornata che ha visto scendere in piazza studenti, e non solo, anche in molti altri comuni marchigiani.
"Potrebbe sembrare una mera replica dello sciopero del 15 marzo ma in realtà c'è stato un "iceberg" di lavoro dietro alla manifestazione di oggi - spiegano gli organizzatori -. Ci muoviamo per una richiesta di emergenza climatica alle istituzioni, come hanno già fatto altri comuni d'Italia e del mondo, partendo dall'Inghilterra. Il nostro obiettivo è di far capire all'Amministrazione, alle istituzioni e alla politica che questo è un problema primario che deve essere messo in cima all'agenda politica. Abbiamo infatti proposto ai manifestanti, durante lo sciopero di oggi, di scrivere su dei cartelloni le loro proposte per migliorare la città, il quartiere e la zona."
"Noi stiamo già lavorando con l'Amministrazione e abbiamo già avuto un confronto, soprattutto per quanto riguarda il progetto degli Aperitivi Europei. Quest'anno infatti abbiamo dato vita a un progetto pilota che prevede, per il prossimo anno, l'eliminazione della plastica monouso a livello di stoviglie, bicchieri e quant'altro per i quattri giorni della manifestazione."
I 150 del corteo sono partiti questa mattina dal Monumento ai Caduti e sono arrivati in Piazza della Libertà a Macerata.