“Sono trascorsi 27 anni dalla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ma da allora molte cose sono cambiate. Le nuove generazioni guardano alla mafia non più con la stessa rassegnazione del passato. Nella battaglia contro la criminalità organizzata i due magistrati hanno fornito, con il loro esempio, l'arma più potente alla riscossa civica e morale”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, ieri partecipando alla cerimonia d’intitolazione del Tribunale di Ancona a Vittorio Salmoni, della corte del palazzo di giustizia a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e delle aule d’udienza a persone che hanno onorato l’Italia con il loro impegno e sacrificio. Un’iniziativa curata dalla sezione distrettuale di Ancona dell’Associazione nazionale magistrati, sostenuta dal Consiglio regionale e organizzata, insieme ad altri importanti appuntamenti previsti nell’ambito di “Tribunale è città”, in occasione dell’anniversario della strage di Capaci del 23 maggio1992.
Secondo il Presidente “educare alla legalità vuole dire anche coltivare la memoria di chi, attraverso la propria vita e le proprie azioni, ha saputo difendere le regole della convivenza civile e democratica, ispirata ai valori della Costituzione della Repubblica. Ecco perché ricordiamo oggi anche il magistrato Vittorio Salmoni, vittima delle leggi razziali emanate durante la dittatura fascista, uno dei momenti più bui della nostra storia. L'essenziale esercizio della memoria si lega al valore fondamentale della cultura. Non c'è legalità senza cultura della legalità”.
Nel suo intervento il Presidente ha fatto presente che anche nelle Marche è necessario tenere alta l’attenzione. “L'associazionismo, le categorie produttive, la politica, le istituzioni, il mondo della scuola e della formazione – ha sottolineato - hanno la responsabilità di rafforzare e rinnovare il tessuto sociale regionale, promuovendo la trasparenza dei comportamenti, l'autodisciplina della vita interna degli organismi, la capacità di prevenire e contrastare soggetti portatori di interessi e pratiche poco chiare”.
Ricordate, infine, alcune importanti iniziative assunte dal Consiglio regionale. Tra queste, l’approvazione nell’agosto 2017 della legge sulle “Norme per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”; la collaborazione con diverse associazioni impegnate su questi temi, riservando particolare attenzione al mondo della scuola; il parere favorevole espresso nei giorni scorsi dalla Commissione Affari istituzionali per l’adesione della Regione alla Fondazione che sostiene l’Osservatorio sulle Agromafie. Il Presidente non ha mancato di fare un riferimento alla ricostruzione post sisma, auspicando “norme più semplici e chiare ed attribuzioni di compiti precisi, così da farla procedere speditamente e nella massima trasparenza per consentire la rinascita di un'ampia porzione del territorio marchigiano con le sue comunità”.
Con gioia la parrocchia di Chiesanuova di Treia invita alla cerimonia di riapertura della Chiesa dei SS. Vito e Patrizio. Il ritrovo alle 17,30, di oggi, venerdìn 24 maggio. Dopo il taglio del nastro e i saluti da parte dell'autorità e dei tecnici dei lavori eseguiti, il nostro vescovo Nazzareno Marconi presiederà l'Eucaristia alle ore 19,00. seguirà un rinfresco all'oratorio, serviti dai componenti del Comitato Festeggiamenti, instancabili della parrocchia.
Dalla scossa del terremoto del 30 ottobre 2016 la parrocchia di Chiesanuova di Treia riabbraccia un luogo simbolo: la propria chiesa, chiusa dopo i danni subiti dal sisma. Il parroco Don Peter Paul ringrazia tutti coloro che hanno aiutato in varie forme in questo tempo di precarietà dopo il terremoto. "Quanti traslochi! Abbiamo fatto tanti spostamenti tra l'oratorio, l'aula san Vito e la tensostruttura fornita dalla Protezione Civile e montata dal Battaglione San Marco dell’esercito. Il Padre Eterno ci ha sempre assistito in questo disagio e presto si sarebbe riaperta la Chiesa."
Con l'occasione dei lavori, la parrocchia ha organizzato altri lavori necessari di manutenzione: conservazione di quadri importanti, lucidatura del pavimento in marmo, sostituzione del vetro delle finestre, miglioramento delle illuminazioni e tant'altro.
Venerdì 24 maggio i ragazzi e le ragazze di Fridays For Future Macerata scendono per la seconda volta in strada. Ribadiscono e continuano il percorso iniziato il 15 marzo in tutte le piazze del mondo: costruire un futuro basato sulla giustizia climatica grazie a un cambiamento concreto e radicale di un sistema inquinato e velenoso, che investa sia i cittadini sia le politiche industriali e economiche. "La scelta di aderire allo sciopero non è una scelta comoda né ricreativa, è una presa di coscienza e un promemoria all'impegno che ognuno di noi deve continuamente applicare davanti alla distruzione della nostra terra" sottolineano i giovani organizzatori. "Per questo lo stato di emergenza climatica deve essere dichiarato da parte di tutte le Istituzioni, dalle scuole alle Università alla politica, così che - proseguono - misure alternative consapevoli possano essere prese di conseguenza."Il corteo partirà alle 9:00 dal monumento dei Caduti e proseguirà fino a piazza della Libertà. La mobilitazione ospiterà interventi di vario tipo, da quelli scientifici a performance artistiche. I Fridays For Future invitano tutta la cittadinanza a prendere parte a questo momento fondamentale della nostra epoca, dalla quale nessuno può sentirsi escluso.
La Riviera delle Palme mette al bando il fumo nelle spiagge. La giunta municipale di San Benedetto del Tronto ha approvato una delibera che introduce il divieto di fumo dalla battigia fino all'ultima fila di ombrelloni, limitando la possibilità di fumare nella fascia chiamata "zona edificabile".
In pratica si potrà fumare solo negli stabilimenti balneari, purché si tratti di spazio o struttura aperta e attrezzata con posacenere a servizi degli utenti.
Il divieto, fortemente voluto dal sindaco Pasqualino Piunti per rendere sempre più accogliente la riviera e godibile la permanenza di turisti e non, comprende le spiagge libere e riguarda anche le sigarette elettroniche.
Il provvedimento è volto a salvaguardare la salute dei bagnanti, in particolare dei più piccoli, evitando anche il deprecabile fenomeno delle cicche di sigaretta che molti fumatori sotterrano nella sabbia, invece di gettarle nei raccoglitori, nonostante la presenza in molti ombrelloni di posacenere.
Fonte: ANSA Marche
I lavori sulla rotatoria di Montecosaro allo svincolo della superstrada iniziati alla fine dello scorso anno e sospesi in inverno per procedere con l'asfaltura nella stagione più consona a questo tipo di attività riprenderanno la prossima settimana nella notte di martedì 28 maggio; per effettuarli sarà necessaria la chiusura della rotatoria stessa dalle ore 21.00 alle ore 6.00 del mattino per un paio di notti, salvo imprevisti dovuti al maltempo.
La Provincia, con questi lavori porta a compimento un'altra opera finalizzata ad una migliore regolamentazione del traffico in un incrocio ad alta densità dove, purtroppo, si sono verificati nel tempo diversi incidenti
Quello in via di definitiva ultimazione è un intervento di sistemazione e messa in sicurezza di due svincoli stradali di rilevante importanza che, con la realizzazione delle due rotatorie prossime allo svincolo della superstrada, ha comportato una spesa complessiva di 900.000 euro. Un appalto le cui economie derivanti dal ribasso d'asta saranno utilizzate per l'istallazione di nuove barriere sul primo ponte della provinciale in questione dove sono stati nel frattempo sistemati i giunti di collegamento.
“Completiamo con soddisfazione – commenta il Presidente della Provincia – altri importanti lavori finalizzati al raggiungimento di una maggiore sicurezza su un'arteria strategica per tutto il comprensorio e l'intero distretto calzaturiero Fermano - Maceratese. Anche questa volta – precisa Pettinari – abbiamo deciso di eseguire i lavori di notte per ridurre i disagi dei cittadini.”
"Il servizio di manutenzione ordinaria del verde pubblico rappresenta un settore di intervento particolarmente impegnativo per il Comune in quanto il personale addetto risulta insufficiente rispetto alle prestazioni da svolgere e, quindi, viene in parte affidato a ditte esterne specializzate nel settore e in parte svolto spontaneamente da alcuni Comitati di Quartiere" così il comune di Tolentino in merito all'assegnazione della manutenzione del verde del Parco della Rinascita.
"Il comitato di Viale Vittorio Veneto si è dichiarato disponibile alla manutenzione delle aree verdi interessate, a fronte del riconoscimento di un adeguato rimborso spese e, quindi, sono state contrattate le condizioni: durata della convenzione di anni cinque a decorrere dalla data di sottoscrizione; rimborso complessivo di € 350,00 per ogni annualità per la gestione delle aree verdi già in convenzione e, quindi, per un totale complessivo a carico del Comune, riferito al quinquennio, di € 1.750,00."
"Constatata l'utilità del rapporto di collaborazione instaurato con i Comitati di Quartiere per i risultati conseguiti e anche per la sensibilizzazione dei cittadini nella cura dei beni pubblici, si ritiene opportuno autorizzare la convenzione con il Comitato di Viale Vittorio Veneto, approvandone il relativo schema di convenzione la quale tra l’altro stabilisce che il Comune di Tolentino affida a titolo gratuito ed a tempo determinato al Comitato di Quartiere, la manutenzione ordinaria delle aree a verde pubblico Parco della Rinascita" prosegue l'Amministrazione.
"Il Comitato dovrà implementare e realizzare nel rispetto delle usuali tecniche agronomiche e dell’arte del giardinaggio, l’arredo verde costituito da piante, anche d’alto fusto, cespugli, piante fiorite, tappeti erbosi - continuano -. Inoltre, il Comitato, si impegna a presentare al Comune, entro e non oltre il 31 gennaio di ogni anno, un piano di manutenzione delle aree sopra descritte, con indicata ogni eventuale modifica si intenda realizzare rispetto all’anno precedente con relativa spesa per l’approvazione della Giunta. E’ data facoltà al Comitato di apportare all’area da mantenere e curare innovazioni tecnologiche, quali impianti di irrigazione o di illuminazione od altro con obbligo di effettuare tali lavori a propria cura, spese e a norma di legge (senza danneggiamento alcuno alla cosa pubblica)."
"Il Comune si impegna, qualora si rendano disponibili degli utensili per lo sfalcio dell’erba, a porli a disposizione del Comitato, previo accordo con il Responsabile del servizio manutentivo del Comune" conclude l'Amministrazione.
(Immagine di repertorio)
Domenica prossima, 26 maggio, si svolgeranno le consultazioni per il rinnovo del Parlamento europeo. L’organismo è composto da 751 deputati, compreso il presidente. Il numero di eurodeputati per ogni Paese è approssimativamente proporzionale alla popolazione: l’Italia dovrà eleggerne 76.
I cittadini con diritto di voto potranno recarsi alle urne dalle ore 7 alle ore 23. A San Severino Marche sono chiamati al voto 12.018 elettori, di cui 6.214 donne e 5.804 uomini. In totale saranno 23 gli elettori comunitari, di cui 20 donne e 3 uomini. Si tratta di cittadini romeni, polacchi, inglesi, austriaci e tedeschi.
LA GEOGRAFIA DEI SEGGI
L’ufficio Elettorale del Comune di San Severino Marche ricorda la nuova localizzazione di seggi e sezioni elettorali: dalla 1 alla 7 nell’attuale sede dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “E. Divini”, piazzale Luzio (ex plesso Luzio), dalla 8 alla 11 alla scuola dell’Infanzia “Gentili”, in via Giovanni Carlo Gentili, dalla 12 alla 13 alla scuola Primaria “Cesolo”, piazzale Bianconi in località Cesolo.
RINNOVO TESSERA ELETTORALE
La tessera elettorale si rinnova presso l’Ufficio Elettorale del Comune che resterà aperto dalle ore 9 alle ore 18 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto, e quindi dalle ore 7 alle ore 23.
COME SI VOTA
L’elettore ha diritto di manifestare il voto di lista tracciando con la matita copiativa un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta o nel rettangolo che lo contiene (art.58, secondo comma del T.U. n.361/57). L’elettore può altresì esprimere voti di preferenza, fino ad un massimo di tre. Nel caso di più preferenze espresse, queste devono riguardare candidati di sesso diverso (ad esempio, nel caso di due preferenze: donna-uomo o viceversa; nel caso di tre preferenze: donna-donna-uomo o viceversa; donna-uomo-donna o viceversa). Viceversa, se si esprimono più preferenze per candidati tutti dello stesso sesso, vengono annullate le preferenze successive alla prima (art.14, primo comma, della legge n.18/79). Una sola preferenza può essere espressa per i candidati compresi nelle liste di minoranze linguistiche. La preferenza deve essere manifestata esclusivamente per candidati compresi nella lista votata. Il voto di preferenza si esprime scrivendo, con la matita copiativa, nelle apposite righe tracciate a fianco del contrassegno della lista votata, il nome e il cognome o solo il cognome dei candidati preferiti, compresi nella lista medesima. In caso di identità di cognome fra i candidati deve scriversi sempre il nome ed il cognome e, se occorre, la data e il luogo di nascita. Qualora il candidato abbia due cognomi, l’elettore, nel dare la preferenza, può scriverne uno solo. L’indicazione deve contenere entrambi i cognomi quando vi sia possibilità di confusione tra i candidati. L’elettore, dopo aver votato, deve aver cura di piegare la scheda all’interno della cabina elettorale e deve restituirla, debitamente piegata, al presidente di seggio (art.58, secondo e terzo comma, del T.U. n.361/57).
CHI PUO’ VOTARE
Possono votare tutti i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali del proprio Comune che avranno compiuto il 18esimo anno di età entro il 26 maggio 2019. Sono elettori anche i cittadini degli altri Paesi membri dell’Unione europea che, a seguito di formale richiesta, abbiano ottenuto l’iscrizione nell’apposita lista elettorale del Comune italiano di residenza.
Il 25 maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale dei bambini scomparsi per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dei minori che scompaiono senza lasciare traccia.
Nelle Marche negli ultimi quarant’anni sono scomparse più di 700 persone. Secondo i dati forniti nella XX Relazione semestrale a cura dell’Ufficio del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse in Italia sono da ricercare 57.713 persone (dal 1 gennaio 1974 al 31 dicembre 2018). 41.655 sono i minorenni scomparsi (2.412 italiani e 39.243 stranieri). Nelle Marche mancano all’appello 735 persone. Solo in Provincia di Ancona al 31 dicembre 2018 sono da rintracciare: 228 minorenni. 22 sono i cadaveri non identificati nella nostra regione censiti al secondo semestre 2018.
La data del 25 maggio nasce per ricordare la scomparsa del piccolo Ethan Patz, rapito a New York il 25 maggio 1979 e per sensibilizzare l’opinione pubblica sul triste fenomeno al fine di non dimenticare lanciando, altresì, un messaggio di solidarietà e speranza ai genitori e familiari che non hanno più notizie dei loro cari. Anche nelle Marche nel 1979 sparì un minore: il piccolo Sergio Isidori che a soli 5 anni e mezzo scomparve misteriosamente da Villa Potenza (Macerata). Ad oggi rimane tra i casi in Italia tutt’ora insoluti.
Tra i casi di minori scomparsi l’Associazione ha seguito da vicino la vicenda di Cameyi Mosammet, 15 anni, scomparsa la mattina del 29 maggio 2010, da Ancona, i cui frammenti ossei sono stati ritrovati nel marzo 2018 nel cosiddetto “Pozzo degli orrori” a Porto Recanati. Il caso continua ad essere seguito attraverso l’avvocato dell’Associazione, Luca Sartini, che da nove anni tutela gratuitamente la famiglia.
La Procura di Ancona aveva archiviato il fascicolo sulla scomparsa della giovane bengalese senza essere giunta ad una idonea pista perseguibile al fine del suo rintraccio. Il caso era stato posto all’attenzione da parte dell’Associazione anche al Ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge.
L’Associazione sta affiancando anche un papà marchigiano vittima di sottrazione internazionale di minore. Il padre in questione sta portando avanti una battaglia legale internazionale per ottenere il rimpatrio di sua figlia trattenuta sin dalla nascita in Grecia dalla madre.
Rimangono ancora avvolti da mistero i casi di scomparsa di: Giancarlo Bonaventura (scomparso a Pesaro il 9 gennaio 1978); Stefano Caraceni (scomparso a Macerata il 6 gennaio 1980); Terenzio Cecchini (scomparso a Pesaro il 23 giugno 1994); Tiziana Ricciarelli (scomparsa a Urbino il 25 giugno 1996); Rosanna Ghiselli (scomparsa a Urbino il 25 maggio 2002); Paolo Spegne (scomparso a Loreto – An - il 12 agosto 2005); Saverio Simonetti (scomparso a Penna San Giovanni – Mc- il 22 agosto 2010); Ivan Angelo Pegan (si imbarca dal porto di Ancona il 15 giugno 2013 per Durazzo – Albania); Carla Rovaldi (scomparsa a Fano –Pu- il 21 febbraio 2015); Luca Palombarini (scomparso a San Severino Marche – Mc – il 6 marzo 2015); Ines Sposetti (scomparsa a Massa Fermana – Fm- il 7 agosto 2015).
Al Resort Marchese del Grillo durante il Forum ESG89 dedicato alle Best Companies di Umbria e Marche sono stati presentati alla stampa e agli stakeholder presenti i risultati della ricerca di mercato condotta sulle aziende più performanti. Molto interessanti alcuni dati tendenziali emersi e commentati dai presenti. Innanzitutto i fattori di successo più determinanti nelle due regioni.Nelle Marche la formazione viene considerato il fattore di crescita più importante con un 35,2% delle risposte, mentre in Umbria sono le risorse umane a determinare le scelte strategiche con un 41%. In entrambi i casi, comunque, ampio spazio e importanza al fattore umano e alla capacità di fare squadra in un momento molto delicato di cambiamento degli scenari nazionali e internazionali.
Di seguito gli elementi che più interessano proprietà e management sono stati: know-how industriale e innovazione tecnologica, a testimonianza del fatto che il processo di industrializzazione e di sviluppo passa inevitabilmente attraverso l’introduzione di nuovi processi produttivi altamente specializzati.Passando ai valori economici previsionali ci si è soffermati sull’andamento dei volumi di fatturato per il 2018 e per il 2019 in corso. Ebbene nelle Marche il 2018 ha evidenziato un incremento dei valori per il 63% delle società, mentre per il 33,3% c’è stato un sostanziale livellamento degli stessi e solo per il 3,7% una diminuzione. Per l’Umbria i valori cambiano. Il 59% delle società ha aumentato il fatturato, il 28,2% è rimasto stabile e bel il 12,8% ha visto scendere i livelli di fatturato. Per il previsionale 2019 i valori sono decisamente più cauti. Nelle Marche solo il 46,3% vede incrementare i volumi, il 50% resta stabile e solo il 3,7% diminuisce. Per l’Umbria la forbice si allarga. Il 56,4% punta ad un incremento, il 38,5% alla stabilità e il 5,1 ad un calo dei fatturati stimati.
“Le qualificate testimonianze dell’incontro confermano – afferma Andrea Cardoni dell’Università di Perugia fra i relatori del Forum – che l’innovazione crea valore in qualsiasi contesto: aziende mature, startup, passaggi generazionali.Ma per innovare non si può improvvisare. Con l’accesso diffuso alla conoscenza si pensava che il contesto territoriale perdesse rilevanza. Al contrario, la nuova geografia del lavoro dimostra che si innova solo dove si concentrano per prossimità fisica talenti, investimenti e competenze. E’ la grande sfida dei nostri territori e delle nostre imprese”.
Quale dunque il ruolo delle istituzioni locali in un momento così focalizzato al cambiamento? Lo abbiamo chiesto all’assessore del Comune di Fabriano Barbara Pagnoncelli che ha affermato: “Il tema della sinergia Marche-Umbria è centrale per il futuro sviluppo economico dei nostri territori, che se da un lato sono accomunati da una crisi economica importante dall’altro hanno dimostrato di avere un tessuto imprenditoriale resiliente ed una grande cultura del saper fare. È necessario creare occasioni di incontro e di confronto tra gli imprenditori e operatori economici dei due territori, come quello organizzato strategicamente proprio a Fabriano da ESG89 Group, dalle quali possano scaturire contaminazioni e collaborazioni. Le amministrazioni locali devono svolgere il ruolo di facilitatori e catalizzatori del processo di incontro. Altra partita strategica di gioca sui fondi europei e la capacità delle aziende di beneficiarne facendone il volano dell’innovazione: anche qui fondamentale il ruolo delle regioni che sono chiamate a tradurre i fondi europei in bandi per le imprese. Su questo la regione Umbria è un passo avanti con i bandi cosiddetti “cluster”; anche le amministrazioni devono condividere tra loro le best practice”.
E gli imprenditori? Quali le sensazioni a margine del Forum? Lo abbiamo chiesto a Maria Camilla Fogliati patron di Rm Italiantincendi che ha sottolineato “Se dovessi dare un giudizio sul Forum di Fabriano, scaturito come sempre dalla vivace mente di Giovanni Giorgetti, direi che è la perfetta sintesi, riuscita, tra mondo teorico rappresentato dall’università, mondo pratico rappresentato dall’imprenditoria e mondo innovativo dalle startup, che attraverso lo scambio di idee crea cultura economica per tutti”.
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Sarà esteso a tutto il territorio regionale il contributo previsto dal Programma di sviluppo rurale (Psr) per le spese finalizzate a contenere i danni causati dai lupi, specie protetta, agli allevamenti marchigiani.Lo prevede la delibera della Giunta regionale che ha approvato i criteri e le modalità attuative del bando 2019 che verrà presto emanato.
Dopo le 153 domande pervenute lo scorso anno dai territori montani per il primo bando (1,6 milioni di euro richiesti su tre disponibili), la Regione allarga ora a tutte le Marche la possibilità di richiedere contributi per attenuare il conflitto allevatore-lupo. Beneficiari saranno gli agricoltori in attività, per l'acquisto o l'adeguamento di recinzioni, per dotazioni di dissuasori acustici e visivi, cani pastore per contenere le predazioni dei lupi sugli animali da allevamento.
"Verrà finanziata - spiega Anna Casini, vice presidente della Regione e assessore all'Agricoltura anche la progettazione, nel limite del 10 per cento degli investimenti sostenuti".
(Fonte Ansa)
Toppo tempo passato e fiumi di parole e promesse non mantenute mentre la popolazione del Centro Italia - duramente provata dal sisma del 2016 - guarda sfiduciata alla ricostruzione che non parte, ai fondi donati spesi in modo anomalo e non a loro favore diretto, ma una soluzione deve ora uscire dal cilindro della burocrazia e dallo Stato: Ricostruire Subito, senza indugi o incertezze. Lo chiedono con forza singoli cittadini, gruppi e comitati, amministratori e tecnici, in una sola parola: Tutti.
Dalla riunione tenutasi i primi di maggio a Campi di Norcia è sorto il “Comitato Spontaneo Organizzatore 1 Giugno” che ha redatto la bozza del programma della manifestazione da tenersi a Roma per chiedere con decisone l’avvio della Ricostruzione. Sono previsti quattro sit-in di protesta a partire dalle 8 di mattina: Grisciano di Accumoli (RI), Norcia (porta ascolana, PG), Maddalena di Muccia (MC), Preci (PG). Alle 14:30 il Popolo dei Terremotati si riunirà all’area di servizio Roma Nord e da lì proseguirà fino al raccordo anulare con i propri striscioni.
Anche il “Coordinamento Nazionale AEC Alluvionati e Terremotati Italiani” darà il suo apporto alla manifestazione coinvolgendo tutte le forze e i referenti presenti nelle quattro regioni, mettendo a disposizione i propri professionisti e volontari per far giungere la voce dei terremotati in modo incisivo nelle sedi più idonee.
“Abbiamo atteso passasse il periodo sensibile delle elezioni amministrative ed europee per promuovere delle manifestazioni pubbliche” commenta la presidente della AEC Europa Italia, Mariapaola Meli “troppo facile <<cavalcare>> l’onda dello sdegno e della delusione popolare per ottenere un ritorno d’immagine a scopo elettorale. Anche alcuni nostri referenti delle varie regioni sono in diverse liste” prosegue la Meli
"Lo stesso presidente del Coordinamento Nazionale AEC Alluvionati e Terremotati Italiani, il dr. Antonio Maria Rinaldi è candidato alle Europee e proprio per il Centro Italia. Per questo motivo ci attiviamo solo ora e sosterremo la stesura del documento da presentare alle forze di Governoe al nostro Tavolo Tecnico Permanente AEC sulla Sicurezza del Territorio, al quale già numerosi Sindaci, Enti, Sindacati e Professionisti hanno dato la loro disponibilità a partecipare e per il quale è stato affidato il ruolo di coordinatore al dr. Pietro Mazzuca”.
Quella che, partendo da una macchina abbandonata da mesi, era diventata negli ultimi tempi una piccola discarica, nella quale erano stati gettati anche serbatoi di carburante e sedili di auto, in via Gilfredo Cattolica, nella zona industriale B di Civitanova Alta, da qualche giorno è stata finalmente ripulita e recintata.
L'appello lanciato in un gruppo social cittadino e ripreso dalla nostra testata (leggi: http://bit.ly/2VQdPqF), evidentemente ha sortito l'effetto desiderato dato che quasi immediatamente, dopo pochi giorni, erano stati rimossi gli ultimi rifiuti conferiti (serbatoi e sedili) e da qualche giorno, finalmente, è sparita anche la Innocenti Mille abbandonata da molto tempo tra la vegetazione. A completamento dell'opera, è stato apposto anche uno sbarramento per evitare il ripetersi di simili comportamenti incivili.
E’ operativa in Comune la macchina organizzativa delle prossime consultazioni elettorali del 26 maggio finalizzate all’elezione dei membri del Parlamento europeo.
Sono 35.114 (35.299 cinque anni fa) gli elettori maceratesi chiamati alle urne. Ottocentonovantuno (568 nel 2014) quelli residenti permanentemente o temporaneamente in Paesi dell’Unione Europea inseriti in elenchi speciali che potranno esercitare il diritto di voto presso le sezioni elettorali istituite nei Consolati. Centodieci (141 nel 2014) sono invece le “matricole”, coloro che hanno compiuto il diciottesimo anno di età nel 2019, prima del 26 maggio. Quarantancinque, infine, i cittadini comunitari residenti a Macerata che hanno presentato domanda per poter esercitare il diritto di voto per i candidati italiani presso le sezioni elettorali istituite nel Comune.
I seggi elettorali, in totale 44, dislocati nelle scuole cittadine o in altri locali comunali e non, compreso quello speciale presso l’ospedale di Macerata, saranno aperti dalle ore 7 alle ore 23 nella sola giornata di domenica 26 maggio.
Ognuno potrà esprimere il proprio voto esibendo al presidente del seggio la tessera elettorale permanente e un documento di riconoscimento. In caso di smarrimento della tessera, potrà essere richiesto un duplicato all’ufficio Elettorale (viale Trieste, 24 tel. 0733.256288/420) aperto nei normali orari d’ufficio dalle 8.30 alle 12.30, venerdì 24 maggio e sabato 25 maggio dalle ore 9 alle ore 18, mentre domenica 26 maggio per tutta la durata delle operazioni di voto. Per richiedere il duplicato occorre presentare la domanda, compilata su apposito modulo da richiedere all'ufficio Elettorale. All’atto del ritiro del duplicato occorre esibire un documento di riconoscimento.
L’ufficio Elettorale invita gli elettori a verificare da subito il possesso della tessera e che ci siano ancora spazi disponibili ed eventualmente a chiederne al più presto il duplicato, evitando di concentrare le richieste nei giorni di votazione.
Coloro che hanno difficoltà di deambulazione per raggiungere i seggi potranno avvalersi del servizio di trasporto gratuito effettuato a cura della Croce Verde o della Croce Rossa. Il servizio va prenotato telefonando al numero 0733.260260 (Croce Verde) o 0733/260207 (Croce Rossa).
In seguito ad un'ispezione svoltasi nell'aprile scorso, e fatta da direttivo nazionale dopo una segnalazione arrivata dalla Croce rossa regionale , è stata commissariata la Croce Rossa di Visso con il conseguente allontanamento del presidente Giovanni Casoni. Lo stesso è rimasto in carica anche in seguito all’indagine che sta coinvolgendo lui e il sindaco e senatore leghista Giuliano Pazzaglini, indagati entrambi a vario per reati contro la pubblica amministrazione in merito alle donazioni per il sisma.
La scelta del commissariamento è stata presa per "un palese conflitto di interessi in capo al presidente del comitato e una impossibile valutazione della consistenza associativa del comitato stesso", è scritto nel provvedimento del direttivo nazionale.
Provvedimento che sottolinea anche una «mancanza di evidenza di cassa che avrebbe dovuto essere presente". Una situazione che il direttivo nazionale definisce «grave» e per cui è stato ritenuto necessario il commissariamento.
Momento difficile quindi in casa Lega ed in casa Pazzaglini, considerando l'imminenza delle elezioni ed il fatto che Casoni sia un suo fedele collaboratore del Senatore del Carroccio.
A Casoni subentrerà da commissario Silvano Giori mentre Serena Amati e David Celi diventeranno vice commissari. Spetterà poi al presidente regionale indire nuove elezioni per la Croce rossa di Visso.
Minacce sui social media contro la Fondazione Michele Scarponi e in particolare contro Marco Scarponi, impegnato in questi giorni per la Rai in veste di opinionista durante le tappe del Giro d'Italia.
Sul profilo Facebook della Fondazione si alzano i toni e sono sempre più numerosi i post dal tono intimidatorio verso le attività di promozione della sicurezza stradale. Nella giornata di ieri, in particolare, alcuni commenti negativi si sono trasformati in vere a proprie minacce di morte, ricevute anche attraverso messaggi privati.
Prontamente i profili degli autori sono stati segnalati a Facebook che ha rimosso i post.
La Fondazione, dunque, ha deciso che in occasione del ripetersi di questi eventi preoccupanti e incresciosi, adirà le vie legali segnalando alla Procura gli autori delle minacce.
Marco Scarponi, fratello del Campione Michele e presidente della Fondazione commenta così questi episodi di intolleranza: "Sappiamo che il tema della sicurezza stradale è complesso e coinvolge molteplici aspetti - sociali, politici, emotivi - su più fronti. Sappiamo che non tutti si sentono coinvolti allo stesso modo rispetto a queste tematiche. È naturale, fisiologico che sia così. Questo però non giustifica l’utilizzo di un linguaggio volgare, violento e privo di rispetto. Mai. A maggior ragione verso chi, per colpa della violenza sulla strada, ha perso un figlio, un marito, un padre, un fratello. Una violenza ingiustificabile che si è addirittura trasformata in minacce nei nostri confronti. Una violenza verbale intollerabile.
La Fondazione Michele Scarponi ha fatto sempre del confronto e della 'misura' le alleate migliori verso una nuova 'cultura della strada'. Siamo contro ogni violenza, anche quella verbale, perché, in quanto esseri umani, siamo “anche” le parole che diciamo. E violenza porta violenza. Crediamo nel confronto e nello scambio civile di opinioni e punti di vista, non nello scontro.
Soprattutto, ricordiamo che molte famiglie sono devastate da un dolore immenso derivante dalla violenza stradale ed esprimersi nel modo adeguato a riguardo è una questione di civiltà e di rispetto verso chi ha perso TUTTO per comportamenti scorretti sulla strada (veri e propri omicidi nella maggior parte dei casi). Non siamo di fronte a una guerra tra ciclisti e automobilisti, ma siamo dentro a una violenza e una superficialità disarmanti che abbiamo il dovere di contrastare. Non dev'essere la non umanità a distinguerci, bensì l’umanità".
Nel nome di Michele Scarponi, la Fondazione, che ha appena compiuto un anno di attività, lavora per creare e finanziare progetti che hanno come fine l’educazione al corretto comportamento stradale, a una cultura del rispetto delle regole e dell’altro, tutelando l’utente fragile della strada e della società. La Fondazione collabora con il mondo dello sport, la scuola, le Forze dell’Ordine, con gli organi statali deputati a controllare, mettere in sicurezza ed educare alla sicurezza stradale e con tutte le organizzazioni che hanno i medesimi obiettivi.
L’ufficio Sisma del Comune di San Severino Marche ha completato la demolizione dell’edificio a tre piani lungo l’ex strada provinciale che porta a Serrapetrona, esattamente nel quartiere Uvaiolo, uno dei maggiormente colpite dalle scosse di terremoto dell’ottobre 2016.
L’immobile, con un volume di oltre 700 metri cubi, minacciava la pubblica via e la sicurezza sia degli automobilisti in transito lungo la ex provinciale che dei pedoni.
I lavori di abbattimento dello stabile, affidati all’impresa Rad Service di Gubbio, sono stati seguiti dai tecnici comunali. Nei prossimi giorni il Cosmari effettuerà la bonifica dell’area con la rimozione delle macerie a terra così come avvenuto per tutti i cantieri interessati da demolizioni nel Comune di San Severino Marche.
Questa mattina, intorno alle ore 6:45, si è registrata una scossa di terromoto di magnitudo 3.3, certificata dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, lungo la costa marchigiana/fermana ad una profondità di otto chilometri. L'epicentro si colloca in mare ad una distanza di diciotto chilometri da Civitanova Marche e di 19 chilometri da Porto Sant'Elpidio.
L’attenzione alla sicurezza del territorio rappresenta un obiettivo imprescindibile, a tutela della popolazione residente.
In quest’ottica, recependo la proposta del funzionario responsabile del V Settore dott.ssa Barbara Foglia, in risposta alla costante richiesta dei cittadini di maggiore sicurezza e controllo del territorio, il Commissario Straordinario del Comune di Treia, dott. Salvatore Angieri, con delibera di Giunta n. 74 del 5 maggio 2019 ha previsto il finanziamento di € 25.000,00 attraverso l'utilizzo dell'avanzo di amministrazione, per l’attuazione di un progetto di videosorveglianza intelligente su scala urbana, finalizzato al monitoraggio, in tempo reale, delle arterie stradali principali di accesso alla Città.
E' allo studio del locale Comando di Polizia locale la progettazione di un sistema di videosorveglianza che consenta l'effettuazione, in tempo reale, della lettura delle targhe dei veicoli in transito, con capacità di trasformare le targhe rilevate in files digitali, trasferibili ad un server centralizzato e da qui indirizzati ad un database del sistema targhe e transiti per la segnalazione di eventuali passaggi di veicoli con targa attenzionata o sprovvisti di copertura assicurativa o di revisione, requisiti imprescindibili sia per la tutela dell’ordine pubblico sia per la sicurezza della circolazione stradale.
L’installazione dei sistemi di videoripresa costituisce una misura di controllo in attuazione di politiche integrate di sicurezza urbana, realizzandosi, in concreto, uno scambio informativo tra la polizia locale e le altre forze di polizia operanti sul territorio.
Un lettore ha segnalato alla nostra redazione l'ennesimo abbandono di rifiuti avvenuto in Località Granali, a San Severino Marche, lungo la Strada Comunale che collega la Frazione dei Granali con la Nuova Zona Industriale di San Severino Marche denominata Maestri del Lavoro.
"Si tratta di uno dei tanti episodi che ormai si susseguono da più di un anno sempre sugli stessi luoghi" ci scrive il lettore. L'abbandono ritratto in foto si riferisce alle giornate del 19 e 20 maggio.
In questo tratto di strada, da tempo, è usuale scaricare rifiuti di ogni genere. L'autore della segnalazione consiglia "l'installazione di videocamere di sorveglianza così che possano essere utili a scovare i colpevoli".
Un silenzio che fa rumore quello del nuovo commissario straordinario per il terremoto Piero Farabollini. All'indomani della manifestazione romana organizzata dalle delegazioni delle quattro regioni colpite dal sisma del 2016 (Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio), ci si chiede quali siano stati i risultati ottenuti dal geologo maceratese nel corso degli otto mesi di incarico. I numeri sin qui parlano di sole otto ordinanze firmate, due delle quali in attesa di registrazione alla Corte dei Conti.
I NUMERI - Quattro delle ordinanze registrate sono state di proroga rispetto a quanto già deciso dai suoi predecessori e nessuna delle stesse è stata rivolta a quello che dovrebbe essere il soggetto ispiratore di ogni sua azione: i terremotati. La quinta e sesta ordinanza riguardano rispettivamente una convenzione con la Guardia di Finanza per effettuare controlli su 3 mila progetti campione per la ricostruzione e la concessione di 40 ore di straordinario al mese ai dipendenti della struttura commissariale e degli uffici territoriali collegati.
Anche il confronto con i precedenti commissari non regge: nei primi 8 mesi di incarico come commissario straordinario Vasco Errani ha firmato 32 ordinanze, Paola De Micheli negli ultimi otto mesi di lavoro ne ha presentate venti (il link nel quale poter vedere nel dettaglio le ordinanze).
GOVERNI LATITANTI - Quella che i terremotati lamentano è la totale assenza del Governo nel periodo post-sisma. Nemmeno con l'avvento del direttivo giallo-verde le cose sono cambiate: "Hanno incrementato il cratere, da 41 comuni sono diventati 150 con una dispersione di denaro soltanto per avere dei voti. - ha spiegato Luigi De Santis, rappresentante dei terremotati di Amatrice, durante la menifestazione del 18 maggio - Ma che ci facciamo dei cinema, dei centri di aggregazione se non si ricostruisce. Serviva un decreto ad hoc, invece ci hanno inserito in quello di Genova e di Ischia".
Quello che si chiede a gran voce sono delle misure mirate, che siano in grado di risollevare il tessuto socio-economico delle zone colpite del sisma.
LA RABBIA DI ARQUATA DEL TRONTO - In questo senso questa mattina, a seguito della manifestazione andata in scena a Roma lo scorso sabato 18 maggio, le telecamere della trasmissione di appofondimento giornalistico "Agorà" di Rai Tre si sono recate ad Arquata del Tronto, nella frazione di Pretare.
"Dopo tre anni la ricostruzione è ancora un miraggio lontano" denuncia il comitato dei residenti. Arquata del Tronto è un luogo simbolo delle zone terremotate: "Non vogliamo essere dimenticati e far partire una ricostruzione assente. Siamo ancora nella fase di rimozione delle macerie: 260 mila tonnellate sono state rimosse, ma ne restano ancora 100 mila".
Sulla nomina di Farabollini come commissario: "È stato il Movimento 5 stelle a sceglierlo: il tempo è scaduto, sono passati tre anni. Le iniziative prese non sono sufficienti. È urgente partire con la ricostruzione, con norme certe e celeri. Non si può impiegare un anno e mezzo per l'approvazione di un progetto. Dall'approvazione alla ricostruzione sono trascorsi altri sei mesi".
"Non abbiamo bisogno di ritardi ma di celerità. Serve un segno" affermano i residenti e i commercianti di Arquata. "Molte attività commerciali sono andate via e non torneranno più. Servono delle leggi straordinarie: un evento straordinario come il terremoto va trattato con una legilslazione straordinaria che ci dica come ricostruire. Sono passati tre anni e ci dicono che ce ne vorranno altri due. Ci sentiamo più che abbandonati: non c’è stato un euro per la ricostruzione di Pescara del Tronto. Verranno ricostruite queste realtà o no?" concludono i residenti nell'intervista.
Clicca qui per il link dell'intervista fatta dalla giornalista di Rai Tre Sara Mariani: guarda il video