L'Associazione Luca Coscioni ha deciso di promuovere "una legge chiedendo alle Regioni di legiferare, nell'ambito delle loro competenze, affinché ad ogni malato siano garantite le adeguate verifiche in tempi certi e ragionevoli così come anche indicato dal ministro Speranza", agevolando l'immediata applicazione della sentenza della Corte Costituzionale sul caso Cappato/dj Fabo.
Secondo l'associazione, il testo all'esame del Parlamento "non risolve, anzi complica a discapito dei malati le attuali discriminazioni in tema di accesso alla morte assistita. Le storie di chi si è rivolti all'Associazione Coscioni sono state fondamentali per individuare le maggiori criticità e i passaggi sui quali una legge nazionale ha il dovere di intervenire, ma sono altrettanto fondamentali le Regioni, per definire i tempi e le procedure già individuate dalla sentenza costituzionale", ha dichiarato Filomena Gallo, segretario nazionale dell'associazione e co-difensore di Mario, Antonio e Fabio, i tre marchigiani che hanno chiesto di avere accesso al suicidio assistito.
Mario - vero nome Federico Carboni -, di Senigallia, lo ha ottenuto ed è morto a giugno; Fabio Ridolfi, di Fermignano, è deceduto dopo avere scelto la sedazione profonda per evitare ulteriori attese; mentre Antonio ha in questi giorni ottenuto il parere favorevole da un commissione medica regionale, ma senza avere indicazioni sul farmaco.
"Ritardi illegittimi e incompatibili con situazioni di sofferenza", ha affermato l'avv. Gallo. L’iniziativa dell’Ass. Coscioni ha subito trovato una sponda nella Regione Marche: il capogruppo Pd Maurizio Mangialardi è infatti intervenuto questa mattina nel corso del Consiglio Generale dell'associazione, impegnandosi a depositare la proposta di legge regionale e a sostenerla, oltre a coinvolgere altri Consigli regionali. "A livello nazionale il Pd delle Marche - ha ricordato Mangialardi - è stata l'unico ad aderire formalmente al referendum".
Nuova ordinanza del Comando della Polizia locale che regolamenta la viabilità in occasione di tutti gli spettacoli che avranno luogo all’Arena Sferisterio. Il provvedimento prevede dalle 19: il divieto di transito in viale Trieste, sul tratto compreso tra viale Don Bosco e piazza Nazario Sauro, con deviazione del traffico, per tutte le direzioni, in viale Don Bosco, eccetto veicoli di polizia e autobus fino alle 19,30. Per l’attuazione del provvedimento sarà posizionato un transennamento all’altezza di viale Don Bosco e uno sbarramento con elementi fissi e mobili sul tratto compreso tra via Pannelli e piazza Nazario Sauro.
Dalle 23,30, potranno accedere su questo tratto di strada anche gli autobus a servizio degli spettatori, che saranno posizionati, in attesa del termine degli spettacoli, secondo le disposizioni del personale di polizia locale in servizio (sul tratto compreso tra i due sbarramenti); l’uscita degli autobus verso piazza N. Sauro, potrà avvenire solo al termine degli spettacoli, in condizioni di sicurezza.
L’eventuale uscita di veicoli rimasti in sosta sul tratto in questione dovrà avvenire, con l’ausilio del personale in servizio, dallo sbarramento posto all’intersezione con viale Don Bosco, indirizzandoli verso quest’ultimo.
Divieto di transito in viale Diomede Pantaleoni, eccetto gli autobus fino alle 19,30, con sbarramenti fissi e mobili in piazza Sauro e in viale Diomede Pantaleoni e deviazione del traffico in via Maffeo Pantaleoni; il traffico diretto in centro sarà deviato sul percorso via Maffeo Pantaleoni, Borgo San Giuliano, viale Leopardi ,Rampa Zara.
Divieto di transito in via Padre Matteo Ricci, eccetto residenti e veicoli a servizio delle persone con disabilità che espongono lo speciale contrassegno; divieto di transito in via Don Minzoni, a scendere verso piazza Strambi, eccetto residenti e veicoli a servizio delle persone con disabilità che espongono lo speciale contrassegno.
Inversione del senso di marcia del tratto di via Santa Maria della Porta compreso tra via Basili e via Lauro Rossi (Cocolla); divieto di transito in via Lauro Rossi, eccetto residenti sul tratto senza sbocco (per permettere la circolazione anche in uscita dei residenti sarà temporaneamente consentito il doppio senso di circolazione sul tratto compreso tra via Lauro Rossi e via Ciccarelli).
Divieto di transito in via Ciccarelli, a scendere verso piazza Mazzini, con transenna all’intersezione con via Lauro Rossi e sbarramento mobile all’intersezione con piazza Mazzini (i veicoli in uscita da vicolo Sferisterio saranno deviati verso via Lauro Rossi); divieto di transito in piazza Mazzini all’intersezione con via Crispi/vicolo degli Orti, eccetto veicoli di soccorso.
Direzione obbligatoria a destra verso viale Don Bosco, valido per i veicoli che circolano in viale Trieste, eccetto autobus fino alle 19,30, verso via Maffeo Pantaleoni, per quelli che circolano in piazza Nazario Sauro, verso Borgo San Giuliano, valido per i veicoli circolanti in via della Pace con direzione centro, eccetto veicoli di massa a 3,5 tonnellati e residenti, in via Maffeo Pantaleoni, valido per i veicoli che circolano con direzione centro, all’intersezione con la traversa omonima che conduce in Borgo San Giuliano, eccetto veicoli di massa superiore 3,5 tonnellate e residenti, per i veicoli che da via San Michele Arcangelo e da via Panati si immettono a Borgo San Giuliano, verso via della Nana, per i veicoli che circolano in via Pannelli e in via Santa Maria della Porta all’intersezione con via Basili, valido per i veicoli provenienti da quest’ultima.
Direzione obbligatoria a sinistra verso via Carducci, valido per i veicoli che transitano in corso Cairoli con direzione piazza Sauro, eccetto veicoli che devono proseguire per le direzioni Montelupone, Potenza Picena (SP 101), quartiere Pace, quartiere San Giuliano e centro; per veicoli di massa a 3,5 t verso via Carducci, valido per i veicoli circolanti in corso Cairoli con direzione piazza Nazario Sauro, eccetto veicoli che devono proseguire per le direzioni Montelupone; Potenza Picena (SP 101) e per i veicoli in uscita da via Padre Matteo Ricci eccetto residenti in via Lauro Rossi (tratto senza sbocco).
Direzione obbligatoria dritto nel borgo San Giuliano a salire, in prossimità dell’intersezione con via Maffeo Pantaleoni, per i veicoli in uscita da via Gioberti su via Santa Maria della Porta. Dare precedenza in borgo San Giuliano, valido per i veicoli provenienti da via Pace a salire, in prossimità dell’intersezione con via Maffeo Pantaleoni.
Interruzione del transito dei mezzi del trasporto pubblico locale: dalle ore 19,30 sul tratto di viale Trieste di compreso tra viale Don Bosco e piazza N. Sauro; dalle ore 19,30 o dal diverso termine reso necessario da esigenze di pubblica sicurezza indicato dalla segnaletica stradale su Viale Diomede Pantaleoni; tutti gli autobus che transitano in corso Cairoli saranno deviati verso via Carducci eccetto quelli diretti sulla SP 101.
Circolazione degli autobus turistici a servizio degli spettatori del Macerata Opera Festival. Gli autobus turistici a servizio degli spettatori potranno effettuare la fermata per la discesa delle persone in viale Trieste, utilizzando l’apposita fermata bus esistente sulla destra tra via Isonzo e viale Don Bosco, oppure, per quelli provenienti da via Pancalducci, in corso Cairoli (primo tratto sulla destra) o in via Carducci, utilizzando le fermate bus presenti.
Dopo la fermata per la discesa, gli autobus potranno concentrarsi e sostare nel parcheggio del Tribunale in via Ciccolini o nel piazzale dello stadio Helvia Recina in via dei Velini; dalle ore 23,30, potranno accedere e posizionarsi in viale Trieste, sul tratto compreso tra viale Don Bosco e piazza Sauro, per riprendere gli spettatori al termine degli spettacoli.
Divieto di sosta con rimozione forzata valido dalle ore 17,30 fino al termine degli spettacoli: in viale Trieste, su ambo i lati del tratto compreso tra via Pannelli e piazza N.Sauro, eccetto polizia (nelle serate del MOF, il divieto sul lato sinistro, con l’eccezione degli autobus dalle 23,30, potrà essere anticipato, in base ad esigenze logistiche), in piazza N.Sauro, sull’area di parcheggio in concessione all’APM in prossimità di Porta Picena, eccetto veicoli di polizia.
In piazza Nazario Sauro, sull’area di parcheggio in concessione all’APM compresa tra viale Trieste e corso Cairoli, eccetto veicoli di polizia, soccorso e veicoli a servizio degli invalidi che espongono lo speciale contrassegno; su tutta piazza Mazzini, in via Santa Maria della Porta, sul lato sinistro a scendere del tratto compreso tra via Basili e via Lauro Rossi (eccetto stalli per disabili).
Sosta dei veicoli dei residenti con permesso Zona A: per agevolare la sosta dei residenti sarà istituito dalle ore 17 alle 24, il divieto di sosta, eccetto veicoli dei residenti che espongono permesso ZONA A, in viale Trieste, sull’area di parcheggio normalmente non regolamentata compresa tra la fine della zona “a disco orario” e l’inizio dell’area a pagamento in concessione ad APM SpA.
"Abbiamo aperto ad una ulteriore possibilità di utilizzo della piscina benessere e dell’area circostante pubblicando un regolamento che contiene le modalità di concessione in locazione della struttura per soggetti privati, associazioni ed altri enti. Questo per incentivarne l’uso come spazio per eventi, ricorrenze o altre manifestazioni”.
È il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, ad annunciare questa nuova iniziativa dell’amministrazione comunale volta a valorizzare l’area della piscina benessere inaugurata lo scorso anno.
“Qualsiasi iniziativa, di carattere ludico, sportivo o culturale può trovare qui una sua collocazione ottimale poiché la piscina è inserita in un contesto naturale d’eccellenza ed è dotata di pregevoli confort.
Rappresenta, per il territorio, una opportunità in più dal punto di vista turistico, poiché è la naturale conclusione del percorso delle acque su cui, da tempo, stiamo investendo in idee e risorse”. Per informazioni riguardo le modalità di concessione ci si può rivolgere direttamente in comune telefonando al 0737.518022 oppure consultando il sito.
La città di San Severino Marche tiene a battesimo la nascita del primo centro internazionale di produzione multidisciplinare dedicato al circo contemporaneo. Si chiama Sic, Stabile di Innovazione Circense, e arriva in occasione dei primi quindici anni di attività del circo El Grito. In programma, solo nei primi dodici mesi di attività, ben oltre 170 spettacoli, tra proprie produzioni e compagnie ospiti da tutto il mondo, che andranno in scena durante il tour internazionale del circo El Grito e nel meraviglioso teatro Feronia del Comune San Severino Marche, partner ufficiale del progetto.
Con il Sic si sviluppa un progetto a lungo termine e da lungo tempo immaginato dai fondatori e direttori artistici di El Grito, Fabiana Ruiz Diaz e Giacomo Costantini, che si avvalgono anche della preziosa codirezione artistica di Catherine Magis, fondatrice e direttrice di Up - Circus and Performing Art di Bruxelles, tra i nomi più influenti in Europa nell’ambito del circo contemporaneo.
In collaborazione con i più prestigiosi centri culturali europei, il progetto è stato premiato dalla Commissione ministeriale con il punteggio più alto nella qualità artistica. Il circo El Grito è una realtà marchigiana nata nel 2015: è stato il primo circo contemporaneo ad essere riconosciuto dal ministero Italiano della Cultura e dalla Regione Marche. I suoi fondatori sono considerati i pionieri del circo contemporaneo in Italia.
“Lo Stabile di innovazione circense – spiegano i promotori dell’iniziativa - vuole essere un centro di cultura circense dedicato al circo contemporaneo, capace di confrontarsi e competere sul piano internazionale, operando nel rispetto umano e professionale di artisti, tecnici ed operatori culturali. Con il Sic si vuole trasmettere l’amore per la cultura autenticamente popolare del circo, capace da una parte di attrarre un pubblico eterogeneo e trasversale e dall’altra di interloquire con i principali centri culturali internazionali. Il Sic ha una sezione di produzione ed una di programmazione”.
Queste si avvalgono dello chapiteau itinerante del circo El Grito e del teatro Feronia di San Severino Marche. Attraverso lo chapiteau le produzioni vengono diffuse in Italia e all’estero; in teatro invece arrivano spettacoli multidisciplinari di compagnie internazionali, oltre a quelli prodotti dallo stesso Sic”. L’idea è quella di incoraggiare un circo di creazione, una forma di spettacolo multidisciplinare, innovativa ed aperta agli altri linguaggi della scena, favorendo incontri tra culture, discipline e generazioni differenti. Sono previsti una serie di incontri, spettacoli, cooperazioni internazionali, incentrati sul circo contemporaneo in collaborazione con prestigiosi dispositivi culturali come il teatro Piccolo di Milano, lo spazio di creazione Up - Circus & Performing Art (Bruxelles), il Conservatorio di Cagliari.
Un impegno costante nella diffusione e sviluppo di una nuova sensibilità circense che prevede già per il 2022 un totale di 177 rappresentazioni di cui: 133 recite di proprie produzioni diffuse in 13 diverse regioni italiane e in 5 Paesi europei; 44 recite di compagnie internazionali ospiti, diffuse nelle province di Ancona, Macerata e Pesaro Urbino.
La cerimonia dell’opening è prevista per giovedì 21 luglio. È stato scelto l’evento di San Severino Marche come data simbolica inaugurale del Sic per ringraziare l’Amministrazione comunale e i cittadini per la fiducia accordata al progetto. Questa la programmazione nello Chapiteau del circo El Grito e nel teatro ambulante della compagnia Samovar: giovedì 21 e venerdì 22 luglio ore 21:30 circo El Grito presenta Johann Sebastian Circus (Chapiteau).
Gli spettacoli saranno anticipati, alle ore 19 e alle 23, da una doppia recita: Samovar presenta “Contrappunto” (teatro ambulante). Sabato 23 e domenica 24 luglio, alle ore 21,30, Andrea Farnetani presenta “Love is in the air” (chapiteau). Alle 19 e alle 23 doppia recita: Samovar presenta “Contrappunto” (teatro ambulante). Giovedì 28 e venerdì 29 luglio, alle ore 21,30, la compagnia Rasoterra presenta “Boa” (chapiteau). Sabato 30 e domenica 31 luglio, infine, alle ore 21,30 Bustric presenta “Il circo delle pulci del professor Bustric” (chapiteau).
Nel corso dell’ultima settimana, si sono susseguiti aggiornamenti, telefonate, messaggi e anche veri e propri gesti concreti: il comun denominatore, la solidarietà. La complicata vicenda di Walter Monteverde (leggi qui) ha senz’altro risvegliato il senso di partecipazione da parte della comunità maceratese: in molti, infatti, hanno espresso (per lo più tramite i social) sostegno e vicinanza nei confronti dell’ex camionista di Pollenza e della sua famiglia. Altri, si sono perfino recati di persona presso il camper parcheggiato di fianco al coperto dello Sferisterio, donando – secondo le proprie possibilità - cibo e/o qualche euro per svoltare la giornata.
E’ sembrato, addirittura, che qualcosa si stesse muovendo anche in merito alla ricerca di un appartamento, ma le speranze si sono spente presto. Il più delle difficoltà riscontrate, e che bloccherebbero l’esercizio delle varie agenzie immobiliari, fanno capo alla mancanza di garanzie finanziarie da parte di Walter (senza lavoro perché malato) e, più nello specifico, al pignoramento subito dalla busta paga della compagna Pamela, avvenuto per morosità a fine 2020. Finanche la presenza della cagnolina di 3 mesi Kira sembra oggi costituire un problema per alcuni padroni di casa.
“Mi dicono che a Pollenza non ci sono appartamenti disponibili – racconta l’uomo classe 1970 – ma la vicenda ormai è diventata assurda. E sebbene io sia disposto (a malincuore) a rinunciare alla mia cagnolina, questo comunque non sembra bastare. Come faccio a non pensare che qualcuno stia cercando intenzionalmente di mettermi in difficoltà?”
Una domanda, quella di Walter, che nella sua liceità sembra quasi sottendere 'ipotesi e sospetti di complottismo', rimandando alla denuncia – già segnalata nel precedente articolo – mossa ad aprile 2020 a seguito di minacce e percosse subite (leggi qui). E rispetto alla quale è ancora in corso un procedimento penale.
Nel frattempo, però, le condizioni di salute dell’ex camionista si fanno sempre più incerte: nonostante l’assistenza del dott. Aldo Pisani, le iniezioni di Eparina e, in generale, la terapia seguita per cefalea a grappolo e trombosi alla gamba, appare sempre più necessario per l’uomo il ricovero immediato con annessi esami e cure opportune.
Di fronte a simili sviluppi, viene naturale continuare a domandarsi: “possibile che non ci sia qualcunno disposto ad affittare una casa a Walter, alla sua compagna, la figlia tredicenne Elena e la cagnolina Kira?"
“Stiamo procedendo con le ricerche – ci spiega Barbara Giunchi di UPS Pollenza, in rappresentanza anche dell’assistente sociale Luciana Pigliapoco che segue direttamente il caso – ma è chiaro che la garanzia di un solo stipendio non aiuta, e alcuni non tollerano nemmeno cani in casa. Il Comune, dal canto suo, è disposto ad assicurare almeno un anno d’affitto, ma nel dubbio consigliamo allo stesso Monteverde di muoversi anche per conto proprio”. Un suggerimento, quest'ultimo, che però si scontra con le difficoltà già evidenti del piccolo nucleo famigliare nel gestire le cure mediche, le poche entrate e la custodia della giovane Elena.
Nel tentativo di cercare ulteriori risposte, la redazione di Picchio News è stata messa in contatto direttamente con il sindaco di Pollenza, Mauro Romoli. “Di alloggi pubblici a disposizione non ne abbiamo – ha dichiarato il primo cittadino – e il Monteverde non possiede i titoli per inoltrare la domanda d’affitto di una casa popolare. Ora si cercano altre soluzioni, sebbene anche nelle frazioni di Piediripa e Sforzacosta si faccia molta fatica. Credo che la reputazione del Monteverde giochi un ruolo decisivo, superando la questione puramente economica: agli agenti immobiliari salta subito la mosca al naso quando vengono contattati dagli assistenti sociali”.
Un’osservazione quasi torbida, quella del sindaco di Pollenza, e rispetto alla quale Walter si è sentito di rispondere così: “Sono solo chiacchiere di paese. La mia fedina penale è pulita, a differenza di quella di altre persone: al massimo posso essere venuto alle mani con qualcuno, ma nulla di grave o perseguibile. Giustificare con simili argomenti il fatto che nessuno sia disposto ad affittarmi una casa, è pressoché ridicolo”.
Mancano oltre 2mila fra camerieri e cuochi nelle Marche. Secondo una indagine del Centro Studi Cna Marche, che ha elaborato i dati Excelsior - Unioncamere, a giugno di quest'anno le imprese hanno richiesto 5.400 tra cuochi e camerieri, ma hanno potuto assumerne solo 3.175. Per gli altri 2.225, nel 28,5% dei casi sono mancati i candidati disponibili a farsi assumere e nell'8,7% avevano una preparazione inadeguata.
"Nell'ultima estate pre-covid - commenta il segretario Cna Marche Otello Gregorini - le imprese turistiche cercavano 3.310 lavoratori e la mancanza di candidati riguardava solo il 4,9% delle richieste". A frenare la domanda di lavoro "è soprattutto il timore di ritrovarsi nella situazione degli ultimi due anni: con i ristoranti chiusi e in cassa integrazione. Per questo in molti, tra i disoccupati, "si sono rivolti altrove, verso occupazioni meno dipendenti dall'andamento della pandemia e dai relativi lockdown.
“Servono certezze e la garanzia che le imprese non chiuderanno più", secondo Gregorini che evidenzia come nelle Marche a fine giugno, si contino 9.791 attività di alloggio e ristorazione con 48.462 addetti. "Siamo la prima regione d'Italia per progetti di innovazione aziendale nel turismo”.
“ Sono state presentate - conclude Gregorini - 252 domande dalle imprese per 88 milioni di euro di investimenti finalizzati a realizzare progetti Pnrr di efficientamento energetico, riqualificazione edilizia, digitalizzazione, eliminazione barriere architettoniche, riqualificazione antisismica".
È stata inaugurata domenica, presso il Belvedere Donatori di Sangue (Pincio), la panchina bianca in ricordo delle vittime di violenza stradale. L’iniziativa, promossa dall’associazione "Manuel Biagiola", dalla S.C. Potentia Rinascita e dalla Fondazione Michele Scarponi, si è svolta con il patrocinio del Comune alla presenza di Silvia Emiliani, in rappresentanza dell'associazione Manuel Biagiola, del vice sindaco Giulio Casciotti, dell’assessore Marco Mazzoni e dei consiglieri Edoardo Marabini e Valeria Meriggi.
“Il Pincio è un luogo simbolo della socialità potentina – ha commentato il vice sindaco Casciotti – e questa panchina bianca, affiancata alla panchina rossa simbolo della violenza sulle donne, è un ulteriore spunto di riflessione, soprattutto per i più giovani, su un tema di fondamentale importanza come quello delle vittime della strada”.
“Questa panchina non vuole solo commemorare, ma scuotere le coscienze, per promuovere un cambiamento reale. A tal proposito ci tengo a ringraziare l’associazione Manuel Biagiola che, nel ricordo di chi non c’è più, porta avanti sul nostro territorio azioni di sensibilizzazione importantissime, dall’elevato valore umano e sociale”.
Prosegue il lavoro circoscritto ai finesettimana dei Carabinieri della Compagnia di Tolentino sul fronte dello spaccio delle sostanze stupefacenti, dei controlli alla circolazione stradale e sull’osservanza delle norme da parte dei locali in in merito alla somministrazione di alimenti, bevande e modalità d’intrattenimento per i più giovani. Il tutto volto a scongiurare il terribile fenomeno delle cosiddette “stragi del sabato sera”, motivo per il quale è stato appositamente organizzato uno specifico servizio coordinato con l’impiego dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile e delle Stazioni di Tolentino e San Ginesio.
Così, nell’ultimo weekend, sono stati posti in essere servizi preventivi e repressivi anche in collaborazione con la Polizia Municipale di Tolentino. I primi risultati sono stai ottenuti a proprio nel comune tolentinate, dove dal controllo di un’auto appartata, con tre giovanissimi a bordo, è stata recuperata - grazie anche all’unità cinofila - una dose di hashish precedentemente gettata dal finestrino. Scattata, quindi, la segnalazione per il proprietario con l’accusa di possesso di stupefacenti e, annesso, il ritiro della patente di guida.
Sempre in Tolentino, con la collaborazione del NAS di Ancona, è stato sanzionato un locale per una violazione in materia di preparazione degli alimenti. I controlli si sono spostati poi a San Ginesio, dove i militari del Nucleo Operativo, in abiti civili, hanno sorpreso tre giovani a bordo di un’autovettura in una zona appartata nei pressi di un evento organizzato da un locale del posto. Gli stessi venivano sorpresi con la cocaina già stesa sul display del cellulare pronta per farne uso. I successivi accertamenti hanno permesso di evidenziare come uno dei consumatori avesse appena ceduto lo stupefacente agli altri due, rivelando in un secondo momento il possesso di altre due dosi in tasca. Pronta la denuncia per spaccio e ritiro della patente per il primo, e la segnalazione degli altri due per uso personale.
Sempre nei pressi del locale di San Ginesio durante un evento che aveva attratto numerosi giovani e giovanissimi da diverse località, i Carabinieri della locale Stazione hanno sorpreso una ragazza in procinto di fumarsi uno spinello di hashish. Anche per lei è scattata la segnalazione per uso personale. Dal successivo controllo eseguito da personale del NAS di Ancona, anche il locale è stato sanzionato per alcune carenze igienico sanitarie.
Infine, sul fronte circolazione stradale, i militari dell’Aliquota Radiomobile di Tolentino hanno ritirato la patente di guida ad un commerciante sessantenne di un paese limitrofo sorpreso alla guida con il documento scaduto da oltre due anni.
Nella mattinata odierna, il prefetto Flavio Ferdani ha fatto visita alla città di Morrovalle per conoscere più da vicino le realtà del territorio maceratese. Ferdani è stato ricevuto presso il palazzo municipale dal sindaco Andrea Staffolani, dal vicesindaco Fabiana Scarpetta, dal consigliere provinciale Valentina Salvucci, dal consigliere comunale Gabriele Tullio, dal comandante della stazione dei carabinieri di Morrovalle Emmanuel Moretti e dalla comandante della polizia locale Caterina Francinella.
Dopo i saluti istituzionali e un saluto ai ragazzi del progetto “Ci sto? Affare fatica!”, che proprio nella mattinata odierna hanno iniziato la loro attività, il dott. Ferdani ha visitato due tra le eccellenze della manifattura morrovallese che si stanno distinguendo per le loro azioni in materia di innovazione e transizione ecologica: Hugo Boss e Miami.
Prima tappa, lo stabilimento della azienda tedesca in via Mulinetto, unico polo produttivo in Italia di uno dei marchi più importanti al mondo nel settore della moda. Un’azienda che dà lavoro a circa 110 dipendenti e che di ecosostenibilità e qualità dei luoghi di lavoro ha fatto un mantra. Dall’abbattimento degli sprechi di energia elettrica a una gestione oculata dello smaltimento dei rifiuti fino all’utilizzo di pellami e altri materiali ecosostenibili, Hugo Boss è in prima linea nel mettere in campo tutta una serie di azioni volte alla sostenibilità sotto ogni punto di vista, utilizzando tutte le possibilità della tecnologia offre.
Seconda tappa, una delle realtà simbolo della manualità del distretto calzaturiero che ha raggiunto i vertici a livello internazionale. Miami, nel suo stabilimento di via Luciano Laurana, occupa 69 dipendenti e realizza accessori per la calzatura come sottopiedi e plantari anatomici per i più importanti brand mondiali. Lo fa da oltre vent’anni dopo che, negli anni Ottanta, grazie all’intuizione e alla voglia di fare del “patron” Claudio Bordoni, l’azienda aveva iniziato come tranceria. Nel 1999 la svolta, con la scelta di concentrarsi su questo specifico settore puntando su qualità e sostenibilità, senza però dimenticare mai le sue radici: Miami, infatti, è sempre al fianco delle realtà del territorio per progetti, iniziative ed eventi di alto valore sociale.
«Ringrazio di cuore Sua Eccellenza il Prefetto per la visita di oggi, che testimonia l’attenzione quotidiana nei confronti del nostro territorio – sottolinea il sindaco Staffolani – Hugo Boss e Miami sono soltanto due delle tante imprese orgoglio del nostro ricchissimo tessuto produttivo: è compito delle istituzioni, a partire dal Comune, fare il possibile per stare al loro fianco e consentire loro di continuare a dare lustro alla nostra città con quelle creazioni che tutto il mondo ci invidia. Proprio per questo motivi, nei prossimi mesi, come amministrazione vogliamo continuare questa campagna di ascolto all’interno delle aziende del nostro territorio».
Nello scorso fine settimana si è tenuta a Isola d’Istria, Comune gemellato con Tolentino, la tradizionale Festa della Città. E’ un importante appuntamento che all’inizio dell’estate consente a tutta la Comunità di ripercorrere i 365 giorni della vita di Isola e degli isolani, sottolineando i traguardi e progetti raggiunti per la vita sociale, culturale ed economica.
La cerimonia solenne di quest’anno si è tenuta al cinema Arrigoni. Momento clou, la consegna dei premi, sei in totale tra cui la targa con stemma d’argento conferita ad Amina Dudine “per l’impegno di una vita a favore della Comunità Italiana di Isola, per la dedizione all’insegnamento, alla cura, tutela e promozione della lingua italiana e del dialetto veneto isolano, per il recupero degli usi e delle tradizioni locali” e a Edoardo Mattioli a cui è stato conferito il titolo di Ambasciatore del Comune di Isola perché per la parte tolentinate ha curato a lungo l’organizzazione del Cantapiccolo, il noto festival della Canzone per l’infanzia che veniva organizzato assieme alla Comunità italiana di Isola.
Per svariati motivi l’evento si è interrotto tanti anni fa, ma l’amicizia tra le due realtà è continuata nel tempo, anzi, grazie a Mattioli si è potuta rinnovare con scambi di carattere economico, sociale, ambientale che hanno consentito di tenere sempre vivi i già saldi vincoli di amicizia esistenti e accresciuti negli anni. Edoardo Mattioli, nel ritirare il prestigioso riconoscimento, oltre a ringraziare, il Sindaco Danilo Markočič, la Vicesindaco Agnese Babič, l’Amministrazione comunale e la Comunità degli Italiani ha ribadito il suo affetto per Isola e l’assoluto piacere di portare avanti il gemellaggio che dura da oltre 40 anni.
“Continuerò ad impegnarmi – ha detto Mattioli – per favorire momenti di incontro e di scambio a tutti i livelli e con la volontà di rendere sempre più vicine e solidali le Comunità di Isola e Tolentino, ricordando sempre il Cantapiccolo e tutte le persone che hanno dato vita a questa straordinaria amicizia che dura da più di 40 anni”.
Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di giovedì 14 alle 6:00 di venerdì 15 luglio, sarà chiusa la stazione di Loreto- Porto Recanati, in entrata verso Pescara/Bari e in uscita per chi proviene da Bologna/Ancona. Lo rende noto la stessa Autostrade per l’Italia. In alternativa si consiglia di utilizzare il casello di Civitanova Marche o di Ancona sud.
Il Comune di San Severino Marche, con la compartecipazione del proprietario di alcuni fabbricati ubicati sulla stessa strada, ha ultimato i lavori di asfaltatura di un tratto della comunale che collega le frazioni di Rocchetta e San Giuseppe.
Il tratto in questione, della lunghezza di circa 300 metri, è stato interessato dal rifacimento della pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso tipo binder su progetto redatto dall’area Manutenzioni.
L’Amministrazione comunale di Caldarola ha reso pubblico in una nota stampa comunica lo stato dei finanziamenti attualmente accordati alla città, nell’ambito del Pnrr e dei bandi regionali e nazionali cui ha partecipato in termini di ricostruzione e riqualificazione.
Per la Rigenerazione urbana (Pnrr Sisma A 3.1) sono stati finanziati ad oggi 910mila euro, che saranno impiegati per il rifacimento delle pavimentazioni, sottoservizi e parcheggi nelle frazioni di Pievefavera e Vesignano e per la realizzazione di un nuovo parcheggio a servizio del centro storico del capoluogo in Via Faleriense. Altri 275mila euro (Pnrr Sisma A4) serviranno invece per interventi di rifacimento del manto stradale su diversi tratti della viabilità comunale.
Sul fronte viabilità, pronti 130mila euro (Bando Regionale Marche) per interventi di rifacimento del manto su diversi tratti stradali all’interno del Comune, più 603mila euro (PSR) validi come finanziamento per le strade di Colcù e Raje (a gestione diretta comunale), San Lorenzo e la strada della montagna (a gestione dell’Unione Montana dei Monti Azzurri).
Inoltre, è stato accolto il progetto per la riqualificazione dell’immobile ex Spitfire, rientrato nella disponibilità del Comune, per 595mila euro (CIS), insieme alla richiesta di finanziamento per 845mila euro da destinare alla messa in sicurezza dei muri di Vestignano e Valcimarra e le strade Via Rimessa e C.da San Domenico (Pnrr Nazionale).
Ancora, finanziati 320mila euro per la strada di collegamento area SAE – Via Buscalferri, tramite fondi regionali (Protezione Civile), e 175mila euro per la realizzazione della nuova area camper nella zona industriale (Bando regionale).
Chiude la lista, il contributo di 320mila euro (Bando nazionale) per la progettazione definitiva ed esecutiva di interventi di messa in sicurezza. Sono stati stanziati, inoltre, 6 milioni di euro per la progettazione e altri 30 milioni per la realizzazione della bretella viaria che costituirà il primo tratto della pedemontana, che al suo completamento arriverà fino ad Ascoli.
Si tratta di una serie di risorse importanti e straordinarie, che permetteranno nei prossimi anni di sviluppare notevolmente Caldarola e di migliorare ed arricchire le sue infrastrutture, rendendola più facilmente accessibile e fruibile e permettendole di sfruttare al meglio la sua posizione baricentrica per i traffici turistici e commerciali.
Restano alti i numeri legati al covid nelle Marche: a fronte di 2.596 nuovi positivi rilevati nelle ultime 24 re, secondo i dati della Regione, il tasso di incidenza cumulativo sale a 1.270,81 su 100mila abitanti, in maniera meno decisa dei giorni scorsi (ieri era 1.230,98). Quattro i decessi legati al covid, che fanno salire il totale a 3.957.
Dopo l'impennata di sabato continuano a salire più lentamente anche i ricoveri, arrivati a 163, +4 su ieri: 7 in terapia intensiva, 17 in semi intensiva, 139 in reparti non intensivi. Ci sono poi 33 persone nei pronto soccorso e 6 ospiti di strutture territoriali di area post critica. Crescono le persone in quarantena o isolamento domiciliare: 26.344 (ieri 25.826), di cui 279 con sintomi.
Per oltre un anno è stato indagato con l'accusa di falso e truffa aggravata. Al termine del processo, Patrick Bresciani, 45enne di Fiastra, è stato prosciolto da ogni accusa perché il fatto non sussiste. "Ma il danno che ho subito è stato pesante e ne pago tuttora le conseguenze", ha dichiarato.
La Guardia di finanza aveva aperto le indagini accusando Bresciani di aver "indebitamente" percepito il Cas (Contributo di Autonoma Sistemazione n.d.r.), a seguito del crollo della sua abitazione per il terremoto del 2016. A maggio scorso la conclusione del caso e l'archiviazione. "Giustizia è stata fatta, ma senza dubbio resta il danno per il mio assistito", commenta l'avvocato Tiziano Luzi di Civitanova Marche, che ha seguito il caso.
Tutto ha avuto inizio nel 2021 con un controllo a campione delle Fiamme Gialle su Cas e Sae. "Una ventina di giorni prima della grande scossa di terremoto del 30 ottobre 2016 - continua Bresciani - presi la residenza a Fiastra, presso la casa dei miei genitori, dove avevo intenzione di vivere stabilmente lasciando il comune di Bolzano, nel quale lavoravo precedentemente".
"Neanche il tempo di organizzarmi e il sisma mi distrusse l'abitazione, e quindi feci prima richiesta del Cas e poi della Sae. Ma secondo la Finanza non ne avevo diritto, perché lavoravo a Bolzano e così mi sono ritrovato indagato e con tutti i conti in banca bloccati e nel frattempo avevo aperto una tabaccheria a Roma. Vi lascio immaginare cosa ho dovuto affrontare e cosa sto ancora affrontando per risollevarmi. Il tutto si poteva evitare se si fosse svolta un'indagine mirata e non a campione".
"Ricostruire la vicenda e dimostrare che il mio assistito aveva tutte le carte in regola per chiedere il contributo non è stato semplice, ma alla fine la verità dei fatti è stata acclarata", spiega l'avvocato Luzi. "Bresciani aveva preso la residenza a Fiastra solo pochi giorni prima del sisma e anche le utenze erano ancora a nome del padre, ma alla fine il giudice ha compreso che il mio assistito non poteva certo prevedere l'arrivo del terremoto e quindi non poteva aver preso la residenza nelle Marche per truffare lo Stato".
(Fonte: ANSA Marche)
Si chiama “Montecosaro da Scoprire” ed è la nuova guida turistica cartacea dotata di QR Code, dedicata interamente a Montecosaro, da anni appartenente al prestigioso club de "I Borghi più Belli d'Italia".
Un progetto che, permettendo un utilizzo complementare di tradizionale cartaceo e tecnologia digitale, servirà a preparare ed accogliere cordialmente turisti e viaggiatori che vorranno visitare Montecosaro. Promozione del territorio tramite un classica guida turistica cartacea che, all'occorrenza, si trasforma in prodotto multimediale a lettura aumentata, attraverso il QR Code che permette un altissimo grado di interazione col turista, che inizialmente verrà indirizzato nella homepage del sito "Montecosaro da Scoprire" e da lì potrà girovagare nelle varie pagine (del sito di appoggio Montecorriere) che faranno conoscere nei minimi dettagli (e in molte lingue) le varie bellezze montecosaresi.
Realizzata dal Centro Studi Montecosaresi, in collaborazione col Blog Montecorriere, il Centro di Informazioni Turistiche Montecosaro da Scoprire e il Comune di Montecosaro, la guida turistica sarà presentata e distribuita sabato 16 luglio alle ore 18:00, al teatro delle Logge di Montecosaro.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riferita all’indebita percezione del Reddito di Cittadinanza. Ecco la risposta dell legale Pantana alla domanda posta da un lettore di Mogliano che chiede: “A cosa va incontro chi percepisce il Reddito di Cittadinanza e lavora in nero?”
Il decreto legge n. 4/2019 che ha istituito il Reddito di Cittadinanza, illustra puntualmente tutti i requisiti per beneficiarne, alla cui base ovviamente è richiesta la veridicità delle attestazioni e dichiarazioni da parte dei futuri fruitori, in particolare riguardo alla cittadinanza, residenza e soggiorno, reddito e patrimonio. Proprio allo scopo di dissuadere chiunque dal rendere false attestazioni o dall'omettere indispensabili informazioni, l'art. 7 del D.L. prescrive specifiche sanzioni anche di natura penale e istituisce nuove fattispecie incriminatrici dal trattamento sanzionatorio particolarmente severo.
Difatti, salvo che il fatto costituisca più grave reato, viene punito con la reclusione da 2 a 6 anni chiunque, al fine di ottenere indebitamente il beneficio economico, rende o utilizza dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero omette informazioni dovute. Si rischia, invece, la reclusione da 1 a 3 anni in caso di omessa comunicazione delle variazioni del reddito o del patrimonio, anche se provenienti da attività irregolari, nonché di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio.
L'immediata revoca del beneficio, con efficacia retroattiva, viene disposta dall'Inps nei confronti di colui che venga condannato in via definitiva per le condotte appena riportate, nonché per il delitto previsto dall'art. 640 c.p. (Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche), oppure "patteggi" per gli stessi reati; in tal caso il beneficio non potrà essere nuovamente richiesto prima che siano decorsi 10 anni dalla condanna.
La revoca immediata, sempre con efficacia retroattiva, viene altresì disposta dalla stessa amministrazione erogante qualora quest'ultima accerti la non corrispondenza al vero delle dichiarazioni e delle informazioni poste a fondamento dell'istanza, ovvero l'omessa successiva comunicazione di qualsiasi intervenuta variazione del reddito, del patrimonio e della composizione del nucleo familiare dell'istante.
A seguito della revoca, il beneficiario sarà tenuto alla restituzione di quanto indebitamente percepito. In tutta una serie di ipotesi, invece, è prevista la decadenza dal Reddito di Cittadinanza: a titolo esemplificativo, questa scatta quando uno dei componenti il nucleo familiare, che è tenuto a farlo, non effettui la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, oppure non sottoscriva il Patto per il lavoro o il Patto per l'inclusione sociale. La decadenza dal beneficio è inoltre disposta qualora il nucleo familiare abbia percepito tale beneficio economico in misura maggiore rispetto a quanto gli sarebbe spettato, per effetto di una dichiarazione mendace in sede di DSU o di altra dichiarazione nell'ambito della procedura di richiesta del beneficio.
L'irrogazione delle sanzioni diverse da quelle penali e il recupero delle somme indebitamente percepite sono effettuati dall'INPS; i Comuni, invece, saranno responsabili delle verifiche e dei controlli anagrafici attraverso l'incrocio delle informazioni dichiarate ai fini ISEE con quelle disponibili presso gli uffici anagrafici e quelle raccolte dai servizi sociali e ogni altra informazione utile per individuare omissioni nelle dichiarazioni o dichiarazioni mendaci al fine del riconoscimento del Reddito di Cittadinanza.
Per tali ragioni in risposta al nostro lettore è corretto affermare che: “Viola l'art. 7, comma 2 della legge n. 26/2019 con conferma alla condanna alla reclusione di anni 1 e mesi 1 chi percepisce il reddito di cittadinanza e lavora in nero anche se la retribuzione per tale attività è avvenuta tramite regalie occasionali non comunicate all'Inps” (Cass. Pen., sentenza n. 25306/2022). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Come avviene spesso per alcune rappresentazioni teatrali, anche noi di Picchio News siamo voluti ricorrere alla formula del 'secondo atto', nell’intento di documentare in maniera approfondita l'attuale problema della siccità, particolarmente vessante per la regione delle Marche in questa estate 2022.
Dopo il nostro ultimo sopralluogo nella frazione del fiume Chienti in quel di Piediripa (leggi qui), abbiamo seguito nuovamente le attività del Gruppo Carabinieri Forestale di Macerata: stavolta, occupato nel rilevamento GPS di un attingimento presso l’alveo fluviale di Fiastra (zona Petriolo) limitrofo ad alcune stazioni idroelettriche e colture ivi presenti.
“Anche in questo caso – ci spiega il T.C. Simone Di Donato – si tratta di effettuare un monitoraggio preventivo al fine di scongiurare i rischi di abusivismo: quando siamo costretti a procedere con le sanzioni, vuol dire che il danno ambientale si è già verificato, e che le conseguenze sulla salute pubblica sono in atto. Inoltre, un atteggiamento scellerato può influire anche sui cosiddetti incendi boschivi: questi rischiano di distruggere l’intero sistema fluviale, poiché il suolo percorso dalle fiamme crea uno strato di impermeabilizzazione che impedisce all’acqua piovana di raggiungere la falda freatica che alimenta il fiume . Va da sé che un simile fenomeno incide soprattutto nei periodi di siccità, determinando la mancanza di riserve d’acqua nel sottosuolo”.
Un vero e proprio stress idrico, quello a cui l’intera provincia di Macerata risulta sottoposta da alcuni mesi a questa parte, e che rischia di peggiorare nel corso di questa stagione estiva. “La sensibilità del cittadino è tutto – aggiunge Di Donato – e per questo raccomandiamo di evitare consumi d’acqua non necessari (dalla toilette personale al lavaggio delle automobili), e ad agricoltori e aziende chiediamo di rispettare scrupolosamente le autorizzazioni concesse dalla Regione. L’acqua è un bene comune, e se non viene tutelata come tale rischiamo gravi conseguenze che peseranno sulle generazioni future”.
"La portata del fiume Fiastra è oggettivamente limitata – spiega l’Appuntato Scelto Stefano Fargnoli una volta effettuato il monitoraggio - e l’estate è ancora lunga. La regolarità metereologica è profondamente cambiata a causa dei cambiamenti climatici: negli ultimi inverno e primavera c’è stata una forte carenza di piogge, le falde non si sono riempite adeguatamente e quindi si sono innescati i vari problemi idrogeologici. Ecco perché, rispetto al consumo d’acqua, oggi dobbiamo senza dubbio essere più responsabili sia sul piano individuale, sia nelle scelte di carattere collettivo”.
"Il primo fine settimana di luglio, le Marche sono state tra le regioni con più alto tasso di occupazione nelle strutture ricettive (81%) secondo Assoturismo, con un aumento significativo delle prenotazioni dei turisti stranieri". Ad annunciarlo il presidente della regione, Francesco Acquaroli, in un post sulla sua pagina facebook.
"Anche il dato dei primi mesi dell'anno è positivo - prosegue il presidente -, registra un +72,69 sugli arrivi e +39,63 sulle presenze rispetto al 2021". Dati, relativi a turisti italiani e stranieri, che "confermano che la nostra regione sta riprendendo i livelli pre-pandemia. Questo pomeriggio sono a Marina di Altidona per l'inaugurazione della Ciclovia Adriatica e del nuovo tratto di spiaggia reso possibile dalla posa in opera delle nuove scogliere, opera finanziata daIl'amministrazione che mi ha preceduto e attuata ora".
"Una Regione che cresce - sottolinea Acquaroli - e che punta molto sul territorio, a confermarlo ci sono anche i primi dati dei turisti che mostrano una tendenza positiva e di ripresa per le Marche. Noi che conosciamo la nostra regione sappiamo che non può essere altrimenti - aggiunge - ma dobbiamo costruire sempre di più un'offerta attrattiva che sappia intercettare flussi che finora non ci conoscevamo. Siamo sulla buona strada!".
Per consentire i lavori di rifacimento della conduttura idrica e fognaria in via Spalato da parte dell’Apm, che verranno eseguiti dalla ditta Dalmazi srl, il Comando della Polizia locale ha emesso un’ordinanza che modifica la circolazione stradale nella stessa arteria nel tratto compreso tra via Roma e Cassiano da Fabriano.
Il provvedimento, in vigore dal 13 al 30 luglio, prevede: - via Spalato (tratto compreso tra via Roma e via Cassiano da Fabriano)il divieto di sosta 0-24 con rimozione coatta; senso vietato, a scendere all’incrocio con via Cassiano da Fabriano e via Contini, per i veicoli che circolano in via Spalato direzione via Roma.
La direttrice di traffico a scendere per via Spalato sarà deviata a destra verso via Cassiano da Fabriano e a sinistra verso via Contini; senso unico di marcia a salire, nel tratto interessato dai lavori, per i veicoli diretti verso viale Carradori con limite massimo di velocità di 30 Km/h, nel tratto interessato dai lavori.
In Via Contini il divieto di sosta 0-24 con rimozione coatta, su tutto il lato destro, secondo il senso di marcia. In via Spadoni: l’obbligo di svolta destra, in base all’avanzamento dei lavori. In via Spalato (area antistante scuola IV Novembre)l’obbligo di svolta sinistra, in base all’avanzamento dei lavori.
In via Gasparri l’obbligo di svolta sinistra, in base all’avanzamento dei lavori. In via Roma limite massimo di velocità di 30 Km/h in entrambe le direttici di marcia in prossimità dell’intersezione con via Contini.
In via Cassiano da Fabriano direzioni consentite dritto e sinistra, valido per i veicoli che si immettono su via Spalato. Nella fase in cui i lavori interesseranno l’area di intersezione di via Spalato con via Roma saranno attuati i seguenti provvedimenti in base alle oggettive esigenze operative: senso unico alternato con presenza di movieri, nel tratto interessato dai lavori; limite massimo di velocità di 30 Km/h, nel tratto interessato dai lavori con eventuali direzioni o passaggi obbligatori in base alle esigenze.