Attualità

Macerata, Roi Group inaugura la nuova stagione ripartendo dalle radici. “Siamo proiettati nel futuro” (FOTO e VIDEO)

Macerata, Roi Group inaugura la nuova stagione ripartendo dalle radici. “Siamo proiettati nel futuro” (FOTO e VIDEO)

‘Grande overture’ per Roi Group, l’azienda leader nella selezione e diffusione di idee innovative per favorire, nelle persone e nelle organizzazioni, lo sviluppo di nuove abilità nel campo delle scienze umane. Sono stati inaugurati ieri pomeriggio i nuovi uffici presso la Galleria del Commercio, nel centro storico di Macerata, alla presenza dei soci e dei vari compagni di viaggio che, dal 2011, affiancano Marcello Mancini (presidente e Ceo) e Sara Pagnanelli (vicepresidente). Tappeto rosso, brindisi e taglio del nastro, tradizionali formule di buon auspicio volte ad accompagnare - insieme agli auguri dei vari ospiti d’eccezione come Josefa Idem, campionessa mondiale e olimpica di kayak individuale - l’ingresso della società in una nuova stagione imprenditoriale, fatta di sfide, obbiettivi rinnovati e che dalle radici maceratesi intende proiettarsi verso l’imminente futuro in termini di crescita ed espansione. “E’ una tappa molto importante per l’intera attività aziendale - ha dichiarato Pagnanelli - perché ripartiamo dalle nostre radici, con questa nuova sede a Macerata. Tornare nel cuore della città ha un grande significato: quando ci interfacciamo con i nostri partner nazionali e internazionali ci teniamo a raccontare la nostra identità riferendoci alle bellezze culturali e architettoniche del centro storico. Costruendo così un ponte fra passato e futuro”. “Siamo partiti dieci anni fa come una piccola start up di eventi legati al business e alla crescita personale - ha aggiunto Mancini - fino ad espanderci e raggiungere grandi aziende e brand in tutto il mondo. Con la pandemia ci siamo riformati, convinti che dai momenti di crisi possano nascere sempre delle opportunità. Noi ci teniamo ad arricchire di nuovi strumenti il lavoro di persone e imprese, auitandoli così a diventare la migliore versione di se stessi”. “Un atleta per avere successo - ha affermato Idem - deve crescere e imparare molto nell’arco della sua carriera. Sviluppare un atteggiamento vincente, nonostante le difficoltà, è il requisito migliore: bisogna conoscere se stessi, le proprie motivazioni, avere consapevolezza di ciò che per noi è importante realizzare in questa vita”. In seconda battuta, si è svolto il preannunciato convegno presso il Cinema Italia, dal titolo "Cambiare per crescere: saperi, tecnologie, mindset per progettare il futuro" (leggi qui). Ad intervenire sono stati lo psicologo e psicoterapeuta Giorgio Nardone (ideatore della "Terapia Breve Strategica"), il docente, scrittore e sociologo della comunicazione Andrea Fontana, il giornalista e docente di marketing e comunicazione Riccardo Scandellari e la stessa Josefa Idem in qualità di speaker e motivatrice. Di seguito, il servizio:

09/09/2022 10:00
Offerta di lavoro dell'8 settembre: Confindustria ricerca impiegati amministrativi

Offerta di lavoro dell'8 settembre: Confindustria ricerca impiegati amministrativi

Confindustria Macerata ricerca per primaria azienda calzaturiera un Impiegato/a Amministrativo (cod. annuncio Conf 334) che si occupi della contabilità generale e dei relativi adempimenti civilistici e fiscali. In particolare si richiede esperienza nello svolgimento delle seguenti attività: corretta tenuta dei registri contabili obbligatori; collaborazione con il CFO nella predisposizione delle rilevazioni di fine esercizio, delle scritture di assestamento e delle operazioni di chiusura/riapertura conti; costante aggiornamento e corretta applicazione della normativa fiscale fino alla predisposizione della dichiarazione dei redditi; predisposizione della documentazione necessaria al corretto svolgimento delle riunioni periodiche del Collegio Sindacale; tenuta del libro cespiti con i relativi adempimenti e del calcolo, controllo e contabilizzazione degli ammortamenti; gestione dei rapporti con gli enti previdenziali ed assistenziali degli agenti di vendita e relative contabilizzazioni; contabilizzazione delle paghe; tenuta della contabilità delle unità locali (negozi)  Si richiede diploma di ragioneria o laurea di 1° livello ad indirizzo economico; esperienza in ambito amministrativo e contabile con preferenza in aziende dello stesso settore; buona conoscenza della lingua inglese parlata e scritta; ottima conoscenza informatica di base con l’utilizzo di Word ed Excel; serietà, intraprendenza, precisione e  predisposizione al lavoro di gruppo. Sede di lavoro: Civitanova Marche (MC)  Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, al link : https://www.confindustriamacerata.it/index.php/sportello-lavoro  (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016).  Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)  

08/09/2022 18:25
Loreto, la ministra Lamorgese ha acceso la Lampada per la Pace: "Una grande responsabilità"

Loreto, la ministra Lamorgese ha acceso la Lampada per la Pace: "Una grande responsabilità"

La Lampada per la Pace nel mondo del Santuario della Santa Casa di Loreto è stata accesa questa mattina dalla ministra dell'Interno Luciana Lamorgese. La cerimonia dell'accensione della Lampada, simbolo di speranza, avviene sin dal 1998: tra le personalità cui è stata affidata, nel 2002, l'onorevole Carlo Azeglio Ciampi, allora Presidente della Repubblica, e nel 2020 il Capo dello Stato Sergio Mattarella. Dopo l'accensione, durante la cerimonia officiata dall'arcivescovo di Loreto e delegato pontificio per la città mariana, monsignor Fabio Dal Cin, la ministra ha firmato il registro nel Santuario. Poi la Lampada accesa è stata posta all'interno della Santa Casa sopra l'altare davanti all'effigie della Beata Vergine. “È una grande emozione accendere la lampada, portatrice di un messaggio di pace e speranza – ha dichiarato la ministra -.“Mai abbiamo sentito una grande responsabilità come in questo momento storico. A livello internazionale speriamo continuino le iniziative per portare la pace alle porte dell’Europa dove si sta svolgendo il conflitto bellico". "Che l’impegno di tutti sia impedire che il diffuso malessere sociale portato anche da due anni di virus possa generare spinte disgregative pericolose. Pace e coesione sono il messaggio che Loreto oggi offre per l’edificazione di una comunità giusta".  

08/09/2022 17:15
"Un'accademia del cinema a Villa Buonaccorsi": accordo Regione Marche e Rainbow

"Un'accademia del cinema a Villa Buonaccorsi": accordo Regione Marche e Rainbow

L'assessore regionale Giorgia Latini: "Con il gruppo Rainbow di Iginio Straffi presto al via l'Accademia del Cinema a Villa Buonaccorsi per formare professionisti e fare crescere il settore" Le Marche sono state protagoniste della 79^ Mostra del Cinema di Venezia. Nel corso di un incontro all'interno dell'Italian Pavillion sono state illustrate le novità per il settore. "Insieme al produttore cinematografico Iginio Straffi, talento marchigiano riconosciuto in tutto il mondo e grazie al sostegno del Sottosegretario Borgonzoni - ha dichiarato l'assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini - stiamo progettando, e siamo a buon punto, la creazione di un'Accademia del Cinema per formare professionisti del settore e vorremmo che la sede fosse Villa Buonaccorsi. È una delle iniziative che la Regione mette in campo per il rilancio dell'audiovisivo, veicolo fondamentale per la promozione del territorio". Nel corso dell'incontro, che è servito anche a presentare a Venezia la nuova Film Commission, l'assessore ha parlato delle misure per il cinema e per la cultura nelle Marche: "In questi giorni - ha aggiunto - è partita la seconda edizione di Marchestorie, il Festival dei borghi, che ha raddoppiato il numero dei Comuni partecipanti (siamo arrivati a quota 101) e che diventerà sempre più un brand importantissimo per comunicare la marchigianità. Vorrei citare - ha proseguito - la rivoluzione che sta attraversando il cinema marchigiano con 16 milioni di euro da investire nel settore. Risorse che nella nostra regione non hanno precedenti. Inoltre - ha concluso - vorrei ricordare la candidatura Unesco delle Marche come Regione dei teatri, che segna un altro traguardo a cui stiamo lavorando per una strategia che valorizzi concretamente la nostra Regione". "Il ministero della cultura - ha dichiarato il sottosegretario Lucia Borgonzoni - sostiene l'attività della Regione Marche, che sta portando grandi novità nel settore del cinema e più in generale della cultura, al centro di un programma di sviluppo molto ambizioso e al tempo stesso molto concreto. Iginio Straffi è una figura di primo piano e sono convinta che questa partnership, che ha come obiettivo la creazione di un'Accademia del cinema nelle Marche, porterà ottimi risultati". "Noi siamo una società che ha il quartier generale nelle Marche - ha spiegato Iginio Straffi, produttore cinematografico - quindi in qualche modo diversa dalle altre”. “Mi sono reso conto a un certo punto che mancava l'animazione industriale e siamo partiti in pochi. Volendo crescere abbiamo creato uno studio di animazione a Roma, la Rainbow CGI e da lì anche la Rainbow Academy per la formazione degli animator”.   “ Dopodiché si è arrivati all'Accademia Poliarte, che è stata acquisita da Rainbow e che, da qui a 10 anni, speriamo possa dare vita a un grande campus di formazione delle Marche per l'audiovisivo e gli effetti speciali". "Le risorse che metteremo in campo dal 2023 - ha detto il presidente di Marche Film Commission Francesco Gesualdi - serviranno ad avere una struttura di servizio a 360 gradi per tutte le produzioni che intendono girare nel territorio, una struttura che risolva problemi e faciliti la permanenza delle produzioni, che formi sempre meglio gli operatori dell'audiovisivo e migliori la rete dei festival attraverso la creazione di un grande festival popolare”.   "Abbiamo l'ambizione - ha concluso - di essere una struttura che non eroga solo risorse ma che sia di servizio e di vicinanza alle produzioni"."Sarei felice - ha commentato lo scenografo Dante Ferretti, nato a Macerata - di portare delle produzioni nelle Marche, sogno di lavorare nella mia terra e spero di avere presto dei progetti da presentare". Tra gli interventi, oltre alla presentazione del volume My Marche di Giuseppe Nardi, anche quello del presidente Anica Francesco Rutelli: "Le Marche sono piene di talenti, di professionisti, di operatori, e sono sicuro che questa regione potrà ambire ad una leadership nel campo dell'audiovisivo".    

08/09/2022 15:34
Tolentino, Arnaldo Marcelletti vince il premio "Ponte del Diavolo": è il cittadino dell'anno 2022

Tolentino, Arnaldo Marcelletti vince il premio "Ponte del Diavolo": è il cittadino dell'anno 2022

Il Ponte del Diavolo di Tolentino torna a vestirsi a festa. L'associazione "I Ponti del diavolo", presieduta da Carla Passacantando, propone la nuova edizione de “Sul Ponte del Diavolo...tra storia e leggenda”, che prevede per il 10 settembre, alle 21, in piazza della Libertà la consegna del premio “Ponte del Diavolo” al cittadino tolentinate dell’anno. Nel 2020, causa covid-19, non si è tenuta la cerimonia, ma è ripresa nel 2021. Quest'anno si è deciso di concerto con il sindaco Mauro Sclavi di assegnare il premio al dottor Arnaldo Marcelletti (che ha da poco festeggiato i 100 anni) per aver contribuito con la sua farmacia alla salvaguardia della salute dei cittadini di Tolentino e per il poliedrico impegno profuso in campo sociale e culturale. Verranno consegnate menzioni d’onore al Comitato di Tolentino Croce Rossa Italiana per la vicinanza da sempre alla città con i propri servizi, per aver affrontato la propria attività con puntualità e professionalità anche ai tempi del covid e del post sisma; all'ex agente di commercio Arnaldo Staffolani per la consistente donazione a favore del Comitato di Tolentino Cri; alla pittrice Maria Micozzi per aver portato il nome di Tolentino in Italia e non solo con le sue innumerevoli personali; a Giulia La Notte, campionessa italiana di tiro con l'arco categoria ragazzi, per aver portato il nome di Tolentino a livello nazionale con lo sport primeggiando nel tiro con l'arco; a Riccardo Canaletti, scrittore, per aver raccontato con le sue poesie la città di Tolentino nel post sisma.  E ancora menzioni alla Squadra femminile di atletica dell'Istituto comprensivo "Don Bosco" per l'importante traguardo raggiunto ai campionati studenteschi nazionali; a Matteo e Alessandra Ballini, campioni italiani di danze caraibiche cids e a Leonardo Pieroni, campione italiano di Small Group, per aver portato il nome di Tolentino a livello nazionale primeggiando nelle danze caraibiche; a Riccardo Damiani, studente e bagnino, per il puntuale intervento e professionalità nel salvataggio di un bagnante; all'associazione Tennis Tolentino, Anthropos e Bocciofila Tolentino per aver attivato percorsi e progetti volti all'integrazione delle persone con disabilità. Menzione d'onore anche per Matteo Marinsalda grazie all'importante traguardo raggiunto ai campionati italiani di atletica leggera con l'associazione Anthropos; per Mara Amico, dirigente scolastico Istituto comprensivo "Lucatelli" e a Pierina Spurio, dirigente scolastico Istituto comprensivo "Don Bosco" di Tolentino per aver coinvolto gli alunni in progetti di educazione civica. Partecipano alla cerimonia il Liceo Coreutico di Tolentino, la "Fashion Gia. Man. Dance" di Morrovalle, L'Istituto Musicale "Vaccaj" di Tolentino. La manifestazione proseguirà il 17 settembre alle 21 con la partenza del corteo da piazza Don Bosco per piazza della Libertà dove ci sarà uno spettacolo per poi raggiungere il Ponte del Diavolo per la rievocazione della leggenda con il gruppo storico con testimonial della serata l'attore Luca Capuano. Sfilate, danze storiche duecentesche con artisti di strada e tamburini del 'Gruppo dei tamburini' di Offagna, il gruppo 'Sfumature danza', l'associazione 'Il mio labrador' di Pollenza. La manifestazione è organizzata dall'associazione “I Ponti del diavolo” con il Consiglio di contrada Ributino – Pianciano – Ancaiano – Calcavenaccio – Parruccia e il comune di Tolentino.   

08/09/2022 09:32
Uccise i genitori, a processo Benno Neumair: da remissivo diventa aggressivo

Uccise i genitori, a processo Benno Neumair: da remissivo diventa aggressivo

Torna l'appuntamento con la rubrica "La Strada delle Vittime", nella quale si affronta l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico. Di seguito proponiamo il caso di questa puntata. Benno è il 32enne reo confesso di aver ucciso i suoi genitori Laura Perselli e Peter Neumair nella loro casa di Bolzano, disfandosi dei loro cadaveri e gettandoli nel fiume Adige, nel gennaio del 2021. Abbiamo seguito la storia della famglia sin da quando ancora si cercavano i coniugi scomparsi, poiché in un primo momento era stato proprio il figlio a denunciarne la scomparsa. Abbiamo già conosciuto, attraverso le interviste, la lucida razionalità di Benno, abile a deviare gli inquirenti con una controllata freddezza, che però viste le circostanze, è stata il primo di una serie di indizi investigativi a carico del giovane, a far sospettare di lui. Martedì, in aula nel Tribunale di Trento dove si sta celebrando il processo che lo vede imputato per il duplice omicidio, Benno è però parso diverso dalle prime volte in cui compariva in udienza con un atteggiamento remissivo, a spalle basse: ieri molto aggressivo, ha alzato più volte la voce tanto da essere ripreso dal giudice.  Un aspetto della sua personalità che, come dichiarato dalla sorella Madè in un'intervista al Corriere del Veneto, in famiglia conoscevano purtroppo molto bene. Il profilo di Benno è stato indicato come quello di un ragazzo con tratti narcisistici di personalità, borderline; ciò non significa che la sua capacità di intendere e di volere al momento della commissione del reato fosse necessariamente compromessa. Questo è un equivoco in cui spesso si cade: i disturbi della personalità non coincidono automaticamente con l’incapacità di intendere e di volere, e quindi con la non imputabilità. Nel caso concreto, gli psichiatri consulenti della difesa sostengono la totale incapacità di Benno. Il consulente di parte civile lo ha considerato al contrario pienamente capace di intendere e di volere nonostante un disturbo narcisistico di personalità; mentre per i periti nominati dal gip in incidente probatorio, Benno era seminfermo mentre uccideva il padre, per poi divenire perfettamente lucido durante l'uccisione della madre. Difficile pensare ad una "sanita' mentale" intermittente che va e viene in un arco di tempo così ristretto. A tal proposito, in un processo che si giocherà tutto sul campo delle perizie, anche lo psichiatra Crepet nutre dei dubbi su questo "meccanismo psicologico che io non conosco e che temo non esista". In un' intervista rilasciata quest'estate al Corriere del Veneto rifletteva sul fatto che la patologia mentale "non è un fiume carsico, che appare e scompare". Secondo il professore: "Questo ragazzo ha ucciso i genitori, a mio avviso in maniera premeditata, ed è quindi un assassino che di conseguenza verrà condannato. Mi sembra che ci siano poi molte valutazioni psico-criminologiche di scarso rilievo".

08/09/2022 09:00
Sovrintendente Sferisterio, Luciano Messi ai saluti: il successore sarà scelto con bando pubblico

Sovrintendente Sferisterio, Luciano Messi ai saluti: il successore sarà scelto con bando pubblico

Il Consiglio di Amministrazione dell’Associazione Arena Sferisterio si è riunito martedì, affrontando come di consueto i vari punti all’ordine del giorno in un clima di costruttivo confronto dialettico. Fra i vari temi in discussione, i consiglieri hanno intessuto un'articolata riflessione sulla figura di sovrintendente che sarà chiamato a guidare l’Associazione Arena Sferisterio nel prossimo futuro. Di qui la necessità, come prevede lo statuto, di selezionare al più presto un professionista che abbia le migliori competenze in materia gestionale, economica, amministrativa e produttiva. Il presidente dell’associazione, il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, ha invitato il consiglio a un collegiale approfondimento dello schema di avviso pubblico per manifestazione d’interesse per l’incarico di sovrintendente. Il CdA, dopo ampia analisi, ha deliberato all’unanimità di indire una manifestazione di interesse pubblico, tenuto conto che la legge non permette l’affidamento di incarichi diretti o il rinnovo di proroghe. Parcaroli, contestualmente, ha ringraziato il sovrintendente uscente Luciano Messi "per la dedizione, l’impegno e la professionalità dimostrati in questi tantissimi anni all’interno dello Sferisterio, simbolo culturale della città".

07/09/2022 17:38
Tolentino, albero da abbattere: tratto di viale della Repubblica chiuso al traffico

Tolentino, albero da abbattere: tratto di viale della Repubblica chiuso al traffico

Nella mattinata di giovedì 8 settembre, dalle ore 8.30, verrà abbattuto un pino in viale della Repubblica, in prossimità della palestra Lucatelli, che risulta essere secco. Lo rende noto il Comune di Tolentino “Per permettere le operazioni di abbattimento in sicurezza, verrà temporaneamente chiuso al traffico un breve tratto stradale, ma sarà comunque garantito il passaggio dei mezzi di soccorso e trasporto pubblico”.

07/09/2022 14:11
San Severino protagonista alla mostra del cinema di Venezia

San Severino protagonista alla mostra del cinema di Venezia

San Severino Marche da vedere, ma anche da “sfogliare”, alla 79esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Uno dei borghi più belli del territorio settempedano, quello di Elcito, figura tra le location proposte ai produttori americani nella presentazione delle attività di rilancio e sviluppo di Marche Film Commission e del volume “My Marche” di Giuseppe Nardi. Le pagine del volume raccolgono uno scouting fotografico a cura di uno dei location manager italiani più affermati che, nel suo ruolo, ha seguito i capolavori di Sorrentino “La grande bellezza”, “The New Pope”, “The Young Pope”, “The Dream” e “Loro”, e che al suo attivo ha anche grandi produzioni americane come “Spectre”, l’ultimo James Bond di Sam Mendes, “Ocean's Twelve” di Steven Soderbergh fino ai lungometraggi di Paolo Genovese, come “Immaturi” e “Tutta colpa di Freud”. Attraverso lo sguardo di Giuseppe Nardi, e in collaborazione con Stefano Antonelli, un esperto di marketing internazionale che è pure responsabile del progetto, il libro inquadra le località più suggestive e preziose delle Marche, allo scopo di ispirare la realizzazione in loco di produzioni cinematografiche, pubblicitarie, televisive e fotografiche.  Realizzato con il contributo di Marche Film Commission, il progetto editoriale prevede un’attività mirata di promozione delle Marche come luogo di produzione cine-televisiva e di destinazione turistica internazionale esclusiva in occasione di eventi specifici in Italia e all’estero. E proprio in occasione del Festival del Cinema di Venezia sono previsti incontri con produttori cinematografici internazionali e la presentazione del progetto con la presenza del Maestro Dante Ferretti. Ma al lido la Città di San Severino Marche in questi giorni ci sbarca anche con “In quanto a noi”, videopoesia del regista di animazione Simone Massi, con la voce narrante di Wim Wenders, che si ispira ai versi di “Avevamo studiato per l’aldilà” di Eugenio Montale. La videopoesia è prodotta dall’associazione Nie Wiem, impresa no profit collegata alla rivista Argo che viene stampata a Rocchetta. Peraltro la poesia di Montale, tratta dalla sezione Xenia e da cui nasce tutto il progetto, come è noto venne pubblicata per la prima volta dalla tipografia Bellabarba di San Severino Marche.

07/09/2022 10:22
Macerata, i giovani bocciano la politica e le elezioni. “A nessuno importa di noi, non cambierà nulla” (FOTO e VIDEO)

Macerata, i giovani bocciano la politica e le elezioni. “A nessuno importa di noi, non cambierà nulla” (FOTO e VIDEO)

Mancava la loro voce, in questa campagna elettorale che anticipa le urne del 25 settembre: quella dei giovani. In particolare, degli studenti universitari: generazioni di mezzo che fra studio, vita sociale e aspettative si ritrovano costantemente impegnati ad inseguire il sogno di un’autorealizzazione personale e professionale. In un paese, come l’Italia, che puntualmente si ricorda di loro solo quando in ballo ci sono ‘le poltrone’. Sono gli eterni esclusi, ignorati dalla politica e tagliati fuori dalle scelte che contano: fanno parte di quei circa 6 milioni di cittadini che si ritroveranno anche questa volta nell’impossibilità di esercitare il proprio voto, discriminati dalle vecchie normative perché fuori sede (quindi lontani dal proprio seggio) o perché non hanno ancora ottenuto la cittadinanza. Ancora, sono quelli a cui non viene ceduto il passo a fronte di un paese vecchio non solo da punto di vista anagrafico; gli inascoltati rispetto alle loro esigenze; i qualche volta rassegnati e disillusi. E, più di tutto, i disinteressati al futuro politico del paese. Secondo gli ultimi dati de Il Sole 24 Ore, il 70% di questi giovani - studenti e non - afferma che andrà a votare. Il 60% di loro non sa per chi. L’area di centrosinistra è quella nella quale si riconoscono maggiormente (45%), diversamente che da centrodestra (28%), Movimento 5 Stelle (15%), Azione/Italia Viva (12%). Solo l’1% si fida davvero della politica nostrana, mentre il 90% è convinto che i vari leader non conoscano i reali problemi dei giovani. Ancora, il 46% è convinto che il tema più cruciale sia il lavoro; il 63% è favorevole alle centrali nucleari; il 48% si oppone alla flat tax, mentre l’87% è d’accordo con il salario minimo; lo ius scholae è ben voluto dal 52%. Facendo incursione nelle varie facoltà dell’Università di Macerata, noi di Picchio News abbiamo voluto raccogliere le testimonianze e le opinioni di alcuni ragazzi prossimi alla sessione di esami autunnale o in preparazione per il nuovo accademico. Alcuni hanno ammesso di non stare seguendo con particolare attenzione la campagna elettorale; altri sfrutteranno gli ultimi 20 giorni per rileggere i programmi dei vari partiti: c’è chi sceglie di non esprimersi sul voto o promette scheda bianca. Ma senz'altro hanno tutti le loro idee. “La politica dovrebbe poterci offrire maggiori opportunità - afferma Marco, studente di Giurisprudenza - e coinvolgerci anche sul piano europeo. Si parla spesso di cambiamento, ma del quale noi giovani non siamo mai protagonisti”. “Mi sto tenendo abbastanza informato, mentre preparo gli esami - dichiara Francesco, Scienze politiche e relazioni internazionali - ma nessun partito oggi mi ispira particolare fiducia. Siamo fermi da 30 anni con la soluzione del ‘votare il meno peggio’, il che è piuttosto emblematico della partecipazione alla vita politica che gradualmente si è ridotta in tutta Italia, e non solo tra i giovani”. “Ora come ora mi auguro che non vinca nessuna coalizione estremista” - dichiara Pàmela, Accademia delle belle arti indirizzo moda. “Il problema è che, comunque vada, non credo cambierà qualcosa: noi per ‘loro’ restiamo i bamboccioni o quelli che non sono disposti a lavorare (tanto e con poco guadagno). I giovani dovrebbero essere sicruamente più attivi, e la vecchia classe politica farsi finalmente da parte. Abbiamo idee migliori e maggiori capacità per concretizzarle”. Di seguito, il servizio:

07/09/2022 10:00
Peste suina africana: corso di formazione al parco dei Sibillini per prevenirne la diffusione

Peste suina africana: corso di formazione al parco dei Sibillini per prevenirne la diffusione

Venerdì scorso il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ha ospitato, presso la sede di Visso, un corso di formazione, promosso dalla Prevenzione Veterinaria e Sicurezza Alimentare dell’Agenzia Regionale Sanitaria Regione Marche, organizzato dai Servizi veterinari dell’Area Vasta 3 con la collaborazione dello stesso Ente Parco, dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche e dell'Urca Marche (Unione Regionale Cacciatori dell'Appennino) che ha messo a disposizione le proprie unità cinofile. L’esigenza del corso nasce dalla situazione epidemiologica nazionale dovuta alla diffusione della peste suina africana (Psa), malattia che può trovare nel cinghiale un veicolo di diffusione nel territorio e, al tempo stesso, una “sentinella”. È da qui che deriva la necessità di garantire un efficace controllo sanitario sulle popolazioni di questo animale. Ad introdurre gli argomenti sono stati il presidente del Parco, Andrea Spaterna, il direttore dell'Area Vasta 3, Daniela Corsi, il responsabile del Settore prevenzione veterinaria e sicurezza alimentare della Agenzia Regionale Sanitaria delle Marche, Giorgio Filipponi: tutti hanno sottolineato l’importanza delle azioni integrate e coordinate tra Enti ed Istituzioni preposte alla vigilanza sanitaria e la necessità del coinvolgimento di tutti i portatori di interesse per fronteggiare eventuali eventi epidemici con un approccio "One Health". Hanno poi presentato i loro contributi il comandante dei carabinieri forestali del Parco, Silvano Sampaolesi, quello dei carabinieri della provincia di Macerata, Daniele Arcioni, e quello della polizia provinciale, Attilio Sopranzetti. Sono quindi intervenuti il referente del Cras-Marche, Nazzareno Polini, i volontari degli Aattcc di Macerata, fondamentali per la loro attività di presidio costante del territorio e il dirigente del centro di referenza nazionale pesti suine, Francesco Feliziani, che ha evidenziato come l’attuale stato di allerta per la Psa nel territorio nazionale e marchigiano in particolare, non vada sottovalutato, perché le ricadute negative sulle filiere produttive suinicole in caso di focolai sarebbero devastanti, con l’attivazione di blocchi commerciali alla vendita di animali e di prodotti alimentari a base di carne di suino, nonché per la chiusura dei territori colpiti anche alle attività turistiche ed escursionistiche. La Psa, malattia virale che attacca sia suini domestici che selvatici, si manifesta con alta infettività e letalità (più dell’80% degli animali colpiti muore) e vede come principale azione di contenimento nelle aree in cui è presente, l’individuazione e la distruzione delle carcasse il più rapidamente possibile. Il piano di sorveglianza e prevenzione predisposto richiede una formazione a più livelli e l'adozione di strategie che aumentino le probabilità di un rapido rinvenimento delle carcasse di cinghiale che possano essere stati colpiti dal virus. L’attività formativa ha permesso di effettuare simulazioni sul campo per la ricerca delle carcasse di cinghiale con l’ausilio di “cani da traccia”. L'urca Marche ha messo a disposizione unità cinofile che hanno dimostrato un’eccezionale capacità nell’individuare e segnalare la presenza di animali selvatici morti nell'area perlustrata. Il corso segue quello analogo tenutosi in luglio a Pretare di Arquata del Tronto, e rientra tra le attività propedeutiche al consolidamento di protocolli operativi finalizzati alla sorveglianza sanitaria rinforzata per la prevenzione e il contrasto alla Psa nei nostri territori di cui anche l’Ente Parco è promotore. In allegato foto utilizzabili ai fini della presente comunicazione.

06/09/2022 18:51
Carabinieri, cambio della guardia ai comandi di Macerata e Civitanova: arrivano due nuovi ufficiali

Carabinieri, cambio della guardia ai comandi di Macerata e Civitanova: arrivano due nuovi ufficiali

Cambio della guardia al comando della compagnia carabinieri di Macerata dove al tenente colonnello Roberto De Paoli, destinato al reparto operativo del comando provinciale di Sondrio, è subentrato il maggiore Giorgio Picchiotti. L'ufficiale, 49enne, originario di Chieti, ha assunto oggi il comando della compagnia carabinieri di Macerata. Ha iniziato la sua carriera nel 1993 quale carabiniere ausiliario. Dopo la frequenza del corso marescialli presso la scuola marescialli di Velletri e Firenze ha prestato servizio presso la Stazione carabinieri di Rimini ed anche al Nucleo operativo radiomobile della stessa compagnia. Promosso sottotenente nel 2003 ha frequentato il corso ufficiali presso la scuola ufficiali dei carabinieri di via Aurelia a Roma. Dal 2004 al 2007 ha retto il comando del Norm della compagnia carabinieri di Comacchio, nel Ferrarese. Dal 2007 al 2011, nel grado di tenente e di capitano ha comandato il Norm della compagnia di Faenza, in provincia di Ravenna. Dal 2011 al 2015 ha retto il comando della Compagnia comando e servizi del 5° reggimento carabinieri “Emilia Romagna” a Bologna. Dal 2015 al 2017 ha prestato servizio presso il comando provinciale di Forlì. Promosso maggiore, dal settembre 2017 sino a ieri ha retto il comando della compagnia carabinieri di Castelnuovo di Garfagnana, in provincia di Lucca. L’ufficiale, inoltre, ha partecipato a varie missioni internazionali “fuori area” per il mantenimento della pace nei Balcani: presso il reggimento carabinieri Msu a Pristina (Kosovo) nel 2003 e di nuovo nel 2106 e 2017; successivamente presso il reggimento Ipu a Sarajevo (Bosnia Erzegovina) nel 2006. L’ufficiale è laureato in Giurisprudenza, in scienze dell’amministrazione con master di 1° livello in criminologia e studi giuridici. Avvicendamento anche al nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Civitanova Marche.  Nei giorni scorsi, infatti, il tenente Alfredo Russo, dopo oltre un anno e mezzo di proficuo e infaticabile lavoro, ha lasciato il comando del Norm della compagnia costiera per assumere quello del Nas di Ancona. A Civitanova Marche il tenente Russo ha consolidato la sua esperienza nell’Arma raggiungendo importanti risultati nella prevenzione e nel contrasto ai reati predatori, allo spaccio di sostanze stupefacenti e nella difesa delle fasce deboli della popolazione.  Molto forte è stato anche il suo impegno in attività finalizzate alla divulgazione della cultura della legalità. Al suo posto arriva il sottotenente Cristian Mucci, 38enne, originario di Teramo, arruolato nell’Arma dei carabinieri nel 2008 presso la scuola allievi carabinieri di Roma. Quale primo incarico da carabiniere ha prestato servizio alla stazione di Conegliano Veneto (Tv). Nel 2011 ha frequentato il 1° corso triennale per allievi marescialli a Velletri (Rm) e, subito dopo il corso, è giunto nelle Marche quale maresciallo addetto alla stazione di Amandola, nel Fermano. Ha prestato servizio successivamente anche alla stazione carabinieri di Ascoli Piceno ed ancora a quella di Bettolle, in provincia di Siena. Dal dicembre 2020 al luglio 2022 ha frequentato il 3° corso applicativo biennale presso la scuola ufficiali carabinieri di via Aurelia a Roma. Dopo il periodo di formazione è stato trasferito a Civitanova Marche dove la scorsa settimana ha assunto il comando del Norm dell’omonima compagnia. L’ufficiale è laureato in Giurisprudenza.

06/09/2022 17:23
Louis Vuitton sceglie Civitanova: nella zona industriale sorgerà un nuovo atelier manifatturiero

Louis Vuitton sceglie Civitanova: nella zona industriale sorgerà un nuovo atelier manifatturiero

Tra via Enzo Ferrari e via Gobetti, a nord della zona industriale “A” di Civitanova Marche, sorgerà il nuovo atelier manifatturiero della società "Manufacture De Souliers Louis Vuitton srl".  Nella seduta del 2 settembre, la giunta comunale ha accolto l’istanza della prestigiosa azienda francese leader nel settore del lusso, proprietaria dell'area, che intende razionalizzare gli spazi in funzione dei percorsi e flussi necessari per le attività industriali da insediare. Con il piano adottato in variante non sostanziale al piano regolatore vigente, troverà attuazione la previsione di una superficie a destinazione industriale, già inserita nel piano regolatore dal 1999, con l’introduzione di una "Area depositi meccanizzati per gruppi industriali". L’area di intervento è di circa 25mila metri quadrati, dove realizzare nel tempo fino a 9600 metri quadrati di superficie coperta, e si attua mediante lottizzazione di iniziativa privata convenzionata con il comune. Infatti sono previsti nel complesso, tra cessioni e monetizzazioni, standard pubblici per 4.800 metri quadrati.  Gli uffici competenti, dopo aver visionato i documenti e gli elaborati progettuali del marchio internazionale, hanno espresso parere favorevole indicando una serie di prescrizioni per i vari servizi e settori, quali smaltimento acque chiare, viabilità e verde pubblico. "É motivo di grande soddisfazione che un brand prestigioso come Louis Vuitton, uno dei più grandi marchi del lusso al mondo, abbia scelto Civitanova per la realizzazione di questo progetto di investimento”, ha commentato il sindaco Fabrizio Ciarapica. "L’interesse della maison di LVMH per la nostra città ne dimostra l'attrattività. Si tratta di un'opportunità di crescita e sviluppo di cui il territorio beneficerà anche in termini occupazionali e di filiera".  

06/09/2022 13:44
Da Tokyo a Pieve Torina per studiare la ricostruzione: delegazione giapponese in arrivo

Da Tokyo a Pieve Torina per studiare la ricostruzione: delegazione giapponese in arrivo

Nella giornata di lunedì il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, ha ricevuto una folta delegazione di docenti e studenti dell’università di Tokyo, a quattro anni dalla precedente visita nei territori colpiti dal sisma. "Avere un feedback qualificato e indipendente da esperti giapponesi, a quattro anni di distanza dal tour organizzato nei comuni del cratere, può aiutarci a capire limiti e opportunità della ricostruzione, anche perché l’esperienza che può vantare il Paese del Sole Levante in tale ambito è rilevante", sottolinea Gentilucci. "È stato un incontro piacevole oltre che utile - spiega il sindaco di Pieve Torina -. Insieme alla delegazione abbiamo visionato i progetti e visitato i cantieri aperti ricevendo osservazioni e suggerimenti. Quello che è emerso è stato soprattutto il loro stupore di fronte alle difficoltà e alle lungaggini burocratiche tipicamente italiane, una caratteristica che decisamente non ci invidiano e per la quale è necessario cambiare passo". "Ricordo che il Giappone, come noi, ha una lunga storia di terremoti alle spalle essendo il suo territorio situato in prossimità delle maggiori placche tettoniche. Dunque, avere uno scambio di idee ed esperienze su come affrontare e gestire la ricostruzione non può che far bene sia a noi che a loro" conclude Gentilucci.

06/09/2022 12:55
Cantieri in A14, prorogato lo stop sino al 12 settembre tra Marche e Abruzzo

Cantieri in A14, prorogato lo stop sino al 12 settembre tra Marche e Abruzzo

Nel tratto A14 Bologna-Taranto tra Marche e Abruzzo, Aspi proroga la sospensione dei cantieri di ammodernamento fino al 12 settembre (in precedenza la scadenza era il 6 settembre) e assicura il transito su tutte le corsie tra Pedaso e Pescara sud per agevolare gli ultimi rientri. Lo fa sapere Autostrade per l'Italia. "Per agevolare gli ultimi spostamenti degli utenti dalle località di mare verso i grandi centri urbani, - scrive la società - Autostrade per l'Italia ha stabilito la proroga della sospensione dei lavori con impatto sulla viabilità fino alla giornata di lunedì 12 settembre". "La rimozione dei cantieri di ammodernamento continuerà ad assicurare nelle ore diurne - caratterizzate da flussi di traffico più intensi - il transito su tutte le corsie lungo la A14 Bologna-Taranto, sia nel tratto marchigiano che in quello abruzzese" si legge ancora nella nota. Il piano di ammodernamento della rete, avviato da Autostrade per l'Italia sulla tratta della A14 tra Pedaso e Pescara Sud, "così come previsto nel cronoprogramma, condiviso con gli Enti Territoriali sotto la supervisione del Ministero delle Infrastrutture delle Mobilità Sostenibili, riprenderà in modo continuativo a partire dalle ore 22 di lunedì 12 settembre. Con l'obiettivo di favorire gli spostamenti in vista delle festività, sono previste ulteriori sospensioni delle lavorazioni in occasione del Ponte del primo novembre (dalle ore 6 di venerdì 28 ottobre alle ore 22 di mercoledì 2 novembre) e nel mese di dicembre".  

05/09/2022 18:48
Macerata, la rabbia di Jenny per il caro bollette. “Pago il triplo rispetto all’anno scorso per il mio bar”

Macerata, la rabbia di Jenny per il caro bollette. “Pago il triplo rispetto all’anno scorso per il mio bar”

Dal centro storico di Macerata, basta spingersi oltre l’Ipermercato Oasi e, alla rotatoria, imboccare via Cincinelli fino a piazzale Vittime del Terrorismo: è lì che si trova il bar Tutto Pepe, esercizio commerciale inaugurato nei primi mesi del 2020 - in pieno lockdown - dalle socie Jenny Bellocchi e Ljridona Ziberi. Le pratiche di apertura erano già in corso dalla fine del 2019, il resto è stata pura conseguenza: e, ciononostante, le ragazze hanno tenuto botta e sopperito alle difficoltà del momento ridimensionando i consumi e sfruttando al massimo la formula del delivery. Colazione, pausa pranzo e aperitivo: sono le attività principali portate avanti da Jenny e Ljridona insieme alle loro cameriere (due, che si alternano fra mattina e pomeriggio), oltre allo smercio di prodotti tipici locali ed extra regionali dei quali realizzano anche cestini regalo in occasione delle feste comandate. Oggi, però, anche il loro bar (20 coperti in tutto, posti in piedi esclusi) si ritrova fortemente vessato da quel caro bollette che promette di ‘regalare’ un autunno nero alle tasche degli italiani. “Questo doveva essere l’anno della ripartenza - racconta Jenny, mentre continua a lavorare - e invece la situazione è peggiorata: oggi mi ritrovo a pagare una bolletta elettrica di ben 4.900 euro, a fronte dei 1.900 dell’anno scorso (stesso periodo). Sono aumenti che si sommano a quelli del carburante e dei beni di prima necessità, rispetto ai quali la guerra russo-ucraina credo c’entri relativamente e, comunque, continuiamo ad assistere impotenti. Anzi, noi per cercare di tamponare la situazione siamo stati costretti ad eliminare l’aria condizionata e rinunciare alla nostra gelateria artigianale”. Di fronte alla necessità di sopravvivere, anche la ricerca di prodotti di qualità sembra essere diventata una pratica quasi proibitiva, e affidarsi a fornitori dai prezzi ragionevoli un'imposizione senza diritto di replica. “Chiunque faccia il mio mestiere - continua Jenny - rischia di sviluppare idee presuntuose o giudizi approssimativi sull’intera faccenda. A mio modo, penso che la pandemia abbia provocato degli squilibri di bilancio che ora ‘qualcuno’ cerca di riparare a spese nostre: ma se non si prende una strada alternativa, non sarà un bel futuro per l’intera filiera del commercio”. Nota dolente: le prossime elezioni del 25 settembre. “Penso che non cambierà nulla con un nuovo governo alla guida del paese - ammette la titolare trentanovenne - e a dirla tutta non ci penso nemmeno: sono troppo impegnata a ragionare su come tirare a fine mese e pagare i miei dipendenti. Le questioni politiche sono più grandi di me, e ad occuparsene dovrebbero essere persone utili allo scopo: ma in generale c’è molta indifferenza, opportunismo e menefreghismo. I politici ci chiedono maggiore partecipazione, ma sono loro i primi a non interessarsi di quello che succede qui sulla terra, fra i comuni mortali”.

05/09/2022 15:23
Pamela Mastropietro e i 23 anni che non ha potuto compiere. Nasce il “Comitato nazionale sulla criminalità etnica in Italia”

Pamela Mastropietro e i 23 anni che non ha potuto compiere. Nasce il “Comitato nazionale sulla criminalità etnica in Italia”

Pamela non ha potuto festeggiare il suo 23esimo compleanno. Era la mattina del 30 gennaio 2018 quando i suoi resti furono ritrovati in due trolley a Pollenza. Pamela è stata uccisa a coltellate, il suo corpo smembrato, i suoi organi asportati, lavata con la candeggina messa in due trolley lasciati sul ciglio della strada. La Cassazione ha condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio e lo scempio crudele e terrificante del corpo della giovane, Innocent Oseghale, killer che, secondo le motivazioni depositate dalla Cassazione a giugno, ha  agito con “freddezza e con capacità di previsione". La Suprema Corte  ha d’altro canto annullato con rinvio l’aggravante per violenza sessuale, sostenuta invece dall’accusa, impostazione che era stata accolta dai giudici di primo e di secondo grado che lo avevano condannato all'ergastolo. La pena effettiva che dovrà scontare Oseghale dipenderà quindi di fatto, da quanto si stabilirà nel giudizio di rinvio in Appello relativamente a questo capo d’imputazione. Lo strazio per la mamma di Pamela, Alessandra Verni, prosegue, laddove la giustizia non è ancora giunta a mettere un punto su un processo che rinnova la lacerazione di una ferita insanabile. Accanto a lei, l’Avvocato Marco Valerio Verni, legale della famiglia di Pamela, zio di Pamela, che da sempre combatte al suo fianco per ottenere quella piena giustizia cui ogni vittima dovrebbe avere diritto. E’ stato proprio l’avvocato Verni che , nello stesso giorno del compleanno di Pamela, il 23 agosto 2022,  ha annunciato la nascita del “Comitato nazionale sulla criminalità etnica in Italia”. Il Comitato “si occuperà di raccogliere e analizzare i dati, le cause, le conseguenze e tutto ciò che possa riguardare tale fenomeno nel nostro Paese, collegato, naturalmente, a quello delle organizzazioni criminali autoctone e transnazionali. Nelle prossime settimane, il comitato si trasformerà in un osservatorio o in un centro studi dedicato a Pamela, la giovane studentessa romana trucidata per mano di un nigeriano condannato, per questo, in via definitiva. Questo lavoro sarà in ricordo di tutte le vittime di tale criminalità e dei loro familiari. Troppe volte abbiamo assistito a fatti di cronaca sottaciuti o non trattati nel giusto modo, salvo poi subire, inermi, la strumentalizzazione di altri che, certamente gravi, non possono però assurgere a criterio unico per etichettare una comunità o un Popolo intero come razzista o altro". L’Avvocato, portavoce del Comitato, nell’occasione è tornato a richiedere l’attenzione sul fenomeno della mafia nigeriana, da tempo per lui oggetto di studio, “per molto tempo negata, nel nostro Paese, o non riconosciuta, o, ancora, sottaciuta, essa e' un grave fenomeno le cui prime vittime sono le nigeriane stesse”. Eppure, già in un rapporto della DIA del 2016, la criminalità organizzata nigeriana viene descritta come “la più pervasiva, formata da diverse cellule criminali indipendenti e con strutture operative differenziate ma interconnesse, dislocate in Italia e in altri Paesi europei ed extraeuropei”. Ed ancora, nella realazione semestrale del 2021 della DIA si legge (pag.325) : “I sodalizi nigeriani risulterebbero in ogni caso inseriti a pieno titolo nel narcotraffico, utilizzando una complessa rete di corrieri “ovulatori” che introducono nel territorio nazionale eroina e cocaina avvalendosi dei normali vettori aerei e terrestri oppure sfruttando le rotte dei flussi migratori irregolari.” (..) La criminalità nigeriana sarebbe dedita anche alla tratta di esseri umani connessa con lo sfruttamento della prostituzione e all’accattonaggio forzoso. I sodalizi risultano inoltre attivi nelle estorsioni in danno di cittadini africani, nella falsificazione di documenti, nella contraffazione monetaria, nelle truffe e frodi informatiche, nonché nei reati contro la persona e il patrimonio. (..) Ad assumere particolare rilievo sono i c.d. secret cults le cui caratteristiche essenziali sono l’organizzazione gerarchica, la struttura paramilitare, i riti di affiliazione, i codici di comportamento e in generale un modus agendi al quale la Corte di Cassazione ha più volte riconosciuto la tipica connotazione di “mafiosità”. Un’iniziativa quella del Comitato  che , come si legge in un post su facebook nella pagina “La voce di Pamela Mastropietro” “Non basterà, nè per riportarti in vita, nè per cambiare le cose. Ma servirà, quantomeno, a far sì che, anche per noi che stiamo qui, il 30 gennaio 2018, possa considerarsi davvero la Tua nascita a nuova vita". 

04/09/2022 17:05
Comodato d’uso gratuito e separazione dei beneficiari: è sempre legittimo esigere la restituzione dell’immobile?

Comodato d’uso gratuito e separazione dei beneficiari: è sempre legittimo esigere la restituzione dell’immobile?

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dal legale Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa al contratto di comodato d’uso gratuito avente ad oggetto un immobile e concluso a beneficio di un familiare. Ecco la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana alla domanda posta da una lettrice di Porto Recanati che chiede: “Il proprietario di un immobile concesso in comodato d’uso gratuito per esigenze familiari al proprio figlio, può richiedere il possesso del bene in caso di separazione della coppia beneficiaria?” Il caso di specie ci offre l’occasione di far chiarezza su una questione estremamente attuale, sulla quale ha avuto modo di pronunciarsi la Corte di Cassazione a Sezioni Unite, stabilendo il seguente principio di diritto: “Il comodato di un immobile che sia pattuito per la destinazione di esso a soddisfare le esigenze abitative familiari, non è assoggettabile al recesso “ad nutum” da parte del comodante, dal momento che il rapporto creato secondo lo schema contrattuale di cui all’art. 1809 cod. civ., sorge per un uso determinato ed ha una durata funzionalmente legata alla permanenza della famiglia, pur se in crisi” (Corte di Cassazione;  Sez. Un.; Sent. n. 20448 dep. il 29.09.2014). Difatti, l’art. 1809 c.c. citato nella menzionata sentenza, prevedendo espressamente che, “Il comodatario è obbligato a restituire la cosa alla scadenza del termine convenuto o, in mancanza di termine, quando se n’è servito in conformità del contratto”, sancisce un nesso inscindibile tra la finalità per la quale il comodato viene perfezionato e la durata dello stesso, impedendo dunque al proprietario concedente, di rientrare con semplice richiesta, nel possesso del bene oggetto di tale contatto, fino a che permanga l’esigenza che si intende soddisfare. A tal proposito, occorre osservare che, in un’altra recente sentenza, la n. 21785/2019, la stessa Suprema Corte si è pronunciata in ordine al legittimo recesso della proprietaria di un appartamento concesso in comodato d’uso gratuito al figlio e alla rispettiva ex moglie, la quale anche dopo il divorzio da quest’ultimo, aveva continuato ad utilizzare l’immobile ad oggetto, esclusivamente per la notte, pur avendo costituito un nuovo nucleo familiare con un altro uomo ed acquistato una nuova casa, rilevando come in tale circostanza, “Le caratteristiche concrete del rapporto quali dedotte in giudizio, fanno protendere per la cessazione della finalità del comodato, in ragione del venir meno della reale destinazione dell’appartamento. Essendo lo stesso appartamento rimasto occupato soltanto di notte e a meri fini strumentali, per evitare cioè una pronuncia di restituzione alla legittima proprietaria. Da tali motivi ne deriva che le esigenze connesse all’uso familiare dell’immobile concesso in comodato d’uso gratuito siano certamente venute meno”, così legittimando il recesso della proprietaria comodante (Cass. Civ.; Sez. III; Sent. n. 21785/2019; dep. 29.08.2019). Pertanto, in risposta alla domanda del nostro lettore ed in linea con la più autorevole giurisprudenza di legittimità, si può affermare che: “Quando un terzo abbia concesso in comodato un bene immobile di sua proprietà perché sia destinato a casa familiare, il successivo provvedimento di separazione o divorzio dei beneficiari, non modifica la natura e il contenuto del titolo di godimento sull’immobile, con la conseguenza che il comodante è tenuto a consentire la continuazione del godimento per l’uso previsto nel contratto a patto che permangano le effettive esigenze abitative di ciascun soggetto” (Cass. Civ.; SS.UU.; Sent. n. 13603/2004). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.

04/09/2022 10:39
"Swim for Parkinson", da Pollenza alla traversata dello stretto di Messina per una giusta causa

"Swim for Parkinson", da Pollenza alla traversata dello stretto di Messina per una giusta causa

La Fondazione Limper per il Parkinson Onlus, con il patrocinio anche del Comune di Pollenza, promuove la III edizione dell’iniziativa “Swim for Parkinson 2022”, al fine di sensibilizzare e informare la popolazione sulla patologia del Parkinson e sostenere la ricerca medico-scientifica. “La traversata dello Stretto di Messina, da Capo Peloro a Cannitello, rappresenta per le persone con Parkinson una prova non solo fisica ma anche di grande coraggio e resilienza”, si legge in una nota della Fondazione. “La traversata è un’occasione per mettersi alla prova e dimostrare che non vi sono limiti imposti dalla propria patologia”. Saranno 30 i partecipanti (tra neurologi, caregiver e persone con Parkinson) che il 6 settembre 2022 si cimenteranno nella sfida e circa 3,5 i chilometri che nuoteranno per una giornata all’insegna dello sport e per raccogliere i fondi a favore della ricerca. Il movimento, unito alla leggerezza dell’acqua sono di grande beneficio sia fisico che mentale nella malattia del Parkinson: l’allenamento preparatorio per affrontare la traversata rappresenta uno stimolo continuo, un obiettivo da costruire bracciata dopo bracciata. Roberto Ripani, cittadino di Pollenza nonché partecipante all’iniziativa, è stato ricevuto oggi insieme alla sua famiglia dal sindaco Mauro Romoli presso la sede comunale per la presentazione della maglietta, realizzata in collaborazione col Comune, che verrà indossata in occasione della traversata.  

03/09/2022 14:12
Strage di via Carini, 40 anni dopo. Ecco perché è importante ricordare il gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa

Strage di via Carini, 40 anni dopo. Ecco perché è importante ricordare il gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa

Una raffica di Kalashnikov AK-47 può bastare per uccidere un uomo. Ma per riservare lo stesso destino alle sue idee e azioni, serve l’indifferenza e l’oblio. In occasione del 40° anniversario dalla scomparsa del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa – occorsa con l’attentato mafioso in via Carini il 3 settembre 1982 – il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha scelto di riportare l’attenzione pubblica su uno dei pensieri più esaustivi del fu Prefetto di Palermo: “Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei nostri figli”. Una riflessione (al tempo) volta a smuovere le coscienze e auspicare un futuro degno di essere vissuto per le nuove generazioni, pacifico e scevro da ogni paura dal punto di vista sociale e civile. Dalla Chiesa aveva abnegazione nello svolgere il proprio lavoro e buon senso nell’esporsi a livello mediatico. Lui, che durante la Seconda Guerra Mondiale partecipò alla Resistenza contro il nazifascismo; che posto al comando della Legione carabinieri di Palermo condusse in prima persona quelle indagini operate dalla seconda metà degli anni ’60 e i cui risultati finirono nel famoso “Rapporto dei 114” (riferito alle cosche mafiose di Cosa Nostra); che nel pieno degli anni ’70 guidò il contrasto al terrorismo brigatista, forte anche delle rivelazioni fornite dal pentito Patrizio Peci. Finchè non fece ritorno a Palermo nella primavera del 1982 (sotto il governo Spadolini) nelle vesti di prefetto, con la promessa da parte dello Stato di “poteri speciali” utili a portare avanti la lotta contro Cosa Nostra. Poteri che, in realtà, non gli furono mai concessi. Eppure, nel limite delle proprie possibilità, dalla Chiesa portò avanti le sue inchieste, puntando alla pancia delle pubbliche amministrazioni (colpevoli, secondo lui, di favorire le infiltrazioni criminali all’interno delle istituzioni) e riuscendo persino a redigere il cosiddetto “Rapporto dei 162” (nel quale veniva ricostruito l’organigramma delle famiglie mafiose palermitane). L’ostracismo locale e nazionale, però, non tarda a manifestarsi. Il generale piemontese viene presto isolato dai suoi  colleghi, trovandosi per questo costretto anche a fare i conti con la muta ostilità dei politici siciliani. Le sue azioni vengono d’un tratto sminuite e derise, e - non ultimo - anche il suo secondo matrimonio con Emanuela Setti Carraro finisce con l’essere strumentalizzato (lei di 30 anni più giovane). Per capirci, in un’intervista al Manifesto (agosto 1982) un anonimo funzionario della questura di Palermo dichiarò: “Dalla Chiesa farebbe bene ad andarsi a sciacquare le palle al mare e a non rompere i coglioni qui da noi”. Era chiaro che la precisa e minuziosa strategia del gen. aveva suscitato il panico tra i mafiosi e i loro garanti nascosti tra le fila della politica - Democrazia Cristiana in prima linea - e della magistratura: sua l’espressione “ingiustizia che assolve” usata per definire le sentenze dei giudici sospettosamente indulgenti nei confronti di taluni criminali. Abbastanza da decretarne la condanna a morte, insieme alla moglie e l’agente di scorta Domenico Russo. Un destino tragico e silente, comune a tutti coloro che in quegli anni - da sotto una toga, da dietro una divisa o con una penna in mano - avevano la sfortuna di costituire un’anomalia all’interno del complesso sistema italiano: colpa di quell’ostinata propensione a “servire lo Stato, preservare le leggi, combattere per la giustizia civile in nome della collettività”. Una serie di requisiti che lo stesso dalla Chiesa esigeva da ogni giovane aspirante carabiniere a dispetto di sacrifici e rinunce, e che in qualche modo andrebbero reintegrati all’interno di una società come quella attuale che, nonostante i potenti mezzi a disposizione, dell’opportunismo e dell’omertà sembra voler insistere nel farne i pilastri della propria identità (e non solo in riferimento al "cancro mafia").  Il suo discorso (forse) più emblematico, il compianto generale originario di Saluzzo (CN) lo tenne il primo maggio 1982, all’indomani del brutale assassinio per mano mafiosa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo. “Se esiste un potere, questo è solo dello Stato e delle sue istituzioni e delle leggi. Non possiamo oltre delegare questo potere né ai prevaricatori, né ai prepotenti, né ai disonesti. Potere può essere un sostantivo nel nostro vocabolario, ma anche un verbo. Ebbene io l’ho colto in questo senso e lo voglio sottolineare in tutte le sue espressioni […]. Poter convivere, poter essere sereni, poter guardare in faccia l’interlocutore senza abbassare gli occhi, poter ridere, poter parlare, poter sentire, poter guardare in viso i nostri figli e i figli dei nostri figli senza avere la sensazione di doverci rimproverare qualcosa”.

03/09/2022 10:00
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