È stata pubblicata nel sito del Comune di Macerata la graduatoria del 2022 dell’Ambito Territoriale Sociale per anziani non autosufficienti il cui bando è stato aperto il 22 aprile e si è concluso il 23 maggio.
L’intervento, messo in atto dalla Regione Marche, è finalizzato a sostenere gli anziani non autosufficienti assistiti a domicilio direttamente da familiari o con l’ausilio di assistenti familiari con regolare contratto di lavoro, residenti nell’Ambito Territoriale Sociale n. 15
Il servizio è destinato a persone con 65 anni di età non autosufficienti che abbiano già ottenuto il riconoscimento definitivo dell’invalidità civile pari al 100% che siano titolari dell’indennità di accompagnamento.
I beneficiari non autosufficienti devono usufruire di un’adeguata assistenza nel proprio domicilio, verificata dalle assistenti sociali dell’ATS15, che elaborano e sottoscrivono insieme al beneficiario e alla sua famiglia il “Patto per l’Assistenza Domiciliare”.
Per tutto l’Ambito Territoriale Sociale n. 15 sono pervenute 257 domande. Per l'anno in corso in base ai fonDi disponibili sono erogabili contributi fino al n. 171 in graduatoria".
Per preservare il diritto alla riservatezza dei richiedenti, nella graduatoria è indicato il numero di protocollo assegnato alla domanda, consultabile nella sezione “Richieste inviate”, dopo aver fatto l’accesso con SPID o credenziali al link https://sociali.comune.macerata.it/sicare/benvenuto.php . L’Ufficio di Ambito sta predisponendo tutti gli atti per la liquidazione del contributo.
È possibile ricevere informazioni contattando l’indirizzo assegnodicura@comune.macerata.it o ai seguenti recapiti 0733-256291 o 0733-256344 (dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 14:30 e il martedì e il giovedì dalle 15 alle 18).
Dopo due anni di permanenza al comando delle Fiamme Gialle dei Camerino. Il capitano Francesco Di Prinzio lascia le Marche per raggiungere il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Pescara, ove è stato assegnato quale ufficiale addetto. Al suo posto arriva il sottotenente Elia Mascolo.
Determinante l’apporto fornito dall’Ufficiale durante tale periodo, nel quale ha condotto importanti operazioni di servizio, conclusesi con ottimi risultati, in particolare, nella lotta all’evasione fiscale, al lavoro nero, agli sprechi di denaro pubblico e alla contraffazione, tra cui si ricordano le operazioni “Hybris” (che ha messo in luce le condotte non regolari tenute da alcuni dipendenti comunali nelle procedure di affidamento degli appalti pubblici della ricostruzione post-sisma), “Digiada” (che ha consentito di rilevare una frode fiscale da 3,8 milioni di euro nel settore calzaturiero e che si è conclusa con l’emissione di un decreto di sequestro di beni per circa 1 milione di euro).
“Italian Fabric” (che ha permesso di scoprire nell’entroterra maceratese due depositi di merce contraffatta e di sequestrare stoffe per circa 3.500 metri lineari), nonché un’attività in materia di lotta al “caporalato” (riguardante lo sfruttamento di manodopera emerso in un’azienda manifatturiera, con conseguente applicazione delle misure cautelari degli arresti domiciliari per l’imprenditore e dell’amministrazione giudiziaria dell’azienda), ed altre ancora.
Al capitano Di Prinzio subentra il sottotenente Elia Mascolo, classe 1971, originario di Avellino. Si è arruolato come Ispettore nel 1992 e, dopo aver ricoperto numerosi incarichi presso i Reparti del Corpo, ha frequentato l’Accademia della Guardia di Finanza da gennaio a giugno 2022, avendo vinto il concorso straordinario, per titoli ed esami, per Sottotenenti del ruolo normale – comparto speciale, riservato ai Luogotenenti del Corpo. Coniugato, con due figli, ha conseguito la Laurea Specialistica in Management e Sviluppo Socio Economico.
Il Comandante Provinciale, Colonnello Ferdinando Falco ha salutato gli ufficiali e ha formulato loro, anche a nome dei colleghi e collaboratori, i migliori auguri, con l’auspicio di sempre più lusinghieri traguardi professionali.
"No al circo con gli animali". A ribadirlo con forza sono le associazioni animaliste della provincia di Macerata nel commentare il ritorno del circo Madagascar di Maya Orfei a Macerata.
"La comunità maceratese, con l’approvazione del regolamento sul benessere animale (avvenuta nell'aprile di quest'anno, ndr), aveva manifestato la volontà di offrire maggior tutela agli animali nei circhi, imponendo, il rispetto delle linee guida Cites, che dettano i requisiti per una detenzione degli animali che garantisca il minimo livello di benessere" sottolineano, in una nota congiunta le associazioni animaliste appartenenti alla a Consulta animalista del comune di Macerata e firmatarie del regolamento: Argo, Lav, Legambiente, Lipu, Oipa, Wwf.
"Il ricorso al Tar, presentato dal circo nell'immediatezza dell'approvazione del regolamento, dimostra il totale disprezzo sia della volontà di una comunità, che del benessere degli animali, costretti a partecipare a uno spettacolo incivile e anacronistico", puntualizzano le associazioni.
"Ci chiediamo come possa essere considerato divertente lo spettacolo che si apre davanti ai nostri occhi - aggiungono -, in cui gli animali vengono privati completamente della possibilità di esprimere qualsiasi loro istinto o caratteristica naturale, costretti per tutta la loro vita a compiere gesti che sono totalmente fuori dalla loro natura, vivendo per in spazi piccolissimi, letteralmente ridotti in una condizione di schiavitù".
Per contestare la presenza del circo in città, la Consulta animalista del comune di Macerata organizza per sabato 17 settembre, dalle 16:30 alle 22:30, un presidio contro l'uso degli animali nei circhi, che si terrà al centro fiere di Villa Potenza.
“Educatori trattate l’argomento del circo degli animali durante le vostre lezioni e attività, parlate con bambini e ragazzi di ciò che vuol dire maltrattamento e benessere animale, insegnate ai vostri alunni l’empatia e il rispetto per la natura che ci circonda" concludono le associazioni animaliste di Macerata rendendosi disponibili "ad essere presenti nelle classi per spiegare ai ragazzi il perché del 'no' al circo con gli animali e l’importanza delle tematiche animaliste".
Burocrazia e tecnologia, un binomio che in Italia si muove tutt’altro che in maniera armonica. L’efficienza maturata circa taluni metodi di pagamento - si guardi al recente, definitivo approdo al Pos per i commercianti - smaschera in ancora troppe occasioni il mancato passo evolutivo che da anni ci si attende nel comparto della pubblica amministrazione. In termini di semplificazione, s’intende.
In un comune come quello di Macerata, per esempio, circa 11 mila persone di età superiore ai 65 anni (1/4 della popolazione) debbono scontrarsi quotidianamente con vari disservizi, per lo più legati al pagamento di bollette e contravvenzioni stradali. Su quest’ultima formula sanzionatoria, in particolare, alcuni cittadini hanno voluto sottolineare come - recentemente - i verbali emessi dalla polizia locale non rechino più con sé, oltre alle motivazioni, la possibilità di estinguere il pagamento dovuto tramite il codice Iban solitamente riportato sul verbale stesso. Nelle avvertenze, infatti, si viene rimandati direttamente alla consultazione del sito onoline www.comune.macerata.it, previo possesso e visualizzazione del “Vademecum per effettuare il pagamento PagoPa per preavvisi e verbali non notificati”.
Si tratta di una serie di passaggi (otto per la precisione) da seguire allo scopo di finalizzare al meglio l’operazione, ma che nella sua relativa intuibilità non tiene troppo in considerazione le difficoltà nelle quali potrebbe incorrere il contravventore di turno. Soprattutto se di età superiore ai 65 anni, sprovvisto di dispositivi elettronici (computer o cellulare), poco aggiornato sul loro utilizzo e costretto a risolvere il tutto nella finestra dei canonici 5 giorni prima incorrere in un aumento delle spese di notifica e accertamento.
“Non avendo la vista buona mi viene difficile pagare una multa tramite il cellulare - spiega Franco (nome fittizio) di 72 anni - e se i miei figli o nipoti non possono darmi una mano, diventa un guaio. A casa non ho un computer e per pagare multe e bollette mi sono sempre recato direttamente agli uffici postali: spostare tutta la burocrazia sui dispositivi elettronici, senza una via di mezzo, rischia di essere un serio problema per persone come me. Come se non facessimo già abbastanza trafile per ogni cosa”.
1 miliardo e 238 milioni di euro. E’ quanto hanno dovuto spendere i marchigiani per il consumo di energia elettrica nel periodo compreso fra gennaio e luglio 2022, a fronte dei 313 milioni di euro del 2021 (stesso periodo). Un aumento più che considerevole, se si calcola la differenza minima di richiesta di elettricità da parte di famiglie e imprese: 4.237 Mwh (2021) contro i 4.349 Mwh (2022). Con quest’ultimo dato si parla di un plus della domanda di appena il 2,7% in sette mesi, che normalmente non potrebbe giustificare un rincaro di 925 milioni (296%).
E anche sul fronte gas le cose non vanno meglio. Come già individuato nei mesi scorsi, e recentemente confermato dagli ultimi studi del CNA Marche, il comparto imprenditoriale maggiormente colpito dalla crisi risulta il manifatturiero, seguito a ruota da commercio, trasporti, alberghi, ristoranti e bar. Qui, nello specifico, si parla di costi per l’energia più che quadruplicati.
Per scendere ancora più nel dettaglio, ricorriamo anche degli ultimi dati forniti da Arera (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) che sottolinea come “per la bolletta elettrica la spesa per la famiglia-tipo nell'anno in corso (compreso tra il 1° ottobre 2021 e il 30 settembre 2022) sarà di circa 1.071 euro, +91% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente (1° ottobre 2020 - 30 settembre 2021). Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.696 euro, con una variazione del +70,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente”.
Insomma, il rischio per l’imminente autunno è quello per i marchigiani (e gli italiani) di subire incrementi per luce e gas superiori al 100% rispetto allo scorso trimestre. Questo, però, dipenderà dai futuri accordi internazionali, estremamente vincolati dagli sviluppi della guerra fra Ucraina e Russia, e - di conseguenza - dal destino che il Cremlino vorrà riservare all’Europa delle sanzioni, che passa necessariamente per i gasdotti Nord Stream 1 e 2. Nel frattempo, i livelli delle quotazioni del gas si sono raddoppiati, andando a incidere sempre più sulla volatilità dei prezzi nei mercati delle materie prime energetiche (petrolio, carbone e gas naturale).
Nel corso dell’anno, il governo Draghi - forte del proprio sostegno a Bruxelles circa il costante invio di armi alla resistenza ucraina - è intervenuto più volte con azioni di contenimento alla variazione dei prezzi, senza esorcizzare però del tutto lo spauracchio di un ulteriore incremento delle tariffe a partire dal prossimo ottobre. Allo stato attuale, dunque, l’unico appiglio utile alla sopravvivenza di famiglie e imprese rimane il decreto "Aiuti bis" (D.l. n. 115 del 9 agosto 2022).
Fra gli aspetti più interessanti, spicca il Bonus bollette 2022, che punta a un rafforzamento del bonus sociale energia elettrica e gas per gli utenti domestici che vertono in condizioni economicamente svantaggiate o in gravi condizioni di salute; alla riduzione dell’Iva al 5% e degli oneri generali di sistema sulle bollette del gas metano per utenze domestiche e non domestiche; al pagamento rateizzato delle bollette senza interessi; azzeramento degli oneri generali di sistema per le forniture elettriche domestiche e non domestiche, in bassa tensione per altri usi, con potenza fino a 16,5 kW.
A fare da èco ci sono i Bonus sociali luce e gas, potenziati dal governo grazie all'innalzamento del livello limite ISEE per l'accesso (passato da 8.265 euro a 12.000 euro, 20.000 euro se famiglie con più di 3 figli). Le famiglie beneficiarie sono così diventate oltre 3 milioni per il bonus elettrico e oltre 2 milioni per il bonus gas. Chiaramente, per potervi accedere occorre possedere i seguenti requisiti: avere indicatore ISEE non superiore a 12.000,00 euro; avere almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa con valore ISEE massimo 20.000 euro); essere titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza; utenti con patologie gravi e certificate che necessitano di apparecchi elettrici di tipo medico.
Ancora, il decreto prevede: la sospensione delle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di elettricità e gas, e l’istituzione di un organo giuridico che permetta al fornitore di variare a sua discrezione le condizioni anche economiche del contratto; prezzi agevolati a partire al 1° gennaio 2023 per le categorie vulnerabili (redditi bassi, persone con disabilità, titolari di utenze in isole minori o in strutture abitative di emergenza dopo eventi calamitosi, persone over 75); eventuali contributi in busta paga da parte delle aziende per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.
Un prospetto significativo, ma che dovrà fare i conti con il prossimo cambio di governo in Italia e, di conseguenza, anche dei rapporti internazionali dentro e fuori l’Unione Europea. Le uniche certezze passano, al momento, per i consigli pratici da parte di esperti e addetti ai lavori, su come incassare al meglio i prossimi rincari: 2 gradi in meno da segnare sui riscaldamenti (limite 19°), lume di candela preferibile a qualche lampadina e imparare a cucinarsi la pasta a fuoco spento.
Nuova consegna nelle Marche di vaccini aggiornati alla variante Omicron 1. Nel primo pomeriggio sono giunte le prime 22.100 dosi di vaccino anti Sars-Cov-2 Spikevax (Moderna).
Le fiale sono state prese in consegna a Pratica di Mare dai militari dell'Arma dei Carabinieri che le hanno scortate fino alla farmacia dell'Inrca di Ancona. Le dosi sono già in distribuzione presso le aree vaste e le aziende ospedaliere marchigiane che somministreranno i booster (terze e quarte dosi) adattati, spiega l’Ansa.
L'8 settembre era arrivato nelle Marche il primo carico di vaccini bivalenti adattati per Omicron 1: 119mila dosi di Comirnaty (Pfizer/BioNTech) Complessivamente, tra Comirnaty e Spikevax, sono 141.100 le dosi a disposizione.
Oltre 600 persone raggiunte tramite incontri di comunicazione e sensibilizzazione sulla pratica dell'affido familiare e l'affido di minori stranieri non accompagnati. Trenta minori stranieri non accompagnati presi in carico dal settembre 2021 al settembre 2022, tra cui anche giovani ucraini. Quattordici in affido nello stesso periodo temporale e 5 minori stranieri non accompagnati di nazionalità ucraina accolti in famiglie maceratesi.
Trentasei le famiglie valutate per l'affido, di cui 28 ritenute idonee. Sono i numeri del progetto "Fami.glie a colori", presentati in occasione della festa finale tenutasi al Centro per famiglie, in viale Indipendenza.
"Macerata si è dimostrata un esempio veramente virtuoso - ha affermato Francesca D'Alessandro, vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali - e voglio ringraziare i miei uffici perché se questo progetto è stato realizzato è grazie a loro. Vincendo un bando nazionale, infatti, e grazie alla collaborazione di partner ed enti aderenti, abbiamo potuto realizzare quel modello di accoglienza che a noi piace e allarga il cuore".
"Voglio contestualmente ringraziare le famiglie, senza le quali questo progetto non si sarebbe potuto realizzare: il loro è stato un atto di generosità straordinario e da questo connubio che sembra improbabile sono nate storie, relazioni e legami affettivi, cioè quella molla che fa sì che un'integrazione possa essere veramente tale", ha aggiunto D'Alessandro.
"Questi ragazzi hanno il diritto di continuare a crescere in un contesto di serenità, lasciandosi alle spalle storie spesso drammatiche, e avere una famiglia che li accompagna per tutto il tempo necessario - ha concluso la vicesindaco -, fino a quando non sono in grado di essere autonomi, pensiamo sia davvero il modello di integrazione che vogliamo e un'accoglienza con la A maiuscola".
Anche il dirigente del Servizio Welfare e Cultura del Comune di Macerata Gianluca Puliti ha voluto spendere parole importanti per il lavoro portato avanti dal personale del Comune: “Per far funzionare un progetto come questo serve quel materiale umano che per fortuna i Servizi Sociali di Macerata hanno, e serve che riesca poi a trovare una corrispondenza sia nella società civile sia in tutta la rete associativa che sostiene il progetto".
"Un progetto che si rinnova, rimanendo fedele alla sua caratteristica essenziale e anche in questa fase vicina all'emergenza ci permette di lavorare al meglio e di accogliere minori stranieri non accompagnati. L'associazione Piombini Sensini svolge una parte essenziale nel momento dell'arrivo, quando ancora dobbiamo costruire un rapporto con il minore, Intanto, però sappiamo che c'è un luogo sicuro e che ci può dare il tempo di costruire una relazione, che riusciamo a fare innescando dinamiche basate sul rispetto reciproco e sulla fiducia, senza i quali non andremmo da nessuna parte" ha concluso Puliti.
Oltre alle famiglie, ai ragazzi, ai rappresentanti delle associazioni e degli enti, all'incontro ha preso parte il Garante regionale dei diritti della persona Giancarlo Giulianelli: "Quando mettiamo insieme più soggetti che interagiscono tra loro e affrontano in maniera concreta un problema - ha detto - questa diventa una priorità che il Garante assume e fa propria, cercando di allargare un'esperienza positiva come quella maceratese a tutta la Regione e anche su scala nazionale".
"Ciò che mi ha colpito è aver trovato nelle famiglie un modo diverso di inclusione, che consente anche di limitare le problematiche che questi minori possono incontrare. Faccio presente, infine, che l'Osservatorio nazionale sui minori stranieri non accompagnati in un report che riguarda Sicilia, Puglia, Liguria e Marche, fa riferimento a FAMI.glie a colori definendola una lodevole iniziativa che ha dato vita ad una rete di famiglie dedite all'accoglienza di minori stranieri non accompagnati” ha chiosato Giulianelli.
Al termine dell'incontro, sono stati presentati anche i risultati di un laboratorio teatrale tenuto da Fabiana Vivani, che ha visto protagonisti proprio i minori stranieri non accompagnati affidati alle famiglie maceratesi.
Il Comune di San Severino Marche nell’ambito di una serie di interventi volti all’efficientamento energetico della pubblica illuminazione, al risparmio energetico degli edifici di proprietà pubblica e di edilizia residenziale pubblica, nonché all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, procederà al relamping dei lampioni dei rioni Uvaiolo, Settempeda e San Michele.
I lavori saranno finanziati dal ministero dell’Interno con risorse confluite nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinate alla cosiddetta rivoluzione verde e alla transizione ecologica in base a quanto previsto dalla componente destinata alla tutela del territorio e della risorsa idrica. La Giunta comunale ha dato il via libera agli interventi che saranno realizzati nei prossimi mesi.
Il Comune di San Severino Marche ha sottoscritto un accodo di partenariato con l’Unione Montana Potenza Esino Musone per assunzioni di personale a tempo determinato come previsto da specifico decreto del Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016 con particolare, anche se non esclusivo riferimento, alle attività attuative degli interventi previsti dal piano complementare al Pnrr per il terremoto.
Al riguardo, sono state individuate specifiche unità di personale assegnate formalmente ai Comuni per le esigenze delle centrali uniche di committenza e delle stazioni uniche appaltanti.
Il Comune di San Severino Marche, nello specifico, risulta assegnatario di 7 unità di personale di cui 4 da assegnare, mediante convenzione, all’Unione Montana Potenza Esino Musone proprio per l’espletamento degli adempimenti connessi alle procedure di gara propedeutiche alla realizzazione degli interventi.
Continuano su tutto il territorio provinciale i servizi di vigilanza venatoria ed ambientale delle guardie venatorie volontarie delle associazionidella caccia coordinate dalla Polizia Provinciale.
Durante uno di questi servizi, le guardie venatorie volontarie della Federcaccia Provinciale di Macerata, hanno rinvenuto, nel comune di Civitanova Marche, in località San Gaetano, nelle vicinanze dell'ospedale di Civitanova Marche vicino una casa colonica disabitata da tempo, due cumuli di lastre di eternit.
Subito è stata fatta la segnalazione alla Polizia provinciale che si è subito attivata per gli adempimenti di competenza. Al fine di salvaguardare il nostro territorio, si invitano tutti i cittadini che vengono a conoscenza di questi deplorevoli abbandoni, di segnalarli al coordinamento provinciale delle guardie venatorie Federcaccia.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dal legaal Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa agli anziani e alla loro cura. Ecco la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana alla domanda posta da una lettrice di Fiuminata che chiede: “Un anziano assistito da una badante può intestare alla stessa la propria abitazione?”
Spesso gli anziani sono curati dalle badanti, anche per lungo tempo, cosicché si instaura un rapporto di fiducia ed affetto per cui il soggetto assistito desidera intestare alla badante, in segno di riconoscenza, la propria abitazione.
Passando all'esame del caso di specie, è accaduto in una recente vicenda giudiziaria che gli eredi di una anziana donna, hanno impugnato il contratto stipulato dalla cara estinta con la badante e con il quale, conservando l'usufrutto dell'immobile di proprietà, ha ceduto la nuda proprietà alla persona che si occupava della sua cura, con l'obbligo da parte di quest'ultima di continuare ad assisterla fino alla morte.
Contratto che il Tribunale ha definito "atto di trasferimento a titolo oneroso, qualificabile come un contratto di mantenimento vitalizio oneroso", stipulato dall'anziana donna bisognosa di cure, nel totale disinteresse dei parenti che hanno agito in giudizio, al fine di cristallizzare un rapporto che andava avanti da tempo e che si caratterizzava "da una parte il suo bisogno di cura della persona e di ogni altra esigenza quotidiana di vita materiale e anche di natura morale, dall'altra la disponibilità della badante a prendersi cura di ogni bisogno della anziana signora, dedizione di durata già quindicennale e promessa anche per il futuro fino a vita natural durante, ivi compresa quella di farle personalmente compagnia”.
Difatti, la normativa vigente prevede il contratto di vitalizio assistenziale, detto anche rendita vitalizia, per il quale è possibile cedere la nuda proprietà dell'immobile ad un estraneo, con riserva del diritto di usufrutto per il proprietario, in cambio di assistenza morale e materiale sino alla morte; in sostanza, a fronte della cessione della nuda proprietà si ha la controprestazione di assistenza materiale e morale.
Affinchè tale tipologia contrattuale sia valida devono, però, ricorrere due condizioni: che l'anziano sia capace di intendere e di volere al momento del rogito, e che l'anziano non si trovi in condizioni di salute troppo precarie o, addirittura, in fase terminale.
Dal punto di vista pratico per effetto del contratto di vitalizio, in pratica la badante si obbliga a fornire prestazioni di assistenza morale e materiale all'anziano, vita natural durante, in cambio del trasferimento dell'immobile al momento della morte; qualora la badante risulti inadempiente rispetto alle esigenze di salute dell'anziano non prestando assistenza, perderà la nuda proprietà e sarà chiamata, eventualmente, al risarcimento del danno.
Cosicché i parenti dell'anziano possono senza dubbio impugnare il contratto di vitalizio, ma solo a certe condizioni, ossia se gli stessi sono in grado di dimostrare: che l'anziano, al momento della stipula del contratto era incapace di intendere e di volere, non è indispensabile essere stati dichiarati interdetti o inabilitati, e che al momento della stipula del contratto, l'anziano risultava gravemente malato e quasi prossimo al decesso.
Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice ed in linea con la più autorevole giurisprudenza, si può affermare che, “Il contratto di vitalizio si caratterizza per essere atto di trasferimento a titolo oneroso, qualificabile come un contratto di mantenimento, pienamente legittimo se risponde ad interessi meritevoli di tutela.
Esso si caratterizza per l'alea rappresentata dalla durata della vita del vitaliziato e dalla conseguente non prevedibilità delle obbligazioni assunte dall'obbligato alla cura” (Tribunale di Benevento, sentenza del 02.02.2022), tenuto conto che, “Il contratto vitalizio assistenziale è nullo per mancanza di alea ove, al momento della sua conclusione, il beneficiario sia affetto da malattia che, per natura e gravità, renda estremamente probabile un esito letale e ne provochi la morte dopo breve tempo o abbia un'età talmente avanzata da non poter certamente sopravvivere oltre un arco di tempo determinabile” (Cass. Civ., sentenza n. 25624 del 2017). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Sono 426 i nuovi casi positivi di Covid rilevati nelle Marche nell'ultima giornata (ieri 455), su 1.798 tamponi analizzati. Continua a scendere anche l'incidenza del virus da 240,03 di ieri a 229,99 su 100mila abitanti. Questo è quanto si evince dagli ultimi dati resi noti dalla Regione Marche.
Nelle ultime 24 ore c'è stato un decesso legato al Covid, che fa salire il totale delle vittime a 4.097 vittime. Diminuiscono anche i ricoverati: 62 ricoverati (-2 su ieri), di cui 3 in terapia intensiva, 2 in semi intensiva, 57 in reparti non intensivi, oltre a 9 persone in osservazione nei pronto soccorso. Crollo, infine, delle quarantene: ieri erano 5.876, oggi 4.969 (-907), tra cui 34 persone con sintomi.
Due ragazzi di 16 anni sono stati denunciati a piede libero dalla polizia, poiché ritenuti - secondo le prime testimonianze raccolte - responsabili degli incedi appiccati nell’arco di due giorni a Pesaro a due vetture, un camper e sette cassonetti.
In particolare, l'autocaravan si trovava parcheggiato sotto un ponte della A14 quando è stato dato alle fiamme, finendo col danneggiare la struttura autostradale: si sono staccate infatti le fibre di carbonio insieme ad altri deterioramenti del manufatto (ma senza gravi conseguenze). Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i tecnici di Autostrade per la verifica dei danni, che ad oggi ammontano a circa 300mila euro.
I due minorenni - che nel frattempo hanno ammesso tutto, specificando di averlo fatto per gioco e noia - sono stati individuati dopo una consistente mobilitazione delle forze dell'ordine per le strade della città. Oltre agli incendi, è stata danneggiata anche un'auto con lancio di blocchetti di porfido. L'indagine è passata nelle ultime ore alla Procura dei minori di Ancona.
Sebbene già operativa e molto utilizzata dai turisti dalla fine di luglio, è stata inaugurata ufficialmente oggi la nuova area camper di Sarnano, situata presso il Parcheggio Bozzoni. A tagliare il nastro il sindaco Luca Piergentili, alla presenza di diverse autorità e della Giunta comunale
“Questa nuova area, ha un valore aggiunto ancora superiore - si legge nella nota stampa del Comune - in quanto realizzata a ridosso del centro storico, dando la possibilità ai turisti di avere tutti i servizi a portata di mano e anche di potersi incamminare verso la via delle Cascate Perdute senza doversi allontanare troppo dai loro camper”.
Un altro investimento nel turismo da parte dell’amministrazione comunale sarnanese che vanta la Bandiera gialla, ovvero il riconoscimento di qualità turistico conferito dall'Associazione Campeggiatori Turistici d'Italia (ACT Italia) ai piccoli comuni dell'entroterra e della costa italiani che si distinguono per offrire e investire nel turismo in movimento. E dal 2010 Sarnano si fregia anche del prestigioso riconoscimento di Comune Amico del Turismo Itinerante, uno degli importanti progetti ideato e promosso dall’Unione Club Amici, Federazione Nazionale a cui aderiscono oltre 125 associazioni su tutto il territorio nazionale.
L’area camper è stata realizzata con fondi sisma e occupa una superficie complessiva di circa 1500 metri quadrati su 3 livelli collegati tra loro, dando spazio a 14 piazzole di sosta di dimensioni generose per la sosta camper (8x5m) e 2 ulteriori di dimensioni ridotte adatte ai van (6x5m). Disponibili nella zona i servizi essenziali per la sosta: controllo di accesso, fornitura di energia elettrica (16 punti di prelievo), servizio di raccolta reflui, lavaggio serbatoi, carico acqua potabile, servizi igienici adatti anche ai portatori di handicap.
Inoltre, la gestione dell'area è interamente automatizzata, abbattendo i costi e le risorse per la conduzione. I servizi sono erogati dall'azienda InArea, la quale mettendo a disposizione l'omonima applicazione per qualsiasi tipologia di smartphone, consente di gestire in completa autonomia l'ingresso all'area, l'erogazione dei servizi, l'uscita e ovviamente i relativi pagamenti che vengono fatti online mediante carta di credito. La fornitura dell'energia elettrica utilizzata nel perimetro (illuminazione, funzionamento e servizi ai camperisti) proviene invece da fonti energetiche certificate come "verdi": rinnovabili e sostenibili.
Inaugurata la nuova piazza di Visso, uno dei comuni più colpiti dal terremoto del 2016 che ospita una ventina di attività commerciali, studi professionali, sedi di associazioni e la chiesa. Questa mattina il taglio del nastro alla presenza, tra gli altri, del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, del senatore Giuliano Pazzaglini (ex sindaco della cittadina) e del presidente del Parco dei Monti Sibillini, Andrea Spaterna.
A fare gli onori di casa, il sindaco Gianluigi Spiganti. La piazza - intitolata a Maria Cappa, fondatrice della locale Unitalsi - si è resa necessaria per ospitare la delocalizzazione dei negozi che si trovavano nel centro storico di Visso prima del sisma di sei anni fa.
Intanto la ricostruzione degli edifici privati, fuori dalle mura del borgo, sta procedendo, mentre occorrerà attendere il 2023 per iniziare a vedere il recupero del centro. A breve - fa sapere l'amministrazione comunale - saranno affidati i lavori di demolizione nelle frazioni Villa Sant'Antonio e Borgo San Giovanni e di messa in sicurezza nel centro storico, per poi dare esecuzione al progetto di recupero delle abitazioni.
"È un momento emozionante, Visso rappresenta una perla nei Sibillini e l'inaugurazione di questa piazza la dobbiamo leggere come un giorno positivo, un input alla ricostruzione di questo borgo", ha detto il governatore Acquaroli. Che è tornato a parlare dell'importanza delle aree interne e di "restituire la centralità che meritano a questi territori".
"Se gli attuali assessori candidati alle politiche dovessero farcela, l'unico 'rischio' che vedo è quello di una Regione Marche ben rappresentata a Roma": così il governatore Francesco Acquaroli, ha commentato l'ipotesi 'svuotamento' della sua Giunta.
In corsa per un posto in Parlamento sono gli assessori Giorgia Latini, Guido Castelli, Mirko Carloni e Stefano Aguzzi, su sei componenti dell'esecutivo regionale. Pensando ad eventuali sostituzioni, il governatore ha tenuto a sottolineare di avere "una classe dirigente ampia che saprà dare le risposte necessarie ai marchigiani".
Particolarmente emozionato il sindaco Spiganti che, con l'inaugurazione della nuova piazza, intende dare "continuità alla ricostruzione, così da permettere al nostro paese di avere un futuro". Spiganti ha anche ricordato che al momento sono circa 930 i residenti a Visso, contro i 1.180 che si registravano prima del terremoto.
"Trilli merita una vita da 'principessa' come lo è stata finora, come vorrebbe Daniela". A scriverlo in un post è stata l'associazione animalista Bastardi di razza che tramite la propria pagina Facebook si è messa in moto alla ricerca di una nuova famiglia per la Yorkshire Trilli, la cagnolina di Daniela 'Toffee' Volponi, la donna di 57 anni - amica e fan del cantante Vasco Rossi - morta martedì a Falconara (Ancona).
"Per nove belli e intensi anni, Trilli e il suo benessere sono stati la priorità di Daniela”, prosegue il post dell’associazione. “Oggi, mentre cerchiamo di realizzare, con immenso dolore e incredulità, che Daniela non c'è più, Trilli è tornata ad essere una nostra priorità".
La donna era stata investita nel quartiere di Villanova, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali (leggi qui). Nelle ultime ore, anche il Blasco ha voluto ricordare la sua fan con una storia su Instragram in cui si susseguono foto in cui sono insieme, la scritta "Ciao dolce Toffee", con in sottofondo una delle canzoni più famose del rocker, "Toffee".
"A me sembra assurdo che chi è stato votato dai cittadini per dare risposte venga commissariato nel dare quelle risposte". A parlare è il presidente della regione Francesco Acquaroli, in occasione della sua visita ad Ascoli Piceno in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. Insieme all’on. Francesco Lollobrigida (anche lui presente per sostenere i candidati marchigiani e inaugurare la sede elettorale di Guido Castelli), il governatore delle Marche ha affrontato la questione post terremoto, evidenziando criticità importanti riguardanti il meccanismo della ricostruzione.
"Domani sarò a Visso per l'inaugurazione della piazzetta delle Sae, dopo sei anni dal sisma”, ha proseguito Acquaroli. “Non parliamo di una piazza di Visso, ma quella che è stata costruita in emergenza”. Il presidente è tornato poi a parlare del commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini. "Non è una questione personale - ha precisato - il problema è che c'è bisogno di un quadro normativo che non abbia più duplicati e che dia invece risposte".
Riprendono sulla strada statale 77 “della Val di Chienti” i lavori di manutenzione programmata e riqualificazione avviati da Anas (Gruppo FS Italiane) e sospesi nelle scorse settimane per agevolare il traffico dell’esodo estivo.
In particolare, da martedì 13 settembre saranno eseguiti i lavori di risanamento profondo della pavimentazione in corrispondenza dello svincolo di Montecosaro sulla carreggiata in direzione Foligno, dopo il completamento della carreggiata in direzione Civitanova.
Per consentire le attività, il transito sarà regolato a doppio senso di marcia in carreggiata opposta mentre lo svincolo di Montecosaro sarà temporaneamente chiuso in ingresso e in uscita per chi viaggia in direzione Foligno. Il completamento di questa fase è previsto entro il 7 ottobre.
In picchiata i ricoveri per Covid-19 nelle Marche: -7 degenti nell'ultima giornata, -19 negli ultimi due giorni. A riferirlo sono gli ultimi dati diffusi dalla Regione.
Il totale di ricoverati si attesta ora a 64 (l'altro ieri erano 83) di cui solo due in Terapia intensiva (invariati nell'ultimo giorno), due in Semintensiva (-1) e 60 nei reparti non intensivi (-6). I casi di positività rilevati sono 455 (3.610 in una settimana) in base a 1.792 tamponi, e l'incidenza scende ancora (da 247,54 a 240,03).
Nessun decesso è stato registrato nell'ultima giornata; il totale resta 4.096. Oltre ai ricoveri, ci sono otto persone in osservazione nei pronto soccorso, mentre le quarantene scendono sotto le 6mila unità (5.876; -372 in un giorno).
"Con sofferenza e sacrifici, ma ho vinto la battaglia restando salda nei miei principi". Sono le parole di Roberta Salimbeni, la professoressa di Lettere della scuola media Gentile di Fabriano (Ancona) che un anno fa aveva intrapreso una battaglia contro il vaccino obbligatorio e il Green pass.
"Non mi sono vaccinata contro il Covid l'anno scorso, quindi non ho insegnato fino a gennaio 2022”, racconta la docente. “Ovviamente, sono stata senza stipendio: un grande sacrificio che mi è costata una certa difficoltà economica. E’ stata una scelta in piena libertà la mia, non trovando corretto che le istituzioni avessero prima dato la possibilità di scegliere e poi reso la profilassi obbligatoria in modo surrettizio, pena l'esclusione dalla vita sociale e addirittura dal lavoro".
Nella piena consapevolezza di tutte le conseguenze del caso, Salimbeni si è rifiutata anche di sottoporsi costantemente al tampone, necessario per ottenere la certificazione verde base. In seguito, è arrivata la decisione del Governo circa l'obbligo vaccinale per la categoria degli insegnanti: ciononostante, la professoressa ha voluto proseguire la propria battaglia fino a quando, dopo le scorse vacanze natalizie, non ha contratto il Covid.
"A seguito del mio contagio - ricorda - ho ricevuto il green pass per guarigione e sono tornata a lavoro nel secondo quadrimestre. Rifarei tutto anche perché, nonostante la poca solidarietà riscontrata dal corpo docente, ho trovato sempre grande riscontro negli alunni che hanno compreso la mia scelta. Mi spiace per chi si è sottoposto al vaccino non per convinzione, ma per poter continuare a insegnare. I loro sacrifici si sono azzerati e ora siamo tornati a essere tutti uguali, senza discriminazioni”.
Salimbeni, nel frattempo, ha terminato l'anno scolastico e ora, a distanza di 12 mesi e con l'approssimarsi della prima campanella (nelle Marche il 14 settembre) sarà regolarmente in cattedra dal primo giorno.