Il Covid-19 ha ridisegnato le priorità. Cambiando inevitabilmente anche il mondo, che passa ufficialmente da una dimensione fisica ad una tutta online. L’universo, alla fine, si è digitalizzato. E la pandemia è stata la più grande forza incentivante per una serie di cambiamenti in atto da tempo ma sempre in attesa di realizzarsi. Realizzazione che infine è avvenuta.
Tutti i settori ne hanno risentito, con tutto ciò che i cambiamenti comportano. Si pensi al caso dell’e-commerce, cresciuto del 58% su base annua nei primi tre mesi dell’anno attualmente in corso. Sui siti di shopping online il traffico è aumentato del 27%, con ordini in aumento del 46%. I numeri del 2020 lasciavano già trasparire questa nuovissima tendenza. Nel corso dell’anno, in vista dei prossimi, i dati sono destinati ad aumentare ancora di più. L’Italia è peraltro tra i paesi leader su questa tendenza.
Un fatto storico, che ridisegna le logiche del commercio. Si va verso una scomparsa più o meno progressiva dei canali classici d’acquisto, sacrificati per KO tecnico contro i giganti dell’e-commerce, su tutti Amazon, capaci di sbaragliare il mercato con offerte senza paragoni. Incentivando altre svolte nel mondo del marketing: parlando di Amazon si pensi ai “Prime Day”, che ogni anno coinvolgono miliardi di persone e che vengono sempre più emulati, in qualità di “offerte speciali” dai negozi classici. Altro esempio di cambiamento addotto dal boom del digitale: la didattica a distanza.
La scuola del post-Covid va ripensata e rielaborata in base alle mutate esigenze che hanno coinvolto anche l’istruzione. Si va verso una presenza sempre più centrale dei dispositivi digitali e di internet al punto che giganti di settore come Microsoft hanno elaborato specifici software per la cosiddetta DAD. Uno di questi è Affective Spotlight, un monitoratore della soglia di attenzione da utilizzare per verificare la lucidità degli studenti collegati da casa. Uno strumento da implementare e migliorare, ma che sarà sempre più utile. Alla pari di quei programmi anti-plagio e di didattica digitale.
Cambia anche il mondo dell’intrattenimento, come si può comprendere dal boom dei casinò online che nell’ultimo anno hanno monopolizzato il mondo del gioco. Anche qui il divertimento è solo online, data la chiusura ormai lunga dei luoghi del gioco fisico. Come riferiscono gli esperti di Non solo AAMS “il canale online ha messo tutti d’accordo. Le slot hanno sintetizzato tutte le richieste dei giocatori, impostandosi come unico canale di svago nel pieno del lockdown ed anche dopo. Se nel 2020 si parlava di migrazione provvisoria, oggi si può dire che il settore sia definitivamente cambiato e che l’online rappresenti la vera chiave per il futuro”. Ecco, miglioramenti digitali ed indubbi benefici.
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