Da sempre vicina agli anziani: Auser Marche riparte con le attività dal primo giugno
Dal 1 giugno l’Auser Marche riparte con le attività rivolte agli iscritti e a chi ne ha bisogno. Da sempre l'associazione è vicina alle persone più fragili, nello spirito dell’invecchiamento attivo.
Fino al 31 maggio sono stati registrati numeri importanti, nonostante l’emergenza covid-19: sono stati 648 i volontari impegnati in tutte le province e 34.122 le ore di volontariato donate. Realizzati 6.300 interventi, di cui hanno usufruito oltre 400 persone.
L’Auser è una realtà presente e vivace in tutto il territorio regionale. Una rete capillare costruita negli anni grazie all’impegno di tanti uomini e donne che, usciti dalla loro fase lavorativa, hanno avuto il desiderio di continuare a mantenersi in attività per fare del bene e prendersi cura di sé stessi e degli altri, per mettere a disposizione della società ancora tante energie, oltre che la saggezza e l’esperienza di una vita intera.
Insomma, invecchiamento attivo, quello che i medici consigliano per vivere a lungo e in salute. Le numerose attività dell'associazione vanno dalla cura delle città e dell’ambiente, alla compagnia delle persone sole con il Filo d’Argento in presenza, per esempio portando a casa spesa e medicinali, o a distanza tramite la compagnia telefonica.
Poi è arrivato il Covid-19. “Dopo un primo momento di panico, abbiamo reagito. Non ci siamo arresi, abbiamo voluto continuare ad esserci. Soprattutto praticando, e spesso è stata la prima volta per tanti nostri soci e volontari, quelle modalità di comunicazione a distanza che durante il lockdown ci hanno permesso di rimanere vicini, anche se distanti fisicamente, grazie ad una telefonata, una video chiamata, un’attività su Whatsapp, su Facebook o su Youtube, per raccontare una fiaba o per fare un po’ di ginnastica dolce. Siamo restati vicini soprattutto alle persone sole. Abbiamo coinvolto nuovi volontari più giovani. Anche grazie a loro ci siamo inventati tante attività a distanza.” Queste le parole cariche di un rinnovato entusiasmo, pronunciate dalla Presidente di Auser Marche Manuela Carloni.
I destinatari degli interventi durante le fasi di chiusura totale a causa del Covid-19, sono stati soprattutto i soci anziani. "Li abbiamo aiutati a risolvere quella miriade di problemi di tutti i giorni che con la pandemia si sono moltiplicati a dismisura: dalla spesa a domicilio, alla consegna dei farmaci, dal reperimento delle ricette dal proprio medico di base, alla possibilità di avere dei pasti pronti a casa - sottolinea la presidente, che aggiunge -. Ci siamo occupati anche delle famiglie, per esempio recapitando a domicilio i buoni spesa messi a disposizione dai comuni, come accaduto a Fermo".
“Dunque, tante attività sono state interrotte ma tante altre ce ne siamo inventate, sempre nello spirito di mettersi a disposizione, soprattutto verso le persone più fragili. E tante altre ne stiamo progettando. Come ad esempio un corso per imparare ad utilizzare lo smartphone, perché oramai essere collegati ad internet sta diventando un diritto primario come l’acqua - prosegue Carloni -. Un esempio per tutti, l’App IMMUNI che dovremo scaricare per il tracciamento anti Covid-19, che dunque dovrebbe essere utilizzata anche dalle persone più fragili, soprattutto anziani, ma che oggi in grande percentuale, si stima più del 40%, non sarebbero nelle condizioni di farlo.”
“Una bella realtà come la nostra vive in particolare delle risorse pubbliche che arrivano grazie al 5x1000 - dice la Presidente Carloni, che termina con un appello -. In questi giorni molti di noi si occupano della propria denuncia dei redditi che è stata prorogata a causa della pandemia da Coronavirus. Pensiamoci quando scegliamo a chi donare la nostra firma. A noi non costa nulla ma per le nostre associazioni, per i nostri anziani, può significare moltissimo".
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