Varie

Passa il tempo, il dilemma resta: il reparto maternità dell'ospedale di Macerata è a norma?

Passa il tempo, il dilemma resta: il reparto maternità dell'ospedale di Macerata è a norma?

La chiusura del punto nascita di San Severino e di conseguenza la riduzione notevole dei servizi sia di ostetricia che di pediatria che i settempedani si sono trovati in questi giorni ad affrontare, non senza grandi difficoltà, lascia tutta la popolazione della città e del territorio montano in un notevole stato d'ansia. Gli operatori del reparto, mamme e future mamme brancolano nel buio, sapendo solo che per qualunque  problema che necessiti un ricovero devono recarsi a Macerata. Un ospedale, quest'ultimo, sul quale aleggiano però molti dubbi riguardanti la sua conformità alle norme vigenti e soprattutto la sua sicurezza.Vero è che il Presidente della Regione Luca Ceriscioli durante l'incontro privato coi membri del Comitato per la difesa e la tutela dell'ospedale Bartolomeo Eustachio del 10 marzo a Tolentino ha più volte ha ribadito come il reparto sia a norma ed i lavori che saranno eseguiti su questa struttura altro non sono che operazioni routinarie di ristrutturazione, come accade per ogni ospedale.Ragionamento quest'ultimo che non dissipa la fitta nebbia di dubbi di chi non riesce a togliersi dalla testa che l'ospedale non è a norma. E a leggere i documenti ufficiali, in effetti, le perplessità aumentano.  Se si prende ad esempio la Determina Asur 361 del 18/5/2015, in cui sono elencate le motivazioni della gara di appalto per la riorganizzazione e ristrutturazione del punto nascite di Macerata, si legge che: “ i suddetti lavori corrispondono all'esigenza di adeguare il reparto alle normative e contestualmente ottenere l'autorizzazione delle specifiche funzioni sanitarie”.  Allegata alla stessa determina c'è una Relazione sanitaria firmata dal dott. Paolo Francesco Perri e dalla dottoressa Maria Rita Mazzoccanti i quali affermano che “la sala parto e la sala di chirurgia ginecologica non sono a norma secondo le indicazioni ISPELS. Gli spazi delle degenze sono ristretti e obsoleti, assolutamente insufficienti ad accogliere l'aumento di attività che comporterebbe la chiusura di uno dei tre punti nascita di AV3”.  A questo punto la non conformità del reparto alle norme vigenti non si può considerare solamente una vox populi.A tutto ciò si aggiunga anche che il 31/12/2015 con la determina DG n. 940 l'Asur ha aggiudicato definitivamente i lavori di ristrutturazione e riorganizzazione del Punto nascita dell'ospedale di Macerata per €984.000,00. La domanda sorge spontanea: può un ospedale dichiarato a norma dal presidente Ceriscioli necessitare quasi di 1 milione di euro solo per ristrutturazioni di routine? E per quali motivi dei dottori che lavorano e si occupano quotidianamente del reparto si sono sentiti in dovere di chiedere dei lavori e di firmare questi documenti, se in realtà tutto è a norma?Leggendo il documento a difesa dell'ospedale di Macerata depositato al Tribunale Amministrativo il 16 febbraio 2016 si nota come, tra le dotazioni del reparto di Macerata, si possono contare tra le altre “2 sale parto, una vasca per il parto in acqua e una sala operatoria”.  Dotazione che comunque, stando alla deliberazione di Giunta Regionale 1088 del 2011 che recepisce l'accordo Stato-Regioni, non è sufficiente: i reparti che accolgono più di 1200 parti - come Macerata per l'appunto -  necessitano di 3 sale parto-travaglio, una sala operatoria più una sala operatoria di emergenza”.Da notare inoltre come anche il sindaco di Macerata Romano Carancini nel consiglio comunale del 21 febbraio 2016 abbia affermato che “l'ospedale di Macerata è dichiaratamente  ed unanimemente riconosciuto non a norma ed ha bisogno di almeno 2 anni e 15 milioni di euro per essere messo in sicurezza”.Le ansie dei settempedani (e non solo…), in primis delle future mamme ormai costrette dalla legge a partorire nel capoluogo, sembrano quindi più che fondate. Troppi gli interrogativi che non hanno ancora trovato risposta visto che i lavori di ristrutturazione non sono mai cominciati, non permettendo in pratica ad un reparto dichiarato non a norma di diventarlo. Inoltre il blocco dei ricoveri che è stato attuato in maniera più che frettolosa a San Severino (diversa la situazione per Fabriano e Osimo) non fa che aumentare la rabbia e le paure nei cittadini, che intanto già stanno affrontando i primi disagi come testimoniano su facebook.Il direttore dell'Area Vasta 3 dottor Maccioni dovrà riuscire a dare risposte soddisfacenti per tranquillizzare la popolazione di San Severino, cosa che intende fare venerdì 18 marzo in una riunione indetta alle 15.30 nella sala Sisto V proprio a San Severino, per informare le future mamme. Che restano in attesa di spiegazioni e chiarimenti da parte del dottor Maccioni, sperando che non ci si dimentichi che l'obiettivo primario di una riforma sanitaria riguardante i punti nascita deve essere la sicurezza di mamme e bambini. 

17/03/2016 11:39
Tristezza e delusione: parlano le future mamme di San Severino

Tristezza e delusione: parlano le future mamme di San Severino

Un sentimento diffuso di delusione: le future mamme di San Severino commentano con amarezza la decisione del Consiglio di Stato in merito al punto nascita.Ne abbiamo ascoltate alcune.“Mi sento delusa e tradita. Delusa perché avrei voluto partorire nel nostro eccellente reparto e nel mio comune; tradita perché le istituzioni non hanno fatto nulla in passato per difendere il difendibile, ma solo per ipocrisia si sono mossi in questi ultimi tre mesi, visto l'avvicinarsi delle elezioni”. Questo il pensiero di Carmen Maisto, futura mamma di San Severino Marche due giorni dopo la decisione del Consiglio di Stato di chiudere il punto nascita.Per quale motivo avresti preferito partorire a San Severino? “Per l'igiene e per la professionalità e la cordialità di tutto il reparto”. Della stessa opinione è anche B., mamma di San Severino in attesa del secondo figlio, che ha preferito mantenere l'anonimato: “Ero davvero soddisfatta di come era stato gestito il mio primo parto, infatti durante la prima fase del travaglio ho avuto delle perdite e le ostetriche sono state subito molto disponibili e tutto il personale premuroso, considerando anche che il mio ginecologo era all'estero. Mi sono rassegnata all'idea di dover partorire a Macerata, ma ora diventa tutto più complicato, soprattutto per i miei familiari, per i quali sarà più difficile assistermi durante la degenza”.Qual è il tuo pensiero su questa situazione? “Penso che sia il frutto di scelte scellerate – prosegue B. - che non tengono conto dei diritti e della salute di tante donne”.  Colpa di “scelte azzardate e fuorvianti” anche secondo la Maisto: “è davvero una triste situazione per tante future mamme. L'unica cosa che mi consola e che mi fa essere felice è il futuro arrivo della mia bambina”.

12/03/2016 18:16
Il Consiglio di Stato respinge la richiesta di sospensiva avanzata dal comitato di San Severino

Il Consiglio di Stato respinge la richiesta di sospensiva avanzata dal comitato di San Severino

Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensiva sui provvedimenti dell'Asur e della Regione Marche avanzata dal comitato per la tutela dell'ospedale "Bartolomeo Eustachio" di San Severino Marche. La notizia è di pochissimi minuti fa.Da quanto si apprende, il Consiglio di Stato avrebbe giudicato funzionale l'ospedale di Macerata, non accogliendo quindi una delle argomentazioni presentate dal comitato inerenti l'inadeguatezza della struttura ospedaliera del capoluogo.

10/03/2016 17:51
Il centrodestra incalza sul documento "fantasma": "Il sindaco Martini smascherato"

Il centrodestra incalza sul documento "fantasma": "Il sindaco Martini smascherato"

Continua a far discutere il documento sulla sanità presentato dal sindaco di San Severino Cesare Martini nell'ultimo consiglio comunale. Il gruppo consiliare settempedano "Una città da vivere" incalza il tema con un comunicato diffuso alla stampa a firma Gilberto Chiodi, Fabio Eusebi, Gabriela Lampa, Giacomo Rastelletti e Romina Cherubini. Questo il testo:"In merito al presunto accordo di programma tra la Regione Marche ed il Comune di San Severino, non riportante alcuna intestazione, protocollo ovvero ruolo del firmatario, presumibilmente a detta del Sindaco, del Presidente Luca Ceriscioli, il Gruppo Consiliare ha inviato formalmente il documento del 26 gennaio 2016 allo stesso presidente, al dirigente del Servizio Sanità della Regione Marche, al direttore generale Asur Marche e per conoscenza al direttore generale dell’Area Vasta n. 3 per conoscere l’autenticità dello stesso e gli effettivi impegni assunti. Il documento, letto in Consiglio Comunale e spacciato per autentico quale accordo di programma, non appare assolutamente integrare i presupposti giuridici richiesti dalla legge e tra l’altro si richiede, come mai non è protocollato, perché non riporta il ruolo istituzionale del firmatario, le ragioni per le quali sia stato tenuto nascosto dal 26 gennaio al 12 febbraio 2016. Tutte domande assolutamente pertinenti che smascherano la condotta sbagliata tenuta da Martini su tutta la vicenda. Allo stesso modo, posta la irresponsabilità tenuta sinora, il merito del documento tanto sbandierato, conferma la chiusura del punto-nascite e soprattutto nulla dice sulle reali prospettive di mantenimento dell’intera struttura sanitaria. Questo chiaramente preoccupa, come preoccupa la mancanza di trasparenza di questa amministrazione, che di giorno affigge gli striscioni sul balcone del Palazzo Comunale e la sera, si trova nelle stanze del Partito Democratico a condividere la politica sanitaria del presidente Ceriscioli". 

18/02/2016 17:11
A Potenza Picena venerdì si parla del nuovo libro di Luciano Magnalbò

A Potenza Picena venerdì si parla del nuovo libro di Luciano Magnalbò

Venerdì 12 febbraio, con inizio alle ore 21.15, al Teatro Comunale di Potenza Picena in piazza Matteotti 27 è in programma la presentazione del libro "La contessa scomparsa. Un'indagine di Giulia Spencer" di Luciano Magnalbò.Parleranno del libro Stefano Cosimi e Michele Emili. Interverrà il sindaco di Potenza Picena Francesco Acquaroli.

11/02/2016 21:15
Elena Leonardi (FdI) inizia da Camerino la serie di visite negli ospedali delle Marche

Elena Leonardi (FdI) inizia da Camerino la serie di visite negli ospedali delle Marche

E' iniziata ieri da Camerino la serie di visite che porterà Elena Leonardi, Vicepresidente Commissione Sanità nelle strutture ospedaliere regionali. Il capogruppo di Fratelli d'Italia intende visitare nel tempo tutti gli Ospedali marchigiani non tralasciando ovviamente proprio quei piccoli centri a rischio chiusura e depotenziamento che invece costituiscono dei presìdi fondamentali per la garanzia del sistema sociosanitario delle aree interne marchigiane. Per la Leonardi visitare i singoli presìdi ospedalieri è essenziale per comprenderne potenzialità e criticità. Questo per affrontare con consapevolezza una materia così importante come quella della sanità soprattutto in un momento in cui è incorso una profonda riforma oggetto di forti critiche spesso fondate. Nella visita che ha impegnato l'intera mattinata di ieri il consigliere di Fratelli d'Italia è stato accompagnato dal Direttore di Area Vasta 3 dott. Maccioni e dal Direttore Medico di Presidio, dott.ssa Faccenda. La Leonardi si è soffermata a parlare con medici ed infermieri toccando tutti i reparti del nosocomio di questa struttura piuttosto giovane e realizzata dopo il terremoto del 1997 ed apparsa pienamente operante con reparti eccellenti. Fra le problematiche segnalate troviamo la mancanza di personale e l'esigenza di rinnovare o riparare alcuni importanti macchinari. Quindi il presidio di Camerino è un'importante eccellenza che va mantenuta e vanno colmate le lacune sopra evidenziate, di qui l'impegno del Vicepresidente Leonardi. L'incontro con il dottor Maccioni è stato utile anche come occasione per affrontare il tema della ventilata chiusura della guardia medica a Porto Recanati durante i mesi invernali, per la Leonardi va conservato fortemente questo importante servizio sanitario a Porto Recanati.

04/02/2016 18:25
San Severino, Una Città da vivere: "prima battaglia vinta, ma non bisogna abbassare la guardia"

San Severino, Una Città da vivere: "prima battaglia vinta, ma non bisogna abbassare la guardia"

Dal dott. Gilberto Chiodi, del gruppo consiliare Una Città da Vivere, riceviamo: Il Tar Marche ha accolto il ricorso del Comitato per la tutela dell’Ospedale “B. Eustachio” con il quale si richiedeva la sospensione del provvedimento di chiusura immediata del punto-nascite di San Severino Marche. Al di là del lodevole lavoro dei professionisti che hanno assistito il Comitato, il Tar ha messo finalmente un punto di giustizia su questavicenda. È vero che la pronuncia ha effetto solo per il provvedimento cautelare di sospensione del provvedimento, ma segna un evidente punto di equilibrio tra gli interessi generali dei cittadini e i provvedimenti scellerati della Giunta Regionale.L’accoglimento della cosiddetta sospensiva rappresenta un primo successo della legittima battaglia dei cittadini di San Severino e di Osimo. Certo la soddisfazione durerà sino al prossimo 19 febbraio 2016, data di trattazione e di conferma della sospensione concessa. I Giudici Amministrativi hanno colto anche l’interesse superiore del diritto alla sanità dei residenti di San Severino e di Osimo e su questo, ci si augura la valutazione del merito della richiesta avanzata vada nella stessa direzione di cancellare un provvedimento scellerato e dannoso per tutto il territorio. In questo quadro, appare chiaramente necessario non abbassare la guardia e l’attenzione su questa importantissima e delicata questione. Il provvedimento di sospensione, quindi consente e, soprattutto, dà al legislatore regionale la possibilità di ripensare le sue decisioni e quindi reinterpretare e cogliere i reali interessi dei cittadini.Alla luce di questo invitiamo a Martini e Felicioli a richiedere un incontro con il Presidente Ceriscioli per chiedergli di ripensare il provvedimento e seguire le indicazioni preliminari suggerite dal Tar. In questo contesto, infatti l’unico assente è il Comune che, a detta del Sindaco, avrebbe notificato il ricorso, ma ampiamente anticipato e demolito da quanto opportunamente fatto dal Comitato. L’istanza del Comune di San Severino, quindi ad oggi appare superflua e assolutamente tardiva.

30/01/2016 13:10
Ospedale di San Severino: il Tar ha accolto la richiesta di sospensiva

Ospedale di San Severino: il Tar ha accolto la richiesta di sospensiva

Come successo per l’ospedale di Fabriano, anche la richiesta di sospensiva presentata dal comitato per la difesa dell’ospedale di San Severino contro la delibera regionale di chiusura del punto nascite è stata accolta dal Tar. La comunicazione è arrivata da Marco Massei, l'avvocato firmatario del ricorso assieme al collega Stefano Filippetti. Il 19 febbraio verrà emesso il giudizio di merito: fino a quella data, quindi, a San Severino continueranno a nascere bambini. Il provvedimento di chiusura del reparto, deciso dalla Regione, sarebbe entrato in vigore dal 31 gennaio. E sempre di oggi è la notizia che anche il Consiglio di Stato si è espresso favorevolmente per Osimo, per il quale il Tar aveva precedentemente respinto la richiesta di sospensiva.

29/01/2016 18:17
Venerdì a Macerata la presentazione del libro "Putin. Vita di uno zar"

Venerdì a Macerata la presentazione del libro "Putin. Vita di uno zar"

Venerdì 22 gennaio alle ore 11, presso l'Aula Magna dell'Università di Macerata, Azione Universitaria organizza la presentazione ufficiale del libro di Gennaro Sangiuliano "Putin. Vita di uno zar" (edito dalla Mondadori). Il giornalista RAI e vicedirettore del TG1 ripercorre l'ascesa di uno dei più influenti leader del nostro tempo, dalle origini alla presidenza della Confederazione Russa. L'evento sarà presentato e moderato da Francesco Carelli, Presidente Provinciale di Azione Universitaria ed interverranno Vittorio Guastamacchia, Dirigente Nazionale di Azione Universitaria, Fabio Pistarelli, Presidente dell'associazione culturale "Accademia degli Scudi" di Macerata, il prof. Rivetti, Preside del corso di laurea in Scienze dei Servizi Sociali e prof. Villanacci, docente di diritto privato presso l'Università Politecnica delle Marche. 

21/01/2016 13:23
Cambiare si può: da avvocato a surfista, la nuova vita di Marco Francalancia

Cambiare si può: da avvocato a surfista, la nuova vita di Marco Francalancia

La fine di una relazione sentimentale non sempre rappresenta un male. “Un lungo periodo di crisi personale e lavorativa, poi la fine di una relazione sentimentale porta dolore e sconforto, ma anche voglia di vivere e di libertà”. A dirlo è Marco Francalancia, autore del libro “Cambiare si può – Una vita da surfista” (Italic Pequod)”, che sarà presentato sabato 23 gennaio a Camerino.Cambiare non semplicemente abitudini, ma in maniera radicale: da avvocato a surfista, dalle aule dei tribunali al mare aperto.Il narratore, un avvocato trentacinquenne, ha deciso di decide di mollare tutto, trasformando un momento di crisi nell’occasione di cambiare vita. Decide di inseguire i propri sogni e di fare della sua più grande passione - il windsurf - il suo  nuovo lavoro. Ma inaspettatamente, si troverà di fronte a scelte del tutto impreviste. Un percorso di crescita umana e professionale, che partendo dall’Italia, attraverso Stati Uniti, Germania ed Egitto, lo condurrà alla ricerca di se stesso e non solo. Un viaggio introspettivo fra molte avventure e qualche disavventura che metterà a nudo idee e paure di un ragazzo come tanti.“Molto spesso non si ha il coraggio di cambiare, - confessa l’autore - finché un soffio di vento spazza via i punti fermi della propria esistenza, allora ci si rende conto che è possibile rimescolare le carte e giocare una nuova partita”.Nato a Camerino nel 1974, Marco Francalancia ha deciso di presentare il suo primo lavoro nella città che gli ha dato in natali ed in cui è cresciuto.Avvocato, ha esercitato la professione legale presso il Foro di Ancona, impegnandosi attivamente anche nell'associazione ambientalista “Legambiente” prima e nell'associazione dei consumatori “Movimento Difesa del Cittadino” poi. Attualmente è istruttore di windsurf, barca a vela e catamarano. “Cambiare si può – Una vita da surfista” (Italic Pequod) è il titolo del suo primo romanzo, che sarà presentato sabato 23 gennaio, alle ore 18, nell’Aula degli Stemmi di Palazzo Bongiovanni. Oltre all’autore, interverranno il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, ed il presidente del Centro Universitario Sportivo, Stefano Belardinelli.

19/01/2016 16:18
Riaperta al traffico la S.P.361 "Septempedana"

Riaperta al traffico la S.P.361 "Septempedana"

E’ già stata riaperta al traffico veicolare, in entrambi i sensi di marcia, la S.P. 361 “Septempedana” chiusa questa mattina, intorno alle ore 10,30, per svolgere le operazioni di recupero di un autocarro uscito di strada, intorno alle 8, a causa del ghiaccio. Sul posto sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco che hanno rimesso il mezzo pesante sulla carreggiata di marcia. Polizia Municipale e Carabinieri hanno deviato il traffico su altre arterie limitando i disagi a circa un’ora.

18/01/2016 11:40
Ghiaccio: mezzo pesante di traverso, chiusa al traffico la SP.361

Ghiaccio: mezzo pesante di traverso, chiusa al traffico la SP.361

Chiusa al traffico dalle ore 10,30 di questa mattina, per consentire la rimozione di un autocarro uscito di strada a causa del ghiaccio, la S.P. 361 “Septempedana” in località Taccoli, nel territorio del Comune di San Severino Marche. Polizia Municipale e Carabinieri stanno deviando il traffico verso Tolentino all’altezza delle rotatorie d’ingresso alle località Rocchetta e Taccoli. Sul posto anche i Vigili del Fuoco, che stanno provvedendo a rimettere in carreggiata il mezzo pesante che trasporta surgelati. La viabilità dovrebbe essere ripristinata nel corso della mattinata.

18/01/2016 11:08
Perché donare: l’Avis di Montelupone incontra i giovani

Perché donare: l’Avis di Montelupone incontra i giovani

L’Avis di Montelupone ha inaugurato il 2016 accogliendo una trentina di giovani. Durante l’incontro, organizzato dal direttivo guidato da Eliseo Giordani, il dottor Francesco Panico, direttore sanitario della locale sezione Avis, ha potuto spiegare ai ragazzi la grande valenza umanitaria di quanti donano il proprio sangue: un atto di vera solidarietà, un dono autentico, che fa bene non soltanto al ricevente, ma anche allo stesso donatore.Il dottor Panico, infatti, ha chiarito che il donatore, in quanto tale, preserva la propria buona salute, non usa stupefacenti né altre sostanze deleterie, conduce uno stile di vita consono, fruisce di periodici controlli che sono senz’altro utili al mantenimento di una forma fisica ottimale.L’Avis di Montelupone, con ben cinquanta anni di attività alle spalle, cerca di coinvolgere più donatori possibili, anche per confermare a Montelupone un numero di volontari che, secondo tradizione, contraddistingue la diffusa vocazione alla solidarietà.

13/01/2016 15:16
Alcune scene del film "Sarà per un'altra volta" girate nel territorio di S. Severino

Alcune scene del film "Sarà per un'altra volta" girate nel territorio di S. Severino

Sono ambientate fra i faggi secolari di Canfaito alcune delle scene del film “Sarà per un’altra volta” che il regista Adriano Giannini sta girando in questi giorni all’interno della Riserva regionale naturale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, in territorio del Comune di San Severino Marche. Si tratta di un corto di alta qualità, che fa riferimento al periodo del paleolitico, realizzato per promuovere il territorio, i luoghi non urbanizzati e le loro culture. Si tratta del primo di tre brevi docufilm che verranno prodotti con il fondo cinematografico per il paesaggio delle Marche, il Marche Landscape Fund, istituito attraverso una convenzione con Marche Film Commission - Fondazione Marche Cinema. La produzione è affidata ad Andrea Vinci della Ombla Production mentre Giannini ne firma la regia. Sul set anche l’attrice Veronica Gentili che interpreta una specie di ominide estinta. La pellicola, della durata di circa 15 minuti, tratterà diversi temi come il divario tra il maschile e il femminile, la paura, la scoperta, la diversità e la solitudine. Sul set c’è stata anche una breve visita del sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini. Stanno assistendo tecnici, regista e personale impegnato nelle riprese anche i volontari del gruppo comunale di Protezione Civile, con il coordinatore Dino Marinelli. All’iniziativa collaborano, insieme al Comune di San Severino Marche, l’Unione montana delle Alte Valli del Potenza e dell’Esino, la Riserva naturale regionale del Monte Canfaito e del Monte San Vicino, l’Istituto diocesano per il sostentamento del Clero, il Corpo Forestale dello Stato e la Polizia Municipale di San Severino Marche. 

13/01/2016 14:04
Identità di genere: incontro pubblico con Gianfranco Amato

Identità di genere: incontro pubblico con Gianfranco Amato

“Identità di genere o crisi di identità?” è il titolo del convegno promosso dall’associazione “Non si tocca la famiglia” e dal Centro culturale “Andrej Tarkovskj” in collaborazione con la Fondazione Opera Pia Luzi e con il patrocinio del Comune di San Severino Marche. L’incontro si svolgerà giovedì 21 gennaio, alle ore 21,30, nell’ex convento di San Domenico e vedrà la partecipazione, come relatore, dell’avvocato Gianfranco Amato, presidente nazionale dei Giuristi per la Vita. La conferenza tenterà di dare risposta a numerose domande: che cosa si intende per identità di genere? Come si vorrebbe cambiare il concetto di famiglia? Cosa accade nelle scuole e cosa troviamo nei libri di testo e nei piani dell’offerta formativa? Su queste questioni l’avvocato Amato aiuterà a fare chiarezza vista anche la grande attualità delle tematiche trattate. È importante essere correttamente informati, sia per non sottovalutare reali pericoli, sia per non cadere in falsi allarmismi ma, soprattutto, per fare conoscere da vicino quanto sta accadendo nel nostro paese in ambito culturale, legislativo, educativo a proposito della tanto discussa questione dell’identità di genere. “Siamo tutti d’accordo che l’educazione dei minori debba avvenire del rispetto e contro ogni forma di discriminazione – affermano gli organizzatori dell’incontro -, ma è necessario essere sempre vigili per evitare delle facili strumentalizzazioni che, in particolare nel settore educativo, possono produrre dei progetti o delle forme di insegnamento basate sull’ideologia gender”.

13/01/2016 12:35
La Tombolini presenta a Firenze la “Zero Gravity”

La Tombolini presenta a Firenze la “Zero Gravity”

A Firenze, Pitti Immagine 2016, annuncia l’appuntamento della moda che si apre all’insegna della cultura. Il ministro Franceschini inagura la piattaforma più importante a livello internazionale per le collezioni di abbigliamento e accessori uomo e per il lancio dei nuovi progetti sulla moda maschile.La sartoria artigianale Tombolini industrie di Urbisaglia presenta una nuova linea di giacche "talmente leggere da poterci giocare una partita di calcio". Sono le giacche Zero Gravity
 di Tombolini industrie: una linea di capispalla dall’estrema leggerezza e dal peso di soli 300 grammi caratterizzate da una grande attenzione sartoriale e da un fit altamente performante per assecondare le esigenze da globetrotter dell’uomo contemporaneo. Per l’autunno-inverno 2016, la tecnologia Zero Gravity è applicata anche alle giacche monopetto col il nuovo tessuto “Mooving” di Loro Piana.   

12/01/2016 19:51
AVANTI SAVOIA!

AVANTI SAVOIA!

Se fosse ancora vivo, Mario Monicelli scriverebbe sicuramente una sceneggiatura sul Partito Democratico delle Marche, così che l’Armata Brancaleone, a confronto, risulterebbe un film noioso e drammatico. Basterebbe leggere quello che dicono e fanno i loro massimi esponenti, per averne sicura conferma. Il segretario provinciale di Macerata, che è stato paragonato a Don Chisciotte dal suo predecessore, non ha trovato meglio che rispondere alla maniera del Marchese del Grillo. Ha infatti argomentato che, essendo oggi la Lambertucci una semplice iscritta, le sue opinioni non sono degne di nota. Come direbbe, appunto, sor marchese: “io so io e voi nun sete un cazzo…” Molto interessante per una commedia all’italiana, pure l’intervista al responsabile regionale della sanità. Ma qui andiamo più sul filone di “Amici miei”. Tre o quattro supercazzole in fila ed, in chiusura, praticamente antani. L’unica cosa che si capisce è il giudizio sprezzante sui marchigiani che, poveretti, sarebbero fermi al secolo (ma anche millennio) scorso. Non sanno, i retrogradi, dei progressi della scienza e della tecnica. Sono datati. In questi tempi moderni – ha affermato - avere un punto nascite vicino non serve più. La sanità non si misura in distanza. Ma benedette donne di poca fede, dico io, non conoscete davvero le nuove e rivoluzionarie frontiere del parto? Fatevi illuminare. Intanto basta con l’appellativo di travaglio. Adesso si dice born-download. Ogni parto sarà programmato ed indolore. Non solo: la gestante, nel mentre effettuerà il suo born-download, potrà contemporaneamente chattare con le amiche, farsi un selfie in diretta da postare su facebook ed acquistare culle e passeggini a prezzi vantaggiosi su Amazon. Ecco, adesso che siete stati edotti, smettete di lamentarvi con quel brav’uomo del presidente Ceriscioli che sta portando avanti delle ponderate riforme a tutto vantaggio della collettività. Non appena è stato pubblicato questo intervento, cinquantacinque sindaci del pesarese si sono riuniti in un fiat ed hanno bocciato Ceriscioli su tutta la linea. Secondo loro la riforma sanitaria è una ciofeca bella e buona e bisogna ricominciare tutto daccapo. Nel maceratese – il territorio più penalizzato - viceversa, siamo ancora a caro amico. Ciascun sindaco va per i fatti suoi convinto di fregare l’altro e di lucrare chissà quali vantaggi. A partita chiusa resteranno tutti, come sempre, con una mano davanti e l’altra dietro. Ma vaglielo a spiegare… C’è stata dunque una forte protesta di popolo sulla riforma sanitaria con manifestazioni sotto gli uffici della Regione Marche. Quando molte amministrazioni comunali e parecchia gente si oppone – deve aver pensato quella volpe di Ceriscioli – qualcosa non funziona. Perciò ha subito convocato una riunione con se stesso (la sua maggioranza ed i capi di partito) ed ha stabilito, senza ombra di dubbio alcuno, che sindaci e popolo hanno torto. Pare, ma la notizia ad oggi non trova riscontri, che sia sua intenzione di espellere il popolo dal Comitato Centrale. Insomma questa riforma sanitaria s’ha da fare. Qui e subito. E se qualcuno ha dei dubbi in ordine al consenso ed alla popolarità ricordi il motto che per un ventennio ha assicurato un potere certo ed incontrastato: molti nemici, molto onore. Avanti Savoia!

12/01/2016 19:13
Riorganizzazione sanitaria, denuncia di Fratelli d'Italia: "il PD non ascolta nemmeno i suoi sindaci"

Riorganizzazione sanitaria, denuncia di Fratelli d'Italia: "il PD non ascolta nemmeno i suoi sindaci"

Oggi è uscito il parere della Commissione Sanità Regionale deliberato ieri, tra le proteste dei cittadini e dei sindaci di vasti territori delle Marche. La Vicepresidente della Commissione Sanità Elena Leonardi, di Fratelli d'Italia, evidenzia l'arrogante comportamento del Pd, che ha mostrato una chiusura totale alle istanze dei territori, dimostrandolo nella seduta di ieri quando nemmeno i Sindaci sono stati ammessi per essere ascoltati. La Leonardi difatti aveva proposto di far entrare in Commissione i sindaci che protestavano contro questa riforma, al fine di sentire le loro ragioni, ma la maggioranza si è dimostrata irremovibile. Mentre di fuori gridavano insulti e si manifestava con urla nei confronti della Giunta Regionale e del suo Presidente, all'interno i tecnici illustravano i cambiamenti che sarebbero stati votati con l'approvazione della Delibera n. 1183/2015. Ulteriore proposta della Leonardi a questo punto è stata quella di ragionare con più calma, considerato l'impatto che questa riforma avrebbe sul sistema sanitario regionale, proponendo di riunire la commissione più volte nell'arco del mese al fine di lavorare tutti per migliorare le carenze ed evitare storture pericolose, ma la proposta è stata anch'essa bocciata dal Pd. "Il contentino dato a qualche consigliere di maggioranza relativo ad un periodo di transizione da Case della salute a Ospedali per Cure Intermedie è a dir poco avvilente - si lamenta il gruppo di Fratelli d'Italia -. La trasformazione delle cosiddette Case della Salute in Ospedali di Comunità, con la declassificazione dei posti letto di lungodegenza in posti letto per cure intermedie, favorirà la Sanità Privata a discapito di quella pubblica, senza un adeguata razionalizzazione della materia. Le problematiche derivanti dalla riorganizzazione dei Punti di Primo Intervento, con chiusura negli orari notturni, potrebbero vedere scoperta l'assistenza in caso di contemporanea uscita del Mezzo di Soccorso e del Medico della continuità assistenziale. E tutto ciò viene soltanto demandato nel tempo senza una efficace risoluzione del problema. Questo mette a rischio l'incolumità dei pazienti che in caso di urgenza potrebbero recarsi nei Punti di Primo Intervento non sapendo che in essi potrebbero trovare nessun tipo di assistenza". Bocciato anche il documento che la Leonardi ha presentato ufficialmente alla Commissione Sanità nel quale si evidenziavano le storture e le anomalie di questa "riforma". Innanzitutto con le previsioni della Delibera 1183/2015 vengono ridotti di un numero pari a 790 i posti letto per acuti nella regione e vengono trasformate ben 13 strutture ospedaliere di tutto il territorio regionale in cosiddette “Case della Salute”. La Delibera è stata poi messa in atto senza preventivo parere della Commissione dalla Dirigenza Asur che ha definito gli “Ospedali di comunità” modificando nella sostanza le 13 strutture ospedaliere che la Delibera 735 del 2013 indicava come "Case della Salute". Sulla sanità regionale si è chiusa un altra brutta pagina voluta da Ceriscioli e dal Pd a danno dei cittadini marchigiani". Nel documento presentato ufficialmente dal Vicepresidente Leonardi si affermava che il legare tagli e riassetti operativi ad obiettivi di budget aziendale è a dir poco indecoroso nonché rischioso e mette a repentaglio la sicurezza di cittadini marchigiani. Leonardi ribadisce il forte rischio dell'ulteriore spopolamento di aree dove invece è necessario il mantenimento di servizi essenziali sanitari e sociali pena l’aumento del rischio idrogeologico, dell’impoverimento e dell’aumento di carico demografico concentrato in limitate zone della Regione Marche.  

12/01/2016 16:07
Park in area ex Ceccotti: la diffida di Città Verde al Sindaco Corvatta

Park in area ex Ceccotti: la diffida di Città Verde al Sindaco Corvatta

Relativamente alla vicenda del Park in area ex Ceccotti, riceviamo da Città Verde quanto segue: La vicenda  del Park  area ex Ceccotti in fase di realizzazione da parte della Depositi & Vendite è la palese ammissione da parte del Sindaco che non solo, come aveva affermato che  il Piano Particolareggiato elaborato dall’Arch. Secchi, sarebbe stato portato in Consiglio Comunale prima della fine del 2015, ma di una politica  contraddittoria e ondivaga. Infatti, davanti all’intervento della Depositi & Vendite con il quale aveva di fatto “ chiuso” dopo che  aveva presentato  al Comune una richiesta di Manutenzione Straordinaria  di quell’area il Parcheggio gratuito, il Sindaco emanò una Ordinanza di ripristino con la quale, sulla base di considerazioni che ritenemmo giuste e fondate, intimava il ripristino dell’area allo stato originario. Alle proteste della società fece seguito un incontro fra questa e la Giunta, e il risultato è stato che la società fermò il cantiere, riapri all’uso pubblico quell’area per le festività natalizie, per riaprire il cantiere a partire dal 17 gennaio prossimo. Il tutto sulla base di un Protocollo di Intesa che prevede la realizzazione di un Parcheggio a  pagamento. Una intesa che fa decadere la precedente Ordinanza di ripristino originario dell'area.Una operazione che riteniamo illegittima, non solo per la qualità dei lavori di manutenzione che vengono effettuati che di fatto innestano norme Tecniche su un’area che il PRG non norma e lascia bianca, ma  anche sulla base di quanto disposto dalle Convenzioni sottoscritte dalla società Terzo Millennio, che allora realizzò i Palazzi del comparto db1, e con le quali veniva stabilito che, quelle aree erano cedute al Comune in quanto aree standard relative ai Parcheggi dello stesso comparto edificato.Il tutto viene a coincidere non solo con i ritardi inspiegabili relativi all’adozione del Piano Particolareggiato dell’intera area  che ancora non vede la luce  e che avrebbe disciplinato  complessivamente l’intera area ex ceccotti, ma anche con controversie legali che coinvolge il  Comune  dove sono in ballo richieste di risarcimenti per danni milionarie.Su queste basi, che si legano coerentemente  anche con quanto il Sindaco Corvatta sostanziò l’Ordinanza di ripristino dello stato -Quo Ante- alla società Depositi & Vendite, abbiamo comunicato al Sindaco, al responsabile del procedimento amministrativo e alla stessa società una formale DIFFIDA affinchè Il Sindaco revochi in autotutela la Delibera N°409 del 17 Dicembre 2015, con la quale l’amministrazione  comunale prende atto dell’intesa con la Depositi e Vendite srl e, in difformità alle Convenzioni, di fatto consente che l’area in oggetto si trasformi a Parcheggio a pagamento. Noi riteniamo che questa vicenda non solo influisce negativamente sugli elaborati di Piano dell'Architetto Polci, ma che sia estremamente dannosa per il Comune e per i cittadini. Aspettiamo quale siano le reazioni e gli atti formali che seguiranno e nell’eventualità l’Amministrazione Comunale non intenda revocare la delibera abbiamo preannunciato il ricorso al Tar delle Marche.

12/01/2016 14:35
Pollenza, parte la "Rassegna per due stelle" al Teatro Verdi

Pollenza, parte la "Rassegna per due stelle" al Teatro Verdi

Si terrà venerdì 15 gennaio, presso il Teatro Giuseppe Verdi, nel centro storico di Pollenza, l’evento teatrale che aprirà la “Rassegna per due stelle”, dedicata a Giancarlo Salvucci e Antonina Scaduto, e che vedrà in scena il gruppo dialettale Leonina “Giovani Leoni” di Ripe San Ginesio.La rappresentazione, la cui regia è stata curata da Sarah Salvucci, ha come protagonista Sittì che, con il lavoro nei campi ed una piccola pensione, riesce a stento a mantenere la famiglia. Su consiglio ed incoraggiamento della moglie, decide di farsi ricoverare in ospedale, accusando un’infermità più grave di quella riconosciutagli così da ottenere un aumento della pensione. Fra i dubbi, i sospetti e le congetture dei vicini che vorrebbero saperne di più sul suo stato di salute, il protagonista esce di casa, ma giunge all’ospedale che la finzione è diventata realtà. Al centro della rappresentazione scenica sono i giorni passati all’ospedale, dove il protagonista instaura un rapporto goliardico con gli altri malati. Tutto sembra potersi concludere per il meglio, senonché…E’ possibile prenotare da subito per la visione dello spettacolo, chiamando il numero: 349/4730823. Il costo del biglietto è di 10 €.  Questo spettacolo, primo della “Rassegna per due stelle”, sarà seguito da altri appuntamenti a teatro, quali: “Un abito… non fa la suora”, che andrà in scena sabato 27 febbraio alle ore 21,15; “ScherziAmo! Chi nasce per gioco non può che vivere in allegria!”, con Piero Massimo Macchini e per la regia di Max Giusti, venerdì 4 marzo alle ore 21,15; “Cose dell’altru munnu”, che andrà in scena sabato 19 marzo alle ore 21,15; “Il bacio incantato”, con una doppia messa in scena sabato 9 aprile alle ore 21,15 e domenica 10 alle 17,30. 

12/01/2016 13:34
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