Aggiornato alle: 19:31 Domenica, 24 Novembre 2024 poche nuvole (MC)
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AVANTI SAVOIA!

AVANTI SAVOIA!

Se fosse ancora vivo, Mario Monicelli scriverebbe sicuramente una sceneggiatura sul Partito Democratico delle Marche, così che l’Armata Brancaleone, a confronto, risulterebbe un film noioso e drammatico. Basterebbe leggere quello che dicono e fanno i loro massimi esponenti, per averne sicura conferma. Il segretario provinciale di Macerata, che è stato paragonato a Don Chisciotte dal suo predecessore, non ha trovato meglio che rispondere alla maniera del Marchese del Grillo. Ha infatti argomentato che, essendo oggi la Lambertucci una semplice iscritta, le sue opinioni non sono degne di nota. Come direbbe, appunto, sor marchese: “io so io e voi nun sete un cazzo…” Molto interessante per una commedia all’italiana, pure l’intervista al responsabile regionale della sanità. Ma qui andiamo più sul filone di “Amici miei”. Tre o quattro supercazzole in fila ed, in chiusura, praticamente antani. L’unica cosa che si capisce è il giudizio sprezzante sui marchigiani che, poveretti, sarebbero fermi al secolo (ma anche millennio) scorso. Non sanno, i retrogradi, dei progressi della scienza e della tecnica. Sono datati. In questi tempi moderni – ha affermato - avere un punto nascite vicino non serve più. La sanità non si misura in distanza. Ma benedette donne di poca fede, dico io, non conoscete davvero le nuove e rivoluzionarie frontiere del parto? Fatevi illuminare. Intanto basta con l’appellativo di travaglio. Adesso si dice born-download. Ogni parto sarà programmato ed indolore. Non solo: la gestante, nel mentre effettuerà il suo born-download, potrà contemporaneamente chattare con le amiche, farsi un selfie in diretta da postare su facebook ed acquistare culle e passeggini a prezzi vantaggiosi su Amazon. Ecco, adesso che siete stati edotti, smettete di lamentarvi con quel brav’uomo del presidente Ceriscioli che sta portando avanti delle ponderate riforme a tutto vantaggio della collettività. Non appena è stato pubblicato questo intervento, cinquantacinque sindaci del pesarese si sono riuniti in un fiat ed hanno bocciato Ceriscioli su tutta la linea. Secondo loro la riforma sanitaria è una ciofeca bella e buona e bisogna ricominciare tutto daccapo. Nel maceratese – il territorio più penalizzato - viceversa, siamo ancora a caro amico. Ciascun sindaco va per i fatti suoi convinto di fregare l’altro e di lucrare chissà quali vantaggi. A partita chiusa resteranno tutti, come sempre, con una mano davanti e l’altra dietro. Ma vaglielo a spiegare… C’è stata dunque una forte protesta di popolo sulla riforma sanitaria con manifestazioni sotto gli uffici della Regione Marche. Quando molte amministrazioni comunali e parecchia gente si oppone – deve aver pensato quella volpe di Ceriscioli – qualcosa non funziona. Perciò ha subito convocato una riunione con se stesso (la sua maggioranza ed i capi di partito) ed ha stabilito, senza ombra di dubbio alcuno, che sindaci e popolo hanno torto. Pare, ma la notizia ad oggi non trova riscontri, che sia sua intenzione di espellere il popolo dal Comitato Centrale. Insomma questa riforma sanitaria s’ha da fare. Qui e subito. E se qualcuno ha dei dubbi in ordine al consenso ed alla popolarità ricordi il motto che per un ventennio ha assicurato un potere certo ed incontrastato: molti nemici, molto onore. Avanti Savoia!

Fabrizio Cambriani
Opinionista e polemista, scrive solo per passione. In caso di guerre e/o calamità naturali diventa anche reporter e narratore. Politicamente ormai apolide, è sempre incuriosito e attratto dalle dinamiche relative alle continue trasformazioni sociali. Ama la buona tavola, l'ottima musica e le donne (anche contemporaneamente)...

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