Questa mattina, presso il teatro La Rondinella di Montefano, è stato presentato il nuovo servizio "Sportello sociale per la non autosufficienza", gestito dalla Cooperativa Sociale 'Il Faro', nato con l’obiettivo di offrire supporto e risposte personalizzate alle persone anziane non autosufficienti, nonché alle loro famiglie.
L'evento, aperto a tutta la cittadinanza, ha visto la partecipazione del sindaco di Montefano, Angela Barbieri, dell'assessore di Montefano, Cinzia Alba Grazia Calvia, e del presidente della Cooperativa Sociale 'Il Faro', Marcello Naldini, che hanno illustrato alla numerosa platea l'importanza di questo servizio per la comunità di Montefano.
La Cooperativa Sociale 'Il Faro', che da anni opera sul territorio con la missione di affiancare, valorizzare e prendersi cura delle persone, ha avviato questo sportello in stretta collaborazione con l'amministrazione comunale montefanese, proprio in risposta ai bisogni crescenti della popolazione anziana, con l'intento di offrire un supporto concreto e personalizzato a chi si trova in una condizione di non autosufficienza.
Il servizio sarà attivo da maggio 2025, con il supporto di figure professionali qualificate, tra cui un'assistente sociale, una psicologa e un consulente legale. Oltre a facilitare l’incontro tra domanda e offerta di assistenti sociali, lo Sportello offrirà diversi servizi: servizio di volontariato per il supporto alle persone non autosufficienti; informazioni, orientamento e consulenze su prestazioni e servizi dedicati; consulenze psicologiche per le persone anziane e i loro caregiver; assistenza nella compilazione dei moduli per la richiesta di contributi e corsi di formazione per assistenti familiari.
Il sindaco di Montefano, Angela Barbieri, ha evidenziato la rilevanza di questo servizio, che vuole essere un punto di riferimento e un impegno condiviso a favore della popolazione anziana locale: "La creazione di questo sportello è una risposta diretta alle esigenze dei nostri cittadini più vulnerabili. Offriremo non solo assistenza pratica, ma anche consulenze psicologiche e legali, aiutando le famiglie a navigare nel complesso mondo della non autosufficienza e rendendo la nostra comunità più solidale e inclusiva".
Anche il presidente della Cooperativa Sociale Il Faro, Marcello Naldini, ha sottolineato come questo sportello non solo risponda a una necessità, ma sia anche una testimonianza di come la cooperazione tra istituzioni e realtà sociali possa generare un impatto positivo sul benessere della comunità: "Crediamo che ogni persona abbia diritto a vivere con dignità e a essere supportata nelle sue difficoltà: lo Sportello è pertanto uno strumento che incarna la nostra mission, e la sinergia tra la Cooperativa e il Comune di Montefano rappresenta un valore aggiunto per il territorio, per rispondere prontamente alle necessità ed essere accanto a chi ha bisogno", ha affermato.
L’evento si è rivelato anche un’occasione importante per la cittadinanza e la comunità tutta di Montefano, che ha potuto conoscere più da vicino il servizio e i benefici che esso potrà portare al paese.
Nel mercato odierno, caratterizzato da un'elevata competitività e da richieste sempre più esigenti, velocità ed efficienza sono elementi imprescindibili per qualsiasi azienda. La globalizzazione e la trasformazione digitale hanno reso necessario adottare strumenti innovativi per ottimizzare i processi aziendali, migliorare la produttività e ridurre al minimo il margine di errore.
Tra le tecnologie più rivoluzionarie degli ultimi anni spicca il cloud computing, che consente di gestire dati, applicazioni e infrastrutture in modo scalabile e flessibile. Tuttavia, è l'integrazione con l'automazione a sbloccare il vero potenziale delle soluzioni in cloud per le aziende. Questo connubio permette di minimizzare l'intervento umano, massimizzando la produttività, l'affidabilità e riducendo i costi.
L’evoluzione del business è quindi strettamente legata all’adozione di tecnologie avanzate, che permettono alle aziende di restare competitive in un panorama in continua trasformazione.
I servizi cloud: una rivoluzione per le aziende
L’utilizzo del cloud ha trasformato radicalmente la gestione dei dati, delle applicazioni e delle infrastrutture IT. A differenza dei sistemi tradizionali basati su hardware locale, il cloud consente di archiviare e accedere alle informazioni attraverso Internet, eliminando la necessità di server fisici locali e riducendo così costi di manutenzione e aggiornamenti hardware.
Questo cambiamento ha portato numerosi vantaggi, tra cui:
- Migliore collaborazione e connettività: i diversi reparti aziendali possono accedere in tempo reale a dati e applicazioni, indipendentemente dalla loro posizione geografica, migliorando così la comunicazione e il coordinamento.
- Scalabilità su misura: le aziende possono aumentare o ridurre le risorse IT in base alle proprie esigenze operative, evitando gli sprechi e ottimizzando i costi.
- Modello economico più sostenibile: il cloud elimina la necessità di investire in costose infrastrutture IT, permettendo alle imprese di pagare solo per le risorse effettivamente utilizzate.
- Efficienza energetica: riducendo la dipendenza da server locali, il cloud aiuta le aziende a diminuire i consumi energetici e l’impatto ambientale.
- Sicurezza avanzata: i fornitori di servizi cloud adottano sofisticati protocolli di sicurezza per proteggere i dati e garantire la continuità operativa.
Le soluzioni cloud offrono quindi alle organizzazioni un’opportunità strategica per migliorare l’efficienza operativa e l’innovazione, rendendo la gestione aziendale più agile e dinamica.
L’importanza dell’automazione nei processi aziendali
Se il cloud computing ha rivoluzionato la gestione delle risorse IT, l’automazione ne amplifica i vantaggi, ottimizzando ulteriormente i processi aziendali.
Le aziende di oggi sono chiamate a rispondere con rapidità a un numero sempre maggiore di richieste, garantendo al contempo efficienza e qualità. In questo scenario, l'automazione dei processi emerge come un'opportunità cruciale, superando i limiti della gestione manuale.
L'automazione permette di:
- Eliminare attività ripetitive e a basso valore aggiunto, consentendo ai dipendenti di concentrarsi su attività più strategiche.
- Aumentare la produttività, riducendo il carico di lavoro manuale e ottimizzando le operazioni aziendali.
- Garantire maggiore affidabilità, poiché i processi automatizzati seguono procedure standardizzate, riducendo il rischio di errori umani, come trascrizioni scorrette o omissioni.
Un esempio concreto di automazione è l’impiego di software per la gestione aziendale, che permettono di automatizzare processi come la gestione delle risorse umane, la fatturazione o il monitoraggio delle scorte. Questo consente alle aziende di risparmiare tempo prezioso e migliorare la precisione operativa.
Cloud e automazione: la combinazione vincente
L’integrazione tra cloud computing e automazione rappresenta il futuro della gestione aziendale. Grazie alla combinazione di queste due tecnologie, le imprese possono migliorare la propria efficienza, ridurre i costi e garantire un servizio più rapido e affidabile. Adottare soluzioni cloud e implementare strategie di automazione non è più una semplice opzione, ma una necessità per le aziende che desiderano rimanere competitive in un mercato in continua evoluzione.
Nell'ambito del progetto artistico "Vedo a Colori-Museo d'Arte Urbana", ideato dallo street artist Giulio Vesprini, la pittrice civitanovese Ilaria Pellerito torna a lasciare il suo segno con una nuova opera carica di simbolismo. Dopo il primo intervento realizzato nel 2016, l'artista ha donato un secondo dipinto all'ufficio circondariale marittimo di Civitanova Marche, trasformando uno spazio istituzionale in una finestra aperta sul mare. L’opera, che ritrae con vivacità il porto cittadino, celebra il legame profondo tra la città e il suo scalo marittimo, rendendo omaggio alla tradizione e all’identità della comunità locale.
Il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Civitanova Marche, Chiara Boncompagni, rivolgendo un sentito ringraziamento alla pittrice Ilaria Pellerito per la sensibilità artistica dimostrata e per aver realizzato presso la sede l’Ufficio un’opera di così alto valore espressivo, ha evidenziato come "tale contributo artistico non solo arricchisca gli spazi istituzionali, ma rappresenti anche un simbolo tangibile della profonda connessione tra il porto e la città".
"È stata una bellissima esperienza - riferisce l'artista Pellerito - un lavoro che ha rimesso in moto la mia creatività toccando con mano la bellezza di questi luoghi che rendono Civitanova Marche unica; sono lavori importanti che aprono a nuove prospettive che ci rinnovano ogni volta. Ringrazio Giulio Vesprini per avermi coinvolta per questa seconda opera presso la Capitaneria di Porto, il Comandante Chiara Boncompagni, che ha voluto fortemente questo murales, accolto con calore da tutto il Comando, ringrazio Monica Capretti per avermi fornito lo scatto fotografico che ha ispirato tutto il dipinto, Cluana Color ed Elena Catinari per il prezioso supporto tecnico, la mia è una dedica a chi passeggia ascoltando il mare, a chi ama l'arte nelle sue molteplici espressioni, a mia nonna Isora, zio Rolando, ad Alberto del Bar centrale, a Franco Morresi per essere stato un faro per tutti noi artisti civitanovesi".
"Sono molto soddisfatto - dichiara Vesprini - del lavoro svolto in Capitaneria dalla pittrice Pellerito che ho voluto per la seconda volta; un murales che omaggia la nostra città e abbellisce il Comando marittimo come una vera e propria galleria d'arte. Lungo il corridoio principale si possono ammirare le due grandi opere ispirate al mare ed alle attività della Guardia Costiera che collabora con Vedo a Colori fin dagli esordi del progetto. Un ringraziamento ad Ilaria, al Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Civitanova Marche, Chiara Boncompagni e a tutti i ragazzi che ogni giorno lavorano per la nostra sicurezza. Le attività di Vedo a Colori riprenderanno dalla prossima primavera per tutto l'anno, sia nell'area portuale che in città”.
Per qualsiasi sportivo sia professionista che non, essere al massimo del rendimento è fondamentale per avere ottimi risultati e per non rischiare infortuni durante la prestazione sportiva.
Vi sono diverse strategie per ottenere risultati concreti e in questo articolo scopriremo i metodi possibili per migliorare i risultati in modo naturale o tramite trattamenti medici e sostanze iniettabili utilizzate anche con acqua batteriostatica per peptidi, amminoacidi importanti per la ricostruzione di muscoli e articolazioni
Metodi naturali per migliorare il rendimento sportivo
Tra le cose più importanti troviamo l’alimentazione. Assumere tutti i gruppi di alimenti importanti può fare la differenza e anche se le esigenze nutrizionali di ognuno sono diverse in termini di quantità e l’alimentazione sportiva cambia anche al tipo di sport, tutti dovrebbero assumere proteine, carboidrati e grassi nella loro dieta quotidiana e idratarsi
Studiare un metodo di allenamento strutturato che bilanci esercizi di forza, resistenza e flessibilità con allenamenti funzionali e di alta intensità e lavorarci regolarmente e con costanza. E’ importante ricordare che variare gli esercizi è essenziale per non fare abituare il corpo
La fase di recupero è fondamentale per un buon rendimento sportivo. I muscoli non crescono durante l’allenamento ma crescono, invece, nelle 24 – 48 ore successive se si dà loro il tempo di rigenerarsi. E’ essenziale dormire almeno 7-9 ore per notte in modo da aiutare il corpo a rigenerarsi.
Un fattore importante per migliorare il rendimento è sicuramente l’aspetto mentale che spesso viene sottovalutato. Quando ci si allena, bisogna concentrarsi sui movimenti che stiamo eseguendo e sui muscoli che utilizziamo in modo da eseguire gli esercizi al meglio e mantenere alta la motivazione e a migliorare la concentrazione
Trattamenti medici per migliorare le prestazioni
Oltre ai metodi naturali esistono anche trattamenti medici approvati, sicuri e legali per migliorare il rendimento, tra questi troviamo:
- Iniezioni di vitamine e minerali: utili per contrastare carenze nutrizionali e migliorare l'energia e la resistenza e dare un effetto rigenerante al corpo e potenziare il benessere
- Terapie a base di PRP (plasma ricco di piastrine): utilizzate per accelerare la guarigione di lesioni muscolari e articolari. Si tratta di è una procedura medica che utilizza il sangue del paziente con l’obbiettivo di aumentare alcuni ormoni o bioproteine in una determinata area del corpo per velocizzare la guarigione
- Terapie ormonali sotto controllo medico come la somministrazione di testosterone o ormone della crescita in caso di assodate carenze utilizzato per migliorare la prestazioni e il recupero. Ad esempio l’ormone della crescita è molto importante per lo sportivo in quanto promuove il recupero e la super compensazione muscolare.
Si ricorda che in questi casi quando si parla di trattamenti medici e sostanze iniettabili e consigliatissimo utilizzare acqua batteriostatica per evitare la contaminazione batterica e prima di intraprendere qualsiasi tipo di trattamento, è consigliato ed anzi essenziale consultare un medico specializzato per valutarne la necessità e l'idoneità.
Migliorare le prestazioni sportive è possibile quindi grazie ad allenamento, alimentazione, recupero e preparazione mentale. Anche i trattamenti medici approvati possono offrire un ulteriore supporto e aiuto nel percorso di miglioramento. In questo modo è possibile raggiungere ottimi risultati ed arrivare a nuovi e gratificanti traguardi.
(Credit foto: Freepik)
Sul palco della demenziale e surreale Piazza dell'Europa, in cui si cantava "Bella Ciao" invocando orwellianamente il riarmo dell'Europa, vi era anche il cantautore Roberto Vecchioni. Quest'ultimo ha tenuto un discorso da fare accapponare la pelle, pronunziando parole di una gravità inaudita, che ci inducono a pensare che forse sarebbe davvero meglio se Vecchioni si limitasse a cantare: tanto sono belle indubbiamente le sue canzoni, quanto sono orrende le parole pronunciate sul palco della demenziale piazza per l'Europa, la piazza più demenziale dell'intera storia umana.
"Non si può accettare qualsiasi pace", ha asserito il cantautore meneghino. In buona sostanza, secondo Vecchioni, sbagliano quelli che vogliono la pace in maniera incondizionata, poiché la vera pace nel contesto è quella di chi vuole armarsi: non occorre aver conseguito un dottorato in logica a Oxford per capire che il sofisma utilizzato da Vecchioni e dalla nutrita banda degli euroinomani belligeranti è quello secondo cui la vera pace coincide con la guerra, laddove chi respinge la guerra non è un sostenitore della pace ma un pericolo per l'Unione Europea, tempio vuoto che santifica il turbocapitalismo finanziario e il nulla della cancel culture.
Del resto, non deve sfuggire a nessuno: dicono di voler difendere la pace, tra bandieroni arcobaleno all'insegna del nulla, e intanto propiziano il riarmo dell'Europa, secondo il folle piano della vestale del neoliberismo europeo, la signora Ursula von der Leyen; folle piano che, oltretutto, si realizzerà probabilmente attingendo a piene mani dalle tasche dei contribuenti europei, secondo quello che già è in discussione a Bruxelles. Come se non bastasse, Roberto Vecchioni ha anche avuto il coraggio di pronunziare queste parole davvero incredibili: «adesso chiudete gli occhi e pensate ai nomi che vi dico: Socrate, Cartesio, Hegel e Marx; vi dico Shakespeare, Pirandello e Leopardi. Ma gli altri le hanno queste cose?».
Si tratta di parole fumettistiche e caricaturali, per non dire platealmente senza senso: è bensì vero che la nostra civiltà ha avuto questi spiriti magni, di cui non possiamo che essere fieri; ma è una mossa davvero indecorosa mobilitare i nomi di questi eroi del pensiero e della nostra civiltà per giustificare politiche infami di riarmo che nulla hanno a che vedere con la loro grandezza.
Proprio perché abbiamo avuto tali spiriti magni dovremmo avere la dignità di respingere la guerra e di difendere le ragioni della pace e del dialogo. Per non parlare poi del fatto che suona palesemente ridicolo lo schema di pensiero per cui si citano eroi della nostra civiltà per sminuire quelle altrui, come ha fatto senza perifrasi Roberto Vecchioni. Il quale forse ignora che se in Europa abbiamo avuto Dante e Cartesio, in Russia hanno avuto Dostoevskij e Puškin. Ancora, forse Vecchioni ignora che la Russia non è un altro mondo rispetto all'Europa, ma è parte integrante della nostra cultura.
Roberto Vecchioni farebbe bene a menzionare Cartesio e Shakespeare per prendere coscienza di come l'Unione Europea li abbia traditi e non ne sia affatto erede in alcun modo. È davvero un peccato che Vecchioni abbia smesso di essere anzitutto un cantautore di successo per vestire i panni del predicatore politico allineato all'ordine dominante, spingendosi addirittura, come ha fatto dal palco della piazza per l'Europa, a celebrare il riarmo europeo voluto dagli euroinomani di Bruxelles e dai banchieri apolidi che comandano attualmente il vecchio continente.
Per parte nostra, con spirito di carità, continueremo a ricordare con ammirazione il Vecchioni cantante, stendendo un velo pietoso sulle sue recenti orazioni politiche omologate all'ordine discorsivo egemonico di una Unione Europea sempre più simile a un treno in corsa verso l'abisso. Dovrebbe essere, almeno in teoria, un punto fermo quello per cui la guerra ha i suoi costi. E, come sempre, a sostenerli sono coloro i quali appartengono al popolo degli abissi, gli stessi che peraltro vengono mandati al fronte a morire pur non volendo la guerra. Anche il nostro presente, naturalmente, non fa eccezione.
E adesso che si parla a tambur battente di riarmo dell'Europa e di investimenti per 800 miliardi di euro per le armi, sorge ovviamente il problema di dove prenderli. Non è difficile, in effetti, capire donde li prenderanno. La signora Ursula von der Leyen, vestale del neoliberismo cosmopolita e sacerdotessa dei mercati finanziari speculativi, lo ha già lasciato intravedere nitidamente: bisognerà trasformare i risparmi privati in investimenti necessari, ha detto senza perifrasi edulcoranti.
E adesso le fa eco anche l'euroinomane di Bruxelles, l'unto dai mercati, l'austerico delle brume europee, Mario Draghi: il quale dichiara che, per il folle programma del Rearm Europe, forse 800 miliardi non bastano ed è opportuno - sono parole sue - "coinvolgere i privati". Una formula decisamente perifrastica, per non dire orwelliana: una formula mediante la quale l'euroinomane di Bruxelles lascia intendere che, presto o tardi, gli araldi dell'ordine disordinato del capitalismo finanziario no border potranno mettere mano ai nostri conti.
Magari dapprima lo faranno mediante la via della persuasione, provando a convincere anzitutto i militanti o, meglio, i militonti delle varie piazze per l'Europa circa la necessità di investire i propri denari a beneficio di un progetto volto a difendere i sacri valori dell'Europa odierna, vale a dire finanza e fiscal compact, transizione verde e cancel culture.
In seconda battuta, però, non ci sorprenderemmo se i pretoriani dell'ordine liberal-progressista dovessero arrivare alla extrema ratio di un prelievo forzoso, magari simile a quello compiuto nel 1992 dal governo Amato: prelievo in grazia del quale, con il favore delle tenebre, prelevarono il 6 per mille dai conti di tutti gli italiani. Insomma, possiamo dire davvero che la situazione è tutto fuorché tranquilla, anche per quel che riguarda le nostre vite e i risparmi accumulati con fatica per i figli e per i nipoti.
L'accumulazione capitalistica per spossamento, come l'ha definita David Harvey, si basa d'altro canto esattamente su questo principio: prelevare la ricchezza dal lavoro per portarla ai piani alti delle classi dominanti transnazionali. Il teorema, tanto caro agli aedi dell'ordine liberista, secondo cui l'arricchimento dei ceti dominanti genera lo sgocciolamento a beneficio del basso deve essere capovolto: l'arricchimento dei piani alti si basa proprio sullo sgocciolamento al rovescio, tale per cui le ricchezze della plutocrazia neoliberale vengono accumulate estraendo danari dalle classi che vivono del proprio lavoro. Si chiama lotta di classe dall'alto.
Per Platone l’amore è "Pazzia Divina", un dono degli Dei, una forza travolgente che spinge l’anima verso una conoscenza spirituale più elevata. Quando ci innamoriamo veniamo pervasi da una magia che ci fa sentire invincibili, eterni, apparendo spesso come dei folli agli occhi di coloro che in quel momento non stanno vivendo la stessa esperienza.
Così ci avventuriamo con fiducia in questo viaggio; ci fidanziamo e sposiamo l’aspettativa di una vita comune delineata da tappe ben precise: un lavoro sicuro, una casa, i figli…A volte viviamo come se l’energia trainante iniziale potesse bastare ad alimentare anni di vita insieme, in una sorta di staticità emotiva.
Diamo per assunto ciò che c’è, senza sentire il bisogno di fermarci per capire dove siamo, dove vogliamo andare e comprendere se qualcosa stia cambiando dentro e fuori di noi. Per poi riconnetterci alla nuova realtà.
La vita è cambiamento, è fluire ed evolvere, noi non potremmo mai essere le stesse persone del passato. Accettare ciò con consapevolezza significa avere la possibilità di ritrovarci nella coppia con una nuova versione di noi stessi.
A volte l’inizio di una crisi comincia con le seguenti parole: "Sei cambiato, non sei più quello di prima…". Una frase che potrebbe nascondere un grande fraintendimento se non la cogliamo nella sua accezione positiva.
Nell’interpretazione negativa cogliamo un significato implicito di recriminazione, una sorta di colpa dell’altro per non essere rimasto come era nella fase iniziale dell’innamoramento. Lo rimproveriamo di non essere più quella persona su cui avevamo posto tutte le nostre aspettative.
L’amore, invece, ha bisogno di evolvere e cambiare, per poi potersi incontrare di nuovo nella nostra versione più evoluta. Aspiriamo a ciò quando ci sentiamo liberi di esprimerci, di fiorire con le nostre peculiarità senza temere di non poter più piacere all'altro.
Questo cammino implica una consapevolezza del singolo, delle proprie fragilità e punti di forza, un percorso della persona che non teme di mettersi in gioco o in discussione con le proprie dinamiche di comportamento.
Significa approcciare la vita di coppia con fiducia, parlare con la verità del cuore senza timore del giudizio, sentirsi di poter entrare in contatto con i propri bisogni e desideri, senza il peso di ciò che è giusto o sbagliato.
Credo che l'Universo nella sua perfezione lavori affinché anime predestinate si presentino all’appuntamento per compiere insieme un percorso più o meno lungo, grazie al quale poter crescere. Ogni incontro vissuto autenticamente e con coraggio è una grande possibilità per la nostra evoluzione spirituale.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'Avvocato". In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica assai attuale relativa alla parità di genere e nello specifico in politica.
Di seguito la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da una nostra lettrice di Pieve Torina, che chiede: "Deve essere garantita la presenza femminile anche nella giunta di un piccolo comune?".
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una tematica estremamente attuale, risolta recentemente dal Tar della Campania in merito ad un decreto di un primo cittadino di un piccolo comune campano che provvedeva la nomina della giunta comunale indicando solamente uomini, con la giustificazione del primo cittadino che «è stata riscontrata un’effettiva, oggettiva ed appurata impossibilità di assicurare, nella composizione della giunta comunale, la presenza dei due generi compatibilmente con la natura fiduciaria della carica di assessore», anche alla luce della «necessità di evitare la paralisi dell’azione amministrativa ed il pregiudizio per la realizzazione dell’interesse pubblico».
Tale dichiarazione non è bastata ad una donna del posto, tra l’altro non eletta, la quale ha portato la questione dinanzi ai giudici del TAR Campania, lamentando «l’illegittimità del decreto di nomina della giunta, di composizione esclusivamente maschile, stante il mancato espletamento di un’accurata e comprovata istruttoria da svolgersi mediante avviso pubblico, volto ad acquisire formalmente la disponibilità a ricoprire l’incarico da parte delle concittadine, dovendo comunque escludersi che la natura fiduciaria dell’incarico sia di per sé idonea a limitare un eventuale interpello alle sole persone appartenenti alla stessa parte politica che ha espresso il sindaco».
E poi «le giustificazioni addotte dall’amministrazione comunale sono meramente formali ed elusive delle norme a presidio della parità di genere, non essendo sufficiente la menzione di quattro atti di indisponibilità ad assumere l’incarico, per di più nemmeno protocollati con data antecedente il decreto di nomina né allegati ad esso», aggiunge la donna.
Prima di esaminare la questione, i magistrati amministrativi hanno fissato un punto fondamentale: «sia la nomina che la revoca di un assessore comunale sono atti amministrativi, non rientrando nel novero dei cosiddetti atti politici. Né il contenuto altamente discrezionale dell’atto di nomina di un assessore comunale – in ragione della natura fiduciaria e dettata da ragioni prevalentemente politiche del rapporto che s’instaura con il sindaco che lo sceglie – è in grado di sottrarlo al sindacato del giudice amministrativo».
Valutabili, quindi, le obiezioni sollevate dalla donna e tese a denunciare l’illegittima compressione del diritto, garantito dalla Costituzione, alla rappresentanza di genere femminile nella compagine di governo locale e, pertanto, alla verifica di legittimità della composizione della giunta con riferimento al principio della parità di genere.
Ciò alla luce del suo status di cittadina residente nel Comune, con annessa titolarità del correlativo diritto all’elettorato attivo, oltre della sua appartenenza al genere femminile sottorappresentato e dell’essere potenziale destinataria della nomina ad assessore comunale. Detto ciò, però, «la natura fiduciaria della carica assessorile non può giustificare la limitazione di un eventuale interpello alle sole persone appartenenti alla stessa lista o alla stessa coalizione di quella che ha espresso il sindaco. Ciò è tanto più vero in realtà locali non particolarmente estese», come quella del piccolo comune di una provincia campana, «nelle quali sia il limitato numero di soggetti in astratto idonei sia la natura delle relazioni interpersonali rendono non eccentrica una simile soluzione», osservano i magistrati.
Di conseguenza, è legittima la contestazione mossa dalla donna al decreto di nomina della giunta adottato dal sindaco del piccolo comune. I principi costituzionali di eguaglianza formale e sostanziale e del libero accesso in condizioni di eguaglianza agli uffici pubblici ed alle cariche elettive trovano attuazione, in materia di composizione delle giunte degli enti locali, nelle disposizioni del "Testo unico degli enti locali".
In particolare, «gli statuti comunali e provinciali stabiliscono norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna e per garantire la presenza di entrambi i sessi nelle giunte. Il sindaco e il presidente della Provincia nominano, nel rispetto del principio di pari opportunità tra donne e uomini, garantendo la presenza di entrambi i sessi, i componenti della giunta».
Per i giudici non ci sono dubbi: «la ratio sottostante le disposizioni legislative e statutarie è di garantire l’effettiva pari e reciproca opportunità, evitando che l’esercizio delle funzioni politico-amministrative sia precluso ad uno dei due generi, ed in questo modo assicurando anche il principio di uguaglianza predicato dalla Costituzione, con riferimento all’accesso alle cariche elettive. Peraltro, «la natura fiduciaria della carica assessorile non giustifica di per sé limitazioni soggettive di un eventuale interpello alle sole persone appartenenti alla stessa lista o coalizione di quella che ha sostenuto il sindaco», e ciò ancora di più «in realtà locali piccole».
Pertanto, in risposta alla domanda posta dalla nostra lettrice, risulta corretto affermare che, "E’ illegittimo il decreto del sindaco riferito alla nomina di una giunta tutta al maschile per la violazione del principio di uguaglianza costituzionale anche in riferimento all’accesso alle cariche elettive elemento prioritario per garantire la pari opportunità tra donna e uomo anche nell’esercizio delle funzioni politico-amministrative” (Tar Campania, Sez. I, sentenza del 10.02.2025, n. 1087).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Le fragole non sono solo un frutto delizioso e profumato, ma anche un vero e proprio concentrato di nutrienti benefici per la salute. Ricche di vitamine, antiossidanti e fibre, queste piccole gemme rosse contribuiscono a rafforzare il sistema immunitario e a proteggere il cuore. Grazie al loro basso contenuto calorico e all’elevata percentuale di acqua, le fragole rappresentano una scelta ideale per chi segue un’alimentazione ipocalorica senza rinunciare al gusto. Scopriamo insieme le loro straordinarie proprietà nutrizionali e i benefici che apportano all’organismo.
Composte per circa il 90% di acqua, le fragole sono perfette per favorire l’idratazione, soprattutto con l’arrivo dei primi caldi primaverili, e per stimolare la diuresi. Un’altra componente fondamentale di questo frutto è la fibra, essenziale per la salute intestinale. Le fibre, infatti, supportano il transito intestinale e nutrono il microbiota, influenzando positivamente diversi processi metabolici.
Se pensiamo che con la fine della stagione delle arance potremmo essere carenti di vitamina C, è importante sapere che una porzione di fragole (circa 10 frutti) è sufficiente a coprire il fabbisogno giornaliero di questa vitamina! Inoltre, consumarle a fine pasto, soprattutto in presenza di alimenti ricchi di ferro, come i legumi, ne migliora l’assorbimento da parte dell’organismo.
Uno dei principali protagonisti delle fragole sono gli antociani, una classe di polifenoli responsabile della loro vivace colorazione rossa. Queste molecole antiossidanti svolgono un ruolo chiave nella protezione contro l’invecchiamento cellulare e nel contrasto di malattie neurodegenerative e cardiovascolari. Numerosi studi hanno indagato l’effetto delle fragole sul profilo lipidico, dimostrando che il consumo di circa due porzioni al giorno di fragole o altri frutti rossi può migliorare i livelli di colesterolo nel sangue già dopo quattro settimane.
Infine, le fragole potrebbero rivelarsi un’arma in più nella prevenzione del tumore al seno. Studi di laboratorio, che necessitano ulteriori conferme, hanno evidenziato come la fisetina, un flavonoide presente in questo frutto, sia in grado di inibire significativamente la crescita delle cellule tumorali.
Grazie alla loro versatilità e ai numerosi benefici per la salute, le fragole sono un alimento prezioso da includere nella dieta quotidiana.
Le fragole, quindi, non sono solo un piacere per il palato, ma anche un vero alleato per la salute. Approfittiamo della loro stagionalità per gustarle fresche e beneficiare delle loro straordinarie proprietà.
Nel settore della progettazione e dell’architettura, due strumenti essenziali dominano il mercato: AutoCAD e BIM. Entrambi vengono utilizzati per la realizzazione di disegni tecnici e modelli tridimensionali, ma hanno scopi, approcci e funzionalità profondamente diversi. AutoCAD è un software di disegno tecnico basato su CAD (Computer-Aided Design), mentre BIM (Building Information Modeling) è un metodo innovativo che consente di creare, gestire e ottimizzare l'intero ciclo di vita di un edificio o di un'infrastruttura.
L’uso combinato di AutoCAD e BIM offre ai professionisti della progettazione maggiore precisione e un flusso di lavoro più efficiente. Tuttavia, per sfruttare al meglio entrambi gli strumenti, è fondamentale acquisire le competenze necessarie attraverso una formazione specifica. A tal proposito, il corso AutoCAD certificato offerto da MAC Formazione permette di apprendere le tecniche essenziali per il disegno tecnico, sia in 2D che in 3D, fornendo una base solida per chi desidera integrare AutoCAD nei flussi di lavoro BIM.
Ma quali sono le principali differenze tra AutoCAD e BIM? E come possono essere utilizzati in modo complementare?
AutoCAD e BIM: Differenze fondamentali
Cos'è AutoCAD?
AutoCAD è un software CAD sviluppato da Autodesk, utilizzato principalmente per la creazione di disegni tecnici bidimensionali e tridimensionali. Grazie alla sua versatilità, è impiegato in diversi settori, dall'architettura all'ingegneria meccanica.
Caratteristiche principali di AutoCAD:
Creazione di disegni tecnici 2D e modelli 3D con precisione millimetrica.
Utilizzo di librerie di blocchi e modelli personalizzati.
Compatibilità con numerosi formati di file, tra cui DWG e DXF.
Ampia possibilità di personalizzazione e automazione tramite LISP e VBA.
Cos'è il BIM?
BIM non è un software, ma una metodologia che consente di gestire l'intero ciclo di vita di un edificio, dalla progettazione alla costruzione, fino alla manutenzione. Alcuni dei software più utilizzati per il BIM includono Revit (Autodesk), ArchiCAD e Allplan.
Caratteristiche principali del BIM:
Creazione di modelli tridimensionali intelligenti con dati integrati.
Gestione dell'intero progetto, includendo strutture, impianti e materiali.
Collaborazione tra professionisti grazie alla condivisione di un unico modello digitale.
Simulazione e analisi delle prestazioni degli edifici prima della costruzione.
Vantaggi e svantaggi di AutoCAD e BIM
Caratteristica
AutoCAD
BIM
Approccio
Disegno CAD
Modellazione parametrica
Utilizzo
Disegno tecnico 2D/3D
Progettazione e gestione edifici
Precisione
Alta, ma senza gestione automatizzata
Altissima, con gestione intelligente degli elementi
Collaborazione
Limitata
Elevata, con condivisione in tempo reale
Curva di apprendimento
Moderata
Più ripida, richiede formazione avanzata
L’utilizzo di AutoCAD offre massima flessibilità nel disegno tecnico, ma non permette di gestire un progetto nel suo complesso come fa il BIM. Al contrario, il BIM migliora la collaborazione tra team e ottimizza i processi di progettazione e costruzione, riducendo gli errori e i costi.
Come usare AutoCAD e BIM insieme
Nonostante le differenze, AutoCAD e BIM non si escludono a vicenda. Anzi, possono essere utilizzati in modo complementare. Ecco alcune modalità di integrazione:
Importazione e conversione dei file
I disegni DWG di AutoCAD possono essere importati nei software BIM come base per la creazione di modelli tridimensionali.
Molti strumenti BIM permettono di convertire i disegni CAD in oggetti intelligenti BIM, agevolando la transizione tra i due metodi di progettazione.
AutoCAD come supporto per dettagli costruttivi
Mentre il BIM viene utilizzato per la progettazione globale dell’edificio, AutoCAD è spesso impiegato per la creazione di dettagli esecutivi, come schemi impiantistici e particolari architettonici.
Questo approccio ibrido è molto diffuso negli studi di ingegneria e architettura.
Collaborazione tra software
Software come Revit consentono di collegare i file AutoCAD come riferimenti esterni, facilitando il lavoro con professionisti che utilizzano diversi strumenti.
L’integrazione con piattaforme cloud permette di aggiornare automaticamente i file, migliorando la coordinazione tra i vari attori del progetto.
L'importanza della formazione per AutoCAD e BIM
L’utilizzo avanzato di AutoCAD e BIM richiede competenze specifiche. I professionisti del settore devono rimanere aggiornati sulle nuove tecnologie per garantire lavori di qualità e migliorare la produttività.
Frequentare un corso AutoCAD certificato come quello offerto da MAC Formazione consente di acquisire le basi necessarie per il disegno tecnico, mentre la formazione BIM permette di padroneggiare strumenti come Revit e ArchiCAD.
Per approfondire le potenzialità del BIM, è utile consultare fonti autorevoli come:
Autodesk University – Un portale ricco di risorse e corsi su AutoCAD e BIM.
BuildingSMART – Organizzazione internazionale per lo sviluppo di standard aperti per il BIM.
Conclusioni
AutoCAD e BIM sono due strumenti diversi ma complementari nel settore della progettazione. AutoCAD offre precisione nel disegno tecnico, mentre BIM permette di gestire in modo intelligente e collaborativo l’intero ciclo di vita di un edificio. Utilizzarli insieme consente di ottimizzare i processi e migliorare l'efficienza dei progetti.
Investire nella formazione professionale è essenziale per sfruttare al meglio entrambe le tecnologie. Per chi desidera acquisire competenze certificate, il corso AutoCAD certificato di MAC Formazione rappresenta un'ottima opportunità per entrare nel mondo del disegno tecnico e della progettazione digitale.
C’è tempo fino al 10 aprile per presentare la richiesta di contributi a favore delle persone con disturbi dello spettro autistico, sulla base dell’avviso pubblicato nei giorni scorsi dall'Ambito Territoriale Sociale 14 per i nove comuni facenti parte dell'Ats (Civitanova Marche, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Monte San Giusto, Potenza Picena, Porto Recanati e Recanati).
Si tratta di contributi a titolo di rimborso finalizzati a coprire i costi relativi agli interventi educativi/riabilitativi riconosciuti dall'Istituto Superiore della Sanità sostenuti nel periodo 01.04.2023 - 31.10.2024 dalle persone con disturbi dello spettro autistico.
Nello specifico si intendono compresi gli interventi educativi a orientamento cognitivo-comportamentale; Supervisioni per gli interventi a orientamento cognitivo-comportamentale; Interventi comportamentali e psicologici strutturati, in età adolescenziale e adulta; Terapia logopedica; Terapia psicomotoria.
I beneficiari devono essere in possesso della certificazione della diagnosi di autismo, del progetto educativo/riabilitativo da cui si desume la prescrizione degli interventi rendicontati e della copia della documentazione di spesa fiscalmente valida. Le spese ammissibili devono essere state sostenute ovvero pagate e quietanzate nonché suffragate da relativa documentazione contabile.
Il valore del contributo regionale massimo ammissibile è pari a € 5.000,00 per ogni beneficiario e sarà concesso dalla Regione Marche sulla base della disponibilità finanziaria, procedendo pertanto a riparametrazione proporzionale in caso di superamento della spesa ammissibile complessiva rispetto allo stanziamento complessivo.
Le informazioni possono essere reperite presso: servizi sociali Comune di residenza; punto unico di accesso (PUA) dell’ATS 14 - Comune di Civitanova Marche 3° Piano tel. 0733/822600 - 624 - 278 email: pua.ambito14@comune.civitanova.mc.it; sul sito internet dove è consultabile l’Avviso pubblico e la modulistica necessaria per far domanda al seguente link: clicca qui .
Le domande possono essere presentate dal 17 Marzo 2025 al 10 Aprile 2025 mediante: consegna a mano all’ufficio protocollo del comune di Civitanova Marche, ente capofila ATS 14 negli orari di apertura al pubblico o a mezzo PEC al seguente indirizzo: comune.civitanovamarche@pec.it
Negli ultimi decenni, il numero di persone affette da malattie autoimmuni è aumentato significativamente. Queste patologie si verificano quando il sistema immunitario, che normalmente difende l’organismo da virus e batteri, attacca erroneamente i propri tessuti, causando infiammazioni croniche e danni a vari organi. Tra le più conosciute ci sono l’artrite reumatoide, la sclerosi multipla, il lupus eritematoso sistemico, la celiachia e la tiroidite di Hashimoto.
Le cause delle malattie autoimmuni non sono ancora del tutto chiare, ma si ritiene che una combinazione di fattori genetici, ambientali e ormonali possa giocare un ruolo determinante. L’esposizione a infezioni, lo stress cronico e alcuni fattori dietetici possono contribuire all’attivazione del sistema immunitario in modo anomalo. Inoltre, queste patologie colpiscono più frequentemente le donne rispetto agli uomini, suggerendo una possibile influenza ormonale nello sviluppo della malattia.
I sintomi da non sottovalutare
Uno dei problemi principali legati alle malattie autoimmuni è la difficoltà nel riconoscerle precocemente. I sintomi iniziali possono essere vaghi e facilmente confusi con altre condizioni meno gravi, portando spesso a diagnosi tardive. Tra i segnali più comuni ci sono la stanchezza cronica, i dolori articolari e muscolari, le eruzioni cutanee, le infiammazioni ricorrenti e i problemi digestivi.
Alcune patologie autoimmuni si manifestano con sintomi molto specifici. L’artrite reumatoide, ad esempio, provoca gonfiore e rigidità nelle articolazioni, soprattutto al mattino. La sclerosi multipla può causare problemi di coordinazione, intorpidimento degli arti e difficoltà di vista. Il lupus, invece, si presenta con sintomi molto variabili, che possono includere febbre, dolori diffusi e un caratteristico eritema a forma di farfalla sul viso.
Data la varietà e la complessità delle manifestazioni cliniche, è fondamentale rivolgersi a uno specialista ai primi segnali sospetti. Un intervento tempestivo può fare la differenza nel rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità della vita del paziente.
Perché la diagnosi precoce è fondamentale
Individuare una malattia autoimmune nelle sue fasi iniziali permette di iniziare tempestivamente un trattamento adeguato, riducendo il rischio di danni irreversibili agli organi e migliorando la prognosi a lungo termine.
Uno degli ostacoli principali nella diagnosi di queste patologie è la mancanza di test unici e definitivi. Spesso è necessario combinare diverse analisi e monitorare l’evoluzione dei sintomi nel tempo per arrivare a una diagnosi accurata. Per questo motivo, è importante che il paziente si rivolga a medici esperti nel settore, come reumatologi, immunologi o gastroenterologi, a seconda del tipo di malattia sospettata.
Un altro aspetto importante è il trattamento personalizzato. Ogni malattia autoimmune ha un decorso diverso e richiede un approccio terapeutico specifico. I farmaci immunosoppressori, i corticosteroidi e le terapie biologiche possono aiutare a controllare l’infiammazione e a prevenire le complicanze più gravi. Inoltre, adottare uno stile di vita sano, seguire una dieta equilibrata e praticare regolare attività fisica può contribuire a migliorare la gestione della malattia.
Quando rivolgersi a uno specialista
Molte persone tendono a ignorare i sintomi o a sottovalutarli, attribuendoli allo stress o alla stanchezza. Tuttavia, se dolori articolari, affaticamento, problemi digestivi o manifestazioni cutanee persistono per settimane, è essenziale consultare un medico. Il primo passo è solitamente rivolgersi al medico di base, che può indirizzare il paziente verso uno specialista in base ai sintomi riscontrati.
In alcuni casi, la difficoltà nel trovare un appuntamento rapido con un medico esperto può ritardare la diagnosi e l’inizio del trattamento. Le liste d’attesa per visite specialistiche in strutture pubbliche possono essere lunghe, creando ulteriori problemi ai pazienti che necessitano di una valutazione immediata.
Fortunatamente, oggi esistono soluzioni che permettono di accedere più velocemente alle cure mediche. Prenotare visite specialistiche rapide in tutta Italia è diventato più semplice grazie a piattaforme innovative che mettono in contatto i pazienti con professionisti qualificati, garantendo tempi di attesa ridotti e un’assistenza su misura.
L’importanza di un supporto medico continuo
Le malattie autoimmuni sono condizioni croniche che richiedono un monitoraggio costante. Anche dopo la diagnosi iniziale, è fondamentale effettuare controlli regolari per valutare l’efficacia delle terapie e adattare il trattamento in base all’evoluzione della malattia. La collaborazione tra medico e paziente è essenziale per garantire un buon controllo della patologia e ridurre l’impatto dei sintomi sulla vita quotidiana.
Oltre ai farmaci, un approccio multidisciplinare può essere di grande aiuto. Supporto nutrizionale, fisioterapia e tecniche di gestione dello stress, come yoga o meditazione, possono migliorare il benessere generale del paziente. Inoltre, informarsi sulla propria condizione e partecipare a gruppi di supporto può offrire un sostegno psicologico importante, aiutando a gestire meglio la malattia.
Un importante incontro istituzionale si è svolto a palazzo Governatori tra il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e il nuovo direttore generale dell'azienda sanitaria territoriale Ast di Macerata, Alessandro Marini. All’incontro ha preso parte anche l’assessore comunale alla Salute, Jacopo Orlandani.
L’appuntamento, caratterizzato da un clima di grande cordialità e collaborazione, è stato l’occasione per affrontare le principali problematiche legate alla sanità locale, con particolare attenzione all’ospedale civile "Bartolomeo Eustachio" di San Severino Marche e alla sanità territoriale.
Durante il confronto, si è discusso delle prospettive future del sistema sanitario locale, anche in vista della predisposizione di un nuovo piano sanitario, che interesserà strutture e professionisti dell’intera Ast di Macerata. Il sindaco Piermattei ha sottolineato l’importanza di garantire servizi efficienti e risposte adeguate ai bisogni dei cittadini, chiedendo particolare attenzione per il presidio ospedaliero settempedano.
Il direttore generale Alessandro Marini, dirigente medico con una consolidata esperienza nella sanità regionale, ha ribadito il proprio impegno nel rafforzare e migliorare il sistema sanitario locale. Marini vanta un curriculum di rilievo e ha ricoperto diversi incarichi di vertice.
L’incontro ha rappresentato un primo passo verso un dialogo costruttivo e continuo tra amministrazione comunale e direzione sanitaria, con l’obiettivo comune di mantenere e, se possibile potenziare, i servizi sanitari sul territorio per rispondere al meglio alle esigenze della comunità di uno dei più vasti Comuni dell’intera regione Marche con i suoi quasi 194 chilometri quadrati di territorio e con una popolazione in età molto avanzata.
Taglio del nastro, questa mattina, alla palazzina sud del Lido Cluana dove i soci del Centro anziani di via Carnia, presieduto dal presidente Luigi De Nardis, hanno inaugurato la mostra realizzata con le opere artistiche dei volontari, che andranno anche a favore delle lotterie di beneficenza presso la Croce Verde e l'Anffas. L’evento ha il patrocinio del Comune di Civitanova Marche. Presente per l’occasione, l’assessore ai Servizi sociali Barbara Capponi, che ha salutato a nome dell’Amministrazione i referenti del centro Ancescao di via Carnia.
"Un vero piacere poter essere presente all'apertura dell'esposizione dei lavori dei nostri soci del centro anziani di via Carnia - ha detto l’assessore Capponi -. Il valore immenso di questa iniziativa è certamente culturale ma anche sociale, per l'importante opera di aggregazione che viene offerta da questo contesto. I miei complimenti a tutti gli artisti e gli organizzatori di questo momento importante e meritevole per tutta la cittadinanza. All'intera comunità rivolgo fortemente l'invito di visitare l'esposizione e a non perdere questa bella opportunità di spessore".
Tra i lavori esposti ci sono quelli di Renata Marchelli, per quanto concerne la pittura su stoffa che viene eseguita con colori lavabili: realizzati numerosi lavori quali tovaglie, tende, cuscini, runner da tavola ed altro grazie alle partecipanti al suo corso.
Opere esposte anche del socio volontario Aurelio Vallorani, con lavori in legno pregiato, ulivo, sia al naturale che dipinti in oro con la collaborazione di Renata Marchelli. Infine Neva Barbaresi espone lavori all'uncinetto quali scialli, borse di varie misure, portachiavi e piccoli oggetti tutti realizzati durante l'anno dalle partecipanti al corso del mercoledì pomeriggio sotto la sua guida. L'ingresso è libero, dalle ore 09,30 alle 12,30 e dalle ore 16,00 alle 19,30. Chiusura mostra 24 marzo.
Il Rotary Club di Macerata ha organizzato nei giorni scorsi, presso la Sala Conferenze dell'Hotel Grassetti di Corridonia, un incontro sul tema "Stato della Giustizia in Italia: confronto tra Magistratura e Avvocatura alla luce delle aspettative del cittadino". Ne hanno discusso l'avvocato Paolo Parisella, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Macerata e socio del Rotary Club di Macerata, il dottor Paolo Vadalá, presidente del Tribunale di Macerata, il dottor Giovanni Fabrizio Narbone, Procuratore Capo della Repubblica di Macerata e l’avvocato Renato Coltorti, Responsabile della Formazione della Camera Penale di Macerata.
Ha moderato il dibattito il prof. avv. Maurizio Cinelli, Docente Emerito di Diritto del Lavoro presso l’Universita di Macerata e socio del Rotary Club di Macerata. Come emerso nel corso dell’incontro, il sistema giudiziario italiano si trova da tempo al centro di un acceso dibattito, diviso tra le esigenze dell’Avvocatura, il ruolo della Magistratura e le aspettative del cittadino.
La lentezza dei processi, la complessità normativa hanno alimentato insoddisfazioni e richieste di riforme. L’Avvocatura, pilastro del diritto di difesa, lamenta la necessità di una Giustizia con procedure più snelle: l’eccessivo carico di lavoro dei tribunali e il mancato rispetto dei tempi processuali, penalizzano i cittadini che chiedono decisioni rapide e giuste.
Dall’altra parte, la magistratura sottolinea la carenza di risorse e di personale, elementi che spesso rendono difficile garantire un servizio giuridico efficace. Le riforme degli ultimi anni hanno cercato di bilanciare queste esigenze ma restano criticità irrisolte, come l’eccessiva durata dei procedimenti. In questo incontro, pur nella diversità delle rispettive posizioni, tutti i relatori hanno convenuto che solo un dialogo costruttivo tra avvocati, magistrati e istituzioni potrà auspicabilmente portare a un sistema giudiziario più efficiente, capace di garantire maggiore equità e fiducia nell’amministrazione della Giustizia.
Il 22 marzo prenderà il via il progetto "Un momento di benessere a casa tua", promosso dal G.AL.T. odv Gruppo Alzheimer Tolentino. L'associazione di volontariato, nata nel 2023, si pone l'obiettivo di supportare le persone affette da demenza e i loro familiari, spesso costretti ad affrontare sfide emotive, psicologiche ed economiche nella gestione quotidiana della malattia.
Andrea Crocetti, Presidente del G.AL.T., sottolinea come molte famiglie si trovino in difficoltà e non riescano a manifestare i propri bisogni. Essendo composte da familiari ed ex caregiver, le persone all'interno dell'associazione comprendono a fondo queste dinamiche e si impegnano a fornire un aiuto concreto.
A rafforzare questo messaggio, la vicepresidente Barbara Crocetti ribadisce l'importanza di far sentire le famiglie meno sole, offrendo loro un primo servizio di supporto e uno spazio di confronto con chi condivide la stessa esperienza. L'obiettivo è trasformare le difficoltà imposte dalla malattia in progetti concreti e relazioni di aiuto efficaci.
"Un momento di benessere a casa tua" offrirà gratuitamente servizi domiciliari a tutte le famiglie residenti nel comune di Tolentino che ne faranno richiesta. I servizi includeranno parrucchiere, estetista e podologia, erogati da professionisti locali quali Parrucchieria Micol, C&R Firmano i Capelli, Centro Benessere Armonia, Estetica Olimpya e la podologa D.ssa Carletti Francesca. L'associazione precisa che questi servizi non sono destinati esclusivamente a persone con diagnosi di demenza, ma anche a chiunque abbia difficoltà motorie o di spostamento.
Le famiglie potranno accedere ai servizi inoltrando una richiesta tramite email all'indirizzo info@alzheimertolentino.it o contattando telefonicamente i numeri 348/8211890 (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18) e 347/8458590 - 347/8458595 (tutti i giorni dalle 18:15 in poi, anche via WhatsApp). Le richieste verranno prese in carico in ordine di arrivo, previo colloquio con i referenti del progetto per verificarne l'idoneità, e saranno soddisfatte fino ad esaurimento dei fondi disponibili.
Il progetto è reso possibile grazie ai fondi raccolti dalle associazioni e dai partecipanti alla Cena Fraterna organizzata dalla Rete della Fraternità di Tolentino lo scorso novembre. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare i numeri sopra indicati o visitare le pagine social dell'associazione su Instagram e Facebook al profilo GALT odv Gruppo Alzheimer Tolentino.
È disponibile da oggi, l’avviso pubblico rivolto ad anziani da coinvolgere in un progetto sperimentale di assistenza personalizzata nel territorio dell'Ambito Territoriale Sociale 14 (a valere sul Pnrr), per i nove comuni facenti parte dell'ATS: Civitanova Marche, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Monte San Giusto, Potenza Picena, Porto Recanati e Recanati.
Saranno selezionati persone over 65 non autosufficienti in base a specifici requisiti riportati in dettaglio nel bando, in favore dei quali assicurare, in via sperimentale, un progetto di assistenza personalizzata che può prevedere interventi mirati in base al bisogno, quali: adattamento spazi domiciliari mediante piccoli lavori di adeguamento e/o installazione domotica presso il contesto abitativo attrezzato, tele monitoraggio ed percorso assistenziale integrato di tipo domiciliare, al fine di consentire il mantenimento di una piena autonomia e di prevenire l’istituzionalizzazione.
Gli interessati possono inoltrare domanda a partire dal 20/03/2025 al 09/04/2025 (il percorso assistenziale ha durata sperimentale fino al 31 marzo 2026, in coerenza con le tempistiche previste dal Pnrr salvo proroghe).
Per maggiori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Comune dell'Ats 14 al seguente numero: 0733/822230 e all’indirizzo di posta elettronica ambito@comune.civitanova.mc.it o consultare il sito web al seguente link:clicca qui.
La domanda di partecipazione al presente avviso e i relativi allegati dovranno essere presentati, dal soggetto richiedente, obbligatoriamente in forma telematica tramite le credenziali SPID, CIE o CNS del richiedente utilizzando il browser Chrome per mezzo del Sistema Informativo SI Care disponibile all’indirizzo: www.ambitosociale14.it. link: clicca qui. Tutti gli avvisi sono consultabili sul sito web: www.ambitosociale14.it
Le slot machine a tema cinematografico sono una straordinaria fusione tra il mondo dell'intrattenimento dei casinò e l'universo affascinante del grande schermo. Offrono ai giocatori l'opportunità di immergersi in esperienze uniche, che vanno ben oltre la semplice meccanica di gioco, creando un legame profondo con le storie, i personaggi e le atmosfere del cinema. Queste slot riescono a trasportare i giocatori in universi famosi, facendo vivere emozioni e ricordi legati ai film, rendendo ogni partita un'esperienza appassionante.
Un esempio emblematico di questa fusione è la slot L’Allenatore nel Pallone Bi-Zona. Ispirata al celebre film italiano con Lino Banfi nel ruolo di Oronzo Canà, questa macchina ricrea con grande umorismo le scene più iconiche del film, con simboli che richiamano il mondo del calcio e un bonus che ricorda le battute più divertenti. Per gli amanti della comicità tutta italiana, in particolare quelle legate al personaggio di Pierino, le slot dedicate a questo tipo di humor offrono momenti di pura risata, con rimandi alle gag più celebri dei film con protagonista Alvaro Vitali.
Passando oltre oceano, troviamo slot come The Goonies Megaways, che immergono i giocatori nell'avventura degli anni '80. La slot è basata sul famoso film I Goonies e fa rivivere l’emozione di una caccia al tesoro attraverso grafiche evocative di mappe misteriose e tesori nascosti. La colonna sonora contribuisce a creare una vera e propria esperienza nostalgica per chi ha amato il film, e per chi desidera rivivere quella magica atmosfera.
Un'altra slot machine di grande successo è quella ispirata alla serie sudcoreana Squid Game, che ha conquistato il mondo con la sua suspense e le sue tematiche inquietanti. In questa versione da casinò, i giocatori possono affrontare simboli legati ai giochi mortali e ai personaggi enigmatici della serie, mantenendo alta l’adrenalina e l’elemento di tensione che l’ha resa tanto popolare.
Non mancano poi le slot che omaggiano classici dell'animazione come Inspector Gadget, che riprende le avventure del celebre cartone animato. Con gadget tecnologici e missioni entusiasmanti, la slot unisce dinamiche di gioco coinvolgenti con un'atmosfera che farà la felicità sia degli adulti nostalgici, che dei più giovani che si avvicinano per la prima volta al personaggio.
Infine, non possiamo non citare Il Padrino Megaways, una slot che celebra uno dei film più iconici della storia del cinema, il capolavoro di Francis Ford Coppola. Questa macchina ripropone le atmosfere cupe e drammatiche del film, con simboli legati alla potente famiglia Corleone e un gameplay sofisticato che ne riflette l’intensità.
Le slot a tema cinema, come quelle appena viste e le altre centinaia presenti nei cataloghi delle migliori piattaforme di gioco, sono vere e proprie celebrazioni della cultura pop e della cinematografia. Tra citazioni indimenticabili, colonne sonore famose e design che richiamano l’immaginario visivo dei film, queste macchine permettono ai giocatori di rivivere, ogni volta che girano i rulli, i momenti magici del grande schermo. Che si tratti di umorismo all’italiana, avventure epiche o drammi indimenticabili, c’è sempre una slot che permette di fare un viaggio nel passato e nelle emozioni che i film ci hanno regalato.
Tre sindaci, due libri, un solo evento: FilosofArte accende il dibattito a Civitanova. Venerdì 21 marzo alle ore 19, il ristorante "Officina" sul lungomare sud ospiterà due sindaci marchigiani: Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno che presenterà il suo libro "Noi siamo l’ambiente", un’opera che affronta le tematiche della sostenibilità e dell’impegno per la tutela ambientale e Luca Paolorossi, sindaco di Filottrano, con il libro "I miei primi cento anni", un racconto autobiografico che ripercorre la sua vita.
A fare gli onori di casa sarà il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica: "È con grande piacere che accogliamo, qui a Civitanova, due grandi amici e colleghi. Sarà un’occasione di incontro e confronto, ma soprattutto di condivisione di esperienze e progetti. Un sentito ringraziamento al consigliere Crocetti, perché la rassegna FilosofArte è ormai un valore aggiunto per la nostra città, sia sul fronte culturale, sia su quello sociale e commerciale."
L'evento sarà moderato dal giornalista Maurizio Socci e seguito dalle telecamere di ÈTV Marche. "FilosofArte è nata con l’idea di creare uno spazio di confronto libero e stimolante - dice il consigliere Crocetti, ideatore della rassegna - e la serata di venerdì è un perfetto esempio di questa missione: due amministratori pubblici che si raccontano attraverso le loro esperienze, portando riflessioni su temi fondamentali". Al termine della presentazione, sarà possibile partecipare a una cena, con prenotazione obbligatoria al numero 0733/775158.
Uno dei giochi più celebri, entusiasmanti e praticati al mondo, il poker non poteva che portare con sé una storia ricca ed affascinante. Una storia capace di superare barriere ed attraversare secoli e continenti e, soprattutto, di adattarsi benissimo agli sviluppi di ogni epoca.
Le antiche origini del poker
Se oggi milioni di giocatori amano il poker, il motivo è da ricercare anche nella sua antichissima storia. Nel poker, infatti, storia e innovazione si intrecciano costantemente e ne determinano il successo continuo. Oggi questo successo si è acuito anche grazie alle piattaforme online che hanno di fatto aperto ad un nuovo di concepire il poker.
E’ infatti sufficiente avere solo una buona connessione per sedersi ad alcuni tra i tavoli più importanti del mondo e sedere al fianco dei più grandi professionisti internazionali delle carte francesi. Un successo quello odierno che il poker si è comunque conquistato sul campo, un campo lunghissimo che affonda le sue radici in una storia abbastanza singolare. Molti studiosi ritengono, infatti, che le radici del poker non siano del tutto chiarissime. Tuttavia sono concordi nel far risalire le radici della sua nascita ad un antico gioco persiano l’As Nas che veniva praticato nel XVI secolo. Un gioco molto affascinante che aveva diverse cose in comune con il poker: l’elemento della scommessa ed i principi del bluff che sono due dei fondamenti su cui si basa il poker.
Un’altra caratteristica di questo gioco è quella che oggi rende il poker il fenomeno internazionale che è diventato e cioè la facilità della sua diffusione. L’As Nas infatti è riuscito a diffondersi in Europa con molta facilità al punto da essere influenzato dalle varianti francesi e spagnole fino a diventare Poque e Primero.
Il divertimento con la diffusione commerciale
Da sempre le novità di un mondo ne hanno raggiunto un altro attraverso gli scambi commerciali ed infatti con l’espansione delle colonie francesi il poker è riuscito ad arrivare al Nord America e qui si è affermato nel corso del XIX secolo, nei saloon del vecchio West. Qui è diventato iconico, si è evoluto e si è iniziato a giocare con il mazzo da 52 carte per creare una combinazione con le 5 migliori. Nasceva quella che sarebbe stata la moderna versione del poker.
C’è voluto comunque il XX secolo, il secolo della modernità, perché il poker raggiungesse l’apice della popolarità e gli anni ’70 hanno rappresentato la vera svolta. In questi anni hanno preso vita le WSOP ovvero le World Series of Poker, un torneo di respiro internazionale che ha contribuito ad aumentare il successo del poker rendendolo una disciplina competitiva in grado di attirare giocatori da ogni parte del mondo.
In seguito alla sua diffusione sono arrivate alla ribalta anche le varie specialità del gioco e tra queste una su tutte si è spianata letteralmente la strada del successo: il Texas Hold’em.
Dai casinò allo schermo: come è cambiata la percezione del poker
Sebbene il poker sia stato da sempre il gioco preferito di milioni di persone nel mondo, l’apice del suo successo lo ha raggiunto con l’introduzione del gioco nelle piattaforme online. Questo switch ha letteralmente cambiato anche la percezione che i giocatori o gli appassionati avevano del gioco stesso.
In principio, quando si poteva giocare solo nei casinò, il poker era considerato un gioco molto dispendioso, una roba da ricchi. Il gioco online lo ha reso quanto di più accessibile si possa pensare e, di fatto, ha sancito la nascita di tantissimi giocatori, molti dei quali con il tempo sono diventati anche dei veri campioni. La vera svolta epocale è stata dunque proprio internet che ha aperto le porte ad un pubblico sempre più ampio ed ha accelerato la fama ed il successo del gioco in maniera esponenziale. Poter giocare in tempo reale ed in qualsiasi momento della giornata, senza nessuna difficoltà, lo ha reso il re dei giochi d’azzardo online.
Oggi il poker sta vivendo un momento di grande fama e sviluppo e il mercato che gravita intorno a questo passatempo lo dimostra. Inoltre la facilità con cui in qualsiasi momento è possibile sfidare giocatori provenienti da ogni parte del mondo, ha fatto del poker una disciplina inclusiva e divertente al tempo stesso, determinando un vero e proprio cambio di paradigma anche nell’idea dei giochi stessi.
Dalle sue antiche origini persiane fino alle piattaforme più avanguardistiche moderne, quello che il poker non ha perso è un grande fascino ed una grande capacità di attirare un pubblico sempre più vasto e variegato. Una combinazione perfetta tra fortuna, psicologia e strategia che si lascia condire dall’adrenalina del divertimento attraendo milioni di giocatori ogni giorno.
Il futuro, visto questo importante passato, si preannuncia senza dubbio brillante e pieno di innovazione. Il poker con l’aiuto della tecnologia, è destinato a darci ancora grandi soddisfazioni.
Approvato dalla giunta comunale di Caldarola il progetto definitivo per il recupero post-sisma di Palazzo Pallotta, ex sede del municipio, in piazza Vittorio Emanuele II. "Raggiunto uno dei nostri principali obiettivi programmatici", commenta il sindaco Giuseppe Fabbroni.
Complessivamente si tratta di un intervento di nove milioni. Ora il prossimo passaggio riguarderà la Conferenza dei servizi per le necessarie autorizzazioni prima della gara d’appalto e della consegna dei lavori.
"L'intervento principale riguarderà il consolidamento delle fondamenta per le quali dovrà essere effettuato uno scavo importante anche nello spazio di fronte all'edificio - spiega il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Mirko Brandi -. Dopo aver sistemato la copertura e le murature, ci si potrà concentrare sul piano terra per riportare il prima possibile le attività commerciali nei loro spazi originari. È un intervento concepito per fasi, affinché la piazza possa, pian piano, tornare a vivere".
Per quanto riguarda i tempi, quindi, il progetto di Palazzo Pallotta è arrivato nella sua fase conclusiva: "L’obiettivo - aggiunge il primo cittadino - è di ottenere tutte le autorizzazioni entro il primo semestre di quest'anno così che possiamo procedere con l'affidamento entro il secondo semestre del 2025 o, al massimo, a inizio 2026. E poi partire subito con i lavori. Lavoreremo per appaltare il cantiere insieme a quello della Torre civica (lavori per 500mila euro). Una operazione che ci permetterebbe di intervenire con un unico blocco".
Non nasconde la soddisfazione il sindaco Fabbroni: "Appena ci siamo insediati abbiamo subito sollecitato l’Ufficio tecnico comunale per sbloccare la situazione di un edificio simbolo per il paese e per la comunità. Per noi, il risultato politico-amministrativo, cioè di essere riusciti a sbloccare un’opera che era al centro del nostro programma, è stato raggiunto. Ora possiamo procedere con la fase cruciale che segna una svolta per Caldarola".
Intanto, proprio con l'obiettivo di restituire pian piano la piazza e il palazzo ai cittadini, sono state tolte le transenne dagli archi che non permettevano la vista del loggiato e al tempo stesso non risolvevano il problema del passaggio dei piccioni: "Abbiamo installato apposite reti antivolatili - dice Fabbroni - innanzitutto per motivi igienico-sanitari contro il guano dei piccioni, e poi anche per restituire una piccola parte del palazzo alla sua comunità. Ora il loggiato è ben visibile a cittadini e visitatori, ci auguriamo che presto torni a essere anche vivibile".