Caldarola, la Giunta approva il progetto definitivo per Palazzo Pallotta: "Appalto entro l'anno, poi i lavori"
Approvato dalla giunta comunale di Caldarola il progetto definitivo per il recupero post-sisma di Palazzo Pallotta, ex sede del municipio, in piazza Vittorio Emanuele II. "Raggiunto uno dei nostri principali obiettivi programmatici", commenta il sindaco Giuseppe Fabbroni.
Complessivamente si tratta di un intervento di nove milioni. Ora il prossimo passaggio riguarderà la Conferenza dei servizi per le necessarie autorizzazioni prima della gara d’appalto e della consegna dei lavori.
"L'intervento principale riguarderà il consolidamento delle fondamenta per le quali dovrà essere effettuato uno scavo importante anche nello spazio di fronte all'edificio - spiega il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Mirko Brandi -. Dopo aver sistemato la copertura e le murature, ci si potrà concentrare sul piano terra per riportare il prima possibile le attività commerciali nei loro spazi originari. È un intervento concepito per fasi, affinché la piazza possa, pian piano, tornare a vivere".
Per quanto riguarda i tempi, quindi, il progetto di Palazzo Pallotta è arrivato nella sua fase conclusiva: "L’obiettivo - aggiunge il primo cittadino - è di ottenere tutte le autorizzazioni entro il primo semestre di quest'anno così che possiamo procedere con l'affidamento entro il secondo semestre del 2025 o, al massimo, a inizio 2026. E poi partire subito con i lavori. Lavoreremo per appaltare il cantiere insieme a quello della Torre civica (lavori per 500mila euro). Una operazione che ci permetterebbe di intervenire con un unico blocco".
Non nasconde la soddisfazione il sindaco Fabbroni: "Appena ci siamo insediati abbiamo subito sollecitato l’Ufficio tecnico comunale per sbloccare la situazione di un edificio simbolo per il paese e per la comunità. Per noi, il risultato politico-amministrativo, cioè di essere riusciti a sbloccare un’opera che era al centro del nostro programma, è stato raggiunto. Ora possiamo procedere con la fase cruciale che segna una svolta per Caldarola".
Intanto, proprio con l'obiettivo di restituire pian piano la piazza e il palazzo ai cittadini, sono state tolte le transenne dagli archi che non permettevano la vista del loggiato e al tempo stesso non risolvevano il problema del passaggio dei piccioni: "Abbiamo installato apposite reti antivolatili - dice Fabbroni - innanzitutto per motivi igienico-sanitari contro il guano dei piccioni, e poi anche per restituire una piccola parte del palazzo alla sua comunità. Ora il loggiato è ben visibile a cittadini e visitatori, ci auguriamo che presto torni a essere anche vivibile".
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