Un risultato di prestigio per l'imbarcazione Veleno III. L’associazione So Tutto Di Te Sailing Team di Civitanova Marche celebra con orgoglio la prestigiosa vittoria nella VI categoria crociera della 57ª edizione della Barcolana, la storica regata internazionale svoltasi domenica 12 ottobre nelle acque del Golfo di Trieste.
Un risultato straordinario, frutto di passione, determinazione e spirito di squadra, che conferma l’impegno e la preparazione del team in una delle competizioni veliche più affollate e sentite al mondo.
Nonostante le condizioni meteo con poco vento e la partecipazione di oltre 1.800 imbarcazioni, So Tutto Di Te Sailing Team, con la sua imbarcazione Veleno III, ha saputo imporsi con grande maestria, navigando con intelligenza tattica e grande affiatamento.
L’equipaggio di Veleno III, in forza al Circolo Nautico Sambenedettese (Cns) di San Benedetto del Tronto, ha dimostrato ancora una volta il proprio valore in mare, portando a casa un risultato di assoluto prestigio che premia il lavoro di un gruppo unito da un profondo amore per il mare e per la vela.
Alla Barcolana ha preso parte anche l’imbarcazione Margot, anch’essa rappresentante del So Tutto Di Te Sailing Team, che ha ottenuto un ottimo piazzamento, confermando la solidità e la crescita del gruppo nelle competizioni nazionali e internazionali.
"Siamo entusiasti di questo risultato, che rappresenta per noi un punto di arrivo ma anche un nuovo punto di partenza", ha dichiarato John Chiacchiera, presidente di So Tutto Di Te Sailing Team. "Vogliamo ringraziare l’organizzazione della Barcolana, i nostri sostenitori e soprattutto tutti i membri degli equipaggi che, con passione e impegno, hanno reso possibile questi successi".
Prosegue la vicenda della protesta dei tifosi della Civitanovese contro il presidente Mauro Profili. Dopo il pareggio 0-0 sul campo del Montefano, il giudice sportivo ha preso una decisione ufficiale: la società rossoblù è stata multata con 200 euro di ammenda.
La sanzione è stata comminata «per aver la propria tifoseria, durante la gara, lanciato in campo 9 fumogeni accesi, costringendo l'arbitro a sospendere per qualche minuto la gara al fine di consentire la rimozione degli stessi». Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma i fumogeni hanno comunque provocato evidenti danni al terreno di gioco, e il giudice sportivo ha rinviato la questione del risarcimento alla normativa vigente.
Ma la contestazione della tifoseria non si è fermata allo stadio. Nella serata di ieri, infatti, sono finiti nel mirino dei tifosi anche il sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, e l’assessore allo sport, Claudio Morresi, con degli striscioni esposti in piazza recanti la scritta: "Ciarapica-Morresi basta indifferenza, è finita la pazienza".
I gruppi organizzati del tifo rossoblù hanno commentato: "L’assenza e l’indifferenza del Comune non può passare inosservata!", manifestando il loro malcontento verso le istituzioni locali per il ruolo ritenuto passivo nella vicenda legata a Mauro Profili.
Il Comitato Frazione di Serralta, una delle belle realtà del territorio settempedano, ha celebrato i suoi eroi sportivi con una partecipata cena di ringraziamento, onorando i successi che hanno portato il nome della Città di San Severino Marche ai vertici di diverse discipline, dagli sport tradizionali a quelli motoristici e all'atletica. L'evento, promosso dal Comitato di Frazione, ha espresso gratitudine per la passione e l'impegno degli atleti.
Il cuore della festa è stato dedicato al trionfo delle due squadre di ruzzola di Serralta, che hanno meritatamente visto laureare i suo i componenti Campioni d’Italia FIGeST (Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali). Un risultato straordinario che evidenzia la forza delle tradizioni locali. Parallelamente, sono stati celebrati i ragazzi del tiro alla fune vincitori del torneo amatoriale di Apiro.
All'incontro ha preso parte anche l'Assessore comunale allo Sport della Città di San Severino Marche, Paolo Paoloni, che si è quindi complimentato con due sportivi d’eccellenza protagonisti anch’essi della serata: Manlio Giachè e Mathias Zagaglia..
Manlio Giachè, pilota proprio di Serralta, ha recentemente firmato una delle sue imprese più significative conquistando il titolo di Campione Italiano di motocross d’epoca nella categoria D1 (veicoli costruiti dal 1980 al 1982). Si tratta del secondo titolo tricolore in questa affascinante specialità e del sesto alloro complessivo in carriera per lui che ormai è una leggenda del motocross vintage.
Mathias Zagaglia, invece, portacolori del Cus Camerino è un giovane podista che si è distinto nell'atletica leggera conquistando di recente il titolo di Campione Regionale Fidal Marche nella categoria Promesse.
L'assessore Paolo Paoloni ha espresso l'orgoglio dell'Amministrazione comunale: "I successi di Serralta e dei suoi atleti sono la prova che la passione, la disciplina e lo spirito di squadra possono portare a traguardi eccezionali. Dalle discipline tradizionali del nostro territorio, come la ruzzola, fino ai successi motoristici di Giachè e a quelli promettenti nell'atletica di Zagaglia, questi atleti sono un modello di eccellenza e un grande motivo di vanto per tutta la comunità di San Severino Marche”.
La celebrazione si è conclusa con il ringraziamento del Comitato di Frazione a tutti i partecipanti e l'augurio di una prossima stagione altrettanto ricca di vittorie.
++ AGGIORNAMENTO 16 OTTOBRE ++
La manifestazione è stata annullata. A comunicarlo sono gli stessi organizzatori attraverso una nota stampa: "Dobbiamo con grande dispiacere annunciare che tutti gli eventi sono annullati. Non per nostra volontà ma per la drastica decisione presa a livello nazionale di interrompere la collaborazione tra la Federciclismo e gli Enti. Un fulmine a ciel sereno che ci rende impossibile organizzare le nostre gare con Acsi, l'ente nazionale al quale ci appoggiamo come Ciclo Club Recanati e al quale fanno riferimento tantissime realtà amatoriali".
"Un problema generale e nazionale che ci tocca affrontare subito, agli inizi di un dibattito e di una protesta che sarà forte ma che al momento non è ancora in grado di fermare tale provvedimento e di trovare strade condivise per il bene del ciclismo, dello sport che amiamo - aggiungono gli organizzatori nella nota -. Perché dobbiamo annullare le gare? Noi come altre organizzazioni? Perché senza l'accordo Federciclismo- Acsi abbiamo problemi con il tesseramento, con le coperture assicurative, con la sicurezza visto che le moto scorta ieri sera ci hanno comunicato che in seguito al nuovo scenario normativo non potranno essere alla gara di Recanati".
"Abbiamo provato in ogni modo nelle ultime ore, anche in contatto con l'Acsi nazionale, a trovare soluzioni che salvassero la Leopardiana. Ci ha fermato solo il covid fino a questo provvedimento nazionale che sappiamo essere al vaglio anche del Ministero dello Sport perchè si rischia di fermare una parte significativa del movimento ciclistico. Intanto però dobbiamo fermarci noi, nonostante avessimo ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie da Regione Marche, Provincia di Macerara e Provincia di Ancona. Niente Infinito Bike, niente Leopardiana, niente allestimenti, niente festa, niente solidarietà e un danno organizzativo ed economico enorme" conclude la nota.
Tre giornate dedicate al ciclismo, alla promozione del territorio, alla poesia, alla spiritualità e all’amicizia, tra allegria e buona cucina marchigiana. È questo lo spirito che animerà la nuova edizione della manifestazione promossa dal Ciclo Club Recanati, guidato da Agostino Nina, con il patrocinio del Comune di Recanati. Un evento che rinnova una tradizione ormai consolidata, portata avanti con passione e grande capacità organizzativa da molti anni.
Si comincia venerdì 17 ottobre con la 13ª edizione della Infinito Bike, la gara di mountain bike ambientata nello spettacolare scenario del Colle dell’Infinito e del quartiere Montemorello. Un percorso di tre chilometri, tra vicoli, sterrato e brevi tratti asfaltati, darà vita a una prova di Cross Country intensa e spettacolare. La Infinito Bike sarà anche la prova conclusiva della Conero Cup, la storica challenge che da oltre venticinque anni promuove la mountain bike nelle Marche. La partenza è fissata per le 21.30, mentre per i partecipanti è previsto un ricco pacco gara, che conterrà anche una maglietta ricordo di alta qualità riservata ai primi cinquanta iscritti.
La giornata di sabato 18 ottobre sarà invece dedicata agli arrivi, alle iscrizioni e ai momenti di socialità. Nel pomeriggio, a partire dalle 16.00, spazio ai più piccoli con una prova promozionale tra giochi, un piccolo percorso, merenda e premi. In serata, dalle 20.00, si terrà la tradizionale Cena dei Cappuccini, un appuntamento ormai imperdibile, aperto a tutti e all’insegna della solidarietà. Il menù prevede tagliatelle al ragù preparate da Padre Francesco, brasato al Rosso Conero, contorno di “erbe trovate”, ciambellone di Frate Giulio, acqua, vino e caffè, il tutto al prezzo di 28 euro. L’intero ricavato sarà destinato alle Missioni Estere dei Padri Cappuccini.
La base logistica della manifestazione sarà situata a Montemorello, nella zona di Casa Leopardi, dove troveranno sede la segreteria, il ritiro dei pacchi gara e i parcheggi, tutti opportunamente segnalati. Il Convento dei Cappuccini sarà il punto di riferimento per i partecipanti, con la segreteria attiva sabato dalle 14.30 alle 19.30 e domenica dalle 6.30 alle 7.30.
Il gran finale è in programma domenica 19 ottobre con la Gran Fondo Leopardiana – Edizione del Giubileo, tappa conclusiva del circuito Gran Fondo Marche e prova valida per il Giro d’Italia Amatori. Come già avvenuto nel 2021 e nel 2022, la manifestazione si terrà in versione autunnale e proporrà due percorsi: quello lungo di 132,4 chilometri con 2127 metri di dislivello e quello corto di 69,2 chilometri con 1129 metri di dislivello. Le partenze sono previste alle 8.15 per il percorso lungo e alle 9.00 per quello corto, con l’ingresso in griglia a partire dalle 7.45.
Il tracciato attraverserà alcuni dei luoghi più suggestivi del territorio, tra cui Loreto, prima di concludersi con lo striscione d’arrivo nella Piazzola del Sabato del Villaggio, proprio davanti a Casa Leopardi. Sono attesi centinaia di ciclisti provenienti da tutta Italia e anche dall’estero: tra le iscrizioni figura infatti anche quella di un partecipante in arrivo dalla Corsica.
Un sentito ringraziamento va al Comune di Recanati e a tutti i Comuni coinvolti, al comitato di quartiere Montemorello, a Casa Leopardi, ai Frati Cappuccini, ai volontari, ai sostenitori e sponsor, all’Acsi Ciclismo e al comitato Conero Cup, per la collaborazione e il sostegno che rendono possibile un evento capace di unire sport, cultura e territorio nel nome di Giacomo Leopardi e dei valori più autentici della comunità recanatese.
«Vogliamo partire bene e, con gli ultimi arrivi, riteniamo che la squadra sia stata completata. Non facciamo proclami: vedremo il riscontro sul campo, ma crediamo che questa Recanatese possa viaggiare nelle zone alte della classifica». Parole di fiducia, pronunciate a inizio settembre dal presidente Daniele Maria Angelini durante la presentazione ufficiale della squadra a Palazzo Venieri. Promesse e ottimismo che oggi, a distanza di poche settimane, suonano come un boomerang.
Dopo sette giornate di campionato, la Recanatese ha raccolto appena 4 punti e viene da quattro sconfitte consecutive. Numeri impietosi, che riflettono non solo un avvio deludente ma anche la forte sensazione che la squadra sia incompleta, soprattutto dopo gli infortuni di Re e Ghio.
Il malcontento, inevitabilmente, non si ferma al terreno di gioco. In società il clima è teso, e nelle ultime ore si parla di un Consiglio di Amministrazione urgente, convocato per affrontare una crisi che non è solo tecnica ma anche dirigenziale. Al centro del dibattito proprio Angelini, che secondo diverse fonti starebbe valutando un passo indietro dopo settimane di nervosismo e frizioni interne. Sullo sfondo, si vocifera, le lusinghe provenienti da Ancona.
Una situazione che riapre vecchie ferite. Solo pochi mesi fa, infatti, Angelini aveva ricoperto il ruolo di presidente onorario della Civitanovese, club che sotto la sua influenza non è riuscito a evitare la retrocessione in Eccellenza. Ora, anche a Recanati, la sua gestione sembra aver imboccato la stessa strada fatta di entusiasmo iniziale e risultati deludenti.
Dietro le quinte, i margini per ricomporre un fronte unitario sembrano sempre più ridotti. I rapporti tra i vertici societari appaiono logori e la sensazione è che da questo CDA possano arrivare scelte drastiche.
Domenica 26 ottobre si svolgerà la seconda edizione della “Pedalata dei Santi”, evento conclusivo della rassegna Primavera in Bici 2025, promossa dall’Assessorato alla Mobilità Sostenibile del Comune di Civitanova Marche, in collaborazione con il Gruppo Sportivo Fontespina 2000 e Civitanova GreenLife.
Il ritrovo è fissato alle ore 09.00 presso il Catecumenion di via Carnia. Il percorso toccherà le chiese parrocchiali della città per poi concludersi al Santuario di Santa Maria Apparente, dove alle ore 11.00 circa sarà celebrata una Santa Messa dedicata ai ciclisti. L’iniziativa, adatta a tutte le età, unisce attività fisica, spiritualità e riscoperta del territorio, rafforzando il senso di comunità e la promozione di stili di vita sostenibili.
La “Pedalata dei Santi” si inserisce all’interno di un percorso più ampio, quello di Primavera in Bici, che da tre anni promuove il valore della mobilità attiva e dell’impegno civico attraverso eventi partecipati e inclusivi. «Concludiamo la rassegna Primavera in Bici con un appuntamento dal forte valore simbolico e comunitario — afferma l’assessore alla Mobilità Sostenibile Roberta Belletti —. Investire sulla promozione della mobilità dolce, fin dalle esperienze più semplici e accessibili come queste, significa favorire una nuova cultura urbana, attenta all’ambiente, al benessere e alla socialità. Iniziative come questa rafforzano la connessione tra i luoghi e le persone e ci ricordano quanto sia importante continuare a seminare buone pratiche e sensibilizzare, anche con leggerezza, al rispetto del nostro territorio e dei suoi spazi condivisi». L’assessore ringrazia infine il Gruppo Sportivo Fontespina 2000 e Civitanova GreenLife, da sempre al suo fianco nell’organizzazione della rassegna: «Senza il loro supporto costante e appassionato, nulla di tutto questo sarebbe possibile».
Il Chiesanuova Football Club ha ufficialmente comunicato la nomina di Gastone Mariotti come nuovo allenatore della Prima squadra, in sostituzione di Roberto Mobili.
Classe 1961, Mariotti è un tecnico di comprovata esperienza, noto per i suoi modi equilibrati e per una filosofia di gioco duttile e adattabile alle esigenze della squadra. Il nuovo mister subentra a Mobili e sarà già in panchina domani per il ritorno dei quarti di Coppa Italia a Civitanova.
La scorsa stagione Mariotti ha guidato il Fabriano Cerreto, subentrando a ridosso del Natale e contribuendo al raggiungimento della salvezza. Tuttavia, il suo nome è soprattutto legato all’Atletico Gallo Colbordolo, uno dei club fondatori dell’attuale K-Sport Montecchio Gallo, che ha allenato dal 2007 al 2023, con brevi parentesi alla Vadese e alla Forsempronese. Dal 2014 ha allenato sempre in Eccellenza.
Originario di Gallo di Petriano (Pesaro), Mariotti debutterà in campionato proprio nella sua terra, nella trasferta di domenica a Urbino, seconda di fila per il Chiesanuova. La società punta sulla sua esperienza e sul suo approccio tattico equilibrato per rilanciare le ambizioni della squadra.
L’annuncio è ufficiale: Lorenzo Baldassarri farà il suo debutto nel Campionato Mondiale Superbike 2026 con il team Go Eleven, alla guida della nuovissima Ducati Panigale V4-R. Il pilota montecosarese, già protagonista in Moto2 e vicecampione del mondo Supersport 2022, raccoglierà il testimone lasciato da Andrea Iannone, aprendo un nuovo capitolo della sua carriera.
Dopo settimane di indiscrezioni, la notizia è stata confermata dal team piemontese, che punta su Baldassarri per un progetto di crescita a lungo termine. Per il 27enne si tratta della prima esperienza in sella a una Superbike Ducati, con l’obiettivo di adattarsi rapidamente al nuovo pacchetto tecnico e di sfruttare al meglio la nuova generazione di pneumatici Pirelli.
Il team principal Gianni Ramello ha espresso grande fiducia nel nuovo arrivato: “Ho seguito personalmente le trattative con Lorenzo e sono entusiasta di poter lavorare con lui. Credo che non abbia ancora avuto una vera opportunità per dimostrare tutto il suo valore nel WorldSBK. Vogliamo iniziare senza pressioni, ma con la consapevolezza che il potenziale è enorme”.
Anche Denis Sacchetti, figura di riferimento del team Go Eleven, si dice ottimista:“Baldassarri ha talento e velocità, anche se le ultime stagioni non lo hanno messo pienamente in luce. Con la nuova Ducati V4 e il supporto della casa madre, può diventare una delle sorprese del 2026".
I primi test ufficiali sono previsti per gennaio, quando la squadra riceverà la moto direttamente da Borgo Panigale. Per Baldassarri, questa rappresenta un’occasione di rilancio dopo alcune annate difficili, culminate però con un ritorno da protagonista in MotoE. Con questa nuova sfida, il pilota marchigiano torna sotto i riflettori del motociclismo internazionale, deciso a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera tra i grandi della Superbike.
Il Castelfidardo cambia guida tecnica. Dopo un avvio di stagione complicato nel girone F di Serie D, con appena un punto raccolto nelle prime sette giornate, la società ha deciso di sollevare dall’incarico Stefano Cuccù. La decisione, ormai nell’aria dopo i risultati deludenti, è arrivata a poche ore dal pesante 6-1 subito in casa contro l’Atletico Ascoli.
Al suo posto arriva Francesco Monaco, allenatore di grande esperienza, chiamato a dare una scossa al club fidardense. La società lo ha ufficializzato con un comunicato: “La società GSD Castelfidardo comunica che il nuovo allenatore per il prosieguo della stagione è Francesco Monaco. Profilo di alta esperienza, arriva per dare una scossa all’avvio della stagione fidardense”.
Monaco vanta un passato brillante da calciatore, con esperienze di rilievo alla Lucchese tra gli anni ’80 e ’90, prima di intraprendere la carriera da allenatore nei primi anni 2000. Il tecnico ha collezionato diversi successi sia a livello giovanile, alla guida della Primavera dell’Ascoli, sia con le prime squadre tra Lega Pro e Serie D. Tra i risultati più significativi figurano la promozione in Serie B con l’Ancona nella stagione 2007-08, la promozione in Lega Pro con la Carrarese nel 2010-11 e quella con la Lucchese nel 2019-20. Da ricordare anche alcune salvezze importanti, ottenute sempre in Lega Pro con Pro Sesto e Prato, spesso subentrando nel corso della stagione e imprimendo un’inversione di marcia notevole.
Contestualmente alla nomina di Monaco, il Castelfidardo ha comunicato anche la separazione da Massimo Loviso, vice di mister Cuccù, e dal giocatore Francesco Massa, con l’obiettivo di imprimere una netta sterzata alla stagione.
Con il nuovo corso tecnico, la squadra fidardense spera di invertire la rotta e risalire dalla difficile posizione in classifica, a partire dal prossimo impegno sul campo del San Marino, che si profila già come uno scontro salvezza.
Continua a "infiammarsi", è proprio il caso di dirlo, il clima in casa Civitanovese. Durante il match pareggiato 0-0 contro il Montefano, valido per il campionato regionale, alcuni ultras rossoblù hanno manifestato il loro dissenso nei confronti del presidente Mauro Profili con gesti plateali e provocatori.
Nel corso del primo tempo, infatti, è apparso sugli spalti uno striscione eloquente con la scritta “Circo Profili”, mentre diversi fumogeni sono stati lanciati direttamente sul terreno di gioco del campo sintetico del Dell’Immacolata, provocando danni alla superficie.
A intervenire prontamente per rimuovere i fumogeni è stato il presidente del Montefano, Stefano Bonacci, che ha contribuito a riportare la situazione sotto controllo.
A seguito dei fatti, la Civitanovese Calcio ha diffuso un comunicato ufficiale in cui esprime «disappunto per quanto accaduto oggi sul campo di Montefano. Alcuni tifosi hanno lanciato fumogeni, interrompendo la partita; un comportamento che non rispecchia i valori della nostra società. Prenderemo le misure necessarie affinché episodi simili non si ripetano in futuro».
La vicenda segna un ulteriore capitolo della crescente tensione tra la tifoseria e la presidenza del club adriatico, con la dirigenza ora chiamata anche a risarcire i danni causati al campo sintetico.
(Foto di Pier Marino Simonetti)
MACERATA – Voce calda, battuta pronta, ironia naturale. Pierluigi Pardo è così anche fuori dallo schermo: diretto, appassionato, capace di passare da un aneddoto a una riflessione profonda con la stessa disinvoltura con cui racconta un gol al novantesimo. Ospite del nuovo episodio del Picchio Podcast, registrato durante il Festival Overtime 2025 nel centro di Macerata, Pardo ha conquistato tutti con il suo modo di essere: leggero ma mai superficiale, professionale ma sempre umano.
“Macerata mi è sempre rimasta nel cuore – racconta –. Mio padre era di stanza qui durante il servizio militare e me ne parlava come di un posto magico, quasi da romanzo. E oggi, grazie a Overtime, torno spesso. È un festival bellissimo, e per me è ormai un appuntamento fisso”.
Il tema del festival di quest’anno erano proprio le scelte, e Pardo ha raccontato la più importante della sua vita: quella che lo ha portato a diventare la voce che tutti conoscono. “Lavoravo nel marketing di una multinazionale americana, ma il mio sogno era la telecronaca. Avevo iniziato a collaborare con Tele+, facevo qualche partita di Serie B, Ancona, Perugia… Poi nacque Stream, e dovetti decidere se restare nel mondo del marketing o buttarmi nello sport. Mio padre era contrario, voleva che continuassi la carriera ‘sicura’, ma non ci ho pensato un attimo. Ho scelto la telecronaca”.
Da quel momento, una vita in prima linea tra microfoni e grandi emozioni. Tele+, Stream, Sky, poi la lunga avventura a Mediaset e oggi DAZN: “Sono stati vent’anni intensi. Ogni esperienza mi ha lasciato qualcosa, anche se le esclusive a volte complicano le cose. Io vorrei lavorare con tutti, ma capisco che ci siano strategie aziendali”.
Nell’intervista, Pardo ha raccontato anche la sua filosofia di telecronista, tra tecnica e passione: “Il racconto della telecronaca è la cosa più bella del mondo. A volte perdo un po’ il controllo, ma è perché mi emoziono. La leggerezza è importante: non si può ridurre tutto a ‘ha segnato questo, ha sbagliato quello’. Devi trasmettere ritmo, vita, sentimento. Come dice Mourinho: chi sa solo di calcio, non sa niente di calcio”.
Indimenticabile il ricordo di Barcellona–PSG 6-1, una delle sue partite simbolo: “Lì forse ho perso davvero il controllo”, ammette ridendo. “Ma dimostra una cosa: sono le partite a fare i telecronisti, non il contrario”.
Tra i derby più emozionanti raccontati, Pardo cita Milano, Roma e Genova: “I derby di Milano sono spesso belli da commentare e vengono spesso fuori grandi partite. A Roma invece la tensione è altissima, le squadre si bloccano, diventa quasi una questione di vita o di morte. Marassi invece, nel derby di Genova, è pura adrenalina”.
Infine, uno sguardo al futuro e un sogno ancora aperto: “Non voglio sembrare autoreferenziale, ma se mi chiedi cosa mi manca, direi commentare la Nazionale. È il sogno di tutti i telecronisti”.
Alla fine, Pierluigi Pardo resta quel ragazzo che sognava di raccontare il calcio, e oggi lo fa con la stessa leggerezza e curiosità, trasformando ogni partita in un piccolo spettacolo. Tra un gol e un’esultanza, ci ricorda che, anche nel mestiere più serio, un sorriso non guasta mai.
La società Chiesanuova Football Club comunica di aver sollevato mister Roberto Mobili dall’incarico di allenatore della prima squadra. Una decisione difficile, maturata dopo un’attenta riflessione, ma ritenuta necessaria in questo momento della stagione calcistica.
"Desideriamo esprimere profonda gratitudine a Mobili - si legge in una nota della società - dal 2023 ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale per la crescita del Chiesanuova, portando organizzazione, mentalità e risultati importanti, come testimoniano i due terzi posti consecutivi in Eccellenza, le semifinali playoff e la finale di Coppa Italia".
"Il suo percorso è stato, se non il più lungo, il più significativo nella storia del club e il suo contributo lascia un segno indelebile nella nostra comunità sportiva". "Ribadiamo tutto il dispiacere umano e sportivo per questa separazione anche se la situazione attuale di classifica ci impone di voltare pagina, con la speranza che questa azione possa dare una scossa al gruppo e rilanciare il nostro cammino in campionato. "A Mobili vanno i ringraziamenti più sinceri da parte della società, dello staff e di tutta Chiesanuova".
Grandi soddisfazioni per la Macerata Scherma alla 24a edizione del Trofeo del Conero. La classica della scherma marchigiana Under 14 ha visto brillare i giovani talenti della compagine maceratese. Sei i partecipanti della Macerata Scherma: Valerio La Porta, Agata Parenti, Chiara Bracalente, Alice Pieroni, Martina Censi e Giulio Gabrielli.
Valerio La Porta è stato autore di una gara superlativa che lo visto superare tutti gli avversari nella categoria "Giovanissimi" di Fioretto. L'undicenne maceratese si è imposto con ottima tecnica ed acume tattico ai rappresentanti di Jesi, Ancona e di tutte le società schermistiche della regione conquistando il primo posto nella classifica battendo in finale l'anconetano Mattia Stipa.
La treiese Agata Parenti ha confermato tutto il suo valore nella categoria "Ragazze" ottenendo un prestigioso secondo posto dietro alla jesina Emma Ciarimboli, tradizionale avversaria alla quale contende da due anni il primato nella regione Marche, alternandosi in testa alla classifica regionale.
Ottimo il quinto posto di Chiara Bracalente nella categoria "Giovanissime". Chiara pur essendo solo al secondo anno di pratica schermistica ha mostrato ottima tecnica e raccolto sei vittorie su otto incontri disputati.
Alice Pieroni e Martina Censi, atlete rispettivamente della categoria "Giovanissime" e "Bambine" hanno messo in luce interessanti progressi nella tecnica e nella mentalità agonistica. Il loro impegno è garanzia di risultati crescenti nel corso dell'anno sportivo.
Giulio Gabrielli infine ha esordito con la sua prima gara nella categoria "Ragazzi", soffrendo la maggior esperienza degli avversari, ma evidenziando grande passione che lo porterà a raccogliere soddisfazioni nelle prossime competizioni.
Complessivamente si conferma la qualità della scuola schermistica di Macerata dove i maestri Carola Cicconetti e Alfredo Gironelli, la preparatrice atletica Patrizia Memé alimentano ogni giorno la passione sportiva e favoriscono l'amicizia tra i ragazzi e le ragazze che frequentano la palestra di Collevario.
Dopo due anni di attesa e tre titoli conquistati nel 2023, la società sportiva Arcieri del Medio Chienti ha raggiunto un traguardo storico: il 50° titolo italiano. La vittoria è arrivata grazie a Marco Seri, che all’inizio di settembre ha conquistato il Campionato Italiano 3D a Polino, portando la società a un risultato prestigioso che le permetterà di ricevere dalla Federazione Italiana Tiro con l’Arco la stella di platino. Questo riconoscimento segue le precedenti stelle ricevute negli anni: la stella di bronzo per cinque titoli nel 2005, quella d’argento per dieci titoli nel 2008 e quella d’oro per 25 titoli nel 2011.
La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 11 ottobre 2025 presso la palestra di Belforte del Chienti e ha visto la partecipazione di numerose autorità sportive e istituzionali, tra cui il presidente e i consiglieri della Federazione Italiana Tiro con l’Arco, il presidente regionale CONI, il sindaco e l’assessore di Belforte del Chienti e il presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri.
Il sindaco di Belforte del Chienti, Alessio Vita, ha espresso grande soddisfazione per l’operato della società, ricordando con emozione i suoi anni da giovane arciere nell’ASD Arcieri del Medio Chienti e il ruolo che ebbe nel contribuire a questi successi. L’anno prossimo, Belforte del Chienti sarà protagonista a livello nazionale ospitando nel mese di marzo i Campionati Italiani per Società, competizione in cui la squadra locale ha sempre ottenuto ottimi risultati.
Questa vittoria non rappresenta solo un traguardo numerico: è la conferma della continuità, della passione e della dedizione della società, che con questo 50° titolo scrive una pagina di storia nel tiro con l’arco italiano.
La CBF Balducci HR cede in 3 set nella sfida del Fontescodella con la Wash4green Monviso nella seconda di andata di Serie A1 Tigotà: le piemontesi trovano la prima vittoria dell’anno, dominando il match dall’inizio alla fine, con una prestazione maiuscola in ogni fondamentale, mentre le arancionere non ritrovano la buona verve mostrata nella sfida d’esordio di lunedì scorso con Cuneo in cui hanno sfiorato il primo successo stagionale. Netta la differenza in attacco: 18 punti per la MVP Malual che attacca quasi al 60%, prova da sottolineare anche per la centrale Dodson (12) e per la schiacciatrice Davyskiba (14), ma anche a muro (9 vs 2) e al servizio (6 ace vs 1). Tra le maceratesi doppia cifra per Decortes (12) e Kokkonen (10).
Nel primo set Decortes si carica il peso dell’attacco (50%) arancionero ma non basta contro una Monviso molto attenta a muro (3) e pungente al servizio (3, 2 D’Odorico): le piemontesi fanno subito il break (4-8 e 9-16), gestendolo fino in fondo (18-25) con i colpi di Davyskiba e Dodson. Stessa trama nel secondo set: la Wash4green fa la voce grossa in attacco (52% vs 27%), Bridi gestisce bene la regia, Malual è la top scorer con 6 punti (67%), altri 4 muri piemontesi contribuiscono al 16-25 finale. La formazione di Marchiaro non toglie il piede dall’acceleratore nel terzo set: Malual imperversa in attacco (9 punti totali nel parziale) e spegne ogni velleità di rimonta arancionera: 17-25.
LA CRONACA
Coach Lionetti riparte con Bonelli-Decortes, Clothier-Crawford, Kokkonen-Kockarevic, Caforio libero. Coach Marchiaro sceglie Bridi-Malual, Dodson-Sylves, Davyskiba-D’Odorico, Moro libero.
Il muro di Sylves (3-5), l’ace di Davyskiba (3-6) e un altro muro stavolta di D’Odorico spingono Monviso sul 4-8. Decortes tiene il 5-9 in pipe ma le piemontesi sulla battuta di D’Odorico trovano un altro break (6-12), Kokkonen va a segno (7-12), Malual sbaglia (8-12). Arriva l’errore anche di Kokkonen (8-14), la finlandese si rifà (9-15), la Wash4green va a segno con Malual (10-17), Kokkonen contrattacca il 13-19, l’attacco di D’Odorico finisce in rete (14-19), Crawford va in primo tempo (15-21). Sul 16-22 c’è Ornoch per Kockarevic, la polacca va a segno (17-23), il set si chiude sul colpo di D’Odorico (18-25).
Il secondo set si apre con il break sul servizio di Dodson (2-4), Clothier va in fast (4-5), Decortes contrattacca (6-6), Dodson a filo rete firma il 6-8 e anche il 6-9. Kokkonen c’è (7-9), D’Odorico pure (8-11), le piemontesi allungano con il muro di Davyskiba (9-13), Malual contrattacca (9-14): entra Ornoch per Kockarevic. C’è l’ace di Dodson (9-15), Sylves mette il 9-16 e anche il 10-18, la francese continua a spingere al centro (11-19). L'attacco di Decortes è toccato (13-19), c’è l’invasione D’Odorico (14-19), Malual va a segno (14-21), Kokkonen va in lungolinea (15-21), Decortes passa (16-22). D’Odorico vincente (16-23), Ornoch non trova le mani del muro (16-25).
Terzo set con Ornoch in campo, Malual firma il 2-4, Kokkonen contrattacca (4-4), Crawford ferma D’Odorico (5-5), Dodson contrattacca (5-7). Clothier a filo rete (6-7), D’Odorico allunga (6-9), entra Piomboni per Kokkonen, Ornoch non trova le mani del muro (7-11), Malual contrattacca il 7-12. Entra Mazzon per Crawford, c’è il muro di Sylves (8-14), Decortes sblocca (9-15), Davyskiba va a segno (9-16) e ferma Ornoch (9-17), ancora Malual vincente, 9-18. Rientra Kockarevic per Ornoch, Davyskiba in pipe (10-20), Decortes a segno (11-20 e 12-21), Kokkonen contrattacca (13-21) e piazza il 14-22, oltre all’ace del 15-22. Davyskiba guadagna il match ball (16-24), il set si chiude 17-25.
CBF BALDUCCI HR MACERATA - WASH4GREEN MONVISO VOLLEY 0-3 (18-25 16-25 17-25)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bonelli, Kokkonen 10, Crawford 2, Decortes 12, Kockarevic 4, Clothier 4, Caforio (L), Ornoch 1, Piomboni, Bresciani, Mazzon. Non entrate: Batte, Capodacqua (L), Sismondi. Allenatore Lionetti.
WASH4GREEN MONVISO VOLLEY: D'Odorico 9, Dodson 12, Bridi 2, Davyskiba 14, Sylves 9, Malual 18, Moro (L), Bussoli, Siftar. Non entrate: Harbin, Scialanca (L). Allenatore Marchiaro.
Arbitri: Brancati, Salvati.
Note - Spettatori: 760, Durata set: 25', 25', 27'; Totale: 77'. MVP: Malual.
Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “Intanto faccio i complimenti a loro, perché secondo me hanno fatto una grande prova: battuta, muro, difesa ordinata su palla alta, che poi è quello che ci ha messo in difficoltà con continuità sul servizio. Il nostro problema, che fondamentalmente era già venuto fuori nelle amichevoli prestagionali e che non era venuto fuori contro Cuneo, è che quando un po’ le cose non ci riescono tecnicamente dobbiamo lavorare sul fatto che possiamo concentrarci su altri fondamentali, magari cercare di sfruttare break diversi, che non sono sul cambio palla ma sul break point. Dobbiamo essere più aggressivi in altre situazioni, e mettere da parte alcune cose su cui l’avversario ci mette in difficoltà più del dovuto, perché il loro tasso tecnico è ancora troppo alto per noi. Dobbiamo poi crescere molto di più in attacco e in difesa. Questo è compito mio e dello staff: al momento non siamo al livello di squadre come Monviso, quindi dobbiamo metterci con la testa giù e lavorare”.
Giorgia Caforio (libero CBF Balducci HR Macerata): “Conoscevamo il valore della squadra che avevamo di fronte e l’obiettivo era quello di approcciare la partita con lo stesso atteggiamento mostrato nella gara precedente, dove avevamo fatto una buona prestazione. Purtroppo loro ci hanno messo in difficoltà fin da subito e da parte nostra è mancata un po’ di aggressività in tutti i fondamentali. Da lì hanno preso il sopravvento e non siamo riuscite a reagire come avremmo voluto”.
La Cucine Lube Civitanova chiude quarta la Jesi Volley Cup 2025 dopo la sconfitta al tie break (25-15, 21-25, 22-25, 25-22, 19-17) con la Yuasa Battery Grottazzolina nella Finalina al PalaTriccoli. Per i biancorossi il quadrangolare targato Jesi Volley & Sport non porta gioie sul piano dei risultati sportivi, ma si conferma utile per il volume di gioco di un roster che, complice la rassegna iridata di settembre nelle Filippine, non si è quasi mai allenata al completo nella preseason.
Dopo un inizio da dimenticare, ancora appesantita dagli allenamenti e con i finalisti iridati a riposo, la Lube ritrova il bandolo della matassa, ma pecca in lucidità nel finale del quarto set e spreca la palla della vittoria al tie break consegnando poi il terzo posto nelle mani di una Yuasa mai doma e trascinata dai 26 punti del top scorer Tatarov (57% di positività con 2 muri). Tra i rivali in doppia cifra anche Fedrizzi (15) e Magalini (13). Sul fronte Lube si fanno apprezzare Poriya (19 punti con 1 ace) e Kukartsev (15 punti, di cui 2 a muro). Bella prova di Tenorio con 2 ace e 5 muri. I biancorossi forzano molto il servizio (30 errori e 6 ace contro l’unico della Yuasa). Bel duello a muro tra i due team (10-10).
LA GARA
Lube schierata con Boninfante al palleggio, i tre schiacciatori Loeppky, Poriya e Duflos-Rossi, i centrali D’heer e Tenorio, Bisotto libero.
Per la Yuasa l’ex Lube Falaschi in cabina di regia e Tatarov bocca da fuoco, in banda Magalini e Fedrizzi, al centro Pellacani e Petkov, libero l’ex biancorosso Marchisio.
Grottazzolina trova lo strappo sull’attacco di Magalini dalla seconda linea e il successivo attacco out di Duflos-Rossi (10-6), per poi allungare a muro e approfittando delle leggerezze biancorosse (16-8). Sul 18-12 entra “Kuka”, poco dopo lo raggiunge Orduna. Dopo un breve frangente favorevole alla Lube, Grottazzolina ritrova le sue fiammate e chiude con un buon distacco (25-15), forte dei 5 punti di Tatarov. Biancorossi ancora imballati in attacco.
Civitanova torna in campo con una testa diversa (1-4), ma scambio dopo scambio la Yuasa cresce a muro (9-9) e trova il sorpasso con il diagonale di Tatarov (12-11). I biancorossi spingono al servizio e riprendono le redini del set (15-17). I due ace di Tenorio allargano la forbice (19-23). Nel finale entra Kukartsev e trova il mani out dopo il bel servizio di Loeppky (21-25), il più costante dei suoi con 5 punti e l’83%. Per la Lube 3 ace, per la Yuasa 4 muri.
La Lube azzecca lo sprint anche nel terzo set (2-5) e allunga con Boninfante (3-7). Sul 7-11 Kukartsev entra per Loeppky. Proprio quando sembra spaesata (9-14), la Yuasa ritrova lucidità sul turno al servizio di Petkov (14-15) e impatta con l’ace di Falaschi (16-16). La battuta di Poriya e il muro del subentrato Podrascanin rompono l’equilibrio (21-24). Poriya completa l’opera con il punto n. 8 e il 70% (22-25). Civitanova comanda i giochi anche al servizio (2 a 1 gli ace), a muro (3 a 1 i block) e nell’efficacia della ricezione.
Nel quarto set la Lube schiera la diagonale Orduna-Kukartsev, in banda Duflos-Rossi e Poriya, al centro Tenorio e Podrascanin, libero Bisotto. Si lotta punto a punto con Kukartsev (6 punti con il 75%) che si fa sentire da posto 2 e con Tatarov (8 punti con il 62%) che risponde colpo su colpo. Dopo un lungo inseguimento la Yuasa trova il sorpasso e il break su muro di Pellacani (23-21). Rocambolesco il 25-22 finale di un set deciso da episodi.
Formazione biancorossa immutata al tie break. Da applausi il muro a uno di Tenorio e l’ace di Podrascanin (3-6). Petkov tiene a galla Grottazzolina con due prodezze (6-7), ma la Lube ritrova lo strappo e va sul +3 col muro di Kukartsev (7-10). La Yuasa si rifà sotto con Tatarov, che firma anche il mani out del pari (11-11). Dopo il muro vincente di Tenorio (13-14) la Lube spreca il pallone della vittoria e annulla i match ball in serie degli avversari prima di capitolare 19-17.
Dichiarazioni Giampaolo Medei (allenatore Cucine Lube Civitanova):
"Ho deciso di dare spazio a tutti, credo che avessero bisogno di trovarsi in campo in partite ufficiali. La mole di lavoro questa settimana è stata pesante e credo che anche i giocatori reduci dal Mondiale abbiano un po' subito un calo di energie. Ci sono molte cose da analizzare perché abbiamo giocato col freno a mano tirato. Le aspettative sono alte su di noi e dobbiamo riuscire a sviluppare il nostro gioco anche in condizioni non perfette; questo è un po' il tema del torneo. I ragazzi oggi hanno rimontato e lottato fino alla fine, quindi a livello agonistico credo che la squadra abbia dimostrato le sue qualità. Tecnicamente abbiamo bisogno di lavorare, di stare tutti insieme e progredire perché il gruppo ha dei margini enormi di crescita e deve arrivare il prima possibile al massimo livello di gioco. Stasera è mancata lucidità in alcuni frangenti, soprattutto all'inizio come in Semifinale con Milano. Questo è un aspetto da risolvere. Ci tengo a ringraziare i tifosi che sono accorsi numerosi, faremo di tutto per dargli bella soddisfazione alla prima giornata di campionato!"
Yuasa Battery Grottazzolina - Cucine Lube Civitanova 3-2 (25-15, 21-25, 22-25, 25-22, 19-17)
GROTTAZZOLINA: Magalini 13, Cubito ne, Vecchi (L) ne, Falaschi 2, Stankovic, Pellacani 8, Petkov 8, Petkovic me, Fedrizzi 15, Marchiani ne, Koprivica ne, Tatarov 26, Marchisio. All. Ortenzi
CIVITANOVA: D’heer 3, Gargiulo ne, Loeppky 8, Orduna 1, Bisotto (L), Balaso (L) ne, Boninfante 4, Poriya 19, Nikolov ne, Kukartsev 15, Podrascanin 4, Bottolo ne, Duflos-Rossi 9, Tenorio 12. All. Medei
(L). All. Ortenzi
Arbitri: Mochi e Totò.
Note: durata set: 22’, 25’, 28’27’, 20’. Totale 2h 2’. Yuasa: errori servizio 18, ace 1, muri 10, attacco 55%, ricezione 43% (27%). Lube: errori servizio 30, ace 6, muri 10, attacco 45%, ricezione 48% (27%). Spettatori: 2.500.
Al “Leonardo Capponi” di Treia si sfidano l’Aurora Treia ed il P.S.Elpidio nel match valevole per la sesta giornata del Girone B di Promozione.
Mister Ricci inserisce Gabrielli dal primo minuto ed in attacco si affida al collaudato tridente Cirrottola, Borrelli, Mazzoni.
Mister Mengoni schiera il neo acquisto Venturim e propone un attacco con Mannozzi supportato da Amici e Ioele. In settimana i rivieraschi hanno salutato l’esperto difensore Trombetta.
PRIMO TEMPO:
Parte bene l’Aurora che sfiora il vantaggio dopo due soli giri di lancette. Punizione insidiosa del solito Borrelli che termina di poco sul fondo.
Gli ospiti si affacciano per la prima volta al 18’ con Mannozzi ma il suo tiro termina sopra la traversa.
Al 21’, Borrelli impegna Luccerini autore di un buon intervento, sulla respinta si fionda Cirrottola che manca di poco la sfera.
Il vantaggio locale si concretizza al 29’: il classe 2007 Gabrielli colpisce di prima intenzione con una staffilata che si insacca all’angolino. Prima marcatura con la nuova maglia biancorossa per l’ex Matelica.
Il P.S.Elpidio risponde con la punizione di Mannozzi che viene facilmente neutralizzata da Testa.
La prima frazione di gara si chiude con i padroni di casa avanti di un goal sugli ospiti.
SECONDO TEMPO:
Nella ripresa i rivieraschi aumentano il peso offensivo con l’ingresso di Algarbe.
Gli ospiti provano ad imbastire delle trame offensive ma è l’Aurora a collezionare due palle goal nitide. Luccerini si rende ancora protagonista di due buoni interventi.
Al 58’, Algarbe prova a rendesi pericoloso senza però riuscire a centrare il bersaglio.
Il raddoppio dei biancorossi viene confezionato al 63’: Mazzoni fugge palla al piede e viene steso in area dopo esser stato raddoppiato da due avversari. Per l’arbitro non ci sono dubbi sull’assegnazione del penalty.
Dagli undici metri si presenta Borrelli che non sbaglia e trova la sua sesta segnatura in campionato.
L’Aurora sfiora il tris al 71’: Mazzoni inventa un numero dei suoi, calcia a giro ma trova un ottimo Luccerini che compie una parata da autentico numero 1.
Due minuti più tardi, Gattafoni richiama l’attenzione dell’arbitro chiedendo l’assegnazione di un calcio di rigore che però non viene ravvisato.
Nel finale non succede molto, i padroni di casa gestiscono bene il vantaggio mancando il tris prima con Guzzini e poi con Arias. I blu cerchiati si gettano in avanti alla ricerca del goal che riaprirebbe la contesa senza però essere particolarmente incisivi.
Quinta vittoria su sei partite per l’Aurora che rimane in testa alla classifica. La formazione cuciniera, in quattro confronti tra campionato e coppa, non ha ancora subito reti tra le mura amiche.
Resta fermo a quota 7 punti il Porto Sant’Elpidio che comunque potrà trarre degli spunti per ripartire in vista del prossimo impegno.
TABELLINO
AURORA TREIA: Testa, Calamita, Dominino, Alla, Ballanti, Tavoni, Gabrielli (84’ Bonifazi), Guzzini (70’ Garcia F), Cirrottola (64’ Arias), Borrelli (81’ Di Gennaro), Mazzoni (81’ Cacciamani).
A disposizione: Palazzo, Zeqiri, Guglielmo, Seye. Allenatore: Simone Ricci.
PORTO SANT’ELPIDIO: Luccerini, Donzelli, Magliulo (66’ Del Rosso), Vallasciani T, Cerquozzi, Smerilli, Macchini, Venturim (68’ Gattafoni), Ioele (45’ Algarbe), Mannozzi (56’ De Luca), Amici (56’ Miliozzi). A disposizione: Del Moro, Chiodini, Shakaj, Vallasciani I.
Allenatore: Andrea Mengoni.
MARCATORI: Gabrielli 29’, Borrelli (RIG) 63’.
ARBITRO: Nicola Denti – Sezione di Pesaro.
ASSISTENTI: Ginevra Angelini – Sezione di Fermo; Amir Bardi – Sezione di Macerata.
NOTE: ammoniti Testa, Alla e Mannozzi; angoli 5-2; recuperi 1’-5’; presenti circa 300 spettatori al “Leonardo Capponi” di Treia.
Il Tolentino non riesce ancora a sbloccarsi tra le mura amiche dello stadio della Vittoria. Contro l'Osimana arriva un pareggio, il terzo consecutivo in campionato nelle sfide casalinghe. La partita, valida per la sesta giornata di Eccellenza Marche, termina sul 2-2, con le squadre che si spartiscono i due tempi. Nel primo vanno a segno Alessandroni e Mafei per i giallorossi, nel secondo Tortelli e Iori per i cremisi.
Un risultato che consente all'Osimana di mantenere due punti di vantaggio in classifica rispetto al Tolentino (11 contro 9). Da segnalare il clima disteso sugli spalti a suggellare lo storico gemellaggio che lega le due tifoserie.
LE FORMAZIONI - Il Tolentino deve fare ancora a meno di Tizi e Capezzani. Passarini sceglie, quindi, di confermare la formazione capace di sbancare Trodica una settimana orsono con Rozzi in cabina di regia ed i giovani Mariani e Papavero lanciati dal 1'. L'unica eccezione è rappresentata dalla presenza di Cappa sulla trequarti. Labriola, invece, rivoluziona la sua Osimana mantenendo in blocco soltanto il tridente rispetto all'undici che ha battuto il Matelica. In porta c'è il 2007 Verdini.
LA CRONACA - L'Osimana parte all'arrembaggio e trova l'immediato vantaggio al 3'. Mafei, dimenticato dalla difesa cremisi, fa la sponda per Alessandroni che di testa insacca da due passi, indisturbato. Dormita dei padroni di casa. La reazione del Tolentino è flebile e non va oltre uno sterile possesso palla, che non trova sbocchi di fronte all'ordinato pressing ospite.
La differenza tecnica tra le due squadre appare evidente e viene consolidata al 25' con il raddoppio giallorosso. Sul corner di Caruso, Mafei svetta più alto di tutti e batte nuovamente Marricchi. Subito il secondo colpo, il Tolentino prova ad abbozzare una reazione. Al 29' Papavero non trova, per questione di centimetri, l'ottimo inserimento di Tortelli.
Ora i padroni di casa attaccano davvero. Al 33' Verdini è incerto nell'uscita su un cross insidioso di Papavero, ma Caruso - alle sue spalle - è attento e si rifugia in corner. Il ritmo della partita è tutt'altro che forsennato. Il direttore di gara, piuttosto ciarliero, non aiuta in tal senso a movimentare la contesa.
Al 42' la punizione di Ercoli viene neutralizzata senza difficoltà da Marricchi. Al 44' Papavero si libera, seppur in maniera macchinosa, per il tiro: alto di poco.
SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi il Tolentino prova fin da subito il forcing, sebbene in maniera confusionaria. A rendersi più pericolosa, però, è sempre l'Osimana. Al 54' Gigli fa tutto benissimo e lascia partire un tiro insidioso su cui Marricchi compie una grande parata.
A non cambiare sono anche le innumerevoli interruzioni di gioco, agevolate da un arbitraggio balbettante. Al 63', improvviso, arriva il gol dei padroni di casa. Su un cross deviato di Cappa si avventa Tortelli che è il più lesto di tutti a trovare il pallone e freddare Verdini.
Al 67' Moscati, sin lì in ombra, si mette in proprio e con un diagonale potente sfiora il secondo palo. Risponde Mafei al 70' con una conclusione debole, afferrata da Marricchi. L'Osimana pensa soltanto a difendersi, è assedio cremisi.
La generosità del Tolentino viene premiata al 75'. Moscati si libera di avversari in serie e suggerisce splendidamente per Iori che, in maniera chirurgica, scaglia un tiro che bacia il palo prima di terminare in rete.
I padroni di casa vogliono vincere. Al 78' Verdini è attento su una punizione velenosa di Cappa. All'85' cambio spregiudicato per Passarini che lancia un messaggio inequivocabile ai suoi: dentro Pietrani per Tortelli. Il direttore di gara concede sei minuti di recupero. Al 91' Moscati, un altro giocatore rispetto alla versione del primo tempo, danza sul pallone e carica il destro: alto. Tre minuti più tardi è Alessandroni a scaldare i guantoni di Marricchi. Null'altro accade nel restante extra-time: cala il sipario su una sfida ricca di emozioni.
Tabellino Tolentino - Osimana 2-2
TOLENTINO: Marricchi; Romoli, Tomassetti, Strano, Mariani (59' Marasca); Rozzi (71' Salvucci), Tortelli (85' Pietrani), Papavero (59' Romitelli); Cappa; Moscati, Iori. All: Passarini
OSIMANA: Verdini, Falcioni, Caruso, Ercoli, Pigini, Fermani, Pagliarini, Olivera (68' Patrizi), Gigli (67' Manini), Mafei, Alessandroni All: Labriola
Arbitro: Andrea Eletto (Macerata) Assistenti: Fabio Catani (Fermo), Giacomo Caporaletti (Macerata)
Reti: 3' Alessandroni (O), 25' Mafei (O), 63' Tortelli (T), 75' Iori (T) ammoniti: Fermani, Olivera, Cingolani, Iori; corner 5-3; recupero: 2' e 6'
Prestazione di carattere e successo di prestigio per la Maceratese, che supera 2-1 L’Aquila all’Helvia Recina al termine di una gara intensa e combattuta. I biancorossi ribaltano lo svantaggio iniziale con le reti di Osorio e Marras, conquistando la terza vittoria in campionato e salendo a quota 9 punti in classifica.
La partita
Partenza vivace dei biancorossi, subito pericolosi al 7’ con un tiro-cross di Osorio che sfiora la traversa. Al 14’ però sono gli ospiti a passare in vantaggio: sugli sviluppi di un calcio d’angolo Brunetti trova la deviazione vincente di testa per lo 0-1.
La reazione della Maceratese è immediata: al 18’ Ambrogi inventa per Papa, che calcia a lato a tu per tu con Michelin, ma l’azione viene fermata per fuorigioco. Al 22’ è Gagliardini a salvare i suoi con un grande intervento sul tentativo in lob di Banegas. Ambrogi ci prova ancora da fuori al 25’, ma il tiro finisce alto. Il primo tempo si chiude senza ulteriori emozioni.
Nella ripresa L’Aquila si fa subito vedere con un tiro-cross di Cioffredi (2’), poi al 7’ un fallo di Morganti su Sparacello porta al rigore per gli ospiti: Banegas spreca calciando a lato e la Maceratese resta in partita.
Al 14’ arriva la più nitida occasione biancorossa: Osorio serve basso in mezzo per Ruani, che però calcia debolmente. È il preludio al pareggio, che si materializza al 18’: punizione perfetta di Marras e incornata vincente di Osorio per l’1-1 che infiamma l’Helvia Recina.
Passano pochi minuti e la Maceratese completa la rimonta: al 23’ Cirulli, lanciato in contropiede, viene steso da Michelin, rigore ineccepibile. Dal dischetto Marras è glaciale e firma il 2-1.
Negli ultimi minuti i biancorossi difendono con ordine, resistendo al forcing finale degli abruzzesi. Dopo cinque minuti di recupero il signor Saccà di Messina fischia la fine: grande festa in campo e sugli spalti per una vittoria meritata e dal peso specifico enorme.
TABELLINO
Serie D – Girone F
Maceratese-L’Aquila 2-1
Maceratese: Gagliardini, Perini, Morganti, Mastrippolito, Ciattaglia, Ruani, Ambrogi, Marras, Gagliardi, Papa (7’ st Cirulli), Osorio
A disposizione: Cusin, Sciarra, Vanzan, Lucero, Nasic, Sabattini, Lorenzi
All. Possanzini
L’Aquila: Michelin, Cioffredi (29’ st Astemio), Trifelli, Tavcar, Buchel, Zampa, Di Renzo, Banegas, Sparacello, Scognamiglio (29’ st Carella), Brunetti
A disposizione: Pareiko, Corigliano, Lombardi, Mantini, Tomas, Ndoye, Tondi
All. Coraggio (Pochesci squalificato)
Marcatori: 14’ pt Brunetti (L), 18’ st Osorio (M), 24’ st rig. Marras (M)
Arbitro: Saccà (Messina)
Assistenti: Barretta (Pistoia) – Poneti (Firenze)
Ammoniti: Morganti (M), Tavcar, Zampa (L)
Note: spettatori numerosi, pomeriggio soleggiato.
Doveva essere una semplice gara di Terza Categoria, quella andata in scena sabato pomeriggio allo stadio “Ferruccio Orselli” tra Union Picena e Nuova FC, valida per la seconda giornata del Girone D. Si è invece trasformata in un pomeriggio di sport e polemiche, con un finale destinato a far discutere a lungo.
La partita, equilibrata e combattuta, si era aperta nel segno dei padroni di casa: al 26’ Olivieri porta in vantaggio la Union Picena con un preciso colpo di testa su cross calibrato. La reazione degli ospiti non si fa attendere: anche la Nuova FC trova il pari, sempre di testa, con Pascucci che anticipa tutti sul primo palo e batte l’incolpevole portiere locale.
Ad inizio ripresa gli ospiti ribaltano il risultato grazie a una gemma di Tommaso Bianchi, autore di un elegante colpo di tacco che vale l’1-2. Ma la gioia dura poco: Baldoncini e Marzola firmano la rimonta della Union Picena, che si riporta avanti e sembra avviata a conquistare i tre punti.
Poi, a dieci minuti dal termine, l’episodio che ha acceso la miccia. Dopo un contrasto acceso, un giocatore locale viene espulso per aver colpito un avversario. Ne nasce un parapiglia generale, culminato con il triplice fischio anticipato del direttore di gara, che si sarebbe sentito minacciato.
La sorpresa arriva venti minuti più tardi: tra lo stupore generale, l’arbitro richiama le squadre in campo per concludere la gara. Una decisione che ha lasciato attoniti giocatori e tifosi, e che ha subito alimentato accese discussioni sugli spalti e fuori dal campo.
A fine partita, il presidente della Nuova FC, Gianrico Bonvecchi, ha commentato con toni pacati ma decisi: "Oggi non voglio parlare del risultato, siamo stati battuti da una squadra forte con la quale abbiamo giocato alla pari. Ma non posso tacere su ciò che è accaduto nel finale: un nostro giocatore è stato colpito con un pugno, l’arbitro si è sentito minacciato e ha dichiarato la fine della partita. Poi, dopo venti minuti, ci ha chiesto di tornare in campo. Una situazione surreale".
Bonvecchi ha anche riportato testimonianze dei suoi tesserati, spiegando che "i miei ragazzi mi hanno raccontato di essere stati minacciati da un giocatore squalificato che indossava un cappuccio e occhiali scuri. Non è accettabile in nessun campo di calcio".
Nonostante la confusione, la Nuova FC ha scelto di riprendere a giocare. Il presidente ha aggiunto: "Voglio fare un plauso ai miei giocatori perché hanno deciso di continuare a testa alta, anche dopo un episodio così spiacevole. La sconfitta deve servirci per crescere".
Infine, Bonvecchi ha voluto lanciare un messaggio più ampio: "Mi auguro che quanto accaduto spinga tutti a riflettere. Gli episodi di violenza e intimidazione verso gli arbitri non devono più ripetersi. Come società abbiamo il dovere di educare i nostri tesserati al rispetto e al fair play".
Una partita dunque che lascia più interrogativi che certezze e che, con ogni probabilità, avrà strascichi anche nei prossimi giorni nelle sedi federali.