Arriva al PalaCingolani-Pierini la prima sconfitta stagionale della Halley Matelica. Ai biancorossi stavolta la rimonta riesce solo a metà nello scontro al vertice con la Svethia Recanati: piombati a - 14 nel cuore del terzo periodo, i matelicesi riemergono fino a mettere il naso avanti nel finale, ma stavolta mancano il colpo del ko che invece riesce ai padroni di casa dopo una partita comunque bellissima e dalle mille emozioni.
Coach Trullo rivoluziona lo starting five, inserendo Panzini al posto di Fea e scalando Mazzotti nel ruolo di 4 per avere un minimo di profondità in un reparto lunghi accorciato dall’assenza in extremis di Mattarelli (colpo della strega a poche ore dal match), oltre a quelle ormai fisiologiche di Eliantonio e Mentonelli. La Halley prova a scappare tra fine primo e inizio secondo quarto, toccando anche il +9 (23-32) con la tripla del rientrante Dell’Anna. Nessuno, però, si illude che possa essere già la fuga buona, perché Recanati è sul pezzo e con l’aiuto di una fastidiosa zona match-up ricuce lo strappo fino a trovare il sorpasso poco prima della sirena di metà partita con un gioco da tre punti di Urbutis (46-45).
La Vigor praticamente non rientra dagli spogliatoi all’inizio del terzo quarto. Pozzetti scalda la mano con due triple, Andreani lo segue e i leopardiani costruiscono un 13-0 che li fa schizzare a +14 (59-45 al 26’). Se però una cosa l’abbiamo capita della Halley di questa stagione è che è meglio non darla mai per morta. All’improvviso si accende Dell’Anna e la Vigor riemerge dalle secche. La rincorsa è affannosa, perché Recanati non ci sta a mollare la presa. Salgono in cattedra i tenori delle due squadre, Magrini e Andreani da una parte, Panzini e Mariani dall’altra. E proprio la solita “scarica” dell’argentino mette i brividi alla Svethia, anche se è di nuovo Dell’Anna, a poco più di 2’ dalla sirena, a firmare l’insperato sorpasso vigorino (80-81). Recanati replica, Mazzotti con un tiro libero inchioda la parità a quota 82 all’imbocco dell’ultimo giro di lancette, ma nel finale sono i padroni di casa a non sbagliare più nulla: prima la bomba di Pozzetti che rilancia Recanati a +3 (85-82), poi sono Magrini con i tiri liberi e Gurini con due difese sontuose a chiudere i conti per la Svethia. Un ko che ovviamente brucia, ma che non sminuisce quanto di buono fatto vedere finora ai biancorossi.
Questo il commento di coach Trullo a fine partita: «Abbiamo giocato per 15’ molto bene di squadra, poi è chiaro che quando devi giocare per tanti minuti con gli stessi giocatori qualcosa paghi. La partita si è giocata sui rimbalzi offensivi: loro ne hanno tirati giù 18, conquistando secondi e terzi tiri a causa dei nostri quintetti piccoli. Siamo dovuti andare a volte anche con Dell’Anna da 4, anche se non ci ha mai giocato. La vera differenza è stata lì, hanno segnato 20 punti da seconde occasioni su 90. Nel complesso sono abbastanza soddisfatto, alla squadra non posso dire nulla, ha dato il massimo di quello che poteva ora. Ci mancava un lungo che ci da tanto come Mattarelli, Mozzi ha dovuto giocare sopra una distorsione alla caviglia, in teoria doveva essere il contrario. È chiaro che nel secondo tempo siamo stati poco lucidi, abbiamo forzato tanto ma è conseguente al fatto di dover giocare sempre con gli stessi. Però siamo stati bravi, sempre in partita, loro se la sono dovuta sudare. Ora cerchiamo di recuperare gli acciaccati, a partire da Mattarelli e Mozzi, e speriamo di preparare al meglio la gara di domenica contro Termoli. Nel complesso, comunque, penso che questa squadra abbia dato grandi soddisfazioni al pubblico di Matelica».
SVETHIA RECANATI-HALLEY MATELICA 90-85
RECANATI: Buzzone 11, Marcone ne, Gurini 3, Urbutis 12, Andreani 12, Semprini 10, Zomero 2, Sabbatini 4, Kossowski ne, Pozzetti 14, Ndzie ne, Magrini 22. All.: Schiavi.
MATELICA: Marrucci 8, Pacini ne, Panzini 14, Galeassi ne, Mentonelli ne, Franch, Fea 2, Dell’Anna 15, Mazzotti 10, Mariani 24, Mattarelli ne, Mozzi 12. All.: Trullo.
ARBITRI: Di Carlo, Pratola.
PARZIALI: 19-22, 27-23, 20-17, 24-23.
Un regalo con i fiocchi ai Predators da parte degli uomini di Giampaolo Medei per il quattordicesimo compleanno di Lube nel Cuore. Nel 6° turno della Regular Season la Cucine Lube Civitanova ferma la capolista Rana Verona in tre set (25-20, 26-24, 26-24) e supera gli scaligeri in classifica portandosi in vetta a 13 punti in attesa del posticipo tra Piacenza e Perugia, in campo nella serata. Il successo cuciniero allunga a 15 gare l’imbattibilità interna dei biancorossi nelle stagioni regolari.
Travolgente nel primo set dai nove metri e in attacco, la Lube è più lucida nel punto a punto finale dei successivi parziali distinguendosi a muro nel secondo e per cattiveria agonistica nel terzo e decisivo atto. Il Credem Banca MVP di ottobre, Alex Nikolov, se la cava bene anche a novembre inoltrato chiudendo da best scorer con 20 sigilli (57% con 1 ace e 2 muri). Decisivo Loeppky, MVP del confronto, letale nella battaglia sportiva della volata finale con 14 punti personali (62% con 2 ace e 2 muri). Tra gli ospiti in doppia cifra Darlan (15), Keita (12) e Mozic (11) in una sfida viziata da una ricezione altalenante.
A strappare applausi prima del match è la consegna del premio di Credem Banca MVP del mese di ottobre ad Alex Nikolov da parte della presidente biancorossa Simona Sileoni.
Padroni di casa in campo con Boninfante (presenza n 100 in Regular Season) al palleggio e ad aggredire i palloni gli schiacciatori Nikolov, Loeppky e Bottolo, Gargiulo e D’heer al centro, Balaso libero. Ospiti in campo con l’ex biancorosso Christenson in cabina di regia e Darlan opposto, Keita e Mozic laterali, Cortesia e l’ex Lube Vitelli al centro, l’altro ex cuciniero D’Amico nel ruolo di libero. Avvio punto a punto con gli attacchi protagonisti (10-10) fino al muro poderoso di Bottolo che spiana la strada al successivo break del n. 21 biancorosso e alle due offensive di Nikolov, seguite dal suo ace (15-10). La pipe del bulgaro porta la Lube sul +6 (18-12), l’ace di Bottolo il +7 e l’errore degli ospiti sul +8 (21-13). Con il turno al servizio di Vitelli i veneti rosicchiano punti (21-16). Civitanova allenta un po’, ma ci pensa il solito Nikolov (23-18), il più costante dei suoi con 7 punti e il 67% in attacco. Il nuovo entrato Kukartsev chiude i conti (25-20) di un set con i padroni di casa superiori in attacco e in battuta.
Al rientro il break è di Gargiulo (6-4). La Lube alza i giri (8-5), ma gli scaligeri si riavvicinano con Mozic (13-12). Lo scambio più lungo termina con il muro di Nikolov e riporta Civitanova sul +3 (16-13), ma poi si “spegne la luce” nella metà campo di casa. Sei punti di fila degli uomini di Soli capovolgono la situazione con 2 ace finali di Darlan (16-19). I cucinieri si riprendono con Nikolov (9 punti di cui 2 a muro) e accorciano con l’ace del nuovo entrato Poriya (18-19). Dopo l’ingresso di Orduna e Kukartsev, Nikolov impatta (21-21). Sul 23-23 arriva l’ace del rientrato Boninfante (24-23). Verona annulla (24-24). Due prodezze di Loeppky (block finale) chiudono un set in cui i 4 muri della Lube fanno la differenza (26-24).
Il braccio di ferro del terzo set viene inizialmente spezzato dall’errore di Keita (9-7). Gli attacchi di Nikolov e l’ace di Loeppky (11-8) fanno scatenare i tifosi. Verona cerca più volte di ricucire lo strappo, ma l’ace di Loeppky rimette la distanza di sicurezza (18-15.). Consapevole dell’importanza della sfida, la capolista stringe i denti e resta nel set (19-18) fino al pari a quota 20. Si procede a braccetto (23-23). La stoccata di Loeppky (7 sigilli nel parziale con il 62%) frutta un match ball annullato dagli ospiti (24-24). Due errori della capolista danno i tre punti a Civitanova (26-24).
Cucine Lube Civitanova – Rana Verona 3-0 (25-20, 26-24, 26-24)
CIVITANOVA: D’heer 2, Gargiulo 3, Loeppky 14, Orduna, Bisotto (L), Balaso (L), Boninfante 1, Poriya 1, Nikolov 20, Kukartsev 1, Podrascanin ne, Bottolo 8, Duflos-Rossi ne, Tenorio ne. All. Medei
VERONA: Zingel (L) ne, Cortesia 7, Valbusa ne, Gironi ne, Planinsic, D’Amico (L), Keita 12, Sani, Christenson 1, Bonisoli, Glatz, Vitelli 1, Darlan 15, Mozic 11. All. Soli
Arbitri: Puecher e Serafin
Note: durata set 24’, 30’, 32’. Totale: 1h 26’. Civitanova: errori al servizio 16, ace 6, muri 5, attacco 55%, ricezione 39% (18%). Verona: errori al servizio 21, ace 3, muri 5, attacco 51%, ricezione 25% (7%). Spettatori: 3.695. MVP: Loeppky.
Sconfitta amara per la Banca Macerata Fisiomed nella seconda gara casalinga del campionato di Serie A2 Credem Banca. La Romeo Sorrento approfitta di una prova sottotono dei biancorossi – condita dall’infortunio iniziale di Novello – e si aggiudica la prima vittoria della stagione violando l’impianto maceratese per 0-3.
I parziali spiegano gran parte dell’andamento del match con il terzo parziale, l’unico a essere in parte equilibrato. Macerata soffre in ricezione, commette troppi errori e fatica a muro, i campani sono più precisi e meritano una vittoria netta. MVP è l’opposto
La Banca Macerata Fisiomed entra in campo con Pedron in regia opposto a Novello, Zhelev-Karyagin in posto 4, Fall-Ambrose al centro, Gabbanelli in seconda linea.
Gli ospiti della Romeo Sorrento scelgono lo stesso sestetto della scorsa settimana con Tulone-Baldi in diagonale principale, gli schiacciatori sono Pol e Paraguirre, Petkov-Patriarca al centro della rete, Russo libero.
Primo set. Sorrento fa male in battuta e difende bene, piazzando subito il +5 (3-8). Per la serie piove sul bagnato, si fa male l’opposto Novello in ricaduta da un salto, privando biancorossi di una bocca di fuoco importante e costringendo Giannini a ridisegnare la squadra. I campani fanno il bello ed il cattivo tempo, con Macerata che tenta di riavvicinarsi, ma tra errori in attacco e un muro stampato su Ambrose arriva il +7 ospite (8-15). Il servizio in battuta di Pol evidenzia la confusione in ricezione. Il giocatore ospite trova tre aces scavando un solco che palesa tutte le difficoltà biancorosse (9-22). Un altro servizio vincente chiude il set, stavolta di Tulone (13-25).
Secondo set. Rimane ovviamente Diaferia per Novello. La confusione continua nel parziale successivo. Dopo un iniziale punto a punto, Macerata commette a ripetizione errori sottorete per il +5 ospite (3-8). Gli errori sono la costante di tutto il match: due invasioni di fila allargano ancora la forbice a favore del sestetto di Esposito (4-11). Diaferia tenta di riavvicinare (10-15), ma Petkov piazza due monster block che fanno male al morale: Baldi in diagonale firma poi il 13-22. Stavolta a chiudere ci pensa Paraguirre (15-25).
Terzo set. Si torna in campo con Fall che stampa il muro del 4-4 che prova a far decollare Macerata, ma Sorrento riallunga subito - tra un mani out di Pol e un muro - e va sul +4 (7-11). Il capitano cerca di tenere i biancorossi a contatto col suo turno dai nove metri (13-16), ma Garello, entrato da poco, non trova il campo col suo attacco (16-21). Macerata ci prova, ma non è giornata: Sorrento chiude partita e incontro (20-25).
Romano Giannini, primo allenatore: “È stata una partita troppo brutta per essere vera. Sono molto dispiaciuto, non mi aspettavo che dopo la bellissima prestazione di Pineto, ci fosse una prestazione del genere. È chiaro che la prossima settimana analizzeremp tutto, cosa non è andato, come migliorarlo perché è chiaro che qualcosa bisogna migliorarlo. Siamo rammaricati, io per primo, sono l'allenatore e penso che questa sia una prestazione figlia di fondamentali che non venivano. Faremo il possibile per non farla ripetere, penso che i ragazzi ne faranno tesoro. Non abbiamo mostrato di crederci e questo non è il nostro identikit.”
BANCA MACERATA FISIOMED – ROMEO SORRENTO 0-3 (13-25,15-25, 20-25)
BANCA MACERATA FISIOMED: Fabi 2, Novello, Pedron 1, Garello 3, Fall 7, Diaferia 7, Ambrose 2, Zhelev 4, Karyagin 5, Talevi, Becchio, Dolcini, Gabbanelli. All. Giannini.
ROMEO SORRENTO: Tulone 2, Iurisci, Parraguirre 11, Pol 12, Petkov 9, Patriarca 9, Baldi 14, Ferrato, Russo (L). NE: Malavasi, Alaia, Fortes, Brignach, Pontecorvo (L). All. Esposito, Ass. Buzzo.
Arbitri: Clemente e Cecconato.
Note: Durata set: 26, 25’, 25’ per un’ora e 17 minuti.
Battute punto Macerata 1 con 8 errori, Sorrento 5 con 13 errori. Muri punto Macerata 2, Sorrento 9, Attacco punto Macerata 42%, Sorrento 66%. Ricezione positiva Macerata 59% (21% perfetta), Sorrento 58% (33%).
La Recanatese affonda a Giulianova: allo stadio Rubens Fadini i padroni di casa impiegano appena mezz’ora per realizzare quattro reti e mettere in cassaforte lo scontro salvezza.
Gli abruzzesi, che non vincevano dalla prima giornata di campionato, tornano finalmente a sorridere. Situazione opposta in casa giallorossa: dopo la vittoria nel derby con il Castelfidardo, l’atmosfera torna a farsi pesante. La posizione dell’allenatore Mirko Savini resta precaria; in caso di esonero – ipotesi non condivisa da tutto lo staff tecnico e dirigenziale – il suo vice Manuel Giandonato potrebbe essere promosso alla guida della squadra. Il pesante 4-1 finale non lascia spazio ad attenuanti. Nonostante l’arrivo del nuovo tecnico Rosario Pergolizzi, il Giulianova non era ancora riuscito a centrare i tre punti. La Recanatese, invece, resta terzultima con 7 punti in undici giornate e ben 23 gol subiti.
Il match del Fadini si apre con un tiro dalla distanza di Mordini, ma al 10’ il Giulianova è già avanti: Morri sfrutta un rimpallo in area e insacca l’1-0.
Tra il 27’ e il 31’ arriva il crollo leopardiano: in quattro minuti i padroni di casa segnano tre volte. Al 27’ Odianose supera il diretto avversario e piazza il pallone sul secondo palo per il 2-0. Due minuti più tardi, l’ex bomber dell’Ancona Martiniello calcia di destro dal limite e batte Fioravanti per il 3-0. Al 31’, ancora Odianose salta il difensore, rientra sul destro e conclude sul primo palo per il 4-0 che chiude virtualmente la partita. Prima dell’intervallo, la Recanatese accorcia con Pierfederici, 4-1.
Nella ripresa gli ospiti provano a reagire: ci tentano Pierfederici, Capanni e Ciccanti, ma senza fortuna. Al 74’ arriva l’occasione per riaprire il match: Vecchio viene trattenuto in area e l’arbitro assegna il rigore. D’Angelo si presenta dal dischetto, ma il portiere Negro intuisce e respinge. Poco dopo, un tiro dalla distanza di Ferro trova ancora la pronta risposta dell’estremo difensore abruzzese.
GIULIANOVA: Negro; Morri, Pertosa, Vuillermoz; Crosariol, Scarsella (44’ st Giglio), Esposito, Cisse (27’ st Scimia), Mbaye; Odianose(43’ st Gallo), Martiniello (36’ st De Silvestro). All. Pergolizzi.
RECANATESE: Fioravanti; Fiumanò, Vecchio (34’ st Chiarella), Mordini; Giusti, Ferro, Domizi, Pesaresi (16’ st Di Francesco); Pierfederici (37’ st Lovotti), D’Angelo; Capanni (16’ st Ciccanti). All. Savini.
Arbitro: Costanzo Cafaro di Alba-Bra (Scarangella e Falce di Cassino).
Reti: pt. 8’ Morri (G), 27’ Odianose (G), 29’ Martiniello (G), 31’ Odianose (G), 41’ Pierfederici (R).
La crisi della Civitanovese non accenna a fermarsi e il digiuno di vittorie continua. La formazione guidata da Daniele Marinelli non va oltre lo 0-0 in casa contro l’Urbino e resta fanalino di coda insieme al Chiesanuova. Fuori dallo stadio Polisportivo cresce il malcontento: i tifosi contestano la proprietà e chiedono un confronto diretto con il presidente Mauro Profili, ma il tentativo di incontro va a vuoto.
La Civitanovese è l’unica squadra del girone ancora senza successi, con appena quattro reti segnate in dieci giornate – peggior attacco del campionato – e un distacco di sette punti dalla zona salvezza.
Davanti al monumento ai caduti, numerosi tifosi rossoblù si sono radunati per protestare contro il presidente Profili. “Liberiamo la Civitanovese” è stato lo slogan principale del corteo, a cui hanno preso parte circa duecento ultras. La manifestazione si è conclusa davanti alla tribuna, dove è stato esposto lo striscione “Fino alla fine per Civitanova e per la Civitanovese”, accompagnato da cori di contestazione verso la società. Scortati dalla Polizia, i tifosi hanno chiesto di poter incontrare il presidente, ma la richiesta è stata respinta. Profili ha comunque fatto sapere di essere disponibile a un confronto con i capi ultras la prossima settimana.
Nella notte, ignoti si sono introdotti all’interno del Polisportivo, imbrattando i muri degli spogliatoi e le panchine. Nel mirino, ancora una volta, il presidente Profili, che in occasione della gara con l’Urbino è tornato in panchina accanto al tecnico Marinelli. Sul fronte societario, nessuna novità: il direttore generale Paolo Pochetti ha smentito le voci riguardanti una possibile trattativa con Enerfin per l’acquisizione del club.
Durante la partita, anche i tifosi ospiti hanno mostrato rispetto verso la città intonando “Rispettiamo Civitanova”, gesto accolto dagli applausi del pubblico locale.
Sul campo, esordio dal primo minuto per Tittarelli, mentre Handzic – rientrato dalla squalifica – parte dalla panchina. L’Urbino parte meglio e nel primo quarto d’ora tiene il pallino del gioco nella metà campo avversaria. Al 16’, la prima occasione: Garcia serve Franco, che conclude di poco a lato. Al 27’ è ancora Urbino pericoloso con Morelli, ma Servalli si oppone in tuffo; sulla ribattuta Cusimano calcia alto. È tutto qui il primo tempo.
Nella ripresa le emozioni aumentano. Al 60’ Romero rischia l’autogol deviando un cross di De Santis, ma il palo salva la Civitanovese. I padroni di casa rispondono con un colpo di testa di Cahais, terminato sopra la traversa. Poco dopo, un cross di Ecocha attraversa l’area senza che nessuno intervenga, e Gurini di testa sfiora la traversa. Marinelli inserisce Handzic, che impegna Bartolini con un colpo di testa, poi l’arbitro annulla un’azione di Pitronaci per fuorigioco, scatenando le proteste della panchina rossoblù. In pieno recupero Handzic ha l’occasione per regalare la vittoria, ma il suo sinistro finisce fuori bersaglio.
Finisce 0-0. Ora la Civitanovese si prepara alla sfida di mercoledì al “Della Vittoria” di Tolentino, dove si giocherà l’accesso alla finale di Coppa Italia di categoria.
CIVITANOVESE (4-3-3): Servalli; Lorenzoni, Cahais, Ronero, Baiocco; Franco (18’ st Pitronaci), Macarof, Visciano; Garcia (13’ stHandzic), Tittarelli (37’ st Guedak), Malaccari (24’ st Pompili). A disp.: Massenz, Martiarena, Luciani, Cancellieri, Malavolta. All.Marinelli.
URBINO (4-3-3): Bartolini; Nisi, Riggioni, Pedinelli, Gurini; Cusimano (16’ st Fiorani), De Santis, Morelli (47’ st Bellucci); Sciamanna(9’ st Eco), Altobello (34’ st Palazzi), Natale (47’ st Vagnarelli). A disp.: Semprini, Mazzaferri, Madonna, Franca. All. Mariani.
Ammoniti Tittarelli
Dopo quasi un mese di astinenza, la Maceratese torna a vincere e lo fa nel modo migliore: davanti al proprio pubblico e nel derby marchigiano contro l’Atletico Ascoli. All’Helvia Recina–Pino Brizi finisce 3-1 per i biancorossi, che si prendono una bella rivincita dopo la sconfitta in Coppa Italia e soprattutto ritrovano entusiasmo, convinzione e tre punti fondamentali per classifica e morale.
Una prestazione solida, lucida e ricca di giocate di qualità quella offerta dalla squadra di Possanzini, che ha saputo abbinare concretezza e spettacolo, chiudendo la gara con tre reti di ottima fattura. L’Atletico Ascoli, reduce da cinque risultati utili consecutivi, ha provato a reggere il confronto con generosità ma ha pagato care alcune leggerezze difensive e la scarsa incisività negli ultimi metri.
Maceratese priva degli infortunati Marchegiani e del capitano Lucero. Mister Possanzini cambia qualcosa rispetto alla trasferta di Termoli: Cusin tra i pali, Vanzan dal primo minuto a sinistra e Ruani sulla trequarti. Dall’altra parte Seccardini deve rinunciare a De Santis, Muro e Didio, lancia Galbiati in porta, Camilloni in difesa e Forgione in mezzo al campo.
L’avvio è subito frizzante. Dopo appena un minuto Sardo impegna Cusin, pronto nella risposta. Al 5’ è la Maceratese a rendersi pericolosa con il solito inserimento di Ruani su cross di Marras: colpo di testa di poco a lato. È il preludio al vantaggio, che arriva tre minuti dopo: Ciattaglia pesca con un bel filtrante Vanzan, bravissimo a infilarsi alle spalle della difesa e a superare Galbiati con un pallonetto preciso per l’1-0.
L’Atletico Ascoli reagisce con ordine e al 23’ trova il pareggio: punizione di Coppola dalla sinistra e colpo di testa vincente di Mazzarani, libero di colpire in area. Ancora una volta una palla inattiva punisce la difesa biancorossa. La prima frazione scivola via su ritmi piacevoli ma senza ulteriori sussulti, e si chiude sull’1-1.
Nella ripresa l’Atletico prova a prendere campo, ma a colpire è ancora la Maceratese. Al 10’ Osorio inventa un gol dei suoi: ruba palla, supera la difesa in slalom e, davanti a Galbiati, lo batte con freddezza per il 2-1. Pochi minuti più tardi arriva anche il tris: al 15’ Morganti parte in progressione dalla propria metà campo e dal limite lascia partire un sinistro a giro che si infila all'angolino. Gli ospiti provano a reagire con Sardo, la cui conclusione viene deviata in angolo, ma i biancorossi restano padroni del campo e sfiorano ancora la rete in contropiede con Osorio, che dopo una lunga corsa calcia di poco fuori. Nel finale la squadra di Possanzini gestisce con maturità e non concede nulla fino al triplice fischio.
Una vittoria limpida e convincente che restituisce fiducia e sorrisi all’ambiente biancorosso. La Maceratese mostra solidità, organizzazione e spunti individuali di qualità: segnali incoraggianti in vista del proseguo del campionato. Per l’Atletico Ascoli, invece, uno stop che interrompe la serie positiva, ma la prestazione resta dignitosa nonostante le assenze. Applausi da tutto lo stadio per Mister Possanzini e i suoi ragazzi.
Il Tolentino è più forte anche di un arbitraggio poco convincente e conquista la prima vittoria stagionale tra le mura amiche in campionato, battendo per 3-2 la capolista Fermignanese nella sfida valevole come decima giornata di Eccellenza Marche. Decisiva la rete di Pietrani arrivata al 91' sui titoli di coda di una di quelle partite che si candida ad essere tra le più emozionanti dell'intero torneo. Prima del gran finale ospiti per due volte in vantaggio e per due volte ripresi da due giocate da fuoriclasse di Moscati, autore di una doppietta.
LE FORMAZIONI - Passarini non deroga dal consueto impianto di gioco. Le uniche modifiche nell'undici sono la presenza di Cappa da titolare in luogo dell'under Papini. Dall'inizio, infatti, parte il 2008 Romitelli, terzino, che prende il posto dell'assente capitan Tizi. Il pericolo pubblico numero uno in casa ospite è bomber Cordella, capocannoniere del torneo con 7 reti. Ad assisterlo il trio composto da Cirulli, Arduini e Gabellini.
LA CRONACA - Al 4' arriva l'immediato vantaggio ospite, al primo affondo. Cordella è bravo a lavorare sulla fascia destra e guadagnarsi un corner. Dall'angolo susseguente la palla viene liberata dalla difesa cremisi, ma sulla sfera vagante si avventa Lucciarini che si coordina al meglio e batte Marricchi con una botta potente e angolata sulle soglie del limite dell'area di rigore.
La replica dei padroni di casa arriva al 13' ed è una perla di Davide Moscati, che porta al pareggio. L'attaccante del Tolentino sguscia tra le linee difensive biancoblu' e lascia partire una sventola imparabile che scheggia la traversa prima di depositarsi in rete. È uno a uno. Tre minuti più tardi Moscati ci riprova su assist di Romoli, ma stavolta la sua torsione aerea termina alta sopra la traversa.
La rete restituisce entusiasmo ai locali che costringono la capolista Fermignanese sulla difensiva. Al 25' ha del clamoroso quello che avviene in campo. Lucciarini sferra un colpo al volto di Tortelli a gioco fermo, per l'arbitro è soltanto giallo. Errore evidente del direttore di gara Ballarò, per chi scrive. Poco più tardi anche Labate si becca l'ammonizione falciando Moscati, diretto in porta. La partita si incattivisce.
Al 37’ Tolentino vicino per ben due volte al vantaggio. Prima Marcantognini è miracoloso sul colpo di testa di Tortelli, poi Cappa non inquadra lo specchio con la sua volée. Iori tenta più volte il tiro in porta, da bomber che cerca di ritrovare il feeling col gol, ma la mira è imprecisa. Al 41’ la chance buona ce l’ha sui piedi Cordella che, sempre sugli sviluppi di corner, fallisce l’appoggio in rete da posizione ravvicinata a seguito della capocciata di Patarchi intercettata da Marricchi. Al tramonto della prima frazione di gioco ci prova pure Rozzi, ma il suo tiro finisce alto. Si va negli spogliatoi sull'uno a uno.
SECONDO TEMPO - Al rientro in campo il direttore di gara si rende protagonista di un’altra decisione piuttosto discutibile, assegnando calcio di rigore per un presunto intervento irregolare di Strano su Cordella. Contatto parso tutt’altro che chiaro. Dagli undici metri si presenta lo stesso Cordella che supera Marricchi con una conclusione centrale.
Al 57’ Tortelli si rende pericoloso con una saetta, ma la palla si spegne a lato di poco. Due minuti più tardi è tempo di un nuovo Moscati show. L’attaccante cremisi, quasi fosse un giocatore di basket, usa il piede perno per eludere la marcatura diretta e poi scagliare un rasoterra che va in buca d’angolo, dall'interno dell'area di rigore. È 2-2.
Prestazione che fa strabuzzare gli occhi quella dell’attaccante del Tolentino. A condurre le danze sono costantemente i locali, la Fermignanese agisce solo in contropiede. Proprio in transizione, al 68’, gli ospiti sfiorano il tris. Cordella è imprendibile in velocità e suggerisce per Cirulli: il suo diagonale fa la barba al palo.
Al 71’ Passarini, allenatore del Tolentino, spazientito per un fallo evidente non fischiato su Strano, si fa beccare fuori dall’area tecnica e viene espulso. La girandola dei cambi fa scendere il tasso di spettacolarità della partita per un buon quarto d'ora. All'89' la punizione di Cappa viene deviata a lato dalla barriera. Replica immediata della Fermignanese col tiro alto di Cordella.
Il momento del match arriva al 91'. Il neo entrato Pietrani approfitta di una dormita difensiva ospite, dribbla Marcantognini e deposita nella porta sguarnita il sorpasso del Tolentino. È apoteosi cremisi. Il triplice fischio sancisce una domenica di festa per i locali, che conquistano un successo meritato quanto sofferto.
Tabellino Tolentino - Fermignanese 3-2
TOLENTINO: Marricchi, Romitelli, Tomassetti, Strano, Romoli, Rozzi (81' Garcia), Tortelli, Giandomenico, Cappa (94' Fontana), Moscati, Iori (81' Pietrani). All: Passarini
FERMIGNANESE: Marcantognini, Mattioli, Labate, Lucciarini, Fraternali, Patarchi, Cirulli (88' Izzo), Bozzi (75' Giovannelli), Arduini (Bravi), Gabellini (72' Saidykhan), Cordella. All: Pazzaglia
Arbitro: Francesco Ballaro' (Pesaro) Assistenti: Nicola Verdicchio (Macerata), Milton Valla (Pesaro)
Reti: 4' Lucciarini (F), 13' Moscati (T), 50' Cordella (F), 59' Moscati (T), 91' Pietrani (T) ammoniti: Labate, Lucciarini, Strano, Bozzi, Cirulli, Pietrani; espulsi: Passarini (all.); corner 7-6; recupero: 1' e 6'
Dopo averlo accolto in Comune, il sindaco Rosa Piermattei, nella palestra della Bocciofila insieme al presidente del Consiglio comunale Sandro Granata, ha voluto essere presente per ammirare dal vivo un allenamento diretto dal pugile e atleta olimpico Diego Lenzi, protagonista ai Giochi di Parigi 2024 e ora passato professionista nella categoria dei pesi massimi.
«È stato un onore accogliere in Comune Diego Lenzi – ha commentato la sindaca durante lo stage con gli atleti granata – anche perché si è trattato di un evento di spessore per l’Accademia pugilistica settempedana, che è decisamente in crescita. L'arrivo di Lenzi sarà sicuramente di sprone per i pugili di San Severino».
Soddisfatto per l’iniziativa, programmata e curata nei dettagli da diverse settimane, il presidente dell’Accademia, Carlo Sfrappini, ha sottolineato: «Ci stiamo impegnando al massimo perché crediamo nel pugilato. È uno sport che può insegnare molto ai ragazzi, come il rispetto delle regole e la disciplina. Stiamo lavorando per proporre altri eventi in futuro, magari nella piazza del Popolo».
Dal canto suo, il peso massimo Diego Lenzi, dopo una chiacchierata con lo staff tecnico e gli atleti, tra incitamenti e simulazioni di attacco, ha affermato: «Anch’io provengo da un paesino, dove la forza sta nel conoscersi e nel fare squadra. Ai ragazzi di San Severino dico di credere nella boxe come disciplina e filosofia di vita che può migliorare la società. Da parte mia, l’anno prossimo tenterò la scalata al titolo italiano. Dopo due match vinti, il 5 dicembre salirò di nuovo sul ring per il mio terzo incontro da professionista».
Nel salutare il campione, il presidente Carlo Sfrappini ha rimarcato «la grande disponibilità di Lenzi, che ha viaggiato per oltre cinque ore di macchina pur di essere con noi. Ha dimostrato, oltre alla tecnica, i sani valori della lealtà e dell’impegno che la nostra associazione cerca di trasmettere ai giovani settempedani che si avvicinano al pugilato».
Niente da fare a Chieri per la CBF Balducci HR (3-0) che lotta in tutti e tre i set con la forte formazione della Reale Mutua Fenera, ma deve cedere il passo alle padrone di casa nell’anticipo dell’ottava di andata della Serie A1 Tigotà.
Non sono sufficienti i 17 punti di Decortes, top scorer del match, contro il 52% in attacco delle piemontesi, guidate dalla MVP Nemeth (15 punti con il 70%). Importante anche il servizio della Fenera (4 ace) e i 4 muri di Gray. Per Kokkonen, tra le arancionere, 11 punti con oltre il 50% in attacco.
Primo set in cui la CBF Balducci HR tiene il livello della formazione di casa, rientrando dal 21-16 al 22-20, per poi cedere al muro di Gray (2 vincenti) e ai colpi di Nervini (7 punti, 25-21).
Nel secondo parziale le arancionere ci provano con Decortes (ben 9 punti nel set, 6-7), ma il servizio pungente delle piemontesi spinge la Fenera sul 13-9. Nel finale c’è spazio per una rimonta arancionera (23-21) che si spegne però sul 25-22 della Reale Mutua Fenera.Chieri continua a spingere dai nove metri nel terzo set, concretizzando poi in contrattacco (13-6).
La CBF Balducci HR rientra fino al 13-10 sul turno al servizio di Decortes, ma Nemeth (6 punti) e Gray (5) non ci stanno (19-13): coach Negro cambia buona parte del sestetto e le arancionere rimontano fino al 24-24 con l’ace di Bonelli, ma cedono ai vantaggi.
Coach Lionetti inizia con Bonelli-Decortes, Clothier-Crawford, Kokkonen-Kockarevic, Bresciani libero (Caforio a riposo precauzionale).Coach Negro schiera Van Aalen-Nemeth, Cekulaev-Gray, Kunzler-Nervini, Spirito libero.
Break iniziale di Nervini (2-0), le arancionere restano lì (3-2), Kockarevic vincente (4-3), Kokkonen a segno (6-5), Chieri fallosa al servizio (7-6), Decortes pallonetto vincente (8-7).
Nervini passa (9-7), Clothier primo tempo (9-8). Kockarevic gran colpo (10-9), Kokkonen tiene ancora lì le maceratesi (11-10) dopo la difesa di Bresciani, Gray contrattacca (13-10), Crawford pallonetto morbido (13-11).Ace Decortes (16-15), muro Gray (18-15), ace Van Aalen (21-16). Le arancionere tornano sotto (22-20) ma chiude Nervini 25-21.
Clothier a segno (2-2), Cekulaev contrattacca (5-3), Decortes a segno (5-4), Crawford in fast (6-5). Ace di Gray (12-9), poi Nervini (13-9), Gray mura Crawford (20-14), Decortes contrattacca (20-17). Finale in equilibrio: Decortes pipe (23-20), fallo seconda linea Van Aalen (23-21), ma chiude Clothier sbaglia, 25-22 per Chieri.
Nervini contrattacca (3-1), Kockarevic pallonetto (3-2), Kokkonen lungolinea (4-3). Gray al centro (8-4), Van Aalen vincente a rete (11-6), poi 13-6. La CBF Balducci HR reagisce: Decortes e Kockarevic accorciano (13-10).
Nel finale Kokkonen e Clothier riportano sotto le arancionere (23-22), Decortes annulla un match point (24-23), ace Bonelli 24-24, ma Kunzler e l’ace finale di Chieri (26-24) chiudono l’incontro.
TABELLINO
REALE MUTUA FENERA CHIERI '76 - CBF BALDUCCI HR MACERATA 3-0 (25-21 25-22 26-24)
REALE MUTUA FENERA CHIERI '76: Gray 14, Németh 15, Nervini 13, Cekulaev 7, Van Aalen 3, Kunzler 7, Spirito (L), Bah 1, Alberti 1, Degradi, Antunovic, Dambrink. Non entrate: Bonafede (L), Ferrarini. Allenatore Negro.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Kokkonen 11, Crawford 7, Decortes 17, Kockarevic 8, Clothier 7, Bonelli 1, Bresciani (L), Piomboni, Ornoch. Non entrate: Batte, Mazzon, Caforio (L), Sismondi. Allenatore Lionetti.
Arbitri: Nava, Cerra.
Note - Spettatori: 1318, Durata set: 25', 25', 28'; Totale: 78'. MVP: Németh.
(Credit foto: LVF)
Va all’Azzurra Mariner lo scontro diretto tra le squadre sul podio della classifica del girone B con la Settempeda che esce sconfitta, primo ko esterno e secondo del campionato. I biancorossi da miglior difesa del torneo prima di questa sfida subiscono in un colpo solo ben cinque reti mentre i padroni di casa mantengono l’imbattibilità(settima vittoria) e volano al comando agganciando la capolista Aurora Treia. Successo meritato per una Azzurra convincente che ha confermato tutte le proprie qualità: di organizzazione, di gioco e di individualità. Settempeda invece che, dopo un ottimo inizio, è andata a sprazzi mostrando buone trame offensive, ma anche troppe disattenzioni in fase difensiva con errori pesanti pagati poi a caro prezzo e puntualmente sfruttati dai cinici avversari.
Uno in particolare ha pesato sull’andamento dell’incontro, ovvero quello che ha dato il 4-2 ai locali giunto proprio nel momento in cui l’inerzia era dalla parte ospite. Lì è finita in pratica la partita e l’Azzurra è andata sul velluto grazie anche al 5-2 che ha decretato la fine dei giochi. Pomeriggio dunque ampiamente positivo per i sambenedettesi che ora possono pensare al big match del prossimo turno a Treia con il morale alto e con piena fiducia; Settempeda invece che mastica amaro e che dovrà resettare il brutto episodio e riprendere subito la marcia nel match interno contro la Palmense(sabato 15 ore 14.30).
Trasferta in Abruzzo per la Settempeda che raggiunge il comunale “Alberto Tommolini” di Martinsicuro che per quest’anno è la casa dell’Azzurra Mariner. Sfida d’alta quota che mette di fronte seconda e terza forza del girone B ovvero le due più dirette inseguitrici dell’Aurora Treia. Punti in palio dunque importanti e che potrebbero essere, per chi li centrasse, benzina pura per ottenere la spinta giusta per salire sempre più in alto in classifica. C’è molta attesa per vedere all’opera due squadre in forma, organizzate, ben guidate e con diversi giocatori di talento. Nel 4-3-3 dei locali spiccano Nicolosi in difesa, Napolano in regia e i due esterni De Panicis e Palladini; nei biancorossi, in campo al gran completo, prevale il collettivo, anche se non mancano di certo elementi che possono risolvere il match con una giocata. Accade proprio questo dopo soli 2’ grazie all’inventiva di Perez che si destreggia sulla propria trequarti per poi servire Borgiani che apre tutto a sinistra per Guermandi che avanza, entra in area, prende la mira e mette il destro rasoterra fra palo e portiere. Punteggio che cambia subito e Settempeda avanti 1-0.
Azzurra colpita a freddo che aumenta allora il possesso palla attaccando con decisione. Allo stesso tempo però ci sono spazi invitanti per le ripartenze degli ospiti che al 5’ infatti sono pericolosi con la premiata ditta Borgiani-Guermandi con il centravanti che viene lanciato sulla destra, arriva in area e da posizione defilata calcia rasoterra trovando il piede di Coccia che ribatte. Al 16’ Palladini sguscia a sinistra e crossa in mezzo dove Rossi colpisce di testa ma in maniera imprecisa; subito dopo Cameli ci prova dal limite con sinistro largo di poco. Al 22’ pallone che spiove dalla bandierina con Palladini che da pochi passi spedisce alto. Al 27’ grave indecisione nel disimpegno della difesa ospite che gioca palla dal portiere al difensore, ma De Panicis è svelto a recuperare palla in pressing e poi dal fondo serve Cameli che tutto solo ha il tempo di controllare e scaricare il sinistro in porta per il pari. Lo stesso Cameli poco dopo dalla distanza trova un sinistro velenoso che si infila sotto l’incrocio alla sinistra di Marchegiani. Siamo al 38’ e l’Azzurra capovolge il risultato e va in vantaggio per 2-1. Al 43’ la Settempeda trova una buona prolungata azione: Montanari da sinistra, Quadrini non trova l’attimo giusto per calciare da pochi passi, Borgiani dal fondo riesce a mettere sotto porta, Tulli gira alto. Pochi istanti prima dell’intervallo episodio che fa “arrabbiare” i locali: dopo un cross rasoterra in area Rossi mette in porta ma il guardalinee segnala il fuorigioco. Avvio di ripresa negativo per la Settempeda dato che i locali colpiscono al primo affondo: cross morbido da destra che Cofini gira di testa, ottimo intervento di Marchegiani, palla ancora giocabile per lo stesso Cofini che tocca in porta. Siamo 3-1.
Passano pochi secondi e De Panicis arriva davanti alla porta con rasoterra respinto da Marchegiani poi il successivo tentativo del numero 11 è largo. Mister Pierantoni(già espulso) ordina due cambi: dentro Rango e Ammora per Quadrini e Borgiani. La Settempeda trova lo squillo giusto ed accorcia le distanze(12’): punizione dalla trequarti che spiove in area, Dutto svetta e fa da torre per Guermandi che davanti alla porta spinge dentro. 3-2. Al 20’ riparte l’Azzurra che sfiora la rete con un destro di Panza che viene deviato in corner. Sugli sviluppi del cross dalla bandierina indecisione tra Pagliari e Dutto che lasciano rotolare la palla in area con Cofini prontissimo a girarla sotto la traversa. 4-2. Il match è di nuovo tutto in salita per i biancorossi che sono spinti ad attaccare. L’Azzurra in contropiede può pungere e quando lo fa con Rossi sigla il 5-2 dopo essere scappato in campo aperto e dopo aver superato Marchegiani con un preciso rasoterra. Locali ancora insidiosi con un tiro dal limite di Napolano deviato in tuffo da Marchegiani. Nel finale ci provano i biancorossi: prima il neo entrato Compagnucci sfiora il palo, poi Tulli trova l’ottima replica del portiere. Finisce qua con la grande soddisfazione dei locali e l’amarezza degli ospiti.
AZZURRA MARINER – SETTEMPEDA 5-2
RETI: pt 2’ Guermandi, 27’ e 38’ Cameli; st 2’ e 20’ Cofini, 12’ Guermandi, 30’ Rossi
AZZURRA MARINER: Coccia, Nicolosi, De Vito, Panza, Napolano, Manoni, Cameli(22’ Schiavi), Rossi, Cofini(22’st Machado), Palladini(32’st Orsini), De Panicis(22’st Bonifazi). A disp. Perozzi, Colletta, Toscano, Veccia, Mascaretti. All. Morelli
SETTEMPEDA: Marchegiani, Brandi(36’st Eugeni), Montanari, Pagliari, Dutto, Zappasodi(26’st Compagnucci), Quadrini(11’st Rango), Borgiani(11’st Ammora), Guermandi(34’st Bernabei), Perez, Tulli. A disp. Giulietti, Monachesi, Sigismondi, Sfrappini. All. Pierantoni
ARBITRO: Uncini di Jesi. Assistenti: Catani di Fermo e Meo di Macerata
NOTE: Espulsi: Pierantoni. Ammoniti: Dutto, Napolano, Rossi, Guermandi. Angoli: 5-2. Recupero: pt 2’; st 4’
L'Associazione Polisportiva Aurora Treia annuncia il tesseramento dell'attaccante Roman Chornopyshchuk. Chornopyshchuk, classe 1995, volto ben conosciuto dall'ambiente biancorosso, è pronto a vivere la sua quarta esperienza con la maglia dell'Aurora.
Cresciuto nel settore giovanile dell'Aurora, Chornopyshchuk ha mosso qui i primi passi nel calcio dei "grandi", mettendosi subito in mostra con le sue prime reti nelle annate che segnarono la crescita della società in Promozione.
Dopo aver maturato esperienze importanti tra Eccellenza e Serie D con le maglie di Montegiorgio e Folgore Veregra, fa ritorno a Treia nella stagione 2016-2017, dove resta per tre annate, siglando 49 goal e diventando uno degli attaccanti più prolifici del club e della Categoria.
Nel corso della sua carriera ha indossato maglie di club prestigiosi come Maceratese, Valdichienti Ponte, Civitanovese e Matelica confermandosi attaccante di grande affidabilità.
Nell'estate 2023 torna nuovamente all'Aurora, prima di approdare al Trodica, dove negli ultimi due campionati contribuisce in maniera determinante alla salita in Eccellenza, grazie ai suoi numerosi goal pesanti. "Il legame tra Roman Chornopyshchuk e l'Aurora è profondo, autentico e mosso dalla grande passione per i nostri colori, che lo hanno sempre accompagnato nel corso della sua carriera", si legge in una nota del club treiese. "Tutta la società, insieme a dirigenti, giocatori e tifosi, dà un caloroso benvenuto a Roman Chornopyshchuk, con l'augurio di raggiungere nuovi e importanti traguardi".
Divieto di trasferta per i tifosi della Maceratese in occasione del match contro il San Marino. La società biancorossa - si legge in una nota - " ha preso atto con rammarico della decisione del Ministero dell’Interno – Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive – che ha imposto il divieto di vendita dei biglietti per i tifosi ospiti in occasione della partita San Marino–Maceratese, in programma domenica 16 novembre a Cattolica.
Una disposizione che, di fatto, priverà la squadra del prezioso e caloroso supporto della sua tifoseria al seguito in una delicata trasferta. Nonostante la comprensibile delusione per la mancata partecipazione del proprio pubblico, la società biancorossa ha voluto immediatamente rilanciare un appello di unità e sostegno.
L'attenzione si sposta ora sul prossimo appuntamento casalingo: Maceratese-Atletico Ascoli, in programma domenica 9 novembre allo Stadio Helvia Recina.
“Esprimiamo rammarico per questa decisione, ma invitiamo tutti i tifosi biancorossi a stringersi attorno ai nostri colori nel prossimo impegno casalingo”, ha comunicato la società. Il messaggio è chiaro: l'assenza in trasferta dovrà tradursi in una presenza massiccia e decisiva tra le mura amiche. "L’obiettivo è trasformare l'Helvia Recina in una vera e propria bolgia biancorossa, un fattore campo in grado di spingere la squadra a ottenere i tre punti in un momento cruciale della stagione. La Maceratese conta sul suo dodicesimo uomo per superare l'ostacolo Atletico Ascoli e risalire la classifica.
Dopo la parentesi in Serie D alla guida della Civitanovese, Luigi Bugiardini torna in panchina. L’allenatore civitanovese riparte dalla Prima Categoria, dove ha accettato la chiamata del Petritoli 1960, formazione dell’entroterra fermano che ha deciso di voltare pagina dopo il divorzio da Domenico Izzotti.
Per Bugiardini si tratta di un ritorno molto sentito, visto che aveva già guidato la squadra biancoverde per diverse stagioni, lasciando un ottimo ricordo per serietà, competenza e risultati. Dopo l’esperienza in rossoblù – chiusa con la retrocessione al termine del playout perso a Notaresco – il tecnico ritrova così una piazza che lo stima e che vede in lui l’uomo giusto per rilanciare il gruppo.
Il Petritoli, attualmente terzultimo nel girone D di Prima Categoria con 5 punti in 7 giornate, affida a Bugiardini il compito di risollevare la squadra e riportarla fuori dalla zona playout.
Per l’ex giocatore professionista, che in carriera ha vestito le maglie importanti di Ascoli, Palermo e Catanzaro, e ha maturato esperienze su diverse panchine del calcio marchigiano, questa nuova avventura rappresenta una ripartenza motivante, nel segno del lavoro e della passione che da sempre lo contraddistinguono.
Un tributo alla memoria, ai valori e alle emozioni del calcio vero. Dall’11 al 16 novembre, nel cuore del centro storico di Treia, presso i locali dell’ex Trea (orario 17-19.30), andrà in scena una mostra dedicata a Gaetano Scirea e al grande fotografo Salvatore Giglio. Un viaggio nella storia della Juventus e nello spirito di due uomini che hanno lasciato un segno profondo nel mondo dello sport: il primo per la sua eleganza e lealtà in campo, il secondo per la capacità di raccontare con le immagini la magia del calcio.
Lo Juventus Club Treia ha presentato oggi in Provincia l’iniziativa che metterà in mostra maglie da calcio d’epoca, palloni, tanti cimeli, e soprattutto gli scatti di Giglio. Va infatti ricordato come il fotografo palermitano, venuto a mancare il 20 luglio scorso, è stato l’unico italiano ad essere stato inserito nella squadra dei 14 “Uefa World’s Best Soccer Photographers” e a stabilire nel 1998 il record di 1000 gare ufficiali a seguito della squadra. Immagini che, per quanto riguarda la mostra di Treia, pongono ancora una volta al centro dell’obiettivo Scirea e i campioni che hanno calcato il campo insieme a lui in Serie A e in ambito internazionale.
Presenti in sala insieme a Nazzareno Romagnoli, il referente dello Juventus Club Treia Sergio Calamante con il socio e curatore della mostra Andrea Mozzoni, il presidente dello Juventus Club Jesi Paolo Paoloni e il vice sindaco di Treia David Buschittari.
Ad aprire la conferenza stampa i saluti del presidente della Provincia Sandro Parcaroli. A seguire Nazzareno Romagnoli ha reso la conferenza stampa ancora più speciale, chiamando in diretta la signora Scirea, che ha risposto con grande disponibilità alle domande dei giornalisti, regalando anche un ricordo personale e toccante della sua vita familiare con Gaetano, tra cui un simpatico episodio domestico che ha fatto sorridere e commosso i presenti.
"Una volta sola mi sono arrabbiata davvero, quando lui e nostro figlio giocando in casa ruppero un vaso cinese di valore. Li mandai fuori di casa, ma dopo qualche ora tornarono con un grande mazzo di rose rosse e il piccolo Riccardo che mi chiedeva scusa. In quel momento non potei che sorridere: avevo capito di aver forse esagerato. È la dimostrazione di come era Gaetano in famiglia: un vero papà, sempre presente e pieno d’amore".
La signora Mariella ha ricordato le tante testimonianze di affetto ricevute negli anni e i valori del marito espressi sul rettangolo di gioco e non solo. Doti umane e calcistiche riconosciute unanimemente e che ancora oggi rendono Scirea uno dei campioni più amati dai tifosi juventini.
«Sono molto legato a Scirea come uomo e come campione – ha spiegato Romagnoli –, con lui e la signora Mariella era nata una bellissima amicizia che è proseguita anche dopo il termine della sua carriera. È stata una persona meravigliosa, ho potuto conoscere personalmente tutti i calciatori di quegli anni ma un uomo come Gaetano non aveva eguali».
A collaborare alla realizzazione della mostra è stato Paoloni: «Scirea è stato un campione universale e trasversale – ha ribadito Paoloni –, anche sua moglie Mariella ha ricoperto un ruolo molto importante per i club che seguono la Juventus: l’idea della mostra è nata quest’estate insieme a Nazzareno e c’è stata subito una grande risposta dal nostro mondo, così come avvenuto a Treia».
Le ragioni dell’iniziativa sono state illustrate da Calamante: «La mostra celebra la nostra amicizia con Salvatore Giglio e l’ammirazione, oltre che la gratitudine che tutti noi juventini abbiamo ancora oggi per Gaetano Scirea – ha detto Calamante –, non solo, quest’anno ricorrono i 15 anni dalla fondazione del club e per questo voglio ringraziare Nazzareno Romagnoli per aver messo a disposizione la sua collezione per la mostra. Il nostro grazie va all’Amministrazione comunale per la disponibilità dimostrata e la collaborazione alla realizzazione dell’evento, così come a quella Provinciale per averlo patrocinato. Grazie poi agli amici del Fotocineclub per aver contributo in modo imprescindibile all’allestimento».
Oltre all’esposizione, venerdì 14 novembre il club treiese ha in programma la propria cena sociale al ristorante Antica Fornace per tesserati e simpatizzanti proprio per festeggiare l’anniversario in compagnia di due ospiti speciali e già compagni di squadra di Scirea: Massimo Bonini e Ivano Bonetti. «L’invito è rivolto a tutti i club delle Marche e a tutti i simpatizzanti – ha concluso Calamante –, sarà una grande festa bianconera».
A curare l’allestimento insieme a Romagnoli e Paoloni è Mozzoni: «Si tratta di un’occasione speciale da non perdere – ha aggiunto Mozzoni –, anzi, invitiamo tutti a visitarla partecipando all’allestimento della mostra portando con sé le proprie foto fatte allo Stadium o in trasferta, che potranno arricchirla e far parte di una memoria ancora più condivisa del tifo bianconero a Treia. Pensiamo che in questo modo ognuno di noi potrà rendere il proprio personale omaggio alla memoria di Gaetano Scirea e di Salvatore Giglio».
Soddisfatto per l’iniziativa il vice sindaco Buschittari, anch’egli tifoso juventino: «La città di Treia è orgogliosa di ospitare la mostra su Gaetano Scirea, esempio di calciatore da seguire per tutti; non solo uomo e campione dalle forti tinte bianconere ma anche campione del Mondo 82 con la storica vittoria del team Bearzot – ha concluso –, Juventus Club, al Presidente Sergio Calamante e tutti i suoi collaboratori, un sincero ringraziamento per l'organizzazione e i migliori auguri per i festeggiamenti dei 15 anni di vita del club treiese».
L’esposizione ha il patrocinio della città di Treia, della Provincia di Macerata e del Fotocineclub “Il Mulino”, che nel 2025 festeggia i 50 anni dalla sua fondazione.
La Cf Maceratese ha accolto in questi giorni una delegazione proveniente da Casablanca, frutto del rapporto di collaborazione avviato tra il Presidente della società femminile di Macerata Massimiliano Avallone e la società International Business Consulting and Solution Alicante S.L., guidata dal Presidente Boujema Benchakourz. Presenti in questa occasione anche il Direttore Regionale della Camera di Commercio e dell’Industria di Casablanca Zakaria Souhail, il Vicepresidente della Camera di Commercio Nabil Hourmatallah e il Capo del Dipartimento di Strategia e Relazioni istituzionali Asmaa Radouane.
Nella mattinata di mercoledì 5 novembre, nella Sala Consiliare del Comune di Macerata, si è tenuto l’incontro ufficiale tra il Sindaco Sandro Parcaroli e Zakaria Souhail, suggellato da una simbolica stretta di mano. Presenti anche l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi e i rappresentanti delle società coinvolte.
Nel corso dell’incontro è stata ufficializzata la manifestazione sportiva che si terrà allo "Stadio della Vittoria" di Macerata a fine dicembre, durante la quale la squadra Under 17 della Cf Maceratese disputerà un’amichevole internazionale contro la formazione femminile marocchina del FC Espoir 04. L’evento comprenderà anche un’altra amichevole tra una formazione della S.S. Maceratese e la squadra maschile del FC Espoir 04. Le società sono già al lavoro per ottenere le autorizzazioni necessarie e definire gli ultimi dettagli organizzativi dell’evento, che mira a promuovere lo sport come strumento di dialogo e amicizia tra i giovani delle due comunità.
“L’obiettivo di questa partnership - sottolinea il presidente Avallone - è costruire un legame duraturo tra Macerata e Casablanca, promuovendo scambi sportivi, culturali e formativi che coinvolgano l’Università di Macerata, le scuole del territorio e le strutture sportive e scolastiche di Casablanca, in un percorso di arricchimento reciproco tra le due realtà”.
Pugno duro del giudice sportivo nei confronti del Trodica Calcio, dopo l'agitato post-partita di domenica scorsa contro il Chiesanuova, terminato 0-0 e valido per la nona giornata del campionato di Eccellenza Marche. Dopo la lunga squalifica di 8 partite, poi ridotte a 6, inflitta a Mister Buratti, arriva un'altra dura sanzione per il club biancoazzuro.
Il provvedimento più pesante colpisce il direttore sportivo Mirko Sirolesi, inibito fino al 31 dicembre 2025. Nel comunicato ufficiale si legge: "Espulso per aver proferito espressione irriguardosa nei confronti del direttore di gara, alla notifica del provvedimento si avventa con fare minaccioso ed irriguardoso verso lo stesso, che si vede costretto ad indietreggiare per non essere colpito dal dirigente, nel frattempo prontamente fermato ed allontanato da altri tesserati".
Una sanzione durissima, che conferma quanto accaduto al termine della sfida. Sirolesi, a margine della gara, aveva commentato l’episodio con amarezza: "Il nervosismo è scaturito per colpa di decisioni incomprensibili. Avevo mio figlio che come sempre è qui allo stadio per fare il raccattapalle. L’arbitro prima della partita ha voluto che andasse fuori, scaldando sin da subito il clima".
Al ds si aggiunge anche il dirigente Alessio Ercoli, fino al 3 dicembre poiché "espulso per aver tenuto un comportamento irriguardoso nei confronti dell’arbitro ed aver ostacolato il suo rientro negli spogliatoi. Alla ripresa della gara, si rifiuta di allontanarsi dalla panchina, rallentando la ripresa della partita".
Non è stato risparmiato neppure Giuseppe Bellusci, difensore biancazzurro, squalificato per due giornate effettive. Il giudice sportivo spiega che il giocatore, "non in distinta, veniva personalmente riconosciuto dall’arbitro mentre entrava, a fine gara, all’interno del terreno di gioco per protestare nei confronti dell’operato della terna arbitrale".
A completare il quadro arriva anche un’ammenda di 150 euro al Trodica Calcio Asd, "per aver permesso ad un soggetto non in distinta di entrare all’interno del terreno di gioco per protestare avverso l’operato arbitrale, a fine gara".
Sul fronte sportivo, intanto, il Trodica resta molto attivo sul mercato, soprattutto in uscita. Pierandrea Negro lascia il club e resta in Eccellenza, accasandosi proprio al Chiesanuova. Lasciano anche gli attaccanti Santino Bonvin, diretto al Matelica, e Roman Chornopyshchuk, seguito da diversi club di Promozione.
Le partenze nel reparto offensivo verranno compensate dall’arrivo del bomber Giordano Bardeggia, ex Urbino, reduce da un’esperienza in Serie D con il Termoli, condizionata da un infortunio. L’attaccante è pronto a rilanciarsi con la maglia del Trodica, riabbracciando così dopo pochi mesi il campionato di Eccellenza Marche.
Il Comune di San Severino Marche, tramite la Centrale Unica di Committenza dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, ha indetto una procedura aperta per l'affidamento dei lavori di riqualificazione e rifacimento del manto sintetico del campo da calcio "Tullio Leonori".
L’appalto è finanziato con l'assunzione da parte del Comune di un mutuo di 600mila euro contratto con l'Istituto per il Credito Sportivo e Culturale e riguarda tutti i lavori, leprestazioni e le forniture necessarie.
Il termine per l'esecuzione dei lavori è fissato in 120 giorni dalla data del verbale di consegna. L’intervento permetterà di intervenire sulla sostituzione completa del manto erboso sintetico, sul sistema drenante del campo, sull’impianto di irrigazione e sul ripristino della recinzione che divide le tribune dal campo da gioco che misura, complessivamente, circa 6mila metri quadrati. Il terreno, un tempo in misto sabbia, nel 2008 è stato trasformato in un campetto in sintetico attestato dalla Lega Nazionale Dilettanti.
Nel 2013, con la concessione del servizio di gestione alla società calcistica S.S. Settempeda, si è provveduto a un rifacimento del manto erboso con integro degli intasi. Oltre all’intervento diretto sul terreno di gioco il progetto prevede la sistemazione di un muro confinante sul lato sud, lato tribune, e il rifacimento della recinzione di separazione tra tribune e terreno di gioco.
Le domande d’offerta vanno presentate entro e non oltre le ore 13 del 9 dicembre 2025. La documentazione completa di gara è disponibile per l'accesso gratuito e illimitato sulla piattaforma telematica dell'Unione Montana Potenza Esino Musone.
Per informazioni di natura amministrativa è possibile contattare la C.U.C. dell’Unione Montana Potenza Esino Musone al numero di telefono 0733.637245 oppure inviare una email a cuc@umpotenzaesino.it
Sono giorni di grande soddisfazione per il judo del Cus Macerata. Per la prima volta nella storia della sezione, un’atleta biancorossa prenderà parte a una finale nazionale. L’appuntamento è fissato per domenica 16 novembre a Ostia, dove Matilde Maria Mercuri rappresenterà il Cus nella categoria Esordienti B-48 kg. Un traguardo di rilievo, considerando che il judo è tornato a far parte delle attività del Cus solo dalla stagione 2022-2023.
La sezione, guidata dal Maestro Laura Moretti, ha voluto festeggiare questo importante risultato come meglio sa fare: con nuove vittorie e podi.È successo a Senigallia, in occasione del “Trofeo Spiaggia di Velluto”, dove la stessa Mercuri si è distinta ancora una volta. Dopo aver perso il primo incontro — complice un pizzico di frenesia — l’atleta maceratese ha saputo reagire prontamente, seguendo con attenzione le indicazioni tecniche del suo allenatore. Ha vinto il secondo match per ippon e il terzo per immobilizzazione a terra, risultati che le sono valsi la vittoria nella categoria Esordienti A -48 kg.
A completare la bella giornata di judo per il Cus Macerata è arrivato anche il secondo posto di Angelica Picciola, che ha chiuso il proprio girone all’italiana con un’ottima prestazione.
Un altro giovane biancorosso debutta in prima squadra. Al minuto 82’ di Termoli–Maceratese, sul 2-2 e in una fase delicata del match, Fabio Lorenzi, centrocampista tolentinate classe 2009, cresciuto nel settore giovanile dei cremisi e con due stagioni trascorse all’Empoli, ha debuttato in Serie D con la maglia della Maceratese.
Un traguardo arrivato un po’ a sorpresa, ma non per caso. Da quest’estate infatti, fa sapere la società, il centrocampista sedicenne ha mostrato una crescita costante allenamento dopo allenamento, conquistando la fiducia di Mister Possanzini e dei compagni.
«È stata una bella esperienza, che difficilmente si scorda – racconta il ragazzo– ma fin da subito ho cercato di mettere da parte le emozioni per dare una mano ai miei compagni e mettermi a disposizione della squadra».
Un ingresso in campo improvviso, ma gestito con grande maturità dal centrocampista sedicenne: «Non me lo aspettavo, è successo tutto rapidamente. Le emozioni sono arrivate tutte insieme, ma sono passate quasi subito».
Fondamentale, per il giovane centrocampista, il sostegno del gruppo: «Il mister, lo staff e i compagni hanno cercato di trasmettermi quella tranquillità che magari in un momento del genere può mancare. Mi hanno fatto sentire sereno».
Nel finale intenso del match, Fabio ha mostrato personalità e carattere: «Un po’ di nervosismo c’era, ma ho cercato di limitarlo per dare il mio contributo alla squadra. Era un’opportunità importante per me».
Sul futuro, il messaggio è chiaro: «Resta l’emozione, ma questo deve essere solo un punto di partenza. Voglio continuare a crescere giorno dopo giorno, dare il massimo in ogni allenamento per la squadra e mettermi sempre a disposizione di tutti».
Un debutto che profuma di futuro e di orgoglio per tutta la Maceratese, prima nella classifica “Giovani D Valore” del girone F di Serie D, che premia i club virtuosi nella valorizzazione dei calciatori under 19 oltre la quota prevista dal regolamento. Un riconoscimento che conferma l’impegno della società nella valorizzazione dei talenti locali e nella costruzione di un progetto sostenibile e formativo, tra i principali obiettivi del club biancorosso.
(Foto Francesco Tartari)
Dopo le dimissioni dei giorni scorsi dalla presidenza della Recanatese, Daniele Maria Angelini è tornato a parlare nel corso della trasmissione “LuneDiretta” di TV Centro Marche, dedicata al campionato di Serie D. L’ex numero uno giallorosso ha chiarito le ragioni che lo hanno portato a lasciare l’incarico, sottolineando come non ci fossero più le condizioni per proseguire all’interno della società.
“Mi sono dimesso da presidente della Recanatese perché non c’erano più le condizioni per poter coesistere in quella realtà, imperniata su due figure: il direttore tecnico e Camilletti. Sono loro che organizzano tutto — ha spiegato Angelini — un presidente non può fare neanche una raccomandazione a un giocatore. Una cosa che non mi era mai successa”.
Nota la sua amicizia con Massimiliano Polci, presidente dell’Ancona, Angelini ha risposto anche a una domanda su un suo possibile coinvolgimento futuro, anche come sponsor, nel club dorico, smentendo ogni voce in tal senso."Rimango sempre sponsor della Recanatese, sia ben chiaro. Con il presidente Polci c’è un rapporto di amicizia che viene da lontano. Gli faccio i complimenti perché, nonostante sia stato ostaggio dei tifosi, ha saputo mantenere la barra dritta e tenuto in piedi l’Ancona, nonostante tutte le difficoltà che le società hanno".
Proprio parlando dell’Ancona, Angelini ha rivelato che potrebbero esserci contatti con gruppi stranieri interessati a entrare nella società biancorossa. “Ho parlato con Polci quando con la Recanatese ha giocato ad Ancona. Il suo è un progetto in itinere, che non voglio svelare, ma so che ci sono gruppi stranieri che vorrebbero l’Ancona. Questo ci fa capire l’appeal della piazza e fa ben sperare per il futuro di una realtà che merita ben altri palcoscenici.”
Intanto, sul campo, la Recanatese ha reagito subito dopo il terremoto societario: domenica scorsa è arrivato un importante successo per 3-1 nello scontro diretto con il Castelfidardo, risultato che ridà morale e ossigeno alla classifica dei leopardiani. “Secondo me la Recanatese riuscirà a salvarsi — ha concluso Angelini —. Quando si parlava dell’esonero di Savini avevo chiesto di aspettare le due partite con Unipomezia e Castelfidardo. La prima l’abbiamo persa malamente, la seconda è un segnale che la squadra c’è e che, con qualche innesto, potrebbe salvarsi tranquillamente.”