La Civitanovese torna a casa a mani vuote dalla trasferta contro l'Atletico Ascoli, piegata da due reti nei primi 20 minuti che hanno indirizzato la partita. Una prova opaca per i ragazzi di mister Stefano Senigagliesi, che hanno faticato a trovare ritmo e soluzioni contro una squadra compatta e ben organizzata.
L'inizio di gara è stato complicato per i rossoblù, sorpresi dall'intensità dei padroni di casa. Dopo un primo brivido al 2', la Civitanovese capitola al 4': una punizione di Minicucci trova la testa di Maio, che batte Raccichini sul primo palo. La reazione degli ospiti non arriva, e l'Atletico Ascoli ne approfitta. Al 19', un cross di Maio dalla sinistra trova la testa di Didio per il raddoppio, rendendo subito in salita il match per i rossoblù. La Civitanovese prova a scuotersi con un tiro dalla distanza di Passalacqua al 28', ma l'occasione non crea pericoli reali per Pompei. Nella ripresa, la squadra di Senigagliesi tenta di riorganizzarsi, ma fatica a creare vere opportunità. Macarof e Bevilacqua provano a rendersi pericolosi, ma la difesa dell'Atletico Ascoli non concede spazi. L'unico vero lampo della Civitanovese arriva nel finale, con Bevilacqua che tenta una rovesciata spettacolare al 34' e poi una conclusione di testa al 48'. Entrambi i tentativi, però, finiscono fuori bersaglio, lasciando l'amaro in bocca ai tifosi rossoblù presenti sugli spalti.
Con la vittoria della Femrana ad Ancona, la Civitanovese scivola al penutlimo psoto in classifica. La squadra di Senigagliesi dovrà ora lavorare per ritrovare compattezza e incisività in vista dei prossimi impegni. I tifosi, sempre al fianco della squadra, si aspettano una pronta reazione già dalla prossima gara.
Basta un gol di Cogngini in apertura alla Maceratese per superare il Fano sul campo di Fermignano.
Granata che, dopo aver chiesto il rinvio della gara, si presentano alla partita con undici giocatori in distinta, con i più "anziani" che sono due classe 2003. Possanzini fa esordire Sciarra in difesa e gioca con Oses alle spalle di Cogngini, supportato sulle fasce da Marras e Vrioni. In difesa al fianco di Lucero gioca Nicolosi.
Alla prima palla gol la Maceratese sblocca il risultato: Marras pennella al centro per la testa di Cognigni che da pochi passi fa 1-0. Il capitano biancorosso, sceso in campo con 38 di febbre, è voluto a tutti i costi essere dell'incontro e timbra il cartellino al 7'. Al 13' sempre Marras, decisamente il più in palla fra i suoi, prova a sfruttare un'uscita errata di Tommasino ma finisce per calciare addosso al portiere. L'ex Sambenedettese e Reggina offre poi al 25' un gran pallone a Oses, che controlla e calcia da buona posizione ma trova la respinta del portiere avversario. Al 29' ci prova Lucero di testa da corner ma non riesce a dare la frustata vincente. Ancora Marras al 35', questa volta il suo sinistro si perde a lato. Squadre a riposo con i biancoorssi in vantaggio 1-0.
La Maceratese sfiora il gol ancora una volta in apertura di tempo: azione fotocopia di quella del gol, con Marras che pesca in area Cognini, che perà questa volta non da la forza giusta al suo colpo doi testa. Al 9' è Nasic a provarci con un destro dal limite che risulta però troppo centrale. Al 16' ancora Cognigni a rendersi pericoloso di testa ma il raddoppio sfuma anche in questo caso. Possanzini inserisce Ruani al posto di Vrioni. Il centrocampista biancorosso ci prova con un sinistro da posizione angolata ma calcia fra le braccia del portiere. La Rata prova a chiudere il match prima con Marra e poi con Cirulli, ma entrambe le conclusioni non trovano la porta. Leggero brivido nel finale, con un calcio d'angolo del Fano che però non crea grossi pericoli a Gagliardini. L'arbitro fischia tre volte e i tanti tifosi biancorossi giunti da Macerata possono esultare per la vittoria.
Maceratese che trova così i primi 3 punti del 2025 e allunga a 11 la striscia di risultati utili consecutivi. I biancorossi rimangono al comando della classifica di Eccellenza, a +3 su Chiesanuova e K Sport Montecchio, entrambi vicnitrici rispettivamente contro Montegranaro e Tolentino.
Il Tolentino cade in casa contro il K Sport Montecchio Gallo. I cremisi cedono per 2-0 tra le mura amiche dello stadio "Della Vittoria", dopo il successo in terra pesarese ottenuto nel girone d'andata. A segno Micchi e Magnanelli, nel big match della diciassettesima giornata del campionato di Eccellenza Marche. Tre punti che consentono al K Sport di continuare l'inseguimento in classifica alla Maceratese, al pari del Chiesanuova.
LE FORMAZIONI - Emergenza difensiva per Passarini che deve fare i conti con molti giocatori acciaccati. Al centro del pacchetto arretrato viene confermato Di Biagio, a far coppia con Tortelli che retrocede la propria posizione.
Seconda partita da titolare consecutiva per il 2008 Massini, dopo l'ottimo esordio di Montefano. Dal primo minuto si rivede anche Capezzani. Ospiti, al debutto nel 2025 dopo aver anticipato all'anno passato la sfida con l'Alma Juventus Fano, in campo con il consueto 4-3-3. In avanti a comporre il tridente sono Di Pollina, Micchi e Peroni.
LA CRONACA - Dopo una manciata di secondi Moscati scappa via sulla fascia sinistra e suggerisce al centro per l'accorrente Stricker, il cui colpo di testa termina debolmente a lato. La replica ospite arriva al terzo minuto con il tiro dal limite di Micchi, che non crea grossi grattacapi a Bucosse.
Al 6' fulmineo contropiede del Tolentino avviato da una spizzata di Moscati, la palla arriva a Capezzani che libera la corsa di Lovotti: l'attaccante argentino penetra in area e impegna Cerretani alla parata coi pugni. Sul ribaltamento di fronte è il Montecchio a essere pericoloso: sul tiro a giro di Torelli, Bucosse compie un grande intervento allungandosi sulla sua sinistra.
Con il passare dei minuti la pressione alta del K Sport mette in crisi la costruzione dal basso del Tolentino, non favorita nemmeno dal campo pesante. Al 21' Peroni scippa palla a Stricker e serve Micchi: l'attaccante biancorosso spara alto da posizione decentrata. Ancora ospiti al 30': la zuccata di Nobili, sugli sviluppi di corner, non trova la porta.
Il vantaggio della formazione di Magi arriva al tramonto del primo tempo. Ripartenza chirurgica del Montecchio al 47': Di Pollina crossa, Micchi svetta di testa troppo solo in area e Bucosse nulla può.
SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi il K Sport trova subito il raddoppio. Di Pollina fa il panico sulla destra e mette in mezzo un pallone su cui si fiondano ben tre compagni di squadra. A trovare il tocco vincente è Magnanelli (50').
Il Tolentino prova a tornare in carreggiata al 55' con il tiro dal limite di Badiali, deviato in calcio d'angolo. Passarini decide che è arrivato il momento dei cambi e inserisce Peluso per uno spento Capezzani (58'). Ancora Badiali, il più vivo in casa cremisi, si inserisce in area ma nessuno è pronto a raccogliere il suo assist con la palla spazzata da Notariale sulla linea.
Ospiti vicinissimi al tris al 62' con la botta di Torelli che fa la barba al palo. Dalla distanza tentativo anche di Magnanelli (65'). Al 68' l'arbitro Cazacu estrae il rosso diretto nei confronti di Moscati per un intervento in scivolata su Peroni. L'entrata del numero nove è in evidente ritardo, ma la decisione appare assai fiscale e arriva al culmine di una gestione dei cartellini fortemente contestata dalla squadra cremisi.
I padroni di casa, nonostante l'uomo in meno, si riversano con generosità in avanti. Al 75' l'encomiabile Badiali crossa per la testa di Lovotti. Palla alta. Impreciso anche Peluso allo scoccare dell'80'.
Cremisi mai domi e alla ricerca della rete sino al triplice fischio, con il Montecchio che bada soltanto a difendersi. Al 90' Lovotti si mangia per due volte un gol già fatto, a porta sguarnita. È l'ultimo ruggito prima del triplice fischio.
Comincia nel migliore dei modi l'anno per gli uomini di Magi, che restano in scia alla capolista Maceratese, vittoriosa anch'essa in quel di Fermignano contro l'Alma Juventus Fano. I punti di distacco dalla vetta restano, dunque, invariati. Il Tolentino, pur sconfitto, mantiene la propria poltrona in zona playoff e si gode il, comunque convinto, incitamento della gradinata Pallorito.
Tabellino Tolentino - K Sport Montecchio 0-2
TOLENTINO (4-3-1-2): Bucosse; M.Salvucci (78' A. Salvucci), Di Biagio, Tortelli, Tizi (78' Mariani); Stricker (61' Strano), Badiali, Massini (78' Pesaresi); Capezzani (58' Peluso); Moscati, Lovotti. All: Passarini
K SPORT MONTECCHIO GALLO (4-3-3): Cerretani; Kalombo, Notariale, Nobili, Dominici; Carta, Torelli (88' Guglielmi), Magnanelli (77' Sakaj); Di Pollina (73' Villanova), Micchi (64' Fiorani), Peroni. All: Magi
Arbitro: Cazacu di Albenga
Reti: Micchi (45'+2), Magnanelli (50')
Ammoniti: Di Biagio, Massini, Passarini (all.), Badiali, Micchi, Peluso, Dominici. Espulsi: Moscati (rosso diretto).
Angoli: 5-2. Recupero: 2', 4'
L'Associazione Polisportiva Aurora Treia comunica ufficialmente di aver acquisito le prestazioni sportive dell'estremo difensore, classe 1990, Andrea Testa.
Il portiere arriva dal campionato di Eccellenza dove ha disputato la prima parte di stagione con l'Atletico Mariner. Nella passata stagione è stato protagonista con la maglia della Civitanovese, ottenendo la promozione in Serie D.
Si è ritagliato anche un ruolo di prim'ordine nel Porto D'Ascoli vincendo anche qui il massimo campionato regionale. In passato ha anche calcato i campi di Serie C con le maglie dell'Aquila e Torres. In Serie D ha militato con Tolentino, Morro D'Oro e Bisceglie.
La Climacalor San Severino soffre solo un tempo a Civitanova (36-35 il parziale), opposta ai padroni di casa del Picchio, ma dopo l’intervallo lungo pigia con veemenza sul pedale dell’acceleratore e stacca nettamente i rivieraschi che, al termine della contesa, si arrendono con un gap di 30 punti per 55-85!
Eppure non è stata una partita agevole, sia perché la chiusura agonistica del 2024 era coincisa con il tonfo nel derby interno con il Tolentino che poteva lasciare scorie a livello mentale nella truppa di coach Campetella, sia anche perché «c’è da segnalare – ricorda il diesse biancorosso Gabriel Cingolani - l’episodio dell’espulsione di Samuele Vissani che, nel dirigersi verso la propria panchina per un time-out intorno alla fine del secondo quarto, è entrato in contatto con Ferraro il quale è stato bravo ad accentuare la caduta, inducendo gli arbitri ad espellere il nostro atleta. Potevamo subire un contraccolpo psicologico che invece i ragazzi, al rientro sul parquet per il terzo periodo, non hanno assolutamente accusato. Anzi, si sono ripresentati in campo con piglio autoritario, aumentando l’intensità difensiva e limitando il capocannoniere del torneo Magrini, tenuto sotto i 20 punti, il cecchino Acquaroli e Bordignon, sempre pericoloso dall’arco».
Non era impresa facile… «Poi – continua nella sua disamina il diesse settempedano Cingolani -, con un gran gioco di squadra, ottenendo il meglio dai nostri lunghi Ortenzi e Potenza, autori al termine di 19 e 16 punti rispettivamente, in doppia cifra come il (di nuovo, ndr) capitan Severini e Vissani, giganti sotto le plance, abbiamo accumulato progressivamente un ampio vantaggio, prendendo il largo e facendo alzare bandiera bianca ai civitanovesi. Abbiamo centrato un +30 finale da rimarcare perché ottenuto a spese di una squadra che finora ha fatto soffrire tutti ed era a quattro lunghezze di distanza da noi in classifica. Terminiamo con soddisfazione nelle posizioni di testa la parte ascendente del torneo di Divisione regionale 1, girone B, ed ora, dopo il giro di boa, ci apprestiamo ad affrontare un’altra gara in trasferta, venerdì prossimo alle 21.30, sul parquet di viale Ungheria, a Porto Sant’Elpidio, contro lo Sporting». Consapevoli che giostrando di squadra e con la stessa convinzione mostrata a Civitanova, la Climacalor può giocarsela alla pari con tutti.
IL PICCHIO-CLIMACALOR SAN SEVERINO 55-85
IL PICCHIO CIVITANOVA: Sbrancia 2, Malaspina 6, Bindelli 5, Bordignon 7, Montanari 3, Orioli n.e., Fermani, Acquaroli 5, Magrini 18, Barbieri 2, Seri 2, Ferraro 5
All. FunariCLIMACALOR: Magnatti 2, Bottacchiari, Belli 6, Severini 11, Potenza 16, Della Rocca 4, Corvatta, Tiranti 6, Ortenzi 19, Vissani 11, Sorci 7, Strappaveccia 3
All. CampetellaNOTE: parziali: 17-16/19-19/6-20/13-30; progressivi: 17-16/36-35/42-55/55-85; espulso Vissani per contatto irregolare con un avversario; nessun uscito per 5 falli.
Add. stampa Luca Muscolini
L’Aurora Treia alla ricerca del terzo successo consecutivo sfida il Casette Verdini nel derby valevole per la diciassettesima giornata del Girone B di Promozione. Gli amaranto vogliono riprendersi dopo la battuta di arresto casalinga arrivata una settimana fa contro la Vigor Montecosaro.
I biancorossi targati Lube confermano in blocco l’undici titolare che ha sconfitto il Montegiorgio alla prima di ritorno. In panchina c’è anche l’ultimo acquisto Andrea Testa, esperto estremo difensore che ha vestito la maglia dell’Atletico Mariner nella prima parte di stagione.
Buon ritmo nei primi minuti con il Casette che colleziona subito la prima occasione. Giaccaglia prova il destro a giro che viene facilmente bloccato da Tiberi. L’Aurora sblocca il punteggio al minuto 11’: Borrelli crossa dalla bandierina per Cacciamani che di testa supera Carnevali. Primo goal con la maglia dell’Aurora per il giovane passotreiese che sta ripagando alla grande la fiducia riposta da Nocera. Gli amaranto reagiscono e si fanno pericolosi con Menchi che però non riesce a trovare la porta. Al 20’, Corrado viene steso fallosamente in area e conquista il penalty che potrebbe rimettere il match in equilibrio. Sul dischetto si presenta Giaccaglia, Tiberi neutralizza compiendo un grande intervento. Un giro di lancette più tardi Gentilucci colpisce la traversa dopo aver tentato in girata. L’Aurora subisce la pressione avversaria ma gestisce e resta avanti fino alla fine dei primi quarantacinque minuti.
L’Aurora rientra dagli spogliatoi determinata a fare suo il risultato. Facundo Garcia inventa per Giuli che manda alto il pallone da pochi passi. Il Casette Verdini trova il pari al 48’: Giaccaglia batte velocemente una punizione dalla trequarti, palla buona per Latini che supera Tiberi compiendo un gran gesto tecnico. Al 51’, l’Aurora ha una doppia chance per portarsi sul 2-1: Giuli prova a calciare ma viene contrastato da Telloni, il pallone finisce tra i piedi di Borrelli che manca di poco il bersaglio con un numero di alta scuola. Al 58’, anche Arias prova ad andare alla conclusione senza però riuscire a battere Carnevali. Al 75’, ghiotta occasione per Regueyra che appena entrato manda alto da posizione defilata dopo esser stato imbeccato da Borrelli. L’Aurora non demorde e costruisce un’altra occasione nitida tre minuti più tardi. Borrelli mette un cross preciso, Arias spizza e Martin Garcia da due passi colpisce centralmente. Il finale è scandito dal nervosismo e l’ultima palla goal del match viene registrata al 91’. Candidi, subentrato dalla panchina, inventa un cross perfetto che però nessuno riesce a ribadire in rete.
L’incontro termina dopo sei minuti di recupero. Otto punti nelle ultime quattro apparizioni per l’Aurora Treia che prosegue la sua lenta risalita della classifica. Il Casette Verdini conquista il primo punto del nuovo anno e sale a quota 28 punti restando dentro l’ultima piazza utile per accedere ai playoff.
AURORA TREIA: Tiberi, Romagnoli A, Bartolini, Giuli (55’ Garcia M), Ballanti, Marini, Cacciamani (68’ Regueyra), Garcia F (63’ Romagnoli F), Wali (75’ Allegretti), Borrelli (91’ Candidi), Arias. A disposizione: Testa, Filacaro, Bontempo, Bonifazi. Allenatore: Francesco Nocera.
CASETTE VERDINI: Carnevali, Telloni (63’ Moschetta), Ciurlanti, Tidiane, Menchi, Forte, Gentilucci (90’ Midei), Corrado (85’ Moglianesi), Latini, Giaccaglia (71’ Del Brutto), Romanski.
A disposizione: Mallozzi, Cingolani, Ogievba, Poloni. Allenatore: Roberto Lattanzi
MARCATORI: Cacciamani 11’, Latini 48’.
ARBITRO: Francesco Ballaro – Sezione di Pesaro.
ASSISTENTI: Francesco Buttafoco – Sezione di S.Benedetto del Tronto; Andrea Belogi – Sezione di Ancona.
NOTE: ammoniti Romagnoli A, Garcia F, Ciurlanti, Tidiane, Menchi, Forte, Latini, angoli 5-3, recuperi 2’-6’, presenti oltre 150 spettatori al “Leonardo Capponi” di Treia.
La Giunta comunale della Città di San Severino Marche ha deliberato il rinnovo della gestione dell’impianto sportivo comunale della pista di motocross del “San Pacifico” per i prossimi tre anni, dal 1 gennaio 2025 al 31 dicembre 2027, al Moto Club Settempedano. Il contratto prevede inoltre la possibilità di estendere l’accordo per un ulteriore triennio, fino al 2030.
La decisione arriva al termine di un anno straordinario per l’impianto, che si conferma tra le eccellenze sportive del territorio. Nel 2024 la struttura ha ospitato numerose gare ed eventi di rilievo internazionale, tra cui l’Enduro Vintage Trophy, tenutosi lo scorso settembre, riscuotendo un grandissimo successo. Inserito nei calendari ufficiali della Federazione Motociclistica Italiana, il crossodromo “San Pacifico” si prepara ora a celebrare quello che è un importantissimo traguardo storico: a 60 anni dalla sua inaugurazione nel 1965, tornerà ad ospitare la prestigiosa Coppa Mille Dollari in versione vintage. La competizione, che si terrà il 14 e 15 agosto 2025, sarà il culmine di una stagione ricca di appuntamenti.
L’idea di rilanciare la Coppa Mille Dollari, storica gara conosciuta a livello mondiale, è nata grazie al lavoro del Moto Club Settempedano e del suo neo presidente Danilo Marasca, ex pilota e tecnico federale di cross. “È stata un’idea che abbiamo sviluppato in squadra, riflettendo sull’importanza di valorizzare il patrimonio storico del motocross legato a San Pacifico - spiega Marasca, che sottolinea - Questa corsa, che ha fatto la storia del nostro sport, rischiava di scomparire. Dopo aver registrato il marchio, abbiamo coinvolto il consiglio del Moto Club e il Comune, trovando grande entusiasmo. Ora, grazie al supporto federale e locale, la gara tornerà con moto e piloti d’epoca, riportando in vita la magia di quei tempi”.
La Coppa Mille Dollari, che non si disputava dal 2000, rappresenta un pezzo fondamentale della storia del motocross internazionale e promette di richiamare appassionati e atleti da tutto il mondo. Con il rinnovo della gestione e il rilancio di eventi storici, la pista di motocross “San Pacifico” si conferma non solo come punto di riferimento sportivo, ma anche come motore di promozione culturale e turistica per la Città di San Severino Marche e il territorio circostante.
C’è la firma argentina sul successo della Settempeda sul Grottammare. Decide, infatti, uno splendido gol di Perez che nel finale di match regala tre punti assai utili ai biancorossi in ottica corsa play off. Partita ostica, “sporca”, complicata per i biancorossi che hanno dovuto sudare per venire a capo di un coriaceo Grottammare che ha impostato una tattica perfetta improntata su determinazione, compattezza e grinta. Ha destato buona impressiona la formazione rivierasca che ha saputo tenere bene il campo ed imbrigliare una Settempeda non nella giornata migliore dal punto di vista del gioco rapido, veloce e di qualità, ma sempre sul pezzo, concentrata e con l’impegno e la voglia giusta per accaparrarsi il bottino pieno e alla fine gli sforzi sono stati premiati grazie al pregevole gesto tecnico del numero 19 sudamericano che ha deciso il confronto rendendo felici squadra e tifosi. Menzione particolare per Pettinari, sempre sicuro e determinante con una parata decisiva sullo 0-0, D’Angelo sempre attento e preciso e Rango, come al solito generoso e moto perpetuo sul centro destra. Successo che rappresenta il viatico migliore per arrivare pronti e carichi al prossimo turno(sabato 18) quando al Soverchia è attesa la capolista Trodica.
Primo impegno casalingo del girone di ritorno e del nuovo anno per la Settempeda che riceve il Grottammare. Settempeda che vuole sfruttare il momento positivo per proseguire la corsa verso la zona play off; il Grottammare cerca punti per mantenersi a distanza di sicurezza dalla zona calda. Nella formazione di partenza dei biancorossi le novità sono due: il rientro dal primo minuto di Massini(esterno sinistro) e l’esordio da titolare del giovanissimo Leonardo Meschini(classe 2008) che mister Ciattaglia lancia al centro dell’attacco al posto dello squalificato Cappelletti. Per il Grottammare, che ha in tribuna mister Poggi per squalifica, l’undici è quello previsto mentre in panchina ci sono tantissimi under. La prima chance dell’incontro è per Pomili che al secondo tentativo manda alto di poco.
Gara equilibrata e tattica. Leggera supremazia territoriale dei locali, ma il Grottammare tiene bene le distanze e quando può riparte con buone trame come al 22’ quando Pomili, intercettato un passaggio, servee in verticale Verini che viene stoppato dalla pronta uscita di Pettinari. Una certa imprecisione nella manovra frena le iniziative biancorosse che però trovano un ottimo sviluppo sulla destra al 34’ quando Rango mette in mezzo per Dolciotti che gira con il destro colpendo però male. Si accende Farroni che parte in velocità, allarga a destra per Quadrini, cross teso che un difensore intercetta in tuffo mettendo sul fondo con rischio autorete. Replicano li ospiti con una bella azione sulla sinistra con traversone dall’altra parte dell’area dove Donzelli prova il destro che finisce largo. A pochi istanti dal termine del primo tempo arriva il primo cambio del match, forzato, in casa biancorossa con Farroni costretto ad uscire per un problema fisico e rimpiazzato da Perez. Squadre all’intervallo con un pari che rispecchia quanto visto in campo.
Avvio di ripresa che ricalca la prima frazione. Al 9’ punizione da destra di Porfiri che scende in porta con Pettinari chiamato alla deviazione in angolo. Al minuto 11 mister Ciattaglia rompe gli indugi affidandosi ad un doppio cambio: dentro l’ultimo arrivato Pariani, che va a fare la prima punta, e Boldrini che come under rileva Meschini e si va a piazzare a destra. La Settempeda con il nuovo assetto prova a prendere campo ed a creare gioco, ma il Grottammare non molla confermando grande attenzione e aggressività. Al 28’ pericolosissimi i bianco azzurri quando si apre un varco centrale dove si getta Pomili che arriva davanti alla porta per poi calciare in corsa con Pettinari bravissimo a restare in piedi per poi andare in tuffo a respingere il pallone sulla propria sinistra. Le iniziative dei locali restano sterili e non trovano sbocchi anche per merito degli avversari sempre attenti e compatti. Al 39’ però la storia cambia e con essa il match. Gran palla da sinistra di Montanari, cross teso e preciso che Perez va a deviare al volo in acrobazia con un tocco al volo di destro potente ed imprendibile per Beni che deve arrendersi. La Settempeda, stappata la gara e con un vantaggio importantissimo, deve ora controllare e gestire i tentativi ospiti che, recupero compreso, non portano a nulla tanto che si giunge al triplice fischio senza rischi per i biancorossi che festeggiano una vittoria che è una di quelle pesanti e che lanciano un preciso segnale alla classifica.
SETTEMPEDA-GROTTAMMARE 1-0
MARCATORI: st 39’ Perez
SETTEMPEDA: Pettinari, D’Angelo, Montanari, Pagliari, Palazzetti, Massini(11’st Pariani), Quadrini, Rango, Meschini(11’st Boldrini), Dolciotti(44’ st Salvatelli), Farroni(42’pt Perez). A disp. Bartoloni, Mulinari, Staffolani Edoardo, Sigismondi, Staffolani Alessandro. All. Ciattaglia
GROTTAMMARE: Beni, Donelli, Maranesi, Porfiri, Gibbs, Ferrari, Medori(30’st Ndreu), Guenci(40’st Bellini), Verini, Pomili, Tombolini. A disp. Diakhaby, Scarpantoni, anibi, Capponi, Ragni, Bellini. All. Traini
ARBITRO: Monterubbiano Federico di Fermo. Assistenti: Bejko Lorena di Jesi e Principi Stefano di Ancona
NOTE: ammoniti: Boldrini, Perez. Angoli: 6-5. Recupero: pt 1’, st 3’
“Una città straordinariamente capace di sentimenti. Al di là del tifo, quest’oggi, venendo così numerosi, avete dimostrato che il cuore di Macerata è bianco e candido come il giglio e rosso come il cuore di questa città che, a noi della Fiorentina, ha regalato un grandissimo campione.”
Con queste parole il giornalista Carlo Cambi ha chiuso un appuntamento carico di emozione, andato in scena questo pomeriggio nel gemitissimo auditorium della biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata. Un evento dedicato alla proiezione del docufilm “Lo chiamavano Brizenbauer. La favola viola di Pino Brizi”, realizzato dal regista Roberto Davide Papini per celebrare la carriera del leggendario calciatore maceratese, campione d’Italia con la Fiorentina nella stagione 1968/69. Organizzato dalla S.S. Maceratese 1922 con il patrocinio del Comune di Macerata – Assessorato allo Sport, l’incontro ha visto la partecipazione di Gianluca Brizi, figlio del calciatore, del giornalista Carlo Cambi, del regista Roberto Davide Papini e dell’assessore allo sport Riccardo Sacchi.
A prendere per primo la parola è stato Carlo Cambi, che ha raccontato come da bambino l’incontro con Montuori “gli illuminò di viola la vita”. Nel suo intervento, Cambi ha definito Pino Brizi un emblema del calcio per classe e dedizione, sottolineando la sua unicità: un giovane nato a 250 km da Firenze, che fin da bambino tifava per la Fiorentina – una squadra diversa dai colossi calcistici dell’epoca – e che, crescendo, ne sarebbe diventato una bandiera. Cambi ha inoltre ricordato un curioso dettaglio storico: la prima maglia della Fiorentina era biancorossa, un segno simbolico del legame con Macerata.
Il regista Roberto Davide Papini, anch’egli tifoso viola, ha spiegato quanto sia rimasto affascinato dalla storia di Brizi: “Mi ha permesso di conoscere una città che, nel girare il docufilm, ho imparato ad apprezzare moltissimo”.
La proiezione ha riservato una sorpresa speciale: un videomessaggio di Giancarlo De Sisti, ex compagno di squadra di Brizi. “Avevamo una squadra di giocatori forti ma soprattutto seri. Pino era un gentiluomo, raramente sbagliava una partita. Lo ricordo come un ragazzo d’oro”.
A ripercorrere l’inizio della carriera di Brizi è stato suo figlio Gianluca, che ha raccontato come il padre si innamorò della Fiorentina da ragazzino, quando la viola primeggiava. L’incontro con Montuori, grazie a un viaggio a Firenze vinto in un torneo, fu la scintilla che diede il via a una carriera straordinaria. Brizi mosse i primi passi calcistici nell’oratorio dei Salesiani e nella Robur, prima di essere notato dalla Maceratese, che lo fece allenare con la prima squadra ed esordire in Serie C. La strada lo condusse poi verso le rappresentative nazionali giovanili, dove attirò l’attenzione di club come la SPAL, il Modena e, naturalmente, la Fiorentina, che alla fine lo portò a Firenze nel 1961.
Il docufilm di Papini racconta la parabola di Pino Brizi, dall’approdo in viola al rapporto speciale con il tecnico Bruno Pesaola, fino alla vittoria dello scudetto del 1969. Consegna un ritratto del Brizi bamnino che calciava il pallone per strada e di quello adolescente che muoveva i primi passi nel calcio che conta, fino al "signore del calcio" che tutti ricordano, sia dentro che fuori dal campo. Il soprannome “Brizenbauer” – un omaggio al grande Beckenbauer – nacque proprio per la sua eleganza in campo e la capacità di anticipare sempre gli avversari senza mai commettere fallo.
Oltre al contributo di Gianluca Brizi, il docufilm include le testimonianze di grandi nomi del calcio, tra cui Claudio Merlo, Moreno Moggi e Giancarlo Antognoni, oltre a quelle di maceratesi come Alberto Prenna e Giovanni Pagliari, che lo ricordano rispettivamente come un talento naturale e un allenatore capace di tirare fuori il meglio dai suoi giocatori. Raccolta anche una testimonianza dell’assessore Riccardo Sacchi, che nel docufilm sottolinea l’importanza di Brizi per la città di Macerata, che gli ha intitolato lo stadio cittadino.
“Lo chiamavano Brizenbauer” non è solo il racconto di una carriera sportiva, ma una celebrazione di un uomo che ha saputo incarnare i valori del calcio e portare alto il nome di Macerata. Una storia che unisce due città, una maglia e un cuore biancorosso che batte ancora forte nel ricordo di un campione indimenticabile.
(Foto di Francesco Tartari)
Le occasioni devono essere sempre sfruttate e la Banca Macerata Fisiomed non ha voluto esser da meno. Un autentico blitz, quello della squadra-mercato biancorossa in Bulgaria, che permette a coach Castellano di poter contare per la restante della stagione, sul talento di Todor Dimitrov.
Schiacciatore giovane e polivalente, Todor sarà per d’aiuto alla squadra come versatile soluzione per affrontare la volata finale verso la salvezza. Bulgaro, classe 2001, arriva per la prima volta in Italia con la sua nuova maglia n°12. La sua carriera pallavolistica, che lo ha visto protagonista principalmente in competizioni internazionali, ha avuto come palcoscenico principale la sua terra natale, con esperienze di rilievo con il Neftochimik Burgas in tornei Cev. L’ultima stagione l’ha invece vissuta con la maglia dell'Aero Odolena Voda, in Repubblica Ceca.
Il giocatore è atterrato nelle Marche in mattinata, ha conosciuto i compagni nella casa biancorossa e sta iniziando il suo processo pallavolistico di avvicinamento al primo incontro ufficiale. Ha intanto rilasciato le sue prime parole in biancorosso: "So che il livello del campionato è molto alto. Tutti sanno che l’Italia è una nazione di pallavolisti e penso che per me e per il futuro questo sia ottimo. Ho avuto l’opportunità di parlare con Samuil (Valchinov, ndr) e mi ha parlato molto bene dell’ambiente, della città e dell’allenatore. Mi piacerebbe iniziare a vincere e contribuire alla salvezza della mia nuova squadra".
La partecipazione del Centro Nuoto Macerata al rinomato Meeting di Salvamento a Monastier, invitato assieme alle migliori società d'Italia, è ormai divenuto appuntamento irrinunciabile. A rendere ancora più piacevole la trasferta nel trevigiano, il fatto che sia stata arricchita dalla conquista di 5 medaglie nella grande vasca olimpionica.
Spicca in particolare l'oro ottenuto da Tommaso Campanella nel 100metri pinne e torpedo Juniores. Non sazio, Campanella ha aggiunto il bronzo nei 100mt manichino pinne. Bronzo anche per Maria Chiara Cera , terza nel 100mt torpedo senior con il suo personal best in vasca lunga. Altri due terzi posti sono maturati grazie alle performance delle staffette Senior maschi: la 4x50 Ostacolo e la 4x50 Mista con protagonisti Alessandro Pianesi, Tommaso Campanella, Erik Morettini, Tommaso Zaffrani Vitali e Matteo Bernabei.
Le medaglie avrebbero potuto essere di più, sfortunato Alessandro Pianesi che ha accarezzato il podio per due volte giungendo quarto, piazzamenti che dimostrano la sua competitività a livello assoluto. Infine il Centro Nuoto Macerata ha festeggiato due splendide qualifiche per i prossimi campionati italiani di Riccione, le ha prese Tommaso Zaffrani Vitali con il 100 pinne e il 50 trasporto manichino.
Tanti risultati importanti che, non a caso, hanno posizionato il Centro Nuoto Macerata sempre nella top ten nella classifica di società. Non solo, il team biancorosso ha concluso al 5° posto nella categoria più esperta, Seniorios, su 19 squadre provenienti da ogni parte d'Italia. Complimenti a tutto il gruppo guidato dal coach Lorenzo Menchi.
Altro addio in casa Civitanovese. Si dividono le strade con il centrocampista Federico Ruggeri. Fra i protagonisti della vittoria dello scorso campionato, quando spesso è stato chiamato ad agire anche come difesore centrale, stava trovando poco spazio quest'anno in Serie D. Ritroverà l'Eccellenza accasandosi al Monturano Campiglione di Mister Cuccù.
In una nota ufficiale pubblicata sui propri canali, la società lo ha ringraziato per la professionalità, l’impegno e la dedizione dimostrati in maglia rossoblu, augurando a Ruggeri un futuro ricco di soddisfazioni personali e professionali.
Per un centrocampista che esce ce n'è un altro in entarta in casa Civitanovese. Dovrebbe essere tesserato nelle prossime ore l'ex Pineto e Castelnuovo Mattia Foglia, vecchio pallino del ds Cicchi che già in questi giorni si sta allenando con la squadra.
La Maceratese ha archiviato il 2024 prendendo una decisione importante e non così comune, al fine di mettere alla prova e far crescere sotto qualunque punto di vista i suoi baby. La descrive Paolo Morresi, responsabile tecnico del Settore Giovanile.
"Da un mese abbiamo deciso di rimodulare la nostra programmazione e abbiamo allestito una nuova formazione Allievi, che si confronta con avversari dell'anconetano. Ne fanno parte baby sotto età del 2010. Siamo consapevoli che giungeranno sconfitte ma non ci importa, in questo modo i Ratini, in campo contro rivali più grandi e teoricamente più forti, possono crescere tanto. L'esperimento sta piacendo ai ragazzi e alla società e rafforza la nostra politica volta a formare giocatori che possano aiutare davvero la Prima Squadra. Qui alla Maceratese si punta sul talento individuale mettendo in secondo piano i risultati di squadra".
Come si è arrivati a questo cambiamento?
"Per due motivi. Ha influito la mancata qualificazione dei Giovanissimi alla fase regionale. Sono stati anche sfortunati perchè giunti secondi nel girone e settimi come migliori secondi mentre i posti a disposizione erano sei. Diciamo che la formula non consente di sbagliare nemmeno una partita. Nel frattempo ci siamo trovati a gestire un numero sempre più elevato di tesserati perchè siamo arrivati ad avere 75 Esordienti, una quarantina di Giovanissimi e 50 Allievi. Numeri eccellenti che gratificano ma dovevamo fare qualcosa per coinvolgerli. Ed ecco l'idea di allestire gli Allievi B".
Un'ultima iniziativa a chiudere un 2024 assai positivo, giusto?
"E' stato un anno che ci ha visto andare a 100 all'ora, la parola giusta è coinvolgente. Tra i momenti più belli potrei ricordare i successi dei Giovanissimi che hanno fatto triplete vincendo la fase Regionale, il Memorial Catani e poi il Torneo Velox. O gli Allievi che hanno trionfato al Memorial Angelini Cremona. Ma come detto per il vivaio della Maceratese le gioie non sono solo quelle legate ai risultati, per noi è stato significativo mostrare sempre un calcio propositivo, di qualità. Abbiamo vissuto inoltre momenti splendidi come le sfide alle Under16 e 17 dell'Inter, la visita a Zingonia nel quartier generale dell'Atalanta, per non parlare della gioia di vedere Giovanni Raffaelli approdare al Perugia e poi in Nazionale Under16 Lega Pro. Il tutto infiocchettato da numeri imponenti. Colgo l'occasione per ringraziare Alessandro Porro responsabile della Scuola Calcio e Matteo Siroti che dall'estate si è rivelato un gran valore aggiunto".
Propositi per l'anno nuovo?
"Il desiderio principale è che possano esserci altri debutti nella Prima squadra. La ciliegina sulla torta infine sarebbe veder spiccare il volo verso club professionistici ad altri nostri talenti, ne abbiamo diversi monitorati”.
Serata da ricordare per l'Helvia Recina, che mercoledì sera ha conquistato i quarti di finale di Coppa Marche con una prestazione epica all'Aldo Spivach di Cingoli. Gli orange, in doppia inferiorità numerica e poi addirittura in otto uomini, riescono a pareggiare nei tempi regolamentari e a imporsi ai rigori contro la Cingolana San Francesco, dimostrando cuore, grinta e carattere.
La gara si era messa subito in salita per la squadra di Villa Potenza: i padroni di casa passano in vantaggio nel primo tempo con una punizione precisa di Marchegiani. Nella ripresa, l'episodio che avrebbe potuto spezzare le gambe a chiunque: l'arbitro espelle Mariani per un fallo dubbio, scatenando le proteste di Conti, che rimedia un doppio giallo e lascia l'Helvia Recina in 9 uomini.
Nonostante la doppia inferiorità numerica, gli orange non si arrendono e trovano la forza per reagire. Protagonista Lombi, che conquista un calcio di rigore, trasformato con freddezza da Cammertoni per il gol dell'1-1. La partita, già ricca di tensione, vive un finale ancora più acceso, con un'ulteriore espulsione che lascia l'Helvia Recina in otto uomini contro dieci.
L'equilibrio del doppio confronto (1-1 anche all'andata) porta le squadre ai calci di rigore. Qui l'Helvia Recina si dimostra infallibile: realizza tutti i quattro tiri dal dischetto, mentre il portiere Ascenzi si erge a eroe di serata, neutralizzando due penalty alla squadra avversaria. Con questa vittoria sofferta e meritata, l'Helvia Recina avanza ai quarti di finale, dove affronterà il Ripe San Ginesio, che ha superato il CSKA Corridonia nella doppia sfida.
Dopo la vittoria della Coppa Marche di due anni fa e la semifinale raggiunta lo scorso anno, l'Helvia Recina conferma il suo grande feeling con la competizione, regalando un'altra grande 'notte di coppe' ai suoi tifosi.
Non c'è però tempo per riposare: domani, sabato 11 gennaio, gli orange scenderanno nuovamente in campo per il sentito derby contro l'Atletico Macerata. Il match, in programma alle 14:30, si disputerà nella suggestiva cornice dello Stadio della Vittoria (campo dei pini. La squadra di Villa Potenza arriva all'appuntamento con il morale alle stelle, pronta a regalare un'altra prestazione indimenticabile.
Cristiana Monina, velista appassionata e manager d'azienda, è la fondatrice di Monina Corporate Sailing, una realtà che unisce il mondo della vela e della gestione aziendale. Originaria di Civitanova Marche, Cristiana ha avuto l’opportunità di cimentarsi con la traversata oceanica attraverso l'Atlantic Rally for Cruisers, una regata che collega le Canarie ai Caraibi, percorrendo oltre 2.700 miglia nautiche. Avevamo già avuto il piacere di sentire la sua opinione sull'America's Cup.
L'abbiamo intervistata per farci raccontare la sua esperienza in un evento come l'Arc, in cui si intrecciano mare, sfide tecniche, umane e logistiche.
Parlaci della regata a cui ai partecipato
“La regata si chiama Atlantic Rally for Cruisers, un evento di trasferimento di tutte le barche che dalle Canarie vanno ai Caraibi. All’interno di questo trasferimento vengono calcolati i tempi compensati, e vengono ricalcolati in base a lunghezza superfice velica e peso. Siamo partiti da Las Palmas nelle Canarie e abbiamo percorso quasi 2700 miglia nautiche ed arrivare a Saint Lucia nei Caraibi, che richiedono tra i 15 e i 21 giorni di navigazione, a seconda delle condizioni meteorologiche e delle prestazioni dell’imbarcazione. L’ARC non è solo una regata, ma una manifestazione di vela e comunità internazionale. È progettata per accogliere sia velisti esperti sia appassionati che desiderano vivere l’esperienza unica di una traversata oceanica, godendo di una perfetta combinazione di sfida sportiva, sicurezza e networking".
"Un evento globale con equipaggi provenienti da tutto il mondo, l’ARC è un’occasione per incontrare e condividere esperienze con navigatori di culture e tradizioni diverse, accomunati dalla passione per il mare. Quando il mare chiama, è impossibile resistere. Questa volta, la sfida è stata attraversare l’oceano a bordo di un C-Cat 38, un catamarano di 11 metri e 67 centimetri. Siamo riusciti a vincere la nostra classe”.
Come si prepara una regata oceanica?
“Intanto è importante avere tutti i dispositivi di sicurezza a bordo. Considera che abbiamo impiegato 18 giorni di mare per attraversare tutto l’Atlantico. È importante quindi avere continuamente cura di questi strumenti. L’altra parte fondamentale da gestire è l’alimentazione. Si sa quando si parte ma non sai poi cosa può succedere. Bisogna fare quindi la giusta cambusa, perché il frigorifero che si ha a bordo non è di grande dimensione. Saper calibrare la quantità di proteine carboidrati e fibre è fondamentale per affrontare un’esperienza come questa. È importante poi lavare tutto prima di imbarcarlo. All’interno ci possono essere le uova di cucaracee e quindi ti potresti ritrovare con molti animali e farfalle a bordo”.
Quali sono le maggiori insidie?
“Come dicevamo prima potresti incappare in fasce con poco vento. Bisogna mantenere il fisico preparato a ogni evenienza. Avere tutti i dispositivi, come dicevo, funzionanti ti permette di affrontare ogni piccolo o grande inconveniente. Ad esempio, in un’altra barca più competitiva che ha preso parte alla regata, un ragazzo danese di 33 anni è scomparso cadendo in mare alle due di notte. Ognuno deve avere il giubbotto salvagente autogonfiabile e un sistema che traccia dove sei. C’è sempre il rischio che questo Gps non si attivi. Devi riuscire a mantenere una concentrazione continua. Devi saper dormire quando non hai sonno e magiare quando non hai fame. Ci vuole una giusta organizzazione e divisione dei compiti e delle competenze, e un controllo continuo della strumentazione”.
È difficile mantenere i rapporti saldi per così lungo tempo in mare?
“È difficile ma sta alla base della riuscita dell’esperienza. Considera che la traversata l’ho fatta con il mio compagno, mio cognato e mia cognata e un’altra persona che non conoscevamo. In così tanti giorni puoi rovinare dei rapporti. Siamo riusciti a gestirci. Ognuno di noi aveva una competenza diversa. Da far la cambusa, a saper cucinare, alla pulizia della barca, al regolare le vele. Tutti siamo stati bravi perché ognuno ha messo la propria competenza a disposizione degli altri. È una sensazione che ogni giorno vorremmo avere nella nostra vita quotidiana. Serve molta flessibilità e voglia di fare. Importante è poi parlare chiaramente perché in una situazione come quella ogni incomprensione può essere fatale”.
Cosa ti rimane di questa esperienza?
“Ogni momento a bordo è stato memorabile. Le albe e i tramonti spettacolari che tingono l’orizzonte di colori unici. Il suono costante del mare che accompagna ogni miglio navigato. La connessione profonda con la natura, lontano dal frastuono della quotidianità”.
La prova più estrema che vorresti provare a completare?
“Non ti nascondo che, nonostante mi faccia molta paura, è fare una navigazione di questa portata in solitaria. Con l’equipaggio scambi qualsiasi emozione con qualcuno. Mi piacerebbe mettermi alla prova e capire se sono in grado di potermi gestire per così lungo termine in una navigazione da sola, lavorando sui limiti del mio corpo e della mia mente”.
Il 2024 si conclude come un anno memorabile per Michele Antonelli, marciatore maceratese in forza al C.S. Aeronautica, che ha raggiunto risultati straordinari nella sua carriera sportiva, pur vivendo un evento che trascende ogni successo agonistico: la nascita della sua piccola Ophelia. Arrivata a fine novembre, Ophelia rappresenta un dono che nessuna medaglia potrà mai eguagliare, ma la stagione appena trascorsa è stata comunque ricca di traguardi che consolidano Antonelli tra i migliori atleti della sua disciplina.
Il cammino agonistico di Antonelli è cominciato alla grande con un bronzo ai Campionati Italiani di Frosinone, dove ha fermato il cronometro a 1h23'04”, segnando il suo ritorno in nazionale con la diciassettesima convocazione. La stagione ha proseguito con una performance straordinaria ai Campionati Mondiali a squadre di marcia a Antalya, in Turchia, dove ha conquistato il bronzo portando il suo tempo personale a 1h21'18”, il terzo miglior tempo tra gli italiani, e contribuendo a un inaspettato terzo posto per l’Italia nella competizione.
Il 2024 ha visto anche il debutto di Antonelli nel World Walking Tour, dove ha ottenuto una prestigiosa ottava posizione a Varsavia, sfiorando il suo primato personale con un crono di 1h21'28”. Nonostante una piccola pausa forzata per una bronchite, Antonelli è tornato più determinato che mai, ottenendo l'argento ai Campionati Italiani sui 10 km su strada a La Spezia con il record personale di 40'06”.
L'anno ha anche portato un riconoscimento significativo da parte del Coni: la quarta medaglia di bronzo al valore atletico, per il suo quinto posto al Campionato Europeo a squadre sulla 35 km a Podebrady nel 2023. Pochi maceratesi possono vantare un simile palmarès, con tanti riconoscimenti da parte dell’organo sportivo nazionale.
Per concludere la stagione, Antonelli ha partecipato all'ultima tappa del World Walking Tour a Dublino, dove ha ottenuto un altro bronzo con un tempo di 1h23'52”, un risultato ottenuto grazie a un intenso lavoro di preparazione, nonostante il mese di dicembre fosse dedicato alla fase invernale.
Michele Antonelli, seguito dal suo tecnico Alessandro Garozzo con la supervisione del professor Patrizio Parcesepe, è pronto ad affrontare il 2025 con rinnovate ambizioni e un obiettivo sempre più chiaro: continuare la sua scalata ai vertici della marcia internazionale. Il 2024 è stato solo l’inizio di una carriera che, tra medaglie e nuove sfide, promette di regalare ancora emozioni indimenticabili.
Subito decisivo alla prima da titolare. Matteo Raccichini, il portiere della Civitanovese arrivato a dicembre dal Monturano, ha dimostrato tutto il suo valore nella sfida contro L'Aquila, la seconda forza del girone F di Serie D. Una prestazione da incorniciare, nonostante un avvio di gara da brividi che ha fatto trattenere il fiato ai tifosi rossoblù.
Proprio nei primi minuti, l'estremo difensore classe 2000 ha rischiato un clamoroso errore “alla Vasquez su Pohjanpalo”, in riferimento al recente gol del finlandese in Venezia-Empoli. Fortunatamente per la sua squadra, l'episodio si è risolto senza conseguenze, e da quel momento Raccichini ha sfoderato una serie di interventi che hanno dato sicurezza a tutto il reparto difensivo, culminando con una parata prodigiosa nel finale. Il momento più alto della sua prestazione è arrivato proprio nei minuti conclusivi, quando al 91' ha disinnescato un missile dal limite dell'area scagliato da Giandonato, salvando il risultato e garantendo ai suoi un prezioso pareggio.
In conferenza stampa, Raccichini ha raccontato la sua grande parata e si è proiettato sulla prossima sfida che vedrà la Civitanovese far visita all'Atletico Ascoli. “È stata una parata importante, sono contento a livello personale, ma soprattutto per la prestazione della squadra, specie per l'atteggiamento e l'approccio alla gara. Abbiamo rischiato su quel primo passaggio, poi però è andata bene. Siamo contenti della prestazione contro L'Aquila, ma non al 100%, perché è pur sempre un pareggio e non una vittoria. La strada intrapresa, però, è quella giusta: dobbiamo continuare così e fare anche meglio”.
Sul prossimo avversario, Raccichini non si nasconde. “Sappiamo di affrontare una squadra che vive un momento particolare, ma che è sicuramente forte e ha grandi individualità. Saranno sicuramente agguerriti, ma noi non saremo da meno perché dobbiamo fare punti”.
Il match contro l'Atletico Ascoli sarà un banco di prova importante per Raccichini e per la Civitanovese, che Intanto ha comunicato l'apertura della prevendita per la partita in programma domenica 12 gennaio 2025 alle ore 14:30 presso lo Stadio “Don Mauro Bartolini” di Ascoli Piceno. La prevendita si aprirà alle ore 15:00 di mercoledì 8 gennaio e si chiuderà sabato 11 gennaio alle ore 19:00. Per i tifosi rossoblù saranno disponibili 150 biglietti nominativi, riservati esclusivamente ai residenti della provincia di Macerata.
I biglietti per il settore ospiti potranno essere acquistati unicamente presso la Tabaccheria Frenquelli Angelo Enea di Corso Garibaldi 36. Il costo del biglietto è di 10 euro + diritti di prevendita , mentre i bambini sotto i 10 anni, se accompagnati da un adulto, entreranno gratuitamente. Importante ricordare che il giorno della partita la biglietteria per il Settore Ospiti rimarrà chiusa. Per accedere allo stadio sarà necessario esibire un documento di identità.
Con il pareggio contro L'Aquila e la sicurezza tra i pali garantita da Raccichini, la Civitanovese si prepara ad affrontare un'avversaria agguerrita, con l'obiettivo di proseguire il cammino positivo e conquistare punti preziosi in trasferta.
Arrivato a vestire la maglia della Maceratese a dicembre, Niccolò Marras ha già dimostrato di poter essere un elemento chiave per la squadra di Mister Possanzini. L’esterno offensivo, con esperienze in club come Reggina e Sambenedettese, non ha perso tempo per mettersi in mostra: dopo un buon ingresso contro il Monturano, è partito titolare nella prima gara del 2025 contro l’Urbania, servendo a Cognigni l’assist per il gol del momentaneo 1-1. Abbiamo raccolto le sue prime impressioni sul suo arrivo a Macerata e sulle prospettive future.
Niccolò, cosa ti ha spinto a scegliere la Maceratese?"Sicuramente la piazza, che è importante e non merita assolutamente di stare in Eccellenza. Poi la fiducia che ho sentito sin da subito da parte del direttore sportivo De Cesare e di Mister Possanzini. Questi sono stati fattori determinanti nella mia scelta."
Hai giocato in piazze importanti. Che ambiente hai trovato a Macerata?"Sono arrivato il sabato e la domenica sono andato subito in campo. Siamo andati a giocare in trasferta e c’erano tantissimi tifosi al nostro fianco. È evidente quanto questa città sia legata ai suoi colori, un attaccamento che si percepisce in maniera forte".
Domenica prima da titolare e subito assist. Eri entrato bene anche a Monturano. Diciamo che ti sei integrato subito…"I ragazzi mi hanno accolto benissimo e quando ti fanno sentire a casa è tutto più semplice, sia dentro che fuori dal campo. Sono soddisfatto della mia prestazione di domenica, un po’ meno del risultato. Ma il gruppo è forte e sono sicuro che possiamo fare bene".
Che impressione ti ha fatto la squadra e il campionato di Eccellenza?"È un campionato diverso rispetto a quelli a cui sono abituato, ma la squadra è molto forte e gioca un bel calcio. Questo, però, lo dimostrano i risultati ottenuti nel girone di andata, più che le mie parole. La strada è ancora lunga, dobbiamo continuare a lavorare".
Cresciuto nel settore giovanile della Lazio, come descrivi quell’esperienza?"Sono stato lì per tre anni. Parliamo di professionismo, quindi trovi un’organizzazione di alto livello e allenamenti che ti formano sotto ogni punto di vista. È stata un’esperienza fondamentale per la mia crescita".
Domenica sfida contro il Fano, ultima in classifica. Una partita da non sottovalutare."Queste sono le partite più difficili perché la classifica può ingannare. Dobbiamo affrontarla con la massima serietà e non prenderla sottogamba."
L’appuntamento è fissato per domenica 12 gennaio alle ore 15, presso lo stadio comunale di Fermignano, dove il Fano disputa le sue gare interne. La società comunicherà nelle prossime ore le disposizioni relative alla vendita dei biglietti.
(Foto Francesco Tartari)
Due vittorie importanti per la Recanatese nelle ultime giornate di campionato, e su entrambe c'è la firma indelebile di Vincenzo Alfieri. Per lui un gol sorprendente direttamente dal calcio d'angolo a Termoli e uno dal dischetto a Fermo che hanno contribuito a rilanciare la stagione dei giallorossi.
"Mi sono fatto trovare pronto", ammette Alfieri, che contro la Fermana è entrato dalla panchina, nonostante la febbre che l'aveva tenuto lontano dagli allenamenti nei giorni precedenti. "Sono stato influenzato venerdì e sabato e non mi sono allenato. Il mister ha giustamente deciso di farmi partire dalla panchina, ma quando sono entrato, ho fatto il mio dovere." Un rigore trasformato con grande freddezza, che ha regalato alla Recanatese i tre punti.
Non solo il rigore, però. A Termoli, Alfieri ha fatto la differenza anche da calcio d'angolo. Un gol olimpico che ha sorpreso il portiere avversario e ha fatto esplodere di gioia la squadra. "Potevano essere due, perché ho preso la traversa con il corner successivo", racconta il giocatore. "Ma sono contento di averne segnato uno, perché è bastato per portare a casa i tre punti."
Con queste due vittorie, la Recanatese sta crescendo e si prepara ad affrontare la capolista Sambenedettese, che domenica 12 gennaio alle 14:30 arriverà al Tubaldi. "Stiamo facendo ottime prestazioni già da un po', e ora stanno arrivando anche le vittorie. Speriamo di continuare così. Con la Sambenedettese sarà sicuramente una grande partita."
Tornato in estate alla Recanatese in prestito dal Benevento, dopo la grande stagione in Serie C coi leopardiani nella stagione 2023/24, condita da 32 presenze e 2 gol, Alfieri sta ritrovando lo smalto dei giorni migliori. "Sono venuto qui perché sapevo che fosse l'ambiente giusto per ritrovarmi, sia fisicamente che mentalmente", racconta il centrocampista. "La squadra, il mister e il direttore mi hanno dato una grossa mano, e il mio obiettivo è quello di tornare fra i professionisti."
Con la sua determinazione e il suo talento, Vincenzo Alfieri si sta rivelando un elemento fondamentale per la Recanatese, pronta dunque a sfidare la Sambenedettese.
Arriva la stangata per l'Osimana. La società giallorossa sarà obbligata a disputare le prossime due gare interne a porte chiuse - contro Tolentino (il 19 gennaio) e Fabriano Cerreto (il 2 febbraio) - e a pagare un'ammenda pari a tremila euro a seguito dei fatti avvenuti domenica scorsa nella partita contro il Matelica.
A sancirlo è stata una sentenza del giudice sportivo pubblicata nella giornata odierna, dopo aver "rilevato dal referto arbitrale - si legge - che la gara in oggetto è stata temporaneamente sospesa per 5 minuti a causa del reiterato lancio di oggetti da parte della tifoseria della società Osimana".
In aggiunta, il presidente giallorosso Antonio Campanelli è stato inibito sino al 5 febbraio 2025 "per aver rivolto espressioni gravemente irriguardose nei confronti dell'arbitro, e per aver tenuto verso lo stesso un atteggiamento aggressivo". Nel referto arbitrale, infatti, è citato il lancio di "accendini, rotoli di scotch, sassolini e una bottiglia d'acqua che ha colpito al collo l'assistente dell'arbitro".
"A seguito di tale episodio venivano dati tramite microfono due annunci con i quali si chiedeva alla tifoseria di mantenere un atteggiamento rispettoso ed adeguato al contesto sportivo - si legge ancora nella sentenza del giudice sportivo -. La situazione sembrava tornata alla normalità, tanto da indurre l'arbitro a decidere di portare a termine la gara, ma nonostante il lancio di oggetti fosse terminato, la tifoseria di casa continuava ad intonare espressioni gravemente irriguardose e minacciose nei confronti della terna arbitrale".
"Al termine della gara inoltre alcuni soggetti non in distinta entravano senza permesso - conclude la sentenza - nella zona antistante gli spogliatoi per proferire espressioni ingiuriose nei confronti della terna arbitrale. Un soggetto in particolare si avvicinava all'arbitro con fare minaccioso tentando di colpirlo, veniva però prontamente allontanato". Una sentenza estremamente penalizzante per la squadra di Osimo, che impedirà anche la festa già prevista in occasione della prossima gara casalinga con il Tolentino, visto lo storico gemellaggio che lega le due tifoserie.