Scossone di mercato in casa Chiesanuova Football Club, che dopo sei giornate di campionato e un avvio in salita (penultimo posto in classifica con 3 punti, gli stessi della Civitanovese) annuncia quattro operazioni di mercato, con tre uscite e un ritorno di peso.
Lasciano i colori biancorossi Moreno Tacconi, Mattia Cappelletti e Michele Monti. Tacconi, difensore centrale e vice allenatore dalla scorsa stagione, saluta dopo un lungo percorso nel club, mentre Cappelletti – attaccante arrivato in estate – e Monti, portiere tesserato a pochi giorni dall’inizio del campionato, concludono la loro breve esperienza con la maglia del Chiesanuova.
La società, attraverso una nota, ha ringraziato i tre giocatori per l’impegno e la professionalità dimostrata, sottolineando la volontà di rilanciare la stagione con rinnovato entusiasmo e nuove energie.
In entrata, il Chiesanuova riabbraccia un volto noto: Vincenzo Fatone, portiere classe 2003, torna infatti a difendere la porta biancorossa dopo aver iniziato la stagione al Montegranaro. Giovane ma già esperto del campionato di Eccellenza Marche, Fatone ha vestito la maglia del Chiesanuova nelle ultime due stagioni, distinguendosi per le sue prestazioni e per una caratteristica particolare: è un vero specialista nel parare rigori.
Con il ritorno del suo ex numero uno, la società punta a rafforzare il reparto difensivo e a dare una scossa al gruppo, in vista delle prossime sfide cruciali per risalire la classifica e invertire la rotta in un avvio di campionato finora complicato. Il messaggio del club è chiaro: ripartire da chi conosce la maglia e sa cosa significa lottare per essa.
PORTO SANT’ELPIDIO – Nella serata di giovedì 16 ottobre, il Polo Culturale Beniamino Gigli ha ospitato la 22ª edizione del Premio Giornalistico “Francesco Valentini”, l’importante riconoscimento dedicato al cronista elpidiense, punto di riferimento per generazioni di lettori e appassionati di sport e informazione.
A ricevere l’ambito premio di quest’anno è stato Maurizio Compagnoni, storica voce di Sky Sport, che da oltre vent’anni accompagna gli spettatori con la sua professionalità e il suo stile inconfondibile. Le sue telecronache hanno raccontato alcune delle pagine più belle dello sport moderno, dal calcio di Serie A e Champions League fino ai Mondiali e alle Olimpiadi, sempre con equilibrio, passione e competenza. Compagnoni è stato premiato direttamente da Alessandro Valentini e Filomena, rispettivamente figlio e moglie di Francesco Valentini, alla presenza del giornalista Giuseppe Moreschini, tra i principali organizzatori dell'evento, e del sindaco di Porto Sant’Elpidio Massimiliano Ciarpella, che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale e sottolineato l’importanza di un evento che valorizza il giornalismo e la cultura sportiva.
Nel corso della serata, il giornalista marchigiano ha conquistato il pubblico anche con alcuni simpatici aneddoti della sua carriera: come quella volta in cui, a causa di un problema tecnico, non si accorse di avere il microfono aperto in diretta, lasciandosi sfuggire qualche espressione colorita, oppure l’origine del suo celebre “Game Over”, diventato marchio di fabbrica, nato durante un Lazio-Milan finito male per i biancocelesti e ispirato alla sua passione giovanile per il flipper.
Con questa edizione, Compagnoni entra a far parte di un albo d’oro prestigioso, che nel corso degli anni ha visto premiati alcuni dei più grandi nomi del giornalismo sportivo italiano: Candido Cannavò, Bruno Pizzul, Federico Buffa, Fabio Caressa, Riccardo Cucchi, Paolo Condò, e – tra le più recenti – le giornaliste Giorgia Cardinaletti e Simona Rolandi, vincitrice dell’edizione 2023 e presente anche quest’anno in sala, legatissima a Porto Sant’Elpidio, che ha definito “la sua seconda casa”.
Il riconoscimento a Compagnoni, come sottolineato dal comitato organizzatore, premia “la capacità di coinvolgere ed emozionare gli sportivi con telecronache e commenti rigorosi e al contempo appassionati”, qualità che rappresentano pienamente lo spirito del premio dedicato a Francesco Valentini.
Come da tradizione, la serata ha visto anche la consegna di altri riconoscimenti dedicati agli sportivi e alle realtà elpidiensi che si sono distinte per risultati e valori. Il Premio “Enzo Belletti” per lo Sportivo Elpidiense dell’anno 2024/25 è stato assegnato a Livio Bugiardini, autentico esempio di longevità sportiva, che a 78 anni ha conquistato il titolo mondiale nei 200 metri categoria M75 ai Mondiali Master di Göteborg, e a Federico Mora, unico italiano a prendere parte alla Swisspeaks Trail, la gara più dura del mondo con i suoi 700 chilometri e 50mila metri di dislivello, affrontata con determinazione e spirito d’avventura.
Il Premio “Gabriele Marziali” per la Squadra Elpidiense dell’anno è invece andato al Porto Sant’Elpidio Baseball, realtà storica e orgoglio cittadino, che nel 2025 ha celebrato i suoi 60 anni di attività, confermandosi una delle società più longeve e rappresentative della città.
A completare il quadro dei riconoscimenti, il Premio “Sport e Solidarietà” è stato consegnato a Federico Costantini, per la sua capacità di coniugare la passione sportiva con progetti sociali e umanitari di grande valore.
Il presidente del comitato organizzatore Mario Filiaggi, insieme a tutti i collaboratori, ha espresso grande soddisfazione per una serata che ha saputo coniugare sport, cultura e solidarietà: “È stata una bellissima edizione – hanno commentato sulla pagina ufficiale dell’evento – al pari di quelle che l’hanno preceduta, ricca di aneddoti ma anche carica di emozioni. Grazie a tutti coloro che sono stati presenti”.
Il Premio Francesco Valentini continua così a essere non solo un appuntamento di grande prestigio, ma anche un’occasione per celebrare l’identità e la memoria collettiva di Porto Sant’Elpidio, ricordando figure storiche e promuovendo tra le nuove generazioni uno spirito critico, di appartenenza e di amore per la propria città.
Una mattinata di sport, valori e comunità. Nella sede di Banca Macerata, title sponsor della formazione biancorossa, si è svolta oggi una conferenza stampa ricca di contenuti e significati: al centro, la rinnovata partnership tra la banca e la società sportiva, la consegna delle Borse di Studio “Paolo Mercuri” e la presentazione ufficiale delle nuove maglie per la stagione.
I riconoscimenti, istituiti per premiare studenti che si distinguono sia per i risultati scolastici che sportivi, sono stati assegnati a Tommaso Campanella (categoria scuole superiori) e Viola Stefani (scuole medie).
Il presidente Gianluca Tittarelli ha sottolineato come queste borse rappresentino “un tributo all’impegno e alla costanza, valori che incarnano perfettamente lo spirito della nostra società e il ricordo di Paolo Mercuri”.
Presenti anche le istituzioni cittadine. Il vicesindaco Francesca D’Alessandro ha portato i saluti dell’amministrazione comunale, evidenziando l’importanza di “fare rete sul territorio, promuovendo salute ed educazione attraverso lo sport”. L’assessore allo sport Riccardo Sacchi ha invece espresso orgoglio per “il ritorno di Macerata in Serie A”, sottolineando che “grazie a queste partnership, il nome della città tornerà a viaggiare in tutta Italia”.
La conferenza ha confermato la sinergia tra Banca Macerata e il Gruppo Medico Fisiomed, da anni al fianco della società. La direttrice commerciale Debora Falcetta ha dato il benvenuto ai presenti definendo la sede “una vera Casa Banca Macerata, aperta al territorio”.
Il direttore generale Toni Guardiani ha ribadito come la partnership rappresenti “una scelta strategica di vicinanza alla comunità”, mentre Italo Vullo ha ringraziato la banca “per il sostegno concreto che consente di regalare al pubblico una stagione di grande pallavolo”.Per Fisiomed, Giulio Murjia ha ricordato che “l’unione tra sport, sanità e territorio è un connubio naturale, capace di generare valore e benessere per la comunità”.
In chiusura, spazio al momento più atteso: la presentazione delle nuove divise ufficiali. La prima maglia sarà biancorossa, la seconda biancoverde, affiancate da quella del libero. Divise che i giocatori indosseranno con orgoglio nei palasport di tutta la Serie A2.
L’appello finale è andato ai tifosi: “Tutti al Banca Macerata Forum per la prima in casa”, dopo l’esordio esterno di lunedì 20 ottobre a Catania. Un invito a sostenere i biancorossi e vivere insieme l’entusiasmo di una stagione che si preannuncia ricca di emozioni.
Un nuovo legame tra sport e benessere prende forma a Macerata. Il Gruppo Fisiomed, da sempre vicino al mondo sportivo sia professionistico che dilettantistico, diventa sponsor ufficiale e medical partner della società Macerata Scherma.L’accordo è stato presentato nella sede del gruppo medico, nella zona industriale di Sforzacosta, alla presenza di un gruppo di atleti che rappresentavano i più di sessanta tesserati della società, dai più giovani ai veterani.
A fare gli onori di casa è stato Enrico Falistocco, amministratore di Fisiomed, che ha sottolineato il valore simbolico della partnership: “Ci fa piacere entrare nella nobile disciplina della scherma, tanto più in un anno significativo per voi, in vista della nuova struttura di Piediripa. Questa collaborazione ribadisce la nostra volontà di essere radicati sul territorio e di sostenere tutte le realtà sportive, perché lo sport è salute e prevenzione. Con un presidente come Alberto Affede e una responsabile tecnica come Carola Cicconetti, i vostri atleti sono in ottime mani. Noi garantiremo supporto, rapidità ed efficienza nelle diagnosi e nelle terapie riabilitative”.
La collaborazione non si limita alla sola attività agonistica. La Macerata Scherma si distingue infatti anche per il suo impegno nel campo dell’inclusione, con progetti rivolti a ragazzi e adulti con disabilità motorie, sensoriali e presto anche cognitive.Il presidente Alberto Affede ha ricordato con orgoglio questa missione:
“Ringrazio Fisiomed per aver creduto in noi e in uno sport di cui spesso ci si ricorda solo durante le Olimpiadi. Condividiamo la stessa attenzione al benessere delle persone, fisico e psicologico. Dal 2022 ci dedichiamo anche alla scherma inclusiva, un impegno che comporta costi e difficoltà ma regala enormi soddisfazioni. Con la nuova palestra potremo estendere l’attività anche alle disabilità cognitive”.
A chiudere l’incontro è stata Carola Cicconetti, maestro e già campionessa mondiale con due ori a squadre e un argento individuale: “La scherma non sembra uno sport ad alto rischio fisico, ma gli infortuni muscolari sono frequenti. Fisiomed colma una nostra lacuna, offrendoci la possibilità di intervenire con tempestività e professionalità.”
La nuova partnership conferma l’impegno di Fisiomed nel promuovere una cultura dello sport come veicolo di salute, socialità e inclusione, rafforzando al tempo stesso la rete di eccellenze sportive del territorio maceratese.
Il Cus Macerata è stato uno dei team che più ha impressionato nella giornata inaugurale della serie B di calcio a5. Gli universitari hanno aperto la quarta partecipazione di fila nella categoria superando con un sonoro 7-1 lo Spes di Poggio Fidoni.
Ovviamente non c’è da esaltarsi troppo, però è un avvio decisamente diverso rispetto ad un anno fa, quando i cussini festeggiarono il primo successo solo al sesto turno. Tra i protagonisti del settebello Matteo Francavilla, classe 2000 e ormai cussino dentro visto che (come molti compagni) è approdato in Prima squadra dalle giovanili. Lui per la precisione ha cominciato con l’Under16.
Matteo, soddisfatto della partenza?
“Un inizio ottimo. Nelle ultime due settimane ci eravamo allenati proprio bene e poi in campo tutto ciò lo ritrovi. Al di là dei 7 gol, secondo me la differenza l'ha fatta lo spirito di sacrificio e l'attenzione che abbiamo avuto in fase difensiva”.
C’è anche la tua firma nella vittoria…
"Sì un gol diciamo brutto perché sfruttando la porta rimasta libera e calciando dalla distanza. Lo Spes aveva adottato la tattica del portiere di movimento e averla punita subito è stato importante per spegnere le loro speranze”.
A proposito di speranze, quali sono quelle cussine per questo campionato? Siete molto giovani ma anche talentuosi e aver mantenuto l'ossatura del gruppo, solo 3 gli innesti, può essere un vantaggio specie ad inizio campionato?
"Ce lo auguriamo visto che l'anno scorso invece eravamo partiti male. Sarà compito mio, del capitano Di Gregorio, di Francesco Marangoni, di Gutierrez che siamo i più esperti, guidare i giovani. L'obiettivo è chiaramente la salvezza, poi vedremo se potremmo ambire ad altro".
La rosa del Cus Macerata 2025-2026. Portieri: Alvaro Gutierrez, Paolo Grassetti; laterali Samuele Bellesi, Marco Cippitelli, Alessandro Di Gregorio, Pietro Marangoni, Rocco Menichelli, Lorenzo Nardi, Tommaso Parrino, Marco Petetta, Lorenzo Tesei; centrali Matteo Francavilla, Tommaso Seresi, Andrea Molinari; pivot Francesco Marangoni, Francesco Seresi, Nicolò Becerica e Mohamed Kantè; universale Adriano Porro. Allenatore Michele Zampolini.
C’è un po’ di rammarico ma anche tanta consapevolezza nel viaggio di ritorno della CBF Balducci HR Macerata, che dalla trasferta di Firenze porta a casa un punto dopo una sfida spettacolare e intensa nella terza giornata di andata della Serie A1 Tigotà.
Le arancionere, avanti di due set, hanno visto sfumare il successo sotto i colpi e i muri de Il Bisonte Firenze, che ha completato la rimonta vincendo al tie break (3-2).
Non sono bastati i 27 punti di Emmi Kokkonen, autentica trascinatrice e top scorer del match. L’MVP è andato invece alla fiorentina Nika Knollema (25 punti), decisiva nei momenti caldi.La chiave? Il muro: 12 vincenti per Firenze contro i 4 di Macerata, un dato che ha pesato come un macigno nei set finali.
L’avvio è tutto di marca maceratese. Con Decortes e Kokkonen in grande spolvero (rispettivamente 5 e 7 punti nel primo set), la squadra di coach Lionetti impone il ritmo e chiude il parziale sul 20-25. Stesso copione nel secondo: precisione in attacco (53%), buona difesa e un servizio efficace permettono alle arancionere di dominare anche il secondo set (18-25), con Firenze ferma al 28% in attacco.
Nel terzo parziale cambia l’inerzia: Il Bisonte trova più continuità grazie al turno di servizio di Malesevic e alla crescita di Bukilic. Le toscane ribaltano l’11-13 in un 25-22 che riapre il match.Nel quarto set sale in cattedra Tanase, autrice di 7 punti, e Firenze piazza il break decisivo nel cuore del set (da 13-13 a 20-16), chiudendo 25-20 e portando la gara al tie break.
Nel quinto e decisivo parziale le padrone di casa partono a razzo (7-1), ma Macerata non si arrende: Clothier e Kokkonen guidano la rimonta fino al 12-11. Qui però arriva di nuovo il muro fiorentino, con Acciarri e Morello a firmare i punti del definitivo 15-11.
Nonostante la sconfitta, la CBF Balducci HR torna da Firenze con indicazioni positive: la crescita offensiva, la solidità in ricezione nei primi due set e la conferma del rendimento altissimo di Kokkonen e Decortes. Servirà però maggiore continuità e concretezza nei finali di set, dove Firenze ha mostrato più lucidità e solidità a muro.
IL TABELLINO
IL BISONTE FIRENZE - CBF BALDUCCI HR MACERATA 3-2 (20-25 18-25 25-22 25-20 15-11)
IL BISONTE FIRENZE: Villani 4, Acciarri 8, Morello 3, Knollema 25, Malesevic 10, Bukilic 17, Valoppi (L), Tanase 11, Kacmaz 1, Zuccarelli 1, Bertolino, Agrifoglio. Non entrate: Lapini (L), Colzi. Allenatore Chiavegatti.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Kockarevic 9, Clothier 4, Bonelli 2, Kokkonen 27, Mazzon 11, Decortes 21, Caforio (L), Piomboni 2, Bresciani, Crawford. Non entrate: Batte, Ornoch, Capodacqua (L), Sismondi. Allenatore Lionetti.
Arbitri: Zavater, Cavalieri.
Note - Spettatori: 501, Durata set: 26', 25', 28', 26', 18'; Totale: 123'. MVP: Knollema.
(FOTO LVF)
L’Aurora Treia cala il poker e ipoteca il passaggio ai quarti di finale di Coppa Italia Promozione. Al “Leonardo Capponi”, i biancorossi superano con un convincente 4-1 la Vigor Montecosaro nell’andata degli ottavi, grazie a una prestazione corale brillante e a un ispiratissimo Cacciamani, autore di una tripletta da applausi.
Entrambe le squadre scelgono di dare spazio ai giovani e a chi, finora, aveva trovato meno minuti in campionato. Mister Ricci cambia nove undicesimi rispetto all’ultima sfida di domenica, affidandosi davanti al tandem Arias–Cacciamani. Sul fronte opposto, mister Fontinovo schiera Zepponi al centro dell’attacco, supportato da Lopez e Andreani.
L’Aurora parte con il piede giusto e al 4’ va subito vicina al vantaggio con Bonifazi, che di testa impegna Taffi su assist di Arias. Quattro minuti più tardi è ancora il portiere della Vigor a salvare i suoi su colpo di testa ravvicinato dello stesso Arias.
Il gol però è nell’aria e arriva al 12’: Cacciamani si avventa come un falco su un cross preciso e insacca di testa per l’1-0. Il giovane attaccante treiese non si ferma più: dopo aver servito Guglielmo per un’occasione non concretizzata al 19’, confeziona al 27’ anche l’assist per il raddoppio di Zeqiri, che deposita in rete con un perfetto colpo di testa.
La Vigor prova a reagire con Marini (tiro alto di poco al 25’) e Boccanera, ma l’Aurora dilaga. Cacciamani firma il 3-0 con una splendida conclusione dal limite e chiude un primo tempo perfetto completando la tripletta al 45’, sfruttando un lancio lungo di Palazzo.
Nella ripresa i padroni di casa controllano il gioco con personalità e buon fraseggio, mentre la Vigor tenta qualche sortita offensiva. Pesaresi sfiora il gol della bandiera, mentre per l’Aurora Seye al 77’ accarezza il pokerissimo con un pallonetto di qualità.
Nel recupero, Zepponi accorcia le distanze su rigore, siglando il definitivo 4-1, che rappresenta comunque la prima rete subita in casa dall’Aurora Treia in gare ufficiali in questa stagione. Successo importante per l’Aurora Treia che grazie a questo risultato mette una seria ipoteca sul passaggio del turno.
AURORA TREIA: Palazzo, Garcia F, Dominino, Giuliodori, Di Gennaro, Tavoni (45’ Asteroidi), Zeqiri, Guglielmo (45’ Seye), Arias (51’ Gabrielli), Bonifazi, Cacciamani. A disposizione: Testa, Calamita, Ballanti, Mazzoni, Guzzini, Cirrottola. Allenatore: Simone Ricci.
VIGOR MONTECOSARO: Taffi, Poggi, Marini (32’ Beruschi), Boccanera (63’ Basili), Silvestri, Merelli (45’ Pesaresi), Colonnini (57’ Morbidoni), Giordani (73’ Rossini), Zepponi, Lopez, Andreani. A dispsizione: Velaj, Marcantoni, Mancini, Antolini. Allenatore: Marco Fontinovo.
MARCATORI: Cacciamani 12’, 36’, 45’, Zeqiri 25’, Zepponi (RIG) 92’.
ARBITRO: Giovanni Paolo Campoli – Sezione di Ancona.
ASSISTENTI: Alessio Cantarini – Sezione di Macerata; Youssef Diouane – Sezione di Fermo.
NOTE: ammoniti Cacciamani, Palazzo, Basili, Lopez, angoli 2-3 recuperi 1’ -
Traguardo storico per il tennis corridoniano. La squadra femminile dell’ASD Tennis Corridonia ha conquistato la vittoria del girone D3 regionale Marche, centrando un risultato mai ottenuto prima dal circolo e qualificandosi con pieno merito al tabellone finale del campionato a squadre di Serie D3 femminile.
Un successo netto e convincente arrivato nell’ultima giornata di campionato, disputata a Fermo, dove le tenniste corridoniane si sono imposte per 0-3 sul Circolo Tennis Fermo.
Protagoniste assolute sono state Alessandra Izzo e Giorgia Incicco, che nei rispettivi singolari hanno dominato le avversarie con due schiaccianti 6-0 6-0, dimostrando grande solidità tecnica e concentrazione. A chiudere l’incontro, la vittoria nel doppio della coppia Incicco Giorgia/Marcelletti Teresa, che ha regalato al team il punto decisivo e il primo posto matematico nel girone.
Guidata con esperienza e determinazione dal tecnico Roberto Sabbatini, la formazione composta da Izzo Alessandra, Marcelletti Teresa, Incicco Giorgia, Iommi Francesca, Cruciani A., Persoglio S., Gentili S. e A. ha mostrato lungo tutto il campionato un percorso di crescita costante, unendo talento, spirito di gruppo e passione sportiva.
Con la vittoria del girone 6 di Serie D3 femminile, l’ASD Tennis Corridonia entra così di diritto tra le migliori squadre marchigiane della categoria, confermando l’ottimo lavoro del circolo sia sul piano tecnico che su quello umano.
Civitanovese e Tolentino conquistano il pass per le semifinali di Coppa Italia Eccellenza al termine di due sfide combattute e ricche di emozioni, regalando al pubblico un derby tutto da gustare nella prossima fase del torneo.
Al Polisportivo, la Civitanovese nonostante la sconfitta per 2-1 contro il Chiesanuova stacca il biglietto per la semifinale grazie al successo per 2-0 maturato all’andata. I rossoblù passano in vantaggio al 6’ della ripresa con Garcia, ma gli ospiti — al debutto con mister Mariotti — reagiscono e ribaltano il risultato con le reti di Persiani e dell'ultimo arrivato Perri. Il 2-1 finale non basta al Chiesanuova: la formazione di mister Marinelli può così festeggiare la qualificazione.
Il Tolentino invece espugna Montegranaro dopo una battaglia durata oltre i 90 minuti. Dopo lo 0-0 dell’andata, il ritorno finisce 2-2 con i gol di Ruggieri ed Evangelisti per i locali e di Moscati e Marasca per i cremisi. Ai rigori, decisivi gli errori di Lucarini e Tonuzi per il Montegranaro, mentre per il Tolentino non sbagliano Strano, Moscati e Salvucci. La squadra di mister Passarini raggiunge così in semifinale la Civitanovese, con la doppia sfida in programma mercoledì 29 ottobre (andata) e mercoledì 12 novembre (ritorno).
Un risultato di prestigio per l'imbarcazione Veleno III. L’associazione So Tutto Di Te Sailing Team di Civitanova Marche celebra con orgoglio la prestigiosa vittoria nella VI categoria crociera della 57ª edizione della Barcolana, la storica regata internazionale svoltasi domenica 12 ottobre nelle acque del Golfo di Trieste.
Un risultato straordinario, frutto di passione, determinazione e spirito di squadra, che conferma l’impegno e la preparazione del team in una delle competizioni veliche più affollate e sentite al mondo.
Nonostante le condizioni meteo con poco vento e la partecipazione di oltre 1.800 imbarcazioni, So Tutto Di Te Sailing Team, con la sua imbarcazione Veleno III, ha saputo imporsi con grande maestria, navigando con intelligenza tattica e grande affiatamento.
L’equipaggio di Veleno III, in forza al Circolo Nautico Sambenedettese (Cns) di San Benedetto del Tronto, ha dimostrato ancora una volta il proprio valore in mare, portando a casa un risultato di assoluto prestigio che premia il lavoro di un gruppo unito da un profondo amore per il mare e per la vela.
Alla Barcolana ha preso parte anche l’imbarcazione Margot, anch’essa rappresentante del So Tutto Di Te Sailing Team, che ha ottenuto un ottimo piazzamento, confermando la solidità e la crescita del gruppo nelle competizioni nazionali e internazionali.
"Siamo entusiasti di questo risultato, che rappresenta per noi un punto di arrivo ma anche un nuovo punto di partenza", ha dichiarato John Chiacchiera, presidente di So Tutto Di Te Sailing Team. "Vogliamo ringraziare l’organizzazione della Barcolana, i nostri sostenitori e soprattutto tutti i membri degli equipaggi che, con passione e impegno, hanno reso possibile questi successi".
Prosegue la vicenda della protesta dei tifosi della Civitanovese contro il presidente Mauro Profili. Dopo il pareggio 0-0 sul campo del Montefano, il giudice sportivo ha preso una decisione ufficiale: la società rossoblù è stata multata con 200 euro di ammenda.
La sanzione è stata comminata «per aver la propria tifoseria, durante la gara, lanciato in campo 9 fumogeni accesi, costringendo l'arbitro a sospendere per qualche minuto la gara al fine di consentire la rimozione degli stessi». Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma i fumogeni hanno comunque provocato evidenti danni al terreno di gioco, e il giudice sportivo ha rinviato la questione del risarcimento alla normativa vigente.
Ma la contestazione della tifoseria non si è fermata allo stadio. Nella serata di ieri, infatti, sono finiti nel mirino dei tifosi anche il sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, e l’assessore allo sport, Claudio Morresi, con degli striscioni esposti in piazza recanti la scritta: "Ciarapica-Morresi basta indifferenza, è finita la pazienza".
I gruppi organizzati del tifo rossoblù hanno commentato: "L’assenza e l’indifferenza del Comune non può passare inosservata!", manifestando il loro malcontento verso le istituzioni locali per il ruolo ritenuto passivo nella vicenda legata a Mauro Profili.
Il Comitato Frazione di Serralta, una delle belle realtà del territorio settempedano, ha celebrato i suoi eroi sportivi con una partecipata cena di ringraziamento, onorando i successi che hanno portato il nome della Città di San Severino Marche ai vertici di diverse discipline, dagli sport tradizionali a quelli motoristici e all'atletica. L'evento, promosso dal Comitato di Frazione, ha espresso gratitudine per la passione e l'impegno degli atleti.
Il cuore della festa è stato dedicato al trionfo delle due squadre di ruzzola di Serralta, che hanno meritatamente visto laureare i suo i componenti Campioni d’Italia FIGeST (Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali). Un risultato straordinario che evidenzia la forza delle tradizioni locali. Parallelamente, sono stati celebrati i ragazzi del tiro alla fune vincitori del torneo amatoriale di Apiro.
All'incontro ha preso parte anche l'Assessore comunale allo Sport della Città di San Severino Marche, Paolo Paoloni, che si è quindi complimentato con due sportivi d’eccellenza protagonisti anch’essi della serata: Manlio Giachè e Mathias Zagaglia..
Manlio Giachè, pilota proprio di Serralta, ha recentemente firmato una delle sue imprese più significative conquistando il titolo di Campione Italiano di motocross d’epoca nella categoria D1 (veicoli costruiti dal 1980 al 1982). Si tratta del secondo titolo tricolore in questa affascinante specialità e del sesto alloro complessivo in carriera per lui che ormai è una leggenda del motocross vintage.
Mathias Zagaglia, invece, portacolori del Cus Camerino è un giovane podista che si è distinto nell'atletica leggera conquistando di recente il titolo di Campione Regionale Fidal Marche nella categoria Promesse.
L'assessore Paolo Paoloni ha espresso l'orgoglio dell'Amministrazione comunale: "I successi di Serralta e dei suoi atleti sono la prova che la passione, la disciplina e lo spirito di squadra possono portare a traguardi eccezionali. Dalle discipline tradizionali del nostro territorio, come la ruzzola, fino ai successi motoristici di Giachè e a quelli promettenti nell'atletica di Zagaglia, questi atleti sono un modello di eccellenza e un grande motivo di vanto per tutta la comunità di San Severino Marche”.
La celebrazione si è conclusa con il ringraziamento del Comitato di Frazione a tutti i partecipanti e l'augurio di una prossima stagione altrettanto ricca di vittorie.
++ AGGIORNAMENTO 16 OTTOBRE ++
La manifestazione è stata annullata. A comunicarlo sono gli stessi organizzatori attraverso una nota stampa: "Dobbiamo con grande dispiacere annunciare che tutti gli eventi sono annullati. Non per nostra volontà ma per la drastica decisione presa a livello nazionale di interrompere la collaborazione tra la Federciclismo e gli Enti. Un fulmine a ciel sereno che ci rende impossibile organizzare le nostre gare con Acsi, l'ente nazionale al quale ci appoggiamo come Ciclo Club Recanati e al quale fanno riferimento tantissime realtà amatoriali".
"Un problema generale e nazionale che ci tocca affrontare subito, agli inizi di un dibattito e di una protesta che sarà forte ma che al momento non è ancora in grado di fermare tale provvedimento e di trovare strade condivise per il bene del ciclismo, dello sport che amiamo - aggiungono gli organizzatori nella nota -. Perché dobbiamo annullare le gare? Noi come altre organizzazioni? Perché senza l'accordo Federciclismo- Acsi abbiamo problemi con il tesseramento, con le coperture assicurative, con la sicurezza visto che le moto scorta ieri sera ci hanno comunicato che in seguito al nuovo scenario normativo non potranno essere alla gara di Recanati".
"Abbiamo provato in ogni modo nelle ultime ore, anche in contatto con l'Acsi nazionale, a trovare soluzioni che salvassero la Leopardiana. Ci ha fermato solo il covid fino a questo provvedimento nazionale che sappiamo essere al vaglio anche del Ministero dello Sport perchè si rischia di fermare una parte significativa del movimento ciclistico. Intanto però dobbiamo fermarci noi, nonostante avessimo ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie da Regione Marche, Provincia di Macerara e Provincia di Ancona. Niente Infinito Bike, niente Leopardiana, niente allestimenti, niente festa, niente solidarietà e un danno organizzativo ed economico enorme" conclude la nota.
Tre giornate dedicate al ciclismo, alla promozione del territorio, alla poesia, alla spiritualità e all’amicizia, tra allegria e buona cucina marchigiana. È questo lo spirito che animerà la nuova edizione della manifestazione promossa dal Ciclo Club Recanati, guidato da Agostino Nina, con il patrocinio del Comune di Recanati. Un evento che rinnova una tradizione ormai consolidata, portata avanti con passione e grande capacità organizzativa da molti anni.
Si comincia venerdì 17 ottobre con la 13ª edizione della Infinito Bike, la gara di mountain bike ambientata nello spettacolare scenario del Colle dell’Infinito e del quartiere Montemorello. Un percorso di tre chilometri, tra vicoli, sterrato e brevi tratti asfaltati, darà vita a una prova di Cross Country intensa e spettacolare. La Infinito Bike sarà anche la prova conclusiva della Conero Cup, la storica challenge che da oltre venticinque anni promuove la mountain bike nelle Marche. La partenza è fissata per le 21.30, mentre per i partecipanti è previsto un ricco pacco gara, che conterrà anche una maglietta ricordo di alta qualità riservata ai primi cinquanta iscritti.
La giornata di sabato 18 ottobre sarà invece dedicata agli arrivi, alle iscrizioni e ai momenti di socialità. Nel pomeriggio, a partire dalle 16.00, spazio ai più piccoli con una prova promozionale tra giochi, un piccolo percorso, merenda e premi. In serata, dalle 20.00, si terrà la tradizionale Cena dei Cappuccini, un appuntamento ormai imperdibile, aperto a tutti e all’insegna della solidarietà. Il menù prevede tagliatelle al ragù preparate da Padre Francesco, brasato al Rosso Conero, contorno di “erbe trovate”, ciambellone di Frate Giulio, acqua, vino e caffè, il tutto al prezzo di 28 euro. L’intero ricavato sarà destinato alle Missioni Estere dei Padri Cappuccini.
La base logistica della manifestazione sarà situata a Montemorello, nella zona di Casa Leopardi, dove troveranno sede la segreteria, il ritiro dei pacchi gara e i parcheggi, tutti opportunamente segnalati. Il Convento dei Cappuccini sarà il punto di riferimento per i partecipanti, con la segreteria attiva sabato dalle 14.30 alle 19.30 e domenica dalle 6.30 alle 7.30.
Il gran finale è in programma domenica 19 ottobre con la Gran Fondo Leopardiana – Edizione del Giubileo, tappa conclusiva del circuito Gran Fondo Marche e prova valida per il Giro d’Italia Amatori. Come già avvenuto nel 2021 e nel 2022, la manifestazione si terrà in versione autunnale e proporrà due percorsi: quello lungo di 132,4 chilometri con 2127 metri di dislivello e quello corto di 69,2 chilometri con 1129 metri di dislivello. Le partenze sono previste alle 8.15 per il percorso lungo e alle 9.00 per quello corto, con l’ingresso in griglia a partire dalle 7.45.
Il tracciato attraverserà alcuni dei luoghi più suggestivi del territorio, tra cui Loreto, prima di concludersi con lo striscione d’arrivo nella Piazzola del Sabato del Villaggio, proprio davanti a Casa Leopardi. Sono attesi centinaia di ciclisti provenienti da tutta Italia e anche dall’estero: tra le iscrizioni figura infatti anche quella di un partecipante in arrivo dalla Corsica.
Un sentito ringraziamento va al Comune di Recanati e a tutti i Comuni coinvolti, al comitato di quartiere Montemorello, a Casa Leopardi, ai Frati Cappuccini, ai volontari, ai sostenitori e sponsor, all’Acsi Ciclismo e al comitato Conero Cup, per la collaborazione e il sostegno che rendono possibile un evento capace di unire sport, cultura e territorio nel nome di Giacomo Leopardi e dei valori più autentici della comunità recanatese.
«Vogliamo partire bene e, con gli ultimi arrivi, riteniamo che la squadra sia stata completata. Non facciamo proclami: vedremo il riscontro sul campo, ma crediamo che questa Recanatese possa viaggiare nelle zone alte della classifica». Parole di fiducia, pronunciate a inizio settembre dal presidente Daniele Maria Angelini durante la presentazione ufficiale della squadra a Palazzo Venieri. Promesse e ottimismo che oggi, a distanza di poche settimane, suonano come un boomerang.
Dopo sette giornate di campionato, la Recanatese ha raccolto appena 4 punti e viene da quattro sconfitte consecutive. Numeri impietosi, che riflettono non solo un avvio deludente ma anche la forte sensazione che la squadra sia incompleta, soprattutto dopo gli infortuni di Re e Ghio.
Il malcontento, inevitabilmente, non si ferma al terreno di gioco. In società il clima è teso, e nelle ultime ore si parla di un Consiglio di Amministrazione urgente, convocato per affrontare una crisi che non è solo tecnica ma anche dirigenziale. Al centro del dibattito proprio Angelini, che secondo diverse fonti starebbe valutando un passo indietro dopo settimane di nervosismo e frizioni interne. Sullo sfondo, si vocifera, le lusinghe provenienti da Ancona.
Una situazione che riapre vecchie ferite. Solo pochi mesi fa, infatti, Angelini aveva ricoperto il ruolo di presidente onorario della Civitanovese, club che sotto la sua influenza non è riuscito a evitare la retrocessione in Eccellenza. Ora, anche a Recanati, la sua gestione sembra aver imboccato la stessa strada fatta di entusiasmo iniziale e risultati deludenti.
Dietro le quinte, i margini per ricomporre un fronte unitario sembrano sempre più ridotti. I rapporti tra i vertici societari appaiono logori e la sensazione è che da questo CDA possano arrivare scelte drastiche.
Domenica 26 ottobre si svolgerà la seconda edizione della “Pedalata dei Santi”, evento conclusivo della rassegna Primavera in Bici 2025, promossa dall’Assessorato alla Mobilità Sostenibile del Comune di Civitanova Marche, in collaborazione con il Gruppo Sportivo Fontespina 2000 e Civitanova GreenLife.
Il ritrovo è fissato alle ore 09.00 presso il Catecumenion di via Carnia. Il percorso toccherà le chiese parrocchiali della città per poi concludersi al Santuario di Santa Maria Apparente, dove alle ore 11.00 circa sarà celebrata una Santa Messa dedicata ai ciclisti. L’iniziativa, adatta a tutte le età, unisce attività fisica, spiritualità e riscoperta del territorio, rafforzando il senso di comunità e la promozione di stili di vita sostenibili.
La “Pedalata dei Santi” si inserisce all’interno di un percorso più ampio, quello di Primavera in Bici, che da tre anni promuove il valore della mobilità attiva e dell’impegno civico attraverso eventi partecipati e inclusivi. «Concludiamo la rassegna Primavera in Bici con un appuntamento dal forte valore simbolico e comunitario — afferma l’assessore alla Mobilità Sostenibile Roberta Belletti —. Investire sulla promozione della mobilità dolce, fin dalle esperienze più semplici e accessibili come queste, significa favorire una nuova cultura urbana, attenta all’ambiente, al benessere e alla socialità. Iniziative come questa rafforzano la connessione tra i luoghi e le persone e ci ricordano quanto sia importante continuare a seminare buone pratiche e sensibilizzare, anche con leggerezza, al rispetto del nostro territorio e dei suoi spazi condivisi». L’assessore ringrazia infine il Gruppo Sportivo Fontespina 2000 e Civitanova GreenLife, da sempre al suo fianco nell’organizzazione della rassegna: «Senza il loro supporto costante e appassionato, nulla di tutto questo sarebbe possibile».
Il Chiesanuova Football Club ha ufficialmente comunicato la nomina di Gastone Mariotti come nuovo allenatore della Prima squadra, in sostituzione di Roberto Mobili.
Classe 1961, Mariotti è un tecnico di comprovata esperienza, noto per i suoi modi equilibrati e per una filosofia di gioco duttile e adattabile alle esigenze della squadra. Il nuovo mister subentra a Mobili e sarà già in panchina domani per il ritorno dei quarti di Coppa Italia a Civitanova.
La scorsa stagione Mariotti ha guidato il Fabriano Cerreto, subentrando a ridosso del Natale e contribuendo al raggiungimento della salvezza. Tuttavia, il suo nome è soprattutto legato all’Atletico Gallo Colbordolo, uno dei club fondatori dell’attuale K-Sport Montecchio Gallo, che ha allenato dal 2007 al 2023, con brevi parentesi alla Vadese e alla Forsempronese. Dal 2014 ha allenato sempre in Eccellenza.
Originario di Gallo di Petriano (Pesaro), Mariotti debutterà in campionato proprio nella sua terra, nella trasferta di domenica a Urbino, seconda di fila per il Chiesanuova. La società punta sulla sua esperienza e sul suo approccio tattico equilibrato per rilanciare le ambizioni della squadra.
L’annuncio è ufficiale: Lorenzo Baldassarri farà il suo debutto nel Campionato Mondiale Superbike 2026 con il team Go Eleven, alla guida della nuovissima Ducati Panigale V4-R. Il pilota montecosarese, già protagonista in Moto2 e vicecampione del mondo Supersport 2022, raccoglierà il testimone lasciato da Andrea Iannone, aprendo un nuovo capitolo della sua carriera.
Dopo settimane di indiscrezioni, la notizia è stata confermata dal team piemontese, che punta su Baldassarri per un progetto di crescita a lungo termine. Per il 27enne si tratta della prima esperienza in sella a una Superbike Ducati, con l’obiettivo di adattarsi rapidamente al nuovo pacchetto tecnico e di sfruttare al meglio la nuova generazione di pneumatici Pirelli.
Il team principal Gianni Ramello ha espresso grande fiducia nel nuovo arrivato: “Ho seguito personalmente le trattative con Lorenzo e sono entusiasta di poter lavorare con lui. Credo che non abbia ancora avuto una vera opportunità per dimostrare tutto il suo valore nel WorldSBK. Vogliamo iniziare senza pressioni, ma con la consapevolezza che il potenziale è enorme”.
Anche Denis Sacchetti, figura di riferimento del team Go Eleven, si dice ottimista:“Baldassarri ha talento e velocità, anche se le ultime stagioni non lo hanno messo pienamente in luce. Con la nuova Ducati V4 e il supporto della casa madre, può diventare una delle sorprese del 2026".
I primi test ufficiali sono previsti per gennaio, quando la squadra riceverà la moto direttamente da Borgo Panigale. Per Baldassarri, questa rappresenta un’occasione di rilancio dopo alcune annate difficili, culminate però con un ritorno da protagonista in MotoE. Con questa nuova sfida, il pilota marchigiano torna sotto i riflettori del motociclismo internazionale, deciso a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera tra i grandi della Superbike.
Il Castelfidardo cambia guida tecnica. Dopo un avvio di stagione complicato nel girone F di Serie D, con appena un punto raccolto nelle prime sette giornate, la società ha deciso di sollevare dall’incarico Stefano Cuccù. La decisione, ormai nell’aria dopo i risultati deludenti, è arrivata a poche ore dal pesante 6-1 subito in casa contro l’Atletico Ascoli.
Al suo posto arriva Francesco Monaco, allenatore di grande esperienza, chiamato a dare una scossa al club fidardense. La società lo ha ufficializzato con un comunicato: “La società GSD Castelfidardo comunica che il nuovo allenatore per il prosieguo della stagione è Francesco Monaco. Profilo di alta esperienza, arriva per dare una scossa all’avvio della stagione fidardense”.
Monaco vanta un passato brillante da calciatore, con esperienze di rilievo alla Lucchese tra gli anni ’80 e ’90, prima di intraprendere la carriera da allenatore nei primi anni 2000. Il tecnico ha collezionato diversi successi sia a livello giovanile, alla guida della Primavera dell’Ascoli, sia con le prime squadre tra Lega Pro e Serie D. Tra i risultati più significativi figurano la promozione in Serie B con l’Ancona nella stagione 2007-08, la promozione in Lega Pro con la Carrarese nel 2010-11 e quella con la Lucchese nel 2019-20. Da ricordare anche alcune salvezze importanti, ottenute sempre in Lega Pro con Pro Sesto e Prato, spesso subentrando nel corso della stagione e imprimendo un’inversione di marcia notevole.
Contestualmente alla nomina di Monaco, il Castelfidardo ha comunicato anche la separazione da Massimo Loviso, vice di mister Cuccù, e dal giocatore Francesco Massa, con l’obiettivo di imprimere una netta sterzata alla stagione.
Con il nuovo corso tecnico, la squadra fidardense spera di invertire la rotta e risalire dalla difficile posizione in classifica, a partire dal prossimo impegno sul campo del San Marino, che si profila già come uno scontro salvezza.
Continua a "infiammarsi", è proprio il caso di dirlo, il clima in casa Civitanovese. Durante il match pareggiato 0-0 contro il Montefano, valido per il campionato regionale, alcuni ultras rossoblù hanno manifestato il loro dissenso nei confronti del presidente Mauro Profili con gesti plateali e provocatori.
Nel corso del primo tempo, infatti, è apparso sugli spalti uno striscione eloquente con la scritta “Circo Profili”, mentre diversi fumogeni sono stati lanciati direttamente sul terreno di gioco del campo sintetico del Dell’Immacolata, provocando danni alla superficie.
A intervenire prontamente per rimuovere i fumogeni è stato il presidente del Montefano, Stefano Bonacci, che ha contribuito a riportare la situazione sotto controllo.
A seguito dei fatti, la Civitanovese Calcio ha diffuso un comunicato ufficiale in cui esprime «disappunto per quanto accaduto oggi sul campo di Montefano. Alcuni tifosi hanno lanciato fumogeni, interrompendo la partita; un comportamento che non rispecchia i valori della nostra società. Prenderemo le misure necessarie affinché episodi simili non si ripetano in futuro».
La vicenda segna un ulteriore capitolo della crescente tensione tra la tifoseria e la presidenza del club adriatico, con la dirigenza ora chiamata anche a risarcire i danni causati al campo sintetico.
(Foto di Pier Marino Simonetti)
MACERATA – Voce calda, battuta pronta, ironia naturale. Pierluigi Pardo è così anche fuori dallo schermo: diretto, appassionato, capace di passare da un aneddoto a una riflessione profonda con la stessa disinvoltura con cui racconta un gol al novantesimo. Ospite del nuovo episodio del Picchio Podcast, registrato durante il Festival Overtime 2025 nel centro di Macerata, Pardo ha conquistato tutti con il suo modo di essere: leggero ma mai superficiale, professionale ma sempre umano.
“Macerata mi è sempre rimasta nel cuore – racconta –. Mio padre era di stanza qui durante il servizio militare e me ne parlava come di un posto magico, quasi da romanzo. E oggi, grazie a Overtime, torno spesso. È un festival bellissimo, e per me è ormai un appuntamento fisso”.
Il tema del festival di quest’anno erano proprio le scelte, e Pardo ha raccontato la più importante della sua vita: quella che lo ha portato a diventare la voce che tutti conoscono. “Lavoravo nel marketing di una multinazionale americana, ma il mio sogno era la telecronaca. Avevo iniziato a collaborare con Tele+, facevo qualche partita di Serie B, Ancona, Perugia… Poi nacque Stream, e dovetti decidere se restare nel mondo del marketing o buttarmi nello sport. Mio padre era contrario, voleva che continuassi la carriera ‘sicura’, ma non ci ho pensato un attimo. Ho scelto la telecronaca”.
Da quel momento, una vita in prima linea tra microfoni e grandi emozioni. Tele+, Stream, Sky, poi la lunga avventura a Mediaset e oggi DAZN: “Sono stati vent’anni intensi. Ogni esperienza mi ha lasciato qualcosa, anche se le esclusive a volte complicano le cose. Io vorrei lavorare con tutti, ma capisco che ci siano strategie aziendali”.
Nell’intervista, Pardo ha raccontato anche la sua filosofia di telecronista, tra tecnica e passione: “Il racconto della telecronaca è la cosa più bella del mondo. A volte perdo un po’ il controllo, ma è perché mi emoziono. La leggerezza è importante: non si può ridurre tutto a ‘ha segnato questo, ha sbagliato quello’. Devi trasmettere ritmo, vita, sentimento. Come dice Mourinho: chi sa solo di calcio, non sa niente di calcio”.
Indimenticabile il ricordo di Barcellona–PSG 6-1, una delle sue partite simbolo: “Lì forse ho perso davvero il controllo”, ammette ridendo. “Ma dimostra una cosa: sono le partite a fare i telecronisti, non il contrario”.
Tra i derby più emozionanti raccontati, Pardo cita Milano, Roma e Genova: “I derby di Milano sono spesso belli da commentare e vengono spesso fuori grandi partite. A Roma invece la tensione è altissima, le squadre si bloccano, diventa quasi una questione di vita o di morte. Marassi invece, nel derby di Genova, è pura adrenalina”.
Infine, uno sguardo al futuro e un sogno ancora aperto: “Non voglio sembrare autoreferenziale, ma se mi chiedi cosa mi manca, direi commentare la Nazionale. È il sogno di tutti i telecronisti”.
Alla fine, Pierluigi Pardo resta quel ragazzo che sognava di raccontare il calcio, e oggi lo fa con la stessa leggerezza e curiosità, trasformando ogni partita in un piccolo spettacolo. Tra un gol e un’esultanza, ci ricorda che, anche nel mestiere più serio, un sorriso non guasta mai.