Sarà una società napoletana, la Mediterranea Metalli Srl, la nuova proprietaria della S.S. Maceratese srl. Amministratore unico e legale rappresentante, Claudio Liotti partenopeo di 60 anni. La napoletana avrà il 95% della società, mentre il 2,5% a testa rimarrà all'avv. Gabriele Cofanelli e al dottore Massimo Paci.
"L'atto di cessione è stato firmato dal notaio lo scorso 21 aprile e ancora non è stato registrato presso la Camera di Commercio di Macerata perché non trascritto" lo hanno dichiarato proprio i due soci maceratesi che hanno accolto con stupore la notizia.
Solo pochi giorni fa l’oramai ex presidente della Maceratese, Filippo Spalletta, aveva smentito possibili trattative per la cessione della società. Tuttavia l’atto di compravendita è stato siglato cinque giorni fa a Napoli davanti al notaio Silvana Fabrocini.
La Mediterranea Metalli è una società a responsabilità limitata con un unico socio che si occupa di commercio all'ingrosso di minerali metalliferi, di metalli ferrosi e prodotti semilavorati.
Civitanova comanda. Impressionante prova dei baby atleti de Il Grillo e dell’Ippocampo nel meeting di nuoto andato in scena a Chiaravalle.
Le due società che si allenano assieme nella piscina comunale di contrada San Domenico, hanno stravinto la manifestazione sia nella graduatoria riservata ai giovanissimi della categoria Propaganda con gli alfieri de Il Grillo, sia nella classifica relativa agli Esordienti A e B con le insegne dell’Ippocampo. Medaglie d’oro e vittorie come se piovesse, una spedizione fantastica a conferma dell’eccellente avvio di stagione del nuoto made in Civitanova e del livello di spicco raggiunto sullo scacchiere regionale dalle due società presiedute da Antonella Citarella e Stefano Carletti.
Limitandoci ai soli primo posti, l’elenco è comunque assai corposo e, entrando più in dettaglio, il folto gruppo degli Esordienti A e B ha visto 3 nuotatori super star a Chiaravalle.
Giada Del Medico, Diamante Straccia e Samuel Lanciotti infatti hanno collezionato il gran bottino di 3 ori (solo in gare individuali) a testa. Appena dietro a quota 2 Francesco Pistolesi, Filippo Mazzieri e Elisa Cervellini. Ancora vittorie per Flavio Clariond, Alexandra Manuali, Alessia Scagnoli, Matilde Fermani, Federica Petrini e Asia Giammorcaro. Ad infiocchettare il tutto ben 7 ori nelle varie staffette maschili e femminili 4x50.
Nella categoria Propaganda inarrestabili Alessandro Mattiozzi e Beatrice Gaetani con 3 bei successi ciascuno. Ottimi anche Costanza Strovegli e Francesca Mazzoni con 2 ori. Si sono imposti anche Nicola Pascucci, Carla Muccichini e Claudia Ortenzi. Infine un’altra ciliegina sulla torta in virtù dei 6 trionfi delle staffette 4x50 (una 4x25) sia maschili che femminili.
Infa Feba Civitanova Marche, adesso o mai più. Dopo la sconfitta in gara 1 dei quarti di finale play-off contro il Giants Marghera per 64-60, le momò hanno l'ultima chiamata per cercare di allungare la loro avventura nei play-off.
Giovedì 27 aprile, davanti al proprio pubblico, le ragazze di coach Alberto Matassini avranno un solo risultato disponibile: la vittoria, per non dover abbandonare prematuramente i play-off. Un risultato alla portata delle biancoblu, perchè ancora una volta c'è stata la dimostrazione che la sfida con la compagine di coach Francesco Iurlaro è molto equilibrata. Nei due precedenti in campionato è servito un supplementare per decretare la vincente, che ha sempre avuto uno scarto minimo, mentre in gara 1 non è servito l'overtime ma lo scarto di Marghera è stato ancora una volta ridotto. Le momò hanno dimostrato di essere una squadra che sa reagire alla grande, un'ulteriore conferma c'è stata con il grande rientro di domenica scorsa, tuttavia bisogna evitare al minimo gli errori ed essere più ciniche quando necessario.
Nonostante le assenze di Perini e Bocola, le ragazze di coach Alberto Matassini hanno dimostrato di saper sopperire alla mancanza di giocatrici importanti nell'ottica sia delle rotazioni che del carisma. Pertanto giovedì, al di là tutto, servirà una grande prestazione in cui ci dovrà essere tutto: cuore, grinta, testa e determinazione, per portare la serie a gara 3.
Sicuramente non mancherà la spinta del fantastico pubblico, perchè tutti quanti vogliamo continuare a vivere questi play-off.
Palla a due giovedì 27 aprile alle ore 20.30 al palazzetto di Civitanova Alta. Dirigono l'incontro Carlo Posti di Marsciano (PG) e Federica Servillo di Perugia.
Per una serie di inadempienze amministrative, il Tribunale Federale Nazionale presieduto da Cesare Mastrocola ha inflitto 2 punti di penalizzazione e un’ammenda di 4mila euro alla Maceratese, 1 punto di penalizzazione e un’ammenda di 10mila euro all’Ancona e un’ammenda di 1500 euro alla Sambenedettese (ammenda di 1500 euro anche per l’Amministratore unico della società Franco Fedeli). Le tre società sono iscritte al Girone B della Lega Pro.Il Tribunale ha sanzionato con 5 mesi di inibizione Filippo Spalletta e con 4 mesi di inibizione Simone Baldassarre Sivieri, rispettivamente presidente e amministratore delegato della Maceratese. Disposta l’inibizione di 3 mesi nei confronti dell’Amministratore delegato dell’Ancona Gianfranco Mancini e di 2 mesi nei confronti dell’Amministratore delegato della società David Miani.
Una vittoria senza appello: Cucine Lube Civitanova trionfa in casa 3-0 battendo la Diatec Trentino. All'ultimo punto segnato dalla squadra di Gianlorenzo Blengini, l'Eurosuole Forum esplode.
E proprio l'allenatore Blengini, dopo la partita, a caldo commenta: "Siamo felici perché volevamo iniziare bene e ci siamo riusciti. Abbiamo giocato con pressione e continuità. Credo che la squadra abbia fatto davvero una bella partita - continua il coach - però è un set di una partita lunga e sappiamo bene che tutte le partite hanno la loro storia".
Entusiasta l'ad Gruppo Industriale Lube, Fabio Giulianelli: "È stata davvero importante questa vittoria perché ci tenevamo a fare una bella partita in casa, ci siamo riusciti senza mai perdere la concentrazione. Questi sono giorni decisivi, ci giochiamo una grande stagione. La Lube se continua a giocare così, come durante tutto il campionato, non ha nulla da temere. Sono gli altri a dover temere noi".
Sugli spalti gremiti di tifosi anche Sandro Paniccia, patron dell'azienda ICA: "Una partita anche troppo facile. Speriamo non sia una illusione. Noi siamo sponsor da tanti anni, ma devo dire che da quando la Lube è arrivata a Civitanova le cose sono cambiate, in questo palazzetto è veramente bello seguire la pallavolo. È venuto anche mio figlio che ha portato fortuna e che verrà sempre anche alle prossime".
Un piccolo passo verso lo scudetto. Prossimo appuntamento a Trento giovedì 4 maggio alle 20,30. La Gara 3 sarà di nuovo nelle Marche il 7 maggio alle 16,30. Le eventuali quarta e quinta gara si giocheranno rispettivamente in Trentino il 10 maggio alle 20,30 e sabato 13 maggio alle 16,30 a Civitanova.
Foto Guido PIcchio
Gara 1 della finale scudetto è della Cucine Lube Civitanova. La squadra di Gianlorenzo Blengini batte la Diatec Trentino con un sonoro 3-0 (25-18, 25-20, 25-17), cominciando dunque nel migliore dei modi la sua quarta avventura nell’ultimo atto della corsa tricolore.
Un vero e proprio monologo quello fatto registrare in campo dai cucinieri, che nel contesto dell’ennesimo tutto esaurito stagionale confermano la propria imbattibilità in campionato all’Eurosuole Forum di Civitanova Marche (17 vittorie su 17 partite), guadagnandosi nel contempo la possibilità di presentarsi il prossimo week end col morale a mille all’importante appuntamento con la F4 di Champions League in programma al Pala Lottomatica di Roma (sabato alle 19.30 la semifinale con Perugia).
La partita
I padroni di casa dominano letteralmente il parziale d’apertura, prendendo il largo sin dall’inizio grazie al gran lavoro a muro e in difesa, dove Kovar e Grebennikov strappano applausi a più riprese, ma soprattutto consentono all’ispiratissimo Christenson di affidare a Sokolov (chiuderà col 100% su 5 schiacciate) i primi contrattacchi della sfida. Il bulgaro risponde presente (7-3) così come Juantorena, che il palleggiatore americano, efficace anche col servizio e con le palle di seconda intenzione (suo l’ace dell’8-3, mette a terra anche la palla del 13-7), chiama in causa soprattutto per le palle più difficili. Il massimo vantaggio dei cucinieri si registra sul 19-11 siglato dal martello sloveno Cebulj, appena entrato proprio per il servizio. Dall’altra della rete parte Lorenzetti gioca invece le carte Mazzone e Nelli. Ma la Lube è una macchina troppo perfetta (65% contro 41% in attacco, 62% contro 53% in ricezione, 3-1 nei muri), e viaggia fino al 25-18 finale senza inceppi.
Regna invece l’equilibrio nel secondo set (resta in campo Nelli per Stokr e Mazzone per solé nella Diatec), almeno fino ai due muri consecutivi di Stankovic, prima su Urnaut (che è comunque il migliore dei suoi: 5 punti, 71% in attacco) e poi su Lanza, che spediscono la Cucine Lube avanti 11-8. Trento riduce immediatamente lo svantaggio (12-11), ma non riuscirà mai ad acciuffare la parità. Merito di un Juantorena spettacolare ed a tratti inarrestabile (5 punti), e anche del muro (altri 5 vincenti): prima Stankovic ferma Nelli per il 20-16, poi Candellaro blocca Lanza, 22-17. Finisce 25-20 e nel terzo parziale, come in quello d’apertura, torna a non esserci partita.
La squadra di Blengini trova infatti subito il break con la battuta di Christenson (ace del 6-3), su cui allunga fino all’8-3 grazie a un contrattacco di Juantorena cui segue un muro vincente di Stankovic. E’ già l’allungo decisivo per portarsi sull’1-0 nella serie, con un super Micah Christenson legittimamente eletto MVP.
L’appuntamento per Gara 2, a Trento, è al 4 maggio.
Il tabellino
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Sokolov 14, Candellaro 5, Pesaresi, Kaliberda n.e., Juantorena 11, Casadei n.e., Stankovic 7, Kovar 6, Christenson 6, Cester n.e., Grebennikov (L), Corvetta n.e., Cebulj 1. All. Blengini.
DIATEC TRENTINO: Nelli 6, Burgsthaler n.e., Antonov 1, Mazzone T. n.e., Blasi n.e., Chiappa n.e., Giannelli 4, Lanza 7, Solé 2, Van De Voorde 3, Colaci (L), Stokr 2, Urnaut 5, Mazzone D. 2. All. Lorenzetti.
ARBITRI: Sobrero (SV) - Cipolla (PA).
PARZIALI: 25-18 (22’), 25-20 (26’), 25-17 (23’).
NOTE: Spettatori 4138, incasso 50.415,00 Euro. Lube bs 21, ace 6, muri 11, ricezione 50% (25% prf), attacco 60%, errori 2. Diatec bs 21, ace 2, muri 3, ricezione 44% (31% prf), attacco 41%, errori 3.
Si respira un clima da grande serata al Palazzetto Eurosuole Forum di Civitanova per la prima delle sfide tra Cucine Lube Civitanova e Diatec Trentino.
Un palazzetto da tutto esaurito dove, dalle 18, le due squadre si battono per aggiudicarsi la finale dei play off di SuperLega valevole per portare a casa il titolo di Campioni d'Italia.
Un minuto di silenzio seguito da un lungo applauso per ricordare il campione del ciclismo Michele Scarponi. Quindi, il fischio d'inizio.
"Dallla prima all'ultima palla sarà tutta una battaglia e noi siamo pronti a combatterla" è questo il commento di Giacomo Andreani, presidente della tifoseria Predators Lube nel cuore. "Ci siamo preparati con energia. Abbiamo allestito una scenografia - prosegue Andreani -. La curva nord è tutta rossa e un po' tutto il palazzetto. Ce la siamo conquistati questa finale - conclude - e la onoreremo nel migliore dei modi". Riti scaramantici? "A ciascuno il suo!".
Chi cucirà sulla maglia il tricolore? I cucinieri o i trentini?
"La Lube!". Luciano Sileoni ne è sicuro e anche a proposito di stasera non ha dubbi: "Vinciamo, al cento per cento".
Per i marchigiani sarebbe il quarto scudetto. Il quinto, per gli uomini di Angelo Lorenzetti. La Lube ha già affrontato in finale la Diatec Trentino sconfiggendola e aggiudicandosi così lo scudetto nel 2012.
La Gara 2 si disputerà a Trento giovedì 4 maggio alle 20,30 mentre la terza di nuovo nelle Marche il 7 maggio alle 16,30. Le eventuali quarta e quinta gara si giocheranno rispettivamente in Trentino il 10 maggio alle 20,30 e sabato 13 maggio alle 16,30 a Civitanova.
Foto: Guido Picchio
Il circolo scacchi “La Torre Smeducci” di San Severino Marche ha dato vita nei giorni scorsi al torneo provinciale dedicato ai piccoli scacchisti. L’iniziativa è stata ospitata presso la sede dell’Uteam, l’Università della Terza Età dell’Alto Maceratese.
Si sono diplomati campioni provinciali ben quattro allievi del circolo settempedano. Per la categoria under 12 miglior piazzamento per Andrea Perticarari, per la categoria under 10 migliori piazzamenti per Matteo Zagaglia, fra i ragazzi, e Ludovica Mulinari, fra le ragazze. Per la categoria under 8 molto bene Emma Ciccalè. Il miglior piazzamento fra i ragazzini è invece andato ad Alessio Marconi del circolo Alfiere Nero. La direzione del Circolo e l’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni, si sono voluti complimentare con gli istruttori Marco Pelagalli, Alice Dorici e Adriano Carletti.
Una stagione incredibile per la Maceratese: sia per gli importanti risultati raggiunti (in queste condizioni la salvezza artimetica prima della fine della regular season è stata veramente un'impresa) che per le assurde vicissitudini societarie
Uno sfogo amaro arriva da uno dei protagonisti dell'annata biancorossa, il portiere Francesco Forte, che in merito agli accadimenti di questa stagione scrive su Facebook: "Incredibile cosa può regalarti il calcio... senza stipendio da ottobre, società che sostanzialmente non è mai esistita... abbiamo pensato solo al campo e non abbiamo mai mollato un centimetro... l'abbiamo fatto sopratutto per NOI perché SIAMO UOMINI prima che calciatori, per la città per i nostri meravigliosi tfosi che si sono messi subito dalla nostra parte...
Ora sì, ora possiamo dirlo: è salvezza matematica. Un cammino straordinario impensabile ad inizio stagione e senza le varie defezioni avremmo potuto lottare per qualcosa di ancora più importante. Mi auguro solamente che questa bellissima piazza non sparisca dal mondo del calcio che conta e che entri qualcuno innamorato di Macerata e della società: MACERATA NON PUÓ SPARIRE. MACERATA È DEI MACERATESI".
Dopo le tristi vicende in casa Smile bike team (incidente di un tesserato), tre giovani emergenti - Michele Mazzieri, Luca Ruffini e Gabriel Parigi - novelli della disciplina regina del gravity, hanno affrontato il mondo race italiano e si sono confrontati con i migliori piloti del momento.
Un esordio positivo, quello al circuito nazionale Gravitalia: Mazzieri ha stampato un terzo posto di categoria e non sono stati da meno i tempi registrati da Ruffini e Parigi, che hanno gareggiato nella categoria più agguerrita classificandosi rispettivamente 14esimo e 17esimo.
Gravitalia Pian del Poggio PV:- Michele Mazzieri 3° classificato cat. Elitemaster- Luca Ruffini 14° classificato cat. Junior- Gabriel Parigi 17° classificato cat. Junior
Il futuro della Maceratese rimane un rebus. La squadra allenata da Federico Giunti ha guadagnato sul campo il diritto a partecipare anche la stagione ventura al campionato di Lega Pro, ma la dissennata gestione societaria del presidente Filippo Spalletta non lascia nessuna speranza. Di fronte al fuggi fuggi della dirigenza, che si è letteralmente dissolta dopo il Torneo di Viareggio, la Maceratese nelle ultime partite è potuta scendere in campo solo grazie agli sforzi di tifosi ed appassionati.
Chissà se un giorno l’italo-svizzero Filippo Spalletta avrà il buon senso di spiegare alla città cosa è successo, perché ha fortissimamente voluto la Maceratese e poi l’ha abbandonata al proprio destino. I presunti debiti ereditati dalla vecchia proprietà non possono costituire un alibi, perché Spalletta sapeva, quando ha sottoscritto l’atto di compravendita, di non acquisire una società “pulita”.
L’avvocato Andrea Bargagna, più volte interpellato al riguardo, ha fatto cadere nel vuoto la domanda. L’amministratore delegato Simone Sivieri, che ha fatto da trait d'union fra lo stesso Bargagna e Spalletta, ha sposato la linea del silenzio.
Gli ultimi cinque mesi di vita del sodalizio biancorosso, dal 22 novembre ad oggi, restano avvolti dal mistero. Un po’ come l’identità dei giocatori tesserati dalla SS Maceratese srl dopo l’avvento di Spalletta, mai convocati in prima squadra.
I presidenti venuti da lontano non hanno mai fatto le fortune della Maceratese. Nei primi anni del nuovo millennio si erano succeduti alla guida della Maceratese Mario Bonsignore e Gianni Rovelli. “Sto seguendo il risultato della partita sul televideo Rai” fece Rovelli al telefono, mentre la sua squadra, la Maceratese, era impegnata nello spareggio salvezza a Ladispoli.
Adesso, grazie alle dirette in streaming di Sportube, Spalletta potrà dire di aver seguito tutte le partite della Maceratese. Peccato che si sia dimenticato (tra le altre cose) lui ed i suoi incaricati che la scorsa settimana il procuratore federale a Roma trattava il deferimento Covisoc della Maceratese. Nessuno si era preoccupato di presentare le dovute memorie, né tanto meno di rappresentare in loco il sodalizio biancorosso. La presenza del tutto fortuita “nei paraggi” dell’avvocato Gabriele Cofanelli ha evitato ulteriori figuracce.
Per dare un futuro in Lega Pro alla Maceratese sono rimasti due mesi, ma bisogna fare in fretta. Domenica scorsa in tribuna all’Helvia Recina c’era l’ex direttore generale, Stefano Caira. La sua era una presenza interessata, non solo al risultato del campo fra la Maceratese ed il Teramo. Caira non ha fatto mistero che la sua venuta a Macerata lo scorso gennaio sarebbe dovuta servire per fare da apripista a Giorgio La Cava. L’imprenditore perugino resta l’unica ancora di salvezza credibile.
Un ruolo cruciale nella trattativa che dovrebbe portare la Maceratese nelle mani di Giorgio la Cava ce l’avrebbe l’ex presidente Maria Francesca Tardella. Avversata da una parte della tifoseria, ma in grado da sola di ridare lustro al calcio maceratese.
Spalletta, che si affrettato a smentire qualsiasi contatto con Gaetano Battiloro, a questo punto ha il dovere morale di farsi da parte. Al più presto, senza reclamare alcunché. La Maceratese, i suoi tifosi e la città non meritano questo scempio.
Medea Montalbano mette in cantiere 2 punti sufficienti per la matematica certezza del primo posto. Lo ha fatto lo scorso sabato 22 aprile alla Marpel Arena al termine di una partita non priva di sofferenze nel derby contro Ciù Ciù Offida, che ha visto gli uomini di coach Adrian Pablo Pasquali imporsi per 3-2 al termine di una sfida iniziata a spron battuto ma poi rivelatasi irta di sofferenze.
Un derby marchigiano particolare, con il ritorno di Diego Bizzarri alla Marpel Arena da avversario (dopo aver disputato il girone di andata in biancoverde), e che ha visto le squadre affratellate non solo dalla sportività ma anche dall’omaggio dell’Arena a Michele Scarponi, un grande dello sport marchigiano venuto tragicamente a mancare proprio poche ore prima dell’incontro.
Capolista che si presenta al completo, con Alex Molinari in panchina (convocato ma non ancora utilizzabile dall’infortunio con Latina) e che pesca dal vivaio portando il centrale Ricottini e il secondo libero Maccari. Primo set privo di storia che vede Montalbano condurre sempre con ampio margine e portando in porto il parziale con un perentorio 25-17.
La pallida reazione di Offida (che all’andata, va ricordato, procurò il primo dispiacere alla formazione di Pasquali) è però una mera illusione per la Medea, che dal secondo set in poi comincia a capire cosa la aspetta. La partenza lanciata della formazione di coach Pupi (trascinati da un’ottima performance offensiva dell’opposto Rossetti, che vince il duello con l’omologo Scuffia 25-29) infatti lascia sul posto i maceratesi che si ritrovano sempre ad inseguire, invano. Finisce 23-25.
Punta nell’orgoglio (e spinta dalla voglia di prendersi i 3 punti), la Medea prova a rifare subito la voce grossa e a replicare la partenza del primo set. Offida riesce però a tenersi in scia e si va al primo time-out tecnico sull’8-6 per Macerata. Non basta però perché Ciù Ciù riesce a sorpassare proprio sul 15-16 per il secondo tecnico. I biancoverdi riescono a tenere il contatto con gli avversari fino al 20-21, dopo di che la situazione precipita e succede quello che Pasquali sperava di evitare: ospiti avanti e tie-break nella migliore delle ipotesi.
A quel punto però anche Offida comincia a sentire la fatica dell’impegno profuso per avere la meglio della Medea nei primi 2 set. Dopo una partenza lanciata (5-8), gli ospiti cedono terreno e vengono sorpassati da Macerata che arriva davanti al secondo time-out tecnico (16-14) e tengono a bada l’ardore offidano.
Si va così al tie-break. La Medea ne ha ancora, Offida no. Finisce 15-11. Per Montalbano la festa per la matematica certezza del primo posto, per Offida la consapevolezza di aver dato tutto, sia in termini di qualità che di carattere.
MEDEA MONTALBANO-CIÙ CIÙ OFFIDA 3-2
MEDEA MONTALBANO: Molinari A. n.e., Maccari (L2) n.e., Ricottini, Sarnari, Miscio 2, Gemmi 14, Medei 4, Bruno 17, Molinari M. 11, Scuffia 25, Scarpi, Saltarelli 1, Cacchiarelli (L1). All. Pasquali
CIÙ CIÙ OFFIDA: Sardellini (L), Lalloni 16, Sitti 1, Bizzarri 6, Nicotra 10, Rossetti 29, Stella 1, Gaspari 11, Buscemi. All. Pupi
ARBITRI: Risi-Antonioli
PARZIALI: 25-17, 23-25, 20-25, 25-19, 15-11.
La Maceratese Berretti allenata da Tiziano Turchetti chiude con una sconfitta casalinga ininfluente il campionato Berretti e si prepara alla stimolante fase dei play-off scudetto.
Contro l’Alma Juventus Fano il trainer biancorosso ha fatto rifiatare chi nel corso del torneo regolare aveva speso di più, concedendo minutaggio agli altri volenterosi elementi della rosa. Alla fine il Fano si è imposto per 3-1. La rete dei maceratesi è stata siglata da Macrì. Sul campo i vari: Pozzi, Murdocca, Benigni, Dosio, Romagnino, De Matteis, Lombardo, Mercuri, Shiba, Jo Sadotti, Carissimi e Macrì.
Gli ottavi di finale per lo scudetto di categori - Raggiunto l’obiettivo della qualificazione, da sabato 6 maggio si farà veramente sul serio. Sei i gironi composti da tre squadre ciascuno da cui si qualificheranno per la successiva fase dei quarti di finale le prime di ciascun raggruppamento (sei) e le migliori due seconde. La Maceratese è stata inserita nel girone C con il Prato e il Renate. La prima partita si disputerà, come detto, il 6 maggio, la seconda sabato 13 e la terza sabato 20 maggio.
Non resta che augurare ai baby biancorossi il più caloroso “in bocca al lupo” per l’ennesima, ci si aspetta brillante, avventura stagionale.
Clamorosa impresa della lanciatrice maceratese Rosanna Grufi ai Campionati Nazionali Master del Pentathlon dei Lanci invernali che si sono svolti nel fine settimana nello spettacolare impianto sportivo di Ostia Lido e che hanno visto la partecipazione di oltre 150 atleti provenienti da tutta Italia.
La portacolori della Sef Macerata ha infatti conquistato il Titolo Italiano della specialità nella categoria over 65 dominando incontrastata in tutte e cinque le gare e, con il fantastico risultato finale di 3.891 punti, ha letteralmente demolito il precedente record Nazionale delle over 65 che era di 3.504 punti.
Questi i parziali conseguiti dall’atleta seffina: 8,20 m. nel lancio del Peso, 22,79 m. nel lancio del Disco, 31,89 m. nel Martello, 13,80 m. nel Martello con maniglia corta e infine 14,73 nel lancio del Giavellotto.
A coronamento dell’impresa va evidenziato che nelle cinque gare disputate ha anche stabilito tutti i nuovi Records Marchigiani per la categoria F65.
Prestigioso secondo gradino del podio per il compagno di squadra, Vincenzo Cappella, che ha portato a termine la prova con punti 2.945 nella categoria degli over 75 eccellendo soprattutto nella specialità del lancio del giavellotto dove, scagliando l’attrezzo a m. 31,44, ha vinto alla grande e stabilito nel contempo il nuovo Primato Regionale di categoria.
Buona performance anche per il terzo seffino in gara, Gabriele Ferramondo, classificatosi settimo su 15 partecipanti nella categoria degli over 60 con il punteggio finale di 2.609 punti distinguendosi particolarmente nel lancio del Martello dove ha ottenuto m. 33,53 e soprattutto in quello con maniglia corta dove con m. 13,72 anche lui ha ritoccato la precedente miglior prestazione marchigiana di categoria.
Lo avevamo lasciato con la valigia in mano e il biglietto per l’Islanda (leggi qui) e lo ritroviamo vincente con la medaglia al collo e la coppa da alzare. Massimo Pistoia, allenatore di pallavolo di Macerata meglio conosciuto come Massi, ha guidato la squadra di serie A islandese di Reykjavik alla vittoria del campionato: un traguardo importante, quello che il giovane coach ha definito “il suo primo vero successo importante”.
“Arrivare a campionato in corso (anche se iniziato da sole 3 settimane) non è mai facile, soprattutto se vai in un paese estero. Sono partito con tanto entusiasmo e una buona conoscenza dall'inglese il che è fondamentale se si vuole allenare all'estero.” Racconta Massimo “Tra l'altro ho anche iniziato qui a Reykjavik un corso di islandese durante la stagione che mi permette non solo di riuscire a comunicare meglio con i ragazzi ma proprio di integrarmi meglio tra di loro e questo lo apprezzano molto”.
Dalla serie D marchigiana alla serie A islandese, un campionato totalmente differente, le distanze potrebbero sembrare le stesse, ma nel paese del ghiaccio ogni trasferta è difficile tanto che il sistema di gioco prevede andata e ritorno nello stesso weekend. Alla fine della regular season la squadra di Massimo si è piazzata al secondo posto, dopo aver vinto la semifinale si è trovata a giocare la finale contro il team leader del campionato. “Durante la regular season e coppa abbiamo perso 5 volte consecutive contro di loro. Nella finale playoff abbiamo vinto 3 gare consecutive (3-1 /3-1 /3-2). Loro molto forti grazie a due americani provenienti dal campionato NCAA negli USA e coach donna anch'essa americana. Nelle gare di finale due partite le abbiamo vinte fuori casa, ad avvalorare l’impresa”.
Cosa è cambiato tra campionato e finali scudetto? Mister Pistoia ha lavorato sulla tattica, cercando di centrare i loro punti deboli, mentre a livello psicologico l’attenzione è stata focalizzata sulla pazienza, cercando di limitare al minimo gli errori; inoltre è stato fondamentale il lavoro di preparazione fisica che ha fatto arrivare i suoi atleti al massimo nelle gare che più contano. “Dopo la prima vittoria a casa loro ho capito che ce la potevamo fare, che la tattica era buona e la condizione fisica era al top. La seconda gara è stata una conferma. Gara 3 siamo partiti 2-0, poi abbiamo sentito un pò la pressione della vittoria, però la fame era troppa, sono stati bravi i ragazzi a ritornare ai loro ritmi e vincere il quinto set stando sempre sopra. Io personalmente ho provato una sensazione di appagamento soprattutto per il lavoro di una stagione quasi intera, sono stato anche giocatore ma la soddisfazione che hai vincendo da allenatore è diversa e più appagante secondo me”.
Su Facebook la dedica più bella: “Questo titolo lo dedico a mia mamma, la quale mi ha sempre appoggiato in tutte le scelte della mia vita, alla mia famiglia e specialmente a mio padre sperando sia orgoglioso di me ovunque esso sia!! Un ultimo pensiero va alla mia terra, che soffre di questi tempi tra crisi economica e terremoti, che sia un piccolo incoraggiamento ad alzare sempre la testa... se vogliamo siamo capaci di grandi cose!!! MACERATA COMANNA... Anche in Islanda!”
Visto che Massimo è anche allenatore della squadra femminile che sta gareggiando anch’essa per la finale scudetto (anche se in questo caso è il secondo coach e non il primo come nei maschi), gli abbiamo chiesto a chi dedicherà la vittoria se dovesse fare doppietta: “Non ci ho pensato sinceramente. Per ora la vedo come una cosa in più in quanto non è proprio il mio gruppo, però vorrei dedicarla ai miei amici in Italia e a tutti gli allenatori che ho avuto in passato a partire da Federico Belardinelli, tutti coloro che mi hanno aiutato tanto nella mia crescita professionale”
La distanza dalla madre patria non si fa sentire, “In Islanda io vivo molto bene, è un posto ideale a chi piace tranquillità, anche se il costo della vita è alto” continua Pistoia “La questione del sole è importante anche per la gestione del gruppo qui in Islanda, senza sole cala un pò la tensione e c'è il rischio di commettere qualche passo falso, i mesi più difficili sono da metà novembre fino a fine gennaio. Poi di sole ce n'è in abbondanza, già ora non è notte prima delle 22 e la mattina alle 6 c'è già luce”
Al di là del tempo meteorologico la differenza tra la pallavolo italiana e quella islandese è molta: “In Italia dove il livello è alto determinati aspetti tecnici e tattici si danno per scontati. Qui niente è scontato... bisogna fare un lavoro più grande che richiede anche più tempo e pazienza, ma per certi aspetti è ancora più appagante”. È una questione di pazienza e in questo Massimo è già allenato, dopo aver passato i primi anni da allenatore con i piccolini della Lube, tra gli allenamenti in palestra e i camp al mare “ Nella vita di tutti i giorni non sono una persona molto paziente, ma in palestra ho imparato dopo anni di militanza con i più piccoli”.
Per il futuro sarà ancora a Reykjavik, lo scorso mese il coach maceratese ha firmato l’ingaggio per un altro anno e speriamo per un altro successo da raccontare.
Inizia domani (martedì 25 aprile) alle 18.00 all'Eurosuole Forum l'avventura della Cucine Lube Civitanova in Finale Scudetto. Parte la serie contro la Diatec Trentino con Gara 1 (diretta Rai Sport) nell'impianto civitanovese che per la prima volta nella storia ospita i match più attesi e caldi della stagione. I trentini, secondi in classifica in Regular Season e capaci di superare in 5 gare Perugia in Semifinale, sono l'ultimo ostacolo verso il tricolore per gli uomini di Blengini, che già da mercoledì scorso, appena caduta l'ultima palla di Gara 4 con Modena) stanno preparando l'appuntamento di domani. Il tifo dell'Eurosuole Forum, che si preannuncia ovviamente tutto esaurito, è pronto a spingere Stankovic e compagni verso il traguardo finale dopo una stagione con tante soddisfazioni ma con ancora tanta posta in palio. Senza dimenticare che sabato si scende in campo a Roma per la Final Four di Champions League: ma ora testa e cuore dei biancorossi sono tutti rivolti a Gara 1 per iniziare col piede giusto la serie di Finale Scudetto. Oggi pomeriggio allenamento tecnico, domani mattina la consueta seduta di rifinitura all'Eurosuole Forum.
Ultimi biglietti in vendita oggi dalle ore 17.
Il marchigiano Angelo Lorenzetti, allenatore di Trento, affiderà la regia al giovanissimo talento azzurro Giannelli, opposto il ceco Stokr (anche se spesso viene chiamato in causa l'altro giovanissimo Nelli). A schiacciare la coppia italo-slovena Lanza-Urnaut mentre al centro si profila l'utilizzo dell'argentino Solè e del belga Van de Voorde. Il libero è l'azzurro Max Colaci.
“Inizia la serie di Gare - dice Dragan Stankovic - che ogni giocatore vorrebbe disputare: è la Finale Scudetto dunque prima di tutto bisogna dire che è molto bello poter scendere in campo ancora per il tricolore. Siamo pronti e concentrati per la prima sfida con Trento, squadra che ha dimostrato di mettere in campo un'ottima pallavolo e che conosciamo bene per averla affrontata già quattro volte tra Supercoppa, Regular Season e naturalmente la Finale di Coppa Italia. Pensiamo però al nostro gioco e sono sicuro che con l'aiuto dei nostri tifosi potremo fare nostra Gara 1: la vittoria in quattro gare contro Modena, campione d'Italia in carica, ci ha dato ancora più consapevolezza dei nostri mezzi”.
Gara 1 di Finale sarà diretta da Luca Sobrero di Savona e Matteo Cipolla di Palermo.
Nell'ormai tradizionale location dell'Hotel Grassetti di Corridonia, si è svolta la serata di presentazione della 32° edizione del torneo Cleti riservato alla categoria Esordienti organizzato come sempre dall'Asd Junior Macerata in collaborazione con la società Helvia Recina.
Il deus ex machina, nonchè presidente della società maceratese, Marcello Temperi, non ha lasciato nulla di intentato affinchè la serata scorresse tra interventi degli ospiti intervenuti e la descrizione dello svolgimento di tutte le fasi del torneo stesso.
Parterre d'eccezione quello del tavolo presidenziale, con la presenza del sindaco di Macerata Romano Carancini, il responsabile del settore giovanile e scolastico della Federazione prof. Alberto Virgili, il segretario della federazione provinciale di Macerata Alver Torresi, il main sponsor del torneo Ivano Mattioni della Fertitecnica Colfiorito, lo sponsor tecnico della manifestazione (Macron) rappresentato da Fabio Roscioli, il presidente dell'Helvia Recina Alberto Crocioni ed il responsabile del settore giovanile della Junior Macerata Giammario Cappelletti.
Dopo i saluti di rito, con gli interventi del sindaco Carancini che ha elogiato i dirigenti presenti delle società per lo straordinario lavoro che svolgono durante tutto l'anno con i giovani atleti, e del professor Virgili che ha posto l'accento sul lavoro specifico degli allenatori del settore giovanile, si è passati alla fase sportiva vera e propria.
Il Torneo anche quest'anno ha raggiunto lo straordinario numero delle 44 società partecipanti che sono state suddivise in gironi da 6 e 5 squadre. Dopo la fase a gironi che si svolgerà sui campi delle società partecipanti, le partite dagli ottavi di finale in poi si svolgeranno nello splendido scenario del campo della Vittoria di Macerata.
Un plauso particolare agli stretti collaboratori del presidente Temperi nelle persone di Miranda Tesei, storica segretaria della società, Patrizio Domizi, responsabile sanitario e la collaboratrice a tutto campo Tonina Lisandroni.
In un piccolo paese come quello di Filottrano ci sono dei simboli, piccoli segni di riconoscimento che ti danno l’orgoglio di provenire da quella terra nata su piccoli sette colli dove la gran parte delle persone lavoro nell’indotto dell’industria tessile.
Ecco, Michele era questo, l’Aquila di Filottrano, quello che da giovane e neo professionista scattò in faccia a Lance Armstrong e iniziò a far parlare di lui, il ciclista di Filottrano, quel piccolo paese nella provincia di Ancona, così tutti i filottranesi hanno iniziato a sentirsi più orgogliosi di vivere in quel borgo medioevale.
Tante le corse, la pelle arsa dal sole e dal vento. Già, perché fare il ciclista è un mestiere duro, gareggi in tutte le condizioni e ti alleni con tutte le condizioni atmosferiche. Michele andava, girava per le strade e qualche volta se incontrava un gruppo di amatori li aspettava e girava un po’ con loro. Aveva una parola per tutti e un saluto anche per quelli che non conosceva. Un ragazzo semplice e sempre allegro, forse è per questo che nel gruppo era così amato da tutti i suoi colleghi, di squadra o meno: la battuta pronta e la sua serietà data dal suono della sua risata.
Quando poteva tornava a casa, a Filottrano, si proprio nella sua cittadina e nelle occasioni importanti non mancava mai, ma non come ospite d’onore, come compaesano. Per questo tutti lo amavano. Così nel suo pedalare “Scarpò”, come lo chiamavano in tutte le sette contrade, ha incontrato un altro simbolo di Filottrano, non di fama internazionale come lui, ma una piccola particolarità di Filottrano: Franky, il pappagallo femmina di Giacomo Luchetta di Filottrano, che vola libera per le strade del paese e di quelli vicini e che in questi anni si è fatta amare da tanti. È nato così un nuovo gregario per Michele, durante i suoi allenamenti Franky, stanca di volare, si fermava sulle sue spalle e passava si faceva trasportare dall’Aquila. Tanti i video e le foto che ritraggono i due insieme, una singolare amicizia che ora si è tragicamente spezzata.
Qualche settimana fa Franky è stata costretta in gabbia perché alcuni si sono lamentati dei piccoli dispetti che ogni tanto faceva , quindi il suo padrone l’ha dovuta rinchiudere ma ieri, ieri Franky è tornata a volare, forse cercava il suo compagno, forse aveva già capito che non poteva più fermarsi a riposare su quelle spalle dove spesso di era riparata dal vento, forse sapeva che poteva solo porgere il suo ultimo saluto al suo amico… così ieri hanno trovato Franky ferma, appoggiata su quell’insegna, in quell’incrocio maledetto di via dell’industria che ha cancellato da questa terra il simbolo di un paese. Sembra contemplare la strada e pensare realmente quello che ha scritto Giacomo in un post sabato mattina: “Ciao caro amico, quanto avrei voluto coprire quel raggio di sole o aver attirato l'attenzione del conducente...per far sì che ti vedesse...Voglio ricordarti così, solare da vero sportivo genuino sempre scherzoso...il destino crea un intrinseco di millisecondi, lasciando un silenzio da far rabbrividire”.
Si hanno solo i ricordi in questo momento, in un paese distrutto dal dolore, in un’atmosfera surreale, dove ogni angolo ti ricorda che lui è stato qui… è difficile immaginare il prossimo Giro d’Italia senza nessun Filottranese seduto davanti alla televisione a gridare “Daje Michè”, senza nessuno di quei matti del fan club Scarponi in giro per le strade, che l’hanno seguito ovunque, dalla Vuelta al Tirreno- Adriatica, dal Tour de France alla “sgambatina” della domenica mattina. Quasi diecimila persone che si chiedono ancora se questo sia un brutto incubo.
Scarponi aveva paura delle discese, le odiava, come odiava il freddo. Lui era fatto per arrivare sempre più in alto, era fatto per conquistare le vette, per le imprese impossibili… ora l’impresa impossibile è rimasta qui, sul quel pezzo di asfalto, ricominciare a vivere senza il campione “de Cantalupo”.
Le Pantere tornano a casa da Grosseto, dove sabato 22 aprile hanno fronteggiato la prima in classifica, con un soddisfacente pareggio (vinta la prima partita, sconfitta invece per la seconda).
Grande affermazione in campo per le Pantere, specialmente nella prima partita che ha visto i potentini vincere all'extra inning per 9 a 8, dopo ben quattro ore di gara.
Una vittoria di tutta la squadra che ha saputo mantenere i nervi saldi e spingersi al limite delle proprie possibilità, nonostante le aspettative contro la prima in classifica non fossero altissime; Jolly Rogers Grosseto è infatti fino ad oggi l'unica squadra imbattuta del girone, in questa parte del campionato. Le Pantere hanno però dimostrato non solo di giocare alla pari con la prima della classe, ma di saper tener testa alla forza tecnica di un avversario così temuto.
Degna di nota la prestazione sul monte di lancio del lanciatore potentino Gabriele Quattrini che ha dimostrato efficacia e concentrazione. A continuare il lavoro ci hanno poi pensato i lanciatori Daniel Grioli, Francisco Ramirez e Luca Luciani.
La seconda gara ha visto poi i Jolly avere la meglio sulle Pantere, ottenendo quella vittoria che probabilmente consideravano scontata già dalla Gara 1, che è stata invece giocata sul filo del rasoio, e che ha sorpreso tutto il girone C del Campionato Federale di Serie A.
L'Infa Feba Civitanova Marche viene beffata nel finale. Le momò, in gara 1 dei quarti di finale play-off, vengono battute in casa del Giants Marghera per 64-60.
Questa volta, a differenza dei due precedenti di campionato, non serve il supplementare per decretare la vincente e, ancora una volta, quello che domina tra le due formazioni è l'equilibrio. Un equilibrio che si mantiene per tutta la gara, e probabilmente sarà un fattore determinante in tutta la serie, rotto solamente in due frammenti del match: nei primi minuti del secondo quarto e proprio nel finale. Se nel primo caso le ragazze di coach Alberto Matassini riescono a ricucire in maniera superlativa il break secco di 14-0 che sembrava poter indirizzare la sfida a favore delle locali, cosa poi non accaduta, nel secondo caso il vantaggio per Marghera è sufficiente per chiudere la partita avanti e portare la serie sull'1-0. Giovedì a Civitanova Marche servirà tutto, cuore, grinta e testa, per cercare di vincere e portare la serie in parità.
"Oggi più che mai la partita l'abbiamo persa noi - ha commentato coach Alberto Matassini - e questa sconfitta è quella che fa più male rispetto a quella subita in campionato. Infatti l'altra volta Marghera ha avuto una grande reazione mentre in questo caso l'abbiamo provocata noi con degli errori difensivi gravissimi che ai play-off non si possono concedere. Se vogliamo portare questa serie a gara 3, giovedì dovremo essere molto più precise in questo. Abbiamo fatto una partita di grande cuore, di grande intensità e questo è un aspetto positivo che comunque non mi sorprende. Però aver giocato con questo cuore, e poi non aver concretizzato fa pensare che comunque siamo alla pari con Marghera ma che bisogna essere più cattivi e determinati quando l'avversario è in difficoltà. Altro da dire non ci sarà in questi giorni perchè abbiamo fatto la partita che avevamo preparato, applicandoci bene anche in difesa, e abbiamo giocato alla pari, forse anche meglio, di Marghera. Non voglio dare nessun tipo di giustificazione alle ragazze perchè abbiamo perso una partita che dovevamo vincere. Giovedì dovremo correre ai ripari e portare la serie in parità, consapevoli che purtroppo quest'anno siamo sfortunati per gli infortuni perchè abbiamo Perini e Bocola fuori, ma non deve essere una scusante anzi deve essere uno stimolo a fare meglio in questa stagione positiva. Riusciamo a giocare alla pari con tutti anche se ci mancano delle giocatrici importanti - conclude Matassini - e non sono sicuro che altra squadre di vertice, in questa situazione, riescano a mantenere il nostro standard. Non dobbiamo piangerci addosso per questo ma dobbiamo pensare a gara 2 e vincerla".
RITTMEYER GIANTS MARGHERA - INFA FEBA CIVITANOVA MARCHE 64 - 60 (12-11, 38-26, 48-48)
RITTMEYER GIANTS MARGHERA: Rosset 21, Zavalloni ne, Iannucci 14, Toffolo 13, Fabris 3, Castria 3, Salmaso ne, Cecili 3, Biancat Marchet ne, Baldi 3, Pastrello 4, Fiorin ne All. Iurlaro
INFA FEBA CIVITANOVA MARCHE: Orsili 2, Zaccari, Bocola ne, Trobbiani 8, Ceccarelli 20, Ostojic 6, Gombac 7, Mataloni 17, Marinelli, Stronati ne All. Matassini
Arbitri:Matteo Bergami, Andrea Cassinadri,
Note: Rittmeyer Giants Marghera tiri liberi 6/13 (46,1%), Infa Feba Civitanova Marche tiri liberi 4/4 (100%)