Nonostante il voto contrario dei due soci di minoranza, vale a dire quello dell’avvocato Gabriele Cofanelli e quello dell’imprenditore Massimo Paci, l’assemblea dei soci della Maceratese che si è tenuta davanti al notaio Belogi ha ratificato l’accordo raggiunto dall’avvocato Federico Valori e dal collega partenopeo Fabio Marinelli per conto rispettivamente di Filippo Spalletta e di Claudio Liotti.
Malgrado l’assenza, nuovo amministratore unico della Maceratese è stato nominato Claudio Liotti, titolare della Mediterranea Metalli srl, che ha rilevato il 95% delle quote della SS Maceratese srl. Delegato a rappresentare il Liotti in assemblea, l’avvocato Federico Valori.
Sono passati più di dieci giorni da quando Claudio Liotti ha definito davanti al notaio Fabrocini l’acquisto della SS Maceratese srl, ma Liotti non si è ancora presentato alla squadra e tanto meno alla città. Di lui, per ora, c’è solo una foto che lo ritrae a mezzo busto. “Pensavamo di poter incontrare Claudio Liotti oggi, ma non è venuto” dice l’avvocato Cofanelli.
La situazione che sta vivendo la Maceratese è quasi surreale. Il presidente c’è ma non si vede, la squadra riesce a tenere fede ai propri impegni grazie al sostegno dei tifosi. “E’ un paradosso, però questa è la realtà” fa Cofanelli.
C’è un modo per far uscire la Maceratese da questa situazione?
“L’unico modo è che ci si faccia avanti un altro acquirente. Ad oggi, che io sappia, solo Giorgio La Cava è interessato ad acquisire la società. A meno che la vecchia proprietà, che fa riferimento a Maria Francesca Tardella, non intenda esercitare il diritto di ricompra. Altre possibilità non ne vedo”.
L’assemblea dei soci della Maceratese ha approvato anche le dimissioni presentate qualche settimana fa dall’amministratore delegato Simone Sivieri.
Ultima giornata della stagione regolare, sarà arbitrata domenica all’Helvia Recina (inizio alle 14.30) da Matteo Gariglio della sezione di Pinerolo, coadiuvato da Giuseppe Di Giacinto di Teramo e da Andrea Micaroni di Pescara.
Dopo l’espulsione per doppia ammonizione subìta nel corso di Santarcangelo-Maceratese, il difensore centrale Andrea Bondioli dovrà saltare per squalifica la gara di commiato con i lagunari. Nessun appiedato nelle file veneziane.
La società maceratese di ginnastica ritmica, Asd Pink Ribbon, ha trionfato alle finali nazionali della Confsport Italia per i campionati Arcobaleno, Serie C e Serie B tenutisi il 22 e 25 aprile, rispettivamente, a Falconara (per la serie C) e a Colleferro (per la serie B).
La Pink Ribbon si classifica al primo posto tra le 76 società presenti da tutta Italia al campionato di serie C grazie ai risultati delle sue atlete nelle categorie giovanissime, allieve e junior1.
Vincitrici della categoria allieve a coppie : Dignani Giorgia-Achilli Brenda oro coppia corpo libero; Carcia Federica-Achilli Brenda argento coppia cerchio, 16° posto per Menotti Elisa e Dignani Giorgia coppia palla. Mentre come allieve individualiste: Giorgia Pranzetti oro cerchio; Federica Carcia oro corpo libero; Menotti Elisa oro fune. E ancora, allieve a squadre: Viola Torresi, Silvia Rapaccini, Giorgia Pranzetti oro squadra palla; Torresi Viola, Rapaccini Silvia, Cristofori Jasmine oro squadra cerchio; Bianchi Mancini Girotti bronzo squadra cerchio. Giovanissime a coppia e squadra, Coppia palla: primo posto Rosada/Galassi; corpo libero squadra Bocci, Del Savio, Ialleggio, Torresi terzo posto; cerchio squadra Bruzzesi, Mengascini Rossi primo posto. Giovanissime individuale: buoni piazzamenti per Gervasio Matilde, Bocci Nicole, Galassi Carolina.
Per quanto riguarda il campionato Confsport Serie B, la società si classifica al terzo posto su 59 società presenti per le ottime prestazioni delle sue iscritte presenti nelle categorie giovanissime, allieve e junior 2.
Per le giovanissime Individuale corpo libero Annessi Sara argento, individuale palla Ortenzi Aurora oro, Iannone Sara buon piazzamento alla palla, individuale cerchio Annessi Sara argento e Ortenzi Aurora oro. Coppia corpo libero Massanelli Martina e Achilli Helena argento mentre Iannone Sara e Rafanelli Emma conquistano l’oro. Coppia palla bronzo Achilli Helena Scarponi Sofia. Coppia cerchio Massanelli Martina e Scarponi Sofia oro. Junior2: Sofia Fattori seconda palla; Flaminia Chiodi ventesimo nastro; Serena Cantenne e Sofia Fattori coppia palla IV posto. Serena Cantenne e Caterina Mosciatti coppia cerchio 2` posto; Caterina Mosciatti Deborah Vecchi primo posto coppia nastro. Debora Vecchi cerchio 3 posto; Flaminia Chiodi cerchio 5 posto.
“Questo non è il calcio che sognavamo da bambini. Io poi non sono più un giovanotto e riesco a ragionare in un certo modo, ma mettevi nei panni di un ragazzino che dalla mattina alla sera si vede buttar fuori da ristoranti e hotel perché la società non paga più…”.
Inizia così l’intervista rilasciata da Armando Perna al sito gianlucadimarzio.com. Oramai la vergognosa gestione dell’italo-svizzero Filippo Spalletta ha cominciato a fare il giro d’Italia. “Con l’ingresso in società di Spalletta a novembre sembrava tutto apposto. Un mese dopo sono cominciati i primi problemi, che poi piano piano si sono trasformati in un inferno vero e proprio. A inizio gennaio ci arrivano le prime voci di fornitori e alberghi non pagati. Siamo andati a cercare più volte il presidente in azienda per dei chiarimenti, non abbiamo mai trovato nessuno. A me, così come ad altri ragazzi, a gennaio ci sono arrivati delle offerte. I dirigenti mi fanno… ‘Tu sei incedibile, vedrai che costruiremo una bella squadra’. Parole al vento, mi hanno addirittura rinnovato il contratto. Aspettiamo un po’ di giorni, la scadenza del 15 febbraio per il pagamento degli stipendi. Niente, non si vede nessuno. Finalmente abbiamo la possibilità di parlare con Spalletta, il quale ci dice che entro un mese avrebbe saldato tutto perché gli sarebbero arrivati dei soldi dall’America. Belle promesse, belle parole. Arriva marzo, nessuno vede mezzo centesimo”.
“In tutta la mia carriera - racconta ancora Perna – non ho mai visto una cosa simile. Trasferte pagate dai tifosi, steward che non volevano aprire lo stadio perché non avevano preso una lira, ragazzini sbattuti fuori da hotel e ristoranti. Ma l’apice è stato toccato quando un mio compagno di squadra, Rocco Sabato è stato aggredito, colpito con un pugno dal presidente perché era andato a chieder dei chiarimenti. E lui? Gli ha sbattuto la porta in faccia! Quest’anno abbiamo fatto un miracolo, a salvarci e soprattutto a portar a termine la stagione. Senza l’aiuto dei tifosi, degli Amici della Rata non so dove saremmo andati a finire e sinceramente mi inquieto anche solo a pensarci. Siamo stati bravi a fare gruppo tra noi, non solo in campo, dando una mano ai ragazzi più giovani: li portiamo a cena, li ospitiamo a dormire”.
“Il calcio è la cosa più bella della mia vita, quella che mi fa svegliare felice tutte le mattine – continua il difensore - A volte mi chiedo se ci meritiamo tutto questo. Bugie, prese in giro di tutti i colori. Dicevano che ci avevano pagato i contributi, dicevano. La trasferta di Forlì è stata organizzata il giovedì per il sabato, siamo andati lì con tre pulmini e in un albergo che definire minimal è un eufemismo. Domenica siamo andati a giocare a Santarcangelo di Romagna con la corriera adriatica, quelle di una volta con i sedili belli dritti che non riesci manco a muovere la schiena. E all’ingresso l’apparecchio per obliterare i biglietti. Non è il calcio che sognavamo da bambini, non mi viene da aggiungere altro”.“Ci mancano gli stipendi di novembre, dicembre, febbraio, marzo, aprile e così via, vediamo – fa ancora Perna - Magazzinieri e fisioterapisti non sono stati mai pagati. Speriamo che domenica finisca questo inferno e basta”. “Non ci pagano gli stipendi però pagano l’iscrizione al Torneo di Viareggio conclude Perna - Lasciano, oltretutto, a casa 8/10 calciatori per prenderne altri da fuori. No, ma non son facili deduzioni, è proprio la realtà dei fatti”. “Che quello che è successo quest’anno a Macerata possa essere da esempio affinché in futuro non si ripetano più situazioni del genere”.
Archiviata la Final Four di Champions League conclusa con la medaglia di bronzo, la Cucine Lube Civitanovatorna al lavoro dopo il lunedì di riposo concesso dallo staff tecnico per smaltire le fatiche di Roma che hanno visto gli uomini di Blengini giocare due gare in meno di 24 ore, la semifinale e la finale terzo posto della massima competizione europea. Ora il mirino di Stankovic e compagni torna sulla Finale Scudetto: giovedì prossimo (ore 20.30) è in programma a Trento la Gara 2 della sfida che assegna il tricolore, domenica 7 maggio (ore 16.30, Eurosuole Forum già sold out) a Civitanova c'è Gara 3. Forti del successo per 3-0 ottenuto in Gara 1 lo scorso 25 aprile, i cucinieri vogliono subito mettere da parte il ko in semifinale a Roma e concentrarsi di nuovo sull'importantissima corsa scudetto.
Stamattina il ritorno in palestra dei biancorossi che si sono allenati in sala pesi, nel pomeriggio invece è in programma una seduta di tecnica. Domani mattina altro allenamento tecnico, poi la partenza per Trento subito dopo per affrontare il fondamentale appuntamento con Gara 2 della Finale Scudetto: giovedì mattina la consueta seduta di rifinitura al Pala Trento.
Arriva la comunicazione del nome del nuovo direttore generale della società biancorossa. A farla lo stesso Claudio Liotti, amministratore unico della Mediterranea Metalli S.r.l. e socio di maggioranza della S.S. Maceratese. Matrecano è nato a Verona il 25 dicembre del 1954 e vanta diverse esperienze nel mondo del calcio, in particolar modo nella qualità di Direttore Sportivo con la Casertana, Ischia, Puteolana.
Matrecano comincerà ad essere operativo sul territorio, sin da subito, per prendere contatti con tutti i tesserati, dipendenti e collaboratori vari sia della prima squadra che del settore giovanile, in previsione della nuova programmazione inerente la prossima stagione sportiva 2017/2018.
Il nuovo direttore generale è lo zio di primo grado del più famoso Salvatore Matrecano, già calciatore di Foggia, Udinese, Napoli, Inter e Parma, con la quale vinse la Coppa Uefa, oltre ad aver conseguito il titolo di campione europeo con la Nazionale under 21 e che non è da escludere che possa avere un rapporto di collaborazione in un prossimo futuro con l'attuale proprietà.
Si interrompe il sogno dell'Infa Feba Civitanova Marche. Le ragazze di coach Alberto Matassini si arrendono per 69-49 alla Rittmeyer Giants Marghera in gara 3 dei quarti di finale play-off e concludono così la loro stagione. Le momò non sono riuscite nell'impresa di espugnare il campo delle venete dopo una prestazione comunque gagliarda, condizionata anche dal forfait all'ultimo di Alessandra Orsili e con una Giorgia Bocola stoicamente in campo. Con delle rotazioni già ridotte le biancoblu alla lunga hanno pagato dazio e, nonostante l'ottimo primo quarto, alla fine hanno dovuto cedere anche alla maggior freschezza atletica delle locali.
Si conclude così una stagione superlativa per la Feba coronata dalla partecipazione alla Coppa di Lega e ai play-off di A2, due eventi storici per la società biancoblu. Dispiace che l'epilogo sia amaro ma c'è solamente da fare un plauso a questo gruppo per quello di grandioso che sono riuscite a fare in questo campionato. "Sapevamo che sarebbe stato difficile - commenta coach Alberto Matassini - viste le nostre rotazioni ridotte e il fatto di giocare subito gara 3, con una trasferta lunga, dopo una partita intensa come gara 2. Abbiamo fatto un ottimo primo quarto, dopo è cominciata a subentrare la stanchezza e abbiamo pagato a caro prezzo anche l'assenza all'ultimo per influenza di Alessandra Orsili. Marghera ne aveva di più e ha preso il vantaggio in doppia cifra nella seconda frazione. Poi abbiamo avuto alcuni sussulti nel terzo periodo ma non siamo riuscite a rientrare in partita.
Alla fine lo scarto di 20 punti non è veritiero per la differenza tra queste due squadre, mentre lo è per le energie rimaste visto che Marghera ne aveva un'infinità. "Comunque sono orgoglioso di essere l'allenatore di questa squadra e di quello che hanno fatto le ragazze durante la stagione. Una squadra che non ha mollato mai, nonostante gli infortuni che ci hanno condizionato, e che ha provato sempre a migliorarsi. Le ringrazio tutte una per una per aver reso possibile un sogno. Un ringraziamento anche ai tifosi che ci hanno sempre seguito - conclude l'allenatore biancoblu - e onore a Marghera per aver fatto una grande serie e una grande gara 3".
IL TABELLINO
RITTMEYER GIANTS MARGHERA – INFA FEBA CIVITANOVA MARCHE 69 – 49 (21-21, 40-29, 57-41)
RITTMEYER GIANTS MARGHERA: Rosset 15, Zavalloni, Iannucci 19, Toffolo 7, Fabris 3, Castria 2, Cecili 14, Biancat Marchet, Trevisanato, Baldi 6, Pastrello 3, Fiorin, All. Iurlaro
INFA FEBA CIVITANOVA MARCHE: Orsili ne, Zaccari, Bocola, Trobbiani 4, Ceccarelli 20, Ostojic 12, Gombac 9, Mataloni 4, Marinelli, Stronati All. Matassini
Arbitri: Massimiliano Spessot, Maria Giulia Forni
Note: Rittmeyer Giants Marghera tiri liberi 9/16 (56,3%), Infa Feba Civitanova Marchetiri liberi 7/8 (87,5%).
Splendida prova di Camila Giorgi a Praga. La tennista di Macerata esce dal torpore di risultati parecchio scadenti in questo suo 2017 e torna a dare segnali di vita dal WTA di Praga.
Lo scalpo infatti è uno di quelli importanti, ovvero la prima testa di serie del torneo, nonché numero 3 del mondo (e numero 1 della Race WTA) Karolina Pliskova.
Ha giocato una gran partita la Giorgi, specialmente nel secondo set, centrando una di quelle giornate che nella sua giovane carriera avevano fatto gridare i più alla Giorgi come futura stella mondiale. Un successo per 7-6, 6-2 che consente a Camila di raggiungere il secondo turno – contro Wang o Sakkari – ma soprattutto di tornare a battere una Top 10 a distanza di due anni dall’ultima volta.
Ancora qualche giorno di lavoro, poi Federico Giunti darà il rompete le righe. Domenica prossima allo stadio Helvia Recina di Macerata arriverà il Venezia allenato da Filippo Inzaghi, promosso da qualche settimana in serie B. Sarà l’ultimo impegno della stagione regolare. Il risultato conterà relativamente per entrambe le formazioni, perché dopo la sconfitta maturata allo stadio “Valentino Mazzola” di Santarcangelo di Romagna, anche la Maceratese non ha più niente da chiedere a questo campionato. La possibilità di poter raggiungere i play off è andata in fumo dopo la sconfitta per 5 a 1.
“Non nascondo l’amarezza per i cinque gol subiti – ha affermato Federico Giunti - Sono stati davvero troppi per una squadra che al termine del primo tempo meritava uno, se non due gol di vantaggio. Purtroppo l’arbitro ci ha affossati sul contrasto di Bondioli giudicato falloso, che ha portato all’espulsione del nostro difensore. Dopo aver incassato il 2-1 ci siamo sbilanciati, Marchetti ha letto male una traiettoria, causando l’autogol. Dopodiché siamo crollati. Mi dispiace per i molti tifosi che ci hanno seguiti con affetto anche qua e che sono andato personalmente a ringraziare a fine partita”.
“Onestamente non mi aspettavo una vittoria del genere – ha detto Michele Marcolini, allenatore del Santarcangelo - La Maceratese nel primo tempo ci ha messo in difficoltà, è una squadra con grandissima qualità nella trequarti e negli inserimenti, ha giocatori di gamba che sono riusciti a infilarci diverse volte, ma comunque ne siamo usciti indenni. Nonostante si sia sofferto, abbiamo anche creato tanto, poi nella ripresa la superiorità numerica ha fatto la differenza".
La Maceratese riprenderà ad allenarsi mercoledì.
Lo scorso fine settimana, nello splendido scenario dell'ippodromo San Marone di Civitanova Marche, si sono concluse due splendide giornate di sport equestre con le gare di salto ad ostacoli e barrage.
Numerosi sono stati i cavalieri, provenienti da tutta la regione, che si sono dati battaglia per aggiudicarsi i primi posti nelle varie categorie, partecipando anche alla selezione che dà accesso alla celebre gara denominata "Piazza di Siena".
La perfetta organizzazione della gara è stata curata da Romeo e Francesco Villotti di Civitanova Marche.
Tra gli altri, hanno partecipato i giudici di gara lorella Nicoziani e Franca Fiori, mentre il servizio di cronometraggio è stato curato dai cronometristi Maceratesi nelle persone di Mario Alessandrini e Pierdamiano Lucamarini.
Per onorare la memoria di Michele Scarponi, l'Astana Pro Team ha deciso di non sostituire il suo capitano, vittima la scorsa settimana di un tragico incidente in allenamento, e di partecipare al Giro d'Italia con soli otto atleti. "Quanto accaduto a Michele è una vera tragedia che nessuno poteva aspettarsi ed era pronto ad affrontare. E' un vero lutto per tutti noi - afferma in una nota il manager del team, Alexandr Vinokurov -. Michele doveva essere il nostro capitano al Giro e, per questa ragione, abbiamo deciso di non sostituirlo e lasciare libero il suo numero di gara".
La squadra dell'Astana sarà composta da Pello Bilbao, Zhandos Bizhigitov, Dario Cataldo, Jesper Hansen, Tanel Kangert, Luis Leon Sanchez, Paolo Tiralongo e Andrey Zeits. (Ansa)
La Cucine Lube Civitanova chiude con il bronzo al collo la sua avventura nella CEV Volleyball Champions League 2017. Un traguardo raggiunto grazie alla vittoria per 3-1 sui tedeschi del Berlin Recycling Volleys (29-27, 22-25, 25-21, 25-21) nella finalina del Pala Lottomatica di Roma, un risultato che certo non cancella del tutto l’amarezza per la sconfitta in semifinale, ma basta comunque a consacrare ulteriormente la società marchigiana nell’élite della pallavolo europea.
Per i biancorossi, si tratta infatti del secondo terzo posto di fila conquistato nella massima competizione per club, dopo quello arrivato nella passata stagione a Cracovia. Adesso testa di nuovo alla finale scudetto. Giovedì si giocherà Gara 2 a Trento.
La partita
Rispetto al sestetto schierato in semifinale Blengini lascia a riposo Kovar e Candellaro, schierando al loro posto rispettivamente Cebulj e Cester.
Nel primo parziale la Cucine Lube Civitanova conquista un buon gap grazie ai turni al servizio di Cester e Sokolov (un ace a testa), che accompagnati da un errore in attacco di Carroll e da un muro su Okolic scrivono il momentaneo 17-13. Berlino però recupera fino al 18-18 trascinata proprio da Carroll, che chiuderà il periodo con 10 punti nello score personale, 67% di positività in attacco. Nel lungo punto a punto finale, che si trascina fino ai vantaggi, i marchigiani la spunteranno per 29-27 chiudendo le ostilità con Sokolov (8 punti, 60%).
Anche il secondo set si gioca sul filo dell’equilibrio, ma stavolta a trovare la stoccata vincente nel momento decisivo è il Berlin Recycling Volleys, che attacca addirittura con 71% di efficacia contro il 45% della Lube, firma break sul 22-20 col solito Carroll (6 punti, 86% in attacco, quindi allunga 24-21 grazie un errore di Juantorena su un attacco in pipe. Finirà 22-25 con un errore al servizio di Cebulj, rientrato in campo proprio in quel momento dopo esser stato sostituito da Kaliberda.
E’ un monologo della Cucine Lube Civitanova, invece, il terzo set, che vede brillare in campo le stelle di Sokolov e Juantorena (7 punti per il primo, 6 per il secondo, con il 75% di efficacia in attacco per entrambi), con l’italo-cubano che nel finale stoppa ogni tentativo di rimonta da parte dei tedeschi. Suo il contrattacco che riporta la Lube sul +3 (17-14) dopo che i tedeschi erano risaliti fino al 14-16 murando Cebulj, suo anche l’attacco che fissa il massimo vantaggio dei marchigiani sul 21-17, come lo spettacolare attacco in pipe che scrive il 25-21 finale.
E nel quarto set, la Cucine Lube legittima il 3-1 rimontando dal 18-21 con il turno in battuta di un sontuoso Juantorena (21 punti, 67% in attacco e 5 battute vincenti), che favorisce due muri di fila di Cebulj e firma 3 ace. Quanto basta per chiudere 25-21.
Il tabellino
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Sokolov 23, Candellaro n.e., Pesaresi, Kaliberda, Juantorena 21, Casadei n.e., Stankovic 7, Kovar n.e., Christenson 3, Cester 9, Grebennikov (L), Di Silvestre (L) n.e., Corvetta n.e., Cebulj 10. All. Blengini.
BERLIN RECYCLING VOLLEYS: Okolic 9, Marshall 1, Kromm 9, Perry (L), Fischer n.e., Vigrass 5, Kuhner 5, Zhukouski n.e., Carroll 25, Schott 8, Ter Maat, Bogachev n.e. All. Serniotti.
ARBITRI: Aliyev (AZE) – Markelj (SLO).
PARZIALI: 29-27 (37’), 22-25 (31’), 25-21 (29’), 25-21 (33’)
NOTE: Spettatori 8000, incasso Euro Lube bs 26, ace 11, muri 7, ricezione 61% (18% prf), attacco 53%, errori 5. Berlino bs 16, ace 5, muri 11, ricezione 45% (16% prf), attacco 51%, errori 6.
La Maceratese alza bandiera bianca allo stadio Valentino Mazzola di Santarcangelo di Romagna. I biancorossi, con la salvezza già in tasca e diverse assenze da dover fronteggiare, perdono malamente per 5 a 1. Il risultato finale non rende giustizia all’ottimo primo tempo giocato da Quadri e compagni, che hanno colpito due pali. A fare la differenza tra le due formazioni l’espulsione al quinto minuto del secondo tempo di Bondioli, apparsa troppo severa.
Federico Giunti deve fare a meno della coppia di difensori centrali titolare, vale a dire Perna e Gattari. E’ assente anche Petrilli. Il tecnico di Città di Castello non rivoluziona l’undici titolare, rispetto alla partita pareggiata con il Teramo Bondioli affianca Marchetti, Palmieri prende il posto di Colombi, che va in panchina.
Maceratese (-4) e Santarcangelo (-2) sono le sole due squadre del girone B di Lega Pro che devono fare i conti con i punti di penalizzazione.
Il primo tempo è ricchissimo di emozioni. Allegretti dopo 2’ va alla conclusione, alta. Replica Florio al 4’, para Forte. All’8’ c’è un’imbucata di Ventola per De Grazia, giravolta in area del numero 7 della Maceratese, il sinistro però è debole e viene respinto con i piedi da Nardi. Pochi istanti dopo ancora De Grazia con un gran sinistro dal limite chiama alla parata in tuffo Nardi.
Il Santarcangelo si fa vivo nell’area di rigore della Maceratese al 14’ con Cori, chiude bene Bondioli. Due minuti dopo i padroni di casa passano in vantaggio: un traversone di Rossi dalla sinistra viene battezzato male da Forte, Merini in spaccata da due passi fa 1 a 0
La Maceratese allora spinge sull’acceleratore e costruisce palle gol in serie. Al 23’ c’è una palla filtrante in area di Turchetta per Allegretti, l’attaccante stringe troppo il diagonale e non inquadra lo specchio della porta. Pochi istanti dopo gran botta di Allegretti dal limite dell’area, Nardi risponde presente. Ancora Allegretti sugli scudi al 29’, il tiro è centrale. Alla mezzora esatta Nardi esce a vuoto su un calcio d’angolo di Quadri, il colpo di testa di Marchetti termina alto. L’azione della Maceratese è tambureggiante, al 31’ c’è un assolo di Allegretti, l’attaccante arrivato al limite dell’area di rigore libera il sinistro, palo pieno. Passano sessanta secondi e la Maceratese colpisce il secondo palo con un diagonale rasoterra di Turchetta, entrato in area dal vertice destro dell’area di rigore.
Il pareggio è nell’area arriva al 36’: Quadri serve De Grazia, il numero 7 della Maceratese rimette la palla al centro, Marchetti di testa all’altezza del dischetto del rigore indirizza la sfera sotto l’incrocio dei pali la rete dell’1 a 1.
Le emozioni non sono finite, al 40’ Cori calcia di prima intenzione a lato. Al 41’ Palmieri è abile a controllare la palla sullo stretto, il sinistro lambisce la traversa. Negli ultimi minuti spinge di più il Santarcangelo, al 43’ Merini chiama alla parata Forte, al 44’ un sinistro di Cori si infrange sulla traversa.
In avvio di ripresa la Maceratese è ancora pericolosissima: Ventola entra in area sulla destra e scarica un gran tiro, Nardi si supera.
Al 50’ l’arbitro manda anzitempo negli spogliatoi Bondioli, reo di un fallo sulla trequarti ai danni di Merini. L’arbitro estrae il cartellino giallo e quindi il rosso ai danni di Bondioli, che però non era ammonito. Di fatto la Maceratese resta con un uomo in meno e la difesa da inventare. Sabato va a fare il centrale a fianco di Bondioli, De Grazia scivola sulla linea dei difensori a sinistra.
Nonostante l’uomo in meno al 56’ la Maceratese va vicina al raddoppio con un sinistro di Allegretti, respinto da Nardi. E’ però il Santarcangelo a fare di nuovo gol al 58’: Cori sfugge alla marcatura di Sabato su un cross di Sirignano dalla sinistra e appoggia in rete la palla del 2 a 1.
La Maceratese non riesce a reagire e i romagnoli prendono il sopravvento. Al 66’ Merini affonda sulla destra e crossa al centro, Marchetti nel tentativo di anticipare Ungaro devia il pallone in rete, 3 a 1. Al 68’ il Santarcangelo cala il poker con un sinistro da fuori area di Jadid. La squadra di Marcolini dilaga al 77’ con un sinistro di Ungaro dal vertice sinistro dell’area di rigore piccola.
Il Santarcangelo chiude in attacco con un destro a giro del neo entrato Cesaretti.
IL TABELLINO
SANTARCANGELO (3-5-2): Nardi; Paramatti, Sirignano, Oneto; Florio (17’ st Ungaro), Gatto, Jadid, Valentini (20’ st Carlini), Rossi; Merini (32’ st Cesaretti), Cori. A disp. Galinetta, Rossini, Della Bona, Capitanio, Gulli, Alonzi, Maiorana, Rondinelli. All. Marcolini.
MACERATESE (4-3-1-2): Forte; Ventola, Marchetti, Bondioli, Sabato; Malaccari (36’ st Franchini), Quadri, De Grazia; Turchetta (36’ st Marcantoni); Palmieri (27’ st Broli), Allegretti. A disp. Moscatelli, Gremizzi, Colombi, Massei, Mestre, Bangoura, Moroni, Ingretolli. All. Giunti.
Arbitro: Cipriani di Empoli
Reti: pt 16’ Merini, 36’ Marchetti; st 21’ (aut) Marchetti, 23’ Jadid, 32’ Ungaro
Note: espulso Bondioli al 5’ del secondo tempo. Ammoniti Valentini, Sirignano. Recupero 0’+3’.
Una Medea formato play-off porta a casa 3 punti da Osimo. Dopo le ultime 2 giornate non prive di difficoltà (1 punto a Città di Castello e 2 alla Marpel Arena contro Offida), la capolista è tornata ai suoi standard abituali di rendimento e si è aggiudicata per 3-0 la sfida contro La Nef (penultima giornata del girone F di Serie B) dando tante buone indicazioni per questo finale di stagione.
E pensare che la gara del Palaballini era iniziata piuttosto male, con coach Pasquali costretto subito a chiamare il discrezionale sul 5-1 per i padroni di casa. Medea che si desta dal torpore e gradualmente ribalta l'inerzia del primo set cominciando a mandare a vuoto il muro osimano.
Tra il primo (8-5) ed il secondo (14-16) time-out tecnico si consuma il sorpasso della Medea che da quel momento non molla più le redini dell'incontro. 22-25, 22-25, 21-25 i parziali dell'incontro. Osimo oppone la resistenza che può ma Macerata fa suo il match e ritorna a fare i 3 punti. Fondamentali per la griglia play-off. Ma soprattutto la gara ha dato due importanti indicazioni per quello che saranno gli spareggi promozione.
La prima è la prestazione. La Medea c'è, come squadra. Nessuna prestazione individuale sopra le righe, nessun trascinatore solitario ieri per un gruppo che si è fatto rispettare in ogni fondamentale. Aiuto reciproco, adattabilità alle situazioni. Tutti i giocatori si sono fatti trovare pronti in difesa ed in attacco si sta trovando una ricchezza di soluzioni che servirà per il prosieguo: posto 2 e 4, primi tempi, pipe, veloci dei centrali per spiazzare il muro avversario.
La seconda è la maturità visto che Osimo ha fatto la sua partita e non sono mancati momenti in cui i padroni di casa provavano a ricucire gli strappi, con turni al servizio che magari potevano riaccendere i cattivi pensieri di Città di Castello. Non è capitato ad una formazione che ha affrontato con il piglio giusto il match, piglio che dovrà essere mostrato anche a Macerata nell'ultima di campionato.
IL TABELLINO
LA NEF OSIMO-MEDEA MONTALBANO 0-3
LA NEF OSIMO: Ballarini 3, Pesaresi 8, Pirani n.e., Durazzi 4, Guazzaroni, Romani 13, Boncompagni 6, Gagliardi 2, Pace (L), Molari 4, Palmieri, Caporaletti. All. Masciarelli
MEDEA MONTALBANO: Molinari A. n.e., Maccari (L2) n.e., Giacomini n.e., Sarnari, Miscio 1, Gemmi 5, Medei 2, Bruno 14, Molinari M. 8, Scuffia 20, Scarpi 1, Saltarelli n.e., Cacchiarelli (L1), Valenti n.e.. All. Pasquali
ARBITRI: Arcangeli-Colucci
PARZIALI: 22-25, 22-25, 21-25.
Pomeriggio magico per la Corplast Corridonia che si aggiudica 3-0 (22-25, 21-25, 22-25) l'atteso scontro play-off con la Sacrata Civitanova, staccando con una giornata di anticipo il pass per la post-season.
Le ragazze di Gianluca Luchetti e Simone Gabrielli, partite con l'obiettivo di una tranquilla salvezza, si tolgono un'ulteriore soddisfazione e lo fanno nel migliore dei modi, superando nettamente un avversario molto quotato che da tempo contendeva alle corridoniensi il terzo posto.
La Corplast prevale con una gara di enorme personalità, in un palazzetto gremito e caldissimo dove solo tre squadre (Jesi, Valdarno e la capolista Helvia Recina) erano riuscite ad imporsi.
Orazi e compagne hanno interpretato il match alla perfezione sul piano tattico, giocando con lucidità e astuzia sui punti nevralgici del team di Paniconi, senza mai dimenticare quanto preparato in palestra durante la settimana.
Per la Sacrata un match da ultima spiaggia, per la Corplast invece la tranquillità di poter eventualmente blindare il terzo posto all'ultima giornata contro un ValleCeppi ormai senza motivazioni.
Le biancoverdi hanno scelto di chiudere in anticipo i giochi, proprio nella tana dell'acerrimo rivale: le ospiti partono con aggressività e disinvoltura, scavando subito un ampio vantaggio (5-8, 13-19), sul 14-20 un clamoroso break di 7-0 porta le civitanovesi avanti sul 21-20 ma Di Caterino e Orazi prendono in mano la squadra fino al 25-22 conclusivo, sancito da un ace di Zamponi su Partenio.
Nel secondo parziale si procede a braccetto fino a quota 9, Civitanova allunga di prepotenza raggiugendo la seconda sospensione tecnica con un confortante vantaggio (16-11), il copione del match di andata (vinto dalla Sacrata 3-1 in rimonta) potrebbe ripetersi ma nell'ultimo tratto del set l'accelerazione della Corplast è impressionante, la squadra di Luchetti impatta a quota 20 per poi chiudere di slancio 25-21 con una Sofia Bianchella stellare negli scambi cruciali.
I due set vinti rappresentano già un cospicuo bottino ma la Corplast sceglie di non accontentarsi, per rendere memorabile il pomeriggio civitanovese: nel terzo set la supremazia di Corridonia è nitida nella fase iniziale (4-8, 8-15) ma la Sacrata, trascinata dall'irriducibile Pomili, si riavvicina fino al 22-23.
Il finale è da batticuore, un attacco di Zamponi proietta le ospiti al match-point, Orazi chiude i conti con una parallela millimetrica che fa vibrare di gioia lo spicchio di palazzetto riservato ai tifosi giunti da Corridonia.
Un traguardo meritato per la squadra di Luchetti che in tutto il corso del campionato non è mai uscita dalle prime tre posizioni, sfoggiando una continuità di rendimento impressionante. Il sogno play-off si tramuta in realtà e tutto l'ambiente vuole viverlo fino in fondo.
SACRATA B-CHEM CIVITANOVA – CORPLAST CORRIDONIA 0-3 (22-25, 21-25, 22-25)
SACRATA B-CHEM CIVITANOVA: Partenio 8, Cardoni 8, Testella 3, Pomili 18, Lupidi 7, Ricci 4, Morgoni (L1), Andreani (L2), Prestanti, Pierantozzi, Fontana, Patrassi.
Allenatore: Paniconi-Carancini
CORPLAST CORRIDONIA: Zamponi 7, Agostini 8, Seghetta 1, Orazi 12, Di Caterino 7, Bianchella 12, Mattioli (L1), Prosperi (L2), Mastri 1, Vecchietti, Crescini, Bartolacci, Fratesi.
Allenatore: Luchetti-Gabrielli
L’Atletica AVIS Macerata ha rinnovato, in occasione della recente assemblea elettiva svoltasi nel corso della Festa dell’Atleta, il proprio Consiglio Direttivo che, alla prima riunione indetta lo scorso venerdi’ 21 aprile, ha definito l’organigramma della società per il quadriennio 2017 – 2020.
Il nuovo Presidente della società è Fabio Romagnoli, una scelta nel segno della continuità per la guida dell’associazione, visto che si tratta di un ex atleta, con un passato importante. La sua attività agonistica iniziò nel 1976 nella categoria ragazzi e si concluse 1985 quando gli impegni di lavoro non ne consentirono la prosecuzione. Nel palmares di Romagnoli troviamo un secondo posto ai Campionati Italiani indoor negli 800 metri nel 1984 e la successiva convocazione in maglia azzurra per l’incontro Italia – Ungheria juniores nella distanza dei 1.500. Rientrato nel 2013 come dirigente ha già portato un importante contributo all’attività dell’ultimo quadriennio. Quest’anno è stato eletto anche nel Consiglio Regionale della FIDAL Marche dove collabora con la delega al Settore Tecnico.
Vice Presidente confermato l’insostituibile Maurizio Iesari, e nel ruolo di tesoriere Paola Antinori, un’altra preziosa conferma. Alla segreteria è stata chiamata a collaborare Antonella Gentili che già in passato aveva svolto ottimamente questo compito. Nel ruolo di Direttore Tecnico proseguirà Franco Lorenzetti e responsabile del settore master sarà come in precedenza Alberta Zamboni.
Rimarrà nel Direttivo a tutti gli effetti anche Fabrizio Pisani che rappresenterà l’AVIS Comunale di Macerata nel Consiglio dell’atletica.
I nuovi consiglieri eletti sono: Giancarlo Bajocco, Paola Bettucci, Sergio Biagetti, Alessandro Fineschi, Stefano Gattari, Mario Mozzoni, Massimo Mozzoni, Sabrina Mozzoni, Carlo Nardi, Stefano Salvucci. Rappresentanti degli atleti: Nicola Cesca, Mamadou Binta Diallo e Leonardo Ottaviani. E’ questo il gruppo che dovrà guidare l’Atletica AVIS Macerata nel prossimo futuro, con l’obiettivo di riportare l’atletica leggera maceratese a rinverdire i successi del passato, superando l’attuale difficile periodo e le difficoltà che derivano dalla carenza di strutture, di impianti adeguati alle attuali esigenze di questo sport e alla flessione di iscritti registrata negli ultimi periodi. In questo fine settimana ha avuto inizio l’attività agonistica nazionale su pista e è già si segnalano alcuni risultati di altissimo livello conseguiti soprattutto nel settore femminile. A Milano Ilaria Sabbatini ha stabilito la migliore prestazione sociale nei m. 3000 con il tempo di 9’41”45; a Conegliano Veneto vittoria e nuovo record sociale di Eleonora Vandi che ha esordito sulla distanza dei 1500 metri, mai corsi in carriera, con il tempo di 4’26”99, in una gara disturbata dalla pioggia.
Si infrange nuovamente in semifinale il sogno europeo della Cucine Lube Civitanova. Nel primo atto della F4 della CEV Volleyball Champions League di scena al Pala Lottomatica di Roma, i biancorossi cadono al tie break nel derby con la Sir Perugia (19-25, 25-22, 19-25, 25-21, 9-15), e domani alle 16.00 (diretta Fox Sports HD, canale 204 di Sky) dovranno dunque scendere in campo per giocare la finalina per il terzo posto contro i tedeschi del Berlin Recycling Volleys, oggi sconfitti 3-0 dai russi dello Zenit Kazan.
I cucinieri, alla quinta partecipazione assoluta ad una final four della massima competizione continentale per club (vittoria nel 2002, terzo posto nella passata edizione e quarto posto nel 2007 e nel 2009), con questa battuta d’attesto lasciano ancora intatto il tabù riguardante la finale della competizione: nelle ultime tre delle cinque citate partecipazioni la Lube è stata sconfitta in semifinale da una squadra italiana.
La partita
La Sir si aggiudica il primo set dominando in tutti i fondamentali. Equilibrio fino a quota 11, poi sono un contrattacco di Atanasijevic e il successivo ace di Zaytsev a scrivere il +3 per la squadra di Bernardi. Che forza con successo in battuta, sporca una infinità di palloni a muro e soprattutto è molto concreta in attacco (60% di efficacia contro il 36% dei cucinieri), specie sulle bande (7 punti col 70% per atanasijevic, 6 punti col 57% per Zaytsev). Tutto l’opposto invece nella metà campo della Lube, che sul 15-16 si guadagna e sciupa l’occasione per riportare la situazione in parità, e continuando a balbettare sulle schiacciate si scioglie con largo anticipo dinanzi ai muri dell’ex Podrascanin (4 vincenti). Sul 16-22 Blengini dà respiro a Juantorena inserendo Kaliberda, ma il trend del parziale non cambia. Finisce 25-19 per gli umbri. Che nel secondo parziale subiscono inizialmente il ritorno della Cucine Lube, brava a scappare sul 18-14 con i muri di Sokolov (su Atanasijevic) e Candellaro, ma riescono a ricucire lo strappo a quota 20, con un blocco vincente di Podrascanin e un ace dell’onnipresente opposto serbo. Nel punto a punto finale, però, stavolta la zampata vincente la trova la squadra di Blengini, che sfodera un Sokolov positivo in attacco al 71%, e dopo aver sciupato il contrattacco del possibile 22-20 riesce a ritrovare il break con un clinico mani out di Kovar su De Cecco (24-22). Quindi chiude alla prima occasione, sul 25-22, con un muro di Candellaro su Zaytsev.
L’avvio di terzo parziale è da incubo per i biancorossi, che subiscono la battuta di Zaytsev (2 ace) e vedono Perugia portarsi subito avanti 5-1, quindi 10-3, dopo un attacco out di Kovar. Tornano a farsi vivi i problemi in attacco della cucine Lube, che fatica oltremodo a mettere palla a terra anche con le sue bocche da fuoco più pregiate. Vedi Juantorena, murato per il punto del 4-12. Blengini cambia al centro inserendo Cester per Candellaro, ma la rincorsa della cucine Lube arriva soltanto al -4 (13-17), raggiunto con gli ace di Sokolov e Kovar. La Sir, che grazie alla buona ricezione (69% di positive contro 47%) sfodera un cambio palla regolare (75% di squadra in attacco, con Podrascanin al 100% su 4 primi tempi), firma il 25-19 finale senza affanni.
Non brilla neppure nel quarto parziale, ma riesce ugualmente a raddrizzare la situazione la Cucine Lube. Che prende subito un break con un errore di Zaytsev (3-1), allunga sul 10-6 con Juantorena che di prima intenzione sfrutta la buona battuta flottante di Candellaro, quindi raggiunge il massimo vantaggio sul 15-10 con un pregevole pallonetto di Kovar, marcatissimo dal muro perugino. La Sir riapre comunque le ostilità siglando il 15-16 con De Cecco, a ristabilire le distanze ci pensano allora prima Juantorena murando Atanasijevic per il 19-16, poi Christenson e Sokolov siglando il 22-18 rispettivamente con un ace e un attacco vincente di prima intenzione. Finisce 25-21.
Ma il tie break è un monologo della Sir, che al cambio di campo vanta già tre lunghezze di vantaggio.
Il tabellino
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Sokolov 20, Candellaro 7, Pesaresi, Kaliberda, Juantorena 11, Casadei n.e., Stankovic 7, Kovar 15, Christenson 3, Cester, Grebennikov (L), Corvetta n.e., Cebulj. All. Blengini.
SIR SAFETY CONAD PERUGIA: De Cecco 6, Zaytsev 15, Birarelli 8, Podrascanin 17, Paris n.e., Berger 7, Bari (L), Tosi (L), Chernokozhev, Buti, Mitic, Franceschini n.e., Della Lunga n.e., Atanasijevic 20. All. Bernardi.
ARBITRI: Akinci (TUR) – Simonovic (SRB).
PARZIALI: 19-25 (31’), 25-22 (37’), 19-25 (28’), 25-21 (35’), 9-15 (21’)
NOTE: Spettatori 11000, incasso Euro Lube bs 24, ace 4, muri 11, ricezione 53% (22% prf), attacco 45%, errori 9. Perugia bs 25, ace 4, muri 16, ricezione 55% (24% prf), attacco 49%, errori 8.
Gianlorenzo Blengini: “In questo momento prevale la delusione per una semifinale che volevamo vincere ma che purtroppo è finita al tie-break e che avremmo voluto giocare meglio. Perugia ha i suoi meriti, ci hanno messo nelle condizioni di non giocare al nostro meglio, sono stati bravi e questa sera nonostante le nostre buone battute sono riusciti a conquistare una regolarità in ricezione. Questo con un alzatore creativo e di qualità come De Cecco ha fatto la differenza. Siamo arrivati al tie-break in cui loro sono stati più bravi a tenere duro. Si sono scontrate due squadre di qualità e determinate, loro sono stati più bravi di noi, come detto, in ricezione. Domani abbiamo una partita da giocare e adesso ci concentriamo su quella.”
Osmany Juantorena: “Questa sera non abbiamo giocato come sappiamo, abbiamo sbagliato molto sia in battuta che in attacco. Loro invece hanno giocato molto bene quindi complimenti a Perugia che ha fatto una grande partita ed ora è in finale. Volevamo vincere ma non ce l’abbiamo fatta, giocheremo per il terzo posto e poi penseremo allo scudetto. Ora bisogna analizzare bene quello che non è andato e pensare alla finale scudetto, dimenticando il rammarico per questa sconfitta perché non si vince mettendo in campo la rabbia ma giocando di squadra.”
Tsvetan Sokolov: “Questa sera poteva andare decisamente meglio, ci abbiamo provato ma non è bastato. Non ci sono scuse, non abbiamo giocato la nostra migliore pallavolo. Sono deluso perché abbiamo dimostrato nelle precedenti gare di saper giocare molto meglio, io non sono riuscito ad entrare in partita. Adesso dobbiamo guardare avanti, domani ci giochiamo il terzo posto e poi ci aspetta una finale scudetto.”
Questa mattina intorno all’ora di pranzo una decina di tifosi della Maceratese hanno aspettato davanti all’uscita del proprio studio l’avvocato Federico Valori, in Galleria del Commercio a Macerata. Il legale è stato accerchiato, sono volate parole grosse, una persona avrebbe tentato anche di aggredirlo fisicamente.
Federico Valori, nominato dall’ex presidente della Maceratese, Filippo Spalletta a tutela dei propri interessi e della SS Maceratese srl, nei giorni scorsi ha definito il passaggio di proprietà del sodalizio biancorosso a Claudio Liotti. Il Liotti era rappresentato dall’avvocato Fabio Marinelli, il cui arrivo in città è previsto nei prossimi giorni,unitamente ad un commercialista, per seguire rispettivamente la parte legale ed amministrativa della società.
Dopo la colluttazione tra Filippo Spalletta e il giocatore Rocco Sabato nella sede della Maceratese e l’aggressione in pieno centro storico ai danni del direttore sportivo Fabrizio Benassi, nel mirino della tifoseria è finito l’avvocato Federico Valori. Il professionista maceratese, che ha sposato la causa di Filippo Spalletta, era finito da diverse settimane nell’occhio del ciclone.
La nuova proprietà, che non si è ancora vista a Macerata suscitando lo sconcerto anche del sindaco Romano Carancini, non ha provveduto alle spese per la trasferta della Maceratese domani a Santarcangelo di Romagna. Un biglietto da visita davvero deplorevole.
Se non fosse stato per l’impegno dei tifosi, la Maceratese targata Filippo Spalletta non avrebbe potuto portare a termine il campionato. La SS Maceratese sarebbe andata incontro alla radiazione.
Non poteva che essere una vittoria l'ultima gara interna di questa stagione superlativa della Roana Cbf che alla Marpel Arena, conosciuto come il palas Fontescodella, ha siglato l'ennesimo 3 a 0 del campionato. Questa volta a cadere sotto gli artigli di Giorgi e compagne è stata la formazione Centro Diesel Pagliare.
Coach Giganti ha dato spazio a tutte le sue giocatrici, per festeggiare con ognuna il risultato raggiunto da questo gruppo vincente. Esordio quindi anche per la giovanissima Francesca Paoloni, libero classe 2000 che nonostante l'emozione ha saputo giostrarsi bene nel campo.
Al palazzetto di Macerata è festa, sulle tribune si canta fin dal primo scambio, gli Ubriachi di Helvia, oggi come in ogni gara, sostengono le loro beniamine e a fine partite le hanno anche premiate con una simbolica medaglia con scritto "Macerata commanna gnicò", un simpatico cimelio per sottolineare la supremazia delle ragazze in tutto il campionato. Una sola partita persa, la prima, una falsa partenza, che però ha solo dato una maggiore spinta a Peretti e compagne.
A fine partita canti e balli con tifosi, atlete di tutte le squadre della società, dirigenti e spettatori: anche questo è volley. Lacrime di gioia, sorrisi e tanti abbracci. Un successo meritato, un obiettivo fortemente voluto e conquistato che inorgoglisce la società fondata da Tito Antinori e a cui la vittoria è dedicata da parte di tutte e tutti.
Ora manca l'ultima giornata di campionato per mettere definitivamente la parola fine alla stagione 2016/2017, prima di tuffarsi in questa nuova avventura tanto desiderata dal presidente Paolella che, commosso, questo pomeriggio ha ringraziato ad una ad una tutte le sue atlete e lo staff che ha lavorato per rendere questo non un sogno, ma una realtà.
Le spese per la trasferta della Maceratese a Santarcangelo di Romagna, l’ultima della stagione regolare, saranno pagate dall’associazione “Amici della Rata”. La squadra dunque continua ad andare avanti grazie ai contributi dei propri tifosi. Nonostante in settimana sia stato ufficializzato il passaggio di proprietà da Filippo Spalletta a Claudio Liotti. Cambiano gli attori insomma, ma la sostanza è sempre la stessa.
“Un presidente che acquista una squadra e non si presenta la dice tutta – fa Federico Giunti – Di cosa vogliamo parlare? Quello che dovevamo dire l’abbiamo scritto nel comunicato, c’è poco da aggiungere. Non mi va di commentare questa pantomima che va avanti da mesi. Non è una situazione credibile. Oramai siamo arrivati, la partita del 7 maggio con il Venezia è vicina, poi seguiremo le sorti della Maceratese come persone interessate dei fatti, ma distaccate. Speriamo che ci siano persone con la coscienza pulita, a posto, e che riescano a sistemare le cose”.
Ieri sera a Macerata c’è stata una cena alla quale hanno partecipato gli avvocati Gabriele Cofanelli e Fabrizio Giustozzi, l’imprenditore perugino Giorgio La Cava e Stefano Caira. E’ cosa nota che Filippo Spalletta non ha pagato il dovuto alla vecchia proprietà quando ha acquisito il 95% delle quote della Maceratese e la Tardella può esercitare il diritto di ricompera. Resta questa l’unica via di uscita per dare un futuro al sodalizio biancorosso e sulla quale si sta lavorando.
“Noi non è che ci fermiamo perché abbiamo raggiunto l’obiettivo salvezza – ha spiegato Giunti, parlando della squadra - Abbiamo il dovere morale, soprattutto nei confronti di noi stessi, di continuare. La Maceratese ha una piccola chance di arrivare ai play off. Dobbiamo provare a vincere domani, non sarà assolutamente facile, anche perché la corsa non è solo sul Santarcangelo, dipende anche da quello che faranno Albinoleffe e Bassano Virtus. Il pareggio non serve a nessuno. Purtroppo abbiamo quattro punti di penalità, pesano su questo tipo di discorso, ma ce li meritiamo tutti come società”.
Cosa hanno tolto alla squadra questi quattro punti di penalità?
“Per i giocatori penso sia stato uno stimolo. Nessuno avrebbe scommesso un centesimo all’inizio dell’anno, tanto più con due giornate di anticipo e quattro punti di penalizzazione. Anche il sottoscritto sarebbe stato scettico. Questo non fa altro che accrescere il merito dei giocatori”.
A Santarcangelo di Romagna darà spazio a qualcuno che ha giocato meno?
“Da qui alla fine giocherà chi è stato impiegato di meno, ma la squadra sarà ugualmente competitiva. Gli undici saranno super motivati per fare bene. Possiamo giocare al massimo anche cambiando qualcosa”.
Che Santarcangelo si aspetta?
“Il Santarcangelo ha avuto la stessa tipologia di gioco per tutta la stagione, hanno due riferimenti fisici in attacco, uno in particolare Cori che viene cercato con le palle alte. Sa giocare bene spalle alla porta”.
Oltre a Perna, non saranno disponibili né lo squalificato Gattari, né Petrilli.
“Per Petrilli penso che la stagione sia finita. Pensavamo in un recupero più veloce, la risonanza magnetica che ha effettuato ha evidenziato un problema al ginocchio. Non mi va di forzarlo”.
Questi i convocati e la probabile formazione:
MACERATESE (4-3-1-2): 22 Forte; 14 Ventola 5 Marchetti 4 Bondioli 31 Sabato; 20 Mestre 8 Quadri 7 De Grazia; 10 Turchetta; 15 Allegretti 16 Palmieri. A disp. 1 Moscatelli, 2 Gremizzi, 3 Broli, 9 Colombi, 13 Massei, 18 Marcantoni, 19 Malaccari, 21 Bangoura, 23 Franchini, 26 Moroni, 30 Ingretolli. All. Giunti