
Sport

Festa per gli arcieri del Medio Chienti per il 50° titolo italiano
Dopo due anni di attesa e tre titoli conquistati nel 2023, la società sportiva Arcieri del Medio Chienti ha raggiunto un traguardo storico: il 50° titolo italiano. La vittoria è arrivata grazie a Marco Seri, che all’inizio di settembre ha conquistato il Campionato Italiano 3D a Polino, portando la società a un risultato prestigioso che le permetterà di ricevere dalla Federazione Italiana Tiro con l’Arco la stella di platino. Questo riconoscimento segue le precedenti stelle ricevute negli anni: la stella di bronzo per cinque titoli nel 2005, quella d’argento per dieci titoli nel 2008 e quella d’oro per 25 titoli nel 2011. La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 11 ottobre 2025 presso la palestra di Belforte del Chienti e ha visto la partecipazione di numerose autorità sportive e istituzionali, tra cui il presidente e i consiglieri della Federazione Italiana Tiro con l’Arco, il presidente regionale CONI, il sindaco e l’assessore di Belforte del Chienti e il presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri. Il sindaco di Belforte del Chienti, Alessio Vita, ha espresso grande soddisfazione per l’operato della società, ricordando con emozione i suoi anni da giovane arciere nell’ASD Arcieri del Medio Chienti e il ruolo che ebbe nel contribuire a questi successi. L’anno prossimo, Belforte del Chienti sarà protagonista a livello nazionale ospitando nel mese di marzo i Campionati Italiani per Società, competizione in cui la squadra locale ha sempre ottenuto ottimi risultati. Questa vittoria non rappresenta solo un traguardo numerico: è la conferma della continuità, della passione e della dedizione della società, che con questo 50° titolo scrive una pagina di storia nel tiro con l’arco italiano.

La CBF Balducci non reagisce e Monviso colpisce 3-0. Lionetti: "Non a livello, occorre lavorarci"
La CBF Balducci HR cede in 3 set nella sfida del Fontescodella con la Wash4green Monviso nella seconda di andata di Serie A1 Tigotà: le piemontesi trovano la prima vittoria dell’anno, dominando il match dall’inizio alla fine, con una prestazione maiuscola in ogni fondamentale, mentre le arancionere non ritrovano la buona verve mostrata nella sfida d’esordio di lunedì scorso con Cuneo in cui hanno sfiorato il primo successo stagionale. Netta la differenza in attacco: 18 punti per la MVP Malual che attacca quasi al 60%, prova da sottolineare anche per la centrale Dodson (12) e per la schiacciatrice Davyskiba (14), ma anche a muro (9 vs 2) e al servizio (6 ace vs 1). Tra le maceratesi doppia cifra per Decortes (12) e Kokkonen (10). Nel primo set Decortes si carica il peso dell’attacco (50%) arancionero ma non basta contro una Monviso molto attenta a muro (3) e pungente al servizio (3, 2 D’Odorico): le piemontesi fanno subito il break (4-8 e 9-16), gestendolo fino in fondo (18-25) con i colpi di Davyskiba e Dodson. Stessa trama nel secondo set: la Wash4green fa la voce grossa in attacco (52% vs 27%), Bridi gestisce bene la regia, Malual è la top scorer con 6 punti (67%), altri 4 muri piemontesi contribuiscono al 16-25 finale. La formazione di Marchiaro non toglie il piede dall’acceleratore nel terzo set: Malual imperversa in attacco (9 punti totali nel parziale) e spegne ogni velleità di rimonta arancionera: 17-25. LA CRONACA Coach Lionetti riparte con Bonelli-Decortes, Clothier-Crawford, Kokkonen-Kockarevic, Caforio libero. Coach Marchiaro sceglie Bridi-Malual, Dodson-Sylves, Davyskiba-D’Odorico, Moro libero. Il muro di Sylves (3-5), l’ace di Davyskiba (3-6) e un altro muro stavolta di D’Odorico spingono Monviso sul 4-8. Decortes tiene il 5-9 in pipe ma le piemontesi sulla battuta di D’Odorico trovano un altro break (6-12), Kokkonen va a segno (7-12), Malual sbaglia (8-12). Arriva l’errore anche di Kokkonen (8-14), la finlandese si rifà (9-15), la Wash4green va a segno con Malual (10-17), Kokkonen contrattacca il 13-19, l’attacco di D’Odorico finisce in rete (14-19), Crawford va in primo tempo (15-21). Sul 16-22 c’è Ornoch per Kockarevic, la polacca va a segno (17-23), il set si chiude sul colpo di D’Odorico (18-25). Il secondo set si apre con il break sul servizio di Dodson (2-4), Clothier va in fast (4-5), Decortes contrattacca (6-6), Dodson a filo rete firma il 6-8 e anche il 6-9. Kokkonen c’è (7-9), D’Odorico pure (8-11), le piemontesi allungano con il muro di Davyskiba (9-13), Malual contrattacca (9-14): entra Ornoch per Kockarevic. C’è l’ace di Dodson (9-15), Sylves mette il 9-16 e anche il 10-18, la francese continua a spingere al centro (11-19). L'attacco di Decortes è toccato (13-19), c’è l’invasione D’Odorico (14-19), Malual va a segno (14-21), Kokkonen va in lungolinea (15-21), Decortes passa (16-22). D’Odorico vincente (16-23), Ornoch non trova le mani del muro (16-25). Terzo set con Ornoch in campo, Malual firma il 2-4, Kokkonen contrattacca (4-4), Crawford ferma D’Odorico (5-5), Dodson contrattacca (5-7). Clothier a filo rete (6-7), D’Odorico allunga (6-9), entra Piomboni per Kokkonen, Ornoch non trova le mani del muro (7-11), Malual contrattacca il 7-12. Entra Mazzon per Crawford, c’è il muro di Sylves (8-14), Decortes sblocca (9-15), Davyskiba va a segno (9-16) e ferma Ornoch (9-17), ancora Malual vincente, 9-18. Rientra Kockarevic per Ornoch, Davyskiba in pipe (10-20), Decortes a segno (11-20 e 12-21), Kokkonen contrattacca (13-21) e piazza il 14-22, oltre all’ace del 15-22. Davyskiba guadagna il match ball (16-24), il set si chiude 17-25. CBF BALDUCCI HR MACERATA - WASH4GREEN MONVISO VOLLEY 0-3 (18-25 16-25 17-25) CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bonelli, Kokkonen 10, Crawford 2, Decortes 12, Kockarevic 4, Clothier 4, Caforio (L), Ornoch 1, Piomboni, Bresciani, Mazzon. Non entrate: Batte, Capodacqua (L), Sismondi. Allenatore Lionetti. WASH4GREEN MONVISO VOLLEY: D'Odorico 9, Dodson 12, Bridi 2, Davyskiba 14, Sylves 9, Malual 18, Moro (L), Bussoli, Siftar. Non entrate: Harbin, Scialanca (L). Allenatore Marchiaro. Arbitri: Brancati, Salvati. Note - Spettatori: 760, Durata set: 25', 25', 27'; Totale: 77'. MVP: Malual. Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “Intanto faccio i complimenti a loro, perché secondo me hanno fatto una grande prova: battuta, muro, difesa ordinata su palla alta, che poi è quello che ci ha messo in difficoltà con continuità sul servizio. Il nostro problema, che fondamentalmente era già venuto fuori nelle amichevoli prestagionali e che non era venuto fuori contro Cuneo, è che quando un po’ le cose non ci riescono tecnicamente dobbiamo lavorare sul fatto che possiamo concentrarci su altri fondamentali, magari cercare di sfruttare break diversi, che non sono sul cambio palla ma sul break point. Dobbiamo essere più aggressivi in altre situazioni, e mettere da parte alcune cose su cui l’avversario ci mette in difficoltà più del dovuto, perché il loro tasso tecnico è ancora troppo alto per noi. Dobbiamo poi crescere molto di più in attacco e in difesa. Questo è compito mio e dello staff: al momento non siamo al livello di squadre come Monviso, quindi dobbiamo metterci con la testa giù e lavorare”. Giorgia Caforio (libero CBF Balducci HR Macerata): “Conoscevamo il valore della squadra che avevamo di fronte e l’obiettivo era quello di approcciare la partita con lo stesso atteggiamento mostrato nella gara precedente, dove avevamo fatto una buona prestazione. Purtroppo loro ci hanno messo in difficoltà fin da subito e da parte nostra è mancata un po’ di aggressività in tutti i fondamentali. Da lì hanno preso il sopravvento e non siamo riuscite a reagire come avremmo voluto”.

Lube Volley, quarto posto amaro: Yuasa esulta al Tie Break. Medei: "Freno a mano tirato, ma La Lube crescerà"
La Cucine Lube Civitanova chiude quarta la Jesi Volley Cup 2025 dopo la sconfitta al tie break (25-15, 21-25, 22-25, 25-22, 19-17) con la Yuasa Battery Grottazzolina nella Finalina al PalaTriccoli. Per i biancorossi il quadrangolare targato Jesi Volley & Sport non porta gioie sul piano dei risultati sportivi, ma si conferma utile per il volume di gioco di un roster che, complice la rassegna iridata di settembre nelle Filippine, non si è quasi mai allenata al completo nella preseason. Dopo un inizio da dimenticare, ancora appesantita dagli allenamenti e con i finalisti iridati a riposo, la Lube ritrova il bandolo della matassa, ma pecca in lucidità nel finale del quarto set e spreca la palla della vittoria al tie break consegnando poi il terzo posto nelle mani di una Yuasa mai doma e trascinata dai 26 punti del top scorer Tatarov (57% di positività con 2 muri). Tra i rivali in doppia cifra anche Fedrizzi (15) e Magalini (13). Sul fronte Lube si fanno apprezzare Poriya (19 punti con 1 ace) e Kukartsev (15 punti, di cui 2 a muro). Bella prova di Tenorio con 2 ace e 5 muri. I biancorossi forzano molto il servizio (30 errori e 6 ace contro l’unico della Yuasa). Bel duello a muro tra i due team (10-10). LA GARA Lube schierata con Boninfante al palleggio, i tre schiacciatori Loeppky, Poriya e Duflos-Rossi, i centrali D’heer e Tenorio, Bisotto libero. Per la Yuasa l’ex Lube Falaschi in cabina di regia e Tatarov bocca da fuoco, in banda Magalini e Fedrizzi, al centro Pellacani e Petkov, libero l’ex biancorosso Marchisio. Grottazzolina trova lo strappo sull’attacco di Magalini dalla seconda linea e il successivo attacco out di Duflos-Rossi (10-6), per poi allungare a muro e approfittando delle leggerezze biancorosse (16-8). Sul 18-12 entra “Kuka”, poco dopo lo raggiunge Orduna. Dopo un breve frangente favorevole alla Lube, Grottazzolina ritrova le sue fiammate e chiude con un buon distacco (25-15), forte dei 5 punti di Tatarov. Biancorossi ancora imballati in attacco. Civitanova torna in campo con una testa diversa (1-4), ma scambio dopo scambio la Yuasa cresce a muro (9-9) e trova il sorpasso con il diagonale di Tatarov (12-11). I biancorossi spingono al servizio e riprendono le redini del set (15-17). I due ace di Tenorio allargano la forbice (19-23). Nel finale entra Kukartsev e trova il mani out dopo il bel servizio di Loeppky (21-25), il più costante dei suoi con 5 punti e l’83%. Per la Lube 3 ace, per la Yuasa 4 muri. La Lube azzecca lo sprint anche nel terzo set (2-5) e allunga con Boninfante (3-7). Sul 7-11 Kukartsev entra per Loeppky. Proprio quando sembra spaesata (9-14), la Yuasa ritrova lucidità sul turno al servizio di Petkov (14-15) e impatta con l’ace di Falaschi (16-16). La battuta di Poriya e il muro del subentrato Podrascanin rompono l’equilibrio (21-24). Poriya completa l’opera con il punto n. 8 e il 70% (22-25). Civitanova comanda i giochi anche al servizio (2 a 1 gli ace), a muro (3 a 1 i block) e nell’efficacia della ricezione. Nel quarto set la Lube schiera la diagonale Orduna-Kukartsev, in banda Duflos-Rossi e Poriya, al centro Tenorio e Podrascanin, libero Bisotto. Si lotta punto a punto con Kukartsev (6 punti con il 75%) che si fa sentire da posto 2 e con Tatarov (8 punti con il 62%) che risponde colpo su colpo. Dopo un lungo inseguimento la Yuasa trova il sorpasso e il break su muro di Pellacani (23-21). Rocambolesco il 25-22 finale di un set deciso da episodi. Formazione biancorossa immutata al tie break. Da applausi il muro a uno di Tenorio e l’ace di Podrascanin (3-6). Petkov tiene a galla Grottazzolina con due prodezze (6-7), ma la Lube ritrova lo strappo e va sul +3 col muro di Kukartsev (7-10). La Yuasa si rifà sotto con Tatarov, che firma anche il mani out del pari (11-11). Dopo il muro vincente di Tenorio (13-14) la Lube spreca il pallone della vittoria e annulla i match ball in serie degli avversari prima di capitolare 19-17. Dichiarazioni Giampaolo Medei (allenatore Cucine Lube Civitanova): "Ho deciso di dare spazio a tutti, credo che avessero bisogno di trovarsi in campo in partite ufficiali. La mole di lavoro questa settimana è stata pesante e credo che anche i giocatori reduci dal Mondiale abbiano un po' subito un calo di energie. Ci sono molte cose da analizzare perché abbiamo giocato col freno a mano tirato. Le aspettative sono alte su di noi e dobbiamo riuscire a sviluppare il nostro gioco anche in condizioni non perfette; questo è un po' il tema del torneo. I ragazzi oggi hanno rimontato e lottato fino alla fine, quindi a livello agonistico credo che la squadra abbia dimostrato le sue qualità. Tecnicamente abbiamo bisogno di lavorare, di stare tutti insieme e progredire perché il gruppo ha dei margini enormi di crescita e deve arrivare il prima possibile al massimo livello di gioco. Stasera è mancata lucidità in alcuni frangenti, soprattutto all'inizio come in Semifinale con Milano. Questo è un aspetto da risolvere. Ci tengo a ringraziare i tifosi che sono accorsi numerosi, faremo di tutto per dargli bella soddisfazione alla prima giornata di campionato!" Yuasa Battery Grottazzolina - Cucine Lube Civitanova 3-2 (25-15, 21-25, 22-25, 25-22, 19-17) GROTTAZZOLINA: Magalini 13, Cubito ne, Vecchi (L) ne, Falaschi 2, Stankovic, Pellacani 8, Petkov 8, Petkovic me, Fedrizzi 15, Marchiani ne, Koprivica ne, Tatarov 26, Marchisio. All. Ortenzi CIVITANOVA: D’heer 3, Gargiulo ne, Loeppky 8, Orduna 1, Bisotto (L), Balaso (L) ne, Boninfante 4, Poriya 19, Nikolov ne, Kukartsev 15, Podrascanin 4, Bottolo ne, Duflos-Rossi 9, Tenorio 12. All. Medei (L). All. Ortenzi Arbitri: Mochi e Totò. Note: durata set: 22’, 25’, 28’27’, 20’. Totale 2h 2’. Yuasa: errori servizio 18, ace 1, muri 10, attacco 55%, ricezione 43% (27%). Lube: errori servizio 30, ace 6, muri 10, attacco 45%, ricezione 48% (27%). Spettatori: 2.500.

Promozione, l'Aurora Treia non si ferma: 2-0 al P.S.Elpidio e vetta blindata
Al “Leonardo Capponi” di Treia si sfidano l’Aurora Treia ed il P.S.Elpidio nel match valevole per la sesta giornata del Girone B di Promozione. Mister Ricci inserisce Gabrielli dal primo minuto ed in attacco si affida al collaudato tridente Cirrottola, Borrelli, Mazzoni. Mister Mengoni schiera il neo acquisto Venturim e propone un attacco con Mannozzi supportato da Amici e Ioele. In settimana i rivieraschi hanno salutato l’esperto difensore Trombetta. PRIMO TEMPO: Parte bene l’Aurora che sfiora il vantaggio dopo due soli giri di lancette. Punizione insidiosa del solito Borrelli che termina di poco sul fondo. Gli ospiti si affacciano per la prima volta al 18’ con Mannozzi ma il suo tiro termina sopra la traversa. Al 21’, Borrelli impegna Luccerini autore di un buon intervento, sulla respinta si fionda Cirrottola che manca di poco la sfera. Il vantaggio locale si concretizza al 29’: il classe 2007 Gabrielli colpisce di prima intenzione con una staffilata che si insacca all’angolino. Prima marcatura con la nuova maglia biancorossa per l’ex Matelica. Il P.S.Elpidio risponde con la punizione di Mannozzi che viene facilmente neutralizzata da Testa. La prima frazione di gara si chiude con i padroni di casa avanti di un goal sugli ospiti. SECONDO TEMPO: Nella ripresa i rivieraschi aumentano il peso offensivo con l’ingresso di Algarbe. Gli ospiti provano ad imbastire delle trame offensive ma è l’Aurora a collezionare due palle goal nitide. Luccerini si rende ancora protagonista di due buoni interventi. Al 58’, Algarbe prova a rendesi pericoloso senza però riuscire a centrare il bersaglio. Il raddoppio dei biancorossi viene confezionato al 63’: Mazzoni fugge palla al piede e viene steso in area dopo esser stato raddoppiato da due avversari. Per l’arbitro non ci sono dubbi sull’assegnazione del penalty. Dagli undici metri si presenta Borrelli che non sbaglia e trova la sua sesta segnatura in campionato. L’Aurora sfiora il tris al 71’: Mazzoni inventa un numero dei suoi, calcia a giro ma trova un ottimo Luccerini che compie una parata da autentico numero 1. Due minuti più tardi, Gattafoni richiama l’attenzione dell’arbitro chiedendo l’assegnazione di un calcio di rigore che però non viene ravvisato. Nel finale non succede molto, i padroni di casa gestiscono bene il vantaggio mancando il tris prima con Guzzini e poi con Arias. I blu cerchiati si gettano in avanti alla ricerca del goal che riaprirebbe la contesa senza però essere particolarmente incisivi. Quinta vittoria su sei partite per l’Aurora che rimane in testa alla classifica. La formazione cuciniera, in quattro confronti tra campionato e coppa, non ha ancora subito reti tra le mura amiche. Resta fermo a quota 7 punti il Porto Sant’Elpidio che comunque potrà trarre degli spunti per ripartire in vista del prossimo impegno. TABELLINO AURORA TREIA: Testa, Calamita, Dominino, Alla, Ballanti, Tavoni, Gabrielli (84’ Bonifazi), Guzzini (70’ Garcia F), Cirrottola (64’ Arias), Borrelli (81’ Di Gennaro), Mazzoni (81’ Cacciamani). A disposizione: Palazzo, Zeqiri, Guglielmo, Seye. Allenatore: Simone Ricci. PORTO SANT’ELPIDIO: Luccerini, Donzelli, Magliulo (66’ Del Rosso), Vallasciani T, Cerquozzi, Smerilli, Macchini, Venturim (68’ Gattafoni), Ioele (45’ Algarbe), Mannozzi (56’ De Luca), Amici (56’ Miliozzi). A disposizione: Del Moro, Chiodini, Shakaj, Vallasciani I. Allenatore: Andrea Mengoni. MARCATORI: Gabrielli 29’, Borrelli (RIG) 63’. ARBITRO: Nicola Denti – Sezione di Pesaro. ASSISTENTI: Ginevra Angelini – Sezione di Fermo; Amir Bardi – Sezione di Macerata. NOTE: ammoniti Testa, Alla e Mannozzi; angoli 5-2; recuperi 1’-5’; presenti circa 300 spettatori al “Leonardo Capponi” di Treia.

Eccellenza, il Tolentino si desta nel secondo tempo e acchiappa l'Osimana: è 2-2 al "Della Vittoria"
Il Tolentino non riesce ancora a sbloccarsi tra le mura amiche dello stadio della Vittoria. Contro l'Osimana arriva un pareggio, il terzo consecutivo in campionato nelle sfide casalinghe. La partita, valida per la sesta giornata di Eccellenza Marche, termina sul 2-2, con le squadre che si spartiscono i due tempi. Nel primo vanno a segno Alessandroni e Mafei per i giallorossi, nel secondo Tortelli e Iori per i cremisi. Un risultato che consente all'Osimana di mantenere due punti di vantaggio in classifica rispetto al Tolentino (11 contro 9). Da segnalare il clima disteso sugli spalti a suggellare lo storico gemellaggio che lega le due tifoserie. LE FORMAZIONI - Il Tolentino deve fare ancora a meno di Tizi e Capezzani. Passarini sceglie, quindi, di confermare la formazione capace di sbancare Trodica una settimana orsono con Rozzi in cabina di regia ed i giovani Mariani e Papavero lanciati dal 1'. L'unica eccezione è rappresentata dalla presenza di Cappa sulla trequarti. Labriola, invece, rivoluziona la sua Osimana mantenendo in blocco soltanto il tridente rispetto all'undici che ha battuto il Matelica. In porta c'è il 2007 Verdini. LA CRONACA - L'Osimana parte all'arrembaggio e trova l'immediato vantaggio al 3'. Mafei, dimenticato dalla difesa cremisi, fa la sponda per Alessandroni che di testa insacca da due passi, indisturbato. Dormita dei padroni di casa. La reazione del Tolentino è flebile e non va oltre uno sterile possesso palla, che non trova sbocchi di fronte all'ordinato pressing ospite. La differenza tecnica tra le due squadre appare evidente e viene consolidata al 25' con il raddoppio giallorosso. Sul corner di Caruso, Mafei svetta più alto di tutti e batte nuovamente Marricchi. Subito il secondo colpo, il Tolentino prova ad abbozzare una reazione. Al 29' Papavero non trova, per questione di centimetri, l'ottimo inserimento di Tortelli. Ora i padroni di casa attaccano davvero. Al 33' Verdini è incerto nell'uscita su un cross insidioso di Papavero, ma Caruso - alle sue spalle - è attento e si rifugia in corner. Il ritmo della partita è tutt'altro che forsennato. Il direttore di gara, piuttosto ciarliero, non aiuta in tal senso a movimentare la contesa. Al 42' la punizione di Ercoli viene neutralizzata senza difficoltà da Marricchi. Al 44' Papavero si libera, seppur in maniera macchinosa, per il tiro: alto di poco. SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi il Tolentino prova fin da subito il forcing, sebbene in maniera confusionaria. A rendersi più pericolosa, però, è sempre l'Osimana. Al 54' Gigli fa tutto benissimo e lascia partire un tiro insidioso su cui Marricchi compie una grande parata. A non cambiare sono anche le innumerevoli interruzioni di gioco, agevolate da un arbitraggio balbettante. Al 63', improvviso, arriva il gol dei padroni di casa. Su un cross deviato di Cappa si avventa Tortelli che è il più lesto di tutti a trovare il pallone e freddare Verdini. Al 67' Moscati, sin lì in ombra, si mette in proprio e con un diagonale potente sfiora il secondo palo. Risponde Mafei al 70' con una conclusione debole, afferrata da Marricchi. L'Osimana pensa soltanto a difendersi, è assedio cremisi. La generosità del Tolentino viene premiata al 75'. Moscati si libera di avversari in serie e suggerisce splendidamente per Iori che, in maniera chirurgica, scaglia un tiro che bacia il palo prima di terminare in rete. I padroni di casa vogliono vincere. Al 78' Verdini è attento su una punizione velenosa di Cappa. All'85' cambio spregiudicato per Passarini che lancia un messaggio inequivocabile ai suoi: dentro Pietrani per Tortelli. Il direttore di gara concede sei minuti di recupero. Al 91' Moscati, un altro giocatore rispetto alla versione del primo tempo, danza sul pallone e carica il destro: alto. Tre minuti più tardi è Alessandroni a scaldare i guantoni di Marricchi. Null'altro accade nel restante extra-time: cala il sipario su una sfida ricca di emozioni. Tabellino Tolentino - Osimana 2-2 TOLENTINO: Marricchi; Romoli, Tomassetti, Strano, Mariani (59' Marasca); Rozzi (71' Salvucci), Tortelli (85' Pietrani), Papavero (59' Romitelli); Cappa; Moscati, Iori. All: Passarini OSIMANA: Verdini, Falcioni, Caruso, Ercoli, Pigini, Fermani, Pagliarini, Olivera (68' Patrizi), Gigli (67' Manini), Mafei, Alessandroni All: Labriola Arbitro: Andrea Eletto (Macerata) Assistenti: Fabio Catani (Fermo), Giacomo Caporaletti (Macerata) Reti: 3' Alessandroni (O), 25' Mafei (O), 63' Tortelli (T), 75' Iori (T) ammoniti: Fermani, Olivera, Cingolani, Iori; corner 5-3; recupero: 2' e 6'

Serie D, la Maceratese batte l'Aquila 2-1: Osorio-Marras, doppia firma del sorpasso
Prestazione di carattere e successo di prestigio per la Maceratese, che supera 2-1 L’Aquila all’Helvia Recina al termine di una gara intensa e combattuta. I biancorossi ribaltano lo svantaggio iniziale con le reti di Osorio e Marras, conquistando la terza vittoria in campionato e salendo a quota 9 punti in classifica. La partita Partenza vivace dei biancorossi, subito pericolosi al 7’ con un tiro-cross di Osorio che sfiora la traversa. Al 14’ però sono gli ospiti a passare in vantaggio: sugli sviluppi di un calcio d’angolo Brunetti trova la deviazione vincente di testa per lo 0-1. La reazione della Maceratese è immediata: al 18’ Ambrogi inventa per Papa, che calcia a lato a tu per tu con Michelin, ma l’azione viene fermata per fuorigioco. Al 22’ è Gagliardini a salvare i suoi con un grande intervento sul tentativo in lob di Banegas. Ambrogi ci prova ancora da fuori al 25’, ma il tiro finisce alto. Il primo tempo si chiude senza ulteriori emozioni. Nella ripresa L’Aquila si fa subito vedere con un tiro-cross di Cioffredi (2’), poi al 7’ un fallo di Morganti su Sparacello porta al rigore per gli ospiti: Banegas spreca calciando a lato e la Maceratese resta in partita. Al 14’ arriva la più nitida occasione biancorossa: Osorio serve basso in mezzo per Ruani, che però calcia debolmente. È il preludio al pareggio, che si materializza al 18’: punizione perfetta di Marras e incornata vincente di Osorio per l’1-1 che infiamma l’Helvia Recina. Passano pochi minuti e la Maceratese completa la rimonta: al 23’ Cirulli, lanciato in contropiede, viene steso da Michelin, rigore ineccepibile. Dal dischetto Marras è glaciale e firma il 2-1. Negli ultimi minuti i biancorossi difendono con ordine, resistendo al forcing finale degli abruzzesi. Dopo cinque minuti di recupero il signor Saccà di Messina fischia la fine: grande festa in campo e sugli spalti per una vittoria meritata e dal peso specifico enorme. TABELLINO Serie D – Girone F Maceratese-L’Aquila 2-1 Maceratese: Gagliardini, Perini, Morganti, Mastrippolito, Ciattaglia, Ruani, Ambrogi, Marras, Gagliardi, Papa (7’ st Cirulli), Osorio A disposizione: Cusin, Sciarra, Vanzan, Lucero, Nasic, Sabattini, Lorenzi All. Possanzini L’Aquila: Michelin, Cioffredi (29’ st Astemio), Trifelli, Tavcar, Buchel, Zampa, Di Renzo, Banegas, Sparacello, Scognamiglio (29’ st Carella), Brunetti A disposizione: Pareiko, Corigliano, Lombardi, Mantini, Tomas, Ndoye, Tondi All. Coraggio (Pochesci squalificato) Marcatori: 14’ pt Brunetti (L), 18’ st Osorio (M), 24’ st rig. Marras (M) Arbitro: Saccà (Messina) Assistenti: Barretta (Pistoia) – Poneti (Firenze) Ammoniti: Morganti (M), Tavcar, Zampa (L) Note: spettatori numerosi, pomeriggio soleggiato.

"Un nostro giocatore colpito con un pugno e minacce all'arbitro": caos in Terza Categoria
Doveva essere una semplice gara di Terza Categoria, quella andata in scena sabato pomeriggio allo stadio “Ferruccio Orselli” tra Union Picena e Nuova FC, valida per la seconda giornata del Girone D. Si è invece trasformata in un pomeriggio di sport e polemiche, con un finale destinato a far discutere a lungo. La partita, equilibrata e combattuta, si era aperta nel segno dei padroni di casa: al 26’ Olivieri porta in vantaggio la Union Picena con un preciso colpo di testa su cross calibrato. La reazione degli ospiti non si fa attendere: anche la Nuova FC trova il pari, sempre di testa, con Pascucci che anticipa tutti sul primo palo e batte l’incolpevole portiere locale. Ad inizio ripresa gli ospiti ribaltano il risultato grazie a una gemma di Tommaso Bianchi, autore di un elegante colpo di tacco che vale l’1-2. Ma la gioia dura poco: Baldoncini e Marzola firmano la rimonta della Union Picena, che si riporta avanti e sembra avviata a conquistare i tre punti. Poi, a dieci minuti dal termine, l’episodio che ha acceso la miccia. Dopo un contrasto acceso, un giocatore locale viene espulso per aver colpito un avversario. Ne nasce un parapiglia generale, culminato con il triplice fischio anticipato del direttore di gara, che si sarebbe sentito minacciato. La sorpresa arriva venti minuti più tardi: tra lo stupore generale, l’arbitro richiama le squadre in campo per concludere la gara. Una decisione che ha lasciato attoniti giocatori e tifosi, e che ha subito alimentato accese discussioni sugli spalti e fuori dal campo. A fine partita, il presidente della Nuova FC, Gianrico Bonvecchi, ha commentato con toni pacati ma decisi: "Oggi non voglio parlare del risultato, siamo stati battuti da una squadra forte con la quale abbiamo giocato alla pari. Ma non posso tacere su ciò che è accaduto nel finale: un nostro giocatore è stato colpito con un pugno, l’arbitro si è sentito minacciato e ha dichiarato la fine della partita. Poi, dopo venti minuti, ci ha chiesto di tornare in campo. Una situazione surreale". Bonvecchi ha anche riportato testimonianze dei suoi tesserati, spiegando che "i miei ragazzi mi hanno raccontato di essere stati minacciati da un giocatore squalificato che indossava un cappuccio e occhiali scuri. Non è accettabile in nessun campo di calcio". Nonostante la confusione, la Nuova FC ha scelto di riprendere a giocare. Il presidente ha aggiunto: "Voglio fare un plauso ai miei giocatori perché hanno deciso di continuare a testa alta, anche dopo un episodio così spiacevole. La sconfitta deve servirci per crescere". Infine, Bonvecchi ha voluto lanciare un messaggio più ampio: "Mi auguro che quanto accaduto spinga tutti a riflettere. Gli episodi di violenza e intimidazione verso gli arbitri non devono più ripetersi. Come società abbiamo il dovere di educare i nostri tesserati al rispetto e al fair play". Una partita dunque che lascia più interrogativi che certezze e che, con ogni probabilità, avrà strascichi anche nei prossimi giorni nelle sedi federali.

Serse Cosmi al Picchio Podcast: “Dal bar del paese alla Serie A, la mia vita tra salite e discese” (VIDEO)
In occasione dell’Overtime Festival, la rassegna maceratese dedicata al racconto, al giornalismo e all’etica sportiva, il Picchio Podcast ha accolto un ospite d’eccezione: Serse Cosmi, uno degli allenatori più iconici e passionali del calcio italiano. A Macerata per portare in scena lo spettacolo “Solo Coppi Temo”, Cosmi si è raccontato a cuore aperto in un’intervista intensa e piena di aneddoti, tra calcio, vita e musica. Cosmi ha spiegato come la scelta di salire su un palco sia nata quasi per gioco, ma si sia presto trasformata in un bisogno profondo: “Da un anno a questa parte ho avuto la voglia di cimentarmi in qualcosa di diverso. Il teatro mi ha sempre appassionato, e con l’aiuto di Alessandro Ricci e del jazzista Giovanni Guidi è nato questo spettacolo". Il titolo “Solo Coppi Temo” nasce proprio da una scritta che il padre di Cosmi aveva lasciato sull’Ape di famiglia: “Mio padre era un fanatico di Coppi. Quando l’ho perso avevo solo 15 anni, e non ho mai avuto la possibilità di raccontargli ciò che è successo dopo. Il teatro è diventato il modo per farlo, per dirgli quello che non ho mai detto”. Una storia familiare che diventa metafora di vita: “Quel motto, Solo Coppi temo, è rimasto un modo di vivere. Ho affrontato salite, discese, e tanta fatica. Ma vivere, come pedalare, resta bellissimo”. Il racconto di Cosmi torna poi agli inizi, quando da insegnante di educazione fisica si ritrovò, quasi per caso, a fare l’allenatore della squadra del bar del paese: “Non potevo giocare perché ero tesserato, così mi fecero allenare gli amici. Non vincevamo mai, finché una volta vincemmo… e da lì è iniziato tutto.” Una carriera che lo ha portato fino alla Serie A, ma che lui descrive più come una discesa che come una fatica: “Dai dilettanti ai professionisti mi sembrava tutto naturale. La vera salita è venuta dopo, quando devi restare ai vertici. All’inizio, invece, era solo entusiasmo”. Nel 2000, dopo 5 promozioni in 10 anni con Pontevecchio e Arezzo, la grande occasione in Serie A con il Perugia. Impossibile non parlare del suo legame con il Grifo, la squadra della sua città e della sua vita: “Allenare il Perugia è stato come realizzare il sogno di un bambino. Da tifoso in curva a mister in panchina. Non potevo chiedere di più”. Cosmi ricorda anche il suo rapporto con Luciano Gaucci, presidente vulcanico e visionario: “Di lui si è detto tanto, spesso senza conoscerlo davvero. Era un uomo generoso, di intuito incredibile. Con lui c’era un rapporto diretto, umano. Oggi nel calcio questo manca: i fondi, le società moderne, hanno tolto il contatto personale”. Durante l’intervista, Cosmi rivendica con orgoglio quella che considera la sua vera abilità: “La mia più grande qualità è stata valorizzare talenti sconosciuti, farli crescere e far guadagnare tanti soldi ai presidenti. Ma questa è una cosa che non mi è mai stata riconosciuta fino in fondo”. Tra i nomi che emergono, Marco Materazzi, Fabrizio Miccoli e Luis Muriel, tre esempi di talento e carattere cresciuti anche grazie alla sua guida: “Miccoli era il più forte che abbia mai visto. In allenamento faceva cose incredibili. Materazzi era ingestibile, ma se capiva che poteva fidarsi di te, ti avrebbe seguito ovunque”. Ma il ricordo più emozionante è legato al Lecce: “Retrocedemmo, ma con la curva che applaudiva. Quella scena vale quanto una vittoria. Gente straordinaria, cuore vero del Sud”. Fuori dal campo, Serse Cosmi rivela un’altra delle sue passioni: la musica. “Mi piace la house, ma anche i cantautori: D’Andrea, Gaber, De Gregori. Non mi sento un DJ, piuttosto un selezionatore musicale. Ma se devo mettere un disco, lo metto con gusto”. Tra parole, aneddoti e riflessioni, Serse Cosmi si conferma per ciò che è sempre stato: un uomo diretto, passionale, autentico.Al Picchio Podcast ha mostrato ancora una volta la parte più vera di sé — quella di chi non ha mai cercato di piacere, ma di essere sé stesso. Oggi, con “Solo Coppi Temo”, porta la sua storia dal campo al palcoscenico, con la stessa grinta e la stessa sincerità che lo hanno reso unico. Perché la vita di Serse Cosmi è stata davvero come una tappa di montagna: partita tra i tornanti dei campi dilettantistici e arrivata, a forza di cuore e coraggio, sul traguardo della Serie A. Ha affrontato discese vertiginose e salite interminabili, ma non ha mai smesso di pedalare. E forse è proprio questo il segreto del suo viaggio.

Climacalor San Severino, vittoria pesante sul campo della Vigor: 75-67
La Climacalor San Severino non conosce… Paganini ed infatti si ripete a distanza di sei giorni dall’impresa casalinga ai danni del Basket Macerata andando a piegare sul proprio parquet la Vigor Matelica per 75-67. Si conferma così il trend delle recenti stagioni secondo cui chi si impone nel memorial Toti Barone, nella fattispecie la Vigor, paga dazio in campionato. Cabala a parte, l’avvio dei biancorossi di San Severino è veemente ed il primo quarto parla chiaramente ospite (+9 per i ragazzi di Funari). All’intervallo lungo si giunge con i padroni di casa, in cui il giovane play-guardia Pacini conferma quanto di buono fatto vedere nel citato memorial Barone, in progresso, anche se sempre a rincorrere (28-34). Capitan Severini e soci, però, riprendono dopo la pausa con il piglio autoritario che consente loro di guadagnare altri 5 punti di gap al 30’ (45-56). Match in ghiacciaia ed ultimo periodo in controllo per il secondo hurrà consecutivo del top-scorer Vissani (23 lunghezze per l’ala settempedana) e compagni. Da sottolineare l’ispirata serata in attacco del regista e capitano Severini, secondo miglior marcatore del quintetto ospite con 17 punti in bisaccia. Coach Funari rende merito ai suoi: «È stata una partita solida contro una squadra che darà filo da torcere a tutti in questa stagione. Siamo stati bravissimi ad approcciare il match nel modo giusto, imprimendo subito i ritmi che volevamo in attacco e andando ad intasare le linee di passaggio in difesa. Nel finire del secondo quarto abbiamo avuto un calo di intensità che ha permesso alla Vigor di rientrare parzialmente, ma non ci siamo disuniti e con la giusta reazione nel secondo tempo abbiamo ripreso in mano la gara. Portiamo a casa due preziosi punti, la bella reazione del gruppo nei momenti di difficoltà e molte indicazioni su dove andare ad intervenire per continuare a crescere partita dopo partita». Gli fa eco il diesse Gabriel Cingolani, autore del colpaccio in fase di basket mercato in particolare con gli ingaggi del duo in panchina Funari-Di Battista e di “Mr. Fantastic” Alessio Magrini: «Complimenti ai ragazzi per l’impegno che stanno profondendo e per la bella alchimia che si sta creando tra loro e i due coach. Saluto il ritorno sul parquet di Giacomo Vignati dopo più di un anno di stop e l’esordio nel finale del derby del quindicenne Aron Laaouli. Vorrei inoltre ringraziare i numerosi nostri tifosi accorsi al derby. Hanno creato una bella cornice di pubblico. Venerdì prossimo, con palla a due alle 21.45, li aspettiamo al palas Ciarapica contro Osimo, avversaria altrettanto giovane». Poco importa se si gioca di venerdì 17… La Climacalor San Severino è a caccia del tris! VIGOR MATELICA-CLIMACALOR SAN SEVERINO 67-75 VIGOR MATELICA: Pacini 18, Galeassi 3, Chiaraluce, Fianchini, Eleonori 10, Ferretti 14, Franch 8, Dichiara 9, Panfili n.e., Brugnola, Weht 5, Iacono n.e. All. TrulloCLIMACALOR SAN SEVERINO: Magnatti, Vignati, Bottacchiari n.e., Laaouli, Ortenzi 10, Severini 17, Migliorelli 7, Atodiresei, Della Rocca 2, Corvatta, Magrini 16, Vissani 23 All. FunariNOTE: parziali: 10-19, 18-15, 17-22, 22-19; progressivi: 10-19, 28-34, 45-56, 67-75; nessun uscito per 5 falli. Add. stampa Luca Muscolini

“La Bomba”, Giuseppe Pastore racconta il mito di Alberto Tomba: tra memoria e potere dello storytelling (VIDEO)
Alla Galleria Antichi Forni di Macerata, nel cuore dell’Overtime Festival, è andata in scena una narrazione vibrante e appassionata: quella di “La Bomba. Lo spettacolo di Alberto Tomba”, libro firmato dal giornalista Giuseppe Pastore. L’incontro, moderato da Gerardo De Vivo (Agenzia Area), ha offerto al pubblico un viaggio dentro la carriera e la leggenda di uno degli atleti italiani più iconici del Novecento, riscoprendone la potenza comunicativa, atletica e simbolica. Pastore, firma brillante e volto noto di Cronache di Spogliatoio, ha raccontato il desiderio che lo ha spinto a scrivere il libro: “Volevo riportare Alberto Tomba al centro del discorso, anche per chi non ha vissuto in diretta le sue imprese. Chi ha meno di quarant’anni, spesso, non ne ha memoria viva. Eppure Tomba è, a mio avviso, tra i primi cinque sportivi italiani maschi di tutti i tempi. Il libro racconta la sua parabola, dall’ascesa al ritiro, cercando di restituire il suo mito nella sua interezza, senza retorica ma con ammirazione”. Attraverso uno stile accessibile e narrativo, Pastore cerca di rendere giustizia non solo ai successi sportivi di Tomba – le medaglie olimpiche, le Coppe del Mondo, la celebrità internazionale – ma anche alla sua dimensione più privata, più tecnica, più umana: “È stato un atleta moderno, attentissimo alla gestione del corpo, della mente, della comunicazione. In anticipo sui tempi, diremmo oggi. Una figura attualissima, nonostante il suo silenzio pubblico degli ultimi anni”. L’incontro ha toccato anche il modo in cui Cronache di Spogliatoio ha rivoluzionato la narrazione sportiva in Italia, creando un linguaggio fresco, diretto, capace di coinvolgere una community attiva, giovane ma tutt’altro che superficiale: “Lo storytelling è centrale. Non basta più la notizia, serve la storia, il contesto, il perché. Il pubblico interagisce, ci corregge, ci stimola. Non siamo il giornalista sul piedistallo: siamo in dialogo continuo. E questo ci arricchisce”. E proprio da questa relazione tra racconto e sport nasce anche un’altra passione di Pastore: il cinema. “Cinema e sport condividono la necessità di emozionare. Entrambi raccontano storie vere o verosimili, che rispecchiano le emozioni che viviamo ogni giorno. E quando una storia sportiva riesce a commuovere, ispirare, o anche solo far riflettere, allora diventa universale. È questo che provo a fare: condividere ciò che mi ha emozionato, nella speranza che emozioni anche altri”. Tra riflessioni sulla memoria sportiva, la responsabilità del racconto e il ruolo dei media nell’educare ed emozionare, la presentazione di “La Bomba” è stata molto più di un semplice lancio editoriale. È stato un tributo a uno sportivo leggendario, ma anche un invito a riscoprire la bellezza delle storie, di qualunque campo – reale o simbolico – siano protagoniste.

Eccellenza, colpo in avanti per il Chiesanuova: ecco Perri per sbloccare l’attacco
ECCELLENZA - Colpo in attacco per il Chiesanuova. È un nuovo giocatore biancorosso l’attaccante Matteo Perri, classe 1997, punta apprezzata e che ben conosce l’Eccellenza avendola disputata negli ultimi due campionati tra K-Sport Montecchio e Maceratese, 7 reti nell’annata nel capoluogo. Ha iniziato la stagione al Sambiase, squadra di Lamezia Terme che milita in serie D e con il suo arrivo il Chiesanuova si augura di risolvere il problema della sterilità offensiva. Lascia invece il gruppo di Mobili il giovane Niccolò Bartoloni. Classe 2006, portiere, era stato preso in estate dalla Settempeda, poi l’arrivo last minute dell’esperto Monti gli ha chiuso lo spazio.

"Il cambiamento spaventa, ma bisogna ribellarsi": Adani, Ventola e Cassano ribaltano il pallone a Overtime (FOTO e VIDEO)
Visione, provocazione e libertà di pensiero. È questo il calcio raccontato da Lele Adani, Nicola Ventola e Antonio Cassano, protagonisti al Teatro Lauro Rossi di Macerata con lo spettacolo “Viva il futbol on the road”, evento di chiusura della seconda giornata di Overtime Festival 2025. Un dialogo sincero, senza filtri, dove i tre ex calciatori hanno proposto la loro idea di calcio schietta e in controtendenza, lontana dalle convenzioni e dalle retoriche del pallone moderno. Il pubblico maceratese, ancora una volta, ha risposto con un tutto esaurito, confermando il successo del format che unisce competenza, ironia e passione. «Questa sera si parlerà solo ed esclusivamente di calcio», aveva chiarito in apertura il conduttore Rai Marco Ardemagni, e così è stato.Con Cassano collegato da casa, Adani e Ventola sul palco hanno dialogato per quasi due ore sui temi più attuali del calcio italiano e internazionale, tra analisi tecniche, battute e stoccate che non hanno risparmiato nessuno. «Ardemagni ma sei quello dell’anno scorso?», ha esordito in collegamento da casa Cassano, rompendo subito il ghiaccio con il pubblico e richiamando il siparietto della passata edizione. Adani, invece, ha voluto sottolineare il legame con il festival e il teatro: «Mi piace questo luogo, questa energia e questo teatro bellissimo». L’incontro si è aperto con l’analisi dello 0-0 tra Milan e Juventus, una delle partite più attese ma anche più deludenti della scorsa settimana. «Il cambiamento spaventa e spesso ti porta a tornare indietro», ha spiegato Adani. «Poi però non ci si può lamentare se ci sono partite così. Oggi o ci si accontenta o ci si ribella. Di fronte a questo scempio bisogna ribellarsi». Nel mirino, inevitabilmente, Massimiliano Allegri, tornato sulla panchina rossonera dopo undici anni. Cassano non ha risparmiato giudizi: «Conte è un allenatore vero, a differenza di Allegri. Uno è un fenomeno, l’altro pensa solo al risultato e ai soldi in tasca». Dal grigio di San Siro, la discussione è passata alla luminosità di Napoli e Roma, le squadre che più hanno impressionato in questo avvio di stagione. Spazio anche al Como di Fabregas e Nico Paz, modello virtuoso per Adani: «È un progetto sano perché non è italiano. C’è una rete che sa cercare giocatori bravi, un allenatore visionario e una comunicazione condivisa con il club. Non si fanno mettere i piedi in testa dai canoni italiani». Inevitabile il tema calciomercato, tra arrivi eccellenti e trattative sfumate. Cassano ha commentato con ironia e amarezza gli arrivi di De Bruyne e Modric in Serie A: «Una volta i migliori giocavano da noi. Oggi arrivano a fine carriera, ma almeno ringraziamoli. Il problema è che in Italia si pensa ancora come trent’anni fa: ai vertici ci sono persone di 70 o 80 anni». Ventola ha invece analizzato i retroscena di mercato: «La Juve, non vendendo Vlahovic, non ha potuto prendere Kolo Mouani e ha ripiegato su Openda. È la squadra che ha pagato di più questa situazione». Ardemagni ha poi sollevato un tema culturale: l’Italia come “fucina di portieri e allenatori”, ma con pochi giovani protagonisti. Adani ha risposto senza mezzi termini: «In Italia la parola lavoro spaventa come la parola merito. È più importante che l’amico dell’amico stia lì, anziché un giovane talento. Non siamo più i numeri uno, e se vogliamo tornare a esserlo dobbiamo meritarcelo». Non poteva mancare un passaggio sulla Nazionale Italiana, reduce dal folle 4-5 con Israele, ribattezzato da Adani in telecronaca «partita da pranzo al sacco». «È stata difficile da commentare — ha ammesso — ma per fortuna non è stato un pranzo al sacco indigesto». Ventola ha espresso fiducia: «Gattuso è l’allenatore giusto, tira fuori il meglio da quello che abbiamo». Cassano ha rincarato: «Sono convinto che ci porterà al Mondiale, magari attraverso i playoff. Ma oggi abbiamo pochi veri fenomeni: l’unico è il portiere. E se hai il portiere più forte del mondo al massimo fai 0-0, mentre con un attaccante forte vinci 3-2». Adani ha poi riservato una stoccata al presidente FIGC Gravina: «Non rispetta i bambini che non hanno mai visto un Mondiale, comunicando i risultati con superficialità e presunzione». In platea anche Patrizia Panico, icona del calcio femminile, e la giornalista Monica Bertini, che ha definito i tre protagonisti «belle persone oltre che grandi professionisti». Dopo le domande del pubblico e gli immancabili selfie finali, il trio ha lasciato il palco tra gli applausi. “Viva il futbol” si conferma così un contenitore di idee, a volte divisive ma sempre autentiche, dove si parla di calcio con libertà e senza filtri. Un linguaggio diretto e genuino che continua a conquistare teatri e web, celebrando quel gioco che, più di ogni altro, sa ancora unire e far discutere.

Chiesanuova e Fisiomed, una squadra sola: rinnovata la partnership per la terza stagione
Si dice che tre indizi fanno una prova e pertanto la prosecuzione della partnership tra Fisiomed e il Chiesanuova Football Club dimostra l’intesa totale e la robustezza del legame. Un connubio che è stato ribadito nell’incontro andato in scena nella sala conferenze del polo del Gruppo Medico, a Sforzacosta. Nell’occasione Fisiomed ha rinnovato il suo ruolo di medical partner e sponsor ufficiale del club biancorosso per la terza stagione consecutiva. Anzi da questa annata il Chiesanuova diventa la società calcistica più importante per Fisiomed. Per il sodalizio della frazione di Treia (realtà più piccola per numero di abitanti, circa 800, nel campionato di Eccellenza che è il massimo torneo regionale) erano presenti il presidente Luciano Bonvecchi, la segretaria Lucia Sacchi e una nutrita rappresentanza di calciatori guidata da capitan Carlo Mongiello. A fare gli onori di casa naturalmente Enrico Falistocco, amministratore di Fisiomed: “Oggi mi sento a casa – ha esordito- e se tre indizi fanno una prova, questo connubio che prosegue è testimonianza del legame e della stima che ci unisce. Il Chiesanuova è una delle più importanti realtà calcistiche non solo della provincia, ma anche delle Marche visto che siete protagonisti in Eccellenza e venite da due semifinali playoff. Con il presidente Bonvecchi c’è stata empatia fin dal primo momento e sono felice di poter condividere con il sodalizio biancorosso la terza stagione assieme. La partenza del campionato non è stata quella desiderata, ma ci sono le basi tecniche e organizzative per risalire la china e magari ripetere le ultime due stagioni sensazionali. Forza ragazzi”. Il presidente Bonvecchi ha aggiunto: “Ammiro Fisiomed, nel loro campo che è anche ben più grande e delicato del nostro, sono un riferiemto e un fiore all’occhiello per Macerata. Abbiamo riconfermato immediatamente questa collaborazione, riconoscendo a Fisiomed velocità e bravura nel risolvere dubbi e problemi fisici dei nostri giocatori. Anzi non solo dei giocatori. Purtroppo il nostro campionato è iniziato male, nei 3 anni con Fisiomed mai eravamo partiti così. Forse ci eravamo abituati bene ma credo che abbiamo tutto il tempo per recuperare e tornare in alto. Però dobbiamo venirne fuori con le nostre armi di grinta, cuore e appartenenza”.

La Maceratese ospita la corazzata L'Aquila: cambia la viabilità in città, ecco come
In occasione dell’incontro di calcio tra S.S. Maceratese 1922 e L’Aquila 1927, in programma domenica 12 ottobre alle ore 15 allo stadio Helvia Recina “Pino Brizi”, la polizia locale di Macerata ha emesso un’ordinanza per regolare la circolazione stradale e la sosta nelle aree adiacenti l’impianto sportivo. Le misure di sicurezza e viabilità entreranno in vigore a partire dalla mattinata di domenica, con l’obiettivo di garantire un afflusso ordinato dei tifosi e agevolare il lavoro delle forze dell’ordine e dei mezzi di soccorso. Nel piazzale Helvia Recina “Stadio Pino Brizi”, in tutte le aree normalmente destinate a parcheggio, sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata dalle ore 12:00 fino a cessate esigenze, eccetto veicoli di soccorso e di polizia. Dalle ore 13:30 scatterà inoltre il divieto di transito nel settore d’ingresso riservato ai tifosi ospiti e sarà istituita una corsia di marcia delimitata per i veicoli in uscita da via Fratelli Palmieri, con direzione obbligatoria a destra verso via dei Velini (lato centro città). Su via dei Velini, sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata e divieto di transito dalle ore 12:00 nel tratto compreso tra i civici 125/A e 151, ovvero tra i due ingressi al piazzale dello stadio. Dalle ore 13:30 scatterà il divieto di transito all’intersezione con via Due Fonti e contrada Fontezucca, esteso a tutti i veicoli fino all’ingresso a monte del piazzale. All’intersezione con via Due Fonti e contrada Fontezucca sarà consentita la direzione sia a destra sia a sinistra. Sarà inoltre in vigore il divieto di transito all’intersezione con la traversa di via Vittime delle Foibe, con direzione obbligatoria a sinistra per tutti i veicoli, eccetto quelli della tifoseria ospite, dei mezzi di soccorso e dei residenti o clienti delle attività fino all’ingresso a valle del piazzale stadio. Per la tifoseria ospite, i veicoli potranno sostare lungo via dei Velini sul lato destro, con tre posti riservati ai disabili nelle vicinanze dell’ex bar Le Monde. I mezzi dovranno essere parcheggiati rivolti verso Villa Potenza per agevolare il deflusso a fine partita, e la sosta sarà consentita fino al termine della manifestazione. Dalle ore 14:30, verrà istituito uno sbarramento fisico con chiusura della corsia di marcia in direzione Macerata–Villa Potenza. I tifosi locali potranno utilizzare, se necessario, via Murri e il parcheggio Garibaldi. In via dei Velini 138 (bocciofila XXIV Maggio) sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati fino all’ingresso dello stadio dalle ore 12:00 alle 18:00, con divieto di transito dalle 13:30 salvo autorizzati, forze dell’ordine e mezzi di soccorso. Su contrada Fontezucca sarà infine temporaneamente revocata la direzione obbligatoria a destra per consentire il passaggio degli autobus del servizio urbano. La Polizia Locale invita cittadini e automobilisti a prestare attenzione alla segnaletica temporanea e a programmare per tempo gli spostamenti, al fine di evitare disagi e garantire lo svolgimento sicuro della partita. (Credit foto: Francesco Tartari)

"Siete stati formidabili": l'applauso di Mattarella ai campioni del mondo della Lube
Una giornata di grande emozione e orgoglio nazionale per tre giocatori della Cucine Lube Civitanova, protagonisti pochi giorni fa del trionfo mondiale con la Nazionale azzurra nelle Filippine. Fabio Balaso, Mattia Bottolo e Giovanni Gargiulo sono stati infatti ricevuti oggi al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, insieme a tutti i componenti delle selezioni maschili e femminili dell’Italvolley. Nel Salone delle Feste, il Capo dello Stato ha accolto le due rappresentative azzurre, accompagnate dai rispettivi staff, dal presidente del Coni Giovanni Malagò, dal segretario generale Carlo Mornati e dal presidente federale Giuseppe Manfredi. Presente in platea anche il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi. Tra strette di mano, sorrisi e parole solenni, Mattarella ha voluto ringraziare personalmente gli atleti per le emozioni regalate all’Italia con i recenti successi iridati. "Siete stati formidabili – ha detto il Presidente – grazie ancora per le emozioni che avete trasmesso. Siete stati seguiti in maniera appassionata da tutti gli italiani, da tutto il Paese!". La giornata celebrativa è poi proseguita a Palazzo Chigi, dove la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso il suo apprezzamento agli azzurri: "Avete rappresentato e difeso nel migliore dei modi i nostri colori, portandoli con orgoglio in cima al mondo". Visibilmente emozionato anche Giovanni Gargiulo, centrale della Lube e una delle rivelazioni del torneo, che ha raccontato il suo stato d’animo: "Una giornata intensa, ricca di emozioni indescrivibili, soprattutto quando siamo entrati nel salone del Quirinale. Trovarmi al cospetto del Presidente Mattarella mi ha fatto prendere realmente coscienza della nostra impresa. Per me è stato come trovarmi di fronte a tutto il popolo italiano. Porterò sempre nel cuore questa esperienza". Un riconoscimento importante, dunque, per tre protagonisti che portano in alto il nome di Civitanova Marche e della Lube, simboli di eccellenza sportiva italiana nel mondo.