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Dal Rimini al 'Riviera delle Palme': il 33enne Filippo D’Alesio è il nuovo allenatore della Sambenedettese
La Sambenedettese riparte da Filippo D’Alesio. Dopo l’esonero di Ottavio Palladini, il club rossoblù ha scelto di affidare la panchina al giovane tecnico abruzzese, classe 1991, che ha firmato un contratto valido fino al 30 giugno 2027. D’Alesio guiderà la squadra già da domani, quando dirigerà il suo primo allenamento. Trentatré compiuti a settembre, D’Alesio rappresenta uno dei profili emergenti del panorama calcistico italiano. Appena liberatosi dal Rimini – escluso negli ultimi giorni dal Girone B di Serie C – il tecnico approda a San Benedetto dopo aver vissuto in Romagna la sua prima esperienza alla guida di una prima squadra, ereditata ad inizio stagione dopo aver ricoperto il ruolo di viceallenatore nello stesso club biancorosso. La sua crescita professionale è iniziata nei settori giovanili di Pescara e Palermo, dove si è formato come match analyst, ruolo che gli ha permesso di sviluppare una conoscenza approfondita dell’aspetto tattico e dell’analisi video. Un percorso moderno, in linea con la nuova generazione di allenatori che stanno emergendo nel calcio italiano. Curiosamente, proprio il Rimini sarebbe dovuto essere il prossimo avversario della Sambenedettese il 6 dicembre. L’estromissione dal campionato della squadra biancorossa comporterà invece per i rossoblù un turno di riposo. Una circostanza che potrebbe rivelarsi utile per D’Alesio: il nuovo tecnico avrà infatti due settimane piene per conoscere la squadra, impostare il suo metodo di lavoro e preparare al meglio il suo debutto ufficiale sulla panchina rossoblù, previsto per domenica 14 dicembre sul campo del Pontedera. A ufficializzare l’ingaggio è stata la stessa Sambenedettese attraverso una nota: “La U.S. Sambenedettese ufficializza l’accordo con mister Filippo D’Alesio, a cui è stato affidato l’incarico di allenatore della prima squadra. D’Alesio, che ha firmato un contratto con il club rossoblù fino al 30 giugno 2027, dirigerà già da domani il primo allenamento. Augurandosi di raggiungere insieme gli obiettivi prefissati, la US Sambenedettese rivolge un sentito in bocca al lupo al nuovo mister.”
Giro d’Italia 2026 presentato ufficialmente con tappa nelle Marche: Pellizzari partecipa?
È stato ufficialmente presentato il percorso del Giro d’Italia 2026, un’edizione che promette spettacolo, grande impatto internazionale e un forte legame con i territori. La corsa rosa partirà l’8 maggio dalla Bulgaria e attraverserà l’intera Penisola fino al gran finale di Roma, ma per le Marche l’attenzione è tutta concentrata sulla tappa con arrivo a Fermo, che rappresenterà l’unica frazione marchigiana di questa edizione. Un appuntamento attesissimo dai tifosi e dagli appassionati locali, che potrebbe diventare anche il palcoscenico ideale per Giulio Pellizzari, giovane talento di Camerino, ormai stabilmente tra i protagonisti del ciclismo internazionale. Proprio Pellizzari è uno dei nomi più caldi in vista del Giro 2026. La stagione appena conclusa ha segnato per lui una vera e propria consacrazione, con due sesti posti nelle classifiche generali di Giro d’Italia e Vuelta a España e soprattutto con la prima vittoria da professionista ottenuta nella corsa spagnola. Risultati che lo hanno proiettato definitivamente tra i corridori più promettenti del panorama mondiale. In questi giorni il marchigiano sta vivendo la fase di transizione tra riposo e preparazione, dopo una vacanza negli Stati Uniti e alcune sessioni di lavoro specifico con la squadra, in attesa del primo ritiro pre-stagionale. È proprio lì che verranno definiti i programmi ufficiali, ma il sogno di tornare al Giro d’Italia è già stato espresso chiaramente: Pellizzari ha chiesto alla squadra di poter essere al via della corsa rosa e la decisione finale arriverà a dicembre. Nel suo percorso di crescita è stato fondamentale anche il rapporto con Primoz Roglic, con il quale ha condiviso corse, allenamenti ed esperienze di altissimo livello. Pellizzari ha raccontato di aver imparato moltissimo dal campione sloveno, sia dal punto di vista tecnico che umano, sottolineando quanto sia stato speciale vincere alla Vuelta sapendo di correre al fianco di un corridore che ha alzato le braccia al cielo quasi cento volte in carriera. Uno stimolo continuo a migliorarsi, lo stesso che ora troverà anche nella convivenza con Remco Evenepoel, arrivato alla Red Bull Bora Hansgrohe. Per Pellizzari si tratta di un’opportunità straordinaria per crescere accanto a due dei migliori ciclisti al mondo, in un ambiente ad altissima competitività. Tornando al Giro d’Italia 2026. Il percorso totale sarà di 3.459 chilometri con circa 50 mila metri di dislivello, una sola cronometro individuale di 40,2 chilometri, otto tappe di pianura, sette di media montagna e cinque di alta montagna con sette arrivi in salita. La Cima Coppi sarà il Passo Giau, mentre non mancherà lo sconfinamento in Svizzera con una tappa interamente in territorio elvetico. Dopo le tre frazioni in Bulgaria, la corsa risalirà l’Italia da sud verso nord toccando Calabria, Campania, Marche, Toscana, Valle d’Aosta e Friuli, prima di tornare a Roma per l’ultimo atto. Proprio nelle Marche il Giro vivrà uno dei momenti più attesi dal pubblico locale, con l’arrivo a Fermo, tappa caratterizzata da continui strappi e muri che spesso hanno regalato azioni spettacolari e sorprese. Per i tifosi marchigiani l’auspicio è di poter vedere Giulio Pellizzari protagonista sulle strade di casa, magari già in lotta con i grandi nomi del ciclismo mondiale. La sua possibile partecipazione resta per ora un punto interrogativo, ma l’idea di un talento di Camerino al via del Giro 2026, con una tappa marchigiana in programma, accende inevitabilmente entusiasmo e aspettative.
Civitanovese ko a Jesi, Marinelli: "Partite da non sbagliare se si vogliono raggiungere gli obiettivi"
La serie positiva della Civitanovese si interrompe sul campo della Jesina, con un 2-0 che costa ai rossoblù la possibilità di allungare la striscia di 5 risultati utili consecutivi. La partita si è messa subito in salita per la squadra di Mister Marinelli, colpita già a metà del primo tempo dall’1-2 micidiale firmato dai padroni di casa con Minnozzi e Borocci. «L’atteggiamento e l’approccio alla partita sono stati sbagliati – ha dichiarato il tecnico della Civitanovese Daniele Marinelli –. Abbiamo fatto bene nelle ultime giornate, ma questa è una partita che, se vuoi raggiungere gli obiettivi, non puoi sbagliare. La responsabilità è mia perché non sono riuscito a far capire l’importanza della gara alla squadra. Dobbiamo ripartire già da domenica». Nel secondo tempo, la Civitanovese ha provato a reagire con alcune occasioni pericolose, ma probabilmente secondo il Mister è mancata sia l’energia fisica sia quella mentale. «Dobbiamo valutare bene con i ragazzi il motivo di questo calo – ha aggiunto il mister – forse abbiamo speso troppo nelle partite precedenti». Civitanovese che dovrà dunque recuperare le forze immediatamente, visto che il ko di Jesi le è costato il sorpasso in classifica da parte dei leoncelli, facendola scivolare all’ultimo posto in coabitazione col Chiesanuova, vincente in trasferta contro la Fermignanese. La classifica rimane comunque molto corta, con la zona salvezza che dista soli 3 punti. Intanto, domenica al Polisportivo, Visciano e compagni saranno attesi da un altro duro confronto contro il Montegranaro, che domenica ha ritrovato il successo dopo un mese e mezzo battendo 1-0 l’Urbania.
Serie B, Attila super: Vasto rimontato 90-75 in trasferta. Coach Coen: "Risposta enorme dei ragazzi"
L’Attila Junior Basket firma una vittoria pesante e significativa al PalaBCC superando 90-75 la Gevi Vasto Basket al termine di una gara dai due volti. Dopo un primo tempo complicato, segnato dalle percentuali altissime degli abruzzesi nel tiro da fuori, la squadra di coach Coen cambia completamente marcia nella ripresa, alzando intensità, aggressività e qualità difensiva fino a indirizzare il match dalla propria parte. La Gevi Vasto parte forte e nei primi due quarti segna con continuità dall’arco, costringendo l’Attila a inseguire e a faticare nella metà campo difensiva. Quando tutto sembra complicarsi, arriva la reazione: gli arancioblù restano lucidi, accorciano nel secondo periodo e rientrano negli spogliatoi ancora pienamente in partita. La ripresa cambia tutto. L’Attila stringe le maglie e trova ritmo anche in attacco: il terzo e il quarto periodo mostrano un basket energico ed efficace, fino alla fuga decisiva. A guidare la rimonta ci pensa capitan Gamazo, autore di una prova sontuosa: 20 punti, 13 rimbalzi e 27 di valutazione. Ottima anche la gara di Farina, che firma 18 punti con un solido 3/6 da tre e 20 di valutazione, e di Caroè, sempre presente sotto canestro con 12 punti, 6/12 dal campo e 11 rimbalzi. Grazie alla vittoria di Vasto, la seconda consecutiva in trasferta dopo quella di Canosa, i portorecanatesi agganciano Recanati in classifica e si portano a -2 dal duo di testa Civitanova–Matelica, per un podio tutto maceratese in cima alla Serie B Interregionale. Nel dopogara coach Coen sottolinea la natura speciale di questo successo: “Il primo quarto ci hanno punito sempre a canestro e non riuscivamo a limitare il loro potenziale. Nel secondo quarto siamo rientrati in gara, quando sembrava una partita stregata. Nel terzo e ultimo quarto abbiamo fatto veramente una gran partita in entrambe le fasi del campo. Questa è una grandissima vittoria, intanto perché abbiamo giocato contro una squadra importante, ma soprattutto arriva dopo una settimana difficile in cui abbiamo avuto 5 infortuni. Avevo chiesto una partita speciale e la risposta c’è stata alla grande”. Ora l’Attila osserverà un turno di riposo prima di tornare in campo sabato 13 dicembre al PalaMedi nella sfida d’alta quota contro Matelica, una delle grandi favorite del campionato. “La pausa ci permetterà di recuperare i vari infortuni. Dobbiamo ritrovare il numero sufficiente per allenarci bene perché poi le pause possono essere micidiali. In queste due settimane dobbiamo prepararci benissimo perché affronteremo quella che insieme a Recanati è la squadra che dominerà il campionato. Ci godiamo questa vittoria e continuiamo ad allenarci nel miglior modo possibile”.
Il Trodica rialza la testa e travolge 4-0 l'Osimana. Buratti: "Partita perfetta, ora evitare lo zig-zag"
Dopo la brutta sconfitta incassata una settimana fa contro la Civitanovese, il Trodica rialza la testa con forza e autorità. Al San Francesco finisce 4-0 contro l’Osimana: una prestazione di altissimo livello che conferma la vocazione casalinga della squadra di mister Buratti e permette ai biancocelesti di superare in classifica proprio i “senza testa”, restando al tempo stesso a soli tre punti dalla capolista Fermana, insieme a Sangiustese e K Sport Montecchio Gallo. Gara dominata dal primo all’ultimo minuto, quella del Trodica, che ritrova la potenza del suo reparto offensivo e l’ispirazione dei singoli. Marchionni e Cognigni firmano due prodezze personali — con il bomber che torna al gol dopo un mese — mentre Bugaro e Panichelli completano la festa con altre due reti frutto di azioni ben orchestrate. Giornata speciale anche per Paride Marcaccio, bandiera biancoceleste, che ha festeggiato le 200 presenze con il club. Al termine della partita è stato portato in trionfo dai compagni. Nel post-gara mister Buratti non nasconde la soddisfazione per quanto mostrato dai suoi: “Partita perfetta contro una squadra forte. In casa siamo questi e vedere giocare i ragazzi in questa maniera è uno spettacolo. Abbiamo subito un solo tiro in porta, segnando 4 gol e creando tanto, fra cui un palo e diverse occasioni. Bravi tutti, da chi ha giocato dall’inizio a chi è entrato. Una menzione anche per chi è andato in tribuna: abbiamo una rosa lunghissima ma i ragazzi mi permettono di lavorare al meglio e proporre queste performance. Dovevamo vincere e convincere e lo abbiamo fatto”. Un approccio votato all’attacco e all’intensità, preparato nei dettagli e interpretato alla perfezione: “Siamo andati a prenderli alti per 90 minuti, con tanti giocatori offensivi in campo dall’inizio. Faccio i complimenti a Marchionni e Bugaro, due trequartisti che hanno giocato come quinti, con corsa e sacrificio. Ma i complimenti sono per tutti perché quello che avevamo preparato lo abbiamo fatto alla perfezione”. Il Trodica è già proiettato alla prossima sfida, ancora al San Francesco, contro un Fabriano alla ricerca disperata di punti. Un altro appuntamento fondamentale per rimanere agganciati alla Fermana. “Adesso dobbiamo alzare velocemente l’asticella, evitando questo zig-zag che una squadra con le nostre potenzialità non può permettersi. Se siamo in grado di fare partite come oggi non è un caso: la prossima sarà la più difficile, il Fabriano è assetato di punti. Sarà un’altra battaglia. Ringrazio i tifosi che, nonostante la brutta sconfitta con la Civitanovese, sono venuti in tantissimi a darci una mano”.
Dal 1976 al 2025: l'Atletica Avis Macerata festeggia 50 anni tra ricordi e nuovi traguardi
1976: alcuni appassionati di atletica decidono di fondare una società nel nome dell’Avis, portando sulle piste un messaggio di solidarietà. Nasce così l’Atletica Avis Macerata. Dal 1976, tantissimi giovani hanno indossato la maglia della società avisina rappresentandola sulle piste d’Italia e del mondo. 2025: un’altra stagione agonistica si è conclusa e per la società biancorossa di Macerata è quella del 50esimo anno di attività. Un traguardo storico per un gruppo sportivo che vive grazie alla passione delle persone che la animano. In occasione di questo speciale compleanno, la tradizionale “Festa dell’Atleta” sarà quest’anno un'occasione per ripercorrere questi 50 anni di attività, con filmati foto ed interventi dei protagonisti del passato che si alterneranno ai protagonisti del presente, così da rivivere i momenti più importanti ed emozionanti per i colori della squadra avisina. Si rivivranno eventi di notevole spessore come quelli di Alessandro Attene sceso in pista alle Olimpiadi di Sidney 2000, e di Giovanni Faloci in pedana con il suo disco alle Olimpiadi di Tokyo 2021; di Daniela Reina ed Eleonora Vandi, convocate ai Mondiali Assoluti, Ndiaga Dieng medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Tokyo 2021, Elisabetta Vandi straordinaria protagonista ai Mondiali U20 del 2018 fino ad arrivare ai risultati del 2025 con Augusto Cecchetti convocato per gli Europei U20 e Beatrice Stagnaro in maglia azzurra per il Festival Olimpico della Gioventù Europea. La cerimonia di premiazione si terrà sabato 6 dicembre a partire dalle 16:30 alla Domus San Giuliano di via Cincinelli 4 a Macerata. La festa proseguirà poi con la cena sociale, al ristorante Villa Giustozzi by Parco Hotel di Pollenza alle ore 20:00. Tanti altri protagonisti e momenti emozionanti saranno ripercorsi grazie alla mostra fotografica, allestita presso l’Infopoint in piazza della Libertà 18, vicino al teatro Lauro Rossi. La mostra sarà aperta da martedì 2 a sabato 6 dicembre con i seguenti orari: tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 17:30. Domenica 7 dicembre l’apertura della mostra andrà dalle 15:00 alle 19:00. I festeggiamenti si concluderanno lunedì 8 Dicembre alla Stadio Helvia Recina – Pino Brizi di Macerata con l’ormai immancabile staffetta 100x400metri composta dagli atleti grandi e piccoli dell’Avis Macerata che partirà con lo sparo dello starter alle ore 09:00.
Basket, Halley da urlo: travolta Senigallia, è dominio Vigor: 88-58
Una Halley Matelica da urlo travolge la Goldengas Senigallia che dopo un buon avvio si è sciolta come neve al sole. Ci ha messo un po’ la Vigor a carburare, ma dal secondo quarto in avanti è stato un monologo pere i ragazzi di coach Trullo, che hanno confermato quanto di buono messo in campo nelle ultime partite. Eppure l’avvio lasciava presagire ben altra partita. Parte meglio la Goldengas, che sfrutta una Vigor imprecisa al tiro e disattenta in difesa per costruirsi un piccolo vantaggio (il massimo lo tocca sul 9-14 firmato Sablich all’8’). I padroni di casa cambiano marcia nel secondo periodo: Mozzi suona la carica con due triple, Mazzotti è ovunque in difesa e il resto lo fanno l’energia di Marrucci e la sapienza di Panzini: un break di 12-0 nel cuore del secondo parziale porta la Halley avanti e i biancorossi toccano il massimo vantaggio del primo tempo a due passi dalla sirena di metà gara con un libero di Marrucci (38-29). Reazione ospite al rientro dagli spogliatoi? Neanche per sogno. La Vigor pigia sull’acceleratore con i canestri di Dell’Anna e un Mazzotti tentacolare, non serve nemmeno un Mariani stellare perché la Halley esonda e il vantaggio supera ampiamente i 20 punti. Senigallia ci prova anche con la difesa a zona, ma l’abisso di energia tra le due squadre a fare la differenza. I biancorossi si abbattono come una mareggiata su una Goldengas impotente, nel quale il solo Sirri non può bastare per tenere in piedi la baracca. L’ultimo quarto è di fatto un lunghissimo garbage time nel quale Marrucci banchetta a piacimento fino al +30 della sirena finale. Una Halley bella, bellissima quella che mantiene la testa della classifica in coabitazione con la B-Chem Civitanova, che domenica prossima salirà a Castelraimondo per il big match che designerà la momentanea regina del raggruppamento. Queste le considerazioni di coach Trullo a fine partita: "Siamo partiti un po’ molli, poi abbiamo alzato l’intensità in difesa, abbiamo sistemato alcune cose e questo ci ha dato il la per giocare la nostra pallacanestro, recuperando palloni e andando in contropiede. Sono contento perché abbiamo fatto una buona partita, non buonissima ma sicuramente positiva contro una squadra come Senigallia che continuo a pensare possa andare lontano nei playoff. Non era una partita semplice, siamo stati bravi a trasformarcela abbassando il quintetto e sistemando delle cose. Lo scontro al vertice di domenica prossima con Civitanova? Tutti indicavano come favorite del girone Recanati e Porto Recanati e sono tutt’ora convinto anch’io che siano quelle che hanno qualcosa in più, ma, anche se è solo fine novembre, noi e Civitanova stiamo facendo molto bene. Ho detto sin dall’estate che è una squadra che mi piace molto, mi aspetto una battaglia vera domenica, una partita tra due squadre in grande salute e che giocano una bella pallacanestro. Mi auguro che sia un bello spettacolo, penso e spero che il palazzetto sarà pieno perché è una partita che vale il primo posto" HALLEY MATELICA-GOLDENGAS SENIGALLIA 88-58 MATELICA: Marrucci 19, Pacini, Panzini 7, Mentonelli ne, Franch, Fea 9, Ferretti, Dell’Anna 14, Mazzotti 10, Mariani 8, Mattarelli 6, Mozzi 16. All.: Trullo. SENIGALLIA: Sirri 15, Clementi 6, Battisti ne, Sablich 9, Tourn 6, Fabbri, Cicconi Massi 8, Bomprezzi ne, Foglietti 4, Giampieri 10. All.: Petitto. ARBITRI: Caporalini, Boldrini. PARZIALI: 11-16, 27-13, 25-11, 25-18
Macerata spaventa Brescia in casa sua, la battaglia finisce 3-2
Nella settima giornata di andata del campionato di Serie A2 Maschile, tenuta sul parquet del Centro Sportivo San Filippo, è la Banca Macerata Fisiomed a dover cedere il passo nei confronti di una Gruppo Consoli Sferc Brescia che legittima i suoi gradi di capolista. L’incontro si conclude con il risultato di 3-2, risultato comunque bugiardo frutto anche di una formazione biancorossa rimaneggiata per più di metà partita. Encomiabile la voglia di provarci dei ragazzi di coach Giannini che, dopo aver dominato il primo set, lottano, spaventano i padroni di casa e strappano un punto che vale oro. Il bicchiere può vedersi mezzo pieno. Top scorer del match è il laterale biancorosso Karyagin, sono 25 i punti per lui. Prima di iniziare l’incontro, da citare l’iniziativa di Lega Pallavolo Serie A, FIPAV e Lega Volley Femminile per la giornata internazionale contro l’eliminazione della violenza sulle donne. A squadre schierate prima del fischio di inizio, i due capitani (Cominetti e Fall) hanno letto un messaggio congiunto e toccante per sensibilizzare sul tema, ricordando il 1522 come riferimento telefonico nazionale e gratuito per coloro che dovessero averne necessità. Al via poi lo spettacolo sportivo, con la Gruppo Sferc Consoli Brescia che scende in campo con Mancini in regia opposto a Tondo, Cavuto e Cech sono i laterali, Solazzi e l’ex di giornata Berger al centro, Rossini libero. La Banca Macerata Fisiomed prova il colpaccio con l’assetto vincente dell’ultima gara casalinga. Pedron è la mente, Garello, Zhelev e Karyagin i suoi schiacciatori. Scelte obbligate al centro con Fall e Ambrose, Gabbanelli e Dolcini ad alternarsi in seconda linea. Primo set. Equilibrio a inizio parziale con l’ottima soluzione da posto 4 di Zhelev che garantisce il primo break ospite (5-7). Macerata continua sicura dei propri mezzi, con un sistema muro-difesa solido: il primo videocheck della partita dà ragione a Dolcini e vale il +3 (7-10). Continua la buona prestazione ospite nonostante il muro perentorio di Mancini su Zhelev (13-15). Brescia prova a rientrare, ma il time-out di coach Giannini obbliga il successivo errore casalingo al servizio (17-20). Karyagin spara alto dal 4 chiarendo le intenzioni ospiti su questo parziale e su questa partita, Fall regala il set point. 0-1 con un errore di Tondo (21-25). Secondo set. Continua il buon momento maceratese che approccia il set con precisione nella tecnica e decisione caratteriale. Coach Zambonardi vuole parlarci su già sul 2-5. Buona occasione per fuggire è il primo tempo di Fall, che purtroppo esce (4-7). Il contraccolpo è presto servito con i tucani che si riavvicinano a quota 8 in un battibaleno dopo l’invasione del muro biancorosso. Funziona meglio ora il servizio biancoblù, Cavuto sigla l’ace del 15-11. Arriva il doppio cambio sul +5 Brescia per provare a rimettere in sesto il parziale: fanno il loro ingresso sul parquet Becchio e Diaferia (18-13). Macerata ci prova sul 20-17, ma il set scorre poi inesorabile con Brescia che pareggia i conti con un pesante break di 5 punti consecutivi. Terzo set. È ancora un muro di Fall a suonare la carica dopo un’ottima difesa di Zhelev, Macerata prova la fuga sul 2-5. Quello che sembrava il punto della rinascita, in realtà si dimostra da allarme rosso: il turno di Solazzi al servizio sembra interminabile e obbliga la panchina biancorossa a fermare il gioco sul 7-5. Macerata rientra determinata, Cech trova le mani alte per pochissimo: grande agonismo al San Filippo con la parità a quota dieci raggiunta dalle due squadre. Continua la sfortuna in campo biancorosso, il capitano Fall è costretto ad abbandonare il campo dopo una brutta ricaduta da muro: con Fabi infortunato, è Diaferia ad adattarsi a centro rete (15-13). Nonostante la cattiva sorte, Macerata se la gioca a viso aperto con uno Zhelev ispirato in fase offensiva: è lui a stabilire la nuova parità con un palleggio spinto sul muro (18-18). L’errore di Ambrose e l’ace subito indirizzano il terzo parziale verso la Lombardia: il finale è 25-21 Brescia. Quarto set. Grande inizio della Banca Macerata Fisiomed: i biancorossi volano sul 1-5 ma ogni occasione non sfruttata rischia di essere un boomerang pericoloso per le ambizioni ospiti. Karyagin “insacca” sul muro, ma è la seconda intenzione di Mancini che porta la contesa sul 7-7. Sono i tucani a provare a salire in cattedra a metà set con un ottimo attacco di Tondo, ma Garello risponde presente in diagonale (13-12). Le squadre proseguono in equilibrio fino a quota 20: è il muro subito da Garello a influenzare la scelta dell’ultimo time-out discrezionale biancorosso (20-19). Macerata lotta e agguanta il pareggio con tantissima personalità (23-25). Quinto set. Brescia vuole subito mettere le cose in chiaro portandosi sul +3 a inizio tiebreak. Macerata si sblocca, ma continua a subire un po’ in tutti i fondamentali. Cavuto imperversa dai nove metri e costringe Giannini a spendersi anticipatamente il suo secondo discrezionale: 6-2 casalingo in avvio. Il cambio campo avviene sull’8-3 con Garello che viene chiuso dal muro. I tucani arrivano per primi a dieci sul +3. Talevi e Becchio chiudono il doppio cambio sul 12-9, Macerata non riesce più a rientrare anche merito di una Brescia sempre attenta. Il tabellino GRUPPO CONSOLI SFERC BRESCIA - BANCA MACERATA FISIOMED 3-2 (21-25, 25-17, 25-21, 23-25, 15-10) Brescia: Cech 21, Cavuto 21, Solazzi 1, Tondo 16, Cargioli, Mancini 10, Franzoni, Berger 11, Rossini (L1). NE: Cominetti, Zambonardi, Bettinzoli, Ghirardi, Brozzi (L2). All: Zambonardi, Ass. Tiberti. Macerata: Pedron 1, Garello 10, Fall 5, Diaferia 1, Ambrose 8, Zhelev 14, Karyagin 25, Talevi 1, Becchio, Dolcini (L1). All: Giannini, Ass: Leoni. Durata set: 29’, 25’, 31’, 32’, 19’ per due ore e 19 minuti. Note: Battute punto Brescia 9 con 22 errori, Macerata 5 con 15 errori. Muri punto Brescia 12, Macerata 12, Attacco punto Brescia 47%, Macerata 38%, Ricezione positiva Brescia 56% (21% perfetta), Macerata 33% (13% perfetta). Photo credits: Atlantide Pallavolo Brescia
Eccellenza, doppio Bonvin non basta: il Matelica ko al fotofinish contro il K Sport Montecchio Gallo
Il Matelica lotta a viso aperto contro la corazzata K-Sport Montecchio Gallo, ma alza bandiera bianca solo al 94’ e sfiora il nuovo pareggio all’ultimo respiro. La squadra di Ciattaglia, infatti, ha perso 3-2 nella 13^ giornata di Eccellenza Marche. Sotto 1-0 dopo 12 minuti, i biancorossi ribaltano il match in quattro minuti grazie ai primi due gol matelicesi di Bonvin. Nella ripresa, Torelli pareggia e Rivi in pieno recupero regala i 3 punti alla squadra di Vergoni, con Cornero che allo scadere sciupa la rete del 3-3. La sfida si sblocca dopo 12 minuti: Uncini commette in ingenuità in area e l’arbitro concede il calcio di rigore. Dal dischetto Carta non sbaglia e porta in vantaggio i padroni di casa. Al 21’ il Montecchio Gallo sfiora il raddoppio, con Ginestra bravo a respingere un’insidiosa punizione verso l’area di rigore. Il Matelica trova il pari al 26’. Cerretani respinge male un pallone dalla destra e Bonvin si fa trovare pronto, segnando l’1-1. Dall’altra parte, il colpo di testa di Nobili da calcio d’angolo si spegne fuori. I biancorossi passano in vantaggio al minuto numero 31: Bonvin viene servito con un filtrante con il contagiri e in diagonale è chirurgico nel superare Cerretani, per l’1-2. A fine primo tempo il K-Sport sfiora il pari, prima con il tiro di Peroni che si spegne fuori, poi con il bolide dalla distanza di Sollaku che Ginestra respinge ottimamente in corner. Le montagne russe proseguono nella ripresa. Siamo al 54’ quando la punizione di Carta viene intuita da Ginestra. Tre minuti dopo ecco il 2-2: Torelli si inserisce tra le maglie dei difensori matelicesi e, servito dalla destra, trova il guizzo vincente. Il Matelica non ci sta e si riversa in avanti: sugli sviluppi di un corner Tempestilli e Bucari provano la zampata decisiva, ma in entrambe le circostanze la difesa locale respinge sulla linea di porta. All’84° addirittura Ginestra vede Cerretani fuori posizione e tenta un pallonetto dalla grande distanza, ma la sfera termina fuori. Passano tre minuti e Bartilotta, dopo un bel contropiede ospite, tenta la conclusione dalla grande distanza, la deviazione di un difensore salva il Montecchio Gallo in corner. Nel secondo minuto di recupero, quindi, i biancorossi perdono Tempestilli, espulso per doppia ammonizione. Al 94’ arriva il gol vittoria dei locali: Rivi di testa sugli sviluppi di una punizione svetta più in alto di tutti e fa 3-2. Nell’ultima azione della gara, il Matelica si mangia il pareggio: dopo una respinta di Cerretani, Cornero in spaccata non trova clamorosamente lo specchio della porta a tu per tu. La squadra di Ciattaglia ora è 11^ in classifica con 15 punti insieme al Tolentino, a +1 da Jesina e Fabriano Cerreto in zona play-out e a -5 dalla quinta posizione. Domenica prossima 7 dicembre Ginestra e compagni sfidano la Sangiustese VP al “Giovanni Paolo II”. Tabellino RETI - 12’ Carta su rigore (MG), 27’ e 31’ Bonvin (M), 59’ Torelli (MG), 94’ Rivi (MG) K-SPORT MONTECCHIO GALLO – Cerretani, Camilloni, Procacci (92’ Rivi), Dominici, Nobili, Carta, Peroni (73’ Notariale), Torelli, Bardeggia (73’ Broso), Montagna (82’ Sylla), Sollaku (68’ Magnanelli). All. Vergoni – A disp. Bellucci, Paiardini, Mistura, Paglia. MATELICA – Ginestra, Uncini (46’ Montella), Merli S., Bucari (93’ Mengani N.), Tempestilli, Sanchez Montilla, Bianchi, Caleir, Bonvin (71’ Bartilotta), D’Errico (82’ Carsetti), Mengani E (68’ Cornero). All. Ciattaglia – A disp. Falzetti, D’Angelo, Pedrini, Pecci. ARBITRO – Alfonsi di San Benedetto del Tronto (assistenti Lauro di Jesi, Principi di Ancona) NOTE – ammoniti: Dominici (MG), Torelli (MG), Ginestra (M), Merli S. (M), Tempestilli (M), Tomas Caleir (M); espulso Tempestilli (M) al 92’ per doppia ammonizione Foto Credit: Matelica Calcio
Cluentina resiste al Porto Potenza: 0-0 tra pioggia e tensione
Come ammoniva Seneca, "L'avversità è l'occasione della virtù", ed è proprio nelle difficoltà di un terreno reso pesante e insidioso dalle piogge torrenziali che la Cluentina ha saputo dimostrare il motivo per cui occupa con merito una posizione di assoluto prestigio in classifica, strappando un pareggio prezioso in casa di un Porto Potenza rivitalizzato dalla cura Buratti. Se i padroni di casa, reduci dal blitz di Tolentino, cercavano tra le mura amiche quella continuità finora mancata per scacciare i fantasmi di un avvio complicato, la truppa di mister Gesuelli si è presentata all’appuntamento con la consapevolezza di chi, smentendo le scaramanzie della vigilia, sta consolidando un piazzamento playoff grazie alla solidità tattica e al talento della sua linea verde. Ne è scaturita una contesa maschia, a tratti ruvida, dove l'estetica ha dovuto cedere il passo al pragmatismo e dove le geometrie sono spesso affondate nel terreno pesante che ha frenato le velleità di manovra di Morgese e Acquaviva, rendendo arduo il compito dei due reparti offensivi a cui è mancata la zampata risolutiva del bomber di razza. La prima frazione ha visto un Porto Potenza decisamente più intraprendente, capace di mettere alle corde una Cluentina inizialmente confusa: dopo una fase di studio, al 20’ è Catinari a suonare la carica con un’incursione solitaria conclusa da una fucilata che ha esaltato i riflessi di Pennesi, salvifico anche due minuti più tardi quando il monumentale stacco aereo di Morgese su assist di Pepa si è spento di poco oltre la traversa, certificando la supremazia territoriale dei rivieraschi al cospetto di una formazione ospite poco incisiva. La ripresa si è aperta sulla falsariga del primo tempo, con i locali ancora pericolosi grazie alla velocità di Gaspari, che al 48’ ha bruciato Pagliarini per poi graziare Pennesi a porta sguarnita, e nuovamente con Catinari, fermato al 52’ da un intervento chirurgico in scivolata di Monteverde. È stato proprio nel momento di massima sofferenza che la partita ha cambiato inerzia: esaurita la spinta dei locali, la Cluentina ha preso in mano le redini del gioco, alzando il baricentro e trovando anche la via della rete al 56’ con Menghini, lesto a deviare in gol un tiro-cross di Mancini, salvo vedersi strozzare l’urlo in gola dalla segnalazione di fuorigioco del direttore di gara, una decisione che ha lasciato molti dubbi su una palla che probabilmente sarebbe entrata comunque. I biancorossi, galvanizzati e padroni del campo, hanno provato a vincerla con le conclusioni dalla distanza di Di Marino e Montecchiari, costringendo il Porto Potenza, timoroso della beffa, a chiudersi in difesa per proteggere il pareggio; nonostante il forcing finale e una pregevole iniziativa di Cappelletti all’81’ neutralizzata da Battistelli, il risultato è rimasto inchiodato sullo 0-0. Un epilogo che, in fin dei conti, accontenta entrambi i tecnici: se Gianluca Buratti sottolinea l'equa divisione della posta in palio parlando di "un tempo per ciascuno" utile al percorso di crescita, Raffaele Gesuelli analizza con lucidità la prova a due facce dei suoi, ammettendo l'approccio iniziale sbagliato ("sembravamo poco concentrati rispetto a quanto provato in settimana") ma lodando la reazione caratteriale della ripresa che ha prodotto un punto giusto in una gara in cui, per le insidie ambientali e l'aggressività avversaria, si aveva tutto da perdere. IL TABELLINO PORTO POTENZA: Battistini, Pepa I. (83’ Luzi), Mengaroni (60’ Gregori), Avallone (87’ Fioravanti), Scocco, Marcantoni, Catinari (80’ Fermani), Micheli, Morgese (80’ M’Binte), Mercuri, Gaspari.Allenatore: Gianluca Buratti CLUENTINA: Pennesi, Gesuelli (80’ Mogetta), Monteverde, Pieristè, Pagliarini, Menghini, Di Marino, Ceesay, Acquaviva (74’ Cullhaj), Canuti (80’ Cappelletti), Mancini (69’ Montecchiari).Allenatore: Raffaele Gesuelli ARBITRO: Vincenzo Chincoli (San Benedetto del Tronto)
La CBF Balducci HR lotta contro la vice capolista Scandicci ma cede in 3 set al Fontescodella
La vice capolista Savino Del Bene Scandicci passa al Fontescodella superando in tre set la CBF Balducci HR nella dodicesima di andata della Serie A1 Tigotà: le arancionere provano a giocare le loro carte, soprattutto nel secondo set dove, spinte dall’ottimo pubblico di stasera, arrivano ad avere due set ball, ma cedono nel finale. MVP la regista delle toscane Maja Ognjenovic, che guida magistralmente tutte le attaccanti, top scorer Antropova con 16 punti, segue Weitzel con 10 (3 muri e 62% in attacco). Pesano sul match i 9 muri di Scandicci, bene il servizio arancionero con 3 ace, la Savino Del Bene attacca quasi al 50% contro il 30% delle ragazze di coach Lionetti. Tra le maceratesi in doppia cifra Decortes (11) e Kokkonen (10). Nel primo set Scandicci prende subito il largo con Ognjenovic protagonista: la regista serba gestisce bene tutte le attaccanti a sua disposizione (5 nel set per Bosetti e Antropova, l’attacco di squadra viaggia verso il 60%) mentre le arancionere non reggono l’urto delle toscane e cedono 15-25. Tutt’altra storia nel secondo set, si procede a strappi (9-13, 13-13, 13-18, 18-18), la CBF Balducci HR trova continuità grazie alle due rimonte completate, agli errori in attacco di Scandicci ed un servizio efficace, poi si esalta (Kokkonen 8 punti a fine set) fino al 24-22: le maceratesi si fermano però sul più bello non concretizzando due palle set e Scandicci ne approfitta con Antropova (9 punti, 24-26). Nel terzo Scandicci ritrova il gioco del primo set e conclude l'opera chiudendo la sfida con i 5 punti delle neo entrata Franklin (16-25). Coach Lionetti parte con Bonelli-Decortes, Clothier-Mazzon, Kokkonen-Kockarevic, Caforio libero. Coach Gaspari mette in campo Ognjenovic-Antropova, Weitzel-Nwakalor, Skinner-Bosetti, Castillo libero. Il match inizia con il break di Weitzel a muro (2-4), Bosetti firma il mani out del 3-6, Ognjenovic inventa il 3-7. Weitzel a filo rete (3-8), Decortes a segno (4-8), Bonelli sbaglia il tocco di seconda (4-10), Kockarevic vincente, 5-10. Skinner a segno (6-12), Mazzon in fast (7-12), Nwakalor allunga sul 7-14 con due punti consecutivi in attacco, invasione Scandicci, 8-14. Entra Piomboni per Kokkonen, Skinner contrattacco (8-16), Kockarevic passa (9-16), ace Bosetti (10-19), dentro Ornoch per Kockarevic, Nwakalor a segno (11-20). Ace Weitzel (11-21), muro Nwakalor (11-22), rientra Kokkonen, Clothier a segno (12-22), Antropova out (13-23), poi a segno (13-24), Decortes trova il 15-24, chiude Bosetti 15-25. Nel secondo set il turno al servizio di Weitzel propizia subito lo 0-5 delle toscane, Antropova in rete (2-5), Skinner out (3-5), Kokkonen a segno, 4-6. Nwakalor a filo rete (4-8), ancora Kokkonen (5-8), Bosetti non trova le mani del muro (6-8), ace Kokkonen, 7-8. Decortes a segno (8-9), Weitzel al centro (8-11), Decortes passa (9-11), entra Franklin per Skinner, ancora Weitzel (9-13). Toccato l’attacco Decortes (10-13), Franklin sbaglia, 11-13. Muro Kokkonen (12-13), poi la finlandese a filo rete (13-13), poi Antropova rilancia le toscane sul 13-16, ancora l’azzurra a segno (13-17), non riesce la difesa arancionera, 13-18. Kokkonen lungolinea (15-18), ace Clothier (16-18), Antropova out (17-18), Kokkonen contrattacco, 18-18. Ace Clothier (19-18), invasione Scandicci (20-19), out Nwakalor (21-19), Decortes mani out, 22-20. Kockarevic passa (23-21), errore al servizio Antropova (24-22), poi va a segno (24-23), ancora lei, 24-24. Clothier out 24-25, chiude Bosetti 24-26. Nel terzo set primo break di Scandicci sull’attacco out di Kockarevic (2-4), muro Bosetti (2-5), ancora Bosetti a muro (2-6), poi muro Weitzel, 2-7. Decortes passa (3-7), Kockarevic out (3-8), entra Ornoch al suo posto, ace Antropova (3-9), Clothier out, 3-10. Ornoch a segno (4-10), entra Mancini per Weitzel, Franklin sbaglia (5-12), Decortes pipe, 7-14. Muro Nwakalor (7-16), c’è Piomboni in campo, Decortes a segno (10-17), ancora lei (11-18), muro Clothier (13-18), contrattacco Ornoch (14-18), Bosetti a segno (14-19), non riesce la difesa arancionera, 15-21. Clothier a segno (16-22), muro Antropova (16-24), il set si chiude 16-25. IL TABELLINO CBF BALDUCCI HR MACERATA - SAVINO DEL BENE SCANDICCI 0-3 (15-25 24-26 16-25) CBF BALDUCCI HR MACERATA: Clothier 6, Bonelli, Kokkonen 10, Mazzon 4, Decortes 11, Kockarevic 3, Caforio (L), Ornoch 2, Piomboni, Bresciani. Non entrate: Baldassarri (L), Sismondi, Crawford, Batte. Allenatore Lionetti. SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Ognjenovic 3, Skinner 4, Nwakalor 9, Antropova 16, Bosetti 9, Weitzel 10, Castillo (L), Franklin 7, Mancini. Non entrate: Graziani, Ruddins, Bechis, Ribechi (L), Traballi. Allenatore Gaspari. Arbitri: Luciani, Cruccolini. Note - Spettatori: 1150, Durata set: 22', 28', 24'; Totale: 74'. MVP: Ognjenovic.
La Lube gioca con il cuore, la pratica Cuneo è archiviata in tre set
Dopo due prove opache lontano dalle Marche, la Cucine Lube Civitanova rialza la testa infliggendo un 3-0 (25-20, 25-13, 25-18) alla MA Acqua S.Bernardo Cuneo degli ex Michele Baranowicz e Ivan Zaytsev. L’8ª giornata della SuperLega Credem Banca registra la quinta vittoria casalinga in altrettante gare disputate dai vicecampioni d’Italia tra le mura amiche nella stagione in corso, la sedicesima consecutiva al Palas in Regular Season considerando l’en plein di 11 su 11 nella prima fase del 2024/25. Un successo che porta tre punti preziosi per la classifica anche in chiave Del Monte® Coppa Italia. Una Lube intraprendente in tutti i fondamentali controlla il primo set e domina il secondo, per poi ribaltare con forza un terzo parziale scorbutico in avvio. Titolo di MVP a Loeppky (14 punti con il 73%, 2 ace e 1 muro). Top scorer del match a braccetto Bottolo (15 punti con il 70% in attacco, 7 ace, 1 muro e il 73% in ricezione) e Nikolov (15 punti con 3 ace) nel giorno del suo compleanno. Tra i piemontesi l’unico in doppia cifra è l’opposto francese Feral (12 punti con 3 ace). Lube in campo con Boninfante al palleggio, i tre schiacciatori Nikolov, Poriya e Bottolo ad attaccare, i centrali Gargiulo e Tenorio, capitan Balaso libero. Cuneo si dispone con Baranowicz in cabina di regia e Feral opposto, Sedlacek e Zaytsev laterali, Copelli e Stefanovic al centro, Cavaccini libero. Brividi prima del match per le parole significative pronunciate dai capitani delle due squadre. Un gesto simbolico e sentito, concordato con la Lega Pallavolo Serie A per prolungare l’eco del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Il primo set vede i padroni di casa solidi in attacco (52% contro il 39%), precisi al servizio (4 ace a 2) e impeccabili in ricezione con Balaso e Bottolo. La Lube inizia forte (3-0), ma Cuneo resta nel set e trova il pari (7-7). Ci pensano i due attacchi di Nikolov e l’ace di Loeppky a ristabilire le distanze (13-10). I cucinieri allungano con Tenorio dai nove metri (16-12) e con Loeppky a muro (18-13). Cuneo si rialza con gli ace di Feral (21-19), ma Nikolov, il più prolifico con 6 punti nel parziale, interrompe la serie con due offensive vincenti e un ace (24-19). Il set si chiude con l’errore di Sedlacek al servizio (25-20). Nel secondo atto Boninfante si guadagna un carico extra di applausi, la Lube attacca con il 60%, realizza 4 ace e 2 muri e riceve senza problemi. Cuneo parte con grinta, ma dopo due scambi a vuoto i marchigiani salgono in cattedra (8-3). Le operazioni restano nelle mani dei giganti biancorossi, protagonisti di uno show in attacco e a muro (15-8). Gli uomini di Medei allungano con il mani out di Nikolov e il primo tempo di Gargiulo (18-9). Tra gli ospiti entra Cattaneo per Zaytsev. Fulmineo arriva l’ace di Bottolo per il +10 (19-9). Civitanova è un rullo compressore (22-10). Finale senza storia (25-13). Nel terzo set la MA Acqua S.Bernardo ritrova la sua verve con il servizio di Sedlacek (4-6). I piemontesi giocano il tutto per tutto (7-9), ma il 4 a 0 dei biancorossi, con Bottolo un cecchino al servizio, rimescola le carte in tavola (11-9). Gli ospiti non mollano e sull’attacco out di Tenorio impattano (14-14). Il centrale si riscatta con un’ottima serie in battuta (18-14). Il Palas carica i biancorossi, che volano sul 22-16 dopo l’ace di Bottolo. Il match si chiude con l’ace di Loeppky per il 25-18. Cucine Lube Civitanova – MA Acqua S.Bernardo Cuneo 3-0 (25-20, 25-13, 25-18) CIVITANOVA: D’heer ne, Gargiulo 7, Loeppky 14, Orduna ne, Bisotto (L) ne, Balaso (L), Boninfante 3, Poriya ne, Nikolov 15, Kukartsev ne, Podrascanin ne, Bottolo 15, Duflos-Rossi, Tenorio 2. All. Medei CUNEO: Copelli 2, Codarin ne, Cavaccini (L), Bonomi, Sedlacek 8, Oberto, Zaytsev 2, Giraudo ne, Sala, Colasanti (L) ne, Stefanovic 3, Baranowicz 1, Feral 12, Cattaneo. All. Battocchio Arbitri: Zanussi (TV) e Saltalippi (PG) Note: durata set 27’, 20’, 23’. Totale 1h 10’. Lube: errori al servizio 16, ace 13, muri 6, attacco 59%, ricezione 63% (33%). Cuneo: errori al servizio 10, ace 4, muri 3, attacco 36%, ricezione 26% (12%). Spettatori: 2.787. MVP: Loeppky.
Aurora Treia pareggia 1-1 con Elpidiense Cascinare: Cirrottola segna il settimo gol consecutivo
L’Aurora Treia, reduce dagli importanti successi con Azzurra Mariner e Azzurra Colli, sfida l’Elpidiense Cascinare nel match valevole per il tredicesimo turno del Girone B di Promozione. Mister Ricci lascia a riposo Chornopyshchuk e piazza Cirrottola al centro dell’attacco con Borrelli e Mazzoni a supporto. Gli ospiti schierano dal primo minuto i nuovi acquisti Lattanzi e Antolini, arrivati nei giorni scorsi rispettivamente da Casette Verdini e Vigor Montecosaro. Il match si apre a ritmi bassi, con entrambe le formazioni che sembrano studiarsi e attendere il momento giusto per alzare il ritmo. L’Aurora Treia si fa pericolosa al minuto 11’ con Borrelli che calcia a giro sfiorando di poco il palo. L’Elpidiense, però, non resta a guardare e al 19’ cerca di farsi sentire con Doci, ma il suo tiro innocuo si spegne sul fondo. Al 24’, Borrelli tenta direttamente da calcio di punizione, ma il portiere ospite Doello è abile nel deviare in angolo. Il vantaggio dei cucinieri arriva al 27’: bellissimo passaggio in profondità per Cirrottola che infila Doello con un preciso tiro a rete, nonostante il tentativo di opposizione del portiere ospite. Per l’attaccante classe 2003 si tratta del settimo goal consecutivo in campionato, un dato che testimonia la sua crescita e stato di forma. La reazione dell’Elpidiense Cascinare non tarda ad arrivare, con Repupilli che cerca la via del goal senza però riuscire ad impensierire Testa. I padroni di casa, dal canto loro, sfiorano il raddoppio al 35’: Borrelli inventa una palla deliziosa per Guzzini, ma Doello si oppone con un buon intervento e salva la propria porta. La prima frazione di gara si chiude con il vantaggio dei biancorossi sugli ospiti. La ripresa si apre subito nel segno dell’Elpidiense Cascinare, che inizia con grande determinazione, mettendo subito a referto due buone occasioni. Al 47’, Repupilli calcia di poco alto sopra la traversa. Tre minuti dopo, Testa compie un intervento provvidenziale sullo stacco di Doci. L’Aurora, alla ricerca del raddoppio, inizia a sviluppare una pressione continua attorno all’area rossoblu. Mazzoni manca il 2-0 in tuffo al termine di un’azione gestita tutta in velocità dalla formazione locale. Doello si oppone alle conclusioni pericolose di Mazzoni e Chornopyshchuk, dimostrando di essere in giornata. Al 75’, Bonifazi va vicino al goal con un tiro che lambisce di poco la traversa. Quando il risultato sembrava ormai segnato in favore dei locali, ecco arrivare il pari dell’Elpidiense Cascinare. Al 79’, il subentrato Murati, servito al limite dell’area, lascia partire un tiro preciso che si infila all’angolino, dopo aver attraversato una selva di gambe. Un goal utile a restituire smalto agli ospiti, che resistono con ordine negli ultimi minuti di gara. L’Aurora prova a rispondere con tutti gli uomini in avanti senza riuscire però a siglare il nuovo vantaggio. Il risultato finale di 1-1 permette all’Aurora di restare in testa alla classifica a quota 31 punti, mentre l’Elpidiense Cascinare ottiene il secondo risultato utile consecutivo dopo un’ottima reazione mostrata in trasferta. AURORA TREIA: Testa, Calamita, Tavoni, Bonifazi, Ballanti, Bartolini, Guglielmo (55’ Gabrielli), Guzzini, Cirrottola (85’ Melchiorri), Borrelli (65’ Chornopyshchuk), Mazzoni. A disposizione: Giachetta, Dominino, Giuliodori, Orlietti, Asteroidi, Seye. Allenatore: Simone Ricci. ELP.CASCINARE: Doello, Foresi (69’ Murati), D’Angelo, Conte (85’ Tempestilli), Marozzi, Berrettoni, Cingolani, Lattanzi (53’ Biondi), Antolini, Doci (69’ Amadio), Repupilli. A disposizione: Benedetti, Cannoni, Zannocchia, Rossi, Mancini. Allenatore: Gentin Agushi. MARCATORI: Cirrottola 27’, Murati 79’. ARBITRO: Mattia Dovesi – Sezione di Ancona. ASSISTENTI: Alessandro Meo – Sezione di Macerata; Enrico Virgini – Sezione di Ancona. NOTE: ammoniti Guzzini, Marozzi e Lattanzi, angoli 5-3, recuperi 1’-5’, presenti oltre 200 spettatori al “Leonardo Capponi” di Treia.
Eccellenza, la Sangiustese cala il tris al "Della Vittoria" e diventa seconda: Tolentino sempre più giù
La Sangiustese fa sul serio. La squadra rossoblù di Sansovini espugna lo stadio "Della Vittoria" di Tolentino con una prova di forza e si prende il secondo posto in classifica in coabitazione con il Trodica e il K Sport Montecchio. A siglare il successo per 3-1 sono le reti di Perpepaj e Raparo arrivate nel primo tempo e la ciliegina di Ruggeri arrivata quasi sul gong. Ai padroni di casa non basta il rigore di Tizi. Per i cremisi è la seconda sconfitta consecutiva, la zona playout ora è diventata realtà. LE FORMAZIONI - Il Tolentino deve rinunciare alla regia di Giandomenico, espulso nell'ultimo match contro la Fermana. Passarini sceglie, quindi, di arretrare il raggio d'azione di Rozzi per inserire in formazione Garcia, che compone il trio alla spalle dell'unica punta Pietrani assieme a Papini e Cappa. Partono dalla panchina sia il rientrante Capezzani che Moscati. Ospiti che ritrovano Raparo dal 1', dopo il turno di squalifica, a centrocampo e che in avanti possono contare su una coppia di alto livello come quella composta da Grassi e Perpepaj. Sansovini relega in panchina l'ex Matelica e Civitanovese, Strupsceki. LA CRONACA - La partita si sblocca al 26' con la zampata di Raparo, bravo a finalizzare un traversone di Perpepaj, dopo una svarione della difesa cremisi che gli spalanca la porta. Nove minuti più tardi l'attaccante kosovaro si mette in proprio e da assist-man si trasforma in marcatore. Al 35' è proprio lui a concludere con un delizioso tocco sotto al termine di un contropiede micidiale degli ospiti. Il Tolentino accorcia le distanze al 60', quando l'arbitro Carpentiere di Barletta concede il rigore. Dagli undici metri si presenta capitan Tizi che angola bene e batte Rossi. Il gol che chiude in maniera definitiva la contesa arriva all'89' grazie al tap-in di Ruggeri, bravo a insaccare dopo una respinta corta di Marricchi su un pallone messo al centro sugli sviluppi di corner, che pareva abbastanza innocuo. Tre punti pesantissimi per i rossoblù, mentre i cremisi devono iniziare a guardarsi le spalle con preoccupazione.
Civitanovese ko 2-0 in casa della Jesina: ultimo posto condiviso con Chiesanuova
Brutto risveglio per la Civitanovese al Pacifico Carotti di Jesi, dove la squadra di Daniele Marinelli perde 2-0 uno scontro diretto pesantissimo e scivola all’ultimo posto, agganciata dal Chiesanuova vittorioso a Fermignano. I rossoblù, reduci da due successi consecutivi contro Fabriano e Trodica, crollano in appena due minuti sotto i colpi di Minnozzi, che al 17’ firma un gran gol all’incrocio, e Borocci, che al 19’ raddoppia dopo una combinazione con Massei Amedeo. Una doccia gelata che riporta la classifica a livelli d’allarme e conferma la necessità di intervenire sul mercato, come già sottolineato dal presidente Mauro Profili, per rinforzare un organico che paradossalmente vanta la miglior difesa del girone ma resta il peggior attacco. La trasferta era stata vietata ai tifosi rossoblù, per la terza volta in stagione dopo Fermo e Osimo. Anche gli ultras della Jesina hanno scelto di disertare le partite interne e il risultato è una cornice desolante: solo 135 biglietti venduti ai botteghini. La Civitanovese scende in campo nel ricordo di Stefano Paolini, storica voce del Polisportivo scomparso improvvisamente in settimana. L’avvio di gara è timido da entrambe le parti, con tentativi poco incisivi di Pitronaci e Paglialunga, poi la partita si infiamma all’improvviso con la prodezza di Minnozzi che sblocca il risultato. Il raddoppio arriva immediato: Minnozzi dialoga con Massei Amedeo e serve Barocci in verticale, che supera Servalli per il 2-0. La Civitanovese prova a reagire con iniziative personali di Pitronaci e un tiro di Handzic che sfiora il palo, ma senza trovare concretezza. Nella ripresa Marinelli cambia subito tre giocatori, ma la squadra non riesce a invertire l’inerzia del match. L’unica vera occasione arriva all’84’ con Macarof, il cui tiro dalla distanza viene neutralizzato da Santarelli, mentre Servalli evita il terzo gol su conclusione di Tassi. La Civitanovese torna così a casa con una sconfitta pesante, consapevole che senza rinforzi l’obiettivo salvezza sarà sempre più complicato. JESINA: Santarelli, Manna (41′ st Broglia), Paglialunga, Massei Amedeo, Stefoni, Nacciarriti (15′ st Tassi), Massei Filippo (15′ stGagliardini), Ceccarelli (31′ st Romizi), Borocci, Minnozzi (45′ st Angeletti), Giovannini. A disp: Gasparoni, Bellagamba, De Maio, Duca.All. Puddu. CIVITANOVESE: Servalli, Lorenzoni, Baiocco (25′ st Cosignani), Visciano (34′ st Romero), Cahais, Luciani, Romero, Macarof, Guedak(1′ st Tittarelli), Handzic, Pitronaci (1′ st Garcia), Pompili (1′ st Malaccari). A disp.: Massenz, Cotrone, Cancellieri, Renzi. All. Marinelli. Arbitro: Ruggero Alessi di Palermo (Gorreja di Ancona e Federici di Ascoli Piceno). Reti: pt. 17′ Minnozzi (J), 19′ Borocci (J).

nubi sparse (MC)



